REGIONE MARCHE - Comune di Ripatransone

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REGIONE MARCHE - Comune di Ripatransone
REGIONE MARCHE
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI RILEVANZA REGIONALE
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(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI RIPATRANSONE
NZ01055
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
REGIONALE
1°A
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
La memoria ha bisogno del suolo
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
D03– Valorizzazione storie e culture locali
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
“On peut saisir le passage du temps
dans l’observation d’un paysage marqué
par l’antiquité –
Si può cogliere il passaggio del tempo
osservando un paesaggio
segnato dall’antichità
(Alain Schnapp)
0. introduzione
Il presente progetto nasce da un lavoro di confronto sui dati di analisi e di monitoraggio dei servizi
culturali e museali inclusi nella rete dei comuni della provincia di Ascoli Piceno.
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Sono rappresentate nel progetto le sedi dei seguenti Comuni:
1. CASTORANO
2. APPIGNANO DEL TRONTO
3. CASTEL DI LAMA
4. COLLI DEL TRONTO
5. GROTTAMMARE
6. MASSIGNANO
7. MONSAMPOLO DEL TRONTO
8. MONTALTO DELLE MARCHE
9. MONTEPRANDONE
10. OFFIDA
11. RIPATRANSONE
12. SAN BENEDETTO DEL TRONTO
13. SPINETOLI
1. Il contesto territoriale del progetto.
Castorano (2.397 abitanti) è un grazioso paesino di modeste dimensioni, situato sulle colline a ridosso
della riva sinistra del Fiume Tronto a 280 m sul livello del mare.
La sua Fondazione fu ad opera dei Piceni, poi, in età romana, divenne una delle stazioni dell’antica via
Salaria. Nel 1283 lo Stato di Ascoli decise di acquistarlo ed assunse così il ruolo di castello della Città e di
baluardo posto a difesa del confine con il Regno di Napoli.
Grottammare (15.965 abitanti) è così chiamata grazie al suo toponimo “Grotte a mare”, che fa
riferimento alla presenza di grotte naturali situate sul versante orientale del colle del Borgo antico,
anticamente lambite dal mare. Collocato a nord della foce del fiume Tesino, il centro abitato si sviluppa
dalla costa alle pendici delle vicine colline, dove spicca il meraviglioso borgo medievale. Grazie a queste
sue peculiarità l’antico incasato, zona in cui si trovano i resti delle più antiche fortificazioni, ha ottenuto il
famoso riconoscimento di qualità dei Borghi più belli d'Italia. La ricerca storica ha decretato che le origini
della piazza risalgono con molta probabilità all’Età medievale, mentre l’aspetto attuale risale alla fine del
XVIII secolo e si deve all’architetto Pietro Maggi. L’illustre artista fu incaricato, inoltre, all’elaborazione
dei progetti per il Teatro dell’Arancio e per la Chiesa di San Giovanni Battista. Degne di nota sono
anche la Chiesa di San Giovanni Battista, il vecchio convento e antichi palazzi, che si affacciano sulla
piazza.
Castel di Lama (8.664 abitanti) prende il nome dal torrente Lama, che la bagna, e si colloca sulla sinistra
del fiume Tronto, a 234 metri s.l.m., su una collina digradante verso la vallata. L’eredità storica di Castel
di Lama è strettamente connessa alla storia della Salaria romana: una arteria fondamentale per collegare,
già dalla Preistoria, il versante tirrenico con quello medio-adriatico. I luoghi di maggiore interesse storicoculturale sono il Museo archeologico, il Parco della Villa Seghetti Panichi e costruzioni annesse del
XIII-XVIII secolo, la cisterna romana in via Colle Cese e i cippi miliari in Villa Sant'Antonio.
Monsampolo del Tronto (4.602 abitanti) si sviluppa su un colle a 184 m. s.l.m., lungo la vallata del
Tronto. Le sue origini sembrano essere piuttosto remote, infatti gli studi sul territorio hanno rinvenuto
testimonianze archeologiche che vanno dall’età del Bronzo, all’epoca picena, romana e medievale. La
prima memoria scritta della Città risale al 1031, anno in cui un ricco possidente donò alla chiesa fermana
metà del territorio di Monsampolo, insieme alla chiesa di S. Paolo.
Monsampolo del Tronto ha la fortuna di possedere numerosi resti archeologici, tra questi vanno
menzionati i Reperti rinvenuti in contrada Treazzano, che testimoniano contatti avuti con la celebre
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civiltà Micenea (1250-1100 a.C.). Il centro storico conserva l’assetto di borgo rinascimentale
fortificato. Sono inoltre presenti il Museo archeologico, il Museo Civico all’interno del convento di S.
Francesco, il Museo delle Mummie nella cripta chiesa Maria SS. Assunta, i suggestivi Percorsi Ipogei
del Castellocon mostra permanente di presepi artistici, la Biblioteca Tomistica di S. Alessio fondo antico
con incunaboli e volumi sec. XV-XVIII.
Ripatransone (4.325) si distingue da sempre per il suo incantevole panorama (Monte Conero, Gran Sasso,
Gargano) che le ha concesso il privilegio di essere denominata il “Belvedere del Piceno”. Il nome
Ripatransone deriva da: Ripa, che indica una rupe e/o un’ altura e Transone, primo feudatario, vissuto
intorno al IX secolo.
Libero comune dal 1205, Città e diocesi dal 1571, è uno dei centri più antichi dell’intera Provincia di
Ascoli Piceno. Le mura quattrocentesche fanno da cornice al suggestivo centro storico composto da: molti
tratti delle mura stesse, porte, torrioni medievali, la corte delle Fonti e il Vicolo più stretto d’Italia, con i
suoi soli 43 cm di larghezza. Tutto ciò rende Ripatransone il secondo centro più importante dal punto di
vista del patrimonio storico della Provincia di Ascoli Piceno.
Queste le risorse storico-culturali di Ripatransone: Museo Civico Archeologico, Pinacoteca CivicaGipsoteca Uno Gera, Museo Storico- Etnografico, Museo Civiltà Contadina ed Artigiana, Museo
Vescovile di Arte Sacra, Museo del Vasaio, Museo e Bottega delle sculture in legno, Museo- Mostra
permanente delle Barbie, Museo del Giudizio Universale e altre opere dello sculture Sergio
TapiaRadic, Museo della Tradizione Garibaldina, Museo del Cavallo di Fuoco, Palazzo del Podestà
(secolo XIV),Teatro storico Mercantini e l’Anfiteatro delle Fonti.
Ripatransone è patria di Ascanio Condivi (primo biografo di Michelangelo) e di Luigi Mercantini (poeta
risorgimentale, celebre autore dell’ Inno di Garibaldi e de La Spigolatrice di Sapri).
Ripatransone è inoltre: Bandiera Arancione del TCI dal 2002, Città del vino e Città dell’olio, premiata,
all’interno del progetto EDEN 2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra le destinazioni italiane
d’eccellenza per il turismo e il patrimonio immateriale locale.
Monteprandone (12.713 abitanti) si trova a soli 5 km dal mare Adriatico. La leggenda vuole che il
castello sia stato eretto nel IX secolo da un cavaliere franco a seguito di Carlo Magno. È ancora intatta
parte della cinta muraria dei secoli XIV-XV. È presente il Museo Monotematico “ San Giacomo della
Marca” presso il Santuario di San Giacomo della Marca; il Museo civico libreria- codici San
Giacomo della Marca; della Biblioteca, istituita da San Giacomo della Marca e arricchitasi anche dopo la
sua morte fino a raggiungere più di 700 reperti, rimane solo una minima parte. Ma la presenza di un codice
del IX-X secolo e di 54 codici del XIV-XV secolo è sufficiente per parlare di un autentico tesoro di
inestimabile valore artistico e culturale. È anche presente il Museo parrocchiale di arte sacra.
Offida (5.092 abitanti) è una cittadina che affonda le sue radici storiche nell’antichità. Passeggiando per la
Città si notano subito i resti di mura medievali con torri, mentre della Rocca cinquecentesca restano un
tratto di muraglia e due torrioni cilindrici.
La chiesa di Santa Maria della Rocca è uno dei luoghi artistici di maggiore interesse dell'intera regione
Marche. Sita all'estremo occidentale dell'abitato, è circondata su tre lati da altrettanti dirupi, che la
ritagliano esaltandone l'imponenza e aprendola allo sguardo di due vallate. La grande costruzione in
laterizio in stile romanico-gotico si deve al maestro Albertino che la eresse nel 1330 sulla preesistente
piccola chiesa benedettina.
Tra le peculiarità di Offida c’è, senza dubbio, l’arte del merletto a tombolo, dal latino tumulus cioè
“tumolo”, una tradizione che si tramanda da più di cinque secoli da madre in figlia. Dal 2006
l’Associazione culturale senza scopo di lucro merletto a tombolo di Offida si occupa di salvaguardare i
tradizionali metodi di esecuzione offidani, divulgarli alle nuove generazioni e confrontare tecniche di
esecuzione fra le diverse merlettaie.
Altra struttura presente nel territorio di Offida è il Teatro Serpente Aureo. Di grande importanza il Polo
Museale De Castellotti che ospita: Museo Archeologico “ Guglielmo Allevi”, Museo del Merletto a
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Tombolo, Museo delle tradizioni Popolari, Pinacoteca Comunale.
Comune di San Benedetto Del Tronto (47.348 abitanti) è una delle Città più sviluppate della riviera
marchigiana, situata alla foce del torrente Albula ed esteso tra i fiumi Tesino a nord e Tronto a sud. Grazie
all’attivissimo centro peschereccio e alle sue meravigliose spiagge, è una delle maggiori stazioni balneari
del medio Adriatico. Il lungomare si distingue per la ricca vegetazione, formata essenzialmente da
innumerevoli palmizi che crescono anche sulla spiaggia. Per questa sua peculiarità San Benedetto è
indicata anche come la ''Riviera delle palme''. Una delle specialità gastronomiche più famose di San
Benedetto del Tronto è il ''Brodetto alla sambenedettese''.
Le sue origini sono ancora incerte; da sempre gli storici ne hanno ipotizzato la fondazione nel XII
secolo ma, nell'estate 2011, in alcuni interessanti ritrovamenti archeologici nel Paese Alto, sono stati
rinvenuti molti reperti risalenti ad epoca romana (tra cui una vasca, un mosaico di tessere bianche con
cornici nere e un angolo di muro di un edificio con affreschi parietali di colore rosso tipici della fase
decorativa romana risalente all'età neroniana o flavia) databili fra la prima metà del I secolo a.C. e la prima
metà del I secolo d.C. In attesa di ulteriori studi sui ritrovamenti, continuiamo ad accreditare l'ipotesi che
un nucleo sia sorto attorno ad una chiesa che avrebbe ospitato le spoglie di San Benedetto Martire, soldato
romano martirizzato nell'antica Cupra (attuale Cupra Marittima).
Il forte legame con la tradizione marinara ha portato alla creazione del Polo Museale “Museo del Mare”
che comprende l’Antiquarium Truentinum, il Museo delle Anfore, il Museo Ittico “Augusto Capriotti”, il
Museo della Civiltà Marinara delle Marche e ne fa anche parte la Pinacoteca del Mare ospitata nei locali di
Palazzo Piacentini al “Paese Alto” della città. Degna di nota è la presenza della Sala IMMERS.E.A.
“IMMERSive Environment for Adriatic” (che permette ai visitatori di effettuare un emozionante tour
virtuale interattivo in 3D nelle profondità del mare Adriatico). Il Museo del Mare rappresenta l’unica
realtà di tutto l’Adriatico in grado di “raccontare”, a tutti, l’ecosistema marino con i suoi organismi
animali e vegetali.
Comune di Appignano Del Tronto (1.808 abitanti) è un piccolo, ma grazioso paesino collocato su un
crinale collinare arcuato ed è circondato da corsi d'acqua a regime stagionale. Il paese è notoriamente
caratterizzato dalla presenza dei calanchi: fenomeno dovuto allo scivolamento a valle di parte del terreno
fangoso che compone le colline argillose per effetto della pioggia; questa si raccoglie a valle e forma
intorno al paese il torrente Chifenti. Il torrente, snodandosi intorno al centro abitato, divide il territorio
del paese in sei parti: le due centrali sono il centro storico e l'espansione novecentesca sui colli adiacenti,
e le quattro periferiche sono: Montecalvo, Valle San Martino, Valle Chifenti e Valle Orta. In queste aree ci
sono diverse testimonianze di antichi insediamenti romani. Al centro del Paese si erige la Chiesa di San
Giovanni Battista, che, per i sui caratteri architettonici e stilistici, è considerata uno dei monumenti più
notevoli della Diocesi di Ascoli Piceno. Il nucleo primitivo dell’edificio è molto antico, forse del sec. XI.
L’edificio romanico interamente tessuto in cotto speciale, robustissimo, dal colore rossiccio, risale alla
prima metà del sec. XIV, con elementi rinascimentali aggiunti per restauri sopravvenuti nei secoli XV e
XVI. Tra le varie testimonianze di arte Trecentesca spicca la torre campanaria, realizzata in mattoni,
dalla forma di prisma quadrangolare, la cui base dà spazio all’abside della chiesa. A media altezza è
collocato l’orologio pubblico. Sul piano della cella campanaria, marcato da una leggerissima cornice a
gola romanica che gira tutt’intorno, si aprono quattro finestroni archivoltati a tutto sesto con ghiera
appena accennata, il tutto sormontato da una merlatura in laterizio, formata da fregi e piccoli archi
gotici. Dal piano di coronamento si stacca una cuspide , tipica dell’architettura gotica, sormontata da una
croce.
Comune di Spinetoli (7.258 abitanti) sorge su un modesto poggio (177 s.l.m.) a ridosso della Salaria,
sulla riva sinistra del fiume Tronto presso la confluenza con il torrente Fiobbo. Il toponimo “Spinetoli”
sembra derivare da Spine(t)ola, ossia ‘rosa spina’, che fioriva spontanea. Altra interpretazione dà al
nome etimo affine a quello della città di Spina, e dunque un'origine etrusca. Le indagini storiche hanno
dimostrato che i primi insediamenti umani nel territorio di Spinetoli risalgono all'epoca picena. Infatti
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nell’800 scavi archeologici rivelarono l'esistenza di una necropoli del VII-V secolo a.C.
Il centro storico, risalente al secolo XIII, di pianta esagonale, è cinto tutto intorno da robuste mura a
scarpata. Sono presenti a Spinetoli: il Santuario della Madonna delle Grazie (costruita nel 1759), con i
suoi preziosi ori rappresentati dagli ex –voto; la Chiesa di 5. Maria Assunta (il primo nucleo risale al
1370) che è di ordine Toscano con architettura semplice a volta finta e ad una navata; l’Eremo di San
Rocco (costruzione fine ‘700) ricco di affreschi, bassorilievi in gesso ed arazzi; la Torre Civica, situata a
fianco dell'ex Palazzo Municipale (datazione 1500) situata in Piazza Roma nel Centro storico.
Comune di Massignano (1.681 abitanti) è un caratteristico borgo medioevale, situato su un colle che
regala una meravigliosa vista: dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. La sua fondazione risale ai Sabini in
epoca preromana. Massa Aniana era il complesso di beni posseduti da Anio, di stirpe etrusca. L’esistenza
del castello Ghibellino di Forcella è documentata dal 1168. Ancora oggi Massignano conserva l’impianto
urbano tipicamente medievale; il centro storico è caratterizzato da tre porte d’accesso: a nord (sec. XI), ad
ovest (sec. XIX), a sud-est (sec. XVII). Dalla piazza principale si diramano le varie vie del paese lungo le
quali si possono ammirare splenditi palazzi signorili: Palazzo Tassoni ( sec. XV), Palazzo TafaniSantini ( sec. XVIII), Palazzo Faviani (sec. XVIII), Palazzo Laurantoni (sec. XIX). Massignano è
conosciuto nei secoli come il Paese dei Vasai, delle pipe e dei fischietti in terracotta; questa tradizione è
così forte e sentita dalla popolazione da aver istituito un Museo del Fischietti, delle Pipe e della
Terracotta popolare.
Comune di Colli Del Tronto (3.701 abitanti) spicca su un territorio caratterizzato da antichi
insediamenti, come attestano le scoperte di manufatti litici, la necropoli picena e le tombe romane. La
più antica denominazione fu quella di “Castrum Fanum”. Affascinante è la costruzione della Chiesa di
San Felicita, che custodisce la tela del pittore Ferdinando Cicconi (1831-1896), cittadino di Colli. Fu
realizzata nel 1796 su disegno dell'architetto Pietro Maggi di Milano. La chiesa documenta i criteri
costruttivi delle fondazioni francescane nell'Ascolano del primo '500 e quelli con cui fu rinnovato nel '700
l'ex convento dei cappuccini.
È presente la Biblioteca Comunale che ha sede presso un antico Palazzo del 1400.
Comune di Montalto delle Marche (2.159 abitanti) è situato sulla fascia collinare che va dalla costa
Adriatica alla catena dei monti Sibillini ed è costituito da un insediamento centrale, costituito da Montalto
capoluogo, due frazioni Porchia e Patrignone, paesi di origine medievale un tempo comuni autonomi, e da
un agglomerato urbano di una certa consistenza in contrada Lago, dove si trova un antico mulino
fortificato risalente al XIV secolo.
Montalto fu la patria di illustri personaggi come Rosato Rosati (XVII sec.), architetto e autore della Chiesa
di S. Carlo ai Catinari a Roma, Giuseppe Sacconi (1854 – 1905), autore dell’ altare della Patria a Roma,
Antonio Bonfini (1427 – 1502), umanista e storico dell’ Ungheria, ma soprattutto è ricordato come la
patria (ma non città natale), di Felice Peretti, passato alla storia come Papa Sisto V che guidò la Chiesa
dal 1585 al 1590.
Il palazzo che oggi ospita il municipio ed i suoi quattro musei comunali, un tempo era la sede del
governatore del presidiato Sistino, chiamato così perché venne istituito per volere di Sisto V nel 1587 per
far fronte ad una grande piaga che in quel periodo flagellava le zone interne del nostro territorio: il
banditismo e il brigantaggio. A tal proposito le dimensioni del Palazzo e l’architettura degli interni così
solida e possente, furono ideati per assolvere alla funzione di prestigio e di luogo di esercizio del potere
cui l’ edificio era destinato.
2. Area di intervento
Il progetto “La memoria ha bisogno del suolo” intende promuovere gli aspetti tipici dei 13 Comuni
coinvolti, ed in particolare:
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A Castorano si vuole valorizzare l’artigianato del merletto a tombolo, che è una tradizione molto viva, la
tradizione della “Scuccetta” (gioco con le uova sode che si svolge nella domenica di Pasqua), la VVtella
( festa contadina con carri allegorici e distribuzione di prodotti tipici che viene organizzata nella vigilia del
ferragosto), il Museo di arte contadina e la Biblioteca Comunale. A Castorano è anche presente un
concorso letterario di poesia “Città di Castorano”.
Ad Appignano Del Tronto ogni anno si ripetono i Giochi della Tradizione, dove Valle Orta, Valle
Chifenti, Centro Storico e Valle San Martino (le contrade di Appignano) si sfidano in giochi popolari della
tradizione. La manifestazione è cresciuta molto negli ultimi anni e si è arricchita di eventi come mostre
fotografiche, mostre di artisti ed artigiani locali, una ricca proposta gastronomica tradizionale e sfide
incentrate sui mestieri di un tempo.
Inoltre si evidenzia la presenza della Processione dell’anno vecchio (“Precessiò de l’anne viecchie”) che
si svolge ogni anno dopo il cenone di S. Silvestro nel centro storico di Appignano del Tronto. Con questa
manifestazione si celebrano le esequie del defunto anno e si festeggia la nascita del nuovo. Sacro e profano
si fondono in un curioso e goliardico corteo funebre formato da grotteschi personaggi e costumi
simboleggianti i mesi dell’anno, i quali, accompagnati dalla banda, che strombazza a tutto fiato una buffa
arietta funebre, sfilano per le vie del paese portando sbiadite ghirlande. Le fiaccole della “compagnia
bonamorte” ed i lumini accesi lungo le rue rischiarano il passaggio del “vescovo”, che con una grossa e
variopinta mitria in capo e voce stentorea, officia il funerale aspergendo di vino gli astanti. Segue il carro
funebre, sospinto dall’umano bue e asinello. Allo scoccare della mezzanotte la bara viene data alle fiamme
dalle “guardie romane”, e con spettacoli di fuochi, si accoglie la nascita del “bambinello”, ovvero il nuovo
anno. La tradizione vuole che prima della Processione ci sia il BANCHETTO DI SAN MARTINO l’11
Novembre. Con esso si svolge la benedizione dell’olio del Vescovo si svolge ogni anno nella notte in un
luogo segreto deciso di anno in anno dalla compagnia del Vescovo. La partecipazione è consentita ai soli
senatori della Processione dell’anno vecchio. Il 30 dicembre poi avviene il Percorso delle dodici case: si
accompagna il visitatore tra le strette viuzze del paese a far visita alle dimore dei mesi dell’anno, che tra
scenette, filastrocche e degustazioni varie delle tipicità caratteristiche di ogni mese. Inoltre si ha il
Percorso purificativo: si porterà il visitatore a svestirsi degli “abiti del male” e rinascere attraverso la
“purificazione dell’oliva”, il cui nocciolo, a simbolo di tutto ciò che di negativo ha caratterizzato il vecchio
anno, verrà gettato all’interno della bara del vecchio morente, e brucerà con essa alla mezzanotte del 31
dicembre liberando le speranze per un anno migliore. Le scene che si sviluppano lungo il percorso
rappresentano in forma allegorica i sette vizi capitali: Avarizia, Accidia, Superbia, Invidia, Lussuria, Ira,
Gola. Il percorso, terminerà con il banchetto degustazione e la visita alla camera ardente.
La manifestazione, già "tradizionale evento" negli anni 50, in realtà pare avere origini ancora più lontane,
forse fine ottocento, così come narra la memoria orale delle persone più anziane del paese.
A Castel di Lama la tradizione culturale è prettamente contadina pertanto legata al folklore. Ogni anno,
infatti, nella prima settimana di settembre, si tiene la Fiera del Santissimo Crocifisso che ospita le
eccellenze del settore agricolo e artigianale piceno. La fiera inoltre punta alla riscoperta delle tradizioni
locali e delle specialità eno-gastronomiche che il territorio piceno ha da offrire. Tale evento porta a Castel
di Lama ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia. Inoltre negli ultimi tempi sono nati diversi gruppi
musicali che hanno riproposto con successo la musica popolare delle nostre campagne come il Saltarello
altrimenti destinata all’oblio. Il Saltarello racchiude sia balli di coppia (non necessariamente uomo-donna),
che a quattro persone, a cerchio e processionali. Il Saltarello ha origini romane dove la “saltatio” era il
ballo più diffuso sin dai primi secoli di Roma, tanto che ben presto nella lingua latina saltationes e saltare
hanno ampliato il loro campo semantico sino a significare in genere “balli” e “ballare”. Le saltationes
sembrano essere state fino a tutto l’alto medioevo delle danze di carattere più vivace, eseguite con varie
combinazioni di ballerini e con elementi di evidente espressività erotica. Saltarello sembrerebbe dunque
derivare etimologicamente dalla saltatio latina. Tra il XVII e il XVIII compare nelle fonti documentarie
anche il saltarello popolare nell’Italia centrale e settentrionale. In ambito popolare attuale il saltarello ha
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molte affinità con la tarantella dell’Italia meridionale.
A Colli del Tronto si vuole promuovere una sinergia tra cultura e prodotti tipici sapendo coniugare saperi
e sapori del territorio. La Biblioteca, che ha sede presso un antico Palazzo del 1400, dal 1600 è proprietà
del Marchese Sgariglia, che sposò l’ultima erede femmina della famiglia Antonimi, della quale eredita
tutti i beni. Nel 1910 è acquistato dal Comm. Carlo Lozzi. Nel 1979 l’amministrazione comunale né
delibera l’acquisto. Restaurato e ristrutturato, ospita, oggi, la Biblioteca comunale che conserva oltre 5.000
opere divise nelle sezioni: Cinema e Teatro, Narrativa, Letteratura classica, Storie locali. Inoltre si vuole
dare risalto e valorizzare il Concorso Nazionale di Poesia “Tronto”, che venne indetto per la prima volta
dalla Biblioteca comunale nel 1988, su idea del poeta locale Nazario Ricchi. L’amministrazione
comunale prepara ogni anno l’edizione successiva.
A Grottammare si intende promuovere sia il centro dell’antico borgo storico, che è Piazza Peretti dove
si affacciano i principali edifici pubblici del vecchio comune: la chiesa di San Giovanni Battista, il
palazzo comunale, il teatro dell’Arancio, la torre civica e le Logge, da dove è possibile godere di un
suggestivo scorcio sull’insediamento costiero del paese e sul litorale delle località limitrofe. Poco distante
si trovano la seicentesca chiesa di Santa Lucia attribuita all'architetto Fontana e il restaurato Torrione
della Battaglia. Il borgo storico ogni anno è la cornice del tradizionale Presepe Vivente, che vede
centinaia di figuranti in costume d’epoca trasformare il paese nelle abitazioni della Palestina dei tempi di
Gesù. È un vero e proprio cammino che si snoda tra le vie del vecchio incasato, vengono inoltre riaperte
per questa occasione le “Grotte”;
Si vuole, inoltre, valorizzare la Biblioteca Comunale e la Sacra Giubilare, con cui si rivive lo sbarco di
Papa Alessandro III sul litorale grottammarese, avvenuto per una terribile tempesta nel 1175.
Originalmente tale rievocazione avveniva solo quando il 1 luglio è domenica, dal 2014 invece si ripete
ogni anno. Degni di nota sono anche i grandiosi festeggiamenti che ogni anno si ripetono per il patrono
San Paterniano (10 Luglio); la tradizione popolare vuole che ogni volta che i festeggiamenti non sono
stati all'altezza proprio il 10 luglio sono avvenute a Grottammare le grandinate più straordinarie e la
rievocazione della Processione del Cristo Morto, che avviene ogni tre anni. Il corteo coinvolge
tradizionalmente centinaia di persone di Grottammare, che si tramandano di padre in figlio i ruoli assunti.
La processione percorre le vie del paese, illuminate solo da torce attraversando il vecchio incasato e la
marina a valle, accompagnata dal suono di tamburi e chiarine. Tre cori composti rispettivamente da
bambine, ragazze e donne vestite completamente di nero, al suono di tamburi e chiarine cantando
inni religiosi, accompagnano i partecipanti durante tutta la rappresentazione.
A Massignano, attraverso questo progetto, si vuole valorizzare la tradizione dei fischietti, delle pipe e
della terracotta, sia attraverso il Museo, che attraverso la tradizionale Mostra Mercato che si svolge ogni
anno. Inoltre Massignano è la terra della prima e più antica sagra, la sagra delle Frittelle che da
cinquant’anni si ripete ogni anno, dunque si vuole andare alla riscoperta delle origini di questa tradizione.
A Monsampolo del Tronto si vuole valorizzare le risorse archeologiche artistiche del suo territorio come:
i Reperti, trovati in contrada Treazzano, che testimoniano contatti avuti con la civiltà Micenea (1250-1100
a.C.) e il centro storico che conserva l’assetto di borgo rinascimentale fortificato. Inoltre si vuole
valorizzare il Museo archeologico, il Museo Civico - convento di S. Francesco con il “Museo delle
Mummie nella cripta chiesa Maria SS. Assunta” , i suggestivi “Percorsi Ipogei del Castello” con mostra
permanente di presepi artistici, e la Biblioteca Tomistica di S. Alessio fondo antico, incunaboli e volumi
sec. XV-XVIII.
A Montalto delle Marche con questo progetto si vuole valorizzare il Palazzo Municipale dove si
possono ammirare gli stemmi in travertino con l’arme dei Governatori che hanno retto le sorti del
Presidiato di Montalto dalla fine del 1500 fino all’ unità d’ Italia.
Al secondo piano si trova la Pinacoteca civica, allestita nel 1997, e divisa in otto sale, ognuna delle quali
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dedicata ad un tema specifico: la sala Sistina dove sono esposti atti e beni dell’ epoca Sistina ben
conservati e restaurati, ritratti, abiti dei Magistrati, arredi della sala del governatore costituito da
poltroncine, sofà, specchio e consolle; la sala Porchia dove si possono ammirare affreschi ed opere
appartenenti alla chiesa principale della frazione, ovvero quella di Santa Lucia; la sala Patrignone con
opere provenienti dalla chiesa del paese; la sala Valdaso, con le sue pale d’ altare e i suoi affreschi; l’
archivio fotografico dove sono esposte un centinaio di foto che vanno dalla metà del XIX sec. agli anni
’60 – ’70 del XX sec. che consentono una lettura dei diversi aspetti della storia locale, sia dal punto di
vista ambientale e architettonico che delle tradizioni e del costume; la sala Sacconi dove è possibile
ammirare lo studio dell’ Architetto con i suoi mobili di notevole pregio, ricostruito sulla base dei
documenti da lui stesso scritti ed infine la sala Licini, dedicata a questo artista piceno di grande rilievo nel
panorama mondiale della pittura del ‘900.
Noltre si vuole valorizzare il Museo delle Carceri che è situato in un livello intermedio tra il piano terra
ed il primo piano del Palazzo Municipale, ha al suo interno essenziali arredi ricostruiti sulla base di un
Inventarium del 1604 i quali, insieme ai graffiti ed ai disegni lasciati dai reclusi sulle pareti delle celle,
contribuiscono a recuperare quella dimensione storica e suggestiva dell’ ambiente.
Sul fondaco del Palazzo, dove si trovavano le antiche cucine, è stato allestito il museo etnografico
intitolato “L’ acqua, la terra, la tela” dedicato alla civiltà contadina, dove sono esposti gli antichi oggetti ed
attrezzi appartenenti agli antichi lavori manuali.
In quelli che un tempo erano i locali che costituivano la residenza del carceriere e del corpo di Guardia
(situate sempre nel palazzo dei Presidi), si trova il Museo archeologico il quale vuole ripercorrere, con la
documentazione dei materiali, le varie fasi storiche del territorio di Montalto e del circondario, per cui è
stata curata una disposizione cronologica delle vetrine patendo dalla preistoria fino all’ epoca romana,
passando per il periodo piceno.
Spostandosi dal Palazzo Municipale a quello del Seminario Vescovile, collocato sulla piazza principale del
paese, è allestito uno dei Musei Sistini del Piceno che raccoglie importantissimi capolavori dell’arte sacra
dell’ intera diocesi, tra cui il reliquiario di Sisto V, capolavoro assoluto di arte orafa tardo gotica francese
di XIV – XV sec.
A Monteprandone si vuole valorizzare il Museo civico libreria- codici San Giacomo della Marca, la
biblioteca, istituita da San Giacomo della Marca, che contiene la presenza di un codice del IX-X secolo e
di 54 codici del XIV-XV secolo. Sono presenti inoltre opere di S. Bonaventura, di San Giovanni
Damasceno, di Seneca, di Boezio, di Cicerone, di San Gregorio, di S. Agostino, di Scoto, di
Aristotele, etc., una lettera autografa del Santo a S. Giovanni da Capestrano, cataloghi di varie
epoche, documenti inerenti la libreria e le antiche pergamene medievali del castello di Monteprandone.
Ogni anno, dal 1500, si rivive la storica processione del Cristo Morto. Il venerdì santo, prima della
Pasqua, alla sera, si ritrovano nella Chiesa di San Niccolò di Bari, oltre 300 le persone del paese che
vestono i ruoli dei personaggi storici che compongono la processione, dalle pie donne ai portatori, dalla
banda ai chierichetti.
A Offida è particolarmente significativa ad Offida la tradizione enogastronomica (“Ad Offida si spende
poco e si mangia bene” dicevano in passato i cittadini dei paesi limitrofi).
Oltre alle specialità della cucina marchigiana, si possono gustare due prodotti tipici di Offida: il Chichì
ripieno (una focaccia molto saporita e gustosa farcita con tonno alici, sottaceti e capperi) e i Funghetti
(dolci a base di farina, zucchero ed anice). Si vuole anche dare sempre maggiore rilievo all’arte del
merletto a tombolo.
A Ripatransone con questo progetto si vuole puntare alla valorizzazione delle radici storiche e culturali
del territorio ripano. Lo si vuole fare attraverso:
 la valorizzazione del Museo della civiltà contadina ed artigiana che con oltre 2.000 pezzi tra
attrezzi e manufatti dà testimonianza di mestieri e di vita contadina tra la fine dell'Ottocento e la
metà del Novecento ed è articolata in più sezioni: bottega del fabbro, del calzolaio, del falegname,
8




mezzi di illuminazione, pesi e misure, terraglie, tessitura, mezzi di trasporto, viticoltura e cantina,
lavoro dei campi, cucina, camera da letto, scuola e giocattoli;
La realizzazione della “festa del grano”, nella prima settimana di agosto, in cui si rivive la
trebbiatura con attrezzatura d’epoca;
La riscoperta del piatto tipico, che è il Ciavarro (una minestra a base di legumi);
La manifestazione storica il Cavallo di Fuoco che si compie dal 1682, quando in occasione
dell’incoronazione della Madonna di San Giovanni a Patrona della città e della Diocesi, un abile
fuochista di Atri, concluso il suo lavoro, con tutto quello che gli rimaneva improvviso uno
spettacolo in sella al suo cavallo. Oggi la sagoma del cavallo è una struttura metallica, che poggia
su di un sostegno avente due ruote gommate ed è trainato da alcune persone; i fuochi sono
spettacolari e durano circa mezz’ora. La storia del cavallo di fuoco con tutte le sue evoluzioni sono
oggi visitabili nel museo del Cavallo di Fuoco;
Il Teatro storico Mercantini, aperto al pubblico nel 1824, conta 50 palchi su tre ordini, con
sipario storico dipinto da Giuseppe Ruffini, dal 1894 intitolato a Luigi Mercantini.
A San Benedetto Del Tronto il progetto di valorizzazione del Polo Museale Museo del Mare e della
cultura marinara prevede l’attuazione di una serie di attività, tra le quali l’organizzazione di eventi,
seminari, incontri pubblici, momenti di dibattito, esposizioni temporanee, attività educative e didattiche,
visite guidate, attività di comunicazione, realizzazione di studi e ricerche sulle tematiche della cultura
marinara, realizzazione di materiale documentario e pubblicazioni, etc.
Per la realizzazione delle attività si ritiene fondamentale che il Polo Museale agisca attraverso uno stretto
rapporto sinergico con l’Archivio Storico Comunale, che conserva i documenti prodotti o acquisiti dal
Comune di San Benedetto del Tronto nel corso della sua attività dal XVII al XX secolo (1970 circa), e la
Biblioteca Comunale Multimediale “G. Lesca”.
A Comune di Spinetoli si svolge la “Festa dei Carri dell’Uva” ogni sabato della seconda settimana di
settembre, che ha lo scopo e l’obiettivo di tramandare i valori della vita dei campi, prima della
meccanizzazione, quando lavorare la terra era un sacrificio e frutto di tanto faticoso lavoro. In particolare
viene valorizzata la vendemmia. Dei figuranti presenti sui carri che suonano strumenti musicali
provenienti dalla tradizione popolare contadina, quali l'organetto a due bassi, la fisarmonica, e danzano le
tradizionali coreografie campagnole. Ogni gruppo pensa alla progettazione e realizzazione del proprio
carro allegorico. Ogni carro riproduce tutte le attività che stagionalmente si compiono in campagna
durante il periodo della vendemmia. Ogni carro risulta costituito da più unità e da diverse scenette di vita
agreste. Questa rievocazione, è iniziata più di 40 anni fa, nell'ambito della Festa della Madonna delle
Grazie, che si svolge ogni anno a Spinetoli.
Alla fine di agosto si svolge il Concorso Nazionale di Scultura e a maggio la Notte dei Musei. Tra i
prodotti enogastronomici troviamo i Maccheroncini alla Pagliarana (a cui è dedicata una sagra a fine
luglio) e lo “stoccafisso”.
3. Il problema evidenziato nel contesto
Nel 2014 il turismo marchigiano ha registrato valori positivi sia negli arrivi sia nelle presenze, in
controtendenza con il dato nazionale che, in entrambi i casi, presenta invece valori negativi. I risultati
ottenuti premiano le attività messe in campo in Italia e all’estero. Nonostante la forte contrazione
generalizzata della spesa destinata alle vacanze, le Marche sono riuscite ad intercettare le esigenze dei
turisti. La situazione è sicuramente positiva anche per la Provincia di Ascoli Piceno a cui fanno i
riferimento i dati che sono stati pubblicati dall’Osservatorio regionale del turismo della Regione Marche.
Con oltre 338.000 arrivi o quasi 1.900.000 presenze nel corso del 2014 la provincia di Ascoli Piceno ha
evidenziato di possedere capacità di ricezione e gestione dell’ospitalità e del turismo particolarmente
significative.
9
Non tutte le realtà locali però riescono ad attrarre quei 300.000 turisti che, ad una indagine svolta proprio
dall’Osservatorio regionale, rimangono per quasi tutto il periodo della loro vacanza nelle strutture recettive
10
sulla costa, ignorando le ricchezze culturali e gastronomiche che riservano i Comuni delle colline
marchigiane.
Tra l’altro sono proprio i turisti del nord Europa, soprattutto tedeschi, svizzeri, inglesi e francesi, che
sarebbero attratti dalle “perle nascoste” che possono riservare i nostri borghi sulle colline picene unite
ad un’offerta culinaria di assoluta qualità.
C’è infine un altro elemento che emerge da una indagine su 500 studenti delle scuole medie di
Ripatransone, Offida, Monteprandone e San Benedetto del Tronto.
L’indagine ha fatto emergere la non-conoscenza di quali fossero le feste tradizionali del proprio Comune,
quali fossero i piatti tipici, quali fossero le storie e le origini del proprio Comune.
Non è solo un problema di ignoranza a cui sopperire in qualche modo. Va evidenziato piuttosto che cosa si
perde se permane questo stato di trascurata non-conoscenza: si perde la possibilità di gestire dal basso il
patrimonio culturale di un territorio.
Data la struttura decentrata, di forte capillarità del patrimonio che abbiamo in Italia e soprattutto nelle
Marche, possiamo dare un esempio di “democrazia dal basso” nella gestione del patrimonio
culturale, puntando sulle associazioni, sui circoli, sulle scuole stesse che promuovano il riconoscimento
e la salvaguardia delle culture locali con criteri partecipativi e in grado di produrre sviluppo locale.
L’approccio che dovrebbe essere utilizzato non è l’uso di classifiche dei beni per importanza, magari con
il conflitto tra tipi diversi di beni in sé incomparabili (Roma, Venezia, Firenze, ecc.) , ma si ritiene
significativo favorire un lavoro anche di tipo conoscitivo, documentario e partecipativo, così che siano le
culture locali protagoniste del loro “destino”.
Non solo.
Da un punto di vista squisitamente culturale gli stessi studenti che ignorano la storia locale rischiano di
non formarsi ad una cultura e ad una coscienza storica che fondano la propria identità.
Ci sono state esperienze di insegnanti operanti nelle scuole dei Comuni del nostro progetto che hanno
aiutato i ragazzi a prendere consapevolezza della storia locale con visite guidate e ricerche sui luoghi
archeologici.
Ma dall’indagine nelle scuole di cui sopra si evidenzia un rapporto tra l’insegnamento della storia e la
storia locale che può essere descritto nei termini seguenti:



Ci sono studenti che fanno esperienze episodiche di formazione storica mediante lo studio della
storia a scala locale, ma ci sono molti più studenti che non hanno tale beneficio;
l’episodicità delle esperienze non giova alla formazione di una cultura storica e di una coscienza
storica nella quale la storia a scala locale sia un elemento strutturalmente insediato;
la scomparsa della storia a dimensione locale dall’orizzonte del curricolo sancisce la sua scarsa
rilevanza agli occhi degli studenti che pure ne hanno fatto una qualche esperienza.
La mancanza di un curricolo - della programmazione di un percorso didattico in funzione di
determinati obiettivi formativi, con la precisa indicazione dei contenuti e dei metodi - rende possibile che
uno stesso insieme di studenti ripeta analoghe esperienze di apprendimento in classi diverse senza
incremento né di conoscenze, né di competenze.
Occorre riconoscere il diritto di cittadinanza delle storie locali all'interno del curricolo di
formazione storica per consentire agli studenti di conoscere il passato del territorio nel quale si svolge la
loro vicenda biografica, capire l'intreccio tra storie locali e storie nazionali e sovranazionali, comprendere
il rapporto tra il presente e il passato delle realtà locali nelle quali si inseriranno come cittadini.
Perché ci sia questo incremento occorre proporre sia esperienze di ricerca su temi a scala microareale (ad
esempio, le tradizioni del proprio Comune anche in riferimento alle esperienze da raccogliere con gli
anziani) sia esperienze a scala macroregionale (ad esempio, la storia dei Piceni prima della conquista
romana e i reperti archeologici connessi con questa storia).
11
In questo quadro è utile ricordare il pensiero di un illustre archeologo il prof. Daniele Manacorda: “Sono
convinto che per trasmettere l’eredità del passato non bastano le soluzioni tecniche, che sono comunque
necessarie: occorrono anche strumenti culturali.
La premessa per la conservazione delle testimonianze materiali del passato sta anche nella nostra
capacità di creare le condizioni perché si continui a percepire diffusamente il loro valore. Per questo gli
archeologi devono riflettere su quella che è forse la funzione sociale e morale più alta della loro
disciplina, che è il tentativo di contrastare sì l’oblio, ma rimotivandolo continuamente” (Manacorda,
2008).
Le testimonianze materiali del passato non costituiscono in sé ‘memoria’: solo attraverso una
rielaborazione sempre nuova ciascuno di noi, individui e collettività, ricostruisce e sceglie nel presente i
pezzi del passato da traghettare nel futuro.
A conferma di quanto detto vale la pena riprendere anche il pensiero di Alain Schnapp, uno dei massimi
esperti di archeologia a livello mondiale, che in una intervista così si esprime: “La relazione tra arte e
archeologia credo sia connessa all’idea dell’uomo faber: la tecnica diventa arte e viceversa. Quando gli
oggetti vengono sottratti al sistema produttivo, si pone la questione ambigua del loro significato. La
questione della doppia funzione, simbolica e tecnica, potrebbe esprimersi metaforicamente con l’esempio
dell’alga blu, ermafrodita, le cui componenti maschile e femminile ad un certo punto si dividono e devono
poi riunirsi per la riproduzione…”
AZIONI 2014
v.a. 2014
Note
Siti internet destinati alla promozione della
cultura locale e delle tradizioni dei 13 Comuni
=
Difficoltà ad aggiornare i siti e rinnovarli nella
veste grafica
Promozione delle attività culturali e delle
manifestazioni nei 13 Comuni soprattutto presso
le strutture recettive della costa adriatica
Sezioni apposite di cultura e tradizioni locali sui
siti internet dei 13 Comuni
16
Attività nelle scuole
=
Richieste da parte di associazioni e
amministrazioni locali per incrementare queste
iniziative
necessità di incrementare queste sezioni e le
modalità di contatto con i fruitori di iniziative
culturali e soprattutto con il mondo giovanile;
Difficoltà a coinvolgere gli alunni delle scuole e
sensibilizzarli al patrimonio artistico locale; non vi
è materiale informativo nei vari siti storici/artistici
formulati appositamente per bambini/ragazzi.
Ore di apertura musei (ore su base settimanale)
36
2
mancanza di copertura nei periodi estivi e nelle
sere dei mesi luglio e agosto
4. Destinatari e beneficiari
I destinatari sono gli abitanti dei Comuni inclusi nel progetto che potranno beneficiare del
riconoscimento e della salvaguardia delle culture locali con criteri partecipativi e in grado di
produrre uno sviluppo locale.
I beneficiari sono i giovani e i giovanissimi che potranno apprezzare le storie e le culture locali; ma
saranno beneficiari anche i turisti, soprattutto stranieri, che avranno la possibilità di fruire delle ricchezze
artistiche e culturali dei 13 Comuni che verranno valorizzate attraverso interventi mirati.
12
5. Conclusioni
Come riportato nei dati sopra esposti, nell’anno 2014 si sono registrati, per quel che concerne le attività
culturali, mancanza di strumenti adeguati e soprattutto la mancanza di una strategia per coinvolgere
i giovani e i giovanissimi sulle tematiche della cultura e delle tradizioni locali.
Occorre valorizzare la disponibilità degli insegnanti e dei dirigenti scolastici a svolgere il compito di
“trasmettitori” di contenuti culturali attraverso iniziative con gli alunni delle scuole.
Si tratta di mantenere un’attenzione costante alla scala locale durante tutto il corso degli studi, realizzare
moduli di storia locale integrati studiando i collegamenti tra storia a scala locale e storia generale.
E’ necessario mettere in campo programmi innovativi che vadano ad esaltare i già buoni servizi messi in
atto dai diversi Comuni in sinergia con le realtà recettive che operano con i turisti – soprattutto stranieri –
nei Comuni della costa adriatica.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo:
L’obiettivo del nostro progetto è quello di valorizzare le storie e le culture locali dei 13 Comuni
interessati cercando di coinvolgere, quanto più possibile, la popolazione residente, le scuole
(insegnanti e dirigenti scolastici), gli anziani come portatori di memoria, i giovani come destinatari,
le realtà recettive in grado di allargare la proposta culturale a turisti e ospiti provenienti
dall’esterno.
Indicatori
Indicatore 1: Elaborazione di sezioni apposite sui siti internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e
alla conoscenza di storie e culture locali: storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare; le
tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; origine e storia
delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici.
Indicatore 2: Incremento di almeno 5 iniziative culturali all’interno dei 16 eventi e manifestazioni nel
corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto in accordo con le strutture recettive
dei Comuni della costa adriatica.
Indicatore 3: collaborazione nella didattica museale e tour guidati; supporto nella digitalizzazione fondi
librari e ricerche (biblioteche e archivi storici) e nella programmazione di almeno 50 ore di apertura dei
musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna;
Indicatore 4: avvio di un progetto all’interno di 13 scuole nei Comuni interessati in cui gli alunni, sotto
la guida dei propri insegnanti e all’interno di un programma condiviso con i dirigenti scolastici,
dovranno effettuare ricerche sui siti storici del territorio, intervistare le persone anziane sulle storie di vita
legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; l’origine e storia delle varie manifestazioni
folkloristiche; la cucina e i piatti tipici
Indicatore 5: Elaborare e stampare almeno 3 opuscoli informativi sulle tradizioni culturali appositamente
13
per bambini/ragazzi da distribuire anche presso le agenzie turistiche del territorio .
AZIONI 2014
v.a. 2014
note
Previsione 2016
Scostamento
V.A.
Siti internet destinati
alla promozione della
cultura locale e delle
tradizioni
dei
13
Comuni
Attività culturali nelle
16
manifestazioni
promosse
dai
13
Comuni
=
Difficoltà ad aggiornare
i siti e rinnovarli nella
veste grafica
13
+ 13
16
Richieste da parte di
associazioni e
amministrazioni locali
per incrementare attività
culturali in queste
iniziative presso le
strutture recettive
della costa adriatica
necessità di
incrementare queste
sezioni e le modalità di
contatto con i fruitori di
iniziative culturali e
soprattutto con il mondo
giovanile;
Difficoltà a coinvolgere
gli alunni delle scuole e
sensibilizzarli al
patrimonio artistico
locale; non vi è
materiale informativo
nei vari siti
storici/artistici formulati
appositamente per
bambini/ragazzi
coadiuvato da uscite e
esperienze all’esterno
della scuola e sul
campo.
23
+7
13
+ 11
13
+13
mancanza di copertura
nei periodi estivi e nelle
sere dei mesi luglio e
agosto
50
+ 14 ore settimanali
in più e apertura
serale/notturna.
Sezioni apposite di
cultura e tradizioni
locali sui siti internet
dei 13 Comuni
2
Attività nelle scuole
=
Ore di apertura musei
(ore
su
base
settimanale )
36
14
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8. 1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il piano di azioni descritto di seguito ha lo scopo di realizzare l’obiettivo sopra esposto e consiste
nell’implementazione di una serie di attività ad esso strettamente correlate, mirate valorizzazione delle
ricchezze artistiche e culturali del territorio.
Azione 1: progettazione di dettaglio
1.1. Progettazione di dettaglio del Piano di lavoro:
1.1.1. Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue sottospecifiche (sottoattività,
risultati attesi);
1.1.2. Team Building del gruppo: incontri di kickoff e costituzione formale dello staff,
condivisione dell’organigramma di progetto e assegnazione dei ruoli;
1.1.3. Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato.
1.2. Allestimento strumenti e documentazione di progetto:
1.2.1. Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il networking: banche dati, registri,
verbali riunioni, ecc;
1.2.2. Costruzione strumenti di gestione dell’utenza: schede utente, formulari di progettazione
individualizzata, raccolta cartelle cliniche, ecc.
Azione 2: Networking
2.1.Pianificazione della comunicazione
2.1.1 Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti target comunicativi;
2.1.2 Definizione della tempistica dei cicli comunicativi;
2.1.3 Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster,
inserzioni web ecc.)
2.1.4 Presa di contatto con i media (radio locali, testate locali, siti del Comune di San Benedetto
del Tronto, Comune di Appignano del Tronto, Comune di Monteprandone, Comune di
Offida, Comune di Spinetoli, Comune di Montalto delle Marche, Comune di Monsampolo
Del Tronto, Comune di Castel di Lama, Comune di Massignano, Comune di Ripatransone,
Comune Castorano, Comune di Colli del Tronto, Comune di Grottammare);
2.2 Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale territoriale:
2.2.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi;
2.2.2 Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione della nuova offerta di servizi;
2.2.3 Invio degli inviti a uffici dei Comuni, Dirigenti scolastici, referenti scuole,
Associazionismo, Centri Anziani e cooperazione sociale locale;
15
2.2.4 Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari all’avvio delle attività;
2.3 Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza:
2.3.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi;
2.3.2 Implementazione delle misure comunicative (affissioni, spedizioni, incontri nelle scuole);
2.3.3 Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle nuove iniziative;
Azione 3: interventi di valorizzazione delle risorse culturali
3.1 Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti internet dei 13 Comuni dedicati alla
promozione e alla conoscenza di storie e culture locali:
 I siti archeologici e i musei locali;
 storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare; le tradizioni artistiche e artigianali;
 i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;
 origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche
 la cucina e i piatti tipici
3.2 collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali nel corso dell’anno programmati dai 13
Comuni interessati dal progetto e promuovere attività culturali legate a queste iniziative presso le
strutture recettive della costa adriatica
3.3 collaborazione nella didattica museale e tour guidati; supporto nella digitalizzazione fondi librari e
ricerche (biblioteche e archivi storici) e nella programmazione di almeno 50 ore di apertura dei musei
nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna;
3.4 supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto all’interno delle 13 scuole in cui gli studenti
dovranno effettuare ricerche sui siti storici del territorio, intervistare le persone anziane sulle storie di
vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; l’origine e storia delle varie manifestazioni
folkloristiche; la cucina e i piatti tipici
3.5 Elaborare e stampare materiale informativo nei vari siti storici/artistici formulati appositamente per
bambini/ragazzi.
Azione 4: Chiusura del progetto
4.1. Analisi quantitativa dei risultati conseguiti;
4.2. Analisi qualitativa dei risultati conseguiti;
4.3. Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati
conseguiti;
4.4. Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2016.
Diagramma di Gantt
ATTIVITÀ
1
2
MESI
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Nome progetto: La memoria ha bisogno del suolo
Obiettivo: L’obiettivo del nostro progetto è quello di
valorizzare storie e culture locali dei 13 Comuni interessati
cercando di coinvolgere, quanto più possibile, la
popolazione residente, le scuole (insegnanti e dirigenti
16
scolastici), gli anziani come portatori di memoria, i giovani
come destinatari, le realtà recettive in grado di allargare la
proposta culturale a turisti e ospiti provenienti
dall’esterno.
Azione 1 - progettazione di dettaglio
Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue
X
sottospecifiche
X
Team Building del gruppo
X
Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato
Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il X
networking
X
Costruzione strumenti di gestione dell’utenza
Azione 2: Networking
Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti
X
target comunicativi
Definizione della tempistica dei cicli comunicativi
X X
X X
Costruzione dei prodotti per la comunicazione
Presa di contatto con i media
X X
Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di X X
servizi
Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione X X
della nuova offerta di servizi
X X
Invio degli inviti a uffici dei Comuni, Dirigenti scolastici,
referenti scuole, Associazionismo, Centri Anziani
e
cooperazione sociale locale;
Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari X X
all’avvio delle attività
Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di X X
servizi
X X
Implementazione delle misure comunicative
Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle X X
nuove iniziative
Azione 3 : interventi di valorizzazione delle risorse
culturali
Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti
X
internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla
conoscenza di storie e culture locali:
 I siti archeologici e i musei locali;
 storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel
mare; le tradizioni artistiche e artigianali;
 i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi
tradizionali;
 origine e storia delle varie manifestazioni
folkloristiche
 la cucina e i piatti tipici
X X X X X X X X X
17
Collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali nel
corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal
progetto e promuovere attività culturali legate a queste
iniziative presso le strutture recettive della costa adriatica
Collaborazione nella didattica museale e tour guidati; supporto
nella digitalizzazione fondi librari e ricerche (biblioteche e
archivi storici) e nella programmazione di almeno 50 ore di
apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una
apertura serale/notturna;
X
Supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto all’interno
delle scuole in cui gli studenti dovranno effettuare ricerche
sui siti storici del territorio, intervistare le persone anziane
sulle storie di vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e
artigianali; l’origine e storia delle varie manifestazioni
folkloristiche; la cucina e i piatti tipici
X
X X X X X X X X X
X X X
X X X X X X X X X
Elaborare e stampare materiale informativo nei vari siti
storici/artistici formulati appositamente per bambini/ragazzi.
Azione 4: Chiusura del progetto
Analisi quantitativa dei risultati conseguiti
Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi
del contesto alla luce dei risultati conseguiti
Definizione delle misure di follow-up da intraprendere e
nuova progettazione 2016
X X X
X
X
X
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività.
ATTIVITA’
Quantità e funzione
risorse umane coinvolte
Titoli, qualifiche ed
esperienza attinenti
Azione 1: Progettazione di
dettaglio:
- Progettazione di dettaglio del
piano di lavoro
- Allestimento strumenti e
documentazione di progetto
n. 3 sociologi
Laurea in sociologia
n. 3 psicologi
Laurea in psicologia
n. 3 progettisti
Laurea in sociologia
Azione 2: Networking:
- Pianificazione della
comunicazione
- Networking con gli attori
istituzionali e del privato sociale
territoriale
- Implementazione Piano di
comunicazione dell’iniziativa
alla cittadinanza
Azione 3 :Interventi di
valorizzazione delle risorse
culturali:
n. 4 esperti in comunicazione
Laurea in scienze della comunicazione
n. 4 sociologi
Laurea in sociologia
n. 2 psicologi
Laurea in psicologia
Supporto nell’organizzazione di
sezioni apposite sui siti
n. 4 operatori culturali
Laurea Dams
18
internet dei 13 Comuni
dedicati alla promozione e alla
conoscenza di storie e culture
locali:
 I siti archeologici e i
musei locali;
 storie di vita legate al
lavoro dei campi o al
lavoro nel mare; le
tradizioni artistiche e
artigianali;
 i canti tradizionali, i
giochi, i balli, costumi
tradizionali;
 origine e storia delle
varie manifestazioni
folkloristiche
 la cucina e i piatti tipici
n. 10 volontari
Insegnanti in pensione
n. 2 esperti informatici
Laurea in informatica
n. 3 esperti in comunicazione
Laurea in scienze della comunicazione
Collaborazione
nell’organizzazione degli eventi
culturali nel corso dell’anno
programmati dai 13 Comuni
interessati dal progetto e
promuovere attività culturali
legate a queste iniziative presso
le strutture recettive della costa
adriatica
Collaborazione nella didattica
museale e tour guidati; supporto
nella digitalizzazione fondi
librari e ricerche (biblioteche e
archivi storici) e nella
programmazione di almeno 50
ore di apertura dei musei nel
periodo estivo con l’opzione di
una apertura serale/notturna;
n. 10 volontari
Membri delle associazioni locali
n. 5 operatori culturali
Laurea Dams
n. 2 esperti in comunicazione
Laurea in scienze della comunicazione
n. 5 operatori culturali
n. 8 volontari
Laurea Dams o in lettere
Membri delle associazioni locali ed insegnanti
in pensione
n. 3 esperti in comunicazione
Laurea in scienze della comunicazione
Supportare la elaborazione e
l’avvio di
un progetto
all’interno delle scuole in cui gli
studenti dovranno effettuare
ricerche sui siti storici del
territorio, intervistare le persone
anziane sulle storie di vita legate
ai
lavori, alle tradizioni
artistiche e artigianali; l’origine
e
storia
delle
varie
manifestazioni folkloristiche; la
cucina e i piatti tipici
n.5 Educatori Professionali
n. 4 volontari
n. 4 operatori culturali
n. 3 esperti in comunicazione
n. 13 insegnanti
Laurea in educatore professionale
Insegnanti in pensione
Laurea Dams
Laurea in scienze della comunicazione
Laurea in scienze dell’educazione
Elaborare e stampare materiale
informativo
nei
vari
siti
storici/artistici
formulati
appositamente per bambini/ragazzi
n. 3esperti di grafica
n. 2 storici
n. 2 volontari
Diploma in grafica
Laurea in lettere classiche
Insegnanti in pensione
19
Azione 4: Chiusura del progetto
- Analisi quantitativa dei risultati
conseguiti
- Analisi qualitativa dei risultati
conseguiti
- Definizione situazione di arrivo
del territorio e nuova analisi del
contesto alla luce dei risultati
conseguiti
- Definizione delle misure di
follow-up da intraprendere e
nuova progettazione 2016
TOTALE
106
OPERATORI:
n. 4 sociologi
Laurea in sociologia
n. 3 psicologi
Laurea in psicologia
n. 2 progettisti
Laurea in sociologia
n. 3 esperti di comunicazione
Laurea in scienze della comunicazione











11 sociologi
8 psicologi
5 progettisti
9 esperti in
comunicazione
18 operatori
culturali
2 esperti informatici
5 educatori
professionali
2 storici
3 esperi in grafica
34 volontari
13 insegnanti
Operatori: 76
Volontari: 30
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Ruolo:
Il coinvolgimento del volontario nelle realtà sopra esposte si offre come momento di formazione
particolare nel settore del patrimonio artistico e culturale e della sua fruizione e diffusione.
20
ATTIVITA’
Azione 1: Progettazione di dettaglio:
- Progettazione di dettaglio del piano di lavoro
- Allestimento strumenti e documentazione di progetto
Azione 2: Networking:
- Pianificazione della comunicazione
- Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale
territoriale
- Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla
cittadinanza
Attività previste per i giovani del SCN
- Partecipazione agli incontri di avvio progetto
- Partecipazione a stesura documenti di progetto e
allestimento strumenti
- Collaborazione nella realizzazione dei prodotti
comunicativi (testi, brochure, volantini, poster,
inserzioni web ecc.)
- Realizzazione in affiancamento agli operatori del
servizio di incontri nelle scuole, con le Associazioni,
nei circoli per anziani, nelle parrocchie ecc.;
- Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni,
diffusione dei materiali ecc.)
Azione 3 :Interventi di valorizzazione delle risorse culturali:
Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti internet
dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla conoscenza di
storie e culture locali:
 I siti archeologici e i musei locali;
 storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel
mare; le tradizioni artistiche e artigianali;
 i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;
 origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche
 la cucina e i piatti tipici
Collaborazione con i web-master per la costruzione dei
settori “Cultura e tradizioni locali” nei siti dei 13
Comuni coinvolti;
Collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali nel corso
dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto e
promuovere attività culturali legate a queste iniziative presso le
strutture recettive della costa adriatica
Collaborazione nella didattica museale e tour guidati; supporto
nella digitalizzazione fondi librari e ricerche (biblioteche e archivi
storici) e nella programmazione di almeno 50 ore di apertura dei
musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura
serale/notturna;
Supporto nella pianificazione dell’attività con gli
organizzatori degli eventi culturali e supporto nelle
attività di promozione presso le strutture recettive della
costa adriatica.
Supporto nelle attività di didattica museale e e tour
guidati; supporto nella digitalizzazione fondi librari e
ricerche (biblioteche e archivi storici) e nella
programmazione ; collaborazione nella apertura dei
musei nel periodo estivo.
Supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto all’interno
delle scuole in cui gli studenti dovranno effettuare ricerche sui siti
storici del territorio, intervistare le persone anziane sulle storie di
vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; l’origine
e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti
tipici
Aiuto nelle uscite esterne programmate dalle scuole in
accordo con gli insegnanti e dirigenti scolastici;
supporto nella creazione di materiale per le interviste
che bambini e ragazzi faranno agli anziani dei Comuni
su cui insistono le scuole;
raccolta del materiale raccolto e supporto per
l’inserimento del materiale audio-video nei siti dei 13
Comuni
Supporto nella elaborazione del materiale informativo;
distribuzione nelle agenzie turistiche del territorio.
Partecipazione a incontri di chiusura progetto
Elaborare e stampare materiale informativo formulati
appositamente per bambini/ragazzi
Azione 4: Chiusura del progetto
- Analisi quantitativa dei risultati conseguiti
- Analisi qualitativa dei risultati conseguiti
- Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi
del contesto alla luce dei risultati conseguiti
Definizione delle misure di follow-up da intraprendere e nuova
progettazione 2016
21
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
22
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
22
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
- partecipare nei tempi e con le modalità concordate, rispettando gli orari, l’ambiente, i modelli
e le regole della realtà dell’ente ospitante;
- garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze e applicazioni relative a programmi e
organizzazioni dell’ente ospitante
- garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze relative a storie e situazioni del target
22
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
VIA P. C.
ORAZI,3
1
COMUNE CASTORANO
CASTORANO
2
COMUNE DI APPIGNANO DEL
TRONTO
APPIGNANO DEL
TRONTO
3
COMUNE DI CASTEL DI LAMA
CASTEL DI LAMA
4
COMUNE DI COLLI DEL TRONTO
COLLI DEL
TRONTO
5
COMUNE DI GROTTAMMARE
GROTTAMMARE
6
COMUNE DI MASSIGNANO
MASSIGNANO
7
COMUNE DI MONSAMPOLO DEL
TRONTO
MONSAMPOLO DEL
TRONTO
8
COMUNE DI MONTALTO DELLE
MARCHE
MONTALTO DELLE
MARCHE
VIA ROMA,
98
VIA
CARRAFO,
22
P.ZZA
GARIBALDI,
1
VIA
MARCONI,
50
P.ZZA G.
GARIBALDI
C.SO V.
EMANUELE ,
87
P.ZZA
UMBERTO I ,
12
9
COMUNE DI MONTEPRANDONE
MONTEPRANDONE
VIA LIMBO,2
COMUNE DI OFFIDA
OFFIDA
10
11
COMUNE DI RIPATRANSONE
RIPATRANSONE
12
COMUNE DI SAN BENEDETTO
DEL TRONTO
SAN BENEDETTO
DEL TRONTO
VIA ROMA,
15
P.ZZA XX
SETTEMBRE
,1
VIALE DE
GASPERI,
124
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
N.
vol.
per
sede
Cognome e nome
30140
1
VANNICOLA
MARIA
GIUSEPPINA
15482
1
8898
2
Cod.
ident.
sede
Data di
nascita
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
C.F.
Cognome e nome
Data di
nascita
VNNMGS58P47C3
21O
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
D’ANGELO
ANTONELLA
DNGNNL75H51G0
11/06/1975 05N
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
CHRRTI65S51A46
11/11/1965 2M
IVANA TOMMASI
22/02/1952
CHERUBINI RITA
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
QNZTZN69M61H7
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
07/09/1958
C.F.
28717
1
GIARDINI SIMONA
GRDSMN68C45A4
05/03/1968 62X
4079
2
16401
1
QUINZI TIZIANA
PARIGIANI
GIANFRANCO
21/08/1969 69O
PRGGFR55D08F0
08/04/1955 44E
IVANA TOMMASI
22/02/1952
PLEBANI MARIO
PLBMRA62T04F38
04/12/1962 0R
TMM VNI
52B62H321F
FRNMNL56S65F41
25/11/1956 5P
CRRFNN66C14D0
14/03/1966 86B
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
53657
2
6665
1
4093
3
FIORENZA
MARINELLA
CIARROCCHI
FERNANDO
16412
2
ANTONELLI
SERENA
30/01/1972
NTNSRN72A70G0
05Q
53669
2
IVANA VOLPI
06/12/1956
VLPVNI56TH321L
25478
2
RENATA
BRANCADORI
BRNRNT52T49H76
09/12/1952 9Q
23
13
COMUNE DI SPINETOLI
SPINETOLI
P.ZZA
LEOPARDI,
31
53674
2
POLI
MARIALUANA
09/04/1966
PLOMLN66D49A46
2X
IVANA TOMMASI
22/02/1952
TMM VNI
52B62H321F
24
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il sistema e le modalità dell’impianto comunicativo del progetto riveste una peculiarità
centrale per il successo dell’intervento stesso.
Pertanto va curato con attenzione e con grande professionalità utilizzando specifiche
competenze (a livello produttivo) e strategie implementative (a livello comunicativo).
Un’azione trasversale di informazione accompagnerà tutte le fasi dell’intervento attraverso:
banca dati, sito, pubblicazioni, brochure ecc…
Più nello specifico:
Costruzione/Aggiornamento sito web del Comune di Ripatransone e degli altri 12 Comuni
partner : Comune di San Benedetto del Tronto, Comune di Appignano del Tronto,
Comune di Monteprandone, Comune di Offida, Comune di Spinetoli, Comune di
Montalto delle Marche, Comune di Monsampolo Del Tronto, Comune di Castel di
Lama, Comune di Massignano, Comune di Colli del Tronto, Comune di Grottammare
 dedicato all’intervento.
Totale : 10 ore
Incontri - eventi

Incontri (e affissione di manifesti) nelle parrocchie, presso associazioni e luoghi di
aggregazione giovanile; 10 ore

Campagne presso i luoghi di ritrovo dei giovani ovvero nei luoghi maggiormente
frequentati dalle utenti e da potenziali clienti, quali:
 Consultorio
 Pronto soccorso
 Medici di base e Farmacie
 Scuole
 Stazioni di treni e autobus
 Mezzi di trasporto (autobus, metropolitana, treni)
 Autogrill
 Centri commerciali, Supermercati e Mercati
 Discoteche
 Benzinai
 Bar e tabaccherie
 Distributori di sigarette
 Sportelli, URP, Uffici informazioni
 Sportelli sindacali
 Sportelli assicurativi
Totale: 10 ore
Totale per le attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile e del progetto
specifico: 30 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione come da sistema verificato dall’ufficio regionale in sede
di adeguamento
25
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato dall’ ufficio regionale in sede di adeguamento.
In particolare si specifica che i piani di monitoraggio e valutazione dei risultati saranno
costituiti da:
- riunioni tra volontari,
- riunioni tra volontari e i diversi operatori presenti nelle strutture (OLP, Responsabili ed
operatori della sede e Responsabile del Servizio civile nazionale per l’ente),
- riunioni tra gli operatori stessi.
Tali riunioni avranno lo scopo di evidenziare le eventuali problematiche sia proprie della
struttura che in seno al progetto di servizio civile, e saranno condotte con cadenza almeno
mensile, in base alle necessità.
Verranno, inoltre, proposti questionari di valutazione e di autovalutazione, sia specifici per le
diverse tipologie di intervento, sia generali riguardanti l’esperienza di volontariato, comune a
tutte le sedi di attuazione.
In particolare il piano di monitoraggio volto alla valutazione delle performance del progetto
sarà incentrato su 4 punti:
1. Verrà effettuata, in fase di avvio del progetto (prime due settimane), un’analisi dei dati
esistenti (documentazione inerente l’andamento di tutte le attività svolte durante i
progetti di servizio civile precedentemente svolti) al fine di definire la situazione
storicamente determinatasi allo scopo di disporre di un’ampia gamma di fonti di
informazioni.
2. Verranno sottoposti periodicamente (almeno una volta al mese) alle figure coinvolte
nel progetto questionari (diversi a seconda del ruolo ricoperto dalla risorsa all’interno
dell’organizzazione) allo scopo di acquisire informazioni in tempi rapidi da poter
analizzare (anche sulla base dello storico) per valutare i risultati del progetto (positivi
e negativi).
3. Verranno indetti a cadenza mensile dei Focus Group moderati dal responsabile del
sistema di monitoraggio e formazione che si occuperà di analizzare i punti di forza e
debolezza del progetto. Gli aspetti positivi identificati (best practice) saranno utilizzati
e diffusi a tutti i gruppi/risorse coinvolte. Gli aspetti negativi identificati saranno
oggetto di azioni correttive volte alla risoluzione degli stessi.
4. Verranno effettuati sopralluoghi (effettuati dal responsabile del sistema di
monitoraggio e formazione) nelle sedi di attuazione del progetto volte alla valutazione
(tramite intervista e osservazione diretta) delle prassi operative dei gruppi di lavoro
(formati da volontari e operatori locali di progetto) al fine di identificare aspetti
positivi (best practice) e negativi (questi ultimi daranno origine ad una azione
correttiva volta alla risoluzione, ove possibile, delle problematiche riscontrate).
Infine il monitoraggio e la valutazione in itinere verranno effettuati attraverso un dossier di
servizio, uno strumento in progress da aggiornare, che permette di analizzare il servizio in
tutte le sue componenti strutturali, organizzative, gestionali, di funzionamento e legate alle
attività delle azioni progettuali. È prevista la figura di un supervisore che svolgerà lavoro di
sostegno e di valutazione dei volontari del servizio civile. Gli indicatori quantitativi della
qualità del servizio saranno dati dal numero degli iscritti alle attività e dal numero dei degli
utenti fruitori dei servizi.
26
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Nessuno
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Attività
RISORSE TECNICHE
E STRUMENTALI
NECESSARIE
COSTI
EURO
Azione 1: Progettazione di
dettaglio:
- Progettazione di dettaglio del
piano di lavoro
- Allestimento strumenti e
documentazione di progetto
Computer
1000
Stampanti
200
Fotocopiatrici
250
Azione 2: Networking:
- Pianificazione della
comunicazione
- Networking con gli attori
istituzionali e del privato sociale
territoriale
- Implementazione Piano di
comunicazione dell’iniziativa
alla cittadinanza
Azione 3 :Interventi di
valorizzazione delle risorse
culturali:
Computer
1000
Volantini
500
Brochure
700
Computer
Supporto nell’organizzazione di
sezioni apposite sui siti internet
Stampanti
dei 13 Comuni dedicati alla
promozione e alla conoscenza di
Fotocopiatrici
storie e culture locali:
 I siti archeologici e i
musei locali;
 storie di vita legate al
lavoro dei campi o al
lavoro nel mare; le
tradizioni artistiche e
artigianali;
 i canti tradizionali, i
giochi, i balli, costumi
tradizionali;
 origine e storia delle
varie manifestazioni
1000
300
400
27

folkloristiche
la cucina e i piatti tipici
Collaborazione
nell’organizzazione degli eventi
culturali nel corso dell’anno
programmati dai 13 Comuni
interessati
dal
progetto
e
promuovere attività culturali
legate a queste iniziative presso
le strutture recettive della costa
adriatica
Collaborazione per tour guidati;
supporto nella digitalizzazione
fondi
librari
e
ricerche
(biblioteche e archivi storici) e
nella programmazione di almeno
50 ore di apertura dei musei nel
periodo estivo con l’opzione di
una apertura serale/notturna;
Supportare la elaborazione e
l’avvio di
un progetto
all’interno delle scuole in cui gli
studenti dovranno effettuare
ricerche sui siti storici del
territorio, intervistare le persone
anziane sulle storie di vita legate
ai lavori, alle tradizioni artistiche
e artigianali; l’origine e storia
delle
varie
manifestazioni
folkloristiche; la cucina e i piatti
tipici
Computer
1000
Stampanti
300
Volantini
800
Brochure
900
Computer
1000
Stampanti
200
Volantini
500
Brochure
700
Computer
800
Stampanti
400
Carta
200
Fotocopiatrici
600
Azione 4: Chiusura del progetto
- Analisi quantitativa dei risultati
conseguiti
- Analisi qualitativa dei risultati
conseguiti
- Definizione situazione di arrivo
del territorio e nuova analisi del
contesto alla luce dei risultati
conseguiti
Definizione delle misure di follow
up da intraprendere e nuova
progettazione 2016
Computer
1000
Stampanti
200
Fotocopiatrici
250
Formazione specifica
aula formativa x 75 ore
adeguatamente attrezzata con
sedie, banchi, n. 1 lavagna,
lucidi, n. 1 videoproiettore,
Supporti informatici (quota
utilizzo)
formatori x 75 ore
materiale didattico
2 Computer: raccolta dati e
banca dati
Volantini
Pubblicizzazione progetto e
reclutamento
Volantini
500
500
1000
1200
500
650
28
Brochure
Fotocopiatrice
TOTALE COSTI
250
120
18.920
24) Eventuali reti a sostegno del progetto del progetto (copromotori e/o partners)::
 Associazione “Cinefotoclub – Marchese Alessandro Bruti Liberati”
L’Associazione “Cinefotoclub – Marchese Alessandro Bruti Liberati” concorre al
raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione le proprie sale e le
attrezzature fotografiche per lo svolgimento di attività inerenti i principi di tecnica e ripresa
fotografica nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners;
 “Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone”
L’Associazione di Volontariato Archeoclub D’Italia – sezione di Ripatransone” concorre al
raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione la propria sede e i propri
volontari per la realizzazione di visite guidate e laboratori di approfondimento, tesi alla
riscoperta e alla valorizzazione dell’arte pittorica e architettonica presente nei Comuni
coinvolti, e dei beni architettonici presenti nei vari Musei dei territori interessati, rivolti ai
giovani residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners. Mette a disposizione i
propri volontari per l’organizzazione di feste popolari, giochi e ricette del passato rivolte ai
giovani che potranno essere i protagonisti di momenti di animazione e ritrovo, anche con la
riscoperta delle tradizioni del passato;
 Associazione Culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana”
L’Associazione culturale Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” concorre al
raggiungimento degli obiettivi del progetto organizzando dei corsi gratuiti tesi alla riscoperta
dei dialetti e della letteratura locale tenuti da autori del luogo, ai fini della riscoperta delle
tradizioni e della lingua dialettale in via di estinzione; mette inoltre a disposizione le proprie
aule per la realizzazione di attività volte alla riscoperta e valorizzazione delle radici e
tradizioni storico – culturali del territorio piceno e organizza visite guidate all’interno del
proprio museo dedicato alla storia e alle professioni del passato;
 Ditta Meridiana srl
La ditta Meridiana srl mette a disposizione ad un prezzo estremamente ridotto: i propri autisti
per la guida di automezzi destinati alle attività previste dal progetto; i propri autisti e i propri
automezzi per le visite ai musei del territorio e per l’accompagnamento degli utenti alle altre
iniziative culturali e musicali.
 Università di Macerata
L’Università di Macerata per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli
obiettivi del progetto collaborando attivamente alle iniziative di informazione e promozione
del Servizio Civile come opportunità per i giovani e per il territorio, sia all’interno delle
proprie sedi attraverso l’affissione di materiale promozionale, messo a disposizione dall’ente,
sia attraverso mail indirizzate agli studenti.
29

Università di Camerino
L’Università di Camerino per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli
obiettivi del progetto mettendo a disposizione strumenti e schede di monitoraggio e di
valutazione, sia dell’attività di servizio che della formazione, da somministrare ai ragazzi del
servizio volontario interessati.
25)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Attività
RISORSE TECNICHE E
STRUMENTALI NECESSARIE
Interventi di valorizzazione delle risorse culturali:
Supporto nell’organizzazione di sezioni
apposite sui siti internet dei 13 Comuni
dedicati alla promozione e alla conoscenza di
storie e culture locali:
 I siti archeologici e i musei locali;
 storie di vita legate al lavoro dei campi
o al lavoro nel mare; le tradizioni
artistiche e artigianali;
 i canti tradizionali, i giochi, i balli,
costumi tradizionali;
 origine e storia delle varie
manifestazioni folkloristiche
 la cucina e i piatti tipici
Computer; connessione rete, hosting web,
data base MYSQL
Collaborazione nell’organizzazione degli eventi
culturali nel corso dell’anno programmati dai 13
Comuni interessati dal progetto e promuovere
attività culturali legate a queste iniziative presso
le strutture recettive della costa adriatica
Collaborazione per tour guidati; supporto nella
digitalizzazione fondi librari e ricerche
(biblioteche e archivi storici) e nella
programmazione di almeno 50 ore di apertura
dei musei nel periodo estivo con l’opzione di
una apertura serale/notturna;
Supportare la elaborazione e l’avvio di un
progetto all’interno delle scuole in cui gli
studenti dovranno effettuare ricerche sui siti
storici del territorio, intervistare le persone
anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle
tradizioni artistiche e artigianali; l’origine e
storia delle varie manifestazioni folkloristiche;
la cucina e i piatti tipici
Programma eventi; contatto con
organizzatori; macchine; volantini, cellulari
Computer, connessione rete; volantini,
brochure
Computer, Elenco scuole; progetto grafico,
stampe; registratori digitali per interviste
anziani; pulmini
30
Formazione specifica
Pubblicizzazione progetto e reclutamento
Aula formativa x 75 ore adeguatamente
attrezzata con sedie, banchi, n. 1 lavagna,
lucidi, n. 1 videoproiettore, Supporti
informatici (quota utilizzo):
formatori x 75 ore: Costo formatori
materiale didattico: costo
2 Computer: costi
Volantini
Brochure
fotocopiatrice: manutenzione e consumi
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
In riferimento all’esperienza di servizio civile, equiparata allo svolgimento di un tirocinio, si
intende attribuire alla stessa, un numero di crediti che verrà poi riconosciuto tramite uno
specifico accordo con l’ Università.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
In riferimento all’accordo stipulato tra Regione Marche e le Università di: Macerata, Urbino,
Camerino (Vedi allegato accordo), si intende far riconoscere l’attività svolta quale tirocinio,
per quei volontari che sono iscritti ai corsi di laurea attinenti l’attività di servizio civile, questo
attraverso un accordo specifico per singolo volontario
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Il Comune di Ripatransone, nella veste di promotore del progetto, certifica e riconosce in
prima istanza (cioè a conclusione del progetto) le seguenti competenze e le professionalità
acquisite attraverso la partecipazione al progetto e alle sue attività e attraverso la fruizione
della formazione generale e della formazione specifica nei loro singoli moduli:
Competenze acquisite dai volontari:
Il volontario in servizio civile acquisirà attraverso la partecipazione al progetto le seguenti
competenze certificabili:
Competenze generali:
 Conoscenza delle logiche funzionali nella gestione delle strutture, progettazione di
prodotti ed attività culturali.
 Gestione e catalogazione di beni storico archivistici
 Organizzazione e catalogazione del patrimonio librario
Competenze specifiche:
 Conoscenza dei beni artistici e storico culturali del Piceno
 Capacità di lavoro di rete con gli Istituti culturali della Provincia di Ascoli Piceno
Competenze trasversali e adattive:
 Area del lavoro e della cooperazione in gruppo:
31



saper negoziare e ristrutturare il proprio punto di vista,
saper comunicare in gruppo,
saper delegare o accogliere deleghe.
Ai fini del curriculum dette competenze professionali saranno certificate e riconosciute
dall’ente proponente e dagli enti partner del progetto:

Competenza: Utilizzo e conoscenza dei principi e delle tecniche di ripresa fotografica
certificato dall’Associazione “Cinefotoclub” con rilascio di attestato di
partecipazione al Corso di fotografia valido ai fini del Curriculum Vitae;

Competenza: L’Università di Urbino riconosce le competenze e professionalità
acquisite dai volontari in servizio civile che svolgono il progetto nel Comune di
Ripatransone.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Ripatransone, P.zza XX Settembre n.1
30) Modalità di attuazione:
Presso l’Ente con formatori dell’Ente.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Metodologia
La metodologia usata è equamente distribuita tra lezioni frontali e dinamiche non
formali (50% ciascuna).
La lezione frontale: rappresenta lo strumento tradizionale di insegnamento e di
trasmissione di contenuti didattici, dove i docenti ed i discenti riproducono funzioni e
ruoli acquisiti e consolidati. Affinché la lezione frontale sia finalizzata alla promozione di
processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, l’abbiamo
resa più interattiva, integrandola con momenti di confronto e di discussione tra i
partecipanti. Per ogni tematica trattata, quindi, ci sarà un momento di riflessione dei
partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali sarà
dato ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni.
Le dinamiche non formali: utilizzeremo una metodologia formativa che, stimolando le
dinamiche di gruppo, facilita la percezione e l’utilizzo delle risorse interne ad esso,
costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come
individuo che come parte di una comunità. Queste risorse, integrate da quelle messe a
32
disposizione dalla struttura formativa, facilitano i processi di apprendimento, in quanto le
conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal
gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella
lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è ancora di tipo “verticale”,
con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione
“orizzontale/circolare”, di tipo interattivo, in cui i discenti ed il formatore sviluppano
insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l’apprendimento è organizzato
come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo
scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento
reciproco).
Risorse tecniche impiegate
La formazione si svolgerà sempre in aule abbastanza grandi da permettere l’utilizzo di
attività in movimento, attrezzate con sistemi audiovisivi e lavagna a fogli mobili, per
facilitare la partecipazione, l’esposizione dei contenuti e utilizzare una adeguata varietà
di metodologie didattiche.
Il gruppo dei formatori ha predisposto il materiale didattico e le dispense relativi ai
contenuti dei corsi per i volontari.
Per alcuni temi da trattare potremmo avvalerci di esperti, in ogni caso sarà presente in aula
un formatore accreditato.
33
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale del Comune di Ripatransone, in piena conformità alle “Linee
guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”
Macroaree e moduli formativi
1 “Valori e identità del SCN”
1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN
1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e Nonviolenta
1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
2.1 La formazione civica
2.2 Le forme di cittadinanza – la solidarietà
2.3 La protezione civile
2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
3.1 Presentazione dell’ente
3.2 Il lavoro per progetti
3.3 l’organizzazione del servizio civile e le sue figure
3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti:- L’ascolto attivo;
L’autoconsapevolezza emozionale; Intercultura
34) Durata:
42 ORE
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
VIALE DE GASPERI, 124
COMUNE DI APPIGNANO DEL TRONTO
VIA ROMA, 98
COMUNE DI MONTEPRANDONE
VIA LIMBO,2
COMUNE DI OFFIDA
VIA ROMA, 15
COMUNE DI SPINETOLI
P.ZZA LEOPARDI, 31
COMUNE DI MONSAMPOLO DEL TRONTO
C.SO V. EMANUELE , 87
COMUNE DI CASTEL DI LAMA
VIA CARRAFO, 22
34
COMUNE DI MASSIGNANO
P.ZZA G. GARIBALDI
COMUNE DI RIPATRANSONE
P.ZZA XX SETTEMBRE, 1
COMUNE DI MONTALTO DELLE MARCHE
P.ZZA UMBERTO I , 12
COMUNE DI COLLI DEL TRONTO
P.ZZA GARIBALDI, 1
COMUNE DI CASTORANO
VIA P. C. ORAZI, 3
COMUNE DI GROTTAMMARE
VIA MARCONI, 50
36) Modalità di attuazione:
Presso la sede operativa con personale della struttura
37) Nominativi e dati anagrafici dei formatore/i
Nome e Cognome
Ilene Acquaroli
Mariacristina Verdecchia
Graziano Franchi
Meri Caponi
Data di nascita
14/05/1972
24/02/1980
30/10/1964
29/09/1988
38) Competenze specifiche del/i formatore/i
ATTIVITÀ
PREVISTE PER I
GIOVANI DEL
SCN
Formatori
- Partecipazione
agli
incontri
di
avvio
progetto
- Partecipazione a stesura
documenti di progetto e
allestimento strumenti
Mariacristina
Verdecchia
- Collaborazione
nella
realizzazione
dei
prodotti
comunicativi
(testi,
brochure,
volantini,
poster,
inserzioni web ecc.)
Titoli, qualifiche, Esperienza nella
competenze ed
formazione
esperienze
attinenti la
materia
-Laurea in Sociologia
-animatrice presso
Centro Anziani
-Educatrice presso
“Centro D’Aggregazione
Giovanile”
- educatrice presso
comunità Anfas per
disbili
- educatrice presso
“Asilo Nido”
Esperienza formativa di
5 anni nei corsi per
operatori di strada e per
volontari in servizio
civile
35
- Realizzazione
in
affiancamento
agli
operatori del servizio di
incontri nelle scuole, con
le
Associazioni
di
anziani, nei circoli per
anziani, nelle parrocchie
ecc.;
- Logistica di progetto
(invii materiali,
spedizioni, diffusione
dei materiali ecc.)
Collaborazione con i webmaster per la costruzione
dei settori “Cultura e
tradizioni locali” nei siti
dei 13 Comuni coinvolti;
Supporto
nella
pianificazione dell’attività
con gli organizzatori degli
eventi culturali e supporto
nella promozione delle
iniziative
presso
le
strutture recettive della
costa adriatica.
Supporto nei tour guidati;
Ilene Acquaroli
Diploma di maturità
magistrale- operatrice
culturale e guida
turistico- museale;
responsabile dell’ufficio
informazioni ed
accoglienza turistica
Esperienza di 9 anni
come formatore presso
gli enti pubblici ed
associazioni di
volontariato
Ilene Acquaroli
Diploma di maturità
magistrale- operatrice
culturale e guida
turistico- museale;
responsabile dell’ufficio
informazioni ed
accoglienza turistica
Esperienza di 9 anni
come formatore presso
gli enti pubblici ed
associazioni di
volontariato
Ilene Acquaroli
Diploma di maturità
magistrale- operatrice
culturale e guida
turistico- museale;
responsabile dell’ufficio
informazioni ed
accoglienza turistica
Esperienza di 9 anni
come formatore presso
gli enti pubblici ed
associazioni di
volontariato
Ilene Acquaroli
Diploma di maturità
magistrale- operatrice
culturale e guida
turistico- museale;
responsabile dell’ufficio
informazioni ed
accoglienza turistica
Esperienza di 9 anni
come formatore presso
gli enti pubblici ed
associazioni di
volontariato
supporto nella
digitalizzazione fondi
librari e ricerche
(biblioteche e archivi
storici) e nella
programmazione attività
di apertura dei musei nel
periodo estivo.
Aiuto nelle uscite esterne
programmate dalle scuole
in accordo con gli
insegnanti e dirigenti
scolastici; supporto nella
creazione di materiale per
le interviste che bambini e
ragazzi faranno agli
anziani dei Comuni su cui
insistono le scuole;
raccolta del materiale
raccolto e supporto per
l’inserimento del materiale
audio-video nei siti dei 13
Comuni
Supporto nella
elaborazione del materiale
informativo; distribuzione
nelle agenzie turistiche del
territorio.
36
Partecipazione a incontri
di chiusura progetto
Mariacristina
Verdecchia
Formazione e
informazione sui rischi
connessi all’impiego dei
volontari in progetti di
servizio civile
Graziano Franchi
-Laurea in Sociologia
-animatrice presso
Centro Anziani
-Educatrice presso
“Centro D’Aggregazione
Giovanile”
- educatrice presso
comunità Anfas per
disbili
- educatrice presso
“Asilo Nido”
-Perito Industriale
Capotecnico
- Consulente per
l’implementazione dei
sistemi di sicurezza
aziendali secondo il
decreto 81/2008
-consulente per
l’implementazione dei
sistemi di autocontrollo
nel settore alimentare
(HACCP)
- consulente per
l’implementazione del
sistema di qualità
aziendale secondo ISO
9001; consulente per la
corretta applicazione
delle norme dei vari
settori per la corretta
marcatura CE
Esperienza formativa di
5 anni nei corsi per
operatori di strada e per
volontari in servizio
civile
Esperienza formativa di
7 anni nei corsi sulla
sicurezza sui luoghi di
lavoro per aziende ed
enti
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Riguardo alla metodologia sarà data molta importanza al lavoro di interazione attiva/confronto.
Infatti, momenti culminanti del processo formativo saranno, oltre la parte teorica necessaria ed
indispensabile meramente espositiva, la parte interattiva di stampo esperienziale, che consentirà di
confrontare, attraverso l’esperienza di ognuno, le acquisizioni della fase precedente
Il metodo utilizzerà:
- role playing
- brain storming
- lezioni frontali
37
40) Contenuti della formazione:
Modulo
Contenuti formativi
Modulo 1 Presentazione dell’Ente (5 ore)
Meri Caponi
-la mission, la rete di relazioni sul territorio
-l’organizzazione del lavoro, delle attività e
dei servizi
-i progetti in corso di realizzazione e la rete
di collaborazioni
-cenni sulla sicurezza nei posti di lavoro
 il ruolo della pubblica
amministrazione,
 i soggetti extranazionali,
 i beni ecclesiastici,
 le dimore storiche,
 le risorse finanziarie,
 il consumo di cultura,
 tipologie di imprese e industrie
culturali,
 le professioni,
 il turismo,
 i grandi eventi.
Modulo: 2- Il Sistema cultura (10 ore)
Ilene Acquaroli
Modulo 3 Economia della cultura (15 ore)
Ilene Acquaroli








Modulo 4 – La storia del Piceno
storia dell’arte locale (25 ore)
Ilene Acquaroli
e la
-
Modulo 5 – Il ruolo del/della
volontario/volontaria in servizio civile e
relazione d’aiuto (20 ore)
Mariacristina Verdecchia
il valore della cultura ed il valore
contingente,
i consumi e il benessere,
i sistemi museali,
lo sviluppo locale,
il project financing.
il fund raising,
la comunicazione,
i linguaggi multimediali applicati al
contesto culturale.
Cenni storici sulla Marca
Gli artisti presenti nel territorio
piceno;
Le tradizioni artistiche e artigianali;
La cultura letteraria locale: le
tradizioni locali, la poesia dialettale;
La cucina locale;
Tradizioni folcloristiche;
-gli ostacoli nella relazione;
-la gestione conflitti;
- l’osservazione e l’ascolto attivo
- la comunicazione
- il lavoro di equipe
38
MODULO 6– Formazione e informazione sui
rischi connessi all’impiego dei volontari in
progetti di servizio civile (8 ore)
Graziano Franchi
- La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs
81/2008): ruoli, funzioni, prassi
- I rischi generici comuni connessi a tutte le
attività di progetto
- I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in
cui è svolta l’attività, secondo il Documento di
valutazione dei rischi dell’organizzazione
41) Durata:
75 ORE
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Saranno realizzate n. 4 verifiche in itinere (quadrimestrali) utilizzando i seguenti strumenti:
 test di competenze formative acquisite rilevabili attraverso autovalutazione in ingresso
ed in uscita
 focus group su contenuti specifici, con l’obiettivo di approfondire cosa il gruppo ha
rielaborato in tema di:
- missione del proprio servizio;
- qualità dell’intervento
- partecipazione degli utenti/clienti alla realizzazione del servizio
griglia di definizione del profilo professionale predisposta sugli assi del: sapere, saper fare e
saper essere
Ripatransone, 14-10-2015
Il Responsabile legale dell’ente
Il Sindaco
Prof. Remo Bruni
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