Apri il giornalino scolastico del 2012/2013

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Apri il giornalino scolastico del 2012/2013
Giornalino scolastico
dell’ I.C. “Grazia Deledda”
di Catania
2012--2013
Anno Scolastico 2012
Sommario del
Deledda News
Bacheca dei Progetti; Il Rito della Luce; Ciuriddi e Ciancianeddi; Le regole d’oro
dell’alimentazione; Educazione alimentare; Il fumo nemico della salute;
Abbiamo un nuovo Papa; Il mio mare in musica; Riciclare; Al mio Papà;
Adotta la tua Scuola; Book fotografico “Adotta la tua Scuola”;
La Mamma; Il dolce alfabeto della Mamma; Per la mia Mamma; Il volontariato di
protezione civile; L’ambiente; Mulan; Gli agrumi; Visita al Monastero dei
Benedettini; Biblioteca Mia; Progetto CLIL; Addio scuola elementare; Progetto Pupi
e Marionette; Progetto Continuità; Laboratorio d’Italiano; Benvenuta Primavera;
Giornata mondiale della Terra; Giornata mondiale della Terra … in Corsia; Un
saluto; I migliori scatti.
Inserto speciale: Canone Inverso; I colori del Verde; Il giardino ZEN; …Ancora
ZEN; Giardino Zen … Lavori in corso.
LA REDAZIONE
Direttore responsabile: Ins. Santa D’Amico
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Cettina Maccarone
Hanno collaborato docenti ed alunni di tutte le classe di scuola primaria, dell’infanzia
e di scuola secondaria di primo grado e gli alunni ed i docenti del plesso Ospedaliero
Vittorio Emanuele di Catania.
Pubblicazione su www.scuoladeledda.it : Prof. Renato Bellino
Redatto e stampato nel laboratorio di Giornalismo
dell’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”- Catania
Durante l’intero Anno scolastico 2012/2013 nel nostro Istituto gli alunni di tutte le
classe di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado
sono stati coinvolti in diversi Progetti ed Attività formative !
LA REDAZIONE
La scuola “Grazia Deledda “,
nell’ambito dell’offerta formativa,
ha partecipato con le classi III D e
IV A al Progetto “Il Rito della luce”
organizzato dalla Fondazione
Antonio Presti- Fiumara d’arte. Il
senso del rito della luce è una
risposta spirituale volta a un futuro
di condivisione e conoscenza che,
partendo proprio da noi giovani,
assume un valore universale per i bambini di tutto il mondo. L’evento è stato svolto
all’interno dell’Istituto Comprensivo Campanella Sturzo il 21 dicembre, giorno del
Solstizio d’inverno dove si registra la giornata più corta dell’anno, per affermare che
la conoscenza e la cultura, vinceranno sul buio del consumismo, sulla caduta dei
valori etici e morali. La luce, come elemento spirituale di energia nuova e pura, è
linfa vitale che rischiara gli animi. La Poesia è la grande protagonista del Rito della
Luce, l’obiettivo è quello di manifestare il valore poetico, perché il mondo ha
bisogno di un percorso di
rinascita interiore, che si
nutre di bellezza e
conoscenza da consegnare al
futuro, cioè ai giovani che
rappresentiamo il domani.
Il Progetto prevedeva anche
l’ideazione e la composizione
artistica di un “MANDALA” .
Non esiste disegno simbolico
così universale come il
mandala, catalizzatore energetico e spiritale che lega l’uomo all’universale. Il
mandala è un disegno, realizzato spesso con la sabbia, che riveste un significato
spirituale e rituale. I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce hanno
accompagnato noi protagonisti e visitatori; ci hanno reso partecipi del rito, in una
ricerca sonora e percettiva di bellezza con lo spirito volto all’ascolto. Bisogna
condividere l’ascolto con il cuore, così diventerà esso stesso opera, e quindi
protagonista del Rito. Migliaia di fiammelle hanno accompagnato il percorso di luce
lungo i corridoi, diventando tempio, spazio sacro dove arte e poesia si sono sposati
armoniosamente. Noi alunni abbiamo recitato le poesie e i componimenti scritti da
noi ispirati al tema della luce affiancati da poeti. Congiungere la parola alta dei poeti
e la parola nascente ci ha dato un senso di speranza per il futuro. L’arte, la musica, la
parola cantata, accennata, recitata, esplosa ha arricchito spazi e luoghi. E’ stato
bello condividere con tanta gente le nostre emozioni, e raccontare con entusiasmo il
dono della poesia. Sarà sicuramente una grande emozione che conserveremo! La
poesia è una cosa bella ....non scorderemo la prova con le candele accese, si
respirava di luce: una fiaccola di energia che ci portava in alto a sognare …
Testo collettivo IV Sez. A
LA LUCE
Luce, tu sei nel mio cuore
come un angelo che porta amore.
E se tanto amore porterai,
tu con me resterai
per sempre mi illuminerai
e tutto il mondo esplorerai.
N. C. III Sez. D
LUCE
Luce che arrivi da lassù
fammi bella come vuoi tu.
Luce che arrivi fin qua giù
vestimi con un tutù.
B. N. III Sez. D
LA LUCE
Luce !
Tu sei nel mio cuore
come un angelo che porta amore.
E se porti molto amore
sarai sempre nel mio cuore,
sempre vi resterai
e mi illuminerai.
Z. C. III Sez. D
LA LUCE
La luce che ti sta nel cuore
è l’amore.
La luce è l’amicizia
che butta via ogni orrore.
La luce più grande
è un mondo di pace.
La luce è anche gioia,
e se l’orrore
ti oscura il cuore
la gioia ti difenderà.
DN. S. IV Sez. A
L’ARCOBALENO
La luce mi apre una strada:
la strada della libertà
e di credere che la gioia per tutti verrà.
E se la tua strada si presenta oscura,
cambia postura!
Cerca luce nel sorriso
e fuggi da un brutto viso,
chiudi gli occhi e in un baleno,
vedi un lucente arcobaleno.
M. E. IV Sez. A
LA LUCE DEL CORAGGIO
La luce della libertà
è quella lasciata
dalle persone piene di coraggio e senza nessun timore.
Questa luce
è quella che ci ha permesso
di avanzare di cento passi e oltre.
Falcone, Borsellino, Montana e Impastato
questa luce hanno lasciato.
Hanno combattuto il buio della morte
con gesti chiari e forti.
Ora tocca a noi dargli onore
e custodire le loro idee nel nostro cuore.
A. P. IV Sez. A
Il 19 ottobre 2012, nella palestra della scuola, si è svolto il primo incontro del
progetto “Ciuriddi e Ciancianeddi”. Il progetto nasce dalla volontà della scuola G.
Deledda di aderire alle indicazioni sulla attuazione della legge 31 maggio 2011 n° 9
recante “Norme sulla promozione,
valorizzazione ed insegnamento della storia,
della letteratura e del patrimonio linguistico
siciliano nelle scuole”, del 14 settembre 2011.
Noi alunni della scuola secondaria di 1° grado
abbiamoo assistito ad una dimostrazione sull’uso
di “friscaletto”, mandolino, fisarmonica,
chitarra, marranzano, tamburello ed altri
strumenti popolari tipici, avente lo scopo di
recuperare la memoria storica attraverso la
cultura, le tradizioni e il folklore siciliano,
consolidare l’identità personale, creare in noi
giovani interesse nei confronti delle proprie
origini e tradizioni in modo che
possano, a loro volta, tramandarle alle
generazioni future. I contenuti del
progetto sono stati: tradizioni
popolari; detti e proverbi siciliani;
musiche, canti e danze popolari; strumenti popolari della tradizione siciliana; abiti
folk; decori della tradizione su vari supporti; arte della marionettistica; storia e
caratteristiche del teatro
dell’opera dei pupi; visite a
luoghi di interesse artistico,
storico e antropologico
relativi ai contenuti
progettuali (laboratorio della
decorazione del carretto); le
vanniate; happening sui temi
trattati; mostra graficopittorica e plastica; fruizione
di rappresentazioni teatrali,
spettacoli e manifestazioni
culturali ed artistiche relativi a temi, tecniche, contenuti e autori della tradizione
siciliana. Durante lo spettacolo realizzato a dicembre abbiamo avuto un ospite
d’onore, il bravo presentatore Salvo La Rosa, tutti gli alunni della scuola secondaria
di primo grado si sono esibiti in canti e tarantelle siciliane. Dopo lo spettacolo
abbiamo chiesto all’egregio La Rosa di aiutarci in questo cammino che ci sta
portando a compiere i primi passi e di ampliare la nostra creatività in modo tale da far
si che il nostro essere unici sia condiviso da altri, noi speriamo che i nostri sogni si
avverino concretizzando i nostri progetti!
Una persona, che abbiamo molto stimato, in questo nostro percorso e che è stata per
noi fonte d’ispirazione, è stato l’artista Alfio Antico. Questi attraverso le sue canzoni
riesce ad esprimere in modo emozionante tutto ciò che ha dentro, il cuore semplice e
l’animo allegro. Noi siamo contentissimi di averlo avuto a scuola, come ospite, e di
aver avuto l’opportunità di ascoltarlo. L’artista catanese costruisce i suoi tamburi,
dopo vengono intarsiati con immagini di divinità agresti, che racchiudono una
saggezza eterna. La musica di Alfio Antico è diretta e immediata, nasce da una
esigenza poetica, da una unica radice: la natura. Il tamburo e la voce dell’artista
compiono il prodigio della
nascita del suono, la pelle
balla , canta, piange, ride,
dialoga e la magia passa dal
mito alla realtà. Gestualità,
musica, ed improvvisazioni,
si mescolano in una umana
necessità di cuore e animo.
Ascoltando le sue storie
d’amore, ci ha fatto rivivere
le favole, le storie e i miti
della cultura contadina. E’
stata per noi tutti una grande emozione che conserveremo nei nostri cuori.
DA. R., LF.G., M.G., P.F., P.C., R.B., R.F., V.R.
3^B Secondaria I Grado
L’alimentazione è molto
importante per il nostro
benessere e la nostra crescita.
Mangiare bene, non vuol dire
mangiare tanto, ma basta
seguire le regole d’oro e
saremo in perfetta forma!
Noi alunni della classe seconda
sezione B abbiamo creato
alcune regole:
– Mangiare ad orari regolari e il nostro stomaco lavorerà molto meglio.
– Masticare bene ogni boccone, la digestione sarà più facile.
– Non mangiare solamente i cibi preferiti, per crescere bene bisogna mangiare un
poco di tutto.
– Se fuori pasto abbiamo tanto appetito,
occorre consumare frutta oppure verdura
cruda come carote o finocchi; nella frutta vi
si trovano minerali e fibre che per la nostra
crescita sono indispensabili.
– Beviamo le spremute, fanno bene alla
salute. Consumiamo cibi semplici e naturali.
– Abbiamo cura dei denti! Laviamoli dopo ogni pasto. L’acqua è fondamentale per la
nostra salute. Bisogna bere tanto, soprattutto fuori pasto. Forza ragazzi, diamoci da
fare, che a mangiar sano dobbiamo imparare!
Testo collettivo II Sez. B
Una corretta alimentazione assicura la tutela
della salute e la qualità della vita.
L’educazione alimentare deve essere la
nostra guida; vuole insegnarci a nutrirci
bene, a scegliere i cibi più adatti alle nostre
esigenze e allo stile di vita che conduciamo.
Le proteine della carne, delle uova e del
pesce sono indispensabili per la nostra
crescita.
Nella pasta e nel pane, ci sono i carboidrati:
sentirai che energia dopo averli mangiati!
Ricordiamoci che gli zuccheri devono essere
consumati con moderazione, meglio mangiarli a colazione. Latte e formaggi devi
consumare, se le ossa vuoi rinforzare, ma non grassi in quantità o avrai il problema
dell’obesità! Frutta e verdure si devono mangiare perché costituiscono una delle
principali fonte di vitamine. Le vitamine svolgono una funzione regolatrice e
protettiva in quanto permettono lo sviluppo e il funzionamento di organi, aiutano
l’organismo a difendersi dalle malattie. E per restare sani, dobbiamo fare tanto
movimento, ne troveremo un gran giovamento. Per crescere, correre e saltare
correttamente dobbiamo mangiare! Mangiamo sani e guadagneremo salute.
Alimentiamoci bene, e staremo in salute. E, per concludere , ecco alcuni proverbi
siciliani sui cibi della cucina popolare, sana, varia e profumata che o mettono in
risalto la sfiziosità e il potere calorico e nutritivo degli alimenti o sottolineano quel
segno di grande civiltà che educa ogni siciliano a vivere a tavola come piacere e
convivialità. “A tavola si scordano li trivuli” cioè a tavola in buona compagnia si
scordano le tribolazioni. “Nun c’è megliu sarsa di la fami”- tutto sembra buono e
gustoso se si ha fame. “Carni cruda e pisci cottu – la carne si può mangiare anche
cruda , ma il pesce deve essere ben cotto.
Testo collettivo IV Sez. C
Il fumo è dannoso alla salute perché provoca seri danni
per colpa della nicotina, e perché inquina l’aria. La
nicotina è una sostanza nociva (alcaloide) contenuta
nel tabacco. Il tabacco è un prodotto vegetale che si
ricava dalla pianta della nicotina “nicotiana tabacum”,
sostanza a cui attribuiscono gli effetti farmacologici
indesiderati. Le foglie della pianta vengono sottoposte
ad essiccamento e fermentazione e poi
successivamente aromatizzate per rendere più gradevole il fumo. Spesso i giovani
vogliono imitare i grandi e cominciano a fumare, senza capire il danno che
provocano a se stessi. Il fumo può essere attivo, se fumi personalmente, o passivo,
se stai vicino a chi fuma, perché assorbi la nicotina espirata da questi. Lo stato ha
emanato alcuni provvedimenti, per cui non si può fumare nei luoghi pubblici, ma i
gestori devono avere un luogo idoneo per i fumatori, e i trasgressori sono multati.
La legge Sirchia è la legge antifumo, entrata in vigore dal 1/1/2005, fortemente
voluta dall’allora ministro della salute Girolamo Sirchia, che vieta di fumare nei
luoghi pubblici al fine di tutelare la salute dei non fumatori, e incentivare le persone
con problemi di salute a smettere di fumare. Da alcune indagini, si è potuto
constatare che sono diminuite le malattie respiratorie, e ciò permette di continuare
a lottare contro il tabagismo. Il 31 maggio viene
celebrata la Giornata Mondiale senza tabacco,
indetta dalla organizzazione Mondiale per la sanità,
è una ricorrenza annuale che incoraggia le persone
ad astenersi per almeno 24 ore del consumo del
tabacco , con l’obiettivo di non continuare a fumare.
Essa serve per richiamare l’opinione pubblica sugli
effetti negativi che esso comporta sulla salute di tutti
i cittadini. In questi ultimi giorni, il mondo della
scienza sta prendendo in considerazione l’uso della sigaretta elettronica, al fine di
limitare i danni del fumo.
C. F., P. V., G. D. V Sez. C
Papa Benedetto XVI si è dimesso, il suo papato è
durato circa otto anni. Si è riunito il conclave, con
tutti i cardinali del mondo per eleggere il nuovo
Papa. Giorno 13 marzo 2013 migliaia di fedeli
stavano a Piazza San Pietro, aspettando l’esito
delle fumate. Circa alle ore 19.00, sotto gli occhi
sorpresi di tanta gente, si vede uscire dal
comignolo del fumo bianco. La Piazza esplode in
un boato e tutti gridavano: ”VIVA IL PAPA”,
“VIVA IL PAPA”. IL Cardinale protodiacono dalla
loggia centrale della Basilicata di San Pietro in
Vaticano, si affaccia dalla finestra e comunica: “Annuntio vobis gaudium magnum
Habemus Papam”. Jeorge Mario Bergoglio , di nazionalità argentina, è il nuovo
PAPA ed ha scelto il nome di FRANCESCO. IL Papa si affaccia dal balcone e saluta
tutti, rivolgendosi al popolo. Ci chiama fratelli e sorelle dicendo preghiamo insieme,
recitando il Padre Nostro e L’Ave Maria. E’ un Papa umile che ci insegna la carità, è
molto vicino ai poveri e tutti preghiamo affinché affronti il suo viaggio con l’aiuto di
Gesù. La sua figura umile è come quella di San Francesco che trasmetteva umiltà
nella letizia. Questo è il segreto che lo rende capace di parlare al cuore della gente
con estrema semplicità e luminosa povertà. Il Vescovo di Roma ha intrapreso, come
lui afferma, “Un cammino di fratellanza, di
amore, di fiducia tra noi. Preghiamo
perché nel mondo ci sia una grane
fratellanza “. Papa Francesco sin dal primo
momento al soglio pontificio ha dato una
immagine speciale di sé, una umiltà e
semplicità fuori del comune, doti che
hanno colpito il cuore di tutti, grandi e
piccoli.
Testo collettivo III Sez. B
Ascoltando in classe la musica della “Barcarola “ di Offenbach i pensieri volano, e
vediamo nel nostro io, il cielo sereno, il sole che sorge, i gabbiani che corrono veloci
e tante ali in cielo gli fanno compagnia, il rumore delle onde, i pesci che guizzano, le
conchiglie, ed i nostri animi sono sereni, sentiamo un senso di serenità e pace.
Al suono della musica, con gli occhi aperti, pensavamo il mito delle onde che pian
piano ci cullava, che immensa gioia si provava! Il mare sa narrare, magnifiche
avventure di grandi marinai, il mare sa danzare, il mare sa cambiare.
Mentre le onde spumeggiano, diventano di colore azzurro, verde, blu. Il mare che
immensa gioia ci dà! Abbiamo studiato che la barcarola è una forma vocale o
strumentale inizialmente evocatrice dei canti dei barcaiuoli e gondolieri veneziani,
simili alla romanza, ed evoca il movimento lento e cullante di una barca. La
barcarola è una suonata a due mani,
e … un dolce pensiero vola lontano,
questo veliero su un’isola; il tempo
fugge irrimediabilmente, lontano da
questa isola felice il tempo vola per
sempre. “Bella notte, Oh notte
d’amore sorriso sulle nostre gioie!
Ah sorriso sulle nostre gioie, il tempo
vola lontano da questa oasi felice e
non ritorna”. Questa musica è inserita nella colonna sonora del famoso film “La vita
è bella” di Roberto Benigni.
E’ stato bello condividere queste emozioni, che ci hanno arricchito, e formato, in
questa esperienza fatta di ascolto, di curiosità, di rilassamento del corpo, nelle
immagini, sentimenti, emozioni, ricordi, silenzio e rumori. Ascolto come autoascolto,
ci ha fornito le risorse per l’esplorazione ed il cambiamento.
C. G., DM. S., P. D., V Sez. D
Noi piccoli alunni di
prima A della
scuola Primaria
abbiamo capito che
è importante fare il
riciclaggio perché si
possono
trasformare i rifiuti in materiali riutilizzabili.
Dire, fare, creare, impariamo a riciclare! Abbiamo ad esempio riciclato le bottiglie
di plastica per fare le lanterne di NATALE, fogli di carta e bicchieri di plastica per fare
delle buste e delle borsette con una margherita.
Lavoro di gruppo I Sez. A
Mio caro Papa’
Se tu fossi una canzone
Non è la natura umana ma il
cuore che ci rende padri e
figli. Johann Schiller
saresti la melodia del mio cuore.
Se tu fossi un fiore
saresti una rosa brillante.
Se tu fossi un colore
saresti blu come il mare.
Se tu fossi una stella
saresti gialla come il sole
Se tu fossi il sole
saresti luminoso come il mio
cuore.
Tu se mio padre e sei l’unico
grande uomo che amerò per
sempre.
Ti voglio bene papà.
G. M.C.
Lavoro di gruppo II Sez. C
Desidero esprimere grande apprezzamento per la
riuscita dell’iniziativa “Adotta la tua scuola” che,
sabato 20 aprile 2013, ha visto genitori, nonni,
nonne, zie, alunni e personale della scuola
impegnati nella cura dell’area a verde che circonda
l’edificio scolastico.
Nel corso della giornata sono state messe a dimora
più di 180 piante, tra le quali anche due alberi.
L’iniziativa, che rientra nel progetto del POF
“Suola-Famiglia-Territorio”, ha riscontrato il
favore di tutte le componenti della scuola. Aver
trascorso una tiepida mattinata di aprile tutti
insieme – adulti e bambini, famiglie e docenti – oltre alla gioia di consumare una
ricca colazione all’aperto, ha consentito a noi adulti la possibilità di insegnare ai
più piccoli i valori del bene collettivo, della solidarietà, della collaborazione e del
volontariato, ha dimostrato come tutta la comunità scolastica può ritrovarsi coesa
nella realizzazione di un progetto educativo comune che diventa esempio per il
territorio e valore per il quartiere.
Il merito della riuscita dell’iniziativa non può che attribuirsi esclusivamente alla
sensibilità, al lavoro e alla collaborazione dei partecipanti e di chi, direttamente o
indirettamente, ha contribuito all’organizzazione e alla realizzazione di questo
nostro giardino fiorito. Sarà certamente impegno di ciascuno di noi difendere le
aree a verde e i fiori della nostra scuola insegnando ai bambini e talvolta – ahimè!
– anche a qualche adulto distratto che le aiuole fiorite non vanno sporcate e
calpestate, bensì coltivate e difese dall’incuria e da ogni forma di deturpazione. Il
giardino ci rappresenta agli occhi di chi entra per la prima volta nella scuola, ma
soprattutto ci accoglie ogni mattina con gli odori, la freschezza e i colori che noi
tutti saremo capaci di mantenere vivi.
La Dirigente Scolastica
LA REDAZIONE
Gli alunni della classe prima C abbiamo preparato per la festa della mamma un
libricino dedicato alle nostre
mamme. Mamma sei una bella come
una stella ! Sei come una piuma e
profumata come un fiore. Se io fossi
un musicista scriverei per te una
meravigliosa melodia. Mamma sei la
stella più luminosa del firmamento.
Se io fossi un poeta , mammina mia
scriverei per te una dolce poesia per
dimostrarti quanto bene ti voglio. Le
mamme sono fiori che germogliano e donano frutti che maturano in qualsiasi
stagione della vita.
M madre
A amorevole e affettuosa
M musica per le mie orecchie
M magicamente unica
A abbagliante e radiosa come
una stupenda giornata di
sole.
Testo Collettivo I Sez. C
A come l’amore che provo per te
B come i baci che vorrei darti
C come le carezze sul tu bel viso
D come il dono della vita che tu mi hai
regalato
E come l’energia che sai infondermi
F come la fiamma del nostro cuore
G come la gioia che sai donarmi
H come Hei! Che bella mamma tu sei!
I come l’intensità dei nostri sguardi
L come la luce che brilla nei tuoi occhi
M come Mamma non c’è nome più bello!
N come noi siamo una forza
O come l’orologio quando mi sei vicina
P come la Pace che sento nel cuore se penso a te
Q come le qualità che tu possiedi
R come il rispetto che provo per tè
S come la sincerità che ti distingue
T come le torte deliziose che prepari per me
U come UNICA e insostituibile
V come i valori che mi hai trasmesso
Z come lo zelo con cui mi riempi il cuore.
Testo collettivo III Sez. C
Per la mia mamma!
La mia mamma è sempre una stella
ma che bella!
È un cuore che mi dà sempre amore
in tutte le ore.
P. D. IV Sez. D
Alla mia mamma!
Mammina mia sei un cuore
colmo di amore.
Sei una stella,
per me la più bella.
Oh mammina mia,
sei la più bella che ci sia!
Z. G. IV Sez. D
A mia madre!
Mamma voglio regalarti una rosa
la più bella, la più profumosa.
Voglio regalarti una stella
ma tu sei sempre la più bella!
Quando mi stai vicina, mi sento una regina.
Mamma altro non mi viene, ti dico solo: TI VOGLIO BENE!
S. R. IV Sez. D
La Storia della protezione Civile è strettamente legata alle calamità che hanno
colpito le varie nazioni. Terremoti, alluvioni, hanno segnato la storia e l’evoluzione
del paese, contribuendo a creare quella coscienza di protezione civile, di tutela della
vita e dell’ambiente che ha portato la nascita di un sistema di protezione civile in
grado di reagire in caso di emergenza, di mettere in campo azioni di previsione e
prevenzione. Il concetto di protezione civile come espressione di solidarietà, spirito
di collaborazione e senso civico, ha radici lontane. La Protezione Civile Nazionale è
composta da molte strutture operative: il corpo nazionale dei vigili del fuoco, le
Forze armate, le Forze di polizia, il Corpo forestale dello Stato, i servizi tecnici
nazionali, la Croce Rossa Italiana, le strutture del Servizio sanitario nazionale, le
organizzazioni di volontariato. Grazie agli incontri con dei volontari della Croce Rossa
Italiana, noi alunni della suola secondaria di primo grado abbiamo avuto la grande
opportunità di apprendere la straordinaria storia di questa organizzazione, principi
del movimento internazionale umanitario e il raid cross che è un gioco di ruolo
realizzato dalla Croce Rossa Francese e dalla sezione francofona della Croce Rossa
Belga. Raid Cross insegna loro a proteggere la vita e la
dignità umana durante i conflitti armati e, di
conseguenza, in ogni altra circostanza, aiuta a creare la
mentalità dei cittadini del mondo, fornisce
informazioni sui diritti ed enfatizza le importanze delle
regole nella vita quotidiana. Gli stati aderenti alle
convenzioni di Ginevra hanno il dovere di diffondere la
conoscenza del diritto internazionale umanitario che è
un insieme di regole che mirano ad alleviare le
sofferenze delle vittime dei conflitti armati e trasmettere nelle guerre, un po’ di
umanità, prevedendo la perdita delle vittime e i numerosi danni. Raid Cross utilizza
il diritto internazionale umanitario come uno strumento per incoraggiare riflessioni
più profonde sul comportamento umano, si concentra sulla protezione della vita e
della dignità umana in tempo di guerra e, anche nelle situazione quotidiane. In
questi approcci, il gioco, le dimostrazioni ed i casi pratici sono stati validi supporti
per l’arricchimento e la formazione.
DA. A ., R. F., P. F. 3^B Secondaria I Grado
Ogni anno si celebra la
giornata mondiale della Terra,
giornata in cui si celebra
l’ambiente e la salvaguardia
del nostro pianeta. L’intento è
quello di ricordare a tutti i
cittadini del mondo che il
nostro pianeta continua a
correre forti rischi di sostenibilità ambientale. Il clima è mutato a causa di tanti
fattori: l’aumento della temperatura della terra, il continuo e rapido scioglimento
dei ghiacciai, la crescita degli oceani, il buco dell’ozono sempre più sottile,
l’intensificazione degli uragani, il disboscamento delle foreste e dei boschi, sono i
fattori più importanti. Ognuno di noi deve contribuire a inquinare meno il nostro
pianeta, compiendo dei gesti semplici ma importanti come la raccolta differenziata,
il riciclaggio della plastica e del vetro, l’utilizzo corretto della corrente elettrica e
dell’acqua. Rifiuti … Una risorsa. Noi,
dobbiamo assumere un comportamento
più attento e corretto nei confronti dei
rifiuti che produciamo. La crescita dei
consumi ha portato inevitabilmente un
aumento dei rifiuti che sono diventati
sempre più ingombranti e dannosi per la
nostra salute. L’impegno di noi cittadini
nel separare i rifiuti diventa di grande
importanza per poter salvaguardare l’ambiente e recuperare risorse preziose.
Impariamo a rispettare e salvaguardare l’ambiente perché è un dovere
fondamentale di noi cittadini.
DP.G., B.S., B. S., IV Sez. B
Il cartone animato unico nel suo genere, racconta la
forza di una giovane donna che per salvare la vita di
suo padre, e della sua gente mette a repentaglio la
sua vita in più di una occasione, senza pensare mai a se
stessa, ma al bene degli altri. Narra la storia di una
ragazza cinese dal nome Mulan che cerca di essere
fedele a se stessa. Bella e divertente, la giovane è
determinata a dimostrare il proprio valore, prendendo
con grande coraggio il posto del padre nell’esercito
Imperiale aiutata dal suo drago guardiano (Mushu)un
personaggio divertente e da un grillo fortunato Crikee. Mulan parteciperà ad una battaglia scatenata sul
tetto del Palazzo Imperiale, dove l’onore della sua famiglia, il destino
dell’imperatore e il futuro della Cina sono appesi ad un filo. Le sue gesta eroiche
permettono all’esercito cinese di sconfiggere gli Unni invasori di salvare l’intera
Cina. Mula diventa così eroina
del suo paese grazie alle grandi
gesta che compie per salvare il
suo popolo. In questa storia
notiamo il bisogno di affermarsi
della nostra eroina, la ricerca
della propria identità sociale, il
riscatto di una posizione culturale
umiliante, la necessità di
dimostrare che anche le donne
possono fare ciò che fanno gli
uomini.
Testo collettivo III Sez. A
Gli agrumi sono frutti dalla buccia
rugosa e dalla polpa contenenti un
succo più o meno agro da cui
prendono il nome. Essi sono:
arance, mandarini, pompelmi,
limoni, cedri. Sono i frutti di un
gruppo di piante sempreverdi. Gli
agrumi sono degli ottimi frutti, oltre
che per la bontà, anche per il valore nutrizionale, la loro importanza
nell’alimentazione è dovuta soprattutto all’elevato contenuto di vitamina C che ci
aiuta a prevenire i raffreddori invernali. Tra i prodotti della nostra SICILIA, gli
agrumi, si preferisce mangiarli freschi o spremuti, da soli o eventualmente con
aggiunta di poco zucchero. Un altro semplice modo di consumare agrumi è la
preparazione di marmellate. L’industria agroalimentare li utilizza anche per produrre
canditi e liquori. In pasticceria con gli agrumi si preparano gelati, dessert e dolci. Gli
oli essenziali estratti dalla buccia vengono utilizzati in profumeria.
Son figlia del sole, profumo, son vera,
son tutte rotonde che sembrano una sfera.
Spremuto il mio succo, rimane eccellente,
disseto, fa bene, ed è nutriente.
Non do mal di pancia:
ho buccia e semini e sono ……..l’arancia
Testo collettivo I Sez. B
Gli alunni della classe III Sez. D
abbiamo visitato il Monastero
dei Benedettini, sito in Piazza
Dante, grazie all’opportunità
che ci ha offerto la visita
guidata l’Associazione
“Officine Culturali”. Il
percorso, tra chiostri, domus
romane, corridoi lunghi a
perdita d’occhio, la cucina, e i
sotterranei, è stata una occasione per conoscere la storia della città di Catania. San
Nicolò l’Arena è un monastero avente sede nel centro storico di Catania, ritenuto
secondo in Europa. I Benedettini fecero storia non solo per il loro potere, ma anche
perché vivevano nel più assoluto benessere. Nel 700, la popolazione provata dalla
carestia, aveva risentimento verso i monaci poiché assisteva all’abbondanza della
loro agiatezza, per cui molta gente della Catania povera, attendeva la fine dei pranzi
davanti al monastero per potersi
sfamare con gli avanzi. Nell’anno
1669, la lava dell’Etna raggiunse il
monastero, facendo crollare la Chiesa.
I monaci, si impegnarono a riparare i
danni, ma il terremoto del 1693
distrusse quasi del tutto il monastero.
Ne 700 fu realizzata una cappella il
“Coro di notte”, oggi utilizzata per
concerti e letture. Dopo alcuni anni l’intero complesso monastico fu ceduto
all’Università degli Studi di Catania che iniziò l’opera di restauro e vi fondò la facoltà
di lettere. Oggi fa parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. Interessante, al suo
interno sono la biblioteca, di forma rettangolare, la sala è molto grande ed è
illuminata fa finestre ovali, il pavimento è in maiolica napoletana.
Testo collettivo III Sez. D
Noi piccoli alunni della classe seconda A guidati dalla nostra insegnante Angela
abbiamo creato la biblioteca di classe. I nostri
genitori hanno comprato dei bei libri di fiabe quali :
“La fattoria di Pratofiorito”, “Nel mondo rotondo”,
“Il gigante Tenerone”, “Il Fantasma dispettoso”, “ Il
Pianeta della Felicità “, “Vacanze pazze”, “L’oca
Genoeffa”, ”Una stella e un mostro”, “Un cavallino
troppo solo” ed altri ancora. In un angolino della
classe abbiamo creato uno spazio dedicato alla
lettura ed ognuno di noi si sceglieva il libro preferito
da leggere, da sfogliare, guardare le immagini e
dopo aver letto lo riponeva nella biblioteca di classe
per poterlo leggere un altro compagno e così a turno ci scambiavamo i libri. Tutti in
classe abbiamo avuto la gioia di leggere le figure, raccontare la storia, organizzare
piccoli gruppi e portare i libri a casa o a scuola ed effettuare il prestito. In classe
abbiamo creato delle carpette personalizzate dove nella scheda del libro abbiamo
scritto il titolo, l’autore, i personaggi principali, l’episodio che mi era piaciuto di più,
il nostro giudizio personale o il voto, se consigliavamo il
libro ad altri compagni e perché, ed infine il disegno,
mettendo in risalto, l’episodio che era piaciuto molto.
Abbiamo compreso che la lettura è vita, e vivere
significa anche leggere. Ognuno di noi ha avuto la
sensazione di vivere un luogo conosciuto e amico,
vivendo così una biblioteca tutta per sé! Questa attività
ci ha dato l’opportunità di entrare nei libri,
appassionarci alla lettura utilizzando la biblioteca.
Leggere ad alta
Niente come la lettura di un libro,
voce ci ha
nell'apparente quiete e nel
abituato all’ascolto, e ci ha fornito il desiderio
silenzio può dischiudere in modo
imparare a leggere o di migliorare la tecnica di
imprevedibile la vista di nuovi
lettura appresa da poco. I testi che abbiamo
orizzonti di vita. (T. De Mauro)
letto sono stati scelti tra il materiale
disponibile in biblioteca.
Lavoro di gruppo II Sez. A
Content and language integrated learning
Il CLIL è un metodo di studio finalizzato al
potenziamento di un lingua straniera, utilizzato come
veicolo per seguire percorsi educativi e didattici
interdisciplinari. Gli alunni della classe IV A hanno
usufruito di questa metodologia per approfondire
obiettivi di geografia e apprezzare aspetti della tradizione e della cultura catanese e
anche in lingua inglese.
The “Fish’ s market” in Catania.
The “Fish marhet” is called “Piscaria” in Catania. It is between the see and Piazza
Duomo. It is very large and coloured, because there are many fishes: sardines,
tumafishes, sword fishes, mussels, red nuillets, cuttlefishes, codfishes. You can hear
wendoors’ voices. It is much populated.
C. C., G.F., M.D., S.G. IV Sez. A
The Sicilian Hand cart
The hand carter is a very im portant
Sicilian simbol. The women is
behind the man. The man is in front
of the woman, they are on the hand
cart. In the hand – cart the red
colour is like Muntain Etna ‘s love.
This hand – cart is made in Catania ,
because it has got the red colour
and the “Paladini ‘s story.
F.M., F. G., P.I. IV Sez. A
Addio Scuola Elementare,
ci dobbiamo salutare!
Ci ricorderemo sempre di te,
perché sei stata un grande aiuto per me.
Ci hai insegnato quanto è difficile
studiare
e fino a mille ci hai insegnato a
contare,
perché tante sono state le emozioni
con te vissute,
anche quando ad un starnuto si
diceva “Salute”!
Grazie anche alle maestre, che ci
hanno fatto divertire,
in classe o nelle palestre.
Anche ai bidelli,
pure a quelli meno belli …
Grazie alla direttrice
preparata e un poco rigorosa,
ma pur sempre molto fascinosa.
Grazie, Scuola Elementare,
perché fra tanti, ci hai dato un consiglio fondamentale:
Amare, amare
e mai dimenticare!
V. E. V Sez. A
Il 14 giugno alle ore 19,00 presso il Teatro “S.M.
della Consolazione “ gli alunni della classe V
Sez. B hanno messo in scena lo spettacolo
“Mediterraneo in …..volo”, scritto e diretto
dall’insegnante di classe. Esso ha rappresentato
il momento conclusivo del Progetto “Pupi e
Marionette”. La protagonista è una bambina
che si addormenta mentre studia con aria annoiata un argomento di geografia : Il
Mediterraneo. Durante il sogno ella incontra lo spirito della conoscenza che le
manifesta preoccupazione per il suo futuro, poiché i bambini impegnati con
apparecchi sempre più sofisticati e tecnologie lascino spazio alla fantasia. Lo Spirito
della Conoscenza , con le ali della fantasia, la conduce in viaggio nel tempo e nello
spazio per farle conoscere usi e costumi di alcuni paesi lambiti dal Mediterraneo:
Grecia, Spagna, Egitto, e
Sicilia. Civiltà antiche e
moderne si mescolano, si
confrontano, ma è la realtà
odierna a prendere il
sopravvento, ricacciando
indietro il passato. Noi alunni
ci siamo esibiti in
interpretazioni recitative,
mimico gestuali, e in coinvolgenti danze. I principali temi trattati sono stati: il gusto
della conoscenza, della ricerca e della scoperta, il valore dell’immaginazione e della
fantasia; il delitto d’onore che anticamente non solo era tollerato, ma perfino
giustificato dalla gente e dalla legge, ciò si contrappone all’idea che l’onore è un
valore ma non un movente che possa giustificare un omicidio e grazie a grandi
uomini come Falcone, Borsellino, Puglisi, Levatino, ed altri … i principi della legalità
man mano si affermano come principi di valori assoluti, infine il tema della
tolleranza e della integrazione e della dura realtà dei clandestini che approdano sulle
nostre coste.
Testo Collettivo V Sez. B
Hanno partecipato tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia delle Sez.
A, B, C, D, E, F, e quelli della Scuola Primaria I A, B, C.
Quelle che tra un po’ leggerete sono alcune delle
nostre favole, nel senso che sono proprio nostre,
inventate da noi durante il laboratorio d’italiano
dal titolo “I racconti del mercoledì”.
Questo lavoro, effettuato, appunto, ogni
mercoledì, guidato dalla prof.ssa Rampulla, ha
visto tutti gli alunni della classe 1^A, divisi in
gruppi, più o meno, spontanei inventare, fare a
gara per produrre, dopo aver studiato le regole
per la favola o la
fiaba, i propri lavori, abbelliti da disegni colorati che
accompagnano la produzione scritta.
GLI ALUNNI DELLA 1^A
SECONDARIA I GRADO
Un giorno un cervo ed un coniglio si trovarono insieme in un bosco. Il cervo si
vantava di aver ucciso un orso e il coniglio ascoltando questa storia, lo guardava con
ammirazione. Lo scelse come amico pensando di poter diventare coraggioso come
lui. Qualche giorno dopo passò di lì un orso e il coniglio, che in precedenza aveva
sempre avuto paura degli orsi, con la vicinanza del suo amico si sentiva molto forte,
quindi non scappò perché pensava che il cervo lo avrebbe difeso, ma non fu così: il
cervo appena vide l’orso scappò velocemente ed al coniglio non restò che
nascondersi nella sua tana. Dopo un po’ capì che l’orso non era così pericoloso. Uscì
dalla sua tana e fece con lui amicizia. A questo punto pensò di giocare un brutto
scherzo al cervo, utilizzando
proprio l’orso. Il cervo nel
frattempo aveva radunato tutti gli
animali del bosco e aveva
raccontato di aver salvato il coniglio
dall’orso. Fu così che Il coniglio
decise di mettere in atto lo
scherzetto, dopo che aveva
appreso che il cervo si vantava di
tale impresa coraggiosa. Portò
quindi l’orso in mezzo agli altri animali, intenti ad ascoltare il racconto del cervo.
Quando quest’ultimo si accorse del nuovo arrivato, scappò a gran velocità, facendo
capire a tutti che era un bugiardo ed un codardo. Da quel giorno tutti gli animali lo
derisero e non gli credettero più.
La morale di questa favola è chiara: chi è causa del suo male, pianga se stesso. Il
cervo infatti a causa delle sue bugie fu deriso da tutti.
G.F., C. S., G. I., Z. F., D. T.
1^A Secondaria I Grado
Un elefante, di nome Forzuto,
si credeva forte, maestoso, intelligente e
soprattutto cercava sempre di fare il capo;
diceva di non temere nessuno e di non
avere
paura
di
niente.
Tutti
lo
ammiravano, ma l’animale che credeva in
lui più di tutti era un lemure, di nome
Tiritillo.
Un giorno Tiritillo vide che un topolino,
mentre Forzuto passeggiava per le vie del regno, gli aveva tagliato la strada e
l’elefante per la paura era scappato a gambe levate.
Per avere la prova del suo sospetto, Tiritillo organizzò una festa e naturalmente
invitò anche il topolino. Non appena Forzuto lo vide per la paura scappò via,
andando a finire dentro una grossa buca. In seguito a questo episodio gli abitanti
della foresta impararono a non fidarsi solo delle apparenze e delle chiacchiere.
S.A., F.G., F.J.,C. M.,P. I.
1^A Secondaria I Grado
In occasione dell’arrivo della primavera,
si è realizzato un laboratorio curriculare
che ha visto come protagonisti i
personaggi creati, con materiale
riciclato, da noi alunni delle seconde e
terze classi della Scuola Secondaria di
primo grado.
“ La primavera è il momento
di piani
piani e di progetti”
progetti”
Tolstoj- tratto da Anna Karenina
Abbiamo
preparato
personaggi
fantastici abitanti della natura in
risveglio, come alberi, piante, fiori,
rami, prato, ai quali sono stati
abbinati spot pubblicitari, poesie e
racconti a tema. I personaggi hanno
avuto un nome formato in parte dal
nome dell’alunno e in parte dalla
fantasia di ciascuno.
Al termine del laboratorio è stata poi
allestita una mostra dei manufatti
artistici, accompagnati anche dal
testo scritto fra spot, poesia o
racconti, stampati in una locandina.
Nella location creata con i colori e le
sfumature primaverili, sono stati,
infine, esposti anche i lavori degli
alunni della classe prima, che hanno
così completato la scenografia
dell’intero progetto.
Lavoro di gruppo
2^B Secondaria I Grado
Ogni anno il 5 giugno si celebra la giornata mondiale dell’Ambiente, in ricordo della
Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente del 1972:
questo anno il tema della giornata è stato sugli
sprechi, prodotto dall’estremo consumismo.
L’iniziativa si propone come momento di
solidarietà, riflessione, e azione comune al di là di
qualsiasi confine geografico e distinzione di razza,
religione, o ceto sociale. La giornata mondiale
della Terra rappresenta una giornata di
informazione e condivisione, una occasione per
noi cittadini, organizzazioni e governi di celebrare
il Pianeta e capire come intervenire e proteggerlo.
EARTY DAY 2013 ITALIA ha lanciato la campagna
di sensibilizzazione “Io ci tengo” per educare a
comportamenti sostenibili.
Noi cittadini abbiamo il dovere di contribuire con
delle azioni, quali il riciclo dei materiali e delle risorse di impiego quotidiano, come
vetro, plastica, batterie e farmaci scaduti, evitare sprechi idrici, risparmiare energia
grazie ad una serie di piccoli accorgimenti, come la scelta di lampadine e di
elettrodomestici a basso consumo. Anche il Papa Francesco, nella ricorrenza della
41° giornata mondiale dell’ambiente contro gli sprechi, ha lanciato il suo messaggio
contro gli sprechi alimentari, sostenendo che il cibo che si butta via è come se fosse
rubato dalla mensa di chi è più povero, richiamando così gli uomini alla necessità i
eliminare gli sprechi della distruzione di alimenti. Papa Francesco dunque ha
esortato tutti a “pensare “ prima di “consumare” in modo che si possa salvare il più
possibile perché da noi stessi dipende il nostro futuro, non soltanto della nostra
città, o della nostra regione, ma di tutto il mondo. Lo spreco del cibo rappresenta
anche una emergenza ambientale perché la gran parte di questo cibo diventa
immondizia. La lotta allo spreco alimentare significa una riduzione del consumo
delle risorse naturali e un risparmio energetico e di emissioni di CO2.
C. L., C.T., DL.F., F.J., M.S., T.F., Z.F.
1^A Secondaria I Grado
At the Supermarket
Don’t buy unnecessary food
that you don’t eat and throw
but …
In the car
When you have too much food
you waste it. It is not correct to
waste food. Think about all
children who have no food !
A.G., C. A.,P. A., Z.A.
1^B Secondaria I Grado
Lavoro di gruppo degli alunni dell’O.V.E.
Cara Dirigente e carissimi Professori
Eccoci qua, a cercare di esprimere in poche righe tutte le emozioni che ci hanno
accompagnato in questi tre anni. Abbiamo tante cose da dirVi e non sappiamo da
dove cominciare. La prima
cosa che ci viene in mente è
innanzitutto un grazie
speciale… Grazie di essere
stati al nostro fianco, grazie di
averci “cresciuto”, grazie di
essere stati la nostra famiglia
quotidiana. Siete stati sempre
nei nostri pensieri soprattutto
quando nel pomeriggio
facevamo i compiti, come
potevamo non pensarvi mentre ci sforzavamo a risolvere i problemi di matematica,
a scrivere le nostre considerazioni personali su tutto quello che studiavamo o a
tradurre qualche testo di inglese o spagnolo. Come dimenticare i lunghissimi
pomeriggi quando eravamo disperati a fare quei disegni di tecnica o i pomeriggi a
esercitarsi a saltare con la corda perché l’indomani c’era l’ora di scienze
motorie…..? Grazie per aver sopportato i nostri malumori e i nostri impreparati.
Ebbene, così, i velocissimi tre anni sono passati, volati via con un colpo di vento e
purtroppo voleremo via anche noi!
Ci ricorderemo sempre di tutte quelle cose fatte insieme, delle gite, delle feste,
degli happening, delle domande imbarazzanti fatte al Prof. di Scienze o tutte quelle
volte che correvamo dalla Dirigente per risolvere qualsiasi tipo di problema …ci
ricorderemo di tutto e di più e speriamo che anche per voi sia la stessa cosa. Sono
stati, però, anche anni difficili e a volte abbiamo dovuto superare degli ostacoli che
ci sono serviti per crescere e affrontare con responsabilità il futuro che ci attende.
Soddisfatti del nostro percorso vi lasciamo col sorriso, incerti se piangere o
sorridere, ma più convinti di sorridere perché felici di essere stati vostri alunni. Ci
mancherà tutto di voi, da un semplice “Buon giorno” ad un urlato “Basta !!!”.
Ci mancherete tantissimo e quando penseremo a tutti i momenti straordinari che
abbiamo trascorso insieme forse non riusciremo a trattenere le lacrime.
Adesso siamo più convinti di essere pronti per una nuova avventura, anzi, pronti per
altre mille di queste avventure, per coloro che ci hanno preparato per i nuovi viaggi
che faremo, siete stati voi! … E speriamo tanto che i nostri Professori, ogni tanto,
magari rileggendo questa lettera si ricorderanno dei loro alunni della III B e III A.
Adesso ci siamo quasi, il traguardo è vicino !
Proseguiremo sempre a testa alta, fieri di avervi conosciuto, fieri di aver appreso
tutto ciò che ci avete insegnato.
Grazie tante per tutto questo !!!
Lavoro di gruppo degli alunni
di III B e III A Secondaria I Grado
La posa delle piantine … Adotta la tua
Scuola !
Raccolta fondi … per il Giardino ZEN
Allestimento scenografico per la festa
della Mamma
Fiera del Dolce nel parco
dell’Istituto … per il giardino ZEN
Allestimento mostra Progetto
Ciuriddi e Ciancianeddi
Pittura siciliana: i Paladini
Benvenuta Primavera …in collaborazione
con UNICEF
Esposizione di manufatti e
performance … Benvenuta
Primavera
Happening Progetto Ciuriddi
e Ciancianeddi
Visita guidata al
museo dei pupi
siciliani
Visita d’istruzione:
Grotta dei ladroniMonti SartoriusMuseo della lava
Giornalino scolastico
dell ’ I.C. “Grazia Deledda”
di Catania
2012--2013
Anno Scolastico 2012
Progetto
Progetto Canone
Canone inverso
Giardino ZEN
Giorno 6 giugno, presso la scuola G. Deledda, si è realizzata
una manifestazione, al fine di raccogliere fondi per la
realizzazione del giardino Zen-mediterraneo all’interno della
nostro Istituto, nell’ambito del progetto paesaggistico
dell’area verde. Tutte le
famiglie dell’Istituto hanno
collaborato alla realizzazione
del progetto, infatti alcune
hanno portato delle piantine,
mentre altre le hanno
comprate. Diverse piante sono
state donate per la fiera del
verde: sia ornamentali da ambiente interno che da esterno. Tutto ciò è stato
possibile grazie alla nostra Dirigente scolastica, che ci ha permesso di creare un
cortile vivibile ed anche bello.
Inoltre in quel giorno si è svolta una performance in cui noi alunni indossavamo un
abbigliamento di colore verde per simboleggiare la bellezza della natura che è
dentro il parco della nostra scuola. Il verde, che ci
rappresentava, è il colore della vegetazione, e della
vita stessa. E’ il colore della rinascita primaverile,
della forza della natura. Al verde corrispondono
sensazioni di solidità, stabilità, forza e costanza ed un
comportamento caratterizzato dalla perseveranza. Il
verde è il colore della natura del mondo vegetale, è
vita, crescita, colore della speranza, è il colore
dell’evoluzione della mente e del corpo, è simbolo di
speranza.
B.G., F.F., F.S., P.A., V.S.
2^A Secondaria I Grado
Eccolo il nostro giardino Zen, frutto delle nostre idee e del nostro lavoro. Siamo alla
fine dell’anno scolastico, ma i disegni delle classi 3^A e 3^B hanno preso forma.
Abbiamo lavorato per tutto l’inverno a questo progetto dal titolo “Canone inverso”
con la nostra prof.ssa Benintende e con le lezioni del prof. Nino Sottile. Durante le
ore di lezione abbiamo appreso varie tecniche dell’arte orientale ed abbiamo
imparato la differenza tra l’arte orientale e quella
occidentale. Abbiamo anche avuto l’onore e la
fortuna di conoscere l’artista Hidetoshi Nagasawa,
maestro nell’arte orientale. Il nostro intento, alla fine
del percorso didattico svolto, era quello di creare un
giardino Zen nel nostro cortile, proprio sotto i resti
dell’antico acquedotto dei Benedettini, con l’aiuto
dell’architetto Tindara Crisafulli; in questo nostra
esperienza abbiamo anche avuto la collaborazione di
alcuni alunni del Liceo Artistico “Emilio Greco”, che
con la loro bravura ci hanno aiutato a
realizzare gli schizzi per il nostro
progetto. Per chiudere in bellezza
questo momento il 7 maggio il maestro
Nagasawa ha accettato il nostro invito e
ci ha dato la possibilità di mostrargli i
nostri bozzetti. E finalmente il giardino
si realizza, i disegni si concretizzano
sotto i nostri occhi, quelli che prima erano
tracce di matita e colori, ora sono fiori e
piante; e non solo, chiusi dentro bottiglie
interrate in parte, all’ombra dell’antico
acquedotto abbiamo affidato i nostri desideri
all’aiuola della nostra scuola. Noi abbiamo
quest’anno concluso un ciclo di studi ed
andremo via, ma resterà un pezzetto di noi,
qualcosa di costruttivo alla “Deledda”: rimarrà la nostra traccia nel giardino ed i
nostri pensieri chiusi nel cuore di una bottiglia, all’ombra del “grande” acquedotto.
S.M. 3^A Secondaria I Grado
Durante l’anno scolastico, noi alunni delle classi
di III A e III B della scuola Secondaria di primo
grado e le classi V del Liceo Artistico “E. Greco,
diretto dal Prof. Antonio Massimino, siamo stati
coinvolti in un progetto di rete che aveva come
obiettivo la realizzazione di un giardino di Zen,
sia nella nostra scuola, sia al liceo. Il nome del
progetto: ”Canone inverso” è stato ispirato alle
opere del maestro Hidetoshi Nagasawa, un
famoso scultore e architetto giapponese. In
questo percorso abbiamo avuto la fortuna di
conoscere, comprender e vivere il vero
profondo significato dell’arte orientale, grazie
all’agronomo paesaggista Tindara Crisafulli che attraverso le immagini che ci ha
mostrato in video, relative ad un suo viaggio in Giappone, abbiamo portato la nostra
mente a vedere oltre e a liberare la nostra immaginazione. Anche il supporto
didattico del Dottor Sottile Zumbo è stato utile per il nostro percorso di
preparazione. Abbiamo compreso che il
mondo giapponese è ben lontano dalla
cultura occidentale. Il Giappone è come
le pagine di un diario scritto tra aceri,
ciliegi, e rocce che parlano, dove la
gente parla poco, ma ti sorride sempre e
ti saluta inchinandosi. Essi hanno anche
un forte senso di benvenuto che
dimostrano mettendo all’ingresso delle
loro case un animale in pietra che augura
prosperità e buon auspicio. Nel giardino orientale c’è una forte intimità, cioè tutto
ha un’anima, un significato profondo. Il paesaggio giapponese non è solo natura
spontanea, ma è natura creata dall’uomo, natura come forma d’arte. Non è la
somma di ponti, lanterne, muschi, azalee, ed aceri, non viene creato solamente per
essere osservato, ma per rilassare lo spirito in silenzio, per essere percorso e vissuto.
E’ un microcosmo che racchiude significati, simboli, e soprattutto una nuova filosofia
di vita. Sentire parlare Tindara veramente ci allontanava dalla realtà e portava ad
immaginare un luogo pieno di colori e dolci armonie. Questa armonia suscitata,
l’abbiamo riportato in concreto e così abbiamo cercato di mettere su carta le
nostre idee, creato dei bozzetti che abbiamo esposto nella giornata
dell’inaugurazione del cantiere davanti alla presenza del grande artista. Il maestro
giapponese Nagasawa ascolta noi allievi e risponde alle tante domande e ci dice che
è importante cercare ciò che accomuna le colture anziché ciò che le divide. L’artista
commenta che il giardino che i giovani hanno pensato per la scuola Deledda segue le
traccia dell’acquedotto benedettino che taglia il cortile della scuola. L’aiuola che
procede a zig zag sarà reinterpretato. Il cordolo diventerà un ruscello fatto di
bottiglie di vetro interrate capovolte, ognuna custodirà un desiderio, o un
messaggio. L’acqua come simbolo
di armonia. Un fiume che
sporgerà in un mare vegetale di
fioriture bianche e azzurre come
le onde. E poi gli alberi: il
mandorlo, che esiste in Giappone
come la Sicilia, e l’ulivo simbolo
del mediterraneo ed all’ingresso
del giardino, il melograno e il
corbezzolo, simbolo di
benvenuto, ed infine le essenze
profumate: l’arancio, il limone, la citronella ed il gelsomino.
B.A., N.S., P.L., Q. F., S.F., T.F. 3^A Secondaria I Grado
D.R., R.F., P.G. 3^B Secondaria I Grado
Tutto come era ad inizio Lavori
Si riempiono di sassolini le bottiglie
con i nostri pensieri
Si interrano le bottiglie
Si dispongono le piante e poi si
interrano
Si dispone il telo pacciamante
Si mettono i sassolini bianchi
o neri sopra il telo pacciamante
Dopo tanto divertimento, impegno e fatica … tutto è pronto !
LA REDAZIONE
Si placa il tramestio,
finisce il mormorio
dei bimbi indaffarati,
ognuno sui banchi chinati.
L’estate è già iniziata
e la vacanza … assicurata.
Buone vacanze a tutti!
LA REDAZIONE