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Città di Torino
Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione
SETTEMBRE
MUSICA
TORINO
3-22 SETTEMBRE 1994
DICIASSETTESIMA EDIZIONE
Alla 17a edizione
di SETTEM BRE M USICA
collaborano:
Teatro Regio di Torino
Sede Regionale per il Piemonte
della R ai-Radiotelevisione Italiana
Unione M usicale
A ccadem ia Corale «Stefano Tempia»
Accadem ia del Santo Spirito
A ccadem ia Pianistica di Imola
AICS Circolo Controm usica
A ntidogm a M usica
Associazione M usicale Contrattem po
Cam erata Strum entale «Alfredo Casella»
Iniziativa CAM T, Sede Regionale Piemonte
M useo N azionale del Cinema
Si ringraziano:
I Vescovi del Piemonte e i reverendi Parroci
e Rettori delle chiese sedi di concerto
la Soprintendenza p er i Beni Ambientali
e Architettonici del Piemonte
il Comando Generale d ell’Arma dei Carabinieri
e il Comando della Scuola Allievi Carabinieri di Torino
Organizzazione: Assessorato per le Risorse
Culturali e la Comunicazione della Città di Torino
Assessore: Ugo Perone
Comitato artistico: Enzo Restagno, Roman Ylad
Responsabili amministrativi: Noemi Lanfranconi,
Alessandro Montisci, Maria Iacobelli
Coordinamento: Claudio Merlo
Settem bre M usica è m em bro
dell’Associazione Europea dei Festival
sabato 3 /9
ore 21, Teatro Regio
Wiener Philharmoniker
Riccardo Muti, direttore
Mozart
Sinfonia in do maggiore K.551
(Jupiter)
Beethoven
Terza Sinfonia
in mi bemolle maggiore op. 55
(Eroica )
Con il patrocinio d’onore
dell’Associazione Europea
dei Festival
Riccardo Muti
Ludwig van Beethoven
SETTEMBRE MUSICA
Dopo tanti anni la vitalità di Settembre Musica continua a stupire e
sempre più spesso la rassegna torinese viene additata come un modello
di organizzazione festivaliera. La prima e fondamentale ragione di tanto
successo sta nella fedeltà e nell’intelligenza del pubblico torinese che ha
saputo affezionarsi a un festival dai contenuti non sempre facili. Proprio
sui contenuti dell’edizione 1994 si vorrebbe richiamare ora l’attenzione,
poiché non pochi sono gli elementi di novità scaturiti da una riflessione
prolungata sul ruolo che sempre più il festival dovrebbe assumere nella
vita culturale cittadina e nazionale.
Uno dei più importanti festival italiani, il Maggio Musicale Fiorentino, ha
definito la propria edizione del 1994, a causa delle difficoltà economiche
che travagliano il paese, un’«edizione di guerra». Non sarà così per
Settembre Musica 1994. Questo non vuol dire che le condizioni
economiche della municipalità torinese siano più floride di altre, ma
semplicemente che si è puntato sull’essenziale, seguendo il principio di
una ricerca assidua del valore. La magnificenza delle grandi tradizioni
s’affida ai concerti dei Wiener Philharmoniker, della Concertgebouw di
Amsterdam e della London Symphony. Attraversando questa specie di arco
di trionfo si entra in un paesaggio musicale dei più vari: da un lato la
musica antica offerta all’ascolto nelle interpretazioni di Jordi Savall e del
Dowland Consort, dall’altro le suggestioni etniche del mondo arabo con
I Musicisti del Nilo, dei gitani russi, degli ebrei musici erranti con lo
stregante clarinetto di Giora Feidman.
I due progetti più vasti e ambiziosi che campeggiano nel cartellone sono
però dati da due cicli che posseggono diverse ragioni di attualità. Da un
lato si è pensato di sfruttare la contiguità tra Settembre Musica e la mostra
retrospettiva dedicata all'Esposizione intemazionale di Torino avvenuta
nel 1902, dall’altro si è allestita una rassegna sul compositore americano
Steve Reich al centro della quale vibra l’attualità della questione ebraica.
II 1902 è la data di nascita di due grandi capolavori di quella stagione
estetica che funge da trapasso dal nuovo al moderno: Pelléas et Mélisande
di Debussy e Verklärte Nacht di Schönberg. Vienna e Parigi nella comune
prospettiva dello Jugendstil e dellA rt Nouveau: da questi due capisaldi
discendono in flussi paralleli i concerti cameristici in cui, attraverso le
testimonianze di Ravel, Chausson, Zemlinsky, Rachmaninov, la civiltà
musicale del Liberty esibisce la sua variegatissima estensione.
Di Steve Reich, uno dei massimi interpreti deH’America musicale.
Settembre Musica propone una vasta rassegna al centro della quale si
situano due rappresentazioni di The Cave. Il titolo allude alla grotta di
Hebron assurta recentemente a tragica attualità ma il dramma su cui si
impernia questo sconvolgente capolavoro di Reich è quello della questione
ebraica ricondotta alla sua radice biblica con i personaggi di Abramo, Sara,
Magar, Ismaele e Isacco sospesi tra la dimensione della Bibbia e quella del
presente. L ’idea del sacro e quella della storia risultano in questo modo
fittamente intrecciate, coinvolte in una peripezia ove i termini di identità
e differenza si oppongono implacabilmente in una tragica sequenza di
smarrimenti e fraintendimenti del significato. Quanto questo gioco di
somiglianze e opposizioni sia fertile nell’arte e nel pensiero cercano di
dimostrarlo molti altri episodi della nostra rapsodia musicale,
dall’intrigante contiguità di Duke Ellington e di Strawinsky nei concerti
dell'Ensemble Musica Viva di Boston, all’accostamento fra la musica
sacra dell’estone Arvo Pärt con l’antico canto gregoriano chiosato dalle
postille organistiche di György Kurtag. Culto delle più nobili tradizioni
dell’Occidente, origini sacre del fare musica, sguardo volto ad etnie più
lontane e puro divertimento ci sembrano ragioni veramente degne del
significato più profondo entro la parola Festival.
Il comitato artistico
L’Assessore
E nzo R estagno
R oman V lad
U go P erone
domenica 4 /9
ore 17, Giardini Reali
Orchestra da camera
“Le Vivaldiane”
Claudio Montafia, flauto
Sinfonie e Concerti
di Cari Philipp Emanuel Bach
e Antonio Vivaldi
In caso di maltempo
il concerto avrà luogo
alle ore 18 al Conservatorio
Antonio Vivaldi
ore 21, Auditorium Rai
Orchestra da camera
del Festival di Brescia e Bergamo
Agostino Orizio, direttore
Gerhard Oppitz*.
Bruno Canino0,
Antonio Ballista0, pianoforti
Bach
Concerto in fa maggiore
per pianoforte, due flauti,
archi e continuo B W V 1057*
Concerto in do maggiore
per due pianoforti, archi
e continuo BWV 106100
Concerto in do maggiore
per tre pianoforti, archi
e continuo BWV 1064*°°
Bach-Busoni
Concerto in re minore
per pianoforte, archi e continuo
(da BWV 1052)*
Johann Sebastian Bach
OMAGGIO
A STEVE REICH
Steve Reich è comunemente considerato
l’esponente più autorevole della corrente
minimalista, definizione ben lungi
dall’esaurire la complessità dell’opera
di questo grande musicista americano
e ormai del tutto inadeguata rispetto alla
ricchezza e alla varietà di contenuti che
Reich è con gli anni andato sviluppando.
Seguendo l’impulso di uno
sperimentalismo implacabile e di una
robusta riflessione filosofica Reich è
riuscito a dare vita ad un linguaggio
musicale capace di infrangere le barriere
un po’ anguste della musica
contemporanea. Possiede fascino e
formidabile capacità di comunicazione
questa musica perché sa sublimare in
una scrittura trasparente e ricca di
simmetrie gli impulsi di culture diverse:
l’America della “Beat Generation”, le
suggestioni provenienti dall’oriente
distillate fino a metterne a nudo la
struttura, una singolare e sconvolgente
esperienza del tempo, la capacità di
muoversi trasversalmente lungo gli assi
della storia coniugando con rara
intelligenza il jazz, la musica
medioevale, l’elettronica, l’armonia
tonale e le tecniche contrappuntistiche.
Iniziata verso la metà degli anni ’60, la
carriera di Reich rappresenta uno dei
commentari più vasti e profondi della
condizione moderna vissuta con quel
radicalismo che dagli Stati Uniti
continua, da qualche decennio, a rifluire
con immensa suggestione su gran parte
del mondo.
lunedì 5 /9
ore 17, Piccolo Regio
Incontro con Steve Reich
Partecipano: W olfgang Bekker,
M ario M essinis, A ntonella Puca,
Enzo Restagno, Rom an V lad
Presentazione del volum e «Reich»
curato da Enzo Restagno
edito dalla E.D .T. su com m issione
dell’A ssessorato per le Risorse
Culturali e la C om unicazione
della Città di Torino
Steve Reich e Russ H artenberger
eseguono Clapping Music
ore 21, C onservatorio
Montserrat Figueras, soprano
Rolf Lislevand, tiorba, chitarra
Jordi Savall, viola da gam ba
“Arie, lamenti, variazioni
strumentali"
Ortiz, Hidalgo, Durón,
Marin, Hume, Merula,
Kapsberger, Marais
Jordi Savall
L’ACCADEMIA PIANISTICA
DI IMOLA
L’Accademia pianistica “Incontri col
Maestro” di Imola è sorta dallo sviluppo
di una precedente esperienza associativa
privata che fin dai primi anni Ottanta
aveva garantito a giovani pianisti una
qualificante formazione professionale
mediante la formula dell’incontro
periodico e di corsi monografici con
concertisti e didatti di fama
intemazionale.
Dal 1989 sede dell’Accademia è il
Palazzetto della Rocca Sforzesca di
Imola. Fondatore e direttore
dell'iniziativa è Franco Scala,
presidente Marcello Abbado,
presidente onorario Vladimir Ashkenazy
che ha offerto nel 1989 il concerto
inaugurale. Nel corpo docente stabile
figurano Lazar Berman, Boris
Petrushansky, Alexander Lonquich,
Piero Rattalino, Riccardo Risaliti e
Franco Scala.
Oltre alla normale attività didattica,
l'Accademia organizza seminari
condotti da concertisti, direttori
d ’orchestra e docenti universitari.
L’Accademia presenta 3 giovani
pianisti: Enrico Belli, vincitore nel 1989
del Premio Città di Stresa;
Alessandra Maria Ammara, vincitrice
di 14 primi premi nazionali;
Giovanni Beliucci, vincitore lo
scorso anno del Premio “Printemps
de Prague”.
martedì 6 /9
ore 17, A ula M agna
della Caserm a C em aia
Enrico Belli, pianoforte
Beethoven
Sonata in mi maggiore op. 109
Berg
Sonata op. 1
Debussy
Quatre Etudes
Ligeti
Due Studi
ore 21, A uditorium Rai
Reich 1
Music fo r Mallet Instruments,
Voices and Organ,
per percussioni, voci femminili
e organo
Six Pianos,
per ensemble di pianoforti
Music fo r Eighteen Musicians,
per 2 clarinetti bassi, 4 pianoforti,
3 marimbe, 2 xylofoni, vibrafono,
4 voci femminili, violino
e violoncello
Steve Reich
and Musicians
Concerto inserito
nel Carnet Reich
per i giovani
Alban Berg
T he C ave
è stata
THE CAVE
COMMISSIONATA DA:
W iener F estwochen
T he H olland F estival
H ebbel T heater,
B erlin
F estival d ’A utomne
À P aris
M C 93 - B obigny
K oninklijke
M untschouwburg/
T héâtre de la M onnaie,
B russels
S erious S peakout &
S outh B ank C entre,
L ondon
the
T he B rooklin
A cademy of M usic
N ext W ave F estival
Il soggetto di The Cave ha acquistato
negli ultimi mesi una tragica attualità.
The Cave è la grotta dei patriarchi,
quella grotta di Hebron sacra agli ebrei
e ai mussulmani che vi venerano la loro
comune origine attraverso la
discendenza di Abramo. Lì è avvenuto
l’orrendo massacro la cui notizia
qualche mese fa è rimbalzata attraverso
tutto il mondo, lì è ambientata l’opera
di Steve Reich la cui trama si limita a
riproporre in ciascuno dei tre atti cinque
fondamentali domande. Chi è Abramo?
Chi è Sara? Chi è Hagar? Chi è Ismaele?
Chi è Isacco?: attraverso queste cinque
domande, rivolte nel primo atto agli
ebrei, nel secondo agli arabi e nel terzo
agli americani, si assiste alla peripezia
della coscienza storica e del significato
che quelle nozioni assumono in popoli
diversi, vicini e lontani. Ogni
affermazione è vera, nel senso che alle
domande rispondono uomini e donne
intervistati da Steve Reich e Beryl
Korot. Dalle risposte che campeggiano
su cinque grandi schermi, inseriti in una
struttura che di volta in volta
rappresenta una sinagoga, una moschea,
un grattacielo, viene distillandosi una
musica che già era virtualmente
contenuta nelle sonorità delle parole,
una musica che si propaga attraverso gli
strumenti e le voci in una rapsodia di
suoni e di immagini che si seguono
col fiato sospeso.
nercoledì 7 /9
>re 17, Aula Magna
della Caserma Cemaia
Alessandra Maria Ammara
pianoforte
/% V
Chopin
Douze études op. 25
Ravel
Gaspard de la nuit
Skrjabin
Sonata n. 5 op. 53
ore 21, Teatro Regio
Reich 2
Settembre Musica
e il Teatro Regio di Torino
presentano
The Cave
ideata e realizzata
da Steve Reich e Beryl Korot
Musica di Steve Reich
Video di Beryl Korot
T he C ave si presenta
COME UN LAVORO DI
ROTTURA PER REICH.
U n ’allettante visione
di cosa può essere
Richard Nelson, luci
John Arnone, scene
Donna Zakowska, costumi
Ben Rubin, realizzazione tecnica
Steven Ehrenberg, direttore tecnico
The Steve Reich Ensemble
Paul Hillier, direttore
Produzione Renée Levine
e The Reich Music Foundation, Ine.
l ’opera
NEL 21° SECOLO.
T ime M agazine
giovedì 8 /9
ore 17, Aula Magna
della Caserma Cemaia
Giovanni Bellucci, pianoforte
¿ to
/%V
Rapsodia Ungherese n. 11
in la minore
Rapsodia Ungherese n. 12
in do diesis minore
Johann Strauss figlio
Due walzer
trascritti da Em o von Dohnànyi
Cajkovskij
Dumka, scena rustica russa
in do minore op. 59
Rachmaninov
Sonata in si bemolle
minore op. 36
ore 21, Teatro Regio
Reich 2
The Cave
(replica)
Beryl Korol
Steve Reich
Spettacolo inserito
nel Carnet Reich
per i giovani
venerdì
ore 17, Piccolo Regio
Reich 3
Drumming,
per percussioni,
voci femminili, fischietto
e ottavino
Ensemble di percussioni
di Parma
ore 21, Auditorium Rai
Reich 4
Music fo r Pieces o f Wood
New York Counterpoint,
per clarinetto e nastro magnetico
Sextet, per percussioni
e pianoforti
Piano Phase, per 2 pianoforti
Different Trains,
per quartetto d ’archi
e nastro magnetico
Steve Reich
and Musicians
Concerto inserito
nel Carnet Reich
per i giovani
Steve Reich
sabato 1 0 /9
ore 17, San Filippo
Coro e Orchestra
dell’Accademia del Santo Spirito
Sergio Baiestracci, direttore
Grazia Abbà,
Cristiana Corderò,
Roberta Giua. soprani
Roberto Balconi, contralto
Mario Cecchetti, tenore
Antonio Abete, basso
Stradella
Due cantate sacre
per soli, coro e orchestra
Esule dalle sfere,
per le anime del Purgatorio
Ah! troppo è ver,
per la notte di Natale
ore 21, Teatro Regio
Orchestra Reale
del Concertgebouw di Amsterdam
Riccardo Chailly, direttore
Strawinsky
Apollon Musagète, balletto
Mahler
Prima Sinfonia in re maggiore
(Titan)
domenica 1 1 /9
ore 17, Giardini Reali
Cento bambini,
dell’Associazione Giovani Amici
della Musica diretta
da Adolfo Conrado,
presentano l’operina
“La gatta che legge le favole"
di Adolfo Conrado
ed eseguono musiche di Regner,
Dvorak, Conrado-Mei, Orff
Il risultato di un’esperienza
didattica ispirata da Cari Orff
In caso di maltempo
il concerto avrà luogo
alle ore 18 al Conservatorio
ore 21, Teatro Regio
London Symphony Orchestra
Michael Tylson Thomas, direttore
Beethoven
Leonore III, ouverture
in do maggiore op. 72a
Britten
The Young Person’s Guide
to the Orchestra,
variazioni e fuga su un tema di
Purcell op. 34
Richard Strauss
Ein Heldenleben,
poema sinfonico op. 40
(Vita d ’eroe)
Michael Tylson Thomas
ARVO PART
Dalla natia Estonia il musicista Arvo
Part era uscito già prima che essa
acquistasse, al pari delle altre
repubbliche baltiche, l’indipendenza.
Senza voler negare i connotati etnici
ai quali il musicista tiene moltissimo,
bisogna riconoscere che la sua
formazione artistica è passata attraverso
le vie impervie della cultura musicale
alquanto oscurantista dell’ex Unione
Sovietica. Crisi, meditazioni e lunghi
silenzi hanno fatto seguito alle prime
esperienze compositive di Pari nel solco
della dodecafonia. D ’un tratto
l’illuminazione, ovvero la scoperta
dell’orizzonte antico della storia.
Quell’idea del sacro lambita con infinita
nostalgia da Strawinsky, penetra con
nuova profondità nell’opera di Arvo
Pari, diviene la sostanza
dell’ispirazione. A questa ispirazione
il musicista estone ha saputo far
corrispondere un linguaggio di sublime
semplicità che attraverso qualche
misterioso vaso comunicante raggiunge
singolari analogie con il minimalismo di
derivazione americana. Di qui Tenorme
successo che questa musica ha colto
negli ultimi anni, diventando una delle
voci più eloquenti ed ammirate nello
scenario sonoro contemporaneo.
lunedì 1 2 /9
ore 17, Piccolo Regio
The Boston Musica Viva
Richard Pittman, direttore
“Third Stream and All That Jazz”
Russell, Babbitt, Ellington,
Whiteman, Baer, Handy, Daugherty,
Shapero, Warren
ore 21, San Filippo
Duke Ellington
Estonian Philharmonic
Chamber Choir
Tallinn Chamber Orchestra
Tònu Kaljuste, direttore
Pari
Sieben Magnificat Antiphonen
per coro a cappella
Silouans Song, per archi
Magnificat per coro a cappella
Collage über B-A-C-H
per archi, oboe, cembalo
e pianoforte
dalla Berliner Messe
Sanctus e Agnus Dei
per coro e organo
Te Deum
per tre cori, pianoforte
e archi
P otrei
pa r a g o n a r e la
MIA MUSICA ALLA LUCE
BIANCA CHE CONTIENE IN
SE TUTTI I COLORI.
S oltanto
u n p r is m a p u ò
DISTINGUERE QUESTI
c o l o r i ; q u e s t o p r is m a
POTREBBE ESSERE
l ’ANIMA
DELL’ ASCOLTATORE.
A rvo P àrt
ORNETTE COLEMAN
Il concerto di Omette Coleman è
certamente evento da non perdere e non
solo per gli appassionati di jazz. Perché
se da un lato è sacrosanto che il suo
“Free Jazz”, disco del 1960, sia il
manifesto della generazione più
trasgressiva del jazz, dall’altro il
sassofonista e pluristrumentista
americano appare costantemente teso
alla ricerca di nuovi linguaggi che
attingono da mondi sonori
assolutamente diversi, spesso addirittura
antitetici. Coleman è uno di quei grandi
che ha saputo inventare con passione,
determinando Timmortalità del jazz.
Quanti hanno capito, come lui, che
occorreva abbattere i confini sonori,
hanno esplicitamente garantito
l’evoluzione della musica afroamericana. La produzione di Coleman
si è spesso caratterizzata per essere
un po’ visionaria, ironica, addirittura
dissacratoria, pronta anche a scardinare
quelle stesse fondamenta della
tradizione di cui, comunque, è sempre
stata affettuosamente memore. Pochi
altri suoni come quelli scaturiti dagli
strumenti suonati da Coleman sono
specchio fedele degli slanci rabbiosi,
delle inquietudini e delle speranze che
attraversano più di una generazione del
nostro secolo. Tutto sa evocare la voce
del suo sassofono: dalla gioia più
travolgente al dolore più straziante,
grazie ad una musica spontanea,
folgorante, capace di creare effetti di
rara suggestione lirica. Un suo concerto
offre Tirripetibile emozione di
attraversare, tutto d’un fiato, oltre
trentanni di costante e appassionata
ricerca tra accattivanti armonie,
furibonde improvvisazioni e vampate
ritmiche.
martedì 1 3 / 9
ore 17, Piccolo Regio
The Boston Musica Viva
Richard Pittman, direttore
“Europeans and All That Jazz'
Ellington, Gruber, Strawinsky,
Sostakovic, Donatoni
ore 21, Teatro Regio
Ornette Coleman Quartet
Ornette Coleman, sassofono
Gery Allen, pianoforte
Chamett Moffett, basso
Denardo Coleman, batteria
ETNICA
Tre sono i concerti che l’edizione di
Settembre Musica ’94 dedica alla
cosidetta musica etnica. Spetta a Giora
Feidman, al Terem Quartet ed ai
Musicisti del Nilo guidare il pubblico
attraverso le sonorità care alle tradizioni
ebraica, russa ed egiziana. Il clarinetto di
Giora Feidman ha rincorso da sinagoga
a sinagoga e da casa a casa antichi canti
liturgici e melodie popolari: in altre
parole racchiude con la sua poesia il
klezmer, ovvero il gusto melodico
d’Israele. Il Terem Quartet è uno
straordinario ensemble composto da
un’enorme balalaika (che fa le veci di un
contrabbasso), da una fisarmonica e da
due domra, uno contralto e l’altro
soprano, plettri parenti stretti del
mandolino. Il loro repertorio rivisita la
totalità dei suoni proprii della tradizione
russa. Provenienti da Luxor, i Musicisti
del Nilo riassumono i suoni della nativa
Nubia, ma anche delle regioni della Siria
e del Medio Oriente: conosciutissimi nel
loro paese, celebrano con le loro
esibizioni i momenti di vita comunitaria
della propria gente. Il suono
caratteristico è dato dal rababah, una
viola a due corde; la magia è tutta
racchiusa nella voce e nei ritmi,
visualizzati nella danza. Tre concerti
che portano suoni dal mondo: oggi,
più che mai, è importante conoscerli.
Il Museo Nazionale del Cinema e Settembre Musica presentano
S IN G IN 'IN THE RAIN:
MUSICAL A HOLLYWOOD
a cura di Sergio Toffetti
Il musical, forse ancor più del western, appare oggi come il cinema
americano per eccellenza. Ed è certo che, forte del fascino di un’as­
soluta inattualità, consente di ritrovare intatto il tempo in cui “ la
magia esisteva ancora” e il cinema, dunque Hollywood, reggeva con
sovranità indiscussa il dominio delle immagini, ancora libere dalla
banalizzante quotidianità televisiva.
Il cinema, dunque Hollywood: perché davvero Hollywood è stata nel
suo periodo classico il cinema e nient’altro che il cinema, cioè la
fiducia incrollabile che potesse esistere, di fronte al mondo reale, un
mondo immaginario che ne riproduce perfettamente le sembianze, o
può dominarne il disordine razionalizzandolo nei meccanismi di una
trama perfettamente congegnata.
Il grande musical hollywoodiano, di questa concezione del cinema
come doppio speculare del reale, rappresenta la metafora perfetta.
“The world is a stage, thè stage is a world of entertainment” : è certo
questo l’aforisma che in Spettacolo d i varietà, uno dei più fiammeg­
gianti musical di Vincente Minnelli, cantato da Fred Astaire e Cyd
Chiarisse, riassume con esattezza la visione hollywoodiana del mon­
do del cinema, mettendo in relazione il reale, come infinita occasione
di spettacolo, con l’immaginario, universo fittizio che sa ricostruire
con limpidezza iperrealistica lo “ spettacolo del mondo” . Affascinan­
te rivisitazione hollywoodiana della dialettica tra la “vita” e la “for­
ma” , rovesciata nei suoi termini, e che trova nella forma il polo
capace di imprimere dinamismo all’intero sistema dell’esistenza.
Da Quarantaduesima strada a Cantando sotto la pioggia a All That
Jazz, il luogo narrativo ricorrente del genere, ci rinvia infatti alla
messa in scena di uno spettacolo come elemento fondatore della
trama, e dunque della “ realtà cinematografica” . Ne risulta un univer­
so ossessivamente costruito “ en abîme” , dove il film stesso “ si
guarda” e riflette sui suoi codici linguistici e sulla sua struttura
narrativa come fosse al centro di un gioco di specchi che ne riman­
dano l’immagine all'infinito. Tuttavia, come sempre nel cinema clas­
sico, i sistemi più chiusi funzionano pur sempre come trappole per
catturare brandelli di realtà nelle sue diverse forme: l’evidenza legge­
ra e impalpabile dei sentimenti espressi dal volteggiare di Ginger e
Fred; ma anche la drammatica consapevolezza dei problemi sociali
della Depressione che emerge nel celebre numero “ My Forgotten
Man” messo in scena da Busby Berkeley in Gold Diggers o f 1933; la
trasfigurazione onirica di Un americano a Parigi e l’esplosione di
gioia per il ritorno dei reduci e lo scoppio della pace in Un giorno a
New York. Ed in effetti, tra immagini da fiaba ed improvvise traspa­
renze del reale, il musical hollywoodiano classico resta ancora oggi
una delle più perfette macchine per sognare mai costruite dal cine­
ma di tutti i tempi e di tutti i paesi.
La retrospettiva proposta dal Museo Nazionale del Cinema, consen­
te di seguire le variegate evoluzioni del genere a partire dagli anni
Trenta, e di mettere a confronto, al di là dei registi che firmano i
singoli film, i contributi delle differenti figure che ne fanno la grandez­
za: coreografi (da Busby Berkeley a Hermes Pan, da Jerome Robbins
a Pascal Petit); attori (da Fred Astaire a Gene Kelly, da Cyd Charisse
a Judy Garland a Liza Minnelli); compositori (da Irving Berlin a George
Gershwin, da Cole Porter a Leonard Bernstein).
giovedì 8 settembre
ore 16.30 Gold Diggers of 1933 di Mervyn Le Roy
con Dick Powell, Ruby Keeler, Ginger Rogers, Joan Blondel
(1933, 85', b/n - v.o.)
ore 18.30 Girandola di Mark Sandrlch
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1938, 85', b/n)
ore 20.30 For Me and My Gal di Busby Berkeley
con Judy Garland, Gene Kelly, Martha Eggert
(1942, 87', b/n - v.o.)
ore 22.30 Cappello a cilindro di Mark Sandrich
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1935,101', b/n - v.o. con sottotitoli italiani)
venerdì 9 settembre
ore 16.30 Babes on Broadway di Busby Berkeley
con Judy Garland, Mickey Rooney, Richard Quine
(1941,118', b/n-v.o.)
ore 18.30 Cappello a cilindro di Mark Sandrich (replica)
ore 20.30 42nd Street di Lloyd Bacon
con Dick Powell, Ruby Keeler, Ginger Rogers, George Brent
(1933, 90‘, b/n - v.o.)
ore 22.30 Follie d’inverno di George Stevens
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1936,103', b/n)
sabato 10 settembre
ore 16.30 Programma per ragazzi: Il mago di Oz di Victor Fleming
con Judy Garland, Ray Bolger, Frank Morgan
(1939,101', col.)
ore 18.30 Flying Down to Rio di Thornton Freeland
con Fred Astaire, Ginger Rogers, Dolores del Rio,
Gene Raymond (1933, 89', b/n - v.o.)
ore 20.30 Girandola di Mark Sandrich (replica)
ore 22.30 Voglio danzar con te di Mark Sandrich
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1937,116', b/n)
domenica 11 settembre
ore 16.30 Roberta di William A. Seiter
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1934,105', b/n - v.o.)
ore 18.30 Voglio danzar con te di Mark Sandrich (replica)
ore 20.30 Follow the Fleet di Mark Sandrich
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1935,110', b/n-v.o.)
ore 22.30 Follie d'inverno di George Stevens (replica)
lunedì 12 settembre
ore 16.30 Born to Dance di Roy del Ruth
con Eleanor Powell, James Stewart, Virginia Bruce
(1936, 90', b/n - v.o.)
ore 18.30 In montagna sarò tua di Irving Cummings
con Betty Grable, Caesar Romero, John Payne,
Carmen Miranda (1942, 92', col.)
ore 20.30 Show Boat di James Whale
con Irene Dunne, Allan Jones, Paul Robeson
(1936, 90', b/n - v.o.)
ore 22.30 II mago di Oz di Victor Fleming
con Judy Garìand, Ray Bolger, Frank Morgan
(1939,101', col.)
mercoledì 14 settembre
ore 16.30
The Gay Divorcee di Mark Sandrich
con Fred Astaire, Ginger Rogers
(1934,107', b/n-v.o.)
ore 18.30 La Matadora di Richard Thorpe
con Esther Williams, Akim Tamiroff, Cyd Charisse,
Ricardo Montalban (1947,104', b/n - v.o.)
ore 20.30 You Were Never Lovelier di William A. Seiter
con Fred Astaire, Rita Hayworth, Xavier Cugat
(1942, 98', b/n - v.o.)
ore 22.30 Papà Gambalunga di Jean Negulesco
con Fred Astaire, Leslie Caron
(1955,126', col.)
giovedì 15 settembre
ore 16.20 Broadway Melody of 1940 di Norman Taurog
con Eleanor Powell, Fred Astaire, George Murphy
(1940,102', b/n-v.o.)
ore 18.10 Papà Gambalunga di Jean Negulesco (replica)
ore 20.30 Yankee Doodle Dandy di Michael Curtiz
con James Cagney, Dennis Morgan, Brenda Marshall
(1942,113', col.-v.o.)
ore 22.30 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly
con Gene Kelly, Debbie Reynolds, Donald O'Connor,
Cyd Charisse (1951,103', col.)
venerdì 16 settembre
ore 16.30 Anchors Aweigh di George Sidney
con Gene Kelly, Frank Sinatra, Kathryn Grayson,
José Iturbi
(1945,123', col.-v.o.)
ore 18.40 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly
(replica)
ore 20.40 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly
con Frank Sinatra, Gene Kelly, Vera Ellen, Ann Miller
(1949, 98', col.)
ore 22.30 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly
(replica)
sabato 17 settembre
ore 16.10 Programma per ragazzi: Annie di John Huston
con Alber Finney, Aileen Quinn
(1982,132’, col.)
ore 18.30 Un Americano a Parigi di Vincente Minnelli
con Gene Kelly, Leslie Caron, Oscar Levant
(1951,113’, col.)
ore 20.30 È sempre bel tempo di Stanley Donen e Gene Kelly
con Gene Kelly, Dan Dailey, Cyd Charisse
(1954,101', col.)
ore 22.30 Un Americano a Parigi di Vincente Minnelli (replica)
domenica 18 settembre
ore 16.30 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly
(replica)
ore 18.30 The Band Wagon di Vincente Minnelli
con Fred Astaire, Cyd Charisse, Oscar Levant
(1953,112', col.-v.o.)
ore 20.30 È sempre bel tempo di Stanley Donen e Gene Kelly
(replica)
ore 22.30 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly
(replica)
lunedì 19 settembre
ore 16.30
ore 18.30
Summer Stocks di Charles Walters
con Judy Garland, Gene Kelly
(1950,108', col. -v.o.)
Meet Me in St. Louis di Vincente Minnelli
con Judy Garland, Margaret O’Brien, Joan Carrol,
Mary Astor (1944,113', col. - v.o.)
ore 22 30 } ^ n Amer'cano a Parig1di Vincente Minnelli (replica)
mercoledì 21 settembre
ore 16.20 Stormy Weather di Andrew L. Stone
con Lena Horne, Bill Robinson, Cab Calloway,
Fats Waller (1943, 77', b/n - v.o.)
ore 17.45 Cabin in the Sky di Vincente Minnelli
con Ethel Waters, Eddie Anderson, Lena Horne,
Louis Armstrong, Duke Ellington
(1943, 99', b/n - v.o.)
ore 19.30 Carmen Jones di Otto Preminger
con Dorothy Dandridge, Harry Belafonte
(1955,107', col.)
ore 21.30 Incontro con Vieri Razzini
Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen
con Howard Keel, Jane Powell
(1954,102', col.)
Ingresso a inviti
giovedì 22 settembre
ore 16.10 Carmen Jones di Otto Preminger (replica)
ore 18.10 Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen (replica)
ore 20.00 Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz
con Marion Brando, Frank Sinatra, Jane Simmons
(1955,143', col.)
ore 22.30 Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen (replica)
venerdì 23 settembre
ore 17.00 Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz (replica)
° re « t n l Cabaret di Bob Fosse
ore ¿¿.M CQn Ljza iviinnellì, Michael York, Jael Grey
(1971,124', col.)
sabato 24 settembre
ore 16.30 Programma per ragazzi:
Il mago di Oz di Victor Fleming (replica)
ore 18.20 Cabaret di Bob Fosse (replica)
ore 20.30 II mago di Oz di Victor Fleming (replica)
ore 22.30 Cabaret di Bob Fosse (replica)
domenica
ore 16.45.
ore 19.30
ore 22.30
25 settembre
West Side Story di Robert Wise
con Natalie Wood, Richard Beymer, Rita Moreno,
George Chakiris (1961,145', col. - v.it.)
lunedì 26 settembre
ore 16.45,
ore 19.30 West Side Story di Robert Wise (replica)
ore 22.30 1
Cinema Massimo - Sala tre
via Montebello 8 Torino - tei. 8171048
Ingresso lire 7.000, ragazzi lire 4.000
Abbonamenti a 10 spettacoli lire 45.000
mercoledì
ore 17, San Domenico
Schola Cantorum della Basilica
di Sant’Apollinare in Roma
Johann Bossard, direttore
Luigi Celeghin, organo
Arnoldo Foà, voce recitante
“Da Adamo ad Abramo”
Letture e responsori gregoriani
su testi della Genesi,
interludi e versetti per organo
di Gyòrgy Kurtag
ore 21, Conservatorio
Terem Quartet
A ndrei K onstantinov, dom ra soprano
Igor Ponom arenko, dom ra contralto
A ndrei Sm irnov, bayan accordeon
M ikhail D ziudze, balalaika basso
Dalla Reai World di Peter Gabriel
il più virtuoso ed eccentrico
ensemble di San Pietroburgo,
costituito da anticonformisti
musicisti di formazione classica.
Fuori dagli stereotipi la tradizione
circense e la malinconia della
Grande Madre Russia.
Concerto inserito
nel Carnet Etnico
per i giovani
Terem Quartet
L’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI FESTIVAL NEL 1994
BUDAPEST
iii-iv, vi-viri, ix-x
TORROELLA DE MONTGRI
26.III-3.IV, 8.VII-26.VIII
BRNO
27.III-10.IV, 29.IX-9.X
CUENCA
29.III-3.IV
LUZERN
1-4.IV, 17.VIII-10.IX
MONTE-CARLO
2.IV-8.V
ANKARA
4.IV-6.V
OSAKA
5-22.IV
SCHWETZINGEN
13.IV-28.V
FIRENZE
26.IV-1.VII
BRESCIA-BERGAMO
29.IV-11.VI
VLAANDEREN
IV-X
BRIGHTON
6-29.V
WIEN
6.V-12.VI
PRAHA
12.V-2.VI
JERUSALEM
16.V-9.VI
ECHTERNACH
19.V-30.VI
DRESDEN
21.V-5.VI
SOFIA
24. V-1.VII
BERGEN
25. V-5.VI
DROTTNINGHOLM
26.
V-8.IX
LUDWIGSBURG
26.V-25.IX
HOLLAND
1-30.VI
WALLONIE
3.VI-18.XI
ISTANBUL
15VI-21VII
RAVENNA
16.
VI-23.VII
OSSIACH-VILLACH
17. VI-29VIII
GRANADA
18. VI-3.VII
SPOLETO
22. VI-10.VII
BAD KISSINGEN
24.VI-17.VII
BARCELONA
19.VI-31.VII
VARNA
VI-VIII
ATHENS
VI-IX
CHELTENHAM
2-17.VII
ESTORIL
5.VII-20.VIII
SAVONLINNA
6-30. VII
MÜNCHEN
6-31. VII
ORANGE
9.VII-2.VIII
DUBROVNIK
10.VII-25.VIII
AIX-EN-PROVENCE
15-30.VII
LJUBLJANA
16.VII-31.VHI
BREGENZ
20.VII-26.VIII
GST AAD
22.VII-10.IX
MARTINA FRANCA
23.VII-7.VIII
BAYREUTH
25.VII-28.VIII
SALZBURG
25.v il-3 1 .v m
PERALADA
29. VII-23.VIII
SANTANDER
I- 31.VIII
PESARO
II29.VIII
INNSBRUCK
14-27 .VIII
EDINBURGH
14.VIII-3.IX
MONTREUX-VEVEY
21.VIII-23.IX
HELSINKI
25.VIII-11.IX
UTRECHT
26.VIII-4IX
STRESA
27.VIII-18.IX
BERLIN
30. VIII-29.IX
TORINO
322.IX
WROCLAW
4- 17.IX
LINZ
11.IX-2.X
BRATISLAVA
1-14.X
giovedì
ore 17, Piccolo Regio
Ensemble Europeo
Antidogma Musica
Dora Filippone, chitarra
Leonardo Boero, violino
Riccardo Memore, viola
Marinella Tarenghi, pianoforte
Elisabeth Kilby, soprano
Maja Jokanovich, violino
Petrassi, Sciarrino, Boccherini,
Paganini, brani vincitori
il 12° Concorso Internazionale
di Composizione “ICONS” 1994
ore 21, Conservatorio
Dowland Consort
Alison Crum,
Sarah Cunningham,
Wendy Gillespie,
Trevor Jones,
Jonathan Manson,
viole da gamba
Jakob Lindberg,
direttore e liuto
“Lachrimae Antiquae”
In darkness let me dwell...
Musica alla corte
di Elisabetta I d ’Inghilterra.
Holborne, Byrd, Dowland
Jakob Lindberg
venerdì
ore 17, Conservatorio
In ricordo di Sandro Fuga
Sandro Fuga
Il Quartetto di Torino,
il Trio di Torino,
Marina Bertolo,
Gustavo Fioravanti,
Maria Clara Monetti,
Cinzia Rizzone,
eseguono musiche
del compositore torinese
ore 21, Teatro Carignano
“Moderato cantabile ”
Il Musical.
Dagli Anni Trenta a oggi:
L ’opera da tre soldi, Cabaret,
Company, City ofAngels,
Sunset Boulevard...
Maria Laura Baccarini,
canto e danza
Bruno Fontaine, pianoforte
Paola Olivieri e Marc’Aurelio,
regia e coreografia
Bruno Fontaine,
arrangiamenti musicali
Produzione
Alessandro Fioroni-On stage
Maria Laura Baccarini
sabato 1 7 / 9
are 17, San Filippo
Orchestra e Coro
dell’Accademia «Stefano Tempia»
Giancarlo Gazzani, direttore
Chu Tai Li, soprano
Claudia Marchi, mezzosoprano
Angelo Degli Innocenti, tenore
Mario Abete, basso
Giuseppe Ratti, maestro del coro
Mozart
Mìssa brevis in re maggiore
per soli, coro e orchestra K. 194
Bach
Wachet auf, ruft uns die Stimme,
cantata sacra per soli, coro
e orchestra B W V 140
pre 21, Conservatorio
Piano Circus
«
Kirsteen Davidson Kelly,
Richard Harris,
Michael Haslam,
Kate Heath,
Max Richter,
Ginny Strawson, pianoforti
| “In C & Co. ”
Da Terry Riley a Chris Fitkin.
Uno show che è una sfida.
Per gli appassionati di rock,
di classica, di jazz,
di contemporanea
Piano Circus
IL \O Q N O ' (\
DEPOSIZIONE.
Nell’ambito delle iniziative raccolte
sotto il titolo 11 sogno a disposizione, dal
23 settembre 1994 al 22 gennaio 1995,
avrà luogo la mostra Torino 1902. Le
arti decorative internazionali del nuovo
secolo, che riproporrà al pubblico pezzi
già esposti in occasione della
Esposizione intemazionale d ’arte
decorativa moderna del 1902, in cui si
esprimeva la formidabile volontà di
progresso di una società intenta a
edificare il mito della modernità.
Nelle cose dell’arte quegli anni sono
caratterizzati da una sorta di movimento
progressivo-regressivo che si esprime
nella fascinosa ambiguità del liberty.
L’occasione della mostra poteva avere
una significativa riverberazione
musicale, soprattutto tenendo conto che
il 1902 è l’anno che vede nascere, con il
Pelléas et Mélisande di Debussy e con
la Verklärte Nacht di Schönberg, due
esemplari superbi del liberty musicale.
Ecco quindi una serie di concerti
cameristici in cui le opere di Chausson,
Ravel, Rachmaninov, Zemlinsky,
Webern e altri vengono a illustrare,
insieme ai due modelli di Debussy e
Schönberg, la varietà di inflessioni
riscontrabili in quest’ambito.
Archivio Storico Bolaffi
Collezione Elvio Soleri
domenica 1 8 /9
ILAOQNO'fl
ore 17, Galleria Civica
d’Arte Moderna
e Contemporanea
d raz o st
Manuel Zurria, flauto
Augusto Vismara, violino, viola
Claudia Antonelli, arpa
Bax
Elegy, trio per flauto, viola e arpa
Fauré
Impromptu per arpa
Ravel-Salzedo
Sonatina per flauto, viola e arpa
Saint-Saëns
Fantaisie per violino e arpa op. 124
Debussy
Syrinx, per flauto
Sonata per flauto, viola e arpa
ore 21, Conservatorio
N
o n so n o un
CLARINETTISTA.
Giora Feidman Trio
Giora Feidman, clarinetto
Tony Falanga, contrabbasso
Stephen Benson, chitarra
Sono
un
K
un can ta nte,
lezm er,
un o strum en to
d e l l a m e l o d ia .
U
s o il c l a r i n e t t o
PER ESPRIMERMI E
“The Classic Klezmer”
Kli+zemer = strumento
della melodia
La musica soul ebraica
] Concerto inserito
nel Carnet Etnico
] per i giovani
c o n d iv id e r e c o n
GLI ALTRI LA MIA
VOCE INTERIORE,
IL LINGUAGGIO
DELLA MIA ANIMA.
G iora F eidman
lunedì 1 9 /9
ore 17, Piccolo Regio
Carme
Schönberg
Verklärte Nacht,
sestetto per archi op. 4
Suk
Elegia, per pianoforte,
violino e violoncello
Szymanowsky
La fonte d ’Aretusa,
per violino e pianoforte op. 30
Richard Strauss
Sestetto per archi,
da Capriccio op. 85
ore 21, Auditorium Rai
Orchestra Giovanile Italiana
Alessandro Pinzauti, direttore
Maria Tipo, pianoforte
Petrassi
Musica di ottoni
per ottoni e timpani
Maria Tipo
Beethoven
Primo Concerto in do maggiore
per pianoforte e orchestra op. 15
Cajkovskij
Quarta Sinfonia in fa minore op. 36
martedì 2 0 / 9
ore 17, Galleria Civica
d’Arte Moderna
e Contemporanea
Luisa Castellani, soprano
Antonio Ballista, pianoforte
Chausson
Serres chaudes,
5 liriche op. 24
Zemlinsky
Sei Canti op. 13
Debussy
Proses lyriques
ore 21, Conservatorio
I Musicisti del Nilo
Metqal Qenawi Metqal,
Shamandi Tewfick Metqal,
Mohamed Murad Megaly,
Yunis Al Hilali,
Hanafi Mohamed Aly,
Mustafa Abdel Aziz,
canto, rebabah, arghul, darabouka
Jalila Mutke, danza
1 Musicisti del Nilo
R
=
ebabah
v io l a
A 2 CORDE IN CRINE
DI CAVALLO, LA CASSA
“Da Luxor a Isha ”
La musica popolare,
il canto epico e la danza
dell’Alto Egitto
DI RISONANZA È UNA NOCE
DI COCCO SU CUI È TESA
PELLE DI PESCE O DI CAPRA
A
rghul
=
d o p p io f l a u t o
IN CANNA
DARABOUKA = SIMILE
ALLA TABLA, STRUMENTO
Concerto inserito
nel Carnet Etnico
per i giovani
A PERCUSSIONE CON
MEMBRANA IN PELLE DI
PESCE TESA SU UN VASO
DI TERRACOTTA
mercoledì Z l / 9
ore 17, Piccolo Regio
(
L'vOQNO'fl
i^jjlrosiziort
Carme
Gabriella Bosio, arpa
Ravel
Introduction et Allégro
per arpa con accompagnamento
di flauto, clarinetto
e quartetto d ’archi
Zemlinsky
Trio per clarinetto, violoncello
e pianoforte op. 3
Arnold Schonberg
Schonberg- Webern
Kammersymphonie
per flauto, clarinetto, violino
violoncello e pianoforte op. 9
ore 21, Teatro Regio
Orchestra e Coro
del Teatro Regio di Torino
Richard Hickox, direttore
Markella Hatziano, mezzosoprano
(Orfeo)
Anna Rita Tagliento, soprano
(Euridice)
Gluck
Orfeo ed Euridice,
azione teatrale
informa di concerto
giovedì 2 2 / 9
ore 17, Conservatorio
(l^jyposizic
H
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lACKjNCP
posizione
Quartetto di Torino
Giacomo Agazzini,
Umberto Fantini, violini
Andrea Repetto, viola
Manuel Zigante, violoncello
Trio di Torino
Giacomo Fuga, pianoforte
Sergio Lamberto, violino
Dario De Stefano, violoncello
Anja Rampe, soprano
Chausson
Concerto in re maggiore
per pianoforte, violino
e quartetto d ’archi op. 21
Rachmaninov
Trio élégiaque in sol minore
Schonberg
Secondo Quartetto in fa diesis
minore con soprano op. 10
I ore 21, Auditorium del Lingotto
Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai
Claire Gibault, direttore
Catherine Dubosc, soprano (Mélisande)
Gérard Theruel, baritono (Pelléas)
Jean Philippe Lafont, baritono (Golaud)
Jean Philippe Courtis, basso (Arkel)
Debussy
Pelléas et Mélisande,
dramma lirico
informa di concerto
Claire Gibault
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a
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e g io n a l e
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della
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REALIZZA IL CONCERTO
IN COPRODUZIONE
con la
F o n d a z io n e
S an P a o lo
di
T
o r in o
Claude Debussy
LE SEDI
1. Teatro Regio
e Piccolo Regio
Piazza Castello
2. Auditorium Rai
Piazza Rossaro
3. Conservatorio
«Giuseppe Verdi»
Piazza Bodoni
4. Teatro Carignano
Piazza Carignano
5. Auditorium
del Lingotto
Via Nizza, 249
6. San Filippo
Via Maria Vittoria, 5
7. San Domenico
Via San Domenico, 0
8. Aula Magna
della Caserma Cernaia
Via Cernaia, 23
9. Galleria Civica
d’Arte Moderna
e Contemporanea
Via Magenta, 31
10. Giardini Reali
Piazza Castello
Teatro Regio
100 carnet oro
430 carnet argento
1.019 posti numerati
a lire 20.000
I posti numerati
comprendono i palchi
n. 11, 12, 13, 15, 16, 17, 18,
19, 20,21,22, 26, 27, 28,29,
3 0,31,32,33, 34, 35, 36, 37
Per i concerti dell’8 e del 21
settembre i posti numerati
disponibili a lire 20.000
saranno rispettivamente
1.549 e 1.449
Inaugurato nel 1740, opera dell’architetto Benedetto Alfieri, il Teatro
Regio era il tipico teatro di Corte, congiunto architettonicamente al
contiguo Palazzo Reale. Nel febbraio 1936 venne distrutto da un incendio.
Fu subito affrontato il problema della ricostruzione, procrastinato però
dagli eventi bellici e dalle esigenze di bilancio. 11 progetto definitivo,
portato a termine dall’architetto Carlo Mollino e dall’ingegnere Marcello
Zavelani Rossi, ha mantenuto nei disegni originali la facciata delTAlfieri.
Nel locale sottostante l’androne è stata ricavata una piccola sala utilizzata
per attività complementare o estranea a quella del Teatro.
Auditorium Rai
100 carnet oro
1.066 posti numerati
in platea, balconata
e galleria a L. 20.000
L’edificio, sorto nel 1856 come sede di ginnastica ed equitazione, ben
presto «adattato alle rappresentazioni di opere in musica e balli», divenne
uno dei centri lirici più attivi della città.
Denominato Teatro Vittorio Emanuele II, ma noto anche come Teatro
Lirico, della struttura conserva lo scheletro.
Ristrutturato nel 1952 su progetto degli architetti Morbelli e Mollino,
è oggi sede permanente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Conservatorio «Giuseppe Verdi»
100 carnet oro
492 posti numerati
in platea e galleria
a lire 20.000
Sullo spazio precedentemente occupato dal mercato del pesce, nel 1928
venne edificato l’attuale edificio a tre piani, di gusto classicheggiante, su
progetto dell'architetto Giovanni Ricci del Civico Servizio dei Lavori
Pubblici. Vi si trasferì, proveniente dall’attuale sede del Teatro Gobetti,
il Liceo Musicale che nel 1935, per il prestigio acquisito, divenne
Conservatorio di Stato. Il Salone dei concerti, dall’ottima acustica, venne
inaugurato il 10 maggio 1933; chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza
nel 1984 non ha subito sostanziali modifiche dai lavori di ristrutturazione.
Teatro Carignano
100 carnet oro
424 posti numerati
in platea, nei 3
ordini di palchi e
in galleria a lire 20.000
In un preesistente edificio adibito al gioco della pallacorda, e in particolare
in uno spazio detto «trincotto rosso» dal colore delle pareti, fu ricavata una
sala di spettacoli che operò dal 1707 al 1752, quando il «trincotto» crollò.
Su incarico di Luigi Amedeo di Savoia-Carignano, Benedetto Alfieri
disegnò allora un teatro che ebbe, con decorazioni interne di vari artisti,
un sipario di Bernardino Galliari. Distrutto nel 1786 da un incendio,
il teatro fu ricostruito in pochi mesi, con un nuovo sipario e il soffitto
ancora di Galliari. Nel 1932 il teatro fu acquistato dalla Civica
Amministrazione e parzialmente rifatto nel 1935 in seguito allo
sventramento di Via Roma. Dal 1977 il Carignano è stato affidato dalla
Città al Teatro Stabile di Torino.
Auditorium del Lingotto
□
□
□
□ u n
□ u n
□
□
□
□
H
□
□
□
100 carnet oro
1.000 posti numerati
in platea, palchi
e galleria a lire 20.000
D
□
□
□
dlE
H
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D
Situato tra la torre sud e la torre centrale dell’ex-stabilimento FIAT del
Lingotto, opera di Giacomo Matti Trucco (1915-1923) che si estende su
una superficie coperta di 28.716 mq ad anello rettangolare chiuso a 5 piani,
TAuditorium è, nella definizione di Renzo Piano che lo ha progettato,
«una vera e propria macchina, non una semplice scatola».
La soffittatura, il palco e le sedute sono mobili, dotate di un sistema
computerizzato per regolare l’equalizzazione in base all’assetto e al
volume. Le configurazioni previste consentono di realizzare quattro
diverse capienze da 2100 a 590 posti e sono disponibili tutti i più avanzati
supporti tecnologici che rendono TAuditorium, già il più grande d’Italia,
anche il più modernamente attrezzato.
San Filippo
Su un terreno donato da Carlo Emanuele II ai Padri Filippini nel nuovo
ampliamento della città verso levante, Guarino Guarini progettò nel 1679
su incarico dei religiosi la costruzione del tempio, successivamente
proseguito da Antonio Bettola e Michelangelo Garove. Crollate nel 1714
la cupola e le pareti perimetrali della chiesa, i Filippini affidarono allo
Juvarra l’incarico di riedificare il tempio. Posto in opera il progetto, a
pianta longitudinale e senza cupola, nel 1738 i lavori di costruzione furono
interrotti per riprendere nel 1770. Tra il 1823 e i due decenni successivi,
per opera di Giuseppe Talucchi, furono edificate le cappelle attigue l’altare
maggiore, la sagrestia e la fronte del tempio, la cui facciata fu completata
nel 1891 da Giuseppe Camusso.
San Domenico
Costruita fra il 1257 e il 1280, raro e prezioso documento della Torino
medievale e unico edificio superstite tra quelli eretti nella città dagli Ordini
mendicanti, la chiesa ha ritrovato la primitiva impronta gotica grazie ai
restauri effettuati al principio del secolo da Alfredo di Andrade e Riccardo
Brayda. La facciata, in cotto, è dotata di un’altissima ghimbema, di lesene
e di pinnacoli; nel sobrio interno con archi ogivali, volte a crociera e
abside poligonale si possono osservare frammenti di affreschi risalenti alla
fine del Trecento.
Aula Magna della Caserma Cernaia
Iniziata nel 1858 su progetto del Tenente Colonnello Barabini, modificata
e ultimata sotto la direzione di Giovanni Castellazzi nel 1864, la Caserma
Cemaia sorge lungo l’omonima via aperta nel 1855, sullo spazio lasciato
libero dail'abbattimento del bastione «Madama» della Cittadella e di parte
delle mura che lo collegavano con il bastione «San Maurizio». La sua
edificazione è connessa al trasferimento della Legione Allievi di Torino
delTArma dei Carabinieri, avvenuto nel 1864, dalla vecchia sede del
Maschio della Cittadella. In seguito al trasferimento della capitale, la
Caserma Cernaia ospitò un solo battaglione dipendente direttamente dalla
Legione Allievi di Roma, divenendo nuovamente sede della Legione
Allievi di Torino il 1° maggio 1951.
Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea
Riaperta al pubblico nel luglio del 1993, dopo lavori di ristrutturazione
dell’edificio inaugurato nel 1959, ospita una ricca collezione di opere
comprese tra il XVIII ed il XX secolo. Mentre le opere comprese tra la
fine del Settecento e l’Ottocento sono prevalentemente di produzione
piemontese, la collezione del Novecento forma un panorama molto vasto
della produzione italiana ed estera. Di particolare rilievo per l'Ottocento le
presenze dei paesisti Fontanesi e Delleani, di Pellizza da Volpedo, Mancini
e Fattori. Quanto al Novecento le collezioni sono ricche di opere di
Casorati, Martini, Morandi, De Pisis. Significativa è la documentazione
delle avanguardie storiche intemazionali da Modigliani a Balla, Severini,
Boccioni, De Chirico, Dix, Itten, Gontcharova, Puni, Ernst, Klee, Picabia.
L'arte contemporanea è rappresentata da Arman, Nevelson, Calder. Tilson,
Soto, Warhol, Vedova, Novelli, Dorazio, Twombly, Pascali, Manzoni,
Paolini, Gilardi, e altri. Di grande rilievo sono inoltre la biblioteca e
l’archivio fotografico
Giardini Reali
Il plurale indica due aree: Luna è adiacente a Palazzo Reale e ricca di
statue settecentesche, tra cui la fontana monumentale del Martinez che
accoglie una bella coltivazione di ninfee, l’altra è libera da recinzione e
percorsa da viali; la sistemazione a verde della zona reca la firma del più
grande paesaggista di tutti i tempi: Andrea Le Notre, creatore di Versailles.
Collaborano ai programmi di sala:
Rossella Avanzini, Patrìzia Bassi, Marco Basso, Aurora Blardone,
Marco Buccolo, Sergio C’è, Angelo Chiarie, Antonio Cirìgnano,
Laura Cosso, Laura De Benedetti, Paola De Faveri, Enrico Maria
Ferrando, Luciana Galliano, Nicola Gallino, Giulia Giachin,
Carlo Lo Presti, Rosy Moffa, Federico Montagner, Orazio Mula,
Alberto Olivero, Marina Pantano, Giuseppe Parisi, Pucci Pasetti,
Attilio Piovano, Giorgio Pagliaro, Giorgio Quaglio, Monica
Rosolen, Cristina Santarelli, Giulio Sardi, Paolo Tonini Bossi.
Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione
Staff organizzativo: Claudio Decastelli, Giuseppe Galioto,
Salvatore Murdocca, Laura Tori, Maria Tricarico
Ufficio stampa: Laura Tori
18 CON CERTI C O N BIGLIETTERIA
SETTEMBRE
3 sabato
Wiener Philharmoniker/Muti
4 domenica Orchestra da camera del festival
di Brescia e Bergamo/Orizio/Oppitz/
Canino/Ballista
Figueras/Lislevand/Savall
5 lunedì
6 martedì
Steve Reich and Musicians
7 mercoledì “The Cave”
(replica giovedì 8)
9 venerdì
Steve Reich and Musicians
10 sabato
Orchestra Reale del Concertgebouw
di Amsterdam/Chailly
11 domenica London Symphony Orchestra/Tylson Thomas
13 martedì
Ornette Coleman Quartet
14 mercoledì Terem Quartet
15 giovedì
Dowland Consort
“Moderato cantabile”
16 venerdì
17 sabato
Piano Circus
18 domenica Giora Feidman Trio
19 lunedì
Orchestra Giovanile Italiana/Pinzauti/Tipo
I Musicisti del Nilo
20 martedì
21 mercoledì Orchestra e Coro del Teatro Regio
di Torino/Hickox
22 giovedì
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai/Gibault
100 CARNET ORO
I 18 concerti a lire 500.000.
I possessori del carnet relativo all'edizione 1993 del festival hanno
diritto a prelazione sino a venerdì 10 giugno; gli eventuali restanti
carnet potranno essere prenotati da lunedì 13 giugno.
Conferme e nuove prenotazioni si effettuano telefonando nei
giorni feriali con orario 10-13/15-18 al numero 011/562.04.50.
Potrà essere scelto un posto fisso in zona predeterminata di
ciascuna sala (vedi piante).
La scelta del posto ed il pagamento dovranno essere effettuati
entro mercoledì 22 giugno presso la segreteria di Settembre Musica
(Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione - Piazza
San Carlo, 161 - Torino) aperta nei giorni feriali con orario 10-13/
15-18. Trascorso tale termine la prenotazione sarà annullata.
430 CARNET ARGENTO
Al Teatro Regio 4 concerti (Wiener Philharmoniker con Riccardo
Muti, Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam con
Riccardo Chailly, London Symphony Orchestra con Michael
Tylson Thomas, Omette Coleman Quartet) e la prima
rappresentazione di “The Cave” di Steve Reich a lire 250.000.
Le prenotazioni si effettuano da lunedì 13 giugno
telefonando nei giorni feriali con orario 10-13/15-18 ai numeri
011/562.04.50-544.691-540.717
I posti verranno assegnati con criterio progressivo in zona
predeterminata (vedi pianta) e senza possibilità di scelta;
l’assegnazione avverrà a pagamento avvenuto.
II pagamento dovrà essere effettuato entro mercoledì 22 giugno
presso la segreteria di Settembre Musica aperta nei giorni feriali
con orario 10-13/15-18, o tramite vaglia esclusivamente
telegrafico indirizzato alla medesima: Città di Torino Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione Settembre Musica - Piazza San Carlo, 161 - 10123 Torino.
Trascorso tale termine la prenotazione sarà annullata.
I carnet pagati con vaglia telegrafico dovranno essere ritirati
presso la biglietteria di Settembre Musica entro le ore 18,30 di
sabato 3 settembre.
BIGLIETTI NUMERATI
in vendita dalle ore 8 di sabato 25 giugno
presso la biglietteria di Settembre Musica.
lire 20.000 per tutti i concerti
e
lire 90.000 Wiener Philharmoniker
lire 40.000 “The Cave” (rappresentazione del 7.9)
Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam
London Symphony Orchestra
Omette Coleman Quartet
I biglietti da lire 90.000 e 40.000 saranno disponibili
esclusivamente in caso di mancato esaurimento dei carnet oro
e argento.
I posti verranno assegnati con criterio progressivo prestabilito
e senza possibilità di scelta sino a esaurimento sala.
Se ancora disponibili i biglietti numerati verranno venduti a partire
dalle ore 20,15 presso le biglietterie delle relative sedi concertistiche.
Non saranno disponibili biglietti ingresso.
Prenotazioni telefoniche
effettuabili dalle ore 8 di sabato 25 giugno, accettate solamente se
provenienti da numeri telefonici esterni al distretto torinese.
Tali numeri dovranno risultare verificabili al momento della
prenotazione.
Telefoni 011/562.04.50-544.691
L’importo dovrà pervenire esclusivamente tramite vaglia
indirizzato a; Città di Torino - Assessorato per le Risorse Culturali
e la Comunicazione - Settembre Musica - Piazza San Carlo, 161 10123 Torino
Si riterrà annullata la prenotazione il cui importo non perverrà
entro 10 giorni dall’effettuazione della medesima. I biglietti
potranno essere ritirati presso la biglietteria di Settembre Musica
o, nelle sere di concerto, presso le biglietterie delle relative sedi.
PER I GIOVANI
nati dal 1969
Carnet REICH
I due concerti con Steve Reich and Musicians
e la seconda rappresentazione di “The Cave”.
Carnet ETNICO
Tre concerti: Terem Quartet, Giora Feidman Trio,
I Musicisti del Nilo.
Ciascun carnet, con posti numerati, a lire 40.000
in vendita da martedì 28 giugno
presso la biglietteria di Settembre Musica.
INGRESSO GRATUITO
ai concerti delle ore 17
e al concerto delle ore 21
di lunedì 12 settembre.
L ’afflusso del pubblico sarà contenuto numericamente
e limitato ai posti a sedere.
Biglietteria
presso la Vetrina per Torino (Piazza San Carlo, 159)
sabato 25 giugno con orario 8-13/15-19
lunedì 27 giugno con orario 9-14/15-18,30
da martedì 28 giugno con orario 9-14/15-18,30
(esclusi i giorni festivi, la mattina del lunedì,
e i giorni da sabato 13 a lunedì 15 agosto).
Da martedì 30 agosto la biglietteria
non osserverà turni di chiusura.
Non sarà possibile l’acquisto o la prenotazione
di più di due biglietti a persona per concerto.
Facilitazioni d ’accesso per disabili.
Informazioni telefoniche al 57.65.564
(lunedì-venerdì, 10-13/15-18).