Brochure Programma Europa Cittadini 2014

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Brochure Programma Europa Cittadini 2014
Programma Europa per
i Cittadini 2014-2020
di Rita Sassu
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ECP – Europe for Citizens Point Italy
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Segretariato Generale
Servizio Coordinamento e Studi – Ufficio Unesco
Segretario Generale
Antonia Pasqua Recchia
Dirigente
Maria Grazia Bellisario
Project Manager
Leila Nista
Testi a cura di Rita Sassu, Europe for Citizens Point Italy
Progetto grafico ed editoriale a cura di Giulia Quintiliani,
Quintilia edizioni
ISBN: 978-88-908999-7-3
Roma, giugno 2015
SOMMARIO
INTRoDuzIoNE
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oBIETTIvI
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PRIoRITà
PREvISTE PER Il
2015: ANNo EuRoPEo
2015
DEllo
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SvIluPPo
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BIlANCIo
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RESPoNSABIlITà DEll’ATTuAzIoNE
DEl PRoGRAMMA
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Il Ruolo DEll’ECP – EuRoPE
PoiNt ITAly
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PAESI
BANDI
PARTECIPANTI Al
DEl
PRoGRAMMA
CAlENDARIo
PRoCEDuRA
CoNTATTI
PRoGRAMMA
DEllE SCADENzE
DI SElEzIoNE
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INTRODUZIONE
Il Programma “Europa per i Cittadini
2014-2020”, istituito dal Regolamento
uE n. 390/2014 del Consiglio del 14
aprile 2014, mira ad avvicinare i cittadini europei all’unione Europea, proponendosi
di
favorirne
il
pieno
coinvolgimento nel processo di integrazione europea.
Il Programma, che dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a
circa 186 milioni di euro, intende, da un
lato, approfondire la conoscenza dell’unione Europea e quindi della recente
storia europea e, dall’altro, stimolare il
dibattitto sulle politiche comunitarie, al
fine di rafforzare l’impegno democratico
e la partecipazione civica.
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Coerentemente a tale scopo principale, il Programma supporta
economicamente enti e organizzazioni attivi nei settori ad esso
attinenti e co-finanzia progetti volti al raggiungimento dei suoi
obiettivi generali e specifici, di seguito illustrati.
In particolare, le sovvenzioni mirano a sostenere progetti che
favoriscano la cittadinanza europea attiva e sostengano una
migliore comprensione dell’unione Europea, delle sue politiche
e degli avvenimenti storici da cui essa è stata originata, dopo
la fine dei conflitti mondiali.
Il Trattato di lisbona ha introdotto una serie cospicua di cambiamenti orientati a superare la “distanza” talvolta avvertita
dai cittadini europei rispetto all’unione Europea, stimolando un
dibattito su larga scala sull’Agenda Politica Europea e conferendo una nuova dimensione alla democrazia partecipativa.
Coerentemente, i cittadini che prendono parte ai progetti finanziati dal Programma “Europa per i Cittadini 2014-2020”
sono invitati a contribuire alla definizione della fisionomia dell’unione Europea e a esprimere la loro opinione su tematiche
cruciali quali la crescita economica, il mercato del lavoro, la sicurezza, il ruolo dell’unione nel contesto globale, l’integrazione,
lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei valori sanciti dalla Carta
dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea, il rifiuto del razzismo e della xenofobia, la solidarietà sociale, il dialogo interculturale etc.
I progetti beneficiari delle sovvenzioni
sono pertanto tenuti a contemplare attività che vedano i cittadini direttamente
impegnati nel dibattito sulle politiche
comunitarie e iniziative che consentano
ai medesimi di giocare un ruolo primario
nello sviluppo dell’unione Europea, in
tutti i suoi aspetti.
In ultima analisi, il Programma “Europa
per i Cittadini 2014-2020” è volto a permettere a 500 milioni di abitanti di incontrarsi per discutere di tematiche a
carattere internazionale, rafforzando la
conoscenza reciproca e corroborando il
senso di appartenenza e di identità europea, nonché di partecipare in prima
linea alla valorizzazione dei valori e dei
principi fondanti dell’unione Europea e,
infine, alla condivisione di una comune
coscienza comunitaria.
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OBIETTIVI
Al fine di favorire l’avvicinamento dei
cittadini all’unione Europea, il Programma contribuisce al conseguimento
dei seguenti obiettivi generali, che devono essere tenuti presenti in fase di
elaborazione della proposta progettuale:
- Sostenere la comprensione, da
parte dei cittadini, della storia
dell’unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza;
- Promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni
per la partecipazione civica democratica a livello di unione Europea.
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Gli obiettivi specifici del Programma sono:
- sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni
dell’unione Europea, nonché alle sue finalità (quali la
promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini) stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti;
- incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei
cittadini a livello di unione Europea, permettendo ai cittadini di comprendere meglio il processo di elaborazione
politica dell’unione e creando condizioni adeguate per
favorire l’impegno sociale, il dialogo interculturale e il
volontariato.
I progetti, sin dalla fase di candidatura, dovrebbero quindi
tener presenti suddetti obiettivi e, parallelamente, promuovere
il dialogo interculturale, caratterizzarsi per una forte dimensione europea, includendo, ove possibile, attività di volontariato, che costituiscono difatti una dimostrazione concreta di
cittadinanza europea attiva.
I progetti dovranno:
- dimostrare una chiara coerenza con i temi e con gli obiettivi
previsti dal Programma e dallo specifico Bando per cui vengono
candidati;
- affrontare le tematiche proposte con competenza e per mezzo
di un approccio internazionale, connotato da una forte dimensione europea;
- illustrare un quadro di azioni concrete
variegato, composto da iniziative eterogenee tra loro complementari, fattibile,
commensurato alle risorse disponibili e
dotato di una chiara coerenza interna;
- prevedere iniziative che coinvolgano
direttamente e attivamente i cittadini;
- essere in grado di raggiungere un
nuovo pubblico o un pubblico difficilmente raggiungibile (ad esempio: gli
euroscettici);
- essere provvisti di una strategia di comunicazione efficace e strutturata;
- presentare un partenariato ampio e
ragionato;
- comprovare un valore aggiunto europeo;
- essere sostenibili;
- avere ricadute a scala locale, nazionale ed europea ed effetti moltiplicatori
che travalichino lo spazio geografico
rappresentato dal partenariato;
- prevedere risultati di medio e lungo
termine.
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PRIORITÀ
PREVISTE
PER IL
Per quanto concerne lo Strand 1 - “Memoria europea”, i progetti candidati per
l’anno 2015 possono incentrarsi (oltre
che sui temi permanenti previsti dal
Bando e descritti nel relativo Paragrafo)
anche sul settantesimo anniversario
della fine della Seconda Guerra Mondiale, per le drammatiche ripercussioni
che questa ha avuto sulla storia europea
moderna. Infatti, tale guerra ha comportato la morte di oltre cinquanta milioni di persone, tra cui sei milioni di
vittime dell’olocausto, ventisette milioni
di soldati e diciannove milioni di civili. Il
periodo successivo alla Seconda Guerra
Mondiale è stato poi segnato da una situazione di antagonismo politico nota
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come Guerra Fredda.
Nel contesto di un siffatto panorama geopolitico, i paesi europei
hanno iniziato a ricercare una più stretta cooperazione tra di
loro, volta ad assicurare una pace duratura.
A seguito della dichiarazione di Schuman del 1950, che proponeva di porre la produzione di carbone e acciaio franco-tedesca
sotto la giurisdizione di una Alta Autorità comune, nell’ambito
di un’organizzazione aperta alla partecipazione degli altri paesi
europei, è stata istituita la Comunità Europea del Carbone e
dell’Acciaio, anche al fine di evitare il possibile scoppio di un
ulteriore conflitto mediante l’instaurazione di un mercato comune e di una cooperazione economica per risorse naturali importanti. la CECA e il successivo Trattato di Roma del 1957
costituirono i primi passi verso la creazione di quella che è oggi
l’unione europea.
In questo contesto, i progetti candidati per lo Strand 1 - “Memoria Europea” potranno focalizzarsi sulla Seconda Guerra
Mondiale e sulle relative conseguenze per l’assetto europeo del
dopoguerra.
In riferimento allo Strand 2 - “Impegno democratico e partecipazione civica” (al cui interno figurano i Bandi “Gemellaggio fra
città”, “Reti di città” e “Progetti della Società Civile”), la priorità
tematica prevista per il 2015 riguarda il dibattito sul futuro
dell’unione Europea, orientato a far emergere l’opinione dei cit-
tadini su quale Europa questi desiderano forgiare.
Data l’attuale crisi economica e la
scarsa affluenza alle urne in occasione
delle elezioni del Parlamento Europeo
svoltesi a maggio 2014, si è profilata la
necessità di approfondire ulteriormente
la discussione sul futuro dell’Europa.
Tale dibattito dovrebbe basarsi sugli insegnamenti tratti dalla storia e prendere
in considerazione soprattutto i risultati
conseguiti fino ad ora dall’unione Europea, mirando a trovare soluzioni affinché
i cittadini europei possano impegnarsi
nuovamente nel progetto europeo, al
contempo rafforzando la partecipazione
democratica.
I cittadini dovrebbero essere incoraggiati
a riflettere su quale Europa vogliono e
sulle modalità per creare un’unione Europea maggiormente aperta, inclusiva e
democratica, al fine di incrementare il
consenso politico e indurre nuove forme
di partecipazione civica, come pure migliorare quelle già esistenti.
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Nell’ambito di tale dibattito possono essere affrontati i seguenti
temi e questioni:
- Quale significato i cittadini attribuiscono all’unione Europea?
Quanto l’unione Europea incide sulla vita quotidiana dei cittadini? Quali benefici arreca? Quali sono i vantaggi derivanti dalla
cittadinanza europea? Come è possibile applicare meglio i diritti
connessi alla cittadinanza?
- Come può essere ulteriormente rafforzata e promossa la democrazia rappresentativa europea?
- In che modo i cittadini possono esprimere il loro parere e influire sul processo decisionale durante le legislature? In che
modo le autorità locali possono aumentare la partecipazione
dei cittadini ai processi di elaborazione delle politiche comunitarie? Quale ruolo possono svolgere le amministrazioni locali
nell’avvicinare i cittadini alle istituzioni dell’unione Europea?
Come ampliare l’impiego degli strumenti già esistenti a disposizione dei cittadini, quali l’Iniziativa dei cittadini?
- l’unione Europea sta attraversando la crisi economica e finanziaria più grave del dopoguerra e i conseguenti livelli di disoccupazione in molti Stati Membri hanno scaturito disparità
economiche particolarmente accentuate e alti livelli di povertà,
che si accompagnano spesso a manifestazioni di xenofobia,
razzismo e intolleranza – come si evince, peraltro, dai risultati
delle elezioni per il Parlamento europeo. Pertanto, i progetti finanziati dal Programma “Europa per i cittadini 2014-2020” po-
trebbero investigare le modalità per
contrastare tali fenomeni e per promuovere la tolleranza e il rispetto dei valori
sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione europea.
- I progetti sovvenzionati possono altresì riflettere sul ruolo che l’unione Europea ricopre a livello mondiale. In
particolare, può essere ricercata la risposta al seguente quesito: in che modo
l’unione Europea può influire sul mantenimento della pace globale nonché
sullo sviluppo e sul consolidamento
della democrazia e del rispetto dei diritti
umani nel mondo, anche in riferimento
all’Anno Europeo dello Sviluppo 2015?
In questo contesto, la priorità annuale
2015 dello Strand 2 del Programma
“Europa per i cittadini” sarà costruita intorno al dibattito sul futuro dell’Europa.
Il dibattito non dovrebbe essere limitato
ai cittadini già in favore del concetto di
unione Europea, ma dovrebbe cercare
di coinvolgere anche il “pubblico difficile
da raggiungere”, come coloro i quali fiP ROGRAMMA E UROPA
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nora non hanno mai partecipato al progetto europeo oppure
criticano o rifiutano in blocco l’unione mettendone in discussione i risultati.
Prendendo parte al dibattito sul futuro dell’unione Europa, il
Programma “Europa per i cittadini 2014-2020” diviene un importante strumento per sviluppare un’identità unitaria, che
tragga le sue fondamenta dalla storia recente.
2015: ANNO
EUROPEO
DELLO
SVILUPPO
Il 2015 è primo Anno Europeo dedicato
all’Azione Esterna dell’unione Europea e
al ruolo dell’Europa nel mondo.
la scelta dell’anno non è casuale, in
quanto il 2015 costituisce l’anno in cui il
mondo aveva concordato di raggiungere
gli obiettivi di sviluppo del millennio stabiliti nel 2000 (ad esempio: dimezzare
la povertà estrema; arrestare la diffusione dell’HIv/AIDS; garantire ai bambini un’istruzione primaria etc.). l’uE ha
svolto un ruolo di primo piano nel negoziato che ha portato alla definizione di
tali obiettivi, volti all’eliminazione della
povertà e alla promozione dello sviluppo
sostenibile.
Il 2015 intende valorizzare le plurime
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iniziative europee volte a diminuire e, possibilmente, a eliminare la povertà a livello mondiale nonché realizzare iniziative
orientate a stimolare l’interesse e la partecipazione dei cittadini
europei sullo sviluppo globale.
Ancora, si vuole illustrare ai cittadini europei come funzionano
gli aiuti dell’unione Europea allo sviluppo, dimostrando come
tali aiuti siano in grado di causare cambiamenti concreti e duraturi. Ad esempio, nel corso dell’ultimo decennio, grazie ai finanziamenti dell’uE, quasi 14 milioni di bambini hanno avuto
accesso all’istruzione primaria, più di 70 milioni di persone
hanno usufruito di acqua potabile di migliore qualità e oltre 7,5
milioni di nascite sono avvenute con l’assistenza di personale
medico competente.
Il numero di coloro che si trovano al di sotto della soglia minima di povertà è sceso di 700 milioni a partire dal 1990:
l’unione Europea ha contribuito in maniera decisiva a conseguire questo risultato, ad esempio aiutando a costruire e riparare più di 87 000 chilometri di strade, in modo da consentire
il trasporto di merci e prodotti alimentari e rafforzare le economie a livello locale. l’unione Europea ha inoltre fornito denaro
o altre prestazioni in natura a più di 46 milioni di persone per
garantirne la sicurezza alimentare.
Da un punto di vista contabile, l’importo totale che l’uE ha destinato agli aiuti esterni nel 2013 è stato di 14,86 miliardi di
euro, pari a circa il 9% del bilancio complessivo dell’uE.
Tramite la diffusione di tali dati, i contribuenti possono prendere coscienza di
come il loro denaro venga impiegato nel
modo più efficace possibile per migliorare
la situazione di persone che, in tutto il
mondo, si trovano in condizioni di povertà
senza averne alcuna colpa. Peraltro, arrecare aiuto ai paesi in via di sviluppo concorre a costruire un mondo più sicuro,
caratterizzato da maggiori potenzialità
economiche e commerciali per l’Europa
stessa.
Nell’elaborazione dei suoi programmi di
aiuto, l’unione Europea coopera in primis
con i governi degli Stati di cui deve essere
favorito lo sviluppo, coinvolgendo al contempo nelle discussioni anche le organizzazioni
della
società
civile
(come
organizzazioni non governative, sindacati,
associazioni, gruppi di difesa dei diritti
umani, organizzazioni ambientaliste, camere di commercio etc.), che sono una canale privilegiato per ascolare la voce della
cittadinanza.
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Se gli aiuti umanitari contribuiscono a salvare rapidamente vite
umane in situazioni di crisi, rispondendo a bisogni immediati,
ad esempio fornendo cibo, alloggio o cure mediche in caso di
conflitti o catastrofi naturali, la cooperazione allo sviluppo aiuta
i paesi in una prospettiva di medio e lungo termine, in modo
che possano superare la povertà e avere una crescita economica sostenibile che vada a vantaggio di tutte le componenti
della società. l’unione Europea, quindi, si sforza di garantire
che il passaggio dall’emergenza allo sviluppo si svolga in modo
agevole ed equilibrato.
Gli aiuti uE supportano attualmente circa 150 nazioni ubicate
in tutto il mondo. Dal momento che negli ultimi anni diversi
paesi in via di sviluppo, quali l’India o la Malaysia, hanno registrato una forte crescita economica e sono riusciti a ridurre la
povertà, gli aiuti uE stanno attraversando una fase di nuova
modulazione, per andarsi a concentrare soprattutto sugli Stati
più poveri al mondo: tra il 2014 e il 2020, circa il 75% del sostegno dell’uE sarà destinato proprio alle nazioni più indigenti,
che, inoltre, sono spesso colpite da catastrofi naturali o conflitti, che ne rendono particolarmente vulnerabili gli abitanti.
Inoltre, gli aiuti si concentreranno maggiormente in alcuni settori, quali il buon governo, i diritti umani, la democrazia, la sanità, l’istruzione, l’agricoltura e l’energia.
BILANCIO
Il programma ha una dotazione complessiva di 185 468 000 euro per il periodo 2014-2020 ed è finanziato a
valere sulla linea 16 02 01 del bilancio
dell’unione.
I fondi disponibili sono così distribuiti:
Strand 1 - “Memoria Europea”: circa 20%
Strand 2 - “Impegno democratico e partecipazione civica”: circa 60%
Azione orizzontale/valorizzazione: circa
10%
I rimanenti stanziamenti sono erogati a
copertura delle spese generali, amministrative e tecniche del Programma.
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RESPONSABILITÀ DELL’AT-
TUAZIONE DEL
PROGRAMMA
la Commissione Europea DG – Immigrazione e Affari Interni è responsabile
dell’attuazione del Programma. In particolare ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri
di selezione dei progetti.
la Commissione si avvale dell’Agenzia
Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi
e la Cultura (EACEA), per l’attuazione
pratica della maggior parte delle azioni
del Programma.
l’EACEA è responsabile anche degli
ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di
garantire una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma
Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni.
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IL RUOLO
DELL’ECP
EUROPE FOR
CITIZENS
POINT ITALY
l’ECP – Europe for Citizens Point Italy,
istituito dal 2008 presso il Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per il Programma “Europa per i
cittadini”.
l’ECP Italy diffonde il Programma “Europa per i cittadini” su tutto il territorio
nazionale, in primo luogo organizzando
periodicamente seminari, conferenze,
giornate informative in cui, ad esempio,
il Programma è illustrato nelle sue linee
generali, vengono esposti i vari Bandi di
cui esso si compone, vengono spiegate
le modalità e i requisiti di partecipazione, i criteri di valutazione delle candidatura e il processo di selezione.
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Ancora, sono organizzati workshop tecnici in cui vengono prese
in esame le modalità pratiche di predisposizione della candidatura, di elaborazione del bilancio, di costruzione di un partenariato efficace, di strutturazione di strategie di comunicazione
valide. Inoltre, sono realizzati seminari in cui vengono valorizzati i risultati di particolari “buone pratiche” nazionali, quali i
progetti italiani finanziati, i cui referenti sono invitati quali relatori. Infine, l’ECP cura conferenze dedicate a specifici temi
centrali nell’economia del Programma, come il volontariato, il
gemellaggio, l’uguaglianza di genere, la Strategia Europa 2020,
i vari Anni Europei etc.
l’ECP Italy si impegna nella produzione di brochure e pubblicazioni volte a far conoscere al pubblico il Programma “Europa
per i Cittadini 2014-2020” e le tematiche ad esso legate. I volumi confluiscono in una nutrita serie editoriale, che presenta
realizzazioni sia di carattere generale sia più puntuale, tra cui
è possibile ricordare: “Il Programma Europa per i Cittadini
2014-2020: brochure informativa”; “l’unione Europea e i suoi
cittadini: una rassegna di progetti selezionati nell’ambito del
Programma Europa per i Cittadini”; “Fostering the Dialogue
between Citizens, Civil Society organisations, National and European Institutions. An Introduction to the European year of
voluntary Activities promoting Active European Citizenship”;
“Il gemellaggio fra città e l’unione Europea”; “The concept of
Citizenship through ages. From Greco-Roman period to modern
age”; “la cittadinanza in Europa dall’antichità ad oggi. Catalogo della mostra”
ect.
Tali pubblicazioni vengono distribuite
gratuitamente in occasione degli eventi
che l’ufficio organizza o cui partecipa e
sono accessibili e scaricabili gratuitamente dal sito web www.europacittadini.it. Esse forniscono un orientamento
generale sulle opportunità offerte dall’unione Europea e, più specificatamente, sul Programma stesso, oppure
sono dedicate a tematiche cruciali nel
moderno dibattito europeo, in primis la
cittadinanza europea.
Il sito nazionale ufficiale dell’ECP Italy,
www.europacittadini.it, è aggiornato
quotidianamente. In esso possono essere reperite tutte le informazioni necessarie per la partecipazione ai Bandi
del Programma. Infatti, il sito fornisce
una panoramica completa delle sovvenzioni richiedibili, illustrando per ciascun
Bando le tematiche portanti, i requisiti
di partecipazione, i fondi richiedibili, le
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modalità di accesso. Il sito fornisce inoltre informazioni ufficiali
circa le scadenze per la presentazione delle candidature, i risultati delle selezioni, le attività e gli appuntamenti dell’ECP
stesso, le modalità per accedere ai moduli di candidatura e la
metodologia per la loro compilazione, approfondimenti sui gemellaggi, sul volontariato, sulla cittadinanza europea, sui finanziamenti alternativi esistenti etc.
Il suddetto sito consente di ricercare partner nazionali e internazionali per realizzare progetti europei per mezzo dello strumento “Partner Database”.
Tramite il sito è possibile iscriversi alla newsletter, che permette
di essere tempestivamente informati sulle novità dei Bandi del
Programma e sulle iniziative dell’ECP stesso.
l’ECP fornisce inoltre assistenza e supporto continuo ai potenziali beneficiari delle sovvenzioni previste dal suddetto Programma, tramite l’help-desk telefonico, i contatti via e-mail
([email protected]) e gli appuntamenti in
sede.
Inoltre, valorizza i risultati dei progetti selezionati, come già ricordato invitandone i rappresentanti alle iniziative di promozione
del Programma o inserendone descrizioni nelle pubblicazioni.
Infine, l’ECP Italy cura le relazioni con la rete europea degli altri
Punti di Contatto Nazionali, con l’Agenzia Esecutiva e con la
Commissione Europea per mezzo di periodici incontri e riunioni
a livello internazionale.
PAESI
PARTECIPANTI
AL
PROGRAMMA
Possono attualmente partecipare al Programma “Europa per i Cittadini 20142020” i 28 Stati Membri dell’unione
Europea: Austria, Belgio, Bulgaria,
Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Italia,
lituania,
lettonia,
lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno unito, Rep. Ceca,
Rep. Slovacca, Slovenia, Romania, Spagna, Svezia, ungheria.
Sono inoltre eleggibili, sia in qualità di
capofila che in qualità di partner i seguenti Stati:
- Serbia
- Montenegro
- Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia
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Saranno a breve eleggibili, probabilmente, anche le seguenti
nazioni:
- Albania
- Bosnia Erzegovina
Potrebbero in futuro partecipare: i paesi che stanno per entrare
nell’uE, i paesi candidati all’entrata dell’uE, i potenziali paesi
candidati all’entrata nell’uE nonché i paesi EFTA, purché sottoscrivano uno specifico “Memorandum of understanding”.
È possibile consultare la sezione “Paesi partecipanti” del sito
www.europacittadini.it per avere informazioni aggiornate circa
gli Stati eleggibili ai fini della partecipazione al Programma.
BANDI DEL
PROGRAMMA
Il Programma si articola in due Strand
(“Memoria Europea Attiva”, “Impegno
democratico e partecipazione civica”) e
di uno Strand trasversale (“Azione orizzontale di valorizzazione”) volto a valorizzare i risultati dei progetti selezionati
e ad incrementare l’impatto e l’efficacia
del Programma.
Sono di seguito descritti i Bandi afferenti agli Strand 1 e 2, nel cui ambito è
possibile presentare proposte di candidatura.
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strand 1 - “Memoria Europea Attiva”
lo Strand 1 - “Memoria Europea” supporta progetti che, muovendo da una riflessione a carattere storico riguardante la recente storia europea, promuovono uno spirito di comprensione
reciproca, tolleranza, condivisione di elementi comuni, diaologo
interculturale e che valorizzano i valori fondanti dell’unione Europea, come la libertà di espressione e di religione, il rispetto
per la diversità e per i diritti fondamentali dell’uomo, il rifiuto
del razzismo e della xenofobia.
In particolare, il Bando promuove una migliore comprensione
del XX secolo e degli avvenimenti che hanno portato alla costituzione di quella che è oggi l’unione Europea.
Possono essere finanziati:
- progetti di riflessione sulle cause dei regimi totalitari nella recente storia Europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il
Nazismo che ha causato l’olocausto, il Fascismo, lo Stalinismo
e i regimi totalitari comunisti (in tale contesto, possono essere
previste attività di commemorazione delle vittime dei regimi,
che dovranno costituire un tassello di un più ampio e articolato
progetto; possono altresì essere inclusi dibattiti e approfondimenti sul colonialismo, la xenofobia, il razzismo etc.);
- progetti riguardanti altri momenti fondamentali della recente
storia europea, che abbiano coinvolto più Stati o che abbiano
avuto ripercussioni importanti per la definizione dell’attuale as-
setto europeo;
- progetti incentrati sulle priorità annuali
previste per lo Strand (cfr. supra).
laddove possibile, il progetto dovrebbe
raccogliere la testimonianza dei testimoni superstiti degli episodi storici indagati, i quali stanno progressivamente
scomparendo, e dovrebbe raggiungere
anche le nuove generazioni, cui deve
essere trasmessa la memoria storica del
processo sfociato nella costituzione
dell’unione Europea.
I progetti dovrebbero includere diverse
tipologie di organizzazioni (ad es. municipalità, altre tipologie di autorità locali,
oNG, istituti di ricerca, università,
musei, associazioni di volontariato, associazioni di sopravissuti, associazioni di
parenti delle vittime etc.) e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca di archivio, ricerca
scientifica,
interviste
ai
sopravissuti, processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti pubblici,
mostre, pubblicazioni, realizzazione di
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siti web etc.) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target.
I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale
(tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o
essere segnati da una chiara dimensione europea.
Tipologia di enti eleggibili: autorità pubbliche locali/regionali
(ad es. municipalità, province, regioni) o enti non a scopo di
lucro, quali associazioni di sopravvissuti, associazioni culturali,
enti di istruzione e di ricerca.
Numero minimo di nazioni coinvolte: un progetto deve includere almeno 1 nazione; tuttavia, sarà data preferenza a progetti transnazionali che coinvolgono più nazioni.
Massima sovvenzione richiedibile: 100.000 euro
Massima durata del progetto: 18 mesi
Nel 2014, sono stati selezionati complessivamente 33 progetti
in tutta Europa. Di questi 33 progetti, 4 erano italiani (l’Italia
è stata dunque la nazione con il più alto tasso di progetti presentati e con la percentuale di progetti effettivamente selezionati più alta). I progetti italiani hanno affrontato il tema della
Grande Guerra, dell’olocausto di Rom e Sinti, della Conferenza
di Messina.
Nel 2015, sono stati selezionati a livello europeo 33 progetti,
di cui 3 italiani, dedicati alla deportazione degli ebrei durante la Seconda
Guerra Mondiale, l’olocausto degli omosessuali e dei disabili psichici, le divisioni reali e ideologiche del passato e i
processi storico-politici sfociati nella costituzione dell’unione Europea.
strand 2 - “impegno democratico e partecipazione civica”
lo Strand 2 - “Impegno democratico e
partecipazione civica”, volto a stimolare
la partecipazione attiva dei cittadini europei, si compone di 3 sotto-misure:
- Gemellaggio fra città
- Reti di città
- Progetti della società civile.
Tali Bandi sostengono la partecipazione
civica nel senso più ampio, ponendo
particolare attenzione alle iniziative che
si collegano direttamente alle politiche
comunitarie, in modo dal consentire ai
cittadini di partecipare e di esprimere la
loro opinione sul processo decisionale
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europeo, nei settori legati agli obiettivi del Programma.
Tale processo partecipatorio può essere suscitato in tutte le fasi
di elaborazione politica e con tutti gli interlocutori istituzionali,
comprendendo in particolare: attività di dibattito sull’Agenda
Politica Europea; individuazione e comunicazione del parere dei
cittadini europei sulle proposte politiche uE, durante la loro
fase di preparazione e di negoziazione; espressione di riscontro, da parte dei cittadini, sulle iniziative che l’unione Europea
pone in essere. Pertanto, l’opinione dei cittadini, da raccogliere
mediante incontri internazionali in cui questi possono confrontarsi assieme, sull’operato dell’unione Europea è un aspetto
cruciale dello Strand 2.
I progetti selezionati devono essere sostenibili nel tempo e dimostrare l’effetto duraturo dei risultati conseguibili. le iniziative finanziate devono, infine, costituire un’occasione di
conoscenza reciproca fra cittadini provenienti da nazioni diverse, di apprendimento interculturale, di solidarietà, di impegno civile e volontariato.
Gemellaggio fra città
Il Bando Gemellaggio fra città co-finanzia progetti che riuniscono cittadini di città gemellate in occasione di un incontro
imperniato sui temi legati agli obiettivi del Programma.
la mobilità internazionale, finalizzata alla discussione e al dibattito su questioni concrete che figurano nell’Agenda Politica
Europea, diviene lo strumento attraverso cui il Bando Gemellaggio fra città
favorisce la partecipazione civica al processo decisionale dell’unione Europea,
incoraggiando l’impegno sociale e il volontariato.
Il gemellaggio deve essere inteso in
senso lato e può concretizzarsi sia per
mezzo dei documenti di gemellaggio
tradizionali, sia con altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo
termine, volti a favorire la cooperazione
a vari livelli e a rafforzare i collegamenti
culturali.
Tipologia di enti eleggibili: municipalità,
comitati di gemellaggio rappresentanti
gli enti locali, enti non a scopo di lucro
rappresentanti gli enti locali.
Numero minimo di nazioni coinvolte: un
progetto deve includere almeno 2 nazioni.
Massima
sovvenzione
richiedibile:
25.000 euro
Massima durata del progetto: 21 giorni
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Reti di città
la sottomisura Reti di città co-finanzia progetti di municipalità
e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado
di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale.
I progetti dovrebbero promuovere lo scambio di esperienze,
opinioni e “buone pratiche” sui temi posti al centro del dibattito,
verificandone la replicabilità nelle diverse nazioni coinvolte nel
partenariato.
Parimenti, le attività progettuali dovrebbero proporre una serie
di attività tra loro integrate, imperniate su un argomento o più
temi di comune interesse, fortemente connessi agli obiettivi del
Programma e alle priorità annuali.
In tal ambito, dovranno essere definiti dei gruppi target per i
quali le tematiche individuate siano di forte interesse e, allo
stesso tempo, bisognerà coinvolgere coloro che sono attivi nei
settori di competenza del progetto (ad esempio: esperti, associazioni locali, categorie direttamente interessate dalle questioni affrontate).
I progetti dovranno dimostrare di essere in grado di fungere
da base per iniziative e azioni future tra gli enti partecipanti al
progetto, incentrate sia sui temi esaminati nel progetto sia su
ulteriori temi che potranno emergere nel corso della sua attuazione.
Tipologia di enti eleggibili: municipalità,
comitati di gemellaggio, altri livelli di
autorità locale/regionale (ad es. province, regioni), federazioni/associazioni
di autorità locali; enti non a scopo di
lucro rappresentanti gli enti locali; i partner possono essere organizzazioni non
a scopo di lucro.
Numero minimo di nazioni coinvolte: un
progetto deve includere almeno 4 nazioni.
Massima
sovvenzione
richiedibile:
150.000 euro
Massima durata del progetto: 24 mesi
Progetti della società civile
Il Bando Progetti della Società Civile
supporta progetti promossi da reti di
partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti
dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati all’unione Europea
e alle sue politiche, con lo scopo di dar
loro l’opportunità di partecipare concreP ROGRAMMA E UROPA
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tamente al processo di integrazione europea. Possibilmente, i
progetti dovrebbero prendere in considerazione le priorità annuali.
Per essere eleggibile, un progetto deve includere almeno due
delle seguenti tre tipologie di attività:
- promozione dell’impegno sociale, della solidarietà, del dialogo
interculturale;
- raccolta di opinioni dei cittadini su tematiche europee;
- volontariato.
Tipologia di enti eleggibili: enti non a scopo di lucro, come ad
esempio organizzazioni della società civile, associazioni culturali, associazioni di volontariato, enti di ricerca, enti di istruzione; le autorità locali/regionali possono essere partner.
Numero minimo di nazioni coinvolte: un progetto deve includere almeno 3 nazioni.
Massima sovvenzione richiedibile: 150.000 euro
Massima durata del progetto: 18 mesi
CAlEndArIo
dEllE
SCAdEnzE
le scadenze fissate per la presentazione
delle domande di candidatura potrebbero subire modifiche e/o posticipi. Si
raccomanda di consultare periodicamente il sito www.europacittadini.it in
merito.
strand 1 - “Memoria Europea”
scadenza per la presentazione delle
candidature: 1 marzo 2015, ore 12:00
(mezzogiorno)
strand 2 - “impegno democratico e partecipazione civica”
Gemellaggio fra città
scadenza per la presentazione delle
candidature: 1 marzo 2015, ore 12:00
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(mezzogiorno); 1 settembre 2015, ore 12:00 (mezzogiorno)
Reti di città
scadenza per la presentazione delle candidature: 1 marzo
2015, ore 12:00 (mezzogiorno); 1 settembre 2015, ore 12:00
(mezzogiorno)
Progetti della società civile
scadenza per la presentazione delle candidature: 1 marzo
2015, ore 12:00 (mezzogiorno)
ProCEdUrA
dI
SElEzIonE
In fase di selezione, le proposte progettuali saranno sottoposte a una triplice
analisi, condotta alla luce dei criteri di
eleggibilità, di selezione/esclusione, di
aggiudicazione.
Per rispettare i criteri di eleggibilità,
l’applicant (capofila del progetto) e i
partners devono rientrare nelle categorie ammissibili del Bando specifico. In
particolare, dovranno essere autorità locali o enti non a scopo di lucro giuridicamente costituiti. I gruppi di cittadini
non costituiti legalmente e i singoli individui non possono partecipare al Programma. Inoltre, sia l’applicant che i
partners devono essere stabiliti in una
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delle nazioni partecipanti al Programma (vd. supra). Sarà inoltre necessario rispettare le modalità di candidatura, di inoltro
della medesima e le date di scadenza fissate.
le candidature giudicate eleggibili sono poi sottoposte ad
un’analisi approfondita della capacità finanziaria e operativa
dell’applicant.
Con “capacità finanziaria” s’intende che l’applicant dispone di
risorse sufficienti per implementare le attività durante tutta la
durata del progetto. A tal fine è necessario presentare una dichiarazione d’onore (in cui si indichi la sovvenzione richiesta e
si dichiari, inter alia, di non essere in bancarotta, di essere in
una posizione regolare per quanto concerne il pagamento di
tasse e contributi, di non essere stati coinvolti in giudizi per
frode, corruzione, attività illegali, di non essere in situazioni di
conflitto di interesse, etc.) e per, le sovvenzioni superiori ai
60.000 euro, il modulo di capacità finanziaria, accompagnato
dal bilancio dell’ultimo anno contabile (il modulo non deve essere presentato dalle autorità locali).
Similmente, sarà esaminata la “capacità operativa” dell’applicant,
che deve dimostrare di possedere le competenze necessarie per
attuare il progetto proposto. In particolare, sarà valutata l’esperienza pregressa dell’applicant nel gestire iniziative e attività nel
settore pertinente alla proposta progettuale presentata.
Ad un terzo livello, la candidatura è analizzata alla luce dei cri-
teri di aggiudicazione. In tal ambito, particolare attenzione sarà riservata ai seguenti aspetti:
- corrispondenza fra il progetto e gli obiettivi del Programma e dello
specifico Strand;
- qualità delle attività proposte dal progetto e del relativo piano di
lavoro;
- strategia di diffusione e comunicazione del progetto;
- impatto che il progetto avrà sui cittadini europei e sue ripercussioni.
Si consideri in proposito il seguente schema, tratto dalla “Guida al
Programma Europa per i Cittadini 2014-2020”:
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ConTATTI
ECP – Europe for Citizens Point
Italy
Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo
via Milano 76, 00184 Roma
Email:
[email protected]
Sito web:
www.europacittadini.it
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