suffragette - Mediateca Toscana

Transcript

suffragette - Mediateca Toscana
SUFFRAGETTE
Regia Sarah Gavron Soggetto Jessie Nelson e Kristine Johnson Sceneggiatura Abi Morgan Produttore Alison Owen, Faye Ward
Montaggio Richard Chew Fotografia Eduard Grau Montaggio Barney Pilling Musiche Alexandre Desplat. Costumi Jane Petrie.
Trucco Charlotte Rogers, Tapio Salmi. Scenografia Alice Normington Anno 2015 Durata 106 min. Produzione Regno Unito.
Interpreti Carey Mulligan: Maud Watts, Helena Bonham Carter: Edith Ellyn, Meryl Streep: Emmeline Pankhurst, Natalie
Press: Emily Davison, Anne-Marie Duff: Violet Miller, Romola, Garai: Alice Haughton, Ben Whishaw: Sonny Watts, Brendan
Gleeson: Steed, Samuel West: Benedict, Adrian Schiller: David Lloyd George, Finbar Lynch: Hugh Ellyn, Grace Stottor:
Maggie Miller, Geoff Bell: Norman Taylor, Adam Michael Dodd: George Watts, Sarah Finigan: signora Garston, Lorraine
Stanley: signora Coleman, Adam Nagaitis: sig. Cummins, Amanda Lawrence: miss Withers, Shelley Longworth: miss. Samson.
Sinossi
Carey Mulligan interpreta una giovane lavandaia (Maud Watts) dell'East End londinese. Sfruttata dal capo
TAYLOR (Geoff Bell), Maud si sposa con il collega, SONNY (Ben Whishaw). La loro vita non brilla ma
riescono a raggiungere una modesta armonia con un figlio molto amato, GEORGE (Adam Michael Dodd).
Un giorno Maud si trova per caso al centro di una violenta manifestazione delle Suffragette. Queste donne
stanno spaccando le vetrine dei grandi magazzini nel corso della loro prima protesta militante, esasperate dal
costante diniego della loro decennale rivendicazione del diritto di voto. Scossa, ma anche sommessamente
stimolata dalla protesta, Maud rimane attonita nel vedere VIOLET (Anne Marie Duff), una sua collega della
lavanderia, fra le militanti. Percependo il suo interesse, Violet, una schietta paladina della parità dei sessi,
cerca di persuadere Maud ad unirsi alla lotta e a diventare un'attivista del movimento delle Suffragette. E'
così che Maud inizia a prendere coscienza del significato che ha questa battaglia per le donne. Scopre le
molte figure che ruotano intorno al movimento delle suffragette come EDITH (Helena Bonham Carter), una
farmacista che insieme al marito gestisce una base segreta nel retrobottega del loro negozio, o ALICE
(Romola Garai), altolocata signora che invita le donne lavoratrici in Parlamento a rendere testimonianza
delle loro condizioni di lavoro. Maud sostituisce Violet - quando viene picchiata dal marito - per fare a
DAVID LLOYD GEORGE (Adrian Schiller) il resoconto della loro condizione di lavoro alla lavanderia. Il
suo racconto colpisce Lloyd George che, visibilmente toccato, promette di prendere in considerazione la sua
testimonianza nell'imminente dibattito parlamentare sulla concessione del diritto di voto alle donne. Per
Maud, è un momento entusiasmante perché per la prima volta in vita sua, si sente ascoltata. Ma, solo sei mesi
dopo, il risultato è quello di un nuovo fallimento. Durante gli scontri Maud viene arrestata e incarcerata.
Quando esce di prigione trova il marito furioso che le dice a chiare lettere che se la cosa dovesse ripetersi, è
pronto a lasciarla. Turbata, Maud cerca di prendere le distanze dal movimento. Tuttavia ormai la sua
coscienza la spinge a unirsi a Violet ed Edith per recarsi a un discorso clandestino reso davanti a un raduno
di donne dalla leader carismatica del movimento delle Suffragette EMMELINE PANKHURST (Meryl
Streep), costretta dalla polizia a darsi alla latitanza. La signora Pankhurst dice alla folla che le donne sono
state ignorate troppo a lungo ed è giunto il momento dell'azione militante. Maud è ispirata dalle sue parole,
intanto la polizia fa irruzione. Mrs. Pankhurst riesce a fuggire e Maud viene di nuovo portata via dalla
polizia. Per questo ultimo evento il marito Sonny la caccia di casa e le impedisce di vedere il figlio.
Durante tutto il suo percorso politico, Maud è stata osservata a lungo dall'ISPETTORE STEED (Brendan
Gleeson), funzionario della Polizia Metropolitana, che ritiene di poterla usare come informatrice. Questa
subdola strategia farà terra bruciata intorno a Maud rendendole la vita ancor più dura. Comunque, senza
cedere all'Ispettore, sarà sempre più coinvolta nelle dure lotte delle Suffragette.
La recensione di Chiara Ugolini (Repubblica.it)
Scordatevi Mary Poppins. Cancellate dalla mente le immagini della signora Banks che rientra dalla
manifestazione canticchiando "Suffragette a noi", che cerca di far breccia nel cuore di cuoca, tata e cameriera
al grido "Voto alle donne" e il cui unico pensiero è quello di far sparire il nastro prima dell'arrivo del signor
Banks. Con Suffragette, il film della regista inglese Sarah Gavron, siamo lontanissimi dalla commedia
musicale Disney e se la signora Banks nella sua canzone dice "siam pronte al peggio anche a morir ormai"
nel film con Carey Mulligan e Meryl Streep le suffragette sono realmente disposte a dare la vita (...). Arriva
nelle sale italiane (…) cinque giorni prima della festa delle donne e una settimana prima dell'anniversario del
voto alle donne in Italia (il 10 marzo 1946), il film che racconta la storia di Maud (Mulligan), un'operaia che
lavora fin dall'età di 7 anni in una malsana lavanderia londinese.
E' il 1903, da una cinquantina di anni le donne manifestano pacificamente per ottenere il suffragio universale
ma senza ottenere nulla, il movimento è passato all'azione con una serie di attacchi ai fili del telegrafo,
mettendo bombe nelle cassette della posta, colpendo al cuore delle comunicazioni. Maud, esasperata dal
lavoro pesante e dalle angherie di un capo che l'ha abusata fin da quando era una ragazzina, è
contemporaneamente turbata ma anche affascinata da quelle donne pronte a spaccare vetrine, farsi arrestare e
lottare fuori e dentro la famiglia per i loro ideali. Tra loro spiccano Violet, una sua collega in lavanderia
(Anne-Marie Duff), Edith, una farmacista che gestisce una sede segreta delle suffragette (Helena Bonham
Carter) e Alice, un'attivista appartenente all'alta borghesia (Romola Garai). Maud pagherà a caro prezzo la
scelta di unirsi a loro.
"Io e la sceneggiatrice Abi Morgan eravamo incantate dallo spirito pionieristico di queste donne rispetto
alla loro epoca. Infrangevano ogni tabù e convenzione della società di quel tempo - scrive la regista nelle
sue note di regia - Ci siamo rese conto che l'opinione pubblica è ben poco consapevole di quanto hanno
fatto. Per qualche motivo è stato sepolto. A me non l'hanno insegnato a scuola e non sembra esserci una
grande coscienza degli estremi a cui si spinsero le suffragette: le bombe e gli attacchi alle proprietà
immobiliari o la brutalità della reazione della polizia verso le donne, sotto forma di pestaggi o di
alimentazione forzata. La sensazione era di una storia mai raccontata".
Ma la storia delle lotte femminili, per il voto ma anche per la possibilità di studiare, per la parità salariale, per
l'aborto legale, è una storia complessa, drammatica e sfaccettata. E il cinema l'ha raccontata. E così oltre
all'ultimo Suffragette troviamo un altro film inglese, dal tono più leggero ma ugualmente accurato dal punto
di vista storico, We Want Sex di Nigel Cole, storia delle 187 operaie della Ford di Dagenham che
scioperarono per mesi (tra lo scontento e l'ironia dei maschi) per ottenere un miglioramento delle proprie
condizioni di lavoro rispetto ai loro colleghi uomini. E' americano invece Norma Rae con Sallie Field
(premio Oscar per la sua interpretazione), storia di un'operaia che si schiera in prima fila nella lotta sindacale
della sua azienda in una cittadina dell'Alabama, nel profondo Sud degli Stati Uniti. E' sempre nel Sud degli
Stati Uniti, precisamente in Mississipi, si svolge The Help, storia delle battaglie degli afroamericani ma
virata al femminile; protagonista è una ragazza della buona società bianca che rientrata dal college vorrebbe
diventare scrittrice, decide così di intervistare le donne nere che hanno speso la loro vita lavorando nella
servitù delle più importanti famiglie del Sud, facendole parlare risveglierà in loro una maggiore
consapevolezza dei propri diritti. In Minnesota è ambientato North Country con Charlize Theron nei panni di
un'operaia delle miniere che lotta insieme alle sue colleghe per un trattamento più equo. Julia Roberts è
protagonista di ben due film di battaglie femminili: Erin Brockovich – Forte come la verità, storia di una
segretaria precaria, divorziata e madre di tre figli che sfida la Pacific and Gas Company che ha contaminato
le falde acquifere della cittadina californiana dove vive, provocando tumori ai residenti e Mona Lisa Smile .
Ambientato negli anni Cinquanta nella società altoborghese del Wellesley College, il film di Mike Newell ha
per protagonista una professoressa ispirata che istilla il dubbio nelle sue studentesse, tutte ragazze di buona
famiglia che studiano in attesa di prendere marito e si formano una cultura soltanto per poi sfoggiarla nelle
chiacchiere da salotto. (….) Fortemente drammatico il film Leone d'oro Il segreto di Vera Drake di Mike
Leigh, storia di una donna delle pulizie che di nascosto pratica aborti clandestini nella Londra anni
Cinquanta. E' infine un documentario il film Malala sulla vita della giovane attivista pachistana premio
Nobel, vittima dei talebani per il suo impegno in difesa della cultura e dell'istruzione delle ragazze nel suo
paese e nel mondo.
Scheda a cura di Sveva Fedeli