Comprensione del testo La “vera storia” delle sirene In un tempo

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Comprensione del testo La “vera storia” delle sirene In un tempo
Test d’ingresso italiano
Comprensione del testo
La “vera storia” delle sirene
In un tempo lontanissimo, le sirene avevano un aspetto diverso da quello con il quale siamo abituati
a immaginarle:erano uccelli rapaci con testa di donna.
Ecco come avvenne la loro trasformazione da fanciulle in volatili…
“Un giorno
le ragazze coglievano fiori, non lontano dalle mura di Enna, in prossimità del lago
Pergo, circondato da ombrosi boschi e attraversato da cigni. Quand' ecco che, come portato da
una corrente d'aria impetuosa, arriva Plutone sul cocchio tirato da cavalli neri, vede Proserpina,
la concupisce, la rapisce. Manda un urlo la giovanissima dea,
mentre i fiori raccolti le cadono dall' orlo della tunica. Plutone lancia in avanti il cocchio, passa
veloce sul lago e sugli stagni tremolanti dei Palìci, costeggia l'insenatura fra la fonte Cìane e la
fonte Aretusa, tuffa in acqua lo scettro e si apre un varco sino al Tartaro; il cocchio sprofonda
nell'abisso. Questa è una storia che richiederebbe molte
interiezioni, ma oggi non sono più di moda.
Cerere cercò disperatamente la figlia per terra e per mare, di giorno e di notte, con torce di pino
accese alle fiamme dell'Etna, quando vide nelle acque della fonte Cìane galleggiare la cintura di
Proserpina, dal che capì che era stata rapita. Terribile, si sa, è l'ira degli dei e ad essa è
impossibile sottrarsi: Cerere prese così a distruggere messi e orti e alberi per tutta quanta la
Sicilia e chissà dove si sarebbe andati a finire se la ninfa Aretusa, accostatasi alla dea in furia, non
le avesse dato la notizia decisiva: scorrendo sotto terra nel viaggio dalle acque dell'Elide alla
Sicilia, nell'atto di passare tra i gorghi di Stige, aveva visto Proserpina in trono nella bronzea corte,
regina ormai dell'Averno.
Le discussioni in famiglia, comprese le famiglie divine, aprono sempre lunghi capitoli di
ragionamenti. Cerere protesta con Giove, Giove deplora l'accaduto e rimane pensieroso: sa nella
sua saggezza che anche da un'inezia si può trarre suggerimenti per la soluzione di un problema; il
più naturalmente è trovarla. Cerere furiosa, iperbolica, magnifica
il proprio potere di vendetta, al che Giove lentamente risponde che egli ama la figlia Proserpina
non meno di Cerere, ma Plutone è suo fratello, il che lo mette in una posizione alquanto difficile;
sarebbe disdicevole per lui condannare un dio fratello. C'è stato un rapimento, è vero, ma forse da
un simile ratto può saltare fuori qualcosa di buono, se
si tiene presente che non di un volgare ratto si tratta ma di un innamoramento. Cerere, irremovibile
nella protesta, singhiozza con le dita di una mano strette nell' altra. Riflettendo sulla testarda
costanza o meglio testardaggine di un certo tipo di esseri femminili, lo smagliante Giove che, tutto
sommato, ha una struttura fragile ed è inevitabilmente
soggetto a scosse violente da parte delle sue tante femmine, divine e no, che spesso gli inondano di
lagrime il trono, escogita un compromesso: Proserpina tornerà a vedere la luce azzurra del cielo
se, durante il suo soggiorno nell'Averno, non ha portato alla bocca nessun cibo di laggiù. La vita
ha il suo lato oscuro, tanto per gli uomini quanto per gli dei: ohimè, Proserpina, passeggiando nei
giardini dell'Averno, ha succhiato sette grani di una melograna rannicchiata tra le foglie di un
ramo pendente, e per di più Ascàlafo l'ha vista e si è dilettato a fare la spia, diletto che pagherà con
la metamorfosi in uccello del malaugurio, dalle funeree melodie. … Ma non è il solo a diventare
uccello, se pensiamo alle ragazze compagne di Proserpina. Qui però le cose si complicano: il
guazzabuglio delle opinioni dei dotti antichi è tale che persino le intelligenze più perspicaci si
smarriscono, in quanto è fortuna di pochissimi incontrare la verità; essa si chiude in un introvabile
nascondiglio della Storia, e così tanta ingegnosità di dotti va sprecata
nel corso dei secoli. Secondo alcuni le care compagne di Proserpina, nell' ansia di ritrovarla,
sognarono di avere ali per estendere la ricerca dell'amica dalla terra sicula alle acque del mare:
nessuno sfogo infatti, a parere di molti, eguaglia nelle forti passioni quello dell'immaginazione e
dei suoi improvvisi impulsi a sognare. Senonché esse, d'un
tratto, avrebbero visto i loro arti farsi davvero biondi di penne, sempre più dense col passare dei
minuti. E se prima avevano avuto candide braccia, ora erano subentrate ali; ecco le cosce
restringersi e dai piedi nascere zampe di uccelli rapaci. I corpi delle ragazze si erano in brevissimo
spazio di tempo persi, lasciando il posto a esseri stravaganti, di
misura minore di quella di un uomo che avesse statura media; restò loro la testa di donna, in cui
gli dei infusero a risarcimento il dono della conoscenza.”
Maria Corti, Il canto delle sirene, Bompiani, Milano, 1989, pp. 8 – 10.
Comprensione del testo
Letto il breve brano, fornisci tutte le notizie che puoi ricavare dal testo sui protagonisti del racconto,
rispondendo alle seguenti domande.
CERERE
1. Di chi è madre? 1
2. E’ una donna mortale o una dea? 1
3. Da che cosa capisce che la figlia è stata rapita? /3
4. Come si manifesta la collera di Cerere? /3
PROSERPINA
5. Di chi è figlia? 1
6. Che cosa sta facendo, quando viene rapita? /3
7. Di quale regno diventa la regina? 1
8. Dove si trova il regno? /2
9. Che cosa non dovrà fare, per tornare a rivedere la luce azzurra del cielo? /3
PLUTONE
10. Di chi è fratello? 1
11. Di quale regno è re? 1
12. Dove si trova il suo regno? /2
13. Perché rapisce Proserpina? /3
GIOVE
14. E’ il re degli dei; di chi è il padre? 1
15. Perché non può condannare Plutone? 1
ARETUSA
16. Che cosa dice la ninfa Aretusa a Cerere? /3
ASCALAFO
17. Perché viene trasformato in un uccello del malaugurio? /3
LE COMPAGNE DI PROSERPINA
18. Che cosa sognano? Perché? /3
19. Che cosa accade loro? /3
TOTALE PUNTEGGIO /39
Secondo esercizio
Correggi gli errori morfologici (di concordanza) e logici (termini non appropriati o del tutto illogici)
contenuti nelle frasi seguenti.
1) Spesso la gente, per effetto dei mass-media e in particolare della peggior televisione, assumono
atteggiamenti volgari.
2) In quel negozio si compra a prezzi bassissimi scarpe di ottima qualità.
3) La fontana scaturisce poca acqua.
4) Si dice molte sciocchezze, quando si parla senza pensare.
5) L’esercito ha compresso la rivolta nel sangue.
1 1 2 1 1 /6
Terzo esercizio
Inserisci negli spazi appositi l’articolo o la preposizione articolata che ti sembrano più adatti, se è
necessario (in qualche caso l’articolo non serve o sono possibili più soluzioni).
Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì………mattina…… di……….settembre da ……..città per
raggiungere ………….Fortezza Bastiani, sua prima destinazione.
Si fece svegliare ch’era ancora…….notte e vestì per ……prima volta ………..divisa di ……tenente.
Come ebbe finito, a ……lume di ….. lampada a …… petrolio si guardò in …… specchio, ma senza
trovare ……. letizia che aveva sperato. In casa c’era …… grande silenzio (Buzzati).
/15
Quarto esercizio
Trasforma le frasi seguenti, interrogative dirette, in interrogative indirette, facendole dipendere dalla frase in
corsivo.
1) Dove siete diretti?
Ditemi………………………………………..
2) Quando sono arrivati?
Non sapevo…………………………………..
3) Che razza di risposta è mai questa?
Le domandai………………………………………………..
4) A chi appartiene questo cappotto?
Non so………………………………………………………..
5) Di che cosa ti occupi?
Nessuno sapeva…………………………………………………………
1 2 2 2 2 /9
Quinto esercizio
Modifica, dal passato al presente, i verbi. Tieni conto che non tutto va modificato…
Intanto cominciò ………………………a farsi notte, e Pinocchio, ricordandosi che non aveva mangiato
nulla, sentì …………………………. un'uggiolina allo stomaco, che somigliava
…………………………….. moltissimo all'appetito. Ma l'appetito nei ragazzi
cammina……………………. presto; e di fatti dopo pochi minuti l'appetito diventò
………………………fame, e la fame, dal vedere al non vedere, si convertì ……………………….. in
una fame da lupi, una fame da tagliarsi col coltello.
Il povero Pinocchio corse………………… subito al focolare, dove c'era……………… una pentola che
bolliva……………………… e fece………………… l'atto di scoperchiarla, per vedere che cosa ci
fosse………………… dentro, ma la pentola era ………………dipinta sul muro. Figuratevi come
restò………………………. Il suo naso, che era……………. già lungo, gli diventò…………………..
più lungo almeno quattro dita.
Allora si dette……………………… a correre per la stanza e a frugare per tutte le cassette e per tutti i
ripostigli in cerca di un po' di pane, magari un po' di pan secco, un crosterello, un osso avanzato al cane,
un po' di polenta muffita, una lisca di pesce, un nocciolo di ciliegia, insomma di qualche cosa da
masticare: ma non trovò ………………….nulla, il gran nulla, proprio nulla.
E intanto la fame cresceva, ………………..e cresceva………………… sempre: e il povero Pinocchio
non aveva…………………… altro sollievo che quello di sbadigliare: e faceva…………………… degli
sbadigli cosi lunghi, che qualche volta la bocca gli arrivava ……………………..fino agli orecchi.
(Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio).
/22
Le strutture della frase semplice
CONOSCENZE / ABILITÀ
Riconoscere il predicato e distinguere predicato verbale e nominale.
Riconoscere forma attiva e passiva.
Riconoscere soggetto, complemento oggetto, complemento di termine.
1 Sottolinea una volta il predicato verbale, due volte il predicato nominale.
1. Non voglio uscire con questo tempaccio.
2. Di domenica in centro c’è sempre molta gente.
3. All’improvviso, il cielo si fece buio.
4. Immagino che i tuoi genitori saranno stati molto contenti.
5. L’ostaggio è stato liberato da un’azione a sorpresa della polizia.
PUNTEGGIO PARZIALE …… / 6
2 Sottolinea una volta il predicato, due volte il soggetto. Indica il soggetto sottinteso con un
asterisco.
1. In un angolo ombroso del giardino è rimasta della neve.
2. Qui non si vede niente: ci serve una torcia.
3. Nel giro di mezz’ora, la nave affondò.
4. A Pasqua andrò a Parigi con i miei genitori.
5. Il treno è partito in ritardo, ma poi ha recuperato ed è arrivato in orario.
PUNTEGGIO PARZIALE …… / 16
3 Evidenzia con colori diversi il predicato, il soggetto, il complemento oggetto, il complemento di
termine. Indica il soggetto sottinteso con un asterisco.
1. Mi piace il pesce, ma non lo mangio spesso.
2. Anche lui vi conosce da molto tempo.
3. Oggi il professore mi ha assegnato una ricerca sui vulcani.
4. Il naufrago fu trascinato da una grande onda, che lo scagliò contro le rocce.
5. Amilcare ha litigato con Lorenzo e non vuole parlargli.
6. A chi hai prestato la mia bicicletta?
PUNTEGGIO PARZIALE …… / 27
4 Nelle frasi indica se i predicati evidenziati in corsivo hanno forma attiva (A) o passiva (P).
1. La domanda va redatta seguendo un facsimile.
2. Se foste stati previdenti , non sareste stati sorpresi dalla nebbia in un
luogo così pericoloso.
3. Il pesce è stato cucinato secondo una ricetta molto semplice, ma gustosa.
4. Quest’esperienza sarà importante per il tuo futuro.
5. L’ultimo concorrente è arrivato in questo istante.
6. La Gioconda viene considerata il ritratto femminile più famoso del mondo.
PUNTEGGIO PARZIALE …… / 8
Esempio di testo misto
PERICOLO IMBALLAGGI
Una montagna di scarti
Il miglioramento delle condizioni igieniche, le case più piccole, l’insistenza sui prodotti di marca
della pubblicità, l’irresistibile ascesa dei cibi preconfezionati: tutte queste tendenze hanno provocato
un enorme aumento del volume di imballaggi da smaltire. Ma la prima causa è il commercio
internazionale.
Oggi anche oggetti banali come le bottiglie d’acqua vengono spediti in ogni parte del globo. Per
bere pochi sorsi si produce una notevole quantità di rifiuti: non solo le bottiglie, ma anche il cartone,
la pellicola che le avvolge, le casse per la spedizione.
A dettare la linea per lo smaltimento degli imballaggi è stata finora l’Europa: già dal 1994 una
direttiva UE impone a produttori, distributori e rivenditori di condividere i costi del riciclaggio.
“Questo principio della responsabilità allargata del produttore” afferma Bill Sheehan, direttore del
Product Policy Institute, un centro di ricerca non-profit, “è l’unico modo per non stimolare una
produzione di rifiuti sempre maggiore”.
(Tratto e adattato da National Geographic Italia, Gennaio 2008)
C1. Il titolo “Pericolo imballaggi” vuole far riferimento al fatto che
□ A. nel mondo sono presenti rifiuti pericolosi che molti paesi non smaltiscono correttamente.
□ B. rispetto al passato oggi si costruiscono case più piccole e la gente non sa dove conservare i
cibi confezionati
□ C. le ditte che producono imballaggi sono costrette a pagare cifre notevoli per lo smaltimento
□ D. oggi, rispetto al passato, molti più prodotti vengono imballati per la vendita.
C2. Nel testo si dice che “per bere pochi sorsi d’acqua si produce una grande
quantità di rifiuti” perché
□ A. ormai si beve solo acqua in bottiglia
□ B. le condizioni igieniche sono migliorate e si consuma più acqua.
□ C. è necessario far uso di molti imballaggi per trasportare l’acqua
□ D. molti bevono pochi sorsi da una bottiglia e poi buttano il resto
C3. Nel testo si ipotizza che la causa principale dell’aumento di volume degli
imballaggi sia
□ A. la tendenza delle persone ad acquistare prodotti preconfezionati
□ B. la preferenza che viene accordata a prodotti di marche note
□ C. la maggior cura dell’igiene personale e delle abitazioni.
□ D. il commercio di prodotti tra i diversi paesi del mondo.
Risposta corretta: D
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 2
Risposta corretta: C
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 3
Risposta corretta: D
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 2
C4. Nel testo si dice che“l’unico modo per non stimolare una produzione di
rifiuti sempre maggiore” è
□ A. consumare meno acqua in bottiglie di vetro provenienti da paesi lontani.
□ B. far contribuire anche i produttori alla spesa per il riciclaggio.
□ C. eliminare la produzione di rifiuti pericolosi
□ D. limitare il commercio internazionale di prodotti confezionati.
C5. Il grafico riporta dati relativi ad alcuni paesi del mondo che riguardano
□ A. il riciclaggio degli imballaggi in vetro e carta
□ B. la produzione di rifiuti nell’Unione Europea.
□ C. la carta e il vetro prodotti in ogni paese
□ D. le tonnellate di vetro e carta che si accumulano
C6. Mediamente nell’Unione Europea qual è la percentuale di carta che viene
riciclata?
□ A. Più della metà
□ B. Meno del 10%
□ C. Quasi il 100%
□ D. Il dato non è fornito
Risposta corretta: B
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 5a
Risposta corretta: A
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 5b
Risposta corretta: A
Aspetti della competenza di lettura rilevato: 2
C7. Il gruppo di paesi che figurano nel quadrante in basso a sinistra sono quelli
che riciclano
□ A. meno vetro
□ B. più carta
□ C. meno vetro e meno carta
□ D. meno vetro e più carta
Risposta corretta: C
Aspetto della competenza di lettura rilevato: 5a