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Città di Torino Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione SETTEMBRE MUSICA TORINO 3-22 SETTEMBRE 1994 DICIASSETTESIMA EDIZIONE Alla 17a edizione di SETTEM BRE M USICA collaborano: Teatro Regio di Torino Sede Regionale per il Piemonte della R ai-Radiotelevisione Italiana Unione M usicale A ccadem ia Corale «Stefano Tempia» Accadem ia del Santo Spirito A ccadem ia Pianistica di Imola AICS Circolo Controm usica A ntidogm a M usica Associazione M usicale Contrattem po Cam erata Strum entale «Alfredo Casella» Iniziativa CAM T, Sede Regionale Piemonte M useo N azionale del Cinema Si ringraziano: I Vescovi del Piemonte e i reverendi Parroci e Rettori delle chiese sedi di concerto la Soprintendenza p er i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte il Comando Generale d ell’Arma dei Carabinieri e il Comando della Scuola Allievi Carabinieri di Torino Organizzazione: Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione della Città di Torino Assessore: Ugo Perone Comitato artistico: Enzo Restagno, Roman Ylad Responsabili amministrativi: Noemi Lanfranconi, Alessandro Montisci, Maria Iacobelli Coordinamento: Claudio Merlo Settem bre M usica è m em bro dell’Associazione Europea dei Festival sabato 3 /9 ore 21, Teatro Regio Wiener Philharmoniker Riccardo Muti, direttore Mozart Sinfonia in do maggiore K.551 (Jupiter) Beethoven Terza Sinfonia in mi bemolle maggiore op. 55 (Eroica ) Con il patrocinio d’onore dell’Associazione Europea dei Festival Riccardo Muti Ludwig van Beethoven SETTEMBRE MUSICA Dopo tanti anni la vitalità di Settembre Musica continua a stupire e sempre più spesso la rassegna torinese viene additata come un modello di organizzazione festivaliera. La prima e fondamentale ragione di tanto successo sta nella fedeltà e nell’intelligenza del pubblico torinese che ha saputo affezionarsi a un festival dai contenuti non sempre facili. Proprio sui contenuti dell’edizione 1994 si vorrebbe richiamare ora l’attenzione, poiché non pochi sono gli elementi di novità scaturiti da una riflessione prolungata sul ruolo che sempre più il festival dovrebbe assumere nella vita culturale cittadina e nazionale. Uno dei più importanti festival italiani, il Maggio Musicale Fiorentino, ha definito la propria edizione del 1994, a causa delle difficoltà economiche che travagliano il paese, un’«edizione di guerra». Non sarà così per Settembre Musica 1994. Questo non vuol dire che le condizioni economiche della municipalità torinese siano più floride di altre, ma semplicemente che si è puntato sull’essenziale, seguendo il principio di una ricerca assidua del valore. La magnificenza delle grandi tradizioni s’affida ai concerti dei Wiener Philharmoniker, della Concertgebouw di Amsterdam e della London Symphony. Attraversando questa specie di arco di trionfo si entra in un paesaggio musicale dei più vari: da un lato la musica antica offerta all’ascolto nelle interpretazioni di Jordi Savall e del Dowland Consort, dall’altro le suggestioni etniche del mondo arabo con I Musicisti del Nilo, dei gitani russi, degli ebrei musici erranti con lo stregante clarinetto di Giora Feidman. I due progetti più vasti e ambiziosi che campeggiano nel cartellone sono però dati da due cicli che posseggono diverse ragioni di attualità. Da un lato si è pensato di sfruttare la contiguità tra Settembre Musica e la mostra retrospettiva dedicata all'Esposizione intemazionale di Torino avvenuta nel 1902, dall’altro si è allestita una rassegna sul compositore americano Steve Reich al centro della quale vibra l’attualità della questione ebraica. II 1902 è la data di nascita di due grandi capolavori di quella stagione estetica che funge da trapasso dal nuovo al moderno: Pelléas et Mélisande di Debussy e Verklärte Nacht di Schönberg. Vienna e Parigi nella comune prospettiva dello Jugendstil e dellA rt Nouveau: da questi due capisaldi discendono in flussi paralleli i concerti cameristici in cui, attraverso le testimonianze di Ravel, Chausson, Zemlinsky, Rachmaninov, la civiltà musicale del Liberty esibisce la sua variegatissima estensione. Di Steve Reich, uno dei massimi interpreti deH’America musicale. Settembre Musica propone una vasta rassegna al centro della quale si situano due rappresentazioni di The Cave. Il titolo allude alla grotta di Hebron assurta recentemente a tragica attualità ma il dramma su cui si impernia questo sconvolgente capolavoro di Reich è quello della questione ebraica ricondotta alla sua radice biblica con i personaggi di Abramo, Sara, Magar, Ismaele e Isacco sospesi tra la dimensione della Bibbia e quella del presente. L ’idea del sacro e quella della storia risultano in questo modo fittamente intrecciate, coinvolte in una peripezia ove i termini di identità e differenza si oppongono implacabilmente in una tragica sequenza di smarrimenti e fraintendimenti del significato. Quanto questo gioco di somiglianze e opposizioni sia fertile nell’arte e nel pensiero cercano di dimostrarlo molti altri episodi della nostra rapsodia musicale, dall’intrigante contiguità di Duke Ellington e di Strawinsky nei concerti dell'Ensemble Musica Viva di Boston, all’accostamento fra la musica sacra dell’estone Arvo Pärt con l’antico canto gregoriano chiosato dalle postille organistiche di György Kurtag. Culto delle più nobili tradizioni dell’Occidente, origini sacre del fare musica, sguardo volto ad etnie più lontane e puro divertimento ci sembrano ragioni veramente degne del significato più profondo entro la parola Festival. Il comitato artistico L’Assessore E nzo R estagno R oman V lad U go P erone domenica 4 /9 ore 17, Giardini Reali Orchestra da camera “Le Vivaldiane” Claudio Montafia, flauto Sinfonie e Concerti di Cari Philipp Emanuel Bach e Antonio Vivaldi In caso di maltempo il concerto avrà luogo alle ore 18 al Conservatorio Antonio Vivaldi ore 21, Auditorium Rai Orchestra da camera del Festival di Brescia e Bergamo Agostino Orizio, direttore Gerhard Oppitz*. Bruno Canino0, Antonio Ballista0, pianoforti Bach Concerto in fa maggiore per pianoforte, due flauti, archi e continuo B W V 1057* Concerto in do maggiore per due pianoforti, archi e continuo BWV 106100 Concerto in do maggiore per tre pianoforti, archi e continuo BWV 1064*°° Bach-Busoni Concerto in re minore per pianoforte, archi e continuo (da BWV 1052)* Johann Sebastian Bach OMAGGIO A STEVE REICH Steve Reich è comunemente considerato l’esponente più autorevole della corrente minimalista, definizione ben lungi dall’esaurire la complessità dell’opera di questo grande musicista americano e ormai del tutto inadeguata rispetto alla ricchezza e alla varietà di contenuti che Reich è con gli anni andato sviluppando. Seguendo l’impulso di uno sperimentalismo implacabile e di una robusta riflessione filosofica Reich è riuscito a dare vita ad un linguaggio musicale capace di infrangere le barriere un po’ anguste della musica contemporanea. Possiede fascino e formidabile capacità di comunicazione questa musica perché sa sublimare in una scrittura trasparente e ricca di simmetrie gli impulsi di culture diverse: l’America della “Beat Generation”, le suggestioni provenienti dall’oriente distillate fino a metterne a nudo la struttura, una singolare e sconvolgente esperienza del tempo, la capacità di muoversi trasversalmente lungo gli assi della storia coniugando con rara intelligenza il jazz, la musica medioevale, l’elettronica, l’armonia tonale e le tecniche contrappuntistiche. Iniziata verso la metà degli anni ’60, la carriera di Reich rappresenta uno dei commentari più vasti e profondi della condizione moderna vissuta con quel radicalismo che dagli Stati Uniti continua, da qualche decennio, a rifluire con immensa suggestione su gran parte del mondo. lunedì 5 /9 ore 17, Piccolo Regio Incontro con Steve Reich Partecipano: W olfgang Bekker, M ario M essinis, A ntonella Puca, Enzo Restagno, Rom an V lad Presentazione del volum e «Reich» curato da Enzo Restagno edito dalla E.D .T. su com m issione dell’A ssessorato per le Risorse Culturali e la C om unicazione della Città di Torino Steve Reich e Russ H artenberger eseguono Clapping Music ore 21, C onservatorio Montserrat Figueras, soprano Rolf Lislevand, tiorba, chitarra Jordi Savall, viola da gam ba “Arie, lamenti, variazioni strumentali" Ortiz, Hidalgo, Durón, Marin, Hume, Merula, Kapsberger, Marais Jordi Savall L’ACCADEMIA PIANISTICA DI IMOLA L’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola è sorta dallo sviluppo di una precedente esperienza associativa privata che fin dai primi anni Ottanta aveva garantito a giovani pianisti una qualificante formazione professionale mediante la formula dell’incontro periodico e di corsi monografici con concertisti e didatti di fama intemazionale. Dal 1989 sede dell’Accademia è il Palazzetto della Rocca Sforzesca di Imola. Fondatore e direttore dell'iniziativa è Franco Scala, presidente Marcello Abbado, presidente onorario Vladimir Ashkenazy che ha offerto nel 1989 il concerto inaugurale. Nel corpo docente stabile figurano Lazar Berman, Boris Petrushansky, Alexander Lonquich, Piero Rattalino, Riccardo Risaliti e Franco Scala. Oltre alla normale attività didattica, l'Accademia organizza seminari condotti da concertisti, direttori d ’orchestra e docenti universitari. L’Accademia presenta 3 giovani pianisti: Enrico Belli, vincitore nel 1989 del Premio Città di Stresa; Alessandra Maria Ammara, vincitrice di 14 primi premi nazionali; Giovanni Beliucci, vincitore lo scorso anno del Premio “Printemps de Prague”. martedì 6 /9 ore 17, A ula M agna della Caserm a C em aia Enrico Belli, pianoforte Beethoven Sonata in mi maggiore op. 109 Berg Sonata op. 1 Debussy Quatre Etudes Ligeti Due Studi ore 21, A uditorium Rai Reich 1 Music fo r Mallet Instruments, Voices and Organ, per percussioni, voci femminili e organo Six Pianos, per ensemble di pianoforti Music fo r Eighteen Musicians, per 2 clarinetti bassi, 4 pianoforti, 3 marimbe, 2 xylofoni, vibrafono, 4 voci femminili, violino e violoncello Steve Reich and Musicians Concerto inserito nel Carnet Reich per i giovani Alban Berg T he C ave è stata THE CAVE COMMISSIONATA DA: W iener F estwochen T he H olland F estival H ebbel T heater, B erlin F estival d ’A utomne À P aris M C 93 - B obigny K oninklijke M untschouwburg/ T héâtre de la M onnaie, B russels S erious S peakout & S outh B ank C entre, L ondon the T he B rooklin A cademy of M usic N ext W ave F estival Il soggetto di The Cave ha acquistato negli ultimi mesi una tragica attualità. The Cave è la grotta dei patriarchi, quella grotta di Hebron sacra agli ebrei e ai mussulmani che vi venerano la loro comune origine attraverso la discendenza di Abramo. Lì è avvenuto l’orrendo massacro la cui notizia qualche mese fa è rimbalzata attraverso tutto il mondo, lì è ambientata l’opera di Steve Reich la cui trama si limita a riproporre in ciascuno dei tre atti cinque fondamentali domande. Chi è Abramo? Chi è Sara? Chi è Hagar? Chi è Ismaele? Chi è Isacco?: attraverso queste cinque domande, rivolte nel primo atto agli ebrei, nel secondo agli arabi e nel terzo agli americani, si assiste alla peripezia della coscienza storica e del significato che quelle nozioni assumono in popoli diversi, vicini e lontani. Ogni affermazione è vera, nel senso che alle domande rispondono uomini e donne intervistati da Steve Reich e Beryl Korot. Dalle risposte che campeggiano su cinque grandi schermi, inseriti in una struttura che di volta in volta rappresenta una sinagoga, una moschea, un grattacielo, viene distillandosi una musica che già era virtualmente contenuta nelle sonorità delle parole, una musica che si propaga attraverso gli strumenti e le voci in una rapsodia di suoni e di immagini che si seguono col fiato sospeso. nercoledì 7 /9 >re 17, Aula Magna della Caserma Cemaia Alessandra Maria Ammara pianoforte /% V Chopin Douze études op. 25 Ravel Gaspard de la nuit Skrjabin Sonata n. 5 op. 53 ore 21, Teatro Regio Reich 2 Settembre Musica e il Teatro Regio di Torino presentano The Cave ideata e realizzata da Steve Reich e Beryl Korot Musica di Steve Reich Video di Beryl Korot T he C ave si presenta COME UN LAVORO DI ROTTURA PER REICH. U n ’allettante visione di cosa può essere Richard Nelson, luci John Arnone, scene Donna Zakowska, costumi Ben Rubin, realizzazione tecnica Steven Ehrenberg, direttore tecnico The Steve Reich Ensemble Paul Hillier, direttore Produzione Renée Levine e The Reich Music Foundation, Ine. l ’opera NEL 21° SECOLO. T ime M agazine giovedì 8 /9 ore 17, Aula Magna della Caserma Cemaia Giovanni Bellucci, pianoforte ¿ to /%V Rapsodia Ungherese n. 11 in la minore Rapsodia Ungherese n. 12 in do diesis minore Johann Strauss figlio Due walzer trascritti da Em o von Dohnànyi Cajkovskij Dumka, scena rustica russa in do minore op. 59 Rachmaninov Sonata in si bemolle minore op. 36 ore 21, Teatro Regio Reich 2 The Cave (replica) Beryl Korol Steve Reich Spettacolo inserito nel Carnet Reich per i giovani venerdì ore 17, Piccolo Regio Reich 3 Drumming, per percussioni, voci femminili, fischietto e ottavino Ensemble di percussioni di Parma ore 21, Auditorium Rai Reich 4 Music fo r Pieces o f Wood New York Counterpoint, per clarinetto e nastro magnetico Sextet, per percussioni e pianoforti Piano Phase, per 2 pianoforti Different Trains, per quartetto d ’archi e nastro magnetico Steve Reich and Musicians Concerto inserito nel Carnet Reich per i giovani Steve Reich sabato 1 0 /9 ore 17, San Filippo Coro e Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito Sergio Baiestracci, direttore Grazia Abbà, Cristiana Corderò, Roberta Giua. soprani Roberto Balconi, contralto Mario Cecchetti, tenore Antonio Abete, basso Stradella Due cantate sacre per soli, coro e orchestra Esule dalle sfere, per le anime del Purgatorio Ah! troppo è ver, per la notte di Natale ore 21, Teatro Regio Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam Riccardo Chailly, direttore Strawinsky Apollon Musagète, balletto Mahler Prima Sinfonia in re maggiore (Titan) domenica 1 1 /9 ore 17, Giardini Reali Cento bambini, dell’Associazione Giovani Amici della Musica diretta da Adolfo Conrado, presentano l’operina “La gatta che legge le favole" di Adolfo Conrado ed eseguono musiche di Regner, Dvorak, Conrado-Mei, Orff Il risultato di un’esperienza didattica ispirata da Cari Orff In caso di maltempo il concerto avrà luogo alle ore 18 al Conservatorio ore 21, Teatro Regio London Symphony Orchestra Michael Tylson Thomas, direttore Beethoven Leonore III, ouverture in do maggiore op. 72a Britten The Young Person’s Guide to the Orchestra, variazioni e fuga su un tema di Purcell op. 34 Richard Strauss Ein Heldenleben, poema sinfonico op. 40 (Vita d ’eroe) Michael Tylson Thomas ARVO PART Dalla natia Estonia il musicista Arvo Part era uscito già prima che essa acquistasse, al pari delle altre repubbliche baltiche, l’indipendenza. Senza voler negare i connotati etnici ai quali il musicista tiene moltissimo, bisogna riconoscere che la sua formazione artistica è passata attraverso le vie impervie della cultura musicale alquanto oscurantista dell’ex Unione Sovietica. Crisi, meditazioni e lunghi silenzi hanno fatto seguito alle prime esperienze compositive di Pari nel solco della dodecafonia. D ’un tratto l’illuminazione, ovvero la scoperta dell’orizzonte antico della storia. Quell’idea del sacro lambita con infinita nostalgia da Strawinsky, penetra con nuova profondità nell’opera di Arvo Pari, diviene la sostanza dell’ispirazione. A questa ispirazione il musicista estone ha saputo far corrispondere un linguaggio di sublime semplicità che attraverso qualche misterioso vaso comunicante raggiunge singolari analogie con il minimalismo di derivazione americana. Di qui Tenorme successo che questa musica ha colto negli ultimi anni, diventando una delle voci più eloquenti ed ammirate nello scenario sonoro contemporaneo. lunedì 1 2 /9 ore 17, Piccolo Regio The Boston Musica Viva Richard Pittman, direttore “Third Stream and All That Jazz” Russell, Babbitt, Ellington, Whiteman, Baer, Handy, Daugherty, Shapero, Warren ore 21, San Filippo Duke Ellington Estonian Philharmonic Chamber Choir Tallinn Chamber Orchestra Tònu Kaljuste, direttore Pari Sieben Magnificat Antiphonen per coro a cappella Silouans Song, per archi Magnificat per coro a cappella Collage über B-A-C-H per archi, oboe, cembalo e pianoforte dalla Berliner Messe Sanctus e Agnus Dei per coro e organo Te Deum per tre cori, pianoforte e archi P otrei pa r a g o n a r e la MIA MUSICA ALLA LUCE BIANCA CHE CONTIENE IN SE TUTTI I COLORI. S oltanto u n p r is m a p u ò DISTINGUERE QUESTI c o l o r i ; q u e s t o p r is m a POTREBBE ESSERE l ’ANIMA DELL’ ASCOLTATORE. A rvo P àrt ORNETTE COLEMAN Il concerto di Omette Coleman è certamente evento da non perdere e non solo per gli appassionati di jazz. Perché se da un lato è sacrosanto che il suo “Free Jazz”, disco del 1960, sia il manifesto della generazione più trasgressiva del jazz, dall’altro il sassofonista e pluristrumentista americano appare costantemente teso alla ricerca di nuovi linguaggi che attingono da mondi sonori assolutamente diversi, spesso addirittura antitetici. Coleman è uno di quei grandi che ha saputo inventare con passione, determinando Timmortalità del jazz. Quanti hanno capito, come lui, che occorreva abbattere i confini sonori, hanno esplicitamente garantito l’evoluzione della musica afroamericana. La produzione di Coleman si è spesso caratterizzata per essere un po’ visionaria, ironica, addirittura dissacratoria, pronta anche a scardinare quelle stesse fondamenta della tradizione di cui, comunque, è sempre stata affettuosamente memore. Pochi altri suoni come quelli scaturiti dagli strumenti suonati da Coleman sono specchio fedele degli slanci rabbiosi, delle inquietudini e delle speranze che attraversano più di una generazione del nostro secolo. Tutto sa evocare la voce del suo sassofono: dalla gioia più travolgente al dolore più straziante, grazie ad una musica spontanea, folgorante, capace di creare effetti di rara suggestione lirica. Un suo concerto offre Tirripetibile emozione di attraversare, tutto d’un fiato, oltre trentanni di costante e appassionata ricerca tra accattivanti armonie, furibonde improvvisazioni e vampate ritmiche. martedì 1 3 / 9 ore 17, Piccolo Regio The Boston Musica Viva Richard Pittman, direttore “Europeans and All That Jazz' Ellington, Gruber, Strawinsky, Sostakovic, Donatoni ore 21, Teatro Regio Ornette Coleman Quartet Ornette Coleman, sassofono Gery Allen, pianoforte Chamett Moffett, basso Denardo Coleman, batteria ETNICA Tre sono i concerti che l’edizione di Settembre Musica ’94 dedica alla cosidetta musica etnica. Spetta a Giora Feidman, al Terem Quartet ed ai Musicisti del Nilo guidare il pubblico attraverso le sonorità care alle tradizioni ebraica, russa ed egiziana. Il clarinetto di Giora Feidman ha rincorso da sinagoga a sinagoga e da casa a casa antichi canti liturgici e melodie popolari: in altre parole racchiude con la sua poesia il klezmer, ovvero il gusto melodico d’Israele. Il Terem Quartet è uno straordinario ensemble composto da un’enorme balalaika (che fa le veci di un contrabbasso), da una fisarmonica e da due domra, uno contralto e l’altro soprano, plettri parenti stretti del mandolino. Il loro repertorio rivisita la totalità dei suoni proprii della tradizione russa. Provenienti da Luxor, i Musicisti del Nilo riassumono i suoni della nativa Nubia, ma anche delle regioni della Siria e del Medio Oriente: conosciutissimi nel loro paese, celebrano con le loro esibizioni i momenti di vita comunitaria della propria gente. Il suono caratteristico è dato dal rababah, una viola a due corde; la magia è tutta racchiusa nella voce e nei ritmi, visualizzati nella danza. Tre concerti che portano suoni dal mondo: oggi, più che mai, è importante conoscerli. Il Museo Nazionale del Cinema e Settembre Musica presentano S IN G IN 'IN THE RAIN: MUSICAL A HOLLYWOOD a cura di Sergio Toffetti Il musical, forse ancor più del western, appare oggi come il cinema americano per eccellenza. Ed è certo che, forte del fascino di un’as soluta inattualità, consente di ritrovare intatto il tempo in cui “ la magia esisteva ancora” e il cinema, dunque Hollywood, reggeva con sovranità indiscussa il dominio delle immagini, ancora libere dalla banalizzante quotidianità televisiva. Il cinema, dunque Hollywood: perché davvero Hollywood è stata nel suo periodo classico il cinema e nient’altro che il cinema, cioè la fiducia incrollabile che potesse esistere, di fronte al mondo reale, un mondo immaginario che ne riproduce perfettamente le sembianze, o può dominarne il disordine razionalizzandolo nei meccanismi di una trama perfettamente congegnata. Il grande musical hollywoodiano, di questa concezione del cinema come doppio speculare del reale, rappresenta la metafora perfetta. “The world is a stage, thè stage is a world of entertainment” : è certo questo l’aforisma che in Spettacolo d i varietà, uno dei più fiammeg gianti musical di Vincente Minnelli, cantato da Fred Astaire e Cyd Chiarisse, riassume con esattezza la visione hollywoodiana del mon do del cinema, mettendo in relazione il reale, come infinita occasione di spettacolo, con l’immaginario, universo fittizio che sa ricostruire con limpidezza iperrealistica lo “ spettacolo del mondo” . Affascinan te rivisitazione hollywoodiana della dialettica tra la “vita” e la “for ma” , rovesciata nei suoi termini, e che trova nella forma il polo capace di imprimere dinamismo all’intero sistema dell’esistenza. Da Quarantaduesima strada a Cantando sotto la pioggia a All That Jazz, il luogo narrativo ricorrente del genere, ci rinvia infatti alla messa in scena di uno spettacolo come elemento fondatore della trama, e dunque della “ realtà cinematografica” . Ne risulta un univer so ossessivamente costruito “ en abîme” , dove il film stesso “ si guarda” e riflette sui suoi codici linguistici e sulla sua struttura narrativa come fosse al centro di un gioco di specchi che ne riman dano l’immagine all'infinito. Tuttavia, come sempre nel cinema clas sico, i sistemi più chiusi funzionano pur sempre come trappole per catturare brandelli di realtà nelle sue diverse forme: l’evidenza legge ra e impalpabile dei sentimenti espressi dal volteggiare di Ginger e Fred; ma anche la drammatica consapevolezza dei problemi sociali della Depressione che emerge nel celebre numero “ My Forgotten Man” messo in scena da Busby Berkeley in Gold Diggers o f 1933; la trasfigurazione onirica di Un americano a Parigi e l’esplosione di gioia per il ritorno dei reduci e lo scoppio della pace in Un giorno a New York. Ed in effetti, tra immagini da fiaba ed improvvise traspa renze del reale, il musical hollywoodiano classico resta ancora oggi una delle più perfette macchine per sognare mai costruite dal cine ma di tutti i tempi e di tutti i paesi. La retrospettiva proposta dal Museo Nazionale del Cinema, consen te di seguire le variegate evoluzioni del genere a partire dagli anni Trenta, e di mettere a confronto, al di là dei registi che firmano i singoli film, i contributi delle differenti figure che ne fanno la grandez za: coreografi (da Busby Berkeley a Hermes Pan, da Jerome Robbins a Pascal Petit); attori (da Fred Astaire a Gene Kelly, da Cyd Charisse a Judy Garland a Liza Minnelli); compositori (da Irving Berlin a George Gershwin, da Cole Porter a Leonard Bernstein). giovedì 8 settembre ore 16.30 Gold Diggers of 1933 di Mervyn Le Roy con Dick Powell, Ruby Keeler, Ginger Rogers, Joan Blondel (1933, 85', b/n - v.o.) ore 18.30 Girandola di Mark Sandrlch con Fred Astaire, Ginger Rogers (1938, 85', b/n) ore 20.30 For Me and My Gal di Busby Berkeley con Judy Garland, Gene Kelly, Martha Eggert (1942, 87', b/n - v.o.) ore 22.30 Cappello a cilindro di Mark Sandrich con Fred Astaire, Ginger Rogers (1935,101', b/n - v.o. con sottotitoli italiani) venerdì 9 settembre ore 16.30 Babes on Broadway di Busby Berkeley con Judy Garland, Mickey Rooney, Richard Quine (1941,118', b/n-v.o.) ore 18.30 Cappello a cilindro di Mark Sandrich (replica) ore 20.30 42nd Street di Lloyd Bacon con Dick Powell, Ruby Keeler, Ginger Rogers, George Brent (1933, 90‘, b/n - v.o.) ore 22.30 Follie d’inverno di George Stevens con Fred Astaire, Ginger Rogers (1936,103', b/n) sabato 10 settembre ore 16.30 Programma per ragazzi: Il mago di Oz di Victor Fleming con Judy Garland, Ray Bolger, Frank Morgan (1939,101', col.) ore 18.30 Flying Down to Rio di Thornton Freeland con Fred Astaire, Ginger Rogers, Dolores del Rio, Gene Raymond (1933, 89', b/n - v.o.) ore 20.30 Girandola di Mark Sandrich (replica) ore 22.30 Voglio danzar con te di Mark Sandrich con Fred Astaire, Ginger Rogers (1937,116', b/n) domenica 11 settembre ore 16.30 Roberta di William A. Seiter con Fred Astaire, Ginger Rogers (1934,105', b/n - v.o.) ore 18.30 Voglio danzar con te di Mark Sandrich (replica) ore 20.30 Follow the Fleet di Mark Sandrich con Fred Astaire, Ginger Rogers (1935,110', b/n-v.o.) ore 22.30 Follie d'inverno di George Stevens (replica) lunedì 12 settembre ore 16.30 Born to Dance di Roy del Ruth con Eleanor Powell, James Stewart, Virginia Bruce (1936, 90', b/n - v.o.) ore 18.30 In montagna sarò tua di Irving Cummings con Betty Grable, Caesar Romero, John Payne, Carmen Miranda (1942, 92', col.) ore 20.30 Show Boat di James Whale con Irene Dunne, Allan Jones, Paul Robeson (1936, 90', b/n - v.o.) ore 22.30 II mago di Oz di Victor Fleming con Judy Garìand, Ray Bolger, Frank Morgan (1939,101', col.) mercoledì 14 settembre ore 16.30 The Gay Divorcee di Mark Sandrich con Fred Astaire, Ginger Rogers (1934,107', b/n-v.o.) ore 18.30 La Matadora di Richard Thorpe con Esther Williams, Akim Tamiroff, Cyd Charisse, Ricardo Montalban (1947,104', b/n - v.o.) ore 20.30 You Were Never Lovelier di William A. Seiter con Fred Astaire, Rita Hayworth, Xavier Cugat (1942, 98', b/n - v.o.) ore 22.30 Papà Gambalunga di Jean Negulesco con Fred Astaire, Leslie Caron (1955,126', col.) giovedì 15 settembre ore 16.20 Broadway Melody of 1940 di Norman Taurog con Eleanor Powell, Fred Astaire, George Murphy (1940,102', b/n-v.o.) ore 18.10 Papà Gambalunga di Jean Negulesco (replica) ore 20.30 Yankee Doodle Dandy di Michael Curtiz con James Cagney, Dennis Morgan, Brenda Marshall (1942,113', col.-v.o.) ore 22.30 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly con Gene Kelly, Debbie Reynolds, Donald O'Connor, Cyd Charisse (1951,103', col.) venerdì 16 settembre ore 16.30 Anchors Aweigh di George Sidney con Gene Kelly, Frank Sinatra, Kathryn Grayson, José Iturbi (1945,123', col.-v.o.) ore 18.40 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly (replica) ore 20.40 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly con Frank Sinatra, Gene Kelly, Vera Ellen, Ann Miller (1949, 98', col.) ore 22.30 Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly (replica) sabato 17 settembre ore 16.10 Programma per ragazzi: Annie di John Huston con Alber Finney, Aileen Quinn (1982,132’, col.) ore 18.30 Un Americano a Parigi di Vincente Minnelli con Gene Kelly, Leslie Caron, Oscar Levant (1951,113’, col.) ore 20.30 È sempre bel tempo di Stanley Donen e Gene Kelly con Gene Kelly, Dan Dailey, Cyd Charisse (1954,101', col.) ore 22.30 Un Americano a Parigi di Vincente Minnelli (replica) domenica 18 settembre ore 16.30 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly (replica) ore 18.30 The Band Wagon di Vincente Minnelli con Fred Astaire, Cyd Charisse, Oscar Levant (1953,112', col.-v.o.) ore 20.30 È sempre bel tempo di Stanley Donen e Gene Kelly (replica) ore 22.30 Un giorno a New York di Stanley Donen e Gene Kelly (replica) lunedì 19 settembre ore 16.30 ore 18.30 Summer Stocks di Charles Walters con Judy Garland, Gene Kelly (1950,108', col. -v.o.) Meet Me in St. Louis di Vincente Minnelli con Judy Garland, Margaret O’Brien, Joan Carrol, Mary Astor (1944,113', col. - v.o.) ore 22 30 } ^ n Amer'cano a Parig1di Vincente Minnelli (replica) mercoledì 21 settembre ore 16.20 Stormy Weather di Andrew L. Stone con Lena Horne, Bill Robinson, Cab Calloway, Fats Waller (1943, 77', b/n - v.o.) ore 17.45 Cabin in the Sky di Vincente Minnelli con Ethel Waters, Eddie Anderson, Lena Horne, Louis Armstrong, Duke Ellington (1943, 99', b/n - v.o.) ore 19.30 Carmen Jones di Otto Preminger con Dorothy Dandridge, Harry Belafonte (1955,107', col.) ore 21.30 Incontro con Vieri Razzini Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen con Howard Keel, Jane Powell (1954,102', col.) Ingresso a inviti giovedì 22 settembre ore 16.10 Carmen Jones di Otto Preminger (replica) ore 18.10 Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen (replica) ore 20.00 Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz con Marion Brando, Frank Sinatra, Jane Simmons (1955,143', col.) ore 22.30 Sette spose per sette fratelli di Stanley Donen (replica) venerdì 23 settembre ore 17.00 Bulli e pupe di Joseph L. Mankiewicz (replica) ° re « t n l Cabaret di Bob Fosse ore ¿¿.M CQn Ljza iviinnellì, Michael York, Jael Grey (1971,124', col.) sabato 24 settembre ore 16.30 Programma per ragazzi: Il mago di Oz di Victor Fleming (replica) ore 18.20 Cabaret di Bob Fosse (replica) ore 20.30 II mago di Oz di Victor Fleming (replica) ore 22.30 Cabaret di Bob Fosse (replica) domenica ore 16.45. ore 19.30 ore 22.30 25 settembre West Side Story di Robert Wise con Natalie Wood, Richard Beymer, Rita Moreno, George Chakiris (1961,145', col. - v.it.) lunedì 26 settembre ore 16.45, ore 19.30 West Side Story di Robert Wise (replica) ore 22.30 1 Cinema Massimo - Sala tre via Montebello 8 Torino - tei. 8171048 Ingresso lire 7.000, ragazzi lire 4.000 Abbonamenti a 10 spettacoli lire 45.000 mercoledì ore 17, San Domenico Schola Cantorum della Basilica di Sant’Apollinare in Roma Johann Bossard, direttore Luigi Celeghin, organo Arnoldo Foà, voce recitante “Da Adamo ad Abramo” Letture e responsori gregoriani su testi della Genesi, interludi e versetti per organo di Gyòrgy Kurtag ore 21, Conservatorio Terem Quartet A ndrei K onstantinov, dom ra soprano Igor Ponom arenko, dom ra contralto A ndrei Sm irnov, bayan accordeon M ikhail D ziudze, balalaika basso Dalla Reai World di Peter Gabriel il più virtuoso ed eccentrico ensemble di San Pietroburgo, costituito da anticonformisti musicisti di formazione classica. Fuori dagli stereotipi la tradizione circense e la malinconia della Grande Madre Russia. Concerto inserito nel Carnet Etnico per i giovani Terem Quartet L’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI FESTIVAL NEL 1994 BUDAPEST iii-iv, vi-viri, ix-x TORROELLA DE MONTGRI 26.III-3.IV, 8.VII-26.VIII BRNO 27.III-10.IV, 29.IX-9.X CUENCA 29.III-3.IV LUZERN 1-4.IV, 17.VIII-10.IX MONTE-CARLO 2.IV-8.V ANKARA 4.IV-6.V OSAKA 5-22.IV SCHWETZINGEN 13.IV-28.V FIRENZE 26.IV-1.VII BRESCIA-BERGAMO 29.IV-11.VI VLAANDEREN IV-X BRIGHTON 6-29.V WIEN 6.V-12.VI PRAHA 12.V-2.VI JERUSALEM 16.V-9.VI ECHTERNACH 19.V-30.VI DRESDEN 21.V-5.VI SOFIA 24. V-1.VII BERGEN 25. V-5.VI DROTTNINGHOLM 26. V-8.IX LUDWIGSBURG 26.V-25.IX HOLLAND 1-30.VI WALLONIE 3.VI-18.XI ISTANBUL 15VI-21VII RAVENNA 16. VI-23.VII OSSIACH-VILLACH 17. VI-29VIII GRANADA 18. VI-3.VII SPOLETO 22. VI-10.VII BAD KISSINGEN 24.VI-17.VII BARCELONA 19.VI-31.VII VARNA VI-VIII ATHENS VI-IX CHELTENHAM 2-17.VII ESTORIL 5.VII-20.VIII SAVONLINNA 6-30. VII MÜNCHEN 6-31. VII ORANGE 9.VII-2.VIII DUBROVNIK 10.VII-25.VIII AIX-EN-PROVENCE 15-30.VII LJUBLJANA 16.VII-31.VHI BREGENZ 20.VII-26.VIII GST AAD 22.VII-10.IX MARTINA FRANCA 23.VII-7.VIII BAYREUTH 25.VII-28.VIII SALZBURG 25.v il-3 1 .v m PERALADA 29. VII-23.VIII SANTANDER I- 31.VIII PESARO II29.VIII INNSBRUCK 14-27 .VIII EDINBURGH 14.VIII-3.IX MONTREUX-VEVEY 21.VIII-23.IX HELSINKI 25.VIII-11.IX UTRECHT 26.VIII-4IX STRESA 27.VIII-18.IX BERLIN 30. VIII-29.IX TORINO 322.IX WROCLAW 4- 17.IX LINZ 11.IX-2.X BRATISLAVA 1-14.X giovedì ore 17, Piccolo Regio Ensemble Europeo Antidogma Musica Dora Filippone, chitarra Leonardo Boero, violino Riccardo Memore, viola Marinella Tarenghi, pianoforte Elisabeth Kilby, soprano Maja Jokanovich, violino Petrassi, Sciarrino, Boccherini, Paganini, brani vincitori il 12° Concorso Internazionale di Composizione “ICONS” 1994 ore 21, Conservatorio Dowland Consort Alison Crum, Sarah Cunningham, Wendy Gillespie, Trevor Jones, Jonathan Manson, viole da gamba Jakob Lindberg, direttore e liuto “Lachrimae Antiquae” In darkness let me dwell... Musica alla corte di Elisabetta I d ’Inghilterra. Holborne, Byrd, Dowland Jakob Lindberg venerdì ore 17, Conservatorio In ricordo di Sandro Fuga Sandro Fuga Il Quartetto di Torino, il Trio di Torino, Marina Bertolo, Gustavo Fioravanti, Maria Clara Monetti, Cinzia Rizzone, eseguono musiche del compositore torinese ore 21, Teatro Carignano “Moderato cantabile ” Il Musical. Dagli Anni Trenta a oggi: L ’opera da tre soldi, Cabaret, Company, City ofAngels, Sunset Boulevard... Maria Laura Baccarini, canto e danza Bruno Fontaine, pianoforte Paola Olivieri e Marc’Aurelio, regia e coreografia Bruno Fontaine, arrangiamenti musicali Produzione Alessandro Fioroni-On stage Maria Laura Baccarini sabato 1 7 / 9 are 17, San Filippo Orchestra e Coro dell’Accademia «Stefano Tempia» Giancarlo Gazzani, direttore Chu Tai Li, soprano Claudia Marchi, mezzosoprano Angelo Degli Innocenti, tenore Mario Abete, basso Giuseppe Ratti, maestro del coro Mozart Mìssa brevis in re maggiore per soli, coro e orchestra K. 194 Bach Wachet auf, ruft uns die Stimme, cantata sacra per soli, coro e orchestra B W V 140 pre 21, Conservatorio Piano Circus « Kirsteen Davidson Kelly, Richard Harris, Michael Haslam, Kate Heath, Max Richter, Ginny Strawson, pianoforti | “In C & Co. ” Da Terry Riley a Chris Fitkin. Uno show che è una sfida. Per gli appassionati di rock, di classica, di jazz, di contemporanea Piano Circus IL \O Q N O ' (\ DEPOSIZIONE. Nell’ambito delle iniziative raccolte sotto il titolo 11 sogno a disposizione, dal 23 settembre 1994 al 22 gennaio 1995, avrà luogo la mostra Torino 1902. Le arti decorative internazionali del nuovo secolo, che riproporrà al pubblico pezzi già esposti in occasione della Esposizione intemazionale d ’arte decorativa moderna del 1902, in cui si esprimeva la formidabile volontà di progresso di una società intenta a edificare il mito della modernità. Nelle cose dell’arte quegli anni sono caratterizzati da una sorta di movimento progressivo-regressivo che si esprime nella fascinosa ambiguità del liberty. L’occasione della mostra poteva avere una significativa riverberazione musicale, soprattutto tenendo conto che il 1902 è l’anno che vede nascere, con il Pelléas et Mélisande di Debussy e con la Verklärte Nacht di Schönberg, due esemplari superbi del liberty musicale. Ecco quindi una serie di concerti cameristici in cui le opere di Chausson, Ravel, Rachmaninov, Zemlinsky, Webern e altri vengono a illustrare, insieme ai due modelli di Debussy e Schönberg, la varietà di inflessioni riscontrabili in quest’ambito. Archivio Storico Bolaffi Collezione Elvio Soleri domenica 1 8 /9 ILAOQNO'fl ore 17, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea d raz o st Manuel Zurria, flauto Augusto Vismara, violino, viola Claudia Antonelli, arpa Bax Elegy, trio per flauto, viola e arpa Fauré Impromptu per arpa Ravel-Salzedo Sonatina per flauto, viola e arpa Saint-Saëns Fantaisie per violino e arpa op. 124 Debussy Syrinx, per flauto Sonata per flauto, viola e arpa ore 21, Conservatorio N o n so n o un CLARINETTISTA. Giora Feidman Trio Giora Feidman, clarinetto Tony Falanga, contrabbasso Stephen Benson, chitarra Sono un K un can ta nte, lezm er, un o strum en to d e l l a m e l o d ia . U s o il c l a r i n e t t o PER ESPRIMERMI E “The Classic Klezmer” Kli+zemer = strumento della melodia La musica soul ebraica ] Concerto inserito nel Carnet Etnico ] per i giovani c o n d iv id e r e c o n GLI ALTRI LA MIA VOCE INTERIORE, IL LINGUAGGIO DELLA MIA ANIMA. G iora F eidman lunedì 1 9 /9 ore 17, Piccolo Regio Carme Schönberg Verklärte Nacht, sestetto per archi op. 4 Suk Elegia, per pianoforte, violino e violoncello Szymanowsky La fonte d ’Aretusa, per violino e pianoforte op. 30 Richard Strauss Sestetto per archi, da Capriccio op. 85 ore 21, Auditorium Rai Orchestra Giovanile Italiana Alessandro Pinzauti, direttore Maria Tipo, pianoforte Petrassi Musica di ottoni per ottoni e timpani Maria Tipo Beethoven Primo Concerto in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 15 Cajkovskij Quarta Sinfonia in fa minore op. 36 martedì 2 0 / 9 ore 17, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Luisa Castellani, soprano Antonio Ballista, pianoforte Chausson Serres chaudes, 5 liriche op. 24 Zemlinsky Sei Canti op. 13 Debussy Proses lyriques ore 21, Conservatorio I Musicisti del Nilo Metqal Qenawi Metqal, Shamandi Tewfick Metqal, Mohamed Murad Megaly, Yunis Al Hilali, Hanafi Mohamed Aly, Mustafa Abdel Aziz, canto, rebabah, arghul, darabouka Jalila Mutke, danza 1 Musicisti del Nilo R = ebabah v io l a A 2 CORDE IN CRINE DI CAVALLO, LA CASSA “Da Luxor a Isha ” La musica popolare, il canto epico e la danza dell’Alto Egitto DI RISONANZA È UNA NOCE DI COCCO SU CUI È TESA PELLE DI PESCE O DI CAPRA A rghul = d o p p io f l a u t o IN CANNA DARABOUKA = SIMILE ALLA TABLA, STRUMENTO Concerto inserito nel Carnet Etnico per i giovani A PERCUSSIONE CON MEMBRANA IN PELLE DI PESCE TESA SU UN VASO DI TERRACOTTA mercoledì Z l / 9 ore 17, Piccolo Regio ( L'vOQNO'fl i^jjlrosiziort Carme Gabriella Bosio, arpa Ravel Introduction et Allégro per arpa con accompagnamento di flauto, clarinetto e quartetto d ’archi Zemlinsky Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 3 Arnold Schonberg Schonberg- Webern Kammersymphonie per flauto, clarinetto, violino violoncello e pianoforte op. 9 ore 21, Teatro Regio Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino Richard Hickox, direttore Markella Hatziano, mezzosoprano (Orfeo) Anna Rita Tagliento, soprano (Euridice) Gluck Orfeo ed Euridice, azione teatrale informa di concerto giovedì 2 2 / 9 ore 17, Conservatorio (l^jyposizic H ' lACKjNCP posizione Quartetto di Torino Giacomo Agazzini, Umberto Fantini, violini Andrea Repetto, viola Manuel Zigante, violoncello Trio di Torino Giacomo Fuga, pianoforte Sergio Lamberto, violino Dario De Stefano, violoncello Anja Rampe, soprano Chausson Concerto in re maggiore per pianoforte, violino e quartetto d ’archi op. 21 Rachmaninov Trio élégiaque in sol minore Schonberg Secondo Quartetto in fa diesis minore con soprano op. 10 I ore 21, Auditorium del Lingotto Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Claire Gibault, direttore Catherine Dubosc, soprano (Mélisande) Gérard Theruel, baritono (Pelléas) Jean Philippe Lafont, baritono (Golaud) Jean Philippe Courtis, basso (Arkel) Debussy Pelléas et Mélisande, dramma lirico informa di concerto Claire Gibault L a Sede R e g io n a l e p e r il P ie m o n t e della R ai REALIZZA IL CONCERTO IN COPRODUZIONE con la F o n d a z io n e S an P a o lo di T o r in o Claude Debussy LE SEDI 1. Teatro Regio e Piccolo Regio Piazza Castello 2. Auditorium Rai Piazza Rossaro 3. Conservatorio «Giuseppe Verdi» Piazza Bodoni 4. Teatro Carignano Piazza Carignano 5. Auditorium del Lingotto Via Nizza, 249 6. San Filippo Via Maria Vittoria, 5 7. San Domenico Via San Domenico, 0 8. Aula Magna della Caserma Cernaia Via Cernaia, 23 9. Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta, 31 10. Giardini Reali Piazza Castello Teatro Regio 100 carnet oro 430 carnet argento 1.019 posti numerati a lire 20.000 I posti numerati comprendono i palchi n. 11, 12, 13, 15, 16, 17, 18, 19, 20,21,22, 26, 27, 28,29, 3 0,31,32,33, 34, 35, 36, 37 Per i concerti dell’8 e del 21 settembre i posti numerati disponibili a lire 20.000 saranno rispettivamente 1.549 e 1.449 Inaugurato nel 1740, opera dell’architetto Benedetto Alfieri, il Teatro Regio era il tipico teatro di Corte, congiunto architettonicamente al contiguo Palazzo Reale. Nel febbraio 1936 venne distrutto da un incendio. Fu subito affrontato il problema della ricostruzione, procrastinato però dagli eventi bellici e dalle esigenze di bilancio. 11 progetto definitivo, portato a termine dall’architetto Carlo Mollino e dall’ingegnere Marcello Zavelani Rossi, ha mantenuto nei disegni originali la facciata delTAlfieri. Nel locale sottostante l’androne è stata ricavata una piccola sala utilizzata per attività complementare o estranea a quella del Teatro. Auditorium Rai 100 carnet oro 1.066 posti numerati in platea, balconata e galleria a L. 20.000 L’edificio, sorto nel 1856 come sede di ginnastica ed equitazione, ben presto «adattato alle rappresentazioni di opere in musica e balli», divenne uno dei centri lirici più attivi della città. Denominato Teatro Vittorio Emanuele II, ma noto anche come Teatro Lirico, della struttura conserva lo scheletro. Ristrutturato nel 1952 su progetto degli architetti Morbelli e Mollino, è oggi sede permanente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Conservatorio «Giuseppe Verdi» 100 carnet oro 492 posti numerati in platea e galleria a lire 20.000 Sullo spazio precedentemente occupato dal mercato del pesce, nel 1928 venne edificato l’attuale edificio a tre piani, di gusto classicheggiante, su progetto dell'architetto Giovanni Ricci del Civico Servizio dei Lavori Pubblici. Vi si trasferì, proveniente dall’attuale sede del Teatro Gobetti, il Liceo Musicale che nel 1935, per il prestigio acquisito, divenne Conservatorio di Stato. Il Salone dei concerti, dall’ottima acustica, venne inaugurato il 10 maggio 1933; chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza nel 1984 non ha subito sostanziali modifiche dai lavori di ristrutturazione. Teatro Carignano 100 carnet oro 424 posti numerati in platea, nei 3 ordini di palchi e in galleria a lire 20.000 In un preesistente edificio adibito al gioco della pallacorda, e in particolare in uno spazio detto «trincotto rosso» dal colore delle pareti, fu ricavata una sala di spettacoli che operò dal 1707 al 1752, quando il «trincotto» crollò. Su incarico di Luigi Amedeo di Savoia-Carignano, Benedetto Alfieri disegnò allora un teatro che ebbe, con decorazioni interne di vari artisti, un sipario di Bernardino Galliari. Distrutto nel 1786 da un incendio, il teatro fu ricostruito in pochi mesi, con un nuovo sipario e il soffitto ancora di Galliari. Nel 1932 il teatro fu acquistato dalla Civica Amministrazione e parzialmente rifatto nel 1935 in seguito allo sventramento di Via Roma. Dal 1977 il Carignano è stato affidato dalla Città al Teatro Stabile di Torino. Auditorium del Lingotto □ □ □ □ u n □ u n □ □ □ □ H □ □ □ 100 carnet oro 1.000 posti numerati in platea, palchi e galleria a lire 20.000 D □ □ □ dlE H U D Situato tra la torre sud e la torre centrale dell’ex-stabilimento FIAT del Lingotto, opera di Giacomo Matti Trucco (1915-1923) che si estende su una superficie coperta di 28.716 mq ad anello rettangolare chiuso a 5 piani, TAuditorium è, nella definizione di Renzo Piano che lo ha progettato, «una vera e propria macchina, non una semplice scatola». La soffittatura, il palco e le sedute sono mobili, dotate di un sistema computerizzato per regolare l’equalizzazione in base all’assetto e al volume. Le configurazioni previste consentono di realizzare quattro diverse capienze da 2100 a 590 posti e sono disponibili tutti i più avanzati supporti tecnologici che rendono TAuditorium, già il più grande d’Italia, anche il più modernamente attrezzato. San Filippo Su un terreno donato da Carlo Emanuele II ai Padri Filippini nel nuovo ampliamento della città verso levante, Guarino Guarini progettò nel 1679 su incarico dei religiosi la costruzione del tempio, successivamente proseguito da Antonio Bettola e Michelangelo Garove. Crollate nel 1714 la cupola e le pareti perimetrali della chiesa, i Filippini affidarono allo Juvarra l’incarico di riedificare il tempio. Posto in opera il progetto, a pianta longitudinale e senza cupola, nel 1738 i lavori di costruzione furono interrotti per riprendere nel 1770. Tra il 1823 e i due decenni successivi, per opera di Giuseppe Talucchi, furono edificate le cappelle attigue l’altare maggiore, la sagrestia e la fronte del tempio, la cui facciata fu completata nel 1891 da Giuseppe Camusso. San Domenico Costruita fra il 1257 e il 1280, raro e prezioso documento della Torino medievale e unico edificio superstite tra quelli eretti nella città dagli Ordini mendicanti, la chiesa ha ritrovato la primitiva impronta gotica grazie ai restauri effettuati al principio del secolo da Alfredo di Andrade e Riccardo Brayda. La facciata, in cotto, è dotata di un’altissima ghimbema, di lesene e di pinnacoli; nel sobrio interno con archi ogivali, volte a crociera e abside poligonale si possono osservare frammenti di affreschi risalenti alla fine del Trecento. Aula Magna della Caserma Cernaia Iniziata nel 1858 su progetto del Tenente Colonnello Barabini, modificata e ultimata sotto la direzione di Giovanni Castellazzi nel 1864, la Caserma Cemaia sorge lungo l’omonima via aperta nel 1855, sullo spazio lasciato libero dail'abbattimento del bastione «Madama» della Cittadella e di parte delle mura che lo collegavano con il bastione «San Maurizio». La sua edificazione è connessa al trasferimento della Legione Allievi di Torino delTArma dei Carabinieri, avvenuto nel 1864, dalla vecchia sede del Maschio della Cittadella. In seguito al trasferimento della capitale, la Caserma Cernaia ospitò un solo battaglione dipendente direttamente dalla Legione Allievi di Roma, divenendo nuovamente sede della Legione Allievi di Torino il 1° maggio 1951. Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Riaperta al pubblico nel luglio del 1993, dopo lavori di ristrutturazione dell’edificio inaugurato nel 1959, ospita una ricca collezione di opere comprese tra il XVIII ed il XX secolo. Mentre le opere comprese tra la fine del Settecento e l’Ottocento sono prevalentemente di produzione piemontese, la collezione del Novecento forma un panorama molto vasto della produzione italiana ed estera. Di particolare rilievo per l'Ottocento le presenze dei paesisti Fontanesi e Delleani, di Pellizza da Volpedo, Mancini e Fattori. Quanto al Novecento le collezioni sono ricche di opere di Casorati, Martini, Morandi, De Pisis. Significativa è la documentazione delle avanguardie storiche intemazionali da Modigliani a Balla, Severini, Boccioni, De Chirico, Dix, Itten, Gontcharova, Puni, Ernst, Klee, Picabia. L'arte contemporanea è rappresentata da Arman, Nevelson, Calder. Tilson, Soto, Warhol, Vedova, Novelli, Dorazio, Twombly, Pascali, Manzoni, Paolini, Gilardi, e altri. Di grande rilievo sono inoltre la biblioteca e l’archivio fotografico Giardini Reali Il plurale indica due aree: Luna è adiacente a Palazzo Reale e ricca di statue settecentesche, tra cui la fontana monumentale del Martinez che accoglie una bella coltivazione di ninfee, l’altra è libera da recinzione e percorsa da viali; la sistemazione a verde della zona reca la firma del più grande paesaggista di tutti i tempi: Andrea Le Notre, creatore di Versailles. Collaborano ai programmi di sala: Rossella Avanzini, Patrìzia Bassi, Marco Basso, Aurora Blardone, Marco Buccolo, Sergio C’è, Angelo Chiarie, Antonio Cirìgnano, Laura Cosso, Laura De Benedetti, Paola De Faveri, Enrico Maria Ferrando, Luciana Galliano, Nicola Gallino, Giulia Giachin, Carlo Lo Presti, Rosy Moffa, Federico Montagner, Orazio Mula, Alberto Olivero, Marina Pantano, Giuseppe Parisi, Pucci Pasetti, Attilio Piovano, Giorgio Pagliaro, Giorgio Quaglio, Monica Rosolen, Cristina Santarelli, Giulio Sardi, Paolo Tonini Bossi. Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione Staff organizzativo: Claudio Decastelli, Giuseppe Galioto, Salvatore Murdocca, Laura Tori, Maria Tricarico Ufficio stampa: Laura Tori 18 CON CERTI C O N BIGLIETTERIA SETTEMBRE 3 sabato Wiener Philharmoniker/Muti 4 domenica Orchestra da camera del festival di Brescia e Bergamo/Orizio/Oppitz/ Canino/Ballista Figueras/Lislevand/Savall 5 lunedì 6 martedì Steve Reich and Musicians 7 mercoledì “The Cave” (replica giovedì 8) 9 venerdì Steve Reich and Musicians 10 sabato Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam/Chailly 11 domenica London Symphony Orchestra/Tylson Thomas 13 martedì Ornette Coleman Quartet 14 mercoledì Terem Quartet 15 giovedì Dowland Consort “Moderato cantabile” 16 venerdì 17 sabato Piano Circus 18 domenica Giora Feidman Trio 19 lunedì Orchestra Giovanile Italiana/Pinzauti/Tipo I Musicisti del Nilo 20 martedì 21 mercoledì Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino/Hickox 22 giovedì Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai/Gibault 100 CARNET ORO I 18 concerti a lire 500.000. I possessori del carnet relativo all'edizione 1993 del festival hanno diritto a prelazione sino a venerdì 10 giugno; gli eventuali restanti carnet potranno essere prenotati da lunedì 13 giugno. Conferme e nuove prenotazioni si effettuano telefonando nei giorni feriali con orario 10-13/15-18 al numero 011/562.04.50. Potrà essere scelto un posto fisso in zona predeterminata di ciascuna sala (vedi piante). La scelta del posto ed il pagamento dovranno essere effettuati entro mercoledì 22 giugno presso la segreteria di Settembre Musica (Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione - Piazza San Carlo, 161 - Torino) aperta nei giorni feriali con orario 10-13/ 15-18. Trascorso tale termine la prenotazione sarà annullata. 430 CARNET ARGENTO Al Teatro Regio 4 concerti (Wiener Philharmoniker con Riccardo Muti, Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam con Riccardo Chailly, London Symphony Orchestra con Michael Tylson Thomas, Omette Coleman Quartet) e la prima rappresentazione di “The Cave” di Steve Reich a lire 250.000. Le prenotazioni si effettuano da lunedì 13 giugno telefonando nei giorni feriali con orario 10-13/15-18 ai numeri 011/562.04.50-544.691-540.717 I posti verranno assegnati con criterio progressivo in zona predeterminata (vedi pianta) e senza possibilità di scelta; l’assegnazione avverrà a pagamento avvenuto. II pagamento dovrà essere effettuato entro mercoledì 22 giugno presso la segreteria di Settembre Musica aperta nei giorni feriali con orario 10-13/15-18, o tramite vaglia esclusivamente telegrafico indirizzato alla medesima: Città di Torino Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione Settembre Musica - Piazza San Carlo, 161 - 10123 Torino. Trascorso tale termine la prenotazione sarà annullata. I carnet pagati con vaglia telegrafico dovranno essere ritirati presso la biglietteria di Settembre Musica entro le ore 18,30 di sabato 3 settembre. BIGLIETTI NUMERATI in vendita dalle ore 8 di sabato 25 giugno presso la biglietteria di Settembre Musica. lire 20.000 per tutti i concerti e lire 90.000 Wiener Philharmoniker lire 40.000 “The Cave” (rappresentazione del 7.9) Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam London Symphony Orchestra Omette Coleman Quartet I biglietti da lire 90.000 e 40.000 saranno disponibili esclusivamente in caso di mancato esaurimento dei carnet oro e argento. I posti verranno assegnati con criterio progressivo prestabilito e senza possibilità di scelta sino a esaurimento sala. Se ancora disponibili i biglietti numerati verranno venduti a partire dalle ore 20,15 presso le biglietterie delle relative sedi concertistiche. Non saranno disponibili biglietti ingresso. Prenotazioni telefoniche effettuabili dalle ore 8 di sabato 25 giugno, accettate solamente se provenienti da numeri telefonici esterni al distretto torinese. Tali numeri dovranno risultare verificabili al momento della prenotazione. Telefoni 011/562.04.50-544.691 L’importo dovrà pervenire esclusivamente tramite vaglia indirizzato a; Città di Torino - Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione - Settembre Musica - Piazza San Carlo, 161 10123 Torino Si riterrà annullata la prenotazione il cui importo non perverrà entro 10 giorni dall’effettuazione della medesima. I biglietti potranno essere ritirati presso la biglietteria di Settembre Musica o, nelle sere di concerto, presso le biglietterie delle relative sedi. PER I GIOVANI nati dal 1969 Carnet REICH I due concerti con Steve Reich and Musicians e la seconda rappresentazione di “The Cave”. Carnet ETNICO Tre concerti: Terem Quartet, Giora Feidman Trio, I Musicisti del Nilo. Ciascun carnet, con posti numerati, a lire 40.000 in vendita da martedì 28 giugno presso la biglietteria di Settembre Musica. INGRESSO GRATUITO ai concerti delle ore 17 e al concerto delle ore 21 di lunedì 12 settembre. L ’afflusso del pubblico sarà contenuto numericamente e limitato ai posti a sedere. Biglietteria presso la Vetrina per Torino (Piazza San Carlo, 159) sabato 25 giugno con orario 8-13/15-19 lunedì 27 giugno con orario 9-14/15-18,30 da martedì 28 giugno con orario 9-14/15-18,30 (esclusi i giorni festivi, la mattina del lunedì, e i giorni da sabato 13 a lunedì 15 agosto). Da martedì 30 agosto la biglietteria non osserverà turni di chiusura. Non sarà possibile l’acquisto o la prenotazione di più di due biglietti a persona per concerto. Facilitazioni d ’accesso per disabili. Informazioni telefoniche al 57.65.564 (lunedì-venerdì, 10-13/15-18).