clicca qui - Friulisera
Transcript
clicca qui - Friulisera
1,00 www.friulisera.it ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 CLIMA. Dall’alba molti gli interventi dei vigili del fuoco per danni dovuti al forte vento e alla pioggia sferzante Inverno a scoppio ritardato LA BASSA FRIULANA LA ZONA PIÙ COLPITA DA CADUTE DI ALBERI, PALI E FILI DI LUCE E TELEFONO DAL QUARTO STATO ALL’EUROPA “UNITA” FARMACIE E MEDICI ECCO IL NUOVO PROLETARIATO M I G R A N T I A M M A S S AT I A I C O N F I N I D I U N U E S E N Z A C U O R E S P I N G O N O | P. 0 3 | SPORT UN ESERCITO DI GENERALI UDINESE, AL FRIULI RITORNA LA VITTORIA. VERONA BATTUTO Convegno su specialità deludente u Colantuono schiera Di Natale in campo dall’inizio e l’Udinese sconfigge la squadra di Del Neri in un importante match per la salvezza. La prossima gara sarà a Frosinone |P. 11| u Troppa teoria e poca operatività al convegno organizzato dall’Afe per difendere autonomia e specialità del Fvg. Troppi generali e niente truppa. |P. 04| Prescrizioni digitali da oggi al via u Da oggi vanno (quasi) in pensione le vecchie ricette rosse del medico di famiglia. Ora il collegamento sarà digitale direttamente con le Farmacie per i farmaci e con i centri diagnostici per le analisi ed accertamenti clinici. Risparmi e migliore organizzazione del lavoro. |P. 08| 2 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 ITALIA & MAIL [email protected] Mondo LE STATUETTE. ll compositore italiano dal palco, commesso, ha dedicato alla moglie il riconoscimento Oscar 2016 quasi tutto come da copione premi riparatori a Morricone e Dicaprio L’ormai meno giovane leonardo dei Titanic centra l’ambito obiettivo alla sua quinta nomination uTutto come previsto, per fortuna, il maestro Ennio Morricone ha vinto l'Oscar per la Miglior colonna sonora originale per il film a "The Hateful Eight", di Quentin Tarantino. Insomma dopo il riconoscimento alla carriera ricevuto nel 2006, finalmente Ennio Morricone, alla sua sesta nomination, è riuscito nell’impresa di portare a casa il suo primo Oscar per la migliore colonna sonora originale per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Per il compositore italiano, 87 anni, si tratta insomma del primo Oscar “vero”. "Dedico questa musica e questo Oscar a mia moglie Maria – ha commentato con la voce rotta dall'emozione il maestro -. Grazie per il prestigioso riconoscimento - ha detto davanti alla platea del Dolby Teathre che gli ha riservato la standing ovation - un pensiero va agli altri nominati, in particolare a John Williams. Non c'è una grande colonna sonora senza un grande ispiratore come Tarantino ed il suo team che ringrazio per avermi scelto". Morricone alla sesta nomination senza mai riuscire a vincere l'Oscar - Nel 1979 ci provò con "I giorni del cielo". Nel 1987 fu la volta di "Mission", poi nel 1988 "Gli intoccabili", nel 1992 "Bugsy", nel 2001 "Malena". Il maestro ha scritto le musiche per più di 500 tra film e serie TV. Le sue composizioni sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Personalmente ha vinto tre Grammy Awar- PEDOFILIA I cronisti del Boston Globe scoprirono i casi nella Chiesa “Il caso spotlight” premio al giornalismo OSCAR AL MAESTRO. Ennio Monricone ds, tre Golden Globes, sei BAFTAs, dieci David di Donatello, undici Nastro d'Argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro alla carriera, un Polar Music Prize, un oscar alla carriera. Fra i primi a congratularsi il premier Renzi che in un tweet ha scritto: “Grandissimo Maestro, finalmente! Morricone #orgoglio #Oscars2016”. Oscar “riparatore” anche a Leonardo DiCaprio,accolto con un a standing Ovation. Dopo una lunga attesa, e ben cinque nomination, Leonardo DiCaprio trionfa agli Oscar 2016 come miglior attore protagonista per “Revenant” di Alejandro Gonzales Inarritu. A consegnargli il premio Julianne Moore. Salito sul palco l’attore americano è stato accolto da una standing ovation dei colleghi. «Nel 2015 - ha detto - siamo dovuti andare al Polo Sud per trovare la neve. Il cambiamento climatico sta minacciando la specie umana. Dobbiamo lavorare insieme e smetterla di posticipare, smetterla di sostenere leader che parlano per chi inquina ma non per gli indigeni che saranno toccati da questi cambiamenti. Non diamo per scontato questo pianeta, così come io non davo per scontata questa serata». u L’unica vera sorpresa nel finale della lunga notte degli Oscar, la statuetta per il miglior film a "Il caso spotlight", dedicato ai giornalisti del Boston Globe che scoperchiarono un grosso scandalo di pedofilia nella Chiesa da far tremare alle fondamenta la presenza cattolica negli Usa. Il caso Spotlight ha vinto l'Oscar nella categoria miglior film. La pellicola racconta la storia del team di giornalisti investigativi del "Boston Globe" che nel 2002 ha sconvolto la città con le sue rivelazioni sulla copertura sistematica da parte della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali, in un`inchiesta premiata col Premio Pulitzer. "Papa Francesco, è arrivato il momento di pensare ai bambini", è stato l'appello di Michael Sugar, produttore della pellicola con Mark Ruffalo, Michael Keaton e Rachel McAdams, che ha battuto i super favoriti "The Revenant" e "Mad Max: Fury Road". A "Spotlight" anche l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. La pellicola dedicata all'inchiesta del Boston Globe ha avuto forse inaspettatamente dal punto di vista cinematografico ma non “politico” la meglio sulla "Grande Scommessa" di Adam McKay, su "Mad Max" di George Miller, su "The Martian" di Ridley Scott, su "The Revenant" Alejandro Inarritu, su "Room" di Lenny Abrahamson, su Brooklin di John Crowley e sul "Ponte delle spie" di Steven Spielberg. Primo classificato per numero di statuette "Mad Max" con 6 premi "tecnici" su 10 nomination. La pellicola di George Miller si è aggiudicata la statuetta anche per la migliore scenografia e il trucco, oltre che per i costumi. La statuetta è andata alla costumista britannica Jenny Beaven. RIAD. Guarda caso le operazioni si svolgono nel nord-est dell’Arabia Saudita, dove vi sono i pozzi di petrolio e vi è una maggioranza sciita consistente Tuono del Nord: grande esercitazione militare Venti Paesi islamici per “combattere” il terrorismo u Nel dicembre scorso l’Arabia saudita ha formato un’alleanza con 35 Paesi ufficialmente per combattere il terrorismo nelle nazioni islamiche. Oltre ad essere impegnata nella coalizione per combattere ufficialmente contro lo Stato islamico in Siria, Riyadh è però pesantemente implicata in azioni militari e raid aerei contro i ribelli Houthi in Yemen, tentando di frenare l’influenza iraniana nella regione. Insomma più che contro il terrorismo questa sora di santa alleanza ha una funzione ben definita anti Sciti. In questi giorni l’alleanza islamica sta attuando una grande operazione militare, un esercitazione imponente, insomma mostra i muscoli al mondo ma soprattutto agli sciiti. Infatti non a caso le operazioni si svolgono nel nord-est dell’Arabia Saudita, dove vi sono i pozzi di petrolio e vi è una maggioranza sciita consistente. Le manovre prevedono l’utilizzo di truppe provenienti da 20 Paesi islamici, hanno infatti aderito alle manovre, una delle più grandi esercitazioni militari al mondo, truppe da Pakistan, Malaysia, JET Arabia Saudita Turchia, Egitto, Marocco, Giordania e Sudan. Militari che stanno partecipando in massa alle esercitazioni che coinvolgono truppe di terra, aria e forze navali. Alle operazioni partecipano anche cinque Paesi del Golfo. Ufficialmente il motivo di questa esibizione di forze militari è il rispondere alla minaccia posta da “gruppi terroristi”. Ma è anche probabile che le esercitazioni in una zona molta calda per la presenza di sciiti, vogliano prevenire ogni possibilità di rivolte interne. MAIL [email protected] ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 3 ARGOMENTI DEL GIORNO EDITORIALE Autonomia e specialità ma dell’informazione ................................................................................................................................ ... ... FABIO FOLISI ... [email protected] . Al Convegno sulla difesa dell’Autonomia regionale di cui parliamo diffusamente in un servizio a pagina 4, si è assistito a un divertente teatrino. A un certo punto gli organizzatori del convegno, dai microfoni, si sono lamentati della stampa. Intendiamoci non della scarsa attenzione dei media in generale, le testate presenti effettivamente non raggiungevano neppure il numero delle dita di una mano, ma unicamente del fatto che era assente il quotidiano friulano più letto e diffuso. Mancava il Messaggero Veneto e questo bastava a decretare, evidentemente, il fallimento dell’iniziativa. Una bella dimostrazione di servilismo condito per di più dalla sfacciataggine di considerare inutili tutte le altre testate presenti. Insomma gli organizzatori si sono lamentati che il quotidiano di viale Palmanova non si era degnato di mandare neppure il più precario dei loro collaboratori. Ma il teatrino aveva avuto un antefatto davvero esilarante, quando a sala che si stava stancamente svuotando, si è visto l'arrivo di un trafelato fotografo per conto del suddetto quotidiano. Il malcapitato, individuato subito perchè ostentava il suo apparecchio digitale, è stato subito rimproverato di essere arrivato in ritardo, non potendo quindi cogliere la sala nel bello della propria “pienezza”, come spiegava un agitato Renzo Pascolat, presidente dell'Afe, al malcapitato freelance davanti agli occhi esterrefatti di alcuni presenti. Ma il rimprovero non era solo per il ritardo, era diretto al quotidiano di Viale Palmanova, reo, secondo Pascolat, di aver snobbato lui e il suo convegno. Ma la divertente e patetica sceneggiata non si è conclusa così, ma con l'imbarazzato ed incolpevole paparazzo che, brandendo il telefonino, cercava un disperato contatto con il giornale, per dare così qualche garanzia di pubblicazione all'imbufalito Pascolat, che evocava già complotti di vertice politico ai suoi danni. E’ una situazione meritevole di segnalazione solo per il fatto di essere emblematica di quanto vive l'informazione friulana, causa anche della gereontologica mentalità imperante fra potenti ed ex potenti della politica. Un bonus di cui beneficia, giustamente approfittandosene, la stampa “storica” presente in Friuli Vg sia a Udine che a Trieste. Sembrava intuirsi infatti, dall'atteggiamento degli organizzatori, che non importava se gli interventi al convegno fossero di qualità, ed alcuni lo erano, ma il problema era l'assenza del quotidiano di viale Palmanova, che giustamente fa le sue scelte nella selezione e veicolazione delle notizie e che evidentemente, a torto o ragione, per ordine di scuderia politica o per semplice fatalità nella cucina del giornale, o per la sola presenza di appassiti papaveri, aveva deciso di non dare grande rilievo al convegno dell'Afe. MIGRANTI ALLO STREMO Sia alla frontiera fra Grecia e Macedonia che a Calais disordini e scontri Cresce la pressione sui “muri” ma prevale l’Europa degli egoismi u Alcuni migranti bloccati in Grecia hanno forzato il confine con la Macedonia. Circa 300 profughi prevalentemente iracheni e siriani sono riusciti a superare il cordone della polizia greca e gli agenti macedoni sono intervenuti con i lacrimogeni. Motivo delle tensioni il fatto che Skopje, ha stabilito un tetto giornaliero di migranti in entrata, autorizzando la notte scorsa il passaggio di circa 300 persone, ma poi richiudendo immediatamente la frontiera. La polizia macedone ha lanciato gas lacrimogeni ma poi ha lasciato passare i profughi quando si è accorta di aver provocato il ferimento di almeno 30 persone, compresi un gran numero di bambini. La situazione alla frontiera comunque resta molto tesa, per la presenza di molte migliaia di migranti e profughi ammassati in territorio greco, e che vengono fatti passare con il contagocce a causa delle forti restrizioni a catena imposte da tutti i Paesi della rotta balcanica - Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria - che hanno deciso di consentire l'accesso di non più di 580 persone al giorno. Circa 6.500 persone si trovano al confine su territorio greco, alcune delle quali anche da otto giorni, con riserve molto limitate di acqua e cibo. Intanto cresce la tensione nella 'Giungla' dei migranti a Calais in Francia. Secondo alcuni giornalisti presenti sul MACEDONIA Lo sfondamento posto la polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte di "alcuni migranti" e forse "attivisti no-border". La situazione viene definita "difficile". Tre baracche di fortuna sono state incendiate sprigionando una densa coltre di fumo. I disordini a seguito dello sgombero iniziato questa mattina. Gli agenti hanno formato cordoni di protezione intorno agli operai intenti a smontare e rimuovere tende e capanne. Le forze dell'ordine, hanno spiegato alcuni agenti aderenti al sindacato di polizia, filtrano gli accessi al campo e allontanano i no-border perché, dicono “sono loro che organizzano gli scontri". Già questa mattina un'attivista britannica che si opponeva all'avvio delle operazioni di sgombero era stata fermata dalla polizia. Giovedì scorso, il tribunale amministrativo di Lille aveva dato il proprio via libera all'ordinanza della polizia per l'evacuazione della parte sud della 'Jungle' di Calais. Il governo di Francois Hollande ha assicurato che a tutti i migranti mandati via verrà proposta un'alternativa tra container riscaldati e centri d'accoglienza, ma le Ong che operano sul posto ritengono che i posti letto non siano per nulla sufficienti. Secondo le associazioni, sono oltre 3.400 i rifugiati e richiedenti asilo che devono lasciare la parte sud del campo, circa un migliaio secondo la prefettura. Nulla di nuovo o di strano da parte di un giornale che come tutti bada giustamente al sodo, poco curandosi degli psicodrammi personali che potrebbe procurare in chi era abituato all’attenzione mediatica, e che oggi invece vive nell’oblio della retroguardia. Così un convegno i cui temi erano e sono importanti, rischia di venir archiviato a causa anche di quell’atteggiamento questuante di immagini. Ci permettiamo di eccepire infatti che se il buongiorno si vede dal mattino e la strada che si vorrebbe battere è quella di pietire con il piattino in mano, spazi all'informazione, la battaglia è persa ancora prima di iniziare. Questo perchè è evidente che l'informazione friulana e giuliana risponde a logiche sempre meno locali e sempre di più ad interessi nazionali. FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected] N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53 33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA: “MONZA STAMPA SRL” VIA M. BUONARROTI, 153 - 20052 MONZA (MI) 4 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 MAIL [email protected] PRIMO Piano TANTI GENERALI SENZA ESERCITO FVG, SPECIALITA’ A RISCHIO DAL CONVEGNO SOLO FUMO ........................................................... ... ... FABIO FOLISI ... [email protected] . C'era un che di surreale sabato pomeriggio al convegno organizzato dalla Afe (Associazione Friuli Europa). Eppure il titolo era denso di aspettative in un momento così delicato per l’assetto istituzionale futuro: “Verso una nuova autonomia e specialità del Fvg: la società civile interviene”. Clima surreale e una certa delusione, perché, a parte qualche eccezione, l’assise che si pensava partorisse qualcosa di concreto in difesa dell’Autonomia della Regione Fvg, sembrava invece una variante dotta di una sala bingo, affollata da più o meno arzilli vecchietti o quantomeno politici attempati, in vena di puntare sulla fortuna, più che sull’azione politica. E visto il preludio, di fortuna, c'è ne vorrà davvero molta per vincere qualcosa e salvare la specialità ed autonomia del Fvg. Spieghiamo meglio, non è che il problema sia l'età media dei partecipanti, spesso la nostra “migliore gioventù” politica è attempata nel fisico ma non nelle menti, visto che le nuove generazioni sono piene di arrogantelli figli del berlusconismo di destra, centro o sinistra, includendo perfino i grillini. Ma il fatto è, che tranne qualche autorevole presenza in sala e poi al microfono, di concretezza se ne è vista davvero poca. Bastava leggere il documento diffuso all’ingresso per capire l’andazzo. Al capitolo “una proposta operativa per la promozione della partecipazione a cambiamenti istituzionali del Fvg” si parlava genericamente di una metodologia e strumenti di lavoro, senza tuttavia identificarli nel concreto. Si parlava di “agenda della trattativa” e di “sintesi delle istanze” per poi affermare che ci vorrebbe un “organismo snello” ma autorevole che “garantisca flussi formativi ed informativi tra la società civile e l’istituzione regionale” senza anche in questo caso individuarlo, insomma “fuffa”. Eppure il convegno non è apparso del tutto inutile, almeno negli interventi, come quello del presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon o del passionario Presidente regionale degli artigiani Graziano Tilatti. Per il resto l'impressione era per lo più di assistere alla saga dei rottamati. Purtroppo, speriamo di sbagliarci, è stata una poco utile passerella di- IL CONVEGNO. Il Presidente dell’Associazione Friuli Europa Renzo Pascolat relatori che svolto il proprio compito, tranne qualche virtuosa eccezione, lasciavano la sala costretti, evidentemente, dagli impellenti impegni del sabato sera. Tanti generali senza esercito e quel che è peggio, senza la consapevolezza di aver bisogno di truppe. Di un consenso popolare, che non si può creare certo elemosinando degli spazi informativi o politici a chi, la decisione sul futuro del Friuli probabilmente l’ha già svenduta. Eppure la posta in gioco è alta, si tratta di capire il futuro non solo istituzionale, ma anche economico, di questa regione. Di capire se le genti del Friuli e della Venezia Giulia avranno ruolo centrale nella chi rappresenta davvero qualcuno, come i già citati Matteo Tonon e Graziano Tilatti, al quale aggiungeremmo il sindacalista della Uil Ferdinando Ceschia. Il loro contributo è stato interessante e convergente sulla necessità di mantenere l'autonomia, pur senza richiudersi a riccio. Qualcuno ha denunciato la carenza della politica Regionale che ha abiurato, è stato detto, al proprio ruolo e con questo il mandato degli elettori, alle logiche dei partiti nazionali. Per il resto degli interventi non sembra essersi colto il vero focus operativo della questione, probabilmente perchè si pensa già alle alchimie potenziali di divisione della torta di co- Nel corso del convegno il “simpatico”teatrino dovuto all’assenza in sala di un giornalista del maggiore quotidiano locale, senza il quale evidentemente per gli organizzatori il convegno non aveva senso gestione del proprio territorio o dovranno accontentarsi di fare le comparse, o al massimo di appaltare le scelte a logiche di area vasta, diventando ancora una volta colonia Veneta o perfino peggio, una propaggine del centralismo romano. Ma tornando ai lavori del convegno, certamente buoni sono stati gli interventi tecnici, quello dell'economista Professor Roberto Grandinetti e quelli di mando o perchè, anime belle, si confida che alla fine i partiti “storici”trovino lo spirito per reagire agli attacchi esterni. Ma non è stato colto il concetto che senza un movimento popolare che sostenga l'obiettivo di difendere la “specialità e l'autonomia” del Friuli Venezia Giulia non si andrà lontano. Perchè se da un lato, come qualcuno ha fatto echeggiare dal microfono in sala, chiedere che la governatrice Serracchiani vada da Renzi a perorare la specialità del Fvg, sarebbe come pretendere che i curdi vadano a chiedere ad Erdogan più libertà e autonomia pensando di ottenerla, dall'altro non si può pensare che un esercito di generali in pensione influenzino per davvero la politica dei partiti o affascino le nuove masse alle prese con tablet e telefonini. Del resto la clamorosa assenza, tranne qualche sparuta eccezione individuale, di consiglieri regionali in sala, non era di certo un caso dovuto al giorno, all'ora o alla pioggia battente, era una scelta precisa di non attenzione e forse di non esposizione. E’ chiaro infatti che per fare carriera nei partiti è più importante rispondere alle logiche nazionali che non hanno certamente l'obiettivo di mantenere un decentramento avanzato come quello del Friuli Venezia Giulia, piuttosto che rispondere al mandato di chi ha votato per loro. Un piccolo spiraglio operativo si è intravisto invece nella ricetta proposta dal Senatore Ferruccio Saro, vecchio volpone della concretezza. Creare un nuovo soggetto politico regionale, questa la sua proposta, certamente la più operativa fra quelle espresse dagli altri “generali” in sala. Lui, il senatore di Martignacco, che come ufficiale d’alto grado in trincea c’è stato spesso, ha una visione battagliera, ma la sensazione è che anche oggi intenda operare con il vecchio metodo, con vecchie armi, tutto interno ad una piccola casta di fedelissimi che oggi hanno sempre meno appeal, magari proponendo vecchi nomi d'effetto come novità. Ma Saro sa per esperienza che senza un esercito non si va da nessuna parte, ed ecco, come aveva fatto in altre occasioni, lanciare l'idea di creare un nuovo soggetto politico ma temiamo lo faccia seguendo i vecchi schemi di rete personale di conoscenze, un tempo efficaci, ma oggi nell'era della comunicazione digitale, rischia di arrivare solo ai soliti noti, e questo, come insegna la vicenda del M5S, per fare numeri, non basta più. Ma nella desolazione di sabato diciamo che Saro è apparso l’unico ad avere un idea, o almeno ad averla esposta, cercando di far diventare operative le chiacchiere, che sono tali anche se storicamente forbite. Se poi si confida in soggetti politici già presenti in Consiglio regionale, allora si è capito poco di quanto sta avvenendo. Esiste infatti un renzismo nazionale, contagioso anche in periferia e perfino fuori dai confini del Pd, nelle altre formazioni politiche, anche in quelle d'opposizione. Un ideologia trasversale che rende allergici alla parola partecipazione. Un virus che è forse una mutazione naturale genetica del berlusconismo, ma più virulento, perchè caratterialmente più arrogante di quello del cavaliere di Arcore. Oggi, per esistere, occorre sempre maggiore centralismo del potere. Per farlo si possono condividere al massimo pezzetti di decisione con un nucleo ben selezionato di amici, nel nostro caso per di più toscani. Pochi gli “stranieri” ammessi alla corte, la Serracchiani è una di queste, ma per rimanere nelle grazie dell'uomo solo al comando della nazione e del suo partito, logica vuole che non si possa alzare la voce, neppure in difesa della proprio regione. Eppure siccome abbiamo ancora fiducia nella natura umana e perfino che esista ancora la buona politica, speriamo che la governatrice trovi la forza di fare la scelta giusta, anche se questo dovesse costarle qualcosa in termini di futuri appannaggi. Sarebbe un bel modo per far riconciliare i cittadini con la politica e dimostrare che questa non è fatta solo di ladri, profittatori e acchiappa poltrone. Ma guardando invece con il pessimismo della ragione, invece che con l’ottimismo della speranza, c’è il rischio che in futuro, anche il ricorso alle urne, venga considerato un inutile e dispendioso esercizio di sprechi e che si vada non solo alla nomina dei Senatori come con l’Italicum, ma alla nomina diretta anche delle rappresentanze locali. Del resto perché non ritornare alle logiche dei “Prefetti” come rappresentanti dello Stato. Siamo certi che nella testa di qualcuno questa opzione alberghi e che oggi, ma in futuro chissà, solo per pudore costituzionale non viene proposta. MAIL [email protected] ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 5 ECONOMIA ISTAT. Il calo del costo del greggio porta in negativo l’indice Prezzi in picchiata allarme deflazione Il trend risulta sia su base nazionale che sull’intera Europa il dato di febbraio riaccende l’attenzione sulla Bce e Draghi BOOM. Tassi di interesse bassi e maggiori consumi immigrati La Svezia cresce al 4% economia da rifugiati Tra le tante notizie poco incoraggianti (tra cui la presa di coscienza di un rallentamento dell’economia globale avvenuta al G20 a Shanghai), si segnala anche una novità decisamente positiva: la crescita superiore al previsto per l’economia svedese. Nel quarto trimestre dell’anno scorso, secondo i dati diffusi oggi dall’istituto nazionale di statistica, si è registrato un incremento su base mensile del Pil dell'1,3% che diventa +4,5% su base annua. Il dato per l’intero 2015 è un consistente +4,1%. A trainare l’economia scandinava, la cui performance è quasi doppia rispetto al 2,3% del 2014, sono stati i tassi di interesse bassissimi (0,50%) e un aumento della spesa pubblica dovuto alla gestione dell’emergenza immigrati. In particolare, sul fronte della domanda nel quarto trimestre si è registrato un +2% congiunturale per quanto riguarda gli investimenti e un +0,9% per quanto riguarda i consumi, sia pubblici che privati, sostenuti appunto dall’afflusso migratorio. In decisa crescita anche l’export (+2,9% sul terzo trimestre), si tratta di segnali positivi che non si vedevano dall’esplosione della crisi. «Tutte le componenti del Pil - ha spiegato il capo analista di Nordea Bank, Andreas Wallstrom - hanno sorpreso al rialzo nel quarto trimestre, evidenziando che la crescita ha basi ampie». DEFLAZIONE. Variazioni negative dell’indice del prezzo al consumo a febbraio IN PILLOLE L’effetto del calo del greggio sta iniziando a farsi sentire in maniera consistente sui prezzi, alimentando lo spettro, mai sopito del tutto, della deflazione. Le rilevazioni statistiche sull’andamento dei prezzi al consumo, sia in Italia che in Europa, hanno fatto scattare numerosi allarmi, anche ai piani alti della Bce. ISTAT. Nel nostro Paese, comunica l’Istituto di statistica nazionale, i prezzi al consumo sono diminuiti a febbraio dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua (era +0,3% a gennaio). «La forte flessione tendenziale dei prezzi al consumo, spiega l’Istituto, è dovuta a una dinamica congiunturale caratterizzata da cali dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto, che si confronta con quella positiva di febbraio 2015 quando tutte le tipologie di prodotto segnarono una ripresa dei prezzi su mese. L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,6%». In particolare, i prezzi del cosiddetto carrello della spesa dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua (a gennaio era +0,3%). Si tratta del primo calo tendenziale da dicembre 2014 e del più ampio da luglio dello stesso anno. In particolare per i prodotti alimentari (incluse le bevande alcoliche) i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano, su base annua, un'inversione della tendenza (-0,3%, da +0,4% a gennaio). EUROSTAT. L’inflazione nell’area comunitaria risulta coerente con il dato nazionale: nella stima flash di Eurostat, infatti, l'inflazione nell'Eurozona torna in territorio negativo a febbraio, scendendo a -0,2% rispetto allo 0,3% di gennaio. Si tratta della discesa più forte da un anno a questa parte. Guardando alle componenti principali, i servizi hanno il tasso più elevato (1%, mentre a gennaio erano a 1,2%), seguiti da cibo, alcol e tabacco (0,7%, a gennaio erano a 1%), prodotti industriali non energetici (0,3%, rispetto allo 0,7% di gennaio) ed energia (-8%, rispetto a -5,4% di gennaio). Senza considerare le componenti alimentari ed energetiche, l’inflazione nell’area euro (indice core) è salita dello 0,7% dal +1% di gennaio. Tra i preoccupati di tale andamento il governatore della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau che ha dichiarato: «Il pericolo è senza ombra di dubbio la deflazione, non certo l’inflazione. Se i bassi prezzi energetici hanno effetti a lungo termine, dobbiamo intervenire. Sembra questo il caso, ma vedremo in marzo». La Bce si riunisce il prossimo 10 marzo per varare nuove misure anti-deflazione preannunciate da Draghi dopo l’ultima riunione. I dati di oggi non possono che rafforzare le pressioni perché Francoforte agisca in maniera determinata. (G.S.) FLASH ESTERI BORSE & MERCATI Slovenia Listini deboli u La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) aprirà un ufficio locale in Slovenia, a Lubiana, entro la prossima estate. Sempre dalla vicina Slovenia la notizia che il numero di passeggeri trasportato nel 2015 dalla Adria Airways, Compagnia di bandiera della Slovenia, è cresciuto del 14% su base annua superando 1 mln. u Andamento debole per i listini azionari europei all’indomani del G-20 tenutosi in Cina. Il mercato, in chiave Bce, ha valutato positivamente i dati sull’inflazione europea: l'indice Ftse Mib recupera dai minimi e torna sopra la parità, mettendo in fila gli altri listini del Vecchio Continente. Più incerta Wall Street. Poco mosso lo spread BTp-Bund a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,45% e quello tedesco a 11 centesimi, minimi dallo scorso aprile. L’euro si indebolisce ancora e passa sotto 1,09 dollari segnando i minimi da un mese. Perde terreno di nuovo anche lo yuan manovrato dalla Banca del popolo cinese. Ungheria u Nel 2015 in Ungheria gli stipendi lordi sono aumentati in media del 4,2% rispetto all'anno precedente. I dati sono stati pubblicati dal KSH, Ufficio centrale di statistica ungherese. A influire su tale risultato l’aumento delle indennità per le forze armate di dicembre. 6 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 MAIL [email protected] ECONOMIA / Regione EMISSIONI. Un team di specialisti per mettere in atto l’Aia Ferriera di Servola e Arpa flash al via i primi accertamenti SISSA DI TRIESTE Come far rispettare l’autorizzazione ambientale concessa Deflazione a Udine, rincari a Trieste Atomi di platino usati come catalizzatori PREZZI AL CONSUMO u L’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) ha già iniziato i primi controlli e accertamenti tecnici per verificare che il livello di emissioni di rumore alla Siderurgica Triestina siano conformi ai parametri previsti dalla Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale). È quanto ha dichiarato la dire- zione regionale dell’Arpa, precisando: “L’Aia individua tra l'altro le diverse fasi successive nelle quali l'Impresa deve concordare e definire con Arpa le azioni di dettaglio per realizzare interventi migliorativi, finalizzati a ridurre progressivamente in maniera importante, entro 30 mesi, le emissioni SERVOLA. Accertamenti presso la Ferriera dei tecnici Arpa dell'impianto siderurgico e per adeguare e aggiornare il sistema di monitoraggio ambientale». I responsabili dell’Azienda e l’Arpa hanno già avviato incontri per approfondire i diversi aspetti dell’Autorizzazione ambientale, compresi quelli tecnici. In particolare sono in corso di definizione i contenuti della convenzione tra le parti (Arpa e Siderugica Triestina) per la gestione del monitoraggio della qualità dell’aria. Per arrivare a questo risultato è stato necessario (da parte dell’Agenzia regionale) indicare le specifiche tecniche degli strumenti presenti nella stazioni di rilevamento. Tre le location previste ad oggi: via Pitacco, Ponticello e Muggia. La Siderurgica Triestina è tenuta a presentare entro sei mesi dal rilascio della autorizzazione una valutazione del Piano dal punto di vista acustico. L’orizzonte temporale previsto per la piena attuazione del Piano è di due anni e mezzo. L’Arpa si sta organizzando per fornire tutto il supporto necessario all’azienda attraverso l’individuazione degli specialisti in grado di seguire e assistere l’azienda nella elaborazione e realizzazione del Piano. u Sono aumentati dello 0,7% i prezzi al consumo nel mese di febbraio a Trieste. La variazione tendenziale annua, rispetto a febbraio 2015, è del +0,1%. Gli aumenti maggiori riguardano i servizi sanitari, cresciuti del 5,1% mentre sono in diminuzione (rispetto a gennaio) i costi per le comunicazioni (-1%). Rispetto ad un anno fa crescono le spese per la salute (+5,6%) e per la ristorazione e alberghi (+1,8%). In calo i trasporti (-2,6%) e gli alimentari . Sono invece diminuiti dello 0,2% rispetto al mese precedente i prezzi al consumo nella città di Udine. La variazione tendenziale annua nel capoluogo friulano è del -0,5%. Gli aumenti maggiori nei servizi ricettivi e ristorazione (+0,3%). In calo i trasporti (quello aereo, in particolare -12%), In calo anche i trasporti e gli alimentari. Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud) tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected] u Il platino viene usato in particolare per le celle a combustibile, dispositivi che trasformano l'energia chimica in elettricità, senza passare attraverso la combustione. Spingendo al limite della materie tali caratteristiche fisica, un team di scienziati ha scoperto che granuli di platino così piccoli da essere costituiti da un solo atomo, possono essere utilizzati come catalizzatori nelle nuove tecnologie che servono per i processi chimici industriali, le fonti di energia rinnovabile, la riduzione dell'inquinamento. L’efficienza del catalizzatore sembra aumentare quanto più si rimpicciolisce l’elemento, fino ad arrivare a dimensioni nanoscopiche. A questa conclusione è giunta una ricerca integrata svolta da un team della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa) e del centro Democritos dell'Istituto Officina dei Materiali del Cnr (Iom-Cnr), con la collaborazione dell'Univerzita Karlova di Praga. MAIL [email protected] ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 7 REGIONE SCUOLE E VIABILITÀ. La programmazione degli interventi Serracchiani e Panontin hanno iniziato il primo dei 18 incontri tra Comuni Il Comune di Porcia Unione l’Uti del Noncello esempio aggregante Il primo cittadino Gaiarin si confronta con la presidente u Opinione positiva quella espressa stamattina dalla presidente del Fvg, Debora Serracchiani, nell’incontro con l’amministrazione comunale di Porcia: «Quella di oggi è stata l'occasione per ritrovarsi su alcuni punti che avevamo già iniziato ad affrontare nel tempo: la programmazione degli interventi su scuole e viabilità, oltre alla valorizzazione del patrimonio e dei siti prestigiosi di questo territorio, come la Villa che oggi ha ospitato il nostro incontro (la storica Villa Correr Dolfin, ndr)». L’incontro di oggi è stato importante anche perchè ha dato il via al percorso sulle Unioni Territoriali Intercomunali (Uti). Il primo cittadino di Porcia, Giuseppe Gaiarin, coadiuvato da tutta la sua giunta comunale, ha fatto presente a Serracchiani la necessità di intervenire lungo la statale 13 Pontebbana, che nel tratto di Porcia è di competenza municipale. A tal proposito è stato ricordato che esiste un fondo regionale messo a disposizione per la sistemazione dei punti critici della viabilità e che potrebbe essere utilizzato anche per l'incrocio all'altezza della Electrolux. Punto, questo, che rappresenterebbe a tutti gli effetti l'ingresso al centro cittadino di Pordenone. VILLA CORRER DOLFIN. Serracchiani e Gaiarin LA VISITA ALLA COOPERATIVA IL GIGLIO u "Integrare persone diversamente abili in un percorso lavorativo, che le impegni e ne valorizzi le loro capacità, è una soluzione di grande valore sociale che dà grande prestigio all'intera comunità regionale". Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha commentato l'odierna visita alla cooperativa sociale Il Giglio con sede a Porcia, che da oltre 25 anni assiste e segue portatori di vari tipi di problematicità provenienti da diversi Comuni del territorio pordenonese. Ad accompagnarla nella sua visita la presidente della cooperativa Bruna Bergamo, assieme al socio fondatore de Il Giglio don Sergio Moretto, il direttore della struttura Massimo Piccin e suor Cecilia della casa accoglienza Arcobaleno. IL CONSIGLIO delle autonomie locali si è riunito oggi a Udine Cal: ok a programma immigrati il piano si rivolge ai 107.579 immigrati regolari presenti in Fvg u Il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), riunitosi a Udine, ha espresso parere favorevole in merito a tutti i provvedimenti sottoposti oggi dalla Giunta regionale all'esame dell'Organismo consultivo degli Enti locali. Si trattava del Piano annuale Immigrazione, del Regolamento inerente il canone demaniale per l'estrazione delle ghiaie. Il Piano Immigrazione, parere favorevole espresso a maggioranza, come ha spie- gato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, ricalca le strategie perseguite sull'argomento negli ultimi anni e si rivolge principalmente ai 107.579 immigrati (il dato è relativo al 2015) regolarmente presenti regione. Prevede interventi in azioni ormai consolidate in questi anni: a favore dell'integrazione scolastica; per la formazione, il supporto e i servizi; per l'alfabetizzazione degli adulti e dei minori; per servizi volti all'inserimento abitativo, nonché per la mediazione linguistica. Nell'occasione Torrenti, nel precisare che gli interventi per l'inserimento abitativo sono stati destinati per il 50 per cento a cittadini italiani, ha potuto rilevare come il fenomeno dell'immigrazione in FVG si sia stabilizzato: dal 2011 a oggi la popolazione straniera residente sul territorio regionale è pari a circa il 9 per cento della popolazione. Prosegue il processo di unificazione tra i vari Comuni della regione avviato con l’approvazione in Consiglio della L. 136. Il presidente del Fvg, Debora Serracchiani ha dato il via al primo dei 18 incontri con altrettanti sindaci delle Unioni territoriali intercomuniali della regione: «Il nostro intento - ha dichiarato - è quello di sciogliere i nodi che dovessero emergere in ogni realtà arrivando ad essere operativi entro luglio». Tali dichiarazioni sono state rese al termine al tavolo della costituenda Unione territoriale intercomunale (Uti) del Noncello nella sede comunale di Pordenone. Presenti all’incontro i sindaci Claudio Pedrotti (Pordenone), Mario Ongaro (Cordenons), Caludio Peruch (Fontanafredda), Giuseppe Gaiarin (Porcia), Mara Giacomini (Roveredo in Piano), Corrado Della Mattia (San Quirino) e Francesca Papais (Zoppola). Il cronoprogramma stabilito a livello regionale prevede entro il 20 aprile la convocazione dell'assemblea da parte del sindaco del Comune più popoloso dell'Uti; entro il 26 aprile l'elezione del presidente dell'Unione territoriale. «Da questa data e fino al 30 giugno - ha aggiunto la presidente - i tavoli tecnici ini- zieranno a lavorare per preparare l'aspetto operativo delle funzioni associate». L’assessore regionale alle autonomie locali, Paolo Panontin, ha aggiunto: «Sul fronte della viabilità, entro il 31 marzo la Giunta regionale individuerà le strade provinciali di propria competenza e quelle di interesse locale. Dal 1° di luglio, inoltre, la Regione avocherà a se le prime e individuerà l’Ente locale a cui trasferire le seconde e, di converso, l’Uti che le gestirà». Per quanto riguarda l’ambito socio-assistenziali, ha precisato: «Questi verranno trasferiti alle Uti solo quando alla nuova istituzione aderiranno tutti i relativi Comuni». Come incentivo economico, la Serracchiani ha precisato che i Comuni che aderiranno alla Unione entro il 15 aprile «Avranno diritto alla distribuzione del fondo perequativo che scatta nel 2016. Chi aderisce in seguito dovrà aspettare il prossimo anno». Il prossimo compito a livello regionale è quello della individuazione dei criteri per la ripartizione, l’assegnazione vera e propria verrà fatta dopo la conclusione delle adesioni alle Uti (15 aprile). 8 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 MAIL [email protected] CRONACA / Udine SONDAGGIO. Chi vende farmaci è pronto all’adeguamento da un bel po’. Il ritardo sarebbe dei medici Al via le ricette “dematerializzate” le farmacie udinesi pronte e felici Tra i vantaggi della digitalizzazione delle prescrizioni è tutelare farmacisti e pazienti dagli errori fra tanti pro, l’unico contro sarebbe il disagio causato da una scarsa efficienza delle connessioni u UN MARTELLANTE tam tam dell'ultima ora ha messo in allerta i protagonisti della filiera sanitaria: farmacie, medici di base, ospedalieri e Asl. Motivo? Niente di nuovo in realtà, o niente che possa trovare impreparato chicchessia: da domani, infatti, scatta l’obbligo della ricetta così detta “dematerializzata”, ovvero: l’obbligo da parte dei medici di base di cestinare gli ormai obsoleti ricettari, per rendere digitale la tradizionale impegnativa cartacea. Come già detto il documento elettronico non è una novità, perché obbedisce a un Decreto Legge che compie tre anni e a una Legge del 2015. Ma da allora fino ad oggi non tutta l’Italia si è adeguata. Cosa è accaduto nel frattempo? Non molto a onor del vero, salvo invitare i medici curanti ad emettere una certa percentuale di ricette dematerializzate; così, tanto per farsi la mano e, al contempo, fare in modo di superare la difficoltà da parte delle farmacie di calcolare il ticket e il regime di esenzione vigente nei luoghi di provenienza della ricetta. Regime che cambia da regione a regione. E tutto questo perché il documento che da domani viaggerà via web, a differenza del tradizionale fogliolino rosa valido soltanto entro i confini regionali, farà valere i diritti del cittadino in tutti i siti sanitari d'Italia. Insomma: ci sono voluti tre anni di “acclimatamento” per un salto di qualità che, se effettuato a suo tempo, avrebbe fatto risparmiare allo Stato e al cittadino un bel po' di quattrini. Non dimentichiamo, ad esempio, che un foglio di ricettario viene stampato in filigra- Flash DIALOGHI IN BIBLIOTECA La musica in Friuli dell’ultimo ventennio u A sei anni dalla pubblicazione de “Il çant dal Friul” di Bruno Rossi, che raccoglie le testimonianze na dalla Zecca con un costo di circa 40 centesimi; tradotto in termini più significativi vuol dire che l’erario spende in carta circa 400 milioni di euro all'anno. Ma ormai il dado è tratto e la tolleranza dev’essere zero! Pronti o non pronti, da domani il “salto” in questione è d'obbligo per tutti, anche per i medici che, fino ad oggi, si sono ostinati a non voler pigiare nemmeno un tasto del computer. Forse nell’attesa di vedere il costo dell’adeguamento scaricato sul groppone di Regione o Ministero. Esultano invece le farmacie udinesi che, a conti fatti, riconoscono in questa disposizione soltanto vantaggi. E non ci riferiamo agli entusiasmi ambientalisti sul risparmio della carta e della benzina per avere materialmente in mano il documento, ma sul fatto che la ricetta via web non consentirà più errori di sorta e sarà sicurissima. Niente confusione sui farmaci, dunque, e niente ricette “farlocche”. Il sistema digitale, infatti, riconosce per ogni farmaco il codice. Se risultasse errato e non “nominativo”, il sistema telematico applicherebbe un blocco automatico della fornitura. E anche dietro a questo vantaggio si nasconde un risparmio economico da capogiro: non dimentichiamo che errori banali nella lettura dei documenti compilati dai medici, sono costati allo Stato anche 159 milioni di euro all’anno. «Non capisco tutta questo sensazionalismo - spiegano alla farmacia Montoro di Cussignacco - sono anni che il sistema è vigente, semmai c’è da stupirsi perché non sia stato applicato prima. E non dei dischi e delle musicassette incise in Friuli fino al 1990, una nuova edizione dell'iniziativa ripercorre l'ultimo ventennio di musica in Friuli. Nell'appuntamento di questa settimana, la biblioteca civica “V. Joppi” di Udine presenterà il 2 marzo alle 18 in sala Corgnali, il volume “20 anni di CD del Friuli (1990-2010)”, appena pubblicato dall'Unione Società Corali del Fvg e dalle edizioni musicali Pizzicato. Presenti, l'autore Bruno Rossi e il giornalista Nicola Cossar. MUSEO ETNOGRAFICO capisco perché almeno il 60% dei medici di base friulani abbia, fino ad oggi, evitato di adeguarsi. Non ci fa onore questo ritardo, vorrei sottolineare che in molte regioni del Sud, soprattutto in Sicilia, il sistema funziona già dal 2014». «Noi siamo pronti da tempo. - rispondono in sintesi dalla farmacia Aiello di Sant’Osvaldo - E in questo cambiamento ci sono solo evidenti vantaggi». «Era ora! - esultano da un altro punto vendita che preferisce l’anonimato. - Nessun problema, anzi. Basta soltanto farci l’abitudine. E’ indubbio che la piattaforma digitale consentirà maggiore rapidità, evitando agli assistiti inutili code. E anche per noi farmacisti le cose miglioreranno rendendo la distribuzione dei farmaci molto più sicura e precisa». «La dematerializzazione della ricetta - spiega una nota farmacia del centro storico - è anche un gesto democratico. Permette ai pazienti di avere l’esenzione o il ticket ridotto in qualsiasi parte d’Italia». «E’ un passo sensato, - fa eco un'altra “spezieria” - in linea con il resto d’Europa. I controlli sulle prescrizioni saranno maggiori, anche a tutela del paziente. In sintesi è un modo per tenere a bada gli sprechi, che in Italia sono troppi». E infatti, la ricetta elettronica destinata alla farmacia sarà inviata online anche alla Regione e al Ministero dell’Economia e delle Finanze; e questo allo scopo di avere un reale controllo della spesa sanitaria e delle prescrizioni, evitando abusi e sperperi. Insomma, le farmacie cittadine sono tutte attrezzate per soddisfare i pazienti secondo la nuova procedura. Ma c’è chi solleva qualche perplessità: «Da domani dovremmo essere in grado di calcolare ticket e regimi di esenzione vigenti nella Regione di provenienza del cittadino che ci presenta ricetta. commenta un farmacista, sempre del centro - Fino a che si tratta di residenti regionali non c’è problema, ma se si presenteranno persone da fuori non ci resta che sperare in un sistema web efficiente. Se il collegamento Internet farà i capricci, infatti, e nelle località di montagna o decentrate è molto probabile, la confusione sarà davvero grande. Non bisogna trascurare che quotidianamente una farmacia immette in rete tantissimi imput, basta considerare soltanto gli ordini». Dubbi legittimi, ma come per ogni cambiamento, sarà solo questione di tempo. L'importante è cominciare. BLU Le mense udinesi nel rinascimento u Un viaggio attraverso le “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” per scoprire tutte le curiosità dell'alimentazione dell’epoca. L'appuntamento, per il quale è necessario iscriversi entro il 3 marzo, è per domenica 6 marzo alle 11. A “parlare” saranno i reperti rinvenuti nel corso delle numerose ricerche archeologiche e i ricettari dell’epoca. Visita 5 euro. Prenotazioni tel. 0432 1273749. APERTO 7 giorni su 7 EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE Fer.Market di Tomasetig Maurizio Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected] MAIL [email protected] ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 9 CRONACA / Friuli IL METEO. Vento forte e precipitazioni violente hanno creato problemi e disagi nella bassa friulana Maltempo e pioggia sferzante l’inverno friulano torna a mordere Da Palmanova e Cervignano gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco sono durati fino all’alba u In questi giorni, per non dire in questo strano inverno, si sta avendo la prova provata di quanto incida e potrà incidere sempre più il cambiamento climatico in atto sulla vita di tutti noi. Ad un inverno mite e asciutto, tanto da far gridare all'allarme siccità per le falde acquifere, si sta sostituendo un periodo con eventi meteorologici non ancora estremi, ma tendenzialmente pericolosi e quantità di precipitazioni consistenti. La prova in queste ore dove i Vi- gili del fuoco sono stati chiamati al lavoro, fin dalle prime ore di oggi, per una serie di problemi creati soprattutto da pioggia e dal forte vento nelle zona a sud di Udine e nella Bassa Friulana. Le prime richieste di intervento sono giunte alla sala operativa dei Vigili el Fuoco di via Popone a Udine intorno alle 6.00 del mattino mentre albeggiava. Febbraio insomma si chiude con precipitazioni copiose e raffiche di vento insidiose che hanno creato disagi e piccoli danni a macchia di leopardo. In particolare, come sempre accade in questi casi, i vigili del fuoco sono intervenuti rami caduti sulle strade, cavi enel e telefonici strappati e perfino per alberi e pali di linee elettriche abbattuti o pericolanti. Le località e i Comuni maggiormente interessati sono stati quelli della bassa friulana nell’asse che da udine va verso Palmanova verso Cervignano sulla strada regionale 352, ma anche Bagnaria Arsa, Villa Vicentina, San Giorgio di Nogaro. Problemi anche a Lestizza. Cinque le squadre dei vigili del fuoco impegnate sul territorio, alcune partite dalla sede centrale di Udine, altre dai distaccamenti di Cervignano e Latisana. A dare man forte ai colleghi di Udine anche una squadra proveniente dal Comando di provinciale di Gorizia. Disagi anche per il traffico automobilistico fin dalla giornata di domenica con alcuni sinistri stradali non gravi dovuti proprio al maltempo e soprattutto alla scarsa visibilità data dalla pioggia molto fitta e insistente, veri scrosci improvvisi accompagnati da raffiche di vento che hanno colto impreparati alcuni automobilisti. IL CASO. Dopo la trasmissione Rai sugli Ogm, i difensori dei consumatori insorgono contro il conduttore Il comitato udinese “Stopttip” s’infuria con Iacona Una lettera della coordinatrice Accomando chiede un’ulteriore puntata, più obiettiva e meno di parte u DOPO la trasmissione Rai condotta dal collega Iacona in riferimento all’uso degli Ogm, il comitato “STOPTTIP” di Udine è insorto. Conseguenza? Una lettera pubblicata a livello nazionale. Ecco alcuni stralci: «Egregio Iacona, - scrive Emilia Accomando coordinatrice del comitato - amaramente mi meraviglio della sua trasmissione sugli OGM dove lei ha dimostrato superficialità e settorialità. Sono la coordinatrice di uno dei tanti Comitati esplosi in Italia con il fine di contrapporsi all'eliminazione delle tutele di noi cittadini europei di fronte al rischio di adeguamento alla legislazione americana, che protegge più gli interessi delle Multinazionali piuttosto che i diritti delle persone. Uno dei settori da noi consi- derati è proprio quello agroalimentare che nelle sue ramificazioni prevede anche il tema degli OGM. Per quanto riguarda la sua inchiesta, purtroppo è stata fornita agli ascoltatori un'informazione scorretta». Secondo l’Accomando, infatti, si sarebbe dato spazio a posizioni scientifiche di parte, che sostenevano solo la non pericolosità degli OGM. Dito puntato anche sulla libertà dello studio sulle conseguenze degli OGM con colture in campo aperto, senza considerare i rischi di contaminazioni incontrollabili. «Noi a Udine - continua la coordinatrice - abbiamo approfondito la questione anche con l'aiuto di Gianni Tamino, ex europarlamentare e docente di Biologia a Padova; Tamino nelle sue pubblica- Croatto Gioielli di Croatto Rudy zioni richiama fonti ben accreditate in ambito internazionale e studi indipendenti, non certamente prone alle Multinazionali. Nel corso di un intervento pubblico a Udine ha sottolineato con onestà ma con estrema attenzione che certi OGM possono funzionare bene soprattutto in ambito farmacologico ma per il momento non ne conosciamo la sintassi, coè le relazioni tra i vari geni e l'ambiente; non è ancora prevedibile la comprensione delle possibili alterazioni che le piante OGM possono portare all'ambiente pensando soprattutto ai riflessi sulle modificazioni che interessano l'espressione del genotipo e che possono avere conseguenze sulle generazioni future; sono gravi, secondo studi documentati, le alte- razioni sia nel peso sia nei reni e nel fegato di animali nutriti con mais transgenico; è grave l'uso di un marcatore, usato per riconoscere i geni, ma rischioso perchè provoca resistenza agli antibiotici; che non è prevedibile l'effetto di geni inseriti nelle piante per permettere la tolleranza agli erbicidi con conseguente rischio di aumento di erbicidi ed insetticidi (non come nella vostra inchiesta dove si parlava di riduzione di erbicidi e vari); è rischiosissimo l'impiego di diserbanti associati agli OGM come il glisofato; che il sistema dei brevetti per OGM si estende alla pianta e alle sue sementi con il rischio che gli agricoltori che esercitano la libertà di scambio dei brevetti sono considerati "ladri" e le Multinazionali Tel. 0432.504659 e/o i Paesi più ricchi possono diventare proprietari di tutti i brevetti e perciò di tutti gli organismi del pianeta. Come mai nessun elemento tra questi è stato trattato? Non ha forse ragione chi esprime "paura" per gli OGM? Non una paura immotivata e irrazionale ma un timore su comunicazioni accattivanti che sotto sotto esprimono il potere e il profitto di pochi con la pretesa di introdurre elementi di "modernità" e di far passare gli altr, quellii che vogliono solo delle precauzioni, come passatisti. Le chiedo pertanto - conclude la lettera il comitato cittadino - una rettifica o un possibile sviluppo dell'argomento con la presenza di un dibattito aperto a opinioni divergenti». Via Delle Erbe, 7 - Udine 10 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 CULTURA / & MAIL [email protected] spettacoli SOCIAL MEDIAL E BLOG. IL FUTURO È ADESSO? CONTINUANO GLI INCONTRI A PORDENONE DA UTOPIA DI LIBERTÀ Flash A DISTOPIA DI VIGILANZA IL LIBRO Homo sapiens un’insolita biografia Il blogger e giornalista, Fabio Chiusi rifletterà pubblicamente sul presente iper-connesso in primo piano le mille promesse dell’avvento di Internet e di un mondo formato web. u RETE, CROCE E DELIZIA. Gli interrogativi etici sull’avvento di Internet si sono moltiplicati negli anni via via che aumentavano le offerte del mondo virtuale. Libri, saggi, convegni, film, una mole di materiale di analisi scientifica e riflessione filosofica ha tentato e sta ancora tentando di rispondere a una domanda semplicissima: il web, ci rende liberi? E’ indubbio che la rivoluzione digitale governa ormai la nostra vita, ma è anche lecito notare che, forse, invece di avere conquistato la libertà, siamo sprofondati in una trappola magistrale che ci rende vittime di una opprimente schiavitù. Una schiavitù che ci spersonifica e ci disumanizza. Che ci allontana dal contesto comunitario, dall’appartenenza sociale, amplificando sempre di più l’individualismo della nostra esistenza rendendo la nostra vita infruttuosa e miserabile. Ma quale promessa iniziale ci aveva sedotto, visto il prezzo altrissimo che stiamo pagando a Internet? Cosa prometteva il web e cosa è invece diventato? «Da utopia di libertà a distopia di sorveglianza, come fosse sottesa un'ideologia ben precisa, che ci vuole tutti connessi ma tutti precari, e per la quale i diritti diventano un intralcio al libero mercato di ogni cosa, la politica diventa un sottodominio della tecnologia, le persone assistenti dei robot», è questo l’incipt del parere, del blogger Fabio Chiusi che, ospite a Pordenone nell’ambito del secondo appuntamento della rassegna “Il futuro è oggi”, ideata e promossa dal Gruppo Servizi Cgn con la Fondazione Pordenoneleg- ge, interverrà nello specifico di “Social media e blog. Il futuro è adesso?”, in calendario martedì 1 marzo alle 18.15 nella sede Oceano del Gruppo Servizi CGN in Via Jacopo Linussio 1/B. Non sono certo opinioni inedite, quelle del blogger, anzi. Si tratta di riflessioni che vanno avanti da anni e che, a dirla tutta, hanno fatto parte di una straordinaria veggenza nella letteratura del secolo scorso capeggiata dallo scrittore e scienziato, Isaac Asimov. «Non si tratta solo di internet – spiega ancora Chiusi autore, tra l’altro, del saggio “Critica della democraziona digitale” (Codice edizioni), un temporaneo bilancio sulle aspettative che ci erano state dischiuse da un mondo formato web - ma di aprire uno sguardo molto più ampio e penetrante su soggetti apparentemente neutri, come Facebook o Uber, che di- mostrano la pionieristica lungimiranza della cultura cyberpunk: una corrente culturale che aveva ben previsto i rischi della connessione, del virtuale, del dominio monopolistico di pochissimi giganti tecnologici. Il tutto in un'era in cui tutti parlavano di digitale come panacea. Ma adesso - continu ail blogger - chi parla più delle “profezie” di William Gibson e Bruce Sterling? Eppure sono eloquenti, e parlano da sole le ultime immagini di Mark Zuckerberg che passeggia sorridente a Barcellona, in una sala traboccante di persone con visori per la realtà virtuale: tutti iperconnessi, e tutti così distanti dal loro stesso spazio-tempo …». Questa distanza, inoltre, in passato fu affrontata seguendo anche una riflessione sull’ambivalenza morale fornita da un futuro in grado di far vivere esperienze altrui. Come oggi sembra già possibile. Il primo ad affrontare l’argomento fu un romanzo di Robert Silverberg del 1967, “Quellen, guarda il passato!”. Ma se nel di Silverberg le esperienze registrate riguardavano le allucinazioni indotte da droghe, assunte in apposite "case dei sogni", nel film “Strage Days” diretto da Kathryn Bigelowfu le droghe rappresentavano proprio il mondo spalancato dalla realtà virtuale. Ma questo avvenne già anche nel film “Generazione elettronica” di Brainstorm che, nel 1983, raccontò di uno scienziato che visse l'esperienza della morte di una collega esplorando l'aldilà. Ma non mettiamo troppa carne sul fuoco uscendo dai binari. Per informazioni sul convegno: Info convegno: [email protected]; www.pordenonelegge.it Prima assoluta di un’opera del compositore friulano Renato Miani su testi di Angelo Floramo. Partecipa l'attrice Aida Talli Da Spilimbergo s’alzerà un canto soave u CANTO PER LE MONTAGNE D'ASIO , il melologo scritto dal compositore friulano Renato Miani su testi di Angelo Floramo, sarà in scena sabato 5 marzo alle 21 al Teatro Miotto di Spilimebrgo, con la partecipazione dell'attrice Aida Talliente e della cantante Elsa Martin. Si tratta di un lavoro articolato, che consta in un Proemio e dodici sezioni, in cui voci e strumenti dialogano tra loro nell'intento di rievocare luoghi, uomini e leggende legate alle montagne site a nord di Spilimbergo. Musica e canto seguono il ricco itinerario intessuto da Floramo, amplificandone suggestioni e contenuti; il risultato è una musica unica nel suo genere, con richiami stilistici che vanno dal canto gregoriano allo swing, dalla Tarantella alla "Stajare" e il cui accompagnamento sarà affidato alla Filarmonica "Città di Spilimbergo", diretta dal M°Enrico Cossio. u Martedì 1 marzo, alle 17, nell’auditorium di palazzo Garzolini - di Toppo Wassermann (via Gemona 92, Udine), verrà presentato il libro “Homo sapiens, una biografia non autorizzata” di Claudio Tuniz e Patrizia Tiberi Vipraio. Interverranno Angelo Vianello, già delegato alla cultura dell’Università di Udine, che introdurrà i temi discussi nel volume, e gli autori per un dialogo con il pubblico. L’opera, racconta la storia della nostra specie, attingendo a dati riguardanti i più diversi campi di indagine. Ma gli autori non si limitano ad interrogarsi sulle nostre origini e propongono riflessioni di più ampio respiro riguardanti il posto dell’uomo nella natura ed il suo ruolo. L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti “Aperture. Idee, scienze e cultura”, organizzato dall’Università col sostegno della Fondazione Crup e il supporto del Comune di Udine. GROSSATESTA XIII sec. La luce nella filosofia medioevale u Sull’idea di luce durante i secoli “bui”, ne parleranno martedì 1 marzo alle 15, nell’auditorium del liceo classico Dante Alighieri di Gorizia (Viale XX Settembre, 11), Cecilia Panti, docente di storia della filosofia medievale dell’Università di Roma-Tor Vergata e Andrea Tabarroni, docente di storia della filosofia medievale all’Università di Udine. Sarà poi approfondita la figura di Roberto Grossatesta (1170-1253)e il suo trattato “de luce”. MAIL [email protected] ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 SPORT/ Calcio e non solo UDINESE Le zebrette centrano una vittoria che nel ritorno non s’era ancora vista IL VERONA È STESO, BADU-THEREAU GOL L’Udinese, grazie anche al rientro del suo capitano, va in rete per due volte. Il terz’ultimo posto torna a sette punti, ora il Frosinone attende i bianconeri .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u La classifica si fa più tranquilla. Ma solo fino alla prossima gara di campionato. Dopo la partita di ieri pomeriggio la squadra allenata da mister Stefano Colantuono può tirare un sospiro di sollievo. Non cogliere la vittoria contro l’Hellas Verona di Gigi del Neri, oppure anche uno scialbo pareggio, avrebbero portato al passaggio di nubi davvero oscure. Il 2-0 con cui l’Udinese è riuscita, dopo quasi due mesi, a portare in cascina tre preziosissimi punti lascia ben sperare. C’è voluto il contributo del solito Totò Di Natale, in campo fin dal primo minuto: ha infatti messo lo zampino nelle azioni più importanti per la sua squadra. Inossidabile nella capacità di ‘dare del tu’ al pallone, Totò ha fatto capire una volta di più cosa manca ai bianconeri. La tecnica e la personalità del numero 10 friulano sono state sufficienti per sbloccare il match: Totò si è fatto uomo-assist nell’occasione del primo gol di Badu. Cross al centro, testa del centrocampista ghanese lasciato libero di colpire e palla che, con l’aiuto del palo, è finita alla sinistra dell’incolpevole Gollini. Dal canto suo il Verona non si è dimostrato quasi mai in grado di offendere: a parte un’ottima oc- TOTÒ DI NATALE. Nato a Napoli il 13 ottobre 1977. LA DICHIARAZIONE u GINO POZZO : «E' stata una partita da dentro o fuori, - ha detto a Udinese Tv - oggi era fondamentale cogliere il risultato. Abbiamo anche espresso delle ottime trame di gioco, quindi possiamo essere soddisfatti (...). Adesso arrivano delle gare particolarmente impegnative, in particolare quella di Frosinone sarà fondamentale». casione capitata a Pazzini, i gialloblu di Del Neri hanno faticato molto. Ed ecco quindi la seconda rete: Thereau, solo davanti al portiere, ha finalizzato un’azione in cui è entrato ancora Totò. Il francese sbaglia il primo tentativo, ma non il secondo. Da qui in avanti la partita diventa piuttosto facile per i friulani. A fine gara tutti felici. L’ambiente si rinsalda: giocatori, allenatore, società possono pensare con maggiore serenità alla trasferta di Frosinone, dove troveranno un’altra gara-spareggio per la salvezza. Chi non sorride di certo è il Verona: ora per gli scaligeri la clas- SCI DI FONDO Tappa di Coppa della Fisi per diverse categorie in gara a Forni di Sopra VITTORIA DI DEL FABBRO, PITTIN PRIMA NEI 7,5 KM .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u La Coppa Italia di sci di fondo regala soddisfazioni tra le nevi di Forni di Sopra. Il Comitato regionale della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi) ha ospitato questo fine settimana una tappa in cui Luca Del Fabbro, nella 10 km. tecnica libera Aspiranti maschile, ha riportato un nuovo successo, precedendo Martin Coradazzi della sua stessa squadra (CS Carabinieri). Con questa vittoria Del Fabbro rimane al primo posto del- 11 la classifica. Sul versante femminile anche qui troviamo una vittoria schiacciante da parte di Cristina Pittin (GS Fiamme Gialle) nella gara di 7.5 km. Aspiranti femminile. Dietro a lei le due sorelle De Zolt, Alessia e Chiara, ben distanziate dalla vincitrice di giornata. Per la 10 km. Juniores femminile è prima Francesca Corbellari; nei 15 km. Juniores maschile ha la meglio Jean Luc Perron. Nei Senior successi per Paolo Fanton (15 km. maschile) e per Debora Agreiter (10 km. femminile). FORNI. Sci di fondo sifica si fa davvero davvero difficile. A undici match dalla fine sono ben 9 i punti dal quart’ultimo posto, che significherebbe la permanenza in serie A. L’attacco udinese pare ora essersi sbloccato: pur senza segnare, Di Natale è stato “salvifico”. Ora tocca proseguire il cammino. Udinese Tv I GIOCATORI: SI VINCE UNITI. “8” AL PUBBLICO u I GOLEADOR di giornata sono stati intervistati da Udinese Tv. Cyril Thereau: "Abbiamo fatto quello che ci si aspettava da noi - ha detto (...). C'era tanta pressione sulla squadra, ma abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. In questa settimana abbiamo fatto gruppo ma ora non dobbiamo mollare. Siamo usciti dalla situazione di emergenza ma basta nulla per tornarci. Era una gara fondamentale e il pubblico ci ha aiutato tanto". Emmanuel Badu ha invece dichiarato: "Totò è un fuoriclasse, quando ti passa il pallone sai già che dovrai fare solo il gol. Faccio i complimenti ai miei compagni e al pubblico, il voto più alto va proprio a loro che ci hanno sempre sostenuto”. Con Zapata (5 gol) sono loro i capocannonieri: Badu 4, Thereau 8. 12 ANNO I N° 6 SABATO 27 FEBBRAIO 2016 MAIL [email protected] ALTRI SPORT BASKET Serie B, la pressante difesa della Co. Mark funziona CROLLO GSA, UDINE PERDE La Gsa non riesce a tenere fino in fondo contro Ciocca &c. Bergamo ringrazia e ora si avvicina anche in classifica .......................................................... ... ... S. F. ... [email protected] . u S'interrompe, alla nona giornata di ritorno, la striscia positiva della capolista Apu Gsa che, dopo cinque vittorie consecutive, è costretta ad arrendersi alla Co. Mark Bergamo proprio davanti al suo pubblico. Sconfitta quindi per i friulani (in tribuna era presente anche l’ingegner Edi Snaidero) al termine di una partita molto combattuta e a tratti nervosa, in cui le difese hanno prevalso sugli attacchi: il punteggio finale, decisamente basso (59-60), lo conferma. I ragazzi di Lino Lardo, avanti per gran parte della partita, soffrono costantemente la fisicità e l'asfissiante difesa degli avversari, che conquistano tutto sommato una vittoria meritata nonostante le modeste percentuali al tiro. Tra i lombardi spiccano le prove della guardia Milani (16 punti), del play Panni (5 assist) e del pivot Chiarello (14 punti e 8 rimbalzi), una costante spina nel fianco della difesa udinese. La Gsa, penalizzata anche dalle assenze dell'ala Poltroneri e del play/guardia Pinton, paga un ultimo quarto all'insegna delle basse percentuali al tiro, dimostrando di essere incapace di rimanere lucida e concentrata nei minuti finali dell'incontro. Buone comun- AQUILEIA u Il cicloturismo nella Terra dei Patriarchi, grazie alla Provincia di Udine, potrà ora contare su 230 biciclette nuove di zecca: due bici a testa (con seggiolini e lucchetti inclusi) saranno a disposizione di alberghi, bed&breakfast, ristoranti e agriturismi che appartengono al club dedicato al cicloturismo. Questo non è il primo investimento della Provincia udinese nella mobilità a due ruote : oltre a realizzare tratti di piste ciclabili è stato importante l’idea di realizzare il club “Terra dei Patriarchi”. “Palazzo Belgrado ha investito in questo settore - ha affermato Franco Mattiussi, vicepresidente della Provincia -, fin dal 2008. Abbiamo valorizzato il comparto con la realizzazione del primo road book sulla Ciclovia Alpe Adria nonché definito (insieme alla Fiab Fvg) 13 nuovi itinerari cicloturistici per complessivi nuovi 1300 chilometri di tour destinati alle due ruote. E lanciato anche il club di prodotto dedicato al cicloturismo (oltre un centinaio gli iscritti) raccolto in un portale dedicato con indubbi vantaggi per gli operatori a partire dall’adesione gratuita, fino alla georeferenziazione sulle mappe turistiche digitalizzate dei percorsi ciclabili. La proposta delle bici per gli operatori del club di prodotto arricchisce ulteriormente questo percorso”. Durante la cerimonia di Aquileia era presente Pietro Fontanini, Presidente della Provincia di Udine, ed anche Manuela Di Centa. La campionessa olimpica era presente in quanto è un’operatrice turistica insieme al marito con un B&b nella sua Paluzza. Presente anche il sindaco aquileiese Gabriele Spanghero. Il bando della Provincia (oltre 53 mila euro) è stato vinto dalla ditta Cussigh Bike: le biciclette e le mountain bike saranno fornite in comodato gratuito per un periodo complessivo di 5 anni ed ogni operatore turistico potrà usarle per dare un servizio più completo a turisti ed appassionati che usufruiranno dei suoi servizi. SFIDA BERGAMO-UDINE. Panni e Vanuzzo. que le prestazioni dell'ala Castelli (15 punti e 8 rimbalzi), della guardia Truccolo (14 punti) e del play Porta (12 punti, 2 assist e 2 palle recuperate). Alla fine questa è una Apu sempre avanti, tranne alla fine : 129, 25-22, 42-30, 59-60. sconfitta che brucia e che deve portare a riflettere sugli errori commessi. Tabellino: Apu Gsa Udine - Co.Mark Ber- gamo 59-60 Apu Gsa Udine: Castelli 15, Zacchetti 3, Nobile, Ferrari 7, Porta 12, Marchetti 4, Truccolo 14, Maran n.e.,Vanuzzo, Di Giuliomaria 4. Coach: Lardo Co.Mark Bergamo : Panni 4, Milani 16, Scanzi 4, Chiarello 14, Pullazi 4, Planezio 2, Mercante 5, Permon n.e., Saletti n.e., Ghersetti 11. Coach : Ciocca Arbitri : Andrea Valzani e Alberto Perocco. Note: Tiri da 2: Udine 12/30, Bergamo 17/38. Tiri da 3 : Udine 9/27, Bergamo 4/14. Tiri liberi : Udine 8/17, Bergamo 14/25. Usciti per 5 falli : nessuno. CICLOTURISMO. Le biciclette a disposizione La stagione della pordenonese è iniziata davvero nel migliore dei modi. Tre successi in attesa degli assoluti Indoor e dei vicinissimi Mondiali al coperto ALESSIA TROST VOLA SEMPRE PIÙ IN ALTO .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u La pordenonese Alessia Trost si avvicina ad i prossimi Mondiali indoor, è il caso di dirlo, a ‘grandi falcate’. Lo stato di forma della saltatrice in alto più promettente d’ Italia sta facendo ben sperare per i prossimi iridati di Portland, negli Stati Uniti, dal 17 al 20 marzo. La vicecampionessa europea indoor in carica, ha al suo attivo 4 titoli italiani assoluti e detiene 6 record italiani giovanili (tre al coperto ed altrettanti outdoor), a conferma delle qualità espresse nel tempo. Alessia Trost non ha ancora 23 anni (li farà l’8 marzo prossimo), ma come sta andando il suo 22esimo anno lo dicono i recenti risultati ottenuti in Europa: l’azzurra ha vinto a Gent in Belgio ed a Glasgow, in Scozia. Tre giorni fa è arrivato un altro successo: Alessia ha vinto anche nella capitale spagnola, a Madrid. Dopo aver raggiunto le altezze di 1,90 e 1,93, la pordenonese ha fermato l’asticella a 1,95, mettendo in fila tutte le avversarie. A gareggiare in Spagna non c’erano comprimarie al suo fianco: una era l’atleta di casa Ruth Beitia, (due volte campionessa d'Europa all'aperto ed indoor), mentre in gara fino quasi alla fine è rimasta “IN ALESSIA we Trost” anche la saltatrice nigeriana Doreen Amata. L’azzurra delle Fiamme gialle è riuscita nel tentativo di superare quota 1,95 al primo tentativo utile: Beitia ha dovuto cedere il passo alla friulana, così come ha fatto Amata poco prima. La spagnola ha collezionato tre nulli di seguito alla quota che Trost ha agevolmente varcato, per poi provare due centimetri più su. E qui si è fermata. Il fatto che Alessia Trost abbia cercato in solitaria di andare ancora più su la dice lunga sulle ambizioni dell’allieva di Gianfranco Chessa. Dopo la gara di Madrid Alessia ha dichiarato: “Un po’ alla volta stanno tornando le sensazioni e anche la sensazione di essere presente e lucida in gara! Era molto tempo che non lo sentivo, quindi con i piedi per terra ma spero di essere nella direzione giusta”. Prima dei Mondiali indoor la attendono, sabato ad Ancona, gli assoluti Indoor, ma sappiamo benissimo che il vero traguardo di Trost sono le Olimpiadi di Rio de Janeiro in Brasile. Quest’anno ci sono solo due atlete ad aver saltato più in alto di lei: Airiné Palsyte e Kamila Licwinko (a 1,97). Ma la Trost è già volata, nel 2013, sopra i 2 metri come, in Italia, hanno saputo fare solo Antonietta Di Martino e Sara Simeoni...