Dagli Stati Uniti alla Corea del Sud le insegne si

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Dagli Stati Uniti alla Corea del Sud le insegne si
espandono all'estero FRANCHISING Dagli Stati Uniti
alla Corea del Sud le insegne si espandono all'estero
Enrico Netti > pagina 8 Dagli Stati Uniti alla
Franchising. Nel 2016 le catene «made in Italy» aumenteranno del 35% i progetti di internazionalizzazione iUaso/
i. Gruppo Sebeto (Rossopomodoro) Le insegne volano all'estero Si punta sui mercati emergenti e si consolida la
presenza in quelli maturi Enrico Netti Sempre più a lungo raggio. Sono le rotte battute dalle insegne italiane del
franchising, che accelerano il processo di internazionalizzazione proiettandosi verso i ricchi mercati del Nord
Europa e del Nord America. Al contempo gettano le basi verso i Paesi emergenti, come Turchia, India, Iran, area
del Golfo, Mongolia e Russia, spingendosi fino all'altro emisfero in Giappone, Corea del Sud e Australia. «Con
oltre 460 nuove aperture all'estero nel corso del 2016 si rafforza il trend di crescita, che quest'anno dovrebbe
toccare il +35%, il miglior risultato degli ultimi anni - spiega Mario Resca, presidente di Confimprese -. È un
modo diverso di far conoscere ed esportare in tutto il mondo il made in Italy, dove i settori più attivi sono quelli
dell'abbigliamento e del food». Tra le insegne con i piani d'espansione più ambiziosi figura Natuzzi, il cui
programma di sviluppo porterà all'inaugurazione di 45 negozi e ben 150 shopin-shop sparsi tra Regno Unito,
Francia, Giordania, Brasile e Cina. Per Original Marines il Medio Oriente si sta rivelando un mercato promettente.
«Nel 2015 i negozi dell'area hanno realizzato ricavi per 13,1 milioni di euro - afferma Antonio Di Vincenzo, vice
presidente della Imap Export, che detiene il marchio -. Ora apriremo altri dieci punti vendita con Lifco, la società
che li gestisce». Contemporaneamente si rafforzano le posizioni di Imap nell'Est Europa con trenta nuovi store e si
guarda all'Iran del dopo embargo. Sul radar di diverse insegne è apparso anche il mercato indiano, un Paese che
conta 1,2 miliardi di abitanti. Qjii apriranno i punti vendita di Nau! (ottica), Natuzzi (arredamento) e i make up di
Kiko (Business company Percassi), che ha in pro gramma altre inaugurazioni in Brasile, Russia e negli Emirati,
mentre a marzo è stato aperto il primo store a Istanbul. Trattative in corso con partner locali per Camomilla della
partenopea Compagnia manifatture tessili: si punta ad alcuni mercati arabi e a quello russo con i suoi Paesi
satelliti. Il progetto è di aprire sia negozi tradizionali che store online. Invece Pittarosso (calzature) si concentra
esclusivamente sul mercato francese, dove alla fine di aprile ha inaugurato un grande negozio a Marsiglia e tra
breve aprirà a Montpellier. Miniconf è specializzata nell'abbigliamento per bambini e ha in programma di aprire
dieci punti vendita con l'insegna Sarabanda e quattro a marchio Ido tra l'Est Europa e l'Asia. Nella ristorazione
Yogorino guarda al Medio ed Estremo Oriente, mentre gli snack di Qjieen's Chips sono pronti al debutto lungo la
Kite Beach a Dubai. Intanto, fanno sapere della società, si sta lavorando allo sbarco in Corea del Sud. Illy caffè
prevede di aggiungere 29 insegne sparse tra Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Qatar ed Emirati, a cui si
aggiungeranno dieci nuovi Illy Shop. Per chi si muove verso i mercati più lontani la difficoltà principale è trovare
il giusto partner locale, cheabbialecompetenzeper quando riguarda l'industria del retail. Nell'abbigliamento, per
esempio, si devono adattare misure, stili e colori ai mercati, che possono chiedere collezioni particolari, legate per
esempio alle condizioni climatiche come nel caso del mercato russo. Nel/ood destinato ai Paesi musulmani,
invece, è indispensabile certificare che materie prime e ingredienti base non siano entrati a contatto con alimenti
considerati impuri. enrico netti@ilsole24ore com Le prossime aperture previste Dove aprono le insegne italiane
del franchising, nel 2016 Punti vendita Nf llfy NATUZZI Svizzera, India, Giordania, Regno Unito, Cina,
Australia, Francia YAMAMAY Iran, Germania, EAU, Mongolia, Sud America, Amenca Centrale, Spagna,
Russia, Nord Africa CARPISA Iran, Germania, EAU Mongolia, Sud America Amenca Centrale, Spagna Russia,
Nord Africa ORIGINAL MARINES Polonia, Balcani, Russia, Emirati Arabi Uniti, Libano, Iran YOGORINO
Giappone, Arabia Saudita, Oman, Corea del Sud ILLYCAFFÈ Francia, Regno Unito, Germania, Olanda, EAU,
Qatar, Corea del Sud, Hong Kong, Cina PRIMADONNA COLLECTION I Francia, Spagna, Germania, Croazia,
Slovacchia, Russia PIAZZA ITALIA Iran, Tunisia, Sina, Egitto Punti vendita v MINICONFI i A Area delle exrepubbliche ' J.TT sovietiche, Est Europa, Asia ^40 35 \ 29 15 15 •Mf CAMOMILLA ITALIA Russia CAFFE
VERGNANO Belgio, Francia, Turchia, Russia, Usa, Arabia Saudita QUEEN'S CHIPS Dubai, Regno Unito LA
YOGURTERIA Svizzera, Spagna NAU! India, Spagna, Medio Oriente, Centro America, Nord America
PITTAROSSO Francia ROSSOPOMODORO Stati Uniti, Inghilterra io !> 4 I 4 PRODUZIONE RISERVATA
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La pizza artigianale tra gli Usa e l'Oman ei prossimi giorni l
firmeremo con un gruppo locale un accordo per sbarcare in
Oman», anticipa al Sole 24 Ore Franco Manna, presidente
del Gruppo Sebeto (170 milioni di ricavi nel 2015), a cui fa
capo l'insegna Rossopomodoro. Sono invece tre le aperture
previste negli Usa: un locale a New York, uno a Boston e «se
non ci saranno intoppi, inaugureremo entro fine anno quello
a Los Angeles». Un'altra inaugurazione ci sarà a Londra,
dove Rossopomodoro è già presente con una decina di
ristoranti. «Qjieste nuove aperture si aggiungono agli oltre
venti locali sparsi per il mondo, dove serviamo la pizza
artigianale napoletana». Una presenza diffusa tra Brasile,
Arabia Saudita, Islanda, Turchia, Giappone e Regno Unito.
«Negli ultimi due anni abbiamo accelerato la strategia
d'internazionalizzazione, un successo sviluppato intorno alle
cinque materie prime della pizza, che all'estero sono quasi
sempre consegnate per via aerea» continua Manna. Il punto
cruciale è che non sempre è facile raggiungere con materie
prime nostrane mercati come, per esempio, quelli del Golfo,
dove si deve superare un minuzioso processo di
accreditamento degli ingredienti e della loro filiera
produttiva «da ripetere ogni volta che si cambia fornitore».
E.N. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
II caso/2. Pianoforte Holding (Yamamay e Carpisa)
A Teheran l'intimo da risultati record fiamo
lavorando a un nuovo piano di aperture di quattro
punti vendita in alcuni centri commerciali a Teheran,
mercato scoperto quattro anni fa grazie a un partner
locale specializzato nell'ita/ian sfyte» racconta
Francesco Pinto, Geo di Pianoforte Holding (marchi
Yamamay e Carpisa) con delega
all'internazionalizzazione. Qjiello iraniano si è
rivelato un mercato estremamente ricettivo per i due
brand oggi presenti nella capitale con una decina di
negozi «tra i più performanti a livello
internazionale». Ma in termini assoluti è il mercato
europeo quello dove si concentreranno le nuove
aperture. «In Spagna abbiamo una partnership con
un'importante realtà locale per aprire shop-in-shop e
negozi monomarca- continua Pinto -, mentre in
Germania con il gruppo Wohrl-SinnLeffers è stato
siglato un accordo triennale per creare ogni anno una
ventina di shop-in-shop nei loro grandi magazzini e
dieci negozi monomarca. Le prime aperture
avverranno nella seconda metà dell'anno». L'effetto
di questi piani di sviluppo nell'arco di tre anni
dovrebbero portare i ricavi realizzati all'estero a
pesare per un terzo del fatturato contro il 20% di
oggi. Altre inaugurazioni sono previste in Messico, a
Panama, in Mongolia, in Russia e negli Emirati. E.N.
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