Bollettino Novità

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NOVITA' LIBRARIE SEZIONE ADULTI APRILE 2015
Alpi di guerra, Alpi di pace : luoghi, volti e storie della grande guerra
sulle Alpi / Stefano Ardito
Ardito, Stefano
Corbaccio 2015; 265 p. ill. 22 cm
Allo scoppio della prima guerra mondiale gli eserciti italiano e austro-ungarico hanno scavato
trincee, tunnel, strade di arroccamento e caverne artificiali, hanno costruito caserme e altri
edifici, hanno installato reticolati e teleferiche e portato cannoni e mitragliatrici sulle vette più
impervie. Nel 1917, dopo Caporetto, la maggior parte delle postazioni è stata abbandonata e
dopo la fine della guerra le popolazioni di montagna sono sopravvissute recuperando ferro e
cimeli. Un mestiere pericoloso, che a causa delle migliaia di ordigni inesplosi ha causato altre
mutilazioni e altre morti. Oggi camminare sulle Alpi orientali significa rivivere la storia di cento
anni fa. Una storia intessuta delle singole storie degli uomini, come le racconta Stefano
Ardito, e dei luoghi che queste storie hanno ospitato e di cui conservano indelebile memoria.
Copie presenti nel sistema 7 in biblioteca: 1 Coll: A 940.4 ARD
Il tabarro / di Giacomo Puccini ; Tito Gobbi interpreta e racconta Michele
; [The New Symphony Orchestra ; direttore Edward Downes]
Puccini, Giacomo
Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Tito Gobbi 2014;
Unica testimonianza video di Tito Gobbi nel ruolo di Michele ne Il tabarro di Giacomo Puccini.
Il recupero di questo prezioso documento dagli archivi della BBC è stato possibile grazie al
generoso contributo dato dalla Regione Veneto al Comitato Regionale per le Celebrazioni del
Centenario di Tito Gobbi , promotore dell’iniziativa insieme all’Associazione. Il DVD è stato
realizzato con il supporto tecnico della Fondazione Scuola di San Giorgio di Venezia ed ha il
Patrocinio della Fondazione Cini e della Fondazione Puccini
Copie presenti nel sistema 8 in biblioteca: 1 Coll: DVD 782.1 PUC
Un genio dell'arte Aristide Naccari, 1848-1914
[Fondazione Santi Felice e Fortunato 2014; 254 p. ill. 30 cm
Il libro, con la prefazione di S. Ravagnan, è corredato da centinaia di illustrazioni (stampe,
autografi, riproduzioni di acquerelli e di oli, schizzi, progetti, ecc. ecc., quasi tutti conservati
nel locale Museo Diocesano) che rivelano un fervore ed un attivismo piuttosto intensi da
parte del Naccari, che forse molti a Chioggia ricordano solo per la progettazione dell’urna dei
Santi Patroni, richiestagli nello “storico” incontro avvenuto fra lui e il vescovo Lodovico
Marangoni a Vicenza nel settembre del 1903 in occasione della celebrazione del XVI
centenario del martirio dei nostri Santi (in comune con la chiesa di Vicenza). Si racconta,
infatti, che non appena “l’augusto vegliardo (il vescovo, ndr) vide i suoi diocesani, di scatto
disse al prof. Naccari (cfr. F. Pagan, “Spunti di storia ecclesiastica clodiense”, Chioggia,
1935, p. 153): «Ha visto come fu messa qui la parte delle
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ossa dei nostri Santi? Anch’io voglio fare altrettanto. Ma Lei, professore, mi disegnerà
un’urna assai più bella, che voglio far eseguire tutta in argento per portarla nelle processioni.
Si ricordi di far presto, prima ch’io muoia, e di non farmi una gabbia come questa!»” (con
chiara allusione all’urna fatta costruire dalla comunità vicentina di S. Felice, ndr).
Copie presenti nel sistema 2 in biblioteca: 1 Coll: SV 709.2 GEN
C'era una volta il mio Veneto : film-documentario / un film di Giacomo
Ravenna ; colonne sonore di Luca Broglia e Cecilia Paganini
Veneto art movie 2012; 1 DVD-Video (78 min) sonoro, colore 12 cm
"C'era una volta il mio Veneto", realizzato dall'associazione culturale Veneto Art Movie per
promuovere l'arte e la cultura del nostro territorio. Nel documentario si parlerà di Torreglia,
Arquà Petrarca, Agna, Lendinara e Soave. Il tutto sarà accompagnato da un atteso viaggio di
un nonno (Fulvio Musco) e suo nipote (Matteo Napolitan). “ Un film documentario che
racconta le bellezze storiche e naturalistiche del territorio Veneto. Un viaggio, un racconto,
una passione, che inizia nel secondo dopo guerra italiano sino ad oggi.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 709 RAV
Padova : tra acque, mura e ponti / regia Michele Parisi
Videolab 2014; 1 DVD-Video (18 min) son, col. 12 cm, in contenitore 19 cm
L’itinerario per via d’acqua inizia al Bassanello dopo la ex Rari Nantes entrando in città
attraverso il “ponte dei cavai”. In questo punto si può vedere anche dall’alto, con una veduta
aerea, il nodo fluviale che divide le acque del Bacchiglione nelle varie direzioni. Proseguendo
lungo il corso d’acqua si incontrano: monumenti, mura e ponti sia dall’acqua che dall’aria.
Dopo la Golena S. Massimo e il Bastione Castelnuovo il viaggio per via d’acqua si conclude
al Ponte dei Graissi.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 914 PAD
Vajont '63 : il coraggio di sopravvivere / regia di Andrea Prandstraller
Medusa video 2008; 1 DVD video (52 min.) in contenitore, 19 cm
Il 9 ottobre 1963 una frana di 250 milioni di metri cubi di terra si stacca dal monte Toc e
precipita nel lago artificiale creato dalla diga del Vajont. La gigantesca onda che ne genera
scavalca la diga e inghiotte, in un attimo, il paese di Longarone, abitato da circa 1500 anime.
Inizialmente valutato come catastrofe naturale, l'evento venne poi sottoposto al microscopio
di valorose inchieste giornalistiche, che portarono alla luce la verità: la tragedia era stata il
frutto di operazioni edilizie rischiose, poste in essere sulla base di intrighi di potere ed
economici. Sulla base delle rivelazioni dirette di sopravvissuti e soccorritori, e servendosi di
immagini di repertorio, Andrea Prandstraller realizza un pluripremiato film-documento,
focalizzando la propria attenzione su alcune storie, che non dovevano essere dimenticate.
Copie presenti nel sistema 2 in biblioteca: 1 Coll: DVD 363 VAJ
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La Castellana nella terra del Giorgione / regia di Nicola Pittarello
Venicefilm 2011; 1 DVD-Video (52 min 34 sec) son., col. 12 cm
Un viaggio attraverso un suggestivo percorso storico-culturale dell’area castellana, alla
scoperta dei luoghi che hanno ispirato il Giorgione, genio assoluto della pittura
rinascimentale: da Castelfranco Veneto ad Altivole, passando per Resana, Vedelago,
Castello di Godego, Loria e Riese Pio X.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 914 PIT
Canto per la metropoli Nord Est : dal libro di Gigi Copiello "Manifesto
per la metropoli Nord Est" Marsilio editore / messa in scena e voce
recitante Pino Costalunga
Copiello, Gigi
[Glossa teatro] 2013; 1 DVD-Video (59 min) sonoro, colore 12 cm
“Manifesto per la metropoli Nordest” edizioni Marsilio di Gigi Copiello, vicentino, sindacalista
per la CISL, nato nel 1950 a Velo d’Astico. Dal libro la messa in scena tra parole e musica
curata da Pino Costalunga dove il Nord Est è raccontato, oltre che con le parole dell’autore
del libro, anche dalle suggestioni della musica e della voce dell’attore, che daranno respiro e
corpo ad un Nord Est buttato giù da un mondo che non c’è più, da un piccolo mondo antico
consegnato ad oblio e musei e che scivola verso la “città infinita”, la città senza centro, la
città- metropoli, ma una metropoli che non c’è, fatta di gente che arriva e di gente che va
dove ognuno si sente straniero…….. Dalle parole di Copiello echi antichi, ma non per giocare
con la facile nostalgia, ma con delle visioni, visioni di un futuro che ora può sembrare incerto
o addirittura inesistente, ma che forse un pazzo o un genio, o tanti pazzi e tanti geni messi
assieme potranno sovvertire, mettere sottosopra e si potrà così fermare la corsa ed arrestare
lo scivolamento……e chi potranno essere quei pazzi o quei geni se non noi tutti assieme? Se
non per noi, almeno per i nostri figli, per i figli dei nostri figli, per i figli dei figli dei nostri
figli…………….
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 307 CAN
Raccolto d'inverno : Alessio Tasca, un ritratto / un film di Riccardo De
Cal ; voce narrante di Natalino Balasso
Cabiria 2010; 1 DVD-Video (40 min) b/n, color., sonoro 12 cm
Un excursus sulla vita e l’opera dell’artista-artigiano Tasca nel luogo dove si è insediato da
molto tempo: l’antica fornace Rivarotta. Dalla visita alle cave, dove il processo creativo ha
inizio, alle lunghe ore di lavoro dove le mani battono, impastano, modellano. Un operare tra
artigianalità e genio creativo artistico immerso in un silenzio dove solo gli stridenti rumori
degli attrezzi e il fiato grosso per lo sforzo permeano lo spazio. Una parabola esistenziale
fatta di terra cretacea, duro lavoro e sottili pensieri in attesa del lungo e silenzioso inverno.
Per il presidente FEdS Dario Edoardo Viganò, "è molto importante l’obiettivo dell’Ente di
valorizzare i giovani artisti che esprimano spiccati valori culturali, come nel caso di Raccolto
d’inverno in sinergia con la Regione Veneto. Per questo abbiamo affidato a Riccardo De Cal
la storia su un prete fiorentino che ha svolto un alacre lavoro nelle carceri”, mentre il direttore
del Giornale di Vicenza, Ario Gervasutti, aggiunge: “Siamo qui per vedere con gli occhi giusti
un documentario dove il protagonista è la terra, sia la creta che Tasca trasforma che la Terra
del Veneto”. “Tasca è il primo artista - dice il segretario regionale alla Cultura del Veneto
Angelo Tabaro - ad avere avuto un’esposizione permanente nel giardino del
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Consiglio Regionale, nel contesto di un ampio progetto sulla valorizzazione del patrimonio
culturale del Veneto”, mentre il vicepresidente della Provincia di Vicenza Dino Secco rileva
come “il film è un progetto industriale oltre che culturale, in quanto da due anni a Vicenza si
sta sviluppando il cosiddetto turismo industriale” e Silvano Scandian, CNA Vicenza, ricorda
che “alla fine del 2008 è stato proposto un avvenimento per omaggiare gli 80 anni di Tasca,
artista che ha saputo diffondere l’artigianato artistico nel mondo”. ”Spingere lo spettatore dice il regista Riccardo De Cal - ad interessarsi ai luoghi e alle persone così come è una
sfida visitare le montagne di creta, mettendosi di fronte a tonnellate di terra”. Ed è d'accordo,
infine, il protagonista Alessio Tasca: "La differenza tra artista ed artigiano sta nel fatto che
l’artigiano ripete e forse è meno inquieto dell’artista. Quando ho lavorato in una scuola ho
sicuramente più imparato che insegnato. Ho passato 80 anni ad arrotolare l’argilla e poi è
arrivato il miracolo di questo film, nel quale c’è tutto quello che ho fatto. De Cal è riuscito a
capire tutto di me e mi commuove sempre. Non è facile stare dietro ad uno che lavora come
lui, ma è arrivato al momento giusto”.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 730 RAC
La mia vita : intervista a Wladimiro Dorigo
Controcampo 2012; 1 DVD-Video (1 ora 38 min) sonoro, colore 12 cm
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 907 MIA
Storie e leggende venete / diretto da: Giacomo Ravenna in
collaborazione con Marco Recalchi ; fotografia e montaggio: Giacomo
Ravenna ; prodotto da Associazione Fare Cinema
Ravenna, Giacomo - Recalchi, Marco
Associazione Fare Cinema 2012; 1 DVD-Video (30 min) sonoro, colore 12 cm
Il Veneto è ricco di storie più o meno vere. Viaggiando tra le varie provincie abbiamo
ascoltato racconti che delle volte intrecciano realtà e fantasia; storie ricche di fascino che
appartengono al nostro patrimonio culturale. Questo dvd è il secondo episodio di una serie
dedicata alle storie e alle leggende della nostra terra. Il primo documentario si intitola "Storie
e leggende delle Dolomiti Bellunesi"
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 398 STO
Angelo Rossetto da Maser Il monumento ai caduti : 1923-2013 / un
documentario di Vinicio Bordin
Bordin, Vinicio
Comune di Maser 2013; 1 DVD-Video (42 min) sonoro, colore 12 cm
Dopo 90 anni dalla realizzazione del monumento ai caduti, il regista Vinicio Bordin, originario
di Maser che ora vive a Milano, ha realizzato il docufilm su richiesta del Comune, che ha
promosso la presentazione con il sostegno dei AscoPiave e Veneto Banca. Il documentario
racconta il monumento ai caduti (in foto in una cartolina del 1927) e la storia dello scultore
diventando una finestra sulla storia dei primi del ‘900, letta in chiave artistica, sociale e
politica. Sono state utilizzate delle immagini di archivio trovate all'interno di collezioni private
di alcuni residenti di Maser, spiega il regista Bordin, Per la realizzazione del documentario ho
preso spunto dalla fragilità della nostra nazione ai primi del Novecento contro la solidità della
scultura, che aveva il compito dopo la prima
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guerra mondiale di rappresentare l'Italia. Lo scultore, originario di Maser, dopo aver
conOsciuto la scultura del Canova, di Augusto Rodin a Venezia e di Michelangelo a Firenze,
viene chiamato alle armi. Si arruola per cinque anni e rientra in paese alla fine del primo
conflitto mondiale. Un altro aspetto al quale ho fatto riferimento è la purezza della scultura e
la crudeltà della guerra , continua il regista, Angelo Rossetto è un artista poco conosciuto e
mi sono trovato a dover realizzare questo documentario scoprendo attraverso cartoline e foto
dell'epoca un'artista. All'interno del docufilm ci sono le interviste a Manlio Brusatin storico e
critico delle arti;a Gian Domenico Mazzocato, scrittore autore del Delitto della Contessa di
Onigo, allo storico contemporaneo Francesco Tomasi e Antonio Facchin, biografo dello
scultore.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 940 ANG
Hemingway unknown : gli anni italiani / regia di Renzo Carbonera e
Nicola Pittarello
Carbonera, Renzo - Pittarello, Nicola
Venicefilm 2013; 1 DVD video (52 min.) colore e b/n, sonoro (stereo 2.0) in contenitore, 19
cm
Ernest Hemingway è una figura quasi mitica. Oltre che essere autore, è opera letteraria lui
stesso: una vera rock star ante litteram. Ampia parte della sua vita è stata un’eterna vacanza,
minuziosamente documentata e continua fonte d’ispirazione per lui stesso. Ovunque ci sono
località che si fregiano di citazioni sue: vere o presunte. Le foto che lo ritraggono sono
migliaia. Hemingway si era costruito una fama di capitano di ventura, esprimendo una
personalità forte, di uomo e di mito, unendo la vita vissuta alla fantasia dei suoi personaggi. È
in questo contesto che si inseriscono i suoi numerosi viaggi in Italia. Dalla prima guerra
mondiale all’avvento del fascismo, dal secondo dopoguerra agli anni del boom: le
conoscenze sia maschili che femminile fatte, i rapporti col cibo e con il vino, con i paesaggi,
gli amori, i piaceri e le tragedie della vita, avuti soprattutto in Veneto, sono stati fondamentali
per lo scrittore. Alla scoperta di come Hemingway sia stato un precursore del personaggio
pubblico moderno, vedremo anche come alla fine si sia ritrovato vittima dell’icona che gli è
stata cucita addosso. Ritrovare i suoi lati sconosciuti e privati tra le montagne e le lagune di
un territorio che ha amato fino alla fine, rende ancora più assordante il silenzio sulle fragilità
di questo duro.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 813 HEM
Sfiorando il muro / un film di Silvia Giralucci diretto con Luca Ricciardi ;
prodotto da Marco Visalberghi ; interviste a: Guido Petter [et al.]
Doclab 2012; 1 DVD-Video (52 min) sonoro, colore 12 cm
Aveva solo tre anni Silvia Giralucci quando suo padre fu barbaramente assassinato dalle
Brigate Rosse davanti alla sede del Msi di Padova. Era il 17 giugno del 1974 e la provincia
veneta era spaccata in tre zone: una rossa, una nera, una franca. Tre zone che la regista
'attraversa' e sperimenta con testimoni e reduci di un sogno di rinnovamento soffocato nel
sangue e affondato dal terrorismo. Diversi anni dopo, Silvia Giralucci vuole capire, arrivare a
suo padre attraverso la Storia che lo ha contemplato e poi sacrificato. La giornalista
padovana debutta per questo alla regia, mettendosi letteralmente in campo e comunicando
una soggettività sensibile e discreta, che riesce a dominare un oggetto così critico dal punto
di vista personale, collettivo e storico. Sfiorando il muro prova a fare chiarezza sugli anni del
nostro scontento, partendo da un intervento di Toni Negri tenuto in occasione del trentesimo
anniversario del "7 aprile 1979", quando un'operazione di polizia cambiò la storia del Paese e
mise in
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manette i teorici della guerriglia di Autonomia Operaia. Data che mise fine alle violenze
quotidiane nelle strade di Padova e alle prevaricazioni nei suoi atenei, che stabilì lo
spartiacque tra lotta armata e terrorismo, che impose di scegliere che tipo di persona essere.
Muovendosi al di qua e al di là di barricate ideali, la regista incontra i testimoni di quegli anni,
integrandoli in uno spazio rappresentativo della loro esperienza. Guido Petter, Antonio
Romito, Raul Franceschi, Pietro Calogero, Stefania Paternò sono le voci e i volti che
permettono a Silvia di evocare un altro luogo e un altro tempo rispetto al presente della
visione. Un luogo e un tempo con i quali il nostro Paese non ha ancora fatto davvero i conti,
incapace com'è di raccontare il terrorismo, di considerarlo un progetto aberrante piuttosto
che una reazione, deplorevole ma contestualizzabile, di fronte alla strategia della tensione e
alle ombre golpiste. Un periodo difficilissimo dove si moriva di politica e dove trova la morte
Graziano Giralucci, 'colpevole' di militare nella destra, per cui oggi è un martire da celebrare
col saluto fascista, e scomodo da ricordare per la sinistra per cui il giudizio storico e politico è
più forte di qualsiasi umana compassione. Nel mezzo, nello spazio vuoto che ha lasciato un
padre e che separa le opposte fazioni, sono cresciute una bambina e la sua coscienza
politico-civile. Silvia Giralucci fissa sguardo e cuore su una stagione politica drammatica che
divise e accecò centinaia di milioni di giovani che si sono odiati, combattuti e abbattuti
trascinando il nostro Paese alle soglie della guerra civile. Defilata e ostinata a ricordare il
padre come un uomo e non come un simbolo, valica il muro sfiorato nell'infanzia per
riconciliarsi con l'assenza. Di un padre, di una città, di un Paese.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 362 SFI
Il dono di Felicita : la Bevilacqua La Masa e l'arte a Venezia / film
documentario di Daniele Frison
Daniele Frison 2010; 1 DVD-Video (60 min.) colore, sonoro 12 cm
Il dono di Felicita. La Bevilacqua La Masa e l’arte a Venezia, che rievoca la figura della
duchessa Felicita Bevilacqua La Masa e la sua straordinaria storia di mecenetismo. Alla
proiezione sarà presente l’autore. Una duchessa fuori dal comune. Un palazzo sul Canal
Grande. Nasce così a Venezia agli inizi del novecento la storia della Fondazione Bevilacqua
La Masa, che ancora oggi è a sostegno dei giovani artisti.Il filmato ricorda l’importante
complessa vicenda, umana e sociale, della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa e ci riporta
alle vicende dell'Unità d'Italia e ad una straordinaria storia di mecenatismo di fine Ottocento.
La Galleria di Piazza San Marco, Palazzetto Tito a San Barnaba, Palazzo Carminati e l’ex
Convento SS. Cosma e Damiano alla Giudecca sono gli attuali spazi adibiti ad esposizioni ed
atelier per i giovani creativi e questi luoghi ricchi di storia sono diventati le locations del film
che restituisce allo spettatore le impressioni, i racconti, i progetti, gli scambi di chi opera negli
studi della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 708 DON
Stagioni e salotti sul Lemene / soggetto, sceneggiatura, regia [di]
Murielle Drouille Scarpa ; riprese e montaggio [di] Mauro Doimi ;
consulenza musicale [di] Francesco Fanna
WWF Veneto Orientale 2012; 1 DVD-Video (50 min circa) son, col. 12 cm, in contenitore 19
cm
Il Lemene è un piccolo fiume di risorgiva, piuttosto insignificante nella carta regionale ma
importantissimo per conoscere il Veneto Orientale, un territorio complesso ricco di storia e di
natura, ma anche un luogo di confine. Lungo il Lemene ritroviamo ambienti tipici che
mostrano una relazione equilibrata tra
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uomo, storia e natura, paesaggi che caratterizzavano il Veneto e il Belpaese e che oggi sono
sempre più rari a causa dell'urbanizzazione che ignora le microgeografie, del consumo di
suolo che invade le terre separandole dai corsi d'acqua, del rapido “sviluppo” che ha
indebolito memorie e radici comuni. Invece il filmato porta l'ambiente acqueo e la mobilità
lenta al centro della scena; dal fiume osserviamo le campagne e le città e sulle sue sponde ci
soffermiamo per ascoltare la gente. Il video ci restituisce visioni realistiche e lungimiranti per
rielaborare i concetti di progresso e benessere basati sulla conoscenza, la salubrità, la
bellezza, la qualità, la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale; indicazioni che
orientano verso nuove forme di sviluppo rispettoso della popolazione e delle identità dei
luoghi.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 914 STA
Cesare Pollini note dimenticate / un documentario scritto e diretto da
Giacomo Ravenna ; con la partecipazione di Giorgio Ronconi ... [et al.]
Veneto Art Movie 2013; 1 DVD-Video (52 min) sonoro, colore 12 cm
Il documentario intitolato: “Cesare Pollini – Note Dimenticate” è stato realizzato dalla Veneto
Art Movie per la regia del documentarista Giacomo Ravenna, con la collaborazione di Paola
Cervone, Valentina Pressato e Lorenzo Musto. Questo progetto è nato dopo le varie
commemorazioni avvenute nel 2012 per il centenario della morte di Cesare Pollini (19122012) attraverso le interviste realizzate a storici e cultori della musica e alle melodie del
sommo maestro si pone l’obiettivo di valorizzare l’artista e di scavare nella sua vita privata e
artistica. Questo documentario vanta il contributo del Conservatorio Cesare Pollini di Padova,
del Comune di Torreglia (Pd) e dell’associazione culturale Roberto Ferruzi di Torreglia e con
il patrocinio di Regione del Veneto, Comune di Padova e Provincia di Padova.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 780 CES
La prima guerra mondiale sul Monte Grappa
Belle Epoque 2013; 1 DVD-Video (82 min) sonoro, colore 12 cm
Il film presenta gli antefatti dal Congresso di Vienna all'inizio della Guerra, con immagini della
rievocazione della Battaglia di Rivoli. Segue tutta la storia della costruzione delle fortificazioni
e della Strada Cadorna che permise al Monte Grappa di diventare un invincibile baluardo agli
assalti dell'esercito Austro-Ungarico e Tedesco. Il racconto è supportato da immagini attuali e
da foto d'epoca provenienti dal Museo di Caporetto e dagli archivi delle Comunità Montane
del Brenta e del Grappa. Particolarmente suggestive le scene estremamente realistiche di
battaglia e vita in trincea realizzate da 50 soldati dell'Unità storico rievocativa BTG Alpini
Sette Comuni 145a cp. Foto di oggetti d'epoca provengono dal Piccolo Museo Baita Asolone
e dal Piccolo Museo Roberto Favero a S. Giovanni, Colli Alti. Emozionanti il passaggio degli
Alpini sul Ponte di Bassano e dell'Adunata Nazionale ANA in Cima Grappa il 9 maggio 2008.
Abbiamo ripreso i luoghi più significativi, fra i quali la Galleria Vittorio Emanuele, i Colli
Moschin, Fenilon, Pertica, Beretta, Asolone, le postazioni in Valsugana e per finire abbiamo
dedicato un capitolo ai recuperanti.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 914 PRI
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La transumanza : da Meletta di Foza a Bressanvido in provincia di
Vicenza
Belle Epoque film 2007; 1 DVD video (40 min.)
A fine settembre 340 vacche e 100 uomini diventano protagonisti di un evento che si ripete
ogni anno da secoli: la transumanza. I fratelli Pagiusco fanno rivivere la genuina tradizione
Veneta facendo scendere a valle le loro vacche per prati e strade dall'Altopiano dei 7 Comuni
a Bressanvido in provincia di Vicenza.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 636 TRA
Indagine su Giorgione / di Enrico Maria Dal Pozzolo ; direzione musicale
Terrell Stone ; regia Nino Criscenti
Land comunicazioni 2013; 1 DVD-Video (73 min.) color., sonoro 12 cm.
Chi fu davvero Zorzi da Castelfranco, il pittore conosciuto col nome di Giorgione? Quale la
sua vicenda artistica, quali le opere e quali i committenti? E in quale contesto culturale si è
trovato a operare Zorzi, nato a Castelfranco nel 1477 o nel 1478 e morto a Venezia di peste
nel 1510? Nel documentario si prova a dare risposta a queste domande, seguendo il filo
delle opere del misterioso artista, e lo si fa con la guida di uno specialista della pittura veneta,
di Giorgione in particolare: lo storico dell’arte Enrico Maria Dal Pozzolo, curatore della mostra
giorgionesca di Castelfranco Veneto del 2009-10. La regia è di Nino Criscenti, autore di
diversi lavori televisivi sul patrimonio culturale italiano. Particolare rilievo viene dato alla
musica che non è usata come sottofondo ma ha un suo ruolo e una presenza, perché
Giorgione, come attesta Vasari, amava e praticava la musica «sonava e cantava
divinamente». Altrettanta attenzione è stata data al territorio, al paesaggio, da Castelfranco
Veneto a Montagnana, a Venezia. Zorzi è stato infatti l’artista che ha portato le immagini
dell’entroterra veneto in laguna, nella pittura veneziana.
Copie presenti nel sistema 1 in biblioteca: 1 Coll: DVD 759 IND
I misteri della montagna / Mauro Corona
Corona, Mauro
Mondadori 2015; 235 p. 23 cm
Non tutti hanno la capacità immediata di comprendere fino in fondo i segreti della montagna.
Vedono le cime come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore, ammassi di pietre
inutili sorti qua e là per capriccio del tempo. Basta, però, alzare lo sguardo ed essere
sovrastati dall'imponenza del mare verticale, con i suoi milioni di granelli di sabbia, per
sentire nascere lo stupore. Lo stupore che genera domande. Le domande che generano
misteri: chi ci sarà lassù? Vi abita qualcuno? E, se esiste, come sarà fatto? Nei boschi, tra le
rocce, dentro l'alba, sotto le foglie, sulle vette ancora inesplorate. Lì dormono i segreti della
montagna. E Mauro Corona ci accompagna ancora una volta a scoprirli, tendendoci la mano,
aiutandoci a salire. Ci esorta a giocare con il rimbalzo dell'eco, che vuole sempre l'ultima
parola, ad ascoltare la voce del vento, che non sapremo mai da dove nasce. Ci conduce
lungo i ruscelli a spiare le ninfe dai lunghi capelli d'acqua, ci indica il sentiero per raggiungere
il grande abete bianco - adagiando l'orecchio al tronco, sentiremo il suo cuore battere. La
montagna è viva, ha cinque sensi protesi a conoscere il mondo. E come tutti gli esseri
speciali ha anche un senso in più: la percezione. Grazie a lei, può scoprire in anticipo le
barbare intenzioni dei politici che vogliono ferirla, strizzarla, spremerla fino a distruggerla, pur
di incassare moneta sonante.
Copie presenti nel sistema 9 in biblioteca: 1 Coll: N 853 CORO
Pag 8 di 9
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Stampato il : 12/05/2015