Le donne del Pdl contro Rutelli

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Le donne del Pdl contro Rutelli
Roma cronaca
il Giornale
쏋
Martedì 22 aprile 2008
A sinistra, una
giovane donna in
viaggio su un
treno della
ferrovia
Roma-Viterbo, che
si ferma anche
alla famigerata
stazione della
Storta. In alto, i
due candidati
sindaco di Roma,
che si stanno
sfidando sul tema
della sicurezza
nella capitale
[FOTO: ORLANDO,
OMNIROMA,
ARCHIVIO]
Alemanno: «Sì alla nomina
di un commissario straordinario
governativo per il settore»
comprovata esperienza e autorità nel campo della prevenzione e della sicurezza
pubblica».
La controproposta di Alemanno è quella di un «commissario straordinario governativo per la sicurezza a Roma»: si tratterebbe di una figura che «stia a fianco al sindaco e che riunifichi i poteri nazionali e locali, compresi quelli del
prefetto». Per Alemanno «un sindaco non deve rinchiudersi nei suoi
poteri attuali» e la
polizia municipale «per essere efficace deve avere gli stessi poteri delle altre polizie. È più
importante fare questo che il
poliziotto o il carabiniere di
quartiere». Il candidato del
Pdl definisce «umiliante e ri-
Sicurezza: fatti, non parole
왘
DALLA PRIMA
(...) lancia l’idea di un supercoordinamento per la sicurezza a Roma e fa polemica
proponendo un braccialetto
elettronico per le donne.
Gianni Alemanno controbatte lanciando l’idea di un commissario che riassuma in sé
«i poteri dello Stato e degli
Enti locali per lavorare a un
vero patto della sicurezza
per la Capitale».
Il tema della sicurezza, che
tiene banco negli ambienti
della politica locale, arriva
anche al governo con Silvio
Berlusconi che ribadisce come «uno dei primi provvedimenti» del suo esecutivo «sarà incentrato proprio su questo tema». Intanto i due sfidanti del Campidoglio continuano a duellare lanciando
proposte e attacchi all’avversario. Francesco Rutelli si im-
pegna ad occuparsi in prima
persona. «Se sarò eletto sindaco non ci sarà l’assessorato con delega alla sicurezza
perché è un tema trasversale
e molto sensibile che esige la
diretta responsabilità del sindaco», spiega il candidato
del Pd, che aggiunge di voler
«mettere in atto una radicale
riorganizzazione dei campi
nomadi e della presenza dei
rom che oggi come tale non è
più sostenibile».
Un impegno in prima persona coadiuvato da una supercommissione ad hoc che ha
già un nome, o meglio un
acronimo: la Csi, ovvero la
Commissione per la sicurezza integrata». Un organismo, spiega Rutelli, di cui faranno parte «persone di alto
profilo professionale e di
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dicola» l’idea dei braccialetti
per la sicurezza delle donne
e annuncia espulsioni di stranieri tra nomadi e «emigrati
più o meno clandestini»: «La
realtà - spiega il candidato
del Pdl - è che io voglio espellere ventimila fra nomadi,
emigrati più o meno clandestini a prescindere che siano
romeni o di altra nazionalità.
Non voglio fare un discorso
etnico, per carità. Questo lo
ha fatto Veltroni semmai».
Intanto oggi è la giornata
del tanto atteso faccia a faccia: questa sera Alemanno e
Rutelli saranno protagonisti
della puntata di Ballarò. I
due candidati avranno modo
di esporre programmi, iniziative, progetti in vista della
consultazione il cui esito, secondo molti osservatori,
avrà una valenza politica che
supera l’ambito locale.
Giancarla Rondinelli
INCATENATE DAVANTI ALLA STAZIONE DELLA STORTA
Le donne del Pdl
contro Rutelli:
«Il braccialetto
elettronico
è come il burqa»
Barbara Saltamartini
[FOTO: EIDON]
Si sono incatenate di fronte alla stazione ferroviaria di la
Storta, lastessa dovegiorni fa siè consumata l’aggressione ai danni di una giovane studentessa africana, per dire
noal«braccialetto»elettronicopropostodalcandidatosindaco del centro sinistra Francesco Rutelli. Un’azione dimostrativaquellaorganizzatadalledonnedelPdl,candidate e neolette come Barbara Saltamartini che all’unanimità, stringendo tra le mani cartelloni di protesta, hanno detto «no al braccialetto della sicurezza», ricordando di essere «incatenate dalla paura» e dicendo basta alle «parole
sulla pelle delle donne». «Non siamo né schiave - ha detto
Saltamartini - né cani, ne macchine da dotare di antifurto.
La sicurezza non si può delegare ai singoli, ma serve un
immediato piano che coinvolga le amministrazioni locali e
il governo perché siamo in piena emergenza». Incatenate
anche un gruppo di donne con il volto coperto da un burqa
I RIMEDI DEL CAMPIDOGLIO ALL’EMERGENZA ABITATIVA
Agli extracomunitari sfrattati
alloggi da 2700 euro al mese
쎲 Tre milioni e 500mila euro all’anno
per 110 appartamenti arredati con servizio di portierato, pulizia e vigilanza, in un
palazzone tutto vetro affacciato sul parco
di Tor Tre Teste, periferia est della capitale. Il contratto d’affitto è stato già stipulato. A pagare sarà il Comune di Roma, che
quell’edificio un tempo adibito a uffici, abbandonato da anni, e sottoposto negli ultimi mesi ad una frenetica e riservatissima
ristrutturazione, ha destinato ad abitazioni per famiglie di sfrattati italiani e extracomunitari. Gli abitanti della zona non
hanno gradito la novità, temono l’arrivo
degli zingari in quegli appartamenti rimessi a nuovo e da settimane sono sul piede di guerra, tra infuocate assemblee di
quartiere e una raccolta di firme per scongiurare il pericolo.
A coordinare la protesta Lorena Vinzi,
capogruppo di An del VII municipio, insospettita dal gran lavorare degli operai in
quell’edificio a sei piani in via Tineo, e dalle voci che parlavano con insistenza di
quello che sarebbe divenuto di lì a poco,
ossia un residence per rom. A dir poco di
lusso visto l’esorbitante cifra pagata dal
Campidoglio al proprietario: 21 milioni di
euro per sei anni, che secondo un calcolo
approssimativo fanno 2.700 euro al mese
ad alloggio, quanto un appartamento in
un quartiere esclusivo.
«Quando ho sollecitato chiarimenti al
presidente del VII municipio, Roberto Mastrantonio (Comunisti italiani) - racconta
l’esponente di Alleanza Nazionale - non
ho ottenuto alcuna risposta, senza esito
anche il question-time che ho presentato
Da un edificio di Tor Tre Teste
ricavati 110 appartamenti:
il Comune pagherà 3 milioni
e 500mila euro al mese
il 26 febbraio. Non mi è rimasto allora che
chiedere ufficialmente accesso agli atti come comune cittadina». A quel punto, però, Mastrantonio non ha potuto più negare. E ha spiegato che quel palazzo era stato scelto (all’insaputa degli abitanti della
zona) per ospitare famiglie inserite nella
graduatoria per l’emergenza abitativa,
che occuperanno gli alloggi a titolo provvisorio in attesa dell’assegnazione di una casa popolare.
Il contratto, stipulato con la Sanvitaliano s.r.l., avrà la durata di sei anni, l’edificio sarà frazionato in circa 110 appartamenti arredati e il pian terreno sarà adibito a servizio di portierato e vigilanza, oltre
che sede dei servizi sociali. Il Campidoglio
dovrà versare al proprietario 3 milioni e
500mila euro (Iva inclusa) ogni anno e
questa cifra comprende anche l’arredamento.
L’assegnazione degli alloggi, ha fatto sapere Mastrantonio, comincerà a maggiogiugno del 2008. «Ma quando ho provocato il presidente del VII municipio - osserva
ancora la Vinzi - chiedendogli di fare le
assegnazioni prima delle elezioni ha fatto
orecchie da mercante».
GIORN - EDIZIO-RM - 43 - 22/04/08- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 21/04/08
23.43 - Composite
nero, tra cui la neoletta consigliera capitolina Sveva Belviso. «I braccialetti sono un po’ un burqa elettronico - ha
detto Belviso - il passaggio successivo sarà quello della
limitazione nel vestire». «La differenza tra Alemanno e Rutelli - ha continuato Saltamartini - è che uno propone il
“laccio” e l’altro parla di espulsioni immediate, chiusura
dei campi abusivi e poteri speciali per le aree metropolitane» tra cui anche «arma e addestramento per la polizia
municipale». Incatenata anche l’europarlamentare Roberta Angelilli che ha illustrato alcuni dati sulla violenza sulle
donne a Roma, in Provincia e nel Lazio «dove 4 donne su
10 - ha detto - hanno subito violenza fisica o sessuale nel
corso della vita». Tra le residenti nella Provincia di Roma
una donna su due ha subito una forma di violenza negli
ultimi 3 anni e solo nella città di Roma sono stati 320 i
casi di violenza sessuale denunciati nel 2007.