scheda progettuale po fesr campania 2007/2013 obiettivo operativo

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scheda progettuale po fesr campania 2007/2013 obiettivo operativo
SCHEDA PROGETTUALE
PO FESR CAMPANIA 2007/2013
OBIETTIVO OPERATIVO 1.12
DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 197 DEL 21/06/2013
“LA SCOPERTA” DELLA CAMPANIA”
PERIODO DI RIFERIMENTO “SETTEMBRE 2013 – GENNAIO 2015”
SESSIONE n. 02 “01 Giugno 2014 -31 Gennaio 2015”
IDENTIFICAZIONE DELL’EVENTO
A
1)
“Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”
Titolo del progetto
Comune proponente
Comune di Pratola Serra
Codice Fiscale/Partita IVA
2)
Sede principale
4)
Via G. Picardo, 33-83039 Pratola Serra (AV)
Telefono
0825.967488
Fax
0825.96.7815
E-Mail
3)
80006130647
[email protected]
Legale Rappresentante
Sindaco
Antonio Aufiero
Responsabile Unico del
Procedimento
Marianna Capone
Telefono
0825.967488
Fax
E-Mail
5)
/
[email protected]
Nell’eventualità di Partecipazione in forma associativa (Rif artt. 3.3 e 5.4.1 dell’Avviso)
Si evidenzia che i sottoscrittori del protocollo di intesa sono i
seguenti Enti Locali:
Altri Comuni coinvolti,
5.1)
oltre al Comune-Capofila
1. Comune di Avellino (AV) Piazza del Popolo 1
83100
2. Comune di Candida (AV) Via Fontanelle, 7 83040
3. Comune di Capriglia Irpinia (AV) Piazza Municipio 983010
4. Comune di Chiusano di San Domenico (AV) Via Forno
Chiu 83040
5. Comune di Lapio (AV) Viale Sicilia 83030
6. Comune di Torre Le Nocelle (AV) Via Beniamino Rotondi,
50 83030
7. Comune di Tufo (AV) Via Santa Lucia, 10 83010
Firmatari del Protocollo d’Intesa:
-
Comune di Avellino
Paolo Foti (legale rappresentante)
-
Comune di Candida
Raffaele Petrosino (legale rappresentante)
-
Comune di Capriglia Irpina
Nunziante Picariello (legale rappresentante)
-
Comune di Chiusano Di San Domenico
Antonio Reppucci (legale rappresentante)
-
Comune di Lapio
Natalino Fabrizio (legale rappresentante)
-
Comune di Pratola Serra
Antonio Aufiero (legale rappresentante)
-
Comune di Torre Le Nocelle
Antonio Cardillo (legale rappresentante)
-
Comune di Tufo
Fabio Grassi (legale rappresentante)
L’evento intitolato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, è la
5 edizione di un progetto a lungo termine, che vede impegnati
alcuni Comuni a far conoscere le bellezze culturali e naturali
Edizioni precedenti della della nostra Campania promuovendo molte iniziative. Molteplici i
medesima iniziativa: nr. 4
punti di contatto tra i vari Comuni- religione, tradizioni popolari,
prodotti tipici, l’elemento del fuoco- che fungono da collante per la
realizzazione di un grande tessuto culturale, sociale, economico,
territoriale ed antropologico.
B
DESCRIZIONE DELL’EVENTO
Finalità
1)
Finalità ed obiettivi
dell’evento
La partecipazione di Comuni Irpini alla realizzazione dell’evento
“Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, vuole rispondere
all’esigenza di
– Promuovere la conoscenza e l’immagine del territorio, delle sue
molteplici risorse, con il sostegno di campagne di comunicazione
integrata che prevedono l’utilizzo sinergico di strumenti di
comunicazioni tradizionali, quali stampa, tv, internet, pubblicazioni
e strumenti innovativi belowe line, quali itinerari tematici, spazio
sui social network; itinerari/percorsi turistici.
- Rafforzare e Valorizzare le capacità di attrazione dei borghi
irpini, attraverso la valorizzazione di micro-attrattori storicoculturali locali e la rivitalizzazione dei centri “minori” dell’area
interna del territorio campano;
- Intensificare ed agevolare le collaborazioni tra soggetti privati e
soggetti istituzionali per arricchire l’ideazione e la realizzazione di
iniziative per promuovere e tutelare la vocazione turistica del
territorio.
Obiettivi
L’intenzione è di rafforzare e tutelare il processo di apertura e
fruizione turistica delle zone interne, per le quali è necessaria una
programmazione di sviluppo e stabilizzazione dei flussi turistici.
L’organizzazione dell’iniziativa prevede il compiersi di azioni
necessarie per il corretto raggiungimento della finalità di
valorizzazione turistica e culturale del territorio, che si compone,
inoltre, delle seguenti fasi:
1)Valorizzazione e promozione dell’area turistica definita e delle
risorse territoriali;
2) Stabilizzazione dei flussi turistici attuali;
3) Sviluppo del bacino turistico;
4) Promozione e diffusione dell’immagine culturale del territorio
campano ed irpino, in particolare, in un mercato in fase di
sviluppo, quale il turismo di qualità, attraverso l’ausilio di azioni di
trade e direct marketing;
5) Supporto alla programmazione ed alla pianificazione,
attraverso supporti informativi, delle opportunità di finanziamento
regionali.
Gli obiettivi rispecchiano le indicazioni e le direttive regionali e
comunitarie in materia di promozione sociale e culturale di
“scoperta del territorio” superando la dimensione locale della
domanda, cercando di intercettare flussi turistici più maturi e
responsabili attenti alla qualità e alla bellezza dei luoghi,
incentivando lo sviluppo di un turismo eco-sostenibile.
Puntare sull’Irpinia, “cuore verde della Campania”, può fornire un
sostegno importante al rilancio complessivo del turismo e
soprattutto dell’immagine dell’intera Regione. Il valore della
cultura e la fruizione in termini turistici, risalta, in questo contesto
fragile ma fertile, come punto fondamentale per uno sviluppo ecosostenibile.
Il target del turismo inerente all’evento corrisponde: agli esperti
e/o appassionati delle discipline e degli ambiti trattati ed il
pubblico amatore, che da incuriosito si trasformi in entusiasta, che
vede nell’evento spunto e fine di un intrattenimento culturalereligioso dove niente è lasciato al caso.
2)
Mercato
nazionale/internazionale di
riferimento
Il territorio Avellinese è inteso come luogo di fruizione di una
risorsa culturale che può, e deve offrire, un evento che sia
finalmente fonte di un accrescimento turistico di questi luoghi e
che ci consenta quindi di poter parlare con giusta causa di
mercato nazionale e internazionale di riferimento. È infatti ormai
più che accreditato che il “mercato” dei servizi culturali vede una
stretta interdipendenza fra domanda e offerta, con un effetto che
potremmo definire “a domino”, in questo caso, l’effetto domino si
realizza grazie al consumo da parte dell’utente dell’ offerta
culturale-religiosa, la quale non deve divenire un’offerta a sé
stante, ma deve offrire un trade-union tra i servizi e le funzioni
offerte e ciò deve determinare un’apertura non più quindi, limitata
ai paesi limitrofi, ma sia a livello nazionale che internazionale.
Non investire
nella
domanda porta necessariamente
all’instaurazione di percorsi caratterizzati da stagnazione del
mercato e da scarsa innovazione, l’offerta deve diventare il
motore principale dello sviluppo, in conseguenza della natura dei
beni e dei servizi offerti, il cui consumo necessita di elevate
componenti di capitale umano e di informazione. Oggi il mercato
sia nazionale che internazionale è più che mai volto
all’incentivazione
dell’offerta
turistica,
mediante
azioni
sistematiche di fruizione culturale, riconoscendo in tali ambiti
aspetti determinanti per l’accrescimento effettivo di un territorio. Il
meccanismo qui proposto, ovvero un percorso mirato, guidato,
legato ad una specifica tematica, dona finalmente lo strumento
per conoscere e fruire delle attrattive turistiche e culturali della
provincia di Avellino mediante l’offerta e l’elargizione di un servizio
chiaramente più dinamico, che consenta l’apertura, la fruizione di
beni e luoghi che sono rimasti per troppo tempo sottovalutati o
addirittura
sconosciuti. La multiformità dell’offerta si dovrà
accompagnare, in futuro sempre di più, alla contaminazione tra
arte, cultura, storia ed ambiente, arte e tessuto produttivo, arte e
consumo del tempo libero. Tutti elementi che, se saputi utilizzare,
offriranno un valore aggiunto al luogo ospitante, contribuendo in
modo nuovo e profondo alla valorizzazione del territorio,
richiamando un target di turisti diverso da quello tradizionale non
più un turismo mordi e fuggi, ed invitando anche le popolazioni
stesse a vivere di più la città che potranno iniziare ad acquisire
consapevolezza perché offriranno domanda e servizi compiuti,
fattivi ed innovativi.
3)
Coerenza con il tema
portante della
programmazione: “La
scoperta della Campania”
4)
Luogo di svolgimento
La proposta progettuale qui esposta è coerente con il tema
portante della programmazione, poiché è finalizzata alla scoperta
e alla valorizzazione dell’immagine delle Campania, delle aree
interne e delle eccellenze in essi presenti, in particolare delle
risorse culturali cd. “minori”, mirando allo sviluppo di un turismo di
qualità, attento al buon cibo, alle bellezze paesaggisticonaturalistiche del territorio, alle attrazioni storiche-culturali,
attraverso azione innovative di promozione e comunicazione.
Inoltre, l’iniziativa è in linea con la Legge regionale “Criteri e
procedure per la richiesta e l’erogazione di contributi o
finanziamenti per azioni connesse alla salvaguardia, alla
valorizzazione ed alla promozione dei beni culturali – parziale
rettifica della delibera G.R. n. 5275 del 19/10/2001- D.Legis
490/99” (in quanto promuove il territorio e i beni culturali tramite
percorsi turistici di connotazione religiosa). Visti gli scopi che la
Regione Campania persegue per una valorizzazione e
promozione del proprio territorio e la coerenza della
programmazione regionale con le direttive nazionali per lo
sviluppo e l’incremento del turismo. E’ in linea con la L. 135/01
“Riforma della legislazione nazionale del turismo”, per le attività di
partenariato e sviluppo sistemico del turismo. E’ coerente con
DGR n° 3337 del 12 luglio 2002 “Linee guida per lo sviluppo del
Turismo in Campania”, infatti ha l’obiettivo di creare un sistema
turistico legato alla promozione dell’ eccellenze dei prodotti (i Vini
DOCG, Olio extravergine di Oliva, Formaggi DOP) e del territorio
(risorse ambientali ed emergenze architettoniche) con la
concertazione e l’interazione tra Enti, di zone omogenee e
contigue.
Il progetto mira a sostenere lo sviluppo di molteplici iniziative
turistiche, ad una moderna attività di promozione e valorizzazione
dei beni culturali che guardi non solo alle eccellenze storiche,
architettoniche ed archeologiche già ampiamente inserite nei
grandi circuiti turistico-culturali, ma anche alle risorse cd. “minori”
diffuse sul territorio.
A tale scopo, l’evento avrà un risonanza d’ alto profilo e carattere
di unicità. Infatti, nonostante, l’evento si articoli in più iniziative,
che si terranno in tredici comuni, esse sono fortemente integrate
tra loro, nel tempo e nello spazio, in modo da non poter essere
riconosciute nella loro individualità, ma percepite come
manifestazioni dell’evento “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e
tradizione”.
L’evento denominato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si
svolge nei principali punti di interesse, ovvero piazze, cortili,
castelli e spazi verdi, dei Comuni di: Avellino, Candida, Capriglia
Irpina, Chiusano Di San Domenico, Lapio, Pratola Serra, Torre Le
Nocelle e Tufo.
4.1)
Descrizione delle location
I Luoghi coinvolti nello svolgimento dell’evento “Terre dell’Irpinia.
Arte, sapori e tradizioni” sono molteplici poiché ogni Comune,
incastonato tra le colline verdi dell’Irpinia, presenta diversi punti di
notevole interesse nei quali ambientare le singole tappe di questo
grande evento. Avellino, a lungo importante crocevia tra la costa
adriatica e tirrenica, la città è situata nella valle del Sabato e l’alta
valle dell’Ofanto, densamente occupata nell’antichità, conserva
importanti testimonianze, riferibili ad un ampio arco cronologico,
attraverso cui è possibile ricostruire la storia del territorio. Candida
è immersa nel verde ed ai piedi di monti, vanta sorgenti di acqua
purissima e leggera, come la sorgente Radice, nota per i ruderi di
edifici di epoca romana ritrovati nei suoi pressi. La splendida
posizione naturalistica e paesaggistica di cui gode Chiusano di
San Domenico, ne fanno una meta ideale sia per visite brevi che
per soggiorni più prolungati. Capriglia Irpina appollaiata su di un
colle ameno ai piedi del Partenio, in posizione di dominio della
sottostante media Valle del Sabato, in un'area interessante dal
punto di vista naturalistico ed ambientalistico, Capriglia è un
tranquillo borgo Irpino di antiche tradizioni agricole, con
campagne intensamente coltivate (nocciole, castagne, prodotti
ortofrutticoli e viti da cui si ricava dell'ottimo vino), ma sempre più
urbanizzate, a causa della notevole vicinanza ad Avellino.
Ossigenanti escursioni possono essere effettuate attraversando i
boschi cedui del Monte Tuoro e sulle colline del circondario
coperte da vegetazione, ove è possibile ammirare le tante
sorgenti e corsi d'acqua che rientrano nel territorio di questo
Comune Irpino. Infatti, in tale area nasce il torrente Vallone
Grande S. Marco, che bagna anche i Comuni di Candida, e
Pratola Serra. Lapio è incastonato in un paesaggio da
"agriturismo", tra fertili campi coltivati a vigneti ed ulivi, da cui si
ricavano ottimi vini (Fiano D.O.C.G., Taurasi D.O.C.G., AglianicoBarbera-Sangiovese) ed oli da frantoio. Pratola Serra è un borgo
agricolo situato in prossimità del fiume Sabato, gli amanti della
natura possono ammirare siti ricchi di vegetazione. Torre Le
Nocelle è un borgo irpino di antiche tradizioni agricole, i cui campi,
forniscono anche cereali, frutta, legumi ed olive, da cui si ottiene
dell'ottimo olio. Dal punto di vista paesaggistico ed ambientale il
fiume Calore bagna le aree rurali del territorio e interessante è la
zona denominata "Jumara", dove in alcuni tratti si può nuotare e
pescare. Tufo è un borgo irpino di antiche tradizioni agricole, il cui
territorio era definito da un vecchio testo "ferace", data
l'abbondanza di buona acqua potabile, la produzione di cereali,
olio, frutta e vini bianchi. Ed il vino, ultimo citato, ha fatto la
"fortuna" di alcuni Tufesi, che producono e commercializzano lo
squisito vino bianco D.O.C.G. "Greco di Tufo”.
Comune di Avellino:
- Il Castello. Ciò che colpisce qualunque persona che guardi la
struttura difensiva è la sua "strana" pozione, atipica assai,
visto che a dispetto di ogni altro castello, non si trova in alto su
di una collina, ma, al contrario, è sottoposto ad un rilievo, la
Collina "La Terra", su cui si sviluppò il nucleo originario di
Avellino, e presenta due rilievi ai lati nord e sud, da cui è
sovrastato, anche se non immediatamente. Un dato appare
certo, salvo future fortunate scoperte: mancano dati
documentali che consentano di definire con assoluta certezza
la data di edificazione del Castello di Avellino.
- Chiesa di S. Maria, Chiesa Madre, la più antica di Avellino,
venne abbattuta per consentire l'edificazione del Duomo, ma
di cui rimangono resti al livello della Chiesa dei Sette Dolori
(Cripta Duomo), precisamente laddove c'è la Cappella
dell'Annunziata.
- Il Duomo, si erge nel punto più elevato della parte antica di
Avellino, sulla Collina "La Terra", in posizione di dominio della
piazzetta antistante, noto come Cattedrale dell'Assunta, in
quanto dedicata a Santa Maria già prima della costruzione
romanica e detta esplicitamente, a partire dei secoli XV-XVI, di
"S. Maria Assunta". La Chiesa, ha subito diverse vicissitudini;
la facciata in stile neoclassico è un rifacimento del XIX secolo.
Come diverse parti della struttura, anche il campanile
presenta, alla base, elementi molto antichi, essendosi utilizzati
reperti romani prelevati da Abellinum.
Il nucleo più antico del Duomo va individuato nella Cripta, una
cui porzione rappresenta ciò che rimane dell'originaria Chiesa
Madre di S. Maria edificata in epoca Longobarda e divenuta
Cattedrale a seguito della ricostituzione della Cattedra
Vescovile avellinese nel 969, a seguito della richiesta fatta
dall'Imperatore germanico Ottone, da cui dipendeva il
Principato di Benevento, al Papa Giovanni XIII. Così, il 26
maggio 969, il Papa citato conferì a Landolfo I, Vescovo di
Benevento, il titolo di Arcivescovo ed elevò ad Archidiocesi
metropolita quella sede ed Avellino fu una delle sue dieci
Diocesi suffraganee (dipendenze).
- Casino del Principe, oggi conosciuto anche come “Casina”, è
una residenza nobiliare in stile rinascimentale commissionata
da uno dei Principi della dinastia Caracciolo, Camillo, nel
1591. Attualmente tramite il portale e un androne si accede al
cortile a pianta quadrata, dove, di fronte all'ingresso, insiste
una fontana semicircolare, fra due porte, c’è un percorso che
conduce alle antiche scuderie e ad un minuscolo giardino,
residuo del grande parco. In seguito al restauro, l'edificio è
stato adibito a pinacoteca per ospitare mostre di opere d'arte.
Tra le mostre presentate vi sono quelle dedicate a Caravaggio,
Leonardo Da Vinci, Andrea Pazienza e Picasso.
- Palazzo Caracciolo è situato in largo Avellino, un tempo, la
piazza era una proprietà privata che era stata realizzata
insieme ai lavori di costruzione del palazzo, voluti ai
Caracciolo, principi di Avellino. Di fronte alla costruzione, si
trovava anche il monastero di San Potito che, per decisione di
Paolo V, venne abbattuto intorno al 1610. Il palazzo
apparteneva alla famiglia Gambacorta, visto che per loro
commissione, Giacomo de Santis lo realizzò nella seconda
metà del XIV secolo. Sin dall’inizio diventò sede di importanti
incontri culturali, durante i quali si riunivano medici, letterati,
teologi e avvocati. La successione delle eredità arriva,
probabilmente, fino alla per persona di Lucrezia, moglie di
Giovanni de Rossi e Beatrice. Quando quest’ultima sposò
Giovanbattista Caracciolo, la proprietà del palazzo fu divisa tra
la famiglia de Rossi e quella dei Principi di Avellino. Nel 1522 il
palazzo fu restaurato dalla famiglia de Rossi che, viste le
pressioni del Sedile di Montagna, fece eliminare un ponte che
collegava la struttura a delle case di proprietà di un certo
Folliero. In cambio, però, il sedile concesse di abbassare il
livello stradale di Vicolo San Petrillo, dove si trovava una
piccola chiesa dedicata a San Pietro, e di poter affittare a degli
studenti alcuni ambienti (prima di allora era proibito ad essi
alloggiare in città). Dopo varie vicissitudini legali dovute alla
ripartizione dell’immobile, l’intera proprietà passo nel 1596 alla
famiglia Caracciolo che, nella persona di Camillo, avviò
restauri e abbellimenti (conclusi nel 1616, come ricordato da
un’epigrafe collocata nella parete sinistra dell’atrio), che
comportarono la perdita della struttura originaria. Dopo essersi
salvato da un tentato incendio durante la rivolta di Masaniello
(XVII secolo), nella seconda metà dell’Ottocento divenne, fino
al 1889, sede dell’Istituto Pontano.
- Villa Amendola, antica villa immersa nel verde al centro di
Avellino, è composta da due corpi di fabbrica affiancati di
forma rettangolare. L’edificio di minori dimensioni e più antico
del complesso si apre su via Due Principati e presenta un
“torrino” che si affaccia sulla via Quattrograna. Questo corpo di
fabbrica si compone di un piano terra, un piano rialzato e un
primo livello. Il piano terra e rialzato diventeranno sede
dell’enoteca comunale mentre al primo livello si creerà una
sala per manifestazioni culturali. Di proprietà della famiglia
Amendola nel 1879, oggi il palazzo è diventato un polo
culturale enologico non solo della città, ma dell’intera
provincia. E’ in programma, oltre all’enoteca, custode dei
Docg Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi, il Museo dei
mestieri legati al vino, un caffè letterario e una biblioteca
comunale anche multimediale.
- La Torre dell'Orologio, simbolo di Avellino, è un bel
monumento in stile barocco che sovrasta la Piazza Amendola,
dove si trova il Palazzo della Dogana, anche se la sua base è
collocata dietro le palazzine che sporgono su tale Piazza,
esattamente alla Salita dell'Orologio, nei pressi dell'ingresso
delle Grotte longobarde. La torre è alta circa quaranta metri e
presenta un basamento a bugne riquadre. In origine
presentava due piani, con quello più elevato aperto.
Successivamente, venne aggiunto un terzo livello dotato di un
orologio a campane e della "diana" che suonava a martello in
caso di pericolo. Disputata è l'origine della struttura. Stando
alla Tradizione la Torre sarebbe stata edificata su di una
preesistente rocca delle antiche mura di Avellino
(precisamente su di una precedente torre di avvistamento a
sua volta edificata su un precedente campanile). Invece,
recentemente, si è ritenuto che la sua realizzazione avvenne
nel XVII secolo, su progetto di Cosimo Fanzago, che si
avvalse della collaborazione di Giovan Battista Nauclerio
(presente in città all'epoca dell'edificazione). Data la sua
altezza e la sua collocazione, la Torre dell'Orologio sovrastava
gli edifici circostanti e la sua sommità è visibile da lontano,
persino dalla fine del Corso Vittorio Emanuele II.
- Palazzo Caracciolo è stato costruito tra il 1708 e il 1713.
Caratteristica è l'entrata, con due leoni che "proteggono" il
portale d'ingresso, come pure peculiare è il sottopassaggio a
margine del Palazzo. Sulla facciata segnaliamo una lapide che
ricorda Giuseppe Garibaldi ed una simpatica meridiana solare.
L'edificazione della struttura avvenne per decisione della
Principessa Antonia Spinola-Colonna, consorte di Marino III
Caracciolo. La realizzazione di tale edificio gentilizio "fuori il
Largo", fu determinata dalla fatiscenza del Castello, ormai non
più idoneo ad ospitare la famiglia feudataria, che elesse perciò
il nuovo Palazzo come sede residenziale e di esercizio del
proprio potere feudale. Tale spostamento ebbe, ovviamente,
ripercussioni sull'assetto urbanistico di Avellino, spostandone il
baricentro dall'area dell'Avellino medioevale, all'area gravitante
attorno al Palazzo Caracciolo, quindi, gli odierni Piazza della
Libertà ed Corso Vittorio Emanuele II. La struttura, che venne
completata del tutto tra il 1720 ed il 1730, sotto la supervisione
dell'Ingegnere Filippo Buonocore, uno dei più celebri del
Regno di Napoli, rappresentò l'evoluzione di un piccolo edificio
che la citata Principessa Antonia Spinola, qualche decennio
prima, aveva fatto costruire una struttura piccola denominata
"Casino Spinola", volgarmente detta "Palazzotto". L'edificio
aveva annesso anche un giardino ed ospitò nel 1735, il 4 e 5
gennaio, "in pompa magna" il Re Carlo III di Borbone, che si
apprestava a visitare il Regno appena ottenuto, come ricordò
Giuseppe Zigarelli in "Storia civile della città di Avellino".
- La Fontana, che si trova lungo l'antica Via delle Puglie, in
Corso Umberto I (già Via S. Maria di Costantinopoli), ha
formato oggetto di un recente (per noi sciagurato) restauro,
che se ha ripulito la Fontana, ha anche rimosso la patina
"storica", trasformando la Fontana, che sembra un'altra, ormai
irriconoscibile. Se chiedeste ad un Avellinese "Dov'è la
Fontana di Bellerofonte?", quasi nessuno saprebbe
indicarvela, perchè non è con questo nome che è nota.
"Bellerofonte" è riferito ad una statuetta che in passato si
trovava al centro della Fontana e raffigurava Bellerofonte
nell'atto di uccidere la Chimera.
Ma per individuarla occorre chiedere della "Fontana dei Tre
Cannuoli", come è conosciuta da tutti. I "Tre Cannuoli" sono le
tre bocche d'acqua tramite cui affluivano nella vasca
sottostante le freschissime acque provenienti dal Partenio, di
cui il particolare di una di esse è mostrato in fotografia. La
Fontana, secondo un libro di fine XIX secolo era "... in stile
barocco, con statue antiche, sbarrava la potierna che si apriva
nelle vecchie mura (le gradelle)".
Comune di Candida:
- Castello Filangieri: un antico fortino militare costruito sulla
roccia viva nel XII secolo, edificato in epoca longobarda e
rimodernato in età normanno-sveva. Allo stato attuale si può
ammirare una struttura irregolare trasformata nei secoli in
abitazioni private. Attraverso il primo portone si accede alla
prima scalinata, dal secondo portone si accede al cortile da cui
si può vedere la Torre;
- Centro storico di origine medievale: creatosi nel corso dei
secoli poiché Candida è stato feudo di numerose famiglie
nobili;
- Monastero Verginiano: presenta un chiostro quadrato
contornato da un portico su cui affacciano i locali destinati alla
vita comunitaria dei monaci;
- Chiesa di Santa Maria Assunta: edificio religioso risalente al
XVI sec. presenta una facciata in stile barocco con
decorazioni a stucco. La facciata è impreziosita da una torre
-
campanaria di forma quadrangolare;
Villa d’Amore: vecchio casino di caccia dei principi Caracciolo
di Avellino.
Comune Di Chiusano Di San Domenico:
- ll Castello risale all’epoca Longobarda. Della struttura difensiva
rimane ben poco, anche se è in corso un restauro ricostruttivo,
che sebbene stia ripristinando, almeno in parte, l'antico stato
dei luoghi, non ne potrà ripristinare il fascino, visto che è assai
evidente la "mano moderna”. Sulla cima del Monte San
Domenico, il castello medioevale domina la valle sottostante di
San Marco su cui si è sviluppata la parte moderna di Chiusano
di San Domenico.
- La chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli venne
costruita nella prima metà del XIII secolo su iniziativa di un
Francescano. La facciata è sovrastata dal maestoso
campanile in pietra. I tre livelli che compongono la torre
campanaria sono nettamente separati. L'edificio religioso si
presenta a tre navate a forma di croce latina con cupola
all'incrocio. La navata è corredata da diverse cappelle votive.
Vi si conservano nove quadri di notevole fattura.
- Chiesa di San Domenico, edificata nel XIII secolo , situata
nelle immediate adiacenze del castello, sulla cima del Monte
San Domenico, si presenta come un rudere. Non si può
escludere che i materiali usati per edificare la chiesa siano stati
presi proprio dalle possenti mura del castello. I primi
documenti riguardanti la chiesa risalgono al 1573 e si può
affermare che in quel tempo era delle dimensioni attuali.
Aveva quattro altari, vi erano una tela con le effigie della
Madonna e di San Domenico, affreschi del Solimene e la
tomba della Principessa Maria Carafa e ancora altre tele ed un
arazzo rubati anni fa.
- Il palazzo Carafa, edificato verso la metà del XVII secolo, ha
subito nel corso del tempo diverse ristrutturazioni. L'edificio,
caratterizzato dalla presenza di una torre, funse da carcere
mandamentale e poi da sede della locale scuola media statale.
Comune di Capriglia Irpina:
- Chiesa di S. Nicola dedicata al Patrono di Capriglia Irpina,
San Nicola di Bari, risale alla metà del XVI secolo. L'edificio
religioso, di cui vi mostriamo la facciata, venne edificato sulla
preesistente cappella sempre dedicata al Patrono, realizzata
nel X secolo. Alla chiesa è annesso l'imponente campanile.
- Chiesa di S. Antonio venne edificata nel XVI secolo. Al suo
interno sono conservati oggetti devozionali e liturgici ed una
tela del XVIII secolo.
- Palazzo Carafa, chiamato anche castello perchè la struttura
venne realizzata sulle strutture del castello feudale. Esso
presenta sei finestroni in posizione simmetrica su due piani,
un alto portale d'ingresso ad arco che si raggiunge
attraversando un giardino prospiciente, due torri con merlatura
guelfa e semplici finestre rettangolari. Si tratta di una struttura
importante dal punto di vista architettonico, ubicata nella parte
alta del centro storico di Capriglia, che è arroccato attorno al
palazzo ed alla vicina chiesa di S. Nicola, con i tipici vicoletti
medioevali. La struttura, risalente al XVII secolo, e da cui si
domina la Valle del Sabato, avrebbe dato i natali a Papa
Paolo IV.
Comune di Lapio:
- la Chiesa di Loreto di Lapio, risale forse al 1500,
probabilmente le sue origini sono legate all’espansione
demografica avutasi durante il XVI secolo. Nel 1700 la chiesa
è diventata un oratorio, sede della confraternita del
Santissimo, fondata già due secoli prima. Successivamente,
tale confraternita cedette la cappella al solo culto si San Pietro
in cambio della destinazione al Loreto.
- Chiesa di S. Maria della Neve o meglio Confraternita della
Madonna della Neve è stata fondata XII secolo. Alle cappelle
iniziali, si sovrappose una nuova struttura, che nel 1592
divenne "Chiesa Maggiore" e nel 1692 fu trasformata in
Confraternita
della
Madonna
della
Neve,
grazie
all'approvazione del Cardinale Orsini, Arcivescovo di
Benevento e del Re Ferdinando IV, il 7 gennaio 1777.
All'interno, sul soffitto e sulle pareti si ammirano dei dipinti su
tela del Capobianco, del 1753.
Nella cupola del Presbiterio si conserva un pregevole dipinto
in cartapesta del leccese Giovanni Vollono, del 1922, che
raffigura il Miracolo della Neve.
- Chiesa di Santa Caterina, edificio madre, originariamente una
chiesetta edificata nel XV-XVI secolo, venne restaurata nel
XVII secolo.
La facciata è arricchita da un bel portale in pietra e da un
imponente campanile, a tre corpi concentrici di forma
quadrata. All'interno della struttura, che presenta tre navate,
oltre al notevole Coro, con 12 posti, che presenta due tronconi
laterali in legno lavorato, si segnalano alcune tele di
Domenico Celentano ed il quadro del Martirio di S. Caterina,
presumibilmente del XVI secolo, ubicato nella navata destra.
- Chiesa Carmine è un'interessante struttura religiosa risalente
al XVIII secolo. La facciata, al momento coperta dal telo che si
vede nell'immagine a causa di lavori di restauro, presenta un
notevole portale in pietra ed è abbellita dall'imponente torre
campanaria, con cupola a forma di "cipolla".
- Castello-Palazzo Filangieri si trova nella parte più interessante
del centro storico di Lapio, è il castello di Lapio, utilizzato dai
Filangieri per realizzare il palazzo signorile durante il XVI
secolo. Molto bello è lo stemma dei Filangieri, posto sopra il
portale d'ingresso. La costruzione, adiacente all'ex cappella
privata dei Filangieri, chiesa o Confraternita di S. Maria della
Neve, di cui colpisce soprattutto l'imponente torre quadrata e
le possenti mura.
Comune di Pratola Serra:
Basilica Paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel VII
secolo. Nelle sue vicinanze vennero rinvenute delle tombe di
epoca longobarda, da cui scaturirono delle croci in oro ed
argento. E' davvero difficile individuare la struttura, essendo i
pochi ruderi completamente ricoperti da terra e da
vegetazione.
Chiesa di Maria SS. Addolorata, o più semplicemente
dell'Addolorata (XVII-XVIII secolo). La facciata settecentesca,
molto bella, preservata da ripetuti restauri, è affiancata da
un'imponente torre campanaria a tre livelli, sormontata da una
cupola semisferica. Molto bello è il portale in pietra, arricchito
da uno stemma e da una iscrizione in latino, datata 1762,
dedicata a S. Maria ed in cui si parla dell'allora feudatario
Leonardo De Tocco, l'iscrizione recita: "MARIAE MATRI
DOLENTISSIMAE LEONARDVS V DE TOCCO ACHAJAE AC
MONTIS
MILIV
PRINCEPS
TEMPLVM
HOC
A
FVNDAMENTIS VERE SUO EXCITATVM D D D ANNO
CHRISTI MDCCLXII".
Il Castello di Serra sorto su una preesistente costruzione
romana è stato costruito, ampliato è ricostruito varie volte nel
corso dei secoli, ad opera dei Longobardi nei secoli VI, VII e
successivi. Dai Normanni nel XI-XII secolo, Angioini ecc.
Comune di Torre Le Nocelle:
- il "Santuario di San Ciriaco", meta di intenso turismo religioso
e di fervida devozione popolare. La parte più copiosa delle
Reliquie relative a San Ciriaco si trova custodita in Roma,
precisamente sotto l'Altare Maggiore della Basilica di Santa
Maria in via Lata. Proprio da tale Chiesa romana, in data 15
marzo 1994, la preziosa Reliquia concernente il Sangue
del veneratissimo Martire San Ciriaco è stata traslata presso
il "Santuario di Torre Le Nocelle". Il Santuario si erge a
ridosso della piazza centrale del paese. La sua struttura è
completata da un campanile, articolato su più livelli e
culminante in una cupola dalla caratteristica forma di cipolla. Al
suo interno l'edificio si presenta ad un'unica navata: ivi sono
conservate diverse opere d'Arte Sacra, unitamente ad arredi
sacri. Luogo di notevole richiamo religioso – sia per le
celeberrime facoltà esorcistiche di San Ciriaco, sia per quelle
altrettanto celebrate dell'attuale Rettore del Santuario dedicato
al Santo - il Santuario di Torre Le Nocelle costituisce, ormai da
anni, meta di centinaia di pellegrini.
Comune di Tufo:
- Catello di Tufo. castello longobardo, anche se con molta
probabilità furono i Normanni a dargli una più stabile
conformazione. La struttura difensiva è ubicata nella parte più
elevata del paese, sopra la cima della collina su cui sorge il
borgo antico, che è letteralmente è arroccato attorno al
castello. Nel corso del tempo il castello ha subito varie
trasformazioni, mutando destinazione d'uso nel XVII secolo,
quando divenne palazzo-residenza.
- Chiesa-Grotta di S. Michele Arcangelo situata di fronte
al palazzo di Marzo, ma separata da questo da un grande
fossato, venne ricavata nell'ambito di una cavità naturale nella
seconda metà del XVI secolo. La chiesetta rupestre che
protegge la grotta, mostrata dalla fotografia sulla sinistra, fu
dono della famiglia Di Pietro in ricordo del Dott. Antonio, come
risulta da una lapide sulla parete esterna. All'interno, si trova
l'altare con la statua di S. Michele Arcangelo. L'acqua, che
sorge in una grotta minore, collocata nella parte posteriore
della grotta principale, ha prodotto dei solchi nelle pareti di
pietra.
- ll palazzo di Marzo è senza dubbio l'edificio gentilizio più
imponente di Tufo e svetta sulla valle sottostante. Risalente al
XIX secolo, è situato all'ingresso del centro antico, a cui
consente di accedere più agevolmente salendo una scalinata
in pietra, sulla sommità della collina tufacea a circa 250 metri
di altitudine. E' arricchito da tipiche cantine ottocentesche, che
è possibile visitare di solito durante il periodo delle "Cantine
aperte", nel mese di giugno. Caratteristiche sono le vaste
finestre da cui si gode un ampio panorama sulla valle
sottostante. La facciata è corredata da un'alta torre cilindrica,
mentre assai caratteristico è l'arco, cui tramite si accede alla
parte antica del paese.
4.2)
Collegamento dell’evento
con il bene o sito culturale
e naturale valorizzato
5)
Funzionalità dell’intervento
con riferimento ai seguenti
Alcuni dei luoghi e i monumenti su descritti sono alla base di una
scelta strategica e funzionale dal punto di vista della
valorizzazione del territorio irpino, in quanto si tratta di risorse già
rinomate, oggetto di visita e di studio e risorse “minori” diffuse sul
territorio regionale, che meriterebbero una maggiore attenzione
sotto il profilo di un loro eventuale potenziamento.
Collocare lo svolgimento dei vari eventi/manifestazioni in siti di
notevole valenza culturale e/o naturale, significa dunque agire per
la valorizzazione del sito stesso, e implementare il turismo
nazionale e internazionale.
L’evento intitolato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si
propone come un’iniziativa tesa ad esaltare la storia delle
tradizioni popolari, quindi locali. Pertanto, il legame di questo
aspetti:
5.1)
Ricettività
grande evento con il territorio di riferimento rappresenta la chiave
del suo successo. L’evento rende manifesto il suo attaccamento
al territorio attraverso la riproposizione delle festività religiose e
civili che da sempre fanno parte della memoria storica di questi
luoghi; la presentazione dei prodotti tipici eno-gastronomici che
sono espressione della cultura materiale del territorio, di cui
definiscono l’identità storica in maniera unica e la promozione di
attività sportive all’aperto per valorizzare il paesaggio irpino.
Le peculiarità dei luoghi facenti parte dell’unione dei Comuni qui
presentata emerge sia dal punto di vista della produzione
agricola, che avviene in loco da parte di aziende agricole di
piccole dimensioni, e spesso a conduzione familiare, sia dal punto
di vista culinario, espressione, quest’ultima, della tradizione
antica. La qualità dei prodotti eno-gastronomici proposti deriva dal
legame di essi con il territorio di pertinenza: varietà autoctone che
si sviluppano grazie al forte collegamento con le caratteristiche
climatiche tipiche di questi luoghi. Ad esprimere la cultura
materiale del territorio sarà anche l’artigianato, con l’esposizione
di manufatti di elevata qualità che raccontano i mestieri e i saperi
di una volta.
Il meccanismo qui proposto, ovvero un percorso mirato, guidato e
tematicamente unico, dona finalmente lo strumento
per
conoscere e fruire le attrattive turistiche e culturali dell’alta Irpinia
e dell’area circostante, mediante un’offerta e l’elargizione di un
servizio chiaramente più dinamico, che consenta l’apertura e la
promozione di beni, luoghi e manifestazioni che sono rimasti per
troppo tempo sottovalutati o addirittura
sconosciuti.
La
multiformità dell’offerta
si accompagna, dunque, all’ampia
diffusione sul territorio regionale e nazionale di riferimento,
attraverso la contaminazione tra arte, cultura, storia ed ambiente.
E’ ormai più che accreditato che il “mercato” dei servizi culturali
vede una stretta interdipendenza fra lato dell’offerta e lato della
domanda, con effetti che potremmo definire di causa-azione
reciproca, in questo caso, la “causa-azione reciproca” si realizza
proprio grazie al consumo da parte dell’utente della nostra offerta
culturale-turistica, ciò determina un’apertura non più quindi,
limitata ai paesi limitrofi, ma livello nazionale e anche
internazionale. Non investire
nella
domanda porta
necessariamente all’instaurazione di percorsi caratterizzati da
stagnazione del mercato e da scarsa innovazione l’offerta non
risulterebbe quindi il motore principale dello sviluppo, in
conseguenza della natura dei beni e dei servizi offerti, il cui
consumo necessita di elevate componenti di capitale umano e di
informazione. Oggi il mercato nazionale e quello internazionale è
più che mai volto all’incentivazione dell’offerta turistica, mediante
azioni sistematiche di fruizione culturale. riconoscendo in tali
azioni aspetti determinanti per l’accrescimento effettivo di un
territorio. Da un’indagine campione condotta direttamente sul
territorio dei Comuni di riferimento attraverso l’analisi delle
strutture ricettive presenti, risulta che in media la capacità di posti
letto riferita a ogni singolo ente aderente al Protocollo e
partecipante al grande progetto Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e
tradizione”, risulta essere di 40 ca. posti letto/comune. Lo
svolgimento degli eventi si snoda nel corso di ben nove mesi;
pertanto si prevede che i flussi turistici saranno egualmente
ripartiti.
5.2)
Attenzione all’ambiente
La nostra Terra è più piccola di quanto possiamo pensare: ogni
nazione, ogni popolo, ogni persona deve porsi coscientemente un
limite allo spreco delle risorse e all’inquinamento. Perciò, per
prima cosa dobbiamo cercare tutti di produrre una minore quantità
di rifiuti. Poi dobbiamo cercare di separare al meglio quelli che
produciamo, per limitare la crescita delle enormi discariche e
recuperare le materie prime di cui si compongono. Le operazioni
di riciclo sono costose e possono dare buoni frutti, e limitare
l’impatto ecologico dei rifiuti, solo se tutti noi ci sforziamo di
separare correttamente i nostri rifiuti evitando che finiscano per
alimentare le discariche. Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti
riempiono le discariche del mondo, ed ogni anno se ne aprono di
nuove, inquinando per sempre migliaia di ettari della nostra terra.
I rifiuti ben differenziati possono invece essere avviati agli impianti
di trattamento che permettono di recuperare molti materiali, col
duplice vantaggio di non immettere sostanze inquinanti
nell’ambiente e risparmiare materie prime (legno, minerali,
petrolio) sempre più rare e costose.
Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di
raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede, per ogni tipologia di
rifiuto, una prima selezione da parte dei cittadini e si diversifica
dalla raccolta indifferenziata in uso sino a pochi anni fa. Scopo
finale delle norme nazionali e regionali in materia di rifiuti è di
ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da
portare in discarica o da trattare con inceneritori o
termovalorizzatori,
e,
contemporaneamente,
recuperare,
mediante il riciclaggio dei rifiuti, tutte le materie prime riutilizzabili,
che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento.
Percentuale di raccolta differenziata dei comuni coinvolti
nell’evento
“Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”
Comune di Avellino
Comune di Candida
Comune di Capriglia Irpina
Comune Chiusano Di San Domenico
Comune di Lapio
Comune di Pratola Serra
Comune di Torre Le Nocelle
Comune di Tufo
Servizi dedicati ai fruitori
5.3)
dell’iniziativa
100%
57,8%
68%
76,82%
54,90%
61%
58,91%
66%
I Comuni aderenti al progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e
tradizioni””, per rispondere alle esigenze dei potenziali turisti, si
propongono di attivare dei servizi specifici, ovvero: allestimento di
info-points, itinerari guidati e servizi navetta per
“accompagnare”, nel viaggio i turisti e permettere loro di vivere
l’evento a 360° gradi. Gli info-points saranno allestiti per creare
una «rete» di informazione che funga da punto di riferimento per i
turisti al fine di muoversi nei territori coinvolti al progetto “Terre
dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni Al fine di indirizzare i turisti, si
propongono dei Percorsi tematici che collegano i Comuni tra
loro, ne raccontano l’antica storia e i prodotti tipici:
“Greco di Tufo”: Il Vino Greco di Tufo è un bianco DOCG di alto
pregio, noto in Italia e all'estero. Questo vino è prodotto con uve
provenienti da vigneti situati in una limitata zona dell'Irpinia,
comprendente il Comune di Tufo, da cui il vino prende parte del
nome. Il vino è prodotto con le uve del vitigno Greco
corrispondente all'Aminea Gemina cui faceva riferimento lo
storico Columella. Questo vitigno originario della Tessaglia fu
importato in Campania dai Pelasgi, che ne diffusero la
coltivazione prima nella provincia di Napoli, sulle pendici del
Vesuvio, e successivamente in alcune zone della provincia di
Avellino, in particolare Tufo, il cui terreno ricco di zolfo ed altri
minerali risultò adatto alla coltivazione di un tale vitigno. Ogni
anno in settembre ha luogo a Tufo il TUFO GRECO FESTIVAL. In
tale occasione migliaia di persone hanno una ulteriore occasione
di apprezzare i pregi di questo vino accompagnandolo a piatti
della tradizione locale.
Il “Fiano di Avellino”, è uno dei più pregiati bianchi d’Italia e
quindi del mercato internazionale. Il più antico documento sul
Fiano risale alla prima metà del XIII secolo, allorquando
l’imperatore Federico II ordinò per la sua corte “tre salme” di
questo vino. Proprio Lapio si affermò gradatamente come uno dei
centri propulsori del Fiano, e i lapiani divennero commercianti del
prodotto. Anche i Filangieri, signori di Lapio, potevano vantare il
possesso di alcuni ottimi vigneti di Fiano.
Il Fiano prodotto a lapio era uno spumante quasi dolce, da
consumarsi soprattutto a Natale e nelle principali festività di
primavera. Oggi è conosciuto come un secco raffinato, la Pro
Loco lapiana ha promosso molte manifestazioni come “ALLA
CORTE DEI FILANGIERI” con lo scopo di sviluppare il turismo
valorizzando i beni che il territorio irpino offre.
“Formaggi d’ Irpinia”: Questo percorso consentirà di assaporare
un’altra delle eccellenze irpine: Potrà sembrare un paradosso,
eppure in alcuni dei Comuni coinvolti, Candida, nell’evento “Terre
dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni” si produce questo tipo di
formaggio di origine calabrese.
Al fine di valorizzazione il territorio insieme ai suoi usi e costumi,
si propongono degli itinerari turistici. Lo scopo sotteso a questa
grande iniziativa è quello di creare dei flussi turistici regionali,
interregionali, nazionali ed esteri. Conoscere il territorio attraverso
eventi
culturali e visite guidate per ammirare opere
architettoniche e decorazioni pittoriche; eventi sportivi: gare di
ciclismo, podistiche e altri sport svolti per la maggioranza sui
Monti Picentini, al fine di conoscere e promuovere il paesaggio.
6)
Palinsesto e programma
dettagliato
Il progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizioni”, è il racconto
della viva cultura popolare e locale dell’Irpinia, attraverso itinerari,
eventi e sapori, con l’accoglienza e le emozioni di una terra che
svela lentamente la sua speciale anima. Una terra molto viva,
costituita da colline e profonde valli, ricca di fiumi lungo i quali
sono sorti diversi centri urbani, oggi l'Irpinia offre al turista un
patrimonio naturalistico e artistico di forte suggestione che ne
rende unica la visita. Ancora ancorata alle vecchie tradizioni della
civiltà contadina e non solo, essa vanta un ricco e variegato
patrimonio demo-etno-antropologico, oltre che storico e religioso.
La manifestazione intitolata “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e
tradizioni” si svolgerà dal 01/06/2014 al 31/01/2015 e vedrà
coinvolto una parte del
territorio avellinese. Il progetto
denominato “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione” si basa
sulla promozione dei prodotti locali e la valorizzazione dei beni
culturali e naturali del territorio. Inoltre i comuni aderenti a tale
progetto hanno fatto in modo che si creasse un legame tra i vari
siti al fine di ricostruire la storia e le tradizioni. Sono individuati sul
territorio dei comuni aderenti all’iniziativa dei luoghi con una
valenza storica, artistica e culturale, nei quali saranno ospitate
forme di espressione artistica teatrale, musicale e sportiva. Il
progetto prevede delle attività, in quei periodi dell’anno,
caratterizzati da un forte senso comune di festa e dal turismo
come nel periodo estivo e natalizio. Il progetto prevede dei
percorsi tematici, sportivi estivi e natalizi che coinvolgeranno
diversi comuni suddivisi per tre tipologie di temi fondamentali:
Escursioni, giochi ed eventi sportivi nel territorio irpino;
la rappresentazione di opere teatrali attinenti al tema del natale e
rievocazioni storiche; la realizzazione di mostre, giornate di studio
sulla tradizione del natale e sulle sue origini;
e rappresentazioni natalizie dei presepi viventi con esposizioni e
mostre di relative opere presepiali,
la realizzazione di concerti natalizi nel rigoroso rispetto delle
tradizioni musicali e strumentali del natale, con percorsi storicoartistici all’interno di strutture come chiese o musei di interesse
locale e la realizzazione di convegni scientifici che prenderanno
ad oggetto lo studio antropologico delle società del Sud Italia. A
questo è da aggiungere che nei comuni coinvolti saranno
implementate delle attività che già sono presenti sui territori e che
caratterizzano storicamente ed antropologicamente le tradizioni
locali. Ad esempio; la festa delle “Luminarie” a Lapio, grandi falò
verranno accesi in ogni quartiere al passaggio della processione
di Santa Caterina d’Alessandria; a Pratola Serra “Puozzi Passà
Pa' Pratola”, rassegna di musica popolare organizzata dalla ProLoco e i Pratola Folkm; in alcuni Comuni come quelli di Candida
e Lapio verranno realizzate rievocazioni storiche inerenti alla
dominazione della famiglia dei Filangieri; eventi e mercatini
natalizi si svolgeranno in tutti i comuni, ma in modo caratteristico
e suggestivo in alcuni, come a Candida. Capriglia Irpina
organizzerà la “Festa della Vendemmia” con mostra fotografica.
DAL 13 AL 15 GIUGNO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA
Si svolgerà la “settimana dello sport”, a cui vi parteciperanno più
di 800 bambini provenienti anche dai comuni limitrofi del territorio
irpino. L’evento si aprirà con la sfilata degli atleti, degli
schermatori e dei ciclisti dopodiché si aprirà la gara di atletica,
scherma, ciclismo e percorsi misti.
14-15 , GIUGNO 2014 COMUNE AVELLINO
Due giornate da trascorrere nel centro storico di Avellino. Saranno
svolte visite guidate nei punti di maggior interesse storicoartistico. L’itinerario sarà arricchito da piccole performance teatrali
che si svolgeranno lungo le strade principali e dalla degustazione
di prodotti tipici locali, dal cibo al vino, grazie all’allestimento di
stand lungo il percorso indicato.
1-13 LUGLIO 2014, COMUNE DI PRATOLA SERRA
VI edizione dell’ evento “Puozzi passà p’a Pratola”, rassegna di
musica popolare organizzata dalla Pro Loco e i Pratola Folk, con il
patrocinio dei Comune di Pratola Serra della Regione Campania e
l’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia).
“Puozzi Passà P'a Pratola", è una festa che trae ispirazione da
un vecchio detto popolare ispirato dal fatto che in passato dalla
strada principale di Pratola si raggiungeva il carcere borbonico di
Montefusco, e quindi passare per quella strada era considerato
una sfortuna. Orlando Marano, fondatore dello storico gruppo dei
’Pratola Folk’, insieme al suo ricco staff, regalerà un repertorio
musicale popolare per gli appassionati di questo genere e
apprezzato da tutte le generazioni e fonte di sinergia tra passato,
presente e futuro, giovani e adulti. Alla musica saranno allestiti
lungo il corso Vittorio Emanuele degli stand con prodotti tipici, in
questo modo la gente tra danze e colori potrà soddisfare anche il
palato con cibi e bevande.
12 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO
Nell’ottica della promozione territoriale, sarà svolto un convegno
sul territorio e sugli sport montani. Argomento integrato allo sport
sarà la dieta da associare all’attività fisica al fine di seguire un
regime di vita salutare. Interverranno nel convegno esperti
sportivi, giovani laureati in scienze motorie e nutrizionisti.
13 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO
Gara podistica lungo i sentieri sterrati del parco dei Monti Picentini
sulla distanza di 10 Km inserita nel campionato nazionale FCI.
Luoghi, percorsi, angoli del territorio montano dell’Irpinia da
conoscere ed esplorare attraverso una serie di itinerari da
percorrere a piedi, a contatto con la natura.
Premiazioni degli atleti con cestini contenenti prodotti tipici e
grande festa con degustazione di piatti tipici.
13-14 LUGLIO 2014, COMUNE DI TORRE LE NOCELLE
III edizione della “Notte dei Sapori” manifestazione
enogastronomica, durante la quale le persone potranno
assaporare i piatti veri di una volta: i fusilli al ragù, la carne di
maiale con peperoni, il caciocavallo all’impiccato, quest’anno con
la variante della grattata di tartufo fresco di Bagnoli Irpino, la
zuppa di fagioli ai funghi porcini saranno i principi di una corte
gastronomica che comprende anche specialità alla brace, come la
salsiccia, e specialità di pesce coma la frittura di “paranza”.
Tutto il menù sarà accompagnato dagli ottimi vini prodotti in
azienda vitivinicole che rappresentano al meglio tutte le
potenzialità enologiche del nostro territorio. Una festa che
valorizza ed esalta le eccellenze enogastronomiche dell’Irpinia.
Gli stand e apriranno alle ore 19,30 circa e l'ingresso è gratuito.
Durante le serate della manifestazione si alterneranno vari
complessi di musica popolare.
19-20 LUGLIO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA
“Microfono d’argento Capriglia Music Festival”, un appuntamento
imperdibile per tutti gli enoappassionati che, per due giorni,
potranno ad arte, musica e gastronomia d'eccellenza. Tutto
questo a Capriglia irpina, evento promosso dal Comune di
Capriglia Irpina di grande importanza anche sotto il profilo della
rappresentatività territoriale: la piena valorizzazione dell'area e
coinvolge anche altri Comuni, che saranno presenti con i simboli
dei loro territori nella suggestiva "Sfilata dei Comuni". Non a caso
il tema intesa come unione territoriale, coesione tra comuni e aree
con l'obiettivo comune di valorizzare un patrimonio eccezionale
come l'agroalimentare d'eccellenza.
27 LUGLIO 2014, COMUNE DI CHIUSANO DI SAN DOMENICO
X Cross, evento sportivo che prevede una Gara ciclistica lungo i
sentieri sterrati del parco dei Monti Picentini sulla distanza di 26
Km inserita nel campionato nazionale FCI. Premiazioni degli atleti
con cestini contenenti prodotti tipici della nostra terra e grande
festa con degustazione di piatti tipici del nostro territorio.
1-3 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO
La Pro Loco Lapiana promuove l’evento “Alla Corte dei Filangieri”
IV edizione, che prevede un programma tra arte e cultura
popolare, racconti, teatro, cinema, vino e ricette. Giorno 1
L’inaugurazione della manifestazione avverrà in piazza, alla
presenza delle massime autorità e sarà allietata da balli
tradizionali e da menestrelli, che canteranno ballate ed
illustreranno gli eventi storici o le tradizioni di Lapio al tempo del
regno di Napoli. Per l’occasione sarà realizzato un percorso
guidato che, partendo dalla Porta della Terra, si inoltrerà nei vicoli
e piazze dove saranno allestiti stand, curati da decine di aziende
produttrici del vino Fiano doc-g (Colli di Lapio, Rocca del Principe,
Cantina Romano Nicola, Filadoro, Feudo Apiano e Tenuta Scuotto,
Femia), del miele e di altri prodotti tipici come: zuppa e' puorco,
mugliatielli, cecatielli co a' menta, frittole, mugliatielli, laghene e
ciceri, fagioli e cotiche, tomacelle, braciolette di cotica, pane cotto
in forno a legna e tanti altri piatti lapiani; tra le tante novità, vi
saranno proposti: il sorbetto al Fiano e la Fiangria. Il visitatore
sarà accolto da un’ambientazione che richiama i secoli interessati
all’evento e nel pieno rispetto delle caratteristiche architettoniche
locali, attraverso l’utilizzo di materiali consoni, come avveniva
all’epoca, legno, lanterne, torce, ecc. Delle guide condurranno il
visitatore a sostare nelle zone di pregio artistico, architettonico o
ambientale; la giornata si concluderà con uno spettacolo teatrale
in piazza. Giorno 2 resta invariato, ma il percorso del visitatore
sarà arricchito dalla presenza di artisti di strada, giocolieri,
funaboli, mangiafuoco provenienti dalle diverse dell’ex Regno di
Napoli e da paesi a suo tempo collegati con la famiglia dei
Filangieri: saranno riproposti anche brani musicali etnici e
saranno gruppi musicali e folcloristici. Giorno 3 prevede un inizio
dal mattino con attrattive più “domenicali” per la presenza dei
bambini. si faranno giungere cavalli da poni addobbati, con i
propri fantini anch’essi in costume dell’epoca, per allietare il
percorso per i più piccini. Per l’occasione saranno riproposti dai
cantastorie racconti, proverbi e canzoni popolari dell’epoca.
8-9-10 AGOSTO 2014, COMUNE DI CANDIDA
“In nostris felicibus Castris… Storia, Luoghi, Sapori e Arti Antiche”
è un evento che si svolgerà nel Comune di Candida nel mese di
Agosto. Il titolo prende spunto proprio dall’omonimo documento
“In Nostris Felicibus Castris contra Terram Candidae…“ (1440
giugno 16 - Arch. Tocco di Montemiletto) , sottoscritto e firmato a
Candida dal Re Alfonso V d’Aragona, il Magnanimo, il 16 giugno
1440, dove sostò col suo esercito per ricevere l’atto di
sottomissione dei Baroni del luogo, durante la sua avanzata verso
la definitiva conquista del Regno di Napoli…
Su tale titolo fa riferimento la manifestazione che si basa sulla
rievocazione storica, un viaggio alternativo su un lembo di terra
dell’Irpinia, attraverso il racconto e soprattutto la scenografica
“messa in scena” di una incredibile e importante vicenda storica,
che noi chiameremo “La Filangeria”, perché direttamente
collegata nel suo drammatico epilogo alla regia risoluzione della
celebre “Prammatica Filangeria”, emanata nel 1418 dalla regina
Giovanna II d’Angiò, detta “la Pazza”, che sarà fondamentale per
le sorti future del “Feudum Candidae”. durante questo viaggio a
ritroso, il turista potrà conoscere il paesaggio naturale e
architettonico legati alla storia di Candida e tra canti e balli
gustare i prodotti locali serviti negli stand.
15 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO
“Ferragosto lapiano”, è uno dei periodi dell’anno più attesi e a
Lapio è una vera e propria tradizione. In questa occasione sarà
possibile degustare i piatti tipici del territorio ascoltando buona
musica.
21-22 AGOSTO 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA
In occasione della manifestazione “Pizza al Borgo” che si terrà il
21 e 22 agosto 2014, sarà allestita una mostra fotografica sul
paesaggio caprigliese, di ieri e di oggi, e sulle le persone.
Invitiamo tutti a contribuire a questa iniziativa inviando foto di
ricordi del passato, culture e tradizioni di un tempo che oggi
possono costituire un prezioso patrimonio per le nuove
generazioni. Il fotografo Armando Guerriero curerà questa
iniziativa; lo scopo è quello di costruire un vero e proprio “archivio
della memoria” digitalizzando foto e materiali di un tempo.
30-31 AGOSTO 2014, COMUNE DI LAPIO
“A Juorno Luce”. Due giorni all’insegna del divertimento,
l’evento gestito dal Forum Comunale dei Giovani, ha come
obiettivo proprio quello di coinvolgere le giovani generazioni per la
promozione del territorio aumentando la loro consapevolezza per
le risorse esistenti. Durante l’evento si terrà un convegno sulle
problematiche giovanili e sui cambiamenti della famiglia negli
ultimi anni.
30-3 AGOSTO 2014, COMUNE DI AVELLINO
Presso la Casina del Principe si svolgeranno una serie di eventi
culturali e musicali. VI Edizione del Festival di musica. All’interno
di questa iniziativa sono previsti concerti, workshop, seminari e
videoproiezioni inerenti alla storia e all’arte locale.
5-6-7 SETTEMBRE 2014, COMUNE DI TUFO
31° edizione del Tufo Greco Festival, che si aprirà con il taglio
del nastro, organizzato dal Comune di Tufo e la Pro Loco.
Saranno allestiti degli stand di legno assegnati ad alcune aziende
vinicole del territorio che producono il Greco di Tufo. Lo scenario
del borgo di impianto medievale, offre una naturale scenografia
nella quale si potrà degustare il vino prodotto, proveniente dal
vitigno della Tessaglia, così come narra la leggenda e cucine
tipiche locali
che prepareranno piatti prelibati (caciocavallo
impiccato, salsiccia e papaccelle, porchetta, funghi e tartufi).
Protagonista sarà anche la musica etno-popolare, folk e disco
disco-dance.
6-7 SETTEMBRE 2014 COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA
"Festa dei Prodotti Tipici". Alla manifestazione protagonisti
saranno i prodotti tipici della zona rappresentati dai vari espositori
che ne offriranno inoltre degustazioni. Attesa è la sagra dello
gnocco, evento è stato organizzato dalla Proloco Concordia di
Capriglia Irpina. Si esibiranno sul palco i NapolitanArt a ritmo di
tarantella, pizzicata e tammorra. Da contorno alla manifestazione
si potranno gustare specialità culinarie come gli gnocchi al sugo,
la jonda alla brace, fusilli al sugo oltre a panini, patatine e dolci.
14-15 , SETTEMBRE 2014 COMUNE AVELLINO
“Festa dei Lettori”, presso Villa Amendola che coinvolgerà tutti i
presidi del libro sparsi sul territorio nazionale. Villa Amendola è
destinata a diventare un polo culturale civico, dove verrà trasferita
la biblioteca comunale.
10-11-12 OTTOBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA
Festa della Vendemmia e Giornata del Ringraziamento. Una
iniziativa del Comitato festa della Vendemmia, Patrocinata dal
Comune di Capriglia. Il programma prevede:
10 -11 OTTOBRE
ore 9:30 Piazza Municipio - incontro con la Scuola Elementare di
Capriglia Irpina Sala Civica – Visita alla mostra fotografica “Come
Eravamo” e proiezione del documentario “La Vendemmia ieri e
oggi” … e per la gioia dei piccoli “il mago del pallone” Marco Zollo;
Ore 17:00 Sala Civica Piazza Municipio- Come promuovere un
territorio vitivinicolo”. Convegno promosso dal Comitato;
Ore 20:00 Via Roma – percorso enogastronomico con piatti tipici
e intrattenimento musicale con Jamm’ annanz’;
12 OTTOBRE
Ore 10:00 Piazza Municipio – Benedizione degli attrezzi e mezzi
agricoli:
Ore 13:30 Pranzo Sociale promosso dal Comitato (su
prenotazione) con intervento musicale di Paolo De Vito.
8-9-10-11 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA.
La "Festa dell' albero" attività di promozione per la salvaguardia
della natura. L’artista Giovanni Spiniello, con la creazione di alberi
di carta e giochi, educa i giovani ad avere rispetto e amore per la
natura.
DAL 15 NOVEMBRE 2014 AL 6 GENNAIO 2015, COMUNE DI
AVELLINO “Mercatino di Natale”, manifestazione che coinvolge il
centro cittadino intende promuovere le eccellenze gastronomiche
e l'artigianato irpino. Anche quest'anno saranno allestiti gli spazi
espositivi nelle casette in legno di abete messe a disposizione dal
Comune. Sarà realizzato un vero e proprio villaggio nei pressi
della Villa Comunale e lungo il Corso Vittorio Emanuele.
Particolare risalto sarà dato anche ai prodotti artigianali tipici
dell'Irpinia e non solo: castagne, funghi, formaggi, vini, olio, dolci
tradizionali, miele e derivati, marmellate ma anche merletti e pizzi,
sculture in legno e ceramiche, presepi e addobbi particolari per
l'albero.
25 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI TORRE LE NOCELLE.
XXI edizione della sagra della “Pizza Chiena”, la cui ricetta viene
tramandata da generazioni, ha come ingredienti principali uova,
formaggio fresco, salame artigianale e pasta usata per la
preparazione del pane. Ma il segreto, oltre al meticoloso dosaggio
degli ingredienti, risiede nella cottura della Pizza Chiena, che
avviene negli antichi forni a legna, dove viene adagiata
direttamente sul suolo del forno, senza l’ausilio di teglie o vassoi
d’acciao. Si potranno gustare anche fusilli alla torrese, fagiolata
con le cotiche, carne di maiale e peperoni, arrosto di maiale alla
brace, salsiccia alla brace, patatine. L’intero menù sarà
accompagnato dal superbo aglianico irpino e da ottima birra alla
spina. Per quanto riguarda l’intrattenimento, la tre giorni sarà
allietata da complessi dal vivo di musica popolare, liscio e latinoamericana. Inoltre, in caso di maltempo, le pietanze potranno
essere consumate sotto una tensostruttura coperta. Un week end
completamente dedicato al gusto ed alla buona musica.
25 NOVEMBRE 2014, COMUNE DI LAPIO. La Comunità di Lapio
festeggia nelle strade il giorno di Santa Caterina un rito
plurisecolare: la festa delle “Lumanerie”, grandi falò accesi in ogni
quartiere al passaggio della processione di Santa Caterina
d’Alessandria. Il culto della Santa risale ai nobili Filangieri che
avevano una particolare tradizione per la Martire. Si intende
valorizzare questa festività inserendo nel programma gruppi
musicali, saltimbanchi, giocolieri, oltre che attraverso anche una
degustazione di prodotti tipici. Particolare importanza sarà data
all’attività di promozione e di comunicazione attraverso l’utilizzo
sinergico dei diversi media. Non mancherà un dibattito dove si
discuterà della tradizione che ha radici antichissime con esperti e
storici.
1 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. Apertura ufficiale
della manifestazione “CANDIDAmente ….Natale”.
8 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. Centro Storico
accensione albero di luci e luminarie, con visite alla scoperta dei
due castelli del Comune; spettacoli e performance di artisti di
strada che si svolgeranno nelle zone storiche della città, così da
creare un’atmosfera suggestiva per il visitatore. Un’onda di luci
argentate che attraversa tutta la città. Il corso si illumina a festa
per il Natale e torna il mercatino dei i prodotti locali e nazionali.
Non poteva mancare l’aspetto Sacro in questo giorno che
prevede la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di santa
Maria Assunta in onore della Vergine Immacolata.
14, 31 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA. “Natale di
Borgo” manifestazione che si svolge da diversi anni con discreto
successo, in collaborazione con la “Pro-Loco”, “ La Parrocchia”
“Le Scuole Locali”, tramite l’organizzazione di: mostre, esposizioni
di presepi, degustazione di prodotti tipici, in particolare natalizi,
concerto “Voci di Natale”, rappresentazione della Natività,
esibizione di Gruppi di Musica Popolare si pone tra le finalità
quella di incrementare le correnti turistiche nelle aree interne
valorizzando gli elementi religiosi, storici, ambientali, naturalistici,
agroalimentari, che caratterizzano il territorio del Comune di
Candida. Nelle tre serate le strade del borgo di Candida saranno
impreziosite da decori e scene che caleranno il paese in una
suggestive atmosfera natalizia.
20 DICEMBRE 2014 - 6 GENNAIO 2015, COMUNE DI LAPIO.
“Festività Natalizie”, un evento tra i più importanti dell’anno e il
Comune intende valorizzare questo periodo. Un cartellone di
eventi creato per le festività natalizie per scoprire, tra innovazione
e tradizione, i propri luoghi attraverso un programma unico e di
qualità: ospitando spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali,
laboratori d’arte presepiale e culinaria, ma anche giocolieri,
funamboli, elfi e cantastorie.
20-21 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA.
Capriglia Winter Sport Village (villaggio sportivo invernale con pista di
pattinaggio sul giaccio allestita nella Piazza principale del Comune) 8,
22, 29 tradizionali concerti di musica classica natalizia nelle
Chiese di Capriglia e SanFelice 15, 28 tombolata natalizia.
20 DICEMBRE 2014 AL 6 GENNAIO 2014, COMUNE DI
PRATOLA SERRA
“Da Natale alla Befana”, come ogni anno si ripete il tradizionale
appuntamento Natalizio, organizzato dal Comune di Pratola Serra
in collaborazione con la Pro-Loco, Associazione culturale
“Ngoppa a
Masserie”. Il programma prevede tanti eventi,
spettacoli e manifestazioni che si svolgeranno lungo tutto il
territorio comunale, per allietare le giornate delle festività natalizie
all’insegna della tradizione e dello stare insieme, sia per i grandi
che per i più piccoli.
24 DICEMBRE 2014, COMUNE DI CANDIDA
Si organizzerà la “festa” da sempre conosciuta in Paese, e
tramandata da secoli da generazione in generazione:
il
“Focarone”. La sera della vigilia di Natale, come da tradizione
secolare, si darà fuoco alla grande catasta di legna ammassata
nei giorni immediatamente precedenti in Piazza dei Martiri
davanti alla Chiesa Madre, e costituita soprattutto da grandi ceppi
di castagni (si appiccia o focarone).
5-6 GENNAIO 2015, COMUNE DI CAPRIGLIA IRPINA.
Tradizionale concerto dell’epifania, Befana in piazza con i
bambini.
Il cast artistico prevede la presenza dei seguenti gruppi musicali
affermati sia a livello nazionale che internazionale:
-
7)
Cast artistico
-
Nicola e la sua fisarmonica;
Orchestra del Summer Festival di Dubrovnik;
Rondò Veneziano;
Gruppo vocale Armonioso Incanto;
Rea/Pietropaoli/Rabbia TRIO;
Valerio Ricciardelli & KlezBand (World Musicmediterranea);
Paranza ro Lione (tammurriate e tarantelle);
Pulcinella e Giangurgolo (teatro popolare campano e
calabrese);
Cunservamara (Pizziche salentine);
Daskhim (Abreche calabrese);
Tarantella
monte
maranese
(Campania);
Gli Ami della Tarantella di Paternopoli (Campania);
Amarimai (Basilicata);
Tarantella calabrese (Calabria);
Aranira Group (Lazio- Ciociaria);
Tamburi Batugada brasiliana (International);
Senegal Tribal (International) Adam Coly Jambè,
Abdulaye Cissoko Kora;
Orchestra
Piazza
CaricamentoGenova
Italy
(International);
Gnawa di Casablanca Marocco (International);
Beduini di Ingolstadt- Baviera (International);
Orchestra nazionale di Bretagna di Cornamuse, Bombarde
e Tamburi (International);
Mixel Etexecopar &Lugarot (musica tradizionale dei paesi
baschi);
Nour Eddina (Marocco).
Allestimento di cortei storici.
Queste manifestazioni costituiscono, accanto alla rievocazione
puramente storica, anche un’attrattiva turistica e culturale che ben
si inserisce nel progetto “Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e
tradizioni”, in quanto esso ha come tema portante la “scoperta”
della Campania. Sono previste sfilate in costume d’epoca con la
riproposizione delle figure storiche, politiche e culturali
maggiormente rilevanti per la storia del territorio; suggestive
passeggiate di cavalieri in abiti medievali affiancati da bellissime
principesse; spettacoli di sbandieratori, tamburini e giocolieri. Il
tutto sarà scandito dal ritmo dei tamburi e dallo squillo delle
chiarine, in perfetta sintonia con il periodo storico rievocato nei
cortei, che spesso coincide con l’età Medievale.
Attività teatrali, da svolgersi contestualmente agli eventi serali in
programma, a cura del gruppo “Pulcinella e Giangurgolo”, che
mette in scena un teatro popolare dai temi ascrivibili all’antica
cultura campana e calabrese.
Altri gruppi teatrali che potranno intervenire sono:
 Compagnia teatrale Eidos;
 Arteconfigurazioni;
 Novecento Napoletano;
 Giuseppe Ayala;
 Biagio Izzo;
 Lello Pirone;
 Luigi de Filippo;
 Carlo Buccirosso;
 Massimo Dapporto e Benedicta Boccolo;
 Geppy Glejeses, Lello Arena e Marianella Bargilli;
 Hipokrites Teatro Studio;
 L’Associazione Amici di Mù;
 L’Associazione Malatheatre;
 L’Associazione Compagnia del Giullare;
 Co.C.I.S. Coordinamento delle Compagnie Irpine
dello Spettacolo, Associazione Culturale senza
scopo di lucro;
 L’Associazione Culturale A.T.E. arte, teatro, eventi;
 L’Associazione Culturale Von Sacher-Masoch;
 L’Associazione Le Bazarre;
 L’Associazione Chiaradanza;
 L’Associazione Culturale Fanny & Alexander;
 L’Associazione Raffaello Sanzio;
 L’Associazione Culturale Lenz Rifrazioni;
 Studio Plastikart;
 Picc. Società Cooperativa a r.l. Libera Scena
Ensemble;
 Associazione arte in movimento “Studio Danza”;
 Associazione culturale Simposio;
 Teatro di Gluck;
 Michele Paolillo;
 MK;
 Teatro delle Botteghelle;
 Kataklo
Associazione culturale I.A.A.M.
8)
Direttore Artistico/Curatore
scientifico
Direttore Artistico: Armando Marano
Presidente e componente dell’associazione musicale Pratola
Folk, che ha alle spalle 40 anni di musica irpina, con cui ha inciso
3 cd “Pratola Folk live” (2003), “Compari e comparielli” (2006), “è
n’ammuina” (2010). Nel gruppo, oltre a suonare la fisarmonica e
cantare, è il fonico sia live che in sala di registrazione. È
componente da 11 anni della compagnia teatrale “Teatro nel
Teatro” di Pratola Serra con cui ha messo in scena tantissimi
spettacoli d’autore e tanti altri inediti. Nella compagnia oltre al
ruolo di attore si occupa della regia tecnica. Nel 2010 ha
partecipato al corso di cinematografia ad Avellino “Irpinia NUCT
lab” tenuto dalla scuola di cinematografia NUCT di Roma, dove
ha imparato le tecniche di presa diretta. Sempre nel 2010 ha
scritto, diretto e interpretato un lungometraggio dal titolo “un
amore in comune” e ha realizzato insieme al gruppo “Pratola Folk”
la colonna sonora del film. Nel 2011 è stato aiuto regista e fonico
di presa diretta del film “la seconda vita” di Modestino Di Nenna
dove ha avuto l’onore di girare a Roma con il maestro Giancarlo
Giannini. Nel 2012 ha girato, sempre come fonico di presa diretta,
un lungometraggio dal titolo “Video in the World” prodotto dalla
BBFilm. Nel 2013 è stato parte integrante della troupe del film
“Ultima Fermata” di Gianbattista Assanti, dove ha svolto il ruolo di
assistente fonico al fianco di professionisti del settore e ha
interpretato una piccolissima parte insieme ad attori affermati
come: Claudia Cardinale, Sergio Assise, Luca Lionello, Nicola Di
Pinto, Francesca Tasini. Sempre nel 2013 sta girando in Irpinia un
nuovo lavoro del regista Di Nenna “Le meraviglie dell’amore” dove
svolge il ruolo di fonico di presa diretta e dove avrà di nuovo
l’onore di lavorare con un artista affermato che non può essere
svelato anticipatamente. Direttore artistico della 5 rassegne di
musica popolare “ Puozzi passà p’a Pratala” che hanno visto la
partecipazione dei più noti artisti ed interpreti della musica
popolare campana, pugliese, calabrese,
siciliana, laziale
emiliana tra cui: Sancto janni, Marina Bruno, Enrico Capuano, Alla
bua, Tamburellisti di Torre Paduli, Zulù(99 posse), Mascaramiri ,
Briganti di terra d’Otranto , Ghetonia, Cisco, Corepolis,
Compagnia d’altrocanto, Carlo Faiello, Ambrogio Sparagna,
Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea , Opa cupa, Matrimia,
Giuseppe Moffa, Francesco Sossio.
Curatore scientifico: Immacolata Vicinanza
Cronoprogramma fase di produzione
-
9)
Cronoprogramma
dell’evento
-
progetto grafico di promozione
ufficio stampa
stampa materiali
distribuzione materiale
promozionale
promozione media
produzione materiale foto-video
07/06/2014
07/06/2014
10/06/2014
Dal 11/06/2014 al 13/06/2014
Dal 11/06/2014 al 13/06/2014
14/06/2014
Cronoprogramma fase di attuazione
-
selezione forniture
stipula contratti con fornitori e
01/05/2014
06/06/2014
-
artisti
realizzazione eventi
Dal 14/062014 al 31/01/2015
Cronoprogramma fase di monitoraggio e rendicontazione
-
monitoraggio ex ante
monitoraggio in itinere
valutazione finale
rendicontazione
monitoraggio post evento
06/2014
20/102014
12/2014
01/2015
31/012/015
OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE:
 Promuovere la conoscenza dell’evento “Terre dell’Irpinia.
Arte, sapori e tradizione” e di tutte le iniziative previste;
 Rafforzare l’immagine del territorio campano e dell’Irpinia,
sul mercato turistico locale, nazionale ed internazionale;
 Supportare i territori nei processi di apertura al mercato
turistico di qualità;
 Ampliare la tipologia di fruitori dell’offerta turistica dei
territori.
Nelle ultime edizioni dell’evento è stato effettuato uno studio
campione relativo al pubblico che ha partecipato alla
manifestazione, prendendo in analisi i dati relativi a provenienza,
fascia d’età, stili di fruizione culturale e media maggiormente
utilizzati ha condotto alla costruzione di un piano di
comunicazione mirato all’ampliamento del pubblico. L’obiettivo è
quello di accrescere sia la tipologia di spettatori che il loro numero
complessivo, ampliando il target dei possibili fruitori verso un
turismo di qualità.
10)
Piano di comunicazione
dell’evento
Verranno utilizzati strumenti di comunicazione innovativi e
flessibili sia sul piano locale, nazionale, esterocome: sito internet
dell’evento, sia in italiano che in inglese, Social Network
(Facebook,
Youtube,
Twitter,
Foursquare),
attività
di
comunicazione informale e virale (ad es. Flash Mob). Oltre
all’attività di comunicazione sui media classici, si attiveranno delle
iniziative (Below the line) a basso costo ma con forte ricaduta
promozionale/comunicativa dell’evento e del territorio legate a
“Terre dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione”. Sui social network si
darà la possibilità di caricare contenuti audio visivi direttamente
dagli utenti naviganti, di pianificare eventi collaterali tipo flash
mob, saranno previste azioni di direct marketing agli utenti
registrati ai vari social - facebook, forsquare, youtube, twitter e al
sito attraverso la newsletter
Si intende così ottenere una comunicazione efficace ed efficiente,
capillare ed omogenea, utilizzando un budget sostenibile a livello
finanziario.
DESTINATARI:

Scuole;

Studenti;

Turisti/viaggiatori;

Cittadini;

Comunità Locale;

Enti ed istituzioni;

Visitatori occasionali giunti nelle mete turistiche limitrofe i
luoghi della manifestazione;

Appassionati, cultori e studiosi di arte, musica, storia,
teatro, danze varie;

Appassionati e cultori enogastronomici;
ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ:
Le attività di comunicazione
seguenti canali informativi:



vengono realizzate
attraverso i
Conferenza Stampa di presentazione;
Prodotti Editoriali e gadget;
 cartacei
 informatici;
Media Relation;
ATTIVITÀ
Corporate Identity:
Sarà studiata un’immagine coordinata per l’evento con lo studio di
un logo identificativo. Tutti i materiali prodotti rispetteranno
l’immagine coordinata scelta appositamente per l’evento, in modo
da rafforzare nell’immaginario collettivo la manifestazione. Inoltre,
tutti i materiali rispetteranno le “Linee guida d’Informazione e
Pubblicità del PO FESR 2007/2013”, nonché D.D 94 del
23/04/2009.
Conferenza Stampa:
Sarà organizzata, a ridosso dell’evento, una conferenza stampa
di presentazione e lancio della Manifestazione “Terre dell’Irpinia.
Arte, sapori e tradizione.”, a cui prenderanno parte tutti i Sindaci
e/o i loro rappresentanti. Tutta la parte di media relation,
produzione materiali stampa sarà curata dall’ufficio stampa
appositamente costituito per l’occasione.
Materiali Cartellina Stampa:
Comunicato Stampa;
Scheda Evento;
Scheda Comuni e “attrattori”
enogastronomici;
culturali,
storico-artistico,
Inoltre, saranno prodotti:
inviti: si prevede la realizzazione di inviti e relative buste da
lettera, da spedire alle Autorità che sarà d’uopo invitare alla
conferenza;
Materiale editoriale e gadget:
cartaceo
manifesti, poster; si prevede l’utilizzo di manifesti in
formato 70x100cm e poster 6x3m nei quali verranno
esplicitati i messaggi e le risorse legati all’iniziativa in
generale e agli eventi nello specifico; tale doppio formato
di cartelloni si rende necessario sia per la natura
fisiologica del mezzo in sé (possibilità di inserire tipi di
messaggi più dettagliati ed articolati nei manifesti e più
immediati e d’impatto nei poster) e per una copertura più
adeguata e completa della zona geografica di riferimento;
brochure; realizzazione di brochure esplicative dell’evento
e del territorio, da inviare a destinatari adeguatamente
scelti, ma anche come materiale promozionale ed
informativo per i fruitori dei vari eventi previsti nel progetto.
flyer; realizzazione di flyer informativi dell’evento da
distribuire durante l’evento e prima di ogni singola
iniziativa.
informatici
sito web - Sarà creata una pagina, sia in italiano che in
inglese, con l’obiettivo di promuovere gli eventi in
programmi coprendo tutto il territorio nazionale ed estero.
Il sito prevederà una parte dedicata agli eventi e alla
manifestazione nel complesso “Terre dell’Irpinia. Arte,
sapori e tradizione”; una sezione sarà dedicata alla
descrizione del territorio e delle sue attrative “minori”
rispetto ai grandi attrattori storico, culturali regionali; sarà
prevista l’iscrizione ad un servizio di newsletter che invierà
ogni settimana a tutti i registrati gli eventi in programma.
Pagine Social Network dedicate all’evento. Saranno
attivate e gestite delle pagine sui social network,
Facebook, Twitter, Forsquare, Youtube, con i quali
diffondere rumours e news sugli eventi. Sui social network
si darà la possibilità di caricare contenuti audio visivi
direttamente dagli utenti naviganti, di pianificare eventi
collaterali tipo flash mob, ed inoltre saranno previste azioni
di direct marketing agli utenti registrati ai vari social facebook, forsquare, youtube, twitter e al sito attraverso la
newsletter.
Newsletter -redazione ed invio di newsletter elettronica da
inviare a cadenza regolare agli iscritti alla mailing list del
sito web, per comunicare tempestivamente tutte le
iniziative in merito alla manifestazione.
Gadget: adeguatamente personalizzati con il logo del progetto, tshirt, sacche in cotone, segnalibri, da elargire gratuitamente ai
visitatori, avranno una forte componente promozionale per il
progetto stesso;
Media Relation:
Ufficio stampa
Sarà attivato un ufficio stampa dedicato all’evento che provvederà
alla realizzazione di una campagna di pubbliche relazioni. L’ufficio
stampa si farà carico di organizzare la conferenza stampa di
presentazione dell’evento, di provvedere all’ invio dei comunicati
stampa e materiale informativo descrittivo dell’iniziativa alle
testate giornalistiche di tutta la Campania. Si occuperà di
pianificare interviste con gli esponenti di rilievo e collaborerà alla
realizzazione di servizio dedicato per i passaggi tv. Collaborerà
alla realizzazione di materiale informativo, destinato agli organi di
informazione e ai turisti/fruitori dell’iniziativa. Inoltre, curerà la
rassegna stampa di tutta la manifestazione.
PIANO MEDIA
Le emittenti radiofoniche e televisive scelte andranno a
pubblicizzare l’evento in tutta la Campania, mentre i quotidiani
copriranno solo l’area delle provincia di Avellino.
Televisione
Uno spot pubblicitario di 30’’ sarà trasmesso sulle emittenti Irpinia
TV - Tesori d’Irpinia in HD- e Campania 1, la prima copre la
Provincia di Avellino, la seconda tutta la Campania. Lo spot sarà
mandato in onda all’interno dei telegiornali, quando si registra il
numero più alto di telespettatori, per i sette giorni che
precederanno l’evento, quattro volte al giorno (due TG più due
repliche). Saranno coinvolti media di diffusione nazionale, oltre
che locali e interregionali.
Radio
Lo spot radiofonico sarà trasmesso da Radio Punto Nuovo, che
copre tutta la Regione Campania, sempre nei sette giorni
antecedenti l’evento e con una cadenza giornaliera di dieci
passaggi.
Quotidiani
Il banner promozionale del progetto Terre dell’Irpinia. Arte, sapori
e tradizione sarà stampato a colori sui due quotidiani più letti nella
provincia di Avellino, vale a dire Ottopagine e Il Corriere di
Avellino. Sarà presente sui due quotidiani per i sette giorni prima
dell’evento. Testate giornalistiche nazionali (ad es. Repubblica,
Denaro, Corriere della Sera) citeranno l’evento con una tempistica
appropriata alla promozione, nonché recensioni ad evento
terminato. Saranno create pubblicità tabellari riportanti messaggi
istituzionali riferiti all’iniziativa e/o riferiti agli eventi previsti nel
programma del presente progetto.
Sito web e Banner pubblicitari - i rilievi statistici ci presentano
una realtà nella quale un’ampia percentuale dei target individuati
utilizza internet e per tale motivo si è pensato di veicolare le
caratteristiche dell’iniziativa attraverso tale mezzo, prevedendo
banner pubblicitari su determinati portali e siti (istituzionali, di
informazione, generalisti, specializzati nel settore, ecc.) individuati
ad hoc, nonché la realizzazione di un sito web dedicato all’evento
da aggiornare, con le ultime novità relative al progetto, i possibili
fruitorik; altrettanto importante è considerato il ricorso ai principali
Social Network, con i quali diffondere rumours e news sugli eventi
rientranti nel progetto;
RISORSE PREVISTE
Per tale finalità sarà necessario implementare quattro figure
professionali che siano in grado di mettere in pratica e monitorare
tutte le attività previste dal progetto. In particolare si individuano:
- n. 1 coordinatore delle attività che avrà il compito di
coordinare le attività ma anche le altre figure professionali
impiegate nel progetto;
- n. 1 esperto in marketing e comunicazione che avrà il
compito di pianificare e monitorare tutti gli aspetti legati
alla comunicazione del progetto e degli eventi, realizzando
un’adeguata pubblicizzazione delle attività inerenti il
-
presente progetto;
n.2 addetti ufficio stampa che avranno il compito di
redigere e veicolare adeguatamente i comunicati stampa
riferiti al progetto nella sua totalità ed ai singoli eventi
previsti, fungendo da punto di riferimento per tutti gli
addetti alla comunicazione (testate, giornalisti, esperti del
settore); gli addetti all’ufficio stampa fungeranno da PR e
monitoreranno adeguatamente eventuali presentazioni,
convegni, conferenze stampa e tavole rotonde, ecc.; tali
addetti cureranno altresì la fase finale di monitoraggio
delle attività di comunicazione previste, attraverso la
rassegna stampa.
La previsione dei costi per le suddette attività è la seguente:
Attività di comunicazione
Costi
previsti
Progettazione e realizzazione grafica del materiale previsto
4.800
Organizzazione e gestione attività ufficio stampa(stampa materiali
informativi, rassegna stampa, cartelline stampa)
Web (n. 1 sito web, banner pubblicitari previsti su n. 6 portali,
attivazione pagine social network)
TV (Realizzazione di n. 1 spot TV, passaggi su n. 2 emittenti TV, 1
servizio dedicato TV su Tesori d'Irpinia)
Radio (Realizzazione n. 1 spot radio, passaggi giornalieri su n. 1
emittenti radio)
Carta stampata (Pubblicità tabellare a copertura del periodo degli
eventi)
Cartellonistica (Stampa e affissione manifesti 70x100 e poster 6x3
su scala regionale)
Brochure
Flyer
Inviti (e buste relative)
Gadget
Personalizzazione degli eventi
Risorse umane (n. 1 coordinatore, n. 2 addetti ufficio stampa, n. 1
esperto in comunicazione e marketing direttore tecnico e curatore
scientifico)
Totale (iva esclusa)
3.500
8.000
9.500
3.000
8.200
22.300
4.500
2.000
1.200
3.800
1.500
20.000
92.300,00
iva al 22%
20.306,00
Totale attività comunicazione (iva inclusa)
112.606,00
ANALISI DELLA DOMANDA
c
Capacità dell’evento di
attrarre significativi flussi
di visitatori/turisti
Le attività in essere in questo progetto sono volte al rafforzamento
della capacità di attrazione dei borghi irpini, attraverso la
valorizzazione di micro-attrattori storico-culturali locali e la
rivitalizzazione dei centri “minori” dell’area interna del territorio
campano,
contribuendo
alla
diversificazione
e
alla
destagionalizzazione dei flussi turistici.
Il progetto inoltre vuole contribuire alla formazione di un circuito
tematico permanente in grado di valorizzare i prodotti culturali
unitamente a quelli enogastronomici e alle specialità tipiche locali,
i beni storico-artistici, i beni ambientali e i siti religiosi. I comparti
turistici sono, quindi, turismo d’arte, enogastronomico, ecologico,
religioso, culturale-rurale in senso ampio. Si intende intercettare
un più ampio target turistico della domanda, offrendo un prodotto
(culturale ed enogastronomico) tarato sui fabbisogni di ciascun
segmento del mercato di riferimento.
Nel tempo si intende connotare l’area come polo turistico ed
enogastronomico, puntando su un turismo di qualità, offrendo in
questo modo al turista/viaggiatore un esperienza unica del
territorio, intercettando sia il segmento di mercato nazionale che
estero, da sempre più attento alle qualità del paesaggio, alle
qualità rurali dei territori e alle tipicità enogastronomiche. Il
riposizionamento del “prodotto Campania” sul mercato nazionale
ed estero comporta un’attenta analisi della situazione pregressa,
e per questo del posizionamento di partenza. La storia recente del
turismo in Campania comincia nel corso della seconda metà
dell’Ottocento, quando la destinazione fu inserita nel sistema
turistico europeo per soddisfare il crescente bisogno di
“villeggiatura dell’uomo moderno”: la ricerca del paesaggio
pittoresco; la ricerca romantica del sublime e dell’orrido negli
eccessi della natura , la sete neoclassica di antichità il folklore
romantico (la religiosità e la tarantella).
Fu però solo a partire dagli anni Cinquanta, con lo sviluppo del
fenomeno del turismo di massa e la nascita di nuove destinazioni,
che i caratteri del turismo regionale si modificarono sensibilmente,
determinando la standardizzazione dell’offerta turistica, specie di
quella balneare.
E’ possibile individuare 3 grandi settori turistici: naturalisticobalneare, artistico-religioso ed enogastronomico. Il turismo
balneare, che non riguarda l’area irpina, se non per una minima
parte relativa alla balneazione sulle sponde dei fiumi, è un
segmento ampio, se non addirittura saturo, mentre il turismo
religioso ed enogastronomico sono in una fase crescente e
sempre in ascesa. Meritano quindi una particolare attenzione, in
quanto presentano forti tassi di crescita nazionali, pertanto si
prevede che l’Italia possa detenere, per un significativo periodo di
tempo, un evidente vantaggio competitivo. In questo contesto la
Campania e dunque il territorio Avellinese possiede una
indiscussa popolarità associata ad alcuni prodotti di grandissima
qualità.
L’ evento proposto contribuisce alla creazione e implementazione
di quello che si configurerebbe come un vero e proprio marchio di
identità e qualità che promuova uno stile di vita incentrato sul
viver bene e sulla ricerca di
qualità culturale ed enogastronomiche, segmento in costante
aumento sia in Italia che all’estero, per questo motivo un
numero sempre più consistente di individui richiede, strutture di
elevato livello, con servizi che possano soddisfare un nuovo mix
di bisogni.
Contribuendo alla diffusione della cultura di questi luoghi,
abbandonando il ruolo passivo e transitorio di azioni culturali per
turisti frettolosi, e sviluppando invece una vocazione culturale
territoriale che può dare benefici sostanziali alla domanda dei
turisti esterni, e che in prima battuta incida in modo efficace e
infungibile sul benessere della comunità. L’offerta consiste
nell’elargizione di servizi che svolgono funzioni turistico-culturali
sulla base di un capitale territoriale, che educa, diverte e studia
tematiche che all’apparenza potrebbero sembrare lontane , ma
allo stesso tempo fornisce la giusta conoscenza di luoghi troppe
volte celati, offrendo così
un nuovo input in termini di
promozione e fruizione turistica.
Dati Istat, forniti dall’Indagine congiunturali della Camera di
Commercio 2012, segnalano l’andamento negativo dei flussi
turistici arrivati in provincia di Avellino. Scoraggiante per l’Irpinia è
il confronto di tali cifre con la precedente rilevazione: in termini di
arrivi la flessione totale è di oltre il 16% mentre in termini di
presenze è pari a -11%, con punte del
-18% se si limita l’analisi al solo turismo italiano: per il turismo di
matrice internazionale,
viceversa, a fronte di un numero stabile di arrivi è cresciuto in
maniera netta il numero di presenze
(+ 25%) rappresentando così il 24% del totale presenze turistiche
in provincia di Avellino.
Il principale indicatore di debolezza del sistema turistico irpino, sia
dal punto di vista dell’offerta dei servizi che per la capacità
organizzativa degli operatori è rappresentato dal rapporto tra le
presenze e gli arrivi, che esprime la durata media di permanenza
del turista nel nostro territorio, , testimoniando come quello irpino
abbia una connotazione da turismo “mordi e fuggi”.
Per quanto riguarda la tipologia di strutture in cui si sono ospitati i
turisti, in Irpinia è ancora scarso l’apporto delle strutture
complementari per l’accoglienza turistica; infatti circa il 95% sia in
termini di arrivi che di presenze sono riferiti agli esercizi
alberghieri.
I principali destinatari
dell’intervento sono:
nazionali
ed
internazionali
Scuole;
Studenti;
Turisti/viaggiatori;
Cittadini;
Comunità Locale;
Enti ed istituzioni;
Visitatori occasionali giunti nelle mete turistiche limitrofe i
luoghi della manifestazione;
Appassionati, cultori e studiosi di arte, musica, storia, teatro,
danze varie;
Appassionati e cultori enogastronomici;
2)
Tipologia dei destinatari
La tipologia delle singole attività della manifestazione “Terre
dell’Irpinia. Arte, sapori e tradizione” è molto varia e prevede il
coinvolgimento di varie tipologie di fruitori, che vanno dal dal
turismo colto, al turismo ludico al turismo enogastronomicoreligioso.
Negli ultimi anni si sta assistendo alla trasformazione del
concetto di turismo, verso una maggiore consapevolezza dei
luoghi e dei sapori del territorio che si attraversa.
E per questo che i T.O., gli operatori privati, i gestori di strutture
turistiche devono essere cauti e onesti nel dichiarare cosa e come
sono in grado di offrire. Già perché nel turismo è l’offerta che
genera la domanda, e il turista è a sua volta un consumatore: ciò
vuol dire che un buono o cattivo sistema di offerta turistica incide
in maniera forte nell’economia di un luogo che punta a questo
come risorsa principale. Oggi è fondamentale promuovere in
modo attento e consapevole i propri servizi, non trascurando il
fatto che il potenziale viaggiatore/fruitore è alla ricerca di “mondi”,
e non di prodotti. Esso vuole vivere un’esperienza, che vada oltre
il prodotto. Il moderno viaggiatore non compra semplicemente
una bottiglia di vino, ma vuole conoscere dove è prodotto, chi lo
produce, che cosa contribuisce a renderlo eccellente, vuole
assaporare l’aria e i sapori del luogo nel quale i vigneti crescono.
Insomma oggi per vendere i prodotti è essenziale vendere il
territorio e viceversa.
Ecco perché offrire “pacchetti turistici integrati e organizzati”, che
presuppongono azioni sinergiche e non localismi fra gli attori di un
territorio è sempre la mossa vincente per un turismo di qualità. Ad
ogni visitatore va proposto un sistema, un territorio che sia in
grado di proporre la tradizione (con le sagre, i prodotti tipici, della
gastronomia e dell’artigianato), ma anche l’innovazione (con eventi
unici, che caratterizzano un luogo e lo rendono non replicabile altrove )
la fruizione (tutti devono poter andare, vedere, provare senza
limitazioni logistiche, barriere), e l’economia del ricordo: il gadget,
l’oggetto che racconterà l’esperienza di quei luoghi, ne rinnoverà
sempre la memoria.
Le priorità d’intervento per il territorio sono:
Maggiore conoscenza dei luoghi e della cultura locale;
Maggiore consapevolezza delle
paesaggistiche presenti nel territorio;
bellezze
naturali
e
Riscoperta e valorizzazione delle qualità enogastronomiche
presenti nell’area dei comuni oggetto dell’iniziativa;
Sviluppo di forme di turismo alternative e di qualità;
Integrazione turistica delle aree interne con quelle costiere;
Promozione di siti minori ed innalzamento qualitativo dei
servizi di ricettività e di ristorazione;
Destagionalizzazione e diversificazione turistica;
3)
Priorità dell’intervento per
il territorio
L’ Evento ha come finalità l’esplicitare, e il far emergere, il valore
potenziale sia in termini di apprezzamento dei consumatori, sia
con riferimento alle capacità di generare beneficî variegati sulla
comunità e sul territorio. Nell’offrire la possibilità di fruire, di
luoghi, spazi e beni attraverso l’utilizzo di sevizi specifici, come il
servizio enogastronomico, a pagamento, servizio informativo, ecc
(in linea con le teorie economiche sull’addiction culturale e turistica)
riusciamo ad attuare finalmente, un’ autentica strategia di
attrazione, la cui mancanza deve ormai essere colmata,
attraverso interventi mirati, per una più fattiva crescita economica,
allo stesso tempo l’arco temporale piuttosto lungo, permette di
scongiurare quello che rappresenta uno dei più grandi pericoli,
ovvero l’occasionalità dell’intervento, il quale invece nella sua
sistematicità permette di “educare” l’utente ad un nuovo approccio
del territorio. Inoltre il “consumo”, ovvero la conoscenza culturale
e turistica dei luoghi e dei beni fornisce all’utente la possibilità e
d’identificarsi in ciò che osserva. Gli obiettivi attesi oltre che in
termini di identità e valenza formativa sono anche in termini
economici, turistici e promozionali, è evidente che la
strutturazione di questo progetto di lettura interdisciplinare idonea
a stimolare e rafforzare un processo di accumulazione della
conoscenza che accresce il valore cognitivo, ma anche
economico e finanziario, di ciascun nuovo prodotto consumato,
grazie alla presenza nella memoria del consumatore di ciò di cui
ha beneficiato, è infatti la capacità di lasciare al consumatore
una traccia, non più meramente descrittiva, che determina un
ritorno in questi. Fondamentale nel mercato degli eventi è la
memorabilità. Colpire per non far dimenticare.
FATTIBILITÀ FINANZIARIA
D
Piano Finanziario dell’intervento
(da strutturare in “Uscite” ed “Entrate”, da articolarsi, a loro volta, nelle singole voci di spesa e
nelle voci di entrata)
1)
1.1)
Uscite tot.
€ 300.000,00 (entità complessiva e comprensiva di IVA 22%)
Eventi e Manifestazioni: € 187.394,00 (IVA al 22% inclusa)
A
Voci di spesa
Piano di comunicazione: € 112.606,00 (IVA al 22% inclusa)
1.2)
A
Entrate tot.
€ 300.000,00 [entità complessiva in € (A+B+C+D)]
Finanziamento richiesto
alla Regione
€300.000,00
Eventuale diretta
partecipazione finanziaria
Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00
del Comune proponente
Eventuali contributi e/o
C finanziamenti da parte di
Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00
Enti Pubblici
Ogni altra eventuale entrata
(bigliettazione,
D
Voce eventuale - Indicare entità in € 0,00
sponsorizzazioni,
merchandising, ecc…)
In riferimento a quanto previsto dalla normativa di riferimento Reg.
CE 1083/2006 e in modo particolare in riferimento all’ art. 55, si
precisa che l’intervento proposto non risulta identificabile quale
progetto generatore di entrate tariffate considerato che l’ Ente
Analisi finanziaria
2)
proponente, in qualità di eventuale beneficiario finale, ha
dell’evento
puramente scopo di promozione ed attuazione dell’intervento che
realizzerà attraverso un network da organizzarsi di operatori
turistici ai quali andranno i proventi della vendita dei pacchetti al
fine di favorire l’incoming dei turisti.
B
La presente proposta progettuale è coerente con l’Obiettivo
Operativo 1.12 del PO FESR 2007/2013 poiché è stata redatta
ispirandosi ad esso, in merito ai contenuti progettuali con la
domanda di fruizione turistica culturale della popolazione residente
e del mercato turistico sulla base dell’identificazione di priorità
territoriali e tematiche, delle modalità di attuazione, degli strumenti
utilizzati e delle risorse dedicate.
3)
Coerenza con l’Obiettivo
Operativo 1.12 del PO
FESR 2007/2013
E
1)
La presente proposta contribuisce a promuovere la conoscenza del
“prodotto turistico Campania” attraverso la realizzazione di
campagne di comunicazione integrata volte ad incrementare gli
arrivi e le presenze di fruitori/turisti/viaggiatori (nonché la spesa
media pro-capite per turista);
a destagionalizzare i flussi turistici presenti sul territorio e a
diversificare verso forme di turismo di qualità;
potenziamento e rafforzamento della qualità dell’offerta turistica,
ricettività ed ristorazione.
RISULTATI ATTESI
Stima dei flussi turistici
movimentabili
L’evento che si intende realizzare vuole creare un flusso veicolato
di turisti da portare nelle nostre zone interne, questo riuscendo a
movimentare flussi turistici ben precisi individuati in determinate
tipologie turistiche ascrivibile a settore del turismo di qualità nel
segmento enogastronomico e culturale.
La tabella che segue riporta i dati degli arrivi e delle presenze al
2012, nell’ultimo anno sono stati registrati in tutte le strutture
ricettive irpine circa 87 mila arrivi di cui 82% di turisti italiani e il 18%
di stranieri per un totale complessivo di poco più di 203 mila
presenza. Il progetto intende contribuire all’aumento degli arrivi e
delle presenze totali della provincia, stimando un aumento di un
2000 di unità come arrivi.(considerando l’area di riferimento ristretta
a 8 comuni).
2)
Stima della durata della
permanenza dei flussi
turistici movimentabili
3)
Metodologie di rilevazione
del grado di soddisfazione
dei turisti
L’offerta turistica territoriale prevede la creazione di due tipologie di
eventi turistici ascrivibili a short week-end (2 giorni sabato e
domenica), medium (3 giorni, venerdì, sabato e domenica) e long
week-end (5 giorni da venerdì a martedì), pertanto è facilmente
prevedibile di superare in questi periodi la durata della
permanenza media dei flussi turistici nella Provincia di Avellino.
Dai dati più recenti – 2009/2010, la durata di permanenza gli
stranieri in Irpinia era di 2,97 giornate (dato in aumento rispetto al
1997 in cui era 2,45 giorni) mentre per gli italiani di 2,14 giornate (in
discesa rispetto al 1997 in cui era 2,6 giorni). Un dato ben al di sotto
della media regionale pari a 4,10 giornate, ma con tale intervento
potrà certamente migliorare la performance provinciale del
periodo, considerando anche la bassa stagione.
L’analisi della soddisfazione del cliente è lo strumento attraverso il
quale il progetto si impegna a perseguire l’obiettivo della qualità
totale. Le informazioni che verranno raccolte permetteranno al
responsabile tecnico e al RUP di valutare la rispondenza tra il
livello di qualità percepito e quello atteso, sia in relazione a
ciascun fattore di qualità del servizio, che nel complesso.
L’obiettivo che si vuole raggiungere è far coincidere l’offerta
dell’evento con la domanda/fabbisogni culturali dei clienti,
ottimizzando le risorse disponibili e intervenendo con azioni mirate
e specifiche, ove la soddisfazione dei clienti sia risultata debole
precedentemente. Le indagini di customer satisfaction si pongono,
quindi, come strumenti di misurazione delle performance, del
raggiungimento degli obiettivi fissati e di valutazione complessiva
dell’operato.
Durante gli anni Novanta il turismo ha rappresentato un fertile
campo di applicazione di concetti e modelli di soddisfazione
originariamente concepiti in altri settori, prevalentemente per i
prodotti di consumo. Nelle applicazioni effettuate, tuttavia, le
ricerche sulla domanda turistica hanno trascurato di integrare le
numerose specificità dei business turistici, che rendono il turismo
un fenomeno complesso e composito e aumentano le difficoltà di
misurazione e comprensione della soddisfazione. Parallelamente,
l’intensificarsi della competizione ha motivato i gruppi turistici
nazionali ed internazionali ad ascoltare con maggiore attenzione il
cliente, dotandosi di strumenti di rilevazione e investendo risorse
per integrare il concetto di soddisfazione nei sistemi informativi di
marketing. Questi sforzi hanno però fornito risultati di validità e
attendibilità dubbie; di conseguenza, i dati sulla soddisfazione del
turista restano ancora troppo spesso esclusi dai processi
decisionali interni delle imprese turistiche. L’Organisation Mondiale
du Tourisme definisce i turisti a fini statistici, assumendo come
parametri base la durata, la distanza e lo scopo della visita. Lo
studio della soddisfazione si concentra sulla figura del turista come
individuo: presuppone, quindi, una definizione non economicostatistica, ma qualitativa del turista. Da un punto di vista
concettuale non statistico, il turismo può essere definito come
l’insieme dei comportamenti degli individui nello svolgimento di un
continuum di attività, motivate da bisogni, connesse alla mobilità
territoriale verso destinazioni meno familiari, entro il breve termine
(Casarin 1996). L’essere turista è un ruolo sociale assunto
temporaneamente da un individuo, derivante da bisogni ricreativi
(relax, riposo, divertimento)/ creativi, ed espresso in attività.
La rilevazione si articolerà in tre distinte indagini, ciascuna
con un diverso focus:
1. Indagine di customer satisfaction sull’evento e sulla sua
organizzazione;
2. Indagine di customer satisfaction sul servizio assistenza clienti
erogato;
3. Indagine conoscitiva su abitudini e preferenze della
clientela/domanda che abitualmente sceglie la ricettività extraalberghiera complementare (in particolare alberghi, B&B ed
agriturismi).
Gli strumenti che saranno utilizzati sono i seguenti:
A) Questionari a compilazione presidiata (di tre tipi, uno per ciascuna
indagine), a risposte in parte aperte e in parte chiuse, somministrati
a campioni di turisti italiani e stranieri che si incontreranno nelle
località dell’evento;
phantom visit o “visite mascherate” condotte da un referente
individuando un campione rappresentativo. L’obiettivo sarà quello
di raccogliere informazioni e valutazioni utili a completare e
integrare i risultati emersi dalla somministrazione dei questionari
afferenti al secondo tipo di indagine.
IMPATTI SOCIO-ECONOMICI ATTESI
II progetto, coerentemente con le finalità del bando, affronta la
programmazione dello sviluppo turistico – culturale del territorio, in
un’ottica di sostenibilità, quale strumento indispensabile per poter
individuare nuovi modelli di sviluppo coerenti con le potenzialità
attrattive presenti sul territorio provinciale e regionale. La
programmazione comunitaria 2007-2013, in ambito turistico-culturale
individua tra le priorità la valorizzazione del patrimonio culturale locale
al fine di promuovere un processo di sviluppo socio-economico,
coerente al connubio tra la sostenibilità turistica e la crescita
economica derivante dallo sviluppo di attività turistiche e culturali. Nella
nuova accezione di “turismo sostenibile”, difatti, il territorio viene ad
essere concepito sia come attore protagonista della propria crescita che
come complesso di risorse storiche, culturali e sociali del patrimonio
locale, su cui lavorare per assicurare un aumento del reddito locale
associato ad un crescente innalzamento del livello di qualità della vita.
Tutti gli stakeholders (enti, associazioni di categoria, comunità locale,
imprese, associazioni giovanili e femminili, cittadini, etc.) saranno coinvolti
sinergicamente alla condivisione dell’idea comune di sviluppo dell’offerta
culturale, intesa come possibile azione in grado di rivitalizzare
concretamente il territorio verso uno sviluppo eco-sostenibile.
Quantificazione e stima degli
impatti attesi
Tra i risultati attesi vi sono certamente i seguenti:
promozione dello sviluppo locale in quanto intorno alla
realizzazione dell’evento molte saranno le imprese locali di
ristorazione,
ospitalità,
agricoltura,
artigianato
che
beneficeranno degli effetti della manifestazione essendo
coinvolte nelle diverse aree alla sua attuazione- si ricorda a tal
fine che è proprio nelle strutture turistiche che le donne
rivestono i ruoli di titolari d’impresa; a titolo d’esempio vai la
pena ricordare che tra gli agriturismi della Provincia ben il
53% hanno come titolare una donna;
innesco di un nuovo corso per le attività locali legate alla
valorizzazione del proprio patrimonio culturale attraverso e
per la pianificazione futura dell’intervento si potrebbe già
pensare a supportare lo sviluppo di un’associazione culturale
di giovani e donne che possa avere una funzione di
promozione turistica ed organizzare eventi e visite guidate; Per
ciò che concerne la Società dell’informazione vi sono
certamente impatti attraverso le nuove tecnologie telematiche e
gli strumenti ad esso collegati e previsti dal Progetto tra le
attività di comunicazione, quali sito web e web marketing,
booking, etc. In Irpinia si può contare - oltre che sulle colline
vitate che ovunque abbelliscono il territorio - su splendidi scenari
naturali: monti, fiumi, siti archeologici, borghi medioevali e beni
architettonici di grande valore e potenzialità. Senza parlare poi
del patrimonio costituito dai tanti prodotti gastronomici locali.
Olfatti, abbinando a tutto ciò la cultura enogastronomica, si
può certamente intraprendere una nuova ed inedita strada per
la crescita socio-economica dell’Irpinia di sicuro sviluppo e
successo, coniugandola con la valorizzazione dei principali
interventi in campo turistico culturale già sostenuti dalla
Regione Campania e dall’Unione Europea attraverso la
precedente programmazione dei Fondi strutturali, senza i quali
l’attuazione del presente progetto non sarebbe di certo stata
possibile.