2014-15 GAZZETTINO I^parte

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“L E O P O L D O
P I R E L L I ”
Via Rocca di Papa, 113 -Roma
GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
a.s. 2014-2015
15 settembre 2014
PALESTRA dell’’I.I.S.
LEOPOLDO PIRELLI
Via Rocca di Papa, 113
ORE 9.30
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Buon anno scolastico
I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI
VIA ROCCA DI PAPA N.113
00179 - ROMA
TECNOLOGICO
ECONOMICO
LICEO
LINGUISTICO
TEL 06/121122305
F AX 0 6 / 9 6 0 4 9 5 5 3
PEC: [email protected]
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Queste le attività extracurricolari che gli studenti possono svolgere
fin dal primo anno di corso:
· Potenziamento del metodo di studio
· Debiti Zero
· Italiano per stranieri
· Laboratorio teatrale
· Cineforum
· Educazione alla salute,
· Laboratorio musicale
· Cl@ssi 2.0
· Pedalando nella Memoria
· Valorizzazione delle Eccellenze
· Olimpiadi della Matematica
· Il quotidiano in classe
· Viaggi e visite di istruzione
· Educazione alla legalità
· Certificazioni lingue (Cambridge, Delf, Dele)
· Sport e ben ...essere
· Scuola sicura
· Biblioteca
· Il laboratorio in classe
Buon anno scolastico
2014- 2015 a tutti!!!
I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI-ROMA
SEDE DI VIA ROCCA DI PAPA:
Via Rocca di Papa, 113 - 00179 Roma
Tel. 06/121122305 - Fax 06 96049553
URL: http://www.leopoldopirelli.it
[email protected]
SEDE DI VIA ASSISI:
Via Assisi, 44/46 - 00181 Roma
Tel. 06 121122185 - Fax 06 7821510
15 settembre 2014
Giornata dell’accoglienza
Impariamo
insieme!
Questa scuola è
meravigliosa !
D.S. prof.ssa Flavia DE VINCENZI
GRUPPO ACCOGLIENZA
Responsabile:
prof.ssa Antonella FONDI
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prof. Tranquilo BONAMIGO
prof.ssa Angela D’ANDREA
prof.ssa Marina MUSCATELLO
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GRUPPO ACCOGLIENZA
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le sfide che questa bella avventura della scuola
riserva a tutti, agli alunni e ai docenti.
Responsabile: prof.ssa Antonella FONDI
Agli alunni delle classi prime che entrano nella
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del lavoro con competenze adeguate sia professio-
nali che di cittadinanza, ai docenti che devono facilitare questo percorso in qualità di educatori e formatori.
Ci fa forti il piacere che i tutor dimostrano nel compito delicato ma intrigante che stanno per affrontare,
l’entusiasmo che crediamo di dimostrare nel nostro lavoro, la partecipazione delle famiglie a questo passaggio importante, partecipazione che speriamo continui per l’intero percorso educativo.
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TUTOR a. s. 2014- 2015
Settore Tecnologico
Carloni Mattia
Cabrera Daniele
1 A CAT
Giorgini Giulia
Attività d’accoglienza
QUANDO
CHI
COSA
Lunedì 15 settembre
Tutor e docenti coordinatori
Saluto in palestra del Dirigente Scolastico, prof. ssa
Flavia DE VINCENZI
Ore 9.30-12.00
Dopo il saluto del D. S., gli studenti saranno accompagnati dai
tutor e dai docenti coordinatori nella visita a turno delle
strutture scolastiche
Tutor in presenza dei
docenti
coordinatori
Ore 11.00 (circa) 1° incontro di socializzazione dei tutor
con la classe
Attività di conoscenza: cosa mi piace. Raccolta dati.
1 B CAT
Goffredo Danilo
Casciani Matteo
Ghislanzoni Chiara
Settore Economico
Massimi Simone
1 A EC
Boccarossa Claudia
Santolini Giorrgio
Achilli Chiara
Falasca Lorenzo
Magnanini lorenzo
1B EC
Paoletti Ilaria
Evangelisti Giulia
Funghini Alessia
Cangiano Sara
1C EC
Guarino Anna
Perdoda Juliano
Perez Tiffany
1D EC
Alfieri Simone
1A LL
1B LL
1C LL
2
Liceo Linguistico
Buzzi Claudia
Delle Fave Federico
Filippone Federica
Manconi Elena
Venturini Ilaria
Naffati Jamilia
Martedì 16 settembre
Tutor e docente dell’ora
ore 10.00 –11.00
Mercoledì 17
settembre
Materiale allegato nel kit
Tutor
2° incontro di socializzazione dei tutor con la classe
Lavoro sui risultati dell’attività “cosa mi piace”.
Indagine su quanto appreso in precedenza: cosa fare, come
fare, dove fare ...
ore 11.00-12.00
Giovedì 18 settembre
Docente dell’ora
ore 8.00-10.00
Tutor
Venerdì 19 settembre
Tutor
Illustrazione degli Organi
Collegiali
Presentazione delle attività di istituto
Materiale allegato nel kit
3° incontro di socializzazione dei tutor con la classe
Conclusione lavoro del giorno 17. Discussione libera
ore 11.00-12.00
Lunedì 22 settembre
Conoscenza delle norme e dei regolamenti (esclusi gli
OO.CC.) e del sito di istituto
Docente dell’ora
Somministrazione questionario Accoglienza.
Raccolta materiale.
ore 9.00-10.00
ore 11.00-12.00
Martedì 23 settembre
Tutor
4° incontro di socializzazione dei tutor con la classe
Inizio discussione sul bullismo
Tutor e docente dell’ora
2° questionario :
Questionario sul bullismo
ore 11.00-12.00
Settimana seguente
Docenti materie coinvolte
Test d’ingresso
Prima delle votazioni
degli OO.CC
Tutor
Lavoro per individuazione dei rappresentanti di classe
Suona la campanella e tutti noi del gruppo Accoglienza
siamo pronti ancora una volta ad accettare le sfide che
questa bella avventura della scuola riserva a tutti, agli
alunni e ai docenti.
Agli alunni delle classi prime che entrano nella scuola
superiore e sono subito investiti dalla responsabilità di uno
studio che li deve arricchire culturalmente, ma li deve anche
proiettare nel mondo del lavoro con competenze adeguate, sia
professionali che di cittadinanza; ai docenti che devono
facilitare questo percorso in qualità di educatori e formatori.
Ci rende forti il piacere che i tutor dimostrano nel
c compito delicato ma intrigante che stanno per
affrontare, l’entusiasmo che crediamo di dimostrare
nel
nel nostro lavoro, la partecipazione delle famiglie a
qquesto passaggio importante, partecipazione che speriamo
continui per l’intero percorso educativo.
Il gruppo dell’Accoglienza
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Come rappresentanti
dell’I.I.S. Leopoldo Pirelli
abbiamo partecipato al
progetto Youth Guarantee,
accompagnati dalla Professoressa Di Giovambattista e dalla professoressa
Bonucci.
Il progetto è stato svolto
alla Camera di Commercio
e comprendeva più Istituti.
La mattinata è stata divisa
in vari incontri ; il primo
incontro è stato con il Servizio Civile, a seguire l’ incontro con IRFI e auto imprenditorialità , poi l’
incontro con l’università . Dopodiché alcuni compagni hanno avuto l’ opportunità di simulare un colloquio di lavoro con imprenditori di aziende.
Infine la giornata si è conclusa con una dettagliata spiegazione sul funzionamenti dei Centri per l’impiego.
Attività come questa sono molto utili per noi studenti, perché ci fanno
avere un contatto diretto con il mondo del lavoro, in questo momento di
crisi economica in cui è ancor più importante vedere una possibilità di
impiego dopo la fine del ciclo scolastico. Sa r a C a ng i a no 4^ C S i a
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2014/15
o t t o b r e
2 0 1 4
CAMERA DI COMMERCIO
GARANZIA GIOVANI - YOUTH GIOVANI
11
Il giorno 7 ottobre 2014 una rappresentanza di Professori ed Alunni dell’ Istituto Superiore di Istruzione L.
Pirelli, guidata dal Dirigente Scolastico prof.ssa Flavia De Vincenzi , si è recata presso l’Aula Magna dell’Università LUISS ”Guido CARLI” in Roma, dove si è svolta la 1° GIORNATA DELL’EDUCATION “Merito, Valutazione, Alternanza, Innovazione - Le 100 proposte di Confindustria”. All’evento hanno partecipato tra gli altri
il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Presidente della Confindustria, il Presidente della
Federmeccanica ed il Presidente dell’ Enel. La discussione sulle proposte avanzate da Confindustria sul futuro lavorativo dei giovani è stata seguita con molto interesse da noi studenti.
Confindustria ha presentato proposte che ritiene valide per affrontare con successo il principale problema
odierno: crisi d’imprese e disoccupazione
giovanile. Si è parlato di creare un rapporto più stretto e costante di collaborazione tra impresa e scuola per aiutare i
giovani ad entrare preparati culturalmente e professionalmente nel mondo del lavoro offrendo loro il diritto di “imparare
lavorando”.Al termine dell’evento il ministro Giannini è intervenuta e ha ritenuto
interessanti le proposte avanzate da Confindustria. Ha infine dichiarato che,
nell’ambito alternanza scuola – lavoro, ha
messo in atto strategie e accordi con importanti imprese nazionali, dedicati agli
studenti, per un efficace sistema aziendale. Alessia Gammone V C Sia
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2014/15
o t t o b r e
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AULA MAGNA UNIVERSITA’ LUISS
PRIMA GIORNATA DELL’EDUCATION.
12
Che viaggio strano… 08 ottobre 2014
La sveglia che suona alle 5:30; le previsioni meteo che annunciano
una giornata fredda e piovosa ad aspettarci a Milano. Diciamo che le
premesse non sono delle migliori. Speriamo bene…
È notte fuori. Eppure ce n’è di gente che va in giro a quest’ora. Io mi
consolo pensando che è solo per oggi, che domani starò al calduccio a
dormire nel mio letto. Alla stazione mi incontro con gli altri; non conosco nessuno se non di vista. Sarà una lunga giornata… Ci guardiamo
negli occhi con sguardi spaesati e assonnati. Sicuro che fosse un premio questo viaggio? Sul treno le cose cominciano ad andare un pochino meglio. Iniziamo a chiacchierare per fare conoscenza e, dopo un
pisolino e qualche capitolo di libro, le 3 ore di viaggio passano abbastanza velocemente. Milano non è per niente una città accogliente. Ad
aspettarci ci sono solo pioggia e nebbia. Per fortuna il nostro pullman
è già fermo davanti alla stazione e, dopo una mezz’oretta, eccoci arrivati alla Fondazione Pirelli. Veniamo subito accompagnati in una sala
conferenze per assistere al discorso del dottor Alberto Pirelli. Diciamo
che le poche ore di sonno e le poltrone imbottite sulle quali siamo seduti non aiutano molto l’ascolto. Alla fine però penso di aver recepito i
concetti fondamentali del suo discorso. Il dottor Pirelli ci ha parlato
infatti della diffusione del marchio nel mondo, con l’espansione dei
commerci anche verso la Cina, e di come la Fabbrica punti sul fornire i propri pneumatici alle principali case
automobilistiche di lusso. Per svegliarci un po’ ci portano quindi a fare un giro nell’archivio storico della
Fondazione e, dopo averci mostrato un video sulla storia del marchio Pirelli, ci avviamo verso un’altra sala
per il pranzo. Mmmh! Nel corridoio si sente un odorino così invitante! Ad aspettarci ci sono gnocchi al sugo
con tanto di mozzarella filante e un buffet infinito di pizza, panini e dolci. Sembrerà brutto dirlo, ma per ora
questa è la parte migliore della giornata. Con la pancia bella piena e ancora più sonno di prima, risaliamo
sul pullman. Destinazione: circuito di Vissola. Arrivati lì ci spiegano tutti i tipi di prove che vengono effettuate su quella pista; poi ci descrivono meglio le due che faremo anche noi. La prima cosa che ho provato è
stata il fenomeno dell’aquaplaning; in pratica il pilota guida un’auto da corsa in una specie di vasca riempita con 7 millimetri d’acqua e ti fa vedere come quest’auto sia incontrollabile. Diciamo che non è stata molto
rassicurante come cosa, ma ora so che cercherò di guidare il meno possibile sul bagnato. La seconda cosa
da provare era fare dei giri di pista,
insieme al pilota, al limite della velocità. Ero emozionatissima perché,
essendo una grande appassionata
di Formula 1, ho sempre sognato di
poter provare una cosa del genere.
Quindi con casco e cintura allacciati
ecco che si parte! Il mio commento
a fine corsa? WOW! Adesso penso
proprio che sia stata questa la parte
migliore della giornata. Ed ecco qui
che ci si avvia verso casa. Prima
con il pullman verso la stazione, poi
con il treno verso Roma. Alla fine
non è stato poi così male, dai! Mi
sono addirittura divertita. Ora però
ho veramente bisogno di dormire.
Buonanotte.
Ch i a r a An g e li l l i IV E af m
13
Sveglia alle 6 per prendere il treno delle 7 per Milano. I professori aspettano gli studenti finalisti dell'edizione del Premio Pirelli 2013/2014 a Termini. La città ancora dorme, la stazione sembra essere una città nella
città, un piccolo centro movimentato in cui ognuno, con relativa fretta, si dirige verso la propria corsa, e
per un attimo i pensieri di ogni persona si incrociano in numerosi sentieri e direzioni. Il treno arriva. Le tre
ore passano tra chiacchiere e confidenze con i compagni e quando si arriva a Milano, sono tutti elettrizzati.
Purtroppo della città di Milano c'è ben poco da assaporare, perchè il pullman è li che aspetta, per portare il
gruppetto in una villa nelle vicinanze della Fondazione Pirelli. Nella sede delle conferenze l'ingegnere Pirelli
ci mostra una presentazione in lingua inglese inerente all'azienda e il suo ruolo nel commercio internazionale. La presentazione termina con il regalo da parte della scuola del giornalino con tutte le attività svolte durante l'anno, una cornice con i momenti più belli della festa delle eccellenze e i progetti per l'anno che seguirà. Durante la visita alla fondazione si scoprono molte cose poco note del marchio, per esempio il suo
uso nel reparto della cancelleria, in quello del vestiario, e il famoso gatto di gomma piuma divenuto simbolo
di Pirelli. Dopo aver pranzato con un ricco buffet, gli studenti insieme ai professori si sono recati presso la
pista di Vizzola, dove, muniti di casco, hanno provato insieme ad un pilota professionista i nuovi pneumatici
su fondo bagnato, sfrecciando a bordo delle magnifiche Audi. Interessante ed emozionante è stata anche la
parte della pista dedicata al fenomeno dell'aquaplanning e le relative spiegazioni riguardo le attività svolte.
La giornata si conclude con il viaggio di ritorno, programmato per le 19, e con corrispondente arrivo a Roma alle 22. Tutti gli studenti sono stati entusiasti e riconoscenti per la bella esperienza fornita dalla scuola,
e anche se con un po' di stanchezza, soddisfatti di aver arricchito il bagaglio di esperienze con questo piccolo viaggio. Gi or g i a De Ce s a r i, 5B L L
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2014/15
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MILANO FONDAZIONE PIRELLI
INCONTRO CON ALBERTO PIRELLI.
Presidente
del
VII
Municipio
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Anno Scolastico
2014 / 15
Progetto: “Il Pirelli per il territorio”
M U N I C I P I O
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Sede Piazza di Cinecittà, 11
Sede via Tommaso Fiortifiocca 71
I.I.S. LeopoldoPirelli
ROMA via Rocca di Papa, 113
Flavia De Vincenzi
Dirigente Scolastico
Massimo Marzano
Docente referente
Susana Ana Maria Fantino
Presidente
Daniela De Lillo
Politiche Sociali
Loris Antonelli
Politiche Educative, Scolastiche,

SETTORE ECONOMICO
Amministrazione, Finanza e Marketing
Sistemi Informativi aziendali
Relazioni Internazionali

Assessore al Bilancio, Politiche Sociali e
Risorse Umane
Geotermico

Chiara Giansiracusa
SETTORE TECNOLOGICO
Costruzioni, Ambiente e Territorio

Giovanili e Formazione
LICEO LINGUISTICO
CORSO SERALE SIRIO
Silvia Natali
P o li ti ch e d el l o S vi lu ppo L o ca l e,
L’Istituto Pirelli al servizio dei cittadini dell’VII Municipio.
di M a s s im o M a r z a n o
Questo progetto nasce dal desiderio di creare un legame tra l’Istituto, da anni radicato nel territorio, e gli studenti, i genitori
e tutti i cittadini del VII Municipio. I docenti di letteratura italiana e storia e di
educazione fisica, già interpellati, si sono dichiarati disponibili, per due sabati al
mese, di accompagnare studenti, genitori, cittadini dell’VII Municipio in attività di
tipo storico-culturale ed escursionistico -sportivo.
1° ITINERARIO: Il VII Municipio e la ”memoria storica”;
2°
ITINERARIO:
Trekking
nel
Parco
della Caffarella;
3° ITINERARIO: Visita del Museo della Repubblica Romana e della
Memoria
Garibaldi-
na;
4° ITINERARIO: Visita del Museo Bilotti con i ritratti di Andy Warrol e
le sculture di De Chirico nell’aranciera di Villa Borghese;
5° ITINERARIO: Museo Napoleonico in Largo Zanardelli;
6° ITINERARIO: Trekking sull’Appia Antica;
7° ITINERARIO: Museo della Liberazione a Via Tasso;
8° ITINERARIO: Visita della Villa di Massenzio e del Mausoleo di
Valerio Romolo
e della Tomba di Cecilia Metella;
9° ITINERARIO: Visita del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese;
10° ITINERARIO: Visita del Museo della scultura antica Giovanni Baracco;
11° ITINERARIO: Museo dei Mercati di Traiano;
12° ITINERARIO: Trekking nel Parco degli Acquedotti;
13° ITINERARIO: Visita del Parco delle Tombe Latine;
14° ITINERARIO: Visita della villa dei Quintili
15° ITINERARIO: Visita di via Latina e del Museo delle Mura
a Porta San Sebastiano
Tra le mete sono stati inserite le sette realtà culturali e museali del Comune di
Roma, che dalla fine di agosto, possono essere visitate gratuitamente. Con questa
iniziativa si darebbe una risposta concreta, anche, all’Assessorato alla Cultura del
Comune
di
formula
che
realtà
Roma,
così
che
aiutasse
preziose
“auspicava
a
ed
una
pubblicizzare
ancora
tanto
sconosciute”. Tutti i docenti sono motivati a organizzare e a portare a termine
questa
iniziativa.
D e s i d e r a no c o nt r i -
b ui r e c o n l a l o r o i ni z i a t i v a a l m i g l i o r a m e nt o
d e g l i a s p e t t i c ul t u r a l i , c i v i l i e s o c i a l i e a
c r e a r e u na s o c i e t à s o l i d a l e , m o t i v a t a e p i ù
c o s c i e nt e .
Avvicinare
gli
s t ud e nt i
ed
i
d o c e nt i e d i c i t t a d i ni a r e a l t à c ul t ur a l i p r e z i o s e e d i mp or tan ti del l o ro Mu n i ci pi o e
di R oma , p e r fa v o ri r e u n a ri fl e s si on e
su l l a cu l tu r a, l a st o r i a e l e atti vi tà s p or t i ve.
Roma 4 settembre 2014
I docenti dell’Istituto del Dipartimento di letteratura italiana, storia e d
e du c az io n e f i si c a g u i d an o, d i s a b a to , a l un n i, do ce nt i , ci tt a di n i in it i ne r a r i
s to r ic o -c u lt u r a li e d es cu r s io n i st ic o - sp o rt iv i. L’iniziativa è aperta a tutti.
1°: Il VII Municipio e la ”memoria”
18/10
MARZANO - MUSCATELLO
2°: Trekking nel Parco della Caffarella
08/11
QUATRALE - BONAMIGO
3°: Trekking sull’Appia Antica
10/01
QUATRALE - MARZANO
4°: Museo della Liberazione a Via Tasso
24/01
D’ANDREA - MAZZENGA
07/02
MARZANO - DI VENANZIO
21/02
MAZZENGA - D’ANDREA
BONAMIGO - MARZANO
21/03
LIGUORI - BONAVENTURA
11/04
ALESSANDRINI- MINNUCCI
18/04
BONAMIGO - MUSCATELLO
5°: Visita della Villa di Massenzio e
del Mausoleo di Valerio Romolo
e
della Tomba di Cecilia Metella
6 ° : Vi sit a M us eo Bil otti con i r itr att i di
Andy Warrol e le sculture di De Chirico
-
ne ll’ a r anci er a di Vi ll a Bo rgh ese
7°
Visita del Museo Pietro Canonica
a Villa Borghese
8°: Museo dei Mercati di Traiano
9°: Trekking Torre del Fiscale
Parco degli Acquedotti
10°: Visita del Parco delle
Tombe Latine
11°: Visita della Villa dei Quintili
12°:
09/5
Visita di via Latina e del Museo
delle Mura a Porta San Sebastiano
16/05
DI VENANZIO - LIGUORI
BONAVENTURA - MARZANO
MODALITA’ PER PRENOTARSI
Scrivere
1
Collegarsi
al sito
[email protected]
2
nome e cognome dei
partecipanti con
i n d i r i z z o d i posta elettronica
o un numero di cellulare
3
Attendere
email
di conferma
17
VII MUNICIPIO E “LA MEMORIA”.
RASTRELLAMENTO DEL 17 APRILE 1944
“ER QUARTIERE CHE NUN ABBOZZA!”
“Il mio rione è tutto il mio orgoglio: qui il senso
di appartenenza al territorio è profondamente
radicato negli abitanti, sebbene vi sia una massiccia presenza di immigrati di numerose nazionalità ben integrati con le loro attività commerciali. Suddiviso in Quadraro e Quadraretto, si
trova lungo la via Tuscolana, è delimitato
dall'Acquedotto Felice, dal Parco di Tor Fiscale
e dagli archi del Mandrione, e presenta un interessante reperto datato III secolo d.C.: il Mausoleo di Monte del Grano, dove venne rinvenuto il sarcofago dell'imperatore Alessandro Se-
Parte dei Murales realizzati da Gary Baseman per la
commemorazione del Rastrellamento del Quadraro
vero e della sua consorte, celato da quella che in epoca medievale era una stazione di posta ed oggi è un
ristorante, di lato al parco omonimo. Questa zona fu teatro di uno dei più cruenti episodi della II Guerra
Mondiale avvenuti in città: il rastrellamento
del 17 aprile 1944, nel quale le truppe tedesche prelevarono 2000 cittadini dalle proprie
abitazioni; di questi,947 vennero condotti nei
campi di concentramento, e oltre 500 non fecero più ritorno. Il Quadraro è Medaglia d'Oro
al Valor Civile. A livello urbanistico, è costituito prevalentemente da villini e casette basse di
colori pastello, sovente con orticelli o giardinetti, ma con la presenza di numerosi palazzoni
costruiti negli anni '60/'70”.
Cristiana Narducci da TRIPADVISOR
CASA DI GIOACCHINO GISMUNDO, Via Licia, 56.
(Terlizzi, 20 novembre 1908 – Roma, 24 marzo 1944)
Professore di storia e filosofia presso il liceo Cavour a partire dal
1934. Durante la dittatura del fascismo si iscrisse al Partito Comunista Italiano e fu attivo nella resistenza romana. Sotto l'occupazione
tedesca nella sua casa ospitò dapprima la redazione clandestina del
giornale l'Unità e successivamente l'arsenale dei GAP romani ai quali
aderiva. La sua vita politica si svolse sempre nell'ambito del PCI; divenuto capo locale del controspionaggio del partito, preparò una storia completa del comunismo (andata perduta) e teneva corsi di formazione ideologica ai compagni di lotta. Il 29 gennaio 1944 la polizia fascista fece irruzione nel suo appartamento dove furono rinvenuti sacchi contenenti chiodi a tre punte (si scoprirà in seguito che
Gesmundo stava organizzando un attentato ai danni dei trasporti tedeschi). Venne dunque arrestato e tradotto nelle carceri di via Tasso
Gioacchino Gismundo
Don Pietro Pappagallo
(la sua cella è stata la n.13) per essere interrogato. Qui venne torturato per circa un mese. Fu condannato dal tribunale di guerra tedesco alla pena capitale. Affrontò la morte alle Fosse Ardeatine assieme
al suo concittadino Don Pietro Pappagallo. (da WIKIPEDIA).
18
LE PIETRE DI INCIAMPO

in via Taranto, 178 in ricordo del Colonnello Eugenio Paladini

in via Appia Nuova 451 alle ore 16.30 in ricordo di Francesco Galeotti

in via Licia 56 in ricordo di Gioacchino Gesmundo
STOLPERSTEINER, LE PIETRE DI INCIAMPO.
Gli stolpersteiner letteralmente dal termine tedesco
“pietre d’inciampo”, inventati dall’artista tedesco
Gunter Demnig, sono piccoli sampietrini di cemento
ricoperti di ottone con su scritto nome, cognome, anno
di nascita, data e luogo di deportazione e anno di morte
che dal lontano 1993 l’artista dedica non soltanto agli
ebrei ma
anche a militari, oppositori politici, partigiani,
zingari e
omosessuali che furono assassinati nei campi
di concentramento nazisti. Gli Stolpersteine sono finanziati
da sottoscrizioni private; il costo di ognuno, compresa l’installazione, si aggira tra i 75 e i 95 euro. L’obiettivo è
la costruzione di una grande mappa urbana della memoria.
L’ENTRATA DEGLI ALLEATI A ROMA 4 GIUGNO 1944
DA VIA APPIA NUOVA E DA VIA CASILINA.
“Avevo due anni e sette mesi, il 4 giugno del 1944, allorché i soldati americani entrarono trionfalmente a
Roma, dopo che le truppe tedesche occupanti se ne erano ritirate senza combattere, per la miracolosa
intercessione di Papa Pio XII, evitandole una catastrofe. Quella sera anch'io, in braccio a mio padre, feci
festa ai “liberatori” che passavano con jeep e carri armati per Via Gallia; e ne ricevetti in dono un tubetto
di “caramelle col buco”. E’ il ricordo più antico che conservo della mia vita”.
Testi-
monianza di Nicola Bruni (18 maggio 2014)
Il 4 giugno era una domenica. Le pattuglie avanzate della
quinta armata Usa erano penetrate in Roma attraverso le
mura di Porta Maggiore ad occidente e attraverso Porta San
Giovanni a sud. «I soldati, con gli occhi ancora attoniti dal
combattimento, polverosi e stanchi, non del tutto coscienti
del fatto storico di essere i primi militari alleati a entrare in
una capitale nemica, stavano sdraiati sulle loro coperte
all'interno delle camionette o guardavano in modo amichevole i "paisà" tutti eccitati. Erano truppe di prima linea che
fino a poche ore prima avevano ucciso».
Nell'anno orribile 1944 "Roma Città Aperta" subisce 13 bombardamenti (l'ultimo il 30 maggio) con migliaia di morti. E subisce reiterati eccidi. Non solo le Fosse Ardeatine (335 vittime). Scritti nel sangue
sono i nomi di Forte Bravetta, Rebibbia, Ponte di Ferro; l'ultimo è quello della Storta, tredici fucilati
dai nazisti nel giorno stesso della fuga sulla via Flaminia. Tra essi Bruno Buozzi. La presa di Roma ha
un'eco mondiale. Roosvelt, Churchill e Stalin si congratulano a vicenda per il successo militare, sottolineandone l'enorme significato simbolico: come Stalingrado, la presa di Roma è l'ineluttabile campana
a morto che suona per Hitler. E' vero, a differenza di Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Roma non è
insorta. «Il progetto insurrezionale ha dovuto essere abbandonato, ma - scrivono ancora Marisa Muso
e Ennio Polito - i suoi 1959 caduti su un totale di 20.824 combattenti e le sue 72 medaglie d'oro, le
valgono di entrare a far parte delle città italiane decorate con la più alta onorificenza».
//groups.google.com/d/topic/it.cultura.storia.../hdNNrPrvss4
19
Era il 17 aprile del 1944 quando le truppe tedesche rastrellarono il quartiere romano del Quadraro e deportarono nei
loro campi di concentramento 947 uomini. Questo avvenne
perché quella zona, popolata principalmente da partigiani,
veniva considerata, insieme al Vaticano, l'unico luogo in cui
si potesse sfuggire dai nazisti.
Di tutti quegli uomini meno della metà riuscirono a tornare
a casa; gli altri morirono con l'unica colpa di aver vissuto in
quel quartiere. È per questo che ora uno dei principali parchi del Quadraro è stato rinominato "17 aprile 1944". Ed è
anche per questo che oggi, 18 ottobre 2014, l'iniziativa
"Pirelli per il territorio" ha fatto tappa proprio lì. Alcuni di
noi ragazzi del Leopoldo Pirelli, insieme a tre professori,
questa mattina, ci siamo infatti incontrati davanti al monumento dedicato ai caduti che si trova all'interno del
parco, per ricordare quel giorno. Fa strano pensare
che proprio lì, più di settant'anni fa, quegli uomini
vissero normalmente le loro vite fino a che, un giorno, furono costretti a lasciare tutto, ad abbandonare
le proprie famiglie, a partire per non si sa dove, con
la paura di non ritornare più. C'è un altro motivo
che ci ha spinto a visitare il parco; una delle tante
bellezze nascoste del VII municipio che l'iniziativa
organizzata dalla scuola vuole mettere in risalto: il
mausoleo di Alessandro Severo, risalente al III secolo d.C. All'apparenza il monumento è una semplice
collinetta alta più o meno 12 metri, circondata da una
cancellata di ferro e sommersa da edera e alberi. All'interno però nasconde un lungo corridoio e una camera
sepolcrale a pianta circolare in cui, nel 1500, venne ritrovato il sarcofago di marmo che è ora esposto ai Musei Capitolini. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di entrare, ma sapere che sotto tutta quella vegetazione è nascosta una tomba che ha circa 1800 anni, fa
un certo effetto. Quella di oggi è stata la prima delle
tappe di questa iniziativa, che in 12 mattinate, di sabato, ci farà riscoprire la storia del nostro municipio e di
Roma, quindi direi... Alla prossima puntata!
Ch i a r a An g e li l l o I V E af m
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o t t o b r e
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IL PIRELLI PER IL TERRITORIO 1
IL VII MUNICIPIO E “LA MEMORIA”
20
Versione italiana di Riccardo Venturi (2004)
In Flanders Fields the poppies blow
Between the crosses, row on row
SUI CAMPI DELLE FIANDRE di John McCrae
Sui campi delle Fiandre spuntano i papaveri
That mark our place, and in the sky
tra le croci, fila dopo fila,
The larks, still bravely singing, fly
che ci segnano il posto; e nel cielo
Scarce heard amid the guns below
le allodole, cantando ancora con coraggio,
volano appena udite tra i cannoni, sotto.
We are the Dead. Short days ago
We lived, felt dawn, saw sunset glow,
Noi siamo i Morti. Pochi giorni fa
Loved and were loved, and now we lie
eravamo vivi, sentivamo l'alba, vedevamo
In Flanders Fields.
risplendere il tramonto, amanti e amati.
Ma adesso giacciamo sui campi delle Fiandre.
Take up our quarrel with the foe:
To you from falling hands we throw
Riprendete voi la lotta col nemico:
The torch; be yours to hold it high.
a voi passiamo la torcia, con le nostre
If ye break faith with us who die
mani cadenti, e sian le vostre a tenerla alta.
We shall not sleep, though poppies grow
e se non ci ricorderete, noi che moriamo,
In Flanders Fields.
non dormiremo anche se i papaveri
cresceranno sui campi di Fiandra
Il Remembrance Day (o Armistice Day) è un giorno
di commemorazione osservato nei paesi del Commonwealth
e in diversi stati europei (comprese Francia e Belgio) per
commemorare la fine della prima guerra mondiale e altre
guerre. Viene osservato l'11 novembre, giorno in cui nel
1918, ebbe termine il primo conflitto mondiale . Il Remembrance Day è dedicato specificamente agli appartenenti alle
forze armate che vennero uccisi durante la guerra, e venne
istituito da Giorgio V del Regno Unito, il 7 novembre 1919,
su suggerimento di Edward George Honey.
Le tradizioni comuni britanniche, canadesi, sudafricane, australiane e neozelandesi, comprendono due minuti di silen-
zio all'"undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese" perché fu quello il momento in
cui l'armistizio divenne effettivo sul fronte occidentale. I due minuti ricordano rispettivamente i caduti della
prima e della seconda guerra mondiale; prima del 1945 il silenzio era di un minuto solo.
La relazione tra i papaveri e il Remembrance Day deriva dalla poesia "Nei campi di Fiandra",
dell'ufficiale medico canadese John McCrae. L'emblema del papavero venne scelto perché questi fiori
sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. Il loro colore
rosso è un simbolo appropriato per lo spargimento di
sangue della guerra di trincea. Una donna francese di
nome Madame E. Guérin introdusse l’utilizzo ormai
diffuso dei papaveri artificiali distribuiti oggi.
(Tipicamente, questi papaveri artificiali sono donati
gratis, nonostante quasi tutti coloro che li accettano
offrono una piccola donazione in cambio. Un dollaro è
comune in Canada.) Alcune persone scelgono di indossare papaveri bianchi, che sottolineano il desiderio di alternative pacifiche alle azioni militari. Un'organizzazione chiamata People Against Global Imperialism ("Gente contro l’imperialismo globale") produce e indossa papaveri neri.
21
PRESENTAZIONE
DEL
SECONDO
ITINERARIO
DEL PROGETTO “IL PIRELLI PER IL TERRITORIO”
8 NOVEMBRE 2014
TREKKING NEL PARCO DELLA CAFFARELLA
Prof. Donato Quatrale
Prof. Tranquilo Bonamigo
Prof. Massimo Marzano
ATTREZZATURA

Scarpe da ginnastica

Kway

Bottiglietta d’acqua

P a ni no
CONSIGLIATA.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’.
Si parte alle ore 9.30 da Largo Tacchi Venturi. Il prof. Quatrale guiderà il trekking, con consigli sull’esatta postura del busto e dei giusti tempi della respirazione, con la precisa analisi della deambulazione, con la dettagliata spiegazione dell’alternanza di flessioni e di estensioni dei muscoli e degli arti,
mentre il proff. Bonamigo e Marzano illustreranno questa parte della campagna romana di fine ‘700
miracolosamente arrivata fino a noi. Nella valle della Caffarella si rispecchia la storia di Roma, della
città e della cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e, compresa fra due direttrici dell’antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e leggende, forse suggeriti dai morbidi rilievi e dalla presenza dell’Almone, piccolo affluente del Tevere, dai Romani ritenuto fiume sacro sin dai primordi. Un suggestivo ambiente naturale delimitato dai palazzi del quartiere Appio -Tuscolano.
STORIA DELLA VALLE DELLA CAFFARELLA.
Qui si conserva uno dei boschi sacri alla romanità di cui ancora oggi permangono le tracce, qui, ricavato da
una grotta, sorse il ninfeo di Egeria che la leggenda romana voleva teatro degli incontri tra Numa Pompilio
e la ninfa omonima, consigliera e consorte del re. Passati i secoli la valle divenne proprietà di alcune delle
più illustri famiglie romane che la arricchirono di ville, templi e sepolcri. Il carattere agreste della valle non
cambiò con la caduta dell’impero, sorsero le prime torri di avvistamento a difesa dei fondi agricoli, quindi i
casali e i mulini. Riunificata nel ‘500 dai Caffarelli (da cui il nome) la valle passò poi nelle mani dei Pallavicini prima e dei Torlonia poi, mantenendo inalterati i caratteri di quella campagna romana che tanti artisti
fece innamorare. A partire dal secondo dopoguerra l’inarrestabile crescita della città rischiò di mettere fine
a questa millenaria storia, trasformando la valle in una colata di cemento. Grazie alla battaglia di comitati
di cittadini, urbanisti, intellettuali e ambientalisti, primo fra tutti Antonio Cederna, la valle ha subito poche
ferite, inserita nel più ampio sistema del Parco Regionale dell’Appia Antica, e risanata nella parte acquisita
dal Comune di Roma (ben 132 ettari) alla fine degli anni ’90, è ora godibile da tutti. Oggi una passeggiata
nella Caffarella è un avventura
emozionante in un contesto unico, tra segni della storia romana,
pecore al pascolo e una natura rigogliosa, il tutto a due passi dal centro storico della città di Roma.
da REGIONE LAZIO, “La valle della Caffarella”.
22
La Valle della Caffarella
Nella valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l’hanno
popolata e del territorio nel quale si sono insediate. La valle fu teatro di miti e leggende. E’ traversata dal
fiume Almone, "fiume sacro legato alle origini mitiche di Roma", ed ancora oggi ricca di sorgenti.
Lunghezza: 3,7 km
Tempo di percorrenza: 2 ore - Accessibile: sì
Parcheggi: Largo Tacchi Venturi, Largo Galvaligi - Bus o Metro: 87, 118 Metro A Colli Albani
I T I N E R A R I O
 ORE 9.15 APPUNTAMENTO A LARGO TACCHI VENTURI
 O R E 9 . 3 0 P A R T E N Z A P E R IL T R E K K IN G
C A S A L E D EL L A V A C C A R E C C I A
 S E P O L C R O D I A N N IA R E G IL L A / T E M P I O D EL D IO R E T I C O L O / C A S A L E E X M U L I N O
 NINFEO DI EGERIA
CHIESA DI S. URBANO
 C O L O M B A R IO C O S T A N T I N IA N O
BOSCO SACRO
TORRE VALCA
R I T O R N O A L A R G O T A C C H I V EN T U R I
23
La Valle della Caffarella.
Situata a ridosso delle Mura Aureliane, compresa fra la
via Appia e la via Latina, la valle deve il suo nome alla
famiglia Caffarelli che ne divenne proprietaria alla metà
del ‘500, creando un’ estesa tenuta agricola dopo aver
riunificato e bonificato vari appezzamenti.
Interamente attraversata dal fiume Almone, ritenuto
sacro in quanto legato alle origini mitiche di Roma
(Almone è il primo eroe italico che nell’Eneide cade nella
guerra tra Aborigeni e Troiani di Enea), nella valle sono
abbondanti le sorgenti d’acqua utilizzate fin dall’antichità con un’estesa rete di canali, per alimentare impianti
termali e fontane monumentali. Dall’ età repubblicana e
per tutta l’età imperiale, la valle fu densamente occupata da grandi ville, tempietti, sepolcri e colombari, di cui
si conservano ancora oggi notevoli testimonianze:
nell’area era infatti localizzato il “Pago Triopio”, un vasto possedimento agricolo, che il filosofo e uomo politico greco Erode Attico dedicò alla memoria della defunta
moglie Annia Regilla, trasformandolo in una sorta di
santuario. Del “Pago Triopio” faceva parte anche la sontuosa villa di Erode Attico, che poi verrà
inglobata nel complesso realizzato
dall’imperatore Massenzio tra II e III miglio dell’Appia Antica.
Durante l’età medievale, per la sua posizione strategica di controllo delle comunicazioni tra il centro della città ed i Colli
Albani, la valle della Caffarella – conosciuta in quel periodo come “Vallis
Marmorea” per l’abbondanza di resti di monumenti antichi
che vi erano localizzati - venne circondata da cinque torri di
guardia poste sui valichi del fiume Almone. A partire dall’XI
sec. è testimoniata nell’area l’esistenza di impianti artigianali
che sfruttavano la ricchezza delle sue acque, come mulini ad
acqua o valche (dal termine longobardo “walkan” rotolare),
impianti per il lavaggio dei panni, che spesso riutilizzavano,
trasformandole, precedenti strutture di età romana.
24
L’8 Novembre 2014 i professori Marzano, Bonamigo e Quadrale
hanno organizzato per il progetto “Il Pirelli per il territorio” un
trekking nel Parco della Caffarella. L’appuntamento con i professori è stato a Largo Tocchi Venturi alle ore 9:00.
La mattinata, oltre che gradevole e divertente, è stata di grande utilità in
quando noi
ragazzi abbiamo approfondito la storia
del Parco ed
abbiamo seguito i consigli del professor Quadrale
per una corretta postura
e per una respirazione
ottimale. Il percorso era iniziato con la storia della Valle della
Caffarella, dove ricavato in una grotta c’era il Ninfeo della Ninfa Egeria che la leggenda romana voleva teatro degli incontri
tra il re Numa Pompilio e la ninfa omonima. La valle con il tempo fu arricchita da ville, templi e sepolcri. Nel corso del ‘ 500
fu riunificata dai Caffarelli da cui prende il nome la valle. Successivamente passò nella mani dei Pallavicini e dei Torlonia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Caffarella rischiò di sparire sotto una colata di cemento, ma grazie ad alcuni comitati
oggi esiste ancora, estesa nei suoi 132 ettari. Seguendo l’itinerario, abbiamo visto il Casale della Vaccareccia, ammirato il sepolcro di Annia Regilla, il Ninfeo di
Egeria, la Chiesa di S.
Urbano e il bosco sacro, la torre Valca e il
Colombario Costantiniano. Grazie a questa
iniziativa abbiamo
ammirato la Caffarella
e la sua storia, guardandola più attentamente da un punto di
vista diverso. Giorgia
Cecchinelli
IV E
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n o v e m b r e
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IL PIRELLI PER IL TERRITORIO 2
TREKKING NEL PARCO DELLA CAFFARELLA
25
Interessante l’esperienza che gli alunni della classe “3C LL” del liceo linguistico “Leopoldo Pirelli” hanno
avuto l’opportunità di fare partecipando alla trasmissione televisiva “Pane Quotidiano”, in onda su RAI3
mercoledì 15 ottobre. Per prepararci all’incontro con l’autore Vincenzo Imperatore, abbiamo letto il suo libro “Io so, ho le prove”, che tratta delle truffe del sistema bancario italiano ai danni dei correntisti, discutendone in classe e riflettendo sulle domande che avremmo voluto rivolgergli.
Emozionati, ci siamo recati agli studi Rai di Saxa Rubra, accompagnati dalla prof.ssa Sylvie Bruno, pronti
per la diretta. Prima di andare in onda, ovviamente, ci è stato suggerito quale comportamento assumere:
niente risate (anche se ne è scappata qualcuna), una postura adeguata e interesse verso ciò che avrebbero
detto la conduttrice Concita De Gregorio e l’autore del libro. La redazione ha selezionato le domande più
brillanti proposte dalla classe, ma sfortunatamente, per problemi di tempo (il “bello” della diretta…), ne è
stata scelta una sola, che è stata rivolta dall’alunna Viola Tabacco. Durante la riunione con la redazione, la
classe e la professoressa hanno potuto conoscere meglio Vincenzo Imperatore, che ha raccontato la sua
vita e le sue esperienze personali riguardanti il suo vecchio lavoro. Dopo aver preso posto nello studio, è
entrato il protagonista, presentato dalla conduttrice, ed è iniziata la puntata. Durante l’intervista all’autore,
Viola ha rivolto la sua domanda a Vincenzo Imperatore, ricevendo una risposta sincera, poi sono stati mostrati dei video e sono state lette le
email inviate dal pubblico di casa. Al termine della puntata, usciamo dalla sala
entusiasti e bersagliati da messaggi e
chiamate di amici e parenti che ci hanno
appena seguito. Questa esperienza, oltre
che esaltante, ci ha sicuramente aperto
gli occhi sul sistema bancario di cui saremo i futuri clienti. Carolina Tanoni
e Ludovica Retico 3° CLL
P.S: Per chi volesse vedere la puntata
basta andare sul sito
della Rai.
a.
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R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO”
“ I O
S O ,
H O
L E
P R O V E ”
26
Il giorno 3 Novembre 2014 la classe 5°
B del liceo linguistico "Leopoldo Pirelli"
si è recata presso gli studi della Rai di
Saxa Rubra in occasione della diretta
del programma "Pane quotidiano", condotto da Concita Di Gregorio. L'oggetto
della puntata è la discussione sul libro
"Buttanissima Sicilia- dall'autonomia a
Crocetta tutta una rovina" di Pietrangelo Buttafuoco. I temi di questo pamphlet sono vari, ma tutti incentrati sulla
mafia e sulla corruzione politica. Originale affermazione è quella che l'autore
ripete più volte: "Esistono due tipi di mafia, la mafia e la mafia dell'antimafia", e provocatoria la critica
all'autonomia della Sicilia e la condanna dei siciliani, che accettano quasi passivamente questa situazione e
considerano un peccato il "voler fare".
Gli studenti, accompagnati dalla professoressa Sylvie Bruno, sono partiti alle 9.00 dalla sede di Via Assisi
per arrivare presso gli studi televisivi dopo circa mezzora. Arrivati a destinazione, non manca una buona
accoglienza, e in seguito ad una piccola pausa i ragazzi vengono accolti in uno studio dove si tiene la riunione con la redazione.
Al principio si respirava un'atmosfera di soggezione, causata forse dalla disabitudine a riunioni di questo
genere, tuttavia, col passare del tempo, la redattrice si è dimostrata capace di trattare con i ragazzi, mettendoli a proprio agio, commentando anche quanto le avesse fatto piacere la loro preparazione sull'argomento, che è risultata sicuramente adeguata al contesto. In seguito alla lettura delle domande elaborate
dagli studenti e ad una discussione sul tema trattato, sono state scelte le domande da fare in trasmissione,
riguardanti temi tra cui il coinvolgimento delle alte cariche dello stato nella trattativa Stato -mafia, la mafia
e la mafia dell'antimafia, e il disfattismo delle parole di Buttafuoco che potrebbe risultare un po' irrispettoso
nei confronti di Falcone e di Borsellino. Purtroppo il tempo a disposizione risulta essere troppo poco e non si
riesce a fare una riunione con l'autore. Arrivati in studio, si effettuano le disposizioni concordate, e di li a
poco inizia il programma. La conduttrice spiega gli argomenti da affrontare e, durante la discussione con
Buttafuoco vanno in onda diversi
filmati sempre relativi alla mafia,
come per esempio uno spezzone
del film "La mafia uccide solo
d'estate" di Pif, o discorsi politici
come quello di Grillo. Arriva il
momento delle domande e i ragazzi dimostrano una grande
partecipazione, anche nell'ascoltare le risposte dell'autore.
La trasmissione termina e si ritorna a casa tutti arricchiti culturalmente e intellettualmente da
questa esperienza.
G io r gi a De C es a r i, 5 B L L
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R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO”
MAFIA
E
CORRUZIONE
POLITICA
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Oggi, 3 Novembre 2014, il nostro Liceo "Leopoldo Pirelli" con le classi 5B E 4D
dell'indirizzo Linguistico di via Assisi ha avuto il piacere di partecipare alla nota
trasmissione di Rai3 “Pane Quotidiano”, condotta dall'autorevole Concita De
Gregorio. Oltre ad aver avuto la possibilità di incontrare il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, abbiamo avuto in seguito l’onore di conoscere una persona
dalla storia davvero speciale, Estela Barnes de Carlotto, presidentessa dell’associazione civile delle Nonne di Plaza De Mayo. Prima di divenire una splendida
nonna, Estela era una madre, una madre a cui l’ultima dittatura argentina
nel’78 strappò brutalmente la figlia Laura, poco più che ventenne, incinta. Come Laura, ci furono altri 30.000 Desaparecidos (oppositori della dittatura che
vennero torturati e uccisi), tra cui 500 donne in dolce attesa, dalle quali nacquero figli affidati e venduti ad altre famiglie, spesso agli stessi aguzzini. Estela
CONCITA DE GREGORIO
inizia quindi una battaglia per ritrovare suo nipote, insieme a lei, sono molte le
nonne che iniziano a far parte dell’associazione ”Las abuelas de plaza de
Mayo”: tutte le loro forze sono unite in un solo obiettivo, anzi per la precisione gli obiettivi sono ben 500, i loro nipoti
che non hanno mai conosciuto. In studio l’emozione si respira nell’aria e a trasmetterla sono senza dubbio i profondi
occhi color zaffiro di Estela, luminosi e ridenti, gli occhi di una nonna che ha vinto la sua estenuante battaglia ritrovando suo nipote, finalmente, dopo 36 anni. Guido, vissuto fino al ritrovamento con il nome Ignacio Hurban, è il numero
114, il centoquattordicesimo nipote ritrovato dalle Abuelas il 5 Agosto di quest’anno. Guido è una parte di Laura e al
contempo una parte di Estela, quella stessa che le ha consentito di tradurre il suo profondo dolore e la sua rabbia in
tenacia e perseveranza. La De Gregorio chiede ad Estela se fosse sicura che avrebbe ritrovato suo nipote, lei risponde
affermativamente, suo nipote era nato nel mese di giugno ’78 nel campo di concentramento “La caccia” in cui si trovava Laura, che confidò ad un’amica il desiderio di chiamare suo figlio Guido, in caso fosse nato maschio, quest’amica
riuscì poi a riferirlo alla nonna. Estela racconta di essere stata in Italia per la prima volta nell’'81 e di aver poi girato
ben 11 paesi, poiché i nipoti delle nonne di Plaza de Mayo potrebbero essere ovunque, ma il destino ha voluto che fosse lo stesso Guido a fare ricerche sulle proprie origini e quindi a ritrovare la sua vera famiglia. In Italia, l’associazione
di Estela sta lavorando in concomitanza con l’ambasciata per creare una rete europea per il diritto all’Identità che invita le persone di 35¬/40 anni a fare il test del Dna, in caso avessero dubbi sulla propria identità, e a inviarlo in Argentina per verificare la compatibilità con i genitori dei Desaparecidos. La conduttrice ci dà la possibilità di rivolgerle delle
domande, al che colgo l’occasione per chiederle chi porterà avanti la coraggiosa battaglia da lei iniziata. Estela risponde con fierezza che sono già entrati a far parte, nel loro consiglio direttivo, i nipoti ritrovati che conoscono la storia
dell’associazione e conoscono la propria storia. Lei è una donna forte, ci racconta di aver rischiato molte volte la vita,
l'ultima nel 2002, quando le bombardarono casa e le pallottole raggiunsero il suo letto. Quando i giornalisti, in quella
circostanza, le chiesero se avesse avuto timore, lei rispose che la perdita della paura coincise con la perdita di quanto avesse di più caro,
sua figlia Laura. La partecipazione a questa puntata di "Pane Quotidiano" è stata un’esperienza formativa e commovente allo stesso tempo
per tutti noi studenti e, personalmente, la conoscenza di Estela e della
sua storia, è stata una prova indiscutibile dell’esistenza dell’amore,
quello sincero, l’amore che dà la forza per continuare nonostante tutto.
Ch a r lo tt e
L’amore che vince, sempre.
N at a l i ni - 5° BL L
P.S.: Per chi lo desiderasse, è possibile
vedere la puntata dei 3 e 4 novembre sul
sito della RAI di "Pane quotidiano":
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ESTELA BARMES DE CARLOTTO
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R A I 3 PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE “PANE QUOTIDIANO”
LE
NONNE
VINCONO
SEMPRE
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Giovedì 13 novembre, negli uffici dell’Ambasciata di
Francia a palazzo Farnese a Roma, è stato siglato un
accordo di partenariato tra il nostro Istituto e il Lycée
Buffon di Parigi, alla presenza della nostra preside, del
preside francese Monsieur Michel Pantèbre, del recteur
de l’Académie de Paris, Monsieur François Weil, e dei
rappresentanti dell’U.S.R. del Lazio.
La convenzione porterà dei benefici evidenti alla nostra
scuola, tra cui lo sviluppo di uno studio rafforzato del
francese e dell’italiano nei due istituti, la conoscenza
del patrimonio culturale dei due paesi, la mobilità prima individuale e poi collettiva degli alunni per lunghi
periodi, la mobilità anche di docenti, il reciproco sostegno per la sezione ESABAC e l’inizio di un progetto di
alternanza scuola lavoro incrociata, con stage in impresa.
Quest’accordo è la conseguenza
di un rapporto nato piuttosto
casualmente due anni fa, in occasione di uno stage a Parigi di
un gruppo di nostri alunni, accompagnati dalla Professoressa
Maffei e da me, in cui ci è stata
offerta l’opportunità di conoscere questo prestigioso liceo pari-
gino, dove si studia l’italiano. Parlando con la collega francese docente di lingua italiana, Madame Dominique Giacometti, abbiamo pensato
di organizzare uno scambio linguistico per l’anno successivo.
Lo scambio sarà poi realizzato nei mesi di marzo e aprile di quest’anno, per un gruppo di 36 alunni… e il resto è storia di questi giorni.
Prof.ssa Maria Luisa Breda
P
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AMBASCIATA DI FRANCIA
ACCORDO DI PARTENARIATO IIS L . PIRELLI - LYCEE BUFFON
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I NC O N TRO CO N I L P RE SI DE DEL
LI CEO B U FFO N D I PA R I G I
La mattinata del giorno 14 Novembre 2014, presso
la sede di Via Assisi dell’IIS Pirelli, si è tenuto un
incontro con il Preside del liceo “Buffon” di Parigi, in
seguito al gemellaggio stipulato tra i due istituti.
Monsieur Michel Pantèbre, arrivato intorno alle ore
10.00, è stato dapprima accolto dalla prof.ssa Bonucci, responsabile della sede di via Assisi e dalle
professoresse di lingua francese, Breda, D’Angelo e
Maffei, le quali gli hanno mostrato l’edificio e le sue
varie aule.
Successivamente è stato poi portato nel laboratorio
linguistico del primo piano dove tre alunni della
3^ALL hanno raccontato la loro esperienza ed espresso il loro giudizio circa lo scambio culturale con
gli studenti francesi avvenuto nella primavera dello
scorso anno scolastico; il tutto accompagnato dalla
visione di un video con foto riguardanti il viaggio.
In seguito, due alunne della classi quinte, hanno separatamente riportato l’una l’organizzazione del viaggio fatto tramite il progetto “Comenius”, e l’altra ha
invece illustrato lo svolgersi di due attività all’interno
della nostra scuola, quali la giornata delle lingue e la
festa delle eccellenze.
Infine, dopo un breve scambio di idee fra preside e
ragazzi, è stato poi a lui presentato da parte di due
docenti, il prof Carlomagno di matematica e la
prof.ssa Bruno Sylvie di lettere, il progetto CLIL, relativo all’insegnamento di una disciplina in lingua straniera, in questo caso appunto in lingua francese.
L’incontro si è concluso con un ricco buffet e con la
con-
segna di alcuni omaggi targati Pirelli al dirigente scolastico francese.
A l es s a nd r a Co l a ro s si 3^ A L L
Su l sit o d el l’ IIS L E O P OLD O PIR E L LI ,in al legat o, è p os si bil e ef f ettu a r e il d own l o ad del la
Co n v en z i on e c on il Li c e o Bu f f on di P a ri gi.
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I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI
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SEDE VIA ASSISI
INCONTRO CON IL PRESIDE DEL LYCEE BUFFON
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LA METODOLOGIA CLIL. CONFRONTO CON IL PRESIDE DEL LICEO BUFFON DI PARIG I
Il giorno venerdì 14 novembre, la nostra scuola
ha avuto il piacere di ricevere la visita di un
ospite molto speciale: il Dirigente Scolastico del
prestigioso Lycée "Buffon" di Parigi, M. Michel
Pantèbre.
Il Preside è stato accolto nella sede del Liceo
linguistico di via Assisi da una delegazione costituita dalla responsabile della sede, prof.ssa
Bonucci, e dalle docenti di lingua francese, prof.sse Breda, D'Angelo e Maffei. Dopo aver visitato l'Istituto e aver ascoltato le impressioni relative all'esperienza del gemellaggio con la scuola francese di
alcuni studenti che vi avevano preso parte, i proff. Sylvie Bruno e Ernesto Carlomagno hanno illustrato il progetto CLIL, una delle iniziative che il "Pirelli" ha messo in atto quest'anno, in ottemperanza a
quelle che sono le direttive previste dalla riforma della scuola secondaria di secondo grado.
La sigla CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning, una metodologia che prevede
l'apprendimento di una disciplina non linguistica attraverso l'integrazione di una lingua straniera. Raccogliendo le indicazioni con cui il Consiglio d'Europa ha invitato i Paesi membri a incrementare le competenze linguistiche dei propri cittadini, il Decreto n. 89/2010 ha reso obbligatorio l'insegnamento di
una disciplina curricolare non linguistica in una lingua comunitaria, l'inglese nel quinto anno. Per il
Liceo Linguistico, vista la particolare vocazione dell'indirizzo, oltre alla disciplina in inglese nell'ultimo
anno, è previsto che una materia in terzo e un'altra in quarto vadano insegnate nelle altre due lingue
straniere presenti in quella scuola, nel nostro caso il francese e lo spagnolo.
Anche in Francia, come in altri Paesi europei, esiste questo progetto. I docenti francesi lo conoscono
come progetto EMILE (Enseignement de Matières par Integration d'une Langue Etrangère).
Tale iniziativa recepisce le indicazioni provenienti dalla ricerca della glottodidattica, secondo le quali si
acquisisce spontaneamente, e quindi realmente, un'altra lingua, quando la si usa per veicolare dei significati extra-linguistici, in una situazione di maggiore autenticità e di fattività, secondo il motto
"s'impara di più, quando ci si dimentica che si sta imparando". Inoltre la maggiore esposizione ad una
lingua dovrebbe migliorarne l'apprendimento.
La nostra scuola, quest'anno, ha attivato l'insegnamento della Storia e della Matematica in francese.
La prof.ssa Bruno e il prof. Carlomagno hanno deciso di svolgere alcuni moduli del programma in lingua francese, avvalendosi anche del prezioso aiuto dell'assistente di lingua Morgane Recco. I due docenti sono impegnati in un percorso di perfezionamento che prevede la frequenza di un corso di Metodologia CLIL e il conseguimento di una certificazione di livello linguistico C1, come previsto dal QCER,
il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.
Nel frattempo, essi stanno sperimentando in classe una metodologia che, utilizzando strumenti tecnologici e audiovisivi,
insiste molto sull'uso delle fonti
e sulla didattica laboratoriale.
Il nostro ospite è sembrato
molto incuriosito da quest'attività ed ha espresso il suo apprezzamento per un'iniziativa
che accresce il livello qualitativo del nostro Istituto, augurandosi di avere nuove occasioni di
collaborazione.
Prof.ssa Sylvie Bruno
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Il giorno 13 novembre 2014 le classi terze e quarte del liceo linguistico
Pirelli, accompagnate dalle insegnanti prof.sse Florio e Francis, Hurtado, Bruno Maria, Sterpetti e Casaburi, si sono recate al teatro “Lo Spazio” per assistere allo spettacolo “Todo cambia – viaggio intimo con
Mercedes Sosa”, interpretato dalla brava attrice Maria Letizia Gorga,
che raccontava la vita della cantante argentina attraverso le sue canzoni più famose e significative per il popolo. All’inizio abbiamo visto un
filmato sulle madri dei “desaparecidos”. I loro figli sono scomparsi circa
30 anni fa sotto la dittatura di Videla. Gli scomparsi sono circa 30.000.
Le “Madri di Plaza de Mayo” hanno tra gli 80 e i 94 anni e si incontrano
TUTTI i giovedi, alle 15:30, da quasi 30 anni, appunto nella Plaza de
Mayo, una piazza di Buenos Aires e manifestano pacificamente dandosi
forza a vicenda e aspettano di ricevere qualche notizia sui loro figli.Dopo la fine del filmato si sono spente le luci e sul palco sono saliti
due uomini e una donna, Maria Letizia Gorga, appunto. Uno dei due
uomini suonava il piano, mentre l’altro suonava la chitarra. La donna,
invece, cantava e recitava.
Nello spettacolo c’erano alcune canzoni e alcuni tratti biografici
(raccontati in prima persona dall’artista sul palco) di Mercedes Sosa,
una cantante argentina nata nel 1936 e morta nel 2009. “La Negra”, come veniva chiamata, divennne un
simbolo per la lotta al regime dittatoriale di Videla, tant’è che venne esiliata dall’Argentina nel 1979 e vi
ritornò nel 1982. Aurora Lockmann - Kamil Rachfalski 3^ A LL
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TEATRO “LO SPAZIO”
TODO CAMBIA
Incrociamo le dita
per Valentina Ciavarella (4ALL), Giulia Francescangeli
(4ALL), Livia Del
Monte (4BLL), Ilaria Venturini
(4CLL), e Giulia
Sablone (4DLL),
che il 27 novembre hanno partecipato al concorso europeo di
traduzioni Juvenes Translatores simultaneamente ad altri
3750 alunni europei, 365 dei quali italiani. Ci sarà un solo
vincitore per ognuno dei 28
stati membri e i risultati saranno resi noti i primi di marzo.
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PARTECIPAZIONE AL CONCORSO
“JUVENES TRANSLATORES”
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Il 25 novembre 2014 diverse classi dell’IIS “Leopoldo Pirelli”, accompagnate dalle rispettive professoresse di spagnolo, si sono recate alle ore 9.00 presso il teatro “Sala
Umberto” per assistere allo spettacolo “Más de mil jueves”
scritto nel 2000 da Massimo Carlotto sul tema delle desaparecidos, strage del secolo scorso nella quale molte donne
furono rapite e uccise per ragioni politiche. In sala, il sipario era volutamente già aperto, così abbiamo potuto notare
la scenografia minima e scarna; un tavolo e delle sedie. Lo
spettacolo era un monologo di un’attrice che interpretava
una abuela dell’Argentina, rappresentate del personaggio
fondamentale nella storia delle desaparecidos. Queste nonne infatti sono dei veri e propri emblemi di coraggio: ogni
giovedì alle quindici e trenta nella “Plaza de Mayo”, la piazza principale di Buenos Aires, effettuano una ronda, uno sciopero pacifico mostrando le foto delle loro figlie
scomparse e chiedendo di ritrovare i loro nipoti, che affidati ad altre famiglie, non hanno mai conosciuto.
L’attrice Annapaola Bardelon è stata molto brava, e l’inserzione anche di registrazioni dava un tocco ancora
più drammatico alla situazione. All’interno della storia, lei è la madre di Maria Teresa e cerca disperatamente di trovare sua figlia viva, prendendo alla fine parte
alla ronda di Plaza de Mayo indossando anche il simbolo
tradizionale di queste madri, un fazzoletto bianco in testa. Dopo la rappresentazione, la stessa attrice si è prestata a rispondere ad alcune domande di noi spettatori.Questo spettacolo è stato molto interessante, profondo e spesso commovente. Si vedeva che la storia toccava molto l’interprete spagnola, spesso infatti si commoveva lei stessa, ma come biasimarla? Le parole erano
molto intense. Nonostante sia stato in lingua straniera,
tutti noi abbiamo compreso molto bene la trama e il senso delle sue parole. L‘attrice è stata brava, anche col
corpo, coi suoi toni e nella sua narrazione, a farci tenere
un filo cronologico della storia. Lo spettacolo è riuscito a rapire letteralmente l’attenzione di noi ragazzi,
poichè è stato così emozionante che durante la rappresentazione si
aveva paura persino di tossire e rovinare l’atmosfera. Raramente a
noi giovani capita di vedere spettacoli del genere che danno molto
molto da pensare. La vicenda delle desaparecidos è una strage che
tocca il cuore; e infatti, appena usciti dal teatro, sembrava che una
piccola parte del nostro cuore fosse andato vicino a quelle madri, che
continuano a combattere silenziosamente dopo tutto questo tempo. È
un orgoglio per noi ragazze pensare a quanta determinazione ci sia in
quelle donne; tutti noi sappiamo quanto siamo fragili se combattiamo
una guerra da soli, e per questo motivo, è fondamentale combattere
insieme a loro. Non dobbiamo vivere coi paraocchi, non ignoriamolo;
la battaglia non è solo la loro, ma essendo tutti membri della razza
umana, è anche la nostra. G iu l i a S a b lo n e 4 DLL
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TEATRO SALA UMBERTO
“MAS DE MIL JUEVES”
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“È lo spettatore che fa il quadro”. Questa è stata la prima
frase che ha catturato l’ attenzione il 14 novembre quando le classi 4^DLL e 4^ALL dell’IIS “Leopoldo Pirelli”,
accompagnate dalle professoresse Loredana Bartolomei e
Cristiana Imbert, si sono recate presso il museo MAXXI,
Museo Nazionale della Arti del XXI secolo. Con poche informazioni sul da farsi, a partire dalle ore 11 si sono cimentate, prima una e poi l’altra classe, in un laboratorio
sonoro e nella visita dell’esposizione temporanea “Open
museum- Open city”. Il laboratorio era seguito da un artista-musicista che, attraverso filmati multimediali e dimostrazioni pratiche, ha mostrato alcun oggetti usati, i quali, posizionati a suo piacimento e grazie ai campi
elettromagnetici, erano stati trasformati in installazioni che hanno permesso ai ragazzi di scoprire le varie
forme del suono, plasmando il timbro e vivendo un’esperienza sonora creativa e coinvolgente. Nella seconda parte della visita, i ragazzi sono stati scortati da una preparata guida del museo che ha spiegato la mostra. “ Open museum- open city” ha questo nome perché vuole abbattere le mura tra il Maxxi e la città
di Roma; in questo modo, se si chiudevano gli occhi, in alcune
sale si aveva la sensazione di trovarsi non all’interno del museo ma, in un mercato di Roma oppure in mezzo a via Tuscolana. Le stanze erano enormi e completamente vuote, e questo dice tutto sulla particolarità della mostra. Prima esposizione del genere nel nostro Paese, comprendeva opere realizzate
da diversi artisti contemporanei internazionali di questa
Sound Art, specificatamente per questo museo. Grazie a delle
casse poste strategicamente in punti di ogni sala, che trasmettevano suoni, note o musica, gli ascoltatori , attraverso
un approccio multisensoriale, diventano quindi l’opera d’arte.
La guida ci ha detto, subito dopo essersi presentata, che non
bisogna arrendersi nel comprendere un’opera d’arte moderna-contemporanea, perché dopotutto questo tipo
di arte ci rivela il tempo in cui viviamo. La nostra visita è stata molto interessante e, di sicuro, ha soddisfatto in un certo senso le nostre aspettative. Non essendo un’amante dell’arte contemporanea, in certi momenti mi veniva da ridere pensando al fatto che se Bernini o Michelangelo, Canova o Leonardo Da Vinci potessero visitare questa mostra… sarebbe per loro un duro colpo al cuore. Tenendo sempre presente che società, tempi e materiali disponibili sono cambiati, in questa esposizione si troverebbero spaesati e confusi:
“era necessario mettere degli altoparlanti in delle sale vuote invece di scolpire la Pietà o dipingere la Gioconda?” potrebbero pensare. Ma, come dargli torto? A malapena noi del XXI secolo riusciamo a capire queste installazioni, queste opere. Non è un’arte immediata, un arte che al primo sguardo ti trasmette un’ emozione
ma, necessita una spiegazione per poterla apprezzare. Se si vuole
progredire, bisogna per forza cimentarsi nell’ignoto e credo, prendendo spunto dal titolo dell’esposizione, che oltre ad aprire il museo e ad aprire la città, per poter godere e apprezzare opere innovative come queste, prima di tutto dovremmo anche aprire la nostra mente. G i u l i a S a bl o ne 4 DL L
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MUSEO MAXXI - MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
“OPEN MUSEUM - OPEN CITY”
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Il giorno 26 novembre 2014 le classi 3^A CAT,
4^A CAT e 3^B GEO, con le rispettive Prof.sse
accompagnatrici Coviello, Belli e Pieravanti, sono
state protagoniste della visita alla mostra di
Escher al Chiostro del Bramante.
Ci siamo recati a Piazza Navona e, approfittando
dell'attesa, abbiamo avuto l'opportunità di entrare nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone, celebre
opera del Borromini. Alle 11:00 il primo gruppo
ha iniziato la visita che comprendeva la presenza
di una guida e del microfonaggio: il percorso che
abbiamo seguito mostra lo sguardo dell'incisore ,
che ha preso le mosse dell'osservazione diretta e
puntuale della natura, sull'onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Gli
occhi dell'artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte
dal nostro paese quanto, e ancor più, sulle piccole cose, osservate come se fossero una straordinaria architettura naturale.Questa mostra ci ha concesso di capire il modo in cui Escher osservava la natura in modo
differente, da un punto di vista tale da far emegere in filigrana quella bellezza della regolarità
geometrica che talora diviene magia e gioco.
Lia Macario 3^A CAT
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CHIOSTRO DEL BRAMANTE
MOSTRA SU ESCHER
Nell’ambito dell’ Erasmus+, il nuovo programma dell’Unione
Europea per l’istruzione, abbiamo avuto il piacere di realizzare
un’attività di “job-shadowing”, uno dei progetti afferenti l’azione chiave 1 (KA1) relativa alla mobilità individuale ai fini
dell’apprendimento che dà la possibilità ai docenti europei di
scambiare conoscenze e metodologie didattiche. I colleghi Timo Tikkala e Kari Filpus, insegnanti di storia presso il Kemin
Lyseon Lukio, di Kemi, in Finlandia, sono stati “osservatori
speciali” di lezioni curriculari affini ai loro programmi scolastici.
In particolare, hanno avuto modo di apprezzare la spiegazione
sui periodi della storia dell’arte romana, fatta dalla Prof.ssa
Cristiana Imbert in 3A del Liceo Linguistico; una lezione sul
concetto di sovranità nelle varie epoche storiche, impartita dalla Prof.ssa Sylvie Bruno in 3C LL e un’introduzione alle scoperte archeologiche del ‘700, svolta dalla
prof.ssa Loredana Bartolomei in 4D LL. Hanno assistito, inoltre, alle presentazioni di slide e video sulla domus romana, il Foro romano e i Mercati Traianei, creati dagli alunni e frutto di progetti laboratoriali e di
didattica integrata. I colleghi finlandesi, a loro volta, hanno presentato alle stesse classi la cultura e la storia del loro paese, rispondendo alle domande degli alunni che hanno così potuto sfatare alcuni stereotipi e
scoprire tanti aspetti sconosciuti del paese nordico. Le lingue di lavoro sono state l’inglese e l’italiano. L’esperienza è stata, a detta di tutti i partecipanti, altamente motivante e ha confermato la professionalità, lo
spirito di accoglienza e l’apertura al confronto già dimostrati nei precedenti progetti europei da docenti e
alunni dell’Istituto Leopoldo Pirelli, da sempre orientato verso una dimensione europea
dell’istruzione.
P r of .s s a R it a G at ti Re f er en te p ro ge tt i e u ro pe i
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I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI SEDE VIA ASSISI
ATTIVITA’ DI “JOB - SHADOWING”
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Venerdì 21 novembre i ragazzi della VF afm sono andati
a vedere il film “Torneranno i prati”, scritto e diretto da
Ermanno Olmi, realizzato con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del centenario
della I Guerra Mondiale.La pellicola racconta gli eventi
che si trovano ad affrontare i soldati, durante la notte,
nelle trincee italiane al confine con l'Austria. Vere e proprie guerre di logoramento che portavano spesso a gravi problemi fisici e psichici. Questo film vuole essere
una dimostrazione delle orribili conseguenze che questi
conflitti hanno sugli uomini. Pertanto credo che il messaggio antimilitarista di Olmi giunga efficacemente
allo spettatore suscitando avversione e rifiuto per ogni tipo di guerra. Luca Melis VF AFM
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CINEMA
VISIONE DEL FILM “TORNERANNO I PRATI”
Il giorno 21 novembre 2014 nell’aula Conferenze
dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli”,
nell’ambito
del
progetto
dell’Alternanza
Scuola-
Lavoro, si è svolto l’incontro tra gli alunni del settore
TECNOLOGICO 4^A, 5^A, 4^B e 5^B C.A.T. e del settore ECONOMICO 4^A, 4^B 5°, 5^BD SIA, 4^E, 4^F,
5^E, 5^F AFM, 3^A, 4^A E 5^A corso serale “SIRIO”
e i dirigenti del Gruppo Tecnocasa e Tecnorete, per
illustrare le modalità di inserimento e avviamento alla
professione. Gli esperti hanno illustrato le modalità, le
funzioni e gli obiettivi concernenti il loro lavoro e hanno quindi dato la possibilità a noi ragazzi di vivere nel
corso dell’anno scolastico l’esperienza dello stage per
quindici giorni. Grazie alle ottime spiegazioni ricevute, si sono
capiti oltre agli aspetti generali anche interessanti nozioni
tecniche e pratiche che possono integrare le competenze
inerenti il nostro ciclo di studi. Infine è stata data un’ottima opportunità a chi decidesse, una volta conseguito il
diploma di maturità, di entrare subito nel mondo del lavoro: quella di cogliere l’occasione di lavorare in uno dei
tanti uffici del Gruppo Tecnocasa o del Gruppo Tecnorete,
un’occasione da non perdere se non si è intenzionati a
proseguire
gli
studi
universitari.
Alessandro Carrer V^A c.a.t.
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I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI
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SEDE VIA ROCCA DI PAPA
INCONTRO CON I DIRIGENTI DEL GRUPPO TECNOCASA E TECNORETE
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La giornata del 25 Novembre 2014 è iniziata alle ore 7.15 del mattino, quando le classi 3 - 4 - 5 dei corsi A
e B c.a.t. si sono incontrati davanti alla scuola,
per recarsi alla città de L'Aquila.
Arrivati verso le 10, hanno iniziato il giro della
città. Per prima cosa hanno ammirato la Fontana
delle 99 cannelle, ristrutturata in seguito al devastante terremoto del 2009, per rendere omaggio
alle vittime della tragedia. Terminata la spiegazione della preparatissima guida, i gruppi si sono
separati.
La giornata è stata suddivisa nel seguente modo:
la mattina è stata ammirata la parte storicoculturale ed il pomeriggio la parte puramente
tecnica.
Nella prima parte sono state visitate diverse
strutture, tra cui l'auditorium di Renzo Piano, la Fortezza spagnola (in parte danneggiata dal terremoto), il
duomo de L'Aquila (anch'esso danneggiato) e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio . Nella seconda parte
dopo aver pranzato, i gruppi hanno ripreso la visita con un geometra del posto, concentrando l'attenzione nella Zona Rossa della città. Qui hanno
potuto osservare i ponteggi ed i puntellamenti
utilizzati per i crolli degli edifici. La giornata a L'Aquila è terminata alla New Town di Sant'Antonio
con la spiegazione delle tipologie abitative impiegate e l'illustrazione dei sistemi costruttivi antisismici adottati.
Infine stanchi e colpiti da ciò che è stato visto,
tutti gli studenti hanno
fatto rientro alle proprie abitazioni, soddisfatti d'aver compreso meglio la situazione della città dai giorni seguenti il terribile terremoto
ad oggi. Al e s si o S cu de r i, V A c at
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VISITA DELLA CITTA’ DE L’AQUILA
BASILICA DI S. MARIA DI COLLEMAGGIO - LA ZONA ROSSA
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Ed eccoci qui, tutti pronti, valige in mano e occhi un po'
assonnati. Sono le 7 del mattino e noi siamo davanti a
scuola pronti a partire! Il viaggio in pullman è piuttosto
pesante direi. Tra chi non fa altro che chiedere quando arriveremo e chi si lamenta perché vuole dormire, le 5 ore di
viaggio non passano proprio in fretta. Alle 12.30 finalmente
eccoci ad Urbino. La guida che ci aspettava giù dal pullman
ci porta subito a visitare il Palazzo Ducale, uno dei principali esempi architettonici del Rinascimento in Italia. Dopo una
visita di circa due ore nelle stanze principali del palazzo è
l'ora del pranzo e di una passeggiata pomeridiana per Urbino. Alle 17 il pullman ci aspetta per portarci in albergo, così, stanchi morti, alle 19 riusciamo a buttarci sul letto e
rilassarci un po' prima della cena. Alle 20 l'appuntamento è
nel ristorante dell'hotel, un bel piatto caldo di
pasta al sugo ci voleva proprio! C'è chi si è già
preparato per la serata e chi invece è ancora in
tuta o jeans, ma per le 22.30 sono tutti pronti
per uscire, tranne chi come me si è fatto tentare da pigiama e tv! Dopo una nottata piuttosto movimentata alle 7.30 suona la sveglia. Gli
occhi ancora più assonnati del giorno prima. A
colazione si vede che in pochi hanno dormito.
Ma alle 9 siamo
tutti pronti per
Recanati.
a.
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SULLE TRACCE DI LEOPARDI 1
U R B I N O
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R E C A N A T I
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Lì un'altra guida ci aspetta e ci porta in
giro per i luoghi in cui Leopardi ha passato la maggior parte della sua vita: la
piazza davanti casa sua, la chiesa dov'è
stato battezzato, il colle dell'Infinito, la
torre del Passero Solitario, il Palazzo Antici-Mattei (casa della madre del poeta), il
teatro comunale dedicato a Beniamino
Gigli. Dopo la passeggiata si va di nuovo
in albergo per il pranzo, per ritornare però subito dopo a Recanati a visitare Casa
Leopardi. Dell'enorme palazzo è permesso
visitare
solo alcune stanze, perché
i discendenti di Giacomo
ancora vivono lì, quindi la
guida ci accompagna
nell'area dove viveva la
servitù e nella biblioteca. È
questa la zona più importante del palazzo, perché è
qui che Leopardi passa la
maggior parte del suo tempo; ed è sempre qui che
studia i migliaia di libri presenti, a cui poi fa riferimento nelle sue poesie.
Una cosa mi ha colpito particolarmente nel racconto
della guida: il fatto che
Giacomo avesse un tavolino che spostava di finestra
in finestra, per avere più
luce possibile durante tutto
il giorno, ma anche che
aveva una finestra
"preferita" perché era quella dalla quale si aveva una visuale migliore sulla
piazza. È stato strano affacciarsi da
quella stessa finestra e pensare di vedere le stesse cose che vedeva lui. Finita la visita, distrutti a causa del poco
sonno e delle lunghe camminate, i sedili del pullman ci sono sembrati particolarmente accoglienti e comodi; quindi
tra un sonnellino e una chiacchiera il
viaggio verso casa è stato decisamente
meno pesante e lungo del previsto.
Ch i a r a An g e li l l i 4 E a fm
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Tre nazioni in una giornata .
Il giorno 3 dicembre,presso l' ISS Leopoldo Pirelli, si è tenuta una giornata interamente dedicata alle lingue;in particolare a
quelle studiate nella nostra scuola: inglese,francese e spagnolo. Questo evento,
organizzato dalla preside e dalla vice preside in collaborazione con tutti gli studenti
del liceo linguistico, permette ai ragazzi
delle medie di visitare il nostro edificio(in
occasione delle iscrizioni annuali alle
scuole superiori) e di avere contemporaneamente un approccio più diretto con
questi 3 idiomi attraverso canzoni, recite
e balletti ideati da professori e studenti. I
ragazzi si sono divertiti risolvendo puzzle
in inglese e cruciverba in francese; guardando video,in lingua,accompagnati da
simpatici giochi di gruppo,ascoltando canzoni americane del passato fino a quelle
più moderne. Hanno inoltre assistito a simpatici balli di gruppo, dal country al moderno eseguito sulle note di "Bailando".
Quest'ultimo è stato inserito nello spettacolo di spagnolo:una deliziosa recita riguardante la storia di una giovane studentessa italiana, Eleonora, che per un progetto Erasmus vola a Madrid. Qui deve
condividere l'appartamento con due coinquiline un po' stravaganti,tra cui una sorella del ragazzo di cui la protagonista si innamorerà. Per questo motivo, anche se
riesce a superare tutti gli esami, Eleonora decide lo stesso di rimanere in Spagna con il suo nuovo fidanzato. Alla fine della rappresentazione, gli spettatori hanno dovuto
rispondere a delle domande riguardo il significato di alcune
espressioni spagnole,presenti nello spettacolo,e l'identificazione
dei personaggi. Per concludere, in biblioteca, li attendeva un ricco buffet con cibi tipici degli stati europei patria delle 3 lingue:
Spagna, Francia e Inghilterra. Dai sorrisi sui loro volti credo proprio abbiano apprezzato le attività e penso che sia stata una buona presentazione anche per la scuola. E così,anche quest'anno, la
Giornata delle Lingue ha avuto un buon esito e ha contribuito a
promuovere lo studio di una materia, parer mio, fondamentale in
un mondo così aperto e cosmopolita come è oggi: la lingua straniera. Sabrina Cacìa 3 A LL
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D I C E M B R E
I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI
G I O R N A T A
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SEDE VIA ASSISI
D E L L E
L I N G U E
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L’Ensemble Cameristico alla Festa delle Lingu e
In occasione della Festa delle Lingue, che
ha avuto luogo mercoledì 3 dicembre nella
succursale dell’IIS Leopoldo Pirelli, io con
un gruppo di ragazzi, guidati dall’prof.ssa
Bartolomei, abbiamo realizzato uno spettacolino, all’interno del neo- progetto dell’istituto “Ensemble Cameristico” che cerca
di armonizzare insieme le arti, il quale è
stato trovato molto gradevole dalla maggior parte degli spettatori.
La nostra recita, che si è svolta nel laboratorio numero 10, raccoglieva due estratti
di due storie, raccontate ambedue in lingua originale; la prima era “L’histoire de
Babar”, famoso racconto francese per bambini scritto da Jean de Brunhoff; e la seconda era “Platero y Yo”,
racconto spagnolo di Juan Ramón Jiménez. I due racconti erano intercalati dagli interventi dei bambini, interpretati da giovani attori, che, vogliosi, volevano ascoltare la storia della buonanotte. La storia di Babar, racconta
di un elefantino che, dopo la morte della mamma, se ne va
in città e vive molte avventure, e poi tornerà nella foresta
e verrà eletto re. La storia di Platero, narra la vita di quest’asinello fino alla sua sepoltura e i testi sono molto particolareggiati e ricchi di descrizioni. La nostra scenografia
era realizzata semplicemente da due sedie e due tavoli,
posti ai due estremi del “palco”,e da due lampade, che venivano accese quando una o l’altra narrazione aveva inizio
in quelle parte della sala. Forse la più importante figura in
questa rappresentazione è stata la musica, eseguita da
due ragazze violiniste del conservatorio e da una pianista
(sempre della nostra scuola). La musica ha fatto da filo
conduttore per tutta la recita e la sua presenza è risultata
essenziale per il ritmo e la completezza della messa in scena. Anche gli interpreti sono stati molto bravi nella recitazione in lingua straniera, dando possibilità a tutti di capire
i testi. Il pubblico si è dimostrato affascinato dal nostro
lavoro, cosa che ci riempie di orgoglio, visto che lo spettacolino è stato realizzato in breve tempo e avevamo paura che la confusione non ci avrebbe permesso di dimostrare il nostro valore. La recita è stata ripetuta circa cinque volte nell’arco della giornata, ed è stato interessante come, man a
mano, siamo diventati più sciolti e sicuri di
noi. Questa, secondo me, è stata una bellissima esperienza e , anche se non ho avuto modo di guardare le altre rappresentazioni, sono davvero soddisfatta del nostro
lavoro. Il nostro spettacolino ci ha permesso di approfondire qualcosa della cultura
straniera e che ora è entrato a far parte del
nostro bagaglio culturale che, a mio avviso
e senza sminuire il resto, è la cosa più importante. G i u l i a S a bl on e 4 DL L
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“ L a vit a di o gn u n o è u n ’ att e sa . Il p r e s en te n on ba sta a n e s s u n o . In u n p r im o m om en -
to , pa r e ch e ci man ch i qu a lc o sa . Pi ù t a r di ci s i ac c o rg e c h e ci man c a Qu al cu n o.
E l o att en d iam o . ”
Don Primo Mazzolari
Cari docenti , personale ATA e studenti,
Gentili genitori
è iniziato il periodo delle vacanze natalizie; un tempo privilegiato per la riflessione e per disporre i nostri cuori all’attesa che avvenga quel “qualcosa” o che arrivi quel “Qualcuno” destinato ad illuminare e a salvare il mondo intero. Che si imponga come luce nell’oscurità e
voce nel silenzio.
Cerchiamo di disporci a trascorrere questo tempo di Natale con umiltà, umanità e semplicità.
La via della semplicità è la più sicura e la più facile. E’ la via di quelli che, possedendo la sapienza, intuiscono che le vie impervie sono pericolose anche ai più forti, mentre le vie semplici sono le più sicure. L’uomo non deve fidarsi solo delle sue forze.
“Oggi fortissimo, domani più fragile di un giunco, e talora di un giunco già spezzato.”
Il peso che può spezzare l’umanità e distruggere il nostro mondo è proprio il volere le cose
troppo grandi, inadeguate, complicate, piene di statistiche e di programmi.
Accogliamo, perciò, questo Natale con amore, solidarietà, e semplicità, sforziamoci di trasfondere lo stesso atteggiamento di semplicità anche nei nostri propositi, nei nostri impegni,
nelle nostre azioni, cercando, cosi, di essere portatori di pace e di gioia verso tutti coloro
che incontreremo.
Con questa auspicio, auguro a tutti un sereno e Santo Natale 2014
I l D i r i ge n t e S c ol a st i c o
Prof.ssa Flavia De Vincenzi
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Il messaggio del Presidente della Repubblica
agli Italiani 31 dicembre 2014
Napolitano agli italiani: Occorre ritrovare le fonti della
coesione e della volontà collettiva che ci hanno permesso
di superare le prove più dure.
Ciascuno faccia la sua parte al meglio.
"Il messaggio augurale di fine d'anno che ormai dal 2006 rivolgo a tutti gli
italiani, presenterà questa volta qualche tratto speciale e un po' diverso
rispetto al passato. Innanzitutto perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della
Repubblica". Così il Capo dello Stato nel tradizionale messaggio di fine anno agli italiani. "Funzioni che sto per lasciare, - ha continuato il Presidente
Napolitano - rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede
espressamente". "E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l'avere negli
ultimi tempi toccato con mano come l'età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà
nell'esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato. A quanti auspicano - anche per fiducia e
affetto nei miei confronti - che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell'aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi
racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica
cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune.
……..Mettiamocela dunque tutta, con passione, combattività e spirito di sacrificio. Ciascuno faccia la sua
parte al meglio. Io stesso ci proverò, nei limiti delle mie forze e dei miei nuovi doveri, una volta concluso il
mio servizio alla Presidenza della Repubblica, dopo essermi impegnato per contribuire al massimo di continuità e operosità costituzionale durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Resterò vicino al cimento e agli sforzi dell'Italia e degli italiani, con infinita gratitudine per quel che ho ricevuto in questi quasi nove anni non soltanto di riconoscimenti legati al mio ruolo, non soltanto di straordinarie occasioni di allargamento delle mie esperienze, anche internazionali, ma per quel che ho ricevuto soprattutto di espressioni di generosa fiducia e costante sostegno, di personale affetto, direi, da parte di tantissimi italiani che ho incontrato o comunque sentito vicini. Non lo dimenticherò. Grazie ancora. E che il
2015 sia un anno fecondo di risultati positivi per il nostro paese, le nostre famiglie, i nostri ragazzi".
Roma, 31 dicembre 2014
Obama ringrazia il Presidente Napolitano per il
suo "storico mandato" e per i rilevanti contributi "a vantaggio non solo della sua Nazione,
ma anche dell'Europa e della comunità transatlantica
...E gli ha sottolineato i rilevanti contributi che il Presidente
Napolitano ha dato per il sostegno delle condizioni politiche
ed economiche dell'Italia, a vantaggio non solo della sua
Nazione, ma anche dell'Europa e della più larga comunità
transatlantica. Il Presidente Obama ha reso omaggio alla
lunga e costante devozione del Presidente Napolitano a favore della causa dell'Unione Europea e della stretta cooperazione fra Stati Uniti e UE. I due leader hanno anche affrontato il tema della situazione economica in Europa e hanno convenuto sulla
necessità di combinare riforme strutturali con misure a sostegno della crescita europea".
Anche tutti noi non possiamo non ringraziare il Presidente Giorgio Napolitano
per la sua integrità morale ed il suo alto senso del dovere.