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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
CLIMA. Dall’alba molti gli interventi dei vigili del fuoco per danni dovuti al forte vento e alla pioggia sferzante
Inverno a scoppio ritardato
LA BASSA
FRIULANA
LA ZONA PIÙ
COLPITA DA
CADUTE DI
ALBERI, PALI E
FILI DI LUCE E
TELEFONO
DAL QUARTO STATO ALL’EUROPA “UNITA”
FARMACIE E MEDICI
ECCO IL NUOVO
PROLETARIATO
M I G R A N T I A M M A S S AT I A I C O N F I N I D I U N U E S E N Z A C U O R E S P I N G O N O | P. 0 3 |
SPORT
UN ESERCITO DI GENERALI
UDINESE, AL
FRIULI RITORNA
LA VITTORIA.
VERONA BATTUTO
Convegno
su specialità
deludente
u Colantuono schiera Di Natale in
campo dall’inizio e l’Udinese sconfigge la squadra di Del Neri in un importante match per la salvezza. La prossima gara sarà a Frosinone |P. 11|
u Troppa teoria e poca operatività al convegno organizzato
dall’Afe per difendere autonomia e specialità del Fvg. Troppi
generali e niente truppa. |P. 04|
Prescrizioni
digitali da
oggi al via
u Da oggi vanno (quasi) in pensione le vecchie ricette rosse
del medico di famiglia. Ora il
collegamento sarà digitale direttamente con le Farmacie per i
farmaci e con i centri diagnostici per le analisi ed accertamenti
clinici. Risparmi e migliore organizzazione del lavoro. |P. 08|
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
ITALIA &
MAIL [email protected]
Mondo
LE STATUETTE. ll compositore italiano dal palco, commesso, ha dedicato alla moglie il riconoscimento
Oscar 2016 quasi tutto come da copione
premi riparatori a Morricone e Dicaprio
L’ormai meno giovane leonardo dei Titanic centra l’ambito obiettivo alla sua quinta nomination
uTutto come previsto, per fortuna,
il maestro Ennio Morricone ha vinto l'Oscar per la Miglior colonna
sonora originale per il film a "The
Hateful Eight", di Quentin Tarantino. Insomma dopo il riconoscimento alla carriera ricevuto nel
2006, finalmente Ennio Morricone, alla sua sesta nomination, è riuscito nell’impresa di portare a casa
il suo primo Oscar per la migliore
colonna sonora originale per “The
Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Per il compositore italiano, 87
anni, si tratta insomma del primo
Oscar “vero”. "Dedico questa musica e questo Oscar a mia moglie
Maria – ha commentato con la voce
rotta dall'emozione il maestro -.
Grazie per il prestigioso riconoscimento - ha detto davanti alla platea
del Dolby Teathre che gli ha riservato la standing ovation - un pensiero va agli altri nominati, in particolare a John Williams. Non c'è
una grande colonna sonora senza
un grande ispiratore come Tarantino ed il suo team che ringrazio per
avermi scelto". Morricone alla sesta nomination senza mai riuscire a
vincere l'Oscar - Nel 1979 ci provò
con "I giorni del cielo". Nel 1987 fu
la volta di "Mission", poi nel 1988
"Gli intoccabili", nel 1992 "Bugsy", nel 2001 "Malena". Il maestro
ha scritto le musiche per più di 500
tra film e serie TV. Le sue composizioni sono state usate in più di 60
film vincitori di premi. Personalmente ha vinto tre Grammy Awar-
PEDOFILIA I cronisti del Boston Globe scoprirono i casi nella Chiesa
“Il caso spotlight”
premio al giornalismo
OSCAR AL MAESTRO. Ennio Monricone
ds, tre Golden Globes, sei BAFTAs, dieci David di Donatello, undici Nastro d'Argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro
alla carriera, un Polar Music Prize,
un oscar alla carriera. Fra i primi a
congratularsi il premier Renzi che
in un tweet ha scritto: “Grandissimo Maestro, finalmente! Morricone #orgoglio #Oscars2016”.
Oscar “riparatore” anche a Leonardo DiCaprio,accolto con un a standing Ovation. Dopo una lunga attesa, e ben cinque nomination,
Leonardo DiCaprio trionfa agli
Oscar 2016 come miglior attore
protagonista per “Revenant” di
Alejandro Gonzales Inarritu. A
consegnargli il premio Julianne
Moore. Salito sul palco l’attore
americano è stato accolto da una
standing ovation dei colleghi. «Nel
2015 - ha detto - siamo dovuti andare al Polo Sud per trovare la neve.
Il cambiamento climatico sta minacciando la specie umana. Dobbiamo lavorare insieme e smetterla
di posticipare, smetterla di sostenere leader che parlano per chi inquina ma non per gli indigeni che
saranno toccati da questi cambiamenti. Non diamo per scontato
questo pianeta, così come io non
davo per scontata questa serata».
u L’unica vera sorpresa nel finale
della lunga notte degli Oscar, la
statuetta per il miglior film a "Il caso spotlight", dedicato ai giornalisti del Boston Globe che scoperchiarono un grosso scandalo di pedofilia nella Chiesa da far tremare
alle fondamenta la presenza cattolica negli Usa. Il caso Spotlight ha
vinto l'Oscar nella categoria miglior film. La pellicola racconta la
storia del team di giornalisti investigativi del "Boston Globe" che
nel 2002 ha sconvolto la città con
le sue rivelazioni sulla copertura
sistematica da parte della Chiesa
Cattolica degli abusi sessuali
commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali, in un`inchiesta premiata col Premio Pulitzer. "Papa
Francesco, è arrivato il momento
di pensare ai bambini", è stato l'appello di Michael Sugar, produttore
della pellicola con Mark Ruffalo,
Michael Keaton e Rachel McAdams, che ha battuto i super favoriti "The Revenant" e "Mad Max:
Fury Road". A "Spotlight" anche
l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. La pellicola dedicata all'inchiesta del Boston Globe
ha avuto forse inaspettatamente
dal punto di vista cinematografico
ma non “politico” la meglio sulla
"Grande Scommessa" di Adam
McKay, su "Mad Max" di George
Miller, su "The Martian" di Ridley
Scott, su "The Revenant" Alejandro Inarritu, su "Room" di Lenny
Abrahamson, su Brooklin di John
Crowley e sul "Ponte delle spie" di
Steven Spielberg.
Primo classificato per numero di
statuette "Mad Max" con 6 premi
"tecnici" su 10 nomination. La
pellicola di George Miller si è aggiudicata la statuetta anche per la
migliore scenografia e il trucco,
oltre che per i costumi. La statuetta
è andata alla costumista britannica
Jenny Beaven.
RIAD. Guarda caso le operazioni si svolgono nel nord-est dell’Arabia Saudita, dove vi sono i pozzi di petrolio e vi è una maggioranza sciita consistente
Tuono del Nord: grande esercitazione militare
Venti Paesi islamici per “combattere” il terrorismo
u Nel dicembre scorso l’Arabia
saudita ha formato un’alleanza
con 35 Paesi ufficialmente per
combattere il terrorismo nelle nazioni islamiche. Oltre ad essere
impegnata nella coalizione per
combattere ufficialmente contro
lo Stato islamico in Siria, Riyadh
è però pesantemente implicata in
azioni militari e raid aerei contro
i ribelli Houthi in Yemen, tentando di frenare l’influenza iraniana
nella regione. Insomma più che
contro il terrorismo questa sora
di santa alleanza ha una funzione
ben definita anti Sciti. In questi
giorni l’alleanza islamica sta attuando una grande operazione
militare, un esercitazione imponente, insomma mostra i muscoli
al mondo ma soprattutto agli sciiti. Infatti non a caso le operazioni
si svolgono nel nord-est
dell’Arabia Saudita, dove vi sono i pozzi di petrolio e vi è una
maggioranza sciita consistente.
Le manovre prevedono l’utilizzo
di truppe provenienti da 20 Paesi
islamici, hanno infatti aderito alle manovre, una delle più grandi
esercitazioni militari al mondo,
truppe da Pakistan, Malaysia,
JET Arabia Saudita
Turchia, Egitto, Marocco, Giordania e Sudan. Militari che stanno partecipando in massa alle
esercitazioni che coinvolgono
truppe di terra, aria e forze navali.
Alle operazioni partecipano anche cinque Paesi del Golfo. Ufficialmente il motivo di questa
esibizione di forze militari è il rispondere alla minaccia posta da
“gruppi terroristi”. Ma è anche
probabile che le esercitazioni in
una zona molta calda per la presenza di sciiti, vogliano prevenire ogni possibilità di rivolte interne.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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ARGOMENTI
DEL GIORNO
EDITORIALE
Autonomia e specialità
ma dell’informazione
................................................................................................................................
...
... FABIO FOLISI
... [email protected]
.
Al Convegno sulla difesa dell’Autonomia regionale di cui parliamo diffusamente in un servizio a pagina 4, si è assistito a un divertente teatrino.
A un certo punto gli organizzatori del convegno, dai microfoni, si sono
lamentati della stampa. Intendiamoci non della scarsa attenzione dei
media in generale, le testate presenti effettivamente non raggiungevano
neppure il numero delle dita di una mano, ma unicamente del fatto che
era assente il quotidiano friulano più letto e diffuso. Mancava il Messaggero Veneto e questo bastava a decretare, evidentemente, il fallimento dell’iniziativa. Una bella dimostrazione di servilismo condito per
di più dalla sfacciataggine di considerare inutili tutte le altre testate
presenti. Insomma gli organizzatori si sono lamentati che il quotidiano
di viale Palmanova non si era degnato di mandare neppure il più precario dei loro collaboratori. Ma il teatrino aveva avuto un antefatto davvero esilarante, quando a sala che si stava stancamente svuotando, si è
visto l'arrivo di un trafelato fotografo per conto del suddetto quotidiano.
Il malcapitato, individuato subito perchè ostentava il suo apparecchio
digitale, è stato subito rimproverato di essere arrivato in ritardo, non
potendo quindi cogliere la sala nel bello della propria “pienezza”, come
spiegava un agitato Renzo Pascolat, presidente dell'Afe, al malcapitato
freelance davanti agli occhi esterrefatti di alcuni presenti. Ma il rimprovero non era solo per il ritardo, era diretto al quotidiano di Viale
Palmanova, reo, secondo Pascolat, di aver snobbato lui e il suo convegno. Ma la divertente e patetica sceneggiata non si è conclusa così, ma
con l'imbarazzato ed incolpevole paparazzo che, brandendo il telefonino, cercava un disperato contatto con il giornale, per dare così qualche garanzia di pubblicazione all'imbufalito Pascolat, che evocava già
complotti
di
vertice
politico
ai
suoi
danni.
E’ una situazione meritevole di segnalazione solo per il fatto di essere
emblematica di quanto vive l'informazione friulana, causa anche della
gereontologica mentalità imperante fra potenti ed ex potenti della politica. Un bonus di cui beneficia, giustamente approfittandosene, la
stampa “storica” presente in Friuli Vg sia a Udine che a Trieste.
Sembrava intuirsi infatti, dall'atteggiamento degli organizzatori, che
non importava se gli interventi al convegno fossero di qualità, ed alcuni
lo erano, ma il problema era l'assenza del quotidiano di viale Palmanova, che giustamente fa le sue scelte nella selezione e veicolazione delle
notizie e che evidentemente, a torto o ragione, per ordine di scuderia
politica o per semplice fatalità nella cucina del giornale, o per la sola
presenza di appassiti papaveri, aveva deciso di non dare grande rilievo
al convegno dell'Afe.
MIGRANTI ALLO STREMO Sia alla frontiera fra Grecia e Macedonia che a Calais disordini e scontri
Cresce la pressione sui “muri”
ma prevale l’Europa degli egoismi
u Alcuni migranti bloccati in Grecia hanno forzato il confine con la
Macedonia. Circa 300 profughi
prevalentemente iracheni e siriani
sono riusciti a superare il cordone
della polizia greca e gli agenti macedoni sono intervenuti con i lacrimogeni. Motivo delle tensioni il
fatto che Skopje, ha stabilito un tetto giornaliero di migranti in entrata,
autorizzando la notte scorsa il passaggio di circa 300 persone, ma poi
richiudendo immediatamente la
frontiera. La polizia macedone ha
lanciato gas lacrimogeni ma poi ha
lasciato passare i profughi quando
si è accorta di aver provocato il ferimento di almeno 30 persone,
compresi un gran numero di bambini.
La situazione alla frontiera comunque resta molto tesa, per la presenza
di molte migliaia di migranti e profughi ammassati in territorio greco,
e che vengono fatti passare con il
contagocce a causa delle forti restrizioni a catena imposte da tutti i
Paesi della rotta balcanica - Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia,
Austria - che hanno deciso di consentire l'accesso di non più di 580
persone al giorno. Circa 6.500 persone si trovano al confine su territorio greco, alcune delle quali anche da otto giorni, con riserve molto
limitate di acqua e cibo. Intanto cresce la tensione nella 'Giungla' dei
migranti a Calais in Francia. Secondo alcuni giornalisti presenti sul
MACEDONIA Lo sfondamento
posto la polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte di "alcuni migranti" e forse "attivisti no-border".
La situazione viene definita "difficile". Tre baracche di fortuna sono
state incendiate sprigionando una
densa coltre di fumo. I disordini a
seguito dello sgombero iniziato
questa mattina. Gli agenti hanno
formato cordoni di protezione intorno agli operai intenti a smontare
e rimuovere tende e capanne. Le
forze dell'ordine, hanno spiegato
alcuni agenti aderenti al sindacato
di polizia, filtrano gli accessi al
campo e allontanano i no-border
perché, dicono “sono loro che organizzano gli scontri". Già questa
mattina un'attivista britannica che
si opponeva all'avvio delle operazioni di sgombero era stata fermata
dalla polizia.
Giovedì scorso, il tribunale amministrativo di Lille aveva dato il proprio via libera all'ordinanza della
polizia per l'evacuazione della parte sud della 'Jungle' di Calais. Il governo di Francois Hollande ha assicurato che a tutti i migranti mandati via verrà proposta un'alternativa tra container riscaldati e centri
d'accoglienza, ma le Ong che operano sul posto ritengono che i posti
letto non siano per nulla sufficienti.
Secondo le associazioni, sono oltre
3.400 i rifugiati e richiedenti asilo
che devono lasciare la parte sud del
campo, circa un migliaio secondo
la prefettura.
Nulla di nuovo o di strano da parte di un giornale che come tutti bada
giustamente al sodo, poco curandosi degli psicodrammi personali
che potrebbe procurare in chi era abituato all’attenzione mediatica,
e che oggi invece vive nell’oblio della retroguardia. Così un convegno i cui temi erano e sono importanti, rischia di venir archiviato a
causa anche di quell’atteggiamento questuante di immagini. Ci permettiamo di eccepire infatti che se il buongiorno si vede dal mattino e
la strada che si vorrebbe battere è quella di pietire con il piattino in
mano, spazi all'informazione, la battaglia è persa ancora prima di
iniziare. Questo perchè è evidente che l'informazione friulana e giuliana risponde a logiche sempre meno locali e sempre di più ad interessi nazionali.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA: “MONZA STAMPA SRL” VIA M. BUONARROTI, 153 - 20052 MONZA (MI)
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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PRIMO Piano
TANTI GENERALI SENZA ESERCITO
FVG, SPECIALITA’ A RISCHIO
DAL CONVEGNO SOLO FUMO
...........................................................
...
... FABIO FOLISI
... [email protected]
.
C'era un che di surreale sabato pomeriggio al convegno organizzato
dalla Afe (Associazione Friuli Europa). Eppure il titolo era denso di
aspettative in un momento così delicato per l’assetto istituzionale futuro: “Verso una nuova autonomia e
specialità del Fvg: la società civile
interviene”. Clima surreale e una
certa delusione, perché, a parte qualche eccezione, l’assise che si pensava partorisse qualcosa di concreto in
difesa dell’Autonomia della Regione Fvg, sembrava invece una variante dotta di una sala bingo, affollata da
più o meno arzilli vecchietti o quantomeno politici attempati, in vena di
puntare sulla fortuna, più che
sull’azione politica. E visto il preludio, di fortuna, c'è ne vorrà davvero
molta per vincere qualcosa e salvare
la specialità ed autonomia del Fvg.
Spieghiamo meglio, non è che il problema sia l'età media dei partecipanti, spesso la nostra “migliore gioventù” politica è attempata nel fisico ma
non nelle menti, visto che le nuove
generazioni sono piene di arrogantelli figli del berlusconismo di destra,
centro o sinistra, includendo perfino
i grillini. Ma il fatto è, che tranne
qualche autorevole presenza in sala e
poi al microfono, di concretezza se
ne è vista davvero poca. Bastava leggere il documento diffuso all’ingresso per capire l’andazzo. Al capitolo
“una proposta operativa per la promozione della partecipazione a cambiamenti istituzionali del Fvg” si
parlava genericamente di una metodologia e strumenti di lavoro, senza
tuttavia identificarli nel concreto. Si
parlava di “agenda della trattativa” e
di “sintesi delle istanze” per poi affermare che ci vorrebbe un “organismo snello” ma autorevole che “garantisca flussi formativi ed informativi tra la società civile e l’istituzione
regionale” senza anche in questo caso individuarlo, insomma “fuffa”.
Eppure il convegno non è apparso
del tutto inutile, almeno negli interventi, come quello del presidente di
Confindustria Udine Matteo Tonon
o del passionario Presidente regionale degli artigiani Graziano Tilatti.
Per il resto l'impressione era per lo
più di assistere alla saga dei rottamati. Purtroppo, speriamo di sbagliarci,
è stata una poco utile passerella di-
IL CONVEGNO. Il Presidente dell’Associazione Friuli Europa Renzo Pascolat
relatori che svolto il proprio compito, tranne qualche virtuosa eccezione, lasciavano la sala costretti, evidentemente, dagli impellenti impegni del sabato sera. Tanti generali
senza esercito e quel che è peggio,
senza la consapevolezza di aver bisogno di truppe. Di un consenso popolare, che non si può creare certo
elemosinando degli spazi informativi o politici a chi, la decisione sul futuro del Friuli probabilmente l’ha già
svenduta. Eppure la posta in gioco è
alta, si tratta di capire il futuro non
solo istituzionale, ma anche economico, di questa regione. Di capire se
le genti del Friuli e della Venezia
Giulia avranno ruolo centrale nella
chi rappresenta davvero qualcuno,
come i già citati Matteo Tonon e Graziano Tilatti, al quale aggiungeremmo il sindacalista della Uil Ferdinando Ceschia. Il loro contributo è stato
interessante e convergente sulla necessità di mantenere l'autonomia,
pur senza richiudersi a riccio. Qualcuno ha denunciato la carenza della
politica Regionale che ha abiurato, è
stato detto, al proprio ruolo e con
questo il mandato degli elettori, alle
logiche dei partiti nazionali. Per il resto degli interventi non sembra essersi colto il vero focus operativo
della questione, probabilmente perchè si pensa già alle alchimie potenziali di divisione della torta di co-
Nel corso del convegno il “simpatico”teatrino dovuto
all’assenza in sala di un giornalista del maggiore
quotidiano locale, senza il quale evidentemente per gli
organizzatori il convegno non aveva senso
gestione del proprio territorio o dovranno accontentarsi di fare le comparse, o al massimo di appaltare le
scelte a logiche di area vasta, diventando ancora una volta colonia Veneta o perfino peggio, una propaggine del centralismo romano. Ma tornando ai lavori del convegno, certamente buoni sono stati gli interventi
tecnici, quello dell'economista Professor Roberto Grandinetti e quelli di
mando o perchè, anime belle, si confida che alla fine i partiti “storici”trovino lo spirito per reagire agli attacchi esterni. Ma non è stato colto il
concetto che senza un movimento
popolare che sostenga l'obiettivo di
difendere la “specialità e l'autonomia” del Friuli Venezia Giulia non si
andrà lontano. Perchè se da un lato,
come qualcuno ha fatto echeggiare
dal microfono in sala, chiedere che la
governatrice Serracchiani vada da
Renzi a perorare la specialità del
Fvg, sarebbe come pretendere che i
curdi vadano a chiedere ad Erdogan
più libertà e autonomia pensando di
ottenerla, dall'altro non si può pensare che un esercito di generali in
pensione influenzino per davvero la
politica dei partiti o affascino le nuove masse alle prese con tablet e telefonini. Del resto la clamorosa assenza, tranne qualche sparuta eccezione individuale, di consiglieri regionali in sala, non era di certo un caso dovuto al giorno, all'ora o alla
pioggia battente, era una scelta precisa di non attenzione e forse di non
esposizione. E’ chiaro infatti che per
fare carriera nei partiti è più importante rispondere alle logiche nazionali che non hanno certamente l'obiettivo di mantenere un decentramento avanzato come quello del
Friuli Venezia Giulia, piuttosto che
rispondere al mandato di chi ha votato per loro. Un piccolo spiraglio
operativo si è intravisto invece nella
ricetta proposta dal Senatore Ferruccio Saro, vecchio volpone della concretezza. Creare un nuovo soggetto
politico regionale, questa la sua proposta, certamente la più operativa fra
quelle espresse dagli altri “generali”
in sala. Lui, il senatore di Martignacco, che come ufficiale d’alto grado in
trincea c’è stato spesso, ha una visione battagliera, ma la sensazione è che
anche oggi intenda operare con il
vecchio metodo, con vecchie armi,
tutto interno ad una piccola casta di
fedelissimi che oggi hanno sempre
meno appeal, magari proponendo
vecchi nomi d'effetto come novità.
Ma Saro sa per esperienza che senza
un esercito non si va da nessuna parte, ed ecco, come aveva fatto in altre
occasioni, lanciare l'idea di creare un
nuovo soggetto politico ma temiamo
lo faccia seguendo i vecchi schemi di
rete personale di conoscenze, un
tempo efficaci, ma oggi nell'era della
comunicazione digitale, rischia di
arrivare solo ai soliti noti, e questo,
come insegna la vicenda del M5S,
per fare numeri, non basta più. Ma
nella desolazione di sabato diciamo
che Saro è apparso l’unico ad avere
un idea, o almeno ad averla esposta,
cercando di far diventare operative le
chiacchiere, che sono tali anche se
storicamente forbite.
Se poi si confida in soggetti politici
già presenti in Consiglio regionale,
allora si è capito poco di quanto sta
avvenendo. Esiste infatti un renzismo nazionale, contagioso anche in
periferia e perfino fuori dai confini
del Pd, nelle altre formazioni politiche, anche in quelle d'opposizione.
Un ideologia trasversale che rende
allergici alla parola partecipazione.
Un virus che è forse una mutazione
naturale genetica del berlusconismo,
ma più virulento, perchè caratterialmente più arrogante di quello del cavaliere di Arcore. Oggi, per esistere,
occorre sempre maggiore centralismo del potere. Per farlo si possono
condividere al massimo pezzetti di
decisione con un nucleo ben selezionato di amici, nel nostro caso per di
più toscani. Pochi gli “stranieri” ammessi alla corte, la Serracchiani è una
di queste, ma per rimanere nelle grazie dell'uomo solo al comando della
nazione e del suo partito, logica vuole che non si possa alzare la voce,
neppure in difesa della proprio regione. Eppure siccome abbiamo ancora
fiducia nella natura umana e perfino
che esista ancora la buona politica,
speriamo che la governatrice trovi la
forza di fare la scelta giusta, anche se
questo dovesse costarle qualcosa in
termini di futuri appannaggi. Sarebbe un bel modo per far riconciliare i
cittadini con la politica e dimostrare
che questa non è fatta solo di ladri,
profittatori e acchiappa poltrone.
Ma guardando invece con il pessimismo della ragione, invece che con
l’ottimismo della speranza, c’è il rischio che in futuro, anche il ricorso
alle urne, venga considerato un inutile e dispendioso esercizio di sprechi
e che si vada non solo alla nomina dei
Senatori come con l’Italicum, ma alla nomina diretta anche delle rappresentanze locali. Del resto perché non
ritornare alle logiche dei “Prefetti”
come rappresentanti dello Stato. Siamo certi che nella testa di qualcuno
questa opzione alberghi e che oggi,
ma in futuro chissà, solo per pudore
costituzionale non viene proposta.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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ECONOMIA
ISTAT. Il calo del costo del greggio porta in negativo l’indice
Prezzi in picchiata
allarme deflazione
Il trend risulta sia su base nazionale che sull’intera Europa
il dato di febbraio riaccende l’attenzione sulla Bce e Draghi
BOOM. Tassi di interesse bassi e maggiori consumi immigrati
La Svezia cresce al 4%
economia da rifugiati
Tra le tante notizie poco incoraggianti (tra cui la presa di coscienza
di un rallentamento dell’economia globale avvenuta al G20 a
Shanghai), si segnala anche una
novità decisamente positiva: la
crescita superiore al previsto per
l’economia svedese. Nel quarto
trimestre dell’anno scorso, secondo i dati diffusi oggi dall’istituto
nazionale di statistica, si è registrato un incremento su base mensile del Pil dell'1,3% che diventa
+4,5% su base annua. Il dato per
l’intero 2015 è un consistente
+4,1%. A trainare l’economia
scandinava, la cui performance è
quasi doppia rispetto al 2,3% del
2014, sono stati i tassi di interesse
bassissimi (0,50%) e un aumento
della spesa pubblica dovuto alla
gestione dell’emergenza immigrati. In particolare, sul fronte della domanda nel quarto trimestre si
è registrato un +2% congiunturale
per quanto riguarda gli investimenti e un +0,9% per quanto riguarda i consumi, sia pubblici che
privati, sostenuti appunto dall’afflusso migratorio. In decisa crescita anche l’export (+2,9% sul
terzo trimestre), si tratta di segnali
positivi che non si vedevano
dall’esplosione della crisi. «Tutte
le componenti del Pil - ha spiegato
il capo analista di Nordea Bank,
Andreas Wallstrom - hanno sorpreso al rialzo nel quarto trimestre, evidenziando che la crescita
ha basi ampie».
DEFLAZIONE. Variazioni negative dell’indice del prezzo al consumo a febbraio
IN PILLOLE
L’effetto del calo del greggio sta iniziando a farsi sentire in maniera consistente sui prezzi, alimentando lo
spettro, mai sopito del tutto, della
deflazione. Le rilevazioni statistiche sull’andamento dei prezzi al
consumo, sia in Italia che in Europa,
hanno fatto scattare numerosi allarmi, anche ai piani alti della Bce.
ISTAT. Nel nostro Paese, comunica
l’Istituto di statistica nazionale, i
prezzi al consumo sono diminuiti a
febbraio dello 0,2% su base mensile
e dello 0,3% su base annua (era
+0,3% a gennaio).
«La forte flessione tendenziale dei
prezzi al consumo, spiega l’Istituto,
è dovuta a una dinamica congiunturale caratterizzata da cali dei prezzi
diffusi a quasi tutte le tipologie di
prodotto, che si confronta con quella
positiva di febbraio 2015 quando
tutte le tipologie di prodotto segnarono una ripresa dei prezzi su mese.
L'inflazione acquisita per il 2016 è
pari a -0,6%».
In particolare, i prezzi del cosiddetto
carrello della spesa dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base
annua (a gennaio era +0,3%). Si tratta del primo calo tendenziale da dicembre 2014 e del più ampio da luglio dello stesso anno. In particolare
per i prodotti alimentari (incluse le
bevande alcoliche) i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile e
registrano, su base annua, un'inversione della tendenza (-0,3%, da
+0,4% a gennaio).
EUROSTAT.
L’inflazione
nell’area comunitaria risulta coerente con il dato nazionale: nella stima flash di Eurostat, infatti, l'inflazione nell'Eurozona torna in territorio negativo a febbraio, scendendo a
-0,2% rispetto allo 0,3% di gennaio.
Si tratta della discesa più forte da un
anno a questa parte. Guardando alle
componenti principali, i servizi hanno il tasso più elevato (1%, mentre a
gennaio erano a 1,2%), seguiti da cibo, alcol e tabacco (0,7%, a gennaio
erano a 1%), prodotti industriali non
energetici (0,3%, rispetto allo 0,7%
di gennaio) ed energia (-8%, rispetto
a -5,4% di gennaio). Senza considerare le componenti alimentari ed
energetiche, l’inflazione nell’area
euro (indice core) è salita dello 0,7%
dal +1% di gennaio.
Tra i preoccupati di tale andamento
il governatore della Banca centrale
francese, Francois Villeroy de Galhau che ha dichiarato: «Il pericolo è
senza ombra di dubbio la deflazione, non certo l’inflazione. Se i bassi
prezzi energetici hanno effetti a lungo termine, dobbiamo intervenire.
Sembra questo il caso, ma vedremo
in marzo».
La Bce si riunisce il prossimo 10
marzo per varare nuove misure anti-deflazione preannunciate da Draghi dopo l’ultima riunione. I dati di
oggi non possono che rafforzare le
pressioni perché Francoforte agisca
in maniera determinata. (G.S.)
FLASH ESTERI
BORSE & MERCATI
Slovenia
Listini deboli
u La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) aprirà un ufficio locale in Slovenia, a Lubiana, entro la prossima estate.
Sempre dalla vicina Slovenia
la notizia che il numero di passeggeri trasportato nel 2015
dalla Adria Airways, Compagnia di bandiera della Slovenia, è cresciuto del 14% su
base annua superando 1 mln.
u Andamento debole per i listini azionari europei all’indomani del G-20 tenutosi in Cina.
Il mercato, in chiave Bce, ha
valutato positivamente i dati
sull’inflazione europea: l'indice
Ftse Mib recupera dai minimi e
torna sopra la parità, mettendo in fila gli altri listini del Vecchio Continente. Più incerta
Wall Street. Poco mosso lo
spread BTp-Bund a 133 punti
base, con il rendimento del
decennale italiano all’1,45% e
quello tedesco a 11 centesimi,
minimi dallo scorso aprile.
L’euro si indebolisce ancora e
passa sotto 1,09 dollari segnando i minimi da un mese.
Perde terreno di nuovo anche
lo yuan manovrato dalla Banca del popolo cinese.
Ungheria
u Nel 2015 in Ungheria gli stipendi lordi sono aumentati in
media del 4,2% rispetto all'anno precedente. I dati sono stati pubblicati dal KSH, Ufficio
centrale di statistica ungherese. A influire su tale risultato
l’aumento delle indennità per
le forze armate di dicembre.
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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ECONOMIA / Regione
EMISSIONI. Un team di specialisti per mettere in atto l’Aia
Ferriera di Servola e Arpa flash
al via i primi accertamenti
SISSA DI TRIESTE
Come far rispettare l’autorizzazione ambientale concessa Deflazione a Udine,
rincari a Trieste
Atomi di platino usati
come catalizzatori
PREZZI AL CONSUMO
u L’Arpa (Agenzia Regionale per
la Protezione dell'Ambiente) ha già
iniziato i primi controlli e accertamenti tecnici per verificare che il livello di emissioni di rumore alla Siderurgica Triestina siano conformi
ai parametri previsti dalla Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale). È quanto ha dichiarato la dire-
zione regionale dell’Arpa, precisando: “L’Aia individua tra l'altro
le diverse fasi successive nelle quali l'Impresa deve concordare e definire con Arpa le azioni di dettaglio per realizzare interventi migliorativi, finalizzati a ridurre progressivamente in maniera importante, entro 30 mesi, le emissioni
SERVOLA. Accertamenti presso la Ferriera dei tecnici Arpa
dell'impianto siderurgico e per adeguare e aggiornare il sistema di monitoraggio ambientale».
I responsabili dell’Azienda e l’Arpa hanno già avviato incontri per
approfondire i diversi aspetti
dell’Autorizzazione ambientale,
compresi quelli tecnici. In particolare sono in corso di definizione i
contenuti della convenzione tra le
parti (Arpa e Siderugica Triestina)
per la gestione del monitoraggio
della qualità dell’aria. Per arrivare
a questo risultato è stato necessario
(da parte dell’Agenzia regionale)
indicare le specifiche tecniche degli strumenti presenti nella stazioni
di rilevamento. Tre le location previste ad oggi: via Pitacco, Ponticello e Muggia.
La Siderurgica Triestina è tenuta a
presentare entro sei mesi dal rilascio della autorizzazione una valutazione del Piano dal punto di vista
acustico. L’orizzonte temporale
previsto per la piena attuazione del
Piano è di due anni e mezzo. L’Arpa
si sta organizzando per fornire tutto
il supporto necessario all’azienda
attraverso l’individuazione degli
specialisti in grado di seguire e assistere l’azienda nella elaborazione
e realizzazione del Piano.
u Sono aumentati dello 0,7% i
prezzi al consumo nel mese di
febbraio a Trieste. La variazione
tendenziale annua, rispetto a febbraio 2015, è del +0,1%. Gli aumenti maggiori riguardano i servizi sanitari, cresciuti del 5,1%
mentre sono in diminuzione (rispetto a gennaio) i costi per le comunicazioni (-1%). Rispetto ad
un anno fa crescono le spese per
la salute (+5,6%) e per la ristorazione e alberghi (+1,8%). In calo i
trasporti (-2,6%) e gli alimentari .
Sono invece diminuiti dello 0,2%
rispetto al mese precedente i
prezzi al consumo nella città di
Udine. La variazione tendenziale
annua nel capoluogo friulano è
del -0,5%. Gli aumenti maggiori
nei servizi ricettivi e ristorazione
(+0,3%). In calo i trasporti (quello
aereo, in particolare -12%), In calo anche i trasporti e gli alimentari.
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u Il platino viene usato in particolare per le celle a combustibile, dispositivi che trasformano l'energia chimica in elettricità, senza passare attraverso la
combustione. Spingendo al limite della materie tali caratteristiche fisica, un team di
scienziati ha scoperto che granuli di platino così piccoli da
essere costituiti da un solo
atomo, possono essere utilizzati come catalizzatori nelle
nuove tecnologie che servono
per i processi chimici industriali, le fonti di energia rinnovabile, la riduzione dell'inquinamento. L’efficienza del catalizzatore sembra aumentare
quanto più si rimpicciolisce
l’elemento, fino ad arrivare a
dimensioni nanoscopiche. A
questa conclusione è giunta
una ricerca integrata svolta da
un team della Scuola Internazionale Superiore di Studi
Avanzati di Trieste (Sissa) e del
centro Democritos dell'Istituto
Officina dei Materiali del Cnr
(Iom-Cnr), con la collaborazione dell'Univerzita Karlova di
Praga.
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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REGIONE
SCUOLE E VIABILITÀ. La programmazione degli interventi
Serracchiani e Panontin hanno iniziato il primo dei 18 incontri
tra Comuni
Il Comune di Porcia Unione
l’Uti del Noncello
esempio aggregante
Il primo cittadino Gaiarin si confronta con la presidente
u Opinione positiva quella
espressa stamattina dalla presidente del Fvg, Debora Serracchiani, nell’incontro con l’amministrazione comunale di Porcia: «Quella di oggi è stata l'occasione per ritrovarsi su alcuni
punti che avevamo già iniziato
ad affrontare nel tempo: la programmazione degli interventi su
scuole e viabilità, oltre alla valorizzazione del patrimonio e dei
siti prestigiosi di questo territorio, come la Villa che oggi ha
ospitato il nostro incontro (la
storica Villa Correr Dolfin,
ndr)».
L’incontro di oggi è stato importante anche perchè ha dato il via
al percorso sulle Unioni Territoriali Intercomunali (Uti). Il
primo cittadino di Porcia, Giuseppe Gaiarin, coadiuvato da
tutta la sua giunta comunale, ha
fatto presente a Serracchiani la
necessità di intervenire lungo la
statale 13 Pontebbana, che nel
tratto di Porcia è di competenza
municipale. A tal proposito è stato ricordato che esiste un fondo
regionale messo a disposizione
per la sistemazione dei punti critici della viabilità e che potrebbe
essere utilizzato anche per l'incrocio all'altezza della Electrolux. Punto, questo, che rappresenterebbe a tutti gli effetti l'ingresso al centro cittadino di Pordenone.
VILLA CORRER DOLFIN. Serracchiani e Gaiarin
LA VISITA ALLA COOPERATIVA IL GIGLIO
u "Integrare persone diversamente abili in un percorso lavorativo, che le impegni e ne valorizzi le loro capacità, è una soluzione di grande valore sociale
che dà grande prestigio all'intera
comunità regionale". Con queste parole la presidente del Friuli
Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha commentato l'odierna
visita alla cooperativa sociale Il
Giglio con sede a Porcia, che da
oltre 25 anni assiste e segue
portatori di vari tipi di problematicità provenienti da diversi Comuni del territorio pordenonese.
Ad accompagnarla nella sua visita la presidente della cooperativa Bruna Bergamo, assieme al
socio fondatore de Il Giglio don
Sergio Moretto, il direttore della
struttura Massimo Piccin e suor
Cecilia della casa accoglienza
Arcobaleno.
IL CONSIGLIO delle autonomie locali si è riunito oggi a Udine
Cal: ok a programma immigrati
il piano si rivolge ai 107.579 immigrati regolari presenti in Fvg
u Il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), riunitosi a
Udine, ha espresso parere favorevole in merito a tutti i
provvedimenti sottoposti oggi dalla Giunta regionale all'esame dell'Organismo consultivo degli Enti locali.
Si trattava del Piano annuale
Immigrazione, del Regolamento inerente il canone demaniale per l'estrazione delle
ghiaie. Il Piano Immigrazione,
parere favorevole espresso a
maggioranza, come ha spie-
gato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti,
ricalca le strategie perseguite sull'argomento negli ultimi
anni e si rivolge principalmente ai 107.579 immigrati
(il dato è relativo al 2015) regolarmente presenti regione.
Prevede interventi in azioni
ormai consolidate in questi
anni: a favore dell'integrazione scolastica; per la formazione, il supporto e i servizi;
per l'alfabetizzazione degli
adulti e dei minori; per servizi
volti all'inserimento abitativo, nonché per la mediazione
linguistica. Nell'occasione
Torrenti, nel precisare che gli
interventi per l'inserimento
abitativo sono stati destinati
per il 50 per cento a cittadini
italiani, ha potuto rilevare come il fenomeno dell'immigrazione in FVG si sia stabilizzato: dal 2011 a oggi la popolazione straniera residente sul
territorio regionale è pari a
circa il 9 per cento della popolazione.
Prosegue il processo di unificazione tra i vari Comuni della regione avviato con l’approvazione in Consiglio della L. 136. Il
presidente del Fvg, Debora Serracchiani ha dato il via al primo
dei 18 incontri con altrettanti sindaci delle Unioni territoriali intercomuniali della regione: «Il
nostro intento - ha dichiarato - è
quello di sciogliere i nodi che dovessero emergere in ogni realtà
arrivando ad essere operativi entro luglio».
Tali dichiarazioni sono state rese
al termine al tavolo della costituenda Unione territoriale intercomunale (Uti) del Noncello nella sede comunale di Pordenone.
Presenti all’incontro i sindaci
Claudio Pedrotti (Pordenone),
Mario Ongaro (Cordenons), Caludio Peruch (Fontanafredda),
Giuseppe Gaiarin (Porcia), Mara
Giacomini (Roveredo in Piano),
Corrado Della Mattia (San Quirino) e Francesca Papais (Zoppola). Il cronoprogramma stabilito a livello regionale prevede
entro il 20 aprile la convocazione
dell'assemblea da parte del sindaco del Comune più popoloso
dell'Uti; entro il 26 aprile l'elezione del presidente dell'Unione
territoriale. «Da questa data e fino al 30 giugno - ha aggiunto la
presidente - i tavoli tecnici ini-
zieranno a lavorare per preparare
l'aspetto operativo delle funzioni
associate».
L’assessore regionale alle autonomie locali, Paolo Panontin, ha
aggiunto: «Sul fronte della viabilità, entro il 31 marzo la Giunta
regionale individuerà le strade
provinciali di propria competenza e quelle di interesse locale.
Dal 1° di luglio, inoltre, la Regione avocherà a se le prime e
individuerà l’Ente locale a cui
trasferire le seconde e, di converso, l’Uti che le gestirà».
Per quanto riguarda l’ambito socio-assistenziali, ha precisato:
«Questi verranno trasferiti alle
Uti solo quando alla nuova istituzione aderiranno tutti i relativi
Comuni».
Come incentivo economico, la
Serracchiani ha precisato che i
Comuni che aderiranno alla
Unione entro il 15 aprile
«Avranno diritto alla distribuzione del fondo perequativo che
scatta nel 2016. Chi aderisce in
seguito dovrà aspettare il prossimo anno».
Il prossimo compito a livello regionale è quello della individuazione dei criteri per la ripartizione, l’assegnazione vera e propria
verrà fatta dopo la conclusione
delle adesioni alle Uti (15 aprile).
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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CRONACA / Udine
SONDAGGIO. Chi vende farmaci è pronto all’adeguamento da un bel po’. Il ritardo sarebbe dei medici
Al via le ricette “dematerializzate”
le farmacie udinesi pronte e felici
Tra i vantaggi della digitalizzazione delle prescrizioni è tutelare farmacisti e pazienti dagli errori
fra tanti pro, l’unico contro sarebbe il disagio causato da una scarsa efficienza delle connessioni
u UN MARTELLANTE tam tam
dell'ultima ora ha messo in allerta
i protagonisti della filiera sanitaria: farmacie, medici di base,
ospedalieri e Asl. Motivo? Niente
di nuovo in realtà, o niente che
possa trovare impreparato chicchessia: da domani, infatti, scatta
l’obbligo della ricetta così detta
“dematerializzata”, ovvero: l’obbligo da parte dei medici di base di
cestinare gli ormai obsoleti ricettari, per rendere digitale la tradizionale impegnativa cartacea.
Come già detto il documento elettronico non è una novità, perché
obbedisce a un Decreto Legge che
compie tre anni e a una Legge del
2015. Ma da allora fino ad oggi
non tutta l’Italia si è adeguata.
Cosa è accaduto nel frattempo?
Non molto a onor del vero, salvo
invitare i medici curanti ad emettere una certa percentuale di ricette dematerializzate; così, tanto per
farsi la mano e, al contempo, fare
in modo di superare la difficoltà
da parte delle farmacie di calcolare il ticket e il regime di esenzione vigente nei luoghi di provenienza della ricetta. Regime che
cambia da regione a regione. E
tutto questo perché il documento
che da domani viaggerà via web, a
differenza del tradizionale fogliolino rosa valido soltanto entro i
confini regionali, farà valere i diritti del cittadino in tutti i siti sanitari d'Italia.
Insomma: ci sono voluti tre anni di
“acclimatamento” per un salto di
qualità che, se effettuato a suo
tempo, avrebbe fatto risparmiare
allo Stato e al cittadino un bel po'
di quattrini. Non dimentichiamo,
ad esempio, che un foglio di ricettario viene stampato in filigra-
Flash
DIALOGHI IN BIBLIOTECA
La musica in Friuli
dell’ultimo ventennio
u A sei anni dalla pubblicazione
de “Il çant dal Friul” di Bruno Rossi, che raccoglie le testimonianze
na dalla Zecca con un costo di circa 40 centesimi; tradotto in termini più significativi vuol dire che
l’erario spende in carta circa 400
milioni di euro all'anno.
Ma ormai il dado è tratto e la tolleranza dev’essere zero! Pronti o
non pronti, da domani il “salto” in
questione è d'obbligo per tutti, anche per i medici che, fino ad oggi,
si sono ostinati a non voler pigiare
nemmeno un tasto del computer.
Forse nell’attesa di vedere il costo
dell’adeguamento scaricato sul
groppone di Regione o Ministero.
Esultano invece le farmacie udinesi che, a conti fatti, riconoscono
in questa disposizione soltanto
vantaggi.
E non ci riferiamo agli entusiasmi
ambientalisti sul risparmio della
carta e della benzina per avere materialmente in mano il documento,
ma sul fatto che la ricetta via web
non consentirà più errori di sorta e
sarà sicurissima. Niente confusione sui farmaci, dunque, e niente
ricette “farlocche”. Il sistema digitale, infatti, riconosce per ogni
farmaco il codice. Se risultasse errato e non “nominativo”, il sistema telematico applicherebbe un
blocco automatico della fornitura.
E anche dietro a questo vantaggio
si nasconde un risparmio economico da capogiro: non dimentichiamo che errori banali nella lettura dei documenti compilati dai
medici, sono costati allo Stato anche 159 milioni di euro all’anno.
«Non capisco tutta questo sensazionalismo - spiegano alla farmacia Montoro di Cussignacco - sono anni che il sistema è vigente,
semmai c’è da stupirsi perché non
sia stato applicato prima. E non
dei dischi e delle musicassette incise in Friuli fino al 1990, una nuova edizione dell'iniziativa ripercorre l'ultimo ventennio di musica in
Friuli. Nell'appuntamento di questa settimana, la biblioteca civica
“V. Joppi” di Udine presenterà il 2
marzo alle 18 in sala Corgnali, il
volume “20 anni di CD del Friuli
(1990-2010)”, appena pubblicato
dall'Unione Società Corali del Fvg
e dalle edizioni musicali Pizzicato.
Presenti, l'autore Bruno Rossi e il
giornalista Nicola Cossar.
MUSEO ETNOGRAFICO
capisco perché almeno il 60% dei
medici di base friulani abbia, fino
ad oggi, evitato di adeguarsi. Non
ci fa onore questo ritardo, vorrei
sottolineare che in molte regioni
del Sud, soprattutto in Sicilia, il
sistema funziona già dal 2014».
«Noi siamo pronti da tempo. - rispondono in sintesi dalla farmacia
Aiello di Sant’Osvaldo - E in questo cambiamento ci sono solo evidenti vantaggi».
«Era ora! - esultano da un altro
punto vendita che preferisce
l’anonimato. - Nessun problema,
anzi. Basta soltanto farci l’abitudine. E’ indubbio che la piattaforma digitale consentirà maggiore
rapidità, evitando agli assistiti
inutili code. E anche per noi farmacisti le cose miglioreranno rendendo la distribuzione dei farmaci
molto più sicura e precisa».
«La dematerializzazione della ricetta - spiega una nota farmacia
del centro storico - è anche un gesto democratico. Permette ai pazienti di avere l’esenzione o il ticket ridotto in qualsiasi parte d’Italia».
«E’ un passo sensato, - fa eco
un'altra “spezieria” - in linea con il
resto d’Europa. I controlli sulle
prescrizioni saranno maggiori,
anche a tutela del paziente. In sintesi è un modo per tenere a bada gli
sprechi, che in Italia sono troppi».
E infatti, la ricetta elettronica destinata alla farmacia sarà inviata
online anche alla Regione e al Ministero dell’Economia e delle Finanze; e questo allo scopo di avere
un reale controllo della spesa sanitaria e delle prescrizioni, evitando abusi e sperperi.
Insomma, le farmacie cittadine
sono tutte attrezzate per soddisfare i pazienti secondo la nuova procedura. Ma c’è chi solleva qualche
perplessità: «Da domani dovremmo essere in grado di calcolare ticket e regimi di esenzione vigenti
nella Regione di provenienza del
cittadino che ci presenta ricetta. commenta un farmacista, sempre
del centro - Fino a che si tratta di
residenti regionali non c’è problema, ma se si presenteranno persone da fuori non ci resta che sperare in un sistema web efficiente.
Se il collegamento Internet farà i
capricci, infatti, e nelle località di
montagna o decentrate è molto
probabile, la confusione sarà davvero grande. Non bisogna trascurare che quotidianamente una farmacia immette in rete tantissimi
imput, basta considerare soltanto
gli ordini».
Dubbi legittimi, ma come per ogni
cambiamento, sarà solo questione
di tempo. L'importante è cominciare.
BLU
Le mense udinesi
nel rinascimento
u Un viaggio attraverso le “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” per scoprire tutte le curiosità dell'alimentazione
dell’epoca. L'appuntamento, per
il quale è necessario iscriversi entro il 3 marzo, è per domenica 6
marzo alle 11. A “parlare” saranno
i reperti rinvenuti nel corso delle
numerose ricerche archeologiche
e i ricettari dell’epoca. Visita 5 euro. Prenotazioni tel. 0432
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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CRONACA / Friuli
IL METEO. Vento forte e precipitazioni violente hanno creato problemi e disagi nella bassa friulana
Maltempo e pioggia sferzante
l’inverno friulano torna a mordere
Da Palmanova e Cervignano gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco sono durati fino all’alba
u In questi giorni, per non dire
in questo strano inverno, si sta
avendo la prova provata di quanto incida e potrà incidere sempre
più il cambiamento climatico in
atto sulla vita di tutti noi. Ad un
inverno mite e asciutto, tanto da
far gridare all'allarme siccità per
le falde acquifere, si sta sostituendo un periodo con eventi
meteorologici non ancora estremi, ma tendenzialmente pericolosi e quantità di precipitazioni
consistenti.
La prova in queste ore dove i Vi-
gili del fuoco sono stati chiamati
al lavoro, fin dalle prime ore di
oggi, per una serie di problemi
creati soprattutto da pioggia e
dal forte vento nelle zona a sud
di Udine e nella Bassa Friulana.
Le prime richieste di intervento
sono giunte alla sala operativa
dei Vigili el Fuoco di via Popone
a Udine intorno alle 6.00 del
mattino mentre albeggiava.
Febbraio insomma si chiude con
precipitazioni copiose e raffiche
di vento insidiose che hanno
creato disagi e piccoli danni a
macchia di leopardo. In particolare, come sempre accade in
questi casi, i vigili del fuoco sono intervenuti rami caduti sulle
strade, cavi enel e telefonici
strappati e perfino per alberi e
pali di linee elettriche abbattuti o
pericolanti.
Le località e i Comuni maggiormente interessati sono stati
quelli della bassa friulana
nell’asse che da udine va verso
Palmanova verso Cervignano
sulla strada regionale 352, ma
anche Bagnaria Arsa, Villa Vicentina, San Giorgio di Nogaro.
Problemi anche a Lestizza.
Cinque le squadre dei vigili del
fuoco impegnate sul territorio,
alcune partite dalla sede centrale
di Udine, altre dai distaccamenti
di Cervignano e Latisana. A dare man forte ai colleghi di Udine
anche una squadra proveniente
dal Comando di provinciale di
Gorizia. Disagi anche per il traffico automobilistico fin dalla
giornata di domenica con alcuni
sinistri stradali non gravi dovuti
proprio al maltempo e soprattutto alla scarsa visibilità data dalla
pioggia molto fitta e insistente,
veri scrosci improvvisi accompagnati da raffiche di vento che
hanno colto impreparati alcuni
automobilisti.
IL CASO. Dopo la trasmissione Rai sugli Ogm, i difensori dei consumatori insorgono contro il conduttore
Il comitato udinese “Stopttip” s’infuria con Iacona
Una lettera della coordinatrice Accomando chiede un’ulteriore puntata, più obiettiva e meno di parte
u DOPO la trasmissione Rai condotta dal collega Iacona in riferimento all’uso degli Ogm, il comitato “STOPTTIP” di Udine è
insorto. Conseguenza? Una lettera pubblicata a livello nazionale.
Ecco alcuni stralci: «Egregio Iacona, - scrive Emilia Accomando
coordinatrice del comitato - amaramente mi meraviglio della sua
trasmissione sugli OGM dove lei
ha dimostrato superficialità e settorialità. Sono la coordinatrice di
uno dei tanti Comitati esplosi in
Italia con il fine di contrapporsi
all'eliminazione delle tutele di noi
cittadini europei di fronte al rischio di adeguamento alla legislazione americana, che protegge più
gli interessi delle Multinazionali
piuttosto che i diritti delle persone. Uno dei settori da noi consi-
derati è proprio quello agroalimentare che nelle sue ramificazioni prevede anche il tema degli
OGM. Per quanto riguarda la sua
inchiesta, purtroppo è stata fornita
agli ascoltatori un'informazione
scorretta». Secondo l’Accomando, infatti, si sarebbe dato spazio a
posizioni scientifiche di parte, che
sostenevano solo la non pericolosità degli OGM. Dito puntato anche sulla libertà dello studio sulle
conseguenze degli OGM con colture in campo aperto, senza considerare i rischi di contaminazioni
incontrollabili.
«Noi a Udine - continua la coordinatrice - abbiamo approfondito
la questione anche con l'aiuto di
Gianni Tamino, ex europarlamentare e docente di Biologia a Padova; Tamino nelle sue pubblica-
Croatto Gioielli di Croatto Rudy
zioni richiama fonti ben accreditate in ambito internazionale e
studi indipendenti, non certamente prone alle Multinazionali. Nel
corso di un intervento pubblico a
Udine ha sottolineato con onestà
ma con estrema attenzione che
certi OGM possono funzionare
bene soprattutto in ambito farmacologico ma per il momento non
ne conosciamo la sintassi, coè le
relazioni tra i vari geni e l'ambiente; non è ancora prevedibile la
comprensione delle possibili alterazioni che le piante OGM possono portare all'ambiente pensando soprattutto ai riflessi sulle modificazioni che interessano l'espressione del genotipo e che possono avere conseguenze sulle generazioni future; sono gravi, secondo studi documentati, le alte-
razioni sia nel peso sia nei reni e
nel fegato di animali nutriti con
mais transgenico; è grave l'uso di
un marcatore, usato per riconoscere i geni, ma rischioso perchè
provoca resistenza agli antibiotici; che non è prevedibile l'effetto
di geni inseriti nelle piante per
permettere la tolleranza agli erbicidi con conseguente rischio di
aumento di erbicidi ed insetticidi
(non come nella vostra inchiesta
dove si parlava di riduzione di erbicidi e vari); è rischiosissimo
l'impiego di diserbanti associati
agli OGM come il glisofato; che il
sistema dei brevetti per OGM si
estende alla pianta e alle sue sementi con il rischio che gli agricoltori che esercitano la libertà di
scambio dei brevetti sono considerati "ladri" e le Multinazionali
Tel. 0432.504659
e/o i Paesi più ricchi possono diventare proprietari di tutti i brevetti e perciò di tutti gli organismi
del pianeta.
Come mai nessun elemento tra
questi è stato trattato? Non ha forse ragione chi esprime "paura" per
gli OGM? Non una paura immotivata e irrazionale ma un timore
su comunicazioni accattivanti che
sotto sotto esprimono il potere e il
profitto di pochi con la pretesa di
introdurre elementi di "modernità" e di far passare gli altr, quellii
che vogliono solo delle precauzioni, come passatisti.
Le chiedo pertanto - conclude la
lettera il comitato cittadino - una
rettifica o un possibile sviluppo
dell'argomento con la presenza di
un dibattito aperto a opinioni divergenti».
Via Delle Erbe, 7 - Udine
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
CULTURA / &
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spettacoli
SOCIAL MEDIAL E BLOG. IL FUTURO È ADESSO? CONTINUANO GLI INCONTRI A PORDENONE
DA UTOPIA DI LIBERTÀ
Flash
A DISTOPIA DI VIGILANZA
IL LIBRO
Homo sapiens
un’insolita biografia
Il blogger e giornalista, Fabio Chiusi rifletterà pubblicamente sul presente iper-connesso
in primo piano le mille promesse dell’avvento di Internet e di un mondo formato web.
u RETE, CROCE E DELIZIA.
Gli interrogativi etici sull’avvento di Internet si sono moltiplicati
negli anni via via che aumentavano le offerte del mondo virtuale. Libri, saggi, convegni, film,
una mole di materiale di analisi
scientifica e riflessione filosofica
ha tentato e sta ancora tentando di
rispondere a una domanda semplicissima: il web, ci rende liberi?
E’ indubbio che la rivoluzione digitale governa ormai la nostra vita, ma è anche lecito notare che,
forse, invece di avere conquistato
la libertà, siamo sprofondati in
una trappola magistrale che ci
rende vittime di una opprimente
schiavitù. Una schiavitù che ci
spersonifica e ci disumanizza.
Che ci allontana dal contesto comunitario, dall’appartenenza sociale, amplificando sempre di più
l’individualismo della nostra esistenza rendendo la nostra vita infruttuosa e miserabile.
Ma quale promessa iniziale ci
aveva sedotto, visto il prezzo altrissimo che stiamo pagando a Internet? Cosa prometteva il web e
cosa è invece diventato?
«Da utopia di libertà a distopia di
sorveglianza, come fosse sottesa
un'ideologia ben precisa, che ci
vuole tutti connessi ma tutti precari, e per la quale i diritti diventano un intralcio al libero mercato
di ogni cosa, la politica diventa un
sottodominio della tecnologia, le
persone assistenti dei robot», è
questo l’incipt del parere, del
blogger Fabio Chiusi che, ospite a
Pordenone nell’ambito del secondo appuntamento della rassegna
“Il futuro è oggi”, ideata e promossa dal Gruppo Servizi Cgn
con la Fondazione Pordenoneleg-
ge, interverrà nello specifico di
“Social media e blog. Il futuro è
adesso?”, in calendario martedì 1
marzo alle 18.15 nella sede Oceano del Gruppo Servizi CGN in Via
Jacopo Linussio 1/B.
Non sono certo opinioni inedite,
quelle del blogger, anzi. Si tratta
di riflessioni che vanno avanti da
anni e che, a dirla tutta, hanno fatto parte di una straordinaria veggenza nella letteratura del secolo
scorso capeggiata dallo scrittore e
scienziato, Isaac Asimov.
«Non si tratta solo di internet –
spiega ancora Chiusi autore, tra
l’altro, del saggio “Critica della
democraziona digitale” (Codice
edizioni), un temporaneo bilancio
sulle aspettative che ci erano state
dischiuse da un mondo formato
web - ma di aprire uno sguardo
molto più ampio e penetrante su
soggetti apparentemente neutri,
come Facebook o Uber, che di-
mostrano la pionieristica lungimiranza della cultura cyberpunk:
una corrente culturale che aveva
ben previsto i rischi della connessione, del virtuale, del dominio
monopolistico di pochissimi giganti tecnologici. Il tutto in un'era
in cui tutti parlavano di digitale
come panacea. Ma adesso - continu ail blogger - chi parla più delle “profezie” di William Gibson e
Bruce Sterling? Eppure sono eloquenti, e parlano da sole le ultime
immagini di Mark Zuckerberg
che passeggia sorridente a Barcellona, in una sala traboccante di
persone con visori per la realtà
virtuale: tutti iperconnessi, e tutti
così distanti dal loro stesso spazio-tempo …».
Questa distanza, inoltre, in passato fu affrontata seguendo anche
una riflessione sull’ambivalenza
morale fornita da un futuro in grado di far vivere esperienze altrui.
Come oggi sembra già possibile.
Il primo ad affrontare l’argomento fu un romanzo di Robert Silverberg del 1967, “Quellen, guarda
il
passato!”.
Ma se nel di Silverberg le esperienze registrate riguardavano le
allucinazioni indotte da droghe,
assunte in apposite "case dei sogni", nel film “Strage Days” diretto da Kathryn Bigelowfu le
droghe rappresentavano proprio il
mondo spalancato dalla realtà virtuale. Ma questo avvenne già anche nel film “Generazione elettronica” di Brainstorm che, nel 1983,
raccontò di uno scienziato che
visse l'esperienza della morte di
una collega esplorando l'aldilà.
Ma non mettiamo troppa carne sul
fuoco uscendo dai binari. Per informazioni sul convegno: Info
convegno: [email protected]; www.pordenonelegge.it
Prima assoluta di un’opera del compositore friulano Renato Miani su testi di Angelo Floramo. Partecipa l'attrice Aida Talli
Da Spilimbergo s’alzerà un canto soave
u CANTO PER LE MONTAGNE
D'ASIO , il melologo scritto dal
compositore friulano Renato
Miani su testi di Angelo Floramo,
sarà in scena sabato 5 marzo alle
21 al Teatro Miotto di Spilimebrgo, con la partecipazione dell'attrice Aida Talliente e della cantante Elsa Martin.
Si tratta di un lavoro articolato,
che consta in un Proemio e dodici
sezioni, in cui voci e strumenti
dialogano tra loro nell'intento di
rievocare luoghi, uomini e leggende legate alle montagne site a
nord di Spilimbergo.
Musica e canto seguono il ricco
itinerario intessuto da Floramo,
amplificandone suggestioni e
contenuti; il risultato è una musica
unica nel suo genere, con richiami
stilistici che vanno dal canto gregoriano allo swing, dalla Tarantella alla "Stajare" e il cui accompagnamento sarà affidato alla Filarmonica "Città di Spilimbergo",
diretta dal M°Enrico Cossio.
u Martedì 1 marzo, alle 17,
nell’auditorium di palazzo Garzolini - di Toppo Wassermann
(via Gemona 92, Udine), verrà
presentato il libro “Homo sapiens, una biografia non autorizzata” di Claudio Tuniz e Patrizia Tiberi Vipraio. Interverranno
Angelo Vianello, già delegato
alla cultura dell’Università di
Udine, che introdurrà i temi discussi nel volume, e gli autori
per un dialogo con il pubblico.
L’opera, racconta la storia della
nostra specie, attingendo a dati
riguardanti i più diversi campi di
indagine. Ma gli autori non si limitano ad interrogarsi sulle nostre origini e propongono riflessioni di più ampio respiro riguardanti il posto dell’uomo
nella natura ed il suo ruolo. L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti “Aperture. Idee,
scienze e cultura”, organizzato
dall’Università col sostegno
della Fondazione Crup e il supporto del Comune di Udine.
GROSSATESTA XIII sec.
La luce nella filosofia
medioevale
u Sull’idea di luce durante i secoli “bui”, ne parleranno martedì 1 marzo alle 15, nell’auditorium del liceo classico Dante
Alighieri di Gorizia (Viale XX
Settembre, 11), Cecilia Panti,
docente di storia della filosofia
medievale dell’Università di Roma-Tor Vergata e Andrea Tabarroni, docente di storia della filosofia medievale all’Università di
Udine. Sarà poi approfondita la
figura di Roberto Grossatesta
(1170-1253)e il suo trattato “de
luce”.
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ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
SPORT/ Calcio
e non solo
UDINESE Le zebrette centrano una vittoria che nel ritorno non s’era ancora vista
IL VERONA È STESO,
BADU-THEREAU GOL
L’Udinese, grazie anche al rientro del suo capitano, va in rete per due volte.
Il terz’ultimo posto torna a sette punti, ora il Frosinone attende i bianconeri
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u La classifica si fa più tranquilla.
Ma solo fino alla prossima gara di
campionato. Dopo la partita di ieri
pomeriggio la squadra allenata da
mister Stefano Colantuono può tirare un sospiro di sollievo. Non
cogliere la vittoria contro l’Hellas
Verona di Gigi del Neri, oppure
anche uno scialbo pareggio,
avrebbero portato al passaggio di
nubi davvero oscure. Il 2-0 con
cui l’Udinese è riuscita, dopo quasi due mesi, a portare in cascina tre
preziosissimi punti lascia ben sperare. C’è voluto il contributo del
solito Totò Di Natale, in campo
fin dal primo minuto: ha infatti
messo lo zampino nelle azioni più
importanti per la sua squadra.
Inossidabile nella capacità di ‘dare del tu’ al pallone, Totò ha fatto
capire una volta di più cosa manca
ai bianconeri. La tecnica e la personalità del numero 10 friulano
sono state sufficienti per sbloccare il match: Totò si è fatto uomo-assist nell’occasione del primo gol di Badu. Cross al centro,
testa del centrocampista ghanese
lasciato libero di colpire e palla
che, con l’aiuto del palo, è finita
alla sinistra dell’incolpevole Gollini.
Dal canto suo il Verona non si è
dimostrato quasi mai in grado di
offendere: a parte un’ottima oc-
TOTÒ DI NATALE. Nato a Napoli il 13 ottobre 1977.
LA DICHIARAZIONE
u GINO POZZO : «E' stata
una partita da dentro o
fuori, - ha detto a Udinese
Tv - oggi era fondamentale cogliere il risultato. Abbiamo anche espresso
delle ottime trame di gioco, quindi possiamo essere soddisfatti (...). Adesso
arrivano delle gare particolarmente impegnative,
in particolare quella di
Frosinone sarà fondamentale».
casione capitata a Pazzini, i gialloblu di Del Neri hanno faticato
molto. Ed ecco quindi la seconda
rete: Thereau, solo davanti al portiere, ha finalizzato un’azione in
cui è entrato ancora Totò. Il francese sbaglia il primo tentativo, ma
non il secondo. Da qui in avanti la
partita diventa piuttosto facile per
i friulani.
A fine gara tutti felici. L’ambiente
si rinsalda: giocatori, allenatore,
società possono pensare con maggiore serenità alla trasferta di Frosinone, dove troveranno un’altra
gara-spareggio per la salvezza.
Chi non sorride di certo è il Verona: ora per gli scaligeri la clas-
SCI DI FONDO Tappa di Coppa della Fisi per diverse categorie in gara a Forni di Sopra
VITTORIA DI DEL FABBRO,
PITTIN PRIMA NEI 7,5 KM
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.
u La Coppa Italia di sci di fondo
regala soddisfazioni tra le nevi di
Forni di Sopra. Il Comitato regionale della Federazione Italiana
Sport Invernali (Fisi) ha ospitato
questo fine settimana una tappa in
cui Luca Del Fabbro, nella 10 km.
tecnica libera Aspiranti maschile,
ha riportato un nuovo successo,
precedendo Martin Coradazzi
della sua stessa squadra (CS Carabinieri). Con questa vittoria Del
Fabbro rimane al primo posto del-
11
la classifica.
Sul versante femminile anche qui
troviamo una vittoria schiacciante
da parte di Cristina Pittin (GS
Fiamme Gialle) nella gara di 7.5
km. Aspiranti femminile. Dietro a
lei le due sorelle De Zolt, Alessia e
Chiara, ben distanziate dalla vincitrice di giornata. Per la 10 km.
Juniores femminile è prima Francesca Corbellari; nei 15 km. Juniores maschile ha la meglio Jean
Luc Perron. Nei Senior successi
per Paolo Fanton (15 km. maschile) e per Debora Agreiter (10 km.
femminile).
FORNI. Sci di fondo
sifica si fa davvero davvero difficile. A undici match dalla fine
sono ben 9 i punti dal quart’ultimo
posto, che significherebbe la permanenza in serie A.
L’attacco udinese pare ora essersi
sbloccato: pur senza segnare, Di
Natale è stato “salvifico”. Ora tocca proseguire il cammino.
Udinese Tv
I GIOCATORI:
SI VINCE UNITI.
“8” AL PUBBLICO
u I GOLEADOR di giornata
sono stati intervistati da Udinese Tv. Cyril Thereau: "Abbiamo fatto quello che ci si
aspettava da noi - ha detto (...). C'era tanta pressione
sulla squadra, ma abbiamo
fatto la partita che dovevamo
fare. In questa settimana abbiamo fatto gruppo ma ora
non dobbiamo mollare. Siamo usciti dalla situazione di
emergenza ma basta nulla
per tornarci. Era una gara
fondamentale e il pubblico ci
ha aiutato tanto". Emmanuel
Badu ha invece dichiarato:
"Totò è un fuoriclasse, quando ti passa il pallone sai già
che dovrai fare solo il gol.
Faccio i complimenti ai miei
compagni e al pubblico, il
voto più alto va proprio a loro
che ci hanno sempre sostenuto”. Con Zapata (5 gol) sono loro i capocannonieri: Badu 4, Thereau 8.
12
ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016
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ALTRI SPORT
BASKET Serie B, la pressante difesa della Co. Mark funziona
CROLLO GSA,
UDINE PERDE
La Gsa non riesce a tenere fino in fondo contro Ciocca &c.
Bergamo ringrazia e ora si avvicina anche in classifica
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u S'interrompe, alla nona giornata di ritorno, la striscia positiva
della capolista Apu Gsa che, dopo
cinque vittorie consecutive, è costretta ad arrendersi alla Co. Mark
Bergamo proprio davanti al suo
pubblico.
Sconfitta quindi per i friulani (in
tribuna era presente anche l’ingegner Edi Snaidero) al termine di
una partita molto combattuta e a
tratti nervosa, in cui le difese hanno prevalso sugli attacchi: il punteggio finale, decisamente basso
(59-60), lo conferma.
I ragazzi di Lino Lardo, avanti per
gran parte della partita, soffrono
costantemente la fisicità e l'asfissiante difesa degli avversari, che
conquistano tutto sommato una
vittoria meritata nonostante le
modeste percentuali al tiro. Tra i
lombardi spiccano le prove della
guardia Milani (16 punti), del play
Panni (5 assist) e del pivot Chiarello (14 punti e 8 rimbalzi), una
costante spina nel fianco della difesa udinese.
La Gsa, penalizzata anche dalle
assenze dell'ala Poltroneri e del
play/guardia Pinton, paga un ultimo quarto all'insegna delle basse percentuali al tiro, dimostrando
di essere incapace di rimanere lucida e concentrata nei minuti finali dell'incontro. Buone comun-
AQUILEIA
u Il cicloturismo nella Terra dei
Patriarchi, grazie alla Provincia
di Udine, potrà ora contare su
230 biciclette nuove di zecca:
due bici a testa (con seggiolini e
lucchetti inclusi) saranno a disposizione
di
alberghi,
bed&breakfast, ristoranti e agriturismi che appartengono al club
dedicato al cicloturismo.
Questo non è il primo investimento della Provincia udinese
nella mobilità a due ruote : oltre a
realizzare tratti di piste ciclabili è
stato importante l’idea di realizzare il club “Terra dei Patriarchi”. “Palazzo Belgrado ha investito in questo settore - ha affermato Franco Mattiussi, vicepresidente della Provincia -, fin dal
2008. Abbiamo valorizzato il
comparto con la realizzazione
del primo road book sulla Ciclovia Alpe Adria nonché definito
(insieme alla Fiab Fvg) 13 nuovi
itinerari cicloturistici per complessivi nuovi 1300 chilometri di
tour destinati alle due ruote. E
lanciato anche il club di prodotto
dedicato al cicloturismo (oltre un
centinaio gli iscritti) raccolto in
un portale dedicato con indubbi
vantaggi per gli operatori a partire dall’adesione gratuita, fino
alla georeferenziazione sulle
mappe turistiche digitalizzate
dei percorsi ciclabili. La proposta delle bici per gli operatori del
club di prodotto arricchisce ulteriormente questo percorso”.
Durante la cerimonia di Aquileia
era presente Pietro Fontanini,
Presidente della Provincia di
Udine, ed anche Manuela Di
Centa. La campionessa olimpica
era presente in quanto è un’operatrice turistica insieme al marito
con un B&b nella sua Paluzza.
Presente anche il sindaco aquileiese Gabriele Spanghero. Il
bando della Provincia (oltre 53
mila euro) è stato vinto dalla ditta
Cussigh Bike: le biciclette e le
mountain bike saranno fornite in
comodato gratuito per un periodo complessivo di 5 anni ed ogni
operatore turistico potrà usarle
per dare un servizio più completo
a turisti ed appassionati che usufruiranno dei suoi servizi.
SFIDA BERGAMO-UDINE. Panni e Vanuzzo.
que le prestazioni dell'ala Castelli
(15 punti e 8 rimbalzi), della guardia Truccolo (14 punti) e del play
Porta (12 punti, 2 assist e 2 palle
recuperate). Alla fine questa è una
Apu sempre avanti,
tranne alla fine : 129, 25-22, 42-30, 59-60.
sconfitta che brucia e che deve
portare a riflettere sugli errori
commessi.
Tabellino:
Apu Gsa Udine - Co.Mark Ber-
gamo 59-60
Apu Gsa Udine: Castelli 15, Zacchetti 3, Nobile, Ferrari 7, Porta
12, Marchetti 4, Truccolo 14, Maran n.e.,Vanuzzo, Di Giuliomaria
4. Coach: Lardo
Co.Mark Bergamo : Panni 4, Milani 16, Scanzi 4, Chiarello 14,
Pullazi 4, Planezio 2, Mercante 5,
Permon n.e., Saletti n.e., Ghersetti
11. Coach : Ciocca
Arbitri : Andrea Valzani e Alberto
Perocco.
Note: Tiri da 2: Udine 12/30, Bergamo 17/38. Tiri da 3 : Udine
9/27, Bergamo 4/14. Tiri liberi :
Udine 8/17, Bergamo 14/25.
Usciti per 5 falli : nessuno.
CICLOTURISMO. Le biciclette a disposizione
La stagione della pordenonese è iniziata davvero nel migliore dei modi. Tre successi in attesa degli assoluti Indoor e dei vicinissimi Mondiali al coperto
ALESSIA TROST VOLA SEMPRE PIÙ IN ALTO
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u La pordenonese Alessia Trost
si avvicina ad i prossimi Mondiali
indoor, è il caso di dirlo, a ‘grandi
falcate’. Lo stato di forma della
saltatrice in alto più promettente
d’ Italia sta facendo ben sperare
per i prossimi iridati di Portland,
negli Stati Uniti, dal 17 al 20 marzo.
La vicecampionessa europea indoor in carica, ha al suo attivo 4
titoli italiani assoluti e detiene 6
record italiani giovanili (tre al coperto ed altrettanti outdoor), a
conferma delle qualità espresse
nel tempo. Alessia Trost non ha
ancora 23 anni (li farà l’8 marzo
prossimo), ma come sta andando
il suo 22esimo anno lo dicono i
recenti risultati ottenuti in Europa: l’azzurra ha vinto a Gent in
Belgio ed a Glasgow, in Scozia.
Tre giorni fa è arrivato un altro
successo: Alessia ha vinto anche
nella capitale spagnola, a Madrid.
Dopo aver raggiunto le altezze di
1,90 e 1,93, la pordenonese ha fermato l’asticella a 1,95, mettendo
in fila tutte le avversarie.
A gareggiare in Spagna non c’erano comprimarie al suo fianco: una
era l’atleta di casa Ruth Beitia,
(due volte campionessa d'Europa
all'aperto ed indoor), mentre in
gara fino quasi alla fine è rimasta
“IN ALESSIA we Trost”
anche la saltatrice nigeriana Doreen Amata. L’azzurra delle
Fiamme gialle è riuscita nel tentativo di superare quota 1,95 al
primo tentativo utile: Beitia ha
dovuto cedere il passo alla friulana, così come ha fatto Amata
poco prima. La spagnola ha collezionato tre nulli di seguito alla
quota che Trost ha agevolmente
varcato, per poi provare due centimetri più su. E qui si è fermata.
Il fatto che Alessia Trost abbia
cercato in solitaria di andare ancora più su la dice lunga sulle ambizioni dell’allieva di Gianfranco
Chessa.
Dopo la gara di Madrid Alessia ha
dichiarato: “Un po’ alla volta
stanno tornando le sensazioni e
anche la sensazione di essere presente e lucida in gara! Era molto
tempo che non lo sentivo, quindi
con i piedi per terra ma spero di
essere nella direzione giusta”. Prima dei Mondiali indoor la attendono, sabato ad Ancona, gli assoluti Indoor, ma sappiamo benissimo che il vero traguardo di Trost
sono le Olimpiadi di Rio de Janeiro in Brasile. Quest’anno ci sono solo due atlete ad aver saltato
più in alto di lei: Airiné Palsyte e
Kamila Licwinko (a 1,97). Ma la
Trost è già volata, nel 2013, sopra
i 2 metri come, in Italia, hanno saputo fare solo Antonietta Di Martino e Sara Simeoni...