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SABATO
8KTTIMANALK
Anno XXXIII - N
- Uffici: Rua de- Liberdade, 510 - Tel. 2-6525
1.499 - S. Paolo, 20 Maggio, 1939
Disogno dol dott. Ouido INmnain — Paiole d<-l
,l,,(i. igo Cimuiii — Musica dei <b>tt. Aniedeo
1'aliniei'i.
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GOSTOSO ATÍ O FIM!
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Le lio deito di apriro molto l;i !>o<-r;i |)cr
cbe (IcIiImi entrarei con l;i (oiumdia, ma liadi clie io resto Fimri.
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IL SOHDO
— Pensa cho banibiiionc! (iii ó \ciiiila
üe sei.bene abbia novant '.•miiii!
scrittori
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ia paialisi infan
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\i'"-M' '•" "axxdiu-uxeífíi
(ul -iunoec ebc sbiidiglia ) — lOh, non c'é Iii-
so<ino di sirillore lauto.
Miea sono r-onlo!
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jicc sciivei-c ijiicsle cose, devo
riiirainii lonl.ioo dai monde, esseccj canqiiillo, vivere in pace
(! poi eoiiceul eaeni i.
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TUTTI DEVONO TENERE IN
CASA UN FLACONCINO DI
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Chi usa il mio EIVO?
OTB
Magnesia Calcinata
"Cario Erba"
IL
IDE ALE
LASSATIVO
UNICO
AL
MONDO
IL PURGANTE MIGLIORE
EFFICACISSIMO
DELL'APPARATO
RINFRESCANTE
DIGERENTE.
PER PURGARVI ACQUISTA
TENE OGGI
STESSO UNA
LATTINA DA UNA DOSE
Dolor di testei . Oascibilitá ? Non aspettale! Liberal;e il vostro organismo dalle termentazioni velenose. Prendete oggi e tutti i
"SAL DE FRUCTA" ENO.
giorni il
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d i
Una
r e tti fich i am o
Orazio Albrizio — st onde li
quanto di Ini ci dice uii'cnciclopedia — si rose famoso per nvor
uiutato lo scultore Mochi (punido
statuc
questi foce due grandi
cquestri, o por aver iiiiituto il
Bornini in qualche lavoro.
Albrizio,
appassionuOrazio
aiutó
tissimo anelie di pittura,
inoltro un pittore clie riprodusse
pieeole copie cli iintichc opere fainoso.
Da tutto questo, si capisce su
bito che, in tutta In sua vita, Oro ,
zio Albrizio nou fece altro che'
diutare.
Nacquo, probabilmente, cou In
vocazione di^ aiutare gli altri.
La sua infanziu fu proniettciilissimn. I genitori ue seguivano
con interesse lo sviluppo e non
fíicovano che ripotere:
In questo bnmbino c'é inoltu stoffa:
prima o poi aiuterá
qualcuno a faro delle coso impor
tanti.
ii
Spesso qualcuno doinandnvu al
piccolo Orazio Albrizio:
Cho cosa vuoi fare da grau
de?
Quando saro grande ¦— rispondova il piccolo Orazio Albrizio — voglio aiutaro uno sculto
ro.
Ma poi, como avvieno sempre
nei bambini, egli cambio piú vol
te idea. E cosi, col passar degli
anni, manifesto varie tendenzo,
Ira h quali ricordereino le prillci
pali: Orazio manifesto il desi.de
rio di aiutare i mediei, di aiutaro
gli uomini politici, di aiutare gli
uomini di guerra, di aiutare gli
ingegneri, di aiutare gli avvocati,
(li aiutare i professor!, di aiutare
gli uomini di maré, di autare gli
icrittori,
eceetera.
Piú tardi, poi, Ia sua inclina
zione ad aiutare seultori 'e pitto
ri prevalse su ogni ultra tendeu
za, tanto 6 vero che, almeno secondo quojl 'enciclopédia, diventó
famoso aiutando. *
I ntanlo, peró, accadde ch
Albrizio
( rndosi Orazio
roso
dare
uiuto
agli
popolarissinio per
altri — molti ne approfittassero
per farsi aiutare da lui in 1'acceiide che niente avevano a che
1'aiv con I 'arte.
Cera, per esempio, da chiudere un baiile? Iiniuediatainente si
chiainava Orazio Albrizio per far
si aiutare.
—- Aiiitanii a portare questi
— si seiitiva
dire spesso
pacclii
Orazio Albrizio.
Oppure:
—¦ «Aiütatenii a spingerc questo
carrettino.
10 orazio Albrizio non potevu
dire di no a nessuno.
ITMPAIMALE
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(lie ora é?
W mezxanotte.
Ohe bollezza! 10' 1'ora di andare a letto!
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osomso
Quando ini termo sopra d trappohno
U due niuni sul capo contingenh—
ali menti,
i U acejue, chiari < mobili
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ciei tnrcluuo:
spartechiano n rovescio
*
£ SAUDE
3 para ter saude tome toda nl&nha
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SPELLEGRINO
PURCA.RCfilSCA £OE*Mft_TA
o cstomaqo t og iirrunwet
/../' presto un campanello birichiuo
formano, al basso, tutti gli astinenfi,
per ammirare i fianchi miei polenti,
entro lo stramazzato costumino,
Allora un insolubile rossore
mi sale, a repentaglio, sulla faccia,
congiunto a un tumor pânico ridicolo,
per cui, fragando a. stento il batticuore,
s>rapuzzo uu poço gli oechi, r./_/•<. le braccia
e mi lascio cadere a pei pendi colo.
LEA CANDINI
fatti e commenti
17n giornale pubblica la notizia
oi un tale '*he. al c-ospctto delle
autoritá, non 6 riuscito u dimostrare di non esser nato morto
come invece risultava da appositi
Siamo in grado di
doeumenti,
sni
fornire qualche
particolare
fatto.
ia parecchi anni il Fouger, ta
in
('
.
il nome dei! 'indivíduo
p.
tranquillamentc
viveva
questione,
come tutti gli altri uomini: lavo
rava, andava a spasso. si conced- va di tanto in tanto modesti
svaghi. Tutti i nodi peru vengono ai pettine. Cn bel giorno le
autoritá ebb« ro dei sospetti che
'uomo fosse nato morto. Imquell
inediatamente lo fecero .hiamare
;,i vicino coinmissariato e severaniente gli dissero:
___ Voi siete nato morto!
II Fouger nego. Ma il funzioiiiirio elie lo interrogava incalzó:
- Meno chiacchii re, confessate
di esser nato morto.
- |n sono nato vivo! - - rispoHf vivíiccinentc il Fouger.
Vista I'osl iiia/ione dei Priugcr
il fiinzionario cambio tattica.
Xon
vi sará fatto nulla 'li
—
"gli disse con tono a mi
male
chevole — mu dite Ia vritá . Rie
te nato morto?
II Fouger continuo n mantenersi sulla negativa.
Poço convinte le autoritá non
infinoechinre tanto
si laseinrono
facilmente. 11 Fougei venne sottoposto a lunghi e slringenti inalio scopo di fargii
terrogatori
confessare di essere nato morto.
ii Fouger diferideva con accanimento la sua tesi che era quella
tendente a far credere che lui era
reto vivo.
Se fossi nato morto non poirei trovarmi qui a parlare con
lor signori! — egli disse trionfalmente un giorno con Paria di
1'argomento
uno che ba trovato
decisivo, Quella frase infatti non
manco di produrre un certo effftto. I fnnzionari rimasero perplessi.. Ma fu questione di un attimo. Subito dopo I'astuto funzionario riprese:
Si.-te un furbaechione matricolnto — egli disse. — Siete
nato morto e volete
certamente
Una persona per
nascondercelo.
bene non agirebbe cosi. Una persubito
_,,ii;i leale confesserebbe
cioi franchezza di esser nato morto e nun se nc parlerebbe piú.
Su. dite Ia veritá .
II Pouger tento ancora di neun
gnre, ma alia fine stretto da
confesubilissimo interrogatório,
- . piangendo tutto.
era
realmente
Ln scíiigurato
uuto morto <* la cosa riuscendogli
seeeantO; aveva deciso di nasenndi-rln a tut.i spacciandosi per anni .-(| anni per nato vivo. Quando
i suoi amici seppero che avevnno
concesso per tanti anni, in buona
fede, la loro arnici/.ia ad un nato
indignatissimi.
morto rimasero
Alcuni fra i piú oceitati volevano
fargii addirittura la pelle.
il cronista di turno,
al
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*
manicômio
CD
I
^
b
— E' mi g]-nml'iionio ]Liiigi.., Di fronte a lui mi levo tanto
di pa delia.
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pfísaumo f
metôdí dutUdri
(lil
jier
i.sa
nel
ha tempo âisponibih
mel temi a sognart.
diversi inettuli
suo fanlasliean .
ESCE OGNI
SABATO
¦
8ETT1MANALE UMORISTWü
(otello dei sogni, i lógico,
è il mondo piú /" aio:
inltn vi ê piii scom vali .
poético e floralo;
coloro ela
se nvvolc
mentre üi
fanno Ia
4
vi (llloggiano
tli rosa,
si tratlengono
stessa cosa:
Proprietário
rMETANO OR1STALD1
R<"snonnablle
ANTON1NO OARBONARO
ANNO XXXIII
XI ftlEKO 1.40»
fAii se in costoro idêntica
é dei sognar 1'csst aro,
quello che divi rsifica
•' inreee ta parlciiza.
1 ei trepiflanh vt rgim .
ibcWeslasi rapita,
I arte sui bianchi p> tali
tli un'e,sil marghcrita
1'uomo rVaffari, pratico,
giunge la.ssú parlando
sulfata svelta i solida
di un grasso dividendo;
i i'i í di dito allt li Ih rt.
'ali
usa partir sull
piuttoslo probh malielie
di... spitnli origináli
r il plácido burocrata.
tlt i sogni inicia il filo
«// itHfl poltrona cômoda,
nclVora sacra al cinto...
Son tulli modi lecili
per giiingere aliei scopo
di nseir dai propri triboli
i di seordarli un poeo,
jieró, cjnalcuno adopera
nn modo tanto stravo,
che per trovaria cômodo
mi sto spremendo invano.
(jualcimo c, il pu(pie:
quand'é eolpilo al mento
.¦ eade a terra esanvme,
fuori cambaitiincuto
Questo
non soffre alrac.i spasimi.
come qualcuno crede,
ma gasta dotei mvsielie
' gli angiolelti rede...
fondo
AHHONAMENTI 8, l'AOIi-0
20*
APPBTITOSO, anno ...
60>
LUSSOKIOSO, anno ...
lOOf
I BATIRIACO, anno
S. Paolo, 20 Maggio,
alfavi mo,
rire.f/a dali'avvcrsario
il dono dolcr c prowião
di un puejvo unianilario:
— Oh, fa eli'io dimentichi
Irtstezsc, guai, bisogni!...
Pic.ehiami forte e mandami
nel bel mondo dei sof/ni!...
C. UCCIO
¦ ILLUSTKAT0
O F P I C I :
'••»
RUA !)A LIBERDADE,
TEL. 2-8526
1939
NUMERO:
S. Paolo .. 200 rélf
Altri stati. 300 riM*
Itidi ancora |)«iisando iill'Hffltiito tantasina (lfílln Riien-H?
Morclié: Penso che
sarolilx; rinvvpro tonibilmi-ntp cômico, sr «ííitando apitando, il fantasma
.si |i-Msfonnasse in reallá!
LEZIONE
"nua signorina non ha bisogno di supere
Se ti strui>pi una calza, tanle cose".
non gridare:
Con (posto non intendo sitgijertrli di
" .-1 eeide li t i,
Irailo in iuguuno sulla lua pei sono. Voda
delle calze
hu carta
glio consigliarti di non elencargli
lilua vila.
quaranta
protocollo luiH i ¦¦'¦••'' delia
re! .
uno di queQvxdora poi In incontrassi
E non fa"lu matéria di mogli uomini che dicono:
re nemmeno 'rale
io ho le mie idee', non assecondave
falso
quel
sue pretese opisorriso disinvolto e divertito, perché nes- eon i modi o le parole, Ir
egli sia spregiudicato,^
sitno ci crede, e tutti sappiamo benissimo niani. Per quanto
it, lui susvistono le impronte incancellabili
che in cuor tuo hai pronunciato quella
:100o, 4000 anni di tradizioni, huonsenpiceola stramaledizione, che formulava la di
egli se m renda
tua madre venerando, quando le avevano so, normalitá. Senza che
conto, (piei nrlleuiii di perbenismo pemno
pugato il burro con nn due lire falso.
verso th te, eh<
Abbi per il denaro altrui lo stesno ri- di piú. sui suoi seutimenti
anni di eccentricüá < di
spetto che professi per il tuo. Se hai 1'abi- i suoi due o tre
re stabümente e
tu.dine di andare in un certo negozio dove ribellione. Se vuoi entra
rita, vou urtare
risparmi due lire sn un paio di calze, eon- piditamente nella sita
Veiedi inconsa/pevole delia
tinua ad andarei quando
tradizione che c'é in lui, ilc'é un altro che paga.
hidendoti di far piacere al
Fai spendere 100.000 li;x>ro con vinto enuncialore
re a un uomo in vn villino
di improvvisate st raradove andrai ad abitare,
ganze.
ma non far gli buttare tre
II denaro chia maio corage cinquanta in una boccetgiosa mente denaro: non
ta di goece digestive che
credere di nohilitarlo chiauon prenderai.
una
"1'argent" né di
divenite
mavdolo
pel
"il
Non sentire il bisogno
chiamandolo
vnniliarlo
impellente di prendere il
d&KHa di ctatte
rile metatto". Se vuoi dare
tonsí per fare quel tratto
dei bugiar do a qualcuno,
.___ | ^^
di strada che fai quattro
"mentem". Didirgli
"Ció ehe afvolte al giorno in tram
digü:
Opvure
bugiarão.
çdi
"non risponcol biglietto a quattro corse.
Oppure
esatto".
é
a-non
fermi
Non
Abbi Vabüitá di parlare poeo.
F' Ia stessa cosa e uon corri
cenrtare mai al tuo passato romântico. de al vero".
di ricevere uno spumone in farOgni uomo che entra nella tua rita di dou- il rischio
o una querei a per ingiurie.
"/", non trana ha mia disposizione congênita a crede- cio
c'é una
tuo
nome
nel
Se
il
in
moto
mettere
a
il
essere
re di
primo
sformaria in ipsüon. Sono eleganze acresFai che Io creda. Non
cuore.
tuo piccolo
elirqli perció che sei stata a Pompei, a sibili a tutte le borse.
Paga i piecoli debiti. Se ii gioielliere
Taormina, ad Assisi. Egli penserebbe su-^
viene a reclamar•e -50.000 lire la cosa non
bito a un altro uomo: a piá uomini. Digli
inreee fa dei bacRe mai — che tuo padre, ferroviere,^ fa rumore, Ia lava/ndaia
sn pei- le scale.
aveva i biglietti gratvdti, e ogni anno ti cano
"gaffes". Le "gafdelle
Non
aver
paura
dispenimpareggiabüi
portava in quegli
tratti di spirito dei caso. Ma
sari di cultura e di dolori reumatici che fes" sano i
ve hai fatta una, la'<riala andare,
sono le catacombe, le cloache, gli acque- quando
piuttosto che correrle dietro per rimediardotti e i milhei.
é peggio.
Non parlargli mai di cinque o sei anni vi. A gral tare
Se ti infischi delle tue calamitá, uon dimesi or
'7o sono filosofa'
fa. La tua vita deve risalire a tre
sono, quando tuo padre ti ha fatto inter- re:
PITIGRILLI
rompere gli studi, perché pensava che
VL ¦
JC
e ripcnsavda nl civt ma
, a vn ammirala ailon,
sogno Vassnrro prineipi
che le liará 1'amori ;
in
MüSDASü
NONA
laseiano vaiar libera
1'neeisii fantasia
t intfinmiti lo spirito
. ereno ali '< nforia ;
Fors'egli,
íQal-L-?
*¦$>
corso
accelerato
a
rl
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fi
a
11
Grande Liquidazione
PER COXSEGXARE lyEDITTCIO Ül
RUA
DIREITA,
144
VEXDIAMO TUTTO IL X OSTRO (iJiANDK
-STOCK" IU ABIT] PER L'0-AIÍNJ K UAMBINM
SARTORIA
E
CAMICERIA
COMPRES] GL] SCAFFALI, LE VETRIXE
E L'ASCENSORE
"PECHINCHA"
A PREZZI DI VERA
complimenti orientali
Durante il mio soggiorno a
Pechino, quando la Cina era
ancora un celeste impero e
non pensava ãi trasformarsi
in una repubblica. conobbi
ri-Lia-Su e Ke-"Wo-Fa, i due
vecchi mandarini ehe tanta
dovevano avere nella
parte
vita.
mia
Amici d'infanzia. tutta una
giovinezza in comune. legati
dalla piú affettuosa intimitá.
non rinunciavano per questo
alPetichetta
tradiziona^
e.
incontrandosi,
si salutavano
eol rispetto e gli onori dovuti
a! loro sarado:
MMnganno ¦ - cominciava Pi-Lia-Su, dopo una riverenza strisciante — o quella
che ammirano i miei poveri
oechi cisposi é 1'alta persona
di un dio venuto in terra, il
cui riveritissimo nome é KeWo-Fa?
LMllustrissimo
Pi-Lia.-'u i! cui casato spande !a luce
fin'oltre i ec-nfini delPimpero?
— rispondeva Ke-Wo-Fa, inehinandosi fino al suolo .-caiubia que! cane affetto da cimurro che io sono eon la sua
própria onorevole immagino
idflessa in uno specchio d'argen to!
Sf- il mio magnífico interlocutore da cui vorrei sentirmi frustato e calpestato, si
stima un cane affetto da cimurro - - soggiungeva Pi-LiaSu —- che ensa saro io, se nun
nn gat.to rognoso?
II sublime Pi-Lia-Su, asse de] globo terracqueo, cen-
tro delTEmpireo, carta d':den ti tá 'le'la Fama. a mm etterá che qualora egli insista a
paragonarsi a ri un felino domestiço rogncso. io non potró
sentirmi ehe topo morto e
searafaggio schiacciato...
E via di questo passo.
Una volta Pi e Ke i i loro
vezzeggiativi. come non ho
bisogno di spiegarvi) vennero
a lite a cagione di un:; donna.
Ebbi Ia ventura di assistere
a! loro incontro. dopo sette
mes; sette giorni e sette ore
che evitavano di vedersi.
¦ Quei'a Meraviglia :lella
Creazione che risponde a', nome di Ke-Wo-Fa - - sussurro
Pi baciando 1'asfalto delia via
— vorrá permetterp alio schifoso verme che edi sta dinanzi
di dividi umilmente che i maiali sono menó porei di lui.
I! mio grande amico PiLia-Su i1 cui cappèllo si adorna meritatamente di un bottone di corallo e d cui palanchino - giu sta men te verde •dito Ke. facendo croci con la
—
lingua
marciapiede
sul
ronsentirá alPindegno servo,
cui la sorte concede 1'incommensurabile onore di narlare
eon "ui. di osservagli che é un
gran fetentone.
— SulPaenua vprdazzurra
dei maré 1'ombra delle ali dei
ííabbiani scrive che io sono un
infimo granello di rena e eh •
il m!o pi cru ove e radrone Ke\V( -Fa ¦'- nn cielopico monte
scandí sommessamente Pi.
haciando le pantofole delPal-
CÁLICE
mo d i
dire
:L.L-»
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Dl LEGiTYBiH©
- FERNET-BMNCA UN
baffo. II povero cencio qui
presente ha l'ar:lire cli dire al
drappo-di-seta-ricamirabile
mato-a-dragonl-di-oro che lo
ascolta: I tuo: perversi antenati «.• dei piú remi to avo tuo
in piccolo carretto a mano ad
una sola mota cli'' si spinge
per le stanghe e serve al trasporto di ghiaia, calce. ecc.
.Mi trassi in disparte, per
non sentire di meglio.
I.uigi (.iiabli
cielopico
:1
tuttavia
tro
monte si degnerá di ascoltare
1'esile você delPinfimo granello di rena. che lo manda a
morire ammazzato.
Ke -: mor se a sangue le iabbra e sorrise. Poi battá la testa a", muro e mormoró fra i
singhiozzi:
- Le sagge parole d"', mio
gigantesco maestro non solo
ini .fanno arrossire di vergosna, ma mi fanno anche un
EOITA rAM>ETlTC>-AIUTA LA Ei CE/TONE
LTOMO SIOKIMONTIO — A ine potete ciedoic, signorina:
d; non sono come tutti »1i pltri.
u
a
momento
nel
opportuno
líeiie,
f
àJK
#0Mm
Porln scionzial i. disso il
pnifessor Belgilâ rivolgendosl
ul librnio Paillot, ( ecii] ato in
quel iiioinento n riordinare piI"
di
libri.
nella
sua
boi leva
iilJ.ungolo delia Tintellerie
credo,
si sono
preoceiipati,
ipotesi
Paillot, di prospettare
a propósito dei diverso colore
delia pelle dello razze timaiie
iJtire, si t ratta di un argomenio (li notevole Inten ase per lu
Non vi dispiacerá,
stiulioso.
cbe
io vo lo accenni.
Paillot,
risnoNiente af fatto.
-o genlilmento il libraio Pailmi piace istruirmi.
Íoi
.Mi sembrn anzitutto eviden'a
disse Relgilé clie
lo
] i lie nora dei ne .ri derivi dal
sole coeente ch'.' sopportano
•.¦li indigeni delia terra africana. Voi potrete obiettare che
PAfrica non fu sempre una
torra dai calori lorridi, ma
clie vi fu un'epoca in cui quel
continente fu freddo come la
obiezione,
Quosta
Sibéria.
spaventa.
mi
Paillot, non
— osservrt corBene!
- non dodialmente Paillot.
delia mia
vete spaventarvi
obiezione, tanto piú che non
avevo da farvene alcuna.
(\CrUAOA\fU)
com Gillette
BARBEAR-SE
Azul é sempre agradável.
Seu fio super-agudo escanhoa
suavemente, sem irritar a pelle.
Lamina «,
GILLETTE AZUL
Paillot.
7
n
n
lifelTOiSro^),.
¦^ ' ^^.Wi(t»M tniwwWli^
^^^^^tmmm———^^^^
appro-
v('i Belgilé che, como al solho
non nveva n cl I Lo il suo In terlocutore, Lu vostra obiezione,
Se
Paillot, non mi spaventa.
1'Africa fu uni terra glaeinle,
I negri si nbbronzarono e divennero n< ri in uu ull ro coni hiente dove il So.'e li fece dventare cosi. Quando quel loro
continente non fu piú adatto
ii 11 ci loro vita, pnssnrono no:PAfrica uttualc.
La razza bianca, invece, obbe evidentemente, origine in
iin continente glnciale: la pelle bianca, ehe i(, attribuisco
a.Uo scolorimento di un |iimento piú cbe n'.a un color,-, orisuri analoçin
ginnrio, Lrovti
nella pelliccia bianca delPorso, in quella delPermellino,
noi colore bianco delle "li d' gli iieeelli cbe popolano !e lei
ro glaeiali.
II fatto ehe la bianchezvfl
delia pelle abbia uno strePo
nesso colla temperatura 'o dimostra, tra Paltro, che le i opolazioni nordiche sono predi
valentemente
piú
pelle
bianca delle popolazioni ehe
abilano al sud. o di capelli
biondi. I! freddo e il poço sole scolorano pelle e capelli.
10' una ipotesi.
- ossorvó il
Pregevole
libraio Paillot che uon aveva
sentito una parola, oecupato
a spolverare i libri.
Tra le duo razze. la bianca o la nora. vi sono la razza
gialla o la razza rossa. Anche
(|iiosti eoloii si potvebbero
spiegare col fatto ehe gli avi
remotissimi di quelle razze
vissero in continenti diversamente irrorati dal solo.
Por concludere, Paillot, io
attribuisco il coloro delia pel]( ai continenti piú o mono soleggiati ehe gli avi remotissimi di questo razze abitarono
alPepoca doi primi uomini. 10
uiPaltra idea conforta questa
opiiiione La razza bianca. ehe
ben presto ebbe il predomínio
sulle altro razze puó aver attinto la sua mággiore intelligenza dal genere di vita fatíoso. in ambiente glaciale, da
cui ebbe la sua prima origine.
como é
In ambiento ostile,
Ia
aguzzó
quello dei freddo,
ipouna
10'
sua intelligenza.
tesi. Ma vedo. Paillot, che dimenate energicamente lo hraccia dimostrando la piú netta
contrarietá davanti alio mio
ipotesi. Sono esso dunque talmonto agli anlipodi de] vostro modo di pousa ro? Vi ripugnano?
— Xou mi ripugnaiW
10' ehe a fustrilló Paillot. ria di gesticolare...
Non fini di narlare rerehé
una enorme pila (li libri si
da
nrecipitó fragorosamente
dei
nn'alta scansia sulla tosta
cho vi rim-so
Prof. Belgilé
p.operto a guaire pietosamente
per un boi pezzo.
^P^%_
jam
t__\
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^1
b
1
i
Uoberto Pcrshing Wadlow,
1'uomo piú alto dol mondo
perché raggiunge i metri :....(>
di al.ezza, e pesa due quintali e mezzo ía parlare di sé in
questi giorni a vendo presentato querela contro un medico dello Stato di Mor.tana.il
quale in una rivista scientifica ha pubblicato un árticolo in cui é detto che queito
gigante non é affatto norOra il giovane chiedej un
indenniizo di lüü mila doilari dairarticol-Sta e iãl) nula
dollari dalla direzione delta
rivista. Il padre dei gigante
ha riiaseiato un a.tesiato in
eui dice che suo iiglio é uno
dei piú bravi e «ci piu obbedienti di tutia la ligliolanza
che egli possiede. Ai_.ro atte_lato in questo senso é stato
iilasciato dai maestri e dai
condiscepoli dei gigante.
Pensate: la richiesta non é
stata eccessiva. Müle dollari
per ogni centímetro di altezza! E ltí centimetri di abbuono! Furbacchione d'un Roberto!
+.
1
o
or ti caria
inale.
*
o
c.
#
ln un villaggio delia Volinia, due conpadini hanno testeggiato ieri l'ottantesimo
anniversario dei íoro matrimonio. 11 marito ha 103 anni
c la moglie 101. Vegeti entrambi hanno voluto solennizzare 1'eccezionale evento
la benedizione
prendendo
nella stessa chiesa ove si erano sposati. Assistevano alla cerimonia cinquantacinque discendenti, dai figli alla
quinta generazione. II figlio
maggiore ha 84 anni e 1'ultimo pronipotino sei mesi.
Ció dice che se il fatto si
potesse. estendere. a regola
generale di vita, Pumanitá,
cgni 100 anni, si moliplicherebbe per 25! Accipicchia!
lio mangiato, mangio, mangtrò, sono i tre tempi quotidiani piú allegramenle usa ti
nella coniugazione dei piei ato verbo. 11 modo condi/ionale, invece, é una delle espiessioni piú tristi che esistano:
aviei mangiato, mangerei,
putessi mangiare!
>;:
iii
dieci mila miglia, io vengo a
trovai mi interessai, e paru*
in causa, con un cer.o üiritto di impiceianiicne e persiuo di intervenire.
#
AFFABILITA'.
Arte di parer
propri inferiori.
:|l
>;i
In una lettera a un giornale, un pedone si e lamen.ato che ia maggior parte delle
donne che guidano 1'automobile non sappiano assolutamente cosa fare in caso d'incidenti imprevisti.
II vero guaio, invece, é che
in tale caso qualche cosa la
fanno sempre.
ii«
«ii
Nel
cum
maré
tanu
oechi
li'
benigni coi
?
Golfo di Patango, alindigeni si tulíano a
armati di coltello e iolcon i pescicani sotio gli
di un gruppctto di tu-
listi.
Sareste voi capace di íare altrettanto? — chiede una
bellissima signora al suo com
pugno, il marchese di ülisson La Gorge.
II giovane gentiluomo, usaMARTELLO.
to ad ogni spoit, sorride.
Roba da chiodi.
A me un coltello! — e*
* *
Quando venne conferita a sclama.
Due minuti dopo, ecco Pc*
Giuliano e Lorcnzo de' Medici la cittadinanza romana, in rcico marchese iarsi inconofíerto tro a un gigantesco pescecaCampidoglio venne
"per
la infi- re che lo guarda cupidaun convito che
nita quantitá ed abbondan- mente. Vittoria! ma no, ec:.\ di vivande sarebbe stato co che il marchese di Glistjufficicnte a saziare quasi sons La Gorge emerge un atlimo, getta il coltello sulla
.utto ii popolo di Roma"!
con un gesto di disperariva
Certo é che quando i Mezione e sparisce in un riboldici si mettono a pappare...
lor di spume. E' fini a!
— Ahimé! — esclama Ia sicamLe macchine hanno
biato tutto, compresa la po- gnora — avrei dovuto immaginarlo. Egli era troppo genlitica e il senso dei diritto:
il pesce
giacché quando a me é dato tiluomo per toecare
col coltello!
sentire, con 1'affare deila raIa
con
dio, e tra poço vedere,
II massimo delle portate
televisione, quello che dice e
fa un popolo anche lontano venr.e raggiunto nel pranzo
sj:
donne
•£
intellettuali
PODISTA
Cassiere mancato.
Si ha da Mosca che un infermiere analfabeta dellV
spedale Giapadize di Basú,ha
propinato a cinque pazienti
un potente veleno invece di
una polvere per il mal di te.(lia. Quando si é scoperto
1'errore, era troppo tardi. 3
disgraziati erano deceduti.
/ Ha si vt ra inehicsla
Im pt ria•'ln assodaIo
i Ir
I
'ul
llssnlsr
l imo in ft cm a i'i
il SUO iloVl /'» ,-
perché ad ogni animalalo
il dolori di lista
tra, intanto, passai a-!
* * *
CARICATURA.
Alcune insolenze a un individuo, col pretesto delParte
Mangiare!. . . Ecco il piú
potente dei verbi attivi che
per essere coniugato almeno
due volte al giorno assorbe
buona parte delPattivitá umana.
Dottore, voi che siete uno spécialista dei fegato, inse-natemi qualche ticetta per farlo iu uuiido!
üb
i
1
a
che Madamlgella cli Blois of
fri al príncipe Conti chc si
vide servirc 480 piatti diver
si. II principe Conti schiattô
Ma trentadue anni dopo.
Certi stravizi, prima o poi,
si fin isco col pagarli a caro
prezzo!
*
*<
_
MUSICA
II rumore, piallato, (omito
e lucidato.
i;«
r.i
*
La donna é certamente una
ücne piu bene e injuíiessantá
scoperie: essa si nova neu u,i,a»iâia anu siato Uücro, e
nona proporzione dei oo %:
iagionc per eu» uovicüoe uppanre un po' curioso u tanu
ene 1 anro .0 % la consiueri
una cosa tanto danede u capirsi, ed e impressionante
che il ti- % non si sia invese
mai proposto un problema
smiile nei riguardi üel 4«:—
iampante prova che le donne
ci conoscono benissimo.
Siando cosi le cose, noi uomini ci possiamo diviuere iu
oue net-c categorie; — quem
che comprendono le donne, e
quelli ene poverini, non le
comprendono,
1 seeondi avranno sempre
deile delusioni mentre i primi invece, anche.
Dallra parte, i progressi
den'uomo nel campo delia
conoscenza delia donna, dalia sua scoperta ad oggi, si
possono definhe irrisori: eppurê 1'uomo é riuscito a misurare la distanza che passa
dal Sole alla Terra e dalla
Terra ad uninfinitá di mondi lontani, e senza sbagUare
neppure di un eentimetro
é riuscito a vedere chiaramente esseri grandi
un milionesimo di millimetro, a costruire aeroplani a
800 1'ora, ad andare nella
s&ratosfera, a inventare la radio ecc. ecc. Segno che Pintelligenza non gli manca.
Forse dipenderá dal fatto che
non si é mai applicato alla
scopei'ta delia donna, con un
certo método, e che non c'é
stata cooperazione fra i singoli studiosi, ognuno tenendosi per conto suo i risultati ottenuti.
Ci vorrebbe un ufficio, tendente ad unificare sforzi ed
indagini, una specie di "Gabinetto sperimentale per capire la donna" in cui tutti
dovrebbero prestare la loro
collaborazione, dicendo francamente quello che hanno
potuto o creduto di capire.
Questi individui, dotati di
rara perspicácia e di speciale vocazione, potrebbero essere i funzionari addetti, e
costituire dopo un tirocinio
ed un esame, il primo núcleo
di diplomati per 1'esereizio
delia funzione di "esperto
delPanima femminile."
Ci sarebbe un gran belvedere, come se la caverebbero alla prova pratica.
i
1
p
a
s
q
dal diário di
nna signorina
intellettuale
MARTKIU' - Da quanti gior
UJ. min piccolo, caro nffeltiioso
diário, io nou vi rso in le Ia piunu ,|ei miei alTanni .' Pa quanti
lu mie lacriinc cuide uon
giorni
ed
•colol-ano le rigllU frctlolose
biauea,
ilicguali, che la mia mano
vciiata d'a//.iirrn, sulle tllü docili
CÍll .'
p;igilie, frutloloSIlllK lltO tl'UI
Im un mese.' Pa due mesi.' Pa
Da quattro mesi .' Da
1,-e mesi.'
^iiupio mesi .' Da sei mesi . Xoil
so. Xon rieordo. Ma che imporln il tempo se lo ancora ritorno a
un'amante docile e iule come
soddisfattu se cliiedo ancora alia
discrete/.za, alia
tua ufiottuosu
ció che il
simpatia
tua silenziosa
e non sa
darmi
mondo non vuol
u
i
11
1
o
o
II
9
e
a
toMAll»
>(*.-
Offriamo
ASSORTIMENTI NUOVI
E GRANDIOSI PER
darini.
Ma forse tu, piccolo curo aí1'etUio.o diário, vuoi supere cosa
hu fatto in tutto questo tempo 1
A dirottoj
lio pianto!
l.bl.ene
seru,
dalPalalia
limttillil
dalla
.,|
Ho
inunonto.
pianto ed ho
|Ki
Ho
sognato di piangere,
sognato.
sulla
poggiando il capino stanco
ho
Pd
ninato.
spalla dell'110
stelle,
le
che
queste
sognato
lima, si
di
lacrime
sjdeiidciiti
staccassero dal ciclo e veniss.ro
oechi
miei
no'
nascondersi
a
o
Prezzí Accessíbilissimi
stanchi.
i
poesie,
Ho scritto purê delle
diaaffettuoso
caro
mio piccolo
un
in
ho
scritto
l.e
giorno in
rio.
il volto
mi
enrezzava
vita
eui la
mi
e la natura
parca piú bella.
1'anima rideva,
eui
Pu giorno in
il cuore cantava e il fegato ripo-uva. Vuoi seiitirne qualciina, mio
caro affettuoso diário?
piccolo
Po vuoi . Kbbene, aseolta, ti diró la piu' bella, Ia piu' gaia:
QUANDO PA BIAiXCASTIVALBA SPUNTA
(Lamcntazionc)
Quando nel ciclo
1'nlba biancasira
syuiita
e tutta la natura
sorridendo si riáesla
chixisa ii>Ua xuia stanza
con una ixbia in mano
e nn ceio m ro in lesta
piango.
Che te ne sombra, mio piccolo
caro affettuoso diário? Ti piace?
Ebbene te la regalo; nascondila
pagine come
|'r;i. le tue bianchc
sc fosse una dei pensier viola.
vuoi ascoltarne
forse tu
Mu
Una meno fria nora un'ultra?
volu, meno inor.dana? Si? Ebbene
odi questa:
P 'AMATO BEN
(Delírio)
1'rona sulla bara
ehc 1,'amalc spoglic
de.Wmnalo ben racchiude
Schaedlich, Obert & Cia.
io ghigno,
e carezzando il freãâo marmo
ch'al corpo suo fa da coperlu
sussurro :
Xon ti ricordi che gamhe s tor te
ave vi,
che gambe ncre. grasse, pelosi,
bre vi.E' bella vero, piccolo caro afL'ho fatta leg
fettuoso diário?
letterario.
critico
mi
noto
gere ad
Ha det
entusiasta
Xo é rimasto
molti
to che dovranno
pnssnre
legdi
anni prima che gli capiti
mia.
la
gere un'altra poesia come
Mi ha raccomandato anzi di non
faria vedere a nessimo.
— Poesie come queste — egli
ha detto — le dcbbono leggero
solamente i posteri!
Ed ha soggiunto, non so bene
"Figlio
mio perdonaperché:
mi!".
Oh quale insondabile abisso é
I'animo umano! Forse i miei versi, soffasi di un'intima e sconsosin
lata, tcnere/.za,
penetrando
suo
dei
nelle piú intime latebre
Rua Direita, 162-190
avean rievociito tutto un
e tetro.
passato pcccaniinoso
I/Mm eompianto sinceramente.
[Io tentnto
purê di earczzargli
e
niateruamcnte il capo dieciuto
—
eosí,
Parlo
piccolo
stanco. ma
egli nodiário
caro affettuoso
masi — mi ha dato un forte coP
" 10
esclanmndo:
po sul braccio
statevi un po' ferma con le ma
uü".
Ho compreso ed Im desisti to.
Egli vedeva diiinan/.i a sú surge
re i fantasini dei tempo passato:
sjm-t
ombre confuso ed indeciso,
lOgli
impreeanti.
tri sòlcnni ed
trista
finalmente sentiva quanto
Ia sua vita trascorsa fosse stata
e tcineva per la mia purezza, per
Ia mia indefettibile innocenza.
— ho mormo
"Oh
pecentor!"
rato allor scuotendo amarainente
il capo.
senzn nemE in sull-istante,
lu»
momento,
un
meno pensarei
dato alia luce cpiesta breve poe
sia che, prin che a lui. a te, piediário, io
affettuoso
colo caro
dono:
IP PECCATOR
animo,
(Spasimo)
A Cario perché si emeiuli.
.1 lr'c Ia notte
In tuna uon rispleudi.
Son sji' uü i laxxxpioxii
son sp> nll i fanali.
/•;* colpa flelVAsiexiüa?
/•." //// uniislo alia d lüralc?
\'o, i' il pi cantor clxe passa
r il pi ceai or
(In coi picenli suoi
h luci sjx Um
il ln n disiruggc
i l'ulma.
Sí, hai ragione, min piccolo ca
i-0 iiffettuo.so diário, (- una poe
sia un pn' morbosa, profondn e
tor
ntatll,
ma
tale
era,
in
qiud
momento, il mio stato d'animo.
I/ho rieopiata in bella calligrafia
su di un foglio di carta a ma lio
'ho
inviata a Cario. Pa eom
e I
prenderá. bo spero. XelPnttesa,
min piccolo caro affettuoso dia
ri,,, mi serro nella virginale alço
va, e piango, piango, piango!
;/
Iriifiii/iil"!'
10
i
I
p
a
. s
q
n
1
esporte
o'
ç
ii
i
n
o
1
1
a
e
e m pilulas
"amigos" Assim se escreve a historia - Rabicho... - Oratórias
- 0 torneiogallinaceas - Entrevista com o sr. Piccin Rino - Phrases celebres
tapeação - Funcção - Que pena! - Ultimas.
Os nossos
m^^M adi ino o tempo para aclarar certas coisas, disse iiiii
philoso
JyÊ | I1'1"- '"' ,'11 iiflid (pie e. s: vellio barbudo -• mal cheiroso
deve
ser
eslá com inleira razão. Polo monos om parte.
i 'nino vae o lubi, lá i in casa .'
Minha sogra, di/ o surdo, vae indo muito bem.
e10' bem de vêr quo
qtii-pró-quos se succcdom
quando Im
muito boa vonlade de pi rte :i p rte, 1'in em falar outro em escutar.
\f
ocê viu (|iie bella
Quem.'
E
o
figura fez o Palestra no tal de tornoio-inicio?
mu caeliorrinlio.' \'ae indo bem obrigndinho!
assim se escreve a nofandn historia. Quando o Palestra
perde,
ha um barullião dos diabos. Quando lu
povoru bianco-vorde
ganha...
lOu mil' escutei
bem . . .
certos jornaes, , ntão, (pie se liniilaill u dizer, todo o anno —
ro-as de lodo anno paru os "amigos" do Palestra
quo o esH;i
nicraldino joga mal quando ganha. 10 (punido perde, o advor
'
¦ ii rio
burro. . .
jogou pra
Vê-se (pie (' partidarismo cega essa súcia de torcedores deslavados, 'i1'1' expandem a sim paixão pelas eoliiaiaas dc certos órgãos (pio
se diz iu . . . p;i lha ços. . .
M
* nada coino um dia depois de outro, <> torneio inicio
coe
nialiira, como disse
dissi O lisporlt serviu para apoajos em miniatura,
lar os "amigos" do Palestra
So os órgãos humorísticos, mi lata acepção dn termo, é (pie se mautiveram uu attitude do chove não molha, desata e não desata..,
M/
•' s dansar
"li" •'¦
a ciranda, cirandiaha...
1.1'I.P'
prá vê o Coriiilhians
DA POMI0RAXIA
ga-
RABICHO. . .
sabem o que é rabicho. Hum... Não queiram arranjar um
(pie lá vae :i lua economia o mais o socego burgiie/.. Pois ao (pie
Vocês
parece u Liga está earabicliada por nós. Isto, positivamente,
nâo nos lisongeia. Acostumar a deitar com mulher gagá é amanhecer
"giigado". ()
rabicho t\;\ Liga por nós, não nos interessa. Somos doim- velhas. Agora acaba a Liga dc nos pedir perdão, ti;jocllmiulo-.se a
nossos pés como qualquer barregão de insalubre soslaio... Acostumada a levar uo coco, n entidade futebolística carnavalesca paulista sofIre t\n (lostempero desregrado dos alcoviteiros que pedem pra' apanhar.
1'orisso fica quieta e supporta as chibatadas do nu gaterio.
\r;nnos brinca dc casa .'
liAI LIXACEAS OI? A TOU IAS
"
(miro dia ns directores do futuroso Gallo de Ouro... sem
MÍ-t;i
(ainda é juvenil ou pintiuho) endereçaram um officio
lyÊ
ao orador dn turma, o celebrizado Cicero Varzcano Antoninho.
afim do (pie este participasse de uma reunião agitada.
•Xu hora das comidas brabas, o Antoninho
não gostou
de uma
coisa torta e inctteu-se a defensor das massas impollutns. . , aliineui icias com miolo de gallinlui.
I' m :| conta. O "ininiigo da ordem" enibatucou e não metteu a
vida no ^m-fn porque o violino estava desafinado.
Quem e une pôde com o verbo do homem, do Platão da republica
da Biigunçolnudin. Porisso us coisas devem andar direito,, sinão la
\ae pau no alto da syuagoga. Nós,
que estávamos apreciando a reui-iüo pela televisão gostamos da altitude do Virgílio Varzcano. Com
( il< é uli nu liiitata . . ,
mj^0
1'K'CIX. . . PICCIN I.XIK). . .
deuses pu in e os homens dispõem. O
plebiscito do Esporte con
tinua em pun i nsceiiçáo. Os iníllimiarios entram com o milho
Os «' o Piccin uec.i de
ucris. Porisso destacamos o mais intelligente
dos nossos redaetons paru em revidar o líiuo Piccin. o homem dos
sete folegos e dos 21
meio instrumentos.
—• Como é isso "seu" liino. Pnji0 un caiigiea...
\*ocê está duvidando seu
perneta. Te quebro os óculos!
"bote".'
Calma... no Piccin. Quando é
quo vocês vão dar o
lOspere o verás
que o espirito de Mussolini não mente. Quando
chegar a hora II, e os trouxas pensam que estão com a viagem no papo... /.ás... traz... entraremos com bilhões dc votos que deixará o
inundo embasbacado. O inundo e o Nutro
S;iliiiuos satisfeitos com aquelle terremoto
iiqilido InstroMi e absorvente!
•x * *
todo...
em
nadando
idii.Asios cioi.iomnos
João Anselmo
fui iiieller me nesta, Raios ipie os barrcii.
nas
syinpathias
cima...
Hstoil sempre por
populares.
'/'(
Porque
in nli 1'orgli urin
Oiiçani me, Vejam (pie artista da pelota o mundo vae perder
/.' o n idas
O "Diamante Negro" ainda não está lapidado. 10's miiy va- Peixoto
Iii nle.
l.á pelo Vasco us coisas uão andaiu... voam para o precipicio..,
Fi ilrighi
Iluminei
Aqui e lá más fadas ha...
Caprichos do destino. Amores contrariados. — Carlos Lopes
O TORXEIO
INICIO. . . DA TAPEAÇÃO
a tapeação 10 sempre assim. Começa devagar e no fim...
é iibotoar o paletó pura preservar o rico diiilieirinho das garras
Começou
liguistas. Todo mundo diz (pie aquella droga foi boa para pensi" o sacco da nindastra em troei de umas miserus permanentes. O que
houve de bom lá fórum só o Palestra, o Coriiilhians e o S. Paulo. O
resto não valeu a sola dos sapatos de chute!
* * *
FFXCÇÃO
leremos nova funeção nos diversos piendeiros
Liga.
pela
Domingo
Abotoae o paletó... incautos bipedes!
dirigido
QUIO PIONA!
O Hsporli :
" lOscievein nos, estranhando (pie tendo cinco directores da
Escreve
Liga de Futebol do lOstado de São Paulo se manifestado a favor da demissão collectiva da directoria, a proposta Sylvio Lagreca
cahiu. De facto, cinco votos ó maioria na directoria da Liga, porquanio esta ('• composta de nove membros. lOntretaiilo não houve cinco vo
tua u favor da proposta do veterano technico, mas, sim quatro.
Foi
somente depois da votação, que um quinto dirigente, compreendendo
melhor o verdadeiro sentido da proposta de Lagreca, manifestou-se a
favor, mas já era tarde, porque a mesma havia sido rejeitada..."
Que pena não ter acontecido o (pie devia acontecer... Porque lá,
naquella bagunça, ninguém se salva... das proximidades da megera...
ULTIMAS
os jogadores brasileiros, que foram disputar na Europa
a Taça do Mundo, regressaram, disseram que Domingos não fez
penal em Piola. Agora Martins, escreve dizendo que Do«nando
min gos fez penas porque era indisciplinado...
IOiii que ficamos . Houve ou não houve penal no jogo Brasil X Ita-
lia ?
Tem
a palavra
.
.
.
perto
d"
¦¦
o
sr.
Thomaz
#M
IockPv - Club
v*Hw
jvvnvjr
Domani,
il
veterano
.Jockey
Mazzone,
''''
que
"'time
viu
as coisas
tre corse
sono
pretas
;,i ií«',,í|,k« «p„sqiljno»
riser-
Ai |L,tto|li d(l|
(ii!l.
nio i nostri púlpitos:
l-.a corsa: Atala - Ardorosa
Clube fará realizzare nel Prado
Aspasie
corsa: Ará
., .
Theda-Agá
-¦•'
,
,
•> -x ,,„,.„„. ,.,i „•,
interessante
da Mooca un a ra
,
• >." corsa
: dalenta - Japão
riunione turfistien settinianale. Jardim
Rapsódia -OlimlOnu.lação" avre Scorsa:
Nel prêmio"
(llonsta
1'uida
mo un nuovo incontro fra i valo- .
" Ecllptico
Villlll.v
—
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«0,'f«:
Abnir
cavalli:
Xcn
rosi
«nhuitre
- Ovapock
,
Arbolilo — Suassn
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si presentano in ''•" l:0''sn!
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nmgnifielie condizioni
Pilhinho - Mist mento. Qnindi é da sperare mia '' corsHS
Nliandi
al tralotta assai
emozionaiite
Xen - Premiado .,,,,„
S.«'
corsa:
AI un r
Ln
ore
inizio alie !).a corsa: Nho Xico
l..'a corsa avrá
1.3,20 precise e si reali/.zerá tor - Midas
con qualunque tempo.
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STINCHI
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la Butterfly
Ormai ci aveva proso lu lissa/iono. Apponu soiiliva i colpi di granciissa dolPorchostra.
( ho nella sua testolinn bizzarra si trasformavano iu cannonato. correva al porto ugltaiido handierine americano per
saiu tare il marito pródigo, che
viceversa aveva messo su casa
in America, o non tornava in
Giappone nenimeno con lo cannonalc.
• La povcrii liuilorfly ó
Lnnto malata, ogni dí piú (leButterfly ,é
clina. la povera
eondnnniiia! balhotiava
Suziiohi, ineiiranto dei direiloro (porcln stra cho Io faceva
cen no di smottorla, perché col
non
Poli''me
Ia
Giappone,
(•'entrava affallo.
Alle corte: Butterfly, stanca di uspettaro il fil di fumo.
dopo aver regalato le Imndie-
MARCA REQISTP.
N? 36571
INFERIORA W6.A.
SAFRA 193Ô
VINHO
CHIANTI
EMBolo|^^__
Blltta giíl la pasta!
Butterfly,
osclamava
allora
aiigosciala. riont rando in casa o riponelido Io bandiere
nella uaftalina.
Ma quella cannonata di
poro fa? doinandava la fida ancella.
—. La solita fregatura!
ora
piagnucolava Butterfly,
il cannone di mezzogiorno!. .
Putta giú la pasta, ti dico!
Ma la povera "Farfalla di
burro", cosi piccola fl tanto
innamorata, non sapeva resistere al fil di fumo cho si
sprigionava dalla pentola. Lo
metteva acldosso una grande
malinconia.
Un boi di vedremo. . —
o avrebbe voluto aggiungere:
-So Dio ci dá un ])ó di saiuLe...". Ma nel libretto delPopera non c'era questo importanto inciso, o doveva farne a
meno.
FRANCLSCO BERTOLLI V>
vino americane al bambino e l
avergli racconiandato di fari i lu birra pi r spregio alia
proibizione ehe c'era a quel
tempo, si [vcv il karakiri, una
specíe di laparaloinia casalinga ehe si usa in Giappone tra
1" persone di riguardo, e modei
ri ira Ia costernazione
pubblico,
Iniiliie dire clie la será dopo, replica, per via che ii karakiri fatio cou lu.ne Gillette
usate non aveva tagüato nemmeno il cbimono di Butterfly.
BelPinvenzione le lame di
sicurezza, non c'é che dire.
LUCCA- IT ALI A
IMPORTADO E EN6ARRAFAD0 POR
BElLI,PARDINl£C,AlTDA
RUADOSGU5MdE5,31?3l4
ETEL.4-1070 E
PAULO
SÃO
©
ANALISADO
N? 4903
consolazioni
PF.LO S.S.EST. S. PAULO SOB
t APPROVADO SOB N°4443
imprevedute
, Vedremo... cosa? — Iml-
bettó Pancella.
__ O belln: spuntare un fil
di fumo sulPestremo confin
dei maré!
Se viene in areonlano il
fumo non )o vedrete di corto!
— obbiettava la sorva.
-— Ciá, é vero, ma lui lo sa
ehe io aspetto il fil di fumo,
o accenderebbe magari la pipa
por farmi omaggio.
*
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V1GNOLI
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DE PRECISÃO
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S.PAULO
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Fiitz, il
MAROHESA (inoieiidò)
MAKOHESE piangendo)
MARCHEM — I Mgli.
MARCHESE — Sí, (avó
MAROHESA (con uno
cameriere cccoslovaeco.
-Â
— í figli. . .
— Sí, sí, stai tmnquilla, caia, li cumó io.
.
loro anche da madre. . .
síorzo) — I figli (li cui vai tanto iiero, sono di
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|hm- fH8i.ru Im-ilnto, noi
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i.issnriui nouiiiito íi unpo »i.*so,
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snldnti in Lriiilil»ii i'(»ssii, pnntnlo-
meritata fucilazione
~ n'','**».,';',**'*^-''''''''*'* ''yv% •*¦ *SJT"'
ftlnvo noi mi" studio nspoUiin
,':,, |*,,r;i di cuiifi u, !it'l'(indut(i in
d¦ .si sofficu poliroíni, fissiivo ''"Il
dol
n<-oliio trnsogniilo lu riiiniiiin 'nprí.
,... miiiot lo, (punido In portu •
di cnlp I ''iii i*ó impei iiosnnieul
Aiisiink1.
Pallido.
C!!iiii*;isti'll:i.
Spiitiril o •
mi disso.
/.iiiii,
Üioliiuso l«*i portu, -i guiirdó ul
clio
iiecortíirsi
ti,nm (•oinc pi l*
'onilKi
tesl inmiii. si liisoió
min \
ciidori. in nun p(ilti'(iii;i.
('lie \-j acendo .'
gli cliiesi,
-l;tritiii1
ii
.
ii
Mi (¦*(.' cimiiki 'li iispettnro clie
'úlisito
dd
i\\ si fosse eiiliiiilto I
.
ripeté:
Poi
i.-i corsa
/. i l t ii .
K con
iniii vo -li
'i
i'.*i uu sof
fio ii«-fíiunse:
Xnii Io dito ii nessuno. Xo
In, 1'nt 1 :i mui líi-d.-su . lin pMssulo
ii, rivislíi iii! rojígiinoiito scliioriito
soiiy.n i-Iíi- so ii" uccorgoísor». 1 >i
in :
clie so iicoorgi sso i 1
scir/.ii
i*i'ggi monto.
M i pare un po' forte rpiollo
i Im- mi riioeontiite,
liou potei :i
' 'diniiurpio
oscliimnro,
inono di
dlloini 1-niiii' ;ivoto potntíi oompio
ro iin;i cosi st rnordinariu inipro
SM .
<' *.-1-.-1
ou roggiinuiilii soldol;i
r.-itn
strudn, ripro^o
per
i " i:11-11-1• ll.-i.
Kiipoto, In strudn
solciiitn, mvovii ouso Plisso coi teti i rossi. o i' roggiiuoo.t ii cru ili us
s.*iri. 11 'i pensiil i.: so lo piissns-i
'
l*n déinono mi sof fin
ii r'r. istii
'nn
I ..'I
ecliio i I coiisigiio .
\ ;i uell
t nliizidiio orn forte: por In st ru'or«i\
«*imu olio in o il i'i-;.'
dn imn o
simile
riPoeciisione
^iinoiitd.
non mi snrehlio |iiú cüpitnta.
Si
Oliiiirustollii ripreso finto.
v<-(|i \'.-i (•lio il ricorda dolln st ruor
iPiiiirin
iiiipro-n receitava enor
inouioiit o.
I ii ilu fntiii.
prosoguí
lii; sou messo n onniiniuiiro lungo
il rog^i monto, piissnndolo in i¦ 1 \' 1
Si.|i/;i
stn col ponsioro.
iivorne
'ji
I ri íi . lin percurso tutto il 1'ron
roggiinonto
to dol
gunrdiindolo
'in-i-liiii.
ri.ii
lii codn di-ll
perdió
olio
lo si nvo pusin ii on pisNoro
K difut l i non
s,indo in rivistn.
so uo sono iiocorti, il colpo é riu
scito plenamente, Unn cosn liei
lissiiiin . Pensate: non nvevo inni
pnssnto iu rivistn un rogginiuiito.
I'] loro .'
oliiosi
—¦ Loro olii .'
(Quelli dol roggimonto.
Loro li, l ninipiilli, senza su
loniiiiinnu ulu
l
spol nro num muno
Orodu
olio
fnoeiido.
stiivo
quello
i
falii
miui.
vano olio inidiissi pur
—• HeUissima .
Olié, ma, ilii-u, usolanió
('hiarastella — non mulato a rac
contnrlo n nessuno, adesso!
Vi
paro!
Wll/.
-
Nun vorroi
• t icei. Acípiu in
Xoii vi -alli in
n -1 roínlin/./.iiro
">'¦
iiii
S;ijm Io, '
Disse uu grandi imperatore:
il denuro non ha oclore;
ma se passo il müioncino
manda uu certo profumino!...
Iroviirini noi pn*
liui-i-a con t ut i i.
monto 'li nudiiro
ni (pintt ro voul i:
Ia lu olio lin pns-
k
Cittadino!
«L
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Giovedi, Sabato. Dome-
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nica vá a divertirti ali'Aperitivo Danzante delia
"
B R A S S E R I E
PAULISTA"
finalmente
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>*0-^
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Ijcnoj .Aviei deciso di pirndorc quella clie ini avetc moslrato pur prima:
onnai. . . ó giá passata di moda!, . .
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SCIOC «.bezzâio
Un
Vir i nali il 20 Maggio:
bre.
Cosi tardi? — salta su
uu raffinato Ali! Xo. caro, non é igienico! Noi andiamo al maré próprio allMnizio
delia stagione, a mota giugno.
l'ac(|ua é piú pulita!
Bell"
il
Martino Frontini,
scocrivede),
((.(.(.ol(), che si
ei;, in sua ultima conquista:
Ma io vi amo, vi adoro,
io vorrei essere il vostro umilissimo servitore. . .
Va lá. va lá. Martino:
pveferisco una cameriera.
Enrico Storto o hino Pinosi
ni (o grande Industrial))
Brasserie:
alla
incontrano
B' un secolo che non ti si
vedo piú! Dove sei stato tutto
— si informa
questo tempo?
offusioStorto, dopo lo solito
ni,
In prigione - • nsppnde
mi hanno schiaffato
Lino dentro perché andavo troppo
lentamente in automobile
. Troppo velocemente, vo-rvai dire.
— No, no:
andavo lenta-
in
| l'1'SOIie
un
Umberto Sola Advogado,nel
suo villino alla periferia deliu
cittá. fa i suoi deblltti di apicultore.
la cosa
spiega
si.
ó molto faticosa o di inicie
non nc ho visto ancora una
goecia! Peró sono molto sodche fa -''.a
Vedi ssi
clisfatto!
nn crediad
hanno combinato
nua
tore rlio é venuto con
"letra"
in mano. . .
bella
Francesco Costantini, i] nolavoro,
di
stro ex-compagno
oggi ottinio collega alla pre-Fanfulla".
clara confratella
si confida con Goeta:
- li mio difetto principale
i' iu distrazione dico
distrazione
Immagina (lie iu
mi produce persino 1'insonnia.
LMnsonnia ?1
K giá. Figura ti cbe la
di chiudere
notte dimentico
.
.
gli oechi.
Luigi Gira reli.
LMngegnere
viaggio
ultimo
suo
durante il
in Europa, ha visitato anche
Ia Grécia, e lo racconta con
ciualche grano di compiacenza.
Oh. lia visitato ancbe la
Grécia — lo interroga una puriosissima signorina. E mi
dica un po'. ingegnere: tutte
lo donne greche hanno veramonte il naso grecc?
Benintesp - fa TIn.g. Oirardi.
Perché ben inteso? —insisto la signorina.
Xon crederete che lo gre(dio si 1'acciano árrivare il naso (lalhestero. . .
Mik Carnicelli non sa come
h varsi di torno un'ammiratrico esuberante.
. Ogni giorno elie passa.
signorina, diventate piú bella!
le disse 1'altra será.
.— Oh. caro Mik. . .
. oiá, giá. cara signorina:
sarebbe
che
<- perció
penso
fra.
ci
vedessimo
meglio se
.
qualche anno. .
Umorismo inglese,
Giuseppe Masi:"
grande?
Ob, si! Fcco.
Allora ii gontleman prende
il bicebierino, Io posa sul pavimenlo davanti alia poria >•
gli ussesta un vigoroso cálcio:
Quando si é ancora cosi
piei ini .rida non si lia
il dirit lo di eni ra re in un ba \'.
piú
mente e sono riuscili ad acl'aha
macchiim
ciuFlarini,
"sbagliata"
vevo
poço prima.
secondo
l
cli
13
e
velocitá
Alai si ('• daio tanto valori'
ai .•¦«•colidi o alie loro fraziotii.
coillU a 11 mi hiieiite. 1'orflno io
Datomi un whisky,
iavan
incsllo
II camerierc
11 al elionle un bicebierino pi r
i ji mpirglielo dei triste IIquocp, quando il gontloman lo iui errompe:
Xon uvete un bit íbierc
1/ ARGENT03COPO
I riiffinatissimi visti dal cav.
Elia Belli. Un Tizio diceva:
— Io j bagni preüerisco farli sempre nel mese di settem-
entra
Mania
liar.
Temperamento dolce, accomodante,
mu rei lamente urruu qualche fasticlio:
xon molto calmi; mu, ció nonostante,
sHfigolferan, purtroppo, in uu di:<xidi<>.
Piú tardi 1'agiatezzct e un vero amore
aj))>orl<ruuiio gioia al loro cuore.
. . Tíiiíi Cnpriolo ed Halo Rertini hanno comperalo nn Landem i' ciii queslo percorrono
Ia campagna isolandosi nn po'
tingi i ammiratorí e chi gli scoceiatori.
Bisogna peró dire ch''. mennel
Bertini é abilissimo
tre
•
meLtenpur
pedalare, Tina
doei tutta ln sua buona vonun é tanto esperta.
lon lá
Un giorno âelUi scorsa settitentato
mana hanno
perfino
nun salita, e Bertini se ln ricorderá per molto tempo perché
per árrivare in cima
dovette impiegare t iu ta In forza dei suoi saldi miiscoli.
— F' dura! - esclamó Berlini asciugandosi i! sndore.
Eppure lio fatio dol mio
dichiaró Tina. gnarmeglio
—.
rada percorsa
si
la
dando
So non avessi Erenalo con tutüi lu mia forza saremmo seivolati airindietro!
gentleniun
a
raccontata
Histoire
juive,
Caído
Farina:
da
Aronne va a trovare il suo
amico Isaia e gli dice:
¦— As.coitaini. Isaia: tli sei
fucoltoso ed io sono indigenl .
'a tua fortuna..
Dividiamo
Xon mi oppongo, Aronne.
Se hai due cavalli. me
in dái uno'.'
s'i. Aronne.
Se liai due \-acche, me
ne dái una ?
Si, Aronne.
—¦ So hai due muli ni" ne
dái uno?
Si, Aronne.
Se hni due galline, me
ne dái una?
• Questo no, Aronne!
¦rch
oli. perché mai?
mi dái una vacca, un cavallo,
un mulo e non mi vuoi dare
una gallina?
— Ebbene, si. te lo con Fesso, Aronne: pendo'- ho soltanta una. vacca, un cavallo e un
ma di galline ne ho
mulo.
. .
due.
próprio
Inglese,
Vincenzo
íl dott.
soggiordurante il suo ultimo
cuando ebbe
Europa,
no in
sbrigato gli affari. ando a riposarsi a Xizxa. dove un grupdo di rttssi bianchi ha Fatto
"restaurant" causorgere un
II padrone, ossequiocasico
so, ando incontro al dott, Ingloso il quale, seguito dal suo
fox a pelo ruvido, si degnó di
concedere il soprabito, il canpello o la musoruola a un gale dignitosissimo porlenato
tiere. Finito il pranzo, il padrone si awicinó alla sua 'avo'a o gli demolido:
II signore é contento dol
pranzo?
Si, — rispose il dott. Inglose senza convinzione.
Il signore non á pienaEppure il
mente soddisfatto?
era
il caponostro capo-cnoco
caso.
ogni
In
cuoco dello Zar.
(hs(iccll)ia te,
(dio
.»()-
gliono per l o re ore «_• ore in
i oiiversazioMi
(IA 11II o
ha nali.
uno st ruordinnrio valore a i mi in
lllltl, (|iiando si irovano...
1111'iiutomobilo.
Essi perdono
Ia pazaoi/a «• si st íz/.is :oilo ir I
momenio in cui devono ced ¦•
re il ca m lll ino a u i;'alt ra lllttfcliInu o quando sono obbligati
a ubbidire a un segnnle lumir.oso.
Essi vogliono correre,
volare, essere dei!" vere sacite!
dal
delírio
Sono affetti
di
UiPattesa
delia velocitá/!
unru frazione di secunde costiuu martírio.
fuisce per loro
Incapaci di dominaro i propri
vogliono stare samimpulsi,
a tutti, anche a
innanzi
pre
i oslo delia própria vita e, ció
'¦
di quolla dei
che
peggio
prossimo.
In gpneraie, le persone che
dalla
doniinure
s: lasciano
••mania delia
velocitá", sono
squilibrio di
vittime di uno
nmori, che le f nde impazienti, precipitate e pericolo.-íe
Quando il male proviene dalla
mancanza di fósforo ed é accompagnato da perdita di meinsor.nia, nervosismo,
moria,
incapacita di compiere lavori
ii
medicamento
continuati.
il
Tonofosfan
piú indicato é
delia Casa llayer,
Fsso tonifica 1'organismo e
aumenta Ia capacita di reazione coni ro 1'impazienza e l'irrilabiütá.
credo che i vini li avrá trovai i
d: primissinici scella.
Xon c'é male rispose
il do,!. Inglese senza entusiasmo.
I! signore mi sorpri nde.
li nos t ro cam iniere era addetin
in alie canlin • imperiali
qualitâ di assaggiatore Quaiiio ai servizio, mi permi Lterá
di Farle osst rvare che á afiidato a camerieri che Fnrono
segretari
uFEiciali di marina,
daalcune
o
da
d'ambasciata
la
granme delParistoerazia:
la
granduSônia,
duchessa
chessa Tatiana . . .
Ma vedendo che lo scettico
cliente non si lasciava convincere da queste chiacchiere.cercó di lusingarlo con qualche
carezza al cane.
¦ Come si chia ma?
. |'oppy
rispose il dol t.
Inglese.
F' molto bello: é un fox
a pelo ruvido. . .
. |''.' nu antico levriere rispose secco ii dott. Inglese.
F si alzó.
^22^j^yjjy^
f uori spettacolo
•
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MÊkl
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Il Bailo di Gala ai Circolo Italiano
Minmii iirníi
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tivi «l«-l lo.- anui versa rio «li
fomla/.ionc
L'attuale Direzione d<-l Club
Itálico, volendo commeraorare
degnamente Ia. ricorrenza dei
10." anniversario dí fondazione delia Societá, che avrá luogo il 1<» giugno p. v.. ha giá
organizzato un vasto prograni
ma di attraenti feste, ili <-ui
pubblichiamo le principali parI
ti:
con piacere
Riproduciamo
alcuni clichês nei quali risaltano. oltre alia eletta artista,
italiana, notissime personalitã
dei mondo coloniale e brasiI in 110.
'-
. ,i^m¦ ¦ i
¦11.'
—
Domciiira, '2H corrente: <". iia a Santos. Palace Hotel.
Saltalo. IO (í.iiiiiiio: (írandioso bailo di gala. che avrá luogo nei lussuosi saloni delPHotel Terminus.
Lnnedí, 1^1 «iniiiio: Cena. in
Iocale che sara opportunamenVi potranno
te annunciato.
i soei e
tutti
prendere parte
amici dei club.
('aiiipauiia socialo La Di-
let.
'ij
IMjIIbiI
Br
I"''
Byv'*sJaWmI
BB
Bf w ^BBr^Bvl
¦ II Kl]
Club 9talico
La presenza di Maria Melato. che fu salutata con adeguate parole dal Coram. Pasqnale Man era e dalPAvv. C.iulio Romeo, porto alia magniriunione un' inconsueta
fica
nota di spiccata intellettualitá.
Eleganti le toilettes e rirchissimi gli addobbi ed il buf-
" TI
fl B_BL."-B B
III [«ÍbIbI
bV
L'ultimo Bullo dí Gala, offerto dal Circolo Italiano nei
snoi magnifici locali di rua s.
Luiz, ed ai quale intervennero alto Autoritã dello Stato.
numerosi Rappresentanti Conesponenti
i maggiori
solari,
delTalta societá italo-brasiliana e Ia stampa Iocale — riuscí
davvero imponente.
¦^^^¦BBnBBBBgBTyBBF'''rWMBBBWBBBMBMBlB^BMBBBM^
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BbM'^1 --.
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. *PBWmjÊ9À
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BwR.SnHvTt^^^'^fti-v""..^-^
rezione ha preso Ia lodevolodecisíone di brevemente iniziare Ia Campagna dei soei ailo scopo di aumentare sempre
piú il lustro delia Societá.
Saranno distribuiu i segueu-
ti artistici premi a coloro che
si renderanno maggiormente
benemeriti durante Ia rampagna: Un bellissimo distintivo
d'oro ai sócio o persona di siui
famiglia che presenterá dieci
nuovi iscritti. A chi ne proporrfi 2">. sara donato il distinticesellato. rormato
d*oro
vii
grande. Finalmente, colni che
presenterá 50 nuovi soei, ricecera in prêmio il distintivo dl
oro grande, ornato di pietre
preziose. «-oi colori dei Club.
Opportunamente. cioé. (piauIa lodevole
do sara iniziata
campagna. darenio piú particolareggiate notizie ai riguardo
__^^i^^^.
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La relazione delia Commissione giudicatrice dol Concorso
per
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Mausoleo
ai
l»rof.
Cav.
Francesrb Pedattella
Riceviamo e ben volontieri
pubblichiamo:
••In una delle sale delia Societá Italiana "Dante Alighieri" si é riunita Ia Commissiodei bozzetti
ne giudicatrice
ai
Concorso,
per il
presentati
erigersi sulla
da
Mausoleo
tomba dei compianto Cavaliere Francesco Pedatella.
Sono presenti tutti i memRag.
bri delia Commissione:
Vincenzo Ancona Lopez. Prof.
Tbeodoro Braga. Prof. Attilio
Venturi. Prof. Gali]eo Emendabili. sig. Vincenzo Xatale.
delia
eletto a Presidente
E'
Commissione il Presidente dei
"Dante
Alighieri".
Ia Societá
Rag. Vncenzo Ancona Lopez.
e
relatore il Prof. Tbeodoro
Braga.
Concorrono 12 bozzetti. La
il
Commissione constatando
successo dei Comitato. ritiene.
prima di iniziare i suoi !avori,
doveroso di inviare le sue espressioni di compiacimento a
tutti i concorrenti. i quali. nonostante Ia esiguitá delia somstanziata
pel Mausoleo.
ma
Ia
dimostrare
hanno voluto
nobiltá
delia
coniprensione
dei fine perseguito.
Si procede, quindi. ad una
eliminazione dei conprima
Dopo particolaregcorrenti.
giato esame restano destinati
definitivo
ulteriore
un
per
giudizio i quattro bozzetti fircoi
rispettivamente.
mati.
pseudonimi: l»resent<" — Pioneiros — Labor e Theophilo".
Tenuto conto dei bando di
concorso e dei tema dei concorso stesso. Ia Commissione
altri
agli
riconoscendo
pur
bozzetti qualitá di ispirazione
e di técnica, ognuno nell'ambito di una própria concezione
artística, t• 11 i da meritare una
prima desigmtzione per i diversi premi stabiliti. trova nei
bozzetto firmato Presente.particolarmente affermato Io spirito dei tema messo a concorso. una originale concezione
cordo. il Presidente vota per
ultimo secondo Ia deliberazione degli altri commissari.
Aperte le buste si é verifi" Precato che il pseudônimo
dello
sente" risponde ai nome "Pioscultore Nicola Rollo;
neiros" a quello dello sculto"Labor"
a
re De Debbio. e
Armando
quello dello scultore
Zago.
Rag Vincenzo Ancona Lopez — Presidente: Prof. Teodoro Braga — relatore: Prof.
Attilio Venturi - Scultore Calileo Emendabili — Vincenzo
Natale. membri".
ed una parimenti originale tecnica scultoria.
Decise. quindi. di assegnare
a tale bozzetto il Primo Pvemio, dichiarando il Prof. Teodoro Braga di sentirsi. nella
sua qualitá di brasiliano particolarmente onorato che tale
opera d'arte figuri in cimitero
brasiiiano.
Per il secondo e terzo posto
rispettivasono
classificati.
mente, i bozzetti firmati "Pioneiros" e "Labor".
I quattro membri essendosi
trova ti unanimemente d' ac-
tutte
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Lo scorso giovedí. 1S corr.,
il sig. Xarciso Lucchini e Ia
sua buona e distinta signora
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d. Anna. festeggiarono il 4 2."
anno dei loro felicíssimo matiimonio.
Alie numerose felicitazioni
nelPoccasione ai diinviate
stinti coniugi Lucchini "II Pasquino" aggiunge le sue piú
aucordiali congratulazioni.
coppia
simpática
alia
gurando
Ia prossima e ancor piú lieta
celebrazione delle nozze d'oro.
IVrehé ti sói legato qiiel |iezzetto <li nastro
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"viák'i'Ai?
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— Ti dirú. II nastro é di seta: Ia seta si otticne dal baro;
il baco é un insetto; gli insetti si distruggoiio ron Ia nolvereinsetticida; questo per ricordarini che tlevo comprar» dei ce~
triolini sotfaceto.
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J-a sposa noi sno cândido
velo nnzialc
II JT aprile II. s. obbevo lnopo le faiisie nozze delia gentlsignerinu
Albertínn
de
lo
Moura, liglia dei sig. Manuel
Ai. do Moura, stlniato cominercinnte di questa Piazza, e
ciei ln slgnorn Zulmirn R de
Moura," con il distilUo giovnD' Ângelo,
ne Léo
direi Lor •
"ISscriptorios
Pidelia Dillu
ratininga",
figlio dei signor
Luiz
D'Angi lo,
funzionnrin
dellti Prefeitura Municipale e
clella signora Amélia Cl. D'Anselo.
'<»
Funsero tia padrini: per
sposo, il s'k. Antônio 13'Angelo e la signora Maria Amélia
D'Angelo, e per Ia sposa, il
sig. João Mlgliari e la signora
Maria Migliari.
Dopo lu cerimonia religiosa,
svoltasi nella chiesa cli Santa
Cecília, ebbe luogo, nella residenza dei genitor! delia sp<>sa, in rua Carlos Guimarães.
10S, un signorile ricevimento
a! cj ii a 1 e intervennero distinte
figure clella locale societá.
Alia simpática coppia, partitã alia volta cli Rio de Janeiro. in viaggio cli nozze, riunoviamo i nostri cordiali anguri.
n
O
a
"VORONOFF
•)?
giovaniiiicnio di organisml indebollti dal poso degli anui.
Peco spioguto al lei toro cuidoso il motivo dolPldovinatissinio nome dato a questo oi t i"(irotla liamo prodollo (Pdla
lia", la quale á dlvenutii ormai
il punto preferito dei buongustai "cariocas".
Connazionali, nel recàrvi alla "Cidade Maravilhosa", non
lünienlicate di fare una capa">
1, I
lina in rua do Senado,
generosi o nCfabillssimi fral sili Labanca Incomparabili maestri delParte culinária, vi riceveranno a braccia aporto o
a
metteranno
profusamente
suelo
piií
vostra disposizione
ciilenti deliziè gastronomicbe,
le quali, naturalmente, porchá
siano integralmente assimilai,.. 1'ichiedono Plndispensabile
dei generoso vino
presenza
Voronoff.
I.c s-lrgolelte cho cliltidono il
avranno
sopra.
litolo
giá
aclilnvlto IMntelligento lettoro
che non ci vogliamo rlferirc
al eelebervimo scienziato russo, aiitore clella non meno laniosn e discussa teoria dol rin*
giovaniinento delPumnniüí por
mezzo di Innestl di voluminoso glantlole di robusti scimAlludiamo, bensí, a)panzé.
Porinai prelibntissimo vino dei
simpatici fralelli La banca, fortiuiati proprietari clella (íi-olia Ka.Ma", il noto ristorante
iu
di Rio de Janeiro, sitiinto
rua do Senado. ."> 1.
Difatti. questo magnífico viimportato
no.
clirettamente
dai signori Labanca dalla loealitá in cui é largamente prodotto (Castelluccio - Basilicaia i. é dotato di ciuelle inistelargamente
cbe
virtíi
ii,,se
riual
miracoloso
ooncorrono
-Sitios
e Fazendas" si troin
vendita nelle piú imporva
tanti edicole o librerie d. II:.
cittá o dello Stato.
Moretti-Bertorzini
Sono stato (-elcbrntc
giovedl
e. s.. alie ore IS, nella (Jliii-Sil di
IIOZZC
S;1111:i líita. le SlIlSpiciltc
Pasquii
delia. gcnlile signorina
Moi-ctti, figlia delia signora Pau
iv c dei sig, João Marctti. col
distinto giovane >ig. Scvi ri no
signora
PiTtiiiizii.i, figlio delia
Marina c dei sig. Fliseo Pcrtun
/,;ni, nostro ooniinziounlc da mol
;i anui (|ili residenle.
religiosa
I iiipii Ia cerimonia
ml Ia residenza d. i genilori delia
sposa é stato offcrto un luncli
agli invitati
A lia novidla coppia i nost ri inigliori auguri.
unione viaggiatori e
piazzisti commerciali
La. Direzione cli questa ain ica e benemérita associazione
ba deciso di prorogare i1 tormine
delia. scadenza. clella
valorosasociale,
campagna
or sono
mesi
ta
mente inizia
il
aumentare
con lo scopo di
numero
di uiá considerevole
di soei.
Si prevede che Ia P. V P. O.
brevemente polrá contare eon
un quadro sociale di oltre . .
o piazzisti
viaggiatori
1500
delia cittá o delPlnterno dello
fox-film do brasil, s. a.
L'Annninistrazione di questa nota Casa CinematografiO. ci comunica la trasferenza
dei suoi nffici per il Largo
'.','1 I 1."
paysandú . 1
piano
Cine Bandeirantes).
T niimeri degli appareccbi
telefonici delia "Fox" sono:
4-S1-LI c i-siir,.
" sitios
e
Stato.
e fazendas "
Abbiamo ricevuto il numero di maggio di questa ormai
noi issinia pubblicazione tecnica,
din ita dali' intelligente
eollcga e noto animalista dolt.
Ovidio Avoroldi.
Anche cjuesta edizione come
lo precedenti, racebiude
numerosi articoli o scelte colhi"matéria"
bovazioni,
questa
che á profusamente illustrata
da nitidi o suggestivi cliohás.
La parte tipográfica, in cui
si (Pslaeeu uiPart ist iea copertina a colori di Pa.Mzzi. é voramente impeccabile.
Pa segreteria sia funzionando nel nuovo edifício delPAssociazione, in rua Santa Epbigenia. La moderna sede delia
"Unione Viaggiatori Italiani"
sara solennemente inaugurata
il 1." luglio p. V.
II programma delle feste che
avranno luogo nelPoccasione,
sara da noi opportunameute
pubblicato.
VENTRE-SAN
LA S A L V IO Z Z A
DPI SOF PPUPXTP
II VKNTIÍK-SAN é la salvezza di tutti quelli cho
soffrono dello stomaco, dei
intestini.
força to e degli
Si trova in vendita in tutte
le l-ainiacic e Droglu-ri-'.
CALZATURE
(«li sposi, dopo In cerimonia
religiosa
>lIl maré
piú indicato per una signorina carina, intelligente, illibata? — Senza esitazione io consiglió il
mar. . .ito!"
SOLO
NAPOLI
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ni? Ma cho guerra volete cho
facciano. quel riinhocilliti o
morti di 1'aine cho sono gli 011ropoi?
AMICO VIOKO Mai noi
(limenticbiaino un favore, o
specialmente un favore fatto
in un momento, diciamo cosi.
psicológico. Siamo suscollibilissiini alle prove di simpatia
ed una dello colpo cho possiamo affermare di uon aver mai
avute é Pingratitudino.
II vostro é un
SCALTRO
«aso un po' come quello cho
ei ha recentemente raccontato
uu illustre amico. Uno scaltro
ibérico, di quella parte delia
penisola cbe di scaltri no produce a folie appena uscito dal
i arcere dove era stato rinchiuso per spaccio di falsa moneIa. iiicontra un amico che gli
(lomanda come vanno gli affari. MaUssimo fa Io
scaltro (traduciamo, si capisoe). — Avevo trovato la maüiera di sistemarmi, o sul piú
bello mi son frogato. Immagina clie ni'oro messo a fabbricaro note falso. Una vera moraviglia. Cominciai con quelle
da 5S0OO. Quando nPaccorsi
cbe 1'affare andava benissimo,
pensai di migliorare la produzione. passando alle noto da
10$000 Lo cose andarono ancora meglio. Stavo próprio per
arricchire. quando mi venne
in mente la malaugurata idea
di iniziare la fabbricazione di
quelle da 15S000. Fu un disastro. Con (inolle da 5S000 e da
10§000 mi stavo facendo rieeo. Appena tentai di spaceiaro la prima da 15S, mi schiaffarono dentro. E mi frogai. . .
"do uma vez".
CAIO II dolore basta a
sé stesso. ma per gustare pionamente la gioia é necessário
a vero qualcuno con cui poterla condividere.
LIXEA I MUITA — Incoerenza? Ebbono? Tutta Parte.
Ja letteratúra, il costume non
sono che la storia delPincoerenza,
delPassurdo,
delPinspiegabile.
Una macchina si
sarebbe comportata| diversamente. Le maechine funzionano in modo uniformo, quando
le si guarda e quando non le
si osserva Ma per fortuna le
donne e gli uomini sono conII giorno che
gegni assurdi.
non fosse cosi, sarebbero dello
formiche o delle tormiti.
E
si
proverobho a
quale piacere
fare delle crociere nello spazio e nel tempo? E chi vi assicura, dopo tutto, che nel mondo delle termiti e delle formicbe non circolino anche lo
menzogne convenzionali?
Infatti. é voMISOCINO
ro: la donna é un blcchiere di
vino cho bevuto lentamente dá
alia tosta o bevuto in fretta
Por fortuna,
dá alio gambo.
di borlo.
maniera
terza
una
c'é
al
rimanere
da
farlo
in modo
..insto posto.
SOTTOSCRITTORI4. II
niarinai? L'ha
ricevimento ai "Ma
ormai sou
Única
T"
pagato
coso vecchie.
INNAMOKATA — Al malato si dico guarirai. perché puó
anche moriro. A chi sale in
macchina si dico buon viaggio, porché puó anche turarsi
lo spruzzatore dei minimo. A
chi apre un negozio si augurano buoni affari. porché un
giorno potrebbero anche chiuderglielo gli ufficiali giudiziari con i sigilli delia leggo.
Ma a malati d'amore é me"Creperai cPamore".
glio dire:
E' il solo sistema per acceleraro la guarigiono. E si guarisco sempre.
ADOLESCENTE — Ma cosa no sapete voi. signorina,
d oi Pa more? Se un uomo é innamorato di voi. dopo una settimana o vi annoia. o si annoia.
So ó troppo innamorato. vi annoia—-so lo é poço, si
•
anno'ia. L'amore é tutto qui.
MUTICOLOSO — Avere un
posto per ogni cosa o metteve
la cosa in 1111'altra parte: questo non é un consiglio. — E'
semplicemente uiPabitudine.
SPNCILATOKIO I piíl
fortunati giocatorl di borsa
spiogano cosi il segreto per
comperare sempre
riuscire:
dai possimisti e rivendere subito agli ottimisti.
COM/NOA — Volete propvio (la noi dei eonsigli professionali? Ci fato un po' la
impressiono di
quella talo
••francesita" cho si lamentava
a caldo lagrime col suo amico
José: - Oh José, José. tu non
mi ami af fatto. Se tu 111 i amassi come (liei. José. a quesPora
mi avrestl trovato un marito!
SPETTATORE — Poço sueNon
cesso al •¦Municipale"?
Maa.
colpa
la
Vorrete darne
—
La
speriamo.
ria Melato
colpa á sempre delPimpresario. il nostro caro amico e correligionario Viggiani, il quale
ó caduto anche quesfanno negli orrori in cui incorse Pauno passato.
DKbISO— La guerra? Ah,
voi açora sperate nella guer-
s c a c c h i
.vA
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a 1
PltNCISO — Xoi sapevamo
il nostro oltiino amico Pedro
lialdassarri Doltore delia Corona (PItalia e Cavaliere in
Ma cho
chimica o farmácia.
fosse anche Professore é por
noi una novitá. Professore di
che cosa?
CA Kl OCA — E se ia pia 11tassimo. con quesfnffaro dei
caffé? Che quelli di lá non vogliano piú prendere dei caffé,
sta bene. Ma speriamo cho. almeno, ce lo lascino prendere
in pace qui a noi!
GKNT1LISSIMI — Ci sonsorete tanto, ma noi abbiamo
tutto il diritto di pensaro che
un fiore che viaggia dalPAinazonas a Rio do Janeiro, anche
in Pullmann non puó aver
Pobbligo di non arrivare appassito. Soltanto Palloro. resiste a certe traversate — 11011
• non un
un garofano rosso
fiore bianco!
CONCOKKi:\TK II primo prêmio se Pé aggiudicato
Rollo. Lógico. Nicola Rollo é
uno scultore. E potrebbe aggiudicarsi con estrema fácilitá i piú ambiti primi premi
dei piú esigenti concorsi cPoltremaro.
ALLECÍKOXE — Attento,
cittadino: •• Não ha nada como um dia depois do outro".
Rileggete il "2 Dicembre" nella storia di Victor Hugo. fuoruscito antinazionale delPepoea.
matrimônio
1 ^/^_èL
^l>^mw^^^
í. PAZ/O (facendo Piiltima mossa)
II. PAZZO. — Gualda chi parla!
Matto!!
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un bel sogno infranto
Flaiuinin, Flaminin...
si i cln
d.i Un vila/ (l Elaminiu, Flaininin!
Ciecin
rispose ancora
i"uli alista. E si mi st a declaman
nii a ni ri rui di lli/ron,
ilissi allora I 'a
libbi in
mico eon tono visolulo -- ailo/n
a ni altri mezzi, Dunque, iu var
reali sposnn quella fanciulln di
ciolleniit clu dici ili amaro perdn Ia menti'.', Ma mm puni, ció non
di r'essire.'
Tu hai qitorantotlo
anni: esatlamenti Ircnl'anni pin
di lei. Pi nsa a quiuulu III lie o
vrai sessanta e sarai un vecchio
ineapnet di furta felice, cila avrá
ircnl'aani!...
sollanlii
L'clá in
cui una donna . nel piano rigo
glio delia sua ri Ia ed ha bisogno
di affetto i ili lenerezze.
Vuoi
ilumine, Irn mui mollo, ri ndi /•¦
iiieliitlabil nu nti in filiei ti i i li,'
¦ Ma 'rn i '//i/io (jiu Un fanciiii
In! Io 1'onin.,. Tii sai cln iu Ia
eonobbi quando cito arira appi
nn dodici anni, Era una bambina,
i d in non pensava loutanamenti
du nn i/iurno avrei poluiu ndoriirln.
EcCO, i llppilllln ifni cite li
¦ disse 1'amico - - Tu af
Voleva
fer mi di a veria conosclula in 0
nera <iá. Naturalmente, in qtul
tempo, nessun pensiero tli quanto
siireblii
ttcciululo in (ivveiiire li
I iirhera.'
Tn mm
un idealista t ció li nn
ilifcliei !
E chi se iu frega?
rispo
'idealislã,
valgcndo i suoi
se
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i h.iari occhi n rso il ciclo,
limito
di l'á
Flaiuinin, rifh Ili!
- Vivlama in
1'nntico
insiste
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nn'c)ioca
purlroppo i caiu
fi piiri dello spirito snnn cuslril
Mn
li n eederc ili fronlt alia matéria
titã, alta pratica contingente,,,
Ma va mmorlammuzzul o!
esclamó Vidi alista, aspirando vo
luiIluisamenli una raso cln avt va
Ira li
mani.
I'/ llí,
in
sumi
il il
mali riali
sln.
naseondo clu spesE imn
su sento I'iinsprimiiiilc desiderio
di ilicnri il min animo ml un
idciili- ili bellezza < di ptirezza.
Dal mio i'u<>i'c spesso sento salirc
1'impulso iiicmio nib'le di un prolundu bisogno di bonlá r di num
llll In CÍÓ elo c slllln
ic Verso
i rcalo, uomini < nal ura..,
Sei iiii In I frt gnonc!... —
tommcnló 1'idealistu puro, sue
i liiitd- min gli occhi comt per in.-iiuiri uu sogno dolcissinio.
Mn dttitiiiu c pussibili clu in
mm rinsciri) mm n fnrli disci ni re sulla terra? .1 rendi rli careallá
pace ili valiilari In dum
Nuovo impaeehcttaniento
delia famosa
-Macedonia
Soddisfaccndo il desiderio
di migliaia di fun ia tori, l;i
SABRATI lui risolto di
mettere iu veudita Ia sua
finíssima c famosa sigaretIa MACEDONIA auehe in
pacclietti tipo americano.
MACEDO
MACEDONIA
Ia perla delle sigarette
PACCHETTO
Cite. slrana domando.. . Non
Irellllldui
SO. . . AvrÚ pestlln...
cluli, iiii li in mo!
Tre ii i ml iu chili!
E adesso
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dei vostro barnbino può diventare pallido e triste quando Ia
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prese Ia fu\ga insieme ul musicistà;
ma nou sueceuse affato il pcúatrue
perché lu, fuga presa era di Bach.
quanto cri di clu pesi?
Cini/itantaquatfro. Lo su con
i sal li Tza, perché...
Xon importa. Dunque, quan-
777
N IA
mistura oHentale
Mu nemmeno per ischcrzo!.,,
Hi a ! E. tlinimi, quanto pi ¦
saiu lii, presso a poço, quandii
o ci va dodici anui.'
du pi snrn Innlitilit' chili non di
cera niinli al liu> cuore, ora cln
iu pesa cinliitilitc ili /lin' li fo
iiupazzlrt'. non ó cosi' /
(Há, ma non
capisco... —
'idealista.
inorinoró I
- Slniiimi bene o sc.lllirc, Dunqne mil''indivíduo speeifico clu
In nmi nnn c'é ita allora ml oggi
dn nnn
differenza
di vent-iãite
i hili. Clu
cosa cri ili che, siano
questi veielidlie chili/
Ma /o vi) a eco, sono... .
sijravetta
Uolandese coltiva i tulipoui
con un amore che vou hu confini;
perché sa bene che potrá domani
convertire i bei fiori in beifiorini.
Ssl .' . . . Te lo dico in che
sono:
sono il prodotto ili
ha
inangialn
durante quequanto
sti sei anni.
E cioé: un cilKjui
chili d criva ti dali'aver ingozzato
quinlati di spaglii-IU at sugo, un
cinque chili prodotti dalfindigeslioiic di qualche migliaio di sfilalini,
un cinque chili risutlanli
ilall'assimilazione di quiniali di
eu rui tli tine o di maiale o di abun cinque chili
baechio,
dovitti
digeslione tli pulai' ,
alta buona
fagioli, ceei C lenlicchic... un paio
di chili dovuli a frullii, coni gelati ecc. ecc. Lo capisci
adesso
che eus'c quella carne, in bella
forma femminile, clu In ami/
in.-a
L'idealista
resto
mulo.
Sul
¦ anemia
I
Ipaludismo
I
CLOROSE1
I
CONVALESCENÇAS I
Kvvv^
\-J Lm
R^v~
^'"NmèlÀmm
IJEÜV. £•"> < 'ji Hr9
pc /OjjjH _________________
suo vulto erano palesi di segui ili
doloroso.
sgomenlo
un grande
Poi, ad nu tratto scoppió in singhiozzi: — Uai rovinalo il mio
lui sogno!...
Callivo,
perché/
Perché.' Ora sento clu nun polró
mai piú amaria!. . .
II planto gli squassava il pelIo.
GRANADO
OIOVAXNI
CIBELLA
20
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n.^-.-.».*-¦•-*—•
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I*
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»
1'amico di Toni: il fanfaione
*«*
mi ínvitllVIl a im/./.o: lo
dico: se
prendo per il pello: gli
Lo
vede.'
súbito,
va
ne
llull se
strac
uno
come
sbllllo laggin'
cio.
impiego di capitali.
"lote
ottimo
Un
di terreni puó essere acquistato nella
L
PAULISTA
¦ ¦
w-^-
MB
**********
che margina 1'Avenida Brig. Luiz Antonio e l'Auto-Estrada, ed i cui titoli
di proprietá, LIBERI DA QUALSIASI ONERE, risalgono a 1 1856.
Inf ormazioni:
CIA. IMMOVEIS &
CONSTRUCÇÕES
S. A.
PRAÇA PATRIARCHA, 6- 1.°
,
„.,,.,..
Quello fatto su terreni é oggi il miglior
v IL
1
O
Tli iloVlíVl VGClÜÍC Clie pe/./.O Ul
iiceiilenti ehe cVilí siirfi ntato dite
met ri.
Allorn
mi ul/o io, sai. eoii In
ehe mi viene quando pro
ho le buggere, o gli dieo:
ci
prio
Adesso mi pare ehe basti! Se ne
vüdn . . . Quello ri mane un po' co
Scusi, ma lei
sí, . . poi mi \';\:
'entra '.
che c
'entro.
. . gli
C 'entro, perché c
faccio andundogli sotto il muse...
,. uiri . . . giri . . . gíl'i súbito che
.'• meglio, ha capito.'
Sulla mia parola d'onore. To
ui, quello é diventnto bianco come
lu carta di questa sigaretta: al
Pira uno di quelli che dava con
lui, un giovanotto presso a poço
lui,
grande come te, si alza anche
e mi viene vii ino.
Quello poveraccio. . . non sapova ancora con chi aveva a che fare. . . mi fa : perché. . . ha (piaidn cosa da dire.'
(di vado sotto il iniiso col dito.
ho próprio
si. . .
próprio cosi:
. e se mm
dire.
.
cosa
da
qualche
sehiai'se ue va ci sono quattro
foni anche
Quello fa :
per lei!
io
sa . . . veramente. . .
ma ...
non volevo . . .
Maeelié volevo o non volevo. . .
— gli faccio io — se ue vada . . .
uno
viene fuori uno:
Allora
con un paio di baffetti, una faei ia da frescone. . . un tipo che se
'avessi
Se
ue viene
visto!
tu I
fuori: ma con chi crede di parlare.'. . . Lei mi pare che eerehi
qualche cosa...'lia perché se cerca
trovato!
qualche cosa I
. . . io
Figurati!
Toni!
me!
A
non volevo altro, ti puoi iimnagi-
faccia
allora io,
Quello l'n nn ge-to:
mia
sulla
parola
ii giuro, Toni,
'onore. .
. gli aiiuiiollo un direi
,|
lo, qui, vedi. . . secco sai... Tan !
abri che vedono
CJli
sparito!!
fauno p i' butlnrmísi
questo.. .
un pusso aiblie
faccio
ilddosso:
tro. lati.' lou ¦' m' prendo mm qni
giuro, Toni, sulla
sotto. . . che ti'onore,
lui falto un
d
mia parola
che
(pielTaltro
li.
..
volo da qui a
un
sang...
mi stava alia sinistra
a
sbal
culcio in peito ú aiulalo
tere su un tavoliuo,..
Allora mi viene 1'u.n'i uno... un
'avrai
visto qualche voltule che I
ta. , , é con un pizzetto. . . che
cane...
gira sempre con un grosso
io soora...
mi dice: smctteteln
un
una
carica.,.
no,,. JO mi dice
Oli
faccioi
pezzo grosso assai.,.
Ah si? Siete il tal dei tnli'1... allora eccovi questo: gü appioppo
un. nianrovescio, che ii giui'0 To'ono
ni. . . ma sulla min parola d
ro. . . credevo di avergli portato
via la faccia
cosi.
Qiielhi riiuaiie nu po'
mi
poi
dice:
ecco il bigliet lo. Cli
una
risata,
piglio il bi
glietto e glielo strappo iu faccia.
Ti giuro, Toni, mm hanno piú
fiatato: si sono al/.nti zitti zitti,
si sono ripulit i e via . . . uno poi,
quello piú alto e grosso, appena
é stato un po' lontuno mi ha fat
ha visto
Appena
to uu gesto.
che mi stavo per buttare... Via!
Pari va una saetta. Poi tutti mi
hanno detto: li lasci stare. che
a coniproinettere
andarsi
vuole
certa
nm
gente. . .
faccio
OULÂNDO
FURIOSO
PNSfliEI
¦
17
^*"^ri
^WfS"*^ ilMll
[cabellos ^^P^
I BRANCOS PÍ^C?
BORIS
ALFAIATE
R. 15 de Novembro, 178
1.° Piano
PAULO
SIO
|CABEU0S|||||||>
1
I
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21
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mediei specialisti
A——^mw_ ^A_\^_u\ * ^_^^
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conversazioni
Uivorisei ,
VU1IIK1
gli
dottore.
''nou
ilt'1'lll'i .'
Non me ne
pnrliito.
mediei
bastaiin i cousigli
Nun
dei
giornali, i nicdiconí di carricra,
I 'enciclopédico da sulotto clie dá
rispavi suoi cousigli per "far
ci souna
visita".
Adesso
iniiire
uu linche i mediei fulsi.
A Belgrado, un certo I. raiz é
scoiuparso dopo esser*-i spacciato
anni per onesto patologo e
per
una vistosa fortuna
raciiuolata
A Parigi, un tal Bcnnetau, fug
gito dal manicômio, si é messo a
fare il dottore ed é divenlnto celebre per le sue miraculoso gna-
^*l
v
^—¦—-^j Gfr
Oi
1=7^ )'¦/
, 1
m-^~Br
ra
vi era sulla spalla di nn giorilil
lista . . .
<'his-.-'i come avranno fatio
a prendere quell'inipronta! Spe
i-ianio che abbiano fallo almeno
il processo a porte chiuse, perché
se no, chissá che ressa . . .
("é da iniiiiagiiiailo.
Mrs.
Laiira Pariietl ha accolto
Anua
di lainpadiiie
,.,,,,
mui -carica
vo
i
elottriclie
poli/.iotti che le
1'allogg'ui
ngombrare
levano far
'assalto con
I lovettero torna re ali
lauto di corazza e furono ricevu
Ura diii ;i colpi di lomahawli.
\, utata nua flirill indiana. Anua !
Povottero ricorrere ai gas lncri
rigioni...
— Si vede próprio che era pazgol Vedete come va il mondo?
Xo trovano uno clie guavlsce i
nmliiti, ed invoco cli dargli la
linireíi ad lionorem lo rinfilano
Avete
lio-lld cainicia di forza!
la
clie
hanno
inveiitato
leito
[nib-
blicilá profiiiiiata .' Ogni ditta ha
'é
il suo profuino speciale. Cosi c
nua torrefazione che ha i cariei
di
un proflimo
li che emaiiano
ili
a
iaffé
grande
perccttibile
slanza. I cartelli di una fabbri
'<x|oca di scarpe fanno scnliiv I
re dei cuoio per nn raggio di cento metri. . .
—- Speriamo bene che uon
si
an
Ia
nieftano a fare
pubblicitá
che le falibriche di gorgonzola o
gli alberghi diurni, perclié sr no,
in avanti bisognerá aniLora
contro i
darei i-on la maschera
se
clie
i
visto
Avete
giudici
gas.
Ia spassano. La bcllissima baile
rina nuda Sally Sand era aceusata di aver cacchlto a inorsi i giorPer
caruerino.
nalisti dal suo
vohanno
scena,
Ia
ricostruiro
davanti
esibisse
Sally
si
luto che
al severo consesso nelle identiclie
condizioni dei momento dei delitto, le hanno preso le impronte
se essa
bocea per vedere
delia
che
corrispoiidesse a 1'inipronta
llingelli . . .
Avete letto ehe il re delle
1'attoi'io, Luis Matius, non sapendo piú che giocattoli regalaro a
due
suo figlio, gli ha comprato
niagnifici elefanti vori.'
Gli elefanti sono ancoril a
cemíiimali doeili . Io gli avrei
ílffa
prato nua coppia di tigri "con
mate «ia un mese por uso e
Poi' >,
sumo" ancho dei genitore.
ecco, con nua mano sulla coscien
sulla mia o ineglio sulla VO/„-i
- bisogna
-Ira, líirí dolcissima
senza
che
eoufi ssare
questi tipi,
i
come farebbero
giornali a darei
"uiiezioncina
I
quotidiana di buon
é
indispeii-abilc alia
umoro che
vita .'
—Arrivodorci,
Au
dottore.
i h'io scappo, perché ho una visita . . .
—¦ K ridagli. Anche voi Ia concorrenza!.. .
^W
— bottoi'e, cosa mi cottsiglia di ààVè a mia moglie
per farle passare questi disturbi?"A
Incendiai ia, esqui__ Provi a condurla prss.so
na do barulho", dove, potendo acquistare delia mercê
elegantíssima a prezzi di assoluía concorrenza, trovera
la medicina per la sua completa guarigione!
Chi ha polvere spara, ma cou Vaiuto di qualche
pezzo grosso il tiro ri esce meglio.
TT
non
precauzioni
c V
1
COLCHOARIA
GUGMELMETTI
W
E' próprio quando si sono perduti i denti che si fiuisce per mordere la polvere.
GTUFA' TERZO
le
vf
sono
mai
tffllW-J
A' </.§ '^\^Vi
±J~S
^~~J____ÉÈM
Ili! 'ii'lll1'!1 :Í!'lófftU^-jSl
"
iSilIlIjllíiIii'
-"
ti JSm
troppe
\\j' Mm\
W :.
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é*@Lí
\XíÍHJ ' tf/n
Anionio GugtieimeMi
» RUA VICTORIA 847-PHONE 4-4302
>;
^iJ
^llluw"
COLCHÕES. ACOLCHOADOS
E TUDO QUE SE RELACIONE CON
CONFORTO PARA DORMIR f
\\4(^«^tr^^
-¦'-<9^'£\Cf^/:-/
/ àfsTK
/¦
»
- Sapete ehe ci hanno caricato le pistola
VlimO DUELLANTB (sottovoce)
""^SECONDO
- Sí, n,a In ogni modo é boné sparare in
DUELLANTE (sottovoce)
ária, uon si sa inai. . .
__2
P
a
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q
n
11
o
o
o,
o
a
11
e
dare Tesempio, bisogna
raa/ /.. Ctíjuõa-rr& dí contfwM &
CONTRA TOSSES. R0UQU10QES. BHQNQUITES [TC.
"QUEIROZ"
XAROPE ou PASTILHAS
DE
LIMÀO
BRAVO
alba
E
BROMOFORMIO
I'essere
trágica
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y ir*?»-'
Pi
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'•
WS8
mmémé
I
^':'''; v;""':/ ^''''íWj?
\
ffl
Protesto contro Uubititdini or
mai invclerala di rappresenlari
Cupido com il piú gloriou i piu
comembro tli una
grassaileilo
lonia niulislti, Soltanto pi rclié un
'anni nu ti,
raguszello tli diciull
ii mondo a soqquadro tjimniln ac
campagna per Ia prima volta al
tine ma una ragazzina di sedici,
Ini li cretlnnn elu 1'amori sia nua
prerogaliva ihlla giovenlú: tr<tti
Ir ti m
mm ú sol lan In
invece,
'u
collo
inaglia sjior
d1
ti
na
peito
lira elu il euori liallt puszamcnO! Sono
con
molti gli uomini
barba t cuppcllo duro riu spi ri
st
mruianu simili palpita: ituii,
avele voglia d'ascollarmi ri rae
conterá ii na piccola sloria tanto
rum- nn uomo tli
per tlimoslrarvi
'anni
non i af faliu rjuclcinquiitil
#1
i lie
—
II vostro
ultimo desiderio?
piú nostal
cos'ó 1'amore, cogliere il piú bel
gia... senza mai piú conoscere
,»/.
c'í
fiore, goder la vita e lar tacei'c il cuore... vivore, Nncbé
gio ven tú...
Vivore!
Senza
nialinconia,..
vivcvc,
senza
fllOI'1
COUCOrSO
flit
i
f/in
rineelli sol Io i venti credono.
Dunque: John abi Iara run sue
madre al primo piano tli nn raslo fabbricalo. John era nn buon
figlio.
lielly abi lava run sim padn al
secondo piano dcl inedeslmo fabbricalu t<l tra ancor piú buona.
come figlia, di Jonh. Aveva l'abit udine iVarruffarc i capelli di
suo padre (una cosa clu- egli aborriva) e di chiamarto "vecchio
."cinccnne"
tj u a ii tln lui insinuara
elu lei avrebbe
faliu probabilmente meglio ad andart a li lio
nn pu' prima tli mezzanottc an
vielic
prescnlarsi a prendere il
t affilial if a mezzogiorno. lielly
trovava slraordinariamciilc bnffo
i ht nn vecchio uiisl ru cume sim
padre si divineolasse quantia lei
insistira a baciurlo siill'<sln milá caíra th lln sim lesta: Ini laria gli diceva riu ira uu bruta
di
ini
consigliuva
le
quando
. l-rapparsi il sollilc pelo bionda
Ir
ri" scrl'11
Slll
Uru
delta
gnancia destra. Una cara roga:"a, lielly.
Suo
padre le diceva
asposso che nun sapeva cume
tli
lei,
vrebbe potuto fan a nu nn
fatiaria, qualche volta, passara
immagiimndn
cera l<
filiei
elu
avrebbe
faliu in late
quello
taso).
Cli- eus V / 'amore? . . . (Juantln
ri
a
riflei terei
firmai r
su, ri arrnrgrrt¦!¦<¦ che c slraçrtlinaria mente sempliee:
mel tele
tine persone tli sesso opposlo in
i-lrella vicinansa fra di loro, <• il
risullalo sara Ia risposta all'iiiO rrogalivo tli rui supra.
rui
c Ia ragione per
Questa
nelVapparta
John, che abitava
tli lielly,
sul tu a quello
menti,
•• ' i n niimirn tli h i. fi p' r rui f\i I
in, riu abitava nellUippurlamcn
ln superiori <• quello di Ini, s'innamoro di John,
Dunque, s'in
na mora ruim
Uniu, tlilUalIra: a
grandi <U oluvioiu dei rispetlivi
gi nitori,
tornava a rasa
U- l ii
l't rt In
tardi t si rifiulava di lampaliri
sim padn U quali si era logliula
a n iliin neiUapriri In seu laia tli
calmone in ctuist rvu riu rapprcsen lava U suo gosto thlla stra.
Perché,
non aver
gli ehiedeva,
ia d liziosa
aspellalo
cololclla
. ht til:
avrcbbi eueinal'1) lei al
.¦ "ti
ri I nr im.'...
Iii quanta a Joftn, riu natural
iwuti arrivava u rasa tardi ancite lui, si lamentava riu Ia pie
tola
spalla di monloni clu sua
iiuulri
aveva lenlalo tli conservar gli calda fosse cosi rinsiccoItiti da esseri
praticamente, immangiabili.
Xitlla tli trágico, <hl ri slo. /•.''
Ia vi foi elu t fatio ensí. E Ia vila
tli Ih IIg i di Jiilin ando
avanli
cosi per pari rrliin lempo. Qualt lu volta, Joliii si senliva slanco
e demandava t Tíelly sr si sarei)/.i mui dei isa o sposarlo,
Sn, fiuehc mio patife sara
al mondo, — rispondeva lei con
un'aria virtuosa c rassegnala —
thijiti tuffO, r llli elie llli lltl Uniia sn ed iu sono Inllo quello elu
Ini possiede, cos-i non posso darrifo
< Iiin
ahhiiiuhiiia riu
i Iti.
iu lln
rir
s
volta poi, tra lielly
Qimlrli.
t'.'«" demandava a John
sr tra
a
risohtlo
il
rimundare
próprio
toro matrimônio fino al giorno i„
t ni i giornli illiislrali avrebbcro
URETHRALIN
O
mais
contra
poderoso
j
a j
GONORRHÉ A'
Produeto da
Pharmacia
LARGO
TH)
Romano
PAYSANDU'
Dovcjido
Deyurare il
Sangue
Prenda
M ELixiiTin
EIIXIR DE NOGUEIRA
Cura
FJruc-u*. | L'
__ü__M
e
il
ln
tutti
la
Sifilidc
Reumatismo
gli
stadi
(l
c'l
li fotografo
poluiu
piihhlicaci
delia
cerimonia
solto il liloln;
" l'u iiovantollenne
che iiiipnliuii
nua iioviintii(|iialtreniie", i Jnlin
s/iii fiara
i lu nun
plácidam'nh
ra
liiseian
sim
In
nuuln
poli
i/uali
aveva scsHtxnlaiiuuUrUxnni,
e come fosse, suo dor, ri rcslart
vicino a lii per il rcslo delia .sua
Cosi I- cosi eonliuiuirmui
vila,
ml andare avauli, finclic il padri
d'1 Hillji non si siiilí sinfo di n
ih ilc antltxn avauli a quel xxxndo.
Ml (ispi I hi, lli 11 ii, insi
uno con ária ixitliffcrenle una sera in eni
uri ra ei nulo con uiill
.•iniola <li sardim elu iin In I
alihandain rui
il Ino
giorno In
ri ei liiu padri, nu.'
Mui. papá. f inche In aerni
bisogno th lia lua figliolu elu si
nceiipi di quello elu li oceorre -—
rispose lli II ii chi anca falln nn
praxxsello coxxxi si devi ussicvx,' ix
¦ lollil.
¦ IInh
- dissi suo
jniilri i a
il
ciso
suo
si alluxx
quel pensiero
laliuinli
elu.
si
avc.isi
gó
porialn le basfile,
(ivrcbbero
qucsli
. pazaalo il pari nu n lu.
l.a iniiilri di John, Ia quali i rn
• gnalmi nh shtfu di i< ni r lu a
i i, calda ogni sim . di sentiria
hrmiiulari
mini eollo elu Inrnu
ca a easa Iroppa lardi fili mi'o
ra per Io meno) I 'abbordó axxclx
lii sul soggcllo malrixxxoxixo.
— lliiu. In iu . — dissi
nna
i ra versando nn
(Vaequa
/m'
ii Ida sul XXXdVSO hssti elu i ra divenlalo nna sol ei Ia di scarpa -nna iiuidri d' re puvi
aspi 11arsi
d' pirderi presto u lardi il sim
il
fesso
II
II
O
figliulo, n uncln tu, ragazza mio,
O ii'iiiulrai nn giorno o I'altro.
li hsi iin uri eeliio ansioso alta
rispnsla,
dissi Jalm
Xo, mu mina,
lu si i si mpri slilln una buona
lliadri per nu , i non saro io elu
li aldiaiidiiiu ró,
li a ifiicslu
mudei
xiolisitl Ia
di II
an luli suspiro elu a nm
nniili
faeiru salltxrc in ária il
for iu Un a pus,
I
::
C
O
O
a
II
•^íiiÍT
morte certa
?¥Ê(P\> poro os insectos
,
*
Fincllé, il puni' riiigiu di un sa
balo, ilolin Inrini a casa sollaxilo
con i iiii/iianlu minuti di ritardo
non
pi 'i r Irovari che sua madre
c ru.
li quando llellxj cnlró in casa
.•nu, IrtiVÓ elu uncln suo padri
mancava,
"//. min llio, — sosjiirarono si111 nllanca menh
(Puno al primo
piano, 1'allra ul secando) — abbiamo (lunqiti lalmcnle Iruscura
in i nostri enri elu. angiche rassegnarsi a vin ri scxxsa di noi, si
.-.uno SOppi'1 ssi.'...
li .IoIiii e lli ili/ volarono Puno
sn, Palt-ra giu dalle sealc < s'in• onlrarono a nu lá
si rada,
pi r
1'nna
braccia
nelle
dei
gellursi
1'allra, Menlr
si soslexxevano <
... consiilartiim cosi n ricinda, il
conxparvc.
pari inalo
'nu
lilh ru pi r cui due —
I
dissi fiecaxxão Ia luisla nelle loro
muni Irenxanii.
'•('uru
iliilji. — diceva la lei11 ru di a .1 <>lin (o, se c Jidiu
elu lif/f/i ipnsla leltera, dica lui
o llclhj) elu la cila c Iroppo bri a pi r Iriisliillareisi. Se non
ri
matricolato
'¦_
>^
Flit e morto certa parti os insectos p-.rque consiste '-._mo ^Wk
combinação fl'.- poderooes elementos mortíferos qi.u não '^^BHy
n ,./ovas us mais ^\MÊÊ
podom ser superados. Hil p.jssou p
_W
rigorosas, sendo conhecido o sou po J_r do exterminar, ^fl^F
^t^
Por essa r.i.c-o V.S. devo sempre exige Flit— e recusar IA ,fl
todos oi suect-duneos. O jacto do Flit njo m<_ncho c e' fl fl^L^|
inoffemivo para os pessoas. Verifique si o soldadinho I fl
apparec» :iu laia.
_9 fl
Cnl le
spiISUre, filie
pill'' .' IIKI
nou
riiviixali piu' li noslre dm
cili ! Ci spnsiilnm
og,(JÍ slessn i
parliunm subito pi r il viaggio di
xiozgc'. cravo uxini elu aspei lava
tli
mu qu sto giorno! Con I iu nm
lornari Ira nn paio di setlimaixi
dm
per Irovarc ulxxxexxo nno dei
apparlu nu ii li vacante, quello elu
(areie coxx Ptxllro c coxnplctumcnte affar voslro".
— vislo elu i
Ii — s'iulinih
rispc.llici
non avevano
gextilori
• .luhn
piú bisogno di loro, líellxi
i miiu dial a nu nh <
sposurano
(nrono inollo fi liei.
I.ei n pi rclic iu r ri pri ml' ri d
di.-ii.rsu
dal
principio pi'"
Ia vi'la inxxntxnarrei
iPubolin
i;im di 'in
Cúpula
fancinlli 11a
nn
per .'.osliluirla con ipiclla di
omello (jrussol leito .-ni ciiu/min'a i mi leijgeri
buriti solto aglx
m chi. fiisdi di lana sul (egalo c
uno lu Uu bolligliu d'acqua <uiiia
si
ili
pii di...
IIurso Slil:eliLLI
Una signora che aveva passato V inter o pomeriggio
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Vê, in Paradiso, un angelo che segna
i "hnoni" ed i "cattivi" alia lavagnu:
tra i buoni é lei, Vattrice, che sHngegna
a guadagnarsi il pane (il pau di Spagna)
Vê, in Paradiso, un angelo che segna
chi sogna, chi sHngegna e chi guadagna:
e Pitigrilli, e Musco, e Dekobra,
e la do nua che sbnciola il babá.
Si, shriciolare uu dolce é alquanto buffo:
ne avrebbe avuto orrore de Waleffe;
Sacha Guitry, dal prosperoso ciuffo,
sogghigna sof Io i baffi e inventa beffe.
Sí, sbriciolare um dolce é alquanto buffo;
tiú luogo a eiarle e frottole a bizzeffe,
ma c'é Vautore che lo vuole, ma
il suecesso dipende dal babá.
Se, delirante, la spettrale Ofélia
declama eon Vaeceuto d'una balia,
nessuno giunga a mormorar la celia
sul pau di Spagna che il loggione ammalia.
Se, delirante, la spettrale Ofélia
"La battália!",
dice: "Fui erea!"; grida:
so folgorare il prim'attore, e sa
gustare la dolcezza dei babá.
E sella recitasse nella vita,
nua eom mediu ctié piuttosto nota?
...Amore, amore, ho in core un ferita.,.
...Ardo, tesoro, d'una febbre ignota...
E sella recitasse nella vita;
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questa lieta novella vi dó
Una mallinu di marzo che tinira
mito perdei li il cappelío, entrai in
una cuppellcrio e ne comprai un ali ro.
/-.' oppi na fui liscifo dal uegozio, perdelli anehe tjuello. Ora, 'inundo areie
sulla lesta ano piccola piazza, voi dovetr parlarei sopra uu cappelío, Cosi
tornai ml uegozio per comprurne un
alho. II rnalil"re mi guarda con inIrrrssr.
Lo suprir, ,' n ro, - - mi ricordó
,-orlrsi mente- -cliencaeelt compra-Io ano nu momento fa ?
Si, mu ne po pn dali due,
risposi
cosi sono aurora in riintuggio iVuuo. E ri prego, dulrmi Ia misara pin sir, f 'a che an te.
Mi pn sento mia misnru di due
numeri pin piccola delia mia e mi sorrtglió ve,' riso afflillo mentre nu lo
inctilcuro fino alie soprarriglie.
(¦osa ?
gridó h i.
'a
ri pelei - ¦ c rolulo
( ppello in cara vostra, dalla fines!ra aperta.
Mi rirolsc uno sgnurda diffulcnle,
ne rirolsc au altro al mari dio, poi mi
volta le sjiitilc e scompu rre di nuovo.
Athsi pieno di spera aza. Quando
rirampurre ,-va- urniatu di un luugo
cometia acústico il (p.ale mi ragginnse. quando lei era ancora pmcechi meIri loulunu da me.
Cappelío,
nrlai dentro alia
imboeeul ura.
ilterzo cappelío
o
¦¦
¦'!
('
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I
e -27
voi il mio cappelío oppuvi lusciatc clu
rada a a retirmi Io da nu !
II tono delia mia voee Vallarmó, e
allarm-ó me stesso.
lio nn tem perumento mile m,, quantia mi Ias cio antliiie, ndo rosso, La donna grassa indieti eggió completam' nte e balbeltó
con roce flrbilr, come fosse sul puufo
tli sreuire:
Trorudeeelo voi. Sono sicura che
non so dor'/', io!
Lógica au uli. Cera mi solo poslo
iu enj pofi.ro trorursi: cisto che era.
nitrato per una finestra al piaulcrreuo, t che r'eva una sola stanzu con uuun finestra ej pioalermio. Profiltoi
clie Vesercito nemico era in piena rifirula r mi affretiui ad andare ad.
uprire Ia poria di quella siuuzu, per
irorurmi di trunfe a nu uomo che stara mn agia udo delle sulsiccie crude.
- mor morai,
- Scnsati
Nientr, ni< ute!. - - stpiilf i Vuomo
¦aro aspetto ndo. Uu momento
ho, p> rmt 11ide ?
d resto
Inghiolfi fn ifolosamentt
salto
tpiiudi
su dalla
salsicria,
se d ia.
¦ AHora — chiesc — (li vo d ir ri
dor','?
St voleli , <ser< con gentile —
¦ mi gri—- Cosa cr, col cu ppello?
dó in risposta.
¦
Seul ii che lu con n rsazion
riu giá di cosi non ra
mi arrerli ansiosa mi nle.
gera su di nn piano Iulfvltro cio inScuttro che sfara per sjutccursi < coraggiuute, lui'avia radunai le mii
'.
inrcri , a oaor tltl rcro, n'-'>n si spacco forze e uri th
auto dopo che era useiLu
' < qut sia : sia ro
afiai Io: un
.Io dal uegozio, rolo ria. S' inmilzn nel- pdsscggiui
uuti adiu vostra cal'ai ia, do ¦• '('leite -s'ante iu nua sa, con nn cappelío iu 'esta. Spiru uu
ile
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s" IU Illo d o! (¦''isIlIS' di
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for!,'.' rt ulo. Hi
¦ ' < n'rufo pt r lu
ap, ria.
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cappelío (
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¦ ra.. Ora io sono
lio denaro i u la- roslra
.Yo/1. are ro
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sco, cosi riuunciai a eomorur cuppel- qui per riprendirc il mio cappelío.
'.¦V,i
! /. rn i tiin ssi idb
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Caildc an brn
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>¦¦ ¦ eh¦ ¦ , '
Ini Ia s!ra <¦ ¦¦¦ .-¦
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'¦ iu una spazio r/sssuilO
osa nla:
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vale fosse ro rua
renue. forse, pensai,, il renlo che li- sol a Io mt n ¦
ro.ru arera soffoca'o il rumar, . Prochosc inliClu cappelío , ra;'
cai ii va m pa nello < allora una dou,-o. ne Ia donna i/riissa,
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gi assa rema a d. uprire Iu p o . A irio chi rc lo
.— L" p ¦,.
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r, ra Varia d.i cs>nsi ap
- ribullci. - - Fors, che i
desci ira?
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n ui ig ¦ rn< uU lio e tli rol /¦
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li. Le sj,i,tpii, in tu lono scherzo*!),
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dalla rosl ra d
inleso ad uddolcirc Vodio clie riscniisana una desci iziuiu pai -, ¦ urn.lU
ra avidamente p, r me, clie tro ve. <¦
tu di ognuno di essi da parle dei riIo pt r il mio cu ppello.
IV nu cuppel- chiese aggrol- sptjlira proprit lurio?...
— Per ehe cosa?
io, e niente piú . . .
Iaudo le sopruccigtiu.
enc passa.
Indidreggió
/(/ ru<sicurai t
Uu cu ppello ¦
mormoró.
Pdn ?
s'aro per compielare Ia sgicgazioui
No — iu lui ----- ni ro!
quando, inaspeilatameule, assenii col
( os'ó chr o nero?
capo r mi la.scií). Slaro pensando clu
fl cappelío.
Uu cu ppello nero,
le
(ra
cappelío
il
mio
probabilmente
Cuppello, e imn au murhilo. E uniurolado sul letto produecudoh rua con
chi cummello. Uu cappeili) che c nero,
aiderevole moléstia, quando lo. ridd
e che c il mio!
tornai'!' eon tgutlcosa iu muno.
Fece ancora qualche pu.s<o ind eK dilegli -— gridó agita mio lo
a mano che hi indielregis'.i ume.n1 o sal Io il mio naso — che sc tro. A mano
d
In riprendu pura il sua martello, e chi giava o dovevo avauzare, percln
Cornetlo acústico s'ullonluuuvtt.
lauto non mi serre piú, e che cosa si
Oh! Allora voi di'c chr que si o
crederu ehe sc me Vureru presta to
é rolulo qui dentro?
nou. gliiVarrei piá veatituito, a quel cuppello nero
—Io dica, e io ripeto,
ripi.lci.cvecchio antro?. . .
lughiotlii procurando di sopprime- mozionalo — c quanto tempo dere ancora andare avanti questa storia?
r, violente meu te i miei sentinienti.
— Iln deito: cappelío, , nou mar- Cr ri o, signora, voi arrete molto da
fare, c lo stesso io. Vi prego, troruU
li lio - spiegai.
'.
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¦/, io
pi i S; la ii)U,io,
porto al
itijtco ' st lu.
premei It contro b coLera, , prooria qui, — disse —
•• rhe tos<isco, lo seufo... \on
otorc, rede', , ma come mi
se-l fico. \'i ussiru, cosa fa.stispii galo a sUa moglie —
i su i»og
. o si a figlia, o sua zia-—
clu noa ero un signor, che reuira a
ripreudere un martello. Spiegai a lui
'. rn, che non cro nu nu dico.
¦ E allora, chi diarolo siete? mi
doiiri i/th',
mo
do.
- Smio. soltuuío un uomo che ha
perduto nu cappelío, nn cuppello ehe.
c voluto iu questa. siuuzu a. tira verso
:a eostra
jinestra...
L'uoruo mi gi urdo con oeehio vácuo,
fece uiia s mor fia, s'uruuti frugorosumenti.
— Da quando ho ¦gosto mulcdello
disse - - fengo la fineruffrctldore
stra chiusa. Ora,signore,non credereslc roi clie questo offra nua difficoltá
iu-tornwniabilc })crsino al cuppello armula dal maggior spirito ddntruprendenza?. . .
Uscii, guardai su e mi accorsi che
la finestra attraverso cui il mio cappello aveva velcggialo apparteneva ullü casa vicinu.
Cosi me ne andai via: a comprare
uu ullro cuppi lio.
LUIGI RIXALD1
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