2014-15 GAZZETTINO I^parte
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2014-15 GAZZETTINO I^parte
I LZ G ATZTZ IEN TT I NAONANNU NA UA LEE IL GAZ E O L I.I.S. Leopoldo Pirelli-Roma I.I.S. Leopoldo Pirelli-Roma correva l’anno di grazia ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “L E O P O L D O P I R E L L I ” Via Rocca di Papa, 113 -Roma GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA a.s. 2014-2015 15 settembre 2014 PALESTRA dell’’I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI Via Rocca di Papa, 113 ORE 9.30 la... l e n mpa a c a na l Suo Buon anno scolastico I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI VIA ROCCA DI PAPA N.113 00179 - ROMA TECNOLOGICO ECONOMICO LICEO LINGUISTICO TEL 06/121122305 F AX 0 6 / 9 6 0 4 9 5 5 3 PEC: [email protected] r mi s 0 0 8 0 0 p@ i s t r u z i o ne . i t w w w . l e op ol d o pi r e l l i . i t 2 Queste le attività extracurricolari che gli studenti possono svolgere fin dal primo anno di corso: · Potenziamento del metodo di studio · Debiti Zero · Italiano per stranieri · Laboratorio teatrale · Cineforum · Educazione alla salute, · Laboratorio musicale · Cl@ssi 2.0 · Pedalando nella Memoria · Valorizzazione delle Eccellenze · Olimpiadi della Matematica · Il quotidiano in classe · Viaggi e visite di istruzione · Educazione alla legalità · Certificazioni lingue (Cambridge, Delf, Dele) · Sport e ben ...essere · Scuola sicura · Biblioteca · Il laboratorio in classe Buon anno scolastico 2014- 2015 a tutti!!! I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI-ROMA SEDE DI VIA ROCCA DI PAPA: Via Rocca di Papa, 113 - 00179 Roma Tel. 06/121122305 - Fax 06 96049553 URL: http://www.leopoldopirelli.it [email protected] SEDE DI VIA ASSISI: Via Assisi, 44/46 - 00181 Roma Tel. 06 121122185 - Fax 06 7821510 15 settembre 2014 Giornata dell’accoglienza Impariamo insieme! Questa scuola è meravigliosa ! D.S. prof.ssa Flavia DE VINCENZI GRUPPO ACCOGLIENZA Responsabile: prof.ssa Antonella FONDI 4 prof. Tranquilo BONAMIGO prof.ssa Angela D’ANDREA prof.ssa Marina MUSCATELLO 1 3 A gl i s t u d e n t i d e l l e c l a s si p r i m e e a i l o r o ge ni t o r i Suona la campanella e tutti noi del gruppo Acco- GRUPPO ACCOGLIENZA glienza siamo pronti ancora una volta ad accettare le sfide che questa bella avventura della scuola riserva a tutti, agli alunni e ai docenti. Responsabile: prof.ssa Antonella FONDI Agli alunni delle classi prime che entrano nella pr of . T r an q ui l o B O N AM I GO scuola superiore e sono subito investiti dalla re- pr of . ss a A n ge l a D’ A ND RE A sponsabilità di uno studio che li deve arricchire cul- pr of . ss a M ar i n a M U SC AT EL LO turalmente, ma li deve anche proiettare nel mondo del lavoro con competenze adeguate sia professio- nali che di cittadinanza, ai docenti che devono facilitare questo percorso in qualità di educatori e formatori. Ci fa forti il piacere che i tutor dimostrano nel compito delicato ma intrigante che stanno per affrontare, l’entusiasmo che crediamo di dimostrare nel nostro lavoro, la partecipazione delle famiglie a questo passaggio importante, partecipazione che speriamo continui per l’intero percorso educativo. I l g r up po de l l’ Ac c og l ie nz a TUTOR a. s. 2014- 2015 Settore Tecnologico Carloni Mattia Cabrera Daniele 1 A CAT Giorgini Giulia Attività d’accoglienza QUANDO CHI COSA Lunedì 15 settembre Tutor e docenti coordinatori Saluto in palestra del Dirigente Scolastico, prof. ssa Flavia DE VINCENZI Ore 9.30-12.00 Dopo il saluto del D. S., gli studenti saranno accompagnati dai tutor e dai docenti coordinatori nella visita a turno delle strutture scolastiche Tutor in presenza dei docenti coordinatori Ore 11.00 (circa) 1° incontro di socializzazione dei tutor con la classe Attività di conoscenza: cosa mi piace. Raccolta dati. 1 B CAT Goffredo Danilo Casciani Matteo Ghislanzoni Chiara Settore Economico Massimi Simone 1 A EC Boccarossa Claudia Santolini Giorrgio Achilli Chiara Falasca Lorenzo Magnanini lorenzo 1B EC Paoletti Ilaria Evangelisti Giulia Funghini Alessia Cangiano Sara 1C EC Guarino Anna Perdoda Juliano Perez Tiffany 1D EC Alfieri Simone 1A LL 1B LL 1C LL 2 Liceo Linguistico Buzzi Claudia Delle Fave Federico Filippone Federica Manconi Elena Venturini Ilaria Naffati Jamilia Martedì 16 settembre Tutor e docente dell’ora ore 10.00 –11.00 Mercoledì 17 settembre Materiale allegato nel kit Tutor 2° incontro di socializzazione dei tutor con la classe Lavoro sui risultati dell’attività “cosa mi piace”. Indagine su quanto appreso in precedenza: cosa fare, come fare, dove fare ... ore 11.00-12.00 Giovedì 18 settembre Docente dell’ora ore 8.00-10.00 Tutor Venerdì 19 settembre Tutor Illustrazione degli Organi Collegiali Presentazione delle attività di istituto Materiale allegato nel kit 3° incontro di socializzazione dei tutor con la classe Conclusione lavoro del giorno 17. Discussione libera ore 11.00-12.00 Lunedì 22 settembre Conoscenza delle norme e dei regolamenti (esclusi gli OO.CC.) e del sito di istituto Docente dell’ora Somministrazione questionario Accoglienza. Raccolta materiale. ore 9.00-10.00 ore 11.00-12.00 Martedì 23 settembre Tutor 4° incontro di socializzazione dei tutor con la classe Inizio discussione sul bullismo Tutor e docente dell’ora 2° questionario : Questionario sul bullismo ore 11.00-12.00 Settimana seguente Docenti materie coinvolte Test d’ingresso Prima delle votazioni degli OO.CC Tutor Lavoro per individuazione dei rappresentanti di classe Suona la campanella e tutti noi del gruppo Accoglienza siamo pronti ancora una volta ad accettare le sfide che questa bella avventura della scuola riserva a tutti, agli alunni e ai docenti. Agli alunni delle classi prime che entrano nella scuola superiore e sono subito investiti dalla responsabilità di uno studio che li deve arricchire culturalmente, ma li deve anche proiettare nel mondo del lavoro con competenze adeguate, sia professionali che di cittadinanza; ai docenti che devono facilitare questo percorso in qualità di educatori e formatori. Ci rende forti il piacere che i tutor dimostrano nel c compito delicato ma intrigante che stanno per affrontare, l’entusiasmo che crediamo di dimostrare nel nel nostro lavoro, la partecipazione delle famiglie a qquesto passaggio importante, partecipazione che speriamo continui per l’intero percorso educativo. Il gruppo dell’Accoglienza 3 te u n i n se g n a n d a L e tt e r a a A n d r e o l i. d i V i tt o r i n o 4 te un ti che fanno di lettera delle do ia m ta es qu amente. parlare in o compito pien E ora ti voglio tu il e ar et pl es ssa lla gie perché tu po ratteristica de te e delle strate rcepita come ca pe e en Vi nto . za buon insegnan e utorevolez tà: ti rend pu a qualità sia l'a zza dà credibili le im pr vo re la e to ch au o L' Cred vi se ne molti elementi. à». I tuoi allie rto l'insieme di ificato di «verit gn si il e o persona ed è ce on m zioni, mascher azioni assu gne, improvvisa e le tue afferm zo to en en m im di er do rif di è riducibile a un mon sicurezza. Non certi: di fronte a nt no ve so di ne a e zz o le e torevo accorgon esenta convinta la serietà. L'au , vedono in te onalità che si pr rs pe a un a nle to si per «apparire» e nel ma fa riferimen anifestarlo anch sulla materia, rio ruolo e di m op pr a quanto si sa il tato e c'è re ge oi ol e viene intr et capace di sv nt , na te eg en er ns l'i co e, hé a a, poic convincent L'autorevolezz ino nell'assenz dura una vita. esenza. E pers e pr ch la za so en la es n pr co ità a zio, qual ò giungere a un a del potere. La non c'è e si pu e della minacci za en ol vi anche quando dalla lla a at a, anim si veste de ritarismo, che a presenza attiv to Un . au la ai uo m è sc n la no azione al , seguendo a recita fredda po è la partecip un do in to i bi rs su de e iu gu ai ch la, di che se andare a scuo meglio senza m di fare sempre n il desiderio di co a ur is m iosi az voglia di dare, ip La da anni. La partec e che si ripete sulla cattedra. e on lir pi sa co di co o an in st rs uno alsiasi con la paura pe far percepire qu la o all'opposto di percepire e zo or sf entrare nell'au llo da una versione pensare, ta dal modo di nata, dunque in na or io gi iz ag nd e co te è an ne nante deve , interess mutato e l'inseg ra accattivante im ie e an an m in rim e to at en segn argom e la volle discipline in ità e che esprim poiché nulla ne uarda l'affettiv rig e ch ne sempre nuova io ofondimenti. partecipaz nti anni di appr ta tà. Ma c'è una vi in no o nt le iu e rn gg ie ra cogl gnare, uno sa e che ha piacere di inse tere quello che n il piacere. Il co o en m al r il tuo glia di trasmet o pe proprio la passione nso alla tua vita si coniuga con se e ch un re re pe da a sa i Un ecifico che arsi: riesc n un sapere sp su cui interrog co o e nt te pu an o tr gn al se me in ecco un e che ti ai tuoi allievi co ell'aria assent tto di proporti Oppure hai qu ? ta el sc la el ruolo, per il fa gioia di qu e? Come fossi e senza piacer tempo stesso la o al lb ia te sc et m rò as pe tr eè ordo però e un dovere ch ra illusione o ric ente a compier i sensi fosse pu de e er lo, ac pi porta faticosam il m se ormai sto di co pier o frigida, come voro, senza il gu o la id ig un fr ss o Ne at ? nt to i dive n cu i un rassegna che il piacere co o sfortunati. Se indi il principio qu le Va to di momenti men e. ac im nque effic di al grad en atificante e du efficacia e quin gr a re su ta la ul al ris o ò at pu ia poiché vi oporzion i alla tua mater insegnante è pr os di nd o ol na io ru o ss tu pa il a e ap svolgi r che è à stando attent erà il compute e lo dimostrer petitore divent m co o tu il della classe ch ti mpre l'uomo Altrimen differenzierà se a personalità. e tu ch la a ro tic is nt er de tt e cara sent quindi a ce l'hai: è la municazione e entre tu l'anim tecnica della co la al no ga disanimato, m le si portante a lezione devo Una qualità im racconto, la tu o e. tu in Il ch . ac te m et m lle da tra nel persozione tras la partecipa, en saggio che la le a, es ol m l nd de lta a co ci as ca e, a all'effi r un bambino ch a della fiaba, m di una favola pe pisce la struttur ca lo so n no vi avere la forza sì . Non de poi in tutti e co , ad apprendere rnativamente rie te op al pr zi an rle , fa io a e nagg so a un se le vive, riesc e non è conces rti e le vive e, e va mantenuta ch a gi ur lit anche le sue pa ria Il una prop ntariato. tuo 'azione di volo e ogni ruolo ha un ch e re ar ta ci tic er en es m di allievi o a nulla, ma mi amico dei suoi che non c'entr e e, ar on nt si ve is di m te di rlare insegnan sapere solutamente pa fondata su un non intendo as ia che è certo on rim ce il a un ruolo è sacro e mento di terioso, poiché ità come svolgi persino di mis al o, cr os sa in la sc al fa co di , ico, riferis e cosa di strano allievi, non l'am anche su qualch padre dei tuoi il i se n ino razionale, ma Tu l'i nna con ncar ro umano. uomo o una do dentro il pensie un e i an Se . rim ta ci ro es e te mis are, anch drammi della cr a e devi indoss o che assiste ai ore d'orchestr tt re di il non lo psicolog re fa rte. one, di gruppo di pers egui alla tua pa onia, che si ad co di allevare un rim ce di n cancellava ia pp è accorta che no abito che sa si un n , te no e en lm ità ia al mater ni form zata coo di demolire og ò essere banaliz ut pu n ed cr no la ha à uo et sc ta. E la Questa soci ici. cralità della vi o un club di am oni bensì la sa zi ra co de i ic pl ovani, un pub gi r sem pe to en m teni luogo di intrat me se fosse un 5 6 SAPERE credibilità e I partecipazione f C spirito f UMILTà i P R E S E N Z A personalità c ENTUSIASMO a Z anima GIOCO c Z tecnica i AUTOREVOLEZZ a 8 9 10 Come rappresentanti dell’I.I.S. Leopoldo Pirelli abbiamo partecipato al progetto Youth Guarantee, accompagnati dalla Professoressa Di Giovambattista e dalla professoressa Bonucci. Il progetto è stato svolto alla Camera di Commercio e comprendeva più Istituti. La mattinata è stata divisa in vari incontri ; il primo incontro è stato con il Servizio Civile, a seguire l’ incontro con IRFI e auto imprenditorialità , poi l’ incontro con l’università . Dopodiché alcuni compagni hanno avuto l’ opportunità di simulare un colloquio di lavoro con imprenditori di aziende. Infine la giornata si è conclusa con una dettagliata spiegazione sul funzionamenti dei Centri per l’impiego. Attività come questa sono molto utili per noi studenti, perché ci fanno avere un contatto diretto con il mondo del lavoro, in questo momento di crisi economica in cui è ancor più importante vedere una possibilità di impiego dopo la fine del ciclo scolastico. Sa r a C a ng i a no 4^ C S i a a. s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 CAMERA DI COMMERCIO GARANZIA GIOVANI - YOUTH GIOVANI 11 Il giorno 7 ottobre 2014 una rappresentanza di Professori ed Alunni dell’ Istituto Superiore di Istruzione L. Pirelli, guidata dal Dirigente Scolastico prof.ssa Flavia De Vincenzi , si è recata presso l’Aula Magna dell’Università LUISS ”Guido CARLI” in Roma, dove si è svolta la 1° GIORNATA DELL’EDUCATION “Merito, Valutazione, Alternanza, Innovazione - Le 100 proposte di Confindustria”. All’evento hanno partecipato tra gli altri il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Presidente della Confindustria, il Presidente della Federmeccanica ed il Presidente dell’ Enel. La discussione sulle proposte avanzate da Confindustria sul futuro lavorativo dei giovani è stata seguita con molto interesse da noi studenti. Confindustria ha presentato proposte che ritiene valide per affrontare con successo il principale problema odierno: crisi d’imprese e disoccupazione giovanile. Si è parlato di creare un rapporto più stretto e costante di collaborazione tra impresa e scuola per aiutare i giovani ad entrare preparati culturalmente e professionalmente nel mondo del lavoro offrendo loro il diritto di “imparare lavorando”.Al termine dell’evento il ministro Giannini è intervenuta e ha ritenuto interessanti le proposte avanzate da Confindustria. Ha infine dichiarato che, nell’ambito alternanza scuola – lavoro, ha messo in atto strategie e accordi con importanti imprese nazionali, dedicati agli studenti, per un efficace sistema aziendale. Alessia Gammone V C Sia a. 7 s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 AULA MAGNA UNIVERSITA’ LUISS PRIMA GIORNATA DELL’EDUCATION. 12 Che viaggio strano… 08 ottobre 2014 La sveglia che suona alle 5:30; le previsioni meteo che annunciano una giornata fredda e piovosa ad aspettarci a Milano. Diciamo che le premesse non sono delle migliori. Speriamo bene… È notte fuori. Eppure ce n’è di gente che va in giro a quest’ora. Io mi consolo pensando che è solo per oggi, che domani starò al calduccio a dormire nel mio letto. Alla stazione mi incontro con gli altri; non conosco nessuno se non di vista. Sarà una lunga giornata… Ci guardiamo negli occhi con sguardi spaesati e assonnati. Sicuro che fosse un premio questo viaggio? Sul treno le cose cominciano ad andare un pochino meglio. Iniziamo a chiacchierare per fare conoscenza e, dopo un pisolino e qualche capitolo di libro, le 3 ore di viaggio passano abbastanza velocemente. Milano non è per niente una città accogliente. Ad aspettarci ci sono solo pioggia e nebbia. Per fortuna il nostro pullman è già fermo davanti alla stazione e, dopo una mezz’oretta, eccoci arrivati alla Fondazione Pirelli. Veniamo subito accompagnati in una sala conferenze per assistere al discorso del dottor Alberto Pirelli. Diciamo che le poche ore di sonno e le poltrone imbottite sulle quali siamo seduti non aiutano molto l’ascolto. Alla fine però penso di aver recepito i concetti fondamentali del suo discorso. Il dottor Pirelli ci ha parlato infatti della diffusione del marchio nel mondo, con l’espansione dei commerci anche verso la Cina, e di come la Fabbrica punti sul fornire i propri pneumatici alle principali case automobilistiche di lusso. Per svegliarci un po’ ci portano quindi a fare un giro nell’archivio storico della Fondazione e, dopo averci mostrato un video sulla storia del marchio Pirelli, ci avviamo verso un’altra sala per il pranzo. Mmmh! Nel corridoio si sente un odorino così invitante! Ad aspettarci ci sono gnocchi al sugo con tanto di mozzarella filante e un buffet infinito di pizza, panini e dolci. Sembrerà brutto dirlo, ma per ora questa è la parte migliore della giornata. Con la pancia bella piena e ancora più sonno di prima, risaliamo sul pullman. Destinazione: circuito di Vissola. Arrivati lì ci spiegano tutti i tipi di prove che vengono effettuate su quella pista; poi ci descrivono meglio le due che faremo anche noi. La prima cosa che ho provato è stata il fenomeno dell’aquaplaning; in pratica il pilota guida un’auto da corsa in una specie di vasca riempita con 7 millimetri d’acqua e ti fa vedere come quest’auto sia incontrollabile. Diciamo che non è stata molto rassicurante come cosa, ma ora so che cercherò di guidare il meno possibile sul bagnato. La seconda cosa da provare era fare dei giri di pista, insieme al pilota, al limite della velocità. Ero emozionatissima perché, essendo una grande appassionata di Formula 1, ho sempre sognato di poter provare una cosa del genere. Quindi con casco e cintura allacciati ecco che si parte! Il mio commento a fine corsa? WOW! Adesso penso proprio che sia stata questa la parte migliore della giornata. Ed ecco qui che ci si avvia verso casa. Prima con il pullman verso la stazione, poi con il treno verso Roma. Alla fine non è stato poi così male, dai! Mi sono addirittura divertita. Ora però ho veramente bisogno di dormire. Buonanotte. Ch i a r a An g e li l l i IV E af m 13 Sveglia alle 6 per prendere il treno delle 7 per Milano. I professori aspettano gli studenti finalisti dell'edizione del Premio Pirelli 2013/2014 a Termini. La città ancora dorme, la stazione sembra essere una città nella città, un piccolo centro movimentato in cui ognuno, con relativa fretta, si dirige verso la propria corsa, e per un attimo i pensieri di ogni persona si incrociano in numerosi sentieri e direzioni. Il treno arriva. Le tre ore passano tra chiacchiere e confidenze con i compagni e quando si arriva a Milano, sono tutti elettrizzati. Purtroppo della città di Milano c'è ben poco da assaporare, perchè il pullman è li che aspetta, per portare il gruppetto in una villa nelle vicinanze della Fondazione Pirelli. Nella sede delle conferenze l'ingegnere Pirelli ci mostra una presentazione in lingua inglese inerente all'azienda e il suo ruolo nel commercio internazionale. La presentazione termina con il regalo da parte della scuola del giornalino con tutte le attività svolte durante l'anno, una cornice con i momenti più belli della festa delle eccellenze e i progetti per l'anno che seguirà. Durante la visita alla fondazione si scoprono molte cose poco note del marchio, per esempio il suo uso nel reparto della cancelleria, in quello del vestiario, e il famoso gatto di gomma piuma divenuto simbolo di Pirelli. Dopo aver pranzato con un ricco buffet, gli studenti insieme ai professori si sono recati presso la pista di Vizzola, dove, muniti di casco, hanno provato insieme ad un pilota professionista i nuovi pneumatici su fondo bagnato, sfrecciando a bordo delle magnifiche Audi. Interessante ed emozionante è stata anche la parte della pista dedicata al fenomeno dell'aquaplanning e le relative spiegazioni riguardo le attività svolte. La giornata si conclude con il viaggio di ritorno, programmato per le 19, e con corrispondente arrivo a Roma alle 22. Tutti gli studenti sono stati entusiasti e riconoscenti per la bella esperienza fornita dalla scuola, e anche se con un po' di stanchezza, soddisfatti di aver arricchito il bagaglio di esperienze con questo piccolo viaggio. Gi or g i a De Ce s a r i, 5B L L a. 8 s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 MILANO FONDAZIONE PIRELLI INCONTRO CON ALBERTO PIRELLI. Presidente del VII Municipio C o m u n e I.I.S. d i Leopoldo R o m a Pirelli Anno Scolastico 2014 / 15 Progetto: “Il Pirelli per il territorio” M U N I C I P I O R O M A V I I Sede Piazza di Cinecittà, 11 Sede via Tommaso Fiortifiocca 71 I.I.S. LeopoldoPirelli ROMA via Rocca di Papa, 113 Flavia De Vincenzi Dirigente Scolastico Massimo Marzano Docente referente Susana Ana Maria Fantino Presidente Daniela De Lillo Politiche Sociali Loris Antonelli Politiche Educative, Scolastiche, SETTORE ECONOMICO Amministrazione, Finanza e Marketing Sistemi Informativi aziendali Relazioni Internazionali Assessore al Bilancio, Politiche Sociali e Risorse Umane Geotermico Chiara Giansiracusa SETTORE TECNOLOGICO Costruzioni, Ambiente e Territorio Giovanili e Formazione LICEO LINGUISTICO CORSO SERALE SIRIO Silvia Natali P o li ti ch e d el l o S vi lu ppo L o ca l e, L’Istituto Pirelli al servizio dei cittadini dell’VII Municipio. di M a s s im o M a r z a n o Questo progetto nasce dal desiderio di creare un legame tra l’Istituto, da anni radicato nel territorio, e gli studenti, i genitori e tutti i cittadini del VII Municipio. I docenti di letteratura italiana e storia e di educazione fisica, già interpellati, si sono dichiarati disponibili, per due sabati al mese, di accompagnare studenti, genitori, cittadini dell’VII Municipio in attività di tipo storico-culturale ed escursionistico -sportivo. 1° ITINERARIO: Il VII Municipio e la ”memoria storica”; 2° ITINERARIO: Trekking nel Parco della Caffarella; 3° ITINERARIO: Visita del Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldi- na; 4° ITINERARIO: Visita del Museo Bilotti con i ritratti di Andy Warrol e le sculture di De Chirico nell’aranciera di Villa Borghese; 5° ITINERARIO: Museo Napoleonico in Largo Zanardelli; 6° ITINERARIO: Trekking sull’Appia Antica; 7° ITINERARIO: Museo della Liberazione a Via Tasso; 8° ITINERARIO: Visita della Villa di Massenzio e del Mausoleo di Valerio Romolo e della Tomba di Cecilia Metella; 9° ITINERARIO: Visita del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese; 10° ITINERARIO: Visita del Museo della scultura antica Giovanni Baracco; 11° ITINERARIO: Museo dei Mercati di Traiano; 12° ITINERARIO: Trekking nel Parco degli Acquedotti; 13° ITINERARIO: Visita del Parco delle Tombe Latine; 14° ITINERARIO: Visita della villa dei Quintili 15° ITINERARIO: Visita di via Latina e del Museo delle Mura a Porta San Sebastiano Tra le mete sono stati inserite le sette realtà culturali e museali del Comune di Roma, che dalla fine di agosto, possono essere visitate gratuitamente. Con questa iniziativa si darebbe una risposta concreta, anche, all’Assessorato alla Cultura del Comune di formula che realtà Roma, così che aiutasse preziose “auspicava a ed una pubblicizzare ancora tanto sconosciute”. Tutti i docenti sono motivati a organizzare e a portare a termine questa iniziativa. D e s i d e r a no c o nt r i - b ui r e c o n l a l o r o i ni z i a t i v a a l m i g l i o r a m e nt o d e g l i a s p e t t i c ul t u r a l i , c i v i l i e s o c i a l i e a c r e a r e u na s o c i e t à s o l i d a l e , m o t i v a t a e p i ù c o s c i e nt e . Avvicinare gli s t ud e nt i ed i d o c e nt i e d i c i t t a d i ni a r e a l t à c ul t ur a l i p r e z i o s e e d i mp or tan ti del l o ro Mu n i ci pi o e di R oma , p e r fa v o ri r e u n a ri fl e s si on e su l l a cu l tu r a, l a st o r i a e l e atti vi tà s p or t i ve. Roma 4 settembre 2014 I docenti dell’Istituto del Dipartimento di letteratura italiana, storia e d e du c az io n e f i si c a g u i d an o, d i s a b a to , a l un n i, do ce nt i , ci tt a di n i in it i ne r a r i s to r ic o -c u lt u r a li e d es cu r s io n i st ic o - sp o rt iv i. L’iniziativa è aperta a tutti. 1°: Il VII Municipio e la ”memoria” 18/10 MARZANO - MUSCATELLO 2°: Trekking nel Parco della Caffarella 08/11 QUATRALE - BONAMIGO 3°: Trekking sull’Appia Antica 10/01 QUATRALE - MARZANO 4°: Museo della Liberazione a Via Tasso 24/01 D’ANDREA - MAZZENGA 07/02 MARZANO - DI VENANZIO 21/02 MAZZENGA - D’ANDREA BONAMIGO - MARZANO 21/03 LIGUORI - BONAVENTURA 11/04 ALESSANDRINI- MINNUCCI 18/04 BONAMIGO - MUSCATELLO 5°: Visita della Villa di Massenzio e del Mausoleo di Valerio Romolo e della Tomba di Cecilia Metella 6 ° : Vi sit a M us eo Bil otti con i r itr att i di Andy Warrol e le sculture di De Chirico - ne ll’ a r anci er a di Vi ll a Bo rgh ese 7° Visita del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese 8°: Museo dei Mercati di Traiano 9°: Trekking Torre del Fiscale Parco degli Acquedotti 10°: Visita del Parco delle Tombe Latine 11°: Visita della Villa dei Quintili 12°: 09/5 Visita di via Latina e del Museo delle Mura a Porta San Sebastiano 16/05 DI VENANZIO - LIGUORI BONAVENTURA - MARZANO MODALITA’ PER PRENOTARSI Scrivere 1 Collegarsi al sito [email protected] 2 nome e cognome dei partecipanti con i n d i r i z z o d i posta elettronica o un numero di cellulare 3 Attendere email di conferma 17 VII MUNICIPIO E “LA MEMORIA”. RASTRELLAMENTO DEL 17 APRILE 1944 “ER QUARTIERE CHE NUN ABBOZZA!” “Il mio rione è tutto il mio orgoglio: qui il senso di appartenenza al territorio è profondamente radicato negli abitanti, sebbene vi sia una massiccia presenza di immigrati di numerose nazionalità ben integrati con le loro attività commerciali. Suddiviso in Quadraro e Quadraretto, si trova lungo la via Tuscolana, è delimitato dall'Acquedotto Felice, dal Parco di Tor Fiscale e dagli archi del Mandrione, e presenta un interessante reperto datato III secolo d.C.: il Mausoleo di Monte del Grano, dove venne rinvenuto il sarcofago dell'imperatore Alessandro Se- Parte dei Murales realizzati da Gary Baseman per la commemorazione del Rastrellamento del Quadraro vero e della sua consorte, celato da quella che in epoca medievale era una stazione di posta ed oggi è un ristorante, di lato al parco omonimo. Questa zona fu teatro di uno dei più cruenti episodi della II Guerra Mondiale avvenuti in città: il rastrellamento del 17 aprile 1944, nel quale le truppe tedesche prelevarono 2000 cittadini dalle proprie abitazioni; di questi,947 vennero condotti nei campi di concentramento, e oltre 500 non fecero più ritorno. Il Quadraro è Medaglia d'Oro al Valor Civile. A livello urbanistico, è costituito prevalentemente da villini e casette basse di colori pastello, sovente con orticelli o giardinetti, ma con la presenza di numerosi palazzoni costruiti negli anni '60/'70”. Cristiana Narducci da TRIPADVISOR CASA DI GIOACCHINO GISMUNDO, Via Licia, 56. (Terlizzi, 20 novembre 1908 – Roma, 24 marzo 1944) Professore di storia e filosofia presso il liceo Cavour a partire dal 1934. Durante la dittatura del fascismo si iscrisse al Partito Comunista Italiano e fu attivo nella resistenza romana. Sotto l'occupazione tedesca nella sua casa ospitò dapprima la redazione clandestina del giornale l'Unità e successivamente l'arsenale dei GAP romani ai quali aderiva. La sua vita politica si svolse sempre nell'ambito del PCI; divenuto capo locale del controspionaggio del partito, preparò una storia completa del comunismo (andata perduta) e teneva corsi di formazione ideologica ai compagni di lotta. Il 29 gennaio 1944 la polizia fascista fece irruzione nel suo appartamento dove furono rinvenuti sacchi contenenti chiodi a tre punte (si scoprirà in seguito che Gesmundo stava organizzando un attentato ai danni dei trasporti tedeschi). Venne dunque arrestato e tradotto nelle carceri di via Tasso Gioacchino Gismundo Don Pietro Pappagallo (la sua cella è stata la n.13) per essere interrogato. Qui venne torturato per circa un mese. Fu condannato dal tribunale di guerra tedesco alla pena capitale. Affrontò la morte alle Fosse Ardeatine assieme al suo concittadino Don Pietro Pappagallo. (da WIKIPEDIA). 18 LE PIETRE DI INCIAMPO in via Taranto, 178 in ricordo del Colonnello Eugenio Paladini in via Appia Nuova 451 alle ore 16.30 in ricordo di Francesco Galeotti in via Licia 56 in ricordo di Gioacchino Gesmundo STOLPERSTEINER, LE PIETRE DI INCIAMPO. Gli stolpersteiner letteralmente dal termine tedesco “pietre d’inciampo”, inventati dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono piccoli sampietrini di cemento ricoperti di ottone con su scritto nome, cognome, anno di nascita, data e luogo di deportazione e anno di morte che dal lontano 1993 l’artista dedica non soltanto agli ebrei ma anche a militari, oppositori politici, partigiani, zingari e omosessuali che furono assassinati nei campi di concentramento nazisti. Gli Stolpersteine sono finanziati da sottoscrizioni private; il costo di ognuno, compresa l’installazione, si aggira tra i 75 e i 95 euro. L’obiettivo è la costruzione di una grande mappa urbana della memoria. L’ENTRATA DEGLI ALLEATI A ROMA 4 GIUGNO 1944 DA VIA APPIA NUOVA E DA VIA CASILINA. “Avevo due anni e sette mesi, il 4 giugno del 1944, allorché i soldati americani entrarono trionfalmente a Roma, dopo che le truppe tedesche occupanti se ne erano ritirate senza combattere, per la miracolosa intercessione di Papa Pio XII, evitandole una catastrofe. Quella sera anch'io, in braccio a mio padre, feci festa ai “liberatori” che passavano con jeep e carri armati per Via Gallia; e ne ricevetti in dono un tubetto di “caramelle col buco”. E’ il ricordo più antico che conservo della mia vita”. Testi- monianza di Nicola Bruni (18 maggio 2014) Il 4 giugno era una domenica. Le pattuglie avanzate della quinta armata Usa erano penetrate in Roma attraverso le mura di Porta Maggiore ad occidente e attraverso Porta San Giovanni a sud. «I soldati, con gli occhi ancora attoniti dal combattimento, polverosi e stanchi, non del tutto coscienti del fatto storico di essere i primi militari alleati a entrare in una capitale nemica, stavano sdraiati sulle loro coperte all'interno delle camionette o guardavano in modo amichevole i "paisà" tutti eccitati. Erano truppe di prima linea che fino a poche ore prima avevano ucciso». Nell'anno orribile 1944 "Roma Città Aperta" subisce 13 bombardamenti (l'ultimo il 30 maggio) con migliaia di morti. E subisce reiterati eccidi. Non solo le Fosse Ardeatine (335 vittime). Scritti nel sangue sono i nomi di Forte Bravetta, Rebibbia, Ponte di Ferro; l'ultimo è quello della Storta, tredici fucilati dai nazisti nel giorno stesso della fuga sulla via Flaminia. Tra essi Bruno Buozzi. La presa di Roma ha un'eco mondiale. Roosvelt, Churchill e Stalin si congratulano a vicenda per il successo militare, sottolineandone l'enorme significato simbolico: come Stalingrado, la presa di Roma è l'ineluttabile campana a morto che suona per Hitler. E' vero, a differenza di Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Roma non è insorta. «Il progetto insurrezionale ha dovuto essere abbandonato, ma - scrivono ancora Marisa Muso e Ennio Polito - i suoi 1959 caduti su un totale di 20.824 combattenti e le sue 72 medaglie d'oro, le valgono di entrare a far parte delle città italiane decorate con la più alta onorificenza». //groups.google.com/d/topic/it.cultura.storia.../hdNNrPrvss4 19 Era il 17 aprile del 1944 quando le truppe tedesche rastrellarono il quartiere romano del Quadraro e deportarono nei loro campi di concentramento 947 uomini. Questo avvenne perché quella zona, popolata principalmente da partigiani, veniva considerata, insieme al Vaticano, l'unico luogo in cui si potesse sfuggire dai nazisti. Di tutti quegli uomini meno della metà riuscirono a tornare a casa; gli altri morirono con l'unica colpa di aver vissuto in quel quartiere. È per questo che ora uno dei principali parchi del Quadraro è stato rinominato "17 aprile 1944". Ed è anche per questo che oggi, 18 ottobre 2014, l'iniziativa "Pirelli per il territorio" ha fatto tappa proprio lì. Alcuni di noi ragazzi del Leopoldo Pirelli, insieme a tre professori, questa mattina, ci siamo infatti incontrati davanti al monumento dedicato ai caduti che si trova all'interno del parco, per ricordare quel giorno. Fa strano pensare che proprio lì, più di settant'anni fa, quegli uomini vissero normalmente le loro vite fino a che, un giorno, furono costretti a lasciare tutto, ad abbandonare le proprie famiglie, a partire per non si sa dove, con la paura di non ritornare più. C'è un altro motivo che ci ha spinto a visitare il parco; una delle tante bellezze nascoste del VII municipio che l'iniziativa organizzata dalla scuola vuole mettere in risalto: il mausoleo di Alessandro Severo, risalente al III secolo d.C. All'apparenza il monumento è una semplice collinetta alta più o meno 12 metri, circondata da una cancellata di ferro e sommersa da edera e alberi. All'interno però nasconde un lungo corridoio e una camera sepolcrale a pianta circolare in cui, nel 1500, venne ritrovato il sarcofago di marmo che è ora esposto ai Musei Capitolini. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di entrare, ma sapere che sotto tutta quella vegetazione è nascosta una tomba che ha circa 1800 anni, fa un certo effetto. Quella di oggi è stata la prima delle tappe di questa iniziativa, che in 12 mattinate, di sabato, ci farà riscoprire la storia del nostro municipio e di Roma, quindi direi... Alla prossima puntata! Ch i a r a An g e li l l o I V E af m a. 1 8 s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 IL PIRELLI PER IL TERRITORIO 1 IL VII MUNICIPIO E “LA MEMORIA” 20 Versione italiana di Riccardo Venturi (2004) In Flanders Fields the poppies blow Between the crosses, row on row SUI CAMPI DELLE FIANDRE di John McCrae Sui campi delle Fiandre spuntano i papaveri That mark our place, and in the sky tra le croci, fila dopo fila, The larks, still bravely singing, fly che ci segnano il posto; e nel cielo Scarce heard amid the guns below le allodole, cantando ancora con coraggio, volano appena udite tra i cannoni, sotto. We are the Dead. Short days ago We lived, felt dawn, saw sunset glow, Noi siamo i Morti. Pochi giorni fa Loved and were loved, and now we lie eravamo vivi, sentivamo l'alba, vedevamo In Flanders Fields. risplendere il tramonto, amanti e amati. Ma adesso giacciamo sui campi delle Fiandre. Take up our quarrel with the foe: To you from falling hands we throw Riprendete voi la lotta col nemico: The torch; be yours to hold it high. a voi passiamo la torcia, con le nostre If ye break faith with us who die mani cadenti, e sian le vostre a tenerla alta. We shall not sleep, though poppies grow e se non ci ricorderete, noi che moriamo, In Flanders Fields. non dormiremo anche se i papaveri cresceranno sui campi di Fiandra Il Remembrance Day (o Armistice Day) è un giorno di commemorazione osservato nei paesi del Commonwealth e in diversi stati europei (comprese Francia e Belgio) per commemorare la fine della prima guerra mondiale e altre guerre. Viene osservato l'11 novembre, giorno in cui nel 1918, ebbe termine il primo conflitto mondiale . Il Remembrance Day è dedicato specificamente agli appartenenti alle forze armate che vennero uccisi durante la guerra, e venne istituito da Giorgio V del Regno Unito, il 7 novembre 1919, su suggerimento di Edward George Honey. Le tradizioni comuni britanniche, canadesi, sudafricane, australiane e neozelandesi, comprendono due minuti di silen- zio all'"undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese" perché fu quello il momento in cui l'armistizio divenne effettivo sul fronte occidentale. I due minuti ricordano rispettivamente i caduti della prima e della seconda guerra mondiale; prima del 1945 il silenzio era di un minuto solo. La relazione tra i papaveri e il Remembrance Day deriva dalla poesia "Nei campi di Fiandra", dell'ufficiale medico canadese John McCrae. L'emblema del papavero venne scelto perché questi fiori sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. Il loro colore rosso è un simbolo appropriato per lo spargimento di sangue della guerra di trincea. Una donna francese di nome Madame E. Guérin introdusse l’utilizzo ormai diffuso dei papaveri artificiali distribuiti oggi. (Tipicamente, questi papaveri artificiali sono donati gratis, nonostante quasi tutti coloro che li accettano offrono una piccola donazione in cambio. Un dollaro è comune in Canada.) Alcune persone scelgono di indossare papaveri bianchi, che sottolineano il desiderio di alternative pacifiche alle azioni militari. Un'organizzazione chiamata People Against Global Imperialism ("Gente contro l’imperialismo globale") produce e indossa papaveri neri. 21 PRESENTAZIONE DEL SECONDO ITINERARIO DEL PROGETTO “IL PIRELLI PER IL TERRITORIO” 8 NOVEMBRE 2014 TREKKING NEL PARCO DELLA CAFFARELLA Prof. Donato Quatrale Prof. Tranquilo Bonamigo Prof. Massimo Marzano ATTREZZATURA Scarpe da ginnastica Kway Bottiglietta d’acqua P a ni no CONSIGLIATA. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’. Si parte alle ore 9.30 da Largo Tacchi Venturi. Il prof. Quatrale guiderà il trekking, con consigli sull’esatta postura del busto e dei giusti tempi della respirazione, con la precisa analisi della deambulazione, con la dettagliata spiegazione dell’alternanza di flessioni e di estensioni dei muscoli e degli arti, mentre il proff. Bonamigo e Marzano illustreranno questa parte della campagna romana di fine ‘700 miracolosamente arrivata fino a noi. Nella valle della Caffarella si rispecchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e, compresa fra due direttrici dell’antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e leggende, forse suggeriti dai morbidi rilievi e dalla presenza dell’Almone, piccolo affluente del Tevere, dai Romani ritenuto fiume sacro sin dai primordi. Un suggestivo ambiente naturale delimitato dai palazzi del quartiere Appio -Tuscolano. STORIA DELLA VALLE DELLA CAFFARELLA. Qui si conserva uno dei boschi sacri alla romanità di cui ancora oggi permangono le tracce, qui, ricavato da una grotta, sorse il ninfeo di Egeria che la leggenda romana voleva teatro degli incontri tra Numa Pompilio e la ninfa omonima, consigliera e consorte del re. Passati i secoli la valle divenne proprietà di alcune delle più illustri famiglie romane che la arricchirono di ville, templi e sepolcri. Il carattere agreste della valle non cambiò con la caduta dell’impero, sorsero le prime torri di avvistamento a difesa dei fondi agricoli, quindi i casali e i mulini. Riunificata nel ‘500 dai Caffarelli (da cui il nome) la valle passò poi nelle mani dei Pallavicini prima e dei Torlonia poi, mantenendo inalterati i caratteri di quella campagna romana che tanti artisti fece innamorare. A partire dal secondo dopoguerra l’inarrestabile crescita della città rischiò di mettere fine a questa millenaria storia, trasformando la valle in una colata di cemento. Grazie alla battaglia di comitati di cittadini, urbanisti, intellettuali e ambientalisti, primo fra tutti Antonio Cederna, la valle ha subito poche ferite, inserita nel più ampio sistema del Parco Regionale dell’Appia Antica, e risanata nella parte acquisita dal Comune di Roma (ben 132 ettari) alla fine degli anni ’90, è ora godibile da tutti. Oggi una passeggiata nella Caffarella è un avventura emozionante in un contesto unico, tra segni della storia romana, pecore al pascolo e una natura rigogliosa, il tutto a due passi dal centro storico della città di Roma. da REGIONE LAZIO, “La valle della Caffarella”. 22 La Valle della Caffarella Nella valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. La valle fu teatro di miti e leggende. E’ traversata dal fiume Almone, "fiume sacro legato alle origini mitiche di Roma", ed ancora oggi ricca di sorgenti. Lunghezza: 3,7 km Tempo di percorrenza: 2 ore - Accessibile: sì Parcheggi: Largo Tacchi Venturi, Largo Galvaligi - Bus o Metro: 87, 118 Metro A Colli Albani I T I N E R A R I O ORE 9.15 APPUNTAMENTO A LARGO TACCHI VENTURI O R E 9 . 3 0 P A R T E N Z A P E R IL T R E K K IN G C A S A L E D EL L A V A C C A R E C C I A S E P O L C R O D I A N N IA R E G IL L A / T E M P I O D EL D IO R E T I C O L O / C A S A L E E X M U L I N O NINFEO DI EGERIA CHIESA DI S. URBANO C O L O M B A R IO C O S T A N T I N IA N O BOSCO SACRO TORRE VALCA R I T O R N O A L A R G O T A C C H I V EN T U R I 23 La Valle della Caffarella. Situata a ridosso delle Mura Aureliane, compresa fra la via Appia e la via Latina, la valle deve il suo nome alla famiglia Caffarelli che ne divenne proprietaria alla metà del ‘500, creando un’ estesa tenuta agricola dopo aver riunificato e bonificato vari appezzamenti. Interamente attraversata dal fiume Almone, ritenuto sacro in quanto legato alle origini mitiche di Roma (Almone è il primo eroe italico che nell’Eneide cade nella guerra tra Aborigeni e Troiani di Enea), nella valle sono abbondanti le sorgenti d’acqua utilizzate fin dall’antichità con un’estesa rete di canali, per alimentare impianti termali e fontane monumentali. Dall’ età repubblicana e per tutta l’età imperiale, la valle fu densamente occupata da grandi ville, tempietti, sepolcri e colombari, di cui si conservano ancora oggi notevoli testimonianze: nell’area era infatti localizzato il “Pago Triopio”, un vasto possedimento agricolo, che il filosofo e uomo politico greco Erode Attico dedicò alla memoria della defunta moglie Annia Regilla, trasformandolo in una sorta di santuario. Del “Pago Triopio” faceva parte anche la sontuosa villa di Erode Attico, che poi verrà inglobata nel complesso realizzato dall’imperatore Massenzio tra II e III miglio dell’Appia Antica. Durante l’età medievale, per la sua posizione strategica di controllo delle comunicazioni tra il centro della città ed i Colli Albani, la valle della Caffarella – conosciuta in quel periodo come “Vallis Marmorea” per l’abbondanza di resti di monumenti antichi che vi erano localizzati - venne circondata da cinque torri di guardia poste sui valichi del fiume Almone. A partire dall’XI sec. è testimoniata nell’area l’esistenza di impianti artigianali che sfruttavano la ricchezza delle sue acque, come mulini ad acqua o valche (dal termine longobardo “walkan” rotolare), impianti per il lavaggio dei panni, che spesso riutilizzavano, trasformandole, precedenti strutture di età romana. 24 L’8 Novembre 2014 i professori Marzano, Bonamigo e Quadrale hanno organizzato per il progetto “Il Pirelli per il territorio” un trekking nel Parco della Caffarella. L’appuntamento con i professori è stato a Largo Tocchi Venturi alle ore 9:00. La mattinata, oltre che gradevole e divertente, è stata di grande utilità in quando noi ragazzi abbiamo approfondito la storia del Parco ed abbiamo seguito i consigli del professor Quadrale per una corretta postura e per una respirazione ottimale. Il percorso era iniziato con la storia della Valle della Caffarella, dove ricavato in una grotta c’era il Ninfeo della Ninfa Egeria che la leggenda romana voleva teatro degli incontri tra il re Numa Pompilio e la ninfa omonima. La valle con il tempo fu arricchita da ville, templi e sepolcri. Nel corso del ‘ 500 fu riunificata dai Caffarelli da cui prende il nome la valle. Successivamente passò nella mani dei Pallavicini e dei Torlonia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Caffarella rischiò di sparire sotto una colata di cemento, ma grazie ad alcuni comitati oggi esiste ancora, estesa nei suoi 132 ettari. Seguendo l’itinerario, abbiamo visto il Casale della Vaccareccia, ammirato il sepolcro di Annia Regilla, il Ninfeo di Egeria, la Chiesa di S. Urbano e il bosco sacro, la torre Valca e il Colombario Costantiniano. Grazie a questa iniziativa abbiamo ammirato la Caffarella e la sua storia, guardandola più attentamente da un punto di vista diverso. Giorgia Cecchinelli IV E afm a. 8 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 IL PIRELLI PER IL TERRITORIO 2 TREKKING NEL PARCO DELLA CAFFARELLA 25 Interessante l’esperienza che gli alunni della classe “3C LL” del liceo linguistico “Leopoldo Pirelli” hanno avuto l’opportunità di fare partecipando alla trasmissione televisiva “Pane Quotidiano”, in onda su RAI3 mercoledì 15 ottobre. Per prepararci all’incontro con l’autore Vincenzo Imperatore, abbiamo letto il suo libro “Io so, ho le prove”, che tratta delle truffe del sistema bancario italiano ai danni dei correntisti, discutendone in classe e riflettendo sulle domande che avremmo voluto rivolgergli. Emozionati, ci siamo recati agli studi Rai di Saxa Rubra, accompagnati dalla prof.ssa Sylvie Bruno, pronti per la diretta. Prima di andare in onda, ovviamente, ci è stato suggerito quale comportamento assumere: niente risate (anche se ne è scappata qualcuna), una postura adeguata e interesse verso ciò che avrebbero detto la conduttrice Concita De Gregorio e l’autore del libro. La redazione ha selezionato le domande più brillanti proposte dalla classe, ma sfortunatamente, per problemi di tempo (il “bello” della diretta…), ne è stata scelta una sola, che è stata rivolta dall’alunna Viola Tabacco. Durante la riunione con la redazione, la classe e la professoressa hanno potuto conoscere meglio Vincenzo Imperatore, che ha raccontato la sua vita e le sue esperienze personali riguardanti il suo vecchio lavoro. Dopo aver preso posto nello studio, è entrato il protagonista, presentato dalla conduttrice, ed è iniziata la puntata. Durante l’intervista all’autore, Viola ha rivolto la sua domanda a Vincenzo Imperatore, ricevendo una risposta sincera, poi sono stati mostrati dei video e sono state lette le email inviate dal pubblico di casa. Al termine della puntata, usciamo dalla sala entusiasti e bersagliati da messaggi e chiamate di amici e parenti che ci hanno appena seguito. Questa esperienza, oltre che esaltante, ci ha sicuramente aperto gli occhi sul sistema bancario di cui saremo i futuri clienti. Carolina Tanoni e Ludovica Retico 3° CLL P.S: Per chi volesse vedere la puntata basta andare sul sito della Rai. a. 1 5 s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO” “ I O S O , H O L E P R O V E ” 26 Il giorno 3 Novembre 2014 la classe 5° B del liceo linguistico "Leopoldo Pirelli" si è recata presso gli studi della Rai di Saxa Rubra in occasione della diretta del programma "Pane quotidiano", condotto da Concita Di Gregorio. L'oggetto della puntata è la discussione sul libro "Buttanissima Sicilia- dall'autonomia a Crocetta tutta una rovina" di Pietrangelo Buttafuoco. I temi di questo pamphlet sono vari, ma tutti incentrati sulla mafia e sulla corruzione politica. Originale affermazione è quella che l'autore ripete più volte: "Esistono due tipi di mafia, la mafia e la mafia dell'antimafia", e provocatoria la critica all'autonomia della Sicilia e la condanna dei siciliani, che accettano quasi passivamente questa situazione e considerano un peccato il "voler fare". Gli studenti, accompagnati dalla professoressa Sylvie Bruno, sono partiti alle 9.00 dalla sede di Via Assisi per arrivare presso gli studi televisivi dopo circa mezzora. Arrivati a destinazione, non manca una buona accoglienza, e in seguito ad una piccola pausa i ragazzi vengono accolti in uno studio dove si tiene la riunione con la redazione. Al principio si respirava un'atmosfera di soggezione, causata forse dalla disabitudine a riunioni di questo genere, tuttavia, col passare del tempo, la redattrice si è dimostrata capace di trattare con i ragazzi, mettendoli a proprio agio, commentando anche quanto le avesse fatto piacere la loro preparazione sull'argomento, che è risultata sicuramente adeguata al contesto. In seguito alla lettura delle domande elaborate dagli studenti e ad una discussione sul tema trattato, sono state scelte le domande da fare in trasmissione, riguardanti temi tra cui il coinvolgimento delle alte cariche dello stato nella trattativa Stato -mafia, la mafia e la mafia dell'antimafia, e il disfattismo delle parole di Buttafuoco che potrebbe risultare un po' irrispettoso nei confronti di Falcone e di Borsellino. Purtroppo il tempo a disposizione risulta essere troppo poco e non si riesce a fare una riunione con l'autore. Arrivati in studio, si effettuano le disposizioni concordate, e di li a poco inizia il programma. La conduttrice spiega gli argomenti da affrontare e, durante la discussione con Buttafuoco vanno in onda diversi filmati sempre relativi alla mafia, come per esempio uno spezzone del film "La mafia uccide solo d'estate" di Pif, o discorsi politici come quello di Grillo. Arriva il momento delle domande e i ragazzi dimostrano una grande partecipazione, anche nell'ascoltare le risposte dell'autore. La trasmissione termina e si ritorna a casa tutti arricchiti culturalmente e intellettualmente da questa esperienza. G io r gi a De C es a r i, 5 B L L a. 3 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO” MAFIA E CORRUZIONE POLITICA 27 Oggi, 3 Novembre 2014, il nostro Liceo "Leopoldo Pirelli" con le classi 5B E 4D dell'indirizzo Linguistico di via Assisi ha avuto il piacere di partecipare alla nota trasmissione di Rai3 “Pane Quotidiano”, condotta dall'autorevole Concita De Gregorio. Oltre ad aver avuto la possibilità di incontrare il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, abbiamo avuto in seguito l’onore di conoscere una persona dalla storia davvero speciale, Estela Barnes de Carlotto, presidentessa dell’associazione civile delle Nonne di Plaza De Mayo. Prima di divenire una splendida nonna, Estela era una madre, una madre a cui l’ultima dittatura argentina nel’78 strappò brutalmente la figlia Laura, poco più che ventenne, incinta. Come Laura, ci furono altri 30.000 Desaparecidos (oppositori della dittatura che vennero torturati e uccisi), tra cui 500 donne in dolce attesa, dalle quali nacquero figli affidati e venduti ad altre famiglie, spesso agli stessi aguzzini. Estela CONCITA DE GREGORIO inizia quindi una battaglia per ritrovare suo nipote, insieme a lei, sono molte le nonne che iniziano a far parte dell’associazione ”Las abuelas de plaza de Mayo”: tutte le loro forze sono unite in un solo obiettivo, anzi per la precisione gli obiettivi sono ben 500, i loro nipoti che non hanno mai conosciuto. In studio l’emozione si respira nell’aria e a trasmetterla sono senza dubbio i profondi occhi color zaffiro di Estela, luminosi e ridenti, gli occhi di una nonna che ha vinto la sua estenuante battaglia ritrovando suo nipote, finalmente, dopo 36 anni. Guido, vissuto fino al ritrovamento con il nome Ignacio Hurban, è il numero 114, il centoquattordicesimo nipote ritrovato dalle Abuelas il 5 Agosto di quest’anno. Guido è una parte di Laura e al contempo una parte di Estela, quella stessa che le ha consentito di tradurre il suo profondo dolore e la sua rabbia in tenacia e perseveranza. La De Gregorio chiede ad Estela se fosse sicura che avrebbe ritrovato suo nipote, lei risponde affermativamente, suo nipote era nato nel mese di giugno ’78 nel campo di concentramento “La caccia” in cui si trovava Laura, che confidò ad un’amica il desiderio di chiamare suo figlio Guido, in caso fosse nato maschio, quest’amica riuscì poi a riferirlo alla nonna. Estela racconta di essere stata in Italia per la prima volta nell’'81 e di aver poi girato ben 11 paesi, poiché i nipoti delle nonne di Plaza de Mayo potrebbero essere ovunque, ma il destino ha voluto che fosse lo stesso Guido a fare ricerche sulle proprie origini e quindi a ritrovare la sua vera famiglia. In Italia, l’associazione di Estela sta lavorando in concomitanza con l’ambasciata per creare una rete europea per il diritto all’Identità che invita le persone di 35¬/40 anni a fare il test del Dna, in caso avessero dubbi sulla propria identità, e a inviarlo in Argentina per verificare la compatibilità con i genitori dei Desaparecidos. La conduttrice ci dà la possibilità di rivolgerle delle domande, al che colgo l’occasione per chiederle chi porterà avanti la coraggiosa battaglia da lei iniziata. Estela risponde con fierezza che sono già entrati a far parte, nel loro consiglio direttivo, i nipoti ritrovati che conoscono la storia dell’associazione e conoscono la propria storia. Lei è una donna forte, ci racconta di aver rischiato molte volte la vita, l'ultima nel 2002, quando le bombardarono casa e le pallottole raggiunsero il suo letto. Quando i giornalisti, in quella circostanza, le chiesero se avesse avuto timore, lei rispose che la perdita della paura coincise con la perdita di quanto avesse di più caro, sua figlia Laura. La partecipazione a questa puntata di "Pane Quotidiano" è stata un’esperienza formativa e commovente allo stesso tempo per tutti noi studenti e, personalmente, la conoscenza di Estela e della sua storia, è stata una prova indiscutibile dell’esistenza dell’amore, quello sincero, l’amore che dà la forza per continuare nonostante tutto. Ch a r lo tt e L’amore che vince, sempre. N at a l i ni - 5° BL L P.S.: Per chi lo desiderasse, è possibile vedere la puntata dei 3 e 4 novembre sul sito della RAI di "Pane quotidiano": a. 1 5 ESTELA BARMES DE CARLOTTO s. 2014/15 o t t o b r e 2 0 1 4 R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO” LE NONNE VINCONO SEMPRE 28 Giovedì 13 novembre, negli uffici dell’Ambasciata di Francia a palazzo Farnese a Roma, è stato siglato un accordo di partenariato tra il nostro Istituto e il Lycée Buffon di Parigi, alla presenza della nostra preside, del preside francese Monsieur Michel Pantèbre, del recteur de l’Académie de Paris, Monsieur François Weil, e dei rappresentanti dell’U.S.R. del Lazio. La convenzione porterà dei benefici evidenti alla nostra scuola, tra cui lo sviluppo di uno studio rafforzato del francese e dell’italiano nei due istituti, la conoscenza del patrimonio culturale dei due paesi, la mobilità prima individuale e poi collettiva degli alunni per lunghi periodi, la mobilità anche di docenti, il reciproco sostegno per la sezione ESABAC e l’inizio di un progetto di alternanza scuola lavoro incrociata, con stage in impresa. Quest’accordo è la conseguenza di un rapporto nato piuttosto casualmente due anni fa, in occasione di uno stage a Parigi di un gruppo di nostri alunni, accompagnati dalla Professoressa Maffei e da me, in cui ci è stata offerta l’opportunità di conoscere questo prestigioso liceo pari- gino, dove si studia l’italiano. Parlando con la collega francese docente di lingua italiana, Madame Dominique Giacometti, abbiamo pensato di organizzare uno scambio linguistico per l’anno successivo. Lo scambio sarà poi realizzato nei mesi di marzo e aprile di quest’anno, per un gruppo di 36 alunni… e il resto è storia di questi giorni. Prof.ssa Maria Luisa Breda P a. 1 3 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 AMBASCIATA DI FRANCIA ACCORDO DI PARTENARIATO IIS L . PIRELLI - LYCEE BUFFON 29 I NC O N TRO CO N I L P RE SI DE DEL LI CEO B U FFO N D I PA R I G I La mattinata del giorno 14 Novembre 2014, presso la sede di Via Assisi dell’IIS Pirelli, si è tenuto un incontro con il Preside del liceo “Buffon” di Parigi, in seguito al gemellaggio stipulato tra i due istituti. Monsieur Michel Pantèbre, arrivato intorno alle ore 10.00, è stato dapprima accolto dalla prof.ssa Bonucci, responsabile della sede di via Assisi e dalle professoresse di lingua francese, Breda, D’Angelo e Maffei, le quali gli hanno mostrato l’edificio e le sue varie aule. Successivamente è stato poi portato nel laboratorio linguistico del primo piano dove tre alunni della 3^ALL hanno raccontato la loro esperienza ed espresso il loro giudizio circa lo scambio culturale con gli studenti francesi avvenuto nella primavera dello scorso anno scolastico; il tutto accompagnato dalla visione di un video con foto riguardanti il viaggio. In seguito, due alunne della classi quinte, hanno separatamente riportato l’una l’organizzazione del viaggio fatto tramite il progetto “Comenius”, e l’altra ha invece illustrato lo svolgersi di due attività all’interno della nostra scuola, quali la giornata delle lingue e la festa delle eccellenze. Infine, dopo un breve scambio di idee fra preside e ragazzi, è stato poi a lui presentato da parte di due docenti, il prof Carlomagno di matematica e la prof.ssa Bruno Sylvie di lettere, il progetto CLIL, relativo all’insegnamento di una disciplina in lingua straniera, in questo caso appunto in lingua francese. L’incontro si è concluso con un ricco buffet e con la con- segna di alcuni omaggi targati Pirelli al dirigente scolastico francese. A l es s a nd r a Co l a ro s si 3^ A L L Su l sit o d el l’ IIS L E O P OLD O PIR E L LI ,in al legat o, è p os si bil e ef f ettu a r e il d own l o ad del la Co n v en z i on e c on il Li c e o Bu f f on di P a ri gi. a. 1 4 s. 2014/15 n o v e m b r e I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI 2 0 1 4 SEDE VIA ASSISI INCONTRO CON IL PRESIDE DEL LYCEE BUFFON 30 LA METODOLOGIA CLIL. CONFRONTO CON IL PRESIDE DEL LICEO BUFFON DI PARIG I Il giorno venerdì 14 novembre, la nostra scuola ha avuto il piacere di ricevere la visita di un ospite molto speciale: il Dirigente Scolastico del prestigioso Lycée "Buffon" di Parigi, M. Michel Pantèbre. Il Preside è stato accolto nella sede del Liceo linguistico di via Assisi da una delegazione costituita dalla responsabile della sede, prof.ssa Bonucci, e dalle docenti di lingua francese, prof.sse Breda, D'Angelo e Maffei. Dopo aver visitato l'Istituto e aver ascoltato le impressioni relative all'esperienza del gemellaggio con la scuola francese di alcuni studenti che vi avevano preso parte, i proff. Sylvie Bruno e Ernesto Carlomagno hanno illustrato il progetto CLIL, una delle iniziative che il "Pirelli" ha messo in atto quest'anno, in ottemperanza a quelle che sono le direttive previste dalla riforma della scuola secondaria di secondo grado. La sigla CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning, una metodologia che prevede l'apprendimento di una disciplina non linguistica attraverso l'integrazione di una lingua straniera. Raccogliendo le indicazioni con cui il Consiglio d'Europa ha invitato i Paesi membri a incrementare le competenze linguistiche dei propri cittadini, il Decreto n. 89/2010 ha reso obbligatorio l'insegnamento di una disciplina curricolare non linguistica in una lingua comunitaria, l'inglese nel quinto anno. Per il Liceo Linguistico, vista la particolare vocazione dell'indirizzo, oltre alla disciplina in inglese nell'ultimo anno, è previsto che una materia in terzo e un'altra in quarto vadano insegnate nelle altre due lingue straniere presenti in quella scuola, nel nostro caso il francese e lo spagnolo. Anche in Francia, come in altri Paesi europei, esiste questo progetto. I docenti francesi lo conoscono come progetto EMILE (Enseignement de Matières par Integration d'une Langue Etrangère). Tale iniziativa recepisce le indicazioni provenienti dalla ricerca della glottodidattica, secondo le quali si acquisisce spontaneamente, e quindi realmente, un'altra lingua, quando la si usa per veicolare dei significati extra-linguistici, in una situazione di maggiore autenticità e di fattività, secondo il motto "s'impara di più, quando ci si dimentica che si sta imparando". Inoltre la maggiore esposizione ad una lingua dovrebbe migliorarne l'apprendimento. La nostra scuola, quest'anno, ha attivato l'insegnamento della Storia e della Matematica in francese. La prof.ssa Bruno e il prof. Carlomagno hanno deciso di svolgere alcuni moduli del programma in lingua francese, avvalendosi anche del prezioso aiuto dell'assistente di lingua Morgane Recco. I due docenti sono impegnati in un percorso di perfezionamento che prevede la frequenza di un corso di Metodologia CLIL e il conseguimento di una certificazione di livello linguistico C1, come previsto dal QCER, il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Nel frattempo, essi stanno sperimentando in classe una metodologia che, utilizzando strumenti tecnologici e audiovisivi, insiste molto sull'uso delle fonti e sulla didattica laboratoriale. Il nostro ospite è sembrato molto incuriosito da quest'attività ed ha espresso il suo apprezzamento per un'iniziativa che accresce il livello qualitativo del nostro Istituto, augurandosi di avere nuove occasioni di collaborazione. Prof.ssa Sylvie Bruno 31 Il giorno 13 novembre 2014 le classi terze e quarte del liceo linguistico Pirelli, accompagnate dalle insegnanti prof.sse Florio e Francis, Hurtado, Bruno Maria, Sterpetti e Casaburi, si sono recate al teatro “Lo Spazio” per assistere allo spettacolo “Todo cambia – viaggio intimo con Mercedes Sosa”, interpretato dalla brava attrice Maria Letizia Gorga, che raccontava la vita della cantante argentina attraverso le sue canzoni più famose e significative per il popolo. All’inizio abbiamo visto un filmato sulle madri dei “desaparecidos”. I loro figli sono scomparsi circa 30 anni fa sotto la dittatura di Videla. Gli scomparsi sono circa 30.000. Le “Madri di Plaza de Mayo” hanno tra gli 80 e i 94 anni e si incontrano TUTTI i giovedi, alle 15:30, da quasi 30 anni, appunto nella Plaza de Mayo, una piazza di Buenos Aires e manifestano pacificamente dandosi forza a vicenda e aspettano di ricevere qualche notizia sui loro figli.Dopo la fine del filmato si sono spente le luci e sul palco sono saliti due uomini e una donna, Maria Letizia Gorga, appunto. Uno dei due uomini suonava il piano, mentre l’altro suonava la chitarra. La donna, invece, cantava e recitava. Nello spettacolo c’erano alcune canzoni e alcuni tratti biografici (raccontati in prima persona dall’artista sul palco) di Mercedes Sosa, una cantante argentina nata nel 1936 e morta nel 2009. “La Negra”, come veniva chiamata, divennne un simbolo per la lotta al regime dittatoriale di Videla, tant’è che venne esiliata dall’Argentina nel 1979 e vi ritornò nel 1982. Aurora Lockmann - Kamil Rachfalski 3^ A LL a. 1 3 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 TEATRO “LO SPAZIO” TODO CAMBIA Incrociamo le dita per Valentina Ciavarella (4ALL), Giulia Francescangeli (4ALL), Livia Del Monte (4BLL), Ilaria Venturini (4CLL), e Giulia Sablone (4DLL), che il 27 novembre hanno partecipato al concorso europeo di traduzioni Juvenes Translatores simultaneamente ad altri 3750 alunni europei, 365 dei quali italiani. Ci sarà un solo vincitore per ognuno dei 28 stati membri e i risultati saranno resi noti i primi di marzo. a. 2 7 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 PARTECIPAZIONE AL CONCORSO “JUVENES TRANSLATORES” 32 Il 25 novembre 2014 diverse classi dell’IIS “Leopoldo Pirelli”, accompagnate dalle rispettive professoresse di spagnolo, si sono recate alle ore 9.00 presso il teatro “Sala Umberto” per assistere allo spettacolo “Más de mil jueves” scritto nel 2000 da Massimo Carlotto sul tema delle desaparecidos, strage del secolo scorso nella quale molte donne furono rapite e uccise per ragioni politiche. In sala, il sipario era volutamente già aperto, così abbiamo potuto notare la scenografia minima e scarna; un tavolo e delle sedie. Lo spettacolo era un monologo di un’attrice che interpretava una abuela dell’Argentina, rappresentate del personaggio fondamentale nella storia delle desaparecidos. Queste nonne infatti sono dei veri e propri emblemi di coraggio: ogni giovedì alle quindici e trenta nella “Plaza de Mayo”, la piazza principale di Buenos Aires, effettuano una ronda, uno sciopero pacifico mostrando le foto delle loro figlie scomparse e chiedendo di ritrovare i loro nipoti, che affidati ad altre famiglie, non hanno mai conosciuto. L’attrice Annapaola Bardelon è stata molto brava, e l’inserzione anche di registrazioni dava un tocco ancora più drammatico alla situazione. All’interno della storia, lei è la madre di Maria Teresa e cerca disperatamente di trovare sua figlia viva, prendendo alla fine parte alla ronda di Plaza de Mayo indossando anche il simbolo tradizionale di queste madri, un fazzoletto bianco in testa. Dopo la rappresentazione, la stessa attrice si è prestata a rispondere ad alcune domande di noi spettatori.Questo spettacolo è stato molto interessante, profondo e spesso commovente. Si vedeva che la storia toccava molto l’interprete spagnola, spesso infatti si commoveva lei stessa, ma come biasimarla? Le parole erano molto intense. Nonostante sia stato in lingua straniera, tutti noi abbiamo compreso molto bene la trama e il senso delle sue parole. L‘attrice è stata brava, anche col corpo, coi suoi toni e nella sua narrazione, a farci tenere un filo cronologico della storia. Lo spettacolo è riuscito a rapire letteralmente l’attenzione di noi ragazzi, poichè è stato così emozionante che durante la rappresentazione si aveva paura persino di tossire e rovinare l’atmosfera. Raramente a noi giovani capita di vedere spettacoli del genere che danno molto molto da pensare. La vicenda delle desaparecidos è una strage che tocca il cuore; e infatti, appena usciti dal teatro, sembrava che una piccola parte del nostro cuore fosse andato vicino a quelle madri, che continuano a combattere silenziosamente dopo tutto questo tempo. È un orgoglio per noi ragazze pensare a quanta determinazione ci sia in quelle donne; tutti noi sappiamo quanto siamo fragili se combattiamo una guerra da soli, e per questo motivo, è fondamentale combattere insieme a loro. Non dobbiamo vivere coi paraocchi, non ignoriamolo; la battaglia non è solo la loro, ma essendo tutti membri della razza umana, è anche la nostra. G iu l i a S a b lo n e 4 DLL a. 2 5 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 TEATRO SALA UMBERTO “MAS DE MIL JUEVES” 33 “È lo spettatore che fa il quadro”. Questa è stata la prima frase che ha catturato l’ attenzione il 14 novembre quando le classi 4^DLL e 4^ALL dell’IIS “Leopoldo Pirelli”, accompagnate dalle professoresse Loredana Bartolomei e Cristiana Imbert, si sono recate presso il museo MAXXI, Museo Nazionale della Arti del XXI secolo. Con poche informazioni sul da farsi, a partire dalle ore 11 si sono cimentate, prima una e poi l’altra classe, in un laboratorio sonoro e nella visita dell’esposizione temporanea “Open museum- Open city”. Il laboratorio era seguito da un artista-musicista che, attraverso filmati multimediali e dimostrazioni pratiche, ha mostrato alcun oggetti usati, i quali, posizionati a suo piacimento e grazie ai campi elettromagnetici, erano stati trasformati in installazioni che hanno permesso ai ragazzi di scoprire le varie forme del suono, plasmando il timbro e vivendo un’esperienza sonora creativa e coinvolgente. Nella seconda parte della visita, i ragazzi sono stati scortati da una preparata guida del museo che ha spiegato la mostra. “ Open museum- open city” ha questo nome perché vuole abbattere le mura tra il Maxxi e la città di Roma; in questo modo, se si chiudevano gli occhi, in alcune sale si aveva la sensazione di trovarsi non all’interno del museo ma, in un mercato di Roma oppure in mezzo a via Tuscolana. Le stanze erano enormi e completamente vuote, e questo dice tutto sulla particolarità della mostra. Prima esposizione del genere nel nostro Paese, comprendeva opere realizzate da diversi artisti contemporanei internazionali di questa Sound Art, specificatamente per questo museo. Grazie a delle casse poste strategicamente in punti di ogni sala, che trasmettevano suoni, note o musica, gli ascoltatori , attraverso un approccio multisensoriale, diventano quindi l’opera d’arte. La guida ci ha detto, subito dopo essersi presentata, che non bisogna arrendersi nel comprendere un’opera d’arte moderna-contemporanea, perché dopotutto questo tipo di arte ci rivela il tempo in cui viviamo. La nostra visita è stata molto interessante e, di sicuro, ha soddisfatto in un certo senso le nostre aspettative. Non essendo un’amante dell’arte contemporanea, in certi momenti mi veniva da ridere pensando al fatto che se Bernini o Michelangelo, Canova o Leonardo Da Vinci potessero visitare questa mostra… sarebbe per loro un duro colpo al cuore. Tenendo sempre presente che società, tempi e materiali disponibili sono cambiati, in questa esposizione si troverebbero spaesati e confusi: “era necessario mettere degli altoparlanti in delle sale vuote invece di scolpire la Pietà o dipingere la Gioconda?” potrebbero pensare. Ma, come dargli torto? A malapena noi del XXI secolo riusciamo a capire queste installazioni, queste opere. Non è un’arte immediata, un arte che al primo sguardo ti trasmette un’ emozione ma, necessita una spiegazione per poterla apprezzare. Se si vuole progredire, bisogna per forza cimentarsi nell’ignoto e credo, prendendo spunto dal titolo dell’esposizione, che oltre ad aprire il museo e ad aprire la città, per poter godere e apprezzare opere innovative come queste, prima di tutto dovremmo anche aprire la nostra mente. G i u l i a S a bl o ne 4 DL L a. 1 4 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 MUSEO MAXXI - MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO “OPEN MUSEUM - OPEN CITY” 34 Il giorno 26 novembre 2014 le classi 3^A CAT, 4^A CAT e 3^B GEO, con le rispettive Prof.sse accompagnatrici Coviello, Belli e Pieravanti, sono state protagoniste della visita alla mostra di Escher al Chiostro del Bramante. Ci siamo recati a Piazza Navona e, approfittando dell'attesa, abbiamo avuto l'opportunità di entrare nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone, celebre opera del Borromini. Alle 11:00 il primo gruppo ha iniziato la visita che comprendeva la presenza di una guida e del microfonaggio: il percorso che abbiamo seguito mostra lo sguardo dell'incisore , che ha preso le mosse dell'osservazione diretta e puntuale della natura, sull'onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Gli occhi dell'artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte dal nostro paese quanto, e ancor più, sulle piccole cose, osservate come se fossero una straordinaria architettura naturale.Questa mostra ci ha concesso di capire il modo in cui Escher osservava la natura in modo differente, da un punto di vista tale da far emegere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco. Lia Macario 3^A CAT a. 2 6 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 CHIOSTRO DEL BRAMANTE MOSTRA SU ESCHER Nell’ambito dell’ Erasmus+, il nuovo programma dell’Unione Europea per l’istruzione, abbiamo avuto il piacere di realizzare un’attività di “job-shadowing”, uno dei progetti afferenti l’azione chiave 1 (KA1) relativa alla mobilità individuale ai fini dell’apprendimento che dà la possibilità ai docenti europei di scambiare conoscenze e metodologie didattiche. I colleghi Timo Tikkala e Kari Filpus, insegnanti di storia presso il Kemin Lyseon Lukio, di Kemi, in Finlandia, sono stati “osservatori speciali” di lezioni curriculari affini ai loro programmi scolastici. In particolare, hanno avuto modo di apprezzare la spiegazione sui periodi della storia dell’arte romana, fatta dalla Prof.ssa Cristiana Imbert in 3A del Liceo Linguistico; una lezione sul concetto di sovranità nelle varie epoche storiche, impartita dalla Prof.ssa Sylvie Bruno in 3C LL e un’introduzione alle scoperte archeologiche del ‘700, svolta dalla prof.ssa Loredana Bartolomei in 4D LL. Hanno assistito, inoltre, alle presentazioni di slide e video sulla domus romana, il Foro romano e i Mercati Traianei, creati dagli alunni e frutto di progetti laboratoriali e di didattica integrata. I colleghi finlandesi, a loro volta, hanno presentato alle stesse classi la cultura e la storia del loro paese, rispondendo alle domande degli alunni che hanno così potuto sfatare alcuni stereotipi e scoprire tanti aspetti sconosciuti del paese nordico. Le lingue di lavoro sono state l’inglese e l’italiano. L’esperienza è stata, a detta di tutti i partecipanti, altamente motivante e ha confermato la professionalità, lo spirito di accoglienza e l’apertura al confronto già dimostrati nei precedenti progetti europei da docenti e alunni dell’Istituto Leopoldo Pirelli, da sempre orientato verso una dimensione europea dell’istruzione. P r of .s s a R it a G at ti Re f er en te p ro ge tt i e u ro pe i a. 2 1 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI SEDE VIA ASSISI ATTIVITA’ DI “JOB - SHADOWING” 35 Venerdì 21 novembre i ragazzi della VF afm sono andati a vedere il film “Torneranno i prati”, scritto e diretto da Ermanno Olmi, realizzato con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del centenario della I Guerra Mondiale.La pellicola racconta gli eventi che si trovano ad affrontare i soldati, durante la notte, nelle trincee italiane al confine con l'Austria. Vere e proprie guerre di logoramento che portavano spesso a gravi problemi fisici e psichici. Questo film vuole essere una dimostrazione delle orribili conseguenze che questi conflitti hanno sugli uomini. Pertanto credo che il messaggio antimilitarista di Olmi giunga efficacemente allo spettatore suscitando avversione e rifiuto per ogni tipo di guerra. Luca Melis VF AFM a. 2 1 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 CINEMA VISIONE DEL FILM “TORNERANNO I PRATI” Il giorno 21 novembre 2014 nell’aula Conferenze dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli”, nell’ambito del progetto dell’Alternanza Scuola- Lavoro, si è svolto l’incontro tra gli alunni del settore TECNOLOGICO 4^A, 5^A, 4^B e 5^B C.A.T. e del settore ECONOMICO 4^A, 4^B 5°, 5^BD SIA, 4^E, 4^F, 5^E, 5^F AFM, 3^A, 4^A E 5^A corso serale “SIRIO” e i dirigenti del Gruppo Tecnocasa e Tecnorete, per illustrare le modalità di inserimento e avviamento alla professione. Gli esperti hanno illustrato le modalità, le funzioni e gli obiettivi concernenti il loro lavoro e hanno quindi dato la possibilità a noi ragazzi di vivere nel corso dell’anno scolastico l’esperienza dello stage per quindici giorni. Grazie alle ottime spiegazioni ricevute, si sono capiti oltre agli aspetti generali anche interessanti nozioni tecniche e pratiche che possono integrare le competenze inerenti il nostro ciclo di studi. Infine è stata data un’ottima opportunità a chi decidesse, una volta conseguito il diploma di maturità, di entrare subito nel mondo del lavoro: quella di cogliere l’occasione di lavorare in uno dei tanti uffici del Gruppo Tecnocasa o del Gruppo Tecnorete, un’occasione da non perdere se non si è intenzionati a proseguire gli studi universitari. Alessandro Carrer V^A c.a.t. a. 2 1 s. 2014/15 n o v e m b r e I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI 2 0 1 4 SEDE VIA ROCCA DI PAPA INCONTRO CON I DIRIGENTI DEL GRUPPO TECNOCASA E TECNORETE 36 La giornata del 25 Novembre 2014 è iniziata alle ore 7.15 del mattino, quando le classi 3 - 4 - 5 dei corsi A e B c.a.t. si sono incontrati davanti alla scuola, per recarsi alla città de L'Aquila. Arrivati verso le 10, hanno iniziato il giro della città. Per prima cosa hanno ammirato la Fontana delle 99 cannelle, ristrutturata in seguito al devastante terremoto del 2009, per rendere omaggio alle vittime della tragedia. Terminata la spiegazione della preparatissima guida, i gruppi si sono separati. La giornata è stata suddivisa nel seguente modo: la mattina è stata ammirata la parte storicoculturale ed il pomeriggio la parte puramente tecnica. Nella prima parte sono state visitate diverse strutture, tra cui l'auditorium di Renzo Piano, la Fortezza spagnola (in parte danneggiata dal terremoto), il duomo de L'Aquila (anch'esso danneggiato) e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio . Nella seconda parte dopo aver pranzato, i gruppi hanno ripreso la visita con un geometra del posto, concentrando l'attenzione nella Zona Rossa della città. Qui hanno potuto osservare i ponteggi ed i puntellamenti utilizzati per i crolli degli edifici. La giornata a L'Aquila è terminata alla New Town di Sant'Antonio con la spiegazione delle tipologie abitative impiegate e l'illustrazione dei sistemi costruttivi antisismici adottati. Infine stanchi e colpiti da ciò che è stato visto, tutti gli studenti hanno fatto rientro alle proprie abitazioni, soddisfatti d'aver compreso meglio la situazione della città dai giorni seguenti il terribile terremoto ad oggi. Al e s si o S cu de r i, V A c at a. 2 5 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 VISITA DELLA CITTA’ DE L’AQUILA BASILICA DI S. MARIA DI COLLEMAGGIO - LA ZONA ROSSA 37 Ed eccoci qui, tutti pronti, valige in mano e occhi un po' assonnati. Sono le 7 del mattino e noi siamo davanti a scuola pronti a partire! Il viaggio in pullman è piuttosto pesante direi. Tra chi non fa altro che chiedere quando arriveremo e chi si lamenta perché vuole dormire, le 5 ore di viaggio non passano proprio in fretta. Alle 12.30 finalmente eccoci ad Urbino. La guida che ci aspettava giù dal pullman ci porta subito a visitare il Palazzo Ducale, uno dei principali esempi architettonici del Rinascimento in Italia. Dopo una visita di circa due ore nelle stanze principali del palazzo è l'ora del pranzo e di una passeggiata pomeridiana per Urbino. Alle 17 il pullman ci aspetta per portarci in albergo, così, stanchi morti, alle 19 riusciamo a buttarci sul letto e rilassarci un po' prima della cena. Alle 20 l'appuntamento è nel ristorante dell'hotel, un bel piatto caldo di pasta al sugo ci voleva proprio! C'è chi si è già preparato per la serata e chi invece è ancora in tuta o jeans, ma per le 22.30 sono tutti pronti per uscire, tranne chi come me si è fatto tentare da pigiama e tv! Dopo una nottata piuttosto movimentata alle 7.30 suona la sveglia. Gli occhi ancora più assonnati del giorno prima. A colazione si vede che in pochi hanno dormito. Ma alle 9 siamo tutti pronti per Recanati. a. 1 9 s. 2014/15 n o v e m b r e 2 0 1 4 SULLE TRACCE DI LEOPARDI 1 U R B I N O E R E C A N A T I 38 Lì un'altra guida ci aspetta e ci porta in giro per i luoghi in cui Leopardi ha passato la maggior parte della sua vita: la piazza davanti casa sua, la chiesa dov'è stato battezzato, il colle dell'Infinito, la torre del Passero Solitario, il Palazzo Antici-Mattei (casa della madre del poeta), il teatro comunale dedicato a Beniamino Gigli. Dopo la passeggiata si va di nuovo in albergo per il pranzo, per ritornare però subito dopo a Recanati a visitare Casa Leopardi. Dell'enorme palazzo è permesso visitare solo alcune stanze, perché i discendenti di Giacomo ancora vivono lì, quindi la guida ci accompagna nell'area dove viveva la servitù e nella biblioteca. È questa la zona più importante del palazzo, perché è qui che Leopardi passa la maggior parte del suo tempo; ed è sempre qui che studia i migliaia di libri presenti, a cui poi fa riferimento nelle sue poesie. Una cosa mi ha colpito particolarmente nel racconto della guida: il fatto che Giacomo avesse un tavolino che spostava di finestra in finestra, per avere più luce possibile durante tutto il giorno, ma anche che aveva una finestra "preferita" perché era quella dalla quale si aveva una visuale migliore sulla piazza. È stato strano affacciarsi da quella stessa finestra e pensare di vedere le stesse cose che vedeva lui. Finita la visita, distrutti a causa del poco sonno e delle lunghe camminate, i sedili del pullman ci sono sembrati particolarmente accoglienti e comodi; quindi tra un sonnellino e una chiacchiera il viaggio verso casa è stato decisamente meno pesante e lungo del previsto. Ch i a r a An g e li l l i 4 E a fm 39 Tre nazioni in una giornata . Il giorno 3 dicembre,presso l' ISS Leopoldo Pirelli, si è tenuta una giornata interamente dedicata alle lingue;in particolare a quelle studiate nella nostra scuola: inglese,francese e spagnolo. Questo evento, organizzato dalla preside e dalla vice preside in collaborazione con tutti gli studenti del liceo linguistico, permette ai ragazzi delle medie di visitare il nostro edificio(in occasione delle iscrizioni annuali alle scuole superiori) e di avere contemporaneamente un approccio più diretto con questi 3 idiomi attraverso canzoni, recite e balletti ideati da professori e studenti. I ragazzi si sono divertiti risolvendo puzzle in inglese e cruciverba in francese; guardando video,in lingua,accompagnati da simpatici giochi di gruppo,ascoltando canzoni americane del passato fino a quelle più moderne. Hanno inoltre assistito a simpatici balli di gruppo, dal country al moderno eseguito sulle note di "Bailando". Quest'ultimo è stato inserito nello spettacolo di spagnolo:una deliziosa recita riguardante la storia di una giovane studentessa italiana, Eleonora, che per un progetto Erasmus vola a Madrid. Qui deve condividere l'appartamento con due coinquiline un po' stravaganti,tra cui una sorella del ragazzo di cui la protagonista si innamorerà. Per questo motivo, anche se riesce a superare tutti gli esami, Eleonora decide lo stesso di rimanere in Spagna con il suo nuovo fidanzato. Alla fine della rappresentazione, gli spettatori hanno dovuto rispondere a delle domande riguardo il significato di alcune espressioni spagnole,presenti nello spettacolo,e l'identificazione dei personaggi. Per concludere, in biblioteca, li attendeva un ricco buffet con cibi tipici degli stati europei patria delle 3 lingue: Spagna, Francia e Inghilterra. Dai sorrisi sui loro volti credo proprio abbiano apprezzato le attività e penso che sia stata una buona presentazione anche per la scuola. E così,anche quest'anno, la Giornata delle Lingue ha avuto un buon esito e ha contribuito a promuovere lo studio di una materia, parer mio, fondamentale in un mondo così aperto e cosmopolita come è oggi: la lingua straniera. Sabrina Cacìa 3 A LL a. 3 s. 2014/15 D I C E M B R E I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI G I O R N A T A 2 0 1 4 SEDE VIA ASSISI D E L L E L I N G U E 40 L’Ensemble Cameristico alla Festa delle Lingu e In occasione della Festa delle Lingue, che ha avuto luogo mercoledì 3 dicembre nella succursale dell’IIS Leopoldo Pirelli, io con un gruppo di ragazzi, guidati dall’prof.ssa Bartolomei, abbiamo realizzato uno spettacolino, all’interno del neo- progetto dell’istituto “Ensemble Cameristico” che cerca di armonizzare insieme le arti, il quale è stato trovato molto gradevole dalla maggior parte degli spettatori. La nostra recita, che si è svolta nel laboratorio numero 10, raccoglieva due estratti di due storie, raccontate ambedue in lingua originale; la prima era “L’histoire de Babar”, famoso racconto francese per bambini scritto da Jean de Brunhoff; e la seconda era “Platero y Yo”, racconto spagnolo di Juan Ramón Jiménez. I due racconti erano intercalati dagli interventi dei bambini, interpretati da giovani attori, che, vogliosi, volevano ascoltare la storia della buonanotte. La storia di Babar, racconta di un elefantino che, dopo la morte della mamma, se ne va in città e vive molte avventure, e poi tornerà nella foresta e verrà eletto re. La storia di Platero, narra la vita di quest’asinello fino alla sua sepoltura e i testi sono molto particolareggiati e ricchi di descrizioni. La nostra scenografia era realizzata semplicemente da due sedie e due tavoli, posti ai due estremi del “palco”,e da due lampade, che venivano accese quando una o l’altra narrazione aveva inizio in quelle parte della sala. Forse la più importante figura in questa rappresentazione è stata la musica, eseguita da due ragazze violiniste del conservatorio e da una pianista (sempre della nostra scuola). La musica ha fatto da filo conduttore per tutta la recita e la sua presenza è risultata essenziale per il ritmo e la completezza della messa in scena. Anche gli interpreti sono stati molto bravi nella recitazione in lingua straniera, dando possibilità a tutti di capire i testi. Il pubblico si è dimostrato affascinato dal nostro lavoro, cosa che ci riempie di orgoglio, visto che lo spettacolino è stato realizzato in breve tempo e avevamo paura che la confusione non ci avrebbe permesso di dimostrare il nostro valore. La recita è stata ripetuta circa cinque volte nell’arco della giornata, ed è stato interessante come, man a mano, siamo diventati più sciolti e sicuri di noi. Questa, secondo me, è stata una bellissima esperienza e , anche se non ho avuto modo di guardare le altre rappresentazioni, sono davvero soddisfatta del nostro lavoro. Il nostro spettacolino ci ha permesso di approfondire qualcosa della cultura straniera e che ora è entrato a far parte del nostro bagaglio culturale che, a mio avviso e senza sminuire il resto, è la cosa più importante. G i u l i a S a bl on e 4 DL L 41 “ L a vit a di o gn u n o è u n ’ att e sa . Il p r e s en te n on ba sta a n e s s u n o . In u n p r im o m om en - to , pa r e ch e ci man ch i qu a lc o sa . Pi ù t a r di ci s i ac c o rg e c h e ci man c a Qu al cu n o. E l o att en d iam o . ” Don Primo Mazzolari Cari docenti , personale ATA e studenti, Gentili genitori è iniziato il periodo delle vacanze natalizie; un tempo privilegiato per la riflessione e per disporre i nostri cuori all’attesa che avvenga quel “qualcosa” o che arrivi quel “Qualcuno” destinato ad illuminare e a salvare il mondo intero. Che si imponga come luce nell’oscurità e voce nel silenzio. Cerchiamo di disporci a trascorrere questo tempo di Natale con umiltà, umanità e semplicità. La via della semplicità è la più sicura e la più facile. E’ la via di quelli che, possedendo la sapienza, intuiscono che le vie impervie sono pericolose anche ai più forti, mentre le vie semplici sono le più sicure. L’uomo non deve fidarsi solo delle sue forze. “Oggi fortissimo, domani più fragile di un giunco, e talora di un giunco già spezzato.” Il peso che può spezzare l’umanità e distruggere il nostro mondo è proprio il volere le cose troppo grandi, inadeguate, complicate, piene di statistiche e di programmi. Accogliamo, perciò, questo Natale con amore, solidarietà, e semplicità, sforziamoci di trasfondere lo stesso atteggiamento di semplicità anche nei nostri propositi, nei nostri impegni, nelle nostre azioni, cercando, cosi, di essere portatori di pace e di gioia verso tutti coloro che incontreremo. Con questa auspicio, auguro a tutti un sereno e Santo Natale 2014 I l D i r i ge n t e S c ol a st i c o Prof.ssa Flavia De Vincenzi 42 Il messaggio del Presidente della Repubblica agli Italiani 31 dicembre 2014 Napolitano agli italiani: Occorre ritrovare le fonti della coesione e della volontà collettiva che ci hanno permesso di superare le prove più dure. Ciascuno faccia la sua parte al meglio. "Il messaggio augurale di fine d'anno che ormai dal 2006 rivolgo a tutti gli italiani, presenterà questa volta qualche tratto speciale e un po' diverso rispetto al passato. Innanzitutto perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della Repubblica". Così il Capo dello Stato nel tradizionale messaggio di fine anno agli italiani. "Funzioni che sto per lasciare, - ha continuato il Presidente Napolitano - rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede espressamente". "E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l'avere negli ultimi tempi toccato con mano come l'età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà nell'esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato. A quanti auspicano - anche per fiducia e affetto nei miei confronti - che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell'aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune. ……..Mettiamocela dunque tutta, con passione, combattività e spirito di sacrificio. Ciascuno faccia la sua parte al meglio. Io stesso ci proverò, nei limiti delle mie forze e dei miei nuovi doveri, una volta concluso il mio servizio alla Presidenza della Repubblica, dopo essermi impegnato per contribuire al massimo di continuità e operosità costituzionale durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea. Resterò vicino al cimento e agli sforzi dell'Italia e degli italiani, con infinita gratitudine per quel che ho ricevuto in questi quasi nove anni non soltanto di riconoscimenti legati al mio ruolo, non soltanto di straordinarie occasioni di allargamento delle mie esperienze, anche internazionali, ma per quel che ho ricevuto soprattutto di espressioni di generosa fiducia e costante sostegno, di personale affetto, direi, da parte di tantissimi italiani che ho incontrato o comunque sentito vicini. Non lo dimenticherò. Grazie ancora. E che il 2015 sia un anno fecondo di risultati positivi per il nostro paese, le nostre famiglie, i nostri ragazzi". Roma, 31 dicembre 2014 Obama ringrazia il Presidente Napolitano per il suo "storico mandato" e per i rilevanti contributi "a vantaggio non solo della sua Nazione, ma anche dell'Europa e della comunità transatlantica ...E gli ha sottolineato i rilevanti contributi che il Presidente Napolitano ha dato per il sostegno delle condizioni politiche ed economiche dell'Italia, a vantaggio non solo della sua Nazione, ma anche dell'Europa e della più larga comunità transatlantica. Il Presidente Obama ha reso omaggio alla lunga e costante devozione del Presidente Napolitano a favore della causa dell'Unione Europea e della stretta cooperazione fra Stati Uniti e UE. I due leader hanno anche affrontato il tema della situazione economica in Europa e hanno convenuto sulla necessità di combinare riforme strutturali con misure a sostegno della crescita europea". Anche tutti noi non possiamo non ringraziare il Presidente Giorgio Napolitano per la sua integrità morale ed il suo alto senso del dovere.