VA - istituto di istruzione superiore ugo mursia
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VA - istituto di istruzione superiore ugo mursia
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “UGO MURSIA” via Trattati di Roma s.n.c. 90044 Carini Tel. 0918688072 Fax 0918668877 Codice Fiscale: 97039720822 Classe V A I.P.S.S.A.R. DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Coordinatore Prof.ssa Teresa Sacco 1 Anno Scolastico 2012 – 2013 Indice I -PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO I. 1. Dati identificativi dell’Istituto…………………………………………………………… .p. 2 I. 2. Le strutture ……………………………………………………………………………… .p. 3 I. 3. Presentazione del contesto territoriale……………………………………………………….p. 5 II- STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL’I.P.S.S.A. II. 1. Struttura organizzativa dell’IPSSAR- indirizzo RISTORATIVO…..…………………… . p. 7 II. 2. I Profili professionali………………………………………………………………………..p. 8 II. 3. Quadro orario del Biennio e del Monoennio (ordinamento previgente)…………………...p. 9 II. 4. Quadro orario del Biennio post- qualifica( ordinamento previgente)………….………..….p. 10 III- PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE III. 1. Elenco dei Docenti, tipologia di nomina, funzione all’interno del Consiglio di Classe…..p. 12 IV- PROFILO DELLA CLASSE IV. 1. Elenco degli alunni- Percorso scolastico………………………………………………….p. 13 IV. 2. Credito scolastico attribuito agli alunni negli anni precedenti……………………………p. 16 IV. 3. Presentazione della classe…………………………………………………………………p. 17 V- PERCORSO FORMATIVO V. 1. Consuntivo delle attività disciplinari……………………………………………………….p. 25 V. 2. Consuntivo dell’attività di “Alternanza Scuola-Lavoro”…………………………………..p. 67 VI. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO………….…….p. 71 VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE VII-1Griglia per la valutazione della I prova- Tipologia A-B-C e D…………………………..p. 74 VII 2. Griglia per la valutazione della II prova…………………………………………………p. 77 VII 3. Grigli per la valutazione III prova (legislazione – storia) p. 78 VII. 3. Griglia di valutazione per il colloquio……………………………………………………p .80 ALLEGATI 1) Esempio della simulazione della I prova…………………………………………………p. 74 2) Esempio della simulazione della II prova p.91 3) Esempio della simulazione della terza prova…………….……………………………. .p100 IL CONSIGLIO DI CLASSE…………………………………………………………….. ….p. 101 2 I.1. Dati identificativi dell’Istituto Denominazione: ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “UGO MURSIA” Sede centrale: via Trattati di Roma s.n.c. 90044 Carini Tel. 0918660099 Fax 0918688992 Codice Fiscale: 97039720822 Codice Istituto: P AISOO4009 Codice I.P.S.S.A.R.: PARH00402E E-mail: [email protected] Sito web: www.iiismursia.it Certificazione di Qualità ISO 9001- annualità 2010/2011 STAFF DI PRESIDENZA DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE : Prof. GIOVANNI LO CASCIO DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: Sig.ra LOREDANA GARIFO COLLABORATORE VICARIO. Prof. VINCENZO VASSALLO COLLABORATORE: Prof. GIANFRANCO RESTIVO FIDUCIARI: Prof. GIANPAOLO GIUSEPPE (via Pascoli) , Pro.ssa FRANCESCA BIONDO( Liceo delle Scienze Umane), Prof. FILIPPO SGROI (IPSEOA serale) SUPPORTO Responsabili di plesso: Prof. BALDASSARE BILELLO (via Pascoli), Prof.ssa Di Vita (Capaci), Prof. ssaVizzi (sede centrale) Indirizzo dell’Ufficio di Presidenza: via Trattati di Roma, 90044 3 I. 2. LE STRUTTURE Al momento attuale l’Istituto dispone, nelle sue diverse ubicazioni, delle seguenti strutture : Sede di Carini • Aule • 1 Biblioteca • 1 Aula di Disegno • 1 Laboratorio di Scienze, con Planetarium, stazione metereologica e di rilevamento • 1 Laboratorio Televisivo • 1 Laboratorio di Informatica • 1 Sala-Bar • 1 Laboratorio di Cucina • 1 cucina dimostrativa in Via Pascoli • 1 Reception • 1 Laboratorio Linguistico-informatico • 1 Laboratorio di Pasticceria • 1 Laboratorio di Gelateria Artigianale- Fondi FESR • 1 Laboratorio di Lavanderia - Fondi FESR • 1 Laboratorio Cinematografico- Fondi FESR • Aula Magna • Palestra 4 I. 3. PRESENTAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE L’Istituto d’Istruzione Superiore “U. Mursia, nato negli anni settanta come Liceo Scientifico, oggi comprende anche una sezione di Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ex I.P.S.S.A.R. sita a Carini negli edifici di Via Pascoli e nei nuovi locali di Via Trattati di Roma(ex Caserta) e una di Liceo Socio-psico-pedagogico sita a Capaci. Caratteristiche della comunità e del territorio Il paese di Carini sorge su una collina, a 181 metri sul livello del mare, all’interno dei monti Ericini. La cittadina fu identificata con la misteriosa Hyccara, che il mito vuole fondata da Dedalo. Distante circa 26 KM da Palermo e circa 10 dall’aeroporto di Punta Raisi, il suo territorio si estende fino al mare. Il paese possiede un ricco patrimonio artistico, culturale e storico e sono presenti siti di notevole interesse archeologico, retaggio di antichissimi insediamenti. Negli ultimi decenni il paese ha subito considerevoli cambiamenti, in quanto l’insediamento industriale e l’espansione edilizia interna hanno profondamente mutato la morfologia territoriale di Carini, che da paese tradizionalmente agricolo è divenuto sempre più periferia urbana, con un numero crescente di abitanti provenienti da Palermo, per lo più appartenenti a classi sociali di estrazione medio-bassa. Il tessuto socio-culturale, alquanto eterogeneo, presenta un tasso di disoccupazione elevato ed uno scarso grado di alfabetizzazione. In questo contesto, caratterizzato da un limitato spessore culturale, si colloca l’Istituto, unico polo d’Istruzione Secondaria Superiore Statale, oggi punto di riferimento per la rinascita culturale e la promozione umana, civile e professionale della comunità carinese. In particolare, l’offerta dell’Istituto è rivolta ad un bacino d’utenza abbastanza vasto, che comprende i comuni limitrofi. Si registra infatti un consistente fenomeno di pendolarismo di alunni provenienti dai paesi vicini. L’istituto è infatti frequentato da alunni provenienti da Capaci, Isola delle Femmine, Torretta, Cinisi, Villagrazia e Terrasini, comuni ai quali la scuola è collegata attraverso un servizio di pullman di linea e privati. Il contesto socio-economico territoriale di Carini e del comprensorio in cui è inserito l’Istituto è in espansione ed in continua crescita demografica, con forti problematiche sociali ed occupazionali, che influenzano il processo di insegnamento-apprendimento. Alla crescita demografica esponenziale non corrisponde un’adeguata offerta di servizi e strutture; pertanto la nostra scuola, deve farsi carico di accogliere una popolazione scolastica sempre più numerosa, con difficoltà organizzative pressanti, dovute anche all’insufficienza dei locali e delle strutture. Per quanto riguarda l’aspetto socio-economico in generale, il tenore di vita della popolazione scolastica è medio-basso, il reddito pro-capite delle famiglie residenti e i livelli di scolarizzazione degli abitanti 5 sono scarsi. Inoltre il territorio non offre sufficienti servizi e attrezzature per il tempo libero e per le attività di aggregazione dei giovani, mostrandosi deficitario per quanto riguarda le risorse culturali esterne e le associazioni. Il tasso di abusivismo edilizio e i problemi ad esso connessi, quali la criminalità giovanile, la tossicodipendenza e l’alcolismo hanno raggiunto un livello preoccupante e sono in continua crescita e fanno riflettere anche l’elevato tasso di disoccupazione, l’abbandono scolastico e la profusa povertà culturale, che si riscontrano nel contesto ambientale. E’ in questa realtà che la scuola deve assolvere la sua funzione educativa, cercando di consolidare il senso civico ed il rispetto della legalità nei giovani e scontrandosi spesso con le dinamiche controverse di un territorio a sfondo fortemente mafioso. Essa deve far fronte alle attese, ai bisogni e alle esigenze non solo di carattere formativo ma anche occupazionali e di crescita morale e civile. Il contesto locale risulta caratterizzato dal progressivo affermarsi di attività a vocazione turistica ed aziendale e da una dinamica occupazionale che, da una parte richiede un livello di qualificazione professionale sempre più elevato e specialistico, dall’altra una continua capacità di adattamento e disponibilità al cambiamento. La scuola, in tale contesto, oltre ad assolvere ai suoi compiti educativi, cerca di far fronte alle nuove esigenze di carattere formativo, sulla base di una chiara conoscenza del contesto umano, culturale e socioeconomico in cui essa è inserita. Si propone, pertanto, di essere risposta concreta ed operativa alle attese, alle esigenze e alle necessità della comunità fornendo agli allievi: • una preparazione di base completa • abilità trasversali valide per tutti i settori • integrazione tra conoscenze di base e competenze professionali specifiche • adeguati strumenti per una consapevole definizione del proprio progetto per il futuro Offerta formativa territoriale Dal punto di vista dell’offerta formativa, il territorio di Carini comprende le seguenti istituzioni scolastiche : −l’istituto comprensivo “Laura Lanza” −la SMS “Calderone” −la direzione didattica “G. Falcone” −l’Istituto comprensivo “R. Guttuso” a Villagrazia di Carini −l’istituto Superiore paritario “A.Volta” ad indirizzo commerciale −l’istituto Superiore paritario “B. Pascal” ad indirizzo commerciale 6 II- STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE DELL’ I.P.S.S.A.R. II. 1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ I.P.S.S.A.R. Al momento attuale l’Istituto prevede classi con ordinamento previgente, articolate nei tre diversi indirizzi di cucina, sala-bar e ricevimento, secondo il seguente percorso: • Nel primo biennio, i giovani ricevono una formazione integrata, che contempera l’esigenza di acquisire competenze professionalizzanti con quella di promuovere la crescita della personalità dell’alunno. L’integrazione di vari livelli di conoscenze e competenze permette all’alunno di raggiungere una maturazione e una consapevolezza tali da poter scegliere con piena capacità la specializzazione più rispondente alla attitudini personali. • Durante il monoennio, l’alunno potrà conseguire la qualifica professionale in uno dei seguenti settori: Cucina, Sala-Bar e Ricevimento. La qualifica è spendibile prontamente nel mondo del lavoro. • Il secondo biennio post-qualifica permette di approfondire la preparazione culturale e professionale con insegnamenti volti a caratterizzare la specializzazione conseguita con la qualifica, anche attraverso stage formativi e lezioni teoriche, rientranti nella 3° Area. Gli alunni possono conseguire, dopo la qualifica, il diploma di maturità, che consente loro l’accesso a tutte le facoltà universitarie. Il diploma di qualifica offre la possibilità di : • lavorare come addetto ai servizi di Cucina, di Sala-bar o di Ricevimento • Completare la formazione professionale proseguendo gli studi • Lavorare come assistente di Laboratorio presso gli Istituti Alberghieri Il diploma di Maturità offre la possibilità di : • • • • ottenere l’iscrizione al REC per l’esercizio di attività turistico-ricettive autonome accedere a qualsiasi facoltà universitaria insegnare presso gli Istituti Alberghieri inserirsi, grazie alla professionalità acquisita, nel settore turistico-alberghiero 7 II .2. Profili professionali: Operatore dei servizi di ristorazione settore cucina L’Operatore ai Servizi di Ristorazione Settore Cucina, al conseguimento del diploma di qualifica, deve possedere le seguenti abilità: • esegue con discreta autonomia la preparazione di piatti caldi e freddi; • valuta le merci all’entrata e soprattutto i prodotti in uscita; • predetermina i tempi di esecuzione del lavoro (specie in relazione alle richieste della sala); • dispone di un’adeguata formazione culturale e di una preparazione professionale flessibile; • conosce la microlingua di settore delle due lingue straniere studiate; • conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti, oltre alle principali modificazioni organolettiche e nutrizionali che avvengono durante la cottura; • è in grado di partecipare all’elaborazione dei menu’ giornalieri e rotativi; • conosce la normativa riguardante il settore specifico; • partecipa alle operazioni di manutenzione degli utensili e del materiale di cucina e situarsi con disponibilità e correttezza all’interno della brigata di cucina; • Operatore dei servizi di ristorazione settore sala-bar L’Operatore ai Servizi di Ristorazione Settore Sala-Bar al conseguimento del diploma di qualifica, deve possedere le seguenti abilità: • accogliere i clienti e di assisterli durante il consumo dei pasti e di eseguire con discreta autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio in ristorante o in altre strutture ristorative, nonché le principali attività inerenti il servizio di bar; 8 • ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente; • si esprime con correttezza e proprietà di linguaggio ed è in grado di stabilire rapporti comunicativi adeguati all'interlocutore ed alle situazioni. • ha una valida preparazione linguistica in due lingue straniere con conoscenza della micro-lingua di settore; • conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione ed integrazione; • e’ in grado di partecipare alle operazioni relative al cliente; • sa utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla la pulizia; è responsabile dell'aspetto e delle dotazioni delle sale. • conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti. • conosce i centri di attrazione turistica esistenti nella regione. Tecnico dei servizi della ristorazione Il corso post-qualifica si rivolge agli allievi in possesso della qualifica prevista offrendo loro la possibilità di conseguire il diploma. Il percorso scolastico destinato alla formazione di Tecnici dei Servizi della Ristorazione, oltre a fornire agli studenti un solido bagaglio culturale tende a fare acquisire una professionalità solida, articolata e polivalente. E precisamente, il Tecnico dei Servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento delle derrate, del controllo della qualità, della quantità, dei costi della produzione, della distribuzione dei pasti, dell’allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all’esterno dell'azienda), della organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali tecniche e organizzative rispetto all'intero settore. Il tecnico conosce il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti, l'evoluzione degli stili alimentari e dei consumi a livello locale, nazionale, internazionale. Conosce l'igiene professionale, nonché le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro. Conosce la merceologia e le più avanzate tecniche di conservazione degli alimenti, anche alla luce della moderna dietetica. Conosce le norme antinfortunistiche e sulla sicurezza dei lavoratori; conosce inoltre le norme giuridiche inerenti le aziende ristorative. Sa utilizzare gli strumenti necessari per conoscere o valutare l'andamento del mercato della ristorazione al fine di programmare e valutare la propria attività e quella dei singoli reparti. 9 QUADRO ORARIO DEL BIENNIO E MONOENNIO II. 3. DIPLOMA DI QUALIFICA( ordinamento previgente) Materia I II Lingue e Lettere italiane I Lingua straniera II Lingua straniera Storia Matematica ed informatica Diritto/economia Scienza della Terra Biologia Alimentazione Religione Educazione Fisica Laboratorio di Ricevimento Laboratorio di Cucina Laboratorio di Sala-Bar Elementi di gestione aziendale 5 5 Monoennio Monoennio Monoennio CUCINA SALARICEVIMENTO BAR 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3 2 3 2 2 4 2 4 2 2 2 2 2 2 2 3 2 2 1 2 3 2 1 2 3 1 2 3 1 2 1 2 3 3 - - 12 3 3 16 - - 3 3 - 16 - - - 2 2 - Amministrazione alberghiera Trattamento testi Geografia turistica Approfondimento - - - - 3 - - - - 3 3 4 4 4 4 4 TOTALI 40 40 40 40 40 10 II. 4. DIPLOMA DI MATURITÀ Tecnico dei Servizi della Ristorazione MATERIA Lingua e Lettere italiane Lingua straniera inglese Lingua straniera Francese Storia Matematica ed informatica Alimenti e principi di alimentazione Religione Educazione Fisica Laboratorio di organizzazione e gestione servizi ristorativi Economia e gestione aziendale Legislazione Alimentazione TOTALI IV 4 V 4 3 3 3 3 2 3 2 3 3 3 1 2 1 2 3 3 4 4 2 3 30 2 3 30 11 III - PROFILO DEL CONSIGLIO DI CLASSE III. 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE N° Disciplina Docente Laura Sichera (commissario interno) Servizio nella classe 1 Italiano e Storia 2 Francese Miceli Tiziana IV; V 3 Inglese Letizia Campo V 4 Economia Aziendale Bono Vincenzo IV; V 5 Matematica Concetta Richichi V 6 Legislazione Sacco Teresa (coordinatore e commissario interno) IV; V 7 Alimentazione Bellino Angela IV; V 8 Educazione Fisica Gaglio Giovanni (commissario interno) 9 Tecnica dei Servizi Ristorativi Giampaolo Giuseppe IV; V 10 Religione Prestigiacomo Domenica Tipo di nomina In ruolo V In ruolo In ruolo In ruolo In ruolo In ruolo In ruolo In ruolo IV; V III; IV; V In ruolo In ruolo 12 IV- PROFILO DELLA CLASSE IV. 1. ELENCO E CURRICULUM SCOLASTICO DEGLI ALUNNI N° Cognome e Nome Curriculum scolastico 2008 1°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R.Carini Esito Promossa 2009 2°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promossa 1 Bonura Anselma 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) Qualificata sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4° A Servizi della Ristorazione sez. Promossa I.P.S.S.A.R. Carini 2 Carollo Giuseppe 2008 1°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promosso Promosso 2009 2°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Qualificato 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promosso 2011 4° A Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2008 1°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R Carini 2009 2°F Progetto sez. I.P.S.S.A.R Carini 3 Di Benedetto 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) Claudia I.P.S.S.A.R Carini 2011 4° A Servizi Ristorazione sez. Promossa Promossa Qualificata Promossa I.P.S.S.A.R. Carini 4 Falzone Marco 2008 1°D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promosso Carini Promosso 2009 2°D Servizi Ristorazione (cucina) Qualificato sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2010 3°A Servizi Ristorazione sez. Promosso I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4° A Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 5 Gaglio Francesco 2008 1°D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promosso Promosso Carini 2009 2°D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. 13 Carini 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) Qualificato Promosso sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4° 4A Servizi Ristorazione (cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2008 1° D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2009 2°D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. 6 Gaglio Giuseppe Promosso Promosso Qualificato Carini 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) Promosso sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4° A Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2006 1° G Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2007 2° G Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promossa con debito formativo Promossa Non ammessa Qualificata 2008 3 °D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini 7 Gaglio Karen 2009 3° D Servizi Ristorazione (cucina) Promossa Non ammessa sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2010 4° D Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 5° D Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2007 1° B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Non Promossa Promossa 2008 1° B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini 8 Gallina Daniela Qualificata 2009 2°B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promossa 2010 3°A Servizi Ristorazione (cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4A Servizi Ristorazione (cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini 14 2007 1°E Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promosso Promosso Carini Qualificato 2008 2° E Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Carini 9 Gumina Francesco 2009 3°D Servizi Ristorazione (cucina) sez. I.P.S.S.A.R. Carini Promosso Non Ammesso 2010 4°D Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2010 5° D Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2008 1°B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Promossa Carini 2009 Promossa 2°B Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Qualificata Carini 10 Impellitteri Ivana 2010 3°A Servizi di Ristorazione(cucina) Promossa sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4°A Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 2007 1° A Tradizionale Liceo Scientifico Promosso “Ugo Mursia” Carini 2008 2°A Tradizionale Liceo Scientifico Non Promosso “Ugo Mursia” Carini 2009 2° D Progetto sez. I.P.S.S.A.R. Qualificato 11 Troia Lorenzo Carini 2010 3°A Servizi di Ristorazione sez. Promosso I.P.S.S.A.R. Carini 2011 4°A Servizi Ristorazione sez. I.P.S.S.A.R. Carini 15 IV. 2. CREDITO SCOLASTICO ATTRIBUITO AGLI ALUNNI NEGLI ANNI PRECEDENTI N° Cognome e Nome Credito terzo Credito quarto anno anno 1 Bonura Anselma 5 5 2 Carollo Giuseppe 5 5 3 Di Benedetta Claudia 6 7 4 Falzone Marco 7 7 5 Gaglio Francesco 5 6 6 Gaglio Giuseppe 5 5 7 Gaglio Karen 5 4 8 Gallina Daniela 5 6 9 Gumina Francesco 5 4 10 Impellitteri 5 5 11 Troia Lorenzo 6 4 16 IV . 3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V^A I.P.S.E.A.O risulta composta da 11 alunni, 6 maschi e 5 femmine. Gli alunni, provengono dalla IV^ A, ad eccezione degli alunni: Gaglio Karen e Gumina Francesco che provengono dalla V^D, essendo ripetente. Nel complesso, il gruppo classe ha maturato una socializzazione positiva, nel corso degli anni scolastici fatta, non solo di rispetto delle norme, ma anche una certa solidarietà che è il frutto di un rapporto positivo anche degli anni passati, socializzazione funzionale all’apprendimento. Pertanto risultano avere sviluppato le abilità di convivenza civile e collaborazione per raggiungere obiettivi comuni. La partecipazione alle attività didattiche è andata crescendo, durante il corso dell’anno scolastico. Infatti, all’approssimarsi della scadenza degli esami di stato, un crescente interesse verso le singole discipline, ed una maturazione reale, hanno concorso ad incrementare la partecipazione e l’interesse. Tuttavia, l’impegno, è stato sempre sollecitato dai docenti: solo per alcuni è diffusa l’abitudine a produrre con regolarità compiti a casa, partecipando attivamente alle proposte educative e didattiche messe in atto dagli insegnanti. Sicuramente non è stato favorevole alle attività didattiche né il primo periodo dell’anno scolastico, in cui gli studenti hanno partecipato alle manifestazioni studentesche di protesta e di occupazione, né il fatto che molti insegnanti sono cambiati al quinto anno, fattori che hanno causato un periodo di rallentamento e di adattamento . È stato, pertanto, necessario uno sforzo doppio, sia da parte degli allievi che hanno dovuto adeguarsi a nuovi metodi di lavoro, sia da parte degli insegnanti, che si sono trovati nella necessità di conoscere le specifiche dinamiche di questo gruppo classe e hanno dovuto costruire, partendo da zero. Tuttavia, fin dall’inizio si è, comunque, formato uno spirito di collaborazione attiva e convergente fra docenti e allievi venendo a costituirsi un dialogo interpersonale educativo, costruttivo ed efficace, punto di partenza necessario per il raggiungimento degli obiettivi relazionali e di quelli didattici. Gli allievi, nel complesso, hanno mostrato, nei confronti delle materie tecniche, un interesse e una partecipazione costante, raggiungendo sufficiente competenza e professionalità. Hanno partecipato con interesse alle esercitazioni e alle attività organizzate dalla scuola. In generale, gli alunni mostrano padronanza nell’organizzazione del servizio di ristorazione, in tutte le varie fasi, nell’utilizzazione delle attrezzature e nella capacità di destreggiarsi nelle diverse situazioni. Diverso è stato l’approccio con le discipline teoriche. La classe si è presentata eterogenea sia sul piano delle capacità sia su quello del possesso delle conoscenze e delle competenze di base, poiché si è risentito delle lacune pregresse. All’inizio dell’anno è emersa una situazione di partenza per lo più mediocre, e solo per alcuni sufficiente, per ciò che concerneva il possesso delle abilità linguistico- espressive di base, sia orali che scritte, che risultavano mediamente lacunose e a tratti 17 insufficienti, e delle capacità di rielaborazione autonoma dei contenuti, mentre più diversificata è apparsa la situazione per ciò che riguardava le conoscenze e le competenze specifiche delle singole discipline, i cui livelli sono stati direttamente proporzionali all’impegno profuso e all’interesse mostrato dai singoli allievi verso le stesse. Inoltre, va detto che, grazie anche alle attività di recupero curriculari e extracurriculari, mentre buona parte delle classe ha migliorato in modo apprezzabile il profitto scolastico, un piccolo numero di alunni, particolarmente impegnati e interessati, ha compiuto progressi consistenti, raggiungendo pienamente gli obiettivi di ogni disciplina in modo discreto. Per ciò che riguarda il metodo di studio, che risultava, in alcuni casi, poco organizzato e mnemonico o organizzato solo nelle parti essenziali, sono stati raggiunti significati progressi. I docenti, del Consiglio di Classe, si sono attivati durante il corso dell’anno, sia nell’ambito delle singole programmazioni individuali sia nell’ambito di una prospettiva collegiale e interdisciplinare, a mettere in atto strategie che potessero stimolare negli allievi processi di apprendimento più maturi e consapevoli, oltre che meglio organizzati, sul piano del metodo. Per il raggiungimento di tali obiettivi si è dato spazio, all’attivazione di forme di didattica attiva, allo sviluppo di percorsi e moduli interdisciplinari, di mappe concettuali, al fine di stimolare, negli studenti, un apprendimento autonomo, consapevole e il più possibile vicino ai loro stessi interessi. Dalle verifiche effettuate e dalle osservazioni sistematiche nel corso dell’anno scolastico sono state individuate tre fasce di livello: alunni che hanno partecipato in maniera costante, acquisendo conoscenze e competenze discrete nella maggior parte delle materie; alunni che pur avendo partecipato, a causa di lacune pregresse e ritmi di apprendimento lunghi, sono in possesso di conoscenze appena sufficienti; alunni che hanno partecipato con impegno ed interesse discontinuo, pervenendo ad una preparazione frammentaria e superficiale. Gli alunni nell’ambito dell’area di professionalizzazione (ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO) hanno partecipato al progetto “Addetto alla Pasticceria”, sviluppato in due anni, dalla durata di 132 ore. Quasi tutta la classe ha partecipato alla Crociera-stage (alternanza scuola/lavoro) dal 21 al 28 aprile c.a.. Inoltre, gli alunni Impellitteri Ivana e Falzone Marco nell’ambito della realizzazione del PON C1 hanno effettuato uno stage a Parigi del 27/09/ al 17/10/2012; l’alunno Gaglio Giuseppe è stato impegnato nel lavoro in azienda svoltosi all’Hotel “Villa del Sole” di Grosseto dal 23/09/ al 14/10/2012 e gli alunni Di Benedetto Claudia e Troia Lorenzo nell’ambito del progetto PON 5 hanno partecipato ad uno stage lavorativo di 120 ore nel mese di ottobre presso la struttura alberghiera “Magaggiari” di Cinisi. 18 I docenti si riservano di svolgere attività di approfondimento e consolidamento durante l’ultimo periodo di attività didattica, e di svolgere attività di recupero in itinere laddove fosse necessario. OBIETTIVI EDUCATIVI RAGGIUNTI La maggior parte della classe, al termine del percorso formativo, mostra di avere raggiunto in modo adeguato gli obiettivi fissati nella programmazione iniziale del Consiglio di Classe: OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI • • • • • • • Educazione alla democrazia, alla libertà, alla legalità, alla solidarietà come modello di partecipazione sociale Sviluppo della coscienza di sé stessi e del territorio circostante Condivisione delle regole Valorizzazione delle differenze Acquisizione di autonomia e assunzione di responsabilità Capacità di organizzare un metodo di lavoro efficace Capacità di lavorare in team OBIETTIVI DIDATTICI DISCPLINARE AREA UMANISTICA • • • • • • • • • • • • • • Finalità Acquisizione di competenze comunicative in vari contesti e settori, soprattutto di tipo professionale Arricchimento del patrimonio lessicale, italiano e straniero Rafforzamento della padronanza sintattica Acquisizione di una autonoma capacità di lettura Sviluppo delle abilità di scrittura Sviluppo della capacità di un autonomo approccio al testo Acquisizione delle competenze di analisi testuale Acquisizione della consapevolezza della specificità dell’espressione letteraria e delle relazioni della letteratura con la tradizione e con i vari fenomeni culturali e sociali Formazione umana e culturale degli allievi attraverso il contatto con realtà culturali diverse dalla loro Sviluppo delle capacità di collegare i contenuti acquisiti in un contesto interdisciplinare Acquisizione di un metodo di studio autonomo Conoscenze Conoscenza delle principali correnti e delle figure più rappresentative della produzione letteraria italiana del Novecento. Conoscenza dei principali eventi storici del Novecento, nella loro evoluzione diacronica e sincronica Conoscenza di alcuni aspetti peculiari della lingua francese e di quella inglese, con particolare riferimento ai diversi settore della ristorazione 19 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Conoscenza di realtà culturali diverse dalla propria attraverso un’ analisi comparativa ed una presa di coscienza dei valori socio culturali e dei costumi delle altre comunità, con particolare riferimento a quelle inglese e francese. Potenziamento delle conoscenze lessicali e delle competenze linguistiche Competenze Saper strutturare discorsi anche di tipo argomentativo in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto, sia in italiano che nelle lingue straniere inserite nel curricolo (inglese, francese); Leggere testi di vario genere, riconoscendone le caratteristiche fondamentali; Operare l’analisi, anche semplificata dei testi, riconoscendone la struttura e gli elementi caratterizzanti; Elaborare testi scritti diversificati, funzionali agli scopi ed alle situazioni. Gli alunni dovranno dimostrare di avere sviluppato le competenze indicate soprattutto in contesti specificamente professionali; Essere in grado di storicizzare un testo letterario, inquadrando l’opera nel suo contesto storico-culturale; Formulare commenti motivati e coerenti ai testi letti; Utilizzare un linguaggio tecnico nella produzione orale e scritta, sia nella lingua madre che nelle lingue straniere oggetto di studio (inglese, francese); Saper contestualizzare geograficamente, cronologicamente, culturalmente avvenimenti del presente e del passato; Saper dare informazioni in lingua francese e inglese su ricette, caratteristiche regionali e argomenti del settore ristorativo del proprio Paese e degli altri paesi oggetto di studio. Saper comprendere e redigere mappe, itinerari, ricette in lingua inglese e francese Saper scrivere menu e brochure in lingua inglese e francese Saper dare e comprendere ordini in cucina e in sala in lingua inglese e francese Capacità Capacità di lettura e analisi di un testo Capacità di sintesi Capacità di argomentazione coerente Capacità di esprimersi utilizzando il linguaggio tecnico del settore ristorativo, in italiano, inglese, francese. Capacità di organizzare un metodo di lavoro autonomo AREA SCIENTIFICA Finalità • • • • • • Sviluppare la capacità di ragionare in modo coerente Introdurre gli studenti al ragionamento logico ed ai linguaggi formali e fornire loro semplici strumenti di comprensione e di indagine Far cogliere le differenze tra il linguaggio naturale e quello numerico Abituare all’ordine e alla precisione non solo formali, ma di pensiero ed esposizione Far acquisire un linguaggio matematico Favorire lo sviluppo di una cultura scientifica intesa come capacità di orientamento ed interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione 20 Conoscenze e Competenze • • • • • • • Conoscere e saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate Comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti Comprendere l’importanza delle funzioni matematiche Sapere utilizzare il linguaggio matematico-scientifico Saper organizzare il proprio lavoro in modo consapevole ed autonomo Saper analizzare semplici problemi Saper comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline AREA TECNICA Finalità Acquisire la conoscenza dei meccanismi della percezione e dell’osservazione in riferimento alla comunicazione Acquisire la consapevolezza delle dinamiche di gruppo Acquisire la consapevolezza della diversificazione dei bisogni del cliente Comprendere i principali fattori che determinano la comunicazione e l’informazione in un sistema in un sistema aziendale • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Conoscenze e Competenze Conoscere gli elementi caratteristici dell’azienda turistica Conoscere l’aspetto finanziario ed economico della gestione aziendale Conoscere l’importanza dello svolgimento delle attività economiche sul territorio Conoscere gli aspetti organizzativi e gestionali delle aziende turistiche Conoscere le dinamiche dei flussi turistici che interessano il territorio Saper redigere un business plan Saper redigere un budget Conoscere i principali obblighi contabili delle imprese Conoscere le caratteristiche dei conti finanziari ed economici Conoscere le principali imposte dirette e indirette italiane Saper redigere un bilancio in forma semplice Saper comprendere ed utilizzare il linguaggio matematico e scientifico Conoscere gli elementi fondamentali della comunicazione sociale Conoscere il ruolo delle relazioni umane e delle relazioni pubbliche all’interno dell’azienda Conoscere gli elementi e le strategie di marketing Conoscere la legislazione nazionale e comunitaria sul turismo Saper compilare lettere aziendali, e-mail, comunicati, circolari Saper comunicare in maniera efficace i propri bisogni Comunicare utilizzando i termini e gli atteggiamenti corretti nelle diverse situazioni. 21 Alternanza Scuola-Lavoro La classe ha svolto l’attività di “Alternanza Scuola Lavoro” in strutture ricettive del territorio. Tutor del corso è stato il Prof. Leonardo Pendola. Si rimanda in proposito all’apposita relazione sull’attività di Stage, che costituisce parte integrante di questo Documento. Metodi e Strumenti Il conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari si è basato sull’adozione di metodologie didattiche in grado di attivare un coinvolgimento motivazionale e adeguate allo sviluppo cognitivo degli alunni. Si è fatto pertanto ricorso al: • Metodo deduttivo (lezione interattiva). • Metodo induttivo. • Metodo della ricerca. • Metodologia interdisciplinare- ove possibile-. • Metodi di didattica attiva: problem solving, brain storming • Attività laboratoriali • Stages Strumenti • Test di ingresso per l’accertamento dei pre-requisiti cognitivi. • Manuali e materiale bibliografico. • Sussidi audiovisivi ed informatici. • Materiale didattico predisposto e fornito dai docenti. Verifica e Valutazione Oggetto di verifica sono state: • Singole unità didattiche. • Un insieme di unità didattiche. Tempi della verifica sono stati: • Inizio d’anno, come prove di ingresso. • In itinere. • Conclusive. 22 Gli strumenti utilizzati per le verifiche sono stati: • Test semistrutturati (quesiti a risposta aperta; quesiti .a risposta multipla; quesiti vero /falso/perché) ed elaborati scritti (analisi del testo, relazioni; saggio breve, articolo di giornale; brani da commentare; temi). • Interrogazioni individuali orali di tipo formale ed interrogazioni rapide dal posto. • Verifiche aperte all’intera classe tramite colloqui. • Ricerche individuali e/o di gruppo. Simulazione delle Prove Scritte • N° 2 simulazioni della Prima Prova scritta effettuate in data 26/03/2013 – 14/05/2013 • N°2 simulazioni della Terza Prova scritta effettuate in data 20/03/2013 – 13/05/2013 • In data 21/03/2013 è stata effettuate una simulazioni della Seconda Prova dell’Esame di Stato, una seconda prova è prevista in data 23 Maggio . Un esempio di tali prove, completo di tabelle di valutazione, è allegato al presente Documento, di cui costituisce parte integrante, e avrà valore di indirizzo per la Commissione esaminatrice nella scelta della tipologia della III prova. Valutazione La valutazione è stata espressa in decimi attenendosi ai seguenti criteri: • Conoscenza dei contenuti disciplinari. • Competenze linguistiche. • Competenze applicative. • Impiego consapevole del lessico specifico della disciplina. • Capacità di rielaborare le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico. In sede di valutazione, fermi restando i criteri sopra esposti, sono stati considerati inoltre: • i livelli di miglioramento espressi rispetto alla situazione di partenza. • l’impegno nello studio. • la diligenza e la puntualità nel rispetto delle consegne. • la partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo Per quanto riguarda i criteri di valutazione da adottare nel corso dello scrutinio finale il C.d.C. seguirà le indicazioni ministeriali e i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. In ogni caso l’ammissione all’esame terrà conto dei seguenti parametri: • capacità espressive • capacità logiche 23 • frequenza • impegno • abilità professionale • progressi compiuti rispetto alle condizioni di partenza. Gli alunni diversamente abili verranno valutati ai sensi della legge quadro 104/ 92 e successive integrazioni e modifiche. 24 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI MATERIA: ITALIANO A.S. 2012 – 2013 DOCENTE: SICHERA LAURA LIBRO DI TESTO: Marta Sambugar, Gabriella Salà, LIEM vol. 2, La Nuova Italia. CLASSE: VA PROFILO FINALE DELLA CLASSE La classe V A è composta da 11 studenti, 6 maschi e 5 femmine, tutti provenienti dalla IV A, ad eccezione di due alunni ripetenti della VD. Si tratta dunque di una classe poco numerosa e affiatata che ha partecipato alle lezioni con sufficiente interesse ed educazione . Il clima educativo è stato positivo, caratterizzato dal reciproco rispetto e dallo spirito di collaborazione. In partenza la classe palesava competenze disciplinari non particolarmente solide e sistematiche e la maggior parte di loro adottava strategie di apprendimento convergente e mnemonico. Per questo è stato necessario proporre strategie di apprendimento finalizzate ad una maggiore autonomia del sapere. Alcuni, sempre motivati e desiderosi di apprendere, hanno raggiunto risultati apprezzabili acquisendo anche un certo spirito critico e, se è vero che permangono limiti evidenti nelle analisi testuali più rigorose e qualche impaccio nei collegamenti organici fra i vari fenomeni intellettuali, è altrettanto vero che questi ragazzi sentono almeno l’esigenza di affrontare le tematiche letterarie e culturali con un minimo di personalità e qualche accenno all’autonomia critica. Per altri, invece, per i quali lo studio domestico non sempre è stato costante e approfondito, anche a causa di impegni di lavoro extrascolastico (una parte della classe partecipa al bilancio familiare con lavoretti occasionali concentrati soprattutto verso il fine settimana) , la conoscenza degli argomenti appare meramente limitata e mnemonica. Per quanto riguarda il percorso, a causa di un periodo di autogestione e poi di occupazione della scuola, senza per nulla criticare le ragioni di protesta giuste e legittime dei ragazzi, ho ritenuto opportuno organizzare i contenuti attorno ad alcuni percorsi modesti (e forse semplicistici), ma che dovrebbero avere il pregio di una certa linearità. Gli autori sono stati studiati cercando di evidenziarne gli aspetti biografici più rilevanti, i temi, la poetica e i problemi suscitati, tanto più se essi risultavano attuali e/o significativi per gli studenti e il loro vissuto. Si è dato spazio al quadro storico, sociale e culturale in cui autori e movimenti si collocano, cercando di sviluppare opportuni collegamenti. Tra marzo e aprile è stato attivato un corso di recupero extracurricolare il cui obiettivo è stato quello di offrire agli alunni l’opportunità di esercitarsi sulla scrittura documentata, scrittura valida per la prima prova scritta all’esame di maturità. La maggior parte degli alunni ha frequentato costantemente, partecipando attivamente alle attività e mostrando un adeguato interesse verso gli argomenti trattati nei singoli incontri. Il percorso ha prodotto importanti occasioni di apprendimento, di discussione e analisi di alcune tematiche di attualità, opportunamente scelte per stimolare le capacità argomentative e offrire spunti di riflessione. ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE FINO AL 14 MAGGIO: N°88; FINO ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO PRESUMIBILMENTE: 97. CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI FINO AL 14 MAGGIO 1. D ALL’ETA’ DEL REALISMO AL DECADENTISMO Il CONTESTO Il quadro economico Il quadro sociale Il quadro culturale LE IDEE Il Positivismo 25 A. Comte, “Che cosa significa la parola positivo” C.R. Darwin, “L’uomo è il risultato di un’evoluzione” LE POETICHE Il Naturalismo E. J. De Goncourt “Prefazione a Germinie Lacerteux” E. Zola, “Osservazione e sperimentazione” Il Verismo L. Capuana, “Verità e immaginazione” G. Verga “Prefazione all’amante di Gramigna” 2. GIOVANNI VERGA La Vita e le opere La formazione e le opere giovanili Dal Romanticismo al Verismo Il pensiero e la poetica Le strategie narrative di Verga La visione della vita nella narrativa di Verga Vita dei campi I Malavoglia : trama e tematiche Lettura e commento: “Prefazione al romanzo” Lettura e commento: “La famiglia Malavoglia” Lettura e commento: “La Tempesta in mare” Novelle rusticane Lettura e commento: “La roba” Mastro don Gesualdo: trama e tematiche Lettura e commento: “L’addio alla roba” 3. IL DECADENTISMO NELLA CULTURA ITALIANA ED EUROPEA Il Decadentismo: il contesto culturale e storico. Il Simbolismo francese C. Baudelaire Lettura analisi e commento: Corrispondenze. Lettura analisi e commento: l’albatro. S. Mallarmè Lettura analisi e commento: “Brezza marina” Rimbaud Lettura analisi e commento: “ Vocali” Cenni sulla Scapigliatura E. Praga: lettura e commento: “Preludio” Cenni su Giosuè Carducci: lettura e commento: “Pianto antico 4. GIOVANNI PASCOLI La Vita e le opere L’infanzia, la formazione , l’impegno politico L’attività poetica e critica Il pensiero e la poetica Tra simbolismo e sperimentalismo Pascoli e la poesia italiana del Novecento Il fanciullino “E’ dentro di noi un fanciullino” Myricae Lettura e commento: “Lavandare” 26 Lettura e commento:“Novembre” Lettura e commento: “L’assiuolo” Lettura e commento: “X Agosto” Canti di Castelvecchio “Il gelsomino notturno” 5. GABRIELE D’ANNUNZIO Vita e poetica Laudi del cielo…. Lettura e commento: “La sera fiesolana” Lettura e commento: “ La pioggia nel pineto” 6. DAL PRIMO NOVECENTO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE Il CONTESTO Il quadro economico Il quadro sociale Il quadro culturale LE IDEE La reazione al Naturalismo e la crisi della ragione La filosofia antipositivista La nascita della psicanalisi LE POETICHE IL Crepuscolarismo Il Futurismo 7. LUIGI PIRANDELLO La Vita e le opere L’infanzia difficile, gli studi e la prima produzione L’eclettismo letterario: novelle, romanzi, saggistica e testi teatrali Il pensiero e la poetica I modelli filosofici e la visione dell’esistenza La rivoluzione teatrale L’umorismo “Il sentimento del contrario” Novelle per un anno Lettura e commento: “ La patente” Lettura e commento: “Male di Luna” Il fu Mattia Pascal Lettura e commento: “Cambio treno” Uno, nessuno, centomila Lettura e commento: “Filo d’aria” Contenuti che saranno presumibilmente sviluppati fino alla fine dell’anno scolastico LA POESIA ITALIANA NEL NOVECENTO G. Ungaretti L’allegria, “ Fratelli” S. Quasimodo Giorno dopo giorno: “Alle fronde dei salici” E. Montale Ossi di seppia: “Non chiederci la parola” OBIETTIVI RAGGIUNTI Lo studente che ha raggiunto gli obiettivi minimi sa: 27 • • • • • • • • • Individuare le coordinate spazio-temporali del contesto storico - letterario Individuare modelli culturali, idee, valori di un ‘epoca Conoscere la biografia e la produzione letteraria di un autore Conoscere il pensiero dell’autore e la poetica di un autore Contestualizzare il testo in relazione al periodo storico e alla corrente letteraria Riconoscere le principali caratteristiche dei testi poetici e in prosa Individuare temi e messaggi Cogliere la funzionalità delle scelte stilistiche in rapporto alle intenzioni comunicative dell’autore Individuare gli elementi di innovazione al genere METODOLOGIA Il metodo si è basato sulla lezione frontale interattiva anche facendo uso della lettura collettiva come punto di partenza per lo sviluppo di un dibattito aperto sopra gli argomenti. Si è fatto ricorso a strategie di apprendimento diverse e cambiando di volta in volta in modo da interessare gli alunni. MEZZI DIDATTICI Libro di testo – fotocopie fornite dal docente – ricerche sul Web. VERIFICA E VALUTAZIONE Per quanto riguarda le verifiche in media sono state effettuate due interrogazioni orali e tre prove scritte a quadrimestre. La valutazione ha riguardato le varie abilità (singole o integrate) e la competenza linguistica. Essa si è basata sulle capacità acquisite tenendo conto dei progressi ottenuti rispetto, alla preparazione di partenza, all’impegno e alla partecipazione dimostrati nel corso dell’anno. La valutazione di fine periodo ha tenuto conto dei risultati delle prove sommative svolte in itinere e degli altri elementi concordati in seno al Consiglio di classe (impegno, partecipazione, progressione rispetto ai livelli di partenza) senza tuttavia mai prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari prefissati. Il profitto risulta mediamente sufficiente, buono per alcuni; un gruppo ristretto di studenti, nonostante l’impegno profuso, per lacune pregresse e difficoltà espressive, non raggiunge pienamente gli obiettivi prefissati. 28 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI MATERIA: STORIA A.S. 2012 – 2013 DOCENTE: SICHERA LAURA LIBRO DI TESTO: Franceschi, Ricciardelli, Quercioli, Voci dell’uomo e della storia, vol. 2, Bulgarini CLASSE: VA PROFILO DELLA CLASSE La classe V A è composta da 11 studenti, 6 maschi e 5 femmine, tutti provenienti dalla IV A, ad eccezione di due alunni ripetenti della VD. Si tratta dunque di una classe poco numerosa e affiatata. Il clima educativo è stato positivo, caratterizzato dal reciproco rispetto e dallo spirito di collaborazione. Sotto il profilo strettamente didattico, gli alunni pur dotati di sufficienti capacità cognitive, mostravano di possedere un modesto bagaglio culturale, caratterizzato da conoscenze essenziali, difficoltà espressive sia orali che scritte, e un metodo di studio non del tutto organizzato ed efficace. Sin dalle fasi iniziali, inoltre, la classe evidenziava verso la disciplina un interesse superficiale ed un impegno non sempre costante. In linea generale la conoscenza dei contenuti non era accompagnata dalla tendenza ad affrontare i problemi in modo critico e personale. E’ stato necessario ricorrere a strategie varie per stimolare l’interesse e sollecitare l’impegno. Metodologia adottata Si è fatto ricorso alle lezioni frontali per inquadrare i diversi fenomeni storici nei loro caratteri generali e per indirizzare gli alunni ad un’analisi più specifica delle loro peculiarità politiche, economiche, sociali e culturali, nonché all’individuazione degli elementi di continuità tra i fenomeni stessi. Per raggiungere tali obiettivi, si è puntato anche su metodologie ritenute più coinvolgenti, atte a suscitare l’interesse e la curiosità e a favorire lo spirito di osservazione, attuando continui confronti tra i fatti studiati e il mondo contemporaneo e stimolando i ragazzi ad interventi diretti e alla discussione. Strategie per motivare e favorire l’apprendimento Utilizzo di mappe concettuali; brainstorming; utilizzo di schemi; utilizzazione di prove differenziate; valorizzazione ed apprezzamento dei progressi; didattica modulare. ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE FINO AL 14 MAGGIO: N°36; FINO ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO PRESUMIBILMENTE: 42. CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI FINO AL 14 MAGGIO Modulo 1. LA NASCITA DEGLI STATI NAZIONALI 1. I problemi dell’ Italia post – unitaria: L’Unificazione – Le divisioni socio – economiche – La piemontizzazione – La questione meridionale – L’analfabetismo - Il brigantaggio – La politica economica della destra - Lo stato accentrato. 2. L’Europa nell’Età del Liberismo La nascita politica della Germania – La guerra austro – prussiana – La guerra franco – prussiana – La Francia – La Comune – L’impero asburgico – L’Inghilterra – La Russia. 3. La spartizione del mondo Caratteristiche del colonialismo africano - Caratteristiche del colonialismo asiatico – La spartizione del sud-est asiatico. 29 Modulo 2. IL TARDO OTTOCENTO 4. La società industriale moderna La II rivoluzione industriale - Aspetti: tecnologici, economici e sociali – Il positivismo. 5. L’Italia liberale e la crisi di fine secolo La questione romana e la questione veneta – La sinistra al potere: Depretis – Crispi al potere – Il primo governo Giolitti – La crisi di fine secolo. 6. L’Europa alla fine dell’Ottocento Modulo 3. IL NUOVO SECOLO E LA GRANDE GUERRA 7. L’età giolittiana Lo sviluppo industriale dell’Italia – La politica interna – La politica estera e la guerra in Libia. 8. La Prima guerra mondiale Cause – Il fallimento della guerra lampo – L’ Italia dalla neutralità alla guerra – La guerra di posizione – la fine della guerra. 9. La Rivoluzione Russa La rivoluzione di Ottobre – Lenin alla guida dell’Unione Sovietica – La Nep. Modulo 4. IL DOPOGUERRA E L’ETA’ DEI TOTALITARISMI 10.L’Europa e il mondo dopo Versailles I trattati di pace – La crisi del 1929 : dagli Usa al mondo – Il New Deal. 11.Il dopoguerra in Italia e il Fascismo Il biennio rosso - La nascita del movimento fascista - La marcia su Roma - Le Elezioni del ’26 e l’assassinio di G. Matteotti - Le leggi fascistissime – I Patti Lateranensi - La propaganda L’ideologia di regime e la trasformazione della società. 12.Lo Stalinismo L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss – Il terrore staliniano e i gulag – Il consolidamento dello stato totalitario. . Contenuti che saranno sviluppati presumibilmente nella seconda decade di maggio 13.Il nazismo 14.La seconda guerra mondiale OBIETTIVI RAGGIUNTI Lo studente che ha raggiunto gli obiettivi minimi sa: • • Collocare gli eventi nel tempo e nello spazio. Riconoscere le periodizzazioni storiche e gli elementi essenziali di un fatto storico • Ricavare le informazioni principali dalle fonti • Utilizzare la terminologia di base della disciplina. • Sintetizzare i fatti storici esaminati. MEZZI DIDATTICI Libro di testo – fotocopie fornite dal docente – ricerche sul Web.. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate prove di verifica scritta differenziate (temi storici e prove con domande aperte e strutturate), nonché verifiche orali. La valutazione si è basata sulle capacità acquisite tenendo conto dei progressi ottenuti rispetto alla preparazione di partenza, all’impegno e alla partecipazione dimostrati nel corso dell’anno. 30 La valutazione di fine periodo ha tenuto conto dei risultati delle verifiche sommative svolte in itinere e degli altri elementi concordati in seno al Consiglio di classe (impegno, partecipazione, progressione rispetto ai livelli di partenza) senza tuttavia mai prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari prefissati. Alla fine dell’anno scolastico la classe si presenta abbastanza eterogenea sotto il profilo dei risultati conseguiti: • • • un ristretto gruppo di alunni ha pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati, conseguendo una preparazione più che discreta, grazie ad un impegno costante. Un secondo gruppo ha raggiunto gli obiettivi prefissati, conseguendo una preparazione sufficiente. Un terzo esiguo gruppo presenta conoscenze frammentarie. . Materia: LINGUA FRANCESE Anno scolastico 2012-2013 Relazione finale lingua francese Prof.ssa Tiziana Miceli La classe, alla fine del quinquennio, e' arrivata alla conclusione del proprio percorso con un numero esiguo di alunni. Per ciò' che riguarda il francese in particolare, la docente ha conosciuto la classe nello scorso anno scolastico e notevoli difficoltà' sono state immediatamente riscontrate sia a livello cognitivo che a livello di produzione sia scritta che orale. A causa di un lungo periodo di malattia della docente, protrattosi fino a fine anno scolastico, pur permanendo, per alcuni, alcune sostanziali lacune, gli alunni vengono ammessi alla classe successiva senza debito formativo. Tali lacune si sono evidenziate da subito nel corrente anno scolastico, ma gli alunni hanno risposto in maniera differente:alcuni più responsabili e consapevoli dell'impegno che avrebbero dovuto affrontare a fine anno hanno cominciato a studiare con serietà e profitto anche se non sempre soddisfacente e proporzionato al l'impegno profuso; altri, meno responsabili, hanno cominciato ad impegnarsi tardivamente e hanno incontrato difficoltà che non hanno consentito loro di raggiungere risultati soddisfacenti. Il programma e' stato svolto nella sua interezza, nonostante le premesse, perché ci si è avvalsi della collaborazione di un'assistente di lingua madre che per un'ora settimanale ha aiutato la docente nello svolgimento del programma, trattando in particolare la parte relativa alla francofonia e alla cucina dei paesi francofoni. La stessa ha,inoltre, documentato gli alunni, con filmati, fotocopie e documenti autentici, su alcuni aspetti della civiltà francese. Dal punto di vista socio-relazionale, la classe ha sempre tenuto un comportamento consono al contesto scolastico ed i rapporti personali tra gli allievi e tra allievi e docente sono sempre stati rispettosi del ruolo di ciascuno . Il lavoro in classe si è basato su una continua interazione tra docenti e allievi e all'interno dello stesso gruppo classe al fine sia di sviluppare competenze specifiche in ambito disciplinare sia di preparare i giovani al dialogo democratico e all'autonomia delle idee. La valutazione ha tenuto conto di: -raggiungimento degli obiettivi -grado di maturazione delle conoscenze -capacità di correlare e confrontare gli argomenti proposti per seguire un itinerario tematico all'interno degli ambiti disciplinari con riferimenti pluridisciplinari -capacità di sintesi e coerenza dei concetti espressi sia durante le prove di verifica ( compiti scritti, colloqui orali, prove semi-strutturate e questionari) sia durante il normale svolgimento della vita scolastica -uso di una terminologia linguistica corretta e specifica in ambito professionale -capacità di comprensione dei testi letti 31 -capacità di approfondimento e di rielaborazione personale e critica Carini,li 15 maggio 2013 Prof.ssa Tiziana Miceli Anno scolastico 2012-2013 Programma svolto di lingua francese Prof.ssa Tiziana Miceli Modulo1:" Le recrutement" Le recrutement La lettre de motivation Le C.V Modulo 2:" Le vin" Histoire du vin Les regions vinicoles francaises: les cepages Les appellations La degoustation La Champagne et la metode champenoise Modulo 3:" L'histoire de la cuisine francaise" Les origines Le Moyen Age La Renaissance La revolution et la naissance de la restauration Le XX si??cle : la nouvelle cuisine Modulo4:" Paris et l'Ile-de-France" Paris entre passe et avenir Les cafes parisiens Modulo 5: “La cuisine francophone” Le Liban Le Belgique 32 Materia: LINGUA INGLESE RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2012/1013 MATERIA: INGLESE PROF.SSA: CAMPO LETIZIA La classe in esame è composta da elementi quasi tutti regolarmente frequentanti, il cui rendimento complessivo disegna con chiarezza i lineamenti di un contesto umano che si segnala e si qualifica per doti comunicative e capacità di interscambio. La vivacità caratteriale e temperamentale dei suoi componenti, di là dalle differenze individuali si è posta, a mio credere, come aspetto positivo ed eloquente di un’intelligenza pronta e sollecita, in grado di garantire, se opportunamente stimolata, apprezzabili risultati. Tuttavia, nel corso dell’anno scolastico, è parso evidente lo scarto tra le potenzialità chiaramente ravvisabili, e l’effettiva realizzazione di esse. Si è evidenziata un’oggettiva disomogeneità sia dal punto di vista dell’impegno e della costanza che da quello della conoscenza delle strutture della lingua. Pochi infatti sono riusciti ad ottenere risultati apprezzabili perché dotati non solo d’ interesse e buona volontà, ma anche di un’ accettabile capacità espositiva in L2. Il resto della classe ha mostrato fin dall’inizio dell’anno diffuse difficoltà a causa sia delle profonde lacune pregresse che della mancata abitudine ad esporre oralmente gli argomenti trattati in lingua inglese. I suddetti alunni, nonostante le difficoltà, hanno comunque mostrato grande interesse per gli argomenti tecnici del loro settore di specializzazione trattati e hanno cercato di superare le loro difficoltà con l’ausilio di ripetute esercitazioni linguistiche. Alla fine, è stata apprezzata la forte determinazione che gli ha permesso di raggiungere un livello sufficiente, mentre per i più meritevoli si può parlare anche di buoni risultati. 33 PROGRAMMA D’INGLESE Libro di testo: BETWEEN COURSES An English Journey Through International Catering UNIT 5 INTERNATIONAL COOKING From Muddy Fields…The golden Grains of Life Great eating Adventures in South-East Asia Spicy India Far Eastern Cusine Mexican Cusine Pasta: an Italian Passion? Where does Pizza come from? The Bread Eaters All the World loves a Potato Meat lovers Fish lovers CVILIZATION: Jamaica RECIPES AND WINES: Emilia Romagna UNIT 6 THE WORLD OF WINE Drinking Wine Modern Wine Choosing Wine How to read a Label European Wines ( France- Germany-Spain) CIVILIZATION: California UNIT 7 BEER AND CIDER The History of Beer The Breewing Process Pubs CIVILIZATION: Ireland UNIT 10 FOOD AND HEALTH Food Health and Fitness Diets Lifestyle Diets ( Macrobiotics- Vegetarian Diets- The Food Pyramid-the Mediterranean Diet ) Food Allergies Food Intolerances Eating Disorders Anorexia Bulimia Food, Fashion and Advertising Advertising Analysis 34 CIVILIZATION: The USA RECIPES AND WINES: Sicily Materia: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE Docente: Prof.re Bono Vincenzo Corso: Tecnico dei Servizi Ristorativi Ore effettuate: al 15 Maggio 103 Da effettuare: ore 16 Libro di testo: Economia e gestione dell’impresa ristorativa – Autore Caterina De Luca, Maria Teresa Fantozzi – Casa Editrice Liviana COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: La classe. composta da 11, alla fine dell’anno scolastico risultano accettabili le competenze minime acquisite da una buona parte della classe . Si individua qualche elemento con mediocri abilità di base e carenze metodologiche , un buon gruppo invece dimostra discrete capacità di apprendimento ed è in possesso di un adeguato metodo di lavoro. La classe si dimostra disponibile all’apprendimento , curiosa nell’approfondire le tematiche trattate e partecipa attivamente al dialogo educativo . Dal punto di vista disciplinare la classe si presenta responsabile e rispettosa, creando un piacevole rapporto di lavoro. METODOLOGIA Gli argomenti dei moduli sono stati affrontati facendo ricorso alle seguenti metodologie: lezione frontale per la rappresentazione iniziale dei contenuti lezione partecipata attraverso la collaborazione attiva degli alunni problem solving brainstorming, e studio dei casi esercitazioni pratiche individuali e di gruppo STRUMENTI Il libro di testo Riviste specializzate, Manuali e procedure informatiche VERIFICA Le verifiche sono state effettuate per accertare le diverse abilità e i vari livelli di conoscenza, competenza e l’efficacia del percorso formativo. Sono state effettuate prove di verifica formative e sommative sia orali che scritte. VALUTAZIONE Le valutazioni parziali e finali hanno conto di tutti gli elementi possibili che intervengono nel processo valutativo e pertanto saranno tenuti in considerazione: metodo di studio e impegno, applicazione e partecipazione evoluzione rispetto al livello di partenza 35 conoscenze acquisite e capacità critiche maturazione delle capacità e delle abilità. CONTENUTI: Titolo del modulo A : La gestione finanziaria Composizione del Modulo: UD 1 Il fabbisogno finanziario Le fonti di finanziamento Analisi delle fonti di finanziamento Il leasing e il factoring Prerequisiti del modulo 1. – Conoscere il concetto di capitale proprio e di capitale di terzi 2. – Conoscere il concetto di finanziamenti e di investimenti 3. – Conoscere il concetto di patrimonio aziendale Obiettivi del Modulo a Conoscere il concetto di fabbisogno finanziario b Conoscere il rapporto esistente tra finanziamenti e investimenti c Conoscere le caratteristiche del leasing, dei diversi tipi di leasing e del factoring d Saper distinguere le differenze tra fonti di finanziamento interne e quelle esterne e Saper distinguere i motivi che spingono le imprese a ricorrere al leasing o al factoring Titolo del modulo B: La Gestione Economica Composizione del Modulo: UD 1 Il sistema dei costi-ricavi-reddito La gestione, il reddito d’esercizio e il reddito globale Costi e ricavi La competenza economica dei costi e dei ricavi Collegamenti fra situazione patrimoniale ed economica UD 2 Controllo della gestione Classificazione dei costi La formazione del costo di produzione 36 Il break even point Calcoli per la determinazione del prezzo di vendita Prerequisiti del modulo 1. Conoscere l’azienda e i suoi elementi costitutivi 2. Conoscere il concetto di costo e di ricavo 3. Conoscere il concetto d’inventario e di patrimonio Obiettivi del Modulo a Conoscere il concetto di contabilità analitica b Conoscere le diverse tipologie di costi c Conoscere le tecniche di ripartizione dei costi comuni e Conoscere il break- even point Titolo del modulo C : La gestione amministrativa Composizione del modulo U.D 1 Contabilità aziendale Le scritture contabili obbligatorie La contabilità elementare delle imprese ristorative La contabilità generale U.D 2 Il bilancio di esercizio Principi di redazione del bilancio Le parti del bilancio Gli allegati del bilancio Indici della struttura patrimoniale Indici dell’equilibrio finanziario Indici di redditività Prerequisiti del modulo 1. Conoscere il patrimonio e l’inventario 2. Conoscere il concetto di costo e di ricavo 3. – Conoscere il concetto di risultato economico d’impresa Obiettivi del Modulo a Conoscere le operazioni di gestione esterna b Conoscere i principali obblighi contabili delle imprese c Conoscere le caratteristiche dei conti finanziari ed economici d Conoscere le fasi del processo di rilevazione in contabilità generale e Conoscere le principali imposte dirette e indirette italiane 37 f Conoscere i motivi per cui è importante effettuare l’analisi per indici g Saper registrare in contabilità generale semplici operazioni di acquisto e vendita h Saper redigere un bilancio in forma semplice Titolo del modulo D : La programmazione aziendale e il Budget Composizione del Modulo: UD 1 La Programmazione aziendale UD 2 Il Budget Prerequisiti del modulo 1. – Conoscere l’impresa turistica 2. – Conoscere l’organizzazione e le risorse umane nelle imprese 3. – Conoscere il patrimonio dell’impresa turistica 4. – Conoscere la gestione economica delle imprese turistiche Obiettivi del Modulo a) Conoscere la pianificazione di un’attività turistica b) Conoscere gli elementi essenziali di un business plan c) Conoscere il Budget come strumento di programmazione e controllo d) Saper redigere un business plan e) Saper redigere un budget Titolo del modulo E: Il marketing Composizione del Modulo: UD 1 Il Marketing strategico e operativo La raccolta dati Analisi della situazione interna e esterna Le strategie di marketing Marketing mix Controllo dei risultati e la valutazione Prerequisiti del modulo 1. Conoscere il concetto di pianificazione di un’attività turistica 2. Conoscere il concetto di programmazione aziendale e Budget 38 3. Conoscere il concetto di gestione finanziaria Obiettivi del Modulo a Conoscere gli elementi del marketing b Conoscere le strategie di marketing c Conoscere alcune tipologie di prodotti turistici d Conoscere la politica dei prezzi dei servizi turistici e Conoscere le strategie di comunicazione nel turismo f Conoscere il concetto di marketing plan g Conoscere il concetto di marketing integrato 39 Materia: MATEMATICA IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO RELAZIONE INDIVIDUALE SULLA CLASSE V A MATEMATICA Prof.ssa Richichi Emanuela Il livello medio di partenza registrato all’inizio dell’anno scolastico, attraverso la somministrazione di test d’ingresso concordati con i colleghi della stessa disciplina, è stato, nel complesso, sufficiente. L’attività didattica si è svolta alternando momenti di lezione frontale, necessarie per l’introduzione di nuovi concetti, con lezioni dialogate dalle quali gli alunni stessi potevano trarre le informazioni necessarie per costruire autonomamente la conoscenza. Nella realizzazione di ciascun percorso, un primo momento è stato sempre dedicato alla verifica ed al recupero dei prerequisiti richiesti, per poi procedere alla presentazione del problema e, quindi, alla ricerca della strategia di risoluzione. Nella fase della sistemazione teorica dei concetti introdotti, si è cercato di spronare gli allievi a partecipare attivamente alla lezione attraverso la costruzione di schemi e schede riepilogative. La fase dell’applicazione aveva come obiettivo quello di consolidare le capacità acquisite: i procedimenti risolutivi, quando è stato necessario, sono stati descritti da tabelle in cui venivano evidenziati i passaggi salienti. Un altro momento importante dell’attività didattica è stato quello finalizzato all’analisi del testo ed alla successiva schematizzazione, per avviare gli allievi ad un migliore metodo di studio ed all’approfondimento personale. Si è insistito, inoltre, sull’uso di un linguaggio sufficientemente rigoroso nella definizione di concetti ed enunciati delle loro proprietà. Non sono state date dimostrazioni dei teoremi studiati, dei quali si è curata, invece, tenuto conto delle indicazioni della Direzione generale dell’istruzione professionale, la loro “utilità”. Nel corso dell’anno scolastico la classe, in generale, ha partecipato al dialogo didattico - educativo mostrando interesse e volontà di apprendere raggiungendo un livello di profitto, nel complesso, pienamente sufficiente. CONTENUTI SVOLTI Concetto di funzione Classificazione delle funzioni Dominio di una funzione Intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani Segno di una funzione 40 Limite di una funzione: concetto intuitivo Il calcolo dei limiti: - il limite di una funzione algebrica razionale intera per x che tende ad un valore finito c e per x che tende ad infinito - il limite di una funzione algebrica razionale fratta per x che tende ad un valore finito c e per x che tende ad infinito Gli asintoti di una funzione Derivata di una funzione - La derivata delle funzioni elementari: - Le regole di derivazione: La regola di De L’Hopital Grafico qualitativo di una funzione I concetti di analisi sono stati affrontati da un primo approccio al relativo calcolo; successivamente si è approfondito l'aspetto legato alle proprietà a anche l'utilizzo in contesti diversi. Si è cercato, ove possibile, di mettere in evidenza i collegamenti tra strumento matematico e sua applicazione in ambito tecnico. A) OBIETTIVI: Obiettivi affettivi: quelli stabiliti nella programmazione del Consiglio di classe. Obiettivi cognitivi: CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE ANALISI SINTESI VALUTAZIONE -descrivere i modelli presentati, evidenziandone le proprietà -sapere riassumere concetti in una esposizione rigorosa -sapere applicare le tecniche apprese in nuovi contesti -trasferire criteri -sapere selezionare elementi fondamentali di un argomento trattato e dedurre relazioni -sapere progettare esecuzioni -sapere individuare e correggere errori e incongruenze in un processo B) CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE • Conoscenza degli aspetti • Sapere descrivere i modelli • Definire, in modo semplice e principali rispetto ai concetti evidenziandone le principali chiaro, i concetti di limite, di: proprietà derivata e integrale . funzione, dominio, limite, • Sapere riassumere concetti in Enunciare le proprietà del asintoto, derivata limite, della derivata e una esposizione semplice e 41 chiara dell’integrale • Conoscenza degli elementi principali del linguaggio • Sapere applicare, guidato, le • Calcolo di limiti e derivate specifico della disciplina e di tecniche apprese in nuovi • Utilizzare, guidato, i concetti linguaggi simbolici e grafici contesti studiati per lo studio di caratteristiche di una • Conoscenza delle regole • Sapere trasferire criteri in fondamentali di calcolo situazioni semplici semplice funzione razionale relative a limiti, e derivate intera e fratta • Sapere selezionare elementi fondamentali di un argomento trattato e dedurre le principali relazioni • Sapere formulare ipotesi in situazioni semplici • Sapere leggere, costruire ed interpretare semplici grafici • Sapere progettare semplici esecuzioni • Guidato, sapere individuare e correggere errori ed incongruenze in un processo valutando i risultati ottenuti C) STRUMENTI FISICI • Libro di testo • Fotocopie FORMATIVI • Schematizzazione di procedimenti che mettano in evidenza la motivazione dei passi fatti e i nodi fondamentali del percorso D) METODOLOGIE • lezioni frontali • lezioni dialogate E) CRITERI DI VALUTAZIONE Tutte le verifiche hanno avuto lo scopo di monitorare l'apprendimento degli allievi per intervenire tempestivamente con azioni di recupero e di valutare il raggiungimento dei livelli minimi di accettabilità in corrispondenza dei quali è stata stabilita la soglia di sufficienza. Nella valutazione si è tenuto conto, oltre che del raggiungimento degli obiettivi fissati, anche dei progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno e di eventuali analisi delle difficoltà riscontrate in media dalla classe nell'affrontare la verifica proposta. Nella valutazione delle prove scritte il punteggio finale è stato definito in base ai seguenti criteri di valutazione: il voto finale attribuito alla prova è stato formulato in decimi, considerando l’intera scala di valutazione da 1 a 10 in base al punteggio totalizzato dall'alunno e alle fasce di livello stabilite per ogni prova. Nelle prove scritte è stato attribuito il max punteggio ad una risposta corretta e completa, un punteggio compreso tra zero e il punteggio max ad una risposta incompleta o parzialmente errata, zero ad una risposta errata o omessa. Il punteggio assegnato ha tenuto conto: 42 della correttezza dei contenuti trattati della chiarezza e del rigore espositivi della scelta di tecniche risolutive e loro corretto uso. La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di: • Osservazione dei materiali prodotti e sistemazione delle conoscenze (appunti, esercizi svolti ..) • Conoscenza di termini, procedimenti, .... • Comprensione dei concetti, procedure, proprietà,... • Applicazione di tecniche, di simboli; descrizione del percorso seguito • Analisi, scelta e motivazione di percorsi • Sintesi e costruzione di relazioni • Valutazione della coerenza tra dati e risultati Il voto finale attribuito alla prova orale è stato espresso in decimi . PARAMETRI Nelle prove orali le fasce di livello e corrispondenti voti sono stati così stabiliti: Voto Livelli Prestazioni L’alunno conosce minimamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo superficiale; è in grado di formulare strategie risolutive con notevoli difficoltà in 1-3 Grav.insuff. situazioni semplici e di esporre con linguaggio stentato. L’alunno conosce parzialmente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo parzialmente corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive con qualche 4 Insuff. difficoltà in situazioni semplici e di esporre con linguaggio modesto . L’alunno conosce complessivamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo complessivamente corretto; è in grado di formulare strategie risolutive, guidato, in situazioni note e di esporre con linguaggio impreciso. 5 Liev. Insuff. L’alunno conosce sufficientemente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni 6 Suff. note e di esporre con linguaggio semplice e chiaro. L’alunno conosce discretamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici in modo corretto ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni 7 Discreto note e di esporre con linguaggio chiaro. L’alunno conosce pienamente gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici con sicurezza ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni nuove e di esporre con linguaggio chiaro e pertinente. 8 Buono L’alunno conosce in modo approfondito gli elementi, le definizioni, le proprietà ecc.. ; è in grado di applicare procedure risolutive e di utilizzare strumenti logici autonomamente e consapevolmente ; è in grado di formulare strategie risolutive autonomamente in situazioni complesse e di esporre con linguaggio rigoroso. 9-10 Ottimo 43 Palermo, 15 Maggio 2013 L’insegnante Prof.ssa Richichi Emanuela Materia: LEGISLAZIONE DOCENTE: TERESA SACCO LIBRO DI TESTO: G. BACCELI – M. MICELLI “Diritto delle imprese ristorative” SCUOLA § AZIENDA N° 54 ORE DI LEZIONI EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO CLASSE V SEZ. A I.P.S.S.A.R. ANNO SCOLASTICO 2012-13 RELAZIONE FINALE MATERIA: LEGISLAZIONE DOCENTE: TERESA SACCO LIBRO DI TESTO: G. BACCELI – M. MICELLI “DIRITTO DELLE IMPRESE RISTORATIVE” SCUOLA § AZIENDA PROFILO DELLA CLASSE La classe V sez. A, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico un comportamento, corretto e disciplinato non solo all’interno dei suoi componenti ma anche con l’insegnante con la quale si sono instaurati buoni rapporti umani, improntati al rispetto e alla stima reciproca. Tutti, anche se in maniera diversa hanno partecipato all’attività didattica ed educativa proposta, conseguendo risultati nel complesso positivi anche se differenziati in relazione alle capacità e agli sforzi adoperati. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE - Conosce il concetto di obbligazione e di contratto. - Conosce i principali contratti tipici. - Conosce le tipologie contrattuali d’impresa. - Conosce le norme fondamentali relative al diritto del lavoro. COMPETENZE - Sa classificare le varie forme di impresa e di società - Sa individuare i vari tipi di contratto e coglierne le differenze - Espone e concetti acquisiti in modo corretto CAPACITA’ Una buona parte della classe è in grado di: - Saper sistemare logicamente e riesaminare criticamente quanto appreso - Saper evidenziare possibili collegamenti e/o analogie tra caso concreto e fattispecie astratta. 44 METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE Premesso che i singoli contenuti modulari sono stati esaminati previo accertamento dei prerequisiti formativi, le metodologie di insegnamento sono consistite in: - illustrazione del percorso formativo di ciascun modulo, al fine di rendere consapevoli gli alunni dei processi di apprendimento e degli obiettivi da raggiungere; - lezioni frontali, limitatamente a introduzioni di carattere generale, esposizione di concetti astratti; - sistematizzazione dei risultati emersi da discussioni, lavori di gruppo, ricerche, approfondimenti di carattere tecnico e professionalizzante; - lezioni dialogica con coinvolgimento della classe; - letture e analisi in classe di documenti o testi giuridici ed economici; - problem-solving; - attività individualizzate e di sostegno. STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI Oltre al libro di testo in adozione, utili strumenti didattici sono stati: il testo costituzionale, il codice civile e le leggi speciali pertinenti i singoli istituti in materia turistica proposti. VERIFICHE E VALUTAZIONI Il monitoraggio della classe, avente lo scopo di accertare il processo di insegnamento apprendimento in relazioni agli obiettivi prefissati,è stato realizzato con frequenti verifiche in itinere al termine di ogni unità didattica e durante lo svolgimento di ogni singolo modulo. Le stesse, sono consistite in :interrogazioni, dialogo, discussioni di gruppo, interventi spontanei. Successivamente, se necessaria, è stata svolta un’attività di recupero degli alunni insufficienti, seguita da una nuova verifica che, in alcune ipotesi ha consentito di colmare l’insufficienza. Sono state somministrate, nella seconda parte dell’anno scolastico, anche le simulazione di terza prova nella forma della tipologia c. GRIGLIE DI VALUTAZIONE Nell’attribuzione del voto, al termine di ogni verifica si è tenuto conto della griglia di valutazione elaborata nella riunione dipartimentale all’inizio dell’anno scolastico nonché di quella elaborata dal consiglio di classe per la correzione della simulazione della terza prova. PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2013 MODULO 1: IL CONTRATTO E L’AUTONOMIA CONTRATTUALE U- D. 1 – IL CONTRATTO – - Il contratto in generale – - L’autonomia contrattuale – - Gli elementi essenziale del contratto – - Gli elementi accidentali del contratto – 45 U. D. 2 – RESPONSABILITA’ CONTRATTUALE E CLASSIFICAZIONE DEI CONTRATTI – - La responsabilità precontrattuale – - Il contratto preliminare – - La classificazione dei contratti – U. D. 3 – INVALIDITA’, RESCISSIONE E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO – - Cause di invalidità del contratto – - i vizi originali – - i vizi sopravvenuti – MODULO 2: I PRINCIPALI CONTRATTI DELL’IMPRESA U. D. 1- I PRINCIPALI CONTRATTI DELL’IMPRESA – - Il contratto di vendita – - Gli obblighi del venditore – - Gli obblighi del compratore – - I contratti particolari di vendita – U. D. 2 – I CONTRATTI DI TRASPORTO E DEPOSITO – - Il contratto di trasporto – - Il contratto di deposito – - Il deposito irregolare – U. D. 3 – I CONTRATTI DI FRANCHISING, LEASING, FACTORING - Il contratto di franchising – - il contratto di leasing – - il contratto di factoring . MODULO 3: I CONTRATTI SPECIFICI U. D. 1 – I CONTRATTI DI SOMMINISTRAZIONE, CATERING E BANQUETING – - Il contratto di somministrazione – - Il contratto di catering – - Il contratto di banqueting – U. D. 2 - IL CONTRATTO D’ALBERGO – - Il contratto d’albergo – - Gli obblighi delle parti – - La registrazione del cliente – - Tipologie di contratto d’albergo – - La prenotazione e la caparra – U. D. 3 – IL DEPOSITO IN ALBERGO – - La responsabilità dell’albergatore – - Responsabilità limitata e illimitata – - La responsabilità del ristoratore – U. D. 4 - IL CONTRATTO DI LAVORO - Il lavoro autonomo e subordinato – - Il diritto del lavoro – - Le fonti del diritto del lavoro – 46 U. D. 5 – IL DIRITTO SINDACALE E IL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO- Diritto e libertà sindacale - La disciplina dei contratti collettivi – - Lo Statuto dei lavoratori – - Il diritto di sciopero - Il rapporto di lavoro subordinato – - L’assunzione – - Il contratto di lavoro – - La sospensione e la cessazione - Il licenziamento – U. D. 6 – Il CCNL NEL SETTORE TURISTICO - Soggetti e comparti interessati – - Il rapporto di lavoro – U. D. 7 – L A SICUREZZA SUL LAVORO - La legislazione - Responsabilità delle aziende – - Campo di applicazione del d.lgs 626/1994 - Carini li, L’insegnante 47 Materia: ALIMENTAZIONE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “UGO MURSIA” “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” Classe 5°A CONSUNTIVO DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Disciplina: Scienza degli alimenti Docente: Bellino Angela Classe 5°sez A N° 67 ORE DI LEZIONI EFFETTUATE SINO AL 15 MAGGIO LIBRO DI TESTO : A. Machado - SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA – Ed. Poseidonia PROFILO DELLA CLASSE La classe è costituita da 11 allievi, 6 maschi e 5 femmine provenienti, perlopiù, dalla 4°A La legittima astensione dalle lezioni per l’occupazione, motivata dalle precarie condizioni di vivibilità del plesso, nonché le difficoltà nel processo di apprendimento hanno comportato un sostanziale rallentamento nello svolgimento della programmazione durante il primo quadrimestre. La situazione iniziale caratterizzata da livelli di competenza mediamente sufficienti, con qualche lacuna di base per alcuni, e la scarsa applicazione allo studio, è migliorata nella seconda parte dell’anno. 48 Durante il corso dell’anno ho sempre cercato di responsabilizzare gli alunni, invitandoli ad un comportamento più maturo e collaborativo, allo scopo di coinvolgerli nelle attività proposte. Il rendimento non è stato uniforme, i risultati possono essere considerati sufficienti per la maggior parte. Non sono, però, mancati casi di insufficienza legati alla scarsa volontà di recuperare da parte di alcuni allievi che non erano motivati allo studio. Oltre alle attività ed ai contenuti esposti nella programmazione sulla disciplina di base, sono state svolte attività di recupero delle abilità di base post curricolare, dedicate in modo specifico alla revisione di alcuni argomenti trattati ed al potenziamento dell’abilità di scrittura, lettura e comprensione del testo. Complessivamente gli obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli allievi, sebbene con livelli di approfondimento diversi in relazione alle attitudini, capacità e impegno dei singoli. I risultati ottenuti sono nel complesso da ritenere sufficienti, pur permanendo in alcuni casi difficoltà concettuali e di metodo che non permettono di elevarsi al di sopra della sufficienza. Le abilità di base sono state attivate attraverso compiti specifici ed esercitazioni. TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE Non sono stati effettuati test di ingresso. Sono state effettuate ore di ripasso su argomenti svolti nello scorso anno, utili a recuperare alcune parti del programma che costituiscono prerequisito per lo svolgimento di quello del quinto anno. OBIETTIVI I contenuti del programma si propongono di ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite dagli studenti nel corso di qualifica, passando da un’interpretazione educativo- alimentare del primo biennio e prevalentemente merceologica del terzo anno, ad un’analisi sistematica dei processi alimentari, nutrizionali ed igienici correlati alla ristorazione. CONOSCENZE • Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche nell’ambito ristorativo. • Comprendere l’importanza di una sana alimentazione. • Conoscere la spesa energetica dell’organismo e comprendere l’importanza dell’educazione alimentare. • Comprendere gli effetti di scorrette abitudini alimentari. COMPETENZE • Valutare il dispendio energetico • Analizzare ed applicare i diversi tipi di dieta • Riconoscere gli stili dietetici • Saper leggere ed interpretare le tabelle LARN e le tabelle di composizione chimica degli alimenti • Conoscere le linee guida, per una sana alimentazione nelle varie fasce di età. • Individuare le più comuni malattie che possono essere controllate da un regime dietetico particolare. • Comprendere gli aspetti caratteristici dei disturbi comportamentali nella nutrizione. • Individuare le principali tecniche di conservazione degli alimenti. 49 • • • • • • • • Identificare le modificazioni organolettiche e nutrizionali che subiscono gli alimenti come conseguenza dei trattamenti di conservazione e/o di cottura. Capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuità o nocività Individuare le principali cause di contaminazione microbiologica e chimica degli alimenti. Identificare le principali patologie alimentari e le loro modalità di trasmissione. Acquisire norme igieniche e comportamenti corretti nella manipolazione degli alimenti e nell’uso delle attrezzature e superfici di lavoro Identificare i requisiti fondamentali che i locali adibiti alla manipolazione degli alimenti devono avere Conoscere gli elementi che concorrono a determinare la qualità degli alimenti Indicare le caratteristiche merceologiche, igieniche e nutrizionali che valorizzano la qualità di un prodotto alimentare Identificare le differenze principali tra frode commerciale e frode sanitaria CAPACITA • • • • • • Essere in grado di interpretare le tabelle LARN ed applicarle per la realizzazione di una dieta equilibrata. Saper elaborare la dieta più adatta per fasce d’età della popolazione e per persone che praticano attività sportiva. Riconoscere le principali tossinfezioni alimentari. Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti ed il ruolo degli additivi alimentari. Usare un linguaggio specifico accettabile sul piano lessicale e sintattico. Utilizzare autonomamente i testi OBIETTIVI MINIMI • Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche nell’ambito ristorativo. • Comprendere l’importanza di una sana alimentazione. • Conoscere la spesa energetica dell’organismo e comprendere l’importanza dell’educazione alimentare. • Comprendere gli effetti di scorrette abitudini alimentari. METODOLOGIA ED ATTIVITÀ • Apprendimento per scoperta; • Lezione frontale: (comprensione testi – discussione) • Lavori di gruppo • Lezione interattiva • Didattica orientativa MEZZI E STRUMENTI Libro di testo, fotocopie, materiali on-line e altri testi reperiti dall’insegnante VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti per la verifica formativa 50 Prove strutturate, temi seguendo le indicazioni del M.I.U.R. per lo svolgimento della II prova scritta dell’esame di Stato. Strumenti per la verifica sommativa Prove scritte su argomenti svolti ( anche come simulazione della II prova scritta in preparazione all’ esame di Stato ) Prove orali CONTENUTI MODULO 1 Contenuti I RISCHI E SICUREZZA ALIMENTARE • Contaminazioni alimentari e principali malattie trasmesse con gli alimenti • Tossinfezioni, infezioni e intossicazioni alimentari Fattori tossici e contaminazione alimentare • UA • • contaminazione chimica da : metalli, fertilizzanti, fitofarmaci, farmaci utilizzati in agricoltura e in zootecnia; contaminazione naturale; contaminazione fisica; Contaminazione biologica degli alimenti 51 • I prioni a) encefalopatia spongiforme; • I batteri a) riproduzione batterica b) spore batteriche c) tossine batteriche d) fattori ambientali e crescita microbica • Tossinfezioni alimentari e) salmonellosi f) stafilococchi g) botulismo h) clostridium perfringens i) listeriosi e shigellosil colera,tifo e paratifo • I virus a) epatite A • lieviti e funghi microscopici a) lieviti b) muffe • Parassitosi a) amebiasi b) giardiasi c) teniasi d) ossiuriasi e) anasakidosi f) trichinosi Nuovi alimenti e OGM * • • • • I nuovi alimenti; Alimenti geneticamente modificati; L'etichettatura degli OGM; Rischi degli OGM; 52 MODULO 2 Contenuti LA PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE • Norme igienico-sanitarie nei servizi ristorativi • Disposizioni legislative (H.A.C.C.P.) • Qualità degli alimenti • Frodi alimentari Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo • • • • • UA I locali Le attrezzature Le fasi della lavorazione Il personale L’ambiente Controllo qualità e sicurezza alimentare* • La sicurezza alimentare • La sicurezza alimentare in Europa • L’ autocontrollo e il sistema H.A.C.C.P • Il controllo ufficiale in Italia • Le frodi alimentari • Qualità totale degli alimenti: a) DOP b) IGP c) STG d) Le frodi alimentari 53 MODULO 3 Contenuti CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI * • • • Conservazione degli alimenti e le Mild Technologiens Classificazione dei metodi di conservazione Principali cambiamenti delle caratteristiche organolettiche degli alimenti a seconda del sistema di conservazione adottato Metodi fisici • Basse temperature: a) refrigerazione b) congelazione c) surgelazione • Alte temperature: a) pastorizzazione; b) sterilizzazione; c) Disidratazione: d) essiccazione, e) concentrazione a caldo ed a freddo; f) liofilizzazione; g) radiazioni anti-germogliamento; h) modificazioni dell’atmosfera: atmosfera controllata/modificata, sottovuoto. • Tecnologie emergenti Metodi chimico - fisici e biologici UA • • affumicamento; fermentazione Metodi chimici naturali • • • • • sale; zucchero, olio, aceto; alcool etilico. Additivi alimentari • • • • additivi e coadiuvanti; ruolo sulla salute umana; conservanti : antimicrobici, antiossidanti; coloranti, aromatizzanti, addensanti, gelificanti, stabilizzanti, emulsionanti; 54 MODULO 4 Contenuti FABBISOGNI DI ENERGIA E DI NUTRIENTI • • • Abitudini alimentari; Gli standards dietologici (indicazioni); Alimentazione equilibrata; La bioenergetica • Generalità; • La misura dell’energia; • Calorimetria diretta; • Calorimetria indiretta; Fabbisogno energetico • • UA • • • Il metabolismo basale(MB; L’azione dinamico specifica degli alimenti (ADS) o termogenesi indotta dagli alimenti (TID); La termoregolazione; L’accrescimento; Le attività fisiche e il fabbisogno energetico totale; Il peso teorico o desiderabile • Il peso teorico secondo Broca e Lorenz I LARN e la dieta equilibrata linee guida per una sana alimentazione • • • • LARN e dieta equilibrata LARN e fabbisogno di energia LARN e fabbisogno di nutrienti La piramide alimentare 55 MODULO 5 Contenuti ALIMENTAZIONE NELLE VARIE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE E NUTRIZIONALI • • Alimentazione equilibrata per fasce d’età Tipologie dietetiche Dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche UA • • • • • • • dieta il primo anno di vita; dieta nei bambini in età prescolare e scolare; dieta negli adolescenti; dieta negli adulti; dieta negli anziani; dieta in gravidanza; dieta nell’allattamento. Diete particolari • • • • • LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE MODULO 6 Contenuti UA dieta per lo sportivo; dieta mediterranea; dieta vegetariana; dieta eubiotica; dieta macrobiotica. • • • • Patologie correlate alle scorrette abitudini alimentari Cibi consentiti, limitati e “proibiti” Cancerogenesi e malattie del benessere Malattie alimentari legati ai disturbi comportamentali Dieta nelle malattie dell’apparato digerente • • la celiachia; intolleranza al lattosio. Diete nelle malattie cardiovascolari • • ipertensione arteriosa iperlipidemia e aterosclerosi. Dieta nelle malattia del metabolismo • • diabete mellito; obesità. Alimentazione e cancerogenesi; disturbi del comportamento alimentare 56 • • • Alimentazione e rischio tumorale Anoressia Bulimia PREDETERMINAZIONE DELLE CORRISPONDENZE TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E DI CAPACITA’ Griglia di correzione Indicatori Nulla Insuff Mediocre Suff Discreta Buona Ottima 1 Pertinenza alla traccia 0 0.5 1 1,5 2 2,5 3 2 Conoscenza dell’argomento 0 0.5 1 1,5 2 2,5 3 3 Linguaggio tecnico-scientifico 0 0.5 1 1,5 2 2,5 3 4 Correttezza grammaticale, sintattica, morfologica 0 0.5 1 1,5 2 2,5 3 5 Rielaborazione personale 0 0.5 1 1,5 2 2,5 3 Voto Totale *argomenti che verranno svolte dal 15 maggio al termine dell'anno scolastico. DATA 09/05/13 57 Materia: EDUCAZIONE FISICA Docente Prof GIOVANNI GAGLIO Libro di testo adottato :PRATICAMENTE SPORT Ore di lezione effettuate______( 1° quadr.__21_______2° quadr. __24___) Obiettivi realizzati con attività pratiche -Potenziamento delle funzioni organiche e dei muscolo scheletrici -incremento dell’elasticità muscolare e della mobilità articolare; -incremento della destrezza; -conoscenza degli esercizi basilari atti all’incremento delle qualità motorie di base; -conoscenze delle regole e della tecnica di gioco della pallavolo Obiettivi realizzati con attività teoriche -conoscenza generica degli argomenti trattati -capacità di mettere in pratica norme di comportamento utili alla prevenzione di infortuni -conoscere le principali modalità di prevenzione riguardante l’igiene dell’alimentazione in relazione all’attività di movimento Contenuti Attività pratiche, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopracitati Attività teoriche, finalizzate alla conoscenza delle seguenti tematiche: -apparato cardiocircolatorio e respiratorio -apparato osteoarticolare e sistema muscolare -effetti del movimento su apparati e sistemi -i traumi da sport più comuni e nozioni di pronto soccorso -il doping -Cenni di scienza dell’alimentazione:i principi alimentari,alimentazione dello sportivo - -storia dell’educazione fisica -le olimpiadi Metodi di insegnamento Per quanto attiene le attività pratiche,queste si sono svolte,con una prima fase di riscaldamento,una fase di lavoro specifico e una fase finale di attività ludico-sportiva Per quanto attiene le attività teoriche,queste si sono svolte in forma di lezioni frontali e discussione con interventi degli studenti Mezzi e strumenti di lavoro -Libro di testo, fotocopie di argomenti trattati, palloni Spazi Aula, spazio esterno e interno 58 Strumenti di Verifica La verifica teorica è stata fatta con l’osservazione continua,domande e prove strutturate La verifica pratica è stata eseguita attraverso l’osservazione sistematica delle diverse attività motorie proposte, individuali e a squadre. Valutazione Nella valutazione ho tenuto conto -dei livelli di partenza e dei miglioramenti sia dell’esecuzione individuale che collettiva - partecipazione attiva e propositiva -delle conoscenze teoriche e scientifiche della disciplina Conclusioni didattiche Il programma di Ed.Fisica è stato da me svolto per far capire agli alunni che un giusto equilibrio psico-fisico favorisce manifestazioni motorie più controllate ed armoniche e ciò si ottiene solo se si hanno le conoscenze scientifiche di ciò che si fa: Quindi l’educazione motoria è stata finalizzata non solo alla crescita biologia, psicologica, sociale affettiva, ma anche alla crescita cognitiva e culturale. L’attività è stata quindi rivolta alla formazione dell’alunno sui versanti pedagogicoculturale e tecnici-operativo, per poterlo inserire al meglio nella società come individuo osservante delle regole e del vivere civile che è l’obiettivo primario di tutte le discipline. 59 Materia: TECNICA DEI SERVIZI RISTORATIVI Docente: GIUSEPPE GIAMPAOLO Ore di lezioni svolte: 76 (fino al 15 maggio) Ore da svolgere: 12 LIBRO DI TESTO : FOOD & BEVERAGE MANAGER- Le Monnier Scuola- di G. Frangini e A.M. Benedetti. Profilo della classe: La classe quinta A di ristorazione formata da 11 alunni, nel complesso omogenea risulta facilmente gestibile, sia dal punto di vista dell’interazione fra allievi che nel rapporto con gli insegnanti. Dal punto di vista didattico - disciplinare la situazione è buona, sia per quanto riguarda il comportamento ed il rispetto delle norme basilari di convivenza scolastica, che per quanto concerne la motivazione allo studio. In quanto alla mia materia gli alunni hanno mostrato interesse continuo per le attività svolte in classe, evidenziando adeguate capacità di comprensione e produzione a livello teorico, riuscendo a conseguire un profitto nel complesso buono, non tutti comunque hanno sfruttato al meglio le proprie capacità. Finalità - Favorire mediante l’acquisizione di conoscenze e di prestazioni specifiche lo sviluppo delle funzioni intellettive (attenzione, memoria, analisi, sintesi, valutazione, creatività). - Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno per effettuare scelte consapevoli , responsabili, autonome e libere. - Favorire l’uso di un linguaggio specialistico per comprendere e comunicare dati. - Acquisire competenze sia come privati cittadini che come professionisti della ristorazione. 60 CONTENUTI: Modulo A: Igiene e antinfortunistica Contenuti: U.D.1- Il sistema HACCP; U.D.2- Criteri di igiene e quadro normativo in materia alimentare; U.D.3- La sicurezza sul lavoro. Modulo B: Il vino Contenuti: U.D.1- Produzione e classificazione; U.D.2- Lo champagne e i vini spumanti. Modulo C: Abbinamento cibo-bevande Contenuti: U.D.1- La degustazione del cibo; U.D.2- La degustazione del vino; U.D.3- L’abbinamento cibo-vino; U.D.4- L’abbinamento cibo con altre bevande (acqua e birra). Modulo D: I prodotti del settore food Contenuti: U.D.1- L’offerta di mercato: i prodotti conservati e le gamme alimentari; U.D.2- I marchi di qualità dei prodotti alimentari; U.D.3- I prodotti biologici e geneticamente modificati; U.D.4- I prodotti sottovuoto e la loro distribuzione; Modulo E: Organizzazione e programmazione del lavoro Contenuti: U.D.1- La gestione del personale; U.D.2- Orari e turni di lavoro; U.D.3- La programmazione in base ad un’utenza fissa o occasionale; U.D.4- l’organizzazione per regole e per eccezioni; U.D.5-L’analisi del mercato. Modulo F: Il menu Contenuti: U.D.1- Definizione e criteri di base; U.D.2- Tipologia di pasto e relativi menu; U.D.3- Menu particolari; U.D.4- Gli altri tipi di carta. Modulo G: Catering e banqueting Contenuti: U.D.1- Caratteristiche delle attività di catering; U.D.2- L’organizzazione del servizio e forme di catering industriale; U.D.3- Il servizio di banqueting; U.D.4- Il banqueting manager e i costi del banqueting. 61 Obiettivi richiesti per il modulo A - conoscere tutti i contenuti dell’unita didattica relativa alle applicazioni HACCP, al fine di garantire una corretta prassi igienica nella manipolazione degli alimenti e garantire il consumatore finale. - sapere creare un ambiente di lavoro per la manipolazione degli alimenti. Obiettivi minimi: conoscere le nozioni di igiene degli ambienti di lavoro del personale e degli alimenti. Competenze: - saper applicare il sistema HACCP al fine di garantire l’igiene dell’ambiente, delle persone, delle attrezzature e delle lavorazioni. - conoscere l’iter di autocontrollo alimentare HACCP per prevenire ed evitare contaminazioni dei prodotti alimentari. Prerequisiti: conoscenze basilari delle normative igienico-sanitarie. Metodologie: lezione teorica, libro di testo, ricerche. Verifiche: orali e simulazione pratica. Tempi: 600 minuti. Obiettivi richiesti per il modulo B: - conoscere tutti i contenuti dell’unità didattica relativa ai vini. - conoscere le tecniche per la produzione dello champagne e degli spumanti. Obiettivi minimi: la vinificazione. La differenza tra champagne e spumante. Competenze: - conoscere le diverse tipologie di vini. - sapere abbinare i vini ai diversi piatti nazionali e regionali. Prerequisiti: conoscenze basilari sul servizio dei vini in sala. Metodologie: lezioni frontali, ricerche,libri di testo e materiale didattico. Verifiche: orali e simulazione pratica. Tempi: 400 minuti. Obiettivi richiesti per il modulo C: - conoscere gli accostamenti vino-cibo, al fine di far apprezzare al cliente, sia le sostanze olfattive e organolettiche del vino, sia quelli del piatto che ha scelto di mangiare. - conoscere gli accostamenti cibo – bevande. Obiettivi minimi: conoscere l’abbinamento dei vini regionali con i principali piatti della nostra regione. Competenze: - sapere abbinare applicare le regole di base per proporre un corretto abbinamento tra vino e cibo . - sapere abbinare il cibo con altre bevande. Prerequisiti: Conoscenze basilari di sala-bar e abbinamento vini-cibo. Metodologie: Lezione teorica, libro di testo, ricerche. Verifiche: orali e simulazione pratica. Tempi: 400 minuti. 62 Obiettivi richiesti per il modulo D: - conoscere le caratteristiche delle principali categorie di prodotti alimentari disponibili sul mercato. - essere in grado di selezionare i prodotti più adatti alle diverse forme di ristorazione. - sapere distinguere la differenza tra un alimento biologico ed uno geneticamente modificato. - conoscere i diversi tipi di conservazione. Obiettivi minimi: conoscere i principali prodotti alimentari e come conservarli. Competenze: - sapere riconoscere le caratteristiche dei prodotti offerti dall’industria agroalimentare e mettere in pratica i metodi di conservazione più appropriati in base all’ esigenze dell’azienda. Prerequisiti: conoscenze basilari dei vari segmenti del mercato ristorativo e delle regole fondamentali di igiene degli alimenti. Metodologie: lezione teorica, libro di testo, ricerche. Verifiche: orali singole e collettive. Tempi: 400 minuti. Obiettivi richiesti per il modulo E: - lo studente al termine del corso di studi alberghieri, deve essere in grado di gestire e coordinare il reparto del F&B. Quindi deve essere atto al comando, possedere capacità di organizzazione e programmazione dei reparti alberghieri-ristorativi come manager di settore. Deve conoscere tutti i contenuti dell’unità C. - saper determinare l’offerta ristorativa più adeguata al segmento di mercato in cui si opera. Obiettivi minimi: deve essere in grado di pianificare il lavoro, in presenza di grandi o piccoli gruppi e con clientela fissa e occasionale. Competenze: saper gestire i vari reparti con giusta coordinazione, programmazione e organizzazione Prerequisiti: conoscenze basilari di organizzazione e amministrazione alberghiera. Metodologie: lezione teorica, libro di testo, ricerche, stage presso aziende di settore. Verifiche: orali e simulazione pratica. Tempi: 700 minuti. Obiettivi richiesti per il modulo F: - apprendere le funzioni dei menu e i criteri di base per la loro stesura. - conoscere i diversi tipi di menu. Obiettivi minimi: conoscere i diversi significati del termine menu e i principali tipi di menu. Competenze: - imparare a riconoscere i diversi tipi di menu. - conoscere le regole tecniche, economiche e di marketing che concorrono alla stesura dei menu. - imparare a progettare i menu a seconda della condizione sociale, dell’attività professionale, dell’età, dello stile di salute, della clientela e in rapporto alla tipologia di azienda ristorativa. Prerequisiti: conoscenze basilari inerente le varie forme di ristorazione , le differenze tecniche, organizzative, giuridiche e gestionali che caratterizzano le varie categorie di aziende ristorative. Metodologie: lezione teorica, libro di testo, ricerche di gruppo. Verifiche: orali Tempi: 400 minuti. 63 Obiettivi richiesti per il modulo G: - conoscere le differenti forme di catering e la normativa che le regola. - conoscere le caratteristiche del servizio di banqueting. - conoscere i sistemi di gestione del servizio di catering e sapere organizzare i servizi per banchetti e ricevimenti. Obiettivi minimi: sapere riconoscere la differenza tra il servizio di catering e quello di banqueting. Competenze: alla fine del modulo, l’alunno dovrà apprendere le caratteristiche fondamentali delle aziende che si occupano di catering e banqueting. Inoltre conoscerà le regole di programmazione e organizzazione dei servizi per banchetti e ricevimenti. Prerequisiti: conoscenze basilari sui settori e le strutture della ristorazione collettiva e sulle regole di organizzazione delle aree di produzione e di vendita. Metodologie: lezione teorica, libro di testo, ricerche. Verifiche: orali e simulazione pratiche. Tempi: 500 minuti. 64 RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2013 DI RELIGIONE CATTOLICA (A. S. 2012/2013) Docente: Prestigiacomo Domenica Disciplina: Religione Cattolica Libro di Testo: M.Contadini–A.Marcucci–A.P.Cardinali, “Nuovi Confronti”, Ed.Elledici–Eurelle Classe V Sez. A I.P.S.S.A.R. Profilo della Classe: Per quanto riguarda il profilo generale della classe si rimanda, nello specifico, a quanto è stato detto collegialmente in sede di consiglio di classe. La classe, comunque, durante l’anno scolastico non ha presentato, nell’ora di Religione Cattolica, problemi dal punto di vista disciplinare, gli alunni hanno mostrato un grado di socializzazione accettabile ed un comportamento corretto sia tra di loro, sia nei confronti del docente. Si è potuto costatare che l'ambiente socio culturale di appartenenza è piuttosto omogeneo. Gli alunni hanno evidenziato livelli cognitivi molto eterogenei, la maggior parte risultano autonomi nell'organizzare e gestire il proprio lavoro in maniera distinta, emerge nel complesso che un gruppo di alunni è in possesso di buone conoscenze e abilità, mentre un altro piccolo gruppo necessita di stimoli adeguati pertanto è in possesso di sufficienti conoscenze e abilità di base. Obiettivi Educativo-Didattici Raggiunti: Per quanto riguarda gli obiettivi educativo-didattici raggiunti si fa riferimento alla relazione del Consiglio di Classe. Articolazione delle Competenze Disciplinari in Abilità e Conoscenze: Competenze Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti competenze specifiche: • • • Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità; Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. 65 Obiettivi Specifici Di Apprendimento del Quinto Anno (Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in Abilità/Capacità e Conoscenze riconducibili in vari modo alle tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologica, bibblico-teologico). • • • • • • • • • • Abilità/Capacità Lo studente al termine del corso di studi sa: Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero. Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica. Conoscenze Lo studente al termine del corso di studi ha maturato le seguenti conoscenze: L’importanza del ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. L’identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione. L’insegnamento del Magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. Contenuti Specifici del Programma: Moduli e Unità Didattiche Sviluppate: Modulo I: Una Società Fondata sui Valori Cristiani. Unità Didattiche: U.D. n. 1 La Solidarietà. U.D. n. 2 Una Politica per l’Uomo. U.D. n. 3 Un Ambiente per l’Uomo. U.D. n. 4 Un’Economia per l’Uomo. U.D. n. 5 Il Razzismo. U.D. n. 6 La Pace. U.D. n. 7 Una Scienza per l’Uomo. U.D. n. 8 Principi di Bioetica Cristiana. U.D. n. 9 Biotecnologie e OGM. U.D. n.10 La Fecondazione Assistita. 66 U.D. n.11 L’Aborto. U.D. n.12 La Morte e la Buona Morte Modulo II: Il Dialogo per un Mondo Migliore. Unità Didattiche: U.D. n. 1 U.D. n. 2 U.D. n. 3 U.D. n. 4 U.D. n. 5 U.D. n. 6 U.D. n. 7 U.D. n. 8 Il Dialogo tra le Religioni. La Chiesa Cattolica aperta al Dialogo. Stranieri in mezzo a noi. Le Religioni e la Salvezza. Il Problema della Salvezza. I Nuovi Movimenti Religiosi Il Fondamentalismo. Il Sacro nel Mondo Contemporaneo. Metodi e Strumenti: Il metodo di insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale induttivo per mezzo del quale si sono stimolati gli alunni ad un apprendimento attivo e significativo in cui ricerca, dibattito e sperimentazione sono serviti per il raggiungimento degli obiettivi specifici. Si è fatto uso del Libro di Testo, del Libro Sacro della Bibbia, dei Documenti Conciliari, dei Documenti del Magistero, di Ricerche su Internet, di Video Cassette e CD Rom. Verifica e Valutazione: Mezzi di verifica sono stati test d’ingresso, interrogazione-dialogo, questionari, test di verifica, mappe concettuali. La valutazione finale è stata adeguata ai criteri di valutazione di tutte le altre discipline. Nel valutare si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, dell’interesse, della partecipazione e delle abilità acquisite. Monte Ore Annuale n. 33 - Ore Effettive al 15/05/13 n. 23 Ore da Svolgere dopo il 15/05/13 n. 4 L’insegnante Carini, lì 15/05/2013 ________________________ 67 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “U.MURSIA” CARINI Alternanza scuola lavoro ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE FORMATIVA POST-QUALIFICA CLASSE V A I.P.S.E.O.A BIENNIO FORMATIVO FIGURA PROFESSIONALE: ADDETTO ALLA PASTICCERIA Il curriculum scolastico dell’Istruzione Professionale, prevede un’area di professionalizzazione “ALTERNANZA SCUOLA LAVORO” volta a fornire una formazione spendibile nel mercato del lavoro. L’alternanza scuola lavoro viene sviluppata in due anni, nelle classi quarte e quinte del corso post-qualifica di tecnico delle attività alberghiere, con un monte ore complessivo di 132 ore. Lo scopo del progetto è migliorare l’efficacia didattica del percorso scolastico, fornendo agli alunni l’opportunità di inserire un’esperienza in impresa durante il proprio percorso di formazione. La finalità è quella di assicurare agli alunni, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I risultati attesi sono relativi a tre segmenti: - il primo è didattico per favorire la motivazione allo studio e l’accelerazione dei processi di apprendimento; 68 - il secondo è orientativo per aiutare gli alunni ad acquisire una conoscenza del mondo del lavoro e delle capacità in esso richieste e nello stesso tempo per valorizzare le vocazioni e gli interessi di apprendimento personali; - il terzo è finalizzato a fornire una maggiore opportunità di professionalizzazione con l’acquisizione di competenze di base. Il percorso formativo è stato strutturato in moduli, affidati ad esperti interni all’istituto, con lezioni teorico svolte nei pomeriggi infrasettimanali. Durante i due anni scolastici, gli allievi, inoltre, hanno svolto un periodo di stage (40 ore per ogni anno scolastico). Al termine di ogni attività (moduli didattici / stage) sono state effettuate valutazioni dei livelli di preparazione conseguiti dagli allievi, attraverso verifiche teorico (test)- pratiche . La microspecializzazione, da conseguire nel biennio post-qualifica è stata individuata: 1. Dal profilo professionale tracciato nel programma ministeriale del tecnico delle attività alberghiere, che deve svolgere un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo nel settore risto-ricettivo. 2. Tenendo conto della realtà risto-ricettiva presente nel territorio e quindi delle relative offerte occupazionali. 3. In base alle risorse disponibili alle esigenze e aspettative dell’utenza coinvolta nell’attività programmata. Descrizione della figura professionale L’addetto alla pasticceria è una figura professionale oggi molto richiesta dal mercato del lavoro, questa figura ha una precisa specificità funzionale che lo differenzia dal pasticcere e dal fornaio tradizionale per le conoscenze tecniche, per i modi di preparazione e di conservazione dei prodotti ed anche per quanto concerne la gestione e l’organizzazione di un’azienda. Questa figura professionale deve possedere conoscenze tecnico pratiche relative a: caratteristiche delle materie prime; tecniche di composizione delle ricette; tecniche di impasto collegate all'utilizzo delle moderne tecnologie; tecniche di lavorazione del prodotto destinato alla pasticceria e ai forni; tecniche di presentazione e decorazione dei prodotti finiti; utilizzo di attrezzature tradizionali e di quelle a tecnologia avanzata nel settore sia di pasticceria sia di panificazione; norme igienico – sanitarie e legislazione in materia di lavoro. Egli dovrà essere sempre molto attento all’evoluzione del mercato relativi ai gusti del consumatore, per poter predisporre nuove tipologie di paste e nuovi abbinamenti in pasticceria. 69 OBIETTIVI DEL SAPERE: L’alunno dovrà: 1. Conoscere le normative di riferimento 2. Conoscere le esigenze del territorio 3. Conoscere il sistema ristorativo nazionale e internazionale OBIETTIVI DEL SAPER FARE: L’alunno saprà: Coordinare i reparti attinenti le attività di pasticceria Gestire le risorse umane in relazione agli spazi, tecnologie, prodotti, tendenze OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE: L’alunno: E’ in grado di applicare strategie gestionali per valorizzare la propria azienda. E’ in grado di contestualizzarsi con le realtà economiche convergenti, fornitori e clientela . COMPETENZE TRASVERSALI: Competenze comunicative, relazionali, di problem solving ecc., che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico. Competenze tecnico-professionali Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all’esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavorazione a cui si riferisce, nei diversi ambiti professionali. Abilità tecniche relative al mercato e alle strategie delle imprese. Conoscenza dei meccanismi gestionali dell’azienda. Sbocchi occupazionali: strutture turistico ricettive, pasticcerie, industrie dolciarie. 70 ORGANIZZAZIONE DEI MODULI Prima annualità classe IV° Seconda annualità classe V° MODULO PROFESSIONALIZZANTE Disciplina Ore Modulo n. 1 Introduzione al corso 2 Modulo n. 2 Legislazione specialistica 10 Modulo n. 3 Microlingua Francese 20 Modulo n. 4 Simulazione aziendale 20 Modulo stage Docente Interno Interno Interno Interno 40 ore 2011/12 40 ore 2012/13 Totale ore 132 Lo stage dell‘anno scolastico 2011/12 e 2012/13 si è svolto presso le strutture di pasticceria presenti nel nostro territorio. Il percorso professionale è iniziato il 30/01/12 e concluso in data 20/04/2013. Gli alunni hanno frequentato regolarmente il corso, dimostrando di avere raggiunto gli obiettivi formativi e professionali descritti nel progetto, che ha permesso loro d’acquisire una capacità operativa – funzionale, appropriata al profilo in oggetto. Carini, 29/04/2013 Il tutor ____________________ 71 VI- CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO (artt. 11 e 12 DPR 323/98, modificato dal DM 42/07 e dal DM 99/09) CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. Tale punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Al fine della valutazione del credito scolastico si fa riferimento alla seguente tabella ministeriale: TABELLA A (tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007 e dal D.M. 99/09) Media dei voti Credito Scolastico (Punti) I ANNO II ANNO III ANNO M=6 3-4 3-4 4-5 6< M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. 72 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Si attribuisce, a giudizio del Consiglio di classe, tenuto conto delle indicazioni ministeriali e le disposizioni del Collegio, il punteggio massimo della fascia in presenza di almeno tre voci positive tra gli indicatori sottoelencati: 1. Assiduità nella frequenza. Indicatore: non più del 10% di assenze sul monte ore annuo di ogni singola disciplina; 2. Media superiore o pari a 0,5 (ad es. 6,5; 7,5….); 3. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo. Indicatori: interventi pertinenti durante le attività didattiche, attività di ricerca e approfondimento individuali o di gruppo, atteggiamento propositivo nei confronti dei compagni, partecipazione attiva alle attività dell’istituto; 4. Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative (con esclusione dei corsi di recupero) promosse dall’istituto in fascia pomeridiana di durata non inferiore alle 15 ore, (per i Progetti FIS è necessaria la partecipazione al 70% del monte orario) per gli alunni delle classi terze dell’IPSEOA si terrà conto della partecipazione alle attività di Stage; 5. Partecipazione a gare e concorsi cui la scuola ha aderito (Olimpiadi di informatica, della matematica, manifestazioni e gare enogastronomiche e di accoglienza ecc.); 6. Per gli alunni delle classi quarte e quinte dell’IPSEOA sarà attribuito il punteggio di punti 1 in considerazione della frequenza alle attività di alternanza scuola-lavoro (numero di assenze max 20% del monte ore); 7. Possesso di un credito formativo maturato nei campi riportati nella seguente tabella: AMBITO ATTIVITA’ NOTE ECDL Aver superato almeno 3 esami Corsi di lingue Superamento dell’esame finale( o di almeno un livello per la certificazione europea) Didattico Lavorativo Corsi di arricchimento Superamento dell’esame finale (se l’esame finale verrà extracurricolo (IAL, ENAIP, effettuato dopo il 15 maggio, il credito formativo sarà attribuito nel etc.) prossimo anno scolastico) Esperienze lavorative Devono essere coerenti con il corso di studi ed avere una durata di almeno 100 ore. È richiesta la documentazione degli 73 adempimenti fiscali. Esperienze di volontariato e di solidarietà Dono del sangue Volontariato Dono del midollo osseo Corso di Primo Soccorso Attività a tutela dell’ambiente Artistico Partecipazione ad attività culturali, artistiche e ricreative Attività sportive Sportivo Devono essere svolte in ambiti della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale e prevedere una durata di almeno 30 ore. Almeno due donazioni o una donazione ed iscrizione ad una associazione di Donatori di sangue. Iscrizione all’ADMO ed essere stato sottoposto alle visite di idoneità Superamento del test finale del corso di Primo Soccorso Partecipazione a corsi, seminari o attività volte alla tutela dell’ambiente per una durata complessiva di almeno 20 ore. Superamento di esami al conservatorio Esperienze condotte in bande musicali per più di 20 ore/anno Attività teatrali con impegno di almeno 20 ore/anno Concorsi di poesia o narrativa a livello regionale o superiore Devono essere svolte all’interno di Enti o Associazioni riconosciute a livello nazionale o Federazioni affiliate al CONI. Devono prevedere un impegno settimanale minimo di tre ore. E' richiesta certificazione. 8. Impegno e partecipazione nelle ore di religione cattolica o nella materia alternativa; Relativamente al punto 7 è necessaria una documentazione attestata dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione della stessa che consenta di valutarne la rilevanza qualitativa con riguardo alla formazione personale, civile e sociale dei candidati, e la consistenza quantitativa dell’impegno profuso dallo studente. (almeno l’80% del monte orario) Per quanto riguarda i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri per l’attribuzione del voto di condotta, si rimanda a quanto stabilito nel P.O.F. dell’Istituto. (pag.73-74) 74 VII- GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO CLASSE 5° A/ CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15/ Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI PUNTI 1.Comprensione consegne Comprensione testo 2.Quantità e qualità delle informazioni a) b) c) d) a) b) c) 3.livello morfosintattico e lessicale 4.Capacità di sintesi 5.Rielaborazione critica d) a) b) c) d) a) b) c) d) a) b) c) d) Dettagliata (coglie le inferenze) Globale (coglie gli elementi impliciti) Parziale /superficiale (coglie gli elementi espliciti) Errata /non risponde Pertinenti ed esaurienti , rielaborate in modo personale Abbastanza pertinenti, anche se parzialmente riprese dal testo Parzialmente pertinenti, riprese quasi interamente dal testo Inesistenti Chiaro, scorrevole, lessico vario ed appropriato Abbastanza corretto, lessico talvolta ripreso dal testo Elementare, semplice, lessico comune Incomprensibile Logica / Corretto l’uso dei connettori Accettabile/abbastanza corretto l’uso dei connettori Parziale / limitata Incongruente Personale , con citazioni, documentate Originale, ma non approfondita Appena accennata Inesistente PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Inglese Francese Legislazione Educazione Fisica IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 75 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B – SVILUPPO DI UN ARGOMENTO (saggio breve, art. di giornale) CLASSE 5° A/ CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15/ Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI PUNTI 1.Aderenza alla a) Ottima ed approfondita 3 traccia, utilizzo dei b) Sufficiente 2 documenti e c) Sommaria con evidenti lacune 1 competenze d) inesistente 0 2. Livello morfoa) complessivamente corretto 3 sintattico e lessicale b) frequenti errori non gravi 2 c) qualche errore grave 1 d) molti errori gravi 0 3.Forma a) Chiara /coesa/ adeguata 3 b) Comprensibile /talvolta un po’ schematica 2 c) Elementare e non sempre chiara 1 d) Incomprensibile 0 4.Organizzazione e a) Logica /coerente/articolata e documentata da dati 3 argomentazione b) Logica e abbastanza coerente 2 c) Parzialmente coerente/ limitata/ripetitiva 1 d) Incongruente/ non sensata 0 5.Rielaborazione a) Con apporti personali validi e significativi 3 critica b) Originale ma non abbastanza supportata 2 c) Appena accennata 1 d) Inesistente 0 PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Francese Inglese Legislazione Educazione Fisica IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 76 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO STORICO - TIPOLOGIA D: TRATTAZIONE DI UN TEMA GENERALE CLASSE 5° A/ CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15/ Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI PUNTI 1.Correttezza e a) Contenuti errati, non pertinenti 0 pertinenza dei b) Contenuti molto limitati, talvolta errati 1 contenuti c) Contenuti abbastanza pertinenti, talvolta un po’ generici 2 CONOSCENZE d) Contenuti pertinenti, completi, numerosi, documentati 3 2.punteggiatura, a) Molti gravi errori morfosintattici, ortografici e di 0 ortografia, punteggiatura morfosintassi b) Errori diffusi 1 COMPETENZE c) Errori non gravi e lievi imperfezioni 2 LINGUISTICHE d) Sintassi efficace e appropriato uso della punteggiatura 3 3.proprietà lessicali COMPETENZE LINGUISTICHE 4.sviluppo coerenza delle argomentazioni CAPACITA’ a) b) c) d) Nessuna Lessico povero e non sempre appropriato Lessico limitato ma appropriato Forma chiara e scorrevole, lessico appropriato 0 1 2 3 a) b) c) d) Nessuno sviluppo né coerenza delle argomentazioni Sviluppo limitato, argomentazione ripetitiva Argomentazione accettabile e abbastanza coerente Argomentazione organica, completa e documentata 0 1 2 3 5.Elaborazione personale a) Nessuna b) Limitata, appena accennata CAPACITA’ c) Originale, ma non approfondita d) Efficace, con citazioni, documentata PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO 0 1 2 3 /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Francese Inglese Legislazione Educazione Fisica IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 77 GRIGLIA DI VALUTAZIONE: alimenti e alimentazione PROVA DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Alunno/a _______________________________ Classe ________ Sez. _______ Indicatori Nulla Insuff Mediocre Suff. Pertinenza alla traccia 0 0,5 1 Conoscenza dell’argomento 3 Linguaggio tecnicoscientifico 4 Correttezza grammaticale 0 0,5 0 5 Capacità di elaborazione 1 2 Ottima 2 Discreta/ Buona 2,5 1 2 2,5 3 0,5 1 2 2,5 3 0 0,5 1 2 2,5 3 0 0,5 1 2 2,5 3 Voto 3 Totale 78 TERZA PROVA LINGUE STRANIERE IL CANDIDATO__________________________ Comprensione ed interpretazione del testo • • • Completa Parziale errata • • • 0,50 0,25 0 Uso della lingua Competenze grammaticali, lessicali, sintattiche e comunicative • • Corretto Incerto e/o scorretto • • 0,50 0,25 0,50 Capacità di analisi e sintesi • • Efficace Essenziale • • 0,50 0,25 0,50 Comprensione ed interpretazione del testo • • • Completa Parziale errata • • • 0,50 0,25 0 Uso della lingua Competenze grammaticali, lessicali, sintattiche e comunicative • • Corretto Incerto e/o scorretto • • 0,50 0,25 Capacità di analisi e sintesi • • Efficace Essenziale • • 0,50 0,25 0,50 0,50 0,50 0,50 79 GRIGLIA DI CORREZIONE DI LEGISLAZIONE E STORIA PUNTEGGIO TIPOLOGIA QUESITO A RISPOSTA MULTIPLA 0 PUNTI PER RISPOSTA NON DATA E/O NON CORRETTA 0,25 PUNTI PER RISPOSTA CORRETTA QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Max PUNTI 1 PER OGNI RISPOSTA ESATTA (vedi i criteri elaborati) NULLA O DISORGANICA CONOSCE ALCUNI CONTENUTI CONOSCE IN MODO SUFFICIENTE QUANTO RICHIESTO __________________________________________________ PUNTEGGIO 0 0,20 0,30 _____________________________ CONOSCE DISCRETAMENTE GLI ARGOMENTI 0,40 HA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA Competenza (PUNTEGGIO MAX 0,30) Capacità (PUNTEGGIO MAX 0,20) SI ESPRIME IN MODO POCO COMPRENSIBILE CON GRAVI ERRORI FORMALI 0,50 PUNTEGGIO 0 SI ESPRIME IN MODO COMPRENSIBILE CON DELLE IMPRECISAZIONI 0,10 SI ESPRIME IN MODO CORRETTO E COERENTE 0,20 SI ESPRIME CON PRECISAZIONE COSTRUENDO UN DISCORSO BEN ARTICOLATO 0,30 PROCEDE SENZA ORDINE LOGICO PUNTEGGIO 0 ANALIZZA IN GENERALE GLI ARGOMENTI RICHIESTI, CON UNA MINIMA RIELABORAZIONE 0,10 ANALIZZA GLI ARGOMENTI OPERANDO SINTESI APPROPRIATA 0,20 80 VII.5 - Griglia per la valutazione del Colloquio INDICATORI CONOSCENZE E INFORMAZIONI DISCIPLINARI CAPACITA’ DI ARGOMENTARE E DI OPERARE COLLEGAMENTI DESCRITTORI PUNTI Conoscenze lacunose, frammentarie, disorganiche (insufficiente) 0-1-2-3-4 Conoscenze parziali con alcune lacune (mediocre) 5-6-7-8 Conoscenze soddisfacenti (sufficiente) 9 Conoscenze sicure e più che soddisfacenti (discreto) 10 Conoscenze sicure, diffuse e con alcuni approfondimenti (buono) 11 Conoscenze complete e approfondite (ottimo) 12 Argomentazione poco organica e priva di raccordi (insufficiente) 0-1-2 Argomentazione talvolta disorganica, con raccordi semplici e guidati 3-4 (mediocre) Argomentazione nel complesso organica con raccordi semplici ma pertinenti 5 (sufficiente) Argomentazione diffusamente organica con raccordi pertinenti (discreto/buono) 6-7 Argomentazione ampiamente organica e autonoma, con raccordi pertinenti e critici (ottimo) COMPETENZE LINGUISTICHE ED ESPOSITIVE 8 Espressione incerta e/o approssimativa, con carenze lessicali (insufficiente) 0-1 Espressione talvolta incerta e/o poco sicura, con lessico spesso generico 2-3-4 (mediocre) Espressione, nel complesso, chiara e corretta, con lessico semplice (sufficiente) Espressione sicura e chiara, con lessico, in genere, appropriato 5 6-7 (discreto/buono) Espressione organica e coerente, con lessico appropriato e specifico (ottimo) 8 CAPACITA’ DI ANALISI E DI Mediocre/sufficiente AUTOCORREZIONE DELLE PROVE Discreto/buono/ottimo 1 2 SCRITTE PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /30 81 Allegato n. 1. Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “UGO MURSIA” Anno Scolastico 2012 – 2013 Classe V E I.P.S.S.A.R. Da Alcyone Di Gabriele D’Annunzio La sera fiesolana Tipologia A - Analisi di un testo Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le foglie del gelso ne la man di chi le coglie silenzioso1 e ancor s’attarda a l’opra lenta su l’alta scala che s’annera 5 contro il fusto che s’inargenta con le sue rame spoglie2 mentre la Luna è prossima a le soglie cerule3 e par che innanzi a sé distenda un velo4 ove il nostro sogno si giace5 10 e par che la campagna già si senta da lei sommersa nel notturno gelo6 e da lei beva la sperata pace7 senza vederla8. Laudata sii pel tuo viso di perla9, 15 10 o Sera , e pe’ tuoi grandi umidi occhi ove si tace l’acqua del cielo11! Dolci le mie parole ne la sera ti sien come la pioggia che bruiva12 tepida e fuggitiva13, 20 82 commiato lacrimoso de la primavera14, su i gelsi e su gli olmi e su le viti e su i pini dai novelli rosei diti che giocano con l’aura che si perde15, e su ’l grano che non è biondo ancóra 25 16 e non è verde , e su ’l fieno che già patì la falce e trascolora17, e su gli olivi, su i fratelli olivi18 che fan di santità pallidi i clivi19 30 e sorridenti. Laudata sii per le tue vesti aulenti20, o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce il fien che odora21! Io ti dirò verso quali reami 35 22 d’amor ci chiami il fiume , le cui fonti eterne a l’ombra de gli antichi rami parlano nel mistero sacro23 dei monti; e ti dirò per qual segreto le colline su i limpidi orizzonti 40 s’incùrvino come labbra che un divieto chiuda, e perché la volontà di dire le faccia belle oltre ogni uman desire e nel silenzio lor sempre novelle 45 consolatrici, sì che pare che ogni sera l’anima le possa amare d’amor più forte24. Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l’attesa che in te fa palpitare 50 25 le prime stelle ! Note:1. Fresche ... silenzioso: il poeta si rivolge ad un “tu in cui si può identificare la donna amata. Egli si augura che il suono delle sue parole sia fresco come il fruscio delle foglie del gelso, che un contadino silenzioso raccoglie alla luce incerta della sera. 2. scala ... spoglie: il tronco del gelso, ormai privo di foglie, risalta di un colore argenteo nel vago riflesso della luna che sta per spuntare; su di esso spicca la scala del raccoglitore, scura nell’oscurità della sera. 3. la Luna ... cerule: la luna sta per innalzarsi sopra la linea dell’orizzonte. 4. par ... velo: il vago chiarore emanato dalla luna, ancora dietro la linea dell’orizzonte, si distende come un velo sulla campagna. 5. ove ... si giace: il poeta e la donna contemplano il paesaggio della sera immersi in un sogno estatico. 6. e par ... gelo: il tenue chiarore fa già presentire quello che poi la luna diffonderà sulla campagna. La luce fredda della luna è associata al fresco della notte. 7. beva ... pace: la campagna assorbe il refrigerio del fresco notturno dopo gli ardori del giorno. La luce fredda della luna, identificata col fresco umido della sera, è assimilata ora ad un liquido fresco che la campagna beve, ricavandone ristoro (pace). 8. senza vederla: la campagna arsa dal sole assapora il refrigerio della luce lunare prima ancora che la luna spunti. 10. Laudata ... o Sera: riecheggia il Cantico delle creature di san Francesco, in cui è ripetuta la formula 83 «Laudato si’...». 11. grandi ... cielo: gli occhi umidi della sera sono le pozze in cui si distende silenziosa l’acqua caduta dal cielo. 12. bruiva: in D’Annunzio la parola assume un valore onomatopeico, ad indicare il picchiettio delle gocce di pioggia sulle foglie. 13. fuggitiva: è stato un rapido rovescio primaverile, subito cessato. 14. commiato ... primavera: la pioggia è come il pianto della primavera che si accomiata, per lasciar posto all’estate. 15. novelli ... si perde: le pigne novelle, con il loro color roseo, sembrano dita che giochino con il vento che trascorre fra esse e si perde lontano. 16. su ’l grano ... verde: il grano non è ancora maturo, ma non è più verde. 17. su ’l fieno ... trascolora: il fieno tagliato già sta ingiallendo. 18. fratelli olivi: l’epiteto è di nuovo francescano. Nel Cantico san Francesco chiama «fratelli» e «sorelle» le varie presenze naturali. 19. santità ... clivi: le foglie verde argenteo degli ulivi danno ai colli una sfumatura di pallore; il pallore a sua volta si collega con idee di santità e di ascetismo. 20. aulenti: profumate. 21. cinto ... odora: la linea dell’orizzonte è come il ramo di salice che cinge il covone di fieno. 22. reami ... fiume: la voce del fiume risuona di inviti all’amore. 23. fonti ... mistero sacro: le fonti erano considerate sacre dagli antichi. 24. segreto ... più forte: la curva delle colline sul limpido orizzonte è paragonata alla curva di due labbra, chiuse da un misterioso divieto che impedisce loro di parlare, ma che sono ansiose di rivelare il loro messaggio. Questo desiderio le rende belle al di là di ogni desiderio umano. 25. pura morte ... stelle: il passaggio dalla sera alla notte; pura perché il cielo è sereno. COMPRENSIONE 1. Riassumi brevemente i contenuti di ciascuna strofa e delle laude corrispondenti, individuando in ognuna una parola-chiave. 2. Quali sensi sono coinvolti nella descrizione del paesaggio? ANALISI 3. Individua le allitterazioni e le sinestesie presenti nel testo e spiegane la funzione. 4. Individua e trascrivi gli enjambement presenti nel testo. 5. Perché la frase “ la pioggia che bruiva tepida” (vv.19-20) rappresenta una sinestesia? a. Perché unisce una sensazione visiva ad una sensazione tattile b. Perché unisce una sensazione uditiva ad una sensazione tattile c. Perché unisce due sensazioni tattili d. Perché unisce due sensazioni uditive 6. Rintraccia nella poesia quali elementi sono antropomorfizzati e indica quali caratteristiche di essi sono messe in evidenza. 7. Come potrebbe essere interpretata l’analogia “fratelli ulivi/santità” proposta ai versi 29 –31? a. Gli ulivi, a causa del colore verde chiaro delle foglie, ricordano il pallore e il sorriso dei monaci i quali, a loro volta, rimandano a un’idea di santità b. La famigliarità degli ulivi nel paesaggio cantato dal poeta rimanda all’idea di fratellanza e ad una sensazione di serenità, condizioni che, a loro volta, sembrano avvolgere il paesaggio stesso in un alone di santità c. L’ulivo, essendo simbolo universale di pace, richiama alla mente del poeta la santità e la serenità dei monaci, un’aura di sacralità sottolineata dallo stesso colore verde chiaro che le sue foglie danno ai colli d. L’ulivo, simbolo universale di pace, sembra sorridere attraverso il pallore delle sue foglie ed è proprio questo sorriso a farli sentire al poeta come fratelli 8. Dal punto di vista metrico e stilistico, D’Annunzio adotta: a. Le regole della poesia tradizionale, rispettando la lunghezza dei versi e le rime b. Versi di lunghezza variabile e posizione libera delle rime che conferiscono una raffinata musicalità al testo c. Versi di endecasillabi e rime alternate d. Versi di ottonari e trisillabi alternati in una successione fissa. 9. Nella seconda strofa (vv.18 – 21), i numerosi complementi di luogo ( “su i gelsi e su gli olmi e su le viti/ e su i pini” ecc. ) da quale elemento morfologico sono retti? a. Dal sostantivo “pioggia” (v.19) b. Dal verbo “bruiva” (v.19) c. Dall’aggettivo “tepida” (v.20) d. Dall’aggettivo “fuggitiva” (v.20) 84 CONTESTUALIZZAZIONE 10. Collega le tematiche dominanti di questo testo con altri testi dannunziani. 11. Inserisci Gabriele D’annunzio nel contesto storico e culturale in cui si trova ad operare. ATTUALIZZAZIONE 12. Il testo di D’annunzio può essere collegato a problematiche attuali? Motiva la tua risposta. Tipologia B – redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale Consegne Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: PIACERE E PIACERI. DOCUMENTI «La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi della sensualità.» (Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889) «Piacer figlio d’affanno; gioia vana, ch’è frutto del passato timore, onde si scosse e paventò la morte chi la vita abborria; onde in lungo tormento, «Volti al travaglio come una qualsiasi fibra creata perché ci lamentiamo noi? Mariano il 14 luglio 1916» (GiuseppeUNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto,1916) 85 fredde, tacite, smorte, sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato folgori, nembi e vento. volti entusiasti O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni son questi i doni tuoi, il giornale questi i diletti sono il cane che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode che per mostro e miracolo talvolta capire nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare se respirar ti lice viaggiare d’alcun dolor: beata cantare se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.» (Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54,1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55 (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992) «Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.» (Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006) «I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, labontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» (Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854) Sandro BOTTICELLI Pablo PICASSO Henri MATISSE 86 Nascita di Venere, circa 1482-85 I tre musici, 1921 La danza, 1909-10 AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: I GIOVANI E LA CRISI DOCUMENTI La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» (45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011) «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» (Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012) «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» (ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica) «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. » 87 (Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011) AMBITO STORICO - POLITICO Argomento: DESTRA E SINISTRA. DOCUMENTI «Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.» (Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994) «Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.» (Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995) «Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse 88 indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.» (Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011) «La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.» (Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002) AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO Argomento: LE RESPONSABILITA’ DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DOCUMENTI «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza 89 neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» (Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997) «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» (Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001) «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» (Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990) «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» (Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 Pag.) «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» (Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007) Tipologia C Temi di argomento storico Le caratteristiche della prima guerra mondiale, nuove rispetto agli eventi bellici tradizionali, sono legate ai fattori politici, economici e culturali che contraddistinguono le situazioni nei vari paesi all’inizio del Novecento. Esponi sinteticamente tali fattori ed evidenzia il rapporto che esiste tra essi e le conseguenze negative che il conflitto mondiale induce sul piano politico, produttivo, sociale, finanziario e culturale nell’Europa dopo la guerra. 90 Tipologia D Temi di ordine generale Paesi e città custodiscono un immenso patrimonio artistico e monumentale che, oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica per il turismo e per lo sviluppo del territorio. Affronta la questione anche in relazione all’ambiente in cui vivi, ponendo in evidenza aspetti positivi e negativi che, a tuo giudizio, lo caratterizzano per la cura, la conservazione e la valorizzazione di tale patrimonio. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura 91 Simulazione 2° prova d’esame Tema di: DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE Ipercolesterolemia, e ipertensione come fattori predisponenti delle malattie cardiovascolari: il candidato tratti l’argomento soffermandosi in particolare sul ruolo delle frazioni LDL e HDL del colesterolo, sui concetti di pressione arteriosa minima e massima, sull’importanza del sodio come fattore causale dell’ipertensione. Passi poi a illustrare le misure dietetiche da adottare in caso di ipercolesterolemia e ipertensione. 92 Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “UGO MURSIA” Anno Scolastico 2012 – 2013 Classe V A I.P.S.E.O.A. SIMULAZIONE III PROVA SCRITTA CANDIDATO/A………………………………………………………… DISCIPLINE COINVOLTE TOT. INGLESE FRANCESE STORIA LEGISLAZIONE EDUCAZIONE FISICA TOTALE GREZZO TOTALE PROVA N.B. Per lo svolgimento della prova i candidati hanno a disposizione 90 minuti. Non è consentito l’uso di calcolatori. Non è possibile effettuare correzioni alle risposte date, altrimenti la risposta verrà considerata nulla. Non è consentito usare la matita. 93 TERZA PROVA D’INGLESE CLASSE VA Traditionally someone born in the East End is known as a “cockney”, although this name is now given to anyone who speaks like a Londoner. Cockney is one of the most famous British dialects and it is still spoken in certain parts of London. It developed in Victorian times when East End criminals used a slang which made it difficult for the police to understand them. It is called “rhyming slang” because words are replaced by other words or phrases which rhyme. For example “loaf of bread” means “head”, and “butcher’s hook” means “look”. Usually, only the first word of the phrase is used and common expressions are “use your loaf”or “let’s have a butcher’s”. In addition, certain vowel sounds are changed so that the sound in “late” becomes more like that in “light”. ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1.What is cockney and when did it develop? 2.Why is it called “rhyming slang”? 94 LINGUA FRANCESE Des bulles à la conquete du monde Le succès mondial du champagne n’a pas d’ équivalent dans l’univers viticole. Le champagne incarne une boisson élégante à l’effervescence jouyeuse, mais aussi une région viticole de 33000 hectares . Facile aà memoriser et à prononcer dans toutes les langues, le toponyme nà pase u besoin d’etre traduit pour que ses bouteilles parviennent dans les 170 pays où ce vin est bu. Les primiers textes qui moment ce vin champenois remontent au IX° siècle.Pendant les foires de Champagne , qui ne sont plus qu’un souvenir depuis anglais, flamands et lorrains recontraient les banquiers florentins à Troyes et à Reims, où l’on vantait le vin du couronnement des rois de France. En 1584, le vigneron Pierre Gosset fonde la première maison de vins en Champagne produisant un vin tranquille très prisé. A cette époque, ce sont les négociants anglais qui sucrent le vin pour obtenir une seconde fermentation qui donne les builles. Ils sont d’ailleurs les premiers en 1664 à évoquer la pétillance du champagne, le mot “bulle” n’apparaissant en France qu’en 1712. Désormais le marché a conquis le monde entier, y compris l’Arabie Saoudite où le champagne entre à travers l’hotellerie. Répondez aux questions 1) Qu’est-ce qui se passait pendant les anciennes foires de Champagne? 2) Qui a obtenu les premières bulles et comment? 95 Materia: legislazione (tipologia mista: c + b) Cognome e nome: _____________________________________________________ Scegli la risposta corretta tra quelle sotto riportate. Qualora un preliminare di compravendita non sia eseguito l’altra parte può: o Chiedere solo il risarcimento del danno o Andare direttamente dal notaio per fare il passaggio di proprietà o Rivolgersi al giudice per ottenere una sentenza che abbia come effetto quello di permettere il passaggio di proprietà o Esercitare il diritto di proprietà indipendentemente dal contratto definitivo E’ possibile vendere la cosa di un altro? o Si, ma ha solo efficacia obbligatoria o No, salvo che l’acquirente non sia a conoscenza che la cosa è di un altro o No, non è mai possibile a meno che una persona non agisca come rappresentante di un altro o Si, purché il pagamento del prezzo sia dilazionato Nella vendita con patto di riscatto: o La proprietà passa all’acquirente solo dopo che è stato pagato il prezzo o La proprietà passa all’acquirente ma il venditore può, esercitando il riscatto, ridiventare proprietario del bene venduto o La proprietà passa all’acquirente solo dopo che il tempo trascorso per esercitare il riscatto sia definitivamente scaduto. o La proprietà passa quando è stato pagato il riscatto Quali dei seguenti elementi non è causa di nullità del contratto: o Assenza dell’accordo o Causa illecita o Errore nella valutazione del bene o Oggetto indeterminabile 1) Qual è la differenza tra gli elementi essenziali e gli elementi accidentali del contratto? Punti…. 96 2) In che cosa consiste la responsabilità precontrattuale? Punti…. Totale punteggio…./ 97 Simulazione Terza prova ( Storia ) Alunno/a: ________________________________________________ classe: V A 1) La riforma elettorale di Giolitti approvata nel 1912 ammetteva al voto: a) Tutti i cittadini di sesso maschile e femminile che avessero compiuto il venticinquesimo anno di età e avessero un certo reddito pro – capite. b) Tutti i cittadini di sesso maschile che avessero compiuto il ventunesimo anno di età. c) Tutti i cittadini di sesso maschile che avessero compiuto il trentesimo anno di età, età che si abbassava a ventuno per gli alfabetizzati o coloro che avessero compiuto il servizio militare. d) Tutti i cittadini, maschi e femmine, che avessero compiuto il diciottesimo anno di età. Punti…. 2) Nella prima guerra mondiale l’Italia inizialmente rimase neutrale perché: o Le forze dell’Intesa avevano promesso al paese i territori irridenti, in cambio della neutralità. o Il partito socialista si opponeva all’ingresso in guerra, come dimostra la campagna di stampa guidata da Benito Mussolini, direttore dell’Avanti. o L’Austria aveva dato inizio a una guerra offensiva, in contrasto con la Triplice Alleanza. o Numerose manifestazioni, durante quelle che furono poi chiamate le “radiose giornate di maggio”, chiedevano che il paese non entrasse nel conflitto. Punti…. 3) Dopo la rivoluzione d’Ottobre Lenin stabilì: a) Il ritiro della Russia dalla guerra, a condizioni durissime, e lo scioglimento dell’Assemblea costituente, eletta con suffragio universale. b) Di continuare la guerra e di rispettare l’Assemblea costituente da poco eletta con suffragio universale. c) Di trattare condizioni di pace favorevoli con l’Austria e la Germania e di rispettare l’Assemblea costituente da poco eletta con suffragio universale. d) Il ritiro dalla guerra e il mantenimento dell’Assemblea costituente, eletta con suffragio universale. Punti…. 4) Alla fine della prima guerra mondiale, dallo smembramento dell’impero austro ungarico nacquero alcuni nuovi Stati: a) b) c) d) La Cecoslovacchia, l’Austria, l’Ungheria e la Iugoslavia. La Repubblica polacca, l’Austria, l’Ungheria e la Iugoslavia. La Cecoslovacchia, l’Austria, l’Ungheria e la Serbia. La Bulgaria, la Cecoslovacchia, l’Austria e l’Ungheria. Punti…. 98 1) Delinea le caratteristiche economiche e produttive dell’Italia durante l’età giolittiana. Punti…. 2) Quali condizioni di pace furono imposte alla Germania alla fine della prima guerra mondiale? Punti…. Totale punteggio…./ 99 PROVA SIMULAZIONE ESAMI DI EDUCAZIONE FISICA PER I QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA: RISPOSTA ESATTA PUNTI 0,250 RISPOSTA ERRATA O NON DATA PUNTI 0 COGNOME _________________________________________ NOME_______________________________ Per ciascun quesito scegliere una sola risposta, barrando la casella corrispondente 1.Il tessuto osseo è costituito da: □ osseina e sali minerali □ midollo osseo □ fibre nervose □ vasi sanguigni 2.Quali sono le funzioni dello scheletro: □ dare forma al corpo □ proteggere i muscoli □ permettere solo il movimento □ sostenere il corpo, proteggere gli organi interni, permettere il movimento, produrre globuli rossi e globuli bianchi del sangue 3.Le ossa si dividono in: □ ossa del carpo, del tarso e del metatarso □ ossa allungate e tozze □ ossa larghe e piane □ ossa piatte, corte e lunghe 4.L’apparato cardiocircolatorio è costituito dal cuore e da: □ vene e capillari □ arterie , vene, capillari e sangue □ arterie e vene □ capillari e arterie 5.Il sangue, prima di giungere ai vari tessuti, svolge diverse funzioni: □ incrementa la pressione □ circola nei vasi e trasporta gas □ incrementa la frequenza cardiaca □ trasporta ossigeno, sostanze nutritive, gli ormoni e gli enzimi 6.La parte liquida del sangue è composta da: □ Acqua, sali minerali, zuccheri, proteine, altre sostanze □ Plasma e cellule □ Acqua, zuccheri □ Cellule e plasma 7.Il sistema muscolare è costituito dall’insieme: □ dei muscoli striati e lisci □ dei tendini e legamenti □ delle articolazioni □ dei muscoli 100 8.Il cuore è formato: □ dai muscoli lisci □ dai muscoli scheletrici □ dai muscoli striati □ dal muscolo cardiaco 9.Gli organi della respirazione sono: □ bronchi e polmoni □ vie aeree e polmoni □ naso, faringe e polmoni □ naso, bocca, faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni 10.Quale funzione svolge la respirazione interna? □ Approvvigiona di ossigeno le cellule e ne elimina l’anidride carbonica □ Assimila le sostanze nutritive da immettere nel sangue □ Consente gli scambi gassosi □ Garantisce la presenza di sangue nei tessuti 11.Gli alveoli polmonari hanno il compito di: □ scambiare sangue e aria □ consentire il passaggio dell’aria nel sangue □ favorire il passaggio dell’ossigeno nei capillari □ facilitare lo scambio dei gas tra aria e sangue 12.Il sistema nervoso si distingue in: □ cellule nervose e gangli spinali □ dendriti e neuriti □ sistema nervoso centrale,periferico e autonomo □ neuroni motori e sensitivi 101 □ IL CONSIGLIO DI CLASSE RATIFICA DEL DOCUMENTO Docente Materia/e Sichera Laura (commissario interno) Miceli Tiziana Italiano e Storia Campo Letizia Inglese Bono Vincenzo Economia Aziendale Richichi Emanuela Matematica Sacco Teresa (commissario interno) Bellino Angela Legislazione Gaglio Giovanni (commissario interno) Giampaolo Giuseppe Prestigiacomo Domenica Firma Francese Alimentazione Educazione Fisica Tecnica dei Servizi Ristorativi Religione Carini, 16/05/2013 Il Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Lo Cascio 102