Nomi a dominio Internet
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Nomi a dominio Internet
Nomi a dominio Internet Antonio Cilli 1. I domini della “rete” 1.1. Le regole per l’assegnazione di un nome a dominio 1.2. La procedura da seguire per la registrazione di un nome 2. I nomi di dominio più cari della storia del Web 2.1.Contestazioni 2.2. Procedura arbitrale 2.3. Procedura di rassegnazione 1. I domini della “rete” Il Registro del ccTLD “.it” è responsabile dell’assegnazione dei nomi a dominio nel country code Top Level Domain “it”. Il Registro ha il compito di gestire i registri operativi del Top Level Domain “it”. Le modalità operative generali e le norme (“Regolamento”) in base alle quali il Registro opera sono definite dalla Commissione Regole. Oltre che per la gestione del ccTLD.it (nomi a dominio conformemente allo standard Internet RFC822), il Registro è anche responsabile delle attività relative all’assegnazione di nomi definiti da altri standard. Le attività del Registro sono svolte dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IIT-CNR). I servizi forniti dal Registro sono riservati ai provider/maintainer, cioè a quelle organizzazioni che intendono registrare domini per conto terzi, o a quelle persone fisiche o giuridiche che intendono gestire direttamente i propri nomi a dominio. Per diventare provider/maintainer o per registrare direttamente un nome a dominio è necessario stipulare un contratto con il Registro del ccTLD “.it”. Il Registro fornisce anche servizi aggiuntivi, quali l’ospitalità sui suoi sistemi dei nameserver secondari per quei domini registrati nel RNA per i quali ne sia fatta richiesta. Vengono, inoltre, mantenute varie liste di distribuzione su argomenti di interesse per la comunità Internet italiana, e vari database relativi a Internet, compreso ovviamente anche il database dei domini attivi nel Top Level Domain.it. Il ruolo del Registro deriva al CNR dalla posizione che esso ricopre nella comunità scientifica nazionale ed internazionale quale Ente pubblico di ricerca. È stato affidato ai tecnici dello IIT con l’accordo dello IANA (Internet Assigned Number Authority) sulla base di riconosciute competenze acquisite dal suddetto personale che, a partire dalla metà degli anni ‘80, ha diffuso il protocollo IP nell’ambiente della ricerca italiana. Il Registro del ccTLD “.it” si compone di 5 Unità che fanno capo alla Direzione Generale, coadiuvata da un Gruppo Consultivo. Il Registro del ccTLD “.it” riveste un ruolo di primaria importanza a livello mondiale per lo sviluppo del Domain Name System e delle politiche ad esso correlate. Tra gli organismi di cui il Registro è membro attivo rientrano CENTR ed ICANN. L’indirizzo web del suddetto registro è il seguente: www.nic.it e presenta la seguente schermata: 1.1. Regole per l’assegnazione di un nome a dominio Il Regolamento stabilisce le regole per l’assegnazione dei nomi a dominio all’interno del ccTLD “it”. I punti fondamentali sono: a)i nomi a dominio vengono assegnati dal Registro in uso ai richiedenti, seguendo l’ordine cronologico delle richieste; b)alcuni nomi a dominio sono riservati (Nomi a Dominio Riservati); c)un nome a dominio non è prenotabile; d)la procedura di assegnazione di un nome a dominio si conclude quando avviene il suo caricamento nel database dei nomi a dominio sotto il ccTLD “it”, detto anche Registro dei Nomi Assegnati (RNA). Tale caricamento viene effettuato quando il Registro ha ricevuto tutta la documentazione richiesta ed è stata verificata l’effettiva funzionalità. Per registrare un nome a dominio all’interno del ccTLD “it” è utile anche sapere che: a)i nomi possono contenere solo i seguenti caratteri: da “a” a “z”, da “0” a “9”, e il simbolo “-” (trattino); b)i nomi dei domini non devono iniziare e finire con il simbolo “-” (trattino); c)non è ammesso registrare domini che nei primi quattro caratteri contengono la stringa “xn--”; d)la lunghezza del nome ammesso può variare da un minimo di 3 ad un massimo di 63 caratteri ; e)si possono usare indifferentemente caratteri minuscoli e maiuscoli. 1.2. La procedura da seguire per la registrazione di un nome Per verificare se un nome è già presente nel database dei domini “it”, e’ sufficiente scrivere il nome nella casella di testo che comparirà al seguente indirizzo: http://www.nic.it/RA/database/viaWhois.html (di seguito verificare il risultato della ricerca). Se il nome a dominio risulta libero ed è Vostra intenzione registrarlo, occorre seguire i seguenti passi: 1.contattare un provider/maintainer (fornitore di servizi Internet) o avviare la procedura per stipulare un contratto diretto (in questo ultimo caso il contratto è per un solo nome a dominio) con il Registro del ccTLD “.it”. Il contratto diretto con il Registro sottintende specifiche competenze tecniche per registrare e successivamente mantenere il nome a dominio. Qualora decidiate di attivare un contratto diretto, Vi suggeriamo di seguire scrupolosamente tutte le procedure riportate nella sezione “contratti diretti” e di verificare le Vostre conoscenze tecniche tramite la checklist presente all’interno della sopra citata sezione; 2.compilare la lettera di assunzione di responsabilità (LAR) corrispondente al proprio status (imprese - associazioni - pubbliche amministrazioni - persone fisiche - liberi professionisti); 3. inviare la LAR compilata al provider/maintainer o direttamente al Registro, in base agli accordi presi con il vostro fornitore di servizi. Se decidiate di inviare la LAR direttamente al Registro, si può inviare via fax al numero 050-542420 o per posta o corriere all’indirizzo: Registro del ccTLD “.it” - c/o Istituto di Informatica e Telematica del CNR Via G. Moruzzi, 1 - I-56124 PISA. Il Registro del ccTLD “.it” controlla che la lettera di assunzione di responsabilità sia stata correttamente compilata e firmata, notificando via e-mail al provider/maintainer, il cui tag è riportato nel corpo della lettera, il ricevimento della stessa. Inoltre, lo invita ad inviare il modulo elettronico necessario a completare la registrazione. Alla lettera di assunzione di responsabilità si abbinerà solamente il modulo elettronico inviato dal provider/maintainer come riportato nella lettera stessa, determinando automaticamente la reiezione di eventuali altri moduli elettronici. Eventuali errori riscontrati nella LAR vengono comunque notificati al provider/maintainer, informandolo del motivo della reiezione. IMPORTANTE: “il provider/maintainer deve inviare il modulo elettronico entro dieci giorni lavorativi dalla data di inserimento della lettera di assunzione di responsabilità (punto 2.1 proc. tecniche di registrazione). Trascorso tale periodo senza che sia pervenuto al Registro il modulo elettronico, la richiesta decade ed il nome a dominio torna libero a partire dal giorno successivo alla data di scadenza”. NOTA BENE: “L’ordine di precedenza per la registrazione di un nome a dominio è dettato dall’ordine temporale dell’arrivo di una LAR correttamente compilata e firmata. Quindi nel caso in cui arrivassero due richieste per lo stesso nome a dominio, sarà data priorità alla LAR arrivata per prima al Registro del ccTLD “.it”. Per la registrazione di un nome a dominio è data priorità alla data di arrivo della LAR rispetto a quella del modulo elettronico”. Una volta che il provider/maintainer ha inviato il modulo elettronico per completare la procedura di registrazione, il Registro inizia le verifiche formali e tecniche ovvero le verifiche sul modulo elettronico. La correttezza sintattica del modulo è controllata automaticamente: nel caso di errori di compilazione sarà data comunicazione via e-mail al mittente (provider/maintainer), che dovrà provvedere alle modifiche e all’invio di un nuovo modulo corretto. Superato il controllo sintattico, viene verificata automaticamente la configurazione del DNS: nel caso di errori di configurazione sarà data comunicazione via e-mail al mittente (provider/maintainer), che dovrà provvedere alle modifiche e all’invio di un nuovo modulo corretto. La verifica della congruenza fra la LAR e il modulo elettronico consiste nel fatto che l’organizzazione richiedente deve corrispondere all’organizzazione indicata nel campo “org” del modulo elettronico e la persona indicata come “admin-c” nel modulo elettronico deve corrispondere al firmatario della LAR. Inoltre, il Registro del ccTLD “.it” controlla la presenza obbligatoria dell’indirizzo di posta elettronica nella entry person del postmaster nel modulo elettronico inviato dal provider/maintainer. IMPORTANTE: “il provider/maintainer deve accertarsi di ricevere le notifiche di ogni singola fase precedentemente descritta (correttezza sintattica, corretta configurazione del nameserver e registrazione del nome a dominio)”. Una volta superati con esito positivo tutti i controlli formali e tecnici, il Registro provvede alla registrazione del nome a dominio e al suo caricamento nel RNA. È possibile verificare l’avvenuta registrazione tramite il database WHOIS o tramite l’interfaccia dello stato delle registrazioni. Per ulterioriori informazioni riguardo alla registrazione di un nome a dominio, consultare le frequently asked questions o scrivere a [email protected]. 2. I nomi di dominio più cari della storia del web Le quotazioni degli indirizzi Internet più appetibili sono decollate in questi ultimi mesi, raggiungendo cifre simili a quella dei tempi d’oro della Net Economy. È il caso di Mercury.com, comprato lo scorso mese di marzo per 1, 1 milioni di dollari dalla Mercury, una società statunitense che non aveva avuto a suo tempo il tempismo di registrare il proprio dominio. Uno degli indirizzi Internet venduti a più caro prezzo in questi ultimi mesi è stato certamente Creditcards.com, ceduto per 2, 75 milioni di dollari. Anche le quotazioni di Cd.com, messo in vendita all’asta il 23 agosto, sono subito balzate in alto, passando in pochi giorni da 300 mila a 2 milioni di dollari. Nulla di strano, in effetti, in questa febbre all’acquisto di nomi di dominio rilevanti come Cd.com: ogni mese nei motori di ricerca di tutto il mondo gli utenti della Rete digitano circa 24 milioni di interrogazioni che iniziano con la parola “Cd”. I nomi di dominio, che in genere raggiungono le quotazioni più alte, sono quelli basati su nomi generici. È il caso di Business.com, ceduto nel mese di novembre del 1999 per 7, 5 milioni di dollari: la più alta quotazione mai raggiunta da un indirizzo Internet fino a oggi. Wine.com, a suo tempo aveva ottenuto la ragguardevole valutazione di 3 milioni di dollari; la stessa di Loans.com (loans in inglese significa prestito), comprato dalla Bank of America. Anche le grandi società non esitano a spendere milioni di dollari per procurarsi un nome di dominio basato sul proprio marchio. Molto prima di Mercury, Altavista.com aveva spinto il motore di ricerca con questo stesso nome, ma con un indirizzo Internet diverso, a sborsare 3, 25 milioni di dollari per il suo acquisto. Lo stesso motivo che ha spinto la banca britannica a investire 1, 1 milioni di dollari per l’acquisto di If.com. Classifica dei nomi di dominio venduti a più di un milione di dollari dal 1999 (Prezzi in milioni di dollari) Nome di dominio Prezzo Data Business.com 7, 5 11/1999 Casino.com 5, 5 10/2003 Korea.com 5 01/2000 Asseenontv.com 5 01/2000 Altavista.com 3, 25 07/1999 Loans.com 3 01/2000 Wine.com 3 03/2001 Creditcards.com 2, 75 07/2004 Tom.com 2, 5 02/2000 Autos.com 2, 2 12/1999 Coupons.com 2, 2 12/1999 England.com 2 12/2000 Express.com 2 12/1999 Savings.com 1, 9 03/2000 Mortgage.com 1, 8 03/2000- Deposit.com 1, 5 03/2000 Fly.com 1, 5 02/2000 Men.com 1, 32 12/2003 Feedback.com 1, 23 02/2000 Phone.com 1, 2 02/2000 Find.com 1, 2 02/2000 Mercury.com 1, 1 03/2004 Bingo.com 1, 1 03/2000 Wallstreet.com 1, 03 04/1999 Surfworld.com 1 04/1999 If.com 1 01/2000 Britain.com 1 06/2000 Rock.com 1 09/1999 Sky.com 1 01/2000 Cyberworks.com 1 08/2000 Beauty.cc 1 07/2000 Fonte: Domainfood.com, 2004 2.1 Le contestazioni Sulla base del punto 14 e seguenti del Regolamento, la procedura di contestazione è lo strumento attraverso cui un terzo porta a conoscenza dell’assegnatario che sul nome a dominio egli vanta dei diritti o interessi e/o che dalla registrazione il terzo riceve un pregiudizio. Chiunque può contestare presso il Registro i nomi a dominio da esso assegnati in uso e contenuti nel RNA. Il contestante invia al Registro una lettera A.R. contenente le generalità del mittente, il nome a dominio contestato, i motivi della contestazione, il pregiudizio subito o il proprio diritto che questi assume leso. Il Registro aggiunge la data di inizio contestazione e l’annotazione “valore contestato/challenged value” al valore contenuto nel RNA. Entro 10 giorni lavorativi il Registro comunica alle parti l’avvio della procedura nonché tutte le informazioni necessarie. Il Registro non prende parte alla risoluzione della contestazione. La contestazione deve essere rinnovata ogni sei mesi salvo che vi sia un giudizio, un arbitrato o una procedura di riassegnazione in corso. Il nome a dominio sottoposto a contestazione può essere trasferito solo alla parte che ha introdotto la procedura di contestazione. 2.2 Procedura arbitrale Con tale procedura si sceglie di devolvere a giudici privati la risoluzione delle questioni connesse alla registrazione e contestazione dei nomi a dominio riconoscendone valide e vincolanti le decisioni prese. La volontà può manifestarsi con la sottoscrizione della clausola arbitrale posta in calce alla lettera di AR o con atto successivo; ricordiamo comunque che tale sottoscrizione è facoltativa. Gli arbitri vengono scelti nell’ambito di un Comitato di Arbitrazione. 2.3 Procedura di riassegnazione La procedura ha come scopo la verifica del titolo all’uso o alla disponibilità giuridica del nome a dominio e che il dominio non sia stato registrato e mantenuto in mala fede (punto 16.6 e ss del Regolamento). L’esito della procedura può essere solo la riassegnazione del nome a dominio. Non ha natura giurisdizionale e come tale non preclude alle parti il ricorso, anche successivo, alla magistratura o all’arbitrato previsto al punto 15 del regolamento. Per avviare la procedura: 1)deve essere stata attivata una contestazione; 2)deve essere esplicitamente richiesta dal contestante; 3 riguardare tutti i nomi a dominio registrati sotto il ccTLD “it”; 4)il ricorrente deve avere i requisiti per la registrazione di un nome a dominio sotto il ccTLD “it”. La procedura è regolata: 1)dal Regolamento di assegnazione dei nomi a dominio nel ccTLD “it”; 2)dalle norme contenute nel documento “Procedura di riassegnazione di un nome a dominio”; 3)alle disposizioni di attuazione predisposte dagli Enti conduttori, nei limiti stabiliti dal Regolamento, ed approvate dal Presidente della Commissione Regole. La procedura è condotta da apposite organizzazioni, persone giuridiche pubbliche o private o studi professionali costituite nell’Unione Europea, chiamate Enti Conduttori e rispondenti ai requisiti predisposti dal Registro previo parere della Commissione Regole. I soggetti interessati a diventare “Enti Conduttori” devono presentare apposita domanda al Registro che, previo parere della Commissione Regole, decide entro 20 giorni dalla presentazione delle domande. La scelta dell’ente conduttore spetta a chi contesta il nome a dominio. Le spese sono ad esclusivo carico di chi contesta un nome a dominio. Il collegio può essere unipersonale o composto da tre saggi a scelta del ricorrente. Nel caso in cui il collegio disponga la rassegnazione, il Registro darà attuazione al provvedimento salvo che riceva, entro 15 giorni dalla comunicazione della decisione, la notizia dell’introduzione di un giudizio ordinario o di un arbitrato. Tale comunicazione deve essere suffragata, nei dieci giorni successivi, dall’invio di fotocopia della copia notificata dell’atto introduttivo del giudizio. Nel caso in cui il collegio rigetti il ricorso, il Registro provvederà a rimuovere dal nome a dominio l’annotazione “valore contestato”. L’elenco delle procedure in corso e le decisioni sulle procedure sono rese pubbliche sul sito Web del Registro e sul sito Web dell’ente conduttore cui appartiene il collegio che ha deciso, salvo il caso in cui detto collegio, per casi eccezionali e con provvedimento motivato, non ritenga di non pubblicarla, in tutto o in parte.