Modelli di lezione - ufficio irc crema
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Modelli di lezione - ufficio irc crema
Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore ALCUNI MODI DI FARE LEZIONE “Dio, l’uomo, il mondo” è stato pensato e costruito per facilitare una didattica variegata, flessibile e al tempo stesso incisiva. Va ricordato che il libro di testo è solo uno strumento di lavoro, sta poi all’abilità e alla competenza dell’insegnante confezionare la lezione in modo tale che susciti l’interesse e la partecipazione degli allievi, senza rinunciare per questo alla completezza dei contenuti culturali che, come dalle Indicazioni ministeriali – Conferenza Episcopale Italiana, devono essere trasmessi. Oltre a presentare con completezza i contenuti previsti dalle Indicazioni, “Dio, l’uomo, il mondo” offre numerosissime possibilità di intervento educativo: i testi sono pensati in modo tale da essere incisivi esistenzialmente: fanno leva sul vissuto, sulle esperienze, i dubbi e le domande dei preadolescenti. Le attività proposte lungo la trattazione dei diversi argomenti sono uno spunto ulteriore di confronto e riflessione fra ciò che si apprende e ciò che si vive, favorendo così il passaggio dalle conoscenze (ciò che si sa) alle abilità (saper fare) e da queste alle competenze (saper essere). Accanto al testo e alle attività, i numerosi strumenti offerti dal desktop permettono il continuo passaggio fra ciò che si sa e ciò che si deve saper fare ed essere. L’utilizzo del desktop e delle attività è quindi caldamente consigliato. Per rendere le lezioni il più complete e partecipate possibile è anche opportuno variare le metodologie di insegnamento. Di seguito sono illustrate alcune modalità con le quali è possibile fare lezione utilizzando questo libro. 5.1.1. Lezione visiva Individuata l’unità tematica da affrontare in classe, dopo una breve introduzione dell’insegnante (5 minuti), è utile lasciare del tempo perché gli allievi guardino con attenzione il corredo fotografico, leggano le didascalie e annotino su di un foglietto le loro 1 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore impressioni. Trascorso il tempo per il lavoro individuale si passa alla fase di dibattito, dove ciascuno legge o racconta le proprie impressioni relative al corredo fotografico. Al termine del lavoro (circa mezz’ora) il docente fa sintesi di quanto è emerso e completa i contenuti della lezione facendo riferimento al testo scritto del libro. Trattandosi di un lavoro sull’immagine, questo approccio favorisce le capacità di lettura simbolica, contribuisce a sviluppare la memoria visiva favorendo la memorizzazione di alcuni contenuti essenziali. Giocando poi sulla curiosità, è estremamente facile che, durante la fase del lavoro personale, gli alunni guardino “di nascosto” alcune parti del testo scritto. Dato che l’ottica dell’alunno è quella della ricerca interessata (saper dire qualcosa, fare bella figura…), questa metodologia favorisce l’apprendimento e la memorizzazione di alcuni contenuti. Il docente rinvia successivamente allo studio personale del testo a casa. Le fasi: - Breve introduzione dell’insegnante (5 minuti) - Visione attenta delle immagini e annotazione delle riflessioni (10 minuti) - Lettura/racconto delle annotazioni-riflessioni (25 minuti) - Sintesi del docente (10 minuti). • I vantaggi: la lezione è generalmente vivace e partecipata; educa alla lettura dell’immagine; favorisce la memoria visiva, sviluppa la capacità di interpretazione simbolica . • I limiti: non bisogna abusare di questo metodo perché rischia – se non utilizzato nella sua globalità - di compromettere la completezza dei contenuti. 5.1.2. La lezione frontale La lezione si svolge semplicemente con la spiegazione dei contenuti proposti da uno o più paragrafi del testo, lasciando agli allievi il compito dello studio individuale sul libro. Per alleggerire la lezione e renderla proficua – occorre ricordare che il margine di attenzione è 2 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore di circa 10-15 minuti – è utile interporre domande, esempi che riguardino direttamente gli alunni, narrazioni, lettura delle fonti. E’ una metodologia molto pesante. Le fasi: - Spiegazione da parte dell’insegnante, facendo riferimento al libro di testo (10 minuti + 10 minuti + 10) - Spazio lasciato alle domande (10 minuti) - Utilizzo delle attività proposte dal testo • I vantaggi: I contenuti sono solitamente consegnati con completezza e, se il docente è un abile oratore, la lezione può anche risultare brillante. • I limiti: Gli alunni hanno tutto il peso del lavoro sul libro – sottolineare le parti importanti e lo studio – a casa. La lezione rischia di diventare un enorme monologo e di ridurre gli alunni a semplici uditori. 5.1.3. La lezione “lezione” La lezione si svolge leggendo direttamente il testo, sottolineando il libro insieme in classe. Il docente spiega quindi i gangli concettuali e contenutistici fondamentali. E’ utile usare le attività proposte dal testo. Le fasi: - Lettura continua del testo (30 minuti) - Spiegazione (10 minuti) - Dibattito, domande, chiarimenti (10 minuti) • vantaggi: Precisione e completezza dei contenuti; viene facilitato il lavoro di studio a casa, dato che gli elementi fondamentali sono già stati evidenziati con il lavoro in classe. • I limiti: pesantezza della lezione, gli alunni rischiano di essere ridotti a semplici uditori. 3 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore 5.1.4. Lezione “mista” Il docente prepara precedentemente le parti del testo da sottolineare. In classe il lavoro si svolge sottolineando velocemente le parti utili e più importanti, saltando di riga in riga. Viene poi spiegata l’unità e si prosegue con le attività o il confronto in classe. Le fasi: - Sottolineatura veloce delle parti essenziali, evitando la lettura continua del libro (circa 10-15 minuti) - Spiegazione dell’argomento (10-15 minuti) con rimandi al vissuto degli alunni - Discussione in classe problematizzando i contenuti con domande, provocazioni… o servendosi delle attività offerte dal libro o di alcune citazioni proposte in “Hanno detto, hanno scritto”. • I vantaggi: le lezioni sono generalmente “leggere”; è garantita la precisione e la completezza nella consegna dei contenuti; viene lasciato sufficiente spazio al dibattito e alla partecipazione da parte degli alunni; viene facilitato il lavoro di studio a casa, dato che gli elementi fondamentali sono già stati evidenziati con il lavoro in classe; è favorita la memorizzazione dei contenuti perché: - vengono proposti la prima volta nella fase di sottolineatura; - vengono ripresi nella fase della spiegazione operata dal docente; - vengono ribaditi con la discussione/attività in classe. • I limiti: c’è il rischio che la fase della sottolineatura – saltando di riga in riga - generi incomprensioni o confusione; un eccesso di lavoro sul libro può rendere la lezione pesante. 4 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore 5.1.5. La lezione dialogata La lezione è costruita “dal basso”, partendo da una domanda/provocazione/problema iniziale per favorire il coinvolgimento e la partecipazione degli alunni. Si risale poi ai nuclei centrali dell’argomento proposto dal testo, facendo sintesi con una conclusione del docente. Utile è partire da “Hanno detto, hanno scritto” o dalla lettura della biografia de “Il Testimon”e o da “Il Film” o dalle fonti o da una fotografia. Le fasi: - domanda/provocazione/problema iniziale utilizzando le fonti o il desktop offerti dal libro: “Hanno detto, hanno scritto” o “Il Testimone” o “Il Film”. In quest’ultimo caso, se non si tratta di un gruppo di lezioni, per il film è opportuno utilizzare solo uno stralcio, una breve scena significativa. (5 minuti); - dibattito in classe o utilizzo delle attività proposte dal libro (30 minuti); - conclusione del docente (10 minuti); - ideale, in coda al lavoro, la sottolineatura veloce delle parti utili del libro: 5-10 minuti. • I vantaggi: le lezioni sono generalmente vivaci, partecipate e permettono di mettere in luce le problematiche e le domande degli alunni. Ben guidata, è utile per insegnare ad ascoltare gli altri ed educare al rispetto delle diverse opinioni. E’ garantita la precisione e la completezza nella consegna dei contenuti se viene fatta la sottolineatura veloce (cfr.5.1.4.) e in questo caso è anche facilitato il lavoro di studio a casa. • I limiti: c’è il rischio della dispersione nella fase del dibattito e di andare “fuori argomento”; c’è il rischio di una non completa consegna dei contenuti fondamentali. 5 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore 5.1.6. La lezione inversa Presentata brevemente la domanda centrale dell’argomento (circa 5 minuti), l’insegnante indica le pagine del libro di testo da leggere in classe, invitando a guardare con attenzione anche il corredo fotografico. Lascia quindi circa 20 minuti per la lettura fatta personalmente dai ragazzi, in silenzio. Successivamente l’insegnante invita i ragazzi, a turno, a fare lezione esponendo i contenuti del paragrafo (o dei paragrafi) studiati personalmente in classe a tutti compagni. Il docente fa poi sintesi in classe e completa la trattazione, rettificando le parti comprese in maniera errata o completando le parti insufficientemente spiegate. Utili, in questa fase, le domande che permettano un aggancio con il vissuto degli alunni. Utile valutare a registro gli interventi degli alunni. Un’alternativa: alla fine dell’ora l’insegnante pone la domanda e affida la lettura del testo o una ricerca tramite enciclopedie o Internet a casa. Nell’ora successiva si lascia più spazio alla presentazione dei contenuti e al dibattito. Le fasi: - Proposta della domanda (5 minuti) - Lettura personale da parte degli alunni (20 minuti, se fatta in classe) - Esposizione da parte degli alunni (20 minuti) - Completamento e conclusione da parte dell’insegnante (10 minuti). Se il lavoro di ricerca/lettura è svolto a casa: - Proposta della domanda alla fine della lezione (5 minuti) - Ricerca /lettura del testo personale da parte degli alunni a casa - Esposizione da parte degli alunni nella lezione successiva (45 minuti) - Completamento e conclusione da parte dell’insegnante (10 minuti). • I vantaggi: questa metodologia offre il protagonismo diretto degli alunni, dato che in prima persona svolgono il lavoro di ricerca; il fatto che siano successivamente 6 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore coinvolti nell’esposizione dell’argomento favorisce un migliore apprendimento dei contenuti (dover ricordare per spiegare); aiuta gli alunni ad imparare a parlare di fronte agli altri, a spiegarsi con chiarezza. • I limiti: Se la ricerca/lettura è svolta a casa, può creare un aggravio di lavoro per gli alunni; può dare l’idea che il docente “non voglia fare lezione”; può creare confusione nella classe se chi espone non è chiaro. 5.1.7. La lezione laboratorio Introdotto l’argomento (5 minuti), si dividono i ragazzi in gruppi che lavorano discutendo e approfondendo il tema, servendosi del libro di testo e di fonti e materiale precedentemente fornito (30 minuti). Successivamente i gruppi si ricongiungono per mettere in comune il lavoro svolto (20 minuti). Breve conclusione del docente. In alternativa i possono costituire laboratori di riflessione dopo aver proposto la visione di un film Le fasi: - Proposta della domanda (5 minuti) - Attività laboratoriale di gruppo (30 minuti) - Esposizione da parte dei gruppi (20 minuti) - Completamento e conclusione da parte del catechista (5 minuti). • I vantaggi: questa metodologia offre il protagonismo diretto dei ragazzi, dato che lavorano in piccoli gruppi; il fatto che siano successivamente coinvolti nell’esposizione dell’argomento favorisce un migliore apprendimento dei contenuti (dover ricordare per spiegare). • I limiti: rischio di dispersione e confusione nei laboratori; può creare confusione se l’esposizione, da parte di chi presenta, non è chiara. 7 Ufficio IRC – Diocesi di Crema. Tratto da; STEFANO PAGAZZI, Dio, l’uomo, il mondo – Guida per l’Insegnante, Ed. Il CapitelloElledici, Torino 2008 – Tutti i diritti sono riservati. Pubblicato per gentile concessione dell’Editore Importante è non fossilizzarsi su un’unica metodologia di lezione: tutte sono utili e nessuna fra quelle proposte è priva di limiti e di rischi. Diventa invece opportuno variare - con saggezza e senza esagerare per non creare difficoltà agli alunni che troverebbero dispersivo un continuo cambiamento di metodologia – il modo di fare lezione. 8