STORIE di VITA C`entra qualcosa il progetto della nuova autostrada

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STORIE di VITA C`entra qualcosa il progetto della nuova autostrada
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NUMERO
A
STA M P
NORDdiTrento
| anno XXIII | ottobre 2012 | bimestrale di cultura | politica | attualità |
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C’entra qualcosa il progetto della nuova STORIE di VITA
autostrada della Valdastico con Trento-nord? Ricordo
de “Don due metri”
capelan pù bon del pan
Da: “Noi insistiamo: la Valdastico
non serve” (L’Adige, 23 luglio 2012)
C’è una crisi economica grave
in corso con riflessi pesanti su
tutti i comparti economici.
Come conseguenza della crisi, e
di altri fattori di cui tutti dovrebbero
essere al corrente, ci sarà un calo
della disponibilità di combustibili
fossili (petrolio in particolare).
Questo porterà nell’arco di pochi
anni a ulteriori aumenti dei prezzi
dei carburanti. “Pochi anni” vuol dire
che aumenti sostanziali sono previsti
prima che una eventuale autostrada
venga completata (10 o 20 anni
preventivati) e prima che si arrivi a
un ammortamento dell’investimento.
...Dipende!
Antonio Zecca (Dipartimento di Fisica
dell’Università di Trento)
D
i una nuova autostrada
della Valdastico se ne parla da un bel po’. Per l’esattezza dal 1966, ma allora si chiamava Pi.Ru.Bi. (dalle iniziali dei nomi dei politici che la sponsorizzavano, per-
ché collegava i loro feudi elettorali: PiccoliTrento, Rumor-Vicenza e Bisaglia-Rovigo)
D
e doveva passare per la Valsugana. Poi nel
1995 è saltata fuori l’ipotesi di farla passare
per la Valdastico vicentina uscendo in Trentino a Besenello (poco sopra Rovereto), dove dovrebbe confluire nella Autobrennero (e bisogna dire che l’opposizione a Besenello è sempre stata fortissima per i problemi ambientali che comporterebbe, tanto da far
pensare, se qualcuno volesse insistere, ad una possibile situazione alla Val di Susa). Quest’anno è tornata
fuori: la Serenissima (la società autostradale che già gestisce la Brescia-Padova) ha presentato l’ennesimo progetto, un tragitto di 40 km
che salendo da Vicenza attraversa
la Valdastico con 30 km di gallerie,
4 di viadotti e solo 6 all’aperto, passa con un’unica lunghissima galleria
(15 km) sotto il massiccio della Vigolana e sbuca in Vallagarina, sempre
a Besenello.
Preventivando un costo di costruzione di 2 miliardi (ma in Italia le infrastrutture costano alla fine almeno il
opo anni di permanenza a Gardolo
quale cooperatore, un nostro amico sacerdote, Don Mario Moschen,
soprannominato “Don due metri”
(che in realtà erano 2,03), parte per Nosellari di Folgaria, a ricoprire la carica di curato
(promozione da cappellano). Arrivato a destinazione verso i primi giorni di dicembre, era
l’anno 1945, dopo aver preso possesso della
canonica e della curia manda un S.O.S. agli
Amici di Gardolo affinché gli diano una mano
a racimolare qualche soldo per poter offrire la
tradizionale cena al Coro della Chiesa del piccolo paese di montagna. Gli amici tutti, ragazzi e giovanotti, senza quattrini ma non senza
risorse, prendono l’impegno che per Natale
avrebbero trovato il modo di racimolare i pochi soldi occorrenti all’Amico Curato, che aveva lasciato in tutti loro un caro ricordo con
tanti bei e buoni insegnamenti. Ma come?
Ecco l’idea: un paio di rappresentazioni proprio nel giorno di Natale e Santo Stefano, nel
teatrino di Nosellari! Non perdiamo tempo. Rispolveriamo un paio di testi ormai rappresentati, ripassiamo durante il mese le parti, prepariamo un minimo di scenari adatti ed indi-
[continua in pagina 2]
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NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
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Attualità
[continua da pag. 1 STORIE DI VITA - Ricordo de “Don due metri” capelan pù bon del pan]
spensabili, pensiamo ai costumi (presi a prestito ... all’insaputa di tutti presso l’oratorio).
Facciamo le prove in una stalla, luogo abbastanza caldo per la presenza di buoi e mucche, stalla che è anche il ritrovo dei lunghi filò delle sere d’inverno delle famiglie contadine del paese. L’oratorio infatti ci è stato rifiutato perché si tratta di una iniziativa extra
oratoriana e per di più pro Don Mario che è
stato un po’ sempre in contrasto con le idee
vecchie ed autoritarie di Don Motter, parroco di Gardolo.
È dicembre e, lo abbiamo già detto, un dicembre di altri tempi, quando la neve non
si faceva aspettare, visto che le grandi nevicate venivano al massimo per Santa Lucia.
Tutto è pronto, anche se con un po’ di problemi. All’ultimo momento l’influenza ci priva di un attore, per fortuna di secondo piano:
poco male, abituato a fronteggiare le precarie situazioni, mi accollo il compito di recitare le due parti, con degli opportuni accorgimenti per non dar adito a confusione durante la recita. Vigilia di Natale, ci alziamo
di buon’ora, i preparativi erano già stati fatti il giomo prima. La neve alla Vigilia di Natale è sempre stata attesa, ci deve essere,
se no che Natale è? Ma questa volta speriamo proprio di no, non ci vorrebbe proprio!
“A NORD DI TRENTO”
Periodico bimestrale iscritto al Registro Stampa
n. 1367 del Tribunale di Trento, in data 31.07.2008
PROPRIETÀ
Associazione culturale “IL GRUPPO”
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DIRETTORE RESPONSABILE
Ugo Bosetti
REDAZIONE
c/o Anna Mussi (0461.420577)
RESPONSABILE PUBBLICITÀ
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IN REDAZIONE
Renato Beber, Giorgio Boscolo, Maria Giovanna Conci,
Franco Faes, Alberto Mattedi, Anna Mussi,
Luisa Nicolini, Alessandro Serra
TIRATURA/DIFFUSIONE 6000 copie
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Ce ne sono già venti centimetri, bella, farinosa senza nessuna impronta. Le strade sono
quasi impraticabili. Attendiamo, spostiamo
la partenza di qualche momento, sperando nel passaggio dello spartineve, che infatti passa... ma il manto bianco continua a rifarsi. Bisogna partire, si deve arrivare a tutti
i costi a Nosellari.
La cena del coro non può essere né annullata né rimandata. Sembra una spedizione
polare la nostra, solo che al posto delle slitte ci sono biciclette cariche di scene, costumi, materiale per il trucco e un po’ di viveri per non correre il rischio di dover saltare il
pranzo di Natale.
Sono tempi duri e quasi quasi, se non avessi vissuto personalmente questa avventura,
non ci crederei. Sei giovani affrontano in bicicletta, carichi, i quasi 35 chilometri di strada per arrivare a Nosellari. Nevica, si arranca
a stento, ma si avanza chilometro dopo chilometro. Sulle prime rampe dopo la Bolghera, Ezio Furlan, che indossa un passamontagna grosso un dito, ha già, per effetto di una sudorazione eccezionale, una testa che
sembra di marmo bianco e più di una volta gli dobbiamo togliere una crosta di ghiaccio spessa qualche centimetro! Siamo tanto
preoccupati, ce la farà Ezio? È indispensabile, ha una parte insostituibile.
Ci dividiamo tutto il suo bagaglio. S. Bartolameo, Val Sorda, ma noi siamo ancora più
sordi per la fatica e il silenzio ovattato di neve che continua a cadere e che non dà segno di smettere. Vigolo Vattaro, Vattaro. Sosta. A qualche donna, che ci sbircia dai vetri
di una finestra ricamata di pizzi di ghiaccio,
sembriamo un miraggio: non è possibile che
in quell’inferno bianco, un gruppo di ragazzi si avventuri alla Vigilia di Natale su quelle
strade, quando tutti i coetanei sono di sicuro al caldo di una stube a preparare il presepio. (in quegli anni non c’era ancora l’usanza di fare l’albero di Natale, se non in casa di
pochi signori).
Dopo un attimo di smarrimento e di incredulità, un paio di signore con la “sialina” sulle
spalle ci portano del tè caldo, un po’ di latte
e del pane fatto in casa. È proprio l’ora giusta
e così, con le “fortaie con la marmelada” che
ci danno, possiamo dire di aver pranzato.
Sergio Tomasi
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1945 Nosellari di Folgaria - dietro: Decimo Gilli (1 - poi missionario), Ezio Furlani (2),
Ezio Gadotti (3), Sergio Tomasi (4), don Mario (5 - capelan do metri);
davanti: Narciso Andreatta (6) e Aldo Merler (7)
[continua da pag. 1 ...IL PROGETTO DELLA NUOVA AUTOSTRADA VALDASTICO...]
doppio di quanto è stato preventivato): 2 mi- ne europea, nazionale e provinciale, concorliardi di spesa per un risparmio sull’attuale di nel puntare invece a spostare più possibile
percorso autostradale da Vicenza a Trento - il traffico-merci dalla autostrada alla ferrovia,
ora si passa da Verona - di 32 minuti (valuta- meno inquinante e che consuma meno enerzione dei progettisti)! Detta così la cosa non gia. Oltretutto per costruire una simile autoriguarda direttamente Trento-nord.
strada ci vogliono 10/20 anni. Proprio sicuMa questa è solo una delle 6 ipotesi di trac- ri che fra 20 anni ci sarà ancora tutto questo
ciato (il T4) che sono state presentate per la petrolio e converrà ancora andare a benzina?
Valutazione di Impatto Ambientale: è quella Gli esperti dicono di no.
preferita dalla Serenissima, perché è la più
Roberto Antolini
breve e la meno costosa. Ma ce ne sono altre 5, e due di queste riguar...2 miliardi di spesa
dano anche Trento-nord, e
per un risparmio
potrebbero - teoricamente
- entrare in ballo qualora vesull’attuale percorso
nisse per qualche ragione eautostradale di 32
sclusa la prima. Il tracciaminuti (valutazione
to T1 prevede come pundei progettisti)...
to d’arrivo Lavis: dovrebbe
correre, dopo la Valdastico, sotto la Vigolana ma girando verso la Valsugana, passare
sopra il lago di Caldonazzo, superare Pergine
e poi, restando sulla sinistra Adige, confluire nell’Autobrennero a Lavis. Il tracciato T6
invece dovrebbe confluire nell’Autobrennero
proprio a Trento-nord, dopo esser sboccato
in Val d’Adige a nord di Besenello ed essersi
infilato in galleria sotto le montagne della destra Adige. Progetti faraonici (tutti gallerie e
viadotti) per un traffico autostradale che dalla
crisi del 2008 non è più in crescita, e che soIl sindaco di Besenello, Cristian Comperini
no in controtendenza con la programmazio-
21 | ottobre 2012 |
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Che mondo lasceremo ai nostri figli
I
n occasione dell’ultimo FeEgli sottolinea come
...un modello nuovo:
stival dell’Economia mi è cain molti casi siamo di
“Dalla culla alla culla”…
pitato di assistere all’inconfronte ad una progetun albero che cade
tro di Serge Lautache. Il titotazione superficiale di
non
diventa
lo era costituito da una domanun prodotto industriaun
rifiuto
del
bosco,
da provocatoria: “I nostri figli ci
le, che non pensa al
ma bensì cibo per
accuseranno?”. Una sorta di notermine della su vita,
altri organismi…
ta stonata in un festival in cui si
a come deve essere
è parlato prevalentemente di nutrattato una volta che
meri e di concetti astratti della teoria econo- ha terminato la sua funzione. Michael propomica senza porsi un semplice quesito: “che ne un modello nuovo: “Dalla culla alla culla”
mondo lasceremo ai nostri figli?” Se riflettia- di cui ha scritto un libro assieme all’architetmo per un attimo sul funzionamento tecnico della nostra società, vediamo che si basa principalmente sull’estrazione di materiali
dalla terra, sulla loro trasformazione per permettere a noi cittadini di acquistare ciò che
vogliamo ed infine nel buttare via. Forse è un
concetto un po’ difficile da digerire per gli
economisti, ma il genere umano abita su un
pianeta dalle risorse finite. Accade ad esempio che una certa quantità di metallo venga
estratta, percorra un certo cammino per soddisfare le esigenze di un individuo e si trasformi in rifiuto. Può finire sotto terra, bruciato oppure, nel migliore dei casi, riciclato perdendo spesso la sua qualità iniziale. Questo
è il classico modello “dalla culla alla tomba”,
definizione data dal chimico tedesco Michael Braungart.
to americano William McDonough. Si parte
da una banalissima osservazione: un albero che cade non diventa un rifiuto del bosco,
ma bensì cibo per altri organismi. Allo stesso
modo i resti di un determinato prodotto possono diventare la materia prima per un altro. All’interno del libro sono riportati alcuni
esempi pratici in cui è stato impiegato questo approccio. Non è detto che sia la ricetta
corretta, ma per lo meno è una delle poche
che pensa nel lungo periodo andando ad affrontare direttamente gli ostacoli imposti dalla natura terrestre.
Dando un’occhiata a TV e giornali, pare che
non ci sia molto interesse su questi temi. Assistiamo a dibattiti politici vuoti, sempre più
distaccati dai cittadini e dalla vita reale. Sentiamo sempre i soliti discorsi per accattivarsi
la simpatia dei cittadini come se il politico di
oggi fosse diventato solo un mercante di voti. Quanti partiti parlano seriamente di futuro? Quanti fanno delle proiezioni a lungo termine? Siamo bloccati sempre agli stessi modelli. Si ha paura ad una possibile graduale conversione industriale. La sfera politica in
generale si è dimostrata impotente di fronte
a quella economica, al dogma del mercato,
alla mano invisibile che sistema tutto.
L’avidità di pochi, l’impronta pesante delle
lobby e l’omertà di molti, rischiano di can-
cellare la parola “futuro” per i giovani, i bambini e le generazioni che devono ancora nascere. Tutto in nome del denaro, di un’unità fittizia che però, grazie ad una complicità
collettiva, concede il potere di scelta sulle risorse naturali a soggetti non eletti da nessuno. Un potere accompagnato dall’arroganza
di riuscire a piegare la natura a proprio piacimento e volere. Ma come quando si gioca
con il fuoco, sottovalutare i pericoli potrà risultare fatale. Come ricorda un proverbio dei
nativi americani:
“Quando avrete abbattuto l’ultimo albero,
quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume….allora vi
accorgerete che il denaro non si può mangiare”.
Davide Ian
Il Coro di Gardolo con il D.A.V. di Altdorf (Norimberga)
L
a sezione del Deutsche Alpen Verein
di Altdorf , ha voluto celebrare i 35
anni di gemellaggio con il Coro Alpino Trentino di Gardolo, invitando coristi e familiari per un fine settimana, in occasione della Festa del Wallenstein, che si tiene
ogni 3 anni nella cittadina bavarese.
Nella serata di venerdì 6 luglio, nel cortile
della vecchia università davanti a circa 800
persone, il Coro ha tenuto il proprio concerto,
portando ancora una volta le atmosfere alpine e le melodie popolari della terra trentina e
riscuotendo un successo entusiasmante. La
serata canora è stata presentata dall’ingegner Bruno Diazzi, presidente dell’Associazione Italo-tedesca di Monaco, che ha cono-
sciuto il coro due anni fa e che, con la sua
simpatica verve, ha reso ancor più divertente e interessante il concerto. Nella giornata
si sabato la comitiva di Gardolo è stata invitata in una birreria, per un’interessante visita guidata all’interno della struttura produttiva. Sabato sera invece coristi e alpinisti del
DAV di Altorf si sono ritrovati per suggellare
questi 35 anni di amicizia, fatta di concerti,
escursioni, incontri e visite private ad Altdorf
e a Gardolo. In particolare sono stati ricordati i presidenti delle associazioni (Konrad Holz
e Giulio Pedrolli) che nel 1976 hanno avviato i primi contatti e che hanno creduto a questa amicizia sincera che prosegue nel segno
del rispetto, della stima e nella voglia di sta-
re assieme nonostante le difficoltà linguistiche.
Domenica mattina, in occasione
della cerimonia religiosa, il Coro Alpino Trentino ha cantato alcuni brani nella chiesa protestante di S. Lorenzo, facendo risuonare le note della Montanara e di altri canti religiosi della nostra tradizione davanti ad una platea attenta ed emozionata.
La trasferta si è conclusa con il pranzo nella
piazza del mercato allestita a festa, con costumi e addobbi e suoni medievali, che caratterizzano la festa del Wallenstein di Altdorf.
I coristi e i loro familiari hanno ringraziato in-
fine gli amici tedeschi per l’ospitalità di questi tre giorni, che rimarrano per sempre fra le
più belle pagine della storia del Coro Alpino
Trentino di Gardolo.
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Attualità Associazioni
| numero
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
4
Nuove esperienze
Dall’ADIGE al NILO
V
i parlo della mia
ne è quello di scardinare
“Non
puoi
risolvere
prossima perma­
un sistema che è divenUn
problema
nenza al Cairo
tato obsoleto, inadeguacon lo stesso tipo
per un periodo
to a rispondere all’inevitadi sei mesi di volontariato
bile cambiamento che avdi pensiero che
presso la missione dei padri
hai usato per crearlo”. viene nel tempo ... quelcomboniani che Padre Esti
lo che generalmente chiaconduce da diversi anni per rispondemiamo “futuro”: ciò che è oggi, dore alla domanda “La crisi economica
mani sarà diverso.
aumenta la domanda di giustizia?”
Einstein ci insegna che “Non puoi riCosa c’entra, direte voi.
solvere un problema con lo stesEbbene, se la domanda che ci siaso tipo di pensiero che hai usamo posti ben si sposa con la cosiddetta to per crearlo”.
“primavera araba” per tutto quanto accadu- Questa citazione ben si adatta alla crisi ecoto e ancora accade in Egitto, altrettanto ha nomica e a quella dei partiti, così come a
a che fare con la rivoluzione che ritengo quella della gestione della cosa pubblica e
necessario avvenga in ognuno di noi per af- via discorrendo.
frontare questa, come qualsiasi altra crisi.
Dobbiamo trovare strade nuove, alternative
Una rivoluzione che, nel caso “italiano” e oc- per uscire dal “cul de sac” in cui siamo
cidentale in generale, è legata allo schema stati nostro malgrado portati... e dobimperniato sulla parola “crescita” dalla qua- biamo farlo noi, in qualità di cittadini.
le discendono le parole denaro, materialità, E ora torno al mio viaggio in Egitto che voglio
potere... Lo scopo di una qualsiasi rivoluzio- rappresentare come un modo di scardinare
gli schemi. Ma quali, direte voi? Diversi...
Ad esempio lo schema dello standard di
benessere che la nostra cultura ci impone
come indispensabile.
Rinunciare allo stipendio, ai contributi per
la pensione, attingere alla liquidazione per
coprire le spese della casa, della famiglia e
per i costi della mia permanenza al Cairo, fa
parte di un percorso iniziato da tempo.
Un cammino che ha lo scopo di ri-trovare i valori fondanti del nostro esistere
come persone e come cittadini. Le domande
sono: che cosa è realmente essenziale?
E cosa è veramente superfluo? Su quali
elementi inutili investiamo, consumandole,
le nostre energie? Dove disperdiamo la
nostra creatività?
Quest’ultimo elemento, la creatività, è centrale nella risoluzione di una crisi attraverso lo scardinamento degli schemi. Non c’è
futuro senza creatività e non c’è creatività
senza energia, e non c’è energia disponibile
se la spendiamo per cose inutili. E la sovrabbondanza di cose inutili quando diventano il
centro d’attrazione dell’econo­mia e della politica, diventa un enorme spreco collettivo di
CONTESTO ECONOMICO e SOCIALE dell’EDUCAZIONE
I
n Egitto, l’istruzione è obbligatoria fino
ai 15 anni di età e l’alfabetizzazione
ufficiale è del 66,4%. L’accesso alla
scuola dei bambini nelle zone rurali e
nelle regioni settentrionali è ancora nettamente inferiore alla media del Paese e il tasso di scolarizzazione elementare dei bambini supera di 13 punti quello delle bambine.
(Le bambine subiscono altre pesanti sopraffazioni. Secondo i dati dell’USAID al 2005,
il 96,4 % delle bambine egiziane tra i 10
e i 14 anni di età avevano subito una mutilazione dei genitali. Le mutilazioni genitali
femminili in Egitto sono reato dal 2008).
Le difficoltà economiche del Paese, l’insufficienza delle infrastrutture e la radicale
svalutazione dei salari degli insegnanti sono
all’origine di una scarsa qualità dell’istruzione offerta nella scuola pubblica e hanno
portato a un rifiorire della scuola privata a
pagamento che rischia di promuovere una
cultura di privilegio più che di diritto. Molto
comune è la pratica per cui gli insegnanti
offrono lezioni private a pagamento ai propri
allievi. Questo sistema porta, specialmente
nella scuola media e superiore, alla penalizzazione degli studenti più poveri e comporta
pressioni che non garantiscono una totale
imparzialità della valutazione.
La condizione dei rifugiati Sudanesi, eritrei
ed altri paesi sub-shariani è notevolmente
più grave. Innanzitutto la mancanza di un
regolare permesso di soggiorno impedisce
l’accesso alle scuole pubbliche. Inoltre, lì
dove istituzioni religiose quali le suore Canossiane od i missionari Comboniani li assistono in una scuola privata, il diploma scolastico non viene riconosciuto.
energia indirizzata verso falsi scopi che, tra
l’altro, non possono che creare ingiustizia e
quindi una aumentata richiesta di giustizia.
Ecco che, per come la vedo, c’è un momento in cui si rende necessario
prendere le distanze dalle situazioni
stagnanti, per andare alla ricerca dell’essenza delle cose, dei valori fondamentali
dell’esistenza umana spirituale, che diventa
sociale, cercando di liberare cuore e mente dalle sovrastrutture create dallo schema
della “crescita” con l’obiettivo e la speranza
di liberare la creatività necessaria per trovare nuove soluzioni alla domanda di giustizia
sociale ed economica.
Simonetta Gabrielli
R I F E R I M E N T I
ASS.NE MONDO APERTO - ONLUS
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Codice IBAN
IT 68 V 05018 12101 000000512250
Causale: 4.2012 MAESTRI BURATTINI
Il Cairo - Egitto
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto, “Maestri burattini” consiste in un teatro di burattini completo, concepito per l’educazione alla salute, all’uguaglianza di diritti
tra bambini e bambine e al rispetto della diversità. I modelli di burattini, coerenti con le storie rappresentate, vengono creati dai ragazzi in
laboratori educativi messi a loro disposizione nella bottega artistica per la formazione artigianale, presso i missionari comboniani in Cordi Jesu.
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Tanta ARIA e tanta ACQUA...
“
Per i bambini tanta aria e tanta
acqua”: così dice ancor oggi, ottantenne, il pioniere della pediatria trentina, il dott. Dino Pedrotti. E a Roncafort l’aria non manca certo...
Neomamma (Lili è nata a maggio), entusiasta dell’assistenza e dei consigli avuti dal
personale sanitario e da uno stretto giro di
amici, approfitto di questo giornale per diffondere qualche dritta in fatto di gravidanza e bebè. Personalmente mi sono state tutte molto utili, specialmente nei primi tempi,
e spero che possano aiutare le donne incinte o in fase di puerperio di tutta Trento Nord!
Perché la maternità è un’esperienza meravigliosa quanto stancante (che cos’è una maratona in confronto?), meglio arrivare preparati e carichi!
non stressarsi o affaticarsi troppo!!! noi
donne siamo abituate a “strapazzarci”, ma
non facciamolo in gravidanza: chi ne paga le
spese è il piccolo nel nostro pancione! Finché io ho lavorato, la mia Lili è rimasta piccola, poi (sesto mese) ha avuto una crescita
assurdamente veloce, che ha causato dolori a me e a lei...
cerca di arrivare al parto riposata: io la
notte prima non avevo chiuso occhio (mi si
erano rotte le acque), ed ero stanca morta prima ancora di iniziare il travaglio tornassi indietro, mi costringerei a dormire almeno un po’.
parto: è possibile chiedere che, uscito il
neonato, il cordone ombelicale non venga
clampato subito ma si aspetti qualche minuto, finché smette di pulsare. Ciò fa sì, in
G R A V I D A N Z A
se ne hai la possibilità, iscriviti ad un corso di preparazione al parto! È gratuito, e si
ricevono una miriade di informazioni utili/assistenza da ostetriche non solo molto preparate, ma anche umanamente vicine alla gravida! Appena nato il bimbo si può poi
iscriversi ad un breve corso (quattro incontri) di massaggio infantile (ci sono purtroppo pochi posti disponibili, informatevi prima
di partorire)
teoria, che il bebè passi senza grossi traumi dalla respirazione attraverso il cordone a
quella autonoma. A tale proposito consiglio
il libro, datato ma sempre attuale, “Per una
nascita senza violenza”, di Frédérick Leboyer. In alcuni ospedali si può poi addirittura portare a casa la placenta, l’organo sacro
che ha nutrito il tuo bambino per nove mesi: con essa si possono preparare dei rimedi placentari oppure semplicemente piantarci sopra un piccolo ciliegio, come ho fatto
per Lili!
P U E R P E R I O
Se vuoi fare latte, devi bere molta acqua
e mangiare a sufficienza! Io all’inizio (tempi
durissimi per tutte, il primo mese..) non l’ho
fatto, e forse anche per questo ho avuto/ho
OFFICINA
poco latte...se ci tieni ad allattare tuo figlio
ma hai difficoltà, rivolgiti alla lega del latte,
La Leche League (www.lllitalia.org): troverai volontarie motivate che sapranno aiutarti, anche gratuitamente
Abbi fiducia nelle competenze del tuo
bimbo, lui sa cosa fare! Se poppa solo per
qualche minuto, è solo un po’ di sete (il latte di inizio poppata è acquoso); se dopo poco si stacca ma piange, forse non hai abbastanza latte;
Hai un inizio di ragadi, la pelle del capezzolo si sta crepando? Spalmaci un po’ del
tuo latte, quando allatti, e fallo asciugare
all’aria! Con me ha funzionato, non son mai
dovuta ricorrere a lanolina o altro;
la maniera più efficace e naturale per togliere l’infiammazione provocata da un ingorgo di latte nei seni (anche lì, come per le
ragadi, prima si interviene, meglio è) è, oltre
a svuotare i seni frequentemente, applicare
della ricotta da frigo sulla parte arrossata; io
poi avvolgevo il seno in un pezzo di pellicola
trasparente e lasciavo un’oretta - se ti capita
l’ingorgo e non hai ricotta a casa puoi fartela: porta ad ebollizione un litro di latte, spegni il gas, aggiungi un cucchiaio di aceto o
limone, mescola per qualche minuto e scola
in un pezzo di stoffa, poi strizza leggermente
e metti in frigo!
Se il tuo bimbo ha il culetto rosso, non
correre subito in farmacia! A volte basta
spalmare un po’ di olio di oliva...e in generale, sono d’accordo con chi dice che in certi
casi meno si fa, meglio è: il bagnetto troppo
spesso, specie se con prodotti detergenti, può nuocere all’equilibrio della cute del
bambino!
Se il tuo bimbo, soprattutto nei primi tempi, è spesso irrequieto, fatti coraggio e uscite
di casa: l’aria (e a Roncafort di aria ce n’è ..)
gli fa benissimo (ovvio, con un berrettino), lo
stanca e gli fa venir fame.
Non correre a comprare l’ultimo modello di carrozzina, passeggino, ovetto per
l’auto...a me li han passati di terza o quarta
mano, e funzionano benissimo! Lo stesso
per i vestitini: niente corsa al consumismo,
quelli che ci passa la cugina o l’amica vanno
benone!
Verso il secondo mese di vita di Lili (quando ho recuperato un po’ le energie) sono
passata ai pannolini lavabili: si risparmia,
sono ecologici e più sani (non surriscaldano
le parti intime, non fanno arrossare il culetto). Per info: www.nonsolociripa.it , l’Ecosportello a Trento o negozi come il Naturasì.
Per finire, guardiamo dove sono prodotti i
nostri carillon Chicco, i morbidi Trudini, i vestitini Prenatal. Made in China o Cambogia,
da bimbi per altri bimbi? No, grazie!
Mamme e bimbi si possono poi incontrare
nei vari spazi dedicati alle famiglie, i più vicini sono a Trento o a Spini (info: Intrecci in
città, www.puntofamiglie.it), o in biblioteca a Gardolo, che aderisce alla campagna
Nati per leggere, e offre angoli gioco e libri
studiati per la più tenera età!
Se avete dubbi o domande, contattatemi attraverso il giornale! Buona avventura a tutte
le neomamme!!
Nuove esperienze
| numero
Luisa Nicolini
Le poesie di Uga
MOMENTI PREZIOSI
É scritto nel cuore e dintorni,
la felicità si può trovare nei giorni,
nelle mie mani eterna vive
anche questa nuova occasione.
Mia madre vicina, adulta e bambina,
camminare con lei è scacco matto ai desideri miei,
come vorrei che la partita terminasse mai!
“Che tempo è, che vita è?”- la sua voce lontana
con un bacio io richiamo,
tra i capelli una carezza,
e lo sciame di pensieri se ne va con gentilezza.
Ora sospira paziente la mia mamma,
socchiude i dolci occhi,
è una Creatura sognante;
intreccia sul petto le sue bianche dita stanche,
con devota maestria par che legga l’anima mia
e un nostalgico sorriso incornicia l’umile suo viso.
Un libro di segreti la sua Vita ardita
nata per ubbidire, arruolata ogni istante all’Amore.
Salone Elena
di Endrizzi Elena
PREFERIBILMENTE SU APPUNTAMENTO
Martedì - Giovedì
08.30-16.00
Mercoledì - Venerdì
13.00-19.00
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Spettacoli
R
6
ieccoci! Anche l’estate 2012 se
ne è andata. Le ferie sono ormai
dimenticate, si torna al lavoro, riaprono gli uffici, le fabbriche, le
Rieccoci con l’Alegra
scuole...
Ed anche la filodrammatica “La Logeta” riapre i battenti. Si sta impegnando per organizzare la 26° rassegna “Alegra ribalta” e la rassegna “Teatro amatoriale per ragazzi”.
Non è cosa da poco, considerando i numerosi lavori proposti dalle varie compagnie presenti in Trentino, tutti ottimi spettacoli, la qual
cosa rende ancora più ardua la scelta dei lavori da proporre nel nostro teatro di Gardolo.
Ma alla fine ci siamo riusciti, il programma è
pronto, al via sabato 27 ottobre 2012, con 7
spettacoli, dialettali e non, a cadenza quindicinale. Sette spettacoli, più l’ormai tradizionale spettacolo di burattini (fuori abbonamento)
che ci allieteranno durante le lunghe sere invernali, fino a sabato 9 febbraio 2013.
Domenica 13 gennaio 2013 partirà anche la
rassegna “Teatro amatoriale per ragazzi”, a
cadenza settimanale, per tre domeniche.
E la filodrammatica “La Logeta”? Noi stiamo
lavorando... Dopo alcuni anni di pausa forza-
Ribalta...
ta, siamo pronti per rimetterci in gioco, siamo in piena attività con le prove per il nuovo lavoro, che presenteremo.... quando sarà
pronto!!! Scherzi a parte, non vogliamo anticipare nulla, ma è troppo tempo che i rifletto-
La Logeta presenta XXVI RASSEGNA “ALEGRA RIBALTA” RASSEGNA DI TEATRO POPOLARE
in collaborazione con: Comune di Trento Circoscrizione di Gardolo Co.F.As Comitato Associazioni Gardolesi
Sabato 27 ottobre 2012
“INDOVINA CHI VIENE A CENA” di David Conati Compagnia dei Giovani di Trento
Sabato 10 novembre 2012
“PU DE QUA CHE DE LÀ” di Brunetto BinelliFilo “Tra na roba e l’altra” di Cavrasto
Sabato 24 novembre 2012
“LA TV DEI TONI MARCI” spettacolo di cabaret
dei Toni Marci di Trento
Sabato 01 dicembre 2012
“DA GIOVEDÍ A GIOVEDÍ” di Aldo de Benedetti
La Compagnia “G. Modena” di Mori
Mercoledì 26 dicembre 2012 ore 16.00“IL BANDITO POLENTA”
I burattini di Luciano Gottardi
Sabato 12 gennaio 2013
“STANZE COMUNICANTI” di Alan Ayckbourn
Ass. Culturale “La Baraca” Martignano
Sabato 26 gennaio 2013
“I SEGRETI DEL COR” di Alberto Maria BettaFilodrammatica “I Sarcaioli” Riva del Garda
Sabato 09 febbraio 2013
“ROBE DA NO CREDER” di Emilio Luigi Motta
Compagnia Teatrale “San Siro” di Lasino
Sabato 23 febbraio 2013
Spettacolo a sorpresaFilodrammatica “La logeta” Gardolo
TEATRO COMUNALE DI GARDOLO - inizio spettacoli ore 20.45
ri sono spenti ed il sipario è chiuso, ma le luci sono fatte per illuminare il palcoscenico e
qualcuno sta scalpitando per aprire quel tendone. E noi della Logeta vogliamo onorare la
nostra promessa, quella di un nuovo lavoro
per la prossima stagione.
Nel frattempo stiamo allestendo un monologo per la festa dell’oratorio, un lavoro senza grandi pretese, un lavoro “fatto in casa”,
made in Gardol, un lavoro che vuole tener
conto dell’istituzione oratoriale.
Qualcuno una volta ha detto (Mario Scaccia):
“Il teatro va fatto: meno se ne parla, meglio è”. Ed allora ecco che il sipario inizia ad
aprirsi, e tu entri in un altro mondo...
“Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto
ma niente è falso...” (Gigi Proietti)
Federico Gozzer
10° RASSEGNA TEATRO
AMATORIALE per RAGAZZI
Domenica 13 gennaio 2013 ore 16.30
MISTERO IN BIBLIOTECA
Compagnia Argento Vivo
di Cognola
Domenica 20 gennaio 2013 ore 16.30
A.A.A. CENERENTOLA CERCASI
Associazione culturale Lupusinfabula
di Volano
Domenica 27 gennaio 2012 ore 16.30
POLLICINA
I cuccioli della Logeta
di Gardolo
MOSTRA FOTOGRAFICA a Gardolo
L
’8 settembre è stata presentata una
nuova mostra fotografica nella sala interna del bar alle Scale, a Gardolo in via
M. Pola 4. L’argomento scelto è stato
“L’acqua”, elemento prezioso ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente.
Come tutti i temi proposti fino ad ora lo spirito
è quello di osservare con più attenzione ciò che
ci circonda e di cercare di coglire l’attimo che
ci ha maggiormente colpito. Nel nostro piccolo
spero anche sia stata un’opportunità per pensare, avvicinare e soprattutto rispettare questa
risorsa di vita. Con questo spirito vi invito a visionare gli scatti esposti. Con l’occasione vi invito a partecipare alla prossima il cui tema è:
“Cose d’altri tempi” e che sarà inaugurata venerdì 7 dicembre.
S.D.
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21 | ottobre 2012 |
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 7
A
nche quest’anno le tante realtà
che collaborano nel settecentesco Palazzo Crivelli hanno promosso venerdì 7 settembre un
evento all’interno di “Tut Gardol en festa”
per far conoscere alla comunità la vita che
quotidianamente anima questa bella struttura architettonica di Gardolo.
Numerose, per tutte le fasce di età sono state le proposte come e nello specifico: in favore degli anziani conosciuti dal Polo Sociale, che frequentano il Centro Diurno Servizi,
della Cooperativa Kaleidoscopio e/o hanno
Porte aperte a Palazzo Crivelli
servizi a domicilio della Cooperativa Delfino,
il Circolo anziani il Caminetto ha offerto un
pomeriggio in compagnia con una merenda molto apprezzata; in favore dei bambini “L’Allegra Compagnia dei Gazèri” ha proposto laboratori di avvicinamento alla pratica della giocoleria a partire dalla costruzione
delle palline con farina, riso, calze e palloncini per arrivare a sperimentare esercizi di
base prendendo così confidenza con questa
disciplina; in favore di tutta la comunità si è
potuto visitare il palazzo con la mostra del libro realizzato dagli anziani del Centro Diurno
“L’amore non ha età” promosso dalla Cooperativa Kaleidoscopio, degustare “l’aperitivo al volo” proposto da operatori, volontari e
ragazzi del progetto “Prove di volo” della Cooperativa la Rete, apprezzare il bello spettacolo teatrale realizzato dalla “Nuda Compagnia” ed in serata uno spettacolo di giocole-
ria con il fuoco proposto sempre da “l’Allegra Compagnia dei Gazèri”.
Durante la giornata erano presenti nel Palazzo un artigiano che costruisce ceste in vimini, uno scultore del legno con le sue opere
e stand di Cooperative/Volontariato che operano nel Palazzo al fine di far conoscere l’attività che promuovono e le possibilità di operare come volontari all’interno delle stesse.
Le realtà che vivono ed hanno collaborato
alla realizzazione di “Porte aperte Palazzo
Crivelli”: AVULSS, Centro Diurno/Servizi Anziani - Cooperativa Kaleidoscopio, “Progetto Prove di volo” - Cooperativa la Rete, Assistenza domiciliare - Cooperativa Delfino,
Circolo anziani “Il Caminetto”, Polo Sociale
di Gardolo e Meano.
L’ottavo anno del PORTICO A COLORI
P
er l’ottavo anno consecutivo, il
Tavolo Tante Culture ha promosso il Portico “a colori” nel tradizionale evento del sobborgo, Tut
Gardol en festa, proponendo cibi dal mondo, stacchi di musica e balli di tante culture.
Grazie ai 30 volontari sia italiani che di altre nazionalità si sono potute degustare
Griot dinde à sauce Columbo, Blanc mange’ coco, Pomme au chocolat, Creme noisette (Martinica), Jebu jen (Senegal), Ciasta Polkie (Polonia), Cous cous con thè alla
menta (Marocco), Tamales (Ecuador), Plou
(Bangladesh ) e Bocconotti pugliesi.
Oltre alla proposta gastronomica e musicale, particolarmente apprezzato è stato
Lo SCI
l’addobbo del portico con arazzi e foto dal mondo, nonché alcuni
cartelloni con grafici per rappresentare
ed oggettivare la presenza delle tante culture e nazionalità (ben 76 nel 2011!!) presenti nella Circoscrizione.
Il Tavolo Tante Culture, nato nel 2004 e coordinato dal Polo Sociale di Gardolo e Meano, è finalizzato alla realizzazione di occasioni di scambio e conoscenza reciproca fra le differenti culture presenti sul territorio e vede la partnership della Circoscrizione, dell’Istituto Comprensivo Trento 7, di
Cooperative, di Associazioni di volontariato e di singole persone del territorio italiane e di altre nazionalità che si impegnano
per migliorare la qualità della vita nella propria comunità.
Il Tavolo ha organizzato in questi anni
anche le seguenti iniziative: incontri di ascolto delle culture e le coppie miste; “l’8
marzo nel mondo” con incontri tematici e
di confronto fra culture sul matrimonio, la
maternità, il lavoro, il corpo della donna, le
donne nelle lotte per i diritti civili; la proiezione di film centrati su tematiche interculturali; un concerto di solidarietà per
le vittime del terremoto in Pakistan; “Abito a Gardolo, vengo da...”, poesie e racconti di residenti a Gardolo con disegni dei
bambini delle scuole elementari dell’Istituto Comprensivo Trento 7; il calendario in-
CLUB GARDOLO informa che...
dal 1° OTTOBRE inizia la
GINNASTICA PRESCIISTICA
presso la palestra Scuole Elementari SANT’ANNA
Iscrizioni in palestra... VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
lunedì
e
edì
mercol-21
ore 20
terculturale Gardolese, apposto in tutte le
agenzie educative del territorio.
Un arrivederci a tutti all’anno prossimo!!!
Noi del Tavolo ci proponiamo di arricchire
ulteriormente la proposta attraverso la conoscenza e la partecipazione all’evento di
altre culture e popoli presenti a Gardolo!!!
Chiunque abbia idee e voglia dare il proprio
contributo per il miglioramento della convivenza fra le varie culture a Gardolo contatti
Domingo Garberoglio presso il
Polo Sociale di Gardolo e Meano
via S. Anna, 5/a - tel. 0461/889828
[email protected]
Associazioni
| numero
8
Associazioni
La vocazione alla SOLIDARIETÀ del Circolo ACLI di Gardolo
L
’anno scorso il Corzione per favorirne la realizzaL’azienda
agricola
no d’Africa fu funezione di importanti progetti di
vuole
diventare
un
stato da una tremensviluppo, nel distretto di Afgoda carestia, a fron- centro per l’assistenza ye, zona rurale intorno a Motecnica e per
te della quale si mobilitarono
gadiscio, tra cui meritano una
la
sperimentazione
varie istituzioni trentine, tra cui
particolare menzione la reatecnologica
in prima fila il movimento alizzazione di un centro scolaclista e in particolare il nostro
stico di educazione e di un’acircolo, accogliendo l’appello
zienda agricola pilota.
dell’Associazione “Una scuoIl primo ha l’obiettivo di dila per la vita” di Trento, impeminuire il tasso di analfabegnata in progetti di cooperatismo della popolazione fazione allo sviluppo nel settovorendo l’accesso allo studio,
re dell’istruzione e della forcon l’organizzazione di corsi
mazione professionale in Soper l’alfabetizzazione di giomalia. Al motto “IL VOLO DELvani adulti, per l’istruzione di
LA SOLIDARIETA’” furono racbase rivolti ai bambini/e e ai
colte varie forme di sottoscriragazzi/e, di percorsi formazione finalizzate alla consegne
tivi serali di formazione prodelle confezioni di cibo nelfessionale (laboratorio di tesla regione del Basso Shabelle:
situra e cucito) per donne asi stima che siano state aiutadulte per favorirne lo svilupte 47.000 persone (soprattutpo sociale ed economico, olto donne e bambini), oltretutto
tre a una scuola professionain condizioni precarie in quanle agraria e del legno. Il centro
to la distribuzione doveva avfunziona con una mensa, dorvenire di notte per evitare le razzie dei milizia- mitori per i ragazzi, alloggi per gli insegnanti.
ni di Al Shabaab.
L’azienda agricola vuole dare una risposta alMa ben al di là dell’emergenza il nostro cir- la difficile situazione delle famiglie contadine
colo si era impegnato a fianco dell’Associa- la cui produzione è fortemente condizionata
MARMELLATA di CORNIOLO
R
iparliamo di frutti a crescita spontanea e della loro grande importanza nei secoli della fame facile perché questa è la loro stagione. Li cercavano tutti perché, senza alcun impegno lavorativo,
fornivano un alimento saporito e di buon valore energetico. Questa volta
largo al “corniolo”, in dialetto “cornaler” (“Cornus mas” per botanici e
fissati), diffuso su tutte le montagne della Provincia fino verso i 1.200
metri d’altezza e, qui in zona, sul Calisio e nelle “isce”.
Alto al massimo 5 metri, ha un legno durissimo, il più resistente dei legni
nostrani: se ne facevano raggi per ruote di carro, denti di rastrelli e pipe.
Al giorno d’oggi, dimenticato come frutto, è coltivato più che altro per
scopi ornamentali: i suoi fiorellini gialli, i suoi frutti prima verdi poi gialli,
arancio, rossi ed infine bordeaux ne fanno un albero arlecchino molto
caratteristico. Chi si avventura nei boschi per funghi non avrà difficoltà
a scorgerne qualche pianta. Viene quasi spontaneo allungare una mano
e mettersi in bocca un frutto, salvo sputarlo immediatamente a metri
di distanza perché se, non ancora ben maturo, “el te tira la boca fin
via ale rece”! Achtung dunque: i frutti (drupe) devono essere di un bel
rosso carico, quasi vinaccia! I nostri vecchi tenevano, per esperienza, in
gran conto il corniolo perché ne avevano compreso le grandi potenzialità
medicinali. Dalla corteccia, ad esempio, ricavavano il tannino, sostanza
utilissima per la sua azione antibatterica: in caso di gastroenterite o altre infezioni preparavano un decotto di corteccia ricavandone un certo
beneficio. Era, insomma, un ottimo surrogato degli antibiotici! Ricordo
che, se oggi la diarrea è semplicemente un imbarazzante corsa al water,
allora poteva causare la morte per disidratazione, specie nei bambini.
Le stesse caratteristiche valgono anche per i suoi frutti freschi, asprigni
ma gradevoli, da consumare belli maturi oppure dopo maturazione nella
paglia (come si fa per le nespole). Per spremitura se ne ricava anche un
dagli eventi naturali e dalle scarse conoscenze agricole, volendo costituire un punto di riferimento per le altre realtà agricole del territorio nella realizzazione di contatti e di una
rete locale tra i piccoli coltivatori, diventando un centro per l’assistenza tecnica e per la
sperimentazione tecnologica che possa offrire servizi di consulenza alle aziende agricole locali.
In questo contesto si colloca l’iniziativa coltivata dal nostro circolo sin dal lontano 1999
con l’impegno nel sostenere un’adozione a
distanza a favore di un ragazzo somalo, di nome Abdullahi Mohamed Ali, che abbiamo avuto la soddisfazione di portare al diploma di
insegnante di scuola elementare nel 2008
e soprattutto di farlo entrare nel corpo in-
segnante della scuola e dell’azienda agricola, diventando egli stesso autentico motore di
sviluppo.
Il circolo, nella persona del suo Presidente
sig. Tezzon e di altri membri del Direttivo, impegnati in prima persona, ha ricevuto un vivo ringraziamento dall’Organizzazione Madina Warsame di Mogadiscio per il sostegno e
l’aiuto di tutti questi lunghissimi anni.
Il Direttivo
Il progetto verrà illustrato approfonditamente con l’ausilio di filmati in occasione
dell’annuale CENA ETNICA annualmente organizzata dal Circolo Acli di Gardolo,
che quest’anno si terrà presso il “Cenacolo” dell’Oratorio di Gardolo il 26 Ottobre p.v. con inizio ad ore 19.00.
Per le prenotazioni si prega di contattare
il Presidente del Circolo sig. Guerino Tezzon al numero 335/5462172.
di Ugo Bosetti
gustoso succo e, per bollitura, ottimi decotti, gelatine e conserve decisamente appetibili. Infine per infusione si ottiene una gradevole sgnapa
aromatizzata. Insomma un frutto davvero utile che non mancava mai
nelle caneve de ‘na volta, magari a fianco di mele cotogne e nespole.
Ed ora una piccola ricettina per marmellata di corniolo. Domanda: dove
andiamo a prendere i frutti? Semplice: basterà un’uscita tra i boschi del
Calisio, magari fin al magnifico Pian del Gac!
MARMELLATA
500 grammi di bacche di corniolo, due mele piccole con i semi e 200
grammi zucchero.
Cuociamo per dieci minuti le corniole con un bicchiere d’acqua allo scopo di ammorbidirle. Mentre le lasciamo raffreddare un po’, sbucciamo
le mele e le tagliamo a dadini, mettendo da parte i semi. Scoliamo le
corniole con un passino a maglie fini, tenendo il succo. Poi il passaggio più duro: recuperiamo più polpa possibile premendo le corniole nel
passino prima con un cucchiaio poi con le mani. È un lavoraccio perché
il frutto del corniolo è come una dell’olivo o di rosa canina (stropacul)
ossia è ‘tutto osso’ e di polpa se ne tira via poca! Rimettiamo tutto a bollire, il liquido, la polpa, le mele a pezzetti (servono a mitigare l’asprezza
e danno consistenza), i semini (addensano la marmellata sprigionando
pectina) e lo zucchero fin quando raggiungono una certa consistenza
(quella della marmellata!). Si conserva come qualsiasi altra confettura
di frutta. Questa marmellata è multiuso nel senso che si potrà utilizzare
spalmata su pane e poi pucciata nel caffelatte, su biscottini, anche salati, e fortaie (siete i soliti: omelettes!) oppure su torte o come salsa per
bolliti, formaggi, bricioline di cervo ecc..
Che cosa non mi piace della morte?
Forse l’ora.
Il mio unico rammarico nella vita
è di non essere qualcun altro.
La psicanalisi è un mito tenuto
vivo dall’industria dei divani.
Il ballo è una manifestazione
verticale di un desiderio orizzontale.
Lo psichiatra è un tizio che
vi fa un sacco di domande costose
che vostra moglie vi fa gratis.
Il sesso senza amore è un’esperienza
vuota, ma tra le esperienze vuote
è una delle migliori.
Woody Allen
SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DI PAGINA 12
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21 | ottobre 2012 |
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 9
Per affrontare sereni la menopausa...
COMPLICANZE
A LUNGO TERMINE
I
l termine “menopausa” è riferito alla
scomparsa del ciclo mestruale per almeno 12 mesi consecutivi come conseguenza della diminuzione dell’attività
ormonale delle ovaie e dei follicoli (strutture
che contengono le cellule uovo). Nella maggioranza dei casi, la menopausa si presenta
tra i 46 ed i 55 anni ed è preceduta da un
periodo caratterizzato dalla riduzione della fertilità ed anomalie del ciclo mestruale
(aumento o riduzione del flusso ematico,
irregolarità, perdite intermestruali). Tale periodo prende il nome di “climaterio” e può
avere durata variabile da alcuni mesi ad alcuni anni. I fattori che possono ritardare la
comparsa della menopausa sono la pubertà
tardiva, il numero elevato di gravidanze, l’uso prolungato di medicinali anticoncezionali.
La comparsa della menopausa può invece
essere anticipata dal fumo di sigaretta, da
condizioni di disagio psichico (stress) o sociale, da asportazione chirurgica dell’utero.
Alle modificazioni ormonali, si associano alterazioni metaboliche quali incremento del
peso corporeo, dei livelli ematici del colesterolo, trigliceridi e glicemia, disturbi urogenitali, vasomotori e psicologici.
L’arrivo della menopausa può essere affrontato in modo diverso da una donna all’altra.
Le possibili reazioni dipendono non soltanto
dai cambiamenti ormonali, ma anche dalla
personalità, dal contesto sociale, dal grado
di realizzazione raggiunto in ambito personale, familiare e lavorativo. Per vivere al meglio
tale fase fisiologica della vita la donna deve
essere preparata ed adeguatamente informata ed è questo l’obiettivo di questo breve
articolo.
DISTURBI PRECOCI
In circa il 70% delle donne la menopausa è
preceduta da quella che viene definita “sindrome climaterica” caratterizzata da: vampate di calore, disturbi dell’umore e insonnia.
Con la cessazione del ruolo protettivo esercitato dagli estrogeni, appaiono modificazioni metaboliche
che comportano una diffusa demineralizzazione ossea (osteoporosi)
e la predisposizione a malattie
cardiovascolari a base aterosclerotica. Si verificano infatti innalzamento dei
lipidi (colesterolo e trigliceridi) del sangue e
della glicemia con aumento del peso corporeo, della circonferenza addominale e della
pressione arteriosa. La carenza estrogenica
determina anche una alterazione vaginale
con ridotta elasticità e secchezza delle mucose che può interferire con la vita sessuale
rendendo doloroso il rapporto e predisponendo ad infezioni e a problemi di incontinenza urinaria. In questi casi è possibile fare
ricorso a preparati ormonali ad uso topico.
OSTEOPOROSI
L’osteoporosi è la principale complicanza
della menopausa caratterizzata dalla progressiva riduzione della massa scheletrica
ed al deterioramento della struttura ossea
con una maggiore fragilità ossea ed aumentato rischio di fratture spontanee o causate
da lievi traumi. Le zone corporee più frequentemente colpite sono le vertebre, l’omero, l’avambraccio ed il femore. Condizioni
aggravanti del rischio osteoporotico sono la
vita sedentaria, il fumo di sigaretta, la magrezza eccessiva, l’uso prolungato di cortiso-
nici, malattie di malassorbimento (celiachia,
per esempio), pregressi disturbi alimentari
(anoressia), patologie tiroidee. Accorgimenti
comportamentali preventivi sono fondamentali per la prevenzione della patologia: è importante seguire un’alimentazione adeguata
per apporto di calcio e, se necessario, di vitamina D; altri comportamenti favorevoli sono
l’astensione dal fumo di sigaretta, un limitato
consumo di alcolici e lo svolgimento di attività fisica (almeno 30 minuti al giorno) perché
il movimento stimola la formazione di nuovo tessuto osseo anche quando la patologia
osteoporotica ha dato i primi segnali.
Prevenzione secondaria e diagnosi
Sono oggi disponibili esami strumentali accurati e non invasivi che permettono di evidenziare il processo di demineralizzazione
ossea già in fase iniziale e di formulare una
diagnosi precoce di osteoporosi che consente di mettere in atto le misure necessarie per
impedire il verificarsi di fratture da fragilità.
Gli esami specifici sono: MOC (mineralometria Ossea Computerizzata): misura la
massa ossea mineralizzata a livello delle vertebre e del femore. Esami di laboratorio:
evidenziano alterazioni del rimodellamento
osseo in presenza di diagnosi di osteoporosi
documentata dalla MOC. Morfometria:
evidenzia la presenza di fratture vertebrali
attraverso la lettura delle immagini radiografiche della colonna dorso-lombare. FRAXtest: è un importante strumento utile per
identificare i soggetti che hanno un elevato
rischio di incorrere in fratture da osteoporosi
nell’arco di 10 anni. Consiste in un semplice
questionario approvato dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
Terapia dell’osteoporosi
Nei soggetti che hanno già subito una frattura o che hanno un elevato rischio (familiarità,
menopausa precoce, ridotta massa ossea) si
ricorre ad un trattamento con farmaci a base
di calcio e vitamina D, ma anche ad una dieta
arricchita di calcio, all’esposizione solare.
La FARMACIA DI RONCAFORT offre alle clienti che ne facciano richiesta,
l’opportunità di eseguire GRATUITAMENTE il FRAX-TEST.
È sufficiente concordare un appuntamento, anche telefonicamente,
al numero 0461.422.455 oppure rivolgerndosi direttamente
alla farmacia (via Caneppele 31 - Trento - in fondo a via Maccani).
TERAPIA ORMONALE
SOSTITUTIVA (TOS)
Il trattamento consiste nell’assunzione di
medicinali a base di estrogeni, anche in associazione con progestinici. Si ricorre a tale
trattamento quando i disturbi climaterici sono importanti e causa di estremo disagio per
la donna. Oltre ai benefici sui sintomi premenopausali, la terapia ormonale sostitutiva
dà effetto protettivo anche nei confronti del
rischio di osteoporosi, ma va detto che è stato riscontrato un aumentato rischio di tumori
dell’utero quando agli estrogeni si associano i progestinici. È leggermente aumentato
anche il rischio di cancro al seno, mentre è
riscontrata una maggiore protezione verso i
tumori del colon-retto e dell’ovaio.
La terapia deve comunque essere personalizzata e formulata dal medico sulla base
delle condizioni di salute della donna, delle
priorità espresse dopo aver valutato attentamente i possibili rischi ed i benefici attesi.
Alternative terapeutiche non ormonali
Antidepressivi, Fitoestrogeni, Cimicifuga
Fitoestrogeni e cimicifuga possono essere
associate a biancospino, salvia, passiflora
ed iperico che fungono da supporto per la
riduzione dei sintomi climaterici. Utili possono essere anche i prodotti a base di luppolo.
Nel mese di ottobre, in occasione delle Giornate Mondiali della Menopausa e dell’Osteoporosi, potrete approfittare delle iniziative
gratuite specifiche per ottenere un consiglio
ed eseguire test di prevenzione. Vi aspettiamo numerose!
Dott.ssa Francesca Di Fonso
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Salute
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Associazioni Letture
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NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
In ricordo di Linda
www.ilgrupporoncafort.org
A
Il sito de Il Gruppo, un sito
con la controinformazione!
bbiamo cercato su un vecchio giornalino del gruppo (febbraio 1990) una
poesia di Linda Bortolotti che, con semplici parole descriveva gli obbiettivi che ci eravamo poste come gruppo Donne E. B. Battisti. Alcuni sono stati raggiunti, altri
meno comunque siamo ancora qui e
vorremmo con questa poesia ricordare
Linda che ci ha lasciato poco tempo fa.
Ciao Linda!
I 18 PRINCIPI DEL DALAI LAMA
IL GRUPPO DONNE
Il primo video di questo numero ci è stato segnalato da Davide, un nostro lettore,
ed è la presentazione fatta da una bambina presso le Nazioni Unite nel 1992 [1]. Il
secondo video è un’intervista a Alessandro Roja sul film “Diaz. Non pulire questo
sangue” [2].
“ERNESTA B. BATTISTI”
Onore a Ernesta B. Battisti
Ad un tavolo ci troviamo
e i problemi sfoderiamo
stiam facendo un bel giornale
per cercar di migliorare;
Con ’sta idea nuova e carina
ricordiamo l’Ernestina.
Siamo in poche ma sicure
vogliam fatti non bravure
il carattere abbiam forte
e vogliamo aprir le porte
aiutando quel drogato
nel seguirlo se ha sbagliato,
per l’anzian dovrem pensare
e l’idea possiam trovare
per chi vuol passar la sera
costruiremo una balera.
Vogliam prati e anche giardini
per la gioia dei bambini
ci battiam per l’assistenza,
un lavoro per chi è senza
Noi sappiamo quel che vogliamo
non cerchiamo confusione
vogliam solo aver più donne
anche nell’istituzione.
Se un problema ci sarà
soluzion si troverà
siamo donne, sappiam fare
per aver sappiam lottare
Se fiducia ci sai dare
la tua vita può cambiare,
con il motto di Ernestina
ogni idea pian pian cammina!
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Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
Quando perdi, non perdere la lezione.
Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità
per le tue azioni.
Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso
colpo di fortuna.
Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per
correggerlo.
Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità.
Sii gentile con la Terra.
Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia
bisogno l’uno dell’altro.
Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.
38121 Roncafort - Gardolo (TN)
tel. 0461.993272 - fax 0461.1591805
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MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI - COSTRUZIONI IN FERRO
Buona navigazione!
[1] youtube “La bambina che zittì il Mondo
per 6 minuti (Nazioni Unite 1992)”
[2] youtube “Diaz. Non pulire questo sangue
(Alessandro Roja)”
Se volete evitare di cercare i video su youtube potete andate sul nostro sito www.
ilgrupporoncafort.org e nella pagina
delle news troverete i links sui quali basterà cliccare!!
[1]http://www.youtube.com/watch?feature=
player_embedded&v=NStyRt19flA
[2]http://www.youtube.com/watch?v=
4VeNdToh6cc
Se avete suggerimenti scrivete a:
[email protected]
PER RIDERE UN PO’
Lui: “Il tuo difetto, cara mia, è dare
ragione agli imbecilli!” Lei: “Hai proprio
ragione!”
Tra donne: “Scusi, ha visto mio marito?
È mezz’ora che lo cerco”. “Lo dice a me
che ne cerco uno da trent’anni?”
Il capo - “Capo, posso uscire due ore
prima oggi? Mia moglie vuole andare
per negozi con me...” “Non se ne parla
nemmeno!” “Grazie, capo, lo sapevo che
non mi avrebbe lasciato nei casini!”
Qual’è l’animale più veloce??
Il pidocchio: sta sempre in testa.
21 | ottobre 2012 |
Dipingere... che passione!
La pittura è l’hobby
del momento perché
in tempo di crisi a conti fatti
è alla portata di tutti!
P
Interni d’Autore,
il nuovo volto di casa tua!
Un tocco di cambiamento
in modo semplice e veloce?
Dipingi le tue pareti
con gli effetti decorativi!
erché? Perché la maggior parte di
quello che ti serve già ce l’hai: fantae pareti sono parte integrante dell’ar­
sia e qualcosa da dire.
redamento quindi il loro design è fondaIl resto lo trovi molto facilmente nel colorificio in
mentale per avere uno stile unico e stafondo alla via, Rizzardi Colori e Cornici, che per
re bene in armonia!
incentivare l’arte ha tutto ciò che ti serve: tele,
Rizzardi Colori e Cornici sa che i gusti sono
cartoncini telati, album da disegno, tutti i colori
tanti e per questo è fondadell’arcobaleno (olio, acrilico
L’esperto
di
decorazione
mentale dare la possibilità
e acquarello), pennelli di ogni
tipo! Agli occhi inesperti di chi del Colorificio Rizzardi ad ognuno di trovare il giusto colore e l’effetto preferito.
non ha mai preso in mano un
Colori e Cornici sta
Ogni effetto decorativo infatti
pennello, la pittura potrebbe
organizzando corsi
ha il suo stile e la sua unicità
sembrare così difficile da ridi decorazione per
che corrisponde ad una pernunciarvi a priori! Quello che
principianti ed esperti. sonalità diversa che rispecinvece si sottovaluta è che,
Affrettati e cambia
chia la casa e chi ci abita:
ora più che mai, le tecniche
volto
a
casa
tua!
dalla classica alla moderna,
espressive non hanno più lidall’aggressiva alla mite, dalmiti!
Per info e iscrizioni
Quindi, dopo esserti munito
vieni a trovarci! la sognatrice alla realista. Si
va dalle Fantasie Fiorentine di ciò che ti serve, il nostro
che ripropongono il fascino delle virtù del
consiglio è questo: chiudi gli occhi e respira a pieni
passato abbracciando con entusiasmo la
polmoni acchiappa l’ispiranovità rendendo l’ambiente importante e
zione che è già in te il movitale - alle Fantasie Veneziane - che namento giusto è ora! prendi
scono dall’amore per l’arte e la cultupennelli e colori e sfogati sulla
ra unito alla necessità di decorare
tela che hai davanti quello che
stanze preziose ed ambienti sofivedi immortalato è arte, o meglio la
sticati così da renderli delicati e luTUA arte!
minosi, armonici ed eleganti. Ci soE per i bambini? Di questi tempi si
no poi le Fantasie Iridescenti - che con
dice che tra tv e videogiochi, la crel’originalità e la delicatezza della perla asatività e la fantasia dei nostri piccoli
sicurano un impatto spettacolare e consi stiano spegnendo! Stimolandoli
feriscono alle stanze un fascino unico e
ad esprimersi attraverso la pittura,
sorprendente, innovativo ed attuale con tonaliforniamo loro un modo per liberare la fantasia,
tà che si illuminano - e le Fantasie Orientali che
esprimere i loro desideri e trovare nuovi sogni,
donano il profumo di culture lontane, che con
comunicare con gli altri in un modo genuino e
quel tocco di mistero aggiungono vitalità e perdiretto lasciando un segno indelebile nei cuori
sonalità ad ogni tipo di ambiente.
dei più grandi!
Da Rizzardi Colori e Cornici potrete trovare
Dai... dipingiamo!
questi e molti altri tipi di effetti decorativi ognu-
L
Buon giorno Assessore Italo Gilmozzi,
Guarda alcune delle fantasie sul
nostro sito al seguente indirizzo
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component/content/article/2/399decorare- le-pareti.html
e per le altri vieni a visitarci
direttamente nel punto vendita!
no con un’ampia gamma di colorazioni garantite dalle migliori marche.
È chiaro quindi che le pareti decorate sono un
elemento d’arredo indispensabile e soprattutto
sono un modo veloce, facile ed alla portata di
tutti per cambiare il design di casa.
Come procedere: scegliere l’effetto e la tinta
se necessario preparare la parete togliendo
le sfogliature e stuccando 1 mano di fissativo Fissamuro opportunamente dilui­to aspettare 2 ore 2 mani di fondo Lax bianco apposito per decorativi. Aspettare 4 ore tra una mano e l’altra applicare l’effetto decorativo scelto (facile e creativo) godersi il risultato!
Consigli: per dare un po’ di movimento, non
decorare tutta la stanza ma lasciare delle parti bianche per ottenere un risultato migliore e più facilmente, usare l’apposito nastro per
decorazioni durante l’arco dell’anno Rizzardi
Colori e Cornici propone dei corsi per prendere
confidenza con l’arte della decorazione (chiedi
info presso il colorificio) per saperne di più rivolgersi all’esperto del Colorificio Rizzardi Colori e Cornici che è sempre a tua disposizione!
mi chiamo Diego Pisacane ed abito con la mia
famiglia a Trento in Via Paris, 6 nel quartiere di
Roncafort.
Mi rivolgo a Lei sperando di avere identificato
l’interlocutore giusto. Su il periodico “A Nord di
Trento”, a cui invierò copia della presente per
una richiesta di pubblicazione, avevo letto una
informativa del Presidente di circoscrizione
Sig. Paolazzi il quale comunicava che vicino al
nuovo asilo di Via Caneppele sarebbe nato un
nuovo centro civico polifunzionale pronto per
fine 2012... il cui testo integrale si può leggere
sul sito www.ilgrupporoncafort.org alla pagina
“Giornale”. A distanza di anni, dopo l’asilo, non
si intravedono nuovi lavori!!!
Il motivo della mia lettera è segnalare lo stato
di degrado del terreno in questione con erbacce che crescono sempre più alte e capire
se esiste una previsione di inizio lavori, senza
considerare lo stato pietoso e pericoloso in cui
si trova attualmente Via dell ‘Asilo per i continui
scavi e pavimentazioni parziali.
Nel ringraziarla sia per l’attenzione che ha riservato alla presente che per una eventuale
auspicata risposta colgo l’occasione per salutarLa cordialmente.
Diego Pisacane
RONCAFORT? Uno zoo,
ma... manca la ZEBRA!
Roncafort, 25 settembre 2012: gli addetti han
ridipinto già da qualche giorno le strisce della
strada sull’asfalto nuovo, ma manca qualcosa!
Rizzardi Colori e Cornici
Via Ernesto Sestan, 35 - 38121 Trento
0461/824895 - 0461/1920392
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LU-VE 8-12/15-19 - SABATO 9-12
Risposta a Sergio Merler
Gentile lettore, ho letto con piacere il Suo intervento riguardo al mio articolo sullo scorso
numero. Con piacere, perché la Sua è un’esperienza diretta e quindi preziosa, e di questo vive
un giornale: dialogo con i lettori, testimonianze. La Sua nei confronti di questo condomino sinto è
decisamente negativa e La spinge ad assumere toni critici. Preciso subito una cosa: non sono io
che voglio far apparire questi signori come buoni lavoratori, ecc... Stavo semplicemente riportando
quanto detto in una serata sui sinti aperta alla comunità. Io non ho un vicino zingaro incivile e rompiscatole, ma mi sento di dire - proverbio trito e ritrito, ma in cui credo - che non bisogna fare di
tutta l’erba un fascio. Quando a piedi percorro il sovrappasso che dalla rotonda di via Maccani porta
PIZZERIA
RISTORANTE
Via delle Scuole, 1
GARDOLO (TN)
telefono 0461 990065
giorno di riposo: lunedì
alla rotonda dei caduti di Nassiriya, guardando in basso vedo una piazzola con roulottes di zingari.
È tutto perfettamente ordinato, non c’è una cartaccia per terra. Gli zingari, è vero, sono rumorosi,
evitano il lavoro (lavoro come lo intendiamo noi) e non amano le regole, ma sono convinta che le
nuove generazioni (di zingari) stiano lentamente colmando il divario che c’è tra il nostro ed il loro
stile di vita. E il Trentino di oggi è fatto necessariamente di convivenza e mediazione con una grande
varietà di razze, di abitudini. Certo, i casi umani di estrema inciviltà come quello da Lei descritto,
siano essi zingari o trentini, vanno segnalati e arginati. Tanti auguri.
Luisa Nicolini
otto TN0972
. 136 Ric. L
N
I
H
C
C
A
B
A
T
.
RIV
O
D
L
A
R
E
I
L
L
POMARO
sasso, 32/7
Trento - Via Sopra
311
tel. 0461/990
L’esperto
11
Lettere al giornale
| numero
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
Storia
12
Un po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie
S
pesso abitiamo in vie o piazze intitolate a qualcuno il cui nome non ci dice assolutamente nulla oppure trae origine da toponimi locali per noi totalmente privi di significato. Un
esempio a Trento Nord? via Giuseppe Tosetti, via Gaspare Crivelli, via Crosare, via Carpenedi ecc.. Da qui la proposta di Fabio Giacomoni: presentare il “titolare” (con attenzione speciale ai Gardoloti!) di una via o piazza di Gardolo, Roncafort, Canova ecc... ed il perché di tanto riconoscimento! via don Lorenzo Milani: una stretta traversa che dà su via Quattro
Novembre, poco prima della piscina.
Milani, don Lorenzo
educatore, * 1923 † 1967
Nato a Trieste, Lorenzo Milani esprime ben
presto insofferenza verso le rigide regole della società di allora. A vent’anni, all’improvviso, abbandona la famiglia per entrare in seminario. I genitori, ebrei, pur sconcertati per
questo “colpo di testa”, non lo ostacolano. La
sua scelta è servire il Vangelo stando dalla
parte del poveri, di viverci insieme, condividere le loro cause, difendere le loro ragioni: per lui, prete, l’ingiustizia va combattuta
perché offende Dio. Ordinato sacerdote a
24 anni, è inviato a San Donato a Calenzano
come cappellano. Vi arriva pieno di entusiasmo: finalmente può mettersi al servizio del
suo prossimo! All’inizio cerca di avvicinare i
giovani alla Chiesa con giochi, ping pong e
il circolo ricreativo ma presto si accorge che
solo una parte dei ragazzi lo segue. Si convince che è proprio la mancanza di cultura
ad ostacolare l’evangelizzazione e l’elevazione sociale e civile della sua gente. Così
un giorno, getta i giochi nel pozzo del cortile
della canonica e organizza una scuola serale
per giovani operai e contadini. “La scuola era
il bene della classe operaia, la ricreazione la
rovina; bisognava che i giovani con le buone
o con le cattive capissero la differenza e si
buttassero dalla parte giusta”.
Per lui la scuola è il mezzo per colmare quel
fossato culturale e lo strumento per dare la
parola ai poveri perché diventino più liberi
e più eguali, per difendersi meglio: “Voi non
sapete leggere la prima pagina del giornale,
quella che conta e vi buttate come disperati
sulle pagine dello sport. È il padrone che vi
vuole così perché chi sa leggere e scrivere
CRUCIVERBA “italo-trentino-gardoloto”
Qualcuno ci ha rimproverato di usare
nel cruciverba poche parole in dialetto
rispetto a quelle in italiano. Rimediamo
con un 26 a 23 a favore del primo! Le
definizioni che hanno per risposta una
parola in dialetto, ad esempio la 1 orizzontale, sono affiancate da asterischi,
uno * per i termini ancora di uso comune, due ** per quelli utilizzati più raramente e tre *** per quelli ormai in bocca e orecchi di chi ha passato, ahilui,
più volte gli “anta”. Grazie a Rosy per
la collaborazione!! A proposito, se avete
qualche parola dialettale da mettere nel
cruciverba, inviatela tramite la email
de “Il Gruppo “: il_gruppo_roncafort@
yahoo.it
ORIZZONTALI: 1 - Rotaia (**). 5 - Pesco (*).
12 - Al collo con la camicia. 14 - Rapa rossa
(*). 15 - Albergo. 16 - Nocciolo (*). 18 - Risata generale, riso. 20 - Temperamento, indole.
21- Lasciare resti nel piatto (*). 22 - Capigliatura da cavallo. 23 - Titolari di piccole
aziende (*). 25 -Tu (*). 27 - Simbolo dell’erbio. 28 - Pietre. 30 - Casa, abitazione (*). 31
- L’autore di “Gomorra” (iniz). 33 - Da San
Roc le nosele le va en.. (**). 34 - Con quella
de cunel si fanno pellicce (*). 35 - Animale
figlio di incrocio. 38 - Larici (*). 40 - Chicco
della spiga (*). 41- Riaperta, dischiusa. (*).
42 - Virus rovina labbra. 44 - Pranzare (*).
45 - La parte vivente attorno alla terra. 46 Mariti delle mucche.
VERTICALI: 1 - Indolente, scansafatiche (**).
2 - Spruzzare anticrittogamici (*). 3 - Imbar-
2
3
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12
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6
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11
17
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45
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42
7
16
18
35
chiata (**). 24 - Andare (*). 26 - Calzolai (**).
29 - Escavazioni, sterri. 30 - Fabbricante di
ceste e gerli (**). 32 - Strappo (*). 33 - La
conduttrice di “Parla con me” (iniz). 34 - Cardine, fulcro, ganghero. 36 - Non comune,
poco frequente. 37 - L’Ente delle pensioni.
39 - Resto. 43 - Nobel italiano per la fisica
nel 1938 (iniz).
13
15
31
U.B.
a cura di Ugo Bosetti
cazione generica. 4 - Aprire (*). 5 - Poste e
Telegrafi. 6 - Un vulcano siciliano. 7 - Responsabile, colpevole. 8 - Persone che vivono in isolamento volontario. 9 - Coscioni di
pollo (*). 10 - Tirchie, dal braccino corto. 11 Scarse, pochissime. 13 - Conosciuto come..,
altrimenti detto. 17 - Tappo in sughero (***).
19 - Passate, scorse. 22 - Scottata, bruciac1
la prima pagina del giornale è oggi e sarà
domani dominatore del mondo”. Nel dicembre del ‘54, a causa di screzi con la Curia di
Firenze, viene trasferito a Barbiana, sperduto paesino di montagna nel Mugello. Lì dà
inizio al primo tentativo di scuola a tempo
pieno per classi popolari. Regola principale
della scuola, alloggiata in un paio di stanze
della canonica, è “Chi sa di più, aiuta chi sa
di meno”. Opera fondamentale della scuola
di Barbiana è “Lettera a una professoressa”
(maggio 1967), in cui gli “alunni” denunciano
il sistema scolastico che favorisce l’istruzione
delle classi più ricche (i cosiddetti “Pierini”),
lasciando nell’analfabetismo il resto del paese. Fu don Milani ad adottare il motto “I care”, letteralmente “M’importa, ho a cuore” (in
contrapposizione al “Me ne frego” fascista),
in seguito fatto proprio da numerose organizzazioni religiose e politiche. Lorenzo Milani
morì nel giugno ‘67 a causa di un linfogranuloma. Fu tumulato nel piccolo cimitero poco
lontano dalla sua scuola e della chiese di
Barbiana.
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