O - Memoria BN
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i o ?~°ít m» '.' . J^'., Çj£^ ~^-* -«•fA.>? tfflCJT 0G/Í7 SABATO 8KTTIMANALK Anno XXXIII - N - Uffici: Rua de- Liberdade, 510 - Tel. 2-6525 1.499 - S. Paolo, 20 Maggio, 1939 Disogno dol dott. Ouido INmnain — Paiole d<-l ,l,,(i. igo Cimuiii — Musica dei <b>tt. Aniedeo 1'aliniei'i. m, êmklM. E GOSTOSO ATÍ O FIM! UU0R18TIC0- UONDANO - ILLUBTBATO (?) X * ( (f p3 & P \i/w llll/y — .--i ' ^ '"'•\ V. ^. ^%. "-- ¦ *-T/ rj KW» / '4 l^Mj Zz<^ l VJ Vsv-^ {# ifvJ / *' ^ '^~~®$&t*~~i? \ .--'" !' ^'^-• \\A )I-;\TISTA: .' ></ - íférfJ Í\W\ *ri**—-f..~ - ¦ • •' / .rt !•• ~* cj : W ' -'m¦ '• v .-C^ t* / * y \ -*-"¦'' . ,-.•;>'*" ' H" ^"'^"'"-rt. Le lio deito di apriro molto l;i !>o<-r;i |)cr cbe (IcIiImi entrarei con l;i (oiumdia, ma liadi clie io resto Fimri. %tna §& (3 o m p a g n i a ]. i e t a e s t r e m i... g 1 i 0 1 At\<f$?y& -^r>,::^ O o •, ¦ J^r&:^ < Mv^;.''I '->' /-<.# n \J > ) i '/'J/A .** I M -«ii -A'}' -J-),r:-¦¦-. ¦ '¦ Ü '(''i/v >7|V -' '^ 1 / ,-;' ','¦ i -/ iv Orai m [ \ ^-v'.í ,)/ '¦#'¦• n vY'" i \|, ¦' Or' i^v^-A)^/ ¦«Slawt c \; V\/ ¦¦ê \ *Ai*t..'¦**'¦* *cjJí*t?J'-' IL SOHDO — Pensa cho banibiiionc! (iii ó \ciiiila üe sei.bene abbia novant '.•miiii! scrittori d i ia paialisi infan ¦/7 \i'"-M' '•" "axxdiu-uxeífíi (ul -iunoec ebc sbiidiglia ) — lOh, non c'é Iii- so<ino di sirillore lauto. Miea sono r-onlo! situazioni ra z z a 'X4'."- ¦wfy \l-.i. I ~~^i capovolte "¦-•ri: sx. 7 rj ,,./'í^'orTT]-.j i V ', v-' *;¦¦ - '.'¦"¦' ~^"-J. .¦ ' . * -- r— $& ''¦'¦¦'¦., -r ^O.^*^ ' ' % < / /'' ^ \ lf flif \\ ' •¦ -^ '- tat ' — \'('(ii eont.' sono falto: jicc sciivei-c ijiicsle cose, devo riiirainii lonl.ioo dai monde, esseccj canqiiillo, vivere in pace (! poi eoiiceul eaeni i. *d MHWf-^rKr^.' rt B . %v: S a>ha ^tat. Si «• •¦» • o. — !•! rieoeil.il i. adeonc. I ido. verso le .">. di • ]ioi lare a spasso il u a n o TUTTI DEVONO TENERE IN CASA UN FLACONCINO DI n o o 3 e íi Chi usa il mio EIVO? OTB Magnesia Calcinata "Cario Erba" IL IDE ALE LASSATIVO UNICO AL MONDO IL PURGANTE MIGLIORE EFFICACISSIMO DELL'APPARATO RINFRESCANTE DIGERENTE. PER PURGARVI ACQUISTA TENE OGGI STESSO UNA LATTINA DA UNA DOSE Dolor di testei . Oascibilitá ? Non aspettale! Liberal;e il vostro organismo dalle termentazioni velenose. Prendete oggi e tutti i "SAL DE FRUCTA" ENO. giorni il m i e 1 e d i Una r e tti fich i am o Orazio Albrizio — st onde li quanto di Ini ci dice uii'cnciclopedia — si rose famoso per nvor uiutato lo scultore Mochi (punido statuc questi foce due grandi cquestri, o por aver iiiiituto il Bornini in qualche lavoro. Albrizio, appassionuOrazio aiutó tissimo anelie di pittura, inoltro un pittore clie riprodusse pieeole copie cli iintichc opere fainoso. Da tutto questo, si capisce su bito che, in tutta In sua vita, Oro , zio Albrizio nou fece altro che' diutare. Nacquo, probabilmente, cou In vocazione di^ aiutare gli altri. La sua infanziu fu proniettciilissimn. I genitori ue seguivano con interesse lo sviluppo e non fíicovano che ripotere: In questo bnmbino c'é inoltu stoffa: prima o poi aiuterá qualcuno a faro delle coso impor tanti. ii Spesso qualcuno doinandnvu al piccolo Orazio Albrizio: Cho cosa vuoi fare da grau de? Quando saro grande ¦— rispondova il piccolo Orazio Albrizio — voglio aiutaro uno sculto ro. Ma poi, como avvieno sempre nei bambini, egli cambio piú vol te idea. E cosi, col passar degli anni, manifesto varie tendenzo, Ira h quali ricordereino le prillci pali: Orazio manifesto il desi.de rio di aiutare i mediei, di aiutaro gli uomini politici, di aiutare gli uomini di guerra, di aiutare gli ingegneri, di aiutare gli avvocati, (li aiutare i professor!, di aiutare gli uomini di maré, di autare gli icrittori, eceetera. Piú tardi, poi, Ia sua inclina zione ad aiutare seultori 'e pitto ri prevalse su ogni ultra tendeu za, tanto 6 vero che, almeno secondo quojl 'enciclopédia, diventó famoso aiutando. * I ntanlo, peró, accadde ch Albrizio ( rndosi Orazio roso dare uiuto agli popolarissinio per altri — molti ne approfittassero per farsi aiutare da lui in 1'acceiide che niente avevano a che 1'aiv con I 'arte. Cera, per esempio, da chiudere un baiile? Iiniuediatainente si chiainava Orazio Albrizio per far si aiutare. —- Aiiitanii a portare questi — si seiitiva dire spesso pacclii Orazio Albrizio. Oppure: —¦ «Aiütatenii a spingerc questo carrettino. 10 orazio Albrizio non potevu dire di no a nessuno. ITMPAIMALE %:-0 fl ^_M_^_WH . _-w^_-_-^_M _f H^^ i ^^v ^fe^^^h^. M . ¦ ?/ ^^ 9w^ .TT& i>^yJLSK/ZZW_\, J>* > "N J \ _m_m B ^Wi >ÍS^.V^ £S=~^f^ (lie ora é? W mezxanotte. Ohe bollezza! 10' 1'ora di andare a letto! p a n u o o o a ii 6cdT7 M li f^ y ' luíÍQ W W / L _'-—•--. ^j V i/i y/~' _ $¦¦ ¦ '. $ y /~)^ £t?\ osomso Quando ini termo sopra d trappohno U due niuni sul capo contingenh— ali menti, i U acejue, chiari < mobili 'd ciei tnrcluuo: spartechiano n rovescio * £ SAUDE 3 para ter saude tome toda nl&nha _ SPELLEGRINO PURCA.RCfilSCA £OE*Mft_TA o cstomaqo t og iirrunwet /../' presto un campanello birichiuo formano, al basso, tutti gli astinenfi, per ammirare i fianchi miei polenti, entro lo stramazzato costumino, Allora un insolubile rossore mi sale, a repentaglio, sulla faccia, congiunto a un tumor pânico ridicolo, per cui, fragando a. stento il batticuore, s>rapuzzo uu poço gli oechi, r./_/•<. le braccia e mi lascio cadere a pei pendi colo. LEA CANDINI fatti e commenti 17n giornale pubblica la notizia oi un tale '*he. al c-ospctto delle autoritá, non 6 riuscito u dimostrare di non esser nato morto come invece risultava da appositi Siamo in grado di doeumenti, sni fornire qualche particolare fatto. ia parecchi anni il Fouger, ta in (' . il nome dei! 'indivíduo p. tranquillamentc viveva questione, come tutti gli altri uomini: lavo rava, andava a spasso. si conced- va di tanto in tanto modesti svaghi. Tutti i nodi peru vengono ai pettine. Cn bel giorno le autoritá ebb« ro dei sospetti che 'uomo fosse nato morto. Imquell inediatamente lo fecero .hiamare ;,i vicino coinmissariato e severaniente gli dissero: ___ Voi siete nato morto! II Fouger nego. Ma il funzioiiiirio elie lo interrogava incalzó: - Meno chiacchii re, confessate di esser nato morto. - |n sono nato vivo! - - rispoHf vivíiccinentc il Fouger. Vista I'osl iiia/ione dei Priugcr il fiinzionario cambio tattica. Xon vi sará fatto nulla 'li — "gli disse con tono a mi male chevole — mu dite Ia vritá . Rie te nato morto? II Fouger continuo n mantenersi sulla negativa. Poço convinte le autoritá non infinoechinre tanto si laseinrono facilmente. 11 Fougei venne sottoposto a lunghi e slringenti inalio scopo di fargii terrogatori confessare di essere nato morto. ii Fouger diferideva con accanimento la sua tesi che era quella tendente a far credere che lui era reto vivo. Se fossi nato morto non poirei trovarmi qui a parlare con lor signori! — egli disse trionfalmente un giorno con Paria di 1'argomento uno che ba trovato decisivo, Quella frase infatti non manco di produrre un certo effftto. I fnnzionari rimasero perplessi.. Ma fu questione di un attimo. Subito dopo I'astuto funzionario riprese: Si.-te un furbaechione matricolnto — egli disse. — Siete nato morto e volete certamente Una persona per nascondercelo. bene non agirebbe cosi. Una persubito _,,ii;i leale confesserebbe cioi franchezza di esser nato morto e nun se nc parlerebbe piú. Su. dite Ia veritá . II Pouger tento ancora di neun gnre, ma alia fine stretto da confesubilissimo interrogatório, - . piangendo tutto. era realmente Ln scíiigurato uuto morto <* la cosa riuscendogli seeeantO; aveva deciso di nasenndi-rln a tut.i spacciandosi per anni .-(| anni per nato vivo. Quando i suoi amici seppero che avevnno concesso per tanti anni, in buona fede, la loro arnici/.ia ad un nato indignatissimi. morto rimasero Alcuni fra i piú oceitati volevano fargii addirittura la pelle. il cronista di turno, al "" ' * manicômio CD I ^ b — E' mi g]-nml'iionio ]Liiigi.., Di fronte a lui mi levo tanto di pa delia. \ pfísaumo f metôdí dutUdri (lil jier i.sa nel ha tempo âisponibih mel temi a sognart. diversi inettuli suo fanlasliean . ESCE OGNI SABATO ¦ 8ETT1MANALE UMORISTWü (otello dei sogni, i lógico, è il mondo piú /" aio: inltn vi ê piii scom vali . poético e floralo; coloro ela se nvvolc mentre üi fanno Ia 4 vi (llloggiano tli rosa, si tratlengono stessa cosa: Proprietário rMETANO OR1STALD1 R<"snonnablle ANTON1NO OARBONARO ANNO XXXIII XI ftlEKO 1.40» fAii se in costoro idêntica é dei sognar 1'csst aro, quello che divi rsifica •' inreee ta parlciiza. 1 ei trepiflanh vt rgim . ibcWeslasi rapita, I arte sui bianchi p> tali tli un'e,sil marghcrita 1'uomo rVaffari, pratico, giunge la.ssú parlando sulfata svelta i solida di un grasso dividendo; i i'i í di dito allt li Ih rt. 'ali usa partir sull piuttoslo probh malielie di... spitnli origináli r il plácido burocrata. tlt i sogni inicia il filo «// itHfl poltrona cômoda, nclVora sacra al cinto... Son tulli modi lecili per giiingere aliei scopo di nseir dai propri triboli i di seordarli un poeo, jieró, cjnalcuno adopera nn modo tanto stravo, che per trovaria cômodo mi sto spremendo invano. (jualcimo c, il pu(pie: quand'é eolpilo al mento .¦ eade a terra esanvme, fuori cambaitiincuto Questo non soffre alrac.i spasimi. come qualcuno crede, ma gasta dotei mvsielie ' gli angiolelti rede... fondo AHHONAMENTI 8, l'AOIi-0 20* APPBTITOSO, anno ... 60> LUSSOKIOSO, anno ... lOOf I BATIRIACO, anno S. Paolo, 20 Maggio, alfavi mo, rire.f/a dali'avvcrsario il dono dolcr c prowião di un puejvo unianilario: — Oh, fa eli'io dimentichi Irtstezsc, guai, bisogni!... Pic.ehiami forte e mandami nel bel mondo dei sof/ni!... C. UCCIO ¦ ILLUSTKAT0 O F P I C I : '••» RUA !)A LIBERDADE, TEL. 2-8526 1939 NUMERO: S. Paolo .. 200 rélf Altri stati. 300 riM* Itidi ancora |)«iisando iill'Hffltiito tantasina (lfílln Riien-H? Morclié: Penso che sarolilx; rinvvpro tonibilmi-ntp cômico, sr «ííitando apitando, il fantasma .si |i-Msfonnasse in reallá! LEZIONE "nua signorina non ha bisogno di supere Se ti strui>pi una calza, tanle cose". non gridare: Con (posto non intendo sitgijertrli di " .-1 eeide li t i, Irailo in iuguuno sulla lua pei sono. Voda delle calze hu carta glio consigliarti di non elencargli lilua vila. quaranta protocollo luiH i ¦¦'¦••'' delia re! . uno di queQvxdora poi In incontrassi E non fa"lu matéria di mogli uomini che dicono: re nemmeno 'rale io ho le mie idee', non assecondave falso quel sue pretese opisorriso disinvolto e divertito, perché nes- eon i modi o le parole, Ir egli sia spregiudicato,^ sitno ci crede, e tutti sappiamo benissimo niani. Per quanto it, lui susvistono le impronte incancellabili che in cuor tuo hai pronunciato quella :100o, 4000 anni di tradizioni, huonsenpiceola stramaledizione, che formulava la di egli se m renda tua madre venerando, quando le avevano so, normalitá. Senza che conto, (piei nrlleuiii di perbenismo pemno pugato il burro con nn due lire falso. verso th te, eh< Abbi per il denaro altrui lo stesno ri- di piú. sui suoi seutimenti anni di eccentricüá < di spetto che professi per il tuo. Se hai 1'abi- i suoi due o tre re stabümente e tu.dine di andare in un certo negozio dove ribellione. Se vuoi entra rita, vou urtare risparmi due lire sn un paio di calze, eon- piditamente nella sita Veiedi inconsa/pevole delia tinua ad andarei quando tradizione che c'é in lui, ilc'é un altro che paga. hidendoti di far piacere al Fai spendere 100.000 li;x>ro con vinto enuncialore re a un uomo in vn villino di improvvisate st raradove andrai ad abitare, ganze. ma non far gli buttare tre II denaro chia maio corage cinquanta in una boccetgiosa mente denaro: non ta di goece digestive che credere di nohilitarlo chiauon prenderai. una "1'argent" né di divenite mavdolo pel "il Non sentire il bisogno chiamandolo vnniliarlo impellente di prendere il d&KHa di ctatte rile metatto". Se vuoi dare tonsí per fare quel tratto dei bugiar do a qualcuno, .___ | ^^ di strada che fai quattro "mentem". Didirgli "Ció ehe afvolte al giorno in tram digü: Opvure bugiarão. çdi "non risponcol biglietto a quattro corse. Oppure esatto". é a-non fermi Non Abbi Vabüitá di parlare poeo. F' Ia stessa cosa e uon corri cenrtare mai al tuo passato romântico. de al vero". di ricevere uno spumone in farOgni uomo che entra nella tua rita di dou- il rischio o una querei a per ingiurie. "/", non trana ha mia disposizione congênita a crede- cio c'é una tuo nome nel Se il in moto mettere a il essere re di primo sformaria in ipsüon. Sono eleganze acresFai che Io creda. Non cuore. tuo piccolo elirqli perció che sei stata a Pompei, a sibili a tutte le borse. Paga i piecoli debiti. Se ii gioielliere Taormina, ad Assisi. Egli penserebbe su-^ viene a reclamar•e -50.000 lire la cosa non bito a un altro uomo: a piá uomini. Digli inreee fa dei bacRe mai — che tuo padre, ferroviere,^ fa rumore, Ia lava/ndaia sn pei- le scale. aveva i biglietti gratvdti, e ogni anno ti cano "gaffes". Le "gafdelle Non aver paura dispenimpareggiabüi portava in quegli tratti di spirito dei caso. Ma sari di cultura e di dolori reumatici che fes" sano i ve hai fatta una, la'<riala andare, sono le catacombe, le cloache, gli acque- quando piuttosto che correrle dietro per rimediardotti e i milhei. é peggio. Non parlargli mai di cinque o sei anni vi. A gral tare Se ti infischi delle tue calamitá, uon dimesi or '7o sono filosofa' fa. La tua vita deve risalire a tre sono, quando tuo padre ti ha fatto inter- re: PITIGRILLI rompere gli studi, perché pensava che VL ¦ JC e ripcnsavda nl civt ma , a vn ammirala ailon, sogno Vassnrro prineipi che le liará 1'amori ; in MüSDASü NONA laseiano vaiar libera 1'neeisii fantasia t intfinmiti lo spirito . ereno ali '< nforia ; Fors'egli, íQal-L-? *¦$> corso accelerato a rl u 7 o o fi a 11 Grande Liquidazione PER COXSEGXARE lyEDITTCIO Ül RUA DIREITA, 144 VEXDIAMO TUTTO IL X OSTRO (iJiANDK -STOCK" IU ABIT] PER L'0-AIÍNJ K UAMBINM SARTORIA E CAMICERIA COMPRES] GL] SCAFFALI, LE VETRIXE E L'ASCENSORE "PECHINCHA" A PREZZI DI VERA complimenti orientali Durante il mio soggiorno a Pechino, quando la Cina era ancora un celeste impero e non pensava ãi trasformarsi in una repubblica. conobbi ri-Lia-Su e Ke-"Wo-Fa, i due vecchi mandarini ehe tanta dovevano avere nella parte vita. mia Amici d'infanzia. tutta una giovinezza in comune. legati dalla piú affettuosa intimitá. non rinunciavano per questo alPetichetta tradiziona^ e. incontrandosi, si salutavano eol rispetto e gli onori dovuti a! loro sarado: MMnganno ¦ - cominciava Pi-Lia-Su, dopo una riverenza strisciante — o quella che ammirano i miei poveri oechi cisposi é 1'alta persona di un dio venuto in terra, il cui riveritissimo nome é KeWo-Fa? LMllustrissimo Pi-Lia.-'u i! cui casato spande !a luce fin'oltre i ec-nfini delPimpero? — rispondeva Ke-Wo-Fa, inehinandosi fino al suolo .-caiubia que! cane affetto da cimurro che io sono eon la sua própria onorevole immagino idflessa in uno specchio d'argen to! Sf- il mio magnífico interlocutore da cui vorrei sentirmi frustato e calpestato, si stima un cane affetto da cimurro - - soggiungeva Pi-LiaSu —- che ensa saro io, se nun nn gat.to rognoso? II sublime Pi-Lia-Su, asse de] globo terracqueo, cen- tro delTEmpireo, carta d':den ti tá 'le'la Fama. a mm etterá che qualora egli insista a paragonarsi a ri un felino domestiço rogncso. io non potró sentirmi ehe topo morto e searafaggio schiacciato... E via di questo passo. Una volta Pi e Ke i i loro vezzeggiativi. come non ho bisogno di spiegarvi) vennero a lite a cagione di un:; donna. Ebbi Ia ventura di assistere a! loro incontro. dopo sette mes; sette giorni e sette ore che evitavano di vedersi. ¦ Quei'a Meraviglia :lella Creazione che risponde a', nome di Ke-Wo-Fa - - sussurro Pi baciando 1'asfalto delia via — vorrá permetterp alio schifoso verme che edi sta dinanzi di dividi umilmente che i maiali sono menó porei di lui. I! mio grande amico PiLia-Su i1 cui cappèllo si adorna meritatamente di un bottone di corallo e d cui palanchino - giu sta men te verde •dito Ke. facendo croci con la — lingua marciapiede sul ronsentirá alPindegno servo, cui la sorte concede 1'incommensurabile onore di narlare eon "ui. di osservagli che é un gran fetentone. — SulPaenua vprdazzurra dei maré 1'ombra delle ali dei ííabbiani scrive che io sono un infimo granello di rena e eh • il m!o pi cru ove e radrone Ke\V( -Fa ¦'- nn cielopico monte scandí sommessamente Pi. haciando le pantofole delPal- CÁLICE mo d i dire :L.L-» j U hu / / } d i i \ \ n ii rs. ^j.1 1 \ - k\\ f—i / * / / // Dl LEGiTYBiH© - FERNET-BMNCA UN baffo. II povero cencio qui presente ha l'ar:lire cli dire al drappo-di-seta-ricamirabile mato-a-dragonl-di-oro che lo ascolta: I tuo: perversi antenati «.• dei piú remi to avo tuo in piccolo carretto a mano ad una sola mota cli'' si spinge per le stanghe e serve al trasporto di ghiaia, calce. ecc. .Mi trassi in disparte, per non sentire di meglio. I.uigi (.iiabli cielopico :1 tuttavia tro monte si degnerá di ascoltare 1'esile você delPinfimo granello di rena. che lo manda a morire ammazzato. Ke -: mor se a sangue le iabbra e sorrise. Poi battá la testa a", muro e mormoró fra i singhiozzi: - Le sagge parole d"', mio gigantesco maestro non solo ini .fanno arrossire di vergosna, ma mi fanno anche un EOITA rAM>ETlTC>-AIUTA LA Ei CE/TONE LTOMO SIOKIMONTIO — A ine potete ciedoic, signorina: d; non sono come tutti »1i pltri. u a momento nel opportuno líeiie, f àJK #0Mm Porln scionzial i. disso il pnifessor Belgilâ rivolgendosl ul librnio Paillot, ( ecii] ato in quel iiioinento n riordinare piI" di libri. nella sua boi leva iilJ.ungolo delia Tintellerie credo, si sono preoceiipati, ipotesi Paillot, di prospettare a propósito dei diverso colore delia pelle dello razze timaiie iJtire, si t ratta di un argomenio (li notevole Inten ase per lu Non vi dispiacerá, stiulioso. cbe io vo lo accenni. Paillot, risnoNiente af fatto. -o genlilmento il libraio Pailmi piace istruirmi. Íoi .Mi sembrn anzitutto eviden'a disse Relgilé clie lo ] i lie nora dei ne .ri derivi dal sole coeente ch'.' sopportano •.¦li indigeni delia terra africana. Voi potrete obiettare che PAfrica non fu sempre una torra dai calori lorridi, ma clie vi fu un'epoca in cui quel continente fu freddo come la obiezione, Quosta Sibéria. spaventa. mi Paillot, non — osservrt corBene! - non dodialmente Paillot. delia mia vete spaventarvi obiezione, tanto piú che non avevo da farvene alcuna. (\CrUAOA\fU) com Gillette BARBEAR-SE Azul é sempre agradável. Seu fio super-agudo escanhoa suavemente, sem irritar a pelle. Lamina «, GILLETTE AZUL Paillot. 7 n n lifelTOiSro^),. ¦^ ' ^^.Wi(t»M tniwwWli^ ^^^^^tmmm———^^^^ appro- v('i Belgilé che, como al solho non nveva n cl I Lo il suo In terlocutore, Lu vostra obiezione, Se Paillot, non mi spaventa. 1'Africa fu uni terra glaeinle, I negri si nbbronzarono e divennero n< ri in uu ull ro coni hiente dove il So.'e li fece dventare cosi. Quando quel loro continente non fu piú adatto ii 11 ci loro vita, pnssnrono no:PAfrica uttualc. La razza bianca, invece, obbe evidentemente, origine in iin continente glnciale: la pelle bianca, ehe i(, attribuisco a.Uo scolorimento di un |iimento piú cbe n'.a un color,-, orisuri analoçin ginnrio, Lrovti nella pelliccia bianca delPorso, in quella delPermellino, noi colore bianco delle "li d' gli iieeelli cbe popolano !e lei ro glaeiali. II fatto ehe la bianchezvfl delia pelle abbia uno strePo nesso colla temperatura 'o dimostra, tra Paltro, che le i opolazioni nordiche sono predi valentemente piú pelle bianca delle popolazioni ehe abilano al sud. o di capelli biondi. I! freddo e il poço sole scolorano pelle e capelli. 10' una ipotesi. - ossorvó il Pregevole libraio Paillot che uon aveva sentito una parola, oecupato a spolverare i libri. Tra le duo razze. la bianca o la nora. vi sono la razza gialla o la razza rossa. Anche (|iiosti eoloii si potvebbero spiegare col fatto ehe gli avi remotissimi di quelle razze vissero in continenti diversamente irrorati dal solo. Por concludere, Paillot, io attribuisco il coloro delia pel]( ai continenti piú o mono soleggiati ehe gli avi remotissimi di questo razze abitarono alPepoca doi primi uomini. 10 uiPaltra idea conforta questa opiiiione La razza bianca. ehe ben presto ebbe il predomínio sulle altro razze puó aver attinto la sua mággiore intelligenza dal genere di vita fatíoso. in ambiente glaciale, da cui ebbe la sua prima origine. como é In ambiento ostile, Ia aguzzó quello dei freddo, ipouna 10' sua intelligenza. tesi. Ma vedo. Paillot, che dimenate energicamente lo hraccia dimostrando la piú netta contrarietá davanti alio mio ipotesi. Sono esso dunque talmonto agli anlipodi de] vostro modo di pousa ro? Vi ripugnano? — Xou mi ripugnaiW 10' ehe a fustrilló Paillot. ria di gesticolare... Non fini di narlare rerehé una enorme pila (li libri si da nrecipitó fragorosamente dei nn'alta scansia sulla tosta cho vi rim-so Prof. Belgilé p.operto a guaire pietosamente per un boi pezzo. ^P^%_ jam t__\ w _} v^^V&j JH^^m^w&ÍòCmv*' -r - I fi Una delle da curiositá Ma p p in : Visitare freqüentemente, nei Saloni sotterranei, la Sezione di Articoli Domestici costituisce per lc buone padrone di casa uno dei passatempi piú piacevoli. Nelle ampie tsposizioni di questo nuovo locale ci sono sempre mig-liaia di o«^etti destinati a facilitare le faccende domestiche. STOVIGLIE SMALTATE per fornelli e -vedese. í-hiacciaic, di famosa fabbrica APPARECCHI DA CUCINA completi o a pezzi sciolti, in alluminio Fulgôr. STUFE da salotto, ele.triche ed a pe'"ROYAL DQULTON" di STOVIGLIE utilitá e per decorazione. ARTICOLI PER PULIZIA I N G E NERALE. ® Per vendite u Credito, cou il "Credito Pessoal" — 5." andar — Rua Xavier de Toledo, 14. MAPPIN STORES ^1 b 1 i Uoberto Pcrshing Wadlow, 1'uomo piú alto dol mondo perché raggiunge i metri :....(> di al.ezza, e pesa due quintali e mezzo ía parlare di sé in questi giorni a vendo presentato querela contro un medico dello Stato di Mor.tana.il quale in una rivista scientifica ha pubblicato un árticolo in cui é detto che queito gigante non é affatto norOra il giovane chiedej un indenniizo di lüü mila doilari dairarticol-Sta e iãl) nula dollari dalla direzione delta rivista. Il padre dei gigante ha riiaseiato un a.tesiato in eui dice che suo iiglio é uno dei piú bravi e «ci piu obbedienti di tutia la ligliolanza che egli possiede. Ai_.ro atte_lato in questo senso é stato iilasciato dai maestri e dai condiscepoli dei gigante. Pensate: la richiesta non é stata eccessiva. Müle dollari per ogni centímetro di altezza! E ltí centimetri di abbuono! Furbacchione d'un Roberto! +. 1 o or ti caria inale. * o c. # ln un villaggio delia Volinia, due conpadini hanno testeggiato ieri l'ottantesimo anniversario dei íoro matrimonio. 11 marito ha 103 anni c la moglie 101. Vegeti entrambi hanno voluto solennizzare 1'eccezionale evento la benedizione prendendo nella stessa chiesa ove si erano sposati. Assistevano alla cerimonia cinquantacinque discendenti, dai figli alla quinta generazione. II figlio maggiore ha 84 anni e 1'ultimo pronipotino sei mesi. Ció dice che se il fatto si potesse. estendere. a regola generale di vita, Pumanitá, cgni 100 anni, si moliplicherebbe per 25! Accipicchia! lio mangiato, mangio, mangtrò, sono i tre tempi quotidiani piú allegramenle usa ti nella coniugazione dei piei ato verbo. 11 modo condi/ionale, invece, é una delle espiessioni piú tristi che esistano: aviei mangiato, mangerei, putessi mangiare! >;: iii dieci mila miglia, io vengo a trovai mi interessai, e paru* in causa, con un cer.o üiritto di impiceianiicne e persiuo di intervenire. # AFFABILITA'. Arte di parer propri inferiori. :|l >;i In una lettera a un giornale, un pedone si e lamen.ato che ia maggior parte delle donne che guidano 1'automobile non sappiano assolutamente cosa fare in caso d'incidenti imprevisti. II vero guaio, invece, é che in tale caso qualche cosa la fanno sempre. ii« «ii Nel cum maré tanu oechi li' benigni coi ? Golfo di Patango, alindigeni si tulíano a armati di coltello e iolcon i pescicani sotio gli di un gruppctto di tu- listi. Sareste voi capace di íare altrettanto? — chiede una bellissima signora al suo com pugno, il marchese di ülisson La Gorge. II giovane gentiluomo, usaMARTELLO. to ad ogni spoit, sorride. Roba da chiodi. A me un coltello! — e* * * Quando venne conferita a sclama. Due minuti dopo, ecco Pc* Giuliano e Lorcnzo de' Medici la cittadinanza romana, in rcico marchese iarsi inconofíerto tro a un gigantesco pescecaCampidoglio venne "per la infi- re che lo guarda cupidaun convito che nita quantitá ed abbondan- mente. Vittoria! ma no, ec:.\ di vivande sarebbe stato co che il marchese di Glistjufficicnte a saziare quasi sons La Gorge emerge un atlimo, getta il coltello sulla .utto ii popolo di Roma"! con un gesto di disperariva Certo é che quando i Mezione e sparisce in un riboldici si mettono a pappare... lor di spume. E' fini a! — Ahimé! — esclama Ia sicamLe macchine hanno biato tutto, compresa la po- gnora — avrei dovuto immaginarlo. Egli era troppo genlitica e il senso dei diritto: il pesce giacché quando a me é dato tiluomo per toecare col coltello! sentire, con 1'affare deila raIa con dio, e tra poço vedere, II massimo delle portate televisione, quello che dice e fa un popolo anche lontano venr.e raggiunto nel pranzo sj: donne •£ intellettuali PODISTA Cassiere mancato. Si ha da Mosca che un infermiere analfabeta dellV spedale Giapadize di Basú,ha propinato a cinque pazienti un potente veleno invece di una polvere per il mal di te.(lia. Quando si é scoperto 1'errore, era troppo tardi. 3 disgraziati erano deceduti. / Ha si vt ra inehicsla Im pt ria•'ln assodaIo i Ir I 'ul llssnlsr l imo in ft cm a i'i il SUO iloVl /'» ,- perché ad ogni animalalo il dolori di lista tra, intanto, passai a-! * * * CARICATURA. Alcune insolenze a un individuo, col pretesto delParte Mangiare!. . . Ecco il piú potente dei verbi attivi che per essere coniugato almeno due volte al giorno assorbe buona parte delPattivitá umana. Dottore, voi che siete uno spécialista dei fegato, inse-natemi qualche ticetta per farlo iu uuiido! üb i 1 a che Madamlgella cli Blois of fri al príncipe Conti chc si vide servirc 480 piatti diver si. II principe Conti schiattô Ma trentadue anni dopo. Certi stravizi, prima o poi, si fin isco col pagarli a caro prezzo! * *< _ MUSICA II rumore, piallato, (omito e lucidato. i;« r.i * La donna é certamente una ücne piu bene e injuíiessantá scoperie: essa si nova neu u,i,a»iâia anu siato Uücro, e nona proporzione dei oo %: iagionc per eu» uovicüoe uppanre un po' curioso u tanu ene 1 anro .0 % la consiueri una cosa tanto danede u capirsi, ed e impressionante che il ti- % non si sia invese mai proposto un problema smiile nei riguardi üel 4«:— iampante prova che le donne ci conoscono benissimo. Siando cosi le cose, noi uomini ci possiamo diviuere iu oue net-c categorie; — quem che comprendono le donne, e quelli ene poverini, non le comprendono, 1 seeondi avranno sempre deile delusioni mentre i primi invece, anche. Dallra parte, i progressi den'uomo nel campo delia conoscenza delia donna, dalia sua scoperta ad oggi, si possono definhe irrisori: eppurê 1'uomo é riuscito a misurare la distanza che passa dal Sole alla Terra e dalla Terra ad uninfinitá di mondi lontani, e senza sbagUare neppure di un eentimetro é riuscito a vedere chiaramente esseri grandi un milionesimo di millimetro, a costruire aeroplani a 800 1'ora, ad andare nella s&ratosfera, a inventare la radio ecc. ecc. Segno che Pintelligenza non gli manca. Forse dipenderá dal fatto che non si é mai applicato alla scopei'ta delia donna, con un certo método, e che non c'é stata cooperazione fra i singoli studiosi, ognuno tenendosi per conto suo i risultati ottenuti. Ci vorrebbe un ufficio, tendente ad unificare sforzi ed indagini, una specie di "Gabinetto sperimentale per capire la donna" in cui tutti dovrebbero prestare la loro collaborazione, dicendo francamente quello che hanno potuto o creduto di capire. Questi individui, dotati di rara perspicácia e di speciale vocazione, potrebbero essere i funzionari addetti, e costituire dopo un tirocinio ed un esame, il primo núcleo di diplomati per 1'esereizio delia funzione di "esperto delPanima femminile." Ci sarebbe un gran belvedere, come se la caverebbero alla prova pratica. i 1 p a s q dal diário di nna signorina intellettuale MARTKIU' - Da quanti gior UJ. min piccolo, caro nffeltiioso diário, io nou vi rso in le Ia piunu ,|ei miei alTanni .' Pa quanti lu mie lacriinc cuide uon giorni ed •colol-ano le rigllU frctlolose biauea, ilicguali, che la mia mano vciiata d'a//.iirrn, sulle tllü docili CÍll .' p;igilie, frutloloSIlllK lltO tl'UI Im un mese.' Pa due mesi.' Pa Da quattro mesi .' Da 1,-e mesi.' ^iiupio mesi .' Da sei mesi . Xoil so. Xon rieordo. Ma che imporln il tempo se lo ancora ritorno a un'amante docile e iule come soddisfattu se cliiedo ancora alia discrete/.za, alia tua ufiottuosu ció che il simpatia tua silenziosa e non sa darmi mondo non vuol u i 11 1 o o II 9 e a toMAll» >(*.- Offriamo ASSORTIMENTI NUOVI E GRANDIOSI PER darini. Ma forse tu, piccolo curo aí1'etUio.o diário, vuoi supere cosa hu fatto in tutto questo tempo 1 A dirottoj lio pianto! l.bl.ene seru, dalPalalia limttillil dalla .,| Ho inunonto. pianto ed ho |Ki Ho sognato di piangere, sognato. sulla poggiando il capino stanco ho Pd ninato. spalla dell'110 stelle, le che queste sognato lima, si di lacrime sjdeiidciiti staccassero dal ciclo e veniss.ro oechi miei no' nascondersi a o Prezzí Accessíbilissimi stanchi. i poesie, Ho scritto purê delle diaaffettuoso caro mio piccolo un in ho scritto l.e giorno in rio. il volto mi enrezzava vita eui la mi e la natura parca piú bella. 1'anima rideva, eui Pu giorno in il cuore cantava e il fegato ripo-uva. Vuoi seiitirne qualciina, mio caro affettuoso diário? piccolo Po vuoi . Kbbene, aseolta, ti diró la piu' bella, Ia piu' gaia: QUANDO PA BIAiXCASTIVALBA SPUNTA (Lamcntazionc) Quando nel ciclo 1'nlba biancasira syuiita e tutta la natura sorridendo si riáesla chixisa ii>Ua xuia stanza con una ixbia in mano e nn ceio m ro in lesta piango. Che te ne sombra, mio piccolo caro affettuoso diário? Ti piace? Ebbene te la regalo; nascondila pagine come |'r;i. le tue bianchc sc fosse una dei pensier viola. vuoi ascoltarne forse tu Mu Una meno fria nora un'ultra? volu, meno inor.dana? Si? Ebbene odi questa: P 'AMATO BEN (Delírio) 1'rona sulla bara ehc 1,'amalc spoglic de.Wmnalo ben racchiude Schaedlich, Obert & Cia. io ghigno, e carezzando il freãâo marmo ch'al corpo suo fa da coperlu sussurro : Xon ti ricordi che gamhe s tor te ave vi, che gambe ncre. grasse, pelosi, bre vi.E' bella vero, piccolo caro afL'ho fatta leg fettuoso diário? letterario. critico mi noto gere ad Ha det entusiasta Xo é rimasto molti to che dovranno pnssnre legdi anni prima che gli capiti mia. la gere un'altra poesia come Mi ha raccomandato anzi di non faria vedere a nessimo. — Poesie come queste — egli ha detto — le dcbbono leggero solamente i posteri! Ed ha soggiunto, non so bene "Figlio mio perdonaperché: mi!". Oh quale insondabile abisso é I'animo umano! Forse i miei versi, soffasi di un'intima e sconsosin lata, tcnere/.za, penetrando suo dei nelle piú intime latebre Rua Direita, 162-190 avean rievociito tutto un e tetro. passato pcccaniinoso I/Mm eompianto sinceramente. [Io tentnto purê di earczzargli e niateruamcnte il capo dieciuto — eosí, Parlo piccolo stanco. ma egli nodiário caro affettuoso masi — mi ha dato un forte coP " 10 esclanmndo: po sul braccio statevi un po' ferma con le ma uü". Ho compreso ed Im desisti to. Egli vedeva diiinan/.i a sú surge re i fantasini dei tempo passato: sjm-t ombre confuso ed indeciso, lOgli impreeanti. tri sòlcnni ed trista finalmente sentiva quanto Ia sua vita trascorsa fosse stata e tcineva per la mia purezza, per Ia mia indefettibile innocenza. — ho mormo "Oh pecentor!" rato allor scuotendo amarainente il capo. senzn nemE in sull-istante, lu» momento, un meno pensarei dato alia luce cpiesta breve poe sia che, prin che a lui. a te, piediário, io affettuoso colo caro dono: IP PECCATOR animo, (Spasimo) A Cario perché si emeiuli. .1 lr'c Ia notte In tuna uon rispleudi. Son sji' uü i laxxxpioxii son sp> nll i fanali. /•;* colpa flelVAsiexiüa? /•." //// uniislo alia d lüralc? \'o, i' il pi cantor clxe passa r il pi ceai or (In coi picenli suoi h luci sjx Um il ln n disiruggc i l'ulma. Sí, hai ragione, min piccolo ca i-0 iiffettuo.so diário, (- una poe sia un pn' morbosa, profondn e tor ntatll, ma tale era, in qiud momento, il mio stato d'animo. I/ho rieopiata in bella calligrafia su di un foglio di carta a ma lio 'ho inviata a Cario. Pa eom e I prenderá. bo spero. XelPnttesa, min piccolo caro affettuoso dia ri,,, mi serro nella virginale alço va, e piango, piango, piango! ;/ Iriifiii/iil"!' 10 i I p a . s q n 1 esporte o' ç ii i n o 1 1 a e e m pilulas "amigos" Assim se escreve a historia - Rabicho... - Oratórias - 0 torneiogallinaceas - Entrevista com o sr. Piccin Rino - Phrases celebres tapeação - Funcção - Que pena! - Ultimas. Os nossos m^^M adi ino o tempo para aclarar certas coisas, disse iiiii philoso JyÊ | I1'1"- '"' ,'11 iiflid (pie e. s: vellio barbudo -• mal cheiroso deve ser eslá com inleira razão. Polo monos om parte. i 'nino vae o lubi, lá i in casa .' Minha sogra, di/ o surdo, vae indo muito bem. e10' bem de vêr quo qtii-pró-quos se succcdom quando Im muito boa vonlade de pi rte :i p rte, 1'in em falar outro em escutar. \f ocê viu (|iie bella Quem.' E o figura fez o Palestra no tal de tornoio-inicio? mu caeliorrinlio.' \'ae indo bem obrigndinho! assim se escreve a nofandn historia. Quando o Palestra perde, ha um barullião dos diabos. Quando lu povoru bianco-vorde ganha... lOu mil' escutei bem . . . certos jornaes, , ntão, (pie se liniilaill u dizer, todo o anno — ro-as de lodo anno paru os "amigos" do Palestra quo o esH;i nicraldino joga mal quando ganha. 10 (punido perde, o advor ' ¦ ii rio burro. . . jogou pra Vê-se (pie (' partidarismo cega essa súcia de torcedores deslavados, 'i1'1' expandem a sim paixão pelas eoliiaiaas dc certos órgãos (pio se diz iu . . . p;i lha ços. . . M * nada coino um dia depois de outro, <> torneio inicio coe nialiira, como disse dissi O lisporlt serviu para apoajos em miniatura, lar os "amigos" do Palestra So os órgãos humorísticos, mi lata acepção dn termo, é (pie se mautiveram uu attitude do chove não molha, desata e não desata.., M/ •' s dansar "li" •'¦ a ciranda, cirandiaha... 1.1'I.P' prá vê o Coriiilhians DA POMI0RAXIA ga- RABICHO. . . sabem o que é rabicho. Hum... Não queiram arranjar um (pie lá vae :i lua economia o mais o socego burgiie/.. Pois ao (pie Vocês parece u Liga está earabicliada por nós. Isto, positivamente, nâo nos lisongeia. Acostumar a deitar com mulher gagá é amanhecer "giigado". () rabicho t\;\ Liga por nós, não nos interessa. Somos doim- velhas. Agora acaba a Liga dc nos pedir perdão, ti;jocllmiulo-.se a nossos pés como qualquer barregão de insalubre soslaio... Acostumada a levar uo coco, n entidade futebolística carnavalesca paulista sofIre t\n (lostempero desregrado dos alcoviteiros que pedem pra' apanhar. 1'orisso fica quieta e supporta as chibatadas do nu gaterio. \r;nnos brinca dc casa .' liAI LIXACEAS OI? A TOU IAS " (miro dia ns directores do futuroso Gallo de Ouro... sem MÍ-t;i (ainda é juvenil ou pintiuho) endereçaram um officio lyÊ ao orador dn turma, o celebrizado Cicero Varzcano Antoninho. afim do (pie este participasse de uma reunião agitada. •Xu hora das comidas brabas, o Antoninho não gostou de uma coisa torta e inctteu-se a defensor das massas impollutns. . , aliineui icias com miolo de gallinlui. I' m :| conta. O "ininiigo da ordem" enibatucou e não metteu a vida no ^m-fn porque o violino estava desafinado. Quem e une pôde com o verbo do homem, do Platão da republica da Biigunçolnudin. Porisso us coisas devem andar direito,, sinão la \ae pau no alto da syuagoga. Nós, que estávamos apreciando a reui-iüo pela televisão gostamos da altitude do Virgílio Varzcano. Com ( il< é uli nu liiitata . . , mj^0 1'K'CIX. . . PICCIN I.XIK). . . deuses pu in e os homens dispõem. O plebiscito do Esporte con tinua em pun i nsceiiçáo. Os iníllimiarios entram com o milho Os «' o Piccin uec.i de ucris. Porisso destacamos o mais intelligente dos nossos redaetons paru em revidar o líiuo Piccin. o homem dos sete folegos e dos 21 meio instrumentos. —• Como é isso "seu" liino. Pnji0 un caiigiea... \*ocê está duvidando seu perneta. Te quebro os óculos! "bote".' Calma... no Piccin. Quando é quo vocês vão dar o lOspere o verás que o espirito de Mussolini não mente. Quando chegar a hora II, e os trouxas pensam que estão com a viagem no papo... /.ás... traz... entraremos com bilhões dc votos que deixará o inundo embasbacado. O inundo e o Nutro S;iliiiuos satisfeitos com aquelle terremoto iiqilido InstroMi e absorvente! •x * * todo... em nadando idii.Asios cioi.iomnos João Anselmo fui iiieller me nesta, Raios ipie os barrcii. nas syinpathias cima... Hstoil sempre por populares. '/'( Porque in nli 1'orgli urin Oiiçani me, Vejam (pie artista da pelota o mundo vae perder /.' o n idas O "Diamante Negro" ainda não está lapidado. 10's miiy va- Peixoto Iii nle. l.á pelo Vasco us coisas uão andaiu... voam para o precipicio.., Fi ilrighi Iluminei Aqui e lá más fadas ha... Caprichos do destino. Amores contrariados. — Carlos Lopes O TORXEIO INICIO. . . DA TAPEAÇÃO a tapeação 10 sempre assim. Começa devagar e no fim... é iibotoar o paletó pura preservar o rico diiilieirinho das garras Começou liguistas. Todo mundo diz (pie aquella droga foi boa para pensi" o sacco da nindastra em troei de umas miserus permanentes. O que houve de bom lá fórum só o Palestra, o Coriiilhians e o S. Paulo. O resto não valeu a sola dos sapatos de chute! * * * FFXCÇÃO leremos nova funeção nos diversos piendeiros Liga. pela Domingo Abotoae o paletó... incautos bipedes! dirigido QUIO PIONA! O Hsporli : " lOscievein nos, estranhando (pie tendo cinco directores da Escreve Liga de Futebol do lOstado de São Paulo se manifestado a favor da demissão collectiva da directoria, a proposta Sylvio Lagreca cahiu. De facto, cinco votos ó maioria na directoria da Liga, porquanio esta ('• composta de nove membros. lOntretaiilo não houve cinco vo tua u favor da proposta do veterano technico, mas, sim quatro. Foi somente depois da votação, que um quinto dirigente, compreendendo melhor o verdadeiro sentido da proposta de Lagreca, manifestou-se a favor, mas já era tarde, porque a mesma havia sido rejeitada..." Que pena não ter acontecido o (pie devia acontecer... Porque lá, naquella bagunça, ninguém se salva... das proximidades da megera... ULTIMAS os jogadores brasileiros, que foram disputar na Europa a Taça do Mundo, regressaram, disseram que Domingos não fez penal em Piola. Agora Martins, escreve dizendo que Do«nando min gos fez penas porque era indisciplinado... IOiii que ficamos . Houve ou não houve penal no jogo Brasil X Ita- lia ? Tem a palavra . . . perto d" ¦¦ o sr. Thomaz #M IockPv - Club v*Hw jvvnvjr Domani, il veterano .Jockey Mazzone, '''' que "'time viu as coisas tre corse sono pretas ;,i ií«',,í|,k« «p„sqiljno» riser- Ai |L,tto|li d(l| (ii!l. nio i nostri púlpitos: l-.a corsa: Atala - Ardorosa Clube fará realizzare nel Prado Aspasie corsa: Ará ., . Theda-Agá -¦•' , , •> -x ,,„,.„„. ,.,i „•, interessante da Mooca un a ra , • >." corsa : dalenta - Japão riunione turfistien settinianale. Jardim Rapsódia -OlimlOnu.lação" avre Scorsa: Nel prêmio" (llonsta 1'uida mo un nuovo incontro fra i valo- . " Ecllptico Villlll.v — !)''' «0,'f«: Abnir cavalli: Xcn rosi «nhuitre - Ovapock , Arbolilo — Suassn - Papeche si presentano in ''•" l:0''sn! Premiado ^otannn ^n inibam di aliena _ nmgnifielie condizioni Pilhinho - Mist mento. Qnindi é da sperare mia '' corsHS Nliandi al tralotta assai emozionaiite Xen - Premiado .,,,,„ S.«' corsa: AI un r Ln ore inizio alie !).a corsa: Nho Xico l..'a corsa avrá 1.3,20 precise e si reali/.zerá tor - Midas con qualunque tempo. \>1 14 '!'.', 14 12 'H Il' 14 - Rela- STINCHI 23 p a s q 11 Ti í) (5 O O 11 a ri la Butterfly Ormai ci aveva proso lu lissa/iono. Apponu soiiliva i colpi di granciissa dolPorchostra. ( ho nella sua testolinn bizzarra si trasformavano iu cannonato. correva al porto ugltaiido handierine americano per saiu tare il marito pródigo, che viceversa aveva messo su casa in America, o non tornava in Giappone nenimeno con lo cannonalc. • La povcrii liuilorfly ó Lnnto malata, ogni dí piú (leButterfly ,é clina. la povera eondnnniiia! balhotiava Suziiohi, ineiiranto dei direiloro (porcln stra cho Io faceva cen no di smottorla, perché col non Poli''me Ia Giappone, (•'entrava affallo. Alle corte: Butterfly, stanca di uspettaro il fil di fumo. dopo aver regalato le Imndie- MARCA REQISTP. N? 36571 INFERIORA W6.A. SAFRA 193Ô VINHO CHIANTI EMBolo|^^__ Blltta giíl la pasta! Butterfly, osclamava allora aiigosciala. riont rando in casa o riponelido Io bandiere nella uaftalina. Ma quella cannonata di poro fa? doinandava la fida ancella. —. La solita fregatura! ora piagnucolava Butterfly, il cannone di mezzogiorno!. . Putta giú la pasta, ti dico! Ma la povera "Farfalla di burro", cosi piccola fl tanto innamorata, non sapeva resistere al fil di fumo cho si sprigionava dalla pentola. Lo metteva acldosso una grande malinconia. Un boi di vedremo. . — o avrebbe voluto aggiungere: -So Dio ci dá un ])ó di saiuLe...". Ma nel libretto delPopera non c'era questo importanto inciso, o doveva farne a meno. FRANCLSCO BERTOLLI V> vino americane al bambino e l avergli racconiandato di fari i lu birra pi r spregio alia proibizione ehe c'era a quel tempo, si [vcv il karakiri, una specíe di laparaloinia casalinga ehe si usa in Giappone tra 1" persone di riguardo, e modei ri ira Ia costernazione pubblico, Iniiliie dire clie la será dopo, replica, per via che ii karakiri fatio cou lu.ne Gillette usate non aveva tagüato nemmeno il cbimono di Butterfly. BelPinvenzione le lame di sicurezza, non c'é che dire. LUCCA- IT ALI A IMPORTADO E EN6ARRAFAD0 POR BElLI,PARDINl£C,AlTDA RUADOSGU5MdE5,31?3l4 ETEL.4-1070 E PAULO SÃO © ANALISADO N? 4903 consolazioni PF.LO S.S.EST. S. PAULO SOB t APPROVADO SOB N°4443 imprevedute , Vedremo... cosa? — Iml- bettó Pancella. __ O belln: spuntare un fil di fumo sulPestremo confin dei maré! Se viene in areonlano il fumo non )o vedrete di corto! — obbiettava la sorva. -— Ciá, é vero, ma lui lo sa ehe io aspetto il fil di fumo, o accenderebbe magari la pipa por farmi omaggio. * \ ____ \\ \\ P\;V\ v—\- \ '''mm l //í^^/^r _^___^_\M ^¦•'^^ _\x /! ^~^''~¦-' AW \ "\ / \ Ji _^/_\_\\\\\\\\% m_É V1GNOLI ÓTICA DE PRECISÃO OCuuOS 0'*CE oCZ lOOGnQnS D« J.VIGNOLI OTOMBTPlSTA RUA lia BADARQ66 m\ S.PAULO ( LA IJj LA IL LA Fiitz, il MAROHESA (inoieiidò) MAKOHESE piangendo) MARCHEM — I Mgli. MARCHESE — Sí, (avó MAROHESA (con uno cameriere cccoslovaeco. - — í figli. . . — Sí, sí, stai tmnquilla, caia, li cumó io. . loro anche da madre. . . síorzo) — I figli (li cui vai tanto iiero, sono di i 12 1 n P o o n 1 o a n ' ' l,|: '.* jtlivllli nori, lllüilli «• . itn in i*('KJíl ul" mi rivistn **'* i"' ;" l-IVllí lllti (11 |K'll li. l'(l| |ll'll soiiy.il clio il i'1 ggiinoiitii iiih-Ik! Avoviino liiifi-liio lungo, "(WMrlI;, eoriiu.ssu. llloido, UU1*0. (li IIIVIMIUI. hilIMIM,: lll hilMlolinv -Ij-llllici <¦ lmu-. ¦liiiiii-civvlHfi .•»¦¦ pii.strniu _ sVrn mlitd un» «-nl I vuinvii i-iiii('l.iur.islulln -li Munlru «««ir un v hcuIv no,* Io pi,,.',, viu, con I" ii.niit.lli., ln. i dotto , , riu.in_ 1.1-lM'tn. |hm- fH8i.ru Im-ilnto, noi ll,'l vncc. wW, dioli*.. In por* i.issnriui nouiiiito íi unpo »i.*so, I;,: .'" «u^iii'.'". . . \M-iip iii nome dolln h l*.;;.'. , niiM-ciiiimicli lui. l-pii Vi In Hlinr/n min nn nio |ii«l«.i (lll tiIIII UCIIIlpIlgllill lll | i tlplltll XicnlIllll l'l p snldnti in Lriiilil»ii i'(»ssii, pnntnlo- meritata fucilazione ~ n'','**».,';',**'*^-''''''''*'* ''yv% •*¦ *SJT"' ftlnvo noi mi" studio nspoUiin ,':,, |*,,r;i di cuiifi u, !it'l'(indut(i in d¦ .si sofficu poliroíni, fissiivo ''"Il dol n<-oliio trnsogniilo lu riiiniiiin 'nprí. ,... miiiot lo, (punido In portu • di cnlp I ''iii i*ó impei iiosnnieul Aiisiink1. Pallido. C!!iiii*;isti'll:i. Spiitiril o • mi disso. /.iiiii, Üioliiuso l«*i portu, -i guiirdó ul clio iiecortíirsi ti,nm (•oinc pi l* 'onilKi tesl inmiii. si liisoió min \ ciidori. in nun p(ilti'(iii;i. ('lie \-j acendo .' gli cliiesi, -l;tritiii1 ii . ii Mi (¦*(.' cimiiki 'li iispettnro clie 'úlisito dd i\\ si fosse eiiliiiilto I . ripeté: Poi i.-i corsa /. i l t ii . K con iniii vo -li 'i i'.*i uu sof fio ii«-fíiunse: Xnii Io dito ii nessuno. Xo In, 1'nt 1 :i mui líi-d.-su . lin pMssulo ii, rivislíi iii! rojígiinoiito scliioriito soiiy.n i-Iíi- so ii" uccorgoísor». 1 >i in : clie so iicoorgi sso i 1 scir/.ii i*i'ggi monto. M i pare un po' forte rpiollo i Im- mi riioeontiite, liou potei :i ' 'diniiurpio oscliimnro, inono di dlloini 1-niiii' ;ivoto potntíi oompio ro iin;i cosi st rnordinariu inipro SM . <' *.-1-.-1 ou roggiinuiilii soldol;i r.-itn strudn, ripro^o per i " i:11-11-1• ll.-i. Kiipoto, In strudn solciiitn, mvovii ouso Plisso coi teti i rossi. o i' roggiiuoo.t ii cru ili us s.*iri. 11 'i pensiil i.: so lo piissns-i ' l*n déinono mi sof fin ii r'r. istii 'nn I ..'I ecliio i I coiisigiio . \ ;i uell t nliizidiio orn forte: por In st ru'or«i\ «*imu olio in o il i'i-;.' dn imn o simile riPoeciisione ^iinoiitd. non mi snrehlio |iiú cüpitnta. Si Oliiiirustollii ripreso finto. v<-(|i \'.-i (•lio il ricorda dolln st ruor iPiiiirin iiiipro-n receitava enor inouioiit o. I ii ilu fntiii. prosoguí lii; sou messo n onniiniuiiro lungo il rog^i monto, piissnndolo in i¦ 1 \' 1 Si.|i/;i stn col ponsioro. iivorne 'ji I ri íi . lin percurso tutto il 1'ron roggiinonto to dol gunrdiindolo 'in-i-liiii. ri.ii lii codn di-ll perdió olio lo si nvo pusin ii on pisNoro K difut l i non s,indo in rivistn. so uo sono iiocorti, il colpo é riu scito plenamente, Unn cosn liei lissiiiin . Pensate: non nvevo inni pnssnto iu rivistn un rogginiuiito. I'] loro .' oliiosi —¦ Loro olii .' (Quelli dol roggimonto. Loro li, l ninipiilli, senza su loniiiiinnu ulu l spol nro num muno Orodu olio fnoeiido. stiivo quello i falii miui. vano olio inidiissi pur —• HeUissima . Olié, ma, ilii-u, usolanió ('hiarastella — non mulato a rac contnrlo n nessuno, adesso! Vi paro! Wll/. - Nun vorroi • t icei. Acípiu in Xoii vi -alli in n -1 roínlin/./.iiro ">'¦ iiii S;ijm Io, ' Disse uu grandi imperatore: il denuro non ha oclore; ma se passo il müioncino manda uu certo profumino!... Iroviirini noi pn* liui-i-a con t ut i i. monto 'li nudiiro ni (pintt ro voul i: Ia lu olio lin pns- k Cittadino! «L ' * Giovedi, Sabato. Dome- I nica vá a divertirti ali'Aperitivo Danzante delia " B R A S S E R I E PAULISTA" finalmente , Ml O' -.--.¦. . ^fiyyCr >*0-^ . i Ijcnoj .Aviei deciso di pirndorc quella clie ini avetc moslrato pur prima: onnai. . . ó giá passata di moda!, . . ma i 1 p a q u 1 n c o o n o SCIOC «.bezzâio Un Vir i nali il 20 Maggio: bre. Cosi tardi? — salta su uu raffinato Ali! Xo. caro, non é igienico! Noi andiamo al maré próprio allMnizio delia stagione, a mota giugno. l'ac(|ua é piú pulita! Bell" il Martino Frontini, scocrivede), ((.(.(.ol(), che si ei;, in sua ultima conquista: Ma io vi amo, vi adoro, io vorrei essere il vostro umilissimo servitore. . . Va lá. va lá. Martino: pveferisco una cameriera. Enrico Storto o hino Pinosi ni (o grande Industrial)) Brasserie: alla incontrano B' un secolo che non ti si vedo piú! Dove sei stato tutto — si informa questo tempo? offusioStorto, dopo lo solito ni, In prigione - • nsppnde mi hanno schiaffato Lino dentro perché andavo troppo lentamente in automobile . Troppo velocemente, vo-rvai dire. — No, no: andavo lenta- in | l'1'SOIie un Umberto Sola Advogado,nel suo villino alla periferia deliu cittá. fa i suoi deblltti di apicultore. la cosa spiega si. ó molto faticosa o di inicie non nc ho visto ancora una goecia! Peró sono molto sodche fa -''.a Vedi ssi clisfatto! nn crediad hanno combinato nua tore rlio é venuto con "letra" in mano. . . bella Francesco Costantini, i] nolavoro, di stro ex-compagno oggi ottinio collega alla pre-Fanfulla". clara confratella si confida con Goeta: - li mio difetto principale i' iu distrazione dico distrazione Immagina (lie iu mi produce persino 1'insonnia. LMnsonnia ?1 K giá. Figura ti cbe la di chiudere notte dimentico . . gli oechi. Luigi Gira reli. LMngegnere viaggio ultimo suo durante il in Europa, ha visitato anche Ia Grécia, e lo racconta con ciualche grano di compiacenza. Oh. lia visitato ancbe la Grécia — lo interroga una puriosissima signorina. E mi dica un po'. ingegnere: tutte lo donne greche hanno veramonte il naso grecc? Benintesp - fa TIn.g. Oirardi. Perché ben inteso? —insisto la signorina. Xon crederete che lo gre(dio si 1'acciano árrivare il naso (lalhestero. . . Mik Carnicelli non sa come h varsi di torno un'ammiratrico esuberante. . Ogni giorno elie passa. signorina, diventate piú bella! le disse 1'altra será. .— Oh. caro Mik. . . . oiá, giá. cara signorina: sarebbe che <- perció penso fra. ci vedessimo meglio se . qualche anno. . Umorismo inglese, Giuseppe Masi:" grande? Ob, si! Fcco. Allora ii gontleman prende il bicebierino, Io posa sul pavimenlo davanti alia poria >• gli ussesta un vigoroso cálcio: Quando si é ancora cosi piei ini .rida non si lia il dirit lo di eni ra re in un ba \'. piú mente e sono riuscili ad acl'aha macchiim ciuFlarini, "sbagliata" vevo poço prima. secondo l cli 13 e velocitá Alai si ('• daio tanto valori' ai .•¦«•colidi o alie loro fraziotii. coillU a 11 mi hiieiite. 1'orflno io Datomi un whisky, iavan incsllo II camerierc 11 al elionle un bicebierino pi r i ji mpirglielo dei triste IIquocp, quando il gontloman lo iui errompe: Xon uvete un bit íbierc 1/ ARGENT03COPO I riiffinatissimi visti dal cav. Elia Belli. Un Tizio diceva: — Io j bagni preüerisco farli sempre nel mese di settem- entra Mania liar. Temperamento dolce, accomodante, mu rei lamente urruu qualche fasticlio: xon molto calmi; mu, ció nonostante, sHfigolferan, purtroppo, in uu di:<xidi<>. Piú tardi 1'agiatezzct e un vero amore aj))>orl<ruuiio gioia al loro cuore. . . Tíiiíi Cnpriolo ed Halo Rertini hanno comperalo nn Landem i' ciii queslo percorrono Ia campagna isolandosi nn po' tingi i ammiratorí e chi gli scoceiatori. Bisogna peró dire ch''. mennel Bertini é abilissimo tre • meLtenpur pedalare, Tina doei tutta ln sua buona vonun é tanto esperta. lon lá Un giorno âelUi scorsa settitentato mana hanno perfino nun salita, e Bertini se ln ricorderá per molto tempo perché per árrivare in cima dovette impiegare t iu ta In forza dei suoi saldi miiscoli. — F' dura! - esclamó Berlini asciugandosi i! sndore. Eppure lio fatio dol mio dichiaró Tina. gnarmeglio —. rada percorsa si la dando So non avessi Erenalo con tutüi lu mia forza saremmo seivolati airindietro! gentleniun a raccontata Histoire juive, Caído Farina: da Aronne va a trovare il suo amico Isaia e gli dice: ¦— As.coitaini. Isaia: tli sei fucoltoso ed io sono indigenl . 'a tua fortuna.. Dividiamo Xon mi oppongo, Aronne. Se hai due cavalli. me in dái uno'.' s'i. Aronne. Se liai due \-acche, me ne dái una ? Si, Aronne. —¦ So hai due muli ni" ne dái uno? Si, Aronne. Se hni due galline, me ne dái una? • Questo no, Aronne! ¦rch oli. perché mai? mi dái una vacca, un cavallo, un mulo e non mi vuoi dare una gallina? — Ebbene, si. te lo con Fesso, Aronne: pendo'- ho soltanta una. vacca, un cavallo e un ma di galline ne ho mulo. . . due. próprio Inglese, Vincenzo íl dott. soggiordurante il suo ultimo cuando ebbe Europa, no in sbrigato gli affari. ando a riposarsi a Xizxa. dove un grupdo di rttssi bianchi ha Fatto "restaurant" causorgere un II padrone, ossequiocasico so, ando incontro al dott, Ingloso il quale, seguito dal suo fox a pelo ruvido, si degnó di concedere il soprabito, il canpello o la musoruola a un gale dignitosissimo porlenato tiere. Finito il pranzo, il padrone si awicinó alla sua 'avo'a o gli demolido: II signore é contento dol pranzo? Si, — rispose il dott. Inglose senza convinzione. Il signore non á pienaEppure il mente soddisfatto? era il caponostro capo-cnoco caso. ogni In cuoco dello Zar. (hs(iccll)ia te, (dio .»()- gliono per l o re ore «_• ore in i oiiversazioMi (IA 11II o ha nali. uno st ruordinnrio valore a i mi in lllltl, (|iiando si irovano... 1111'iiutomobilo. Essi perdono Ia pazaoi/a «• si st íz/.is :oilo ir I momenio in cui devono ced ¦• re il ca m lll ino a u i;'alt ra lllttfcliInu o quando sono obbligati a ubbidire a un segnnle lumir.oso. Essi vogliono correre, volare, essere dei!" vere sacite! dal delírio Sono affetti di UiPattesa delia velocitá/! unru frazione di secunde costiuu martírio. fuisce per loro Incapaci di dominaro i propri vogliono stare samimpulsi, a tutti, anche a innanzi pre i oslo delia própria vita e, ció '¦ di quolla dei che peggio prossimo. In gpneraie, le persone che dalla doniinure s: lasciano ••mania delia velocitá", sono squilibrio di vittime di uno nmori, che le f nde impazienti, precipitate e pericolo.-íe Quando il male proviene dalla mancanza di fósforo ed é accompagnato da perdita di meinsor.nia, nervosismo, moria, incapacita di compiere lavori ii medicamento continuati. il Tonofosfan piú indicato é delia Casa llayer, Fsso tonifica 1'organismo e aumenta Ia capacita di reazione coni ro 1'impazienza e l'irrilabiütá. credo che i vini li avrá trovai i d: primissinici scella. Xon c'é male rispose il do,!. Inglese senza entusiasmo. I! signore mi sorpri nde. li nos t ro cam iniere era addetin in alie canlin • imperiali qualitâ di assaggiatore Quaiiio ai servizio, mi permi Lterá di Farle osst rvare che á afiidato a camerieri che Fnrono segretari uFEiciali di marina, daalcune o da d'ambasciata la granme delParistoerazia: la granduSônia, duchessa chessa Tatiana . . . Ma vedendo che lo scettico cliente non si lasciava convincere da queste chiacchiere.cercó di lusingarlo con qualche carezza al cane. ¦ Come si chia ma? . |'oppy rispose il dol t. Inglese. F' molto bello: é un fox a pelo ruvido. . . . |''.' nu antico levriere rispose secco ii dott. Inglese. F si alzó. ^22^j^yjjy^ f uori spettacolo • • MÊkl • Il Bailo di Gala ai Circolo Italiano Minmii iirníi IKllIliflil BlBWJf ld BK JB B ^Lj nC3 ¦ I f It IB $ â si .* jiwiJJLaiMHH I' I ¦ hL áf^k fm*^' siTT ^*S r* M?» *tL « r li^an**- '-5™Bf"r ^H IH r<^ >' >k—N4Jr */>¦ vJl' •^áBvMfiSSBr flUB ^L^A - NZBm AjflVS^KddÉm — a#W*.B l^~ ^K^^m Mm BF ^Bl IHfl A — JbTTSbT^ BB"* BbV^ Bb Bb^jB BT^^^Bk. BE* K M B H Bi Br Tvw J bbIII Kr> j>^B J VtV^ k j ^^B^fi BbSbB 3m^BHè5» b II WbI B^Ja I' B '^í bV-' li •» bb . V fl bfbi BÍUhKJbbB ; |M-fl B ivsi«'«£iiiaiii«'iiti «mimonior»* tivi «l«-l lo.- anui versa rio «li fomla/.ionc L'attuale Direzione d<-l Club Itálico, volendo commeraorare degnamente Ia. ricorrenza dei 10." anniversario dí fondazione delia Societá, che avrá luogo il 1<» giugno p. v.. ha giá organizzato un vasto prograni ma di attraenti feste, ili <-ui pubblichiamo le principali parI ti: con piacere Riproduciamo alcuni clichês nei quali risaltano. oltre alia eletta artista, italiana, notissime personalitã dei mondo coloniale e brasiI in 110. '- . ,i^m¦ ¦ i ¦11.' — Domciiira, '2H corrente: <". iia a Santos. Palace Hotel. Saltalo. IO (í.iiiiiiio: (írandioso bailo di gala. che avrá luogo nei lussuosi saloni delPHotel Terminus. Lnnedí, 1^1 «iniiiio: Cena. in Iocale che sara opportunamenVi potranno te annunciato. i soei e tutti prendere parte amici dei club. ('aiiipauiia socialo La Di- let. 'ij IMjIIbiI Br I"'' Byv'*sJaWmI BB Bf w ^BBr^Bvl ¦ II Kl] Club 9talico La presenza di Maria Melato. che fu salutata con adeguate parole dal Coram. Pasqnale Man era e dalPAvv. C.iulio Romeo, porto alia magniriunione un' inconsueta fica nota di spiccata intellettualitá. Eleganti le toilettes e rirchissimi gli addobbi ed il buf- " TI fl B_BL."-B B III [«ÍbIbI bV L'ultimo Bullo dí Gala, offerto dal Circolo Italiano nei snoi magnifici locali di rua s. Luiz, ed ai quale intervennero alto Autoritã dello Stato. numerosi Rappresentanti Conesponenti i maggiori solari, delTalta societá italo-brasiliana e Ia stampa Iocale — riuscí davvero imponente. ¦^^^¦BBnBBBBgBTyBBF'''rWMBBBWBBBMBMBlB^BMBBBM^ BBBliiB b^Ib Bh« BbM'^1 --. Mb hIPIIbBWííSísIs^ fl Hs££~SI Bflfliüfl LU BBBBWBWttSSs&FBBJ B^B] BW>S BBsBBBBMK£<írl^r!'''-,.;'.'. 'a . BBBBKaí-^ ¦>" BB ' ^bbb^. ^^BBBhB~.;'' ^BfBRBBk ¦li; BB BflB Bi B9 W&Smt^&fB^WÊ&èè"'''m BB* Bi flUfll ¦BBBbbÉ&^BB ¦H BBBnS^SMmvC^W^^^r^ ^HHl «* fl ^Bt BBBiBf-.-BPs.a^ BB1BBB1 BBHflBBBBBF^ a-~ av BBB1 ¦ B^B bb^bblb» BflBláa ^"1 ^b ¦ I^^IB P"flJ tH Blv^VP' í B H HB ' yT'"SÜ .^B B Ba... HJ| ¦ BB P BB™**'* •'^¦B .JflBB . *PBWmjÊ9À BBBtBVBIBB BwR.SnHvTt^^^'^fti-v""..^-^ rezione ha preso Ia lodevolodecisíone di brevemente iniziare Ia Campagna dei soei ailo scopo di aumentare sempre piú il lustro delia Societá. Saranno distribuiu i segueu- ti artistici premi a coloro che si renderanno maggiormente benemeriti durante Ia rampagna: Un bellissimo distintivo d'oro ai sócio o persona di siui famiglia che presenterá dieci nuovi iscritti. A chi ne proporrfi 2">. sara donato il distinticesellato. rormato d*oro vii grande. Finalmente, colni che presenterá 50 nuovi soei, ricecera in prêmio il distintivo dl oro grande, ornato di pietre preziose. «-oi colori dei Club. Opportunamente. cioé. (piauIa lodevole do sara iniziata campagna. darenio piú particolareggiate notizie ai riguardo __^^i^^^. B*^ BPv ^ r B B&;% \' v BW^l Ifc # ^ A ArrJH ^T^ta ""'->»¦ ¦¦% íbbbi ^S^ Ü ^liVk. ,-fjBIJfi'-í^bM_< Jà. Ji J*** j> ^ Ix£ ^^^*"ll Bi B^^. ^BH^KBHB\^BBBr^^iBl«.^B BBl^^B, BT1 B^Hl «I Btevy' iv BK ^^H vBwyBfefr- %'MÜBl_1-< 'íJPmC.B BB Ali BI «^^Bl Rmrm?<BEl nü1?!* Bw r |>«bI P%ril H B« nl ¦ kV Bb*1 ^^^^Hbbkbkbkbbbkbkbb. Baá r^ vlJ BLni^Bk.^VB "IBVB^*BrV;B^ÉB^Eili Jiü íbbk ^ ;3 BkT IbBmB bbW B ^ X ^b1 bbV Baà. ^Bkb. I^^^^J BBfc^J ^BBKm Br K'^*^.Jb BbW. —^Bb I bbW íbBK- ' Km B»^y^^B^ .a^ ^bhAb bbt .bVvab Bl^ W^^ il^Br .bI c5oc/«/á italiana bkI Bv La relazione delia Commissione giudicatrice dol Concorso per i! Mausoleo ai l»rof. Cav. Francesrb Pedattella Riceviamo e ben volontieri pubblichiamo: ••In una delle sale delia Societá Italiana "Dante Alighieri" si é riunita Ia Commissiodei bozzetti ne giudicatrice ai Concorso, per il presentati erigersi sulla da Mausoleo tomba dei compianto Cavaliere Francesco Pedatella. Sono presenti tutti i memRag. bri delia Commissione: Vincenzo Ancona Lopez. Prof. Tbeodoro Braga. Prof. Attilio Venturi. Prof. Gali]eo Emendabili. sig. Vincenzo Xatale. delia eletto a Presidente E' Commissione il Presidente dei "Dante Alighieri". Ia Societá Rag. Vncenzo Ancona Lopez. e relatore il Prof. Tbeodoro Braga. Concorrono 12 bozzetti. La il Commissione constatando successo dei Comitato. ritiene. prima di iniziare i suoi !avori, doveroso di inviare le sue espressioni di compiacimento a tutti i concorrenti. i quali. nonostante Ia esiguitá delia somstanziata pel Mausoleo. ma Ia dimostrare hanno voluto nobiltá delia coniprensione dei fine perseguito. Si procede, quindi. ad una eliminazione dei conprima Dopo particolaregcorrenti. giato esame restano destinati definitivo ulteriore un per giudizio i quattro bozzetti fircoi rispettivamente. mati. pseudonimi: l»resent<" — Pioneiros — Labor e Theophilo". Tenuto conto dei bando di concorso e dei tema dei concorso stesso. Ia Commissione altri agli riconoscendo pur bozzetti qualitá di ispirazione e di técnica, ognuno nell'ambito di una própria concezione artística, t• 11 i da meritare una prima desigmtzione per i diversi premi stabiliti. trova nei bozzetto firmato Presente.particolarmente affermato Io spirito dei tema messo a concorso. una originale concezione cordo. il Presidente vota per ultimo secondo Ia deliberazione degli altri commissari. Aperte le buste si é verifi" Precato che il pseudônimo dello sente" risponde ai nome "Pioscultore Nicola Rollo; neiros" a quello dello sculto"Labor" a re De Debbio. e Armando quello dello scultore Zago. Rag Vincenzo Ancona Lopez — Presidente: Prof. Teodoro Braga — relatore: Prof. Attilio Venturi - Scultore Calileo Emendabili — Vincenzo Natale. membri". ed una parimenti originale tecnica scultoria. Decise. quindi. di assegnare a tale bozzetto il Primo Pvemio, dichiarando il Prof. Teodoro Braga di sentirsi. nella sua qualitá di brasiliano particolarmente onorato che tale opera d'arte figuri in cimitero brasiiiano. Per il secondo e terzo posto rispettivasono classificati. mente, i bozzetti firmati "Pioneiros" e "Labor". I quattro membri essendosi trova ti unanimemente d' ac- tutte ha #^\BbbW BB i| 1BBJH ^, BBl^^^^^"^^ ^B*^^^^ ^^^^^BBB5^5*5it^ Bk Bk queste nuove ^-^ ^•^i BÍVIb^v llllp ^Bi^^^^^^B^^^^^^^^^ ^^B^^^^B^^BV*^^ã ¦ 5L>') > '¦ bb ' * famiglia c h i n "^^^^^.^r^^^M\ bB/BV* i Lo scorso giovedí. 1S corr., il sig. Xarciso Lucchini e Ia sua buona e distinta signora ' iV^^5^t1 d. Anna. festeggiarono il 4 2." anno dei loro felicíssimo matiimonio. Alie numerose felicitazioni nelPoccasione ai diinviate stinti coniugi Lucchini "II Pasquino" aggiunge le sue piú aucordiali congratulazioni. coppia simpática alia gurando Ia prossima e ancor piú lieta celebrazione delle nozze d'oro. IVrehé ti sói legato qiiel |iezzetto <li nastro i^i^?'^^iB^5^ ^m f '**• ^^^Bà Bfll "viák'i'Ai? .MC>It>K>w — Ti dirú. II nastro é di seta: Ia seta si otticne dal baro; il baco é un insetto; gli insetti si distruggoiio ron Ia nolvereinsetticida; questo per ricordarini che tlevo comprar» dei ce~ triolini sotfaceto. B ^Bk B^ K*!*r*i*r*!*!*!*| 1*:*»:*>X-Í Vl"OVt I-!\\\*!"!\'"| -^B^^^^^^^^^^^* *¦¦ * r* —s | I (^BHt \ :::::•:•: :4 iv^^^ V4 1^1 lf '.¦'.¦'.¦'.¦'.'.¦.I W\iv r^^ ^BVLi~ bk» J >\> Il * ^rf ^^ ^BB ^^ BB^ .Jm^^^bBWbbBÍ -il iaBBlTfcg^m *^ t— i-T >^^^W ^Hk vBUHw "**" w—M ^*nys.-y.-y.-'.-i ^^"****w"^ I _^_ , ^_——^ Bb BfBB WW ám* iS^^^^^Êm BBã ^WA.^^^^^y.^^k. ffl—^m m. fm\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\a -^ ¦bwT^^BI BB^^^STIbI^bK ^B^^^^^^P^^P^^^^P^^b^^^^^^^^B^^^^B^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^BlIkW:-:-:^^ Bk Tb » W\ 1 H bJI b carroz/fki Wê+l £>SZ<'1<<<<<<<<<<<<-1<<<^^^ K*I» FX; I'X*!* •:¦:•>: hv:::<- pi BM ^VflB ¦ 8 intorno at dito? ^^éÊÊÊàf' * * i; vi? \m lih.M-.KAI- lHB\wàW vBltt —-"" -' '-í;<|^b\ r^í ^^WjQ^5ü^^- / T^bW^J ^ ^a^bW-bbW^^X \Wfr W ' * '^^W^^^SB^S SBbIb^^^^bb^b^b^bI lllil [ B I Caratteristiche 31 B^í^^^S ¦i S^^VBeVI ^H aV h bbbI bkI nella 1 u c ^ligbíeri" SS) '<&>¦ r m^m^m^m^m^m^m^m^m^m^m^m^m^K Ám\ "¦ uCDank d'idee associazione lü IH.' * ™fl>^'í Vf v V BSÉiliflIlPP» Hí-1 ;. *^ w BBJBf J N BK I k:"$í:::-: &&: &^& ......... 16 P q U 11 9Hozze tye 9tfoura - ty&ngelo í i i J-a sposa noi sno cândido velo nnzialc II JT aprile II. s. obbevo lnopo le faiisie nozze delia gentlsignerinu Albertínn de lo Moura, liglia dei sig. Manuel Ai. do Moura, stlniato cominercinnte di questa Piazza, e ciei ln slgnorn Zulmirn R de Moura," con il distilUo giovnD' Ângelo, ne Léo direi Lor • "ISscriptorios Pidelia Dillu ratininga", figlio dei signor Luiz D'Angi lo, funzionnrin dellti Prefeitura Municipale e clella signora Amélia Cl. D'Anselo. '<» Funsero tia padrini: per sposo, il s'k. Antônio 13'Angelo e la signora Maria Amélia D'Angelo, e per Ia sposa, il sig. João Mlgliari e la signora Maria Migliari. Dopo lu cerimonia religiosa, svoltasi nella chiesa cli Santa Cecília, ebbe luogo, nella residenza dei genitor! delia sp<>sa, in rua Carlos Guimarães. 10S, un signorile ricevimento a! cj ii a 1 e intervennero distinte figure clella locale societá. Alia simpática coppia, partitã alia volta cli Rio de Janeiro. in viaggio cli nozze, riunoviamo i nostri cordiali anguri. n O a "VORONOFF •)? giovaniiiicnio di organisml indebollti dal poso degli anui. Peco spioguto al lei toro cuidoso il motivo dolPldovinatissinio nome dato a questo oi t i"(irotla liamo prodollo (Pdla lia", la quale á dlvenutii ormai il punto preferito dei buongustai "cariocas". Connazionali, nel recàrvi alla "Cidade Maravilhosa", non lünienlicate di fare una capa"> 1, I lina in rua do Senado, generosi o nCfabillssimi fral sili Labanca Incomparabili maestri delParte culinária, vi riceveranno a braccia aporto o a metteranno profusamente suelo piií vostra disposizione ciilenti deliziè gastronomicbe, le quali, naturalmente, porchá siano integralmente assimilai,.. 1'ichiedono Plndispensabile dei generoso vino presenza Voronoff. I.c s-lrgolelte cho cliltidono il avranno sopra. litolo giá aclilnvlto IMntelligento lettoro che non ci vogliamo rlferirc al eelebervimo scienziato russo, aiitore clella non meno laniosn e discussa teoria dol rin* giovaniinento delPumnniüí por mezzo di Innestl di voluminoso glantlole di robusti scimAlludiamo, bensí, a)panzé. Porinai prelibntissimo vino dei simpatici fralelli La banca, fortiuiati proprietari clella (íi-olia Ka.Ma", il noto ristorante iu di Rio de Janeiro, sitiinto rua do Senado. ."> 1. Difatti. questo magnífico viimportato no. clirettamente dai signori Labanca dalla loealitá in cui é largamente prodotto (Castelluccio - Basilicaia i. é dotato di ciuelle inistelargamente cbe virtíi ii,,se riual miracoloso ooncorrono -Sitios e Fazendas" si troin vendita nelle piú imporva tanti edicole o librerie d. II:. cittá o dello Stato. Moretti-Bertorzini Sono stato (-elcbrntc giovedl e. s.. alie ore IS, nella (Jliii-Sil di IIOZZC S;1111:i líita. le SlIlSpiciltc Pasquii delia. gcnlile signorina Moi-ctti, figlia delia signora Pau iv c dei sig, João Marctti. col distinto giovane >ig. Scvi ri no signora PiTtiiiizii.i, figlio delia Marina c dei sig. Fliseo Pcrtun /,;ni, nostro ooniinziounlc da mol ;i anui (|ili residenle. religiosa I iiipii Ia cerimonia ml Ia residenza d. i genilori delia sposa é stato offcrto un luncli agli invitati A lia novidla coppia i nost ri inigliori auguri. unione viaggiatori e piazzisti commerciali La. Direzione cli questa ain ica e benemérita associazione ba deciso di prorogare i1 tormine delia. scadenza. clella valorosasociale, campagna or sono mesi ta mente inizia il aumentare con lo scopo di numero di uiá considerevole di soei. Si prevede che Ia P. V P. O. brevemente polrá contare eon un quadro sociale di oltre . . o piazzisti viaggiatori 1500 delia cittá o delPlnterno dello fox-film do brasil, s. a. L'Annninistrazione di questa nota Casa CinematografiO. ci comunica la trasferenza dei suoi nffici per il Largo '.','1 I 1." paysandú . 1 piano Cine Bandeirantes). T niimeri degli appareccbi telefonici delia "Fox" sono: 4-S1-LI c i-siir,. " sitios e Stato. e fazendas " Abbiamo ricevuto il numero di maggio di questa ormai noi issinia pubblicazione tecnica, din ita dali' intelligente eollcga e noto animalista dolt. Ovidio Avoroldi. Anche cjuesta edizione come lo precedenti, racebiude numerosi articoli o scelte colhi"matéria" bovazioni, questa che á profusamente illustrata da nitidi o suggestivi cliohás. La parte tipográfica, in cui si (Pslaeeu uiPart ist iea copertina a colori di Pa.Mzzi. é voramente impeccabile. Pa segreteria sia funzionando nel nuovo edifício delPAssociazione, in rua Santa Epbigenia. La moderna sede delia "Unione Viaggiatori Italiani" sara solennemente inaugurata il 1." luglio p. V. II programma delle feste che avranno luogo nelPoccasione, sara da noi opportunameute pubblicato. VENTRE-SAN LA S A L V IO Z Z A DPI SOF PPUPXTP II VKNTIÍK-SAN é la salvezza di tutti quelli cho soffrono dello stomaco, dei intestini. força to e degli Si trova in vendita in tutte le l-ainiacic e Droglu-ri-'. CALZATURE («li sposi, dopo In cerimonia religiosa >lIl maré piú indicato per una signorina carina, intelligente, illibata? — Senza esitazione io consiglió il mar. . .ito!" SOLO NAPOLI i 1 ..,,¦___„__._ p a s ._. q ii - —.-. o c o ii i _._~— ;-;. 1 . ¦ i n o a - A MACHINA DE ALTA QUALIDADE. DE EXPERIÊNCIA. DE 40 ANNOS PRODUCTO f^5Ê=^èm "OLYMPIA 8" em todos os tamanhos, tambem com 2 carros. A' VENDAS A' E A VISTA PREÇOS líiSkSm, f^SP^^^^à^?^^' •^¦jWT^à PRAZO, EQUITATIVOS 4 modelos de portáteis, f^t_m__m^______m m»»»»^. ¦ 'Mmm ^^^'t^^^^H mmmmmmmmm^mmW^f^. ' ^f lfltf^W_b_ m___\ WÊ^_mwm^____M^. ao alcance de todos. ^^mmmm1mmw&Smrli^&tft£m*22m^l mL "*«J ^^mmm^^^^^Zmmmmmi ^^M Av3PV5k_*Mj J** L ^mmmm^í^^h^Jm^^LmmW^ Olympia Machinas de Escrever Ltda. RIO DE JANEIRO Caixa Postal 2754 SÃO PAULO Praça da Sé, 43 -Tel. 2-1895 1 e 17 18 a s u n o n a e ni? Ma cho guerra volete cho facciano. quel riinhocilliti o morti di 1'aine cho sono gli 011ropoi? AMICO VIOKO Mai noi (limenticbiaino un favore, o specialmente un favore fatto in un momento, diciamo cosi. psicológico. Siamo suscollibilissiini alle prove di simpatia ed una dello colpo cho possiamo affermare di uon aver mai avute é Pingratitudino. II vostro é un SCALTRO «aso un po' come quello cho ei ha recentemente raccontato uu illustre amico. Uno scaltro ibérico, di quella parte delia penisola cbe di scaltri no produce a folie appena uscito dal i arcere dove era stato rinchiuso per spaccio di falsa moneIa. iiicontra un amico che gli (lomanda come vanno gli affari. MaUssimo fa Io scaltro (traduciamo, si capisoe). — Avevo trovato la maüiera di sistemarmi, o sul piú bello mi son frogato. Immagina clie ni'oro messo a fabbricaro note falso. Una vera moraviglia. Cominciai con quelle da 5S0OO. Quando nPaccorsi cbe 1'affare andava benissimo, pensai di migliorare la produzione. passando alle noto da 10$000 Lo cose andarono ancora meglio. Stavo próprio per arricchire. quando mi venne in mente la malaugurata idea di iniziare la fabbricazione di quelle da 15S000. Fu un disastro. Con (inolle da 5S000 e da 10§000 mi stavo facendo rieeo. Appena tentai di spaceiaro la prima da 15S, mi schiaffarono dentro. E mi frogai. . . "do uma vez". CAIO II dolore basta a sé stesso. ma per gustare pionamente la gioia é necessário a vero qualcuno con cui poterla condividere. LIXEA I MUITA — Incoerenza? Ebbono? Tutta Parte. Ja letteratúra, il costume non sono che la storia delPincoerenza, delPassurdo, delPinspiegabile. Una macchina si sarebbe comportata| diversamente. Le maechine funzionano in modo uniformo, quando le si guarda e quando non le si osserva Ma per fortuna le donne e gli uomini sono conII giorno che gegni assurdi. non fosse cosi, sarebbero dello formiche o delle tormiti. E si proverobho a quale piacere fare delle crociere nello spazio e nel tempo? E chi vi assicura, dopo tutto, che nel mondo delle termiti e delle formicbe non circolino anche lo menzogne convenzionali? Infatti. é voMISOCINO ro: la donna é un blcchiere di vino cho bevuto lentamente dá alia tosta o bevuto in fretta Por fortuna, dá alio gambo. di borlo. maniera terza una c'é al rimanere da farlo in modo ..insto posto. SOTTOSCRITTORI4. II niarinai? L'ha ricevimento ai "Ma ormai sou Única T" pagato coso vecchie. INNAMOKATA — Al malato si dico guarirai. perché puó anche moriro. A chi sale in macchina si dico buon viaggio, porché puó anche turarsi lo spruzzatore dei minimo. A chi apre un negozio si augurano buoni affari. porché un giorno potrebbero anche chiuderglielo gli ufficiali giudiziari con i sigilli delia leggo. Ma a malati d'amore é me"Creperai cPamore". glio dire: E' il solo sistema per acceleraro la guarigiono. E si guarisco sempre. ADOLESCENTE — Ma cosa no sapete voi. signorina, d oi Pa more? Se un uomo é innamorato di voi. dopo una settimana o vi annoia. o si annoia. So ó troppo innamorato. vi annoia—-so lo é poço, si • anno'ia. L'amore é tutto qui. MUTICOLOSO — Avere un posto per ogni cosa o metteve la cosa in 1111'altra parte: questo non é un consiglio. — E' semplicemente uiPabitudine. SPNCILATOKIO I piíl fortunati giocatorl di borsa spiogano cosi il segreto per comperare sempre riuscire: dai possimisti e rivendere subito agli ottimisti. COM/NOA — Volete propvio (la noi dei eonsigli professionali? Ci fato un po' la impressiono di quella talo ••francesita" cho si lamentava a caldo lagrime col suo amico José: - Oh José, José. tu non mi ami af fatto. Se tu 111 i amassi come (liei. José. a quesPora mi avrestl trovato un marito! SPETTATORE — Poço sueNon cesso al •¦Municipale"? Maa. colpa la Vorrete darne — La speriamo. ria Melato colpa á sempre delPimpresario. il nostro caro amico e correligionario Viggiani, il quale ó caduto anche quesfanno negli orrori in cui incorse Pauno passato. DKbISO— La guerra? Ah, voi açora sperate nella guer- s c a c c h i .vA ™> a 1 PltNCISO — Xoi sapevamo il nostro oltiino amico Pedro lialdassarri Doltore delia Corona (PItalia e Cavaliere in Ma cho chimica o farmácia. fosse anche Professore é por noi una novitá. Professore di che cosa? CA Kl OCA — E se ia pia 11tassimo. con quesfnffaro dei caffé? Che quelli di lá non vogliano piú prendere dei caffé, sta bene. Ma speriamo cho. almeno, ce lo lascino prendere in pace qui a noi! GKNT1LISSIMI — Ci sonsorete tanto, ma noi abbiamo tutto il diritto di pensaro che un fiore che viaggia dalPAinazonas a Rio do Janeiro, anche in Pullmann non puó aver Pobbligo di non arrivare appassito. Soltanto Palloro. resiste a certe traversate — 11011 • non un un garofano rosso fiore bianco! CONCOKKi:\TK II primo prêmio se Pé aggiudicato Rollo. Lógico. Nicola Rollo é uno scultore. E potrebbe aggiudicarsi con estrema fácilitá i piú ambiti primi premi dei piú esigenti concorsi cPoltremaro. ALLECÍKOXE — Attento, cittadino: •• Não ha nada como um dia depois do outro". Rileggete il "2 Dicembre" nella storia di Victor Hugo. fuoruscito antinazionale delPepoea. matrimônio 1 ^/^_èL ^l>^mw^^^ í. PAZ/O (facendo Piiltima mossa) II. PAZZO. — Gualda chi parla! Matto!! a p a q u n n iy un bel sogno infranto Flaiuinin, Flaminin... si i cln d.i Un vila/ (l Elaminiu, Flaininin! Ciecin rispose ancora i"uli alista. E si mi st a declaman nii a ni ri rui di lli/ron, ilissi allora I 'a libbi in mico eon tono visolulo -- ailo/n a ni altri mezzi, Dunque, iu var reali sposnn quella fanciulln di ciolleniit clu dici ili amaro perdn Ia menti'.', Ma mm puni, ció non di r'essire.' Tu hai qitorantotlo anni: esatlamenti Ircnl'anni pin di lei. Pi nsa a quiuulu III lie o vrai sessanta e sarai un vecchio ineapnet di furta felice, cila avrá ircnl'aani!... sollanlii L'clá in cui una donna . nel piano rigo glio delia sua ri Ia ed ha bisogno di affetto i ili lenerezze. Vuoi ilumine, Irn mui mollo, ri ndi /•¦ iiieliitlabil nu nti in filiei ti i i li,' ¦ Ma 'rn i '//i/io (jiu Un fanciiii In! Io 1'onin.,. Tii sai cln iu Ia eonobbi quando cito arira appi nn dodici anni, Era una bambina, i d in non pensava loutanamenti du nn i/iurno avrei poluiu ndoriirln. EcCO, i llppilllln ifni cite li ¦ disse 1'amico - - Tu af Voleva fer mi di a veria conosclula in 0 nera <iá. Naturalmente, in qtul tempo, nessun pensiero tli quanto siireblii ttcciululo in (ivveiiire li I iirhera.' Tn mm un idealista t ció li nn ilifcliei ! E chi se iu frega? rispo 'idealislã, valgcndo i suoi se 1 i h.iari occhi n rso il ciclo, limito di l'á Flaiuinin, rifh Ili! - Vivlama in 1'nntico insiste ni in i nn'c)ioca purlroppo i caiu fi piiri dello spirito snnn cuslril Mn li n eederc ili fronlt alia matéria titã, alta pratica contingente,,, Ma va mmorlammuzzul o! esclamó Vidi alista, aspirando vo luiIluisamenli una raso cln avt va Ira li mani. I'/ llí, in sumi il il mali riali sln. naseondo clu spesE imn su sento I'iinsprimiiiilc desiderio di ilicnri il min animo ml un idciili- ili bellezza < di ptirezza. Dal mio i'u<>i'c spesso sento salirc 1'impulso iiicmio nib'le di un prolundu bisogno di bonlá r di num llll In CÍÓ elo c slllln ic Verso i rcalo, uomini < nal ura.., Sei iiii In I frt gnonc!... — tommcnló 1'idealistu puro, sue i liiitd- min gli occhi comt per in.-iiuiri uu sogno dolcissinio. Mn dttitiiiu c pussibili clu in mm rinsciri) mm n fnrli disci ni re sulla terra? .1 rendi rli careallá pace ili valiilari In dum Nuovo impaeehcttaniento delia famosa -Macedonia Soddisfaccndo il desiderio di migliaia di fun ia tori, l;i SABRATI lui risolto di mettere iu veudita Ia sua finíssima c famosa sigaretIa MACEDONIA auehe in pacclietti tipo americano. MACEDO MACEDONIA Ia perla delle sigarette PACCHETTO Cite. slrana domando.. . Non Irellllldui SO. . . AvrÚ pestlln... cluli, iiii li in mo! Tre ii i ml iu chili! E adesso íhôo óòVucIenlê dei vostro barnbino può diventare pallido e triste quando Ia diarrea colpisce il corpi cino de! vostro figlio adoralo. In quesfo caso abbiate fiducia nelle ben note compresse di Eldoformio, un prodotto nfiaijclu. Perciò diarrea al primo date al vostro barnbino le compresse sintomo di ÍBAYERJ di Eldoformio indicate per bambini e per adulti. GRÁTIS !! ! 120SO00 a 200$000 semanalmente, uma por hora de sou tempo diário. (ílí.VTlS enviaremos a V. 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E. tlinimi, quanto pi ¦ saiu lii, presso a poço, quandii o ci va dodici anui.' du pi snrn Innlitilit' chili non di cera niinli al liu> cuore, ora cln iu pesa cinliitilitc ili /lin' li fo iiupazzlrt'. non ó cosi' / (Há, ma non capisco... — 'idealista. inorinoró I - Slniiimi bene o sc.lllirc, Dunqne mil''indivíduo speeifico clu In nmi nnn c'é ita allora ml oggi dn nnn differenza di vent-iãite i hili. Clu cosa cri ili che, siano questi veielidlie chili/ Ma /o vi) a eco, sono... . sijravetta Uolandese coltiva i tulipoui con un amore che vou hu confini; perché sa bene che potrá domani convertire i bei fiori in beifiorini. Ssl .' . . . Te lo dico in che sono: sono il prodotto ili ha inangialn durante quequanto sti sei anni. E cioé: un cilKjui chili d criva ti dali'aver ingozzato quinlati di spaglii-IU at sugo, un cinque chili prodotti dalfindigeslioiic di qualche migliaio di sfilalini, un cinque chili risutlanli ilall'assimilazione di quiniali di eu rui tli tine o di maiale o di abun cinque chili baechio, dovitti digeslione tli pulai' , alta buona fagioli, ceei C lenlicchic... un paio di chili dovuli a frullii, coni gelati ecc. ecc. Lo capisci adesso che eus'c quella carne, in bella forma femminile, clu In ami/ in.-a L'idealista resto mulo. Sul ¦ anemia I Ipaludismo I CLOROSE1 I CONVALESCENÇAS I Kvvv^ \-J Lm R^v~ ^'"NmèlÀmm IJEÜV. £•"> < 'ji Hr9 pc /OjjjH _________________ suo vulto erano palesi di segui ili doloroso. sgomenlo un grande Poi, ad nu tratto scoppió in singhiozzi: — Uai rovinalo il mio lui sogno!... Callivo, perché/ Perché.' Ora sento clu nun polró mai piú amaria!. . . II planto gli squassava il pelIo. GRANADO OIOVAXNI CIBELLA 20 i 1 P n.^-.-.».*-¦•-*—• s a ~- - M i Ji ii I* ii o | f » 1'amico di Toni: il fanfaione *«* mi ínvitllVIl a im/./.o: lo dico: se prendo per il pello: gli Lo vede.' súbito, va ne llull se strac uno come sbllllo laggin' cio. impiego di capitali. "lote ottimo Un di terreni puó essere acquistato nella L PAULISTA ¦ ¦ w-^- MB ********** che margina 1'Avenida Brig. Luiz Antonio e l'Auto-Estrada, ed i cui titoli di proprietá, LIBERI DA QUALSIASI ONERE, risalgono a 1 1856. Inf ormazioni: CIA. IMMOVEIS & CONSTRUCÇÕES S. A. PRAÇA PATRIARCHA, 6- 1.° , „.,,.,.. Quello fatto su terreni é oggi il miglior v IL 1 O Tli iloVlíVl VGClÜÍC Clie pe/./.O Ul iiceiilenti ehe cVilí siirfi ntato dite met ri. Allorn mi ul/o io, sai. eoii In ehe mi viene quando pro ho le buggere, o gli dieo: ci prio Adesso mi pare ehe basti! Se ne vüdn . . . Quello ri mane un po' co Scusi, ma lei sí, . . poi mi \';\: 'entra '. che c 'entro. . . gli C 'entro, perché c faccio andundogli sotto il muse... ,. uiri . . . giri . . . gíl'i súbito che .'• meglio, ha capito.' Sulla mia parola d'onore. To ui, quello é diventnto bianco come lu carta di questa sigaretta: al Pira uno di quelli che dava con lui, un giovanotto presso a poço lui, grande come te, si alza anche e mi viene vii ino. Quello poveraccio. . . non sapova ancora con chi aveva a che fare. . . mi fa : perché. . . ha (piaidn cosa da dire.' (di vado sotto il iniiso col dito. ho próprio si. . . próprio cosi: . e se mm dire. . cosa da qualche sehiai'se ue va ci sono quattro foni anche Quello fa : per lei! io sa . . . veramente. . . ma ... non volevo . . . Maeelié volevo o non volevo. . . — gli faccio io — se ue vada . . . uno viene fuori uno: Allora con un paio di baffetti, una faei ia da frescone. . . un tipo che se 'avessi Se ue viene visto! tu I fuori: ma con chi crede di parlare.'. . . Lei mi pare che eerehi qualche cosa...'lia perché se cerca trovato! qualche cosa I . . . io Figurati! Toni! me! A non volevo altro, ti puoi iimnagi- faccia allora io, Quello l'n nn ge-to: mia sulla parola ii giuro, Toni, 'onore. . . gli aiiuiiollo un direi ,| lo, qui, vedi. . . secco sai... Tan ! abri che vedono CJli sparito!! fauno p i' butlnrmísi questo.. . un pusso aiblie faccio ilddosso: tro. lati.' lou ¦' m' prendo mm qni giuro, Toni, sulla sotto. . . che ti'onore, lui falto un d mia parola che (pielTaltro li. .. volo da qui a un sang... mi stava alia sinistra a sbal culcio in peito ú aiulalo tere su un tavoliuo,.. Allora mi viene 1'u.n'i uno... un 'avrai visto qualche voltule che I ta. , , é con un pizzetto. . . che cane... gira sempre con un grosso io soora... mi dice: smctteteln un una carica.,. no,,. JO mi dice Oli faccioi pezzo grosso assai.,. Ah si? Siete il tal dei tnli'1... allora eccovi questo: gü appioppo un. nianrovescio, che ii giui'0 To'ono ni. . . ma sulla min parola d ro. . . credevo di avergli portato via la faccia cosi. Qiielhi riiuaiie nu po' mi poi dice: ecco il bigliet lo. Cli una risata, piglio il bi glietto e glielo strappo iu faccia. Ti giuro, Toni, mm hanno piú fiatato: si sono al/.nti zitti zitti, si sono ripulit i e via . . . uno poi, quello piú alto e grosso, appena é stato un po' lontuno mi ha fat ha visto Appena to uu gesto. che mi stavo per buttare... Via! Pari va una saetta. Poi tutti mi hanno detto: li lasci stare. che a coniproinettere andarsi vuole certa nm gente. . . faccio OULÂNDO FURIOSO PNSfliEI ¦ 17 ^*"^ri ^WfS"*^ ilMll [cabellos ^^P^ I BRANCOS PÍ^C? BORIS ALFAIATE R. 15 de Novembro, 178 1.° Piano PAULO SIO |CABEU0S|||||||> 1 I a p s n i u q ; i: o o tí o i ii 21 a mediei specialisti A——^mw_ ^A_\^_u\ * ^_^^ M^_\ ——m* ^^_mW—^Jm^—^^Ê ^m^mm^m^ ^mm_. ^^^B mmW mm ^^^\^^^^ _Ám_— ^^B ^A. dft ^W .3k.^^^R^M^Httl conversazioni Uivorisei , VU1IIK1 gli dottore. ''nou ilt'1'lll'i .' Non me ne pnrliito. mediei bastaiin i cousigli Nun dei giornali, i nicdiconí di carricra, I 'enciclopédico da sulotto clie dá rispavi suoi cousigli per "far ci souna visita". Adesso iniiire uu linche i mediei fulsi. A Belgrado, un certo I. raiz é scoiuparso dopo esser*-i spacciato anni per onesto patologo e per una vistosa fortuna raciiuolata A Parigi, un tal Bcnnetau, fug gito dal manicômio, si é messo a fare il dottore ed é divenlnto celebre per le sue miraculoso gna- ^*l v ^—¦—-^j Gfr Oi 1=7^ )'¦/ , 1 m-^~Br ra vi era sulla spalla di nn giorilil lista . . . <'his-.-'i come avranno fatio a prendere quell'inipronta! Spe i-ianio che abbiano fallo almeno il processo a porte chiuse, perché se no, chissá che ressa . . . ("é da iniiiiagiiiailo. Mrs. Laiira Pariietl ha accolto Anua di lainpadiiie ,.,,,, mui -carica vo i elottriclie poli/.iotti che le 1'allogg'ui ngombrare levano far 'assalto con I lovettero torna re ali lauto di corazza e furono ricevu Ura diii ;i colpi di lomahawli. \, utata nua flirill indiana. Anua ! Povottero ricorrere ai gas lncri rigioni... — Si vede próprio che era pazgol Vedete come va il mondo? Xo trovano uno clie guavlsce i nmliiti, ed invoco cli dargli la linireíi ad lionorem lo rinfilano Avete lio-lld cainicia di forza! la clie hanno inveiitato leito [nib- blicilá profiiiiiata .' Ogni ditta ha 'é il suo profuino speciale. Cosi c nua torrefazione che ha i cariei di un proflimo li che emaiiano ili a iaffé grande perccttibile slanza. I cartelli di una fabbri '<x|oca di scarpe fanno scnliiv I re dei cuoio per nn raggio di cento metri. . . —- Speriamo bene che uon si an Ia nieftano a fare pubblicitá che le falibriche di gorgonzola o gli alberghi diurni, perclié sr no, in avanti bisognerá aniLora contro i darei i-on la maschera se clie i visto Avete giudici gas. Ia spassano. La bcllissima baile rina nuda Sally Sand era aceusata di aver cacchlto a inorsi i giorPer caruerino. nalisti dal suo vohanno scena, Ia ricostruiro davanti esibisse Sally si luto che al severo consesso nelle identiclie condizioni dei momento dei delitto, le hanno preso le impronte se essa bocea per vedere delia che corrispoiidesse a 1'inipronta llingelli . . . Avete letto ehe il re delle 1'attoi'io, Luis Matius, non sapendo piú che giocattoli regalaro a due suo figlio, gli ha comprato niagnifici elefanti vori.' Gli elefanti sono ancoril a cemíiimali doeili . Io gli avrei ílffa prato nua coppia di tigri "con mate «ia un mese por uso e Poi' >, sumo" ancho dei genitore. ecco, con nua mano sulla coscien sulla mia o ineglio sulla VO/„-i - bisogna -Ira, líirí dolcissima senza che eoufi ssare questi tipi, i come farebbero giornali a darei "uiiezioncina I quotidiana di buon é indispeii-abilc alia umoro che vita .' —Arrivodorci, Au dottore. i h'io scappo, perché ho una visita . . . —¦ K ridagli. Anche voi Ia concorrenza!.. . ^W — bottoi'e, cosa mi cottsiglia di ààVè a mia moglie per farle passare questi disturbi?"A Incendiai ia, esqui__ Provi a condurla prss.so na do barulho", dove, potendo acquistare delia mercê elegantíssima a prezzi di assoluía concorrenza, trovera la medicina per la sua completa guarigione! Chi ha polvere spara, ma cou Vaiuto di qualche pezzo grosso il tiro ri esce meglio. TT non precauzioni c V 1 COLCHOARIA GUGMELMETTI W E' próprio quando si sono perduti i denti che si fiuisce per mordere la polvere. GTUFA' TERZO le vf sono mai tffllW-J A' </.§ '^\^Vi ±J~S ^~~J____ÉÈM Ili! 'ii'lll1'!1 :Í!'lófftU^-jSl " iSilIlIjllíiIii' -" ti JSm troppe \\j' Mm\ W :. ^^ é*@Lí \XíÍHJ ' tf/n Anionio GugtieimeMi » RUA VICTORIA 847-PHONE 4-4302 >; ^iJ ^llluw" COLCHÕES. ACOLCHOADOS E TUDO QUE SE RELACIONE CON CONFORTO PARA DORMIR f \\4(^«^tr^^ -¦'-<9^'£\Cf^/:-/ / àfsTK /¦ » - Sapete ehe ci hanno caricato le pistola VlimO DUELLANTB (sottovoce) ""^SECONDO - Sí, n,a In ogni modo é boné sparare in DUELLANTE (sottovoce) ária, uon si sa inai. . . __2 P a s q n 11 o o o, o a 11 e dare Tesempio, bisogna raa/ /.. Ctíjuõa-rr& dí contfwM & CONTRA TOSSES. R0UQU10QES. BHQNQUITES [TC. "QUEIROZ" XAROPE ou PASTILHAS DE LIMÀO BRAVO alba E BROMOFORMIO I'essere trágica i_ y ir*?»-' Pi i '• WS8 mmémé I ^':'''; v;""':/ ^''''íWj? \ ffl Protesto contro Uubititdini or mai invclerala di rappresenlari Cupido com il piú gloriou i piu comembro tli una grassaileilo lonia niulislti, Soltanto pi rclié un 'anni nu ti, raguszello tli diciull ii mondo a soqquadro tjimniln ac campagna per Ia prima volta al tine ma una ragazzina di sedici, Ini li cretlnnn elu 1'amori sia nua prerogaliva ihlla giovenlú: tr<tti Ir ti m mm ú sol lan In invece, 'u collo inaglia sjior d1 ti na peito lira elu il euori liallt puszamcnO! Sono con molti gli uomini barba t cuppcllo duro riu spi ri st mruianu simili palpita: ituii, avele voglia d'ascollarmi ri rae conterá ii na piccola sloria tanto rum- nn uomo tli per tlimoslrarvi 'anni non i af faliu rjuclcinquiitil #1 i lie — II vostro ultimo desiderio? piú nostal cos'ó 1'amore, cogliere il piú bel gia... senza mai piú conoscere ,»/. c'í fiore, goder la vita e lar tacei'c il cuore... vivore, Nncbé gio ven tú... Vivore! Senza nialinconia,.. vivcvc, senza fllOI'1 COUCOrSO flit i f/in rineelli sol Io i venti credono. Dunque: John abi Iara run sue madre al primo piano tli nn raslo fabbricalo. John era nn buon figlio. lielly abi lava run sim padn al secondo piano dcl inedeslmo fabbricalu t<l tra ancor piú buona. come figlia, di Jonh. Aveva l'abit udine iVarruffarc i capelli di suo padre (una cosa clu- egli aborriva) e di chiamarto "vecchio ."cinccnne" tj u a ii tln lui insinuara elu lei avrebbe faliu probabilmente meglio ad andart a li lio nn pu' prima tli mezzanottc an vielic prescnlarsi a prendere il t affilial if a mezzogiorno. lielly trovava slraordinariamciilc bnffo i ht nn vecchio uiisl ru cume sim padre si divineolasse quantia lei insistira a baciurlo siill'<sln milá caíra th lln sim lesta: Ini laria gli diceva riu ira uu bruta di ini consigliuva le quando . l-rapparsi il sollilc pelo bionda Ir ri" scrl'11 Slll Uru delta gnancia destra. Una cara roga:"a, lielly. Suo padre le diceva asposso che nun sapeva cume tli lei, vrebbe potuto fan a nu nn fatiaria, qualche volta, passara immagiimndn cera l< filiei elu avrebbe faliu in late quello taso). Cli- eus V / 'amore? . . . (Juantln ri a riflei terei firmai r su, ri arrnrgrrt¦!¦<¦ che c slraçrtlinaria mente sempliee: mel tele tine persone tli sesso opposlo in i-lrella vicinansa fra di loro, <• il risullalo sara Ia risposta all'iiiO rrogalivo tli rui supra. rui c Ia ragione per Questa nelVapparta John, che abitava tli lielly, sul tu a quello menti, •• ' i n niimirn tli h i. fi p' r rui f\i I in, riu abitava nellUippurlamcn ln superiori <• quello di Ini, s'innamoro di John, Dunque, s'in na mora ruim Uniu, tlilUalIra: a grandi <U oluvioiu dei rispetlivi gi nitori, tornava a rasa U- l ii l't rt In tardi t si rifiulava di lampaliri sim padn U quali si era logliula a n iliin neiUapriri In seu laia tli calmone in ctuist rvu riu rapprcsen lava U suo gosto thlla stra. Perché, non aver gli ehiedeva, ia d liziosa aspellalo cololclla . ht til: avrcbbi eueinal'1) lei al .¦ "ti ri I nr im.'... Iii quanta a Joftn, riu natural iwuti arrivava u rasa tardi ancite lui, si lamentava riu Ia pie tola spalla di monloni clu sua iiuulri aveva lenlalo tli conservar gli calda fosse cosi rinsiccoItiti da esseri praticamente, immangiabili. Xitlla tli trágico, <hl ri slo. /•.'' Ia vi foi elu t fatio ensí. E Ia vila tli Ih IIg i di Jiilin ando avanli cosi per pari rrliin lempo. Qualt lu volta, Joliii si senliva slanco e demandava t Tíelly sr si sarei)/.i mui dei isa o sposarlo, Sn, fiuehc mio patife sara al mondo, — rispondeva lei con un'aria virtuosa c rassegnala — thijiti tuffO, r llli elie llli lltl Uniia sn ed iu sono Inllo quello elu Ini possiede, cos-i non posso darrifo < Iiin ahhiiiuhiiia riu i Iti. iu lln rir s volta poi, tra lielly Qimlrli. t'.'«" demandava a John sr tra a risohtlo il rimundare próprio toro matrimônio fino al giorno i„ t ni i giornli illiislrali avrebbcro URETHRALIN O mais contra poderoso j a j GONORRHÉ A' Produeto da Pharmacia LARGO TH) Romano PAYSANDU' Dovcjido Deyurare il Sangue Prenda M ELixiiTin EIIXIR DE NOGUEIRA Cura FJruc-u*. | L' __ü__M e il ln tutti la Sifilidc Reumatismo gli stadi (l c'l li fotografo poluiu piihhlicaci delia cerimonia solto il liloln; " l'u iiovantollenne che iiiipnliuii nua iioviintii(|iialtreniie", i Jnlin s/iii fiara i lu nun plácidam'nh ra liiseian sim In nuuln poli i/uali aveva scsHtxnlaiiuuUrUxnni, e come fosse, suo dor, ri rcslart vicino a lii per il rcslo delia .sua Cosi I- cosi eonliuiuirmui vila, ml andare avauli, finclic il padri d'1 Hillji non si siiilí sinfo di n ih ilc antltxn avauli a quel xxxndo. Ml (ispi I hi, lli 11 ii, insi uno con ária ixitliffcrenle una sera in eni uri ra ei nulo con uiill .•iniola <li sardim elu iin In I alihandain rui il Ino giorno In ri ei liiu padri, nu.' Mui. papá. f inche In aerni bisogno th lia lua figliolu elu si nceiipi di quello elu li oceorre -— rispose lli II ii chi anca falln nn praxxsello coxxxi si devi ussicvx,' ix ¦ lollil. ¦ IInh - dissi suo jniilri i a il ciso suo si alluxx quel pensiero laliuinli elu. si avc.isi gó porialn le basfile, (ivrcbbero qucsli . pazaalo il pari nu n lu. l.a iniiilri di John, Ia quali i rn • gnalmi nh shtfu di i< ni r lu a i i, calda ogni sim . di sentiria hrmiiulari mini eollo elu Inrnu ca a easa Iroppa lardi fili mi'o ra per Io meno) I 'abbordó axxclx lii sul soggcllo malrixxxoxixo. — lliiu. In iu . — dissi nna i ra versando nn (Vaequa /m' ii Ida sul XXXdVSO hssti elu i ra divenlalo nna sol ei Ia di scarpa -nna iiuidri d' re puvi aspi 11arsi d' pirderi presto u lardi il sim il fesso II II O figliulo, n uncln tu, ragazza mio, O ii'iiiulrai nn giorno o I'altro. li hsi iin uri eeliio ansioso alta rispnsla, dissi Jalm Xo, mu mina, lu si i si mpri slilln una buona lliadri per nu , i non saro io elu li aldiaiidiiiu ró, li a ifiicslu mudei xiolisitl Ia di II an luli suspiro elu a nm nniili faeiru salltxrc in ária il for iu Un a pus, I :: C O O a II •^íiiÍT morte certa ?¥Ê(P\> poro os insectos , * Fincllé, il puni' riiigiu di un sa balo, ilolin Inrini a casa sollaxilo con i iiii/iianlu minuti di ritardo non pi 'i r Irovari che sua madre c ru. li quando llellxj cnlró in casa .•nu, IrtiVÓ elu uncln suo padri mancava, "//. min llio, — sosjiirarono si111 nllanca menh (Puno al primo piano, 1'allra ul secando) — abbiamo (lunqiti lalmcnle Iruscura in i nostri enri elu. angiche rassegnarsi a vin ri scxxsa di noi, si .-.uno SOppi'1 ssi.'... li .IoIiii e lli ili/ volarono Puno sn, Palt-ra giu dalle sealc < s'in• onlrarono a nu lá si rada, pi r 1'nna braccia nelle dei gellursi 1'allra, Menlr si soslexxevano < ... consiilartiim cosi n ricinda, il conxparvc. pari inalo 'nu lilh ru pi r cui due — I dissi fiecaxxão Ia luisla nelle loro muni Irenxanii. '•('uru iliilji. — diceva la lei11 ru di a .1 <>lin (o, se c Jidiu elu lif/f/i ipnsla leltera, dica lui o llclhj) elu la cila c Iroppo bri a pi r Iriisliillareisi. Se non ri matricolato '¦_ >^ Flit e morto certa parti os insectos p-.rque consiste '-._mo ^Wk combinação fl'.- poderooes elementos mortíferos qi.u não '^^BHy n ,./ovas us mais ^\MÊÊ podom ser superados. Hil p.jssou p _W rigorosas, sendo conhecido o sou po J_r do exterminar, ^fl^F ^t^ Por essa r.i.c-o V.S. devo sempre exige Flit— e recusar IA ,fl todos oi suect-duneos. O jacto do Flit njo m<_ncho c e' fl fl^L^| inoffemivo para os pessoas. Verifique si o soldadinho I fl apparec» :iu laia. _9 fl Cnl le spiISUre, filie pill'' .' IIKI nou riiviixali piu' li noslre dm cili ! Ci spnsiilnm og,(JÍ slessn i parliunm subito pi r il viaggio di xiozgc'. cravo uxini elu aspei lava tli mu qu sto giorno! Con I iu nm lornari Ira nn paio di setlimaixi dm per Irovarc ulxxxexxo nno dei apparlu nu ii li vacante, quello elu (areie coxx Ptxllro c coxnplctumcnte affar voslro". — vislo elu i Ii — s'iulinih rispc.llici non avevano gextilori • .luhn piú bisogno di loro, líellxi i miiu dial a nu nh < sposurano (nrono inollo fi liei. I.ei n pi rclic iu r ri pri ml' ri d di.-ii.rsu dal principio pi'" Ia vi'la inxxntxnarrei iPubolin i;im di 'in Cúpula fancinlli 11a nn per .'.osliluirla con ipiclla di omello (jrussol leito .-ni ciiu/min'a i mi leijgeri buriti solto aglx m chi. fiisdi di lana sul (egalo c uno lu Uu bolligliu d'acqua <uiiia si ili pii di... IIurso Slil:eliLLI Una signora che aveva passato V inter o pomeriggio iu una galleria dor erano esposti parecchi quadri cubisti, 1'inclomani telefonara a nua amica dicendolt: — Ho passato nua notte «troce. Ho sof ferio d'incubismo. 7iaa % Tf Èm. / •'•^y ¦; fl*- __$a__£__?íí_ $$ lll ¦ó-e 0-# iCtucla ! 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Se, delirante, la spettrale Ofélia declama eon Vaeceuto d'una balia, nessuno giunga a mormorar la celia sul pau di Spagna che il loggione ammalia. Se, delirante, la spettrale Ofélia "La battália!", dice: "Fui erea!"; grida: so folgorare il prim'attore, e sa gustare la dolcezza dei babá. E sella recitasse nella vita, nua eom mediu ctié piuttosto nota? ...Amore, amore, ho in core un ferita.,. ...Ardo, tesoro, d'una febbre ignota... E sella recitasse nella vita; se facesse lu pura e la devota? Voi, soggiogati dalla sua beltá, la condur reste a prendere un babá. MARIA MELATO speciale (Collaborazione "Pasquino") per il AROMATICO DELIZIOSO — Agente autorlzzato dcl famosi apparecchl di raato FULVIO MANZIONE Zcnith o dello ghiacclate Alaska — Rua S. Bentc, 224 - 2." Piano - S 3 — Tel.: 2-7914. 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Athsi pieno di spera aza. Quando rirampurre ,-va- urniatu di un luugo cometia acústico il (p.ale mi ragginnse. quando lei era ancora pmcechi meIri loulunu da me. Cappelío, nrlai dentro alia imboeeul ura. ilterzo cappelío o ¦¦ ¦'! (' 1 a I e -27 voi il mio cappelío oppuvi lusciatc clu rada a a retirmi Io da nu ! II tono delia mia voee Vallarmó, e allarm-ó me stesso. lio nn tem perumento mile m,, quantia mi Ias cio antliiie, ndo rosso, La donna grassa indieti eggió completam' nte e balbeltó con roce flrbilr, come fosse sul puufo tli sreuire: Trorudeeelo voi. Sono sicura che non so dor'/', io! Lógica au uli. Cera mi solo poslo iu enj pofi.ro trorursi: cisto che era. nitrato per una finestra al piaulcrreuo, t che r'eva una sola stanzu con uuun finestra ej pioalermio. Profiltoi clie Vesercito nemico era in piena rifirula r mi affretiui ad andare ad. uprire Ia poria di quella siuuzu, per irorurmi di trunfe a nu uomo che stara mn agia udo delle sulsiccie crude. - mor morai, - Scnsati Nientr, ni< ute!. - - stpiilf i Vuomo ¦aro aspetto ndo. Uu momento ho, p> rmt 11ide ? d resto Inghiolfi fn ifolosamentt salto tpiiudi su dalla salsicria, se d ia. ¦ AHora — chiesc — (li vo d ir ri dor','? St voleli , <ser< con gentile — ¦ mi gri—- Cosa cr, col cu ppello? dó in risposta. ¦ Seul ii che lu con n rsazion riu giá di cosi non ra mi arrerli ansiosa mi nle. gera su di nn piano Iulfvltro cio inScuttro che sfara per sjutccursi < coraggiuute, lui'avia radunai le mii '. inrcri , a oaor tltl rcro, n'-'>n si spacco forze e uri th auto dopo che era useiLu ' < qut sia : sia ro afiai Io: un .Io dal uegozio, rolo ria. S' inmilzn nel- pdsscggiui uuti adiu vostra cal'ai ia, do ¦• '('leite -s'ante iu nua sa, con nn cappelío iu 'esta. Spiru uu ile ' s" IU Illo d o! (¦''isIlIS' di >'ia d for!,'.' rt ulo. Hi ¦ ' < n'rufo pt r lu ap, ria. ra mnile enli cappelío ( ' ¦ ra.. Ora io sono lio denaro i u la- roslra .Yo/1. are ro i ul o sco, cosi riuunciai a eomorur cuppel- qui per riprendirc il mio cappelío. '.¦V,i ! /. rn i tiin ssi idb a. Caildc an brn ¦ ¦ >¦¦ ¦ eh¦ ¦ , ' Ini Ia s!ra <¦ ¦¦¦ .-¦ 'ir '¦ iu una spazio r/sssuilO osa nla: A ftesi mi i vale fosse ro rua renue. forse, pensai,, il renlo che li- sol a Io mt n ¦ ro.ru arera soffoca'o il rumar, . Prochosc inliClu cappelío , ra;' cai ii va m pa nello < allora una dou,-o. ne Ia donna i/riissa, ' gi assa rema a d. uprire Iu p o . A irio chi rc lo .— L" p ¦,. ' <! na r, ra Varia d.i cs>nsi ap - ribullci. - - Fors, che i desci ira? ¦ n ui ig ¦ rn< uU lio e tli rol /¦ ' / ¦ ,</ cappeili i li. Le sj,i,tpii, in tu lono scherzo*!), d rn dalla rosl ra d inleso ad uddolcirc Vodio clie riscniisana una desci iziuiu pai -, ¦ urn.lU ra avidamente p, r me, clie tro ve. <¦ tu di ognuno di essi da parle dei riIo pt r il mio cu ppello. IV nu cuppel- chiese aggrol- sptjlira proprit lurio?... — Per ehe cosa? io, e niente piú . . . Iaudo le sopruccigtiu. enc passa. Indidreggió /(/ ru<sicurai t Uu cu ppello ¦ mormoró. Pdn ? s'aro per compielare Ia sgicgazioui No — iu lui ----- ni ro! quando, inaspeilatameule, assenii col ( os'ó chr o nero? capo r mi la.scií). Slaro pensando clu fl cappelío. Uu cu ppello nero, le (ra cappelío il mio probabilmente Cuppello, e imn au murhilo. E uniurolado sul letto produecudoh rua con chi cummello. Uu cappeili) che c nero, aiderevole moléstia, quando lo. ridd e che c il mio! tornai'!' eon tgutlcosa iu muno. Fece ancora qualche pu.s<o ind eK dilegli -— gridó agita mio lo a mano che hi indielregis'.i ume.n1 o sal Io il mio naso — che sc tro. A mano d In riprendu pura il sua martello, e chi giava o dovevo avauzare, percln Cornetlo acústico s'ullonluuuvtt. lauto non mi serre piú, e che cosa si Oh! Allora voi di'c chr que si o crederu ehe sc me Vureru presta to é rolulo qui dentro? nou. gliiVarrei piá veatituito, a quel cuppello nero —Io dica, e io ripeto, ripi.lci.cvecchio antro?. . . lughiotlii procurando di sopprime- mozionalo — c quanto tempo dere ancora andare avanti questa storia? r, violente meu te i miei sentinienti. — Iln deito: cappelío, , nou mar- Cr ri o, signora, voi arrete molto da fare, c lo stesso io. Vi prego, troruU li lio - spiegai. '. n ¦/, io pi i S; la ii)U,io, porto al itijtco ' st lu. premei It contro b coLera, , prooria qui, — disse — •• rhe tos<isco, lo seufo... \on otorc, rede', , ma come mi se-l fico. \'i ussiru, cosa fa.stispii galo a sUa moglie — i su i»og . o si a figlia, o sua zia-— clu noa ero un signor, che reuira a ripreudere un martello. Spiegai a lui '. rn, che non cro nu nu dico. ¦ E allora, chi diarolo siete? mi doiiri i/th', mo do. - Smio. soltuuío un uomo che ha perduto nu cappelío, nn cuppello ehe. c voluto iu questa. siuuzu a. tira verso :a eostra jinestra... L'uoruo mi gi urdo con oeehio vácuo, fece uiia s mor fia, s'uruuti frugorosumenti. — Da quando ho ¦gosto mulcdello disse - - fengo la fineruffrctldore stra chiusa. Ora,signore,non credereslc roi clie questo offra nua difficoltá iu-tornwniabilc })crsino al cuppello armula dal maggior spirito ddntruprendenza?. . . Uscii, guardai su e mi accorsi che la finestra attraverso cui il mio cappello aveva velcggialo apparteneva ullü casa vicinu. Cosi me ne andai via: a comprare uu ullro cuppi lio. LUIGI RIXALD1 28 i i -*^t>#jfajk+f*\^Hm0*fi^S»/[i*$ji Skíb^^ -'j^is^'/^.^^ p a ts (j ii t ii 11 c, o L • o n i a l e