energia - Arpa FVG

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energia - Arpa FVG
ENERGIA
“Non dimentichiamo che se tu usi di più di quanto ti spetta stai
rubando qualcosa agli altri...dell’inquinamento sono responsabili gli
‘schiavi energetici’...quelli che sono considerati i più progrediti. Ma io
voglio ribaltare il concetto di progresso: meno combustibili fossili usi, più
progredito sei”.
Vandana Shiva
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Dell’energia ogni ragazzo ha una diretta esperienza. L’energia elettrica in particolare,
permette d’illuminare, di far funzionare i giocattoli, il pc, di avere pasti caldi, ecc., è data
per scontata non solo dai bambini, ma da chiunque viva nell’occidente ricco ed altamente
industrializzato.
Se ci si ferma a pensare, come hanno fatto i piccoli visitatori della mostra con il loro approccio
curioso e diretto, ci si rende conto di quanto la nostra vita sia legata all’energia e di cosa
significherebbe farne a meno.
Si può allora comprendere quanto importante sia stata, nella storia dell’uomo, l’introduzione
dell’energia nella vita quotidiana e quale meraviglia debba aver suscitato la scoperta della
fonte primaria: il fuoco.
Non stupisce che questo elemento si sia caricato di valenze sacre e simboliche e sia
diventato, oltre che fonte di energia, anche occasione per creare miti e leggende.
“Per millenni l’uomo ha lottato contro le
avversità della natura. Il fuoco,la ruota,la
forza degli animali e le braccia dell’uomo
furono per lungo tempo la più importante
fonte di energia. Oggi lo spettacolare
progetto della scienza e della tecnologia ha
creato prosperità e sviluppo economico. Noi
viviamo nel consumo più vistoso, bruciando
risorse e distruggendo ambienti e paesaggi,
Eraclito di Efeso (550470 a.C) sosteneva che
tutti gli stati elementari
della materia, che si
attuano per fenomeni
di condensazione
e rarefazione sono
generati dal calore,
pertanto Eraclito
considerò che l’elemento
primitivo e primordiale
fosse il fuoco.
inquinando la natura. Ma presto questo dovrà
finire, non possiamo continuare a sprecare le
risorse della nostra terra indiscriminatamente
e la più grande alternativa è il risparmio
energetico. Rispettiamo la natura o finiamo
per suicidarci.”
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L’energia: la forza dell’universo
L’uomo primitivo sfruttava la sola forza fisica per assolvere alle proprie
esigenze vitali: procurarsi il cibo, spostarsi, difendersi.
La sua unica fonte energetica era il cibo. Con il tempo l’uso di bastoni, ossa
e pietre di forma adeguata, gli permisero di moltiplicare il proprio sforzo
muscolare. Con l’utilizzo di utensili sempre più raffinati perfezionò l’arte
della caccia e della pesca e potè, quindi, arricchire la propria dieta con
alimenti diversi.
Tuttavia l’uomo compie la prima autentica rivoluzione quando scopre la possibilità di
dominare e poi riprodurre a proprio piacimento il fuoco, Questa scoperta gli consentì di
rendere più digeribili gli alimenti con la cottura, di scaldarsi, di tenere lontani i predatori e
di illuminare le notti.
Vantaggi che gli permisero di colonizzare anche terre più fredde ed umide.
La scoperta e la padronanza del fuoco diedero la possibilità all’uomo di estrarre i metalli
dalle rocce e di forgiarli, di cuocere l’argilla per produrre utensili e mattoni, di produrre il
vetro, etc.
Intorno al fuoco si instaurarono probabilmente i primi legami di comunità, si avviò una forma
arcaica di comunicazione, fatta ancora di gesti e di suoni inarticolati, ma già fondamentali
per rinsaldare le relazioni e per trasmettere le esperienze degli adulti alle giovani generazioni.
La scoperta del fuoco portò inoltre un cambiamento fisico nell’ uomo: i forti muscoli
masticatori si rimpicciolirono in quanto non era più costretto ad alimentarsi con cibi crudi.
In epoca interglaciale, dall’Africa l’homo erectus si diresse verso nord, diffondendosi in
Asia ed Europa.
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Elemento unificante per eccellenza, il fuoco ha la forza di tenere insieme le persone, di farle
comunicare e condividere le esperienze della giornata, i problemi e le gioie.
Ed attorno al fuoco si raccontavano storie come queste.....
Maui ruba il fuoco
Un bel giorno Maui decise di fare uno scherzo alla sua gente e nottetempo corse nelle
case di tutte le famiglie del villaggio e spense tutti i fuochi. Quando fu fatta mattina
la gente ordinò ai servi di cucinare qualcosa da mangiare, e i poveretti ebbero un gran
daffare nel correre di casa in casa per cercare un fuoco, ma tutto era spento. Allora la
gente del villaggio si riunì e chiese chi volesse andare a prendere un nuovo fuoco dalla
vecchia Mahuike, la terribile dea del fuoco. Tutti, presi da terrore, rifiutarono. Solo
Maui accettò di andare. Taranga gli indicò la direzione da prendere e lo esortò a non
fare scherzi alla vecchia.
Maui si mise in cammino e giunse presto dalla dea del fuoco. Saputo che Maui era
un suo discendente, Mahuike acconsentì a dargli del fuoco. Si strappò un’unghia,
e mentre se la strappava ne uscirono alte fiamme, che essa diede a Maui. Maui
s’allontanò un poco e spense il fuoco, quindi tornò dalla vecchia e ne chiese dell’altro.
Allora Mahuike si strappò un’altra unghia e diede a Maui le fiamme che ne scaturirono.
Ma, fattosi da parte, Maui spense anche questo fuoco. La cosa si ripeté più volte,
e Mahuike si strappò via via tutte le unghie delle mani e dei piedi. Giunta all’ultima
unghia, la vecchia, che ormai aveva capito che l’eroe le voleva giocare un brutto tiro, si
strappò l’unghia, la gettò al suolo e tutto il luogo prese fuoco.
- Volevi il fuoco? - gridò a Maui: - ecco, ora ce l’hai!
Maui fuggì, ma le fiamme si levarono intorno a lui, bruciando la terra e facendo bollire
le acque del mare. Maui era quasi sul punto di perire tra le fiamme, quando invocò
i suoi antenati Tawhiri-Ma-Tea e Whatiri-Ma-Taka-Taka, che mandassero giù
unabbondante acquazzone. Questi acconsentirono, e venne giù una pioggia tale che il
fuoco si spense, e Mahuike quasi morì sotto l’acqua scrosciante. Maui riuscì comunque
a salvare poche scintille di quel fuoco e le mise nell’albero di
Kaikomako. Ancora oggi gli uomini usano pezzi di legno di questi
alberi per accendere il fuoco. Dopodiché Maui se ne tornò nel
villaggio, dove i parenti lo rimproverarono aspramente per la sua
bravata.
fiaba polinesiana:
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fuoco...divino fuoco
Nella liturgia cristiana, il fuoco è il simbolo della presenza divina e in
particolare dello Spirito Santo. Tale simbolo si ritrova in diversi passi
biblici, tra cui il racconto del “roveto ardente”in cui Dio parla a Mosè (Es
3,2-4) e nel racconto della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli come
lingue di fuoco durante la Pentecoste (At 2,3).
Per quanto riguarda le celebrazioni, il fuoco è un elemento simbolico che si manifesta mediante
l’accensione di ceri.
Nella Veglia di Pasqua, da un falò che arde si attinge la fiamma per accendere il cero pasquale:
esso esprime il trionfo della vita sulla morte, attraverso la luce di Cristo glorioso, che mai si
spegne. La venerazione del fuoco ha assunto nel tempo una dimensione meno spirituale.
In occasione delle ricorrenze stagionali di capodanno, carnevale, di San Giovanni e di
talune feste patronali, il fuoco e gli spettacoli pirotecnici assumono un significato di carattere
propiziatorio come accade per alcune celebrazioni culminanti nell’incendio di un fantoccio,
che tramanda il ricordo di certi sacrifici umani tributati per invocare la protezione delle
superiori potenze invisibili.
Il culto della dea Vesta, presente nella mitologia greca col nome di Estia, la
divinità del focolare domestico, dea della casa e della patria, fu introdotto
in Italia, secondo la leggenda, da Enea.
Il suo culto consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro
alla dea, il quale aveva un carattere simbolico. Il fuoco veniva acceso
con delle tavolette d’arbor felix, i tizzoni, poi, erano portati all’interno
del tempio e posti sul focolare. Vestali si chiamavano le sue sacerdotesse,
che lo dovevano perennemente tenere acceso. Nei primi tempi venivano
elette dai re, poi dal Pontefice massimo, tra le bambine di famiglie
patrizie che non avevano commesso peccati, con entrambi i genitori
in vita e fisicamente impeccabili. Prescelte con sorteggio, all’atto della
consacrazione, facevano dono della loro chioma alla Dea. Tra i sei ed i
dieci anni entravano nel collegio sacerdotale addetto al tempio della Dea,
e vi dovevano rimanere per altri trent’anni.
Le feste Vestalia si celebravano dal 9 al 15 giugno. In questo periodo il
tempio veniva aperto al pubblico e le Vestali preparavano la “mola salsa”,
la pasta salata utilizzata in tutti i sacrifici dal cui nome deriva il termine
“immolare” col significato di “sacrificare”.
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...in principio era il sole
Gli antichi Egizi rappresentavano il Sole col dio Ra e lo consideravano
padre del faraone. Era rappresentato come un disco alato, o come un
falco, o come un uomo col volto di falco. Essi avevano una conoscenza
precisa dei movimenti del sole e dei pianeti. Le piramidi stesse erano
allineate in modo tale da ricevere il massimo della radiazione solare.
Aztechi, Inca e Maya avevano templi dedicati alle divinità solari.
Il calendario maya è il più accurato che sia stato mai prodotto,
mostra una conoscenza dettagliata del sole già migliaia di anni fa.
Le antiche scritture vediche contengono numerosi versi riferiti al sole,
come colui che rimuove tutte le debolezze, cura tutte le malattie, uccide
i demoni. Un verso delle Upanishad dice “Oh Signore ed essere della
luce, dall’irreale conducimi al reale; dall’oscurita’ alla luce; dalla morte
all’immortalità”. Ancora oggi in molte parti dell’India si pratica l’adorazione
del sole simbolo di Brahman, l’Assoluto creatore e distruttore.
Gli indiani d’America vivevano la loro vita al ritmo del ciclo
solare , delle stagioni e adoravano il sole , che era alla base di molte loro credenze
riti e metodi di costruzione dei villaggi; veniva rappresentato da un mandala a
forma di cerchio che raffigurava il passaggio del sole attraverso il cielo.
Per gli antichi Greci, ed in seguito anche per i Romani, il sole era Helios o Apollo, guaritore
e patrono della medicina, dio della luce, dell’arte e della profezia.
Stonehenge ed altri recinti rituali europei hanno un allineamento astronomico.
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La fonte maggiore di energia è il Sole, che aiuta
la vita sulla terra. L’energia solare che arriva sulla
terra è pari a 15.000 volte il consumo energetico
mondiale. Oggi noi scegliamo se utilizzare fonti
non rinnovabili o rinnovabili.
L’energia è una grande risorsa naturale.
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...dal legno al carbone...
Fino alla seconda metà del cinquecento il combustibile più usato in Europa era la legna.
Tuttavia le grandi espansioni territoriali (esplorazioni, scoperte di nuove terre...) e le nuove
scoperte tecnologiche (l’arte della stampa, nuovi metodi di estrazione dei minerali, ...)
aumentarono la richiesta di legname, usato sia per la costruzione che per il riscaldamento.
Il grande salto nei consumi energetici avverrà in coincidenza della rivoluzione industriale: è
l’invenzione della macchina a vapore, capace di sfruttare sistematicamente e su larga scala
l’ energia di una fonte non rinnovabile come il carbone.
Nel Diciannovesimo secolo, infatti, l’ingegnere scozzese J. Watt perfezionò la motrice a
vapore, (già ideata da T. Severy e brevettatata nel 1698, poi migliorata da Newcomen nel
1712) che è stata alla base della meccanizzazione dell’industria nella prima fase della
rivoluzione industriale. Questo fu il primo importante passo dell’industrializzazione.
Nei primi decenni del XIX° secolo venne inventato il motore elettrico.
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“Come si forma
l’elettricità?Come si fa
a mettere l’elettricità
nei fili elettrici?
Come fa l’elettricità
a non uscire dai fili
elettrici?”
“Come funziona e
come si usa l’energia
elettrica? Chi ha
inventato l’energia
elettrica? Com’ era
e come funzionava
la prima energia
elettrica?”
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...al petrolio
Il 29 agosto 1859 si scavò in Pensylvania il primo pozzo di petrolio.
In un primo momento la scoperta di questo nuovo combustibile non portò dei grandi vantaggi
economici. Quel liquido denso, oleoso e maleodorante sembrava avere scarse possibilità di
utilizzo. Circa vent’anni dopo J.Rockfeller diede impulso alla ricerca per lo sfruttamento e la
commercializzazione di questo prodotto.
Ma l’era del petrolio si aprì definitivamente quando H. Ford applicò il motore a scoppio alle
prime vetture, prodotte su scala industriale, che utilizzavano i prodotti della raffinazione del
petrolio per produrre energia.
L’era del carbone era al tramonto, il petrolio cambierà radicalmente le società e la loro
economia.
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Ma il petrolio, oltre a comportare gravi impatti sull’ambiente, è una fonte energetica
limitata...
“Ho
sentito parlare di fonti energetiche alternative come i rifiuti,l’energia solare
ecc. Ma perché non si praticano spesso? Ci sono anche dei trasporti ad energia
solare ed elettrica. Dove sono diffusi? Io non li ho ancora visti sulla strada! Sono
solo prototipi per il futuro?”
“Perché
l’idrogeno inquina meno della benzina? Esistono altre
forme di energia e se
si quali? Noi possiamo
fermare l’epidemia
dell’inquinamento?”
“E’possibile produrre
energia attraverso gli
agenti atmosferici? Se sì,
quali?”
“Come
si formal’elettricità?
Come si fa a mettere
l’elettricità nei fili elettrici?
Coma fa l’elettricità a non
uscire dai fili elettrici?”
“Mi
piacerebbe sapere
come sfruttano l’acqua
per l’energia elettrica.”
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“Domanda: Entro quale
anno il petrolio sarà
esaurito?Quando
questo sarà esaurito a
quale fonte di energia
alternativa si potrà
ricorrere?”
“Entro
quando
si esauriranno i
combustibili fossili? E
quando saranno finiti
quali altri combustibili
utilizzeremo?”
“Fra quanti anni
dovremmo cercare
un’altra fonte di
energia?”
Spreca di più un
computer portatile o un
computer fisso?”
“
In Italia l’energia elettrica arriverà solo alla
fine del XIX° secolo.
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Essere alternativi...è possibile?
“In questi cartelloni ho visto che per le nostre comodità stiamo
distruggendo il pianeta.Ci basiamo solo sul petrolio e quando finirà? Se
le risorse alternative non basteranno? La terra fino ad ora ci ha aiutati
quindi noi dovremmo aiutare lei. Ho visto molte cose interessanti.per
alcune sono stato contento,per altre no.”
“Mi
è piaciuto la casa ad energia alternativa c’era il sistema eolico che mi è
piaciuto di più dell’altro. Il sistema eolico con le pale che le faceva girare il
vento danno l’energia senza consumare elettricità. E c’era anche un altro
sistema quello fotovoltaico che era un vetro nero che si mette sopra i tetti
e prende l’energia del sole e poi la trasformava in energia. Questo modo di
usare l’energia è molto utile.”
“Si
può produrre energia infinita dal mare per esempio dalle onde?
Evvero che si può produrre energia al di fuori del mondo grazie a delle
stazioni spaziali con le meteoriti?”
“Si possono sfruttare altri tipi di energia oltre quelle
conosciute, magari utilizzando i fenomeni naturali?”
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Le accresciute capacità tecnologiche misero l’uomo in grado di sfruttare altre fonti
di energia come quella eolica ed idrica.
Il mulino ad acqua era già noto anche se poco utilizzato presso
i Greci e i Romani. La sua diffusione fu molto lenta fino all’anno
mille, poi si propagò in tutta Europa, probabilmente per l’intenso
sfruttamento degli schiavi. Il mulino a vento, già noto in Medio
oriente fino dal XVII secolo a.C. e diffuso in Persia attorno al 640
d.C., fece la sua comparsa in Europa solo dopo le crociate.
I mulini a vento vennero utilizzati un po’ ovunque in Europa, non solo per
pompare acqua, ma per fornire energia ai mantici delle officine, rendendo
possibile il progresso della lavorazione dei metalli. Nel 1414 questi mulini
vennero usati per la prima volta in Olanda, per prosciugare le terre sotto il livello
del mare. Si può quindi dire che, fino alla metà del XV secolo, le sole fonti di
energia disponibili per l’uomo erano di tipo rinnovabile come la legna, il lavoro
umano ed animale, l’energia eolica ed idrica.
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Domande...proposte
E’ possibile produrre energia attraverso gli agenti atmosferici? Se si, quali?
“
“Come fate a catturare l’energia solare e a portarla nelle nostre case?”
Il fotovoltaico
Con un impianto fotovoltaico (foto = luce; voltaico = Alessandro Volta, inventore della batteria) è possibile produrre energia
elettrica utilizzando come combustibile l’energia irradiata dal sole.
Il componente principale di un impianto fotovoltaico è un pannello composto da celle di silicio.
Il silicio è un semiconduttore. Una volta che i fotoni del raggio solare colpiscono gli elettroni
del silicio questi cominciano a “muoversi” generando energia elettrica continua che può essere,
successivamente, trasportata ed utilizzata.
Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un modulo fotovoltaico in grado di trasformare
la luce solare direttamente in energia elettrica. Un modulo è costituito da 36 celle poste in
serie e consente di produrre una potenza di circa 50 Watt. Ogni singola cella fotovoltaica (FV)
può produrre circa 1,5 Watt di potenza a una temperatura standard di 25°C.
Con un inverter è possibile trasformare l’energia elettrica continua generata con il silicio in
energia alternata, adatta quindi al consumo.
Il grande vantaggio del sistema fotovoltaico è la possibilità di essere connesso alla rete elettrica locale in regime di
“interscambio”: l’impianto produce energia elettrica per soddisfare il fabbisogno dell’utenza, in caso di “eccedenza”
l’energia in eccesso viene ceduta alla rete locale.
I ragazzi sono consapevoli della relazione
tra il problema dell’esaurimento delle fonti
energetiche tradizionali, legate allo sfruttamento
dei giacimenti fossili (petrolio, metano) ed il
perpetuarsi del modello di sviluppo economico
attuale. E’ percepita la relazione tra l’azione
umana ed i problemi ambientali ed è condivisa
la consapevolezza della possibilità di “invertire
la rotta”, con azioni di cambiamento. Queste
sono sentite, oltre che come responsabilità dei
“grandi”, anche come impegno quotidiano di tutti.
“Per fare l’energia, si fanno centrali idroelettriche
e centrali nucleari che producono scorie nucleari
che soltanto dopo duemila anni si disintegrano”
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...Idee
“Dobbiamo
risparmiare l’energia, perché senza energia non possiamo
cucinare, guardare la televisione, né giocare con i giochi che contengono
l’elettricità”.
Come la possiamo
risparmiare? Come la possiamo
riprodurre?”
“
“Per risparmiare l’energia spengo la
lampadina in corridoio e chiudere il
video registratore”
“Bisogna risparmiare
l’energia elettrica e
spegnere anche la spia
della televisione.”
“Non lasciare la luce accesa.”
Uno slogan
efficace
“Usami
davvero
di meno.
Firmato: il
phon.”
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Qualche sacrificio per l’ambiente...ne vale la pena!
“Per
risparmiare energia, da ora, inizierò a consumare con
più cautela i miei elettrodomestici,iniziando dal phon.”
“Da oggi utilizzerò il phon in maniera più discreta:
anziché per 20-25 minuti, per 15 minuti per poter
contribuire al risparmio dell’energia.” Sicuramente ne
gioverà anche la salute dei capelli!”
“Cercherò
di usare meno il forno, per utilizzare meno energia
elettrica.”
“Vorrei
fare una proposta per l’energia. Al posto di usare la calcolatrice a pile
perché non possiamo usare tutti la calcolatrice a energia solare? Se la usiamo
tutti potremmo risparmiare le pile che so che inquinano.”
Risparmiamo l’energia non utilizzandola quando non serve(come tenere la
TV accesa quando facciamo i compiti non va bene).”
“
La mostra è stata molto bella. Mi ha convinto sul risparmiare energia e non
inquinare.”
“
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“L’energia è molto potente e forte
per gli uomini che lavorano con
l’energia. Chi lavora usa l’energia e
poi sarà stanco.”
“La parola energia ha tanti
significati:può essere l’energia
elettrica e l’energia che ci fa
muovere. L’energia elettrica
serve per far funzionare le
lampade, la TV ecc. poi c’è
l’energia che ci fa muovere
invece che rimanere fermi”
“Risparmiamo l’ENERGIA!(Per salvarci anche la vita)”
“Vogliamo poter regolare i termosifoni a scuola , perchè fa caldo”
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Oggetto riciclato...risparmio energetico assicurato!
I nostri visitatori sono esperti nel riciclaggio della carta, forse perchè tra brutte copie dei
compiti a casa e a scuola, se ne usa tanta!
Riciclando si risparmiano i materiali di cui sono fatti
gli oggetti. Ma si risparmia anche energia!
Unità di energia necessarie per
Prodotto
lattina
carta
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Risparmio
percentuale
prima
produzione
produzione
attraverso il
riciclaggio
20
1
95%
2,5
1
60%
Quanto tempo serve alla Natura per eliminare quello che noi abbiamo
prodotto? (Tempo di biodegradabilità)
Per un torsolo di mela sono necessari 6-12 mesi, per un contenitore di
polistirolo 50 anni, 1 anno per una sigaretta con il filtro e ben 450 anni
per un pannolino!
...altri tempi di biodegradabilità:
cartone del latte
3 mesi
gomma da masticare
5 anni
lattina di alluminio
20-100 anni
bottiglia di plastica
100-1000 anni
bottiglia di vetro
n.d.
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Vorrei una maggiore partecipazione del
comune nella salvaguardia dell’ambiente,
con maggiori controlli per contrastare
la sporcizia che spesso troviamo intorno
ai cassonetti. Sanzioni e pene più
severe in caso di discariche abusive o
dell’abbandono dei rifiuti in zone non
autorizzate un maggior sforzo per
rendere veramente efficace la raccolta
differenziata, incentivandola con premi,
piccoli sconti sulla tassa immondizie
nel caso di raccolta molto elevata di
materiale riciclabile.
Dove finiscono le
immondizie come
carta plastica
ecc...? Come
vengono utilizzate?
Nel 1996 i comuni
capoluogo disponevano di 4
metri quadrati di verde per
abitante contro i quasi 10 di
adesso; recuperavano con la
raccolta differenziata meno
del 5% dei rifiuti, ora saliti
al 20%; avevano “zone a
traffico limitato” per cinque
centimetri quadrati ad
abitante, oggi saliti a 3 metri
quadrati.
(fonte: Legambiente)
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