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27-01-2014 Data IT.PAPERBLOG.COM (WEB) Pagina Home Proponi il tuo blog Seguici su Username Società Cultura Per Lei Sesso Cinema Cucina c d e f g Password Musica Salute Libri Scienze Viaggi ricorda Tecnologia Media & Co Lifestyle dimenticati? Connettersi Sport Curiosità Lavoro www.ecostampa.it 1/3 Foglio Gossip Altri Magazine Non ancora membro? Proponi il tuo blog Magazine Cultura Forum Ricerca un articolo Giochi 6 In tutti i Magazine HOME › CULTURA Recensione: La riva del silenzio Creato il 27 gennaio 2014 da Miriammastrovito Vedi articolo originale Segnala un abuso I PIU' LETTI DI CULTURA Del giorno Della settimana Del mese Quando l'epilogo di un libro... di Chaneltp A proposito dell'autore Miriammastrovito Ghost al Brancaccio, un musical che incanta di Simonilla Incontro con l’autore: Fabiano Ventura al CsfAdams di Csfadams I suoi ultimi articoli Addio, Monti... di Omar Anteprime Bollati Boringhieri: in libreria dal 13 febbraio 2014 Recensione: Cosa vuoi fare da grande Anteprima: Quanta stella c'è nel cielo di Edith Bruck Il mendicante di sogni di Miriam Mastrovito: ora anche in Ebook! Vedi tutti TEMATICHE POPOLARI Angelina Jolie Festival di Cannes Andrea Festival di Berlino Camilleri Jane Austen Renzo Piano Elsa Morante Walt Disney Carlo Levi Roberto Saviano Love Parade Magazines Gianni Rodari Cultura Libri Eclipse Eugenio Montale Mine vaganti Antonio Pennacchi Woody Allen Giulio Mozzi Carlo Lucarelli Ignazio Silone Leonardo Sciascia Cesare Pavese Italo Calvino Charles Baudelaire Antonio Tabucchi Ernest Hemingway Katy Perry Edoardo Sanguineti Blake Lively Bob Dylan LA COMMUNITY CULTURA 043788 Titolo: La riva del silenzio Autore: Paul Toon Editore: Bollati Boringhieri Collana: V a r i a n t i Pagine: 1 7 6 Prezzo: 15,50 Descrizione: Un giovane prigioniero di guerra nordcoreano, ribattezzato Yohan dagli americani, viene mandato via nave in Brasile perché si ricostruisca una vita dopo gli orrori di un conflitto che ha finora poco interessato la letteratura. Grazie all’abilità manuale di cui ha dato prova al campo, viene assegnato come aiutante alla bottega di un sarto giapponese, a sua volta emigrato, a sua volta spaesato. Unico legame con l’altro capo del mondo, uno dei marinai sudcoreani della nave che fa scalo a intervalli regolari nel porto. E unico interlocutore l’uomo di mezza età che taglia e cuce pazientemente nella piccola, spartana bottega. Interlocutore silenzioso, e non solo per problemi linguistici, il sarto trasmette a Yohan, insieme alla sua arte, anche la malinconica serenità raggiunta negli anni. I due tacciono su un passato drammatico: il lettore viene a conoscere quello del ragazzo tramite una serie di flashback che rivelano con parole scarne gli orrori della guerra, dello sradicamento e della prigionia, mitigata solo dalla compagnia di un amico più sfortunato. Nelle sue pagine Paul Yoon comunica la sensazione che tutto, anche il dolore estremo, anche la Tutti gli articoli Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Bollati Boringhieri 27-01-2014 Data IT.PAPERBLOG.COM (WEB) Pagina 2/3 L'AUTORE DEL GIORNO solitudine, si possa raccontare senza toni eccessivi, addirittura con leggerezza. Ed è grazie al silenzio leggero, colmo di gentilezza, saggezza ed empatia, del sarto, e all’incontro con due straordinari ragazzi di strada brasiliani, che Yohan a poco a poco comincia a rinascere, a creare legami di affetto, e perfino a sognare. L’atmosfera magica della storia, evocativa di quelle dei grandi romanzieri sudamericani, ma del tutto originale, non toglie nulla al realismo crudo della situazione dei due uomini, o dei due bambini, ma la inserisce in un percorso di speranza che porterà il romanzo a una conclusione felice. L'autore: TOP UTENTI maestrarosalba 739165 pt lory663 526497 pt www.ecostampa.it Foglio Patiba 415883 pt Barbara Picci rimmel 344197 pt Tutto sull'autore Diventa membro SUL FORUM CULTURA Il giovane Lennon commentato da Alex Schiavi Pietre Roberta Gelsomino commentato da Roberta Gelsomino ENI, Leonardo, L’ultima Cena: aperture e ... commentato da Ravecca Massimo Vedi tutti i messaggi I GIOCHI SU PAPERBLOG Arcade Casino' Pacman PacMan é un video gioco creato nel 1979 da Toru...... Gioca Nostradamus Nostradamus è un gioco " shoot them up" con una...... Gioca Magical Cat Adventure Riscopri Magical Cat Adventure, un gioco d'arcade...... Gioca Snake Snake è un videogioco presente in molti...... Gioca Scopri lo spazio giochi di Paperblog Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Bollati Boringhieri Rompicapo 043788 Paul Yoon è nato a New York City. Il suo libro di esordio, la raccolta di racconti Once the Shore (2010), è stato scelto come Notable Book dal «New York Times», come Miglior libro dell’a n n o d a l «Los Angeles Times», d a l «San Francisco Chronicle» e d a «Publishers Weekly», e nominato Miglior esordio di narrativa dalla National Public Radio. Inoltre si è aggiudicato l’Asian American Literary Award e il 5 Under 35 Award della National Book Foundation. La riva del silenzio è segnalato tra i Migliori libri dell’estate 2013 da «Publishers Weekly» e dal «New Yorker». La mia recensione: Una nave in rotta verso l’ignoto, una bagaglio costituito da atroci ricordi, smarrimento e una vago senso di libertà. È con questa immagine, a tratti malinconica e un po’ surreale che siamo traghettati sulla riva del silenzio. Yohan, giovane nordcoreano, non ha mai visto l’Oceano né la terra verso cui è diretto. Prigioniero di guerra, ha trascorso gli ultimi tempi recluso in un campo militare. La possibilità di cominciare una nuova vita in Brasile a conflitto finito è una sorta di premio che gli Americani gli accordano per essersi reso utile e per essersi distinto durante la prigionia. Un posto su una nave mercantile per raggiungere la meta e una lettera di presentazione per poter essere assunto presso la bottega di una sarto giapponese: questi gli strumenti che gli vengono offerti per voltare pagina e ricominciare. Rimasto solo e senza più una casa a cui fare ritorno, Yohan accetta preparandosi così a compiere un vero salto nel buio. D’improvviso si ritrova in un paese straniero tra gente che non conosce. Ad accoglierlo nella sua nuova casa è soprattutto il silenzio; silenzio dettato da problemi linguistici ma che ha radici anche più profonde. Yohan non ha parole per gli orrori di cui è stato protagonista e Kiyoshi, il sarto che lo accoglie nella sua bottega e che gli offre un tetto, è uno straniero in terra straniera come lui. Solo e senza più radici, il giapponese ha un passato non meno drammatico alle spalle, un passato che non si dimentica ma che non vuole (o non può) essere raccontato. L’assenza di comunicazione verbale, The War of the Worlds commentato da Florentina Data 27-01-2014 Pagina Foglio 3/3 tuttavia, non corrisponde a una chiusura totale. I due uomini, pian piano, troveranno comunque un loro modo per interagire e per intendersi, stabilendo un legame. Gli sguardi, i gesti quotidiani, la condivisione degli spazi e, finanche del tempo libero speso sul tetto a rimirare le stelle, divengono un codice muto in grado di veicolare i sentimenti. Sono due solitudini che si incontrano quelle di Yohan e Kiyoshi e che nel congiungesi riescono a comprenderne anche altre, come quella di Bia e Santi, i due mendicanti bambini, che spesso gravitano intorno alla bottega. Emblema di un’infanzia negata, i piccoli vagabondi finiscono per ritagliarsi un angolino nella vita dei due protagonisti, colorandola, seppur inconsapevolmente, con la magia tipica di un’età che, nonostante tutto, riesce a inseguire i sogni. È un romanzo molto particolare La riva del silenzio, affronta tematiche dure, drammatiche come la guerra, il disagio della solitudine, la difficoltà di essere figli di nessuno in un paese povero ma lo fa rinunciando a qualsiasi ovvietà e con sorprendente delicatezza. Poche immagini abbozzate solo nei tratti essenziali, riescono a rendere perfettamente l’orrore della prigionia, il dramma dei trascorsi di Kiyoshi, quello di Bia e Santi ma anche e soprattutto la profondità dei sentimenti. Yohan che accompagna l’amico rimasto cieco in giro per il campo perché impari a orientarsi da solo; Santi che tende le mani a tutti i passanti chiedendo se fra loro c’è la sua mamma o il suo papà; Bia che si riempie gli occhi di meraviglia osservando un giocoliere sulla spiaggia; Kiyoshi che si alza nel cuore della notte per confezionare con mani tremanti un cappottino da bimbo. Sono solo alcuni dei fotogrammi che l’autore lascia scorrere sulla pagina affinché il lettore scorga l’immensità che può celarsi dietro le parole non dette. Attraverso una scrittura essenziale e fortemente evocativa, Paul Yoon ci porge una storia dai contenuti forti ma che si veste di una leggerezza quasi da fiaba − complici anche le atmosfere surreali di cui si ammanta. Leggendo si ha l’impressione di toccare il silenzio che aleggia e si estende tra le righe occupando spazio e riempiendosi di significati. Lì dove mancano le parole subentrano i ricordi, gli sguardi, i piccoli gesti capaci, se non di riempire i vuoti, di accorciare le distanze. Non c’è vera consolazione in questo, il dolore subito non si dimentica e la guerra è una ferita che non si rimargina ma a prevalere a fine lettura è il senso di speranza dettato dal c o r a g g i o d i ricominciare e di continuare a vivere che anima il protagonista passando anche attraverso la riscoperta della magia delle piccole cose. www.ecostampa.it IT.PAPERBLOG.COM (WEB) 043788 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Bollati Boringhieri