NUOVE TECNOLOGIE NUOVI STANDARD
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NUOVE TECNOLOGIE NUOVI STANDARD
CONVEGNO "NUOVE TECNOLOGIE NUOVI STANDARD" 21 Novembre ore 14:30 - 17:30 Il programma 14:00 Inizio lavori Ing. Alessandro Betti, presidente Soiel International 14:05 - 14:30 Specifiche UHD e 4K: dove sta andando il mercato? Alberto Pilot, CEO di A&P MediaTech 14.30 - 15:10 Color Light Output: il nuovo standard per la valutazione dei videoproiettori Emidio Frattaroli, Editor-in-Chief di AV Magazine 15:10 - 15:40 HDBaseT: il nuovo standard per la distribuzione dei contenuti multimediali HD Andrea Tamagnini, Lighting Manager di Crestron Italia. 15:40 - 16:00 Pausa 16.00 - 16:20 Quando la Sala Conferenze diventa multimediale... Gualtiero Anselmetti, Responsabile Vendite e Marketing di Satnet 16:20 - 16:40 Smartphone & Tablet: l’integrazione audio-video a servizio della mobilità Isacco Petrucci, Videoprojector Category Manager & Market Development di Epson Italia 16:40 - 17:10 Tour Jovanotti 2013: case history Valerio Piccinin, Amministratore Delegato & Direzione tecnica di Eurosell Vittorio Dalerci, Acronn Brand Manager di Eurosell 17.10 - 17:30 Il ruolo del Contract Solution Partner Ruggero Tagliabue, CEO di Tagliabue Sistemi (seguono gli abstract degli interventi) Ultra HD 4K ed 8K, l’evoluzione degli standard video ad alta risoluzione Alberto Pilot Alberto Pilot, consulente e progettista di impianti speciali, CEO di A&P MediaTech, nasce come tecnico video oltre un decennio fa, per specializzarsi successivamente nell’ambito dell’integrazione dei sistemi, affinando le proprie conoscenze e capacità in ambito audio, lighting e gestione dei vari protocolli di comunicazione. Dopo l’espereinza pluriennale di system integrator (anche per il settore luxury), da oltre tre anni dirige A&P MediaTech, una società che si occupa di consulenza e progettazione di impianti speciali con particolare attenzione al mondo Audio/Video e controlli, che vanta nel proprio portfolio clienti come General Contractor, società di Real Estate e prestigiosi Studi di Architettura e Progettazione impiantistica. Ha collaborato con diverse Case Editrici in passato per la redazione di articoli tecnici e di informazione sul mercato di riferimento, sia per la carta stampata che per il web e tutt’ora prosegue il rapporto con alcune di esse. Le evoluzioni in campo tecnologico seguono diverse vie, e soprattutto in ambito consumer le scelte sono a volte più figlie delle esigenze estemporanee che di una reale necessità tangibile. Così è stato con la recente introduzione del 3D ed oggi si pensa già al sostituto dell’alta risoluzione televisiva, standard che non è ancora maturo completamente. Tutto questo ha un nome, Ultra High Definition (UHD) e viene declinato in due risoluzioni, 4K (3840x2160) e 8K (7680x4320) che arriveranno, nelle idee di chi le sta spingendo con forza, nei prossimi mesi, sebbene l’infrastruttura tecnologica generale non è ancora dimensionata per poter gestire una tale mole di informazioni. La CEA (Consumer Electronic Association) ne ha già promulgato le specifiche, il nuovo codec HEVC H.265 è pronto e costantemente ottimizzato, il consorzio HDMI ha recentemente rilasciato le specifiche 2.0 del loro standard di trasporto e protezione dei contenuti digitali HD e sappiamo che anche la Blu-ray Association sta lavorando sulle specifiche del supporto fisico per questa UHD. Tutto pronto quindi ? Assolutamente no, dato che mancano contenuti nativi, la possibilità di veicolarli al maggior numero di potenziali clienti e anche fra gli operatori vige una certa incertezza su questa fase transitoria dove si passa dall’HD 1080p tramite questa UHD 4K 2160p, in vista della “vera” risoluzione Ultra HD 8K 4320p, più adatta anche all’autostereoscopia, vero vettore che potrà rilanciare anche il 3D. Fra contraddizioni di mercato, promesse da mantenere, aspettative degli appassionati ed una transizione trasversale anche nel mondo pro e broadcast, analizzeremo quello che oggi un cliente che adotti un display con questa nuova risoluzione possa aspettarsi, e soprattutto cosa debba sperare di ottenere nel prossimo futuro. Color Light Output: il nuovo standard per la valutazione dei videoproiettori Emidio Frattaroli Emidio Frattaroli è il fondatore e il direttore responsabile di AV Magazine (avmagazine.it), la testata giornalistica on-line su audio, video, mobile electronics, pro AV, broadcast e cinema digitale. E' tra i principali esperti internazionali nel campo della fotometria e delle tecnologie di riproduzione delle immagini, sia nel campo consumer che in quello professionale. Negli ultimi 15 anni ha collaborato con le principali testate tecniche audio e video, sia in Italia che in Europa. Lavora costantemente come consulente e formatore sia in campo consumer che professionale e partecipa come giornalista agli eventi, seminari e alle fiere di settore più importanti su audio e video in tutto il mondo. Il flusso luminoso, indicato in lumen, è la caratteristica che più di altre è in grado di influenzare la decisione per l'acquisto di un videoproiettore. Purtroppo, i lumen dichiarati dai costruttori, si riferiscono spesso a condizioni estreme e difficilmente replicabili nelle condizioni in cui verrà utilizzato il proiettore. Inoltre, i lumen dichiarati vengono misurati con la proiezione di un'immagine test completamente bianca. Questa metodica in alcuni casi è insufficiente poiché non dà nessuna indicazione sui colori, intesi non solo come qualità ma soprattutto come potenza luminosa. Per una corretta riproduzione delle immagini, in alcuni casi la potenza luminosa dei colori e la fedeltà cromatica sono fattori più importanti del flusso luminoso del "bianco". Per questo motivo, il gruppo di lavoro denominato "International Committee for Display Metrology", nato all'interno del SID (Society for Information Display), lo scorso anno ha pubblicato le linee guida per la misura di un ulteriore dato a corollario del flusso luminoso. il Color Light Output, indicato anche questo in lumen, è la somma del flusso luminoso delle tre componenti RGB. Durante l'intervento verranno proposti alcuni casi reali, in modo da verificare l'efficacia del nuovo standard, con l'analisi delle differenze tra le varie tecnologie di videoproiezione e al netto dei principali campi di applicazione. HDBaseT: il nuovo standard per la distribuzione dei contenuti multimediali HD Ingegnere elettronico con esperienza decennale nei sistemi di acquisizione dati e controlli di processo industriali in azienda multinazionale statunitense e istruttore di linguaggi per sistemi di test in Italia e all’estero. Da undici anni nei sistemi di Home & Building Automation con funzioni di pre-sales e formazione. Da sei anni docente Master&Lighting – Università di Roma. Socio AIDI. Andrea Tamagnini Il passaggio dall'analogico al digitale nelle trasmissione video ed audio oltre che migliorare notevolmente la qualità della visualizzazione e dell'ascolto dei contenuti multimediali ha portato ad una doverosa esigenza di semplificazione di tutte le problematiche di cablaggio. Quella che era iniziata come una proposta di standard per collegamenti multimediali su dati non compressi ad alta velocità è diventato in pochi anni uno standard in cui hanno converso tutti gli attori principali del mercato consumer e professione dell'audio/Video. La sfida dell'unificazione nell'utilizzo del mezzo di trasporto principe in uso al mondo IT come standard nella trasmissione dei contenuti HD ha portato i costruttori di tecnologie AV ad utilizzare il cavo CAT5e, 6 e 7 come mezzo trasmissivo delle ultime frontiere della qualità digitale, confrontandosi con un cavo a basso costo, per lunghe distanze, senza penalizzare le funzioni e la qualità dei contenuti AV. Si parlerà dello stato attuale dello standard e delle applicazioni e delle nuove proposte tecnologiche. Quando la Sala Conferenze diventa multimediale... Gualtiero Anselmetti Gualtiero Anselmetti è socio fondatore della Satnet Srl (1998), azienda IT in cui ricopre il ruolo di responsabile tecnico. Diplomato a Torino nel 1994 con la qualifica di perito informatico, durante i successivi studi universitari in ingegneria delle Telecomunicazioni, inizia il suo percorso professionale come consulente informatico presso un ISP. Dopo alcuni anni di carriera tecnica, in cui sviluppa competenze sistemistiche su piattaforme Windows e Linux, networking (Cisco CCNA e CCDA) e sviluppo software web oriented (HTML, JavaScript, PHP + Postgresql), nel 2002, in concomitanza con la creazione della divisione AV, ricopre il ruolo di project manager specializzato sul settore videoconferenza. Dal 2007, anno in cui Satnet inizia il processo di passaggio da system integrator a distributore, ricopre il ruolo di responsabile vendite e marketing. Analogico e Digitale via cavi tradizionali, Wireless, CAT o IP? Come districarsi tra le soluzioni di trasporto audio/video presenti sul mercato? Quando scegliere l'una invece dell'altra? Il trasporto e la gestione dei segnali audio/video nella sala conferenze è un argomento che da sempre suscita molto interesse e divide sia i professionisti, sia i produttori del mercato AV. Sono i progettisti ed i system integrator a dover scegliere, non prima di aver approfondito le differenti filosofie ed averne individuato pregi e difetti. Parteggiare imprescindibilmente per l'una o per l'altra è dannoso: meglio conoscerle tutte e, a seconda delle dimensioni dell'impianto e delle esigenze, scegliere quella che si presta, o combinarle tra loro in un'alchimia che tenga conto di performance, flessibilità e protezione dell'investimento del cliente finale. E del budget... Questo breve approfondimento tecnico/commerciale tratta i differenti approcci di acquisizione e distribuzione AV, sottolineandone vantaggi e limiti, ma soprattutto analizzando “se e quando” utilizzare l'una o l'altra soluzione. – Metodi classici: VGA/DVI + Audio con matrici, selettori, distributori e convertitori – Le variazioni “Quickscout”: switcher in cascata, con o senza conversioni di segnale – AV su CAT e Fibra Ottica – I link Wireless WHDI – Streaming e AVC su IP – Un caso interessante: la soluzione “Conference multimediale uniCOS” Smartphone & Tablets: l’integrazione audio-video a servizio della mobilità Isacco Petrucci Laureato nel 1978 in Economia e Gestione Aziendale (Marketing) all’Università Cattolica di Milano dove ottiene anche il Diploma a valenza Internazionale in Marketing Communication rilasciato da IAA (International Advertising Association. Nel 2004 entra in Epson Italia SpA con il ruolo di Junior Product Manager dei Videoproiettori e dopo un anno diventa responsabile anche della linea Large Format Printers. Dopo un paio d’anni di esperienza nel ruolo gli vengono affidate tutte le linee di prodotto dei prodotti per l’ufficio affiancando ai Videoproiettori, le Stampanti Laser, le Business Inkjet e gli Scanner Business. Dal 2010 diventa Product Manager & Market Development della linea Videoproiettori con la gestione dei canali verticali sia dal punto di vista commerciale che marketing. Dal 2012 ad oggi ricopre il ruolo di Videoprojector Category Manager & Market Development. In un mercato globale delle infrastrutture, caratterizzato da un trend negativo legato alla crisi economica, l’unico settore in controtendenza è quello dei dispositivi mobile, attori di un cambiamento e rinnovamento tecnologico che sta coinvolgendo anche i settori più professionali. La facilità di utilizzo di tali dispositivi rende più immediata la fruibilità dei contenuti che per essere riprodotti in modo qualitativo e professionale necessitano un’integrazione con i più moderni sistemi audio-video. La connessione sia cablata, grazie al nuovo standard MHL (Mobile High Definition Link), che wireless, grazie a APP dedicate come EPSON iProjection, permette di realizzare soluzioni innovative con qualità professionale. Tour Jovanotti 2013: case history Valerio Piccinin Vittorio Dalerci Vittorio Dalerci Si è sempre mosso nell’ ambito delle tecnologie innovative, collaborando con le più importanti realtà del settore. Seleco SPA (Australia con la Rai per il World Expo 1998 Italian Pavilion per uno schermo360° a videoproiettori tritubo ripetuto poi a San Paulo e Mosca per ICE). Ha collaborato con European HDTV Committee Eureka 95, un primo progetto HighDefinitionTV. Ha seguito le principali innovazioni relative alla visualizzazione in RAI, MEDIASET e SKY. System integration: 10 Navi da Crociera “Carnival Cruise” per Fincantieri e New Rimini Convention Center. Esperto in Product Management. Si occupa da sempre di tecnologie digitali video. Ha collaborato con maggiori aziende che per prime hanno introdotto nuovi standard e soluzioni per la visualizzazione. Es. Pioneer Europa, Hantarex SPA (progettazione primo Plasma 42” in Italia), SELTI primo 50” Plasma pannello Pioneer. Mondiali di calcio 1990: progettazione elettroniche controllo di schemi videowall. 2001 FUTUROSCOPE Poitiers FR (big 25x32 display). Schermi videowall per Navi Costa Crociere. 2013 Progetto MaxiLED per maggiori stazioni ferroviarie Italia - Grandistazioni SPA. Non hai mai perso la vocazione alla divulgazione/formazione tenendo corsi per aziende con le quali ha collaborato. Dalla sempre più crescente richiesta di schermi di grandi dimensioni per lo spettacolo, per l’intrattenimento, per le convention, per gli studi televisivi, ecc., nasce l’esigenza di avere sempre un più stretto contatto con l’utilizzatore finale, per comprendere a fondo le sue esigenze e trovare la soluzione che più si addice alla sue necessità. Infatti spesso e volentieri non è possibile rispondere alle esigenze del cliente con un prodotto off-the-shelf, né è possibile - per ovvie ragioni di tempo e di costi - creare un prodotto ad hoc. Occorre essere capaci di coinvolgere il fornitore per ottenere i necessari adattamenti a un prodotto già a catalogo: questo comporta saper coltivare una relazione più stretta con il fornitore che passa attraverso la stima reciproca e il riconoscimento delle proprie competenze. Il "ponte" che si riesce così a creare fra cliente e produttore è il vero valore aggiunto che viene offerto all'uno e all'altro. La nostra case history si riferisce alla ricerca/produzione di in prodotto LED Display da utilizzare come schermo gigante ad alta risoluzione in grado di occupare tutto il fondale del “Tour Jovanotti 2013”. L'esigenza del cliente era di trovare un prodotto in grado di risolvere le seguenti esigenze sostanziali: imponente presenza scenica senza essere invasivo, economicità, semplicità di utilizzo (tempi di installazione e smontaggio ridotti ‐ stage), leggerezza, curvabilità, luminosità e grado di protezione elevato (full outdoor). Nel caso specifico ci siamo mossi sui due fronti: dapprima offrendo una consulenza al cliente per aiutarlo a esprimere in modo strutturato le sue esigenze specifiche; in seguito, poiché partire con un progetto ex novo non ci avrebbe consentito di poter rispettare le date richieste, offrendo una consulenza al fornitore per tradurre quanto appreso dal cliente in suggerimenti di modifiche sia meccaniche che elettroniche da apportare ad un prodotto già in produzione. Il ruolo del Contract Solution Partner Ruggero Tagliabue è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Tagliabue Sistemi srl. È anche Responsabile Commerciale e Comunicazione. Nato a Cesano Maderno il 30/09/1960, Diplomato ITC, nel 1982 entra a far parte come collaboratore dello staff di Tagliabue AM impresa famigliare che in seguito si trasformerà nel 1985 in Tagliabue Sistemi Srl Dal 1982 al 1985 è addetto all’avanzamento delle commesse Dal 1985 al 1990 è addetto alle vendite come funzionario Dal1990 al 2001 acquisisce l’incarico come responsabile vendite Dal 2002 ad oggi è responsabile commerciale e comunicazione. Ruggero Tagliabue Tagliabue Sistemi si occupa di Integrazione di sistemi fin da 1985. Progetta e realizza soluzioni complete, produce e commercializza elementi e sistemi per la comunicazione facilmente integrabili nei diversi ambienti di lavoro e per le diverse esigenze aziendali: l'esperienza maturata da Tagliabue Sistemi garantisce progetti, realizzazioni e prodotti che offrono versatili possibilità per l'allestimento di sale riunioni, aule di formazione, sale direzionali, auditorium, aule di videoconferenza. Col tempo è diventata sempre più frequente la domanda da parte degli utenti/committenti di avere un “Contract Solution Partner” cioè qualcuno ascolti e comprenda le esigenze non solo di funzionalità ma anche di arredo e che possa offrire una soluzione personalizzata e che si prenda cura anche del più piccolo dettaglio. Sette case history serviranno a meglio illustrare questo concetto. Verranno anche presentate delle novità di prodotto: Totem Lift e mini box connection.