Pdf - Yanmar Italy

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Pdf - Yanmar Italy
Orvel: giapponesi
all’ombra del Vesuvio
Anche nel Sud Italia la vendita e assistenza
den l’investimento nei piccoli
propulsori è stato pianificato in
una fase successiva alla piattaforma delle attrezzature per il giardinaggio, che ha innescato il big
bang aziendale: insieme agli accessori per il garden scaffali hanno trovato collocazione i benzina
firmati Honda e nel 2001 è stata
la volta di Yanmar. In una prima
fase da Parma hanno gestito la
full line per l’Emilia-Romagna,
dal 2007 la concessione è invece
stata focalizzata ai soli mono, ma
con l’estensione all’intera area
centro-settentrionale.
L’alto di gamma egemone
Distributori monocilindro Yanmar
C’è spazio
per
tutti
Motori reperibili a magazzino nell’allestimento completo,
per conciliare i variabili umori e le tempistiche dei piccoli
costruttori, repowering, tutela delle officine e ricambistica. La
ricetta vale per Motorgarden al Centro-Nord e per Orvel al Sud
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N
on esiste solamente la
rete dei clienti direzionali, i costruttori che vantano un filo diretto con il commerciale Yanmar Italy; c’è una
trama di piccoli e medi assemblatori di motori monocilindro
che viene tessuta dal quartier
genrale rispettando parametri
geografici. Se al Sud la competenza della serie Ln di Yanmar
è della napoletana Orvel (vedi
box), la ricca torta dei costruttori e delle officine del centro e
nord Italia è appannaggio della
Motorgarden di Parma.
Motorgarden: dal 1989
Risale al marzo1989 la costituzione della società, che vede
in Massimo Gandini e Giorgio
Orsi i soci attivi in sede (un
terzo è presente nelle vesti di
socio di capitale), tuttora coadiuvati da sei collaboratori.
Nell’evoluzione della Motorgar-
Nella triade a listino l’alto di
gamma (l’L100N) rappresenta
l’asso di briscola, con una copertura del 90 per cento circa
delle forniture. All’interno dei
1.500 m2 del capannone la parola d’ordine resta lo stock,
nell’allestimento full optional
per rispondere in modo tempestivo alle richieste degli utenti
(in cifre si ragiona di un centinaio di monocilindrici Yanmar
a magazzino). Nel novero degli
oem (il ventaglio dei costruttori
fidelizzati comprende una ventina di nominativi) il ruolo di
primattore spetta all’industriale,
l’edile in testa.
Le applicazioni per idropulitrici
rappresentano la prima voce di
fornitura, seguita dai compressori e dal giardinaggio professionale. Relativamente pochi
sono gli assemblatori di genset
e le livree delle motozappe, colonizzate dai cinesi. Ai costruttori vengono offerti servizi di
adattamento dei motori all’architettura dei macchinari.
Alla Motorgarden le competenze
non investono però solamente il
ruolo di distribuzione e affiancamento progettuale; il repowering
si è progressivamente imposto
nel calendario delle attività. Tra
le applicazioni industriali come
tra quelle agricole appare infatti
sempre più rara la sostituzione
di componenti onerosi
(in termini di costi di
manodopera e componente e di tempistica di ricambio in
officina) come teste,
alternatori, pompe
d’iniezione. Su applicazioni come le motosaldatrici e le macchine per innaffiare,
per esempio, il
repowering rappresenta ormai
la prassi.
I ricambi seguono una curva costante, ma
non incidono significativamente
sul fatturato, che si
alimenta anche dei servizi offerti agli specialisti, nonostante
questa sia una congiuntura tribolata per le officine.
Bene finora. E in futuro?
Dopo l’utile del 2012 e il primo semestre tendenzialmente
stabile, la sfida è confermare il
trend, in ragione dei segnali di
malessere che stanno emergendo proprio alla vigilia dell’estate anche a queste latitudini,
causa stagnazione dei consumi
e le ristrettezze nell’accesso al
credito.
Fabio Butturi
dei mono giapponesi non poteva che andare a
braccetto con il conterraneo colosso dei motori a benzina. L’input iniziale è di Francesco
Lanza, nel 1977, che insedia l’attività a Massa
di Somma, alle pendici del Vesuvio. Dieci anni
dopo la ragione sociale diventa quella attuale e
bisogna attendere altri vent’anni per la concessione Yanmar. Si concretizza così l’attuale configurazione aziendale, che copre la commercializzazione e l’assistenza dei motori industriali
per le potenze d’attacco. Oltre a Yanmar e
Honda, Orvel ha nel mirino una serie di applicazioni afferenti il mondo del giardinaggio, come
valvole e supporti per l’irrigazione (Giunti, Riv
e Udor), e la generazione (Cgm e Ital-gen), oltre
a Mecc-Alte e agli alternatori Zanardi. A listino
anche attrezzi per il settore agricolo (Perugini,
Dondi, Enorossi, Lisam) e i biotrituratori Green
technik.
Tra i costruttori di macchinari che la Orvel
equipaggia con Yanmar c’è la foggiana Borrelli, con sessant’anni di esperienza nel campo
dei sistemi pneumatici a potatura, raccolta
agevolata e compressori, specializzatasi
nella micromeccanica, nelle
lavorazioni particolari
dei metalli, nello studio
dell’elettronica e della
parte pneumatica. Tra
le applicazioni che
vedono in evidenza
il coperchio del recoil a firma Yanmar
ci sono i motocompressori e i motocompressori
trainati, come
il Charlie 1250
(nella foto).
Aerotecnica Coltri
I compressori non sono dominio esclusivo
delle motorizzazioni a benzina. Tra i riferimenti di
Motorgarden i bresciani della Coltri, nonostante
un’evidente egemonia delle applicazioni Honda,
hanno tre linee dedicate agli L100N di Yanmar,
declinazioni della serie Mch13-16: Mini-tech,
Standard e Dy-tech. Portata da 215 a 265 litri al
minuto, tempo di ricarica di 8/9 minuti, i compressori diesel
dichiarano
una pressione
d’esercizio da
225 a 330 bar
e un peso di
125 chili. Sono
disponibili su
richiesta con
telaio in acciaio
inox.
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