Bilancio di Responsabilità Sociale e Sostenibilità 2004-2006

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Bilancio di Responsabilità Sociale e Sostenibilità 2004-2006
Bilancio di Responsabilità Sociale
e Sostenibilità 2004-2006
Palm s.p.a.
Imballaggi in legno e pallet
Via Gerbolina 7
Zona industriale Gerbolina
46019 Viadana (Mantova)
tel. 375.785855 - fax 375.8202222
[email protected]
www.palm.it
supporto tecnico
Focus Lab – centro ricerche e progetti
Dicembre 2007
Introduzione
› Approccio, struttura e obiettivi del Report
6 Identità Aziendale
›
›
›
›
›
Visione e valori di Palm
Missione di Palm
La storia e il ruolo sul territorio
L’organizzazione
Le competenze
Profilo e azioni
22 Profilo Sociale
40 Profilo economico- finanziario
› Stato patrimoniale
Stakeholders di riferimento di Palm
› Conto economico
I clienti
› Risultati gestionali
Rapporti con i dipendenti
› Investimenti in corso
Formazione per i dipendenti
Pari Opportunità
44 Impegni e obiettivi
Salute e Sicurezza
Iniziative e progetti per il territorio
› Programmi Investimenti
e la comunità
› Area Sociale
La comunicazione: Ascolto interno
› Area Economica
ed esterno dei vari stakeholders di Palm
› Area Ambientale
34 Profilo Ambientale
50 Stakeholder Dialogue.
Cosa dicono di noi ?
› Sistema di Gestione
› Consumi energetici
› Consumi idrici
Glossario
› Rifiuti prodotti
› Emissioni
Appendice
› Trasporti
› Filiera Fornitori
›
›
›
›
›
›
›
›
introduzione
Palm: la filosofia della sostenibilita’
Un’economia sostenibile è un’economia
consapevole dei limiti fisici e spaziali delle
risorse. Il nostro obiettivo, da oltre 40 anni,è
quello di produrre beni e servizi di altissima
qualità che abbiano anche un impatto ambientale ridotto e che utilizzino meglio e
meno le risorse naturali.
Per raggiungere questo obiettivo i nostri
processi economici e produttivi sono stati
ripensati in base a criteri di eco-efficienza e
sostenibilità.
Grazie a questo modo di penare oggi siamo
in grado di fornire un prodotto il cui rapporto fra funzionalità, quantità e qualità di
materiali ed energia impiegata si altamente
efficiente: il pallet eco-sostenibile.
Con questo prodotto Palm si propone come
partner industriale con l’obiettivo di “fare sistema” nel considerare anche il contenitore,
e non solo il contenuto, un’importante variabile che consenta scelte eco-sostenibili e
responsabili.
I Valori fanno strada
I valori fanno strada. Questo è uno dei messaggi promossi dai nostri prodotti ed è in
sintesi il percorso di un viaggio che Palm ha
intrapreso circa trent’anni fa.
In sostanza, contribuire a trasportare merci
con valore, e con valori, cercando di introdurre nelle nostre attività di progettazione
e produzione di pallet di legno con criteri di
sostenibilità sociale, ambientale ed economica come fonte ispiratrice per l’innovazione e la competitività.
Valori che sono la base di fondo di un nostro modo di intendere il ruolo dell’imprenditore e dell’impresa sul territorio. Creare
valore per l’azienda, per i dipendenti, per i
clienti e per il contesto in cui operiamo, in
un’ottica di continuo miglioramento. Questa impostazione ci ha condotto, dentro la
nostra azienda e fuori, a promuovere volontariamente iniziative che vanno nella direzione di valorizzare le persone, la qualità dei
prodotti e la qualità del territorio e dell’ambiente da cui dipendiamo.
Questo viaggio, improntato ai valori della responsabilità sociale d’impresa, si è gradualmente evoluto in Palm in questi trent’anni:
attraverso un percorso fatto di investimenti,
non scontati per una piccola impresa; attraverso varie tappe; casi di successi, con Premi
e riconoscimenti esterni e ostacoli.
In queste tappe abbiamo incontrato tanti
interlocutori, insieme ai quali abbiamo promosso iniziative comuni, per nuovi viaggi
verso una maggiore sostenibilità, sia della
nostra azienda che dell’intera filiera del settore del legno in cui operiamo.
Impegni che ci hanno portato ad ottenere
certificazioni esterne, a migliorare le procedure di gestione per ridurre gli impatti ambientali, ad introdurre criteri di eco-design ai
nostri prodotti e a valutare l’analisi del ciclo
di vita. Abbiamo creato filiere di fornitura
del legno più sostenibili per ridurre la vicinanza tra produttore e consumatore finale
al fine di reperire la materia prima nei pressi dell’azienda, recuperare e riciclare pallet
per favorire uno sviluppo del territorio con
ricadute positive sociali ed economiche.
Tra le tante iniziative promosse in questi
anni, abbiamo voluto intraprendere l’esperienza di elaborare il nostro primo Bilancio
di Responsabilità Sociale e di Sostenibilità
basato sui tre ultimi anni di lavoro. I motivi
di questa scelta volontaria, molto impegnativa per una piccola impresa, sono diversi e
sempre legati all’idea aggiungere ulteriori
tappe al nostro viaggio: capire e valutare
in modo organico le nostre attività e i nostri impatti negativi e positivi, informare e
rendicontare ai nostri stakeholders gli impegni volontari ambientali, sociali ed economici, dai consumi energetici alle attività
per il personale, ai rapporti con il territorio
alla valutazione del valore aggiunto, alla
percezione degli stakeholder, con modalità
nuove rispetto alle procedure consolidate,
adottando i più recenti metodi di rendicontazione internazionali per la sostenibilità
come la Global Reporting Initiative (GRI).
L’azienda pone l’innovazione al centro
della propria attività ed alla base del processo di differenziazione strategica che ha
perseguito nel corso degli anni. In particolare, le persone, da sempre vera tecnologia
dell’azienda, vengono sostenute nell’autoeducazione proprio perché “produrre innovazione significa produrre cultura. In ciò
consiste l’essenza della cultura aziendale.
Innovare, dunque, per collegare strategia
e creatività, perché siamo sempre più convinti che efficienza produttiva, autonomia
finanziaria e funzionalità organizzativa non
possono essere sufficienti senza una buona dose di capacità innovativa e senza una
leadership che coltiva sentimenti, primo fra
tutti l’amore per essere e per fare.
Primo Barzoni
Presidente di Palm Spa
Uno strumento per dialogare e ascoltare i
bisogni dei nostri interlocutori, e per dimostrare come Palm possa essere un partner
commerciale e sociale per un viaggio ancora lungo con tante opportunità da scoprire
e valori da trasportare.
Approccio, struttura
ed obiettivi del Report
Approccio di riferimento
Il Bilancio di Responsabilità sociale e Sostenibilità 2006 di Palm spa è la prima esperienza strutturata di rendicontazione, da
parte dell’azienda, in ambito economico,
sociale ed ambientale.
Il Bilancio 2006 intende fotografare la realtà
aziendale nel suo complesso e nasce nella
convinzione che le procedure di rendicontazione della responsabilità sociale e della
sostenibilità possano contribuire non solo
alla comunicazione con gli stakeholders
esterni, ma soprattutto alla crescita interna
all’organizzazione.
Pur mantenendo un profilo semplificato,
proprio perché si tratta della prima versione,
i contenuti del Report sono stati elaborati
facendo riferimento alle linee guida proposte nel 2006 dal Global Reporting Initiative
(GR3) ed ai principi di redazione del Bilancio Sociale definiti nel 2001 dal Gruppo GBS
(Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale).
In appendice sono disponibili ulteriori informazioni rispetto alla corrispondenza tra
il Report di Responsabilità sociale e Sostenibilità di Palm e le linee guida GRI.
Il documento intende avviare un processo
di rendicontazione regolare, attraverso il
quale dare annualmente informazioni rispetto all’operato dell’impresa e alle relazioni con il territorio.
Al fine di dare continuità all’esperienza diviene necessario affinare progressivamente
le modalità di raccolta e sistematizzazione
dati, in modo da rendere la costruzione del
bilancio parte integrante delle quotidiane
modalità gestionali dell’impresa e in modo
da verificare, con dati precisi e misurabili, gli
andamenti e gli scostamenti rispetto agli
obiettivi individuati.
L’intenzione del gruppo di lavoro coinvolto
nella rendicontazione è quella di muoversi “a piccoli passi” verso un miglioramento
continuo della reportistica, attraverso la
redazione di un nuovo documento entro il
2010.
In questo percorso sarà particolarmente
utile coinvolgere gli stakeholder nella selezione di target ed indicatori, facendo percepire agli interlocutori dell’impresa (interni
ed esterni) il ruolo del prodotto di Palm,
troppo spesso considerato solo una commodity, e le dinamiche che rendono l’azienda un attore in grado di incidere sul mondo
agricolo, dei trasporti e dei rifiuti.
A testimonianza dell’alto grado di sviluppo dell’azienda, è importante sottolineare
come Palm sia nell’impossibilità di comparare i contenuti del proprio report e delle
proprie modalità di rendicontazione con
altre esperienze simili.
Il mercato del pallet è, infatti, relativamente giovane ed è la prima volta in Europa che un’azienda di progettazione e
produzione di bancali ed imballaggi da
trasporto in legno si confronta con gli
stakeholder (interni ed esterni) attraverso un report di sostenibilità.
Struttura e contenuti del Report
Processo di rendicontazione
Le informazioni contenute nel report sono
state selezionate, coerentemente con il principio di materialità, in modo da far emergere gli aspetti che producono un impatto
significativo dal punto di vista economico,
sociale ed ambientale e che, per la loro rilevanza, possono orientare le decisioni degli
stakeholders.
Per l’elaborazione del Bilancio è stato costituito un gruppo di lavoro composto dai
responsabili delle diverse Aree attive all’interno dell’azienda, in modo da integrare
dati ed informazioni normalmente di pertinenza settoriale.
La prima sezione del Report contiene informazioni relative alla visione, alla mission,
alla storia, alle competenze ed all’organizzazione dell’azienda.
La seconda sezione approfondisce il profilo
sociale, ambientale ed economico di Palm,
fornendo dati ed illustrando progetti significativi in merito alle tre dimensioni.
L’ultima parte è dedicata alle prospettive che l’azienda si pone per il futuro, con
l’esplicitazione dei target previsti per il
2007 e l’individuazione delle modalità per
conseguirli.
Focus Lab, centro di ricerca e consulenza
su progetti per lo sviluppo sostenibile, ha
fornito la propria consulenza al gruppo di
lavoro interno, coordinando la selezione dei
dati, rielaborando le informazioni raccolte
ed organizzando, presso l’azienda, incontri
di formazione ed attività di comunicazione
relativamente al progetto del Bilancio.
Il gruppo di lavoro interno all’azienda è
composto da:
Aldina Barzoni (Area Commerciale), Marco
Barzoni (Area Economico-amministrativa),
Massimiliano Bellini (Area Qualità, Gestione
ambientale, sicurezza), Marco Piervenanzi
(Area Relazioni esterne), Carlo Gemma (Area
Economico-amministrativa), Luca Baccaglini (Area Commerciale), Andrea Bonesi (Area
Commerciale), Aldo Azzolini (Area Acquisti),
Massimo De Bernardi (Area Commerciale).
Il Presidente e amministratore delegato
Primo Barzoni ha coordinato il lavoro del
gruppo ed ha contribuito direttamente
all’elaborazione del Bilancio fornendo
informazioni utili a definire la missione e
la visione di Palm ed essenziali per ricostruire il percorso di Responsabilità Sociale di Impresa a cui l’azienda ha aderito
nel corso degli anni.
identità
aziendale
identità aziendale
Visione e valori di Palm
Fin dalle origini, Palm s.p.a. ha fatto suo un
approccio di Responsabilità sociale d’impresa, in base al quale l’azienda si assume la
responsabilità dell’impatto prodotto dalle
proprie attività sull’ambiente e sul territorio.
Tale percorso nasce dalla convinzione che
un’impresa possa fronteggiare le sfide poste dall’attuale contesto economico globale, solo se opera all’insegna dell’equità,
dell’armonia sociale e della salvaguardia
del pianeta.
Nel perseguire gli obiettivi di responsabilità sociale d’impresa, Palm s.p.a. ha definito
i principi su cui si fonda il proprio progetto
d’impresa e si è dotata di un codice etico
in cui vengono indicati alcuni criteri tesi a
migliorare la qualità del lavoro, a valorizzare
maggiormente le risorse umane, a garantire
il rispetto dell’ambiente e a ricercare la soddisfazione del cliente.
Responsabilità Sociale d’Impresa - RSI
(Corporate Social Responsibility – CSR)
“Un nuovo approccio di management d’impresa che
prevede l’integrazione volontaria, oltre gli obblighi
di legge, delle implicazioni sociali ed ambientali nelle
operazioni commerciali e nei rapporti con i vari portatori di interesse (stakeholders)”
• - Responsabilità sociale delle imprese: un contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile CE COM
(2002) 347
Gli ambiti operativi della Responsabilità
Sociale d’Impresa
• Qualità del lavoro e relazioni con i dipendenti
• Rapporti e progetti con la comunità
• Ambiente
• Rendicontazione
• Rapporti con i fornitori
• Corporate Governance
• Marketing sociale
• Finanza responsabile
IL PALLET DEI VALORI
Codice Etico di Palm spa
1. Progettiamo e vendiamo imballaggi
ed affini per garantire al cliente la massima soddisfazione, offrendo oltre al
prodotto una serie di servizi connessi
che solo un’azienda leader nel settore
può proporre.
2. Ci sforziamo di vendere e produrre
sempre alla massima qualità possibile
e adeguata al prezzo cui vendiamo.
3. Siamo profondamente consapevoli
che il nostro destino aziendale è strettamente legato alla soddisfazione dei
nostri clienti e crediamo che la nostra
azienda è una comunità di persone
che lavora con questo scopo comune.
4. Affermiamo con convinzione che tutte
le persone della nostra comunità hanno pari dignità; ognuno di noi merita
di essere trattato sempre e comunque
con il massimo rispetto ed educazione
e, se ognuno ha il “suo” compito, una
“sua” responsabilità, una “sua” storia,
un suo bagaglio di esperienze, ci accomuna il desiderio di far bene il nostro
lavoro.
5. Lavoriamo per guadagnarci da vivere,
ma non solo per questo; infatti speriamo di poter imparare ogni giorno
qualcosa di più. Di crescere e migliorare per una nostra personale soddisfazione, investendo parte dei nostri ricavi nella ricerca applicata e nelle nuove
tecnologie.
6. Ci ricordiamo dei nostri diritti, ma anche dei nostri doveri e conosciamo il
valore economico del tempo di cui disponiamo per fare le cose.
7. Affrontiamo i veri problemi con coraggio, convinti che per ogni vero problema esiste sempre una soluzione ragio-
nevole ed economicamente sensata,
così come evitiamo i falsi problemi.
Sappiamo che sovente i problemi
interni dipendono da fattori organizzativi, che possono essere risolti dalla nostra capacità di comunicare con
sincerità e disponibilità reciproca.
8. Mentre lavoriamo sappiamo che
ognuno di noi sta facendo il massimo
per poter offrire sempre un servizio
corretto e trasparente nei confronti
dei clienti e comportamenti coerentemente corretti verso i dipendenti, i
fornitori, le banche e le istituzioni.
9. La nostra comunità vuole generare un
giusto profitto perché siano retribuite
le persone che vi lavorano; tal profitto
è indispensabile altresì per mantenere l’azienda in piena efficienza ed assicurarne lo sviluppo, per eseguire le
migliorie necessarie e per rispondere
così alle esigenze dei nostri clienti.
Se le convinzioni etiche rappresentano il principale stimolo a scegliere la strada della Responsabilità Sociale d’Impresa, per Palm s.p.a.
tale scelta è supportata anche da motivazioni
economico-aziendali, in quanto – come dimostrano recenti analisi di mercato - la RSI costituisce un approccio utile nell’affrontare gli attuali
problemi dell’economia italiana, quali tendenze recessive, concorrenza straniera, ristagno dei
consumi e offre l’opportunità di affermarsi sul
mercato italiano ed europeo.
Anche sulla base di simili considerazioni, Palm
s.p.a. ha deciso di investire per integrare la Responsabilità Sociale nel proprio operare quotidiano, in conformità con principi etici e di
salvaguardia ambientale che non solo non contrastano con il raggiungimento dell’obiettivo
primario dell’utile aziendale, ma lo favoriscono.
I vantaggi individuati da Palm nell’adeguare i propri comportamenti a questi criteri
sono diversi:
• Di fronte al mutato atteggiamento di consumatori ed operatori economici pubblici
e privati sul tema della salvaguardia e della protezione della persona e dell’ambiente, l’aumento del capitale reputazionale
dell’azienda diventa garanzia di stabilità
nei confronti degli investitori ed impegno
confermato per migliorare la qualità del
lavoro interna;
• Gli impegni di responsabilità sociale d’impresa contribuiscono a rafforzare il brand
value, attraverso lo sviluppo di un rapporto stabile e duraturo con i consumatori/clienti, basato sulla qualità sociale dei
prodotti Palm e sulla fiducia e la fedeltà
alla marca;
• Il fornire prodotti garantiti ad altre aziende
impegnate nella salvaguardia dell’ambiente costituisce per Palm un vantaggio competitivo, rispetto alle aziende concorrenti
che non possono fornire le stesse garanzie;
• Un contesto di lavoro più sicuro e motivante per i dipendenti e che persegue
l’integrazione di persone diversamente
abili, crea un ambiente migliore e, in linea
con gli obiettivi aziendali dell’efficacia e
dell’efficienza, aumenta la capacità dell’impresa di attrarre e mantenere personale qualificato e motivato;
• La riduzione dell’impatto ambientale
dell’attività aziendale, una migliore performance in termini di impegno, lealtà e
correttezza nelle procedure ed una maggiore trasparenza, nei confronti degli interlocutori esterni rispetto alle modalità
comportamentali, alle procedure ed ai
principi che governano le attività dell’azienda aumentano la fiducia verso la
stessa e si traducono in migliori rapporti
con la comunità locale, gli enti locali, i fornitori, le banche;
• In un contesto economico internazionale
sempre più complesso e dinamico, dove
forme di dumping sociale e ambientale
creano squilibri nella competitività delle imprese, le iniziative di responsabilità
sociale possono rappresentare un qualificante elemento di differenziazione, trasformando le minacce in opportunità, nel
rispetto delle regole del mercato e della
sensibilità dei consumatori;
• In caso di partecipazione a bandi di Enti
Pubblici, che applicano le clausole ambientali proprie del Green Public Procurement, esiste un possibile vantaggio
competitivo.
Mission di Palm
La famiglia Barzoni, da sempre impegnata
nel campo della lavorazione del legno, lega
la propria mission d’impresa alla tradizione
artigiana, ulteriormente valorizzata ed integrata con alta specializzazione ed innovazione tecnica.
La storia e il ruolo sul territorio
Ciò consente a Palm s.p.a. l’ottimizzazione
della progettazione nell’ambito della propria
attività principale, che consiste nella produzione di imballaggi in legno per il trasporto
di materiali.
Palm nasce nel 1980 a Buzzoletto di Viadana per iniziativa di quattro fratelli della famiglia Barzoni.
In oltre venti anni di storia Palm s.p.a. ha sviluppato un’organizzazione strutturata unica
nel settore dei pallet ed uno stabilimento
produttivo all’avanguardia.
Palm ha pienamente integrato nella propria
mission d’impresa il concetto di sviluppo
sostenibile ovvero “lo sviluppo che soddisfa
i bisogni del mondo presente senza compromettere la capacità delle future generazioni
di soddisfare, a loro volta, i propri bisogni”
[Rapporto Brundtland, World Commission
on Environment and Development, 1987].
Oggi l’azienda, solida e flessibile, offre una
potenzialità produttiva di circa 10.000 pallets
al giorno, operando su un’area di 30.000 mq
costruita e gestita nel rispetto delle esigenze
di sicurezza e salute per la qualità del lavoro
e l’efficienza nella logistica.
In un’epoca nella quale si parla di “delocalizzazione selvaggia”, la governance aziendale
è impegnata nel coniugare competitività e
creazione di valore ambientale e sociale per
i suoi stakeholders, puntando sulla localizzazione territoriale delle proprie attività e sulla
realizzazione di una filiera “produzione-consumatore” sostenibile e socialmente responsabile. Legandosi con competitors locali,
Palm ha costituito un consorzio (con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro) al
quale è delegato il compito di gestire gli impianti arboricoli e quindi di fornire la materia
prima da cui ottenere il prodotto finito.
Sensibile alle direttive europee in ambito di
Politica Integrata di Prodotto, l’azienda sente
la necessità di trasformare il valore ambien
tale in valore di mercato, facendo sì che i così
detti costi esterni ambientali siano considerati dentro il costo del prodotto in maniera
tale che il prezzo di vendita del prodotto sia
“giusto”.
Palm è la prima industria di 2° lavorazione
del legno per produzione pallet certificati
FSC e PEFC a livello nazionale.
Il 35% in volume della produzione di supporti logistici (pallets, casse, ecc) è venduta
in Lombardia.
Il 45% in volume della produzione di supporti logistici (pallets, casse, ecc) è venduta
in Emilia Romagna.
% pallets prodotti da Palm sulla produzione nazionale (stimata pari a 100mln
pz./anno)
• 2,69% (pari a 2milioni e 690.000 pezzi)
– dati relativi al 2006
• 2,03% (pari a 2milioni e 32.200 pezzi)
– dati relativi al 2005
• 2,20% (pari a 2milioni e 200.500 pezzi)
– dati relativi al 2004
Network di Palm
Palm s.p.a. è da sempre attenta a “fare rete”
sul territorio, nella convinzione che solo intessendo molteplici ed articolati rapporti
con tutte le espressioni della società civile
organizzata ed attivando un confronto sistematico con altri imprenditori si può costruire un futuro sostenibile e si possono
trovare soluzioni alle problematiche che
affliggono lo sviluppo economico, attraverso l’attenzione all’ambiente, l’innovazione
e anticipando le esigenze della clientela e
degli altri portatori di interessi dell’azienda.
In particolare Palm intrattiene rapporti proficui e continuativi di cooperazione con diversi enti:
• Palm è associata a Assolegno-Federlegno, associazione che raggruppa tutta
la filiera legno.
• Palm è socia di RiLegno e Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e partecipa attivamente a gruppi di lavoro e prevenzione nell’ottica della promozione
e innovazione del packaging, dello sviluppo sostenibile e dell’Eco-efficienza.
• Palm è socia di API Industria Mantova e
partecipa attivamente nelle direttive e
nella promozione di una cultura imprenditoriale ispirata ai valori della Responsabilità Sociale e Ambientale d’Impresa.
• Palm è socia del CRIL (Centro ricerche Imballaggi in Legno e Logistica) e
partecipa attivamente alle attività del
centro ricerche dove svolge azioni di
indirizzo innovativo alle prestazioni e
ruolo del pallet, con azioni strategiche
di miglioramento nella movimentazione delle merci.
• Palm spa ha dato vita, insieme ad altre
imprese, al Network “Imprese Amiche dell’Ambiente”, con l’obiettivo di diffondere
nel mercato il concetto di Green Supply
Chain, intesa come catena di acquisto nella
quale si tiene conto anche dell’impatto ambientale dei beni che vengono scambiati.
Il gruppo si è costituito con l‘idea di fare
sistema e di far emergere il valore aggiunto che l’attenzione per l’ambiente può
dare ai prodotti, di fronte alle difficoltà
incontrate dalle aziende che progettano
e producono in un’ottica di sostenibilità,
sperimentando e promuovendo concretamente modalità produttive che favoriscano la riduzione delle emissioni di Co2,
il risparmio energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, la prevenzione ed
educazione nell’agire d’impresa, l’integrazione dello sviluppo sostenibile nelle
pratiche aziendali di qualità, ambiente,
sicurezza e responsabilità sociale.
Il progetto intende:
- raggruppare aziende che prestano attenzione alla sostenibilità ambientale;
- definire le linee guida da seguire;
- diffondere assieme le buone pratiche
applicate nella realtà;
- rendere la comunicazione più efficace
riducendo, nel contempo, i costi (anche
grazie all’organizzazione ed alla promozione congiunta di eventi pubblici, quali Ecomondo 2006, Fiera internazionale
del Recupero di Materia ed Energia e
dello Sviluppo Sostenibile).
Il network si è dotato di diversi strumenti di comunicazione quali un blog (www.
ecoimprese.it) ed un magazine cartaceo da distribuire agli associati ed agli
stakeholders. Promuove workshop, con-
vegni e pubblicazioni per far conoscere le attività del network e le tematiche
connesse.
• Palm aderisce al CSR Manager network
Italia, nato con l’obiettivo di promuovere
politiche e strumenti di responsabilità sociale come parte integrante della strategia
d’impresa. Il network propone sistematicamente workshop nel corso dei quali i manager delle imprese italiane confrontano
esperienze, identificano percorsi di innovazione e miglioramento, dialogano con
le rappresentanze degli stakeholders, conoscono esperienze di RSI a livello nazionale ed internazionale. Operativamente, il
network è un tavolo di lavoro che consente un costante interscambio tra le imprese italiane che aderiscono, anche grazie
all’attivazione di un forum internet (con
accesso riservato) suddiviso per tematiche
e ad un proficuo confronto con i principali
centri, istituzionali e non, che in ambito nazionale ed internazionale promuovono la
responsabilità sociale d’impresa.
imprese; attivare il dialogo con la società
civile necessario alla condivisione delle
pratiche e degli strumenti necessari a valorizzare la qualità ambientale di prodotto e di impresa. Nel corso del 2006 AssoSCAI ha presentato il “Libro Bianco per la
Competitività Ambientale d’Impresa” ed
ha sostenuto lo sviluppo del sistema EPD
internazionale, attraverso l’adesione e la
partecipazione al GEDNet e l’attivazione
di collaborazioni a carattere locale.
FLEGT
• In un’ottica di corretta gestione e di
lotta al taglio illegale, Palm aderisce
al programma UE Forest Law Enforcement, Governance and Trade (FLEGT),
un’azione congiunta dei Paesi dell’UE,
che intende coordinare strumenti e
promuovere accordi e comportamenti
responsabili relativamente alla gestione delle foreste mondiali.
• Palm s.p.a. aderisce ad AssoSCAI (Associazione per lo Sviluppo della Competitività
d’Impresa), un’associazione senza scopo
di lucro nata nel 2006 al fine di promuovere e supportare le imprese italiane che
vogliono competere sul mercato attraverso la valorizzazione della qualità ambientale dei propri prodotti e della qualità
della vita dei propri clienti. In particolare,
l’Associazione, con la collaborazione di
Università, Enti pubblici ed Ong intende:
porre la gestione ambientale al centro di
una nuova cultura imprenditoriale; promuovere iniziative necessarie a rendere
il patrimonio culturale ambientale funzionale alla crescita di competitività delle
L’organizzazione
L’impresa opera prevalentemente sul mercato nazionale, ad esclusione di alcuni casi
sporadici in cui i pallet vengono distribuiti
all’estero attraverso filiali di aziende nazionali che scelgono di appoggiarsi a Palm.
Tale scelta è determinata essenzialmente
dai costi di trasporto, che incidono sul prezzo dei pallet in modo consistente, limitando
di fatto il raggio d’azione, attualmente circoscritto a circa 250 km. La maggior parte
dei clienti sono concentrati in Lombardia
ed Emilia Romagna, anche se alcuni si trovano a Gorizia, Bressanone, Piemonte.
I settori merceologici a cui si rivolge sono
diversi: ceramica, alimentare, biomedicale,
gomma, meccanico.
I fornitori omologati di Palm sono in Italia,
Austria, Rep. Ceca, Germania.
Dal punto di vista giuridico l’azienda non ha
avuoto cambiamenti nel 2006 per quanto
concerne sede, capitale e dal punto di vista
della governance interna, mantenendo la
stessa composizione del Consiglio d’Amministrazione. Il Consiglio d’Amministrazione
è composta da 5 soci azionisti, che si relaziona periodicamente con i dipendenti.
Il Consiglio d’Amministrazione valuta ad
ogni incontro le iniziative in corso e i progetti futuri relativi alla propria politica di
sostenibilità in un’ottica di miglioramento continuo, valutando i suggerimenti che
vengono rivolti sia da parte dei responsabili
di funzione, sia da parte dei dipendenti e
dei vari stakeholders esterni, in particoltare
clienti e fornitori.
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Fonte: Ricerca
Nasce il marchio
“trasportato su pallet eco-sostenibile”
di S. Bertolini - CSR Manager Network Italia.
La struttura operativa
Palm sviluppa il proprio lavoro attraverso
diversi impianti, dotati di un alto livello di
automazione:
• Squadra pacchi centro ottimizzazione
taglio CMS;
• 4 linee di chiodatura automatiche (Storti);
• Linea di chiodatura automatica (Storti)
per produzione EUR EPAL;
• 2 banchi di chiodatura manuale;
• Centro di realizzazione imballaggi speciali.
Presso la propria sede originaria, l’impresa
ha dato vita alla Cooperativa Palm Work &
Project, che offre alle aziende servizi quali:
• Inserimento dati;
• Progettazione;
• Call Center;
• Grafica, stampa e legatoria (depliant,
brochure);
• Web marketing.
Presso la propria sede, la Cooperativa Palm
Work & Project gestisce anche l’Eco-store
nel quale vengono venduti prodotti ecosostenibili per la casa, l’ufficio, la scuola e
il gioco, a basso impatto ambientale e ad
alto contenuto educativo e sociale (sul
sito della cooperativa, www.palm-wp.org,
è disponibile un link all’Ecostore Online).
Una parte degli oggetti viene realizzata in
proprio da Palm Work&Project e una parte
viene affidata ad altre cooperative sociali
del territorio nazionale, con l’obiettivo di
avviare una rete di collaborazione tra diverse realtà. Altri prodotti sono realizzati
da grandi aziende impegnate in progetti innovativi di recupero dei materiali di
post-consumo.
L’eco-store è concepito per ospitare, in
affiancamento alla responsabile del negozio, una persona diversamente abile, con
l’obiettivo di favorirne l’integrazione nella
società. Accanto al negozio è stata, inoltre,
allestita una postazione di promozione e
divulgazione sulla sostenibilità del legno.
Le competenze
Palm si pone sul mercato italiano come
azienda leader nella progettazione e realizzazione di qualsiasi tipo di pallet a perdere personalizzato e nella produzione
di Europallets EPAL certificati secondo le
norme FICHE UIC 435-2 e UIC 435-4 (pallet
europeo standard per l’interscambio nazionale ed internazionale).
Seguendo una politica integrata di prodotto, l’azienda è inserita nel ciclo di produzione dalla nascita fino all’utente finale ed
è autorizzata al recupero e ricondizionamento dei pallet dismessi dai propri clienti.
Grazie allo sviluppo di competenze imprenditoriali e progettuali orientate alla
produzione di beni e servizi di altissima
qualità che abbiano anche un impatto ambientale ridotto e che utilizzino meglio e
meno le risorse naturali, Palm s.p.a. ha ripensato i propri processi produttivi ed il
ciclo di vita del prodotto in base a criteri
di eco-efficienza e sostenibilità: dal design
alla produzione, dal marketing alla comunicazione.
La progettazione dei pallet inizia con
un’attenta analisi delle esigenze di movimentazione e stoccaggio del Cliente. Sui
progetti avviati vengono condotte prove
strutturali per la verifica della portata e
delle performance, con il supporto di un
apposito programma di simulazione che
analizza il comportamento dinamico e statico in diverse condizioni di utilizzo (a terra,
accatastato, sollevato con forche, stoccato
su scaffalature sul lato lungo e sul lato corto
e in caso di impatto). Le verifiche vengono
realizzate presso il laboratorio prove del Cril
(Centro Ricerche Imballaggi in Legno e logistica), con sede a Viadana, certificato SINAL.
Per ogni nuovo modello progettato viene
elaborata una scheda prodotto in cui vengono riportate tutte le informazioni relative al pallet, comprese:
• Descrizione e dimensioni;
• Norma o specifica tecnica di prodotto;
• Umidità, volume, peso e carico nominale;
• Composizione del pallet (Distinta base
legname e chiodi);
• Caratteristiche costruttive (sporgenze,
marcatura, smussature, ecc.);
• Disegno tecnico con proiezioni ortogonali e visione 3D.
Due delle quattro linee produttive di
Palm sono dedicate al Pallet Ecosostenibile, primo pallet al mondo pensato e
realizzato secondo i principi dello sviluppo sostenibile e requisiti tecnici innovativi:
1. Principio del rendimento sostenibile: le
risorse naturali devono essere consumate ad una velocità tale da permettere alla natura di ripristinarle;
2. Principio della capacità di assorbimento: la produzione di beni non deve generare scarti e rifiuti che non possano
essere riutilizzati o riassorbiti in tempi
11
ragionevolmente brevi; seguendo l’approccio progettuale detto “dalla culla alla
culla”, i prodotti di Palm sono caratterizzati, in ogni fase del loro ciclo di vita, dal
minor impatto ambientale possibile in
termini di ridotta produzione di sostanze inquinanti e di rifiuti fino ad arrivare al
loro riutilizzo e riciclo;
3. Principio della “quasi sostenibilità”: nella
consapevolezza che l’utilizzo di risorse
non rinnovabili richiede di essere bilanciato da adeguati interventi di compensazione e non potendo rendere a “zero
impatto” la produzione e il trasporto dei
prodotti, Palm ha investito nell’eco-design (che tiene conto della qualità ecologica del ciclo di vita del pallet - Life Cycle Assessment) e nel pallet “a chilometro zero”,
due soluzioni diverse ma complementari
che sono in grado di ridurre i volumi di
trasporto, il consumo di risorse naturali
(8%) e le emissioni di sostanze inquinanti (60% di CO2) con notevoli risparmi per
l’ambiente e per i clienti;
4. Principio di qualità: i prodotti sono certificati.
Vista l’ampia varietà degli articoli prodotti,
Palm è in grado di rispondere alle necessità
di supporto logistico per numerosi prodotti industriali, quali ceramiche, elettrodomestici, vetro, editoria e chimica.
12
Inoltre, la capacità progettuale e la conoscenza del legno maturata da Palm hanno
permesso di dimostrare che gli imballaggi
in legno sono i migliori strumenti anche
ai fini della certificazione HACCP (“Hazard
Analysis Critical Control Point” - Analisi
dei pericoli e controllo dei punti critici), in
quanto garantirebbero risultati migliori, in
relazione a diversi aspetti:
• igienico (deriva da una materia prima naturale che non subisce trattamenti e che,
quindi, non contiene sostanze chimiche
nocive);
• rigido (i prodotti possono essere movimentati e trasportati senza rischi torsionali, escludendo così danni alle merci);
• idroscopico (mantiene sempre asciutto
il prodotto grazie all’utilizzo di materiale
essiccato, che non si impregna d’acqua
anche se esposto ad intemperie);
• economico (ha il migliore rapporto qualità/prezzo e può essere riparato, assicurando migliori prestazioni ed una maggiore durata).
Oltre ai pallet, Palm s.p.a., attraverso la
cooperativa Palm W&P, produce e vende,
nell’eco-store creato, altri prodotti:
• giocattoli, attraverso i quali sensibilizza i
consumatori ad uno stile di vita attento
e consapevole, valorizzando la risorsalegno come materia prima rinnovabile
all’infinito;
• oggettistica e prodotti per l’arredamento,
verniciati con sostanze a basso impatto
ambientale o, in alternativa, olii vegetali
che esaltano la naturale bellezza del legno nel pieno rispetto dell’ambiente;
• le stufe con il combustibile eco-sosteniblile, per riscaldare in modo naturale il
proprio ambiente utilizzando pellet (ottenuti da sfridi di legno naturale e ramagli
macinati e poi compressi) in sostituzione
ed alternativa ai combustibili fossili: questo prodotto economicamente vantaggioso ha l’ulteriore pregio che a fine vita,
sotto forma di cenere, può ritornare alla
terra come fonte preziosa di sali minerali
(ad esempio, messa nei vasi dei fiori aiuta
la fertilizzazione del substrato). Rispetto a
GPL e gasolio presenta, a parità di energia
fornita, un risparmio del 30-40%;
• considerando la necessità di una compensazione naturale del prodotto legno utilizzato, un kit di semina (Siep’è) utile per
compensare la CO2 emessa dall’uomo.
L’evoluzione della CSR di Palm nel tempo
Fonte: Ricerca
Nasce il marchio
“trasportato su pallet eco-sostenibile”
di S. Bertolini - CSR Manager Network Italia.
La CSR a Palm oggi
La Catena del Valore
Fonte: Ricerca
Nasce il marchio
“trasportato su pallet eco-sostenibile”
di S. Bertolini - CSR Manager Network Italia.
13
Premi ricevuti da Palm s.p.a.
Primo Barzoni
alla premiazione Sodalitas.
L’impegno concreto e le competenze maturate da Palm hanno ottenuto, nel corso
degli anni, numerosi riconoscimenti:
“Così come una pianta
va curata affinché porti buoni frutti,
anche la Responsabilità Sociale
va coltivata con continuità
in modo che i suoi frutti
possano essere raccolti da tutti coloro
che nell’impresa e con l’impresa vivono”
• Premio Speciale Sodalitas Social Award
2004 – Il Premio, che rappresenta un riconoscimento alle imprese, grandi o piccole, impegnate ad assumere in prima
persona un ruolo concreto nel sociale
attraverso comportamenti etici, si inserisce nell’ambito della “Campagna Europea
sulla Responsabilità Sociale” promossa da
Corporate Social Responsability (CSR) Europe con il supporto della Commissione
Europea.
• Oscar Imballaggio Conai 2004 - Finalista
per soluzioni innovative per imballaggio
ecosostenibile e movimentazione.
• Premio Impresa best practice RSI 2005 Ministero del Welfare.
• Premio Responsabilità Sociale d’Impresa
2004 Provincia di Mantova.
PROVINCIA DI MANTOVA 2004
14
OSCAR IMBALLAGGIO 2004
SODALITAS SOCIAL AWARD 2004
profilo
e azioni
Principali indicatori di performance
Profilo sociale
16
2004
2005
2006
Numero dipendenti
38
34
38 (di cui 5 soci)
Distribuzione personale per sesso
27 uomini
11 donne
23 uomini
11 donne
27 uomini
11 donne
Distribuzione del personale per qualifica
25 operai
1 operaio part-time
11 impiegati
1 dirigente
24 operai
10 impiegati
26 operai
12 impiegati
Distribuzione del personale per età
< 18=0%;
18-30 30%;
31-50 65%
>51 5%
< 18=0%;
18-30 30%;
31-50 65%
>51 5%
< 18=0%;
18-30 30%;
31-50 65%
>51 5%
Distribuzione del personale
per anzianità di servizio
> 15 anni circa 5%
10-15 anni circa 8%
5-10 anni circa 30%
1-5 anni circa 57%
> 15 anni circa 6%
10-15 anni circa 8%
5-10 anni circa 30%
1-5 anni circa 56%
> 15 anni circa 5%
10-15 anni circa 8%
5-10 anni circa 30%
1-5 anni circa 57%
Distribuzione del personale
per area funzionale
26 Produzione
5 Area amministrativa
7 Area tecnico-commerciale
25 Produzione
4 Area amministrativa
5 Area tecnico-commerciale
26 Produzione
6 Area amministrativa
6 Area tecnico-commerciale
Titolo di studio
3° media 60%
Diploma 35%
Laurea 5%
3° media 55%
Diploma 38%
Laurea 7%
3° media 48%
Diploma 41%
Laurea 11%
Grado di fidelizzazione collaboratori
(% dipendenti che da più di 3 anni
lavorano nell’azienda)
65%
75%
77.7%
N° 1 Targa 10 anni di lavoro continuato in
Azienda
N° 1 Targa 10 anni di lavoro continuato in
Azienda
N° 3 Targhe 10 anni di lavoro continuato in Azienda
Tipologie contrattuali
32 tempo indet.
1 tempo det.
5 co.co.co
28 tempo indet.
1 tempo det.
5 co.co.co
32 tempo indet.
1 tempo det.
5 co.co.co.
Tasso di sindacalizzazione
10 dipendenti
10 dipendenti
9 dipendenti
Numero complessivo ore di formazione
erogate
80 ore
90 ore
180 ore
Numero complessivo destinatari
formazione
19 persone
26 persone
38 persone
Numero ore formazione/destinatari per
qualifica
operaio 40 %
impiegato 60%
operaio 40 %
impiegato 60%
operaio 55 %
impiegato 45%
Numero ore formazione/area funzionale
Erogate trasversalmente
Erogate trasversalmente
Erogate trasversalmente
Numero part-time concessi/numero
maternita’
Nessuna richiesta pervenuta
Nessuna richiesta pervenuta
Nessuna richiesta pervenuta
Numero part-time concessi/numero
donne
Richiesta pervenuta1/concessa1
Richiesta pervenuta1/concessa1
Richiesta pervenuta1/concessa1
Numero infortuni sul lavoro
4
2
3
700 € in acquisto D.P.I
di maggior sicurezza rispetto allo standard
minimo previsto
su un totale di 2900 €
700 € in acquisto D.P.I
di maggior sicurezza rispetto allo
standard minimo previsto
su un totale di 2900 €
Investimenti per la sicurezza e l’ambiente 500 € in acquisto D.P.I
di maggior sicurezza rispetto allo standard
minimo previsto
su un totale di 2500 €
Acquisto trattore per semirimorchi di
classe euro 4 (superiore allo standard
minimo richiesto dalal legge) pari
ad un valore di 5.000 € su un totale di
95.000 €
Numero stabilimenti dotati di sistemi di
gestione qualità certificati
Il 70% dei Clienti movimentati sono certificati
Iso 9001:2000.
Il 72% dei Clienti movimentati sono certifi- Il 75% dei Clienti movimentati sono
cati Iso 9001:2000
certificati Iso 9001:2000
Il 15% dei Clienti sono certificati ISO 14000
17% dei Clienti sono certificati ISO 14000
20% dei Clienti sono certificati ISO
14000.
1 Clienti hanno il marchio Emas
Controlli qualità dei prodotti (n° analisi di n° 3 prove di laboratorio specializzato per
laboratorio effettuate – in migliaia)
validazione progettazione prodotti speciali
n° 1 prove di laboratorio specializzato per n° 9 prove di laboratorio specializvalidazione progettazione prodotti speciali zato per validazione progettazione
prodotti speciali
17
2004
Dialogo con il consumatore (numero
contatti: e-mail+lettere)
18
2005
2006
N° clienti movimentati nell’arco dell’anno: 371 N° clienti movimentati nell’arco dell’anno:
Clienti consolidati (+ 31 rispetto al 2003).
425 Clienti (+ 54 rispetto al 2004)
N° clienti movimentati nell’arco dell’anno: 428 Clienti (+3 rispetto al 2005)
Offerte emesse per circa 70 nuovi contatti (per Contatti sviluppati dal call-center PWP che
un confronto dati sul 2003 non ci sono dati
hanno dimostrato un effettivo interesse e a
attendibili/misurabili).
cui sono seguite offerte di pallet Palm sono
stati pari al 4,2% del fatturato e/o vendite
effettive.
I contatti sviluppati dal call-center
PWP che hanno dimostrato un
effettivo interesse e a cui sono seguite
offerte di pallet Palm sono stati pari
al 3,5% del fatturato e/o vendite
effettive.
Ulteriori contatti diretti: passaparola (19%
circa), recuperati da azioni commerciali su
“vecchi clienti” non movimentati negli anni
precedenti (35% circa), aste on-line (6,4%
circa); per promotion di label ecologiche
(PEFC e FSC) e tematiche di RSI (12% circa)
Ulteriori contatti diretti sono rimasti
sostanzialmente invariati rispetto al
2005 e quindi ottenuti da passaparola (18% circa), recupero di azioni
commerciali su “vecchi clienti” non
movimentati negli anni precedenti
(33% circa), aste on-line (4% circa); per
promotion di label ecologiche (PEFC e
FSC) e tematiche di RSI (17% circa)
Livello di soddisfazione dei clienti sull’af- voto – 7.74
fidabilità dell’azienda in merito al rispetto
delle condizioni negoziali (Scala 1- 10)
voto - 8.19
voto - 8.10
Livello di soddisfazione dei clienti sul
livello di innovativita’ dei prodotti
voto – 7.63
voto - 8.62
voto - 8.27
Livello di soddisfazione dei clienti sul
sistema logistico-distributivo
voto – 7.96
voto - 8.23
voto - 8.10
Segnalazioni di difettosità dei prodotti da 11 non conformità/360 clienti
parte dei consumatori (numero segnalazioni/ numero contatti %)
Risposte ai reclami da 1 a 8 gg
13 non conformità/380 clienti
25 non conformità/470 clienti
Risposte ai reclami da 1 a 5 gg
Risposte ai reclami da 0 a 4 gg
Numero rapporti-progetti di sostegno
alla comunità locale
5
5
Investimenti complessivi in attività sociali 12000
(in euro)
14000
14000
Investimenti in singoli progetti sociali (in
euro)
3000
3000
3000
Investimenti sociali/fatturato totale (%)
1%
1%
1%
Numero iniziative culturali promosse
dall’azienda
1
2
4
Numero iniziative sportive promosse
dall’azienda
2
3
1
Numero iniziative a sostegno di enti di
pubblica utilità
5
5
7
5
Profilo ambientale
2004
2005
2006
Rapidità di pagamento delle forniture
(%pagamenti a vista/totale pagamenti)
Tot. Acquistato 49511 mc
% Acq.pagato entro 7 gg 20,64%+Acq.
pagato entro 15 gg 5,07%
=25,71%
Tot. Acquistato 63559 mc
% Acq.pagato entro 7 gg 24,53%+Acq.
pagato entro 15 gg 2,89%
=27,42%
Tot. Acquistato 70054 mc
% Acq.pagato entro 7 gg 16,03%+Acq.
pagato entro 15 gg 4,19%
=20,22%
Selezione fornitori secondo criteri di sostenibilita’ sociale ed
ambientale
Materiale acquistato certificato PEFC
45,71%
Materiale acquistato certificato PEFC
24,85%
Materiale acquistato certificato PEFC
38,48%
Turn over fornitori
36%
35,2%
21,70%
Volume materie prime utilizzate (mc)
49511
(di cui PFC 8%)
63559
(di cui PFC 14%)
70054
(di cui PFC 22%)
Rifiuti prodotti (TON)
1440 legno
36 ferro + plastica
910 legno
31 ferro + plastica
1209 legno
35 ferro + plastica
Produzione complessiva prodotti finiti (mc)
47.530,56
62.327,02
68.652,92
Consumo CO2 in Kg
11.955.322
15.322.034
16.823.552
Risparmio CO2 in Kg
11.084.000
22.652.336
24.670.868
Riduzione emissioni (Ton di CO2) grazie ai trasporti di pallet
ecosostenibili
24.572
17.195
27.346
19
Profilo economico
Ricavi
2005
2006
14.724.109
17.145.122
Variaz. dei prodotti finiti e lav. in corso 18.439
18.501
Altri ricavi operativi
117.112
169.539
Materie prime e materiali
9.971.235
11.525.701
Costi per servizi
2.422.511
3.078.979
Altre spese operative
407.772
503.585
Costi del personale
1.175.524
1.182.903
Margine operativo lordo
882.618
1.004.992
Ammortamenti e accantonamenti
155.858
157.912
Utile operativo
726.760
847.080
Oneri/proventi finanziari
14.890
1.080
Oneri/proventi
Straordinari
-501.557
Risultato prima delle imposte
240.093
204.882
Imposte
233.536
201.888
Risultato di esercizio
6.557
2.994
Costi capitalizzati
Ripristino valori imm.ni tecniche
-643.278
Produzione del valore aggiunto 2006
Valore della produzione
Ricavi delle vendite
17.145.122€
Variazione delle rimanenze di prodot- 18.501€
ti finiti e in corso di lavorazione
20
Incrementi di immobilizzazione per
lavori interni
-
Altri ricavi e proventi della gestione
caratteristica, contributi in conto
esercizio
169.539€
Costi intermedi della produzione
Materie prime, sussidiarie,di consumo
11.602.253€
e merci
Servizi
3.078.979€
Godimento beni di terzi
155.431€
Variazione delle rimanenze di materie
- 76.552€
prime,sussidiarie, di consumo e merci
Accantonamenti per rischi
-
Altri accantonamenti
-
Oneri diversi di gestione
348.154€
Valore aggiunto caratteristico lordo
2.187.895€
Saldo gestione accessoria
- 161.239€
Saldo componenti straordinari
- 102.630€
Valore aggiunto globale lordo
1.924.026€
Ammortamenti
157.912€
Valore aggiunto caratteristico netto
1.766.114€
Componenti accessori e straordinari
21
profilo sociale
Stakeholders di riferimento di Palm
L’impresa, coerentemente con i principi
Responsabilità Sociale d’Impresa e fedele
alla teoria multi-stakeholder, non individua
stakeholder di riferimento, bensì al pari di
ogni cittadino vuole essere rispettosa di
ogni istituzione sociale all’interno della
quale si trova ad operare e, non ultimo, considera l’ambiente quale cornice fondamentale delle dinamiche sociali.
22
A tal proposito il Bilancio di Responsabilità
Sociale e Sostenibilità è rivolto alla stessa
stregua ai clienti come ai fornitori, ai finanziatori ed alla comunità locale. La vision dell’impresa, secondo la quale “tutti i soggetti
coinvolti nella fabbricazione, distribuzione
ed utilizzo di un bene sono chiamati ad
apportare il loro specifico contributo nel
tentativo di ridurre gli impatti ambientali”
porta Palm a prendersi cura del benessere
comune.
Argomenti chiave
Impegni di Palm nei confronti della categoria
Strumenti per relazione e gestire impegni
Clienti
Consulenza
• Offrire know how e soluzione economicamente e ambientalmente sostenibili.
• Promuovere le scelte del cliente in un’ottica di green supply chain
• “Ascolto” del cliente
• Rispetto capitolati contratto
• Innovazione,
• Co-progettazione imballaggi
• Ricerca e sviluppo
• Analisi settimanale dello stato degli ordini e delle richieste (prodotto/servizio) avanzate dai clienti
(alla riunione partecipano l’area commerciale e quella tecnica).
• Organizzazione di workshop e corsi di formazione.
• Relazione basata su norma iso 9001
• Migliorie macchinari ed infrastrutture
• Software cap3d per riduzioni peso-volume
• Utilizzo mmpp certificate per sviluppo nuove temaztiche di sviluppo e comunicazione principalmente attraverso network
Dipendenti
Cura
• Andare incontro alle esigenze di uomini e donne italiani e stranieri per permettergli
di realizzarsi come lavoratori, come cittadini e come membri di una famiglia.
• Coesione e meritocrazia.
• Retribuzione
• Garanzia di continuità lavoro
• Miglioramento economico su base del rendimento e collaborazione a sviluppare
nuovi prodotti/mercati
• Disponibilità della direzione ad ascoltare i dipendenti e favorirne la soddisfazione sul posto di
lavoro e oltre.
• Possibilità di seguire la formazione durante l’orario lavorativo.
• Rispetto norme ccnl settore legno industria
• Carta dei valori
• Rating
Comunità locale
Promozione del
territorio
• Stretta collaborazione con Palm Work & Project ONLUS (inserimento lavorativo di
• Forte presenza sul territorio e volontariato aziendale.
persone diversamente abili e tutela dell’ambiente) e con la parrocchia di Buzzoletto di • Organizzazione di eventi che coinvolgono tutti i cittadini.
Viadana.
• Promuovere la riscoperta del legame tra l’uomo e l’ambiente attraverso l’associazione
“Ci vuole un albero – ONLUS”.
Fornitori
Fidelizzazione
• Offrire la massima collaborazione affinché il fornitore raggiunga standard idonei ad
essere un punto di riferimento per l’azienda e abbia interesse a fornire un prodotto
servizio con un alto rapporto qualità/prezzo.
• Correttezza e garanzia dei pagamenti
• Collaborazione
• Coinvolgimento
• Organizzazione di workshop e corsi di formazione. Monitoraggio mensile degli ordini di acquisto
e di eventuali non conformità.
• Invito convegni RSI
Finanziatori
Trasparenza
• Dialogo costante e basato sulla trasparenza
• Rispetto scadenze
• Collaborazione
• Coinvolgimento
• Bilancio economico-finanziario chiaro e veritiero integrato da dati riguardanti lo stakeholder
engagement
• Presentazioni
• Valutazione nuove frontiere sul tema basilea2
• Invito convegni RSI
Enti ed istituzioni
Benessere comune
• Possibilità di ospitare stagisti
• Offerta di borse di studio.
• Collaborazioni per ricerche nell’ambito del ciclo di vita dei prodotti in legno e degli
imballaggi da trasporto realizzati con questa materia prima.
• Ricerca e sviluppo come leva competitiva.
• Stipula di convenzioni.
• Disponibilità ad ospitare eventi e stagisti. Disponibilità a portare la propria testimonianza in aule
universitarie e convention basate sulla Responsabilità Sociale e Ambientale d’Impresa.
Ambiente
Salvaguardia
• Riduzione degli impatti ambientali legati al processo produttivo, al prodotto e al suo
uso, allo smaltimento dello stesso.
• Promozione della Responsabilità Ambientale d’Impresa presso tutti gli stakeholder
con cui si è in contatto.
• Preverifica 14000
• Attenzione ai consumi di acqua, combustibili fossili ed energia elettrica.
• Realizzazione di comunicati stampa con rendicontazione degli eventi.
Stakeholder
23
I clienti
La struttura commerciale è composta da 1
agente plurimandatario esterno, da 3 persone dipendenti dell’azienda con appropriate competenze tecniche e da 1 persona
con specifiche conoscenze e competenze
in scienze ambientali.
La Direzione commerciale, di fatto, fa capo
al Presidente – Amministratore Delegato
Primo Barzoni, che suggerisce, promuove,
determina le linee strategiche, le mission di
innovazione, le tematiche ambientali e di
RSI condivise dai commerciali di Palm.
2004
2005
2006
Livello di soddisfazione voto
dei clienti sull’affidabilità 7.74
dell’azienda in merito al
rispetto delle condizioni
negoziali (Scala 1- 10)
voto
8.19
voto
8.10
Livello di soddisfazione voto
dei clienti sul livello di
7.63
innovativita’ dei prodotti
voto
8.62
voto
8.27
Livello di soddisfazione
dei clienti sul sistema
logistico-distributivo
voto
8.23
voto
8.10
voto
7.96
Nota: i dati sono quelli provenienti dalla ricerca annuale di Customer Satisfaction su un campione dei primi 50
Clienti suddivisi per aree geografiche e settori merceologici. Il dato qui esposto è quello medio su scala 1-10. Il
database raccoglie i dati dal 1999 in poi.
Il 75% delle materie prime subisce il controllo in accettazione (prima della fase di
scarico). Il 20% entro i primi 8 gg dalla fase
di scarico. Il restante 5% in seguito ovvero
non è sottoposto a controllo.
24
Sui prodotti finiti viene fatto un controllo
durante il processo di 1 lotto entro i primi
30 minuti di produzione e successivamente
1 pezzo a campione ogni 25 minuti.
Controlli
qualità
dei prodotti (n°
analisi di
laboratorio effettuate – in
migliaia)
2004
2005
2006
Sono state
attivate n°
3 prove di
laboratorio
specializzato per
validazione
progettazione prodotti
speciali
Sono state
attivate n°
1 prove di
laboratorio
specializzato per
validazione
progettazione
prodotti
speciali
Sono state
attivate n°
9 prove di
laboratorio
specializzato per
validazione
progettazione prodotti
speciali
I primi 25 Clienti movimentati e consolidati per classi di fatturato vengono contattati
almeno 1 volta la settimana; gli altri Clienti (circa 340) almeno due volte al mese (si
tenga conto che i primi 25 clienti ordinano
mediamente per 1-2 consegne a settimana,
mentre gli altri ordinano 1 volta al mese).
Numero
stabilimenti
dotati di
sistemi di
gestione
qualità
certificati
2004
2005
2006
Il 70% dei
Clienti movimentati sono
certificati Iso
9001:2000.
Il 15% dei
Clienti sono
certificati ISO
14000
Il 72% dei
Clienti movimentati sono
certificati Iso
9001:2000;
17% dsei
Clienti sono
certificati ISO
14000
Il 75% dei
Clienti movimentati
sono certificati Iso
9001:2000;
20% dei
Clienti
sono certificati ISO
14000.
1 Cliente
ha il marchio Emas
Insolvenze/ Ammonrecupero
tare insolcrediti
venza
Note
2004
4 clienti (di € 198.928
cui 2 per
fallimento)
avviate pratiche
legali per recupero crediti e tutti
andati a buon fine
( tasso annuale
1,52%)
2005
3 clienti (di € 199.928
cui 1 per
fallimento/liquidazione
azienda)
avviate pratiche
legali per recupero crediti e tutti
andati a buon fine
( tasso annuale
1,34%)
2006
3 clienti (di € 29.020
cui 2 per
fallimento)
avviate pratiche
legali per recupero crediti e ancora
in corso ( tasso
annuale 0,017%)
Nota: il tasso di insolvenza indicato è in rapporto al fatturato maturato per ogni anno, ma il tasso effettivo per
il 2004 e 2005 (avendo avuto un rientro credito tramite
pratiche legali) è di fatti pari a 0.
Dal 2005 è attivo il Call-Center , che si occupa della ricerca clienti ed attiva un primo
contatto. I dati sono classificati in un data
base in excel e lo screening successivo è
fatto dai commerciali Palm (Massimo De
Bernardi e Andrea Bonesi in primis e Aldina
Barzoni per offertazioni e invio documenti e
gestione ordini e altri contatti).
Primi 5 clienti
Cliente
2004 Chep Italia srl
2004
Sede
%Fatturato
totale
Lombardia
6,61%
Cooperativa cera- Emilia
mica d’Imola scrl Romagna
5,59%
Mapei spa
Lombardia
5,28%
Barilla spa
Emilia
Romagna
3,71%
Casalgrande
Padana spa
Emilia
Romagna
3,69%
2005 Cooperativa cera- Emilia
mica d’Imola scrl Romagna
9,60%
Chep Italia srl
Lombardia
8,87%
ICF Industrie cera- Emilia
miche Faenza
Romagna
4,86%
Mapei spa
Lombardia
4,08%
Casalgrande
Padana spa
Emilia
Romagna
3,53%
Lombardia
14,74%
Lombardia
5,19%
2006 Chep Italia srl
Mapei spa
Dialogo con il cliente Sono stati movimentati
(numero contatti:
nell’arco dell’anno nr. 371
e-mail+lettere)
Clienti consolidati (+ 31
Clienti rispetto al 2003) ;
sono state emesse offerte
per circa 70 nuovi contatti
(per un confronto dati
sul 2003 non ci sono dati
attendibili/misurabili).
ICF Industrie cera- Emilia
miche Faenza
Romagna
4,15%
Casalgrande
Padana spa
Emilia
Romagna
3,82%
Barilla spa
Emilia
Romagna
3,34%
2005
2006
- I contatti sviluppati dal callcenter PWP che hanno dimostrato un effettivo interesse e
a cui sono seguite offerte di
pallet Palm sono stati pari al
4,2% del fatturato e/o vendite
effettive.
- Ulteriori contatti diretti:
passaparola (19% circa), recuperati da azioni commerciali
su “vecchi clienti” non movimentati negli anni precedenti
(35% circa), aste on-line (6,4%
circa); per promotion di label
ecologiche (PEFC e FSC) e
tematiche di RSI (12% circa)
- Nel 2005 i Clienti movimentati sono stati 425 ( + 54 dal
2004)
- I contatti sviluppati dal callcenter PWP che hanno dimostrato un effettivo interesse e
a cui sono seguite offerte di
pallet Palm sono stati pari al
3,5% del fatturato e/o vendite
effettive.
- Ulteriori contatti diretti
sono rimasti sostanzialmente
invariati rispetto al 2005 e
quindi ottenuti da passaparola (18% circa), recupero di
azioni commerciali su “vecchi
clienti” non movimentati negli
anni precedenti (33% circa),
aste on-line (4% circa); per
promotion di label ecologiche
(PEFC e FSC) e tematiche di
RSI (17% circa)
- Nel 2006 i Clienti movimentati sono stati 428 ( + 3 dal
2005). Nota importante: si è
registrato un minor turn-over
di clienti dovuto ad aumenti
dei costi delle m.p. legno
“pesante” in termini economici, minor reperibilità del legno
stesso e/o tempi più lunghi di
arrivo dei materiali ordinati
LA GESTIONE DEI RECLAMI
Segnalazioni di difettosità dei prodotti da
parte dei clienti (numero segnalazioni/
numero contatti %)
- 11 non conformità/360
clienti
- Risposte ai reclami in
tempi rapidi (da 1 a 8 gg)
- 13 non conformità/380
clienti
- Risposte ai reclami in tempi
rapidi (da 1 a 5 gg)
- 25 non conformità/470
clienti
- Risposte ai reclami in tempi
rapidi (da 0 a 4 gg)
25
I consumatori si dichiarano oggi sempre
più sensibili nei confronti delle tematiche
ambientali e sempre più responsabili nella
scelta di prodotti che garantiscano il rispetto dell’ambiente, tanto che un’azienda, per
essere competitiva, non può prescindere da
un impegno di carattere eco-sostenibile.
Da simili considerazioni nasce l’iniziativa
“Imprese amiche dell’ambiente”, promossa
da Palm per offrire ai propri clienti imballaggi ecocompatibili certificati con marchio
PEFC (Programme for Endorsement Forest
certification) e FSC (Forest Stewardship
Council), che consentono alle aziende di comunicare ai consumatori i valori di rispetto
sociale ed ambientale.
Gli imballaggi, infatti, sono un mezzo per
presentare e comunicare il profilo sociale e ambientale di un’azienda e il fatto di
trasportare prodotti con pallet ottenuti da
legni provenienti da foreste e da piantagioni dove l’ambiente e le popolazioni che
le abitano sono tutelate in base ai principi
26
riconosciuti in tutto il mondo, contribuisce
a diffondere una nuova cultura del fare impresa, socialmente responsabile, innovativa
e competitiva. Inoltre, offre alle aziende un
vantaggio competitivo perché consente
di coinvolgere clienti e consumatori finali,
comunicando loro la scelta di imballaggi
eco-compatibili lungo la filiera, e recepisce
ed anticipa tutti i nuovi approcci gestionali
finalizzati all’ottimizzazione dei costi ed alla
prevenzione dei rischi.
A chi utilizza i pallet eco-sostenibili prodotti
da Palm viene concesso il marchio “Trasportato su Pallet Eco-Sostenibile” e tutte le spedizioni sono accompagnate da documenti
che certificano, attraverso un timbro ed una
dichiarazione relativa all’origine del legname, che i pallet
e gli imballaggi
sono ottenuti
da legni FSC e
PEFC.
La scelta, poi, di attivare il Sistema di Gestione Fitosanitaria preventivo, in conformità
con i requisiti IPPC/ISPM 15 FAO, garantisce
alla clientela di non subire ritardi nelle consegne, evitando il rientro della merce spedita con imballaggi non conformi ed eventuali costi, multe aggiuntive o la perdita di
transazioni commerciali.
Grazie al percorso intrapreso e all’impegno
di sostenibilità concretizzato, proseguono,
nel 2006, diverse partnership attivate da
Palm con i propri clienti, sia con imprese
che con enti pubblici:
• Biokal, impresa accreditata ESCO (Energy
Service Company), propone l’installazione e la manutenzione di impianti termosanitari, stufe e caldaie per uso privato e
industriale e la conversione a pellet (prodotto da Palm), cippato e mais di impianti
alimentati a gasolio/gas;
• Gasser (fornace storica produttrice di laterizi termoisolanti a marchio Bioton, il
mattone che respira) e Tetrapak (azienda
leader mondiale nella progettazione e
produzione di contenitori per alimenti)
sono tra le prime imprese ad aver scelto
Palm e la sua linea del pallet ecosostenibile certificato PEFC nella propria organizzazione produttiva;
• in tutti Parchi e musei della Val di Cornia
(provincia di Livorno) sono in vendita i
prodotti a contenuto sociale ed ecologico promossi dalla cooperativa Palm
Work&Project.
Grazie all’iniziativa “Imprese amiche dell’ambiente”, Palm si è avvicinata a diverse
realtà imprenditoriali e non: Casalgrande
Padana; Gam Edit; Ziegelei Gasser Mattoni; Vigorplant; Bidachem (Gruppo Boehringer Ingelheim); Planet Life Economy
Foundation ONLUS; Piber Group; Sotral;
Novamont; Gruppo Bolzoni Auramo; Cooperativa Ceramica d’Imola; PEFC Italia; SOSLOGistica; K.E.F.I.; Ecotoys; Novellini; Tetra
Pak; FSC Italia; Sodalitas; ALTIS - Alta Scuola
Impresa e Società dell’Università Cattolica
di Milano; LifeGate; Composad; CRAI; CSR
Manager Network; ISVI - Istituto per i Valori
d’Impresa; AcquistiVerdi.it; Generoso Design; MATREC; Movimento Difesa del Cittadino; ADACI - Associazione Italiana di Management degli Approvvigionamenti; PLEF
(Planet Life Economy Foundation); Associazione Acquisti e Sostenibilità.
Rapporti con i dipendenti
2004
Numero
dipendenti
2005
2006
38 (di cui 5 34 (di cui 5 38 (di cui 5
soci)
soci)
soci)
Distribuzione 27 uomini
personale per 11 donne
sesso
Distribuzione del personale per
anzianità di
servizio
> 15 anni
circa 5%
10-15 anni
circa 8%
5-10 anni
circa 30%
1-5 anni
circa 57%
> 15 anni
circa 6%
10-15 anni
circa 8%
5-10 anni
circa 30%
1-5 anni
circa 56%
> 15 anni
circa 5%
10-15 anni
circa 8%
5-10 anni
circa 30%
1-5 anni
circa 57%
Grado di
fidelizzazione collaboratori (%
dipendenti
che da più
di 3 anni
lavorano
nell’azienda)
65%
Targa 10
anni di
lavoro
continuato
in Azienda
N° 1
75%
Targa 10
anni di
lavoro
continuato
in Azienda
N° 1
77.7%
Targa 10
anni di
lavoro
continuato
in Azienda
N° 3
23 uomini 27 uomini
11 donne 11 donne
2004
Tipologie
32 tempo
contrattuali indet.
1 tempo det.
5 co.co.co
2005
2006
28 tempo
indet.
1 tempo
det.
5 co.co.co
32 tempo
indet.
1 tempo
det.
5 co.co.co.
Non si registrano ore di sciopero nei confronti dell’azienda.
Distribuzione 25 operai 24 operai
del personale 1 operaio 10 impieper qualifica part-time gati
11 impiegati
1 dirigente
26 operai
12 impiegati
Distribuzione < 18=0%;
del personale 18-30 30%;
per età
31-50 65%
>51 5%
< 18=0%;
18-30 30%;
31-50 65%
>51 5%
< 18=0%;
18-30 30%;
31-50 65%
>51 5%
Distribuzione
del personale per area
funzionale
26 Produzione
5 Area
amministrativa
7 Area tecnico-commerciale
25 Produzione
4 Area
amministrativa
5 Area tecnico-commerciale
26 Produzione
6 Area
amministrativa
6 Area tecnico-commerciale
3° media
60%
Diploma
35%
Laurea 5%
3° media
55%
Diploma
38%
Laurea 7%
3° media
48%
Diploma
41%
Laurea 11%
Palm promuove regolarmente, al proprio
interno, attività di formazione finalizzate al
continuo aggiornamento e miglioramento
delle competenze dei dipendenti.
Il rapporto che l’azienda stabilisce con le
persone che assume è solido e duraturo, se
si considera che molti dipendenti lavorano
alla Palm da diversi anni.
Nel momento in cui ha conseguito le certificazioni FSC e PEFC ed ha introdotto il
sistema FAO/ISPM 15, Palm ha organizzato
per tutto il personale aziendale un percorso
formativo tematico.
Titolo di
studio
Oltre a consolidare un nucleo storico di dipendenti, l’impresa ha registrato, recentemente,
una forte espansione e si è orientata, strategicamente, allo sviluppo delle risorse umane.
Tasso di
sindacalizzazione
2004
2005
2006
10 dipendenti
3,8%
10 dipendenti
3,4%
9 dipendenti
3,42%
Ogni anno Palm organizza iniziative per i
dipendenti, coinvolgendo tutto il personale
dell’azienda. Oltre alle feste stagionali (4 feste ogni anno), l’impresa propone regolarmente il Community Day, giornata durante
la quale chi lavora a Palm può dedicare le
proprie ore di lavoro a sostegno di attività
di volontariato sul territorio.
Formazione per i dipendenti
Solamente nel periodo 2000-2005 sono state assunte 19 persone, un numero proporzionalmente sempre maggiore rispetto ai
10 del periodo 1995-1999, ai 3 del periodo
1990-1994 e ai 5 del periodo 1985-1989.
Il personale è assunto in base al contratto
collettivo nazionale di lavoro del settore legno-industria.
Per l’area commerciale sono state organizzate lezioni ad hoc sul marketing PEFC e
FSC, mentre ai responsabili delle varie funzioni è stata fornita tutta la documentazione relativa ai sistemi di certificazione.
27
Ulteriori momenti di approfondimento sulle certificazioni di prodotto e sul tema dello
sviluppo sostenibile vengono organizzati
in preparazione di fiere ed eventi pubblici,
mentre, nell’ottica di un aggiornamento
continuo rispetto alle “best practices” in essere a livello nazionale ed internazionale, il
personale partecipa regolarmente a convegni e meeting sul tema della salvaguardia
dell’ambiente.
All’interno dell’azienda, poi, è stata attivata una News Aziendale, che permette una
maggior diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile e lo scambio costante di
informazioni, proposte, suggerimenti.
Nell’ambito del percorso di formazione relativo al codice etico, l’azienda ha valutato
importante allestire nello spazio “Caffè” un
monitor attraverso il quale diffondere comunicazioni ed aggiornamenti relativi al
Piano di Lavoro aziendale e a progetti specifici.
2004
28
2005
2006
Numero comples- 80 ore
sivo ore di formazione erogate
90 ore
180 ore
Numero comples- 19 persivo destinatari
sone
formazione
26 persone
38 persone
Numero ore
formazione/
destinatari per
qualifica
operaio
40% impiegato
60%
operaio
40 %
impiegato
60%
operaio
55 %
impiegato
45%
Numero ore
formazione/ area
funzionale
Erogate Erogate
Erogate
trasver- trasversal- trasversalmente mente
salmente
Diverse le iniziative di formazione e orientamento alla prima occupazione che Palm
realizza, coerentemente con il numero di
assunzioni crescente che ha caratterizzato
gli ultimi anni.
2004
2005
2006
numero totale
5
5
5
stage e tirocini
formativi
3
1
3
tesi di laurea
2
2
2
contratti formazione 0
lavoro
0
0
assunzione neolaureati
2
0
1
assunzione giovani
1° esperienza lavorativa
3
1
1
Salute e Sicurezza
Palm ha introdotto dispositivi atti a migliorare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti sul luogo di lavoro, andando oltre le
disposizioni di legge.
Investimenti per la sicurezza e l’ambiente
2004
500 € in acquisto D.P.I di maggior sicurezza
rispetto allo standard minimo previsto su
un totale di 2500 €
1300 € formazione
2005
700 € in acquisto D.P.I di maggior sicurezza
rispetto allo standard minimo previsto su
un totale di 2900 €
1300 € formazione
Condizioni di lavoro
e Pari Opportunità
Palm ha concesso 1 part time a una dipendente donna, a fronte di un’unica richiesta
pervenuta.
Non si registra nessuna richiesta di parttime da parte di dipendenti in maternità.
2006
700 € in acquisto D.P.I di maggior sicurezza
rispetto allo standard minimo previsto su
un totale di 2900 €
1300 € formazione
Acquisto trattore per semirimorchi di classe
euro 4 (superiore allo standard minimo
richiesto dalla legge) con filtro antismog
pari ad un valore di 7.000 € su un totale di
95.000 €
Gli investimenti in materia di sicurezza si
traducono, nel medio e lungo periodo, in
un vantaggio competitivo, in quanto, l’attività di prevenzione consente di ridurre il
numero di infortuni, abbassando, di conseguenza, il premio INAIL a cui l’azienda deve
far fronte.
2006
Numero
infortuni sul
lavoro
2005
3
2004
2
4
Nel 2006 il premio INAIL è stato ridotto del
6%, con un vantaggio economico di 2500 €.
Iniziative e progetti
per il territorio e la comunità
2004
2005
2006
12000
14000
14000
Investimenti in singoli progetti sociali 3000
(in euro)
3000
3000
Investimenti
sociali/fatturato
totale (%)
1%
1%
Investimenti complessivi in attività
sociali (in euro)
1%
In un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, Palm s.p.a. si è impegnata attivamente sul territorio fornendo sostegno
economico, organizzativo e morale a importanti progetti e a numerose iniziative
rivolte alla comunità locale, alle scuole ed
agli Enti locali.
Palm s.p.a. realizza la maggior parte delle
iniziative a favore del territorio sostenendo
attivamente la Cooperativa Sociale Palm
Work and Project (tipo B - ONLUS), fondata
dall’impresa stessa nel 2003 come nuova iniziativa imprenditoriale che mira a sviluppare
e gestire l’inserimento lavorativo e la crescita
personale e professionale di persone diversamente abili e svantaggiate (L. 381/91):
• promuovendo la capacità ed autonomia
delle persone inserite;
• promuovendo la partecipazione attiva al
processo produttivo e stimolando la fiducia nelle proprie potenzialità;
• considerando il lavoro come un diritto
irrinunciabile e come il requisito fondamentale per la realizzazione esistenziale
di ogni individuo.
La cooperativa nasce dall’idea che è possibile coniugare impresa ed etica e dalla
convinzione che il lavoro non debba essere
solo una fonte di profitto. Evidentemente,
il progetto risponde ad un’esigenza forte
del territorio, dal momento che all’azienda
sono giunte numerose richieste di lavoro.
Oggi la cooperativa Palm Work & Project ha
12 soci e dà lavoro a:
• 4 soci diversamente abili;
• un laureato in Scienze Naturali e Forestali;
• un socio laureato in Storia dell’Arte con
un Master in “Gestione delle organizzazioni non profit”;
• 4 soci adulti impegnati in diverse attività
(laboratorio didattico-educativo, sviluppo siti on line, produzione di mini-pallet,
servizio di segretariato, organizzazione di
convegni, ecc.).
Pur mantenendo distinte le competenze
dell’impresa dalle finalità del progetto, Palm
s.p.a. affida parte delle proprie attività alla
cooperativa. Ad esempio, nell’ambito di un
disegno riorganizzativo del front office dell’azienda è stato strutturato un servizio di
Call Center, che viene gestito in co-sourcing
con la cooperativa: a Palm Work & Project
viene affidato in out-sourcing solo il primo
livello di chiamata, mantenendo all’interno
dell’azienda la risposta delle chiamate di secondo livello per la risoluzione di problemi
più complessi. In particolare, Palm Work &
Project provvede alla ricerca di nuovi nominativi, al primo contatto con questi e all’inserimento dei loro dati in un data-base che
serve, oltre che come registro delle informazioni raccolte, anche per il passaggio delle
indicazioni primarie all’azienda Palm, che,
in tal modo, diviene più “interattiva” con il
mondo esterno e propone processi, servizi
e prodotti più efficienti ed efficaci.
La News Aziendale, attivata all’interno dell’azienda, è utile anche al fine di coinvolgere
i dipendenti di Palm in attività di volontariato presso la Cooperativa, svolte, prevalentemente in occasione del Community Day.
Tale scambio consente al personale di Palm
Work & Project ONLUS di incontrare numerose realtà aziendali, di osservare alcuni dei
loro processi e di sentirsi riconosciuti anche
nel contesto del mercato for profit, tradizionalmente reticente nei confronti delle organizzazioni del terzo settore.
La Cooperativa Palm Work & Project, è stata scelta, in modo pienamente condiviso
da tutti i soci di AssoSCAI, come sede e segreteria operativa dell’Associazione, riconoscendo, da un alto, il valore dell’operato
della cooperativa e l’affinità con i propri valori e la propria mission e, dall’altro lato, in
considerazione del fatto che la cooperativa
è situata nel cuore del tessuto industriale
padano ed in una provincia particolarmente
sensibile al tema dello sviluppo sostenibile.
Palm W&P gestisce, poi, l’Ecostore e, attraverso la succursale mobile del negozio, partecipa ad iniziative ed eventi sul territorio.
29
La cooperativa propone laboratori didattici
di educazione ambientale rivolti alle scuole
del territorio ed organizza corsi di ecologia
domestica e sul tema della responsabilità
sociale d’impresa .
Diffonde ecobomboniere e regalistica
aziendale ottenute con materiale ecosostenibile e prodotti da catering composti da
materiale biodegradabile.
In adesione all’iniziativa di Greenpeace
“Città Amiche delle Foreste”, Palm W&P promuove, presso i Comuni del proprio territorio, politiche di acquisti verdi (Green Public
Procurement), in considerazione del fatto
che gli acquisti pubblici rappresentano circa il 17% del mercato europeo per prodotti
come legno e carta e costituiscono, dunque,
un rilevante fattore di orientamento per
tutto il mercato degli acquisti responsabili.
A partire dall’esperienza dell’Ecostore Eco&Legno (Da legno nasce legno…), attivato presso la propria sede, Palm, in collaborazione con la cooperativa Palm W&P
intende diffondere la “buona pratica” sperimentata proponendo il progetto ‘100 negozi per 100 città’: promozione e attivazione, da parte di altre cooperative sociali ed
associazioni, di negozi per la promozione
di prodotti ecologici ed eco-certificati di legno o carta, tra loro simili e in rete, situati in
diverse città italiane. Tali centri dovrebbero
favorire anche l’integrazione lavorativa di
ragazzi svantaggiati o con abilità diverse
nell’area dell’handicap, in affiancamento al
responsabile del negozio.
30
Palm Work & Project ha avviato un progetto etico di ecocompatibilità declinato in un
nuovo marchio definito in “Foglie&Fogli”,
che mira a creare un’ecofiliera nel settore
legno/carta coinvolgendo le aziende interessate a immettere sul mercato prodotti
rispettosi dell’uomo e dell’ambiente e soprattutto concorrenziali rispetto ai prodotti
classici che non possono vantare contenuti
di sostenibilità.
L’analisi del mercato potenziale, della filiera
e della sensibilità ambientale rivela che è
possibile realizzare una gamma di prodotti
ecocompatibili agli stessi costi dei prodotti
tradizionali oggi più venduti, proprio grazie
al supporto tecnologico fornito dalle imprese aderenti all’ecofiliera.
La linea di prodotti cartotecnici esprime i
seguenti valori tecnici, ambientali, sociali e
di comunicazione, comuni sia agli articoli,
sia ai loro imballi:
• Utilizzo di risorse rinnovabili da foreste
certificate;
• Utilizzo di cellulosa da riciclo;
• Utilizzo di risorse rinnovabili e materie
prime di recupero per il packaging;
• Riduzione del volume e del peso degli imballi (ove possibile);
• Riduzione del volume di ingombro sui
vettori;
• Recuperabilità dei prodotti e dei loro
packaging;
• Contributo dal mondo dei diversamente
abili (in alternativa devoluzione di una
parte del ricavato a progetti di promozione e sostegno allo sviluppo sociale);
• Promozione dei valori di marca dei fornitori/distributori coinvolti nel progetto;
• Lotta al taglio illegale del legno.
Il primo partner e sostenitore del progetto
“Foglie&Fogli” è stato Palm S.p.A., che ha
fornito un know-how fondamentale per
rendere concreto e realizzabile il progetto.
In seguito ci sono stati contatti con l’Università di Padova ed in particolar modo con
la Facoltà di Agraria per avere una consulenza in riferimento alla stesura dello standard necessario per potersi avvalere del
marchio “Foglie& Fogli”. Successivamente
c’è stato il coinvolgimento di Tetra Pak e,
attualmente, sono in essere contatti con:
FSC Italia, PEFC Italia, Assolegno, Assografici, Cartiere Saci, Box Marche, Novamont,
Pigna, Comico, Rilegno.
Adozioni a distanza
Palm s.p.a., dal dicembre 2002, ha scelto di
aderire al progetto dell’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI)
nell’ambito delle “Adozioni a Distanza”, offrendo un contributo economico stabile
e continuativo che consenta di adottare 2
bambini all’anno per 5 anni (questo numero è destinato ad aumentare in occasione di
ricorrenze particolari).
Numero rapporti-progetti di sostegno alla
comunità locale
Festa dell’acqua
Festa del Basket
Gruppo famiglie Amiche
2004
Incontri periodici con le scuole del territorio
alla scoperta della xyloteca e dei mestieri
nella preistoria
Community day
Festa dell’acqua
Festa del Basket
Gruppo famiglie Amiche
2005
Incontri periodici con le scuole del territorio
alla scoperta della xyloteca e dei mestieri
nella preistoria
Community day
Festa dell’acqua
Festa del Basket
Gruppo famiglie Amiche
2006
All’impegno assunto dai titolari dell’azienda si aggiunge anche l’adesione al progetto da parte dei dipendenti, che dimostrano,
così, la loro solidarietà e fiducia al percorso
intrapreso dalla propria azienda - al di là
delle personali convinzioni politiche e religiose - ed il coinvolgimento delle comunità
parrocchiali di Buzzoletto e Salina, che ha
consentito il sostegno economico ad altri 5
bambini.
Numero iniziative culturali promosse
dall’azienda
2004
2005
Palm s.p.a., attraverso la Cooperativa Palm
W&P, promuove lo sviluppo sostenibile
coinvolgendo le scuole e i gruppi del Grest
del territorio in laboratori didattici ambientali realizzati presso spazi dedicati, dove i
ragazzi vengono coinvolti in percorsi di conoscenza di oggetti realizzati con materiale
di recupero, dove vengono proiettati filmati
didattici ed educativi e dove vengono organizzati specifici incontri sui temi della protezione dell’ambiente e della responsabilità
sociale d’impresa.
1 incontro anno con clienti, stakeholder,
giornalisti professionisti e mondo accademico per sviluppare le tematiche dello
sviluppo sostenibile
Incontro periodico “sapere e sapori” con
presentazione del cibo locale.
Nel frattempo, la Cooperativa Palm Work &
Project è impegnata nel promuovere l’iniziativa di adozione a distanza come “best
practice” da cui altre aziende del territorio
possano prendere spunto per attivare un
simile percorso di solidarietà
Le scuole e i giovani
1 incontro anno con clienti, stakeholder,
giornalisti professionisti e mondo accademico per sviluppare le tematiche dello
sviluppo sostenibile
1 incontro anno con clienti, stakeholder,
giornalisti professionisti e mondo accademico per sviluppare le tematiche dello
sviluppo sostenibile.
2006
Laboratorio di ricerca su impresa e sviluppo del territorio.
Incontro periodico “sapere e sapori” con
presentazione del cibo locale.
1 Incontro con INEA (istituto nazionale
economia agraria) per le buone pratiche
applicate da Palm ed applicabili da altre
aziende della filiera.
Incontri periodici con le scuole del territorio
alla scoperta della xyloteca e dei mestieri
nella preistoria
Community day
31
Sport
La Cooperativa Sociale Palm Work & Projet
sostiene il mondo giovanile locale impegnato nello sport, dedicando particolare attenzione alla scuola di formazione di minibasket di Viadana e promuovendo incontri
sportivi con gli atleti diversamente abili del
basket in carrozzina.
In questo modo Palm ha promosso un rapporto sinergico e reciprocamente favorevole tra l’agricoltura e l’industria locale ed ha
contribuito a ripristinare il paesaggio originario del territorio (in epoca romana l’Italia
si caratterizzava per la presenza di pioppi).
Numero iniziative a sostegno di enti di
pubblica utilità
Convegno Nazionale GPP con Provincia
Cremona, Ferrara, Coordinamento A21L
Numero iniziative sportive promosse
dall’azienda
2004
2005
2006
Festa del basket in carrozzina
Borsa Progetti Sociali Altis
Sponsor squadra Rugby Viadana
Partecipazione in vari tavoli di lavoro pubblico-privato (CONAI, RILEGNO)
Festa del basket in carrozzina
Acquisti verdi Expo
Sponsor squadra Rugby Viadana
Sala per Forum Agenda 21
Sponsor gara ciclistica della Gerbolina
(Viadana)
Convegno Nazionale GPP con Provincia
Cremona, Ferrara, Coordinamento A21L
Festa del basket in carrozzina
Borsa Progetti Sociali Altis
Enti Locali
L’approccio ecosostenibile di Palm promuove iniziative di green public procurement attraverso le quali gli enti pubblici
promuovono politiche di appalto pubblico
che incoraggino lo sviluppo e la diffusione
di beni e servizi compatibili con l’ambiente, favorendo anche la coerenza tra l’ecopackaging e l’eco-prodotto.
2004
2005
Partecipazione in vari tavoli di lavoro pubblico-privato (CONAI, RILEGNO)
Acquisti verdi Expo
Sala per Forum Agenda 21
-Convegno Nazionale GPP con Provincia
Cremona, Ferrara, Coordinamento A21L
Borsa Progetti Sociali Altis
Partecipazione in vari tavoli di lavoro pubblico-privato (CONAI, RILEGNO)
2006
Acquisti verdi Expo
Sala per Forum Agenda 21
Per favorire la diffusione del “pallet a km
zero CO2”, Palm ha dato vita ad un consorzio
che favorisce lo sviluppo locale, praticando
congiuntamente l’impianto dei boschi per
dare “linfa vitale” al Distretto del Legno della Provincia di Mantova.
32
Sala attrezzata con espositore di prodotti
ecocompatibili
Promozione di progetti di piantumazione
(standard PEFC)
La comunicazione:
Ascolto interno ed esterno
dei vari stakeholders di Palm
Palm ha ritenuto opportuno procedere alla
consultazione dei propri stakeholders, al
fine di integrare i contenuti del documento.
Trattandosi del primo Bilancio di responsabilità e sostenibilità e verificata la difficoltà
ad organizzare focus group territoriali vista
la mancanza di precedenti esperienze condivise e consolidate, la consultazione è avvenuta attraverso interviste somministrate
via e-mail (in allegato i commenti e le suggestioni raccolte).
L’impegno di responsabilità sociale d’impresa assunto da Palm, presuppone una
continua attività di informazione/comunicazione rivolta agli stakeholders.
Rinnovando modalità comunicative già avviate e consolidate negli anni precedenti,
nel corso del 2006 l’azienda ha promosso
numerose iniziative ed ha preso parte a diverse tavole rotonde, eventi e convegni sui
temi della sostenibilità ambientale, in ambito nazionale e locale:
• 2 marzo 2006: la Cooperativa Palm Work
& Project, in collaborazione con il portale Acquistiverdi.it, ha organizzato Acquisti Verdi Expo 2006 (www.acquistiverdi.
it/expo), in cui, per la prima volta in Italia,
si sono incontrati gli operatori del mondo “verde” (in particolare, aziende che
producono e/o distribuiscono prodotti e
servizi ecologici e Pubbliche Amministrazioni che sperimentano pratiche di Green
Public Procurement - GPP) ed è stata allestita una mostra-esposizione per i con-
•
•
•
•
sumatori; nell’ambito della manifestazione sono stati organizzati due incontri su
temi strategici nel contesto attuale del
mercato degli acquisti verdi:“Acquisti verdi: faccia a faccia tra domanda e offerta”
e “Il prodotto ecologico: la coerenza tra
contenuto e contenitore”;
30 marzo 2006: presso la cooperativa Palm
Work & Project, si è tenuta l’assemblea dei
soci di PEFC Italia, nel corso della quale
è stato ufficializzato il nuovo standard di
Catena di Custodia PEFC;
31 marzo-2 aprile: nel contesto di Terrafutura, mostra-convegno internazionale
delle buone pratiche di sostenibilità, Palm,
per AssoSCAI, ha organizzato la tavola rotonda “Percorsi condivisi per coniugare
sostenibilità ambientale e competitività
d’impresa”;
22 aprile 2006: tavola rotonda, organizzata presso la sala convegni Palm Work &
Project, per discutere il tema delle reti di
imprese, del rapporto che queste stabiliscono con il territorio e della capacità che
hanno di stimolare il capitale sociale;
19 maggio 2006: presso la Cooperativa
Palm Work & Project si è tenuta una tavola rotonda sul Pallet ecosostenibile e il
Network Imprese Amiche dell’Ambiente;
• 8-11 novembre 2006: nel corso di Ecomondo, evento, che ha visto l’organizzazione di un’area espositiva di 70.000 mq
e di 113 tra seminari, eventi, workshop,
a cui hanno partecipato 52.595 visitatori, 960 aziende, 45.146 operatori specializzati
, 1090 tra autori e relatori
, 310
giornalisti accreditati, Palm ha presentato
il “Libro Bianco per la Competitività Ambientale d’Impresa”, un documento di indirizzo promosso da AssoSCAI per tutte
le imprese che intenderanno competere
a livello nazionale ed internazionale attraverso lo sviluppo della qualità ambientale
di impresa;
• 29 novembre 2006: nell’ambito del
network Imprese Amiche dell’Ambiente,
Palm è stata tra gli organizzatori del convegno “Logistica sostenibile: un progetto
win-win per imprese e ambiente”, tenutosi presso la sede di Assolombarda con la
partecipazione del Premio Nobel Indiano
Amartya Sen.
Amartya Sen
afferma che la logistica non è solo assolutamente necessaria per lo sviluppo, bensì inevitabile.
Se la libertà è il fine ultimo dell’uomo, il Premio Nobel definisce la logistica uno degli strumenti cruciali ed effettivi
per promuovere e stimolare tale libertà.
La facilità di movimento è infatti strettamente collegata
ad altre forme di autonomia, tra cui quella educativa, sociale, politica e, quindi, anche economica.
La sostenibilità rientra poi in un quadro di libertà ecoPrimo Barzoni e Amartya Sen
nomica ed ecologica, spiega Amartya Sen.
Le istituzioni di un paese, dal governo ai media, dall’industria ai trasporti, si devono rafforzare a vicenda proprio
per garantire tali libertà promotrici di sviluppo non semplicemente economico ma anche socio culturale.
Edward De Bono afferma:
“Salvare l’ecosistema è creare un valore condiviso.”
“La necessità è la madre dell’ingegno e dell’innovazione.”
“La cultura è un vantaggio competitivo.”
Primo Barzoni e Edward De Bono
Primo Barzoni e Joseph Stiglitz
Il premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz
afferma che oggi lo sviluppo sostenibile è diventato una
necessità.
Alcune frasi tratte dal discorso del 30 novembre al
Convegno SOS-LOGISTICA di Genova.
“L’integrazione dei valori sociali nell’organizzazione
darà un effetto a lungo termine.”
“L’innovazione sociale si fa investendo sull’educazione
prima di tutto.”
“La logistica cresce più rapidamente del PIL.”
“Un nuovo diritto: di vivere in un ambiente sostenibile.”
“l problema ambientale della deforestazione riguarda
33
profilo ambientale
Sistema di Gestione
Consumi energetici
Oltre ad aver ottenuto la certificazione ISO
9001:2000, che attesta la capacità dell’azienda
di fare prodotti di qualità, Palm è stata la prima azienda nel suo settore ad aver ottenuto le
certificazioni PEFC e FSC (cfr. Glossario), a conferma della corretta gestione delle risorse forestali in Europa e nel mondo, creando una linea
esclusivamente dedicata ai prodotti certificati
con 45.000 pezzi prodotti al mese ed un trend
di produzione costantemente in crescita.
Negli stabilimenti Palm s.p.a., in fase di produzione viene utilizzata solamente energia
proveniente da fonti rinnovabili (eolico, idrico, fotovoltaico e biomasse).
L’energia elettrica utilizzata negli stabilimenti di Palm s.p.a. è energia verde proveniente totalmente dal Consorzio Idroenergia Eaux de la Vallèe (certificato 100%
energia verde) e LifeGate.
FSC richiede anche che sia certificata la cosiddetta “Catena di Custodia (chain of custody),
attraverso un processo di ispezione condotto
nelle aziende che lavorano e commercializzano il legno da parte di un ente accreditato per
verificare – e garantire al consumatore - che
quello certificato FSC rimanga rintracciabile
rispetto al legno non certificato.
Palm è stata tra le prime aziende in Italia ad
adottare il Sistema di Gestione Fitosanitaria
per il raggiungimento degli standard fissati
dalla norma emanata dalla FAO (Food and
Agricolture Organization delle Nazioni Unite)
ed entrata in vigore nel 2004, con l’obiettivo di
contrastare la diffusione su scala planetaria di
organismi da quarantena nocivi alle foreste.
Palm si è impegnata per ottenere la dichiarazione ambientale di prodotto a livello internazionale EPD (Environmental Product Declaration), uno strumento studiato per migliorare
la comunicazione ambientale rivolta ai clienti
(business to business) e ai distributori e consumatori (business to consumers). Attualmente
Palm s.p.a. è la prima azienda del settore, a livello internazionale, ad aver intrapreso questo
iter, acquisendo un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
34
Il legno è un materiale che offre interessanti
opportunità sul fronte del risparmio energetico. Infatti, se la lavorazione di 1 kg di
legno richiede 500 kilocalorie, per lavorare
altri tipi di materiali occorre una quantità
di energia superiore: ad esempio, per 1 kg
di PVC occorrono 9.460 kilocalorie, per 1 kg
di alluminio occorrono 36.690 kilocalorie.
(fonte Federlegno).
Al fine di ridurre i consumi energetici, Palm,
impegnata anche sul fronte del risparmio
delle risorse naturali, del riutilizzo e del riciclo, studia ed applica tecniche di eco-design, nei suoi cinque ambiti:
• risparmio energetico;
• risparmio di risorse anche di materia prima;
• riciclo;
• durata del prodotto;
• assenza di sostanze nocive.
Volume
materie
prime
utilizzate
(mc)
2004
2005
2006
49511
(di cui PEFC
8%)
di cui 3.245
mc di tappi
in agglomerato
63559
(di cui PEFC
14%)
di cui 5.222
mc di tappi
in agglomerato
70054
(di cui PEFC
22%)
di cui 6.970
mc di tappi in
agglomerato
La produzione di pallet eco-sostenibili, a cui
Palm s.p.a. dedica gran parte della propria
produzione, consente di risparmiare mediamente 544g di legno per ciascun pallet, dal
6% all’8% (circa 1.167 tonnellate pari a 1.882
alberi per ogni azienda con un consumo
medio annuale di pallet di 100.000 unità)
di materia prima in volume rispetto ad un
pallet tradizionale. Da considerare che, in un
anno, solo dieci milioni circa di pezzi prodotti in Italia sono EUR EPAL a norma UNI 435/2
(800x1200 standard europeo), mentre circa
cento milioni di pallet sono a perdere.
Consumi idrici
Come tutte le aziende del settore di seconda lavorazione del legno (imballaggio industriale), Palm non necessita di acqua nel
processo lavorativo.
L’acqua è utilizzata in quantità irrisoria per i
servizi antincendio ed igienici.
Pertanto l’azienda non ha collegamenti alla
rete idrica dell’acquedotto.
I consumi medi di acqua potabile (tramite boccioni), negli anni 2004, 2005 e 2006,
sono pari a 20Lt/giorno x 365 giorni.
Rifiuti prodotti
I materiali da imballaggio, oggetto, a livello internazionale, di normative sulla limitazione dell’impatto ambientale sin dai primi
anni ’90, possono beneficiare di un approccio integrato nella loro scelta, che lega
l’analisi della gestione dei rifiuti con criteri
di economicità e di sviluppo sociale.
Palm è forte sostenitrice del Sistema RiLegno, che coordina e promuove la raccolta,
il recupero e il riciclaggio dei rifiuti d’imballaggi in legno.
L’azienda adotta l’approccio progettuale
della “rigenerazione continua”, utilizzando il
legno dei suoi prodotti per produrre nuovi
pallet o come materia prima post riciclaggio. Il legno consente, infatti, il riutilizzo integrale di tutti i residui e scarti di produzione
delle tavole, che alimentano, poi, le industrie
della cellulosa, della produzione di pannelli
in truciolare e la produzione di energia rinnovabile attraverso pellet e biomasse.
2004
Rifiuti
1440*
prodotti legno 36
(TON)
ferro +
plastica
2005
2006
910 legno
31 ferro +
plastica
1209 legno
35 ferro +
plastica
NOTA: parte dello scarto (segatura) viene valorizzata, divenendo materia prima per altra produzione interna, dal 2005.
Palm effettua un servizio di recupero e ricondizionamento dei pallets danneggiati
dei clienti.
Il pallet eco-sostenibile prodotto da Palm
s.p.a. risponde a diversi criteri interessanti
sotto il profilo della produzione di rifiuti:
• biodegradabile: il legno utilizzato è un
prodotto della natura e dalla natura viene assorbito nel ciclo biologico naturale,
senza inquinamento di nessun tipo; una
volta che l’imballaggio ha finito la sua
funzione principale, può essere riciclato
e può costituire nuovamente materia prima per la produzione di pannelli a base di
legno, carta, compost per l’ agricoltura ed
energia termica o elettrica se usato come
combustibile;
• lavorazione: nel campo dell’imballaggio,
in nessuna fase di lavorazione, il legno
subisce trattamenti chimici; inoltre, tutte
le lavorazioni sono meccaniche e quindi
non si producono scorie di lavorazione
inquinanti e gli scarti di lavorazione sono
utilizzati per produrre pannelli truciolari o
possono essere bruciati per generare calore o energia;
• inquinamento dell’ambiente: nello smaltimento tanto dei residui di lavorazione
quanto degli imballaggi non si verifica
nessun inquinamento.
All’interno dell’azienda Palm ha promosso
anche la raccolta differenziata ed il recupero di altri materiali: lattine di alluminio, materiali ferrosi, plastica, legno.
2004
Produzione
complessiva
47.530,56
prodotti finiti
(mc)
2005
2006
62.327,02
68.652,92
Emissioni della produzione
In coerenza con i valori che la ispirano, Palm
s.p.a. è impegnata a ridurre al minimo, presso
i propri stabilimenti, gli impatti ambientali.
2004
2005
2006
Consumo
CO2 in Kg
11.955.322
15.322.034
16.823.552
Media
14.700.303 Kg CO2
2004
2005
Risparmio
CO2 in Kg
11.084.000 22.652.336
Media
19.469.068 Kg C02
2006
24.670.868
In base alla Conferenza Internazionale sul
Cambiamento Climatico, il XX secolo è stato
il secolo più caldo da quando esistono le rilevazioni, con gli anni ’90 che rappresentano
la decade più calda e il 1998 indicato come
l’anno record che ha superato i valori di tutte le registrazioni degli anni precedenti. Dal
1850 l’anidride carbonica presente nell’atmosfera ha registrato un incremento del 30
% con un aumento annuo di 3,3 miliardi di
tonnellate. Di conseguenza si prevede che
le temperature globali aumenteranno nei
prossimi da circa 1,4°C a 5,8°C, provocando,
secondo le previsioni, estese inondazioni,
siccità, temeste e carestie.
35
Di conseguenza, il governo è alla ricerca urgente di soluzioni per ridurre le emissioni di
CO2 senza compromettere la crescita economica. Il “Progetto pallet a km zero CO2”,
favorendo la produzione e l’utilizzo del legno, può contribuire alla riduzione del cambiamento climatico in diversi modi:
• come sostituto di materiali meno ecocompatibili;
• stoccaggio del carbonio, dall’albero a tutta la vita del pallet;
• rigenerazione delle foreste;
• recupero dell’energia immagazzinata al
termine del ciclo di vita dei pallet mediante combustione in sostituzione degli
idrocarburi.
Per la produzione dei pallet in legno è necessaria meno energia e vi è un’emissione
inferiore di CO2 rispetto alla produzione
con altri materiali.
Poiché la crescita va di pari passo con la
morte, senza una gestione delle foreste non
ci sarà un aumento netto delle riserve di
carbonio. Tuttavia, se gli alberi vengono tagliati prima che muoiano o prima che intervenga il loro degrado, la maggior parte del
carbonio continuerà ad essere intrappolato
per tutta la durata della vita dei prodotti in
legno che ne deriveranno. Allo stesso tempo l’industria della silvicoltura sarà incentivata a piantare nuovi alberi per sostituire
quelli abbattuti.
Attualmente esistono circa 2,5 miliardi di
pallet in circolazione in tutto il mondo, oltre un miliardo di questi soltanto in Europa.
A livello mondiale, circa 60 milioni di metri
cubi di legname sono utilizzati ogni anno
per la produzione di pallet e tutti sono fonte di stoccaggio del carbonio assorbito du36
rante la crescita delle piante. Nell’impegno
verso la riduzione dei gas-serra non si può
ignorare l’effetto di stoccaggio del carbonio e forse in pochi sanno che una soluzione efficace per estendere l’effetto di stoccaggio del carbonio dei prodotti in legno e
sgravare le discariche è il riciclo dello stesso.
Tuttavia, qualora non ci fosse la possibilità
citata, un’alternativa sostenibile consiste
nell’utilizzo come biomassa per produrre
energia, sostituendo gli idrocarburi.
In tale ottica 1 m3 di legno immagazzina
1,19 tonnellate di CO2 atmosferica.
Su 100000 pallet all’anno, con un pallet progettato ad hoc, si ottiene una riduzione di
peso volume dell’8% mantenendo le stesse caratteristiche di efficienza del pallet di
partenza, il che in termini di minor impatto
ambientale significa:
• 1882 alberi che continuano a crescere;
• 301200000 kcal risparmiate (meno energia elettrica e meno combustibile utilizzati per produrre l’energia per la lavorazione del legno);
• 20 autotreni carichi di legname che non
girano per le strade.
Attualmente esistono circa 2,5 miliardi di
pallet in circolazione in tutto il mondo, oltre un miliardo di questi soltanto in Europa.
A livello mondiale, circa 60 milioni di metri
cubi di legname sono utilizzati ogni anno
per la produzione di pallet e tutti sono fonte di stoccaggio del carbonio assorbito durante la crescita delle piante.
Anche lo stand, attraverso il quale l’azienda promuove i propri prodotti e la propria attività, rivela l’attenzione per i valori di fondo:
• sotto pavimentazione in pannello ecologico della
Composad;
• pavimentazione in materiale naturale della Kefi;
• tavole e sedie in cartone di Generoso Design;
• pallet certificati PEFC e FSC della Palm spa;
• brochure a basso impatto ambientale della Gam Edit.
Dal momento che, nonostante tali accorgimenti, non
è possibile eliminare totalmente le esternalità negative dello stand, Palm sviluppa il progetto Impatto
Zero®, promosso da LifeGate per valutare le emissioni
di anidride carbonica dei processi produttivi e compensarle con la riforestazione, piantumazione e tutela
di aree boschive. Per compensare un totale di 835 kg
di CO2 prodotti dallo stand, Palm ha provveduto a tutelare 1077 mq di foresta in crescita in Costa Rica.
Inoltre va sottolineato che i pallet, che annualmente escono dagli stabilimenti Palm,
hanno “imprigionato” circa 89250 tonnellate di CO2 e opportunamente riutilizzati e
infine riciclati possono continuare a “sequestrare” la CO2 all’infinito.
L’impegno di Palm s.p.a. nel ridurre le emissioni di anidride carbonica trova un riscontro positivo, non solo dal punto di vista
ambientale, ma anche economico. Infatti,
in base al protocollo di Kyoto - accordo internazionale per la riduzione dei gas serra
nell’atmosfera - le imprese de settore legno,
che utilizzano materia prima certificata FSC
e PEFC, possono commercializzare non solo
il proprio prodotto ma anche, a seconda
della quantità di legno ottenuta, quote di
crediti secondo la direttiva sull’Emission
Trading.
La compensazione si può stabilire attraverso due metodi:
• il Default method, che calcola i bilanci di carbonio
sottraendo le perdite di biomassa (prelievi di legname, perdite dovute a fattori antropici e naturali, quali incendi, uragani, ecc.) all’incremento della stessa in
un anno di riferimento;
• lo Stock change method, che richiede la stima della
biomassa totale di un’area al tempo t2 e t1 e che la
differenza sia divisa per il numero di anni tra i due
inventari.
In entrambi i casi, i volumi di legno sottratti alle fonti di
assorbimento, sono trasformati in peso attraverso l’uso
della densità basale del legno; quindi, per stimare la
biomassa totale, il valore ottenuto si moltiplica per una
serie di fattori di conversione; dopo di che si trasforma il valore ottenuto in carbonio (circa il 50% del peso
secco della biomassa) e, infine, in CO2 (moltiplicando il
valore del carbonio per 3,666).
A breve periodo si prevede che il prezzo al
cliente di prodotti in legno certificato non
dipenderà più solamente dal costo della
materia prima e dalla lavorazione, ma subirà una maggiorazione di 5/10 euro per ogni
tonnellata di CO2 immagazzinata sottoforma di carbonio organico nel legno.
Emissioni
lungo la filiera di produzione
Trasporti
il “Pallet a km 0”
Palm s.p.a. ha progettato il “Pallet a km 0”, che
risponde ai seguenti criteri di sostenibilità ed
eco-compatibilità:
• il trasporto dei prodotti è pianificato, attraverso uno speciale software, in modo tale
da ottimizzare e razionalizzare i carichi, riducendo il rapporto peso/volume dei pallet fino al 23% e, di conseguenza, andando
a diminuire il numero di trasporti e limitando le emissioni di CO2 per l’ambiente ed i
costi economici per il cliente;
• l’azienda usa mezzi puliti e poco inquinanti
ed ha promosso un progetto per il rinnovo del parco mezzi al fine di contenere le
emissioni di CO2 anche nel trasporto; il primo passo è già stato compiuto con l’acquisto di due camion EURO 5 e altri 2 entro il
2008;
• la materia prima rinnovabile viene prelevata, consegnata, riciclata e riutilizzata
localmente, in modo da evitare i costi ambientali legati al trasporto da regioni lontane (Nord Europa ed Est Europa) ed i costi
sociali legati allo sfruttamento iniquo della
mano d’opera di paesi in via di sviluppo;
recenti studi dimostrano come gli impatti
ambientali di pallet provenienti da distanze
superiori ai 100 km aumentino i costi che la
collettività deve sopportare, a causa delle
esternalità ambientali negative, a tal punto
da rendere l’operazione antieconomica.
La produzione e l’uso del pallet a km zero
CO2 implica un evidente risparmio in termini
di salute umana qualità dell’ecosistema, cambiamenti climatici e risorse.
Sulla base di calcoli con approccio LCA (Life
Cycle Assessment), in particolare un pallet a km
zero CO2 consente rispetto a un pallet tipo:
• Il risparmio di 4106 grammi di CO2 per una percentuale pari al 55.46%
• Il risparmio di 63,94 MJ per una percentuale pari al
51.36%
• Una riduzione delle emissioni in aria di particolato
fine PM 2.5 del 56.37% (responsabile del 20 % delle
morti causate dalle affezioni respiratorie)
Nel primo anno dell’approccio al Pallet a
km zero CO2 la Palm ha raggiunto il 20%
della produzione, ottenendo un risparmio
in termini di CO2 di 2.053.000 kg.
L’obiettivo ambizioso è per il 2008 di arrivare al 50% ed entro il 2010 di arrivare all’80%
con un risparmio di 8.212.000 kg di CO2
Previsione per “Pallet Km 0” 2007
Palm s.p.a. è uno degli sponsor dell’Associazione SOS-LOGistica, istituita nel 2005 e
composta da esperti di logistica, informatici, docenti universitari, tecnici dell’ambiente
e dell’innovazione, imprenditori.
L’Associazione nasce con l’obiettivo di promuovere ed applicare un modello di logistica
più efficiente e più rispettoso dell’ambiente,
nella consapevolezza, da un lato, che la logistica incide attualmente dall’8% al 25% del
37
valore del prodotto consegnato e che l’importanza del settore è destinata ad ampliarsi
nel contesto della globalizzazione e, dall’altro
lato, di fronte ai dati sempre più dettagliati e
consistenti, secondo i quali l’equilibrio dell’ecosistema è fortemente minacciato dal
crescente inquinamento atmosferico.
Palm s.p.a. seleziona i propri fornitori in
un’ottica di Green Supply Chain, in base a
criteri di sostenibilità:
1. i requisiti tecnici del prodotto devono essere certificabili da istituzioni super partes;
2. le aziende che contribuiscono alla realizzazione del prodotto, intervenendo in
diverse fasi del processo di produzione,
devono condividere i valori e gli obiettivi
di Palm.
Il legno utilizzato proviene da foreste gestite
in maniera corretta e responsabile secondo
i principi della riforestazione programmata
e la materia prima viene realizzata da una
segheria di proprietà o in grandi segherie
del Nord Europa, dove gli abbattimenti degli alberi sono regolati dalla certificazione
delle foreste.
38
Fornitore
2004
Filiera fornitori
Selezione
fornitori secondo criteri
di sostenibilita’ sociale ed
ambientale
Primi 5 fornitori
2004
2005
2006
Materiale
acquistato
certificato
PEFC
22,8%
Materiale
acquistato
certificato
PEFC
24,85%
Materiale
acquistato
certificato
PEFC
38,48%
Tra i fornitori storici, Stora-Enso, azienda famosa nella produzione integrata di derivati
del legno e molto impegnata sul piano della sostenibilità, come dimostrano i rapporti
annuali che diffonde, il codice etico di cui si
è dotata e la certificazione Emas ottenuta.
Sede
% legno
acquistato
%
denaro
speso
Rohz Alians Ucraina 17,94%
17,57%
Stora Enso
Austria
15,36%
14,94%
Pfeifer
Austria
13,91%
13,81%
Euroblock
Germa10,32%
nia
11,44%
Schuster
Austria
7,28%
7,48%
Rohz Alians Ucraina 24,96%
Il rapporto di collaborazione attivato da
Palm s.p.a. con i propri fornitori, consente
la suddivisione dei costi lungo l’intera catena di fornitura e permette di individuare
con esattezza il valore aggiunto generato in
ogni passaggio della filiera.
Palm mantiene, nel tempo, i fornitori storici
nonostante una forte e diffusa concorrenza
tra i fornitori.
24,51%
Kti
Germa13,29%
nia
12,87%
2005 Euroblock
Germa10,32%
nia
11,95%
Pfeifer
Austria
9,08%
9,34%
Jihoobal
Rep.
Ceca
9,15%
8,25%
Euroblock
Germa16,67%
nia
18,02%
Rohz Alians Ucraina 18,01%
17,22%
2006 Jihoobal
Rep.
Ceca
15,32%
14,60%
Allwood
Rep.
Ceca
9,47%
9,06%
Pfeifer
Austria
7,77%
8,52%
Nell’ambito del sistema di certificazione
FSC, Palm s.p.a. coinvolge la filiera di fornitura nella “Catena di Custodia”, ovvero nel
processo di ispezione condotto da un ente
accreditato, nelle aziende che lavorano e
commercializzano il legno, per verificare
che il materiale certificato FSC rimanga rintracciabile rispetto al legno non certificato.
Affinché ciò avvenga lungo tutta la filiera,
ogni singola azienda che lavora il legno
deve garantire la rintracciabilità (chain of
custody) del materiale legnoso certificato
FSC al suo interno, rispettando le condizioni
e i parametri posti da FSC.
Turn over
fornitori
2004
2005
2006
36%
35,2%
21,70%
L’obiettivo viene raggiunto grazie alla filierizzazione, che garantisce stabilità, sicurezza e condivisione del guadagno, nella consapevolezza che il fornitore contribuisce in
modo significativo a produrre la ricchezza
ed il guadagno dell’impresa.
Palm spesso anticipa il pagamento per
consentire ai fornitori di sostenere le spese
necessarie al rispetto delle certificazioni di
qualità ambientale.
2004
2005
2006
Rapidità di pagamento delle forniture (%pagamenti a vista/totale
pagamenti)
TOT. ACQUISTATO 49511 MC
% ACQ.PAGATO ENTRO 7 GG 20,64%+ACQ.
PAGATO ENTRO 15 GG 5,07%
=25,71%
TOT. ACQUISTATO 63559 MC
% ACQ.PAGATO ENTRO 7 GG 24,53%
+
ACQ.PAGATO ENTRO 15 GG 2,89%
=
27,42%
TOT. ACQUISTATO 70054 MC
% ACQ.PAGATO ENTRO 7 GG 16,03%
+
ACQ.PAGATO ENTRO 15 GG 4,19%
=
20,22%
Coinvolgimento fornitori in processi
decisionali aziendali
Fornitore: Idroenergia, Palm partecipa reciproca- Fornitore: Idroenergia, Palm partecipa
mente in quanto è autoproduttore di energia (a reciprocamente in quanto è autoprodutseguito dell’acquisto di quote di Idroenergia).
tore di energia (a seguito dell’acquisto di
quote di Idroenergia).
Fornitore: Idroenergia, Palm partecipa
reciprocamente in quanto è autoproduttore di energia (a seguito dell’acquisto di
quote di Idroenergia).
39
profilo economico
40
Conto economico
Indici di bilancio
Rinviando al Bilancio di Esercizio per informazioni di maggiore dettaglio, il Report
propone, in questa sezione, i dati più significativi rispetto alla dimensione economica
dell’attività dell’azienda.
Conto economico
Principali indici di bilancio
2005
2006
ROE
1,35%
0,67%
ROS
4,87%
4,90%
Tasso di remunerazione
del capitale di terzi con
swap
3,36%
4,55%
Tasso di remunerazione
del capitale di terzi
senza swap
2,42%
2,77%
2005
2006
Ricavi
14.724.109
17.145.122
Variaz. dei prodotti finiti
e lav. in corso
18.439
18.501
ASSETS TURNOVER
78,66%
72,89%
Altri ricavi operativi
117.112
169.539
ROI
6,19%
6,73%
Materie prime e materiali 9.971.235
11.525.701
Indice di liquidità
0,73
0,764
Costi per servizi
2.422.511
3.078.979
Altre spese operative
407.772
503.585
1,04
1,04
Costi del personale
1.175.524
1.182.903
Rapporto di indebitamento
Costi capitalizzati
-
-
Rotazione dei crediti in
giorni
157 gg
153 gg
Incidenza del costo del
personale sul valore
della produzione
7,91%
6,9%
Valore della produzione
per addetto
401.612€
467.464€
Margine operativo lordo 882.618
1.004.992
Ammortamenti e accan- 155.858
tonamenti
157.912
Utile operativo
726.760
847.080
Ripristino valori imm.ni
tecniche
-
-
Oneri/proventi finanziari 14.890
1.080
Oneri/proventi
Straordinari
-501.557
-643.278
Risultato prima delle
imposte
240.093
204.882
Imposte
233.536
201.888
Risultato di esercizio
6.557
2.994
L’Accordo di Basilea 2, emanato nel giugno
del 2004, ha introdotto nuovi criteri a cui le
Banche devono attenersi per quanto riguarda la gestione del credito e la valutazione
del merito creditizio delle imprese:
• requisiti patrimoniali minimi (livelli minimi di capitale, coerenza tra capitale e
rischi assunti, individuazione di nuove categorie di rischi);
• attività di vigilanza più incisiva da parte delle Banche centrali (possibilità di intervento
sui contenuti minimi di capitale, incentivazione della gestione attiva del capitale, valutazione e controllo della gestione);
• nuova disciplina di mercato e sulla trasparenza (obbligo dell’informativa di mercato, trasparenza sul profilo di rischio e sulle
politiche di rischio delle banche).
Tali criteri dovrebbero garantire un quadro
di riferimento più organico ed una maggiore stabilità del sistema del credito, superando, peraltro, anche i vincoli eccessivamente
rigidi introdotti nel 1998 dal primo Accordo
di Basilea, che utilizzava indicatori e sistemi
di ponderazione poco sensibili alle singole
realtà aziendali. Il nuovo Accordo propone,
infatti, il concetto di “rating” dell’impresa, inteso come insieme strutturato di metodologie e processi organizzativi attraverso i quali è possibile classificare le aziende in base al
loro merito di credito e, quindi, al rischio di
insolvenza che ognuna presenta.
Nel contesto italiano vengono valutati il
bilancio civilistico, il livello di capitalizzazione dell’impresa, la centrale dei rischi, i
coefficienti andamentali, la redditività e la
capacità di autofinanziamento, l’indice di
copertura degli interessi passivi, i parametri
qualitativi, settoriali e strategici, eventuali
elementi pregiudizievoli e dati comportamentali.
Mentre per le grandi imprese vengono calcolati i rating interni, nel caso di piccole-medie imprese si calcola il rating esterno.
Come molti analisti rilevano, l’introduzione
del secondo Accordo di Basilea rischia di
produrre un peggioramento delle condizioni di credito per imprese con fatturato
medio-piccolo. Tuttavia, l’Accordo incentiva
un rapporto banca-impresa maggiormente
orientato alla trasparenza reciproca e stimola le imprese a sviluppare una migliore
capacità di comunicazione, attivando tecni-
che di analisi, elaborazione e rappresentazione delle risultanze di bilancio e di quelle
di natura revisionale e facendo emergere
quei fattori “intangibili” che rivestono un’importanza strategica sempre più rilevante.
Valore aggiunto
Componenti accessori e straordinari
Saldo gestione accessoria
- 161.239€
Saldo componenti straordinari
- 102.630€
Valore aggiunto globale lordo
1.924.026€
Ammortamenti
157.912€
Valore aggiunto caratteristico netto 1.766.114€
Coerentemente con la metodologia proposta dal GBS, è stato calcolato il Valore Aggiunto di Palm spa, in modo da definire la
ricchezza prodotta dall’azienda, le modalità
con cui essa viene prodotta e come viene redistribuita tra gli stakeholders di riferimento.
Produzione del valore aggiunto 2006
Calcolare il Valore Aggiunto consente di
porre in relazione il Bilancio di Responsabilità sociale e Sostenibilità con il Bilancio
d’esercizio e di riclassificare i dati del conto
economico assumendo il punto di vista dei
diversi interlocutori aziendali.
Distribuzione del valore aggiunto agli stakeholders
Valore della produzione
Ricavi delle vendite
17.145.122€
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e in corso di lavorazione
- 18.501€
Incrementi di immobilizzazione per lavori interni
Altri ricavi e proventi della gestione 169.539€
caratteristica, contributi in conto
esercizio
Remunerazione Personale
1.182.903€
Remunerazione Pubblica
Amministrazione
201.888€
Remunerazione Capitale di
Credito
378.329€
Remunerazione Capitale
proprio
0
Remunerazione dell’azienda
2.994
Liberalità esterne
0
Costi intermedi della produzione
Materie prime, sussidiarie,di consumo e merci
11.602.253€
Servizi
3.078.979€
Godimento beni di terzi
155.431€
Variazione delle rimanenze di materie prime,sussidiarie, di consumo
e merci
- 76.552€
Accantonamenti per rischi
-
Altri accantonamenti
-
Oneri diversi di gestione
348.154€
Valore aggiunto caratteristico lordo 2.187.895€
41
Previsione
economico-finanziaria
di medio periodo
42
2007
2008
2009
Ricavi delle vendite e prestazioni
19.000.000
21.000.000
22.000.000
Variaz. Prod.Fin.-semil.-merci
0
0
0
Altri ricavi e proventi
0
0
0
VALORE DELLA PRODUZIONE
19.000.000
21.000.000
22.000.000
Costo m.p.,sussidiarie merci
12.825.000
14.340.000
15.080.000
Costo per servizi
3.040.000
3.382.500
3.350.000
Costo del personale
1.400.000
1.537.500
1.680.000
Ammort.e svalutazioni
190.000
205.000
210.000
Oneri diversi di gestione
380.000
410.000
420.000
COSTI DELLA PRODUZIONE
17.835.000
19.875.000
20.740.000
DIFFERENZA A-B
1.165.000
1.125.000
1.260.000
Interessi passivi e oneri finanziari
380.000
410.000
420.000
Interessi attivi e proventi finanziari
0
0
0
Oneri straordinari
100.000
0
0
Proventi straordinari
0
0
0
RISULTATO PRIMA IMPOSTE
685.000
715.000
840.000
Imposte esercizio
320.000
300.000
400.000
UTILE-PERDITA ESERCIZIO
365.000
415.000
440.000
Punti di forza
• Orientamento al mercato
• Creazione del valore, non solo per fidelizzare il cliente, ma anche per tutti i portatori di interessi (interni,
esterni, diretti e indiretti della comunità).
• Scelta di sostenibilità del mercato piuttosto che dell’espansione.
Punti da rafforzare
• Considerando che la Responsabilità Sociale di Impresa (R.S.I.) è un concetto giovane, emergono difficoltà a mettere “a frutto” tutto il patrimonio conoscitivo dell’azienda : in particolar modo a far sì che
gli aspetti socio-competitivi della RSI, che per PALM
sono il motore per Innovazione, Competitività e Differenziazione, diventino patrimonio comune
• L’azienda è impegnata a unire i suoi clienti intorno
ad un prodotto (Pallet) diventato idea: la sostenibilità della catena di fornitura
43
Impegni e obiettivi del 2007
Obiettivi 2007
44
Obiettivo
Responsabile
Motivazioni
Fasi
1. Responsabilità sociale
d’Impresa
DG
La Politica Aziendale generale prevede il perseguimento di tale obiettivo già
dagli anni precedenti: infatti si è connaturato nel modo stesso di essere impresa,
con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile sul territorio locale. Questo
obiettivo (fare rete) ha una duplice valenza, ovvero aumentare l’approccio culturale dell’impresa verso il mondo esterno (valore
aggiunto) e degli stakeolders verso l’impresa. Il punto di misurazione avrà la sua
evidenza nella norma ISO 26000 che l’azienda intende conseguire come base per
nuovi obiettivi in coerenza.
• Formazione interna e esterna;
• Partecipazione a concorsi sul RSI/tavole
rotonde
• Allargamento Associazione ASSOSCAI
• Allargamento Imprese Amiche dell’Ambiente
2. Diversificazione della
produzione
•
•
DG
Resp. Aree
Tale obiettivo si rende necessario e strategico da individuare (almeno nelle linee
guida) per poter nei prossimi anni sviluppare un’apertura sui mercati non solo
come azienda B2B ma anche B2C, considerando sempre come centrale il ruolo
della materia prima legno.
• Consolidamento sui nuovi mercati attraverso
inserimento nuove figure in Palm o Palm W&P
• Partnership con W&P per ricerca nuovi mercati
• Sviluppo strategie con altre aziende della filiera
3. Gestione delle risorse
ed organizzazione
•
•
Resp RU
AMM. Co. Gest.
L’analisi dei valori di bilancio evidenzia che buona parte delle spese generali dell’azienda non appartengono a spese connesse ad attività principale. L’obiettivo
è quello di trovare un’appropriata copertura costi attraverso le nuove attività
(anche connesse a Palm W&P).
• Formazione esterna/interna
• Partecipazione/visite a fiere per benchmarking
• Individuazione aree di spreco, misurazione,
analisi
Resp. RU
AQ
La sfida dei mercati sempre più ipercompetitivi impone un approccio culturale
• Formazione esterna ad hoc già dai primi mesi
col cliente, in opposizione all’unica logica che il cliente stesso si aspetta: paga• Inserimento e formaz. min. 1 nuovo venditore
mento lungo e prezzo basso (parametri da asta telematica). Per fare ciò si neces- a supporto
sita di una formazione specialistica che permetta di “monetizzare” o perlomeno
rendere “spendibili” i plus che
Differenziano l’azienda dai competitors. La formazione prevista su scala 2006/7/8
sarà tenuta dallo stesso Studio di consulenza.
4. Formazione del perso- •
nale Ufficio Commerciale •
5.Commerciale/marketing
•
Dir. Comm.
L’obiettivo è aumentare il fatturato di almeno il 10% soprattutto in termini di
produzione: considerando che le linee riescono a supportare un tale aumento in
n. pezzi, l’impegno richiesto al COMM sarà di incrementare la loro produttività.
Incontri bimestrali tra Resp. Com, Resp ACQ
e Resp. Prod in c.d. Riunione trasversale
allo scopo di aumentare la comunicazione
interna tra le aree strategiche
6.Acquisti
•
Resp. Acq.
La tendenza di aumento delle MMPP e in inverno la difficoltà di approvvigionamento delle stesse impone un monitoraggio serrato da parte dell’Azienda, in
modo da poter prevenire qualsiasi problematica connessa, comprese esigenze
nuovi clienti.
• Mantenere prezzi di acquisto max + 10€/Mc su
media Dic. 2006.
• Definire sistema di monitoraggio degli acquisti
a miglior prezzo/mese per confrontarlo con
livello di ordini e valutare possibilità di operazioni
straordinarie per il COMM)
• Ricercare nuove fonti di approvvigionamento
Paesi PECO, possibilmente certificate PEFC.
7.Produzione
•
•
•
DG,
Resp. Prod.
Aq
La Produzione, mantenendo il suo elevato standard qualitativo (considerato
anche l’aumento di volumi prodotti), deve limitare le necessità di immobilizzo
finanziario. Ottimizzazione ritmi produttivi (attraverso la programmazione della
produzione più spinta possibile).
• Prosecuzione incontri bimestrali tra Resp.
Prod, Resp ACQ e Resp. Comm in c.d. Riunione
trasversale allo scopo di aumentare la comunicazione interna tra le aree strategiche
• Portare a 0 le NC prodotto derivanti da Chiodi
sporgenti e Assemblaggio irregolare
• Mantenere i ritmi produttivi del 2006 (pz/ora)
• Migliorare i ritmi produttivi del 2006 (pz/pro
capite) +3 pz/h
• Valutare necessità altra area produttiva esterna per soddisfare richieste di produzioni speciali
8.Essiccatoio
• DG,
• Resp. Prod.
• Aq
La gestione dell’Essiccatoio sta risultando utile al di là del trattamento fitosanitario (sterilizzazione) in quanto ci permette di asciugare rapidamente alcune
produzioni speciali durante l’anno (Chep) nonché per sghiacciare/asciugare le
materie prime che nel periodo invernale giungono congelate da oltralpe (periodo Dicembre-Marzo). Questi dati contribuiranno alla valutazione circa l’acquisto
di un nuovo essiccatoio. Si inserisce come
obiettivo misurabile anche l’aumento + 10 % dei TrattHT.
• Aumento trattamenti HT >10% (285 nel 2006/
media 23,7/mese)
9.Mantenimento certificazione fitosanitaria
HT-FitOK
• DG
• AQ
La certificazione HT ci permette di mantenere i clienti consolidati che necessitano di export e di acquisire nuovi clienti attraverso tale servizio. L’azienda,
lavorando già in un sistema di qualità, non ha avuto difficoltà ha messo a regime i
sistemi 7.1 e 7.2b previsti dal MFV FitOK dopo.
• 1 NCS (le Osservazioni, se presenti, non vengono computate in quanto ritenute utili strumenti
di miglioramento) su ispezione documentale.
• Nessun rilievo negativo su ispezione sui
materiali
10.Mantenimento della
certificazione qualità
ISO9001
• DG
• AQ
La Certificazione di Qualità ISO 9001:00 è strumento essenziale di lavoro per il
buon funzionamento dei processi aziendali (principali e di supporto); al buon
funzionamento di essa è collegata anche la CoC di PEFC ed FSC, nonché con
l’omologazione di produttore Epal (consolidata per Palm a livello 3) e col sistema
FitOK.
• Max 2 NCS su ISO 9000
• Max 1 NCS su PEFC CoC
• Max 1 NCS su FSC CoC
• 0 NC su controllo Epal level 3
• Costi NQ/fatturato <0.2%
• Tempo massimo risposta reclami da AQ max 1g
11.Ambiente e sicurezza
• DG
• AQ
• RSPP
L’azienda considera come preminente la cura dell’ambiente (anche quello di lavoro) ed il miglioramento continuo (anche sotto l’aspetto della Sicurezza interna
dei propri dipendenti).
In particolare si vuole considerare come dato base i prerequisiti previsti per la
norma ISO 14000 e OHSAS 18000 nelle rispettive check list.
• Verifica soddisfacimento prerequisiti 14 000
(100%)
• Piano abbattimento infortuni (max. 7 gg i.
/anno)
• Verifica 626/92 su ultimi aggiornamenti 2007
(100%)
• Raccolta differenziata rifiuti area uffici (> 60%)
• Raccolta differenziata rifiuti processo produz.
(>80%)
• Tenuta sotto controllo consumi energetici (1Mc
lavorato/1KW corrente)
12.Reclamo clienti
• Aq
• Resp. Prod.
• Resp. Log.
L’azienda vede il Cliente al centro delle sue attività, per cui monitora l’indicatore
del reclamo clienti con cura e gestisce eventuali reclami con efficacia risolutiva;
considerando che alcune tipologie di reclami sono fisiologiche (e talvolta non
necessariamente connesse al prodotto),
RSGQ ritiene di mantenere invariati i parametri-limite da non superare, curando
comunque l’aspetto dell’autocontrollo, nell’ottica del miglioramento continuo.
• Rapporto Reclami clienti/mese 2007 Max 0,50
• Rapporto Reclami clienti/fatturato 2007
Max0,02
45
Le azioni di CSR convenienti:
due casi di sintesi socio-competitiva
I vantaggi
Fonte: Ricerca Nasce il marchio “trasportato su pallet eco-sostenibile” di S. Bertolini - CSR Manager Network Italia.
46
ECONOMICI
MOTIVAZIONALI REPUTAZIONALI
- Sviluppo
delle vendite
- Abbattimento di
taluni costi di
produzione
(es. costi di
trasporto)
- Senso di
appartenenza
all’azienda dei
dipendenti
- Condivisione
della mission
aziendale
- Immagine di
azienda sensibile
all’ambiente
- Reputazione di
azienda vicina a
certe problematiche sociali
Rilevanza sociale
Il profilo rilevanza/convenienza
Convenienza aziendale
Fonte: Ricerca
Nasce il marchio
“trasportato su pallet eco-sostenibile”
di S. Bertolini - CSR Manager Network Italia.
47
obiettivi per il 2008
48
Area Sociale
• Al fine di favorire la relazione con il territorio e con l’obiettivo di favorire la diffusione del progetto e la partecipazione allo
stesso. è stato affidato alla cooperativa
sociale Palm Work & Project l’incarico di
organizzare incontri multi-stakeholders.
• Nel percorso per l’acquisizione della certificazione FSC lo staff tecnico di Palm,
nell’identificare i risultati attesi ha individuato le fasi principali della propria
attività (dalla raccolta dei dati aziendali,
al contatto con l’utilizzatore finale) e si
è confrontata su ciascuna di esse con i
propri stakeholders. In questo processo
l’azienda ha acquisito un know how che
potrà essere reinvestito nell’implementazione di diversi progetti dell’impresa.
• Palm intende sviluppare ulteriormente
l’iniziativa “Imprese amiche dell’ambiente” e il network AssoScai, la cui segreteria è stata affidata alla Cooperativa Palm
Work & Project Coop. Soc. ONLUS.
• E’ intenzione di Palm far percepire al cittadino/consumatore che l’imballaggio
eco-sostenibile può essere una soluzione
a molti problemi tra cui i cambiamenti climatici e l’inquinamento. A questo
scopo l’azienda si propone come centro
di responsabilità sociale ed ambientale
d’impresa e come facilitatore di pratiche
di Green Public Procurement. Inoltre, ritenendo i tempi maturi per lo sviluppo di
un contesto di sussidarietà che promuove il bene comune del territorio aumentandone il capitale sociale, ambientale ed
economico. Palm sostiene e promuove
l’attivazione di partneships tra amministrazioni pubbliche e imprese, da un lato,
e terzo settore dall’altro.
• Sul fronte interno, Palm intende muoversi con maggiore attenzione alle risorse
umane, implementando indagini di clima
da ripetere periodicamente.
• In futuro, dopo ulteriore consolidamento delle procedure di rendicontazione da
parte di Palm, sarà importante integrare
il Bilancio dell’azienda con il report della
Cooperativa Palm W&P, in quanto parte fondamentale dell’impegno sociale di Palm.
Area Economica
La performance economica di Palm S.p.A. è
favorita da questo nuovo piano di sviluppo
relativo al Consorzio Filiera Legno Pioppo. I
vantaggi si estenderanno alle imprese partner e alle imprese clienti ed il processo di
silvicoltura creerà nuovi posti di lavoro e un
benessere sociale di cui si avvantaggeranno anche le pubbliche amministrazioni che
avranno dato il loro beneplacito al progetto
e che avranno così contribuito alla tutela
dell’ambiente e allo sviluppo socio-economico.
Le iniziative del Consorzio intendono coinvolgere diversi attori del territorio:
• Regione Lombardia
• Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura (C.R.A.)
• Centri di ricerca per lo Sviluppo Sostenibile
• Vivaisti
• Pioppicoltori
• Contoterzisti agro-meccanici
• Segherie (industria prima lavorazione del
legno)
• Produttori di imballaggi
• Produttori di compensati
• Produttori di pannelli truciolari
• Utilizzatori di scarti di legno
• Clienti e cittadini consumatori.
In quanto capofila del progetto, Palm S.p.A.
ha assunto l’incarico di sviluppare l’iniziativa, traducendo la formalizzazione di un primo accordo in interventi concreti.
Il Consorzio opera su diversi fronti:
• Ricerca e sviluppo (garantire ai soggetti
interessati la tipologia di pioppo più adeguata rispetto alle loro esigenze);
• Piantumazione (redazione di un capitolato di coltivazione del tipo di pioppo adatto alla produzione industriale; individuare
per l’agricoltura uno sbocco alternativo
alla coltivazione classica e fare in modo
che questa fornisca la materia prima per
le industrie locali; incremento della superficie boschiva sul territorio con benefici
ambientali sociali ed economici
• Aumento dell’occupazione grazie all’indotto della filiera del legno-pioppo
• Creazione di sinergie aziendali per aumentare la competitività del distretto del
legno
• Utilizzo, riutilizzo e riciclo locale dei prodotti
• Eliminazione delle esternalità negative
dovute all’arrivo del legno dal Nord e dall’Est Europa
• Introduzione sul mercato del Green Public Procurement di nuovi prodotti con
un alto grado di eco-sostenibilità
• Il Consorzio creerà un marchio socio-ambientale (carbon label) per i prodotti che
escono dalla catena della filiera legnopioppo.
• Saranno rilanciati l’immagine della Regione Lombardia e del “made in Italy” in un
rinnovato contesto europeo di promozione dello sviluppo sostenibile
• Verrà incentivato l’uso del legno come
materia prima rinnovabile e facilmente
trasformabile all’interno del contesto delle Politiche Integrate di Prodotto
• Tra gli scopi del Consorzio, che vuole
essere un produttore di miglioramenti
ambientali, sociali ed economici per le
imprese e il territorio, ci sarà la diffusione
della cultura del legno, in particolare del
pioppo, attraverso:
• fiere
• congressi
• incentivi alla certificazione EMAS dei
territori coinvolti
• collaborazione con scuole
• partecipazione a Tavoli di Lavoro
• affiancamento ad altre realtà europee
per riproporre lo stesso modello di sviluppo sostenibile
Filiera del legno
Progetto Struttura Società Consortile
Area Ambientale
• Entro il 2008 l’azienda intende acquistare
altri veicoli (4 camion) euro 5.
• Palm intende fare pressione su Assoimballaggi al fine di spingere l’associazione a redigere un Report di Sostenibilità
del settore degli imballaggi in legno, in
modo da poter avere un benchmark di riferimento all’interno del quale inserire la
propria esperienza.
• Palm organizzerà diversi focus group multi-stakeholder utili al fine di avere un’EPD
del pallet.
• L’azienda punta alla certificazione energetica degli imballaggi come strumento
educativo per promuovere un approccio
di filiera bosco-impresa-consumatore a
zero CO2.
• Palm S.p.A. sta effettuando un analisi del
ciclo di vita del pallet con il metodo dell’LCA che consente di valutare i consumi
di materia prima, le energie coinvolte
nella produzione e dove andrà a finire
il pallet una volta utilizzato. Questa valutazione permette un miglioramento
continuo del prodotto sviluppando tutti
quei fattori che consentono di diminuire
l’impatto ambientale e in particolare le
emissioni di CO2 rispettando l’impegno
preso con Kyoto.
• Per il 2008 l’impresa prevede di separare
e compattare la plastica (termoretraibili e
polietilene) attraverso un processo interno munito di pressa dedicata, scegliendo
per il ritiro la stessa ditta (certificata ISO
14000) che serve un’azienda vicina e sincronizzando volutamente i ritiri in modo
da evitare spostamenti superflui di camion
(ottimizzazione della emissione CO2).
49
Stakeholder Dialogue. Cosa dicono di noi?
Nella prima esperienza di elaborazione del
Bilancio di Responsabilità Sociale e di Sostenibilità triennale, Palm ha voluto coinvolgere ed ascoltare i suoi principali stakeholder
di riferimento attraverso un breve questionario.
Di seguito sono indicate le domande di valutazione e le risposte fornite.
1) Palm s.p.a. ha fatto in questi anni una
scelta di impegno sociale ed ambientale su
vari fronti con diverse iniziative e progetti.
Cosa significa per Lei lavorare/collaborare
con Palm s.p.a.?
50
2) Cosa le piace di più e cosa può essere
migliorato, secondo Lei, rispetto all’impegno sociale ed ambientale assunto da Palm
s.p.a.?
3) Quale contributo porta Palm s.p.a. rispetto al tema e alle pratiche di responsabilità
sociale d’impresa nel contesto italiano ed
europeo?
4) In futuro, cosa vorrebbe che Palm migliorasse nella sua politica di RSI?
5) Desidera aggiungere altre considerazioni?
Andrea Soncini
resp. reparto ERP Computer Center srl
Gruppo Teamsystem
Claudio Bini
Computer Center srl
Gruppo Teamsystem
Teresa Gargiulo
Direttore centro studi
Cosmit/Federlegno-Arredo
Risposta 1: E’ molto stimolante partecipare
all’evoluzione aziendale non solo rispetto a
canoni tradizionali ma anche in termini di responsabilità sociale.
Risposta1: Il rapporto con Palm è improntato
a collaborazione costruttiva che perseguiamo da anni e che vuole portare ad un miglioramento continuo delle rispettive attività.
Il nostro apporto servirà per aiutare PALM a
controllare i flussi materiali ed economici in
modo che possa mantenere la sostenibilità
delle politiche intraprese.
Mi risulta difficile rispondere se non esprimendo la profonda ammirazione per la
capacità di visione concretizzata nell’approccio di PALM.
R2: Tra le azioni intraprese sicuramente la mia
attenzione si è posta maggiormente sull’introduzione del sistema di gestione ambientale per la corretta gestione delle risorse forestali e sulla progettazione del “pallet a km0”,
tematiche di interesse molto attuali e a cui
tengo molto.
R3: Non so rispondere con esattezza, ma per
quanto riguarda la mia esperienza sicuramente Palm è una mosca bianca nel panorama locale, in quanto nessun altro nostro
cliente ha intrapreso attività di questo tipo.
R4: Non so
R5: Complimenti
R2: L’aspetto importante è quello di considerare le risorse impiegate in azienda in un
contesto globale, sia per quanto riguarda le
politiche di gestione dei materiali che delle
persone. L’azienda non sfrutta l’ambiente per
ricavare solo un profitto, ma tramite la sua
attività si inserisce in un ecosistema, considerandolo nelle diverse matrici che lo compongono, in modo che il vantaggio sia diffuso.
Come Federazione stiamo operando per aumentare l’adesione di imprese del settore
legno-arredo a queste pratiche di responsabilità sociale ed ambientale. Pertanto consideriamo PALM un caso di best-practice da
usare come esempio positivo.
R3: In questi casi è importante fare qualcosa e
renderlo visibile agli altri, in modo che si possa
diffondere. il concetto di network deve basarsi
su fatti pratici che per loro natura e sostenibilità devono essere localizzati nel territorio dell’azienda, ma grazie alla rete possono essere
presi di esempio in altre realtà.
R4: Sicuramente PALM ha già intrapreso una
scelta non comune, e quindi il miglioramento
andrà ricercato nella sensibilizzazione sulle politiche espresse nei confronti delle altre
realtà. Dato che poi le azioni dipendono dalle
persone che ci credono, è importante diffondere già nelle scuole tali concetti.
51
Dott.ssa Nicoletta Perini
Promoimpresa, azienda speciale CCIAA
di mantova
R1: Le imprese che, consapevolmente, si trovano ad affrontare il concetto di responsabilità
sociale sono imprese che vogliono valorizzare
le loro prassi e investire nel loro avvenire, nella convinzione che ciò potrà comportare delle
effettive opportunità di mercato: ecco perché
la RSI non va considerata un semplice optional ma come fattore di crescita o, quantomeno, di stabilità.
Un comportamento socialmente responsabile contribuisce, infatti, non solo a creare reputazione e a sostenere l’immagine, ma anche a
migliorare i rapporti con tutti gli interlocutori
sociali ed economici dell’impresa (il personale, i clienti, i partner e i fornitori la comunità
locale e con le istituzioni, gli investitori, ecc.):
tutti fattori che concorrono a determinare
condizioni favorevoli all’esercizio dell’attività
d’impresa e che possono fornire presupposti
per vantaggi commerciali.
Condividere con la Vostra organizzazione e le
varie espressioni del mondo imprenditoriale i
temi della responsabilità sociale, è sicuramente un modo importante e innovativo di creare
consapevolezza e cultura condivisa.
Ivan Fava
Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo mantovano
Vice Direttore generale
R2: Ritengo importante la Vostra apertura
rispetto ai vari tavoli che si sono costituiti e
che hanno come finalità la promozione della
responsabilità sociale nelle sue varie forme;
ritengo anche utile la testimonianza, portata
al territorio, di una esperienza così singolare e
significativa rispetto a temi su cui la Camera
di Commercio, insieme a PromoImpresa, sta
lavorando da tempo.
R3: Il contributo della Palm rispetto al tema
e alle pratiche di responsabilità sociale d’impresa ha l’obiettivo generale di elaborare
strategie ed approcci innovativi riguardo la
promozione delle risorse umane e delle variabili di competitività in grado di valorizzare
la Responsabilità Sociale delle Imprese come
fattore strategico di sviluppo aziendale e territoriale.
In questa logica, l’interesse si sviluppa sia per
le politiche messe in atto a favore dei lavoratori, beneficiari finali di strategie evolute, anche attraverso la definizione “ambientalista”
dei processi produttivi.
Nel contesto italiano ed europeo credo che la
messa in trasparenza di atteggiamenti socialmente responsabili favorisca lo sviluppo di
sistemi territoriali che vedranno promossa la
propria qualità sociale come fattore di competitività in grado di sostenere lo sviluppo
quali-quantitativo del mercato del lavoro.
R4: Non saprei cosa rispondere. Credo che dipenda dalle politiche interne dell’azienda
52
R1: Certamente siamo di fronte ad una realta’
che ha una particolare attenzione alle problematiche dell’ambiente e a valorizzare attivita’
sociali di notevole importanza. Questi valori
sono condivisi pienamente anche dalla ns.
banca in relazione alla mission che il nostro
statuto ci impone.
R2: Credo l’incisività della comunicazione la
quale, non per difetto di forma, ma per disattenzione e scarsa sensibilità della gente
comune non arriva completamente a destinazione.
R3: Indispensabile continuare sulla strada intrapresa al fine di essere esempio da seguire!!
Se la sensibilità di questi temi fosse più matura nella classe imprenditoriale certamente i
risultati potrebbero essere più vistosi.
R4: Sinceramente non saprei dare indicazioni.
Davide Oneda
Coordinatore agenda 21 locale, Iso 14001
EMAS -Comune di Mantova
R1: Il Comune di Mantova non è direttamente coinvolto, dal punto di vista territoriale e
amministrativo, con PALM spa. Nello stesso
tempo il Comune di Mantova, attraverso
Agenda 21 locale e le attività collegate, è da
tempo impegnato a promuovere lo sviluppo
sostenibile. In questa ottica ritengo che PALM
sia una testimonianza concreta di come sia
possibile fare economia tenendo conto anche degli aspetti ambientali e sociali.
Per questo, quando ne abbiamo l’occasione, promoviamo l’esperienza di PALM (es:
nel sito http://agenda21.comune.mantova.it sezione links utili>buone pratiche della P.A. e delle Imprese), convinti che la battaglia per la sostenibilità del pianeta passi
prima di tutto dalle motivazioni etiche e
che per questo chi le condivide, siano essi
persone fisiche o giuridiche (ma le seconde
camminano sulle gambe delle prime), debbano fare rete. Per questo recentemente,
nell’ambito del corso per i delegati aziendali alla sostenibilità del polo chimico di
mantova, abbiamo invitato il Dott. Barzoni
ad illustrare l’esperienza di PALM.
R2: Per la mia conoscenza ritengo che
PALM sia un caso di eccellenza in materia
di RSI ed approccio sostenibile alla produzione industriale. Non ho quindi particolari
indicazioni da dare, perché la motivazione
etica che muove l’azienda garantisce una
costante tensione al miglioramento.
Se devo proprio dare un suggerimento, ma
di questo si tratta, perché conosco certe
rigidità delle norme e i costi che derivano,
ritengo che un Sistema di Gestione per
l’Ambiente, ISO 14001/EMAS, sarebbe un
ulteriore passo d’eccellenza. Considerato
che già PALM è in possesso del SGQ ISO
9001/2000 e delle certificazioni di prodotto e di progettazione, dovrebbe trattarsi di
poco più di una formalità.
53
glossario
54
Forest Stewardship Council (FSC)
Organizzazione internazionale indipendente e senza
scopo di lucro (tra i soci
fondatori WWF, Greenpeace, Amnesty International,
Fondo mondale per la terra) fondata da un gruppo
di associazioni ambientaliste, rappresentanze di popoli indigeni, organizzazioni per
la cooperazione allo sviluppo, produttori forestali, lavoratori, industrie del legno, scienziati e tecnici forestali, nata con l’obiettivo
di sviluppare un sistema di certificazione
indipendente per il settore foresta-legno
riconosciuto internazionalmente.
La missione dell’FSC è quella di promuovere e supportare una gestione delle foreste
mondiali che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico:
• assicurando che il prelievo dei prodotti
forestali legnosi garantisca la tutela della
biodiversità forestale, la produttività futura e i processi ecologici e la sopravvivenza
delle popolazioni che vivono nelle foreste;
• aiutando la società e la comunità locale
ad incoraggiare il buon uso delle risorse
naturali e ad aderire ad un programma di
gestione a lungo termine;
• assicurando che le operazioni forestali
vengano strutturate e gestite in modo da
essere economicamente redditizie senza
provocare danni irreversibili alla risorsa
stessa e all’ecosistema.
Oggi, circa 30 milioni di ettari di foreste in
56 paesi ed oltre 2.200 aziende nel mondo
hanno ottenuto la certificazione FSC.
FSC richiede anche che sia certificata la
cosiddetta “Catena di Custodia (chain of
custody), attraverso un processo di ispezione condotto nelle aziende che lavorano
e commercializzano il legno da parte di un
ente accreditato per verificare – e garantire
al consumatore - che quello certificato FSC
rimanga rintracciabile rispetto al legno non
certificato. Il legname proveniente da una foresta certificata FSC può infatti essere messo
in commercio con il marchio ed utilizzato poi
per fabbricare vari tipi di prodotti a base di
legno o suoi derivati (quali la cellulosa).
La scelta fatta da PALM s.p.a. di certificarsi
secondo i principi del Forest Stewardship
Council (FSC) per la chain of custody, denota una precisa volontà, da parte dell’Azienda, di promuovere l’uso e la diffusione di
legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta, secondo principi condivisi a
livello internazionale e criteri di gestione
forestale che ne garantiscano la sostenibilità dal punto di vista ambientale, sociale ed
economico. Tale impegno è reso evidente
dalla presenza del marchio FSC e del relativo codice di certificato di PALM s.p.a. (ICILA- COC-039) sui prodotti aziendali e sulla
documentazione di vendita ad essi riferita.
PALM s.p.a. è sottoposta a periodiche visite
ispettive da parte di un ente di certificazione indipendente accreditato da FSC Internazionale, allo scopo di verificare la continuità, nel tempo, del rispetto dei requisiti
fondamentali della certificazione FSC della
catena di custodia, assicurando una piena
trasparenza e credibilità all’intero processo.
PEFC (Programme for Endorsement
Forest Certification)
Organizzazione indipendente e senza fini di lucro,
fondata nel 1999, che promuove la “certificazione
della gestione forestale”,
una procedura di verifica
riconosciuta e collaudata che conduce all’emissione, da parte di un organismo indipendente, di un certificato che attesta che
le forme di gestione boschiva rispondono a
determinati requisiti di “sostenibilità”.
Lo schema di certificazione forestale PEFC
in Europa è fondato su tre principi fondamentali:
• il rispetto dei Criteri e degli Indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la
protezione delle foreste in Europa (Helsinki 1993, Lisbona 1998) che hanno dato
avvio al cosiddetto “Processo pan-europeo”;
• l’applicazione a livello regionale o di
gruppo (anche se è parimenti possibile
un’adesione individuale);
• le verifiche ispettive e la certificazione affidate ad una terza parte indipendente ed
accreditata.
Il sistema di ecocertificazione introduce criteri ed indicatori della “gestione forestale
sostenibile” (GFS), ovvero parametri quantitativi e qualitativi che, periodicamente
misurati o osservati, permettono di valutare
le performance ambientali e la sostenibilità
dei sistemi di gestione forestale.
Il PEFC nasce per rispondere in modo soddisfacente alle peculiarità del contesto europeo e si pone come alternativa ai sistemi
di certificazione esistenti - tra cui anche il
Forest Stewardship Council (FSC) - insufficienti soprattutto nel caso di proprietà forestali di piccole dimensioni.
Sistema di Gestione Fitosanitaria
Finalizzato al raggiungimento degli standard fissati dalla norma emanata
dalla FAO (Food and Agricolture Organization delle
Nazioni Unite) ed entrata in vigore nel 2004,
con l’obiettivo di contrastare la diffusione
su scala planetaria di organismi da quarantena nocivi alle foreste.
La norma stabilisce che tutti gli imballaggi
in legno grezzo destinati a un numero sempre crescente di paesi extra UE siano marchiati IPPC/ISPM 15 FAO, al fine di certificare
che il legno è stato trattato per garantire
la conservazione del patrimonio boschivo,
dell’ambiente e delle risorse turistiche dei
paesi attraverso i quali viaggia, evitando la
diffusione di fitoparassiti pericolosi. Gli imballaggi in legno grezzo non conformi vengono sottoposti a fumigazione coatta con
bromuro di metile presso gli scali di arrivo,
pena il blocco delle merci in dogana. Tale
sistema d’emergenza è estremamente oneroso per le aziende - in termini di tempi di
attesa e denaro – e per l’ambiente.
Al momento il numero dei pallets prodotti
da Palm attraverso il sistema fitosanitario
IPPC/ISPM 15 FAO rappresenta circa una
quota del 7% della produzione totale, ma
il numero cresce in misura consistente e il
target che Palm si pone di raggiungere è il
100%.
uno strumento studiato per migliorare la
comunicazione ambientale rivolta ai clienti (business to business) e ai distributori e
consumatori (business to consumers).
Dichiarazione ambientale di prodotto
a livello internazionale EPD
(Environmental Product Declaration)
Certificazione HACCP (“Hazard Analysis
Critical Control Point” - Analisi dei pericoli e controllo dei punti critici)
Strumento studiato per migliorare la comunicazione ambientale rivolta ai clienti (business to
business) e ai distributori e consumatori (business to consumers). Non prevede modalità di
valutazione, criteri di preferibilità o livelli minimi di prestazione ambientale da rispettare, ma
consente all’azienda di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative a prodotti e servizi, rendendo noto a livello
internazionale il proprio impegno in ambito
ambientale, e di coinvolgere molte altre aziende all’interno di un progetto finanziato dall’UE
per attuare miglioramenti riguardo l’impatto
ambientale del proprio prodotto.
L’EPD viene rilasciata solo dopo un lungo iter
(circa 1 anno) che prevede:
• l’elaborazione del PSR (Product Specific
Requirements), documento che contiene i
requisiti specifici per un determinato prodotto uno studio approfondito;
• il LCA (Life Cycle Assessment), studio di analisi del ciclo di vita del prodotto dal punto di
vista ambientale.
Mentre l’LCA verrà analizzato e approvato
dopo varie verifiche da un ente esterno accreditato al controllo, il PSR, in quanto documento
comune a disposizione di tutte le aziende che
vorranno intraprendere lo stesso iter, dovrà
essere analizzato e approvato prima a livello
nazionale e poi internazionale dal SEMEC, ente
svedese che deciderà la definiva pubblicazione sul sito www.GED.net - Global Type III Environmental Product Declarations Network.
Attualmente Palm s.p.a. è la prima azienda del
settore, a livello internazionale, ad aver intrapreso questo iter, acquisendo un vantaggio
competitivo rispetto ai concorrenti.
Controllo qualità (Decreto Legislativo
155/97) che verifica il soddisfacimento dei
requisiti igienico sanitari degli alimenti, per
assicurare la salubrità dei prodotti alimentari attraverso l’analisi dei potenziali pericoli microbiologici, chimici, fisici che sono presenti nel ciclo produttivo e l’identificazione
dei punti critici del processo che possono
essere posti sotto monitoraggio per la prevenzione, eliminazione o riduzione dei pericoli a livelli accettabili.
55
appendice
La tabella che segue illustra la corrispondenza
tra il Report e le linee guida GRI3, evidenziando, le aree recepite e rinviando alla sezione
del documento in cui è possibile approfondire l’informazione. Il Report, come prima edizione, si colloca al livello di applicazione C.
Strategia ed Analisi
1.1 Introduzione
Profilo Organizzativo
2.1 Processo di rendicontazione
2.2 Le competenze
2.3 La struttura operativa
2.4 Processo di rendicontazione
2.5 L’organizzazione
2.6 L’organizzazione
2.7 L’organizzazione
2.8 Principali indicatori di performance
2.9 L’organizzazione
2.10 I premi ricevuti
Livello di applicazione delle linee guida GRI3
56
Parametri del Report
3.1 Approccio di riferimento
3.2 Approccio di riferimento
3.3 Approccio di riferimento
3.4 Processo di rendicontazione
3.5 Struttura e contenuti del Report;
Stakeholders di riferimento di Palm
3.6 Approccio di riferimento
3.7 Approccio di riferimento
3.8 Approccio di riferimento
3.10 Approccio di riferimento
3.11 Approccio di riferimento
3.12 Appendice
Governance, impegni,
coinvolgimento degli stakeholders
4.1 L’organizzazione
4.2 Processo di rendicontazione
4.3 L’organizzazione
4.4 L’organizzazione; Stakeholders
di riferimento di Palm
4.14 Stakeholders di riferimento di Palm
4.15 Stakeholders di riferimento di Palm
Indicatori di
performance economica
EC1 Profilo economico-finanziario
Indicatori di
performance ambientale
EN1 Consumi energetici
EN4 Consumi energetici
EN6 Consumi energetici
EN8 Consumi idrici
EN14 Emissioni della produzione
EN16 Emissioni della produzione
EN18 Emissioni della produzione;
Emissioni lungo la filiera
di produzione - Trasporti
EN22 Rifiuti prodotti
EN26 Emissioni della produzione;
Emissioni lungo la filiera
di produzione - Trasporti
EN29 Emissioni lungo
la filiera di produzione - Trasporti
EN30 Salute e sicurezza
Indicatori di performance sociale
LA1 Rapporti con i dipendenti
LA2 Rapporti con i dipendenti
LA4 Rapporti con i dipendenti
LA7 Salute e sicurezza
LA10 Formazione per i dipendenti
LA11 Formazione per i dipendenti
HR1 I clienti
SO1 Le competenze
PR1 Emissioni lungo
la filiera di produzione - Trasporti
PR5 I clienti
Palm s.p.a. Imballaggi in legno e pallet
Via Gerbolina 7 - Zona industriale Gerbolina - 46019 Viadana (Mantova)
tel. 375.785855 - fax 375.8202222 - [email protected] - www.palm.it