STORIE di VITA C`entra qualcosa il progetto della nuova autostrada
Transcript
STORIE di VITA C`entra qualcosa il progetto della nuova autostrada
21 NUMERO A STA M P NORDdiTrento | anno XXIII | ottobre 2012 | bimestrale di cultura | politica | attualità | e... in Piazza a GARDOLO 38121 GARDOLO via Soprasasso, 32 tel. 0461.992105 [email protected] www.otticadonati.it C’entra qualcosa il progetto della nuova STORIE di VITA autostrada della Valdastico con Trento-nord? Ricordo de “Don due metri” capelan pù bon del pan Da: “Noi insistiamo: la Valdastico non serve” (L’Adige, 23 luglio 2012) C’è una crisi economica grave in corso con riflessi pesanti su tutti i comparti economici. Come conseguenza della crisi, e di altri fattori di cui tutti dovrebbero essere al corrente, ci sarà un calo della disponibilità di combustibili fossili (petrolio in particolare). Questo porterà nell’arco di pochi anni a ulteriori aumenti dei prezzi dei carburanti. “Pochi anni” vuol dire che aumenti sostanziali sono previsti prima che una eventuale autostrada venga completata (10 o 20 anni preventivati) e prima che si arrivi a un ammortamento dell’investimento. ...Dipende! Antonio Zecca (Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento) D i una nuova autostrada della Valdastico se ne parla da un bel po’. Per l’esattezza dal 1966, ma allora si chiamava Pi.Ru.Bi. (dalle iniziali dei nomi dei politici che la sponsorizzavano, per- ché collegava i loro feudi elettorali: PiccoliTrento, Rumor-Vicenza e Bisaglia-Rovigo) D e doveva passare per la Valsugana. Poi nel 1995 è saltata fuori l’ipotesi di farla passare per la Valdastico vicentina uscendo in Trentino a Besenello (poco sopra Rovereto), dove dovrebbe confluire nella Autobrennero (e bisogna dire che l’opposizione a Besenello è sempre stata fortissima per i problemi ambientali che comporterebbe, tanto da far pensare, se qualcuno volesse insistere, ad una possibile situazione alla Val di Susa). Quest’anno è tornata fuori: la Serenissima (la società autostradale che già gestisce la Brescia-Padova) ha presentato l’ennesimo progetto, un tragitto di 40 km che salendo da Vicenza attraversa la Valdastico con 30 km di gallerie, 4 di viadotti e solo 6 all’aperto, passa con un’unica lunghissima galleria (15 km) sotto il massiccio della Vigolana e sbuca in Vallagarina, sempre a Besenello. Preventivando un costo di costruzione di 2 miliardi (ma in Italia le infrastrutture costano alla fine almeno il opo anni di permanenza a Gardolo quale cooperatore, un nostro amico sacerdote, Don Mario Moschen, soprannominato “Don due metri” (che in realtà erano 2,03), parte per Nosellari di Folgaria, a ricoprire la carica di curato (promozione da cappellano). Arrivato a destinazione verso i primi giorni di dicembre, era l’anno 1945, dopo aver preso possesso della canonica e della curia manda un S.O.S. agli Amici di Gardolo affinché gli diano una mano a racimolare qualche soldo per poter offrire la tradizionale cena al Coro della Chiesa del piccolo paese di montagna. Gli amici tutti, ragazzi e giovanotti, senza quattrini ma non senza risorse, prendono l’impegno che per Natale avrebbero trovato il modo di racimolare i pochi soldi occorrenti all’Amico Curato, che aveva lasciato in tutti loro un caro ricordo con tanti bei e buoni insegnamenti. Ma come? Ecco l’idea: un paio di rappresentazioni proprio nel giorno di Natale e Santo Stefano, nel teatrino di Nosellari! Non perdiamo tempo. Rispolveriamo un paio di testi ormai rappresentati, ripassiamo durante il mese le parti, prepariamo un minimo di scenari adatti ed indi- [continua in pagina 2] [continua in pagina 2] Rizzardi colori e cornici srl non pensare in bianco e nero! TRENTO - Via E. Sestan, 35 (zona commerciale) Tel. 0461 824895 - Fax 0461 1920392 [email protected] - www.rizzardicolori.it Electric and Electronic equipment for Caravaning and Boating Da oltre 30 anni leader nella progettazione e produzione di accessori elettrici ed elettronici per i settori caravaning e boating. Via Vienna, 4 - z.i. Spini di Gardolo (settore D) - 38121 Trento Tel. +39 0461 991598 - Fax +39 0461 960009 [email protected] - www.cbe.it NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 2 Attualità [continua da pag. 1 STORIE DI VITA - Ricordo de “Don due metri” capelan pù bon del pan] spensabili, pensiamo ai costumi (presi a prestito ... all’insaputa di tutti presso l’oratorio). Facciamo le prove in una stalla, luogo abbastanza caldo per la presenza di buoi e mucche, stalla che è anche il ritrovo dei lunghi filò delle sere d’inverno delle famiglie contadine del paese. L’oratorio infatti ci è stato rifiutato perché si tratta di una iniziativa extra oratoriana e per di più pro Don Mario che è stato un po’ sempre in contrasto con le idee vecchie ed autoritarie di Don Motter, parroco di Gardolo. È dicembre e, lo abbiamo già detto, un dicembre di altri tempi, quando la neve non si faceva aspettare, visto che le grandi nevicate venivano al massimo per Santa Lucia. Tutto è pronto, anche se con un po’ di problemi. All’ultimo momento l’influenza ci priva di un attore, per fortuna di secondo piano: poco male, abituato a fronteggiare le precarie situazioni, mi accollo il compito di recitare le due parti, con degli opportuni accorgimenti per non dar adito a confusione durante la recita. Vigilia di Natale, ci alziamo di buon’ora, i preparativi erano già stati fatti il giomo prima. La neve alla Vigilia di Natale è sempre stata attesa, ci deve essere, se no che Natale è? Ma questa volta speriamo proprio di no, non ci vorrebbe proprio! “A NORD DI TRENTO” Periodico bimestrale iscritto al Registro Stampa n. 1367 del Tribunale di Trento, in data 31.07.2008 PROPRIETÀ Associazione culturale “IL GRUPPO” Via Caproni 15, Roncafort (TN) [email protected] - www.ilgrupporoncafort.org DIRETTORE RESPONSABILE Ugo Bosetti REDAZIONE c/o Anna Mussi (0461.420577) RESPONSABILE PUBBLICITÀ Gianni Angelini (0461.993046) IN REDAZIONE Renato Beber, Giorgio Boscolo, Maria Giovanna Conci, Franco Faes, Alberto Mattedi, Anna Mussi, Luisa Nicolini, Alessandro Serra TIRATURA/DIFFUSIONE 6000 copie 1 Ce ne sono già venti centimetri, bella, farinosa senza nessuna impronta. Le strade sono quasi impraticabili. Attendiamo, spostiamo la partenza di qualche momento, sperando nel passaggio dello spartineve, che infatti passa... ma il manto bianco continua a rifarsi. Bisogna partire, si deve arrivare a tutti i costi a Nosellari. La cena del coro non può essere né annullata né rimandata. Sembra una spedizione polare la nostra, solo che al posto delle slitte ci sono biciclette cariche di scene, costumi, materiale per il trucco e un po’ di viveri per non correre il rischio di dover saltare il pranzo di Natale. Sono tempi duri e quasi quasi, se non avessi vissuto personalmente questa avventura, non ci crederei. Sei giovani affrontano in bicicletta, carichi, i quasi 35 chilometri di strada per arrivare a Nosellari. Nevica, si arranca a stento, ma si avanza chilometro dopo chilometro. Sulle prime rampe dopo la Bolghera, Ezio Furlan, che indossa un passamontagna grosso un dito, ha già, per effetto di una sudorazione eccezionale, una testa che sembra di marmo bianco e più di una volta gli dobbiamo togliere una crosta di ghiaccio spessa qualche centimetro! Siamo tanto preoccupati, ce la farà Ezio? È indispensabile, ha una parte insostituibile. Ci dividiamo tutto il suo bagaglio. S. Bartolameo, Val Sorda, ma noi siamo ancora più sordi per la fatica e il silenzio ovattato di neve che continua a cadere e che non dà segno di smettere. Vigolo Vattaro, Vattaro. Sosta. A qualche donna, che ci sbircia dai vetri di una finestra ricamata di pizzi di ghiaccio, sembriamo un miraggio: non è possibile che in quell’inferno bianco, un gruppo di ragazzi si avventuri alla Vigilia di Natale su quelle strade, quando tutti i coetanei sono di sicuro al caldo di una stube a preparare il presepio. (in quegli anni non c’era ancora l’usanza di fare l’albero di Natale, se non in casa di pochi signori). Dopo un attimo di smarrimento e di incredulità, un paio di signore con la “sialina” sulle spalle ci portano del tè caldo, un po’ di latte e del pane fatto in casa. È proprio l’ora giusta e così, con le “fortaie con la marmelada” che ci danno, possiamo dire di aver pranzato. Sergio Tomasi REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPA litografica - Trento - [email protected] CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO FARMACIA DI GARDOLO dott. RENATO BRANDOLANI Dietetica applicata - Omeopatia - Fitoterapia - Preparazioni galeniche - Analisi LA FARMACIA CHE COLLABORA CON I MIGLIORI ESPERTI di NATUROPATIA, IRIDOLOGIA E RIFLESSOLOGIA VIA SOPRASSASSO, 32 - GARDOLO (TN) - Tel. 0461.993511 - [email protected] www.farmaciadigardolo.com 2 6 3 4 5 7 1945 Nosellari di Folgaria - dietro: Decimo Gilli (1 - poi missionario), Ezio Furlani (2), Ezio Gadotti (3), Sergio Tomasi (4), don Mario (5 - capelan do metri); davanti: Narciso Andreatta (6) e Aldo Merler (7) [continua da pag. 1 ...IL PROGETTO DELLA NUOVA AUTOSTRADA VALDASTICO...] doppio di quanto è stato preventivato): 2 mi- ne europea, nazionale e provinciale, concorliardi di spesa per un risparmio sull’attuale di nel puntare invece a spostare più possibile percorso autostradale da Vicenza a Trento - il traffico-merci dalla autostrada alla ferrovia, ora si passa da Verona - di 32 minuti (valuta- meno inquinante e che consuma meno enerzione dei progettisti)! Detta così la cosa non gia. Oltretutto per costruire una simile autoriguarda direttamente Trento-nord. strada ci vogliono 10/20 anni. Proprio sicuMa questa è solo una delle 6 ipotesi di trac- ri che fra 20 anni ci sarà ancora tutto questo ciato (il T4) che sono state presentate per la petrolio e converrà ancora andare a benzina? Valutazione di Impatto Ambientale: è quella Gli esperti dicono di no. preferita dalla Serenissima, perché è la più Roberto Antolini breve e la meno costosa. Ma ce ne sono altre 5, e due di queste riguar...2 miliardi di spesa dano anche Trento-nord, e per un risparmio potrebbero - teoricamente - entrare in ballo qualora vesull’attuale percorso nisse per qualche ragione eautostradale di 32 sclusa la prima. Il tracciaminuti (valutazione to T1 prevede come pundei progettisti)... to d’arrivo Lavis: dovrebbe correre, dopo la Valdastico, sotto la Vigolana ma girando verso la Valsugana, passare sopra il lago di Caldonazzo, superare Pergine e poi, restando sulla sinistra Adige, confluire nell’Autobrennero a Lavis. Il tracciato T6 invece dovrebbe confluire nell’Autobrennero proprio a Trento-nord, dopo esser sboccato in Val d’Adige a nord di Besenello ed essersi infilato in galleria sotto le montagne della destra Adige. Progetti faraonici (tutti gallerie e viadotti) per un traffico autostradale che dalla crisi del 2008 non è più in crescita, e che soIl sindaco di Besenello, Cristian Comperini no in controtendenza con la programmazio- 21 | ottobre 2012 | 3 Che mondo lasceremo ai nostri figli I n occasione dell’ultimo FeEgli sottolinea come ...un modello nuovo: stival dell’Economia mi è cain molti casi siamo di “Dalla culla alla culla”… pitato di assistere all’inconfronte ad una progetun albero che cade tro di Serge Lautache. Il titotazione superficiale di non diventa lo era costituito da una domanun prodotto industriaun rifiuto del bosco, da provocatoria: “I nostri figli ci le, che non pensa al ma bensì cibo per accuseranno?”. Una sorta di notermine della su vita, altri organismi… ta stonata in un festival in cui si a come deve essere è parlato prevalentemente di nutrattato una volta che meri e di concetti astratti della teoria econo- ha terminato la sua funzione. Michael propomica senza porsi un semplice quesito: “che ne un modello nuovo: “Dalla culla alla culla” mondo lasceremo ai nostri figli?” Se riflettia- di cui ha scritto un libro assieme all’architetmo per un attimo sul funzionamento tecnico della nostra società, vediamo che si basa principalmente sull’estrazione di materiali dalla terra, sulla loro trasformazione per permettere a noi cittadini di acquistare ciò che vogliamo ed infine nel buttare via. Forse è un concetto un po’ difficile da digerire per gli economisti, ma il genere umano abita su un pianeta dalle risorse finite. Accade ad esempio che una certa quantità di metallo venga estratta, percorra un certo cammino per soddisfare le esigenze di un individuo e si trasformi in rifiuto. Può finire sotto terra, bruciato oppure, nel migliore dei casi, riciclato perdendo spesso la sua qualità iniziale. Questo è il classico modello “dalla culla alla tomba”, definizione data dal chimico tedesco Michael Braungart. to americano William McDonough. Si parte da una banalissima osservazione: un albero che cade non diventa un rifiuto del bosco, ma bensì cibo per altri organismi. Allo stesso modo i resti di un determinato prodotto possono diventare la materia prima per un altro. All’interno del libro sono riportati alcuni esempi pratici in cui è stato impiegato questo approccio. Non è detto che sia la ricetta corretta, ma per lo meno è una delle poche che pensa nel lungo periodo andando ad affrontare direttamente gli ostacoli imposti dalla natura terrestre. Dando un’occhiata a TV e giornali, pare che non ci sia molto interesse su questi temi. Assistiamo a dibattiti politici vuoti, sempre più distaccati dai cittadini e dalla vita reale. Sentiamo sempre i soliti discorsi per accattivarsi la simpatia dei cittadini come se il politico di oggi fosse diventato solo un mercante di voti. Quanti partiti parlano seriamente di futuro? Quanti fanno delle proiezioni a lungo termine? Siamo bloccati sempre agli stessi modelli. Si ha paura ad una possibile graduale conversione industriale. La sfera politica in generale si è dimostrata impotente di fronte a quella economica, al dogma del mercato, alla mano invisibile che sistema tutto. L’avidità di pochi, l’impronta pesante delle lobby e l’omertà di molti, rischiano di can- cellare la parola “futuro” per i giovani, i bambini e le generazioni che devono ancora nascere. Tutto in nome del denaro, di un’unità fittizia che però, grazie ad una complicità collettiva, concede il potere di scelta sulle risorse naturali a soggetti non eletti da nessuno. Un potere accompagnato dall’arroganza di riuscire a piegare la natura a proprio piacimento e volere. Ma come quando si gioca con il fuoco, sottovalutare i pericoli potrà risultare fatale. Come ricorda un proverbio dei nativi americani: “Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume….allora vi accorgerete che il denaro non si può mangiare”. Davide Ian Il Coro di Gardolo con il D.A.V. di Altdorf (Norimberga) L a sezione del Deutsche Alpen Verein di Altdorf , ha voluto celebrare i 35 anni di gemellaggio con il Coro Alpino Trentino di Gardolo, invitando coristi e familiari per un fine settimana, in occasione della Festa del Wallenstein, che si tiene ogni 3 anni nella cittadina bavarese. Nella serata di venerdì 6 luglio, nel cortile della vecchia università davanti a circa 800 persone, il Coro ha tenuto il proprio concerto, portando ancora una volta le atmosfere alpine e le melodie popolari della terra trentina e riscuotendo un successo entusiasmante. La serata canora è stata presentata dall’ingegner Bruno Diazzi, presidente dell’Associazione Italo-tedesca di Monaco, che ha cono- sciuto il coro due anni fa e che, con la sua simpatica verve, ha reso ancor più divertente e interessante il concerto. Nella giornata si sabato la comitiva di Gardolo è stata invitata in una birreria, per un’interessante visita guidata all’interno della struttura produttiva. Sabato sera invece coristi e alpinisti del DAV di Altorf si sono ritrovati per suggellare questi 35 anni di amicizia, fatta di concerti, escursioni, incontri e visite private ad Altdorf e a Gardolo. In particolare sono stati ricordati i presidenti delle associazioni (Konrad Holz e Giulio Pedrolli) che nel 1976 hanno avviato i primi contatti e che hanno creduto a questa amicizia sincera che prosegue nel segno del rispetto, della stima e nella voglia di sta- re assieme nonostante le difficoltà linguistiche. Domenica mattina, in occasione della cerimonia religiosa, il Coro Alpino Trentino ha cantato alcuni brani nella chiesa protestante di S. Lorenzo, facendo risuonare le note della Montanara e di altri canti religiosi della nostra tradizione davanti ad una platea attenta ed emozionata. La trasferta si è conclusa con il pranzo nella piazza del mercato allestita a festa, con costumi e addobbi e suoni medievali, che caratterizzano la festa del Wallenstein di Altdorf. I coristi e i loro familiari hanno ringraziato in- fine gli amici tedeschi per l’ospitalità di questi tre giorni, che rimarrano per sempre fra le più belle pagine della storia del Coro Alpino Trentino di Gardolo. www.musiccenter.it * STRUMENTI MUSICALI ED ACCESSORI * * LABORATORIO RIPARAZIONE * Gardolo (Trento) via Brennero, 141 Fax 0461.956553 - Tel. 0461.961600 T.M. Attualità Associazioni | numero NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 4 Nuove esperienze Dall’ADIGE al NILO V i parlo della mia ne è quello di scardinare “Non puoi risolvere prossima perma un sistema che è divenUn problema nenza al Cairo tato obsoleto, inadeguacon lo stesso tipo per un periodo to a rispondere all’inevitadi sei mesi di volontariato bile cambiamento che avdi pensiero che presso la missione dei padri hai usato per crearlo”. viene nel tempo ... quelcomboniani che Padre Esti lo che generalmente chiaconduce da diversi anni per rispondemiamo “futuro”: ciò che è oggi, dore alla domanda “La crisi economica mani sarà diverso. aumenta la domanda di giustizia?” Einstein ci insegna che “Non puoi riCosa c’entra, direte voi. solvere un problema con lo stesEbbene, se la domanda che ci siaso tipo di pensiero che hai usamo posti ben si sposa con la cosiddetta to per crearlo”. “primavera araba” per tutto quanto accadu- Questa citazione ben si adatta alla crisi ecoto e ancora accade in Egitto, altrettanto ha nomica e a quella dei partiti, così come a a che fare con la rivoluzione che ritengo quella della gestione della cosa pubblica e necessario avvenga in ognuno di noi per af- via discorrendo. frontare questa, come qualsiasi altra crisi. Dobbiamo trovare strade nuove, alternative Una rivoluzione che, nel caso “italiano” e oc- per uscire dal “cul de sac” in cui siamo cidentale in generale, è legata allo schema stati nostro malgrado portati... e dobimperniato sulla parola “crescita” dalla qua- biamo farlo noi, in qualità di cittadini. le discendono le parole denaro, materialità, E ora torno al mio viaggio in Egitto che voglio potere... Lo scopo di una qualsiasi rivoluzio- rappresentare come un modo di scardinare gli schemi. Ma quali, direte voi? Diversi... Ad esempio lo schema dello standard di benessere che la nostra cultura ci impone come indispensabile. Rinunciare allo stipendio, ai contributi per la pensione, attingere alla liquidazione per coprire le spese della casa, della famiglia e per i costi della mia permanenza al Cairo, fa parte di un percorso iniziato da tempo. Un cammino che ha lo scopo di ri-trovare i valori fondanti del nostro esistere come persone e come cittadini. Le domande sono: che cosa è realmente essenziale? E cosa è veramente superfluo? Su quali elementi inutili investiamo, consumandole, le nostre energie? Dove disperdiamo la nostra creatività? Quest’ultimo elemento, la creatività, è centrale nella risoluzione di una crisi attraverso lo scardinamento degli schemi. Non c’è futuro senza creatività e non c’è creatività senza energia, e non c’è energia disponibile se la spendiamo per cose inutili. E la sovrabbondanza di cose inutili quando diventano il centro d’attrazione dell’economia e della politica, diventa un enorme spreco collettivo di CONTESTO ECONOMICO e SOCIALE dell’EDUCAZIONE I n Egitto, l’istruzione è obbligatoria fino ai 15 anni di età e l’alfabetizzazione ufficiale è del 66,4%. L’accesso alla scuola dei bambini nelle zone rurali e nelle regioni settentrionali è ancora nettamente inferiore alla media del Paese e il tasso di scolarizzazione elementare dei bambini supera di 13 punti quello delle bambine. (Le bambine subiscono altre pesanti sopraffazioni. Secondo i dati dell’USAID al 2005, il 96,4 % delle bambine egiziane tra i 10 e i 14 anni di età avevano subito una mutilazione dei genitali. Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato dal 2008). Le difficoltà economiche del Paese, l’insufficienza delle infrastrutture e la radicale svalutazione dei salari degli insegnanti sono all’origine di una scarsa qualità dell’istruzione offerta nella scuola pubblica e hanno portato a un rifiorire della scuola privata a pagamento che rischia di promuovere una cultura di privilegio più che di diritto. Molto comune è la pratica per cui gli insegnanti offrono lezioni private a pagamento ai propri allievi. Questo sistema porta, specialmente nella scuola media e superiore, alla penalizzazione degli studenti più poveri e comporta pressioni che non garantiscono una totale imparzialità della valutazione. La condizione dei rifugiati Sudanesi, eritrei ed altri paesi sub-shariani è notevolmente più grave. Innanzitutto la mancanza di un regolare permesso di soggiorno impedisce l’accesso alle scuole pubbliche. Inoltre, lì dove istituzioni religiose quali le suore Canossiane od i missionari Comboniani li assistono in una scuola privata, il diploma scolastico non viene riconosciuto. energia indirizzata verso falsi scopi che, tra l’altro, non possono che creare ingiustizia e quindi una aumentata richiesta di giustizia. Ecco che, per come la vedo, c’è un momento in cui si rende necessario prendere le distanze dalle situazioni stagnanti, per andare alla ricerca dell’essenza delle cose, dei valori fondamentali dell’esistenza umana spirituale, che diventa sociale, cercando di liberare cuore e mente dalle sovrastrutture create dallo schema della “crescita” con l’obiettivo e la speranza di liberare la creatività necessaria per trovare nuove soluzioni alla domanda di giustizia sociale ed economica. Simonetta Gabrielli R I F E R I M E N T I ASS.NE MONDO APERTO - ONLUS Vicolo Pozzo, 1 - 37129 VERONA [email protected] Tel. 045/8092200 - Fax. 045/8004648 P. GIOVANNI ESTI [email protected] Intestazione conto MISSIONARI COMBONIANI Banca Etica - BIC/SWIFT CCRTIT2T84A Codice IBAN IT 68 V 05018 12101 000000512250 Causale: 4.2012 MAESTRI BURATTINI Il Cairo - Egitto DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto, “Maestri burattini” consiste in un teatro di burattini completo, concepito per l’educazione alla salute, all’uguaglianza di diritti tra bambini e bambine e al rispetto della diversità. I modelli di burattini, coerenti con le storie rappresentate, vengono creati dai ragazzi in laboratori educativi messi a loro disposizione nella bottega artistica per la formazione artigianale, presso i missionari comboniani in Cordi Jesu. 21 | ottobre 2012 | 5 Tanta ARIA e tanta ACQUA... “ Per i bambini tanta aria e tanta acqua”: così dice ancor oggi, ottantenne, il pioniere della pediatria trentina, il dott. Dino Pedrotti. E a Roncafort l’aria non manca certo... Neomamma (Lili è nata a maggio), entusiasta dell’assistenza e dei consigli avuti dal personale sanitario e da uno stretto giro di amici, approfitto di questo giornale per diffondere qualche dritta in fatto di gravidanza e bebè. Personalmente mi sono state tutte molto utili, specialmente nei primi tempi, e spero che possano aiutare le donne incinte o in fase di puerperio di tutta Trento Nord! Perché la maternità è un’esperienza meravigliosa quanto stancante (che cos’è una maratona in confronto?), meglio arrivare preparati e carichi! non stressarsi o affaticarsi troppo!!! noi donne siamo abituate a “strapazzarci”, ma non facciamolo in gravidanza: chi ne paga le spese è il piccolo nel nostro pancione! Finché io ho lavorato, la mia Lili è rimasta piccola, poi (sesto mese) ha avuto una crescita assurdamente veloce, che ha causato dolori a me e a lei... cerca di arrivare al parto riposata: io la notte prima non avevo chiuso occhio (mi si erano rotte le acque), ed ero stanca morta prima ancora di iniziare il travaglio tornassi indietro, mi costringerei a dormire almeno un po’. parto: è possibile chiedere che, uscito il neonato, il cordone ombelicale non venga clampato subito ma si aspetti qualche minuto, finché smette di pulsare. Ciò fa sì, in G R A V I D A N Z A se ne hai la possibilità, iscriviti ad un corso di preparazione al parto! È gratuito, e si ricevono una miriade di informazioni utili/assistenza da ostetriche non solo molto preparate, ma anche umanamente vicine alla gravida! Appena nato il bimbo si può poi iscriversi ad un breve corso (quattro incontri) di massaggio infantile (ci sono purtroppo pochi posti disponibili, informatevi prima di partorire) teoria, che il bebè passi senza grossi traumi dalla respirazione attraverso il cordone a quella autonoma. A tale proposito consiglio il libro, datato ma sempre attuale, “Per una nascita senza violenza”, di Frédérick Leboyer. In alcuni ospedali si può poi addirittura portare a casa la placenta, l’organo sacro che ha nutrito il tuo bambino per nove mesi: con essa si possono preparare dei rimedi placentari oppure semplicemente piantarci sopra un piccolo ciliegio, come ho fatto per Lili! P U E R P E R I O Se vuoi fare latte, devi bere molta acqua e mangiare a sufficienza! Io all’inizio (tempi durissimi per tutte, il primo mese..) non l’ho fatto, e forse anche per questo ho avuto/ho OFFICINA poco latte...se ci tieni ad allattare tuo figlio ma hai difficoltà, rivolgiti alla lega del latte, La Leche League (www.lllitalia.org): troverai volontarie motivate che sapranno aiutarti, anche gratuitamente Abbi fiducia nelle competenze del tuo bimbo, lui sa cosa fare! Se poppa solo per qualche minuto, è solo un po’ di sete (il latte di inizio poppata è acquoso); se dopo poco si stacca ma piange, forse non hai abbastanza latte; Hai un inizio di ragadi, la pelle del capezzolo si sta crepando? Spalmaci un po’ del tuo latte, quando allatti, e fallo asciugare all’aria! Con me ha funzionato, non son mai dovuta ricorrere a lanolina o altro; la maniera più efficace e naturale per togliere l’infiammazione provocata da un ingorgo di latte nei seni (anche lì, come per le ragadi, prima si interviene, meglio è) è, oltre a svuotare i seni frequentemente, applicare della ricotta da frigo sulla parte arrossata; io poi avvolgevo il seno in un pezzo di pellicola trasparente e lasciavo un’oretta - se ti capita l’ingorgo e non hai ricotta a casa puoi fartela: porta ad ebollizione un litro di latte, spegni il gas, aggiungi un cucchiaio di aceto o limone, mescola per qualche minuto e scola in un pezzo di stoffa, poi strizza leggermente e metti in frigo! Se il tuo bimbo ha il culetto rosso, non correre subito in farmacia! A volte basta spalmare un po’ di olio di oliva...e in generale, sono d’accordo con chi dice che in certi casi meno si fa, meglio è: il bagnetto troppo spesso, specie se con prodotti detergenti, può nuocere all’equilibrio della cute del bambino! Se il tuo bimbo, soprattutto nei primi tempi, è spesso irrequieto, fatti coraggio e uscite di casa: l’aria (e a Roncafort di aria ce n’è ..) gli fa benissimo (ovvio, con un berrettino), lo stanca e gli fa venir fame. Non correre a comprare l’ultimo modello di carrozzina, passeggino, ovetto per l’auto...a me li han passati di terza o quarta mano, e funzionano benissimo! Lo stesso per i vestitini: niente corsa al consumismo, quelli che ci passa la cugina o l’amica vanno benone! Verso il secondo mese di vita di Lili (quando ho recuperato un po’ le energie) sono passata ai pannolini lavabili: si risparmia, sono ecologici e più sani (non surriscaldano le parti intime, non fanno arrossare il culetto). Per info: www.nonsolociripa.it , l’Ecosportello a Trento o negozi come il Naturasì. Per finire, guardiamo dove sono prodotti i nostri carillon Chicco, i morbidi Trudini, i vestitini Prenatal. Made in China o Cambogia, da bimbi per altri bimbi? No, grazie! Mamme e bimbi si possono poi incontrare nei vari spazi dedicati alle famiglie, i più vicini sono a Trento o a Spini (info: Intrecci in città, www.puntofamiglie.it), o in biblioteca a Gardolo, che aderisce alla campagna Nati per leggere, e offre angoli gioco e libri studiati per la più tenera età! Se avete dubbi o domande, contattatemi attraverso il giornale! Buona avventura a tutte le neomamme!! Nuove esperienze | numero Luisa Nicolini Le poesie di Uga MOMENTI PREZIOSI É scritto nel cuore e dintorni, la felicità si può trovare nei giorni, nelle mie mani eterna vive anche questa nuova occasione. Mia madre vicina, adulta e bambina, camminare con lei è scacco matto ai desideri miei, come vorrei che la partita terminasse mai! “Che tempo è, che vita è?”- la sua voce lontana con un bacio io richiamo, tra i capelli una carezza, e lo sciame di pensieri se ne va con gentilezza. Ora sospira paziente la mia mamma, socchiude i dolci occhi, è una Creatura sognante; intreccia sul petto le sue bianche dita stanche, con devota maestria par che legga l’anima mia e un nostalgico sorriso incornicia l’umile suo viso. Un libro di segreti la sua Vita ardita nata per ubbidire, arruolata ogni istante all’Amore. Salone Elena di Endrizzi Elena PREFERIBILMENTE SU APPUNTAMENTO Martedì - Giovedì 08.30-16.00 Mercoledì - Venerdì 13.00-19.00 Sabato08.00-16.30 MEANO (Trento) Via delle Sugarine, 7 tel. 0461 991072 Spettacoli R 6 ieccoci! Anche l’estate 2012 se ne è andata. Le ferie sono ormai dimenticate, si torna al lavoro, riaprono gli uffici, le fabbriche, le Rieccoci con l’Alegra scuole... Ed anche la filodrammatica “La Logeta” riapre i battenti. Si sta impegnando per organizzare la 26° rassegna “Alegra ribalta” e la rassegna “Teatro amatoriale per ragazzi”. Non è cosa da poco, considerando i numerosi lavori proposti dalle varie compagnie presenti in Trentino, tutti ottimi spettacoli, la qual cosa rende ancora più ardua la scelta dei lavori da proporre nel nostro teatro di Gardolo. Ma alla fine ci siamo riusciti, il programma è pronto, al via sabato 27 ottobre 2012, con 7 spettacoli, dialettali e non, a cadenza quindicinale. Sette spettacoli, più l’ormai tradizionale spettacolo di burattini (fuori abbonamento) che ci allieteranno durante le lunghe sere invernali, fino a sabato 9 febbraio 2013. Domenica 13 gennaio 2013 partirà anche la rassegna “Teatro amatoriale per ragazzi”, a cadenza settimanale, per tre domeniche. E la filodrammatica “La Logeta”? Noi stiamo lavorando... Dopo alcuni anni di pausa forza- Ribalta... ta, siamo pronti per rimetterci in gioco, siamo in piena attività con le prove per il nuovo lavoro, che presenteremo.... quando sarà pronto!!! Scherzi a parte, non vogliamo anticipare nulla, ma è troppo tempo che i rifletto- La Logeta presenta XXVI RASSEGNA “ALEGRA RIBALTA” RASSEGNA DI TEATRO POPOLARE in collaborazione con: Comune di Trento Circoscrizione di Gardolo Co.F.As Comitato Associazioni Gardolesi Sabato 27 ottobre 2012 “INDOVINA CHI VIENE A CENA” di David Conati Compagnia dei Giovani di Trento Sabato 10 novembre 2012 “PU DE QUA CHE DE LÀ” di Brunetto BinelliFilo “Tra na roba e l’altra” di Cavrasto Sabato 24 novembre 2012 “LA TV DEI TONI MARCI” spettacolo di cabaret dei Toni Marci di Trento Sabato 01 dicembre 2012 “DA GIOVEDÍ A GIOVEDÍ” di Aldo de Benedetti La Compagnia “G. Modena” di Mori Mercoledì 26 dicembre 2012 ore 16.00“IL BANDITO POLENTA” I burattini di Luciano Gottardi Sabato 12 gennaio 2013 “STANZE COMUNICANTI” di Alan Ayckbourn Ass. Culturale “La Baraca” Martignano Sabato 26 gennaio 2013 “I SEGRETI DEL COR” di Alberto Maria BettaFilodrammatica “I Sarcaioli” Riva del Garda Sabato 09 febbraio 2013 “ROBE DA NO CREDER” di Emilio Luigi Motta Compagnia Teatrale “San Siro” di Lasino Sabato 23 febbraio 2013 Spettacolo a sorpresaFilodrammatica “La logeta” Gardolo TEATRO COMUNALE DI GARDOLO - inizio spettacoli ore 20.45 ri sono spenti ed il sipario è chiuso, ma le luci sono fatte per illuminare il palcoscenico e qualcuno sta scalpitando per aprire quel tendone. E noi della Logeta vogliamo onorare la nostra promessa, quella di un nuovo lavoro per la prossima stagione. Nel frattempo stiamo allestendo un monologo per la festa dell’oratorio, un lavoro senza grandi pretese, un lavoro “fatto in casa”, made in Gardol, un lavoro che vuole tener conto dell’istituzione oratoriale. Qualcuno una volta ha detto (Mario Scaccia): “Il teatro va fatto: meno se ne parla, meglio è”. Ed allora ecco che il sipario inizia ad aprirsi, e tu entri in un altro mondo... “Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso...” (Gigi Proietti) Federico Gozzer 10° RASSEGNA TEATRO AMATORIALE per RAGAZZI Domenica 13 gennaio 2013 ore 16.30 MISTERO IN BIBLIOTECA Compagnia Argento Vivo di Cognola Domenica 20 gennaio 2013 ore 16.30 A.A.A. CENERENTOLA CERCASI Associazione culturale Lupusinfabula di Volano Domenica 27 gennaio 2012 ore 16.30 POLLICINA I cuccioli della Logeta di Gardolo MOSTRA FOTOGRAFICA a Gardolo L ’8 settembre è stata presentata una nuova mostra fotografica nella sala interna del bar alle Scale, a Gardolo in via M. Pola 4. L’argomento scelto è stato “L’acqua”, elemento prezioso ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. Come tutti i temi proposti fino ad ora lo spirito è quello di osservare con più attenzione ciò che ci circonda e di cercare di coglire l’attimo che ci ha maggiormente colpito. Nel nostro piccolo spero anche sia stata un’opportunità per pensare, avvicinare e soprattutto rispettare questa risorsa di vita. Con questo spirito vi invito a visionare gli scatti esposti. Con l’occasione vi invito a partecipare alla prossima il cui tema è: “Cose d’altri tempi” e che sarà inaugurata venerdì 7 dicembre. S.D. ANIMALI - VOLATILI - PAPPAGALLI ALLEVATI A MANO - PICCOLI MAMMIFERI E RETTILI Reparto gabbie - terrari - accessori e mangimi delle migliori marche CENTRO PROFESSIONALE TOELETTATURA Via Aeroporto, 21/1 - 38121 Gardolo (TN) Telefono e Fax 0461 993421 21 | ottobre 2012 | NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 7 A nche quest’anno le tante realtà che collaborano nel settecentesco Palazzo Crivelli hanno promosso venerdì 7 settembre un evento all’interno di “Tut Gardol en festa” per far conoscere alla comunità la vita che quotidianamente anima questa bella struttura architettonica di Gardolo. Numerose, per tutte le fasce di età sono state le proposte come e nello specifico: in favore degli anziani conosciuti dal Polo Sociale, che frequentano il Centro Diurno Servizi, della Cooperativa Kaleidoscopio e/o hanno Porte aperte a Palazzo Crivelli servizi a domicilio della Cooperativa Delfino, il Circolo anziani il Caminetto ha offerto un pomeriggio in compagnia con una merenda molto apprezzata; in favore dei bambini “L’Allegra Compagnia dei Gazèri” ha proposto laboratori di avvicinamento alla pratica della giocoleria a partire dalla costruzione delle palline con farina, riso, calze e palloncini per arrivare a sperimentare esercizi di base prendendo così confidenza con questa disciplina; in favore di tutta la comunità si è potuto visitare il palazzo con la mostra del libro realizzato dagli anziani del Centro Diurno “L’amore non ha età” promosso dalla Cooperativa Kaleidoscopio, degustare “l’aperitivo al volo” proposto da operatori, volontari e ragazzi del progetto “Prove di volo” della Cooperativa la Rete, apprezzare il bello spettacolo teatrale realizzato dalla “Nuda Compagnia” ed in serata uno spettacolo di giocole- ria con il fuoco proposto sempre da “l’Allegra Compagnia dei Gazèri”. Durante la giornata erano presenti nel Palazzo un artigiano che costruisce ceste in vimini, uno scultore del legno con le sue opere e stand di Cooperative/Volontariato che operano nel Palazzo al fine di far conoscere l’attività che promuovono e le possibilità di operare come volontari all’interno delle stesse. Le realtà che vivono ed hanno collaborato alla realizzazione di “Porte aperte Palazzo Crivelli”: AVULSS, Centro Diurno/Servizi Anziani - Cooperativa Kaleidoscopio, “Progetto Prove di volo” - Cooperativa la Rete, Assistenza domiciliare - Cooperativa Delfino, Circolo anziani “Il Caminetto”, Polo Sociale di Gardolo e Meano. L’ottavo anno del PORTICO A COLORI P er l’ottavo anno consecutivo, il Tavolo Tante Culture ha promosso il Portico “a colori” nel tradizionale evento del sobborgo, Tut Gardol en festa, proponendo cibi dal mondo, stacchi di musica e balli di tante culture. Grazie ai 30 volontari sia italiani che di altre nazionalità si sono potute degustare Griot dinde à sauce Columbo, Blanc mange’ coco, Pomme au chocolat, Creme noisette (Martinica), Jebu jen (Senegal), Ciasta Polkie (Polonia), Cous cous con thè alla menta (Marocco), Tamales (Ecuador), Plou (Bangladesh ) e Bocconotti pugliesi. Oltre alla proposta gastronomica e musicale, particolarmente apprezzato è stato Lo SCI l’addobbo del portico con arazzi e foto dal mondo, nonché alcuni cartelloni con grafici per rappresentare ed oggettivare la presenza delle tante culture e nazionalità (ben 76 nel 2011!!) presenti nella Circoscrizione. Il Tavolo Tante Culture, nato nel 2004 e coordinato dal Polo Sociale di Gardolo e Meano, è finalizzato alla realizzazione di occasioni di scambio e conoscenza reciproca fra le differenti culture presenti sul territorio e vede la partnership della Circoscrizione, dell’Istituto Comprensivo Trento 7, di Cooperative, di Associazioni di volontariato e di singole persone del territorio italiane e di altre nazionalità che si impegnano per migliorare la qualità della vita nella propria comunità. Il Tavolo ha organizzato in questi anni anche le seguenti iniziative: incontri di ascolto delle culture e le coppie miste; “l’8 marzo nel mondo” con incontri tematici e di confronto fra culture sul matrimonio, la maternità, il lavoro, il corpo della donna, le donne nelle lotte per i diritti civili; la proiezione di film centrati su tematiche interculturali; un concerto di solidarietà per le vittime del terremoto in Pakistan; “Abito a Gardolo, vengo da...”, poesie e racconti di residenti a Gardolo con disegni dei bambini delle scuole elementari dell’Istituto Comprensivo Trento 7; il calendario in- CLUB GARDOLO informa che... dal 1° OTTOBRE inizia la GINNASTICA PRESCIISTICA presso la palestra Scuole Elementari SANT’ANNA Iscrizioni in palestra... VI ASPETTIAMO NUMEROSI!! lunedì e edì mercol-21 ore 20 terculturale Gardolese, apposto in tutte le agenzie educative del territorio. Un arrivederci a tutti all’anno prossimo!!! Noi del Tavolo ci proponiamo di arricchire ulteriormente la proposta attraverso la conoscenza e la partecipazione all’evento di altre culture e popoli presenti a Gardolo!!! Chiunque abbia idee e voglia dare il proprio contributo per il miglioramento della convivenza fra le varie culture a Gardolo contatti Domingo Garberoglio presso il Polo Sociale di Gardolo e Meano via S. Anna, 5/a - tel. 0461/889828 [email protected] Associazioni | numero 8 Associazioni La vocazione alla SOLIDARIETÀ del Circolo ACLI di Gardolo L ’anno scorso il Corzione per favorirne la realizzaL’azienda agricola no d’Africa fu funezione di importanti progetti di vuole diventare un stato da una tremensviluppo, nel distretto di Afgoda carestia, a fron- centro per l’assistenza ye, zona rurale intorno a Motecnica e per te della quale si mobilitarono gadiscio, tra cui meritano una la sperimentazione varie istituzioni trentine, tra cui particolare menzione la reatecnologica in prima fila il movimento alizzazione di un centro scolaclista e in particolare il nostro stico di educazione e di un’acircolo, accogliendo l’appello zienda agricola pilota. dell’Associazione “Una scuoIl primo ha l’obiettivo di dila per la vita” di Trento, impeminuire il tasso di analfabegnata in progetti di cooperatismo della popolazione fazione allo sviluppo nel settovorendo l’accesso allo studio, re dell’istruzione e della forcon l’organizzazione di corsi mazione professionale in Soper l’alfabetizzazione di giomalia. Al motto “IL VOLO DELvani adulti, per l’istruzione di LA SOLIDARIETA’” furono racbase rivolti ai bambini/e e ai colte varie forme di sottoscriragazzi/e, di percorsi formazione finalizzate alla consegne tivi serali di formazione prodelle confezioni di cibo nelfessionale (laboratorio di tesla regione del Basso Shabelle: situra e cucito) per donne asi stima che siano state aiutadulte per favorirne lo svilupte 47.000 persone (soprattutpo sociale ed economico, olto donne e bambini), oltretutto tre a una scuola professionain condizioni precarie in quanle agraria e del legno. Il centro to la distribuzione doveva avfunziona con una mensa, dorvenire di notte per evitare le razzie dei milizia- mitori per i ragazzi, alloggi per gli insegnanti. ni di Al Shabaab. L’azienda agricola vuole dare una risposta alMa ben al di là dell’emergenza il nostro cir- la difficile situazione delle famiglie contadine colo si era impegnato a fianco dell’Associa- la cui produzione è fortemente condizionata MARMELLATA di CORNIOLO R iparliamo di frutti a crescita spontanea e della loro grande importanza nei secoli della fame facile perché questa è la loro stagione. Li cercavano tutti perché, senza alcun impegno lavorativo, fornivano un alimento saporito e di buon valore energetico. Questa volta largo al “corniolo”, in dialetto “cornaler” (“Cornus mas” per botanici e fissati), diffuso su tutte le montagne della Provincia fino verso i 1.200 metri d’altezza e, qui in zona, sul Calisio e nelle “isce”. Alto al massimo 5 metri, ha un legno durissimo, il più resistente dei legni nostrani: se ne facevano raggi per ruote di carro, denti di rastrelli e pipe. Al giorno d’oggi, dimenticato come frutto, è coltivato più che altro per scopi ornamentali: i suoi fiorellini gialli, i suoi frutti prima verdi poi gialli, arancio, rossi ed infine bordeaux ne fanno un albero arlecchino molto caratteristico. Chi si avventura nei boschi per funghi non avrà difficoltà a scorgerne qualche pianta. Viene quasi spontaneo allungare una mano e mettersi in bocca un frutto, salvo sputarlo immediatamente a metri di distanza perché se, non ancora ben maturo, “el te tira la boca fin via ale rece”! Achtung dunque: i frutti (drupe) devono essere di un bel rosso carico, quasi vinaccia! I nostri vecchi tenevano, per esperienza, in gran conto il corniolo perché ne avevano compreso le grandi potenzialità medicinali. Dalla corteccia, ad esempio, ricavavano il tannino, sostanza utilissima per la sua azione antibatterica: in caso di gastroenterite o altre infezioni preparavano un decotto di corteccia ricavandone un certo beneficio. Era, insomma, un ottimo surrogato degli antibiotici! Ricordo che, se oggi la diarrea è semplicemente un imbarazzante corsa al water, allora poteva causare la morte per disidratazione, specie nei bambini. Le stesse caratteristiche valgono anche per i suoi frutti freschi, asprigni ma gradevoli, da consumare belli maturi oppure dopo maturazione nella paglia (come si fa per le nespole). Per spremitura se ne ricava anche un dagli eventi naturali e dalle scarse conoscenze agricole, volendo costituire un punto di riferimento per le altre realtà agricole del territorio nella realizzazione di contatti e di una rete locale tra i piccoli coltivatori, diventando un centro per l’assistenza tecnica e per la sperimentazione tecnologica che possa offrire servizi di consulenza alle aziende agricole locali. In questo contesto si colloca l’iniziativa coltivata dal nostro circolo sin dal lontano 1999 con l’impegno nel sostenere un’adozione a distanza a favore di un ragazzo somalo, di nome Abdullahi Mohamed Ali, che abbiamo avuto la soddisfazione di portare al diploma di insegnante di scuola elementare nel 2008 e soprattutto di farlo entrare nel corpo in- segnante della scuola e dell’azienda agricola, diventando egli stesso autentico motore di sviluppo. Il circolo, nella persona del suo Presidente sig. Tezzon e di altri membri del Direttivo, impegnati in prima persona, ha ricevuto un vivo ringraziamento dall’Organizzazione Madina Warsame di Mogadiscio per il sostegno e l’aiuto di tutti questi lunghissimi anni. Il Direttivo Il progetto verrà illustrato approfonditamente con l’ausilio di filmati in occasione dell’annuale CENA ETNICA annualmente organizzata dal Circolo Acli di Gardolo, che quest’anno si terrà presso il “Cenacolo” dell’Oratorio di Gardolo il 26 Ottobre p.v. con inizio ad ore 19.00. Per le prenotazioni si prega di contattare il Presidente del Circolo sig. Guerino Tezzon al numero 335/5462172. di Ugo Bosetti gustoso succo e, per bollitura, ottimi decotti, gelatine e conserve decisamente appetibili. Infine per infusione si ottiene una gradevole sgnapa aromatizzata. Insomma un frutto davvero utile che non mancava mai nelle caneve de ‘na volta, magari a fianco di mele cotogne e nespole. Ed ora una piccola ricettina per marmellata di corniolo. Domanda: dove andiamo a prendere i frutti? Semplice: basterà un’uscita tra i boschi del Calisio, magari fin al magnifico Pian del Gac! MARMELLATA 500 grammi di bacche di corniolo, due mele piccole con i semi e 200 grammi zucchero. Cuociamo per dieci minuti le corniole con un bicchiere d’acqua allo scopo di ammorbidirle. Mentre le lasciamo raffreddare un po’, sbucciamo le mele e le tagliamo a dadini, mettendo da parte i semi. Scoliamo le corniole con un passino a maglie fini, tenendo il succo. Poi il passaggio più duro: recuperiamo più polpa possibile premendo le corniole nel passino prima con un cucchiaio poi con le mani. È un lavoraccio perché il frutto del corniolo è come una dell’olivo o di rosa canina (stropacul) ossia è ‘tutto osso’ e di polpa se ne tira via poca! Rimettiamo tutto a bollire, il liquido, la polpa, le mele a pezzetti (servono a mitigare l’asprezza e danno consistenza), i semini (addensano la marmellata sprigionando pectina) e lo zucchero fin quando raggiungono una certa consistenza (quella della marmellata!). Si conserva come qualsiasi altra confettura di frutta. Questa marmellata è multiuso nel senso che si potrà utilizzare spalmata su pane e poi pucciata nel caffelatte, su biscottini, anche salati, e fortaie (siete i soliti: omelettes!) oppure su torte o come salsa per bolliti, formaggi, bricioline di cervo ecc.. Che cosa non mi piace della morte? Forse l’ora. Il mio unico rammarico nella vita è di non essere qualcun altro. La psicanalisi è un mito tenuto vivo dall’industria dei divani. Il ballo è una manifestazione verticale di un desiderio orizzontale. Lo psichiatra è un tizio che vi fa un sacco di domande costose che vostra moglie vi fa gratis. Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. Woody Allen SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DI PAGINA 12 S C H I V A B R I G H E I R O L A R S B R E C N A T A N T E A V E R Z E R R A R O I N P S P E R A T T E L N O I T A A R C S A N I S A S S C R O D O L R E A E S D F E R A S E R S E U M R I T S I C A R V E I S T G A L O N I P E R N O A V A R E C E S T A R R A R E C A L I A R I 21 | ottobre 2012 | NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 9 Per affrontare sereni la menopausa... COMPLICANZE A LUNGO TERMINE I l termine “menopausa” è riferito alla scomparsa del ciclo mestruale per almeno 12 mesi consecutivi come conseguenza della diminuzione dell’attività ormonale delle ovaie e dei follicoli (strutture che contengono le cellule uovo). Nella maggioranza dei casi, la menopausa si presenta tra i 46 ed i 55 anni ed è preceduta da un periodo caratterizzato dalla riduzione della fertilità ed anomalie del ciclo mestruale (aumento o riduzione del flusso ematico, irregolarità, perdite intermestruali). Tale periodo prende il nome di “climaterio” e può avere durata variabile da alcuni mesi ad alcuni anni. I fattori che possono ritardare la comparsa della menopausa sono la pubertà tardiva, il numero elevato di gravidanze, l’uso prolungato di medicinali anticoncezionali. La comparsa della menopausa può invece essere anticipata dal fumo di sigaretta, da condizioni di disagio psichico (stress) o sociale, da asportazione chirurgica dell’utero. Alle modificazioni ormonali, si associano alterazioni metaboliche quali incremento del peso corporeo, dei livelli ematici del colesterolo, trigliceridi e glicemia, disturbi urogenitali, vasomotori e psicologici. L’arrivo della menopausa può essere affrontato in modo diverso da una donna all’altra. Le possibili reazioni dipendono non soltanto dai cambiamenti ormonali, ma anche dalla personalità, dal contesto sociale, dal grado di realizzazione raggiunto in ambito personale, familiare e lavorativo. Per vivere al meglio tale fase fisiologica della vita la donna deve essere preparata ed adeguatamente informata ed è questo l’obiettivo di questo breve articolo. DISTURBI PRECOCI In circa il 70% delle donne la menopausa è preceduta da quella che viene definita “sindrome climaterica” caratterizzata da: vampate di calore, disturbi dell’umore e insonnia. Con la cessazione del ruolo protettivo esercitato dagli estrogeni, appaiono modificazioni metaboliche che comportano una diffusa demineralizzazione ossea (osteoporosi) e la predisposizione a malattie cardiovascolari a base aterosclerotica. Si verificano infatti innalzamento dei lipidi (colesterolo e trigliceridi) del sangue e della glicemia con aumento del peso corporeo, della circonferenza addominale e della pressione arteriosa. La carenza estrogenica determina anche una alterazione vaginale con ridotta elasticità e secchezza delle mucose che può interferire con la vita sessuale rendendo doloroso il rapporto e predisponendo ad infezioni e a problemi di incontinenza urinaria. In questi casi è possibile fare ricorso a preparati ormonali ad uso topico. OSTEOPOROSI L’osteoporosi è la principale complicanza della menopausa caratterizzata dalla progressiva riduzione della massa scheletrica ed al deterioramento della struttura ossea con una maggiore fragilità ossea ed aumentato rischio di fratture spontanee o causate da lievi traumi. Le zone corporee più frequentemente colpite sono le vertebre, l’omero, l’avambraccio ed il femore. Condizioni aggravanti del rischio osteoporotico sono la vita sedentaria, il fumo di sigaretta, la magrezza eccessiva, l’uso prolungato di cortiso- nici, malattie di malassorbimento (celiachia, per esempio), pregressi disturbi alimentari (anoressia), patologie tiroidee. Accorgimenti comportamentali preventivi sono fondamentali per la prevenzione della patologia: è importante seguire un’alimentazione adeguata per apporto di calcio e, se necessario, di vitamina D; altri comportamenti favorevoli sono l’astensione dal fumo di sigaretta, un limitato consumo di alcolici e lo svolgimento di attività fisica (almeno 30 minuti al giorno) perché il movimento stimola la formazione di nuovo tessuto osseo anche quando la patologia osteoporotica ha dato i primi segnali. Prevenzione secondaria e diagnosi Sono oggi disponibili esami strumentali accurati e non invasivi che permettono di evidenziare il processo di demineralizzazione ossea già in fase iniziale e di formulare una diagnosi precoce di osteoporosi che consente di mettere in atto le misure necessarie per impedire il verificarsi di fratture da fragilità. Gli esami specifici sono: MOC (mineralometria Ossea Computerizzata): misura la massa ossea mineralizzata a livello delle vertebre e del femore. Esami di laboratorio: evidenziano alterazioni del rimodellamento osseo in presenza di diagnosi di osteoporosi documentata dalla MOC. Morfometria: evidenzia la presenza di fratture vertebrali attraverso la lettura delle immagini radiografiche della colonna dorso-lombare. FRAXtest: è un importante strumento utile per identificare i soggetti che hanno un elevato rischio di incorrere in fratture da osteoporosi nell’arco di 10 anni. Consiste in un semplice questionario approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Terapia dell’osteoporosi Nei soggetti che hanno già subito una frattura o che hanno un elevato rischio (familiarità, menopausa precoce, ridotta massa ossea) si ricorre ad un trattamento con farmaci a base di calcio e vitamina D, ma anche ad una dieta arricchita di calcio, all’esposizione solare. La FARMACIA DI RONCAFORT offre alle clienti che ne facciano richiesta, l’opportunità di eseguire GRATUITAMENTE il FRAX-TEST. È sufficiente concordare un appuntamento, anche telefonicamente, al numero 0461.422.455 oppure rivolgerndosi direttamente alla farmacia (via Caneppele 31 - Trento - in fondo a via Maccani). TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA (TOS) Il trattamento consiste nell’assunzione di medicinali a base di estrogeni, anche in associazione con progestinici. Si ricorre a tale trattamento quando i disturbi climaterici sono importanti e causa di estremo disagio per la donna. Oltre ai benefici sui sintomi premenopausali, la terapia ormonale sostitutiva dà effetto protettivo anche nei confronti del rischio di osteoporosi, ma va detto che è stato riscontrato un aumentato rischio di tumori dell’utero quando agli estrogeni si associano i progestinici. È leggermente aumentato anche il rischio di cancro al seno, mentre è riscontrata una maggiore protezione verso i tumori del colon-retto e dell’ovaio. La terapia deve comunque essere personalizzata e formulata dal medico sulla base delle condizioni di salute della donna, delle priorità espresse dopo aver valutato attentamente i possibili rischi ed i benefici attesi. Alternative terapeutiche non ormonali Antidepressivi, Fitoestrogeni, Cimicifuga Fitoestrogeni e cimicifuga possono essere associate a biancospino, salvia, passiflora ed iperico che fungono da supporto per la riduzione dei sintomi climaterici. Utili possono essere anche i prodotti a base di luppolo. Nel mese di ottobre, in occasione delle Giornate Mondiali della Menopausa e dell’Osteoporosi, potrete approfittare delle iniziative gratuite specifiche per ottenere un consiglio ed eseguire test di prevenzione. Vi aspettiamo numerose! Dott.ssa Francesca Di Fonso La Farmacia di Roncafort Via L. Caneppele 31 - TRENTO [email protected] www.lafarmaciadironcafort.it di Slomp Roberto Mediocredito, partner finanziario delle piccole e medie imprese è a Trento in via Paradisi,1 tel. 0461/888511 G A R D O L O Via Marco Pola, 39 Tel&Fax 0461 990219 [email protected] Innovativo lavaggio a secco con solventi ecologici che rispettano la salute e le allergie della pelle, i tessuti e l’ambiente. Lavaggio Wet Cleaning, ovvero il lavaggio in H2O anche per gli abiti fino a ieri trattati solo a secco. Pulitura di tendaggi, tappeti, coperte, trapunte e capi in pelle. Lavaggio biancheria per ristoranti, alberghi e comunità. Salute | numero Associazioni Letture 10 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO In ricordo di Linda www.ilgrupporoncafort.org A Il sito de Il Gruppo, un sito con la controinformazione! bbiamo cercato su un vecchio giornalino del gruppo (febbraio 1990) una poesia di Linda Bortolotti che, con semplici parole descriveva gli obbiettivi che ci eravamo poste come gruppo Donne E. B. Battisti. Alcuni sono stati raggiunti, altri meno comunque siamo ancora qui e vorremmo con questa poesia ricordare Linda che ci ha lasciato poco tempo fa. Ciao Linda! I 18 PRINCIPI DEL DALAI LAMA IL GRUPPO DONNE Il primo video di questo numero ci è stato segnalato da Davide, un nostro lettore, ed è la presentazione fatta da una bambina presso le Nazioni Unite nel 1992 [1]. Il secondo video è un’intervista a Alessandro Roja sul film “Diaz. Non pulire questo sangue” [2]. “ERNESTA B. BATTISTI” Onore a Ernesta B. Battisti Ad un tavolo ci troviamo e i problemi sfoderiamo stiam facendo un bel giornale per cercar di migliorare; Con ’sta idea nuova e carina ricordiamo l’Ernestina. Siamo in poche ma sicure vogliam fatti non bravure il carattere abbiam forte e vogliamo aprir le porte aiutando quel drogato nel seguirlo se ha sbagliato, per l’anzian dovrem pensare e l’idea possiam trovare per chi vuol passar la sera costruiremo una balera. Vogliam prati e anche giardini per la gioia dei bambini ci battiam per l’assistenza, un lavoro per chi è senza Noi sappiamo quel che vogliamo non cerchiamo confusione vogliam solo aver più donne anche nell’istituzione. Se un problema ci sarà soluzion si troverà siamo donne, sappiam fare per aver sappiam lottare Se fiducia ci sai dare la tua vita può cambiare, con il motto di Ernestina ogni idea pian pian cammina! 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio. Quando perdi, non perdere la lezione. Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni. Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna. Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato. Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia. Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo. Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno. Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori. Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta. Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta. Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita. Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato. Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità. Sii gentile con la Terra. Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima. Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro. Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo. 38121 Roncafort - Gardolo (TN) tel. 0461.993272 - fax 0461.1591805 RIPARAZIONI MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI - COSTRUZIONI IN FERRO Buona navigazione! [1] youtube “La bambina che zittì il Mondo per 6 minuti (Nazioni Unite 1992)” [2] youtube “Diaz. Non pulire questo sangue (Alessandro Roja)” Se volete evitare di cercare i video su youtube potete andate sul nostro sito www. ilgrupporoncafort.org e nella pagina delle news troverete i links sui quali basterà cliccare!! [1]http://www.youtube.com/watch?feature= player_embedded&v=NStyRt19flA [2]http://www.youtube.com/watch?v= 4VeNdToh6cc Se avete suggerimenti scrivete a: [email protected] PER RIDERE UN PO’ Lui: “Il tuo difetto, cara mia, è dare ragione agli imbecilli!” Lei: “Hai proprio ragione!” Tra donne: “Scusi, ha visto mio marito? È mezz’ora che lo cerco”. “Lo dice a me che ne cerco uno da trent’anni?” Il capo - “Capo, posso uscire due ore prima oggi? Mia moglie vuole andare per negozi con me...” “Non se ne parla nemmeno!” “Grazie, capo, lo sapevo che non mi avrebbe lasciato nei casini!” Qual’è l’animale più veloce?? Il pidocchio: sta sempre in testa. 21 | ottobre 2012 | Dipingere... che passione! La pittura è l’hobby del momento perché in tempo di crisi a conti fatti è alla portata di tutti! P Interni d’Autore, il nuovo volto di casa tua! Un tocco di cambiamento in modo semplice e veloce? Dipingi le tue pareti con gli effetti decorativi! erché? Perché la maggior parte di quello che ti serve già ce l’hai: fantae pareti sono parte integrante dell’ar sia e qualcosa da dire. redamento quindi il loro design è fondaIl resto lo trovi molto facilmente nel colorificio in mentale per avere uno stile unico e stafondo alla via, Rizzardi Colori e Cornici, che per re bene in armonia! incentivare l’arte ha tutto ciò che ti serve: tele, Rizzardi Colori e Cornici sa che i gusti sono cartoncini telati, album da disegno, tutti i colori tanti e per questo è fondadell’arcobaleno (olio, acrilico L’esperto di decorazione mentale dare la possibilità e acquarello), pennelli di ogni tipo! Agli occhi inesperti di chi del Colorificio Rizzardi ad ognuno di trovare il giusto colore e l’effetto preferito. non ha mai preso in mano un Colori e Cornici sta Ogni effetto decorativo infatti pennello, la pittura potrebbe organizzando corsi ha il suo stile e la sua unicità sembrare così difficile da ridi decorazione per che corrisponde ad una pernunciarvi a priori! Quello che principianti ed esperti. sonalità diversa che rispecinvece si sottovaluta è che, Affrettati e cambia chia la casa e chi ci abita: ora più che mai, le tecniche volto a casa tua! dalla classica alla moderna, espressive non hanno più lidall’aggressiva alla mite, dalmiti! Per info e iscrizioni Quindi, dopo esserti munito vieni a trovarci! la sognatrice alla realista. Si va dalle Fantasie Fiorentine di ciò che ti serve, il nostro che ripropongono il fascino delle virtù del consiglio è questo: chiudi gli occhi e respira a pieni passato abbracciando con entusiasmo la polmoni acchiappa l’ispiranovità rendendo l’ambiente importante e zione che è già in te il movitale - alle Fantasie Veneziane - che namento giusto è ora! prendi scono dall’amore per l’arte e la cultupennelli e colori e sfogati sulla ra unito alla necessità di decorare tela che hai davanti quello che stanze preziose ed ambienti sofivedi immortalato è arte, o meglio la sticati così da renderli delicati e luTUA arte! minosi, armonici ed eleganti. Ci soE per i bambini? Di questi tempi si no poi le Fantasie Iridescenti - che con dice che tra tv e videogiochi, la crel’originalità e la delicatezza della perla asatività e la fantasia dei nostri piccoli sicurano un impatto spettacolare e consi stiano spegnendo! Stimolandoli feriscono alle stanze un fascino unico e ad esprimersi attraverso la pittura, sorprendente, innovativo ed attuale con tonaliforniamo loro un modo per liberare la fantasia, tà che si illuminano - e le Fantasie Orientali che esprimere i loro desideri e trovare nuovi sogni, donano il profumo di culture lontane, che con comunicare con gli altri in un modo genuino e quel tocco di mistero aggiungono vitalità e perdiretto lasciando un segno indelebile nei cuori sonalità ad ogni tipo di ambiente. dei più grandi! Da Rizzardi Colori e Cornici potrete trovare Dai... dipingiamo! questi e molti altri tipi di effetti decorativi ognu- L Buon giorno Assessore Italo Gilmozzi, Guarda alcune delle fantasie sul nostro sito al seguente indirizzo http://www.rizzardicolori.it/ component/content/article/2/399decorare- le-pareti.html e per le altri vieni a visitarci direttamente nel punto vendita! no con un’ampia gamma di colorazioni garantite dalle migliori marche. È chiaro quindi che le pareti decorate sono un elemento d’arredo indispensabile e soprattutto sono un modo veloce, facile ed alla portata di tutti per cambiare il design di casa. Come procedere: scegliere l’effetto e la tinta se necessario preparare la parete togliendo le sfogliature e stuccando 1 mano di fissativo Fissamuro opportunamente diluito aspettare 2 ore 2 mani di fondo Lax bianco apposito per decorativi. Aspettare 4 ore tra una mano e l’altra applicare l’effetto decorativo scelto (facile e creativo) godersi il risultato! Consigli: per dare un po’ di movimento, non decorare tutta la stanza ma lasciare delle parti bianche per ottenere un risultato migliore e più facilmente, usare l’apposito nastro per decorazioni durante l’arco dell’anno Rizzardi Colori e Cornici propone dei corsi per prendere confidenza con l’arte della decorazione (chiedi info presso il colorificio) per saperne di più rivolgersi all’esperto del Colorificio Rizzardi Colori e Cornici che è sempre a tua disposizione! mi chiamo Diego Pisacane ed abito con la mia famiglia a Trento in Via Paris, 6 nel quartiere di Roncafort. Mi rivolgo a Lei sperando di avere identificato l’interlocutore giusto. Su il periodico “A Nord di Trento”, a cui invierò copia della presente per una richiesta di pubblicazione, avevo letto una informativa del Presidente di circoscrizione Sig. Paolazzi il quale comunicava che vicino al nuovo asilo di Via Caneppele sarebbe nato un nuovo centro civico polifunzionale pronto per fine 2012... il cui testo integrale si può leggere sul sito www.ilgrupporoncafort.org alla pagina “Giornale”. A distanza di anni, dopo l’asilo, non si intravedono nuovi lavori!!! Il motivo della mia lettera è segnalare lo stato di degrado del terreno in questione con erbacce che crescono sempre più alte e capire se esiste una previsione di inizio lavori, senza considerare lo stato pietoso e pericoloso in cui si trova attualmente Via dell ‘Asilo per i continui scavi e pavimentazioni parziali. Nel ringraziarla sia per l’attenzione che ha riservato alla presente che per una eventuale auspicata risposta colgo l’occasione per salutarLa cordialmente. Diego Pisacane RONCAFORT? Uno zoo, ma... manca la ZEBRA! Roncafort, 25 settembre 2012: gli addetti han ridipinto già da qualche giorno le strisce della strada sull’asfalto nuovo, ma manca qualcosa! Rizzardi Colori e Cornici Via Ernesto Sestan, 35 - 38121 Trento 0461/824895 - 0461/1920392 [email protected] - www.rizzardicolori.it LU-VE 8-12/15-19 - SABATO 9-12 Risposta a Sergio Merler Gentile lettore, ho letto con piacere il Suo intervento riguardo al mio articolo sullo scorso numero. Con piacere, perché la Sua è un’esperienza diretta e quindi preziosa, e di questo vive un giornale: dialogo con i lettori, testimonianze. La Sua nei confronti di questo condomino sinto è decisamente negativa e La spinge ad assumere toni critici. Preciso subito una cosa: non sono io che voglio far apparire questi signori come buoni lavoratori, ecc... Stavo semplicemente riportando quanto detto in una serata sui sinti aperta alla comunità. Io non ho un vicino zingaro incivile e rompiscatole, ma mi sento di dire - proverbio trito e ritrito, ma in cui credo - che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Quando a piedi percorro il sovrappasso che dalla rotonda di via Maccani porta PIZZERIA RISTORANTE Via delle Scuole, 1 GARDOLO (TN) telefono 0461 990065 giorno di riposo: lunedì alla rotonda dei caduti di Nassiriya, guardando in basso vedo una piazzola con roulottes di zingari. È tutto perfettamente ordinato, non c’è una cartaccia per terra. Gli zingari, è vero, sono rumorosi, evitano il lavoro (lavoro come lo intendiamo noi) e non amano le regole, ma sono convinta che le nuove generazioni (di zingari) stiano lentamente colmando il divario che c’è tra il nostro ed il loro stile di vita. E il Trentino di oggi è fatto necessariamente di convivenza e mediazione con una grande varietà di razze, di abitudini. Certo, i casi umani di estrema inciviltà come quello da Lei descritto, siano essi zingari o trentini, vanno segnalati e arginati. Tanti auguri. Luisa Nicolini otto TN0972 . 136 Ric. L N I H C C A B A T . RIV O D L A R E I L L POMARO sasso, 32/7 Trento - Via Sopra 311 tel. 0461/990 L’esperto 11 Lettere al giornale | numero NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO Storia 12 Un po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie S pesso abitiamo in vie o piazze intitolate a qualcuno il cui nome non ci dice assolutamente nulla oppure trae origine da toponimi locali per noi totalmente privi di significato. Un esempio a Trento Nord? via Giuseppe Tosetti, via Gaspare Crivelli, via Crosare, via Carpenedi ecc.. Da qui la proposta di Fabio Giacomoni: presentare il “titolare” (con attenzione speciale ai Gardoloti!) di una via o piazza di Gardolo, Roncafort, Canova ecc... ed il perché di tanto riconoscimento! via don Lorenzo Milani: una stretta traversa che dà su via Quattro Novembre, poco prima della piscina. Milani, don Lorenzo educatore, * 1923 † 1967 Nato a Trieste, Lorenzo Milani esprime ben presto insofferenza verso le rigide regole della società di allora. A vent’anni, all’improvviso, abbandona la famiglia per entrare in seminario. I genitori, ebrei, pur sconcertati per questo “colpo di testa”, non lo ostacolano. La sua scelta è servire il Vangelo stando dalla parte del poveri, di viverci insieme, condividere le loro cause, difendere le loro ragioni: per lui, prete, l’ingiustizia va combattuta perché offende Dio. Ordinato sacerdote a 24 anni, è inviato a San Donato a Calenzano come cappellano. Vi arriva pieno di entusiasmo: finalmente può mettersi al servizio del suo prossimo! All’inizio cerca di avvicinare i giovani alla Chiesa con giochi, ping pong e il circolo ricreativo ma presto si accorge che solo una parte dei ragazzi lo segue. Si convince che è proprio la mancanza di cultura ad ostacolare l’evangelizzazione e l’elevazione sociale e civile della sua gente. Così un giorno, getta i giochi nel pozzo del cortile della canonica e organizza una scuola serale per giovani operai e contadini. “La scuola era il bene della classe operaia, la ricreazione la rovina; bisognava che i giovani con le buone o con le cattive capissero la differenza e si buttassero dalla parte giusta”. Per lui la scuola è il mezzo per colmare quel fossato culturale e lo strumento per dare la parola ai poveri perché diventino più liberi e più eguali, per difendersi meglio: “Voi non sapete leggere la prima pagina del giornale, quella che conta e vi buttate come disperati sulle pagine dello sport. È il padrone che vi vuole così perché chi sa leggere e scrivere CRUCIVERBA “italo-trentino-gardoloto” Qualcuno ci ha rimproverato di usare nel cruciverba poche parole in dialetto rispetto a quelle in italiano. Rimediamo con un 26 a 23 a favore del primo! Le definizioni che hanno per risposta una parola in dialetto, ad esempio la 1 orizzontale, sono affiancate da asterischi, uno * per i termini ancora di uso comune, due ** per quelli utilizzati più raramente e tre *** per quelli ormai in bocca e orecchi di chi ha passato, ahilui, più volte gli “anta”. Grazie a Rosy per la collaborazione!! A proposito, se avete qualche parola dialettale da mettere nel cruciverba, inviatela tramite la email de “Il Gruppo “: il_gruppo_roncafort@ yahoo.it ORIZZONTALI: 1 - Rotaia (**). 5 - Pesco (*). 12 - Al collo con la camicia. 14 - Rapa rossa (*). 15 - Albergo. 16 - Nocciolo (*). 18 - Risata generale, riso. 20 - Temperamento, indole. 21- Lasciare resti nel piatto (*). 22 - Capigliatura da cavallo. 23 - Titolari di piccole aziende (*). 25 -Tu (*). 27 - Simbolo dell’erbio. 28 - Pietre. 30 - Casa, abitazione (*). 31 - L’autore di “Gomorra” (iniz). 33 - Da San Roc le nosele le va en.. (**). 34 - Con quella de cunel si fanno pellicce (*). 35 - Animale figlio di incrocio. 38 - Larici (*). 40 - Chicco della spiga (*). 41- Riaperta, dischiusa. (*). 42 - Virus rovina labbra. 44 - Pranzare (*). 45 - La parte vivente attorno alla terra. 46 Mariti delle mucche. VERTICALI: 1 - Indolente, scansafatiche (**). 2 - Spruzzare anticrittogamici (*). 3 - Imbar- 2 3 4 12 5 6 9 10 11 17 19 20 22 23 24 27 25 28 32 36 30 34 37 38 39 41 43 26 29 33 40 45 8 14 21 42 7 16 18 35 chiata (**). 24 - Andare (*). 26 - Calzolai (**). 29 - Escavazioni, sterri. 30 - Fabbricante di ceste e gerli (**). 32 - Strappo (*). 33 - La conduttrice di “Parla con me” (iniz). 34 - Cardine, fulcro, ganghero. 36 - Non comune, poco frequente. 37 - L’Ente delle pensioni. 39 - Resto. 43 - Nobel italiano per la fisica nel 1938 (iniz). 13 15 31 U.B. a cura di Ugo Bosetti cazione generica. 4 - Aprire (*). 5 - Poste e Telegrafi. 6 - Un vulcano siciliano. 7 - Responsabile, colpevole. 8 - Persone che vivono in isolamento volontario. 9 - Coscioni di pollo (*). 10 - Tirchie, dal braccino corto. 11 Scarse, pochissime. 13 - Conosciuto come.., altrimenti detto. 17 - Tappo in sughero (***). 19 - Passate, scorse. 22 - Scottata, bruciac1 la prima pagina del giornale è oggi e sarà domani dominatore del mondo”. Nel dicembre del ‘54, a causa di screzi con la Curia di Firenze, viene trasferito a Barbiana, sperduto paesino di montagna nel Mugello. Lì dà inizio al primo tentativo di scuola a tempo pieno per classi popolari. Regola principale della scuola, alloggiata in un paio di stanze della canonica, è “Chi sa di più, aiuta chi sa di meno”. Opera fondamentale della scuola di Barbiana è “Lettera a una professoressa” (maggio 1967), in cui gli “alunni” denunciano il sistema scolastico che favorisce l’istruzione delle classi più ricche (i cosiddetti “Pierini”), lasciando nell’analfabetismo il resto del paese. Fu don Milani ad adottare il motto “I care”, letteralmente “M’importa, ho a cuore” (in contrapposizione al “Me ne frego” fascista), in seguito fatto proprio da numerose organizzazioni religiose e politiche. Lorenzo Milani morì nel giugno ‘67 a causa di un linfogranuloma. Fu tumulato nel piccolo cimitero poco lontano dalla sua scuola e della chiese di Barbiana. 44 46