bu onnata le : auguri

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bu onnata le : auguri
 BUON NATALE : AUGURI ! VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Italiane di Bruxelles
Trimestriel- XVIII année - N°4 – Décembre 2013 Bureau de dépôt Bruxelles 5 - 1/7612 n. P.007562
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www.pastoraleitalianabruxelles.com EDITORIALE
BUON NATALE Sentiamo i fianchi appesantiti e fiacchi: una crisi troppo lunga, non ce la facciamo ad uscire! Chi sa consigliarci? Chi può guidarci con forza e sicurezza? Chi è credibile al punto che lo si possa seguire con piena fiducia? Chi è anziano e vive la terza fase della vita, sia saggio e imparando il gusto del di-­‐
stacco dalle cose, tenda la mano a chi è giovane così guarderà fiducioso al futuro aspettando il Signore che viene. Chi è giovane non si scoraggi per le poche prospet-­‐
tive economicamente rassicuranti che gli vengono proposte ed impari uno stile sobrio per crescere in quella ricchezza che è l’umanità e le relazioni affettive fami-­‐
liari. Chi sta cambiando lavoro, abitazione, situazione di vita, si fidi del Signore che lo custodisce e lavori con umiltà per creare relazioni sincere e rispettose per vivere in pace con chi gli sta vicino nel quartiere, nel condominio o nel contesto lavorati-­‐
vo. Con semplicità e consapevolezza riprendiamo a camminare verso Dio, con un dia-­‐
logo attento a non perdere la Sua Parola e che sa rispondere sottovoce, con delica-­‐
tezza e riconoscenza: vieni Gesù. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il pote-­‐
re e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. (Is. 9,5) In copertina: Natività, ceramica di Luana Zanguropol Alexe. Tratto dal libro NOEL RACONTÉ EN CÉRAMIQUE di Jean Radermakers sj, Luana Zanguropol Alexe. Pubblicazione abbinata all’opera artistica della comunità italiana esposta alla Cattedrale St. Michel et Gudule dal 1 dicembre al 5 gennaio 2014. Il libro lo si trova alla libreria della Cattedrale, presso la Pastorale Italiana e presso Luana [email protected] GSM: 0487673496 “NATALE raccontato in ceramica” della comunità italiana di Sainte-­‐Alène VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 2 www.pastoraleitalianabruxelles.com NON NEGOZIABILE
Per la prima volta nella storia del Belgio, i rappresentanti di tutte le religioni riconosciute da questo Stato, usano lo stesso linguaggio e condividono le stesse parole, entrando nel dibat-­‐
tito di una questione etica. Una posizione che non ha trovato molto spazio nei media gene-­‐
ralisti, come spesso accade quando si tratta di religione e di credenti. Volentieri pubbli-­‐
chiamo il comunicato dei Capi Religiosi in Belgio sull'eutanasia Nel momento in cui il Parlamento s'interessa nuovamente ad un possibile ampliamen-­‐
to della legge del 2002 sulla depenalizzazione dell'eutanasia, vogliamo ancora una volta far sentire la nostra voce in un dibattito, che riguarda tutta la società nel suo insieme, sia come cittadini, basandoci su argomenti di carattere filosofico, che come credenti, eredi delle nostre rispettive tradizioni religiose. Desideriamo attestare la nostra opposizione ai suddetti ampliamenti ed esprimere la nostra viva inquietudine di fronte al rischio della crescente banalizzazione di una così grave realtà. Siamo anche noi contrari alla sofferenza, sia fisica che morale -­‐ ed in par-­‐
ticolare a quella dei bambini -­‐ poiché ogni sofferenza è di per sé rivoltante. Ma propor-­‐
re che dei minori possano decidere della loro propria eutanasia, equivale a denaturare la loro facoltà di giudizio e quindi la loro libertà. Proporre che delle persone dementi possano essere sottoposte all'eutanasia significa negare la loro dignità e abbandonarle al giudizio, anzi all'arbitrio, delle persone che prendono questa decisione per loro. Si fa pressione sull'insieme della professione e del personale sanitario spingendoli a pratica-­‐
re un atto impropriamente considerato di carattere sanitario. Invece di sostenere la persona che soffre, facendo appello a tutte le persone e le forze che le stanno intorno, si rischia précisamente il contrario, cioè di dividere tali forze e quindi d'isolare la persona che soffre, di farla sentire colpevole e di condannarla alla morte. Il consenso previsto dalla legge tende a diventare sempre più una realtà incon-­‐
sistente. La libertà di coscienza delle persone interessate rischia cosí di non essere salvaguardata. L'eutanasia delle persone fragili -­‐ bambini o persone dementi -­‐ è una contraddizione radicale della loro condizione di esseri umani. Non possiamo quindi entrare in una logica che porta a distruggere i fondamenti stessi della nostra società. Pastore Steven Fuite, Presidente della Chiesa Protestante Unita del Belgio Rabbino Albert Guigui, Gran Rabbino di Bruxelles Canonico Robert Innes, Presidente del Comitato Centrale della Chiesa Anglicana del Belgio Monsignor André-­‐Joseph Léonard, Presidente della Conferenza Episcopale del Belgio Sig.Geert Lorein, Presidente del Sinodo Federale delle Chiese Protestanti ed Evangeliche del Belgio Metropolita Panteleimon Kontogiannis, Esarca del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (Chiesa Ortodossa) Sig. Semsettin Ugurlu, Presidente dell'esecutivo dei Musulmani del Belgio VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 3 www.pastoraleitalianabruxelles.com IL SOGNO DI DIO
Fin dall’esordio del suo pontificato, Francesco ha dimostrato un’intensa passione per la ministerialità che scaturisce dal sacramento del matrimonio, riconoscendo così nel fuoco che scalda le pareti domestiche una fonte che illumina e conserva il calore umano nella società e nella vita ecclesiale. Perciò il Santo Padre, parlando ai membri del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha ribadito che la famiglia «è il luo-­‐
go dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana». In certi momenti, però, il cuore pulsante di questa «comunità di persone» – ha aggiunto Francesco – può sentirsi affaticato di fronte alle prove della vita; può sentire il peso e la stan-­‐
chezza di «una discussione, una gelosia nascosta». Ebbene, la pace che deriva dal superamento di ogni malinteso «dà più unità alla famiglia». L’amore sponsale, quindi, non rivela solamente la vocazione della persona ad amare, ma testimonia che il sì degli sposi è ciò che Dio si aspetta dall’umano, poiché questa volontà esprime insieme gratuità, fedeltà e totalità. Sui passi degli sposi cristiani cammina il sogno di Dio. Lungo questo cammino, dunque, nessuno deve rimane indietro, soprattutto i più deboli e vulnerabili.
Papa Francesco ha ancora una volta messo in rilievo il principio interiore della fa-­‐
miglia per arginare i limiti e le contraddizioni della cultura contemporanea: «Ogni volta che un bambino è abbandonato e un anziano emarginato, si compie non solo un atto di ingiustizia, ma si sancisce anche il fallimento di quella società». Perciò, la diffusione di una mentalità individualistica condiziona non solo la possibilità di tessere relazioni autentiche, ma scioglie e sbriciola i legami già consolidati. Così, l’ancoraggio della comunità-­‐famiglia alle qualità di amore e di vita diventa la risposta alla «cultura dello scarto» che, senza troppi pensieri, come per la prepara-­‐
zione di un distillato, getta via “la testa” e “la coda” del prodotto. Le tre parole chiave – ha ricordato il Papa -­‐ permesso, scusa e grazie. Far circolare nei corridoi, far echeggiare nelle stanze di casa la melodia di queste espressioni rinnova nella famiglia il significato delle scelte e delle responsabilità. «La famiglia cristiana non è ingenua» e per questo cerca la gioia piena (cf. Gv 15,11), la gioia autentica. L’ingenuità è figlia di un paradosso: più cresce il bisogno di spiritualità, più le condizioni per ottenerla diminuiscono. Per queste ragioni – secondo il santo padre – è doveroso annunciare la gioia e rinnovare la gratitudine per il dono dell’amore: «Diciamo grazie, grazie per l’amore». Commentando il vangelo della domenica, il Papa ha poi preso in esame le caratte-­‐
ristiche fondamentali della famiglia cristiana. La preghiera abita nella famiglia cri-­‐
VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 4 www.pastoraleitalianabruxelles.com stiana. Ma, come la preghiera del pubblicano (cf. Lc 18,9-­‐14), così la preghiera pro-­‐
nunciata all’interno della Chiesa domestica riconosce il bisogno di Dio, rendendosi umile e sobria. Dunque, la preghiera purifica il cuore e allarga lo sguardo. La fami-­‐
glia cristiana è quindi una famiglia missionaria. Non nasconde la propria fede sot-­‐
toterra, ma abita il mondo e va «in territori ostili, lasciandosi provocare dai lontani, da culture diverse, spingendosi nelle periferie» per irradiare la gioia del dono rice-­‐
vuto. La fede, pertanto, non è un bene privato, ma necessita della condivisione e della testimonianza. Per queste ragioni la famiglia conserva nel suo grembo il pa-­‐
radigma delle relazioni buone, «frutto di un’armonia profonda tra le persone che tutti sentono nel cuore». Legami solidi e indissolubili, che attraversano le diverse generazioni e rendono la famiglia un’autentica scuola di carità. In occasione della Giornata mondiale della prematurità (17 novembre), all’Ospedale Papa Giovanni XXIII (BG) è arrivata Elisa, che oggi ha sei anni ma è nata alla ventiquattresima settimana. È la ma-­‐
scotte dei bimbi «guerrieri», ogni anno i neonati prematuri in Italia sono 40.000 e nel mondo 15 mi-­‐
lioni: 1 su 10 bambini. Il fenomeno è presente soprattutto in Europa e in Congo. Le ragioni, sono le patologie del parto, l’età media avanzata delle gestanti e le gravidanze medicalmente assistite. (Foto da L’Eco di Bergamo). VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 5 www.pastoraleitalianabruxelles.com GIOVANI FAMIGLIE
Un bel gruppo di giovani famiglie è presente ogni domenica alle diverse celebrazioni. I bambini, dai 0 ai 6 anni, si sentono e sono sempre i benvenuti incoraggiando i genitori a far del loro meglio per tentare di coinvolgerli. Già, la presenza dei bambini è da ri-­‐
spettare ed è bene che si ponga attenzione anche alle loro famiglie. Proprio per questo si è ipotizzato di organizzare con loro quattro incontri nell’anno pastorale. Un momento di preghiera lungo quanto basta, coinvolgendo i bambini, poi il pranzo e spazio per condividere insieme una piccola attività, attenti a sottolineare alcuni spunti per incoraggiare attenzioni spirituali e religiose da vivere nelle proprie case e nella comunità. Lo spazio adeguato per questa iniziativa lo abbiamo individuato al Divin Sauveur con chiesetta calda e bella e la sala attigua con spazi sufficienti per i bambini e per i loro genitori. E’ un tentativo di far seguito all’impegno assunto nel battesimo creando alcune occasioni per queste famiglie per creare il clima religioso opportuno e giocoso nella propria chiesa domestica che è la loro casa e la loro vita familiare. Le date e i temi sono questi: 1 dicembre: inizio di Avvento, tempo di attesa e del Natale. 2 febbraio: la candelo-­‐
ra che condivideremo a Sainte-­‐Alène con le famiglie dei battezzati. 9 marzo: inizio quaresima e grande appuntamento della Pasqua. 4 maggio: Maria, la mamma, il papà, la famiglia. Per informazioni: [email protected] oppure a [email protected] VERSO IL MATRIMONIO RELIGIOSO indicazioni utili Cari giovani, avete chiesto di sposarvi in chiesa, ne siamo contenti. L’equipe che si occupa della pastorale italiana a Bruxelles, volentieri si mette a disposizione e vi propone due opportunità, martedì sera per il 1° cammino oppure sabato pomeriggio per il 2°cammino. Scegliete secondo le vostre esigenze. Questa soluzione permetterà che il gruppo non sia troppo numeroso. Vi proponiamo 5 incontri della durata di due ore dove ascolteremo, dialogheremo attorno ad alcune tematiche scelte fra le molte possibili. La fase “operativa” che vi avvicina alla celebrazione del matrimonio prevede due incontri per ogni singola coppia: dialogo e compilazione del Dossier di matrimonio e preparazione della ceri-­‐
monia religiosa. Saranno messi a disposizione alcuni sussidi per la riflessione, il dialogo della coppia e la preparazione della cerimonia. Gli incontri si tengono in Av. de Roodebeek 271 – 1030 Schaerbeek (tel. 02 502 7007) 1° percorso Martedì ore 19.30-­‐21.30 Gennaio 07-­‐14-­‐ 22 -­‐ 26 (domenica 11h00-­‐15h00 Ste-­‐Alene) e 28 gennaio.
Oppure 2 ° percorso che sarà il Sabato ore 15.00-­‐17.00 Marzo 8-­‐15-­‐22-­‐29, Aprile 6 (domenica 11h00-­‐15h00 Ste-­‐Alène)
VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 6 www.pastoraleitalianabruxelles.com IL DRAMMA DI LAMPEDUSA
NEL CUORE DI BRUXELLES
Nella mattinata del 7 Novembre 2013 si è svolto l’incontro informale con Mons. Montenegro, arcivescovo di Agrigento e Presidente della Fondazione Migrantes, presso la sede della CO.ME.CE (Commissione degli episcopati della Comunità Euro-­‐
pea) a Bruxelles. Già nelle giornate precedenti il vescovo aveva incontrato una delegazione di par-­‐
lamentari europei con l’obiettivo di portare il caso Lampedusa e i migranti sull‘Agenda del Parlamento europeo. La tavola rotonda, con la presenza di Caritas Europa ed altre organizzazioni non governative, è stata un’occasione non solo per sottolineare l’urgenza di un intervento per tutelare i diritti di migliaia di persone ma anche per inquadrare il dramma nella sua globalità. La situazione,infatti, non va percepita come emergenza passeggera ma come qual-­‐
cosa che si riproporrà sempre dal momento che questa piccola isola rappresenta la “cerniera tra Africa ed Europa ed è come il portone di un palazzo che consente al condominio di convivere”. Quello dei migranti è un viaggio kamikaze che parte dall’Africa, l’attraversa e arriva alle porte dell’Europa tra pericoli e violenze di ogni tipo; basti pensare al fatto che molte delle donne in stato interessante lo sono perché durante il loro viaggio subi-­‐
scono violenze davanti ai loro figli e mariti. La speranza che questi uomini e donne nutrono di trovare migliori condizioni di vita altrove è ribadita dalla dottrina sociale della Chiesa per la quale tutti, apparte-­‐
nendo ad un’ unica famiglia, hanno lo stesso diritto a godere dei beni della terra la cui destinazione risulta universale (messaggio di Papa Benedetto XVI per la giorna-­‐
ta mondiale del migrante e del rifugiato 2011 – “Una sola famiglia umana”). Il problema di fondo resta il commercio degli esseri umani da parte degli scafisti che, intravedendo un’occasione di lucro, trasformano il Mediterraneo in una tom-­‐
ba liquida. Fa notare Mons. Montenegro: “Se 20.000 sono i morti contati, quanti saranno in fondo al mare?”. Come primo passo, urge una revisione del Regolamen-­‐
to di Dublino II che, impedendo ai richiedenti asilo di presentare domande in più Stati membri, mette una pressione eccessiva sui settori di confine (i paesi di arrivo che trattano la domanda) e non riesce a fornire una protezione equa, efficiente ed efficace. In seconda battuta, sarebbe opportuna una maggiore cooperazione inter-­‐
nazionale, ad esempio, aumentando il potere delle ambasciate in terra africana, VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 7 www.pastoraleitalianabruxelles.com affinché predispongano già da laggiù le pratiche corrette a soddisfare questo desi-­‐
derio di accoglienza. A Lampedusa esercita l’attività un solo avvocato, ciò significa che nessun tipo di assistenza legale può essere fornita. Il centro di accoglienza non è che un centro di detenzione; dopo l’incendio di due interi padiglioni nel 2011, la capienza si è ridotta da 1000 a 250 posti, e sebbene i fondi risultino stanziati, nessun opera di ristrutturazione è stata avviata. La questura di Agrigento ha richiesto anche una formazione aggiuntiva per il pro-­‐
prio personale dal momento che i poliziotti stessi non sanno come relazionarsi con i migranti. In sostanza, serve una visione globale del fenomeno per risolvere un problema frutto del colonialismo e dell’ingiustizia sociale, non basta la terapia d’emergenza con cui predisporre quanti più rientri possibili in patria. A detta degli psichiatri, anche con un rientro coatto, queste persone, essendo sconquassate mentalmente, non si potranno più ricomporre come uomini e donne prima del viaggio e quasi sicuramente troveranno la morte in prigione. Mons. Montenegro ha voluto ricordare la visita di Papa Francesco sull’isola che ha visto in Lampedusa un esempio di accoglienza per il mondo, perché offerta con l’attenzione alla sofferenza che solo un incontro ravvicinato consente di maturare. Ha riportato quanto avvenuto di recente a Milano, dove cattolici e islamici si sono riuniti per leggere i versetti dei testi sacri trovati sottolineati e stretti nelle mani dei morti a Lampedusa, dei molti giovani che partiti pieni di speranze per il futuro hanno rivolto il loro ultimo pensiero a Dio. Evidentemente la sensibilità sul tema esiste. Non sono necessarie campagne di sensibilizzazione. Servono politiche nuove. Proprio a partire da Bruxelles. Nino D.B. e Manuela Podda Bruxelles, 7 novembre: l'arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, incontra il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy (foto SIR/EU) VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 8 www.pastoraleitalianabruxelles.com NELLA COMUNITA’ INFORMAZIONI UTILI FORMAZIONE GIOVANI CRESIME ADULTI Verso il MATRIMONIO Religioso Av. de Roodebeek 271 – 1030 Bxl Martedì ore 19.30-­‐21.30 e Domenica Lunedi 19h15 – 21h30 Rue Capitain Crespel 21 – 1050 Bxl Ottobre 14-­‐20 Novembre 11-­‐18 Gennaio 13 – 20 Febbraio 10 – 17 Maggio 05 – 12 – 19 -­‐ 23 Domenica 25 maggio cresime a St. Boniface Commissione pastorale Italiana saint-­‐
Gilles SPISG. Rez Cure Sainte Alène av. Villas 47 Gennaio 07-­‐14-­‐21-­‐26 (15h00-­‐18h00)-­‐28 Oppure C.P.M.2 Sabato ore 15.00-­‐17.00 e Domenica Marzo 08-­‐15-­‐22-­‐29 Aprile domenica 6 (15h00-19h00 s. Boniface)
Di riserva x eccesso di iscrizioni C.P.M.3 Giovedi sera 19h30-­‐21h30 19h00 25/09, 1 6/10, 20/11, 15/01/2014, 19/02, 19/03, 30/04, 18/06 FORMAZIONE AVVENTO-­‐QUARESIMA Lunedi ore 19.15-­‐21.30 Av. des Villas 47 – 1060 Bxl Novembre 2013 26 Dicembre 2013 02-­‐09-­‐16 Marzo 2014 10-­‐17-­‐24-­‐31 Aprile 07 GIORNATA FORMAZIONE NAZIONALE 24/05/2014 CANTO e formazione animazione liturgica esperimento delle prove ogni sabato da non mancare 1° e 3° sabato del mese ore 18.00 Av. des Villas 47 -­‐ 1060 Bxl (Il 3 ° sabato inizio ore 16.30 per pulizia chiesa) Settembre 2013 -­‐21 Ottobre 05-­‐19 Novembre 02-­‐16 Dicembre 07 Gennaio 2014 -­‐18 Febbraio 01-­‐15 Marzo -­‐15 Aprile 05 Maggio 03-­‐17 GIUGNO 05-­‐12-­‐19-­‐26-­‐ 29 (11h00 – 15h30) GIOVANI COPPIE domenica del mese ore 11.00 – 15.00 4a
22.10.2013 24.11.2013 26.01.2014 23.02.2014 30.03.2014 25.05.2014 22.06.2014 S. Alène . av. V illas 51 S. Alène . av. V illas 51 S. Alène . av. V illas 51 S. Alène . av. V illas 51 S. Alène . av. V illas 51 S. Alène . av. Villas 51 s. Alène festa finale INCONTRI PER I BATTESIMI Av. de Roodebeek 271 – 1030 Bxl 2°Sabato 10.00-­‐1130 03/11/2013, 01/12/2013, 05/01/2014, 02/02 cand. 02/03, 06/04, 04/05/2014 Possibili battesimi comunitari 12 gennaio 2014 – Battesimo di Gesù 27 aprile a St.Gilles parvis plurilingue Incontro delle famiglie con bambini 0-­‐6 anni ore 12.30 – 15.30 av. de Roodebeek 271 – 1030 Schaerbeek Domenica 08/12/2013, domenica 2 feb-­‐
braio 2014 Candelora, domenica 9 mar-­‐
zo, domenica 4 maggio. VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 9 www.pastoraleitalianabruxelles.com MARINA, MARINA…UN BEL FILM
La vita dell'adolescente Rocco Granata, il cantante tornato attualmente agli onori della cronaca grazie al bel film "Marina" a lui dedicato, è simile a quella di molti figli di emigrati italiani. Suo padre Salvatore era un minatore originario di Figline Vegliaturo, un villaggio in provincia di Cosenza, che nel primo dopoguerra emigrò in Belgio per lavorare nella miniera di Waterschei, nel Limburgo fiammingo, por-­‐
tandosi dietro la famiglia con il figlio Rocco, nato nel 1938, dieci anni prima. Oltre ai pericoli della miniera (anche quella di Waterschei, come quella più triste-­‐
mente famosa di Marcinelle, ha dato il suo contributo di vittime, come le trenta uccise dallo scoppio del marzo 1929), la famiglia doveva affrontare i disagi della vita nelle baracche, l'ostilità dei locali, le difficoltà di una lingua, il fiammingo, così diversa dalla loro, un clima ben diverso da quello del sud, e mille altri disagi. Scavando carbone nelle profondità dei pozzi, in mezzo alla polvere che distrugge i polmoni, il padre auspicava una vita ben diversa per Rocco, anche se questi, come figlio di minatore, era destinato inelutta-­‐
bilmente a seguirne le orme, data l'impos-­‐
sibilità di trovare altre strade, in base anche ai rigidi protocolli burocratici che governa-­‐
vano la vita dei minatori italiani. Ma Rocco aveva altre ambizioni, e una pas-­‐
sione per la fisarmonica, ereditata dal pa-­‐
dre che suonava nelle feste del villaggio. Dopo i primi passi in un gruppo musicale da lui fondato, in cui suonava questo strumen-­‐
to, arrivò nel 1959 a un successo mondiale grazie alla sua canzone "Marina", un brano nato per caso. Non esiste in realtà la ragaz-­‐
za Marina, Rocco trasse l'ispirazione guar-­‐
dando un grande cartellone pubblicitario di una marca di sigarette di quel nome e cominciò a canticchiare le note di quello che poi diventerà un brano famosissimo. Incisa quasi casualmente sulla seconda facciata di un disco (sull'altra era incisa "Manuela"), il successo di "Marina" in tutto il mondo è stato folgorante. Il film "Marina" appena uscito è in realtà dedicato più al padre Salvatore che al figlio. Si vede la sua partenza dal paesino natale, e poi l'arrivo della famiglia nella VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 10 www.pastoraleitalianabruxelles.com misera baracca che lo ospita, e i primi contrasti col figlio che vuole seguire la sua vocazione musicale mentre il padre si preoccupa del futuro, per cui vorrebbe per lui un lavoro sicuro, magari nella stessa miniera. Su questo rifiuto del padre ad accettare quello che a lui sembra solo un passatempo e sui continui scontri fra i due è incentrato l'interesse del film, fino al successo finale e al riconoscimento, da parte del padre, della caparbia volontà del figlio di voler arrivare ad essere qualcu-­‐
no. E simbolicamente, alla fine del film, il padre esce in strada portando la radio che trasmette da un prestigioso teatro la canzone ormai nota in tutto il mondo, e a lui espressamente dedicata, per farla sentire ai vicini. Da non dimenticare anche il ruolo della madre Ida, che aiuta segretamente il figlio lavando la biancheria dei colleghi minatori del padre. Molto divertente al riguardo la scena in cui Ida, a pas-­‐
seggio per strada col marito, è salutata da tutti i minatori che incontra, suoi clienti, provocando la gelosia del marito che ignora l'origine di queste conoscenze. Ma, aldilà del filo conduttore di questo scontro padre/figlio, il film mette in risalto i momenti della vita di un emigrato in un ambiente ostile: il buio dei cunicoli in fon-­‐
do alla miniera, la tosse cronica causata dalla silicosi, il fango davanti alle baracche, il malcelato disprezzo degli abitanti del posto, l'arroganza dei gendarmi e dei diri-­‐
genti della miniera, la nostalgia per il paese lontano, e nello stesso tempo il rifiuto delle nuove generazioni (lo dice la sorella di Rocco) di tornare là, dove sarebbero di nuovo degli estranei come lo erano stati appena arrivati in Belgio. Anche la storia d'amore tra Rocco e la bionda fiamminga Helena è paradigmatica: l'opposizione del padre salumiere, la rivalità col ricco corteggiatore fiammingo, l'accusa ingiusta di stupro, tutto questo mostra realisticamente le difficoltà di chi voleva inserirsi in un contesto così diverso. Lo stesso Rocco, sulle cui memorie è basato il film, vi si è ritagliato una particina: è il venditore di fisarmoniche che aiuta il ragazzo a seguire la sua passione, nonostante il costo proibitivo di quello strumento di qualità. In sostanza un bel film, commovente ma non triste, ben diretto dal regista fiam-­‐
mingo Stijn Conincx, ottimamente interpretato soprattutto dal padre, l'attore Luigi Lo Cascio, da Matteo Simoni, nel ruolo di Rocco, e da Donatella Finocchiaro, nel ruolo di Ida, la madre che fa da mediatrice tra il marito e il figlio. Anche l'uso delle due lingue, il dialetto degli italiani e il fiammingo duro dei belgi, serve a dare una pennellata realistica al grande affresco della comunità italiana di allora. E per ana-­‐
logia vedendo il film il pensiero corre a un altro italiano di successo, la cui vita scor-­‐
re parallela a quella di Rocco: il cantante Salvatore Adamo, emigrato con la fami-­‐
glia da Comiso, in Sicilia, per lavorare nelle miniere del Borinage, nel sud francofo-­‐
no del Belgio. Stessa dura lotta per la sopravvivenza, stesse difficoltà, il tutto coro-­‐
nato poi da un successo, con cento milioni di dischi venduti, che dura ancora oggi. Gianluigi Comini VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 11 www.pastoraleitalianabruxelles.com GIOVANI: BASTA PIANGERE!
Aldo Cazzullo a Bruxelles invita le nuove generazioni a smettere di piangere Su invito dell’Associazione piemontesi in Belgio e con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura, si è tenuto il giorno 8 Novembre a Bruxelles l’incontro con l’editorialista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, per la presentazione del suo ultimo libro : “Basta Piangere!”. Originario di Alba e fieramente pie-­‐
montese, il giornalista ha fornito delu-­‐
cidazioni su alcuni passaggi chiave del suo libro lasciando alla voce di un atto-­‐
re professionista la lettura di alcune delle migliori ed evocative descrizioni in esso presenti. Facendo riferimento alla sua storia personale, che parte dalla fine degli anni sessanta, Cazzullo ripercorre quel-­‐
la della rapida trasformazione dei co-­‐
stumi italiani fino ai giorni nostri, ne rintraccia gli elementi di diversità e continuità ma soprattutto valorizza un confronto tra quanto di positivo c’era, e si è ora perdu-­‐
to, e quello che abbiamo oggi, in tutto il suo potenziale. Analisi pedagogica e socio-­‐
logica si rincorrono. Cazzullo ci regala immagini indimenticabili che riportano ognuno di noi indietro nel tempo costringendoci a fare i conti con quello che ab-­‐
biamo con superficialità sciupato, ma lancia soprattutto un invito alle nuove gene-­‐
razioni a confrontarsi con quei modi di fare per affrontare con un atteggiamento più forte e maturo le difficoltà del presente, senza cedere allo sconforto. Vale la pena riportare alcuni passi del libro per godere a pieno della bravura narra-­‐
tiva dell’autore: “Mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d’amore. Mio nonno fece la Grande Guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. L’altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?” Ma per Cazzullo quello che ci ha regalato la modernità è un potenziale altissimo: la rivoluzione tecnologica ci consente di accedere ad un sapere immediato e ad un divertimento virtuale senza precedenti; la possibilità di viaggiare con pochi soldi di entrare in contatto con nuove culture; i progressi della medicina di avere buone VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 12 www.pastoraleitalianabruxelles.com prospettive di vita. Quindi bando alle moine, Cazzullo chiede ai giovani di andare oltre le lamentele e le recriminazioni, rintracciando le alte possibilità presenti e ridisegnare la rotta del loro futuro. Il dibattito con il pubblico a chiusura dell’incontro ha fatto, però, emergere alcune dei limiti di quest’analisi che può trovare pieno accoglimento solo in un contesto pedagogico. Di fatto è innegabile un indebolimento delle nuove generazioni viziate dall’abbondanza che produce spreco e cresciute forse in contesti familiari o iper-­‐
protettivi o assenti. Riduttivo, però, è il pensare che questo nuovo orientamento possa avere dei risvolti anche a livello economico, con una conseguente ripresa dell’iniziativa personale con cui azzerare tante problematiche di ordine politico e sociale. Manuela Podda IL RISCHIO DI RESTARE SENZA
CULTURA
Intervista al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles La vicenda ha dell’incredibile ma molto spesso la realtà supera l’immaginazione. L’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, istituito nel 1932 per permettere ai connazio-­‐
nali emigrati di ritrovarsi e apprendere la lingua madre, rientra oggi nella nuova Dire-­‐
zione Generale del MAE “Sistema Paese” come strumento per la diplomazia culturale ed è quindi, inequivocabilmente, proiettato all’esterno a promuovere il nostro paese. Nel 2012 la direzione è passata alla Prof.ssa Federiga Bindi, il cui primo mandato scadrà a Marzo del 2014; donna di spiccate doti di leadership e manageriali, il nuovo direttore ha attuato una strategia di valorizzazione, diversificazione e razionalizzazione della gestione dell’Istituto, premiato da poco anche da “Gli Euros”(Associazione di giovani europei). Considerando quanto siano irrisorie le risorse restanti dalla dotazione finan-­‐
ziaria del MAE una volta evase le spese di gestione ordinaria, ci rendiamo conto che solo la creazione di un sistema innovativo di attività e corsi avrebbe potuto dare nuova linfa e risorse economiche all’Istituto per autofinanziarsi producendo introiti, e così è stato fatto. VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 13 www.pastoraleitalianabruxelles.com Qualche esempio La sede da impresentabile e sottoutilizzata è stata resa fruibile: la Sala Esposizioni da novembre 2012 è diventata una magnifica sala multifunzionale che ha permesso di aumentare notevolmente l’offerta culturale e didattica, svolgendovi ogni tipo di attivi-­‐
tà; in cucina, grazie alla generosità della ditta GICO di Treviso, si ha adesso una splendi-­‐
da attrezzatura professionale che permette di offrire rinfreschi a costo quasi zero; i costi per gli inviti spediti via posta sono stati risparmiati ricorrendo all’informatica; si è adottato un atteggiamento di apertura verso altre associazioni in modo da acquisire visibilità e pubblico da ambo le parti; l’offerta è stata diversificata spaziando dal cinema al teatro alla musica, fotografia e garantendo persino una ludoteca per bambini duran-­‐
te gli eventi, in modo da permettere alle famiglie di partecipare. Quello che è stato creato è uno spazio in cui la cultura è viva, accessibile, pulsante, genera energie e le diffonde all’esterno. Lo sforzo per ridurre le spese (azzerate nei casi di pubblicazioni, spese postali e stampa inviti) unito ad un incremento degli eventi triplicati, dovrebbe da solo far capire che il progetto andrebbe promosso, valorizzato e sostenuto. Scongiurata per il momento l’ipotesi di chiusura, resta invece quella di un’eutanasia dell’Istituto alla scadenza del mandato della prof.ssa Bindi. Sebbene lei stessa abbia intuito che gli ostacoli finora posti non siano altro che il frutto di uno sguardo ad inopportuni tagli lineari, tanto di moda oggigiorno nel nostro Paese, possiamo immaginare la sua inquietudine in questi momenti. Ma c’è molto di più Da un’intervista che ci è stata gentilmente rilasciata è emerso uno scenario decisamen-­‐
te più complesso. Dice la prof.ssa Bindi: «Il MAE ha rilevato la presenza di spazi sottou-­‐
tilizzati negli immobili demaniali in città; pertanto il Consolato verrebbe spostato in Rue Claus, mentre rue de Livourne verrebbe messa in vendita. Vendere sarebbe una non-­‐
soluzione, esempio eccellente di taglio inutile: l’IIC perderebbe le facilities che attual-­‐
mente ha – aule per le lezioni, teatro, sala esposizione, biblioteca, cucina professionale – conditio sine qua non per svolgere sia gli eventi che i corsi di lingua e cultura italiana. Allo stato non è dato di sapere dove verrebbe spostato – ipotizzo che andrebbe anch’esso in Rue Claus, dove potrebbe solo organizzare qualche episodico evento (del resto mi è stato chiaramente detto che sarebbe meglio che facessi solo 3 “grandi” even-­‐
ti l’anno), mentre i corsi di lingua finirebbero per essere drasticamente ridotti, quando non addirittura soppressi». Lo scenario che potrebbe profilarsi a seguito di un simile vuoto nel panorama culturale della città ha contorni incerti e la prof.ssa non ha intenzione di temporeggiare ulte-­‐
riormente: «In questo anno e mezzo, l’Istituto ha svolto un’attività qualitativamente e quantitativamente senza precedenti. Stiamo attuando una massiccia opera di moder-­‐
VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 14 www.pastoraleitalianabruxelles.com nizzazione, sia delle infrastrutture che delle procedure (non solo nel campo della comu-­‐
nicazione!). Ho ripreso e sto portando avanti una rilevante opera di risanamento e rego-­‐
larizzazione, in parte già avviata nel 2008-­‐2009 dall’allora direttore dott. Giuseppe Manica. Per tutti questi motivi, ho chiesto un appuntamento con il Ministro Emma Bo-­‐
nino. Spero che – compatibilmente con i suoi numerosi impegni -­‐ possa trovare il tempo di vedermi. Conoscendo la sua storia personale – tutta dedicata alla promozione del diritto, della giustizia, dell’Europa e della leadership femminile -­‐ sono fiduciosa che – una volta esaminata la situazione e le carte presenti e passate -­‐ sosterrà con forza l’azione dell’Istituto. Questo governo è il governo più europeista che l’Italia abbia mai avuto da lunghissimo tempo. Non posso pensare che proprio questo governo, alle porte del Semestre di Presi-­‐
denza UE, voglia penalizzare in alcun modo l’IIC di Bruxelles, nel momento in cui esso sta lavorando così bene. Grazie all’immediato e massiccio sostegno mostrato della comunità, che si è scatenata non appena un blog cittadino ha fatto girare la notizia di possibile chiusura dell’Istituto, il Ministero ha dovuto smentire. Speriamo che questo sostegno per le nostre attività porti adesso ad un ripensamento anche dell’idea di vendere Rue de Livourne e alla for-­‐
mulazione di idee alternative per la valorizzazione del patrimonio immobiliare di pro-­‐
prietà dello Stato a Bruxelles, che permetta all’IIC di continuare a prosperare nella sua sede storica. Io stessa ho ripetutamente quanto inutilmente chiesto di poter disporre degli spazi sottoutilizzati per aumentare il numero dei corsi di lingua e cultura italiana, che oggi hanno raggiunto il limite di saturazione fisica e che creano profitto, finanzian-­‐
do quindi le altre attività dell’IIC, come il rapporto che abbiamo pubblicato chiaramente dimostra. Per il resto degli spazi lasciati dal Consolato, si potrebbe invece pensare o di istituire una “Casa Italia” (c’era l’interessamento da parte di alcuni enti italiani), oppure di finalmente creare le scuole materna ed elementare italiane di cui da tanto tempo si parla. Il successo delle attività per bambini create dall’IIC – così come di altre realtà private in città -­‐ dimostrano che la richiesta in tal senso c’è ed è forte. Italiani si diventa, non basta nascere tali». Ci auguriamo che buone notizie arrivino presto a rassicurarci e che non si debba assi-­‐
stere all’ennesimo sacrificio della cultura in nome di tagli indifferenziati senza prospet-­‐
tive per il futuro. Manuela Podda VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 15 www.pastoraleitalianabruxelles.com COMUNITÀ ITALIANA DI SCHAERBEEK
Il servizio pastorale ai battezzati cristiani è in continua mutazione, non certo per fre-­‐
nesia di qualcuno, ma per meglio rispondere ai bisogni spirituali e religiosi delle per-­‐
sone utilizzando mezzi e persone disponibili. Così avviene anche per le nostre cinque comunità cristiane italiane che vivono a Bruxelles. Non siamo più un mondo separato ma stiamo percorrendo differenti cammini dove ci si intreccia e si impara a condivide-­‐
re con altre comunità locali o di altra origine linguistica e culturale, la stessa fede in Gesù Cristo. Per la comunità di Schaerbeek è arrivato il momento di un grande “sal-­‐
to”: si abbandona la cappella interna a quella che un tempo era la scuola parrocchiale S. Marie in rue Philomène, che fu luogo di ritrovo e di celebrazione per oltre 40 anni, per unirsi ad altri credenti abitando la chiesa monumentale di Sainte-­‐Marie. E’ un po’ un ritorno alle origini, perché proprio da questa chiesa iniziò nel 1971 la comunità italiana di Schaerbeek. Domenica 17 novembre partecipava all’Eucarestia delle 9.30 anche il Doyen Luc Roussel. Le sue parole ci hanno aiutato a non aver paura del futuro. Riportiamo alcuni stralci del suo pensiero: “Di fronte ai cambiamenti che si preparano nel nostro deca-­‐
nato, vi incoraggio ad aver fiducia. Sappiamo bene che i nostri quartieri di San Josse-­‐
ten-­‐Noode e di Schaerbeek hanno cambiato fisonomia negli ultimi decenni. Le vec-­‐
chie case hanno lasciato il posto alle grandi torri occupate degli uffici e dagli alberghi. Anche la popolazione è cambiata. Le famiglie belghe hanno lasciato il posto, prima, VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 16 www.pastoraleitalianabruxelles.com agli immigrati italiani e spagnoli poi ai turchi e ai marocchini ed ora ad altri immigrati di varie origine dell’Europa centrale e dall’Africa. Questo cambiamento è andato avanti di pari passo con un profondo cambiamento culturale e ambientale: sem-­‐
pre più secolarizzato anche se fioriscono nuove chiese di riferimento evangelico -­‐ protestante. Il posto della Chiesa cattolica si è trasformato in modo considerevole. In questo contesto, i cattolici sono sem-­‐
pre meno numerosi e sempre più anziani e non possono più assumere ruoli e compiti di una volta. Anche per queste ragione la nostra Chiesa in Bruxelles è giunta a formare le Unità Pastorali. Secondo il tradizione ed il diritto canonico, la parrocchia deve offrire quanto è necessario alla vita cristiana: annuncio e catechesi, pre-­‐
ghiera e liturgia, servizio e solidarietà, gestione dei beni materiali e finanze, gestione pastorale. Purtroppo si constata che queste funzioni sorpassano sempre più le forze di molte parrocchie di antica data, ma constatiamo nello stesso tempo che unendosi si riesce ad esercitare meglio il servizio al vangelo. Una Unità Pastorale è molto più di alcune collaborazioni occasionali e puntuali. È una vera e propria unità e comunione. Un legame per una collaborazione duratura e strutturale. E’ indispensabile per la vitalità stessa della Chiesa nei nostri quartieri. Non è un aggiustamento momentaneo per i “tempi di crisi”, ma diventa una prospet-­‐
tiva che ci apre al futuro. Per questo,l’equipe dell’unità pastorale ha proposto che le forze della Comunità ita-­‐
liane e dell’assemblea di Sainte-­‐Marie si mettano insieme. L’esperienza di un anno di celebrazioni mensili bilingue fra le due comunità è stata positiva. Entrambe le comu-­‐
nità sono piccole ma insieme, possiamo mantenere vivace la Chiesa di Sainte-­‐Marie che resta sempre un edificio simbolico e significativo per la nostra città, e non la si può certo abbandonare. Allo stesso tempo non si può e non si vuole lasciar morire la presenza italiana nei nostri quartieri. La proposta che si vuol realizzare è quella di articolare sempre meglio le culture e i modi di celebrare per favorire un insieme più dinamico sempre più pre-­‐
sente sul nostro territorio. Da quando si sono proposte e decise queste iniziative, si è appreso ugualmente che il missionario Domenico Locatelli sarà richiamato in Italia la prossima estate,. Ce ne dispiace sinceramente, ma faremo tutto il necessario perché un altro prete italiano possa venire a Bruxelles dove i bisogni sono grandi. Così, anche se si chiude la cappella di Rue Philomène dove la comunità italiana ha celebrato per quarant’anni, io penso che una presenza vivace e dinamica potrà co-­‐
VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 17 www.pastoraleitalianabruxelles.com munque essere assicurata grazie a voi. Dietrich Bonhoeffer proprio prima di essere giustiziato dai Nazisti nel 1944 scriveva:” Che Dio vi doni ogni giorno la fede che man-­‐
tiene forti nel mondo, che questa fede nella vita vi aiuti a amare questa terra nono-­‐
stante tutte le sofferenze, che vi aiuti a restare fedeli a Dio. Temo che i cristiani che tentano di avere solo un piede sulla terra, rischiano pure di averne uno solo anche in cielo”. La comunità italiana di Schaerbeek e Saint-­‐Josse dal 1 dicembre 2013 ritornerà a celebrare nell’eglise royale Sainte-­‐Marie. Le attività pastorali troveranno accoglien-­‐
za nei locali dell’Unità pastorale “les coteaux”, la cui segreteria si trova in Rue L. Ber-­‐
trand 37 vicino alla chiesa di Saint-­‐Servais tel. 022161005 [email protected] Permanenza: Mardi, Mercredi, 10h à 12h00 Mardi après-­‐midi 15h à 17h http://up.catho-­‐bruxelles.be/lescoteaux/pages/06alhome.html Foto: L’equipe pastorale dell’UP “les Coteaux”in sessione di studio Gita a Aachen sabato 19 ottobre 2013 VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 18 www.pastoraleitalianabruxelles.com COMUNITÀ ITALIANA DEL FOYER
Giovedì 31 ottobre: nel tardo pomeriggio movimento di macchine e di persone fuori del Foyer Cattolico europeo di rue Cornet. Un gruppo di ragazzi in età com-­‐
presa tra i 12 e i 22 anni, accompagnati da tre educatori sono in partenza per l’aeroporto nazionale per raggiungere Frascati dopo saranno impegnati per tre giorni in un Convegno organizzato dal Movimento Eucaristico Giovanile animato dalla comunità dei Gesuiti che li impegnerà nella riflessione sulla tematica della ”missione e vocazione”. Un altro gruppo di una dozzina ci raggiungerà nel luogo del Convegno provenendo da diversi posti d’Italia dove già erano per qualche gior-­‐
no approfittando delle vacanze dei Santi. Quando il gruppo si è compattato verso sera, durante la festa d’inizio Convegno, si contavano 27 ragazzi e giovani con 3 educatori! I tre giorni di permanenza sono passati velocissimi anche perché l’orario degli in-­‐
contri e dei vari momenti di ritrovo, di riflessione, di celebrazione era a ritmo so-­‐
stenuto e nonostante le giornate impegnative alla sera non si era annoiati e affati-­‐
cati ma contenti. I circa 900 ragazzi-­‐giovani partecipanti sono stati divisi in quattro fasce di età e per 3 giorni, partendo da riflessioni fatte da un animatore, che prendevano spunto da un brano di vangelo, seguite da momenti di “deserto” che impegnavano nella VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 19 www.pastoraleitalianabruxelles.com riflessione personale e di condivisione di gruppo che permettevano lo scambio arricchente che ognuno porta con la propria esperienza nella vita concreta. I Momenti in cui ci si ritrovava tutti insieme in assemblea erano: *la giornata dedicata alla Riconciliazione, sempre per fasce d’età, che ha toccato profondamente i partecipanti confrontati con i propri limiti ma anche con la gioia di sapersi amati da Qualcuno. La celebrazione per i giovani si è prolungata fino all’una del mattino! *le sere d’inizio e di fine: dove c’è la gioia di essere insieme tra persone che condi-­‐
videvano lo stesso cammino. Una sera erano presenti anche alcune famiglie che avevano fatto questo cammino di formazione nella loro giovinezza e così esplode-­‐
va nel canto ritmato e mimato degli inni degli anni precedenti e nell’entusiasmo giovanile in un ambiente di musica *le celebrazioni eucaristiche seguite con attenzione e gioia come momento in cui le riflessioni della giornata trovavano il punto di partenza e il punto di arrivo *il momento dei pasti vissuti insieme ed è d’obbligo fare i complimenti alla cucina capace di fornire sul luogo pasti caldi per 900 giovani affamati. Un momento non solo per ricuperare energie ma pure come mezzo di incontro con amici vecchi e nuovi provenienti da ogni parte d’Italia… compresi noi “stranieri del Belgio”! Il saluto dei convegnisti è avvenuto dopo il pranzo della domenica 3 novembre : era difficile staccarsi da amici con cui si era vissuta una esperienza forte anche se breve… ma dopo la Trasfigurazione comincia la vita di tutti i giorni con una certez-­‐
za in più! Si è ripartiti portando nel cuore la certezza che Qualcuno ha posto la sua fiducia in noi e che la nostra risposta è importante; così diceva l’inno del Convegno che i ragazzi hanno contato e mimato con entusiasmo durante ,le tre giornate: ”Decisi di andare fidandomi di una parola che spinge più in là. Dentro ai miei giorni ritorno ai miei sogni, che mi hanno portato fin qua. E l’impossibile che vedo in me, diventa possibile in Te, dovunque vada, mi basta il tuo sguardo, mi basta sapere che tu hai scelto me...” don Battista B. AUGURI: per potervi meravigliare come i pastori per il NATALE di Gesù Cristo! Per ritrovare serenità e fiducia nel 2014 per una crisi che proviamo a superare creando legalità e condivi-­‐
dendo solidarietà con chi non ce la fa. VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 20 www.pastoraleitalianabruxelles.com QUI RADIO ALMA:
UN VIAGGIO DAVVERO SPECIALE
Ogni lunedì sera dalle 21.00 alle 22.00, su Radio Alma, 101.9FM oppure in podcast su radioalma.eu/icoloridellanima, Rossella, Tiziana e Leandro (ma anche con tan-­‐
tissimi altri volontari) conducono la rubrica radio “I colori dell’anima”.
Un contenitore mediatico, questo, che va oltre la frenetica quotidianità e parla di quello che ci fa riflettere… sulla nostra vita, i rapporti con chi ci sta vicino oppure più lontano, il mondo in cui viviamo. “I colori dell’anima” parla di quello che ci scoraggia, ma anche di quello che ci fa gioire. Parla di ingiustizia e di solidarietà. Parla di ostaco-­‐
li, ma soprattutto di come poterli superare insieme, percorrendo la scala dei colori da puntata a punta-­‐
ta, da quello più scuro a quello più chiaro. L’obbiettivo e’ di approfondire e dialo-­‐
gare su temi di attualità: povertà, mobilità, esclusione sociale, clima, ambiente, economia, comunicazione, scuola, giustizia, diritti dell’uomo, nord-­‐sud, ecc. Durante la trasmissione del 7 ottobre, i nostri conduttori hanno deciso di portarci a Lourdes, attraverso le esperienze dirette dei volontari intervistati. Abbiamo così conosciuto Gianpaolo, peraltro già collaboratore del programma, che ci ha raccontato come questo viaggio, nato in un certo senso per curiosità , sia poi divenuto una esperienza indimenticabile, fonte di forti riflessioni sul significato e sul valore della Vita. Ci ha narrato la storia della Associazione Cattolica che orga-­‐
nizza il viaggio-­‐pellegrinaggio, l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Am-­‐
malati a Lourdes e Santuari Internazionali), nata come associazione benefica nobi-­‐
liare, ma trasformatasi negli anni in un grande Luogo di volontariato. Il celeberrimo TRENO BIANCO lo dobbiamo proprio all’Unitalsi e ai migliaia di vo-­‐
lontari come Gianpaolo e Marzia, l’altro ospite in studio, che rendono possibile il Viaggio verso Lourdes di tanti pellegrini e malati. VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 21 www.pastoraleitalianabruxelles.com Dalle parole di Marzia, però, si evince anche che questi volontari, non danno solo ausilio morale e materiale ai tanti anziani, malati e pellegrini che si recano in Fran-­‐
cia presso il Santuario della Madonna, ma ricevono affetto, quiete e pace interiore. Un viaggio che cementifica le amicizie e rende ogni ricordo vivido e indimenticabi-­‐
le. Per Marzia, poi, è stata un’esperienza che le ha cambiato la vita: proprio duran-­‐
te uno di questi viaggi ha conosciuto il suo futuro marito! Questo arricchimento interiore riecheggia forte anche nel vissuto di un’altra ospite, Cecilia, che dopo la scoperta di una malattia decise, nel 2009, di partire alla volta di Lourdes, spinta dal bisogno di ringraziare. Una volta arrivata nella cittadina ai piedi dei Pirenei, comin-­‐
ciò a respirare un’aria diversa, nuova: era giunta in un posto dove c’era vera fratel-­‐
lanza e solidarietà umana; un posto dove magari si potevano non trovare le rispo-­‐
ste ma si poteva trovare la serenità per affrontare le domande. Come declama una parte del motto dell’Unitalsi: ‘’Mai nessuno torna a casa uguale a prima di partire’’. Nino De Benedittis Celebrazioni domenicali e festive delle messe in lingua italiana Comune DECANATO Sud St.-­‐Gilles Ixelles Orario Chiesa Indirizzo Trasporti pubblici Ore 11.00 Ore 18.00 Sainte Alène 0486987255 Av. des villas 51 1060 St. Gilles Prémétro 3/4/51 fermata Horta S. Boniface 0473686158 Rue de la Paix 41 1050 Ixelles Ore 9.30 Place de la Reine 1030 Schaerbeek Metro 2 Fermata porte de Na-­‐
mur Tram 92/94 fermata S. Marie Pl. Vaillance 1070 Anderlecht Metro 1B fermata Saint Guidon DECANATO Ovest Anderlecht Ore 16.30 E. Royale Ste-­‐Marie 0474027247 S. Guidon 023470446 Woluwe S.P. Foyer Cath Eu Ore 11.00 S. Francesco 022303938 Rue Père Damien 31 1150 Woluwe-­‐St-­‐
Pierre Metro 1B fermata Montgomery Foyer Catholique Sabato 18.00 Ch. S. Benoît 02 2335310 Rue du Cornet 51 1040 Etterbeek Metro 1 fermata Schuman DECANATO Nord-­‐Est Schaerbeek EQUIPE DELLA PASTORALE ITALIANA A BRUXELLES Don DOMENICO LOCATELLI Av. de Roodebeek 271-­‐1030 Bruxelles 02/5027007 gsm. 0474027247 [email protected] -­‐ Suor ANGELA BARDARO -­‐ Suor Ignazia Marconetti -­‐ Av. Brugmann 115, 1190 Bxl – 02 347.04.46 [email protected] -­‐ P. ROBERT GODDING -­‐ Rue de la Paix 21a, 1050 Bxl [email protected] gsm. Comunità 0473686158 -­‐ Suor OLIMPIA FABIANO 0477298861 -­‐ Foyer Euro-­‐
peo: Rue du Cornet, 51 Bxl – 02 233.53.10 Don GIAN BATTISTA BETTONI -­‐ Rue C. Crespel 23, 1050 Bxl 02/5116040 gsm. 0475.480.433 [email protected] FESTA di CARNEVALE Sabato 1 MARZO 2014 Iscriversi allo 025385083 GSM. 0476712760 [email protected] VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 22 www.pastoraleitalianabruxelles.com AVETE DETTO CATECHISMO?
Nella comunità italiana del Foyer Catholique Européen vi è una grossa attività di catechesi. Certamente la direzione è che questo sforzo non sia volto solo alle tappe dei sacramenti, ma diventi un percorso che aiuti i ragazzi a scoprire e entrare in dialogo di fede con quel Cristo che noi riconosciamo nostro Dio e Salvatore e ques-­‐
to non solo con una scelta personale ma inseriti dentro una comunità cristiana. Il percorso è quello che noi conosciamo dalla nostra tradizione di chiesa che è in Italia dentro il quale si accoglie l’aiuto pedagogico del metodo catechistico del MEG. Si cammina per due anni, dagli 8 ai 10 anni (terza e quarta elementare), per prepa-­‐
rarsi al momento nel quale si incontra Gesù nel gesto di amore dell’ultima Cena. Vi sono momenti d’incontro mensili negli anni dopo la “prima comunione”. I ragaz-­‐
zi si ritrovano per mangiare qualcosa insieme e proseguire poi con un’ora e mezzo di riflessione e attività sostenuti dai giovani più grandi che frequentano il gruppo post-­‐cresima. Ai 14 anni, prima e seconda superiore, viene riproposto un cammino di due anni che porterà al momento della Cresima. Anche la Cresima però non è la conclusione: si propone di continuare il cammino con un gruppo post-­‐cresima e la proposta è vissuta con entusiasmo da più di venti giovani. Continuazione di questo potrebbe essere visto anche il gruppo dei “giovani adulti “ che, già nel mondo del lavoro, si incontrano ogni 15 giorni per una messa “allunga-­‐
VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 23 www.pastoraleitalianabruxelles.com ta” e un momento di incontro che tende ad esser un vero momento di incontro e scambio per un cammino cristiano. Guardando la nostra situazione oggi, possia-­‐
mo ringraziare il cielo non solo perché i gruppi di preparazione ai sacramenti sono numerosi, specie per la Prima Comunione, ma anche perché sono molti i parteci-­‐
panti , e devo dire alquanto entusiasti, e questo vale anche per i ragazzi e i giovani che frequentano sia il post-­‐comunione che il post-­‐cresima. Tanta è ancora la strada da percorrere perché si passi “da una catechesi per i sa-­‐
cramenti a una catechesi di maturazione di fede non solo personale ma in una co-­‐
munità”… ma il cammino è intrapreso! Per informazioni: don Battista tel. 025116040 gsm. 0475480433 F E D E I E R I E O G G I
Un approccio diverso alla propria fede cristiana vissuta in un ambiente “altro”: novità, sfide, rimpianti, sorprese, e quindi cosa resta, come ci si muove, prospettive? Per i circa quattromila abitanti del mio paese io sono “la nipote di”, “la figlia di”, e non potrei essere nient’altro che ciò che natu-­‐
ralmente ci si aspetta da me. Quando abiti in una piccola realtà, dove ti conoscono e ti hanno tutti visto crescere tutti, sei ai loro occhi esattamente ciò che vedono e che devi essere. E cresci imparando a fare e a com-­‐
portarti di conseguenza, senza chiederti per-­‐
ché, per esempio, presti il tuo servizio alla comunità, perché spendi i tuoi sabato pome-­‐
riggio a educare i ragazzi, le tue domeniche ad animare la Messa di paese, buona parte delle tue serate libere dallo studio per prepa-­‐
rare incontri di formazione per te e per altri o per gestirne gli aspetti organizzativi, e soprattutto senza porti mai davvero la domanda fondamentale: io in cosa Credo, con la c maiuscola? Cos’è per me questo Dio nel cui nome impiego e investo le mie ener-­‐
gie? Poi arriva il momento in cui per studio, lavoro, o curiosità hai la possibilità di “cambiare aria”: un anno in un altro Paese, quello che hai sempre sognato. Ti rendi conto poco a poco che significa anche dover fare in conti con te stesso, dar retta a quella voce che hai dentro e che ti sei sempre ostinato a ignorare: devi decidere cosa vuoi rappresentare per le nuove persone che incontri, quali sono i tuoi principi e non lasciare che la nuova realtà ti inghiottisca prima che tu abbia avuto la possibilità di VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 24 www.pastoraleitalianabruxelles.com adattarla intorno a te. Puoi abbandonare la nave perché “in fondo chi me lo fa fare” o continuare a investire tutto e più perché “a pensarci bene, almeno una parte di me ci ha sempre creduto, altrimenti non sarei qui”. Cambiano gli spazi che ti circondano, nuova casa, nuova Chiesa e soprattutto nuova comunità, tutto ha diversi colori, le persone con cui collabori hanno nuovi volti, nuove storie da raccontare, la scansione delle attività riempie la tua agenda in maniera differente. Il tempo libero all’improvviso può sembrare una minaccia, quello per pensare e stare con se stessi aumenta in maniera esponenziale, senti la mancanza dei tuoi mille impegni, dei ra-­‐
gazzini del gruppo ACR, dei giovani con cui hai condiviso tanto, del gruppo famiglie, dei parroci che ti hanno aiutato a crescere e che rappresentano comunque un grande punto di riferimento, del coro e della maestra di canto che con pazienza ti ha insegna-­‐
to tutto ciò che ha potuto, delle riunioni di preparazione che terminano sempre con due risate, di mamma, papà e i miei fratelli che alla Domenica ci si alza ancora e si fa colazione tutti assieme per partecipare alla Messa, degli anziani che riempiono e animano il centro parrocchiale nelle Domeniche d’inverno per giocare a carte, con una buona parola per tutti… Senti che quel qualcosa che ti dava la forza da dentro ma che non avevi mai avuto il coraggio di chiamare per nome sta tentando ti tornare in superficie. Sei una cometa in esplosione: ogni piccolo tassello, che nel tempo ti ha formato come sei oggi, ti chiede a gran voce di non aver paura di mostrare il grande risultato che sei, il valore che gli altri rappresentano per te, le persone che hai visto crescendo e quelle che incontrerai, le grandi soddisfazioni che custodisci con orgoglio nelle tue tasche, quelle ancora più grandi che la nuova – grande -­‐ realtà ti sta offren-­‐
do, ma anche le sconfitte che ti hanno demoralizzato, perché potranno capitare an-­‐
cora e dovrai affrontarle. Quel bagaglio di conoscenze e esperienze che volevi lasciare a casa per ricominciare da zero, si sta invece rivelando di un’utilità fondamentale per dare inizio alla nuova esperienza, e quel Dio che non sapevi neanche chiamare per nome per paura di crederci per davvero, sta tenendo la mano sulla tua spalla e sta portando con te la tua grande valigia per fartene sentire meno il peso, proprio come farebbe un grande papà. APPUNTAMENTI IN COMUNITA’ Claudia S. Lunedi 25/11 Formazione 1° FORMAZIONE del TEMPO DI AVVENTO R. C. Crespel 23 19.15 DICEMBRE 2013 Domenica 1 a
1 domenica di AVVENTO anno A SS. Messe nelle comunità come da orario La comunità italiana di Schaerbeek da questa domenica messa (bilingue) nella chiesa royale Sainte-­‐Marie ore 9.30 Famiglie giovani incontro con i loro figli: Diivn sauveur cappella e Sala Quo Vadis 10.00 – 15.00 (av. roodebeek 271 Lunedi 2 BATTESIMO DEI FIGLI: Incontro con i genitori av. roodebeek 271 Formazione 2° FORMAZIONE del TEMPO DI AVVENTO R. C. Crespel 23 VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 15-­‐17.00 19.15 25 www.pastoraleitalianabruxelles.com Sabato 7 Canto Domenica 8 Lunedi 9 Domenica 15 Eucaristia Eucaristia IMMACOLATA CONCEZIONE anno A SS. messe nelle comunità come da orario 3° FORMAZIONE del TEMPO DI AVVENTO R. C. Crespel 23 Incontro Diaconie St. Gilles ROM: chi sono? Av. villas 47 Lunedi 16 Sabato 21 Domenica 22 Formazione canto SS. messe nelle comunità come da orario 4° FORMAZIONE del TEMPO DI AVVENTO R. C. Crespel 23 Martedi 24 Mercoledi 25 Domenica 29 Eucaristia Eucaristia SS. messe nelle comunità come da orario MESSA DI MEZZANOTTE Ixelles st. Boniface Messa di mezzanotte IT/ES rue du Cornet NATALE DEL SIGNORE SS. messe nelle comunità come da orario SANTA FAMIGLIA SS. messe nelle comunità come da orario Formazione Eucaristia Gruppo animazione liturgica – corale av. villas 47 – S.te Alène 3a domenica di AVVENTO anno A Gruppo animazione liturgica – corale av. villas 47 – S.te Alène a
4 domenica di AVVENTO anno A 18.00 19.15 19.30 19.15 18.00 0.00 0.00 GENNAIO 2014 Solennità di maria S.S. Madre di Dio – Giornata della Pace Eucaristia FESTA Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Sala “Edelweiss”, rue Mercelis 34 – Ixelles Messa dell’Epifania e arrivo della BEFANA PER I PICCOLI 17.00 Martedi 7 Sabato 11 Domenica 12 Lunedi 13 Martedi 14 Mercoledi 15 Venerdi 17 Domenica 19 Lunedi 20 Martedi 21 Sabato 25 Domenica 26 Martedi 28 Formazione Canto Eucaristia 1° Incontro fidanzati av. Roodebeek 271 Gruppo animazione liturgica – corale av. Villas 47 – S.te Alène BATTESIMO DI GESÙ Battesimi comunitari Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario 19.30 18.00 Formazione Formazione giovani-­‐adulti rue C. Crespel 23 19.30 Formazione 2° Incontro fidanzati av. Roodebeek 271 19.30 19.30 Sabato 1 Domenica 2 canto Eucaristia Mercoledi 1 Domenica 5 EPIFANIA DEL SIGNORE Incontro Commissione pastorale italiana St. Gilles Ecumenismo: Inizio della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani a
II DOMENICA PER ANNUM anno A Eucaristia Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Formazione Formazione Formazione giovani-­‐adulti rue C. Crespel 23 3° Incontro fidanzati Av. Roodebeek 271 19.30 19.30 Canto Gruppo animazione liturgica – corale av. Villas 47 – S.te Alène 18.00 Eucaristia Coppie Formazione III DOMENICA PER ANNUM anno A Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Presentazione fidanzati e Incontro Giovani coppie 4° Incontro fidanzati Av. Roodebeek 271 11.00 19.30 FEBBRAIO 2014 Gruppo animazione liturgica – corale av. Villas 47 – S.te Alène 18.00 a
a
IV DOMENICA PER ANNUM anno A Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 26 Domenica 9 Lunedi 10 Sabato 15 Domenica 16 Lunedi 17 Mercoledi 19 Domenica 23 www.pastoraleitalianabruxelles.com CANDELORA festa dei battezzati. Chiesa Sainte-­‐Alène 15.00 a
V DOMENICA PER ANNUM anno A Eucaristia Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Formazione Formazione giovani-­‐adulti rue C. Crespel 23 19.30 Gruppo animazione liturgica – corale av. Villas 47 – S.te Alène 18.00 canto a
VI DOMENICA PER ANNUM anno A Eucaristia Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Formazione Formazione giovani-­‐adulti rue C. Crespel 23 19.30 19.30 Incontro Commissione pastorale italiana St. Gilles a
VII DOMENICA PER ANNUM anno A Eucaristia Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario 11.00 Cèlébration bilingue avec les couples “Redire otre OUI” Ste-­‐Alène MARZO 2014 SABATO 1 Domenica 2 Mercoledi 13 Festa Sabato 8 Domenica 9 Lunedi 10 Formazione FESTA DI CARNEVALE (crypte av. des Villas 49) a
VIII DOMENICA PER ANNUM anno A Eucaristia Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario DIGIUNO MERCOLEDI DELLE CENERI INIZIO DI QUARESIMA Celebrazioni nelle unità pastorali VITA NOSTRA N.1° anno XIX di VITA NOSTRA bollettino delle comunità italiane canto Eucaristia Formazione INIZIO 2 CPM 1° Incontro fidanzati av. Roodebeek 271 Gruppo animazione liturgica – corale av. Villas 47 – S.te Alène a I DOMENICA DI QUARESIMA anno A Celebrazioni SS. messe nelle comunità come da orario Formazione giovani-­‐adulti rue C. Crespel 23 15.00-­‐17.00 18.00 19.30 AVVENTO: in cerca di PACE
Quattro lunedì sera per un insegnamento che sarà dato nella sala dei carmelitani in rue C. Crespel 25 – 1050 Ixelles dalle 19.30 alle 21.30 Le 25 novembre : (Domenico Locatelli) Mt. 5,5.9 9
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Le 2 décembre : (Battista Bettoni) Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Jn.14,27 Le 9 décembre : (Domenico Locatelli) Lc. 10,6 In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Le 16 décembre : (P. Angelo Vertua) Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: "Regna il tuo Dio". Is. 52,7 VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 27 www.pastoraleitalianabruxelles.com 1 ANZIANO SU 5 VIVE NELLA POVERTÀ LA VECCHIAIA INTERESSA TUTTI! SIA CHE SI È GIÀ ANZIANI, SIA CHE LO SAREMO UN GIORNO E QUINDI È BENE PREPARARSI, SIA PERCHÉ QUALCUNO DELLA NOSTRA FAMIGLIA LO È. FATTO STA CHE GLI ANZIANI AUMENTANO SEMPRE DI PIÙ! CON LA VECCHIAIA AUMENTANO LE DIFFICOLTÀ A SECONDA DEI MOMENTI DI DEGRADO: -­‐ LA SALUTE FISICA DIVENTA FRAGILE; PERDITA DI MEMORIA, AUMENTO DEI MEDICINALI. -­‐ L’ALLOGGIO, SPESSO DEVE ESSERE ADATTATO ALLE NUOVE ESIGENZE: SCALE, MOBILITÀ RIDOTTA, ELEMENTI SANITARI DA ADATTARE, A VOLTE C’È BISOGNO DI UN TRASLOCO O ENTRARE IN UNA CASA DI RIPOSO. -­‐ LA RETE SOCIALE DEI COETANEI, DEI FAMILIARI SI ASSOTTIGLIA PERCHÉ MOLTI MUOIONO E IL RISCHIO DI ISO-­‐
LAMENTO SOCIALE CRESCE E COSÌ CI SI CAMPAGNA
AVVENTO 2013
SENTE MINACCIATI NELLA PROPRIA AUTONOMIA, NELLA LIBERTÀ DELLA PROPRIE DECISIONI, NELLA PROPRIA DIGNITÀ. QUANDO SI VIVE CON POCHI MEZZI ECONOMICI, LE DIFFICOLTÀ CRESCONO E SI VIVE NELLA POVERTÀ. UN ANZIANO SU 5 VIVE CON MENO DI 1000 EURO AL MESE. CAMBIARE LO SGUARDO E L’APPROCCIO PER GUA-­‐
DAGNARCI TUTTI. VELOCITÀ, PRODUTTIVITÀ, DINAMISMO, DIVERTIMENTO, IPERATTIVISMO, APPARENZA, SONO I RIFERIMENTI DI OGGI CHE SONO BEN LONTANI DA QUANTO VIVONO LE PERSONE ANZIANE CHE SI SENTONO FUORI GIOCO E SPESSO SONO CONSIDERATI UN PESO UMANO ED ECONOMICO. E SE PROVASSIMO AD APPREZZARE I LORO VALORI? LENTEZZA, CALMA, ASCOLTO, ESPERIENZA E SAGGEZZA, TRASMISSIONE, VOLONTARIATO. CARI ANZIANI ITALIANI DI SCHAERBEEK, ST. JOSSE, ST.GILLES E FOREST BUSSIAMO ALLA VOSTRA PORTA PER FARVI GLI AUGURI!! CI APRITE? LO FAREMO AGLI ITALIANI ULTRA 70ENNI NEI PROSSIMI MESI! LA PASTORALE ITALIANA. VITA NOSTRA: Bollettino delle Comunità Cattoliche Italiane di Bruxelles [email protected] 28