Omelia – S. Messa nel 24° anniversario della morte di Salvatore
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Omelia – S. Messa nel 24° anniversario della morte di Salvatore
Omelia – S. Messa nel 24° anniversario della morte di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano Cattedrale di Lamezia Terme, 4 gennaio 2016 1. « Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano una terra tenebrosa sfolgorò il sole della vita ». Con queste parole si rinnova l’annuncio della buona notizia del Natale. Mentre sembra regnare l’oscurità, la notte e il male, il Signore scende, le tenebre sono dissipate da un’ammirabile luce. Con la celebrazione odierna, ancora intrisa della luce del Natale, vogliamo ricordare davanti al Signore i coniugi Salvatore Aversa e Lucia Precenzano, in questo giorno in cui si è perpetuato il loro crudo assassinio. Saluto anzitutto affettuosamente i loro figli, i familiari e i parenti. 2 Un saluto cordiale, pieno di stima e riconoscenza va ai funzionari, ai dirigenti e gli agenti della Polizia di Stato, colleghi del compianto sovrintendente Salvatore; i rappresentanti dei vari corpi delle forze dell’ordine e le altre autorità civili e militari. (Ringrazio il Sig. Questore Dott. Giuseppe Racca per essere qui oggi. Con la sua presenza oggi, manifesta una particolare vicinanza alla nostra città. E di questo le siamo grati.) Inoltre la presenza del Signor Sindaco consente di ritrovarci insieme come comunità cristiana e civile attorno all’altare del Signore, nel ricordo dei coniugi Aversa. Altresì saluto il Dirigente del Commissariato il Dott. Antonio Borelli, grato per la sua azione a favore della nostra comunità. 3 2.Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci ripresenta l’incontro dei primi due discepoli con il Cristo. Questa pagina del Vangelo ci annuncia qual è la volontà del Cristo, venuto tra noi, essere accolto e seguito. Del resto, il mistero del Natale, così grande e incomprensibile chiede la disponibilità del gesto più bello e semplice che una creatura possa fare: accogliere l’iniziativa di Dio. In questo accogliere, c’è la forza dirompente della novità e della luce del Natale. Ma in questo rifiuto ad accogliere l’iniziativa di un Dio che si fa bambino, c’è anche tutto il mistero dell’iniquità, il mistero del nostro male e di quello della storia intera. 3.Nel discorso all’Angelus, che il Papa Francesco ieri ha pronunciato, il Santo Padre ha detto: “al dono d’amore di Dio fa riscontro la non accoglienza da parte degli uomini. Hanno chiuso la porta in faccia al Figlio di Dio”. È il mistero del male che insidia anche la nostra vita e che richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga. 4 Il Libro della Genesi dice una bella frase che ci fa capire questo: dice che il male è “accovacciato davanti alla nostra porta” (cfr 4,7). Guai a noi se lo lasciamo entrare. Siamo invece chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, a Gesù, per diventare così suoi figli (cfr. Angelus, 3 gennaio 2016). 4. La storia di male che ancora va crescendo, purtroppo ci ferisce. La morte di Salvatore e Lucia e di tutti i fratelli e le sorelle uccisi per odio alla giustizia, ci ricorda che il male sta vicino la porta di casa nostra. Come Chiesa in Italia, è per noi un dovere imprescindibile mantenere il ricordo dei «numerosi testimoni immolatisi a causa della giustizia: magistrati, forze dell’ordine, politici, sindacalisti, imprenditori e giornalisti, uomini e donne di ogni categoria» (CEI, Per un paese solidale, n° 9). 5 Anche i nomi di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, vittime della mafia che è che resterà “un male assoluto”, sono scritti in quel libro in cui vita e morte si sono affrontate, ma il cui epilogo è solo nelle mani di Dio. La mafia è il frutto del peccato, un concentrato di peccato. E chi è mafioso è scomunicato! E più abbiamo a che fare con questo male assoluto, più c’è il pericolo che altri innocenti muoiano sotto i colpi di chi fa della violenza e dell’odio i propri distintivi. Preghiamo carissimi perché il sacrificio di tanti nostri fratelli e sorelle, non trovi in noi indifferenza. Questa celebrazione annuale di suffragio per Salvatore e Lucia, che la Questura e il Commissariato di Lamezia Terme, insieme ai familiari propongono all’attenzione dell’intera città, ci veda uniti non solo nel ricordo, ma soprattutto nell’impegno e nella reciproca custodia di ciascun fratello. La Vergine Maria preghi per noi e ci custodisca con il suo amore tenero di Madre.