scheda progettuale po fesr campania 2007/2013 obiettivo operativo
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scheda progettuale po fesr campania 2007/2013 obiettivo operativo
SCHEDA PROGETTUALE PO FESR CAMPANIA 2007/2013 OBIETTIVO OPERATIVO 1.12 DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 197 DEL 21/06/2013 “LA SCOPERTA” DELLA CAMPANIA” PERIODO DI RIFERIMENTO “SETTEMBRE 2013 – GENNAIO 2015” SESSIONE n. 02 “01 Giugno 2014 -31 Gennaio 2015” IDENTIFICAZIONE DELL’EVENTO A 1) “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” Titolo del progetto Comune proponente Comune di Pratola Serra Codice Fiscale/Partita IVA 2) Sede principale 4) Via G. Picardo, 33-83039 Pratola Serra (AV) Telefono 0825.967488 Fax 0825.96.7815 E-Mail 3) 80006130647 [email protected] Legale Rappresentante Sindaco Antonio Aufiero Responsabile Unico del Procedimento Marianna Capone Telefono 0825.967488 Fax E-Mail 5) / [email protected] Nell’eventualità di Partecipazione in forma associativa (Rif artt. 3.3 e 5.4.1 dell’Avviso) Si evidenzia che i sottoscrittori del protocollo di intesa sono i seguenti Enti Locali: Altri Comuni coinvolti, 5.1) oltre al Comune-Capofila 1. Comune di Avellino (AV) Piazza del Popolo 1 83100 2. Comune di Candida (AV) Via Fontanelle, 7 83040 3. Comune di Capriglia Irpinia (AV) Piazza Municipio 983010 4. Comune di Chiusano di San Domenico (AV) Via Forno Chiu 83040 5. Comune di Lapio (AV) Viale Sicilia 83030 6. Comune di Torre Le Nocelle (AV) Via Beniamino Rotondi, 50 83030 7. Comune di Tufo (AV) Via Santa Lucia, 10 83010 Firmatari del Protocollo d’Intesa: - Comune di Avellino Paolo Foti (legale rappresentante) - Comune di Candida Raffaele Petrosino (legale rappresentante) - Comune di Capriglia Irpina Nunziante Picariello (legale rappresentante) - Comune di Chiusano Di San Domenico Antonio Reppucci (legale rappresentante) - Comune di Lapio Natalino Fabrizio (legale rappresentante) - Comune di Pratola Serra Antonio Aufiero (legale rappresentante) - Comune di Torre Le Nocelle Antonio Cardillo (legale rappresentante) - Comune di Tufo Fabio Grassi (legale rappresentante) L’evento intitolato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, è la 5 edizione di un progetto a lungo termine, che vede impegnati alcuni Comuni a far conoscere le bellezze culturali e naturali Edizioni precedenti della della nostra Campania promuovendo molte iniziative. Molteplici i medesima iniziativa: nr. 4 punti di contatto tra i vari Comuni- religione, tradizioni popolari, prodotti tipici, l’elemento del fuoco- che fungono da collante per la realizzazione di un grande tessuto culturale, sociale, economico, territoriale ed antropologico. B DESCRIZIONE DELL’EVENTO Finalità 1) Finalità ed obiettivi dell’evento La partecipazione di Comuni Irpini alla realizzazione dell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, vuole rispondere all’esigenza di – Promuovere la conoscenza e l’immagine del territorio, delle sue molteplici risorse, con il sostegno di campagne di comunicazione integrata che prevedono l’utilizzo sinergico di strumenti di comunicazioni tradizionali, quali stampa, tv, internet, pubblicazioni e strumenti innovativi belowe line, quali itinerari tematici, spazio sui social network; itinerari/percorsi turistici. - Rafforzare e Valorizzare le capacità di attrazione dei borghi irpini, attraverso la valorizzazione di micro-attrattori storicoculturali locali e la rivitalizzazione dei centri “minori” dell’area interna del territorio campano; - Intensificare ed agevolare le collaborazioni tra soggetti privati e soggetti istituzionali per arricchire l’ideazione e la realizzazione di iniziative per promuovere e tutelare la vocazione turistica del territorio. Obiettivi L’intenzione è di rafforzare e tutelare il processo di apertura e fruizione turistica delle zone interne, per le quali è necessaria una programmazione di sviluppo e stabilizzazione dei flussi turistici. L’organizzazione dell’iniziativa prevede il compiersi di azioni necessarie per il corretto raggiungimento della finalità di valorizzazione turistica e culturale del territorio, che si compone, inoltre, delle seguenti fasi: 1)Valorizzazione e promozione dell’area turistica definita e delle risorse territoriali; 2) Stabilizzazione dei flussi turistici attuali; 3) Sviluppo del bacino turistico; 4) Promozione e diffusione dell’immagine culturale del territorio campano ed irpino, in particolare, in un mercato in fase di sviluppo, quale il turismo di qualità, attraverso l’ausilio di azioni di trade e direct marketing; 5) Supporto alla programmazione ed alla pianificazione, attraverso supporti informativi, delle opportunità di finanziamento regionali. Gli obiettivi rispecchiano le indicazioni e le direttive regionali e comunitarie in materia di promozione sociale e culturale di “scoperta del territorio” superando la dimensione locale della domanda, cercando di intercettare flussi turistici più maturi e responsabili attenti alla qualità e alla bellezza dei luoghi, incentivando lo sviluppo di un turismo eco-sostenibile. Puntare sull’Irpinia, “cuore verde della Campania”, può fornire un sostegno importante al rilancio complessivo del turismo e soprattutto dell’immagine dell’intera Regione. Il valore della cultura e la fruizione in termini turistici, risalta, in questo contesto fragile ma fertile, come punto fondamentale per uno sviluppo ecosostenibile. Il target del turismo inerente all’evento corrisponde: agli esperti e/o appassionati delle discipline e degli ambiti trattati ed il pubblico amatore, che da incuriosito si trasformi in entusiasta, che vede nell’evento spunto e fine di un intrattenimento culturalereligioso dove niente è lasciato al caso. 2) Mercato nazionale/internazionale di riferimento Il territorio Avellinese è inteso come luogo di fruizione di una risorsa culturale che può, e deve offrire, un evento che sia finalmente fonte di un accrescimento turistico di questi luoghi e che ci consenta quindi di poter parlare con giusta causa di mercato nazionale e internazionale di riferimento. È infatti ormai più che accreditato che il “mercato” dei servizi culturali vede una stretta interdipendenza fra domanda e offerta, con un effetto che potremmo definire “a domino”, in questo caso, l’effetto domino si realizza grazie al consumo da parte dell’utente dell’ offerta culturale-religiosa, la quale non deve divenire un’offerta a sé stante, ma deve offrire un trade-union tra i servizi e le funzioni offerte e ciò deve determinare un’apertura non più quindi, limitata ai paesi limitrofi, ma sia a livello nazionale che internazionale. Non investire nella domanda porta necessariamente all’instaurazione di percorsi caratterizzati da stagnazione del mercato e da scarsa innovazione, l’offerta deve diventare il motore principale dello sviluppo, in conseguenza della natura dei beni e dei servizi offerti, il cui consumo necessita di elevate componenti di capitale umano e di informazione. Oggi il mercato sia nazionale che internazionale è più che mai volto all’incentivazione dell’offerta turistica, mediante azioni sistematiche di fruizione culturale, riconoscendo in tali ambiti aspetti determinanti per l’accrescimento effettivo di un territorio. Il meccanismo qui proposto, ovvero un percorso mirato, guidato, legato ad una specifica tematica, dona finalmente lo strumento per conoscere e fruire delle attrattive turistiche e culturali della provincia di Avellino mediante l’offerta e l’elargizione di un servizio chiaramente più dinamico, che consenta l’apertura, la fruizione di beni e luoghi che sono rimasti per troppo tempo sottovalutati o addirittura sconosciuti. La multiformità dell’offerta si dovrà accompagnare, in futuro sempre di più, alla contaminazione tra arte, cultura, storia ed ambiente, arte e tessuto produttivo, arte e consumo del tempo libero. Tutti elementi che, se saputi utilizzare, offriranno un valore aggiunto al luogo ospitante, contribuendo in modo nuovo e profondo alla valorizzazione del territorio, richiamando un target di turisti diverso da quello tradizionale non più un turismo mordi e fuggi, ed invitando anche le popolazioni stesse a vivere di più la città che potranno iniziare ad acquisire consapevolezza perché offriranno domanda e servizi compiuti, fattivi ed innovativi. 3) Coerenza con il tema portante della programmazione: “La scoperta della Campania” 4) Luogo di svolgimento La proposta progettuale qui esposta è coerente con il tema portante della programmazione, poiché è finalizzata alla scoperta e alla valorizzazione dell’immagine delle Campania, delle aree interne e delle eccellenze in essi presenti, in particolare delle risorse culturali cd. “minori”, mirando allo sviluppo di un turismo di qualità, attento al buon cibo, alle bellezze paesaggisticonaturalistiche del territorio, alle attrazioni storiche-culturali, attraverso azione innovative di promozione e comunicazione. Inoltre, l’iniziativa è in linea con la Legge regionale “Criteri e procedure per la richiesta e l’erogazione di contributi o finanziamenti per azioni connesse alla salvaguardia, alla valorizzazione ed alla promozione dei beni culturali – parziale rettifica della delibera G.R. n. 5275 del 19/10/2001- D.Legis 490/99” (in quanto promuove il territorio e i beni culturali tramite percorsi turistici di connotazione religiosa). Visti gli scopi che la Regione Campania persegue per una valorizzazione e promozione del proprio territorio e la coerenza della programmazione regionale con le direttive nazionali per lo sviluppo e l’incremento del turismo. E’ in linea con la L. 135/01 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, per le attività di partenariato e sviluppo sistemico del turismo. E’ coerente con DGR n° 3337 del 12 luglio 2002 “Linee guida per lo sviluppo del Turismo in Campania”, infatti ha l’obiettivo di creare un sistema turistico legato alla promozione dell’ eccellenze dei prodotti (i Vini DOCG, Olio extravergine di Oliva, Formaggi DOP) e del territorio (risorse ambientali ed emergenze architettoniche) con la concertazione e l’interazione tra Enti, di zone omogenee e contigue. Il progetto mira a sostenere lo sviluppo di molteplici iniziative turistiche, ad una moderna attività di promozione e valorizzazione dei beni culturali che guardi non solo alle eccellenze storiche, architettoniche ed archeologiche già ampiamente inserite nei grandi circuiti turistico-culturali, ma anche alle risorse cd. “minori” diffuse sul territorio. A tale scopo, l’evento avrà un risonanza d’ alto profilo e carattere di unicità. Infatti, nonostante, l’evento si articoli in più iniziative, che si terranno in tredici comuni, esse sono fortemente integrate tra loro, nel tempo e nello spazio, in modo da non poter essere riconosciute nella loro individualità, ma percepite come manifestazioni dell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione”. L’evento denominato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si svolge nei principali punti di interesse, ovvero piazze, cortili, castelli e spazi verdi, dei Comuni di: Avellino, Candida, Capriglia Irpina, Chiusano Di San Domenico, Lapio, Pratola Serra, Torre Le Nocelle e Tufo. 4.1) Descrizione delle location I Luoghi coinvolti nello svolgimento dell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” sono molteplici poiché ogni Comune, incastonato tra le colline verdi dell’Irpinia, presenta diversi punti di notevole interesse nei quali ambientare le singole tappe di questo grande evento. Avellino, a lungo importante crocevia tra la costa adriatica e tirrenica, la città è situata nella valle del Sabato e l’alta valle dell’Ofanto, densamente occupata nell’antichità, conserva importanti testimonianze, riferibili ad un ampio arco cronologico, attraverso cui è possibile ricostruire la storia del territorio. Candida è immersa nel verde ed ai piedi di monti, vanta sorgenti di acqua purissima e leggera, come la sorgente Radice, nota per i ruderi di edifici di epoca romana ritrovati nei suoi pressi. La splendida posizione naturalistica e paesaggistica di cui gode Chiusano di San Domenico, ne fanno una meta ideale sia per visite brevi che per soggiorni più prolungati. Capriglia Irpina appollaiata su di un colle ameno ai piedi del Partenio, in posizione di dominio della sottostante media Valle del Sabato, in un'area interessante dal punto di vista naturalistico ed ambientalistico, Capriglia è un tranquillo borgo Irpino di antiche tradizioni agricole, con campagne intensamente coltivate (nocciole, castagne, prodotti ortofrutticoli e viti da cui si ricava dell'ottimo vino), ma sempre più urbanizzate, a causa della notevole vicinanza ad Avellino. Ossigenanti escursioni possono essere effettuate attraversando i boschi cedui del Monte Tuoro e sulle colline del circondario coperte da vegetazione, ove è possibile ammirare le tante sorgenti e corsi d'acqua che rientrano nel territorio di questo Comune Irpino. Infatti, in tale area nasce il torrente Vallone Grande S. Marco, che bagna anche i Comuni di Candida, e Pratola Serra. Lapio è incastonato in un paesaggio da "agriturismo", tra fertili campi coltivati a vigneti ed ulivi, da cui si ricavano ottimi vini (Fiano D.O.C.G., Taurasi D.O.C.G., AglianicoBarbera-Sangiovese) ed oli da frantoio. Pratola Serra è un borgo agricolo situato in prossimità del fiume Sabato, gli amanti della natura possono ammirare siti ricchi di vegetazione. Torre Le Nocelle è un borgo irpino di antiche tradizioni agricole, i cui campi, forniscono anche cereali, frutta, legumi ed olive, da cui si ottiene dell'ottimo olio. Dal punto di vista paesaggistico ed ambientale il fiume Calore bagna le aree rurali del territorio e interessante è la zona denominata "Jumara", dove in alcuni tratti si può nuotare e pescare. Tufo è un borgo irpino di antiche tradizioni agricole, il cui territorio era definito da un vecchio testo "ferace", data l'abbondanza di buona acqua potabile, la produzione di cereali, olio, frutta e vini bianchi. Ed il vino, ultimo citato, ha fatto la "fortuna" di alcuni Tufesi, che producono e commercializzano lo squisito vino bianco D.O.C.G. "Greco di Tufo”. Comune di Avellino: - Il Castello. Ciò che colpisce qualunque persona che guardi la struttura difensiva è la sua "strana" pozione, atipica assai, visto che a dispetto di ogni altro castello, non si trova in alto su di una collina, ma, al contrario, è sottoposto ad un rilievo, la Collina "La Terra", su cui si sviluppò il nucleo originario di Avellino, e presenta due rilievi ai lati nord e sud, da cui è sovrastato, anche se non immediatamente. Un dato appare certo, salvo future fortunate scoperte: mancano dati documentali che consentano di definire con assoluta certezza la data di edificazione del Castello di Avellino. - Chiesa di S. Maria, Chiesa Madre, la più antica di Avellino, venne abbattuta per consentire l'edificazione del Duomo, ma di cui rimangono resti al livello della Chiesa dei Sette Dolori (Cripta Duomo), precisamente laddove c'è la Cappella dell'Annunziata. - Il Duomo, si erge nel punto più elevato della parte antica di Avellino, sulla Collina "La Terra", in posizione di dominio della piazzetta antistante, noto come Cattedrale dell'Assunta, in quanto dedicata a Santa Maria già prima della costruzione romanica e detta esplicitamente, a partire dei secoli XV-XVI, di "S. Maria Assunta". La Chiesa, ha subito diverse vicissitudini; la facciata in stile neoclassico è un rifacimento del XIX secolo. Come diverse parti della struttura, anche il campanile presenta, alla base, elementi molto antichi, essendosi utilizzati reperti romani prelevati da Abellinum. Il nucleo più antico del Duomo va individuato nella Cripta, una cui porzione rappresenta ciò che rimane dell'originaria Chiesa Madre di S. Maria edificata in epoca Longobarda e divenuta Cattedrale a seguito della ricostituzione della Cattedra Vescovile avellinese nel 969, a seguito della richiesta fatta dall'Imperatore germanico Ottone, da cui dipendeva il Principato di Benevento, al Papa Giovanni XIII. Così, il 26 maggio 969, il Papa citato conferì a Landolfo I, Vescovo di Benevento, il titolo di Arcivescovo ed elevò ad Archidiocesi metropolita quella sede ed Avellino fu una delle sue dieci Diocesi suffraganee (dipendenze). - Casino del Principe, oggi conosciuto anche come “Casina”, è una residenza nobiliare in stile rinascimentale commissionata da uno dei Principi della dinastia Caracciolo, Camillo, nel 1591. Attualmente tramite il portale e un androne si accede al cortile a pianta quadrata, dove, di fronte all'ingresso, insiste una fontana semicircolare, fra due porte, c’è un percorso che conduce alle antiche scuderie e ad un minuscolo giardino, residuo del grande parco. In seguito al restauro, l'edificio è stato adibito a pinacoteca per ospitare mostre di opere d'arte. Tra le mostre presentate vi sono quelle dedicate a Caravaggio, Leonardo Da Vinci, Andrea Pazienza e Picasso. - Palazzo Caracciolo è situato in largo Avellino, un tempo, la piazza era una proprietà privata che era stata realizzata insieme ai lavori di costruzione del palazzo, voluti ai Caracciolo, principi di Avellino. Di fronte alla costruzione, si trovava anche il monastero di San Potito che, per decisione di Paolo V, venne abbattuto intorno al 1610. Il palazzo apparteneva alla famiglia Gambacorta, visto che per loro commissione, Giacomo de Santis lo realizzò nella seconda metà del XIV secolo. Sin dall’inizio diventò sede di importanti incontri culturali, durante i quali si riunivano medici, letterati, teologi e avvocati. La successione delle eredità arriva, probabilmente, fino alla per persona di Lucrezia, moglie di Giovanni de Rossi e Beatrice. Quando quest’ultima sposò Giovanbattista Caracciolo, la proprietà del palazzo fu divisa tra la famiglia de Rossi e quella dei Principi di Avellino. Nel 1522 il palazzo fu restaurato dalla famiglia de Rossi che, viste le pressioni del Sedile di Montagna, fece eliminare un ponte che collegava la struttura a delle case di proprietà di un certo Folliero. In cambio, però, il sedile concesse di abbassare il livello stradale di Vicolo San Petrillo, dove si trovava una piccola chiesa dedicata a San Pietro, e di poter affittare a degli studenti alcuni ambienti (prima di allora era proibito ad essi alloggiare in città). Dopo varie vicissitudini legali dovute alla ripartizione dell’immobile, l’intera proprietà passo nel 1596 alla famiglia Caracciolo che, nella persona di Camillo, avviò restauri e abbellimenti (conclusi nel 1616, come ricordato da un’epigrafe collocata nella parete sinistra dell’atrio), che comportarono la perdita della struttura originaria. Dopo essersi salvato da un tentato incendio durante la rivolta di Masaniello (XVII secolo), nella seconda metà dell’Ottocento divenne, fino al 1889, sede dell’Istituto Pontano. - Villa Amendola, antica villa immersa nel verde al centro di Avellino, è composta da due corpi di fabbrica affiancati di forma rettangolare. L’edificio di minori dimensioni e più antico del complesso si apre su via Due Principati e presenta un “torrino” che si affaccia sulla via Quattrograna. Questo corpo di fabbrica si compone di un piano terra, un piano rialzato e un primo livello. Il piano terra e rialzato diventeranno sede dell’enoteca comunale mentre al primo livello si creerà una sala per manifestazioni culturali. Di proprietà della famiglia Amendola nel 1879, oggi il palazzo è diventato un polo culturale enologico non solo della città, ma dell’intera provincia. E’ in programma, oltre all’enoteca, custode dei Docg Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi, il Museo dei mestieri legati al vino, un caffè letterario e una biblioteca comunale anche multimediale. - La Torre dell'Orologio, simbolo di Avellino, è un bel monumento in stile barocco che sovrasta la Piazza Amendola, dove si trova il Palazzo della Dogana, anche se la sua base è collocata dietro le palazzine che sporgono su tale Piazza, esattamente alla Salita dell'Orologio, nei pressi dell'ingresso delle Grotte longobarde. La torre è alta circa quaranta metri e presenta un basamento a bugne riquadre. In origine presentava due piani, con quello più elevato aperto. Successivamente, venne aggiunto un terzo livello dotato di un orologio a campane e della "diana" che suonava a martello in caso di pericolo. Disputata è l'origine della struttura. Stando alla Tradizione la Torre sarebbe stata edificata su di una preesistente rocca delle antiche mura di Avellino (precisamente su di una precedente torre di avvistamento a sua volta edificata su un precedente campanile). Invece, recentemente, si è ritenuto che la sua realizzazione avvenne nel XVII secolo, su progetto di Cosimo Fanzago, che si avvalse della collaborazione di Giovan Battista Nauclerio (presente in città all'epoca dell'edificazione). Data la sua altezza e la sua collocazione, la Torre dell'Orologio sovrastava gli edifici circostanti e la sua sommità è visibile da lontano, persino dalla fine del Corso Vittorio Emanuele II. - Palazzo Caracciolo è stato costruito tra il 1708 e il 1713. Caratteristica è l'entrata, con due leoni che "proteggono" il portale d'ingresso, come pure peculiare è il sottopassaggio a margine del Palazzo. Sulla facciata segnaliamo una lapide che ricorda Giuseppe Garibaldi ed una simpatica meridiana solare. L'edificazione della struttura avvenne per decisione della Principessa Antonia Spinola-Colonna, consorte di Marino III Caracciolo. La realizzazione di tale edificio gentilizio "fuori il Largo", fu determinata dalla fatiscenza del Castello, ormai non più idoneo ad ospitare la famiglia feudataria, che elesse perciò il nuovo Palazzo come sede residenziale e di esercizio del proprio potere feudale. Tale spostamento ebbe, ovviamente, ripercussioni sull'assetto urbanistico di Avellino, spostandone il baricentro dall'area dell'Avellino medioevale, all'area gravitante attorno al Palazzo Caracciolo, quindi, gli odierni Piazza della Libertà ed Corso Vittorio Emanuele II. La struttura, che venne completata del tutto tra il 1720 ed il 1730, sotto la supervisione dell'Ingegnere Filippo Buonocore, uno dei più celebri del Regno di Napoli, rappresentò l'evoluzione di un piccolo edificio che la citata Principessa Antonia Spinola, qualche decennio prima, aveva fatto costruire una struttura piccola denominata "Casino Spinola", volgarmente detta "Palazzotto". L'edificio aveva annesso anche un giardino ed ospitò nel 1735, il 4 e 5 gennaio, "in pompa magna" il Re Carlo III di Borbone, che si apprestava a visitare il Regno appena ottenuto, come ricordò Giuseppe Zigarelli in "Storia civile della città di Avellino". - La Fontana, che si trova lungo l'antica Via delle Puglie, in Corso Umberto I (già Via S. Maria di Costantinopoli), ha formato oggetto di un recente (per noi sciagurato) restauro, che se ha ripulito la Fontana, ha anche rimosso la patina "storica", trasformando la Fontana, che sembra un'altra, ormai irriconoscibile. Se chiedeste ad un Avellinese "Dov'è la Fontana di Bellerofonte?", quasi nessuno saprebbe indicarvela, perchè non è con questo nome che è nota. "Bellerofonte" è riferito ad una statuetta che in passato si trovava al centro della Fontana e raffigurava Bellerofonte nell'atto di uccidere la Chimera. Ma per individuarla occorre chiedere della "Fontana dei Tre Cannuoli", come è conosciuta da tutti. I "Tre Cannuoli" sono le tre bocche d'acqua tramite cui affluivano nella vasca sottostante le freschissime acque provenienti dal Partenio, di cui il particolare di una di esse è mostrato in fotografia. La Fontana, secondo un libro di fine XIX secolo era "... in stile barocco, con statue antiche, sbarrava la potierna che si apriva nelle vecchie mura (le gradelle)". Comune di Candida: - Castello Filangieri: un antico fortino militare costruito sulla roccia viva nel XII secolo, edificato in epoca longobarda e rimodernato in età normanno-sveva. Allo stato attuale si può ammirare una struttura irregolare trasformata nei secoli in abitazioni private. Attraverso il primo portone si accede alla prima scalinata, dal secondo portone si accede al cortile da cui si può vedere la Torre; - Centro storico di origine medievale: creatosi nel corso dei secoli poiché Candida è stato feudo di numerose famiglie nobili; - Monastero Verginiano: presenta un chiostro quadrato contornato da un portico su cui affacciano i locali destinati alla vita comunitaria dei monaci; - Chiesa di Santa Maria Assunta: edificio religioso risalente al XVI sec. presenta una facciata in stile barocco con decorazioni a stucco. La facciata è impreziosita da una torre - campanaria di forma quadrangolare; Villa d’Amore: vecchio casino di caccia dei principi Caracciolo di Avellino. Comune Di Chiusano Di San Domenico: - ll Castello risale all’epoca Longobarda. Della struttura difensiva rimane ben poco, anche se è in corso un restauro ricostruttivo, che sebbene stia ripristinando, almeno in parte, l'antico stato dei luoghi, non ne potrà ripristinare il fascino, visto che è assai evidente la "mano moderna”. Sulla cima del Monte San Domenico, il castello medioevale domina la valle sottostante di San Marco su cui si è sviluppata la parte moderna di Chiusano di San Domenico. - La chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli venne costruita nella prima metà del XIII secolo su iniziativa di un Francescano. La facciata è sovrastata dal maestoso campanile in pietra. I tre livelli che compongono la torre campanaria sono nettamente separati. L'edificio religioso si presenta a tre navate a forma di croce latina con cupola all'incrocio. La navata è corredata da diverse cappelle votive. Vi si conservano nove quadri di notevole fattura. - Chiesa di San Domenico, edificata nel XIII secolo , situata nelle immediate adiacenze del castello, sulla cima del Monte San Domenico, si presenta come un rudere. Non si può escludere che i materiali usati per edificare la chiesa siano stati presi proprio dalle possenti mura del castello. I primi documenti riguardanti la chiesa risalgono al 1573 e si può affermare che in quel tempo era delle dimensioni attuali. Aveva quattro altari, vi erano una tela con le effigie della Madonna e di San Domenico, affreschi del Solimene e la tomba della Principessa Maria Carafa e ancora altre tele ed un arazzo rubati anni fa. - Il palazzo Carafa, edificato verso la metà del XVII secolo, ha subito nel corso del tempo diverse ristrutturazioni. L'edificio, caratterizzato dalla presenza di una torre, funse da carcere mandamentale e poi da sede della locale scuola media statale. Comune di Capriglia Irpina: - Chiesa di S. Nicola dedicata al Patrono di Capriglia Irpina, San Nicola di Bari, risale alla metà del XVI secolo. L'edificio religioso, di cui vi mostriamo la facciata, venne edificato sulla preesistente cappella sempre dedicata al Patrono, realizzata nel X secolo. Alla chiesa è annesso l'imponente campanile. - Chiesa di S. Antonio venne edificata nel XVI secolo. Al suo interno sono conservati oggetti devozionali e liturgici ed una tela del XVIII secolo. - Palazzo Carafa, chiamato anche castello perchè la struttura venne realizzata sulle strutture del castello feudale. Esso presenta sei finestroni in posizione simmetrica su due piani, un alto portale d'ingresso ad arco che si raggiunge attraversando un giardino prospiciente, due torri con merlatura guelfa e semplici finestre rettangolari. Si tratta di una struttura importante dal punto di vista architettonico, ubicata nella parte alta del centro storico di Capriglia, che è arroccato attorno al palazzo ed alla vicina chiesa di S. Nicola, con i tipici vicoletti medioevali. La struttura, risalente al XVII secolo, e da cui si domina la Valle del Sabato, avrebbe dato i natali a Papa Paolo IV. Comune di Lapio: - la Chiesa di Loreto di Lapio, risale forse al 1500, probabilmente le sue origini sono legate all’espansione demografica avutasi durante il XVI secolo. Nel 1700 la chiesa è diventata un oratorio, sede della confraternita del Santissimo, fondata già due secoli prima. Successivamente, tale confraternita cedette la cappella al solo culto si San Pietro in cambio della destinazione al Loreto. - Chiesa di S. Maria della Neve o meglio Confraternita della Madonna della Neve è stata fondata XII secolo. Alle cappelle iniziali, si sovrappose una nuova struttura, che nel 1592 divenne "Chiesa Maggiore" e nel 1692 fu trasformata in Confraternita della Madonna della Neve, grazie all'approvazione del Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento e del Re Ferdinando IV, il 7 gennaio 1777. All'interno, sul soffitto e sulle pareti si ammirano dei dipinti su tela del Capobianco, del 1753. Nella cupola del Presbiterio si conserva un pregevole dipinto in cartapesta del leccese Giovanni Vollono, del 1922, che raffigura il Miracolo della Neve. - Chiesa di Santa Caterina, edificio madre, originariamente una chiesetta edificata nel XV-XVI secolo, venne restaurata nel XVII secolo. La facciata è arricchita da un bel portale in pietra e da un imponente campanile, a tre corpi concentrici di forma quadrata. All'interno della struttura, che presenta tre navate, oltre al notevole Coro, con 12 posti, che presenta due tronconi laterali in legno lavorato, si segnalano alcune tele di Domenico Celentano ed il quadro del Martirio di S. Caterina, presumibilmente del XVI secolo, ubicato nella navata destra. - Chiesa Carmine è un'interessante struttura religiosa risalente al XVIII secolo. La facciata, al momento coperta dal telo che si vede nell'immagine a causa di lavori di restauro, presenta un notevole portale in pietra ed è abbellita dall'imponente torre campanaria, con cupola a forma di "cipolla". - Castello-Palazzo Filangieri si trova nella parte più interessante del centro storico di Lapio, è il castello di Lapio, utilizzato dai Filangieri per realizzare il palazzo signorile durante il XVI secolo. Molto bello è lo stemma dei Filangieri, posto sopra il portale d'ingresso. La costruzione, adiacente all'ex cappella privata dei Filangieri, chiesa o Confraternita di S. Maria della Neve, di cui colpisce soprattutto l'imponente torre quadrata e le possenti mura. Comune di Pratola Serra: Basilica Paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel VII secolo. Nelle sue vicinanze vennero rinvenute delle tombe di epoca longobarda, da cui scaturirono delle croci in oro ed argento. E' davvero difficile individuare la struttura, essendo i pochi ruderi completamente ricoperti da terra e da vegetazione. Chiesa di Maria SS. Addolorata, o più semplicemente dell'Addolorata (XVII-XVIII secolo). La facciata settecentesca, molto bella, preservata da ripetuti restauri, è affiancata da un'imponente torre campanaria a tre livelli, sormontata da una cupola semisferica. Molto bello è il portale in pietra, arricchito da uno stemma e da una iscrizione in latino, datata 1762, dedicata a S. Maria ed in cui si parla dell'allora feudatario Leonardo De Tocco, l'iscrizione recita: "MARIAE MATRI DOLENTISSIMAE LEONARDVS V DE TOCCO ACHAJAE AC MONTIS MILIV PRINCEPS TEMPLVM HOC A FVNDAMENTIS VERE SUO EXCITATVM D D D ANNO CHRISTI MDCCLXII". Il Castello di Serra sorto su una preesistente costruzione romana è stato costruito, ampliato è ricostruito varie volte nel corso dei secoli, ad opera dei Longobardi nei secoli VI, VII e successivi. Dai Normanni nel XI-XII secolo, Angioini ecc. Comune di Torre Le Nocelle: - il "Santuario di San Ciriaco", meta di intenso turismo religioso e di fervida devozione popolare. La parte più copiosa delle Reliquie relative a San Ciriaco si trova custodita in Roma, precisamente sotto l'Altare Maggiore della Basilica di Santa Maria in via Lata. Proprio da tale Chiesa romana, in data 15 marzo 1994, la preziosa Reliquia concernente il Sangue del veneratissimo Martire San Ciriaco è stata traslata presso il "Santuario di Torre Le Nocelle". Il Santuario si erge a ridosso della piazza centrale del paese. La sua struttura è completata da un campanile, articolato su più livelli e culminante in una cupola dalla caratteristica forma di cipolla. Al suo interno l'edificio si presenta ad un'unica navata: ivi sono conservate diverse opere d'Arte Sacra, unitamente ad arredi sacri. Luogo di notevole richiamo religioso – sia per le celeberrime facoltà esorcistiche di San Ciriaco, sia per quelle altrettanto celebrate dell'attuale Rettore del Santuario dedicato al Santo - il Santuario di Torre Le Nocelle costituisce, ormai da anni, meta di centinaia di pellegrini. Comune di Tufo: - Catello di Tufo. castello longobardo, anche se con molta probabilità furono i Normanni a dargli una più stabile conformazione. La struttura difensiva è ubicata nella parte più elevata del paese, sopra la cima della collina su cui sorge il borgo antico, che è letteralmente è arroccato attorno al castello. Nel corso del tempo il castello ha subito varie trasformazioni, mutando destinazione d'uso nel XVII secolo, quando divenne palazzo-residenza. - Chiesa-Grotta di S. Michele Arcangelo situata di fronte al palazzo di Marzo, ma separata da questo da un grande fossato, venne ricavata nell'ambito di una cavità naturale nella seconda metà del XVI secolo. La chiesetta rupestre che protegge la grotta, mostrata dalla fotografia sulla sinistra, fu dono della famiglia Di Pietro in ricordo del Dott. Antonio, come risulta da una lapide sulla parete esterna. All'interno, si trova l'altare con la statua di S. Michele Arcangelo. L'acqua, che sorge in una grotta minore, collocata nella parte posteriore della grotta principale, ha prodotto dei solchi nelle pareti di pietra. - ll palazzo di Marzo è senza dubbio l'edificio gentilizio più imponente di Tufo e svetta sulla valle sottostante. Risalente al XIX secolo, è situato all'ingresso del centro antico, a cui consente di accedere più agevolmente salendo una scalinata in pietra, sulla sommità della collina tufacea a circa 250 metri di altitudine. E' arricchito da tipiche cantine ottocentesche, che è possibile visitare di solito durante il periodo delle "Cantine aperte", nel mese di giugno. Caratteristiche sono le vaste finestre da cui si gode un ampio panorama sulla valle sottostante. La facciata è corredata da un'alta torre cilindrica, mentre assai caratteristico è l'arco, cui tramite si accede alla parte antica del paese. 4.2) Collegamento dell’evento con il bene o sito culturale e naturale valorizzato 5) Funzionalità dell’intervento con riferimento ai seguenti Alcuni dei luoghi e i monumenti su descritti sono alla base di una scelta strategica e funzionale dal punto di vista della valorizzazione del territorio irpino, in quanto si tratta di risorse già rinomate, oggetto di visita e di studio e risorse “minori” diffuse sul territorio regionale, che meriterebbero una maggiore attenzione sotto il profilo di un loro eventuale potenziamento. Collocare lo svolgimento dei vari eventi/manifestazioni in siti di notevole valenza culturale e/o naturale, significa dunque agire per la valorizzazione del sito stesso, e implementare il turismo nazionale e internazionale. L’evento intitolato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si propone come un’iniziativa tesa ad esaltare la storia delle tradizioni popolari, quindi locali. Pertanto, il legame di questo aspetti: 5.1) Ricettività grande evento con il territorio di riferimento rappresenta la chiave del suo successo. L’evento rende manifesto il suo attaccamento al territorio attraverso la riproposizione delle festività religiose e civili che da sempre fanno parte della memoria storica di questi luoghi; la presentazione dei prodotti tipici eno-gastronomici che sono espressione della cultura materiale del territorio, di cui definiscono l’identità storica in maniera unica e la promozione di attività sportive all’aperto per valorizzare il paesaggio irpino. Le peculiarità dei luoghi facenti parte dell’unione dei Comuni qui presentata emerge sia dal punto di vista della produzione agricola, che avviene in loco da parte di aziende agricole di piccole dimensioni, e spesso a conduzione familiare, sia dal punto di vista culinario, espressione, quest’ultima, della tradizione antica. La qualità dei prodotti eno-gastronomici proposti deriva dal legame di essi con il territorio di pertinenza: varietà autoctone che si sviluppano grazie al forte collegamento con le caratteristiche climatiche tipiche di questi luoghi. Ad esprimere la cultura materiale del territorio sarà anche l’artigianato, con l’esposizione di manufatti di elevata qualità che raccontano i mestieri e i saperi di una volta. Il meccanismo qui proposto, ovvero un percorso mirato, guidato e tematicamente unico, dona finalmente lo strumento per conoscere e fruire le attrattive turistiche e culturali dell’alta Irpinia e dell’area circostante, mediante un’offerta e l’elargizione di un servizio chiaramente più dinamico, che consenta l’apertura e la promozione di beni, luoghi e manifestazioni che sono rimasti per troppo tempo sottovalutati o addirittura sconosciuti. La multiformità dell’offerta si accompagna, dunque, all’ampia diffusione sul territorio regionale e nazionale di riferimento, attraverso la contaminazione tra arte, cultura, storia ed ambiente. E’ ormai più che accreditato che il “mercato” dei servizi culturali vede una stretta interdipendenza fra lato dell’offerta e lato della domanda, con effetti che potremmo definire di causa-azione reciproca, in questo caso, la “causa-azione reciproca” si realizza proprio grazie al consumo da parte dell’utente della nostra offerta culturale-turistica, ciò determina un’apertura non più quindi, limitata ai paesi limitrofi, ma livello nazionale e anche internazionale. Non investire nella domanda porta necessariamente all’instaurazione di percorsi caratterizzati da stagnazione del mercato e da scarsa innovazione l’offerta non risulterebbe quindi il motore principale dello sviluppo, in conseguenza della natura dei beni e dei servizi offerti, il cui consumo necessita di elevate componenti di capitale umano e di informazione. Oggi il mercato nazionale e quello internazionale è più che mai volto all’incentivazione dell’offerta turistica, mediante azioni sistematiche di fruizione culturale. riconoscendo in tali azioni aspetti determinanti per l’accrescimento effettivo di un territorio. Da un’indagine campione condotta direttamente sul territorio dei Comuni di riferimento attraverso l’analisi delle strutture ricettive presenti, risulta che in media la capacità di posti letto riferita a ogni singolo ente aderente al Protocollo e partecipante al grande progetto Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione”, risulta essere di 40 ca. posti letto/comune. Lo svolgimento degli eventi si snoda nel corso di ben nove mesi; pertanto si prevede che i flussi turistici saranno egualmente ripartiti. 5.2) Attenzione all’ambiente La nostra Terra è più piccola di quanto possiamo pensare: ogni nazione, ogni popolo, ogni persona deve porsi coscientemente un limite allo spreco delle risorse e all’inquinamento. Perciò, per prima cosa dobbiamo cercare tutti di produrre una minore quantità di rifiuti. Poi dobbiamo cercare di separare al meglio quelli che produciamo, per limitare la crescita delle enormi discariche e recuperare le materie prime di cui si compongono. Le operazioni di riciclo sono costose e possono dare buoni frutti, e limitare l’impatto ecologico dei rifiuti, solo se tutti noi ci sforziamo di separare correttamente i nostri rifiuti evitando che finiscano per alimentare le discariche. Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti riempiono le discariche del mondo, ed ogni anno se ne aprono di nuove, inquinando per sempre migliaia di ettari della nostra terra. I rifiuti ben differenziati possono invece essere avviati agli impianti di trattamento che permettono di recuperare molti materiali, col duplice vantaggio di non immettere sostanze inquinanti nell’ambiente e risparmiare materie prime (legno, minerali, petrolio) sempre più rare e costose. Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede, per ogni tipologia di rifiuto, una prima selezione da parte dei cittadini e si diversifica dalla raccolta indifferenziata in uso sino a pochi anni fa. Scopo finale delle norme nazionali e regionali in materia di rifiuti è di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori, e, contemporaneamente, recuperare, mediante il riciclaggio dei rifiuti, tutte le materie prime riutilizzabili, che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento. Percentuale di raccolta differenziata dei comuni coinvolti nell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” Comune di Avellino Comune di Candida Comune di Capriglia Irpina Comune Chiusano Di San Domenico Comune di Lapio Comune di Pratola Serra Comune di Torre Le Nocelle Comune di Tufo Servizi dedicati ai fruitori 5.3) dell’iniziativa 100% 57,8% 68% 76,82% 54,90% 61% 58,91% 66% I Comuni aderenti al progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni””, per rispondere alle esigenze dei potenziali turisti, si propongono di attivare dei servizi specifici, ovvero: allestimento di info-points, itinerari guidati e servizi navetta per “accompagnare”, nel viaggio i turisti e permettere loro di vivere l’evento a 360° gradi. Gli info-points saranno allestiti per creare una «rete» di informazione che funga da punto di riferimento per i turisti al fine di muoversi nei territori coinvolti al progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni Al fine di indirizzare i turisti, si propongono dei Percorsi tematici che collegano i Comuni tra loro, ne raccontano l’antica storia e i prodotti tipici: “Greco di Tufo”: Il Vino Greco di Tufo è un bianco DOCG di alto pregio, noto in Italia e all'estero. Questo vino è prodotto con uve provenienti da vigneti situati in una limitata zona dell'Irpinia, comprendente il Comune di Tufo, da cui il vino prende parte del nome. Il vino è prodotto con le uve del vitigno Greco corrispondente all'Aminea Gemina cui faceva riferimento lo storico Columella. Questo vitigno originario della Tessaglia fu importato in Campania dai Pelasgi, che ne diffusero la coltivazione prima nella provincia di Napoli, sulle pendici del Vesuvio, e successivamente in alcune zone della provincia di Avellino, in particolare Tufo, il cui terreno ricco di zolfo ed altri minerali risultò adatto alla coltivazione di un tale vitigno. Ogni anno in settembre ha luogo a Tufo il TUFO GRECO FESTIVAL. In tale occasione migliaia di persone hanno una ulteriore occasione di apprezzare i pregi di questo vino accompagnandolo a piatti della tradizione locale. Il “Fiano di Avellino”, è uno dei più pregiati bianchi d’Italia e quindi del mercato internazionale. Il più antico documento sul Fiano risale alla prima metà del XIII secolo, allorquando l’imperatore Federico II ordinò per la sua corte “tre salme” di questo vino. Proprio Lapio si affermò gradatamente come uno dei centri propulsori del Fiano, e i lapiani divennero commercianti del prodotto. Anche i Filangieri, signori di Lapio, potevano vantare il possesso di alcuni ottimi vigneti di Fiano. Il Fiano prodotto a lapio era uno spumante quasi dolce, da consumarsi soprattutto a Natale e nelle principali festività di primavera. Oggi è conosciuto come un secco raffinato, la Pro Loco lapiana ha promosso molte manifestazioni come “ALLA CORTE DEI FILANGIERI” con lo scopo di sviluppare il turismo valorizzando i beni che il territorio irpino offre. “Formaggi d’ Irpinia”: Questo percorso consentirà di assaporare un’altra delle eccellenze irpine: Potrà sembrare un paradosso, eppure in alcuni dei Comuni coinvolti, Candida, nell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si produce questo tipo di formaggio di origine calabrese. Al fine di valorizzazione il territorio insieme ai suoi usi e costumi, si propongono degli itinerari turistici. Lo scopo sotteso a questa grande iniziativa è quello di creare dei flussi turistici regionali, interregionali, nazionali ed esteri. Conoscere il territorio attraverso eventi culturali e visite guidate per ammirare opere architettoniche e decorazioni pittoriche; eventi sportivi: gare di ciclismo, podistiche e altri sport svolti per la maggioranza sui Monti Picentini, al fine di conoscere e promuovere il paesaggio. 6) Palinsesto e programma dettagliato Il progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, è il racconto della viva cultura popolare e locale dell’Irpinia, attraverso itinerari, eventi e sapori, con l’accoglienza e le emozioni di una terra che svela lentamente la sua speciale anima. Una terra molto viva, costituita da colline e profonde valli, ricca di fiumi lungo i quali sono sorti diversi centri urbani, oggi l'Irpinia offre al turista un patrimonio naturalistico e artistico di forte suggestione che ne rende unica la visita. Ancora ancorata alle vecchie tradizioni della civiltà contadina e non solo, essa vanta un ricco e variegato patrimonio demo-etno-antropologico, oltre che storico e religioso. La manifestazione intitolata “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si svolgerà dal 01/06/2014 al 31/01/2015 e vedrà coinvolto una parte del territorio avellinese. Il progetto denominato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione” si basa sulla promozione dei prodotti locali e la valorizzazione dei beni culturali e naturali del territorio. Inoltre i comuni aderenti a tale progetto hanno fatto in modo che si creasse un legame tra i vari siti al fine di ricostruire la storia e le tradizioni. Sono individuati sul territorio dei comuni aderenti all’iniziativa dei luoghi con una valenza storica, artistica e culturale, nei quali saranno ospitate forme di espressione artistica teatrale, musicale e sportiva. Il progetto prevede delle attività, in quei periodi dell’anno, caratterizzati da un forte senso comune di festa e dal turismo come nel periodo estivo e natalizio. Il progetto prevede dei percorsi tematici, sportivi estivi e natalizi che coinvolgeranno diversi comuni suddivisi per tre tipologie di temi fondamentali: Escursioni, giochi ed eventi sportivi nel territorio irpino; la rappresentazione di opere teatrali attinenti al tema del natale e rievocazioni storiche; la realizzazione di mostre, giornate di studio sulla tradizione del natale e sulle sue origini; e rappresentazioni natalizie dei presepi viventi con esposizioni e mostre di relative opere presepiali, la realizzazione di concerti natalizi nel rigoroso rispetto delle tradizioni musicali e strumentali del natale, con percorsi storicoartistici all’interno di strutture come chiese o musei di interesse locale e la realizzazione di convegni scientifici che prenderanno ad oggetto lo studio antropologico delle società del Sud Italia. A questo è da aggiungere che nei comuni coinvolti saranno implementate delle attività che già sono presenti sui territori e che caratterizzano storicamente ed antropologicamente le tradizioni locali. Ad esempio; la festa delle “Luminarie” a Lapio, grandi falò verranno accesi in ogni quartiere al passaggio della processione di Santa Caterina d’Alessandria; a Pratola Serra “Puozzi Passà Pa' Pratola”, rassegna di musica popolare organizzata dalla ProLoco e i Pratola Folkm; in alcuni Comuni come quelli di Candida e Lapio verranno realizzate rievocazioni storiche inerenti alla dominazione della famiglia dei Filangieri; eventi e mercatini natalizi si svolgeranno in tutti i comuni, ma in modo caratteristico e suggestivo in alcuni, come a Candida. Capriglia Irpina organizzerà la “Festa della Vendemmia” con mostra fotografica. DAL 13 AL 15 GIUGNO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA Si svolgerà la “settimana dello sport”, a cui vi parteciperanno più di 800 bambini provenienti anche dai comuni limitrofi del territorio irpino. L’evento si aprirà con la sfilata degli atleti, degli schermatori e dei ciclisti dopodiché si aprirà la gara di atletica, scherma, ciclismo e percorsi misti. 14-15 , GIUGNO 2014 COMUNE AVELLINO Due giornate da trascorrere nel centro storico di Avellino. Saranno svolte visite guidate nei punti di maggior interesse storicoartistico. L’itinerario sarà arricchito da piccole performance teatrali che si svolgeranno lungo le strade principali e dalla degustazione di prodotti tipici locali, dal cibo al vino, grazie all’allestimento di stand lungo il percorso indicato. 1-13 LUGLIO 2014, COMUNE DI PRATOLA SERRA VI edizione dell’ evento “Puozzi passà p’a Pratola”, rassegna di musica popolare organizzata dalla Pro Loco e i Pratola Folk, con il patrocinio dei Comune di Pratola Serra della Regione Campania e l’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia). “Puozzi Passà P'a Pratola", è una festa che trae ispirazione da un vecchio detto popolare ispirato dal fatto che in passato dalla strada principale di Pratola si raggiungeva il carcere borbonico di Montefusco, e quindi passare per quella strada era considerato una sfortuna. Orlando Marano, fondatore dello storico gruppo dei ’Pratola Folk’, insieme al suo ricco staff, regalerà un repertorio musicale popolare per gli appassionati di questo genere e apprezzato da tutte le generazioni e fonte di sinergia tra passato, presente e futuro, giovani e adulti. Alla musica saranno allestiti lungo il corso Vittorio Emanuele degli stand con prodotti tipici, in questo modo la gente tra danze e colori potrà soddisfare anche il palato con cibi e bevande. 12 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO Nell’ottica della promozione territoriale, sarà svolto un convegno sul territorio e sugli sport montani. Argomento integrato allo sport sarà la dieta da associare all’attività fisica al fine di seguire un regime di vita salutare. Interverranno nel convegno esperti sportivi, giovani laureati in scienze motorie e nutrizionisti. 13 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO Gara podistica lungo i sentieri sterrati del parco dei Monti Picentini sulla distanza di 10 Km inserita nel campionato nazionale FCI. Luoghi, percorsi, angoli del territorio montano dell’Irpinia da conoscere ed esplorare attraverso una serie di itinerari da percorrere a piedi, a contatto con la natura. Premiazioni degli atleti con cestini contenenti prodotti tipici e grande festa con degustazione di piatti tipici. 13-14 LUGLIO 2014, COMUNE DI TORRE LE NOCELLE III edizione della “Notte dei Sapori” manifestazione enogastronomica, durante la quale le persone potranno assaporare i piatti veri di una volta: i fusilli al ragù, la carne di maiale con peperoni, il caciocavallo all’impiccato, quest’anno con la variante della grattata di tartufo fresco di Bagnoli Irpino, la zuppa di fagioli ai funghi porcini saranno i principi di una corte gastronomica che comprende anche specialità alla brace, come la salsiccia, e specialità di pesce coma la frittura di “paranza”. Tutto il menù sarà accompagnato dagli ottimi vini prodotti in azienda vitivinicole che rappresentano al meglio tutte le potenzialità enologiche del nostro territorio. Una festa che valorizza ed esalta le eccellenze enogastronomiche dell’Irpinia. Gli stand e apriranno alle ore 19,30 circa e l'ingresso è gratuito. Durante le serate della manifestazione si alterneranno vari complessi di musica popolare. 19-20 LUGLIO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA “Microfono d’argento Capriglia Music Festival”, un appuntamento imperdibile per tutti gli enoappassionati che, per due giorni, potranno ad arte, musica e gastronomia d'eccellenza. Tutto questo a Capriglia irpina, evento promosso dal Comune di Capriglia Irpina di grande importanza anche sotto il profilo della rappresentatività territoriale: la piena valorizzazione dell'area e coinvolge anche altri Comuni, che saranno presenti con i simboli dei loro territori nella suggestiva "Sfilata dei Comuni". Non a caso il tema intesa come unione territoriale, coesione tra comuni e aree con l'obiettivo comune di valorizzare un patrimonio eccezionale come l'agroalimentare d'eccellenza. 27 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO X Cross, evento sportivo che prevede una Gara ciclistica lungo i sentieri sterrati del parco dei Monti Picentini sulla distanza di 26 Km inserita nel campionato nazionale FCI. Premiazioni degli atleti con cestini contenenti prodotti tipici della nostra terra e grande festa con degustazione di piatti tipici del nostro territorio. 1-3 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO La Pro Loco Lapiana promuove l’evento “Alla Corte dei Filangieri” IV edizione, che prevede un programma tra arte e cultura popolare, racconti, teatro, cinema, vino e ricette. Giorno 1 L’inaugurazione della manifestazione avverrà in piazza, alla presenza delle massime autorità e sarà allietata da balli tradizionali e da menestrelli, che canteranno ballate ed illustreranno gli eventi storici o le tradizioni di Lapio al tempo del regno di Napoli. Per l’occasione sarà realizzato un percorso guidato che, partendo dalla Porta della Terra, si inoltrerà nei vicoli e piazze dove saranno allestiti stand, curati da decine di aziende produttrici del vino Fiano doc-g (Colli di Lapio, Rocca del Principe, Cantina Romano Nicola, Filadoro, Feudo Apiano e Tenuta Scuotto, Femia), del miele e di altri prodotti tipici come: zuppa e' puorco, mugliatielli, cecatielli co a' menta, frittole, mugliatielli, laghene e ciceri, fagioli e cotiche, tomacelle, braciolette di cotica, pane cotto in forno a legna e tanti altri piatti lapiani; tra le tante novità, vi saranno proposti: il sorbetto al Fiano e la Fiangria. Il visitatore sarà accolto da un’ambientazione che richiama i secoli interessati all’evento e nel pieno rispetto delle caratteristiche architettoniche locali, attraverso l’utilizzo di materiali consoni, come avveniva all’epoca, legno, lanterne, torce, ecc. Delle guide condurranno il visitatore a sostare nelle zone di pregio artistico, architettonico o ambientale; la giornata si concluderà con uno spettacolo teatrale in piazza. Giorno 2 resta invariato, ma il percorso del visitatore sarà arricchito dalla presenza di artisti di strada, giocolieri, funaboli, mangiafuoco provenienti dalle diverse dell’ex Regno di Napoli e da paesi a suo tempo collegati con la famiglia dei Filangieri: saranno riproposti anche brani musicali etnici e saranno gruppi musicali e folcloristici. Giorno 3 prevede un inizio dal mattino con attrattive più “domenicali” per la presenza dei bambini. si faranno giungere cavalli da poni addobbati, con i propri fantini anch’essi in costume dell’epoca, per allietare il percorso per i più piccini. Per l’occasione saranno riproposti dai cantastorie racconti, proverbi e canzoni popolari dell’epoca. 8-9-10 AGOSTO 2014, COMUNE DI CANDIDA “In nostris felicibus Castris… Storia, Luoghi, Sapori e Arti Antiche” è un evento che si svolgerà nel Comune di Candida nel mese di Agosto. Il titolo prende spunto proprio dall’omonimo documento “In Nostris Felicibus Castris contra Terram Candidae…“ (1440 giugno 16 - Arch. Tocco di Montemiletto) , sottoscritto e firmato a Candida dal Re Alfonso V d’Aragona, il Magnanimo, il 16 giugno 1440, dove sostò col suo esercito per ricevere l’atto di sottomissione dei Baroni del luogo, durante la sua avanzata verso la definitiva conquista del Regno di Napoli… Su tale titolo fa riferimento la manifestazione che si basa sulla rievocazione storica, un viaggio alternativo su un lembo di terra dell’Irpinia, attraverso il racconto e soprattutto la scenografica “messa in scena” di una incredibile e importante vicenda storica, che noi chiameremo “La Filangeria”, perché direttamente collegata nel suo drammatico epilogo alla regia risoluzione della celebre “Prammatica Filangeria”, emanata nel 1418 dalla regina Giovanna II d’Angiò, detta “la Pazza”, che sarà fondamentale per le sorti future del “Feudum Candidae”. durante questo viaggio a ritroso, il turista potrà conoscere il paesaggio naturale e architettonico legati alla storia di Candida e tra canti e balli gustare i prodotti locali serviti negli stand. 15 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO “Ferragosto lapiano”, è uno dei periodi dell’anno più attesi e a Lapio è una vera e propria tradizione. In questa occasione sarà possibile degustare i piatti tipici del territorio ascoltando buona musica. 21-22 AGOSTO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA In occasione della manifestazione “Pizza al Borgo” che si terrà il 21 e 22 agosto 2014, sarà allestita una mostra fotografica sul paesaggio caprigliese, di ieri e di oggi, e sulle le persone. Invitiamo tutti a contribuire a questa iniziativa inviando foto di ricordi del passato, culture e tradizioni di un tempo che oggi possono costituire un prezioso patrimonio per le nuove generazioni. Il fotografo Armando Guerriero curerà questa iniziativa; lo scopo è quello di costruire un vero e proprio “archivio della memoria” digitalizzando foto e materiali di un tempo. 30-31 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO “A Juorno Luce”. Due giorni all’insegna del divertimento, l’evento gestito dal Forum Comunale dei Giovani, ha come obiettivo proprio quello di coinvolgere le giovani generazioni per la promozione del territorio aumentando la loro consapevolezza per le risorse esistenti. Durante l’evento si terrà un convegno sulle problematiche giovanili e sui cambiamenti della famiglia negli ultimi anni. 30-3 AGOSTO 2014, COMUNE DI AVELLINO Presso la Casina del Principe si svolgeranno una serie di eventi culturali e musicali. VI Edizione del Festival di musica. All’interno di questa iniziativa sono previsti concerti, workshop, seminari e videoproiezioni inerenti alla storia e all’arte locale. 5-6-7 SETTEMBRE 2014, COMUNE DI TUFO 31° edizione del Tufo Greco Festival, che si aprirà con il taglio del nastro, organizzato dal Comune di Tufo e la Pro Loco. Saranno allestiti degli stand di legno assegnati ad alcune aziende vinicole del territorio che producono il Greco di Tufo. Lo scenario del borgo di impianto medievale, offre una naturale scenografia nella quale si potrà degustare il vino prodotto, proveniente dal vitigno della Tessaglia, così come narra la leggenda e cucine tipiche locali che prepareranno piatti prelibati (caciocavallo impiccato, salsiccia e papaccelle, porchetta, funghi e tartufi). Protagonista sarà anche la musica etno-popolare, folk e disco disco-dance. 6-7 SETTEMBRE 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA "Festa dei Prodotti Tipici". Alla manifestazione protagonisti saranno i prodotti tipici della zona rappresentati dai vari espositori che ne offriranno inoltre degustazioni. Attesa è la sagra dello gnocco, evento è stato organizzato dalla Proloco Concordia di Capriglia Irpina. Si esibiranno sul palco i NapolitanArt a ritmo di tarantella, pizzicata e tammorra. Da contorno alla manifestazione si potranno gustare specialità culinarie come gli gnocchi al sugo, la jonda alla brace, fusilli al sugo oltre a panini, patatine e dolci. 14-15 , SETTEMBRE 2014 COMUNE AVELLINO “Festa dei Lettori”, presso Villa Amendola che coinvolgerà tutti i presidi del libro sparsi sul territorio nazionale. Villa Amendola è destinata a diventare un polo culturale civico, dove verrà trasferita la biblioteca comunale. 10-11-12 OTTOBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA Festa della Vendemmia e Giornata del Ringraziamento. Una iniziativa del Comitato festa della Vendemmia, Patrocinata dal Comune di Capriglia. Il programma prevede: 10 -11 OTTOBRE ore 9:30 Piazza Municipio - incontro con la Scuola Elementare di Capriglia Irpina Sala Civica – Visita alla mostra fotografica “Come Eravamo” e proiezione del documentario “La Vendemmia ieri e oggi” … e per la gioia dei piccoli “il mago del pallone” Marco Zollo; Ore 17:00 Sala Civica Piazza Municipio- Come promuovere un territorio vitivinicolo”. Convegno promosso dal Comitato; Ore 20:00 Via Roma – percorso enogastronomico con piatti tipici e intrattenimento musicale con Jamm’ annanz’; 12 OTTOBRE Ore 10:00 Piazza Municipio – Benedizione degli attrezzi e mezzi agricoli: Ore 13:30 Pranzo Sociale promosso dal Comitato (su prenotazione) con intervento musicale di Paolo De Vito. 8-9-10-11 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA. La "Festa dell' albero" attività di promozione per la salvaguardia della natura. L’artista Giovanni Spiniello, con la creazione di alberi di carta e giochi, educa i giovani ad avere rispetto e amore per la natura. DAL 15 NOVEMBRE 2014 AL 6 GENNAIO 2015, COMUNE DI AVELLINO “Mercatino di Natale”, manifestazione che coinvolge il centro cittadino intende promuovere le eccellenze gastronomiche e l'artigianato irpino. Anche quest'anno saranno allestiti gli spazi espositivi nelle casette in legno di abete messe a disposizione dal Comune. Sarà realizzato un vero e proprio villaggio nei pressi della Villa Comunale e lungo il Corso Vittorio Emanuele. Particolare risalto sarà dato anche ai prodotti artigianali tipici dell'Irpinia e non solo: castagne, funghi, formaggi, vini, olio, dolci tradizionali, miele e derivati, marmellate ma anche merletti e pizzi, sculture in legno e ceramiche, presepi e addobbi particolari per l'albero. 25 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI TORRE LE NOCELLE. XXI edizione della sagra della “Pizza Chiena”, la cui ricetta viene tramandata da generazioni, ha come ingredienti principali uova, formaggio fresco, salame artigianale e pasta usata per la preparazione del pane. Ma il segreto, oltre al meticoloso dosaggio degli ingredienti, risiede nella cottura della Pizza Chiena, che avviene negli antichi forni a legna, dove viene adagiata direttamente sul suolo del forno, senza l’ausilio di teglie o vassoi d’acciao. Si potranno gustare anche fusilli alla torrese, fagiolata con le cotiche, carne di maiale e peperoni, arrosto di maiale alla brace, salsiccia alla brace, patatine. L’intero menù sarà accompagnato dal superbo aglianico irpino e da ottima birra alla spina. Per quanto riguarda l’intrattenimento, la tre giorni sarà allietata da complessi dal vivo di musica popolare, liscio e latinoamericana. Inoltre, in caso di maltempo, le pietanze potranno essere consumate sotto una tensostruttura coperta. Un week end completamente dedicato al gusto ed alla buona musica. 25 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI LAPIO. La Comunità di Lapio festeggia nelle strade il giorno di Santa Caterina un rito plurisecolare: la festa delle “Lumanerie”, grandi falò accesi in ogni quartiere al passaggio della processione di Santa Caterina d’Alessandria. Il culto della Santa risale ai nobili Filangieri che avevano una particolare tradizione per la Martire. Si intende valorizzare questa festività inserendo nel programma gruppi musicali, saltimbanchi, giocolieri, oltre che attraverso anche una degustazione di prodotti tipici. Particolare importanza sarà data all’attività di promozione e di comunicazione attraverso l’utilizzo sinergico dei diversi media. Non mancherà un dibattito dove si discuterà della tradizione che ha radici antichissime con esperti e storici. 1 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. Apertura ufficiale della manifestazione “CANDIDAmente ….Natale”. 8 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. Centro Storico accensione albero di luci e luminarie, con visite alla scoperta dei due castelli del Comune; spettacoli e performance di artisti di strada che si svolgeranno nelle zone storiche della città, così da creare un’atmosfera suggestiva per il visitatore. Un’onda di luci argentate che attraversa tutta la città. Il corso si illumina a festa per il Natale e torna il mercatino dei i prodotti locali e nazionali. Non poteva mancare l’aspetto Sacro in questo giorno che prevede la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di santa Maria Assunta in onore della Vergine Immacolata. 14, 31 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. “Natale di Borgo” manifestazione che si svolge da diversi anni con discreto successo, in collaborazione con la “Pro-Loco”, “ La Parrocchia” “Le Scuole Locali”, tramite l’organizzazione di: mostre, esposizioni di presepi, degustazione di prodotti tipici, in particolare natalizi, concerto “Voci di Natale”, rappresentazione della Natività, esibizione di Gruppi di Musica Popolare si pone tra le finalità quella di incrementare le correnti turistiche nelle aree interne valorizzando gli elementi religiosi, storici, ambientali, naturalistici, agroalimentari, che caratterizzano il territorio del Comune di Candida. Nelle tre serate le strade del borgo di Candida saranno impreziosite da decori e scene che caleranno il paese in una suggestive atmosfera natalizia. 20 DICEMBRE 2014 - 6 GENNAIO 2015, COMUNE DI LAPIO. “Festività Natalizie”, un evento tra i più importanti dell’anno e il Comune intende valorizzare questo periodo. Un cartellone di eventi creato per le festività natalizie per scoprire, tra innovazione e tradizione, i propri luoghi attraverso un programma unico e di qualità: ospitando spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali, laboratori d’arte presepiale e culinaria, ma anche giocolieri, funamboli, elfi e cantastorie. 20-21 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA. Capriglia Winter Sport Village (villaggio sportivo invernale con pista di pattinaggio sul giaccio allestita nella Piazza principale del Comune) 8, 22, 29 tradizionali concerti di musica classica natalizia nelle Chiese di Capriglia e SanFelice 15, 28 tombolata natalizia. 20 DICEMBRE 2014 AL 6 GENNAIO 2014, COMUNE DI PRATOLA SERRA “Da Natale alla Befana”, come ogni anno si ripete il tradizionale appuntamento Natalizio, organizzato dal Comune di Pratola Serra in collaborazione con la Pro-Loco, Associazione culturale “Ngoppa a Masserie”. Il programma prevede tanti eventi, spettacoli e manifestazioni che si svolgeranno lungo tutto il territorio comunale, per allietare le giornate delle festività natalizie all’insegna della tradizione e dello stare insieme, sia per i grandi che per i più piccoli. 24 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA Si organizzerà la “festa” da sempre conosciuta in Paese, e tramandata da secoli da generazione in generazione: il “Focarone”. La sera della vigilia di Natale, come da tradizione secolare, si darà fuoco alla grande catasta di legna ammassata nei giorni immediatamente precedenti in Piazza dei Martiri davanti alla Chiesa Madre, e costituita soprattutto da grandi ceppi di castagni (si appiccia o focarone). 5-6 GENNAIO 2015, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA. Tradizionale concerto dell’epifania, Befana in piazza con i bambini. Il cast artistico prevede la presenza dei seguenti gruppi musicali affermati sia a livello nazionale che internazionale: - 7) Cast artistico - Nicola e la sua fisarmonica; Orchestra del Summer Festival di Dubrovnik; Rondò Veneziano; Gruppo vocale Armonioso Incanto; Rea/Pietropaoli/Rabbia TRIO; Valerio Ricciardelli & KlezBand (World Musicmediterranea); Paranza ro Lione (tammurriate e tarantelle); Pulcinella e Giangurgolo (teatro popolare campano e calabrese); Cunservamara (Pizziche salentine); Daskhim (Abreche calabrese); Tarantella monte maranese (Campania); Gli Ami della Tarantella di Paternopoli (Campania); Amarimai (Basilicata); Tarantella calabrese (Calabria); Aranira Group (Lazio- Ciociaria); Tamburi Batugada brasiliana (International); Senegal Tribal (International) Adam Coly Jambè, Abdulaye Cissoko Kora; Orchestra Piazza CaricamentoGenova Italy (International); Gnawa di Casablanca Marocco (International); Beduini di Ingolstadt- Baviera (International); Orchestra nazionale di Bretagna di Cornamuse, Bombarde e Tamburi (International); Mixel Etexecopar &Lugarot (musica tradizionale dei paesi baschi); Nour Eddina (Marocco). Allestimento di cortei storici. Queste manifestazioni costituiscono, accanto alla rievocazione puramente storica, anche un’attrattiva turistica e culturale che ben si inserisce nel progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, in quanto esso ha come tema portante la “scoperta” della Campania. Sono previste sfilate in costume d’epoca con la riproposizione delle figure storiche, politiche e culturali maggiormente rilevanti per la storia del territorio; suggestive passeggiate di cavalieri in abiti medievali affiancati da bellissime principesse; spettacoli di sbandieratori, tamburini e giocolieri. Il tutto sarà scandito dal ritmo dei tamburi e dallo squillo delle chiarine, in perfetta sintonia con il periodo storico rievocato nei cortei, che spesso coincide con l’età Medievale. Attività teatrali, da svolgersi contestualmente agli eventi serali in programma, a cura del gruppo “Pulcinella e Giangurgolo”, che mette in scena un teatro popolare dai temi ascrivibili all’antica cultura campana e calabrese. Altri gruppi teatrali che potranno intervenire sono: Compagnia teatrale Eidos; Arteconfigurazioni; Novecento Napoletano; Giuseppe Ayala; Biagio Izzo; Lello Pirone; Luigi de Filippo; Carlo Buccirosso; Massimo Dapporto e Benedicta Boccolo; Geppy Glejeses, Lello Arena e Marianella Bargilli; Hipokrites Teatro Studio; L’Associazione Amici di Mù; L’Associazione Malatheatre; L’Associazione Compagnia del Giullare; Co.C.I.S. Coordinamento delle Compagnie Irpine dello Spettacolo, Associazione Culturale senza scopo di lucro; L’Associazione Culturale A.T.E. arte, teatro, eventi; L’Associazione Culturale Von Sacher-Masoch; L’Associazione Le Bazarre; L’Associazione Chiaradanza; L’Associazione Culturale Fanny & Alexander; L’Associazione Raffaello Sanzio; L’Associazione Culturale Lenz Rifrazioni; Studio Plastikart; Picc. Società Cooperativa a r.l. Libera Scena Ensemble; Associazione arte in movimento “Studio Danza”; Associazione culturale Simposio; Teatro di Gluck; Michele Paolillo; MK; Teatro delle Botteghelle; Kataklo Associazione culturale I.A.A.M. 8) Direttore Artistico/Curatore scientifico Direttore Artistico: Armando Marano Presidente e componente dell’associazione musicale Pratola Folk, che ha alle spalle 40 anni di musica irpina, con cui ha inciso 3 cd “Pratola Folk live” (2003), “Compari e comparielli” (2006), “è n’ammuina” (2010). Nel gruppo, oltre a suonare la fisarmonica e cantare, è il fonico sia live che in sala di registrazione. È componente da 11 anni della compagnia teatrale “Teatro nel Teatro” di Pratola Serra con cui ha messo in scena tantissimi spettacoli d’autore e tanti altri inediti. Nella compagnia oltre al ruolo di attore si occupa della regia tecnica. Nel 2010 ha partecipato al corso di cinematografia ad Avellino “Irpinia NUCT lab” tenuto dalla scuola di cinematografia NUCT di Roma, dove ha imparato le tecniche di presa diretta. Sempre nel 2010 ha scritto, diretto e interpretato un lungometraggio dal titolo “un amore in comune” e ha realizzato insieme al gruppo “Pratola Folk” la colonna sonora del film. Nel 2011 è stato aiuto regista e fonico di presa diretta del film “la seconda vita” di Modestino Di Nenna dove ha avuto l’onore di girare a Roma con il maestro Giancarlo Giannini. Nel 2012 ha girato, sempre come fonico di presa diretta, un lungometraggio dal titolo “Video in the World” prodotto dalla BBFilm. Nel 2013 è stato parte integrante della troupe del film “Ultima Fermata” di Gianbattista Assanti, dove ha svolto il ruolo di assistente fonico al fianco di professionisti del settore e ha interpretato una piccolissima parte insieme ad attori affermati come: Claudia Cardinale, Sergio Assise, Luca Lionello, Nicola Di Pinto, Francesca Tasini. Sempre nel 2013 sta girando in Irpinia un nuovo lavoro del regista Di Nenna “Le meraviglie dell’amore” dove svolge il ruolo di fonico di presa diretta e dove avrà di nuovo l’onore di lavorare con un artista affermato che non può essere svelato anticipatamente. Direttore artistico della 5 rassegne di musica popolare “ Puozzi passà p’a Pratala” che hanno visto la partecipazione dei più noti artisti ed interpreti della musica popolare campana, pugliese, calabrese, siciliana, laziale emiliana tra cui: Sancto janni, Marina Bruno, Enrico Capuano, Alla bua, Tamburellisti di Torre Paduli, Zulù(99 posse), Mascaramiri , Briganti di terra d’Otranto , Ghetonia, Cisco, Corepolis, Compagnia d’altrocanto, Carlo Faiello, Ambrogio Sparagna, Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea , Opa cupa, Matrimia, Giuseppe Moffa, Francesco Sossio. Curatore scientifico: Immacolata Vicinanza Cronoprogramma fase di produzione - 9) Cronoprogramma dell’evento - progetto grafico di promozione ufficio stampa stampa materiali distribuzione materiale promozionale promozione media produzione materiale foto-video 07/06/2014 07/06/2014 10/06/2014 Dal 11/06/2014 al 13/06/2014 Dal 11/06/2014 al 13/06/2014 14/06/2014 Cronoprogramma fase di attuazione - selezione forniture stipula contratti con fornitori e 01/05/2014 06/06/2014 - artisti realizzazione eventi Dal 14/062014 al 31/01/2015 Cronoprogramma fase di monitoraggio e rendicontazione - monitoraggio ex ante monitoraggio in itinere valutazione finale rendicontazione monitoraggio post evento 06/2014 20/102014 12/2014 01/2015 31/012/015 OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE: Promuovere la conoscenza dell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione” e di tutte le iniziative previste; Rafforzare l’immagine del territorio campano e dell’Irpinia, sul mercato turistico locale, nazionale ed internazionale; Supportare i territori nei processi di apertura al mercato turistico di qualità; Ampliare la tipologia di fruitori dell’offerta turistica dei territori. Nelle ultime edizioni dell’evento è stato effettuato uno studio campione relativo al pubblico che ha partecipato alla manifestazione, prendendo in analisi i dati relativi a provenienza, fascia d’età, stili di fruizione culturale e media maggiormente utilizzati ha condotto alla costruzione di un piano di comunicazione mirato all’ampliamento del pubblico. L’obiettivo è quello di accrescere sia la tipologia di spettatori che il loro numero complessivo, ampliando il target dei possibili fruitori verso un turismo di qualità. 10) Piano di comunicazione dell’evento Verranno utilizzati strumenti di comunicazione innovativi e flessibili sia sul piano locale, nazionale, esterocome: sito internet dell’evento, sia in italiano che in inglese, Social Network (Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare), attività di comunicazione informale e virale (ad es. Flash Mob). Oltre all’attività di comunicazione sui media classici, si attiveranno delle iniziative (Below the line) a basso costo ma con forte ricaduta promozionale/comunicativa dell’evento e del territorio legate a “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione”. Sui social network si darà la possibilità di caricare contenuti audio visivi direttamente dagli utenti naviganti, di pianificare eventi collaterali tipo flash mob, saranno previste azioni di direct marketing agli utenti registrati ai vari social - facebook, forsquare, youtube, twitter e al sito attraverso la newsletter Si intende così ottenere una comunicazione efficace ed efficiente, capillare ed omogenea, utilizzando un budget sostenibile a livello finanziario. DESTINATARI: Scuole; Studenti; Turisti/viaggiatori; Cittadini; Comunità Locale; Enti ed istituzioni; Visitatori occasionali giunti nelle mete turistiche limitrofe i luoghi della manifestazione; Appassionati, cultori e studiosi di arte, musica, storia, teatro, danze varie; Appassionati e cultori enogastronomici; ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ: Le attività di comunicazione seguenti canali informativi: vengono realizzate attraverso i Conferenza Stampa di presentazione; Prodotti Editoriali e gadget; cartacei informatici; Media Relation; ATTIVITÀ Corporate Identity: Sarà studiata un’immagine coordinata per l’evento con lo studio di un logo identificativo. Tutti i materiali prodotti rispetteranno l’immagine coordinata scelta appositamente per l’evento, in modo da rafforzare nell’immaginario collettivo la manifestazione. Inoltre, tutti i materiali rispetteranno le “Linee guida d’Informazione e Pubblicità del PO FESR 2007/2013”, nonché D.D 94 del 23/04/2009. Conferenza Stampa: Sarà organizzata, a ridosso dell’evento, una conferenza stampa di presentazione e lancio della Manifestazione “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione.”, a cui prenderanno parte tutti i Sindaci e/o i loro rappresentanti. Tutta la parte di media relation, produzione materiali stampa sarà curata dall’ufficio stampa appositamente costituito per l’occasione. Materiali Cartellina Stampa: Comunicato Stampa; Scheda Evento; Scheda Comuni e “attrattori” enogastronomici; culturali, storico-artistico, Inoltre, saranno prodotti: inviti: si prevede la realizzazione di inviti e relative buste da lettera, da spedire alle Autorità che sarà d’uopo invitare alla conferenza; Materiale editoriale e gadget: cartaceo manifesti, poster; si prevede l’utilizzo di manifesti in formato 70x100cm e poster 6x3m nei quali verranno esplicitati i messaggi e le risorse legati all’iniziativa in generale e agli eventi nello specifico; tale doppio formato di cartelloni si rende necessario sia per la natura fisiologica del mezzo in sé (possibilità di inserire tipi di messaggi più dettagliati ed articolati nei manifesti e più immediati e d’impatto nei poster) e per una copertura più adeguata e completa della zona geografica di riferimento; brochure; realizzazione di brochure esplicative dell’evento e del territorio, da inviare a destinatari adeguatamente scelti, ma anche come materiale promozionale ed informativo per i fruitori dei vari eventi previsti nel progetto. flyer; realizzazione di flyer informativi dell’evento da distribuire durante l’evento e prima di ogni singola iniziativa. informatici sito web - Sarà creata una pagina, sia in italiano che in inglese, con l’obiettivo di promuovere gli eventi in programmi coprendo tutto il territorio nazionale ed estero. Il sito prevederà una parte dedicata agli eventi e alla manifestazione nel complesso “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione”; una sezione sarà dedicata alla descrizione del territorio e delle sue attrative “minori” rispetto ai grandi attrattori storico, culturali regionali; sarà prevista l’iscrizione ad un servizio di newsletter che invierà ogni settimana a tutti i registrati gli eventi in programma. Pagine Social Network dedicate all’evento. Saranno attivate e gestite delle pagine sui social network, Facebook, Twitter, Forsquare, Youtube, con i quali diffondere rumours e news sugli eventi. Sui social network si darà la possibilità di caricare contenuti audio visivi direttamente dagli utenti naviganti, di pianificare eventi collaterali tipo flash mob, ed inoltre saranno previste azioni di direct marketing agli utenti registrati ai vari social facebook, forsquare, youtube, twitter e al sito attraverso la newsletter. Newsletter -redazione ed invio di newsletter elettronica da inviare a cadenza regolare agli iscritti alla mailing list del sito web, per comunicare tempestivamente tutte le iniziative in merito alla manifestazione. Gadget: adeguatamente personalizzati con il logo del progetto, tshirt, sacche in cotone, segnalibri, da elargire gratuitamente ai visitatori, avranno una forte componente promozionale per il progetto stesso; Media Relation: Ufficio stampa Sarà attivato un ufficio stampa dedicato all’evento che provvederà alla realizzazione di una campagna di pubbliche relazioni. L’ufficio stampa si farà carico di organizzare la conferenza stampa di presentazione dell’evento, di provvedere all’ invio dei comunicati stampa e materiale informativo descrittivo dell’iniziativa alle testate giornalistiche di tutta la Campania. Si occuperà di pianificare interviste con gli esponenti di rilievo e collaborerà alla realizzazione di servizio dedicato per i passaggi tv. Collaborerà alla realizzazione di materiale informativo, destinato agli organi di informazione e ai turisti/fruitori dell’iniziativa. Inoltre, curerà la rassegna stampa di tutta la manifestazione. PIANO MEDIA Le emittenti radiofoniche e televisive scelte andranno a pubblicizzare l’evento in tutta la Campania, mentre i quotidiani copriranno solo l’area delle provincia di Avellino. Televisione Uno spot pubblicitario di 30’’ sarà trasmesso sulle emittenti Irpinia TV - Tesori d’Irpinia in HD- e Campania 1, la prima copre la Provincia di Avellino, la seconda tutta la Campania. Lo spot sarà mandato in onda all’interno dei telegiornali, quando si registra il numero più alto di telespettatori, per i sette giorni che precederanno l’evento, quattro volte al giorno (due TG più due repliche). Saranno coinvolti media di diffusione nazionale, oltre che locali e interregionali. Radio Lo spot radiofonico sarà trasmesso da Radio Punto Nuovo, che copre tutta la Regione Campania, sempre nei sette giorni antecedenti l’evento e con una cadenza giornaliera di dieci passaggi. Quotidiani Il banner promozionale del progetto Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione sarà stampato a colori sui due quotidiani più letti nella provincia di Avellino, vale a dire Ottopagine e Il Corriere di Avellino. Sarà presente sui due quotidiani per i sette giorni prima dell’evento. Testate giornalistiche nazionali (ad es. Repubblica, Denaro, Corriere della Sera) citeranno l’evento con una tempistica appropriata alla promozione, nonché recensioni ad evento terminato. Saranno create pubblicità tabellari riportanti messaggi istituzionali riferiti all’iniziativa e/o riferiti agli eventi previsti nel programma del presente progetto. Sito web e Banner pubblicitari - i rilievi statistici ci presentano una realtà nella quale un’ampia percentuale dei target individuati utilizza internet e per tale motivo si è pensato di veicolare le caratteristiche dell’iniziativa attraverso tale mezzo, prevedendo banner pubblicitari su determinati portali e siti (istituzionali, di informazione, generalisti, specializzati nel settore, ecc.) individuati ad hoc, nonché la realizzazione di un sito web dedicato all’evento da aggiornare, con le ultime novità relative al progetto, i possibili fruitorik; altrettanto importante è considerato il ricorso ai principali Social Network, con i quali diffondere rumours e news sugli eventi rientranti nel progetto; RISORSE PREVISTE Per tale finalità sarà necessario implementare quattro figure professionali che siano in grado di mettere in pratica e monitorare tutte le attività previste dal progetto. In particolare si individuano: - n. 1 coordinatore delle attività che avrà il compito di coordinare le attività ma anche le altre figure professionali impiegate nel progetto; - n. 1 esperto in marketing e comunicazione che avrà il compito di pianificare e monitorare tutti gli aspetti legati alla comunicazione del progetto e degli eventi, realizzando un’adeguata pubblicizzazione delle attività inerenti il - presente progetto; n.2 addetti ufficio stampa che avranno il compito di redigere e veicolare adeguatamente i comunicati stampa riferiti al progetto nella sua totalità ed ai singoli eventi previsti, fungendo da punto di riferimento per tutti gli addetti alla comunicazione (testate, giornalisti, esperti del settore); gli addetti all’ufficio stampa fungeranno da PR e monitoreranno adeguatamente eventuali presentazioni, convegni, conferenze stampa e tavole rotonde, ecc.; tali addetti cureranno altresì la fase finale di monitoraggio delle attività di comunicazione previste, attraverso la rassegna stampa. La previsione dei costi per le suddette attività è la seguente: Attività di comunicazione Costi previsti Progettazione e realizzazione grafica del materiale previsto 4.800 Organizzazione e gestione attività ufficio stampa(stampa materiali informativi, rassegna stampa, cartelline stampa) Web (n. 1 sito web, banner pubblicitari previsti su n. 6 portali, attivazione pagine social network) TV (Realizzazione di n. 1 spot TV, passaggi su n. 2 emittenti TV, 1 servizio dedicato TV su Tesori d'Irpinia) Radio (Realizzazione n. 1 spot radio, passaggi giornalieri su n. 1 emittenti radio) Carta stampata (Pubblicità tabellare a copertura del periodo degli eventi) Cartellonistica (Stampa e affissione manifesti 70x100 e poster 6x3 su scala regionale) Brochure Flyer Inviti (e buste relative) Gadget Personalizzazione degli eventi Risorse umane (n. 1 coordinatore, n. 2 addetti ufficio stampa, n. 1 esperto in comunicazione e marketing direttore tecnico e curatore scientifico) Totale (iva esclusa) 3.500 8.000 9.500 3.000 8.200 22.300 4.500 2.000 1.200 3.800 1.500 20.000 92.300,00 iva al 22% 20.306,00 Totale attività comunicazione (iva inclusa) 112.606,00 ANALISI DELLA DOMANDA c Capacità dell’evento di attrarre significativi flussi di visitatori/turisti Le attività in essere in questo progetto sono volte al rafforzamento della capacità di attrazione dei borghi irpini, attraverso la valorizzazione di micro-attrattori storico-culturali locali e la rivitalizzazione dei centri “minori” dell’area interna del territorio campano, contribuendo alla diversificazione e alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Il progetto inoltre vuole contribuire alla formazione di un circuito tematico permanente in grado di valorizzare i prodotti culturali unitamente a quelli enogastronomici e alle specialità tipiche locali, i beni storico-artistici, i beni ambientali e i siti religiosi. I comparti turistici sono, quindi, turismo d’arte, enogastronomico, ecologico, religioso, culturale-rurale in senso ampio. Si intende intercettare un più ampio target turistico della domanda, offrendo un prodotto (culturale ed enogastronomico) tarato sui fabbisogni di ciascun segmento del mercato di riferimento. Nel tempo si intende connotare l’area come polo turistico ed enogastronomico, puntando su un turismo di qualità, offrendo in questo modo al turista/viaggiatore un esperienza unica del territorio, intercettando sia il segmento di mercato nazionale che estero, da sempre più attento alle qualità del paesaggio, alle qualità rurali dei territori e alle tipicità enogastronomiche. Il riposizionamento del “prodotto Campania” sul mercato nazionale ed estero comporta un’attenta analisi della situazione pregressa, e per questo del posizionamento di partenza. La storia recente del turismo in Campania comincia nel corso della seconda metà dell’Ottocento, quando la destinazione fu inserita nel sistema turistico europeo per soddisfare il crescente bisogno di “villeggiatura dell’uomo moderno”: la ricerca del paesaggio pittoresco; la ricerca romantica del sublime e dell’orrido negli eccessi della natura , la sete neoclassica di antichità il folklore romantico (la religiosità e la tarantella). Fu però solo a partire dagli anni Cinquanta, con lo sviluppo del fenomeno del turismo di massa e la nascita di nuove destinazioni, che i caratteri del turismo regionale si modificarono sensibilmente, determinando la standardizzazione dell’offerta turistica, specie di quella balneare. E’ possibile individuare 3 grandi settori turistici: naturalisticobalneare, artistico-religioso ed enogastronomico. Il turismo balneare, che non riguarda l’area irpina, se non per una minima parte relativa alla balneazione sulle sponde dei fiumi, è un segmento ampio, se non addirittura saturo, mentre il turismo religioso ed enogastronomico sono in una fase crescente e sempre in ascesa. Meritano quindi una particolare attenzione, in quanto presentano forti tassi di crescita nazionali, pertanto si prevede che l’Italia possa detenere, per un significativo periodo di tempo, un evidente vantaggio competitivo. In questo contesto la Campania e dunque il territorio Avellinese possiede una indiscussa popolarità associata ad alcuni prodotti di grandissima qualità. L’ evento proposto contribuisce alla creazione e implementazione di quello che si configurerebbe come un vero e proprio marchio di identità e qualità che promuova uno stile di vita incentrato sul viver bene e sulla ricerca di qualità culturale ed enogastronomiche, segmento in costante aumento sia in Italia che all’estero, per questo motivo un numero sempre più consistente di individui richiede, strutture di elevato livello, con servizi che possano soddisfare un nuovo mix di bisogni. Contribuendo alla diffusione della cultura di questi luoghi, abbandonando il ruolo passivo e transitorio di azioni culturali per turisti frettolosi, e sviluppando invece una vocazione culturale territoriale che può dare benefici sostanziali alla domanda dei turisti esterni, e che in prima battuta incida in modo efficace e infungibile sul benessere della comunità. L’offerta consiste nell’elargizione di servizi che svolgono funzioni turistico-culturali sulla base di un capitale territoriale, che educa, diverte e studia tematiche che all’apparenza potrebbero sembrare lontane , ma allo stesso tempo fornisce la giusta conoscenza di luoghi troppe volte celati, offrendo così un nuovo input in termini di promozione e fruizione turistica. Dati Istat, forniti dall’Indagine congiunturali della Camera di Commercio 2012, segnalano l’andamento negativo dei flussi turistici arrivati in provincia di Avellino. Scoraggiante per l’Irpinia è il confronto di tali cifre con la precedente rilevazione: in termini di arrivi la flessione totale è di oltre il 16% mentre in termini di presenze è pari a -11%, con punte del -18% se si limita l’analisi al solo turismo italiano: per il turismo di matrice internazionale, viceversa, a fronte di un numero stabile di arrivi è cresciuto in maniera netta il numero di presenze (+ 25%) rappresentando così il 24% del totale presenze turistiche in provincia di Avellino. Il principale indicatore di debolezza del sistema turistico irpino, sia dal punto di vista dell’offerta dei servizi che per la capacità organizzativa degli operatori è rappresentato dal rapporto tra le presenze e gli arrivi, che esprime la durata media di permanenza del turista nel nostro territorio, , testimoniando come quello irpino abbia una connotazione da turismo “mordi e fuggi”. Per quanto riguarda la tipologia di strutture in cui si sono ospitati i turisti, in Irpinia è ancora scarso l’apporto delle strutture complementari per l’accoglienza turistica; infatti circa il 95% sia in termini di arrivi che di presenze sono riferiti agli esercizi alberghieri. I principali destinatari dell’intervento sono: nazionali ed internazionali Scuole; Studenti; Turisti/viaggiatori; Cittadini; Comunità Locale; Enti ed istituzioni; Visitatori occasionali giunti nelle mete turistiche limitrofe i luoghi della manifestazione; Appassionati, cultori e studiosi di arte, musica, storia, teatro, danze varie; Appassionati e cultori enogastronomici; 2) Tipologia dei destinatari La tipologia delle singole attività della manifestazione “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione” è molto varia e prevede il coinvolgimento di varie tipologie di fruitori, che vanno dal dal turismo colto, al turismo ludico al turismo enogastronomicoreligioso. Negli ultimi anni si sta assistendo alla trasformazione del concetto di turismo, verso una maggiore consapevolezza dei luoghi e dei sapori del territorio che si attraversa. E per questo che i T.O., gli operatori privati, i gestori di strutture turistiche devono essere cauti e onesti nel dichiarare cosa e come sono in grado di offrire. Già perché nel turismo è l’offerta che genera la domanda, e il turista è a sua volta un consumatore: ciò vuol dire che un buono o cattivo sistema di offerta turistica incide in maniera forte nell’economia di un luogo che punta a questo come risorsa principale. Oggi è fondamentale promuovere in modo attento e consapevole i propri servizi, non trascurando il fatto che il potenziale viaggiatore/fruitore è alla ricerca di “mondi”, e non di prodotti. Esso vuole vivere un’esperienza, che vada oltre il prodotto. Il moderno viaggiatore non compra semplicemente una bottiglia di vino, ma vuole conoscere dove è prodotto, chi lo produce, che cosa contribuisce a renderlo eccellente, vuole assaporare l’aria e i sapori del luogo nel quale i vigneti crescono. Insomma oggi per vendere i prodotti è essenziale vendere il territorio e viceversa. Ecco perché offrire “pacchetti turistici integrati e organizzati”, che presuppongono azioni sinergiche e non localismi fra gli attori di un territorio è sempre la mossa vincente per un turismo di qualità. Ad ogni visitatore va proposto un sistema, un territorio che sia in grado di proporre la tradizione (con le sagre, i prodotti tipici, della gastronomia e dell’artigianato), ma anche l’innovazione (con eventi unici, che caratterizzano un luogo e lo rendono non replicabile altrove ) la fruizione (tutti devono poter andare, vedere, provare senza limitazioni logistiche, barriere), e l’economia del ricordo: il gadget, l’oggetto che racconterà l’esperienza di quei luoghi, ne rinnoverà sempre la memoria. Le priorità d’intervento per il territorio sono: Maggiore conoscenza dei luoghi e della cultura locale; Maggiore consapevolezza delle paesaggistiche presenti nel territorio; bellezze naturali e Riscoperta e valorizzazione delle qualità enogastronomiche presenti nell’area dei comuni oggetto dell’iniziativa; Sviluppo di forme di turismo alternative e di qualità; Integrazione turistica delle aree interne con quelle costiere; Promozione di siti minori ed innalzamento qualitativo dei servizi di ricettività e di ristorazione; Destagionalizzazione e diversificazione turistica; 3) Priorità dell’intervento per il territorio L’ Evento ha come finalità l’esplicitare, e il far emergere, il valore potenziale sia in termini di apprezzamento dei consumatori, sia con riferimento alle capacità di generare beneficî variegati sulla comunità e sul territorio. Nell’offrire la possibilità di fruire, di luoghi, spazi e beni attraverso l’utilizzo di sevizi specifici, come il servizio enogastronomico, a pagamento, servizio informativo, ecc (in linea con le teorie economiche sull’addiction culturale e turistica) riusciamo ad attuare finalmente, un’ autentica strategia di attrazione, la cui mancanza deve ormai essere colmata, attraverso interventi mirati, per una più fattiva crescita economica, allo stesso tempo l’arco temporale piuttosto lungo, permette di scongiurare quello che rappresenta uno dei più grandi pericoli, ovvero l’occasionalità dell’intervento, il quale invece nella sua sistematicità permette di “educare” l’utente ad un nuovo approccio del territorio. Inoltre il “consumo”, ovvero la conoscenza culturale e turistica dei luoghi e dei beni fornisce all’utente la possibilità e d’identificarsi in ciò che osserva. Gli obiettivi attesi oltre che in termini di identità e valenza formativa sono anche in termini economici, turistici e promozionali, è evidente che la strutturazione di questo progetto di lettura interdisciplinare idonea a stimolare e rafforzare un processo di accumulazione della conoscenza che accresce il valore cognitivo, ma anche economico e finanziario, di ciascun nuovo prodotto consumato, grazie alla presenza nella memoria del consumatore di ciò di cui ha beneficiato, è infatti la capacità di lasciare al consumatore una traccia, non più meramente descrittiva, che determina un ritorno in questi. Fondamentale nel mercato degli eventi è la memorabilità. Colpire per non far dimenticare. FATTIBILITÀ FINANZIARIA D Piano Finanziario dell’intervento (da strutturare in “Uscite” ed “Entrate”, da articolarsi, a loro volta, nelle singole voci di spesa e nelle voci di entrata) 1) 1.1) Uscite tot. € 300.000,00 (entità complessiva e comprensiva di IVA 22%) Eventi e Manifestazioni: € 187.394,00 (IVA al 22% inclusa) A Voci di spesa Piano di comunicazione: € 112.606,00 (IVA al 22% inclusa) 1.2) A Entrate tot. € 300.000,00 [entità complessiva in € (A+B+C+D)] Finanziamento richiesto alla Regione €300.000,00 Eventuale diretta partecipazione finanziaria Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00 del Comune proponente Eventuali contributi e/o C finanziamenti da parte di Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00 Enti Pubblici Ogni altra eventuale entrata (bigliettazione, D Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00 sponsorizzazioni, merchandising, ecc…) In riferimento a quanto previsto dalla normativa di riferimento Reg. CE 1083/2006 e in modo particolare in riferimento all’ art. 55, si precisa che l’intervento proposto non risulta identificabile quale progetto generatore di entrate tariffate considerato che l’ Ente Analisi finanziaria 2) proponente, in qualità di eventuale beneficiario finale, ha dell’evento puramente scopo di promozione ed attuazione dell’intervento che realizzerà attraverso un network da organizzarsi di operatori turistici ai quali andranno i proventi della vendita dei pacchetti al fine di favorire l’incoming dei turisti. B La presente proposta progettuale è coerente con l’Obiettivo Operativo 1.12 del PO FESR 2007/2013 poiché è stata redatta ispirandosi ad esso, in merito ai contenuti progettuali con la domanda di fruizione turistica culturale della popolazione residente e del mercato turistico sulla base dell’identificazione di priorità territoriali e tematiche, delle modalità di attuazione, degli strumenti utilizzati e delle risorse dedicate. 3) Coerenza con l’Obiettivo Operativo 1.12 del PO FESR 2007/2013 E 1) La presente proposta contribuisce a promuovere la conoscenza del “prodotto turistico Campania” attraverso la realizzazione di campagne di comunicazione integrata volte ad incrementare gli arrivi e le presenze di fruitori/turisti/viaggiatori (nonché la spesa media pro-capite per turista); a destagionalizzare i flussi turistici presenti sul territorio e a diversificare verso forme di turismo di qualità; potenziamento e rafforzamento della qualità dell’offerta turistica, ricettività ed ristorazione. RISULTATI ATTESI Stima dei flussi turistici movimentabili L’evento che si intende realizzare vuole creare un flusso veicolato di turisti da portare nelle nostre zone interne, questo riuscendo a movimentare flussi turistici ben precisi individuati in determinate tipologie turistiche ascrivibile a settore del turismo di qualità nel segmento enogastronomico e culturale. La tabella che segue riporta i dati degli arrivi e delle presenze al 2012, nell’ultimo anno sono stati registrati in tutte le strutture ricettive irpine circa 87 mila arrivi di cui 82% di turisti italiani e il 18% di stranieri per un totale complessivo di poco più di 203 mila presenza. Il progetto intende contribuire all’aumento degli arrivi e delle presenze totali della provincia, stimando un aumento di un 2000 di unità come arrivi.(considerando l’area di riferimento ristretta a 8 comuni). 2) Stima della durata della permanenza dei flussi turistici movimentabili 3) Metodologie di rilevazione del grado di soddisfazione dei turisti L’offerta turistica territoriale prevede la creazione di due tipologie di eventi turistici ascrivibili a short week-end (2 giorni sabato e domenica), medium (3 giorni, venerdì, sabato e domenica) e long week-end (5 giorni da venerdì a martedì), pertanto è facilmente prevedibile di superare in questi periodi la durata della permanenza media dei flussi turistici nella Provincia di Avellino. Dai dati più recenti – 2009/2010, la durata di permanenza gli stranieri in Irpinia era di 2,97 giornate (dato in aumento rispetto al 1997 in cui era 2,45 giorni) mentre per gli italiani di 2,14 giornate (in discesa rispetto al 1997 in cui era 2,6 giorni). Un dato ben al di sotto della media regionale pari a 4,10 giornate, ma con tale intervento potrà certamente migliorare la performance provinciale del periodo, considerando anche la bassa stagione. L’analisi della soddisfazione del cliente è lo strumento attraverso il quale il progetto si impegna a perseguire l’obiettivo della qualità totale. Le informazioni che verranno raccolte permetteranno al responsabile tecnico e al RUP di valutare la rispondenza tra il livello di qualità percepito e quello atteso, sia in relazione a ciascun fattore di qualità del servizio, che nel complesso. L’obiettivo che si vuole raggiungere è far coincidere l’offerta dell’evento con la domanda/fabbisogni culturali dei clienti, ottimizzando le risorse disponibili e intervenendo con azioni mirate e specifiche, ove la soddisfazione dei clienti sia risultata debole precedentemente. Le indagini di customer satisfaction si pongono, quindi, come strumenti di misurazione delle performance, del raggiungimento degli obiettivi fissati e di valutazione complessiva dell’operato. Durante gli anni Novanta il turismo ha rappresentato un fertile campo di applicazione di concetti e modelli di soddisfazione originariamente concepiti in altri settori, prevalentemente per i prodotti di consumo. Nelle applicazioni effettuate, tuttavia, le ricerche sulla domanda turistica hanno trascurato di integrare le numerose specificità dei business turistici, che rendono il turismo un fenomeno complesso e composito e aumentano le difficoltà di misurazione e comprensione della soddisfazione. Parallelamente, l’intensificarsi della competizione ha motivato i gruppi turistici nazionali ed internazionali ad ascoltare con maggiore attenzione il cliente, dotandosi di strumenti di rilevazione e investendo risorse per integrare il concetto di soddisfazione nei sistemi informativi di marketing. Questi sforzi hanno però fornito risultati di validità e attendibilità dubbie; di conseguenza, i dati sulla soddisfazione del turista restano ancora troppo spesso esclusi dai processi decisionali interni delle imprese turistiche. L’Organisation Mondiale du Tourisme definisce i turisti a fini statistici, assumendo come parametri base la durata, la distanza e lo scopo della visita. Lo studio della soddisfazione si concentra sulla figura del turista come individuo: presuppone, quindi, una definizione non economicostatistica, ma qualitativa del turista. Da un punto di vista concettuale non statistico, il turismo può essere definito come l’insieme dei comportamenti degli individui nello svolgimento di un continuum di attività, motivate da bisogni, connesse alla mobilità territoriale verso destinazioni meno familiari, entro il breve termine (Casarin 1996). L’essere turista è un ruolo sociale assunto temporaneamente da un individuo, derivante da bisogni ricreativi (relax, riposo, divertimento)/ creativi, ed espresso in attività. La rilevazione si articolerà in tre distinte indagini, ciascuna con un diverso focus: 1. Indagine di customer satisfaction sull’evento e sulla sua organizzazione; 2. Indagine di customer satisfaction sul servizio assistenza clienti erogato; 3. Indagine conoscitiva su abitudini e preferenze della clientela/domanda che abitualmente sceglie la ricettività extraalberghiera complementare (in particolare alberghi, B&B ed agriturismi). Gli strumenti che saranno utilizzati sono i seguenti: A) Questionari a compilazione presidiata (di tre tipi, uno per ciascuna indagine), a risposte in parte aperte e in parte chiuse, somministrati a campioni di turisti italiani e stranieri che si incontreranno nelle località dell’evento; phantom visit o “visite mascherate” condotte da un referente individuando un campione rappresentativo. L’obiettivo sarà quello di raccogliere informazioni e valutazioni utili a completare e integrare i risultati emersi dalla somministrazione dei questionari afferenti al secondo tipo di indagine. IMPATTI SOCIO-ECONOMICI ATTESI II progetto, coerentemente con le finalità del bando, affronta la programmazione dello sviluppo turistico – culturale del territorio, in un’ottica di sostenibilità, quale strumento indispensabile per poter individuare nuovi modelli di sviluppo coerenti con le potenzialità attrattive presenti sul territorio provinciale e regionale. La programmazione comunitaria 2007-2013, in ambito turistico-culturale individua tra le priorità la valorizzazione del patrimonio culturale locale al fine di promuovere un processo di sviluppo socio-economico, coerente al connubio tra la sostenibilità turistica e la crescita economica derivante dallo sviluppo di attività turistiche e culturali. Nella nuova accezione di “turismo sostenibile”, difatti, il territorio viene ad essere concepito sia come attore protagonista della propria crescita che come complesso di risorse storiche, culturali e sociali del patrimonio locale, su cui lavorare per assicurare un aumento del reddito locale associato ad un crescente innalzamento del livello di qualità della vita. Tutti gli stakeholders (enti, associazioni di categoria, comunità locale, imprese, associazioni giovanili e femminili, cittadini, etc.) saranno coinvolti sinergicamente alla condivisione dell’idea comune di sviluppo dell’offerta culturale, intesa come possibile azione in grado di rivitalizzare concretamente il territorio verso uno sviluppo eco-sostenibile. Quantificazione e stima degli impatti attesi Tra i risultati attesi vi sono certamente i seguenti: promozione dello sviluppo locale in quanto intorno alla realizzazione dell’evento molte saranno le imprese locali di ristorazione, ospitalità, agricoltura, artigianato che beneficeranno degli effetti della manifestazione essendo coinvolte nelle diverse aree alla sua attuazione- si ricorda a tal fine che è proprio nelle strutture turistiche che le donne rivestono i ruoli di titolari d’impresa; a titolo d’esempio vai la pena ricordare che tra gli agriturismi della Provincia ben il 53% hanno come titolare una donna; innesco di un nuovo corso per le attività locali legate alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale attraverso e per la pianificazione futura dell’intervento si potrebbe già pensare a supportare lo sviluppo di un’associazione culturale di giovani e donne che possa avere una funzione di promozione turistica ed organizzare eventi e visite guidate; Per ciò che concerne la Società dell’informazione vi sono certamente impatti attraverso le nuove tecnologie telematiche e gli strumenti ad esso collegati e previsti dal Progetto tra le attività di comunicazione, quali sito web e web marketing, booking, etc. In Irpinia si può contare - oltre che sulle colline vitate che ovunque abbelliscono il territorio - su splendidi scenari naturali: monti, fiumi, siti archeologici, borghi medioevali e beni architettonici di grande valore e potenzialità. Senza parlare poi del patrimonio costituito dai tanti prodotti gastronomici locali. Olfatti, abbinando a tutto ciò la cultura enogastronomica, si può certamente intraprendere una nuova ed inedita strada per la crescita socio-economica dell’Irpinia di sicuro sviluppo e successo, coniugandola con la valorizzazione dei principali interventi in campo turistico culturale già sostenuti dalla Regione Campania e dall’Unione Europea attraverso la precedente programmazione dei Fondi strutturali, senza i quali l’attuazione del presente progetto non sarebbe di certo stata possibile.