parte prima informazioni generali

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parte prima informazioni generali
I Concorsi per Infermiere – I Edizione
Copyright © 2009, EdiSES S.r.l. – Napoli
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Le cifre sulla destra indicano il numero e l’anno dell’ultima ristampa effettuata
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o
di parte di esso con qualsiasi mezzo.
L’Editore
A cura di:
Rosaria Alvaro – Professore Associato di Infermieristica generale, clinica e pediatrica –
Università di Roma “Tor Vergata”
Tommaso Brancato – Dirigente medico I livello Ospedale Regina Apostulorum – Albano
Laziale – Roma
Antonia Fierro – Direttore Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche – Università di Roma
“Tor Vergata” – sede OM Celio
Alessandro Stievano – Docente Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche – Università di
Roma Tor Vergata
Ercole Vellone – Ricercatore in Scienze Infermieristiche Università di Roma Tor Vergata
Giulia Venturini – Direttore Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche – Università di
Roma “Tor Vergata”
Progetto grafico, copertina e realizzazione software: EdiSES s.r.l. – Napoli
Impaginazione: ProMediaStudio di A. Leano – Napoli
Fotoincisione: PrintSprint – Napoli
Stampato presso la Litografia di Enzo Celebrano – Pozzuoli (Napoli)
per conto della EdiSES s.r.l. – Napoli
www.edises.it
[email protected]
ISBN 978 88 7959 553 7
Nota
Gli autori, i curatori, l’editore e tutti coloro in qualche modo coinvolti nella preparazione o pubblicazione di
quest’opera hanno posto la massima cura per garantire che le informazioni ivi contenute siano corrette ed
accurate, compatibilmente con le conoscenze disponibili al momento della stampa; essi tuttavia non possono essere ritenuti responsabili dei risultati ottenuti dall’utilizzo di tali informazioni ed invitano i lettori a segnalare eventuali osservazioni all’indirizzo: [email protected]
I Concorsi per Infermiere
Guida completa alla preparazione
della prova scritta e della prova pratica
INDICE GENERALE
Parte I - Informazioni Generali
1. Selezioni del personale infermieristico
1.1. Concorsi pubblici
1.2. Concorsi pubblici per infermiere
1.2.1. Requisiti di ammissione
1.2.2. Bando di concorso
1.2.3. Domanda di ammissione
1.2.4. Prove concorsuali
1.2.5. Criteri di valutazione dei titoli
1.2.6. Prova scritta
1.2.7. Prova pratica
1.2.8. Prova orale
1.2.9. Valutazione delle prove d’esame e punteggi minimi
1.2.10. Formulazione della graduatoria
1.2.11. Adempimenti dei vincitori
2. Consigli utili per affrontare la prova scritta
2.1. Test a risposta multipla
2.2. Modalità di svolgimento delle prove
2.3. Gestione del tempo
2.4. Consigli generali
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10
Parte II - Discipline di base
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Anatomia e fisiologia
Chimica e biochimica
Biologia e genetica
Matematica e statistica
Informatica
Inglese
Scienze sociali
13
33
51
73
93
111
129
Parte III - Discipline Mediche
1.
2.
3.
4.
Cardiologia
Biochimica clinica
Epidemiologia
Chirurgia
155
163
169
177
vi
05.
06.
07.
08.
09.
10.
Indice generale
Endocrinologia
Ortopedia
Farmacologia
Ostetricia e ginecologia
Neonatologia e pediatria
Igiene
183
191
199
207
213
221
Parte IV - Discipline infermieristiche
01. Infermieristica generale
02. Infermieristica clinica
231
257
Parte V - Legislazione e management
01. Legislazione sanitaria
02. Legislazione infermieristica
03. Management
297
321
345
Parte VI - Simulazioni d’esame
• Test 1
• Test 2
• Test 3
371
379
387
Parte VII - La prova pratica: 100 procedure infermieristiche
01)
02)
03)
04)
05)
06)
07)
08)
09)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
Mobilitazione del paziente dal letto alla barella
Presa in carico del paziente in regime di day surgery
Pulizia della protesi dentaria
Rimozione dei punti di sutura
Applicazione di un sistema tipo VAC Therapy
Rimozione di clip metalliche
Mobilizzazione del paziente che necessita di bastone per camminare
Applicazione di un tutore per il braccio
Applicazione di una borsa del ghiaccio
Applicazione della borsa dell’acqua calda
Assistenza al paziente per l’igiene orale
Assistenza al paziente nella rimozione delle lenti a contatto
Rasatura della barba al paziente allettato
Applicazione delle calze antiemboliche
Applicazione di un pacco freddo monouso
Posizionamento del paziente in decubito di Fowler
Posizionare il paziente in decubito di Sims
Posizionamento del paziente seduto sul bordo del letto
Assistenza al paziente che manifesta convulsioni
Rimozione di un fecaloma
Gestione dell’urostomia
Misurazione del picco di flusso espiratorio
Somministrazione di compresse o capsule
Somministrazione di farmaci liquidi per via orale
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Indice generale
25)
26)
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67)
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69)
70)
71)
Somministrazione di farmaci per via cutanea
Somministrazione di farmaci otologici
Somministrazione di farmaci per via oftalmica
Irrigazione oftalmica
Applicazione della trazione cutanea estesa per frattura di femore
Applicazione apparecchio gessato per il trattamento di una frattura di Colles
Somministrazione di farmaci per via nasale
Somministrazione di ovuli per via vaginale
Introduzione di farmaci nelle infusioni di liquidi per via endovenosa
Somministrazione di farmaci per via intradermica
Somministrazione di farmaci per via sottocutanea
Applicazione di una medicazione sulla ferita chirurgica
Sostituzione di una medicazione asciutta
Sostituzione di una medicazione umida
Applicazione di una medicazione idrocolloidale
Somministrazione di farmaci per via rettale
Irrigazione vaginale
Somministrazione per via vaginale di creme, gelatine o schiume
Rilevazione della saturazione di ossigeno
Liberazione delle vie aeree ostruite in un paziente incosciente
Somministrazione di farmaci per via inalatoria con la nebulizzazione
Aspirazione gastrointestinale
Irrigazione di un sondino gastrointestinale
Medicazione della ferita chirurgica con drenaggio
Aspirazione delle vie aeree dal tubo tracheostomico o endotracheale
Irrigazione vescicale
Irrigazione della colostomia
Somministrazione di ossigeno attraverso la maschera facciale
Assistenza al paziente che deve evacuare a letto
Mobilizzazione del paziente mediante l’uso del sollevatore
Assistenza al paziente durante la deambulazione
Mobilizzazione del paziente mediante l’uso del deambulatore
Mobilizzazione del paziente attraverso l’uso delle stampelle
Applicazione di una trazione trans-scheletrica
Trattamento dei punti di inserzione dei fili trans-scheletrici
Misurazione della pressione arteriosa – arti superiori
Misurazione della pressione arteriosa – arti inferiori
Rilevazione del polso apicale-radiale
Rilevazione del polso apicale
Disostruzione delle vie aeree in un neonato
Raccolta di un campione di urina ad orario
Gestione e rimozione di un catetere vescicale a permanenza
Posizionamento di derivazione vescicale esterna attraverso l’utilizzo del condom
Somministrazione di un clistere
Somministrazione di un clistere nel bambino
Posizionamento di un drenaggio toracico
Assistenza durante l’igiene della protesi dentaria
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100)
Indice generale
Valutazione del riflesso patellare
Rovesciamento della palpebra superiore
Valutazione del campo visivo periferico
Ispezione con otoscopio
Igiene delle unghie dei piedi
Prelievo di un campione dal drenaggio di una ferita
Assistenza al paziente nell’utilizzo delle stampelle con andatura alternata a 4 punti
Prelievo di un tampone faringeo
Posizionamento di un sistema di controllo elettronico del paziente
Applicazione di un mezzo di contenzione a manopola per le mani
Prelievo di un tampone nasale
Utilizzo del defribillatore automatico esterno
Massaggio cardiaco esterno con un solo soccorritore
Manovra di Heimlich in un adulto
Massaggio cardiaco esterno ad un bambino
Rimozione di un sondino naso-gastrico
Assistenza al paziente con immagini guidate
Stimolazione nervosa transcutanea (TENS)
Rimozione, pulizia e riposizionamento di un apparecchio acustico
Igiene dei piedi
Applicazione di un cuscino termico-elettrico
Assistenza al paziente con problemi respiratori in caso di emergenza extraospedaliera
Beck Depression Inventory Scale
Piramide di Maslow
Braden Scale
Scala di Jadad
Valutazione dell’autonomia delle attività strumentali di vita quotidiana (IADL)
Scala di Sessing
Scala Verbale Semplice
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PARTE PRIMA
INFORMAZIONI GENERALI
1. Selezioni del personale infermieristico
1.1. Concorsi pubblici
1.2. Concorsi pubblici per infermiere
1.2.1. Requisiti di ammissione
1.2.2. Bando di concorso
1.2.3. Domanda di ammissione
1.2.4. Prove concorsuali
1.2.5. Criteri di valutazione dei titoli
1.2.6. Prova scritta
1.2.7. Prova pratica
1.2.8. Prova orale
1.2.9. Valutazione delle prove d’esame e punteggi minimi
1.2.10.Formulazione della graduatoria
1.2.11. Adempimenti dei vincitori
2. Consigli utili per affrontare la prova scritta
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
Test a risposta multipla
Modalità di svolgimento delle prove
Gestione del tempo
Consigli generali
3
3
3
3
3
4
4
5
5
6
6
6
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1
SELEZIONI DEL PERSONALE
INFERMIERISTICO
1.1. Concorsi pubblici
La maggior parte del personale infermieristico trova impiego presso strutture pubbliche, soltanto una minima parte (circa il 3%) viene assorbito dal settore privato o svolge attività autonoma. Per
la gran parte degli infermieri, l’accesso alla professione è dunque subordinato al superamento di un
concorso pubblico. Come prescritto dalla Costituzione, infatti, l’accesso a tutte le attività di pubblico impiego, e dunque anche alle professioni del Servizio Sanitario Nazionale, è disciplinato dalla
legge e deve avvenire mediante concorso pubblico.
1.2. Concorsi pubblici per infermiere
La disciplina dei concorsi pubblici per infermiere è contenuta nel D.P.R. 220/2001, il Regolamento recante la “disciplina concorsuale del personale non dirigenziale del Servizio Sanitario
Nazionale”. Ne riportiamo di seguito i punti che risultano di maggiore interesse per quanti si
apprestano a partecipare ad un concorso pubblico per Infermiere.
1.2.1. Requisiti di ammissione
Possono partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione Europea;
– idoneità fisica all’impiego, che verrà successivamente accertata da una struttura pubblica del Servizio Sanitario Nazionale, prima dell’immissione in servizio;
– titolo di studio previsto per l’accesso alle rispettive carriere, nel caso specifico il diploma di laurea in Infermieristica o titolo equipollente;
– iscrizione all’albo professionale.
Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo o che
siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero licenziati a
decorrere dalla data di entrata in vigore del primo contratto collettivo.
I requisiti di cui sopra devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel
bando di concorso per la presentazione della domanda di ammissione.
1.2.2. Bando di concorso
Ciascun concorso è disciplinato da un bando predisposto dall’ente pubblico che promuove la
selezione. Il bando deve contenere le informazioni necessarie per l’iscrizione al concorso e l’espletamento dello stesso. In particolare il bando indica:
– il numero dei posti messi a concorso e quello dei posti riservati a particolari categorie di persone
(quest’ultimo non può superare complessivamente il 30% dei posti messi a concorso);
– le specifiche materie d’esame;
– le eventuali forme di preselezione qualora il numero delle domande superi una certa soglia;
4
PARTE PRIMA – INFORMAZIONI GENERALI
– l’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche
più diffuse e di almeno una lingua straniera, oltre alla lingua italiana.
Al bando viene allegato uno schema esemplificativo della domanda di ammissione al concorso,
in modo da permettere al candidato un’agevole compilazione della stessa. Il testo integrale del bando viene pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione e, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
a
della Repubblica Italiana – 4 serie speciale “Concorsi ed esami”. Il termine per la presentazione
delle domande di partecipazione scade il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale.
1.2.3. Domanda di ammissione
Per partecipare ai concorsi pubblici per infermiere, i candidati devono presentare domanda
redatta in carta semplice, in cui vanno indicati:
– data e luogo di nascita, residenza;
– possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
– Comune di iscrizione nelle liste elettorali;
– eventuali condanne penali riportate;
– titoli di studio posseduti;
– posizione nei riguardi degli obblighi militari;
– servizi prestati presso pubbliche amministrazioni ed eventuali cause di risoluzione di precedenti
rapporti nel pubblico impiego;
– titoli di preferenza o di riserva.
Nella domanda il candidato deve indicare il domicilio presso il quale intende ricevere ogni eventuale comunicazione; in caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, l’indirizzo di residenza.
Alla domanda di partecipazione vanno allegate tutte le certificazioni relative ai titoli presentati,
ivi compreso un curriculum formativo e professionale. I titoli devono essere prodotti in originale o
in copia autenticata ai sensi di legge ovvero autocertificati nei casi e nei limiti previsti dalla vigente
normativa. La domanda va, inoltre, corredata di un elenco, in carta semplice, dei documenti e dei
titoli presentati.
1.2.4. Prove concorsuali
Le selezioni del personale infermieristico avvengono per titoli ed esami. Per la valutazione dei
candidati le commissioni dispongono complessivamente di 100 punti di cui 30 attribuibili sulla base
dei titoli e 70 ottenibili mediante le prove d’esame.
I concorsi sono generalmente costituiti da una prova scritta, una prova pratica e un’ultima prova orale. Il diario della prova scritta viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Itaa
liana – 4 serie speciale “Concorsi ed esami” – almeno 15 giorni prima dell’inizio della prova stessa, ovvero, in caso di numero esiguo di candidati, viene comunicato agli stessi con raccomandata
con avviso di ricevimento.
Ai candidati che risultano ammessi alla prova pratica e a quella orale va data comunicazione,
almeno 20 giorni prima della data di svolgimento delle stesse, con indicazione del punteggio riportato nella prova scritta.
In base al numero di candidati, la commissione può decidere di effettuare la prova orale nello
stesso giorno della prova pratica. In tal caso la comunicazione dell’avvenuta ammissione alla prova orale viene data al termine della prova pratica.
Nel giorno stabilito per ciascuna prova, i candidati dovranno presentarsi all’ora e nel luogo indicati dal bando, muniti obbligatoriamente di valido documento d’identità, pena l’esclusione dal
7
1)
A.
B.
C.
D.
E.
2)
A.
B.
C.
D.
E.
FARMACOLOGIA
L’insulina NON aumenta l’assunzione
di glucosio:
nella mucosa intestinale
nei muscoli scheletrici
nel muscolo cardiaco
nei muscoli lisci
nel fegato
Il maggior effetto di un’insulina ad
azione intermedia somministrata per
via sottocutanea si ottiene dopo:
2-3 ore
6-8 ore
10-16 ore
12-20 ore
18-24 ore
B.
C.
D.
E.
6)
3)
A.
B.
C.
D.
E.
4)
A.
B.
C.
D.
E.
5)
A.
I farmaci anticolinergici sono utili per il
trattamento:
della rinite allergica
dell’asma
della tachicardia parossistica sopraventricolare
dello stato di male epilettico
dello scompenso cardiaco
Tra questi farmaci è usato come immunosoppressore:
tacrolimus
beclometazone
isoniazide
cromoglicato di sodio
rosiglitazone
Per “effetti collaterali” di un farmaco
s’intendono:
gli effetti tossici prevedibili che si verificano in seguito alla somministrazione di
A.
B.
C.
D.
E.
7)
A.
B.
C.
D.
E.
8)
A.
un farmaco in dosi superiori a quelle terapeutiche
gli effetti tossici non prevedibili che si
verificano in seguito alla somministrazione di un farmaco in dosi superiori a quelle terapeutiche
gli effetti farmacologici non desiderati ma
prevedibili che si verificano nell’ambito
dei dosaggi terapeutici
gli effetti farmacologici non desiderati e
non prevedibili che si verificano nell’ambito dei dosaggi terapeutici
gli effetti tossici prevedibili che si verificano
in seguito alla somministrazione di un farmaco in dosi inferiori a quelle terapeutiche
Per quale via si elimina di preferenza
un anestetico volatile?
Renale
Gastrica
Epatica
Respiratoria
Cutanea
Indicare l’affermazione NON corretta
relativa all’intossicazione acuta da salicilati:
somministrare bicarbonato di sodio
sottoporre il paziente ad un trattamento
emodialitico
somministrare cloruro d’ammonio
somministrare omeprazolo
somministrare liquidi per aumentare la
diuresi
Negli antagonisti degli oppiacei:
il naloxone viene assorbito bene per via
orale
200
B.
C.
D.
E.
9)
A.
B.
C.
D.
E.
PARTE TERZA - DISCIPLINE MEDICHE
il naltrexone ha una breve emivita
il naltrexone è il farmaco salvavita nell’overdose da oppiacei
il naloxone viene somministrato per via
parenterale
il naloxone ha una lunga emivita
Nell’overdose da oppiacei NON è patognomonico avere :
pupille miotiche
bradipnea
ipertonia muscolare
coma
ipotensione
10) L’intossicazione da cocaina può causare:
A. prurito
B. alopecia
C. infarto del miocardio
D. congiuntivite
E. sonnolenza
11) Il bromuro di pancuronio si utilizza a
scopo:
A. sedativo
B. analgesico
C. miorilassante
D. antiemetico
E. anticonvulsivante
12) L’intossicazione digitalica NON presenta:
A. parestesie
B. alterazioni del ritmo cardiaco
C. nausea
D. vomito
E. alterazione dei livelli di potassio
13) Il solfato di protamina trova impiego
per:
A. neutralizzare la tossicità da rame
B. neutralizzare la tossicità da ferro
C. neutralizzare la tossicità da eparina
D. neutralizzare la tossicità da atropina
E. neutralizzare la tossicità da fisostigmina
14) Indicare l’affermazione corretta:
A. in caso di intossicazione acuta l’emivita di
un farmaco raddoppia al raddoppiare della dose assunta
B. la gravità di una intossicazione acuta
dipende dal volume di distribuzione della
sostanza
C. l’assorbimento transcutaneo di una sostanza non è mai di entità tale da causare
avvelenamento
D. nelle intossicazioni acute da farmaci i
parametri cinetici possono variare considerevolmente rispetto a quanto si osserva
a dosi terapeutiche
E. nel paziente epatopatico la gravità di una
intossicazione acuta è sempre elevata
15) L’intossicazione più grave in caso di
sovradosaggio è dovuta a:
A. fenobarbital
B. clordiazepossido
C. lorazepam
D. triazolam
E. nessuno dei precedenti
16) Il deliurium tremens può intercorrere
nel corso di sindrome di astinenza da:
A. etanolo
B. cocaina
C. morfina
D. amfetamine
E. tabacco
17) L’antiaritmico usato nel trattamento di
un’aritmia ventricolare da digossina è:
A. la chinidina
B. un bloccante i canali del calcio
C. un beta-bloccante
D. la lidocaina
E. l’amiodarone
18)
A.
B.
C.
D.
E.
Il tiopentale sodico è un farmaco:
antibiotico
analgesico
anestetico locale
anestetico generale per via endovenosa
analettico
Farmacologia
19) Il sintomo più grave nell’intossicazione
acuta da amfetamine è:
A. il vomito
B. l’ansia
C. l’ipertermia
D. la depressione respiratoria
E. la midriasi
20) L’antidoto per l’intossicazione acuta da
metanolo è:
A. atropina
B. BAL
C. etanolo
D. glicole etilenico
E. naloxone
21) La cosiddetta “sindrome anticolinergica centrale” è causata dall’assunzione
di dosi tossiche di una delle seguenti
sostanze:
A. alcool etilico
B. diazepam
C. eroina
D. fenobarbital
E. atropina
22) Tra i criteri generali per la terapia del
dolore risulta importante somministrare i farmaci:
A. prima che compaia il dolore
B. prima delle ore notturne
C. quando compare il dolore
D. al bisogno
E. solo se il dolore è insopportabile
C.
D.
E.
201
i recettori adrenergici
i canali del Ca++ voltaggio dipendenti
i recettori dopaminici
25) La differenza tra una pomata e una crema è:
A. la diversa percentuale di acqua
B. l’efficacia
C. la modalità d’uso
D. la diversa percentuale di principio attivo
E. il tempo di applicazione
26) Indicare quale di questi farmaci può
determinare una sindrome emorragica:
A. ACE inibitori
B. insulina
C. diuretici
D. anticoncezionali
E. aspirina
27) Il farmaco più efficace nel trattamento
dell’emorragia acuta da rottura di varici dell’esofago è:
A. la vitamina K
B. l’antifibrinolitico
C. la vasopressina
D. il diuretico
E. l’albumina
28)
A.
B.
C.
D.
E.
Le catecolamine promuovono:
liposintesi
glicogenolisi
anabolismo proteico
metabolismo colesterolo
metabolismo acidi nucleici
23) La noradrenalina è un farmaco:
A. che può trovare indicazione nella grave
ipotensione refrattaria ad altro trattamento
B. da somministrare solo per via intraarteriosa
C. ad azione alfalitica
D. utile nel trattamento della crisi asmatica
E. nefrotossico
29) Ad un paziente con sospetto IMA è
necessario somministrare subito:
A. aspirina
B. barbiturici
C. adrenalina
D. carbamazepina
E. insulina
24) Il curaro blocca:
A. i recettori muscarinici
B. la placca motrice
30) Gli antibiotici beta-lattamici come la
penicillina agiscono inibendo:
A. la sintesi della parete
202
B.
C.
PARTE TERZA - DISCIPLINE MEDICHE
la sintesi proteica
la sintesi del DNA
D.
E.
la sintesi dell’acido folico
la sintesi della membrana citoplasmatica
Soluzioni e commenti – Farmacologia
203
SOLUZIONI E COMMENTI
7 FARMACOLOGIA
1)
A. L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule pancreatiche dette “cellule beta delle isole del
Langerhans” che hanno la funzione di controllare il livello di glucosio nel sangue. La sua produzione aumenta durante i pasti e si riduce tra un pasto e l’altro per poter garantire l’apporto
di zuccheri e di energia necessario per le funzioni dell’organismo. Ne consegue che la secrezione a digiuno è di circa 1 unità all’ora, pari a 40 microgrammi all’ora, mentre la quantità di
insulina contenuta nel circolo portale è maggiore di quella contenuta nel circolo periferico,
circa 4 ng/ml contro 0,5 ng/ml.
2)
B. L’insulina ad azione intermedia, somministrata per via sottocutanea, inizia la sua attività
dopo circa 1-2 ore, raggiunge il massimo effetto dopo 6-8 ore ed ha una durata di 16-35 ore.
È somministrata due volte al giorno insieme all’insulina a breve durata d’azione (insulina
solubile), oppure una volta al giorno, in particolare nei pazienti anziani.
3)
B. I farmaci anticolinergici vengono utilizzati nel trattamento delle patologie ostruttive delle
vie aeree, come asma e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Svolgono, infatti, una
funzione broncodilatatrice.
4)
A. Gli immunosoppressori sono farmaci usati per il controllo di gravi manifestazioni allergiche, malattie autoimmuni e malattie correlate ai trapianti. Tra questi, il Tacrolimus è utilizzato in particolar modo nei trapianti d’organo, allo scopo di ridurre l’attività del sistema immunitario del paziente e il conseguente rischio di rigetto.
5)
C. Tutti i farmaci presentano effetti terapeutici ed effetti collaterali. Per effetto collaterale si
intende una reazione nociva indesiderata ad un farmaco, indotta dalle normali dosi terapeutiche.
6)
D. Gli anestetici liquidi volatili, quali isoflurano, desflurano e sevoflurano, sono gas anestetici somministrati per via respiratoria. L’effetto è ottimale in quanto viene raggiunto rapidamente e la via di eliminazione principale è sempre quella respiratoria.
7)
C. I salicilati sono farmaci derivati dell’acido salicilico: l’acido acetilsalicilico, l’acetilsalicilato
di lisina, il diflunisal. Vengono utlizzati come analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Il quadro clinico cambia a seconda del tempo trascorso dall’assunzione, il trattamento infatti deve
essere effettuato alla comparsa dei primi sintomi poiché più passa il tempo, più le condizioni del
paziente peggiorano portando anche ad eventi di infarto miocardico acuto. I sintomi sono: nausea, vomito, letargia, confusione, tachicardia, acidosi metabolica, insufficienza renale, coma,
convulsioni, fino al collasso cardiocircolatorio e alla morte. Il trattamento prevede l’induzione
del vomito e la lavanda gastrica per le intossicazioni immediate entro 24 ore. È necessario valutare la diuresi alcalina forzata che può essere d’aiuto. In caso di convulsioni si somministrano
farmaci quali il fenobarbital e il diazepam. La terapia alternativa è l’uso di emodialisi.
8)
D. Nel trattamento delle tossicodipendenze si utilizzano i farmaci antagonisti degli oppiacei
che permettono di ottenere l’astinenza da oppiacei. Tra questi i più utilizzati sono: il naloxone e il naltrexone, entrambi somministrati per via endovenosa. Essi presentano una struttura
molecolare simile a quella degli oppoiacei e quindi impediscono a questi ultimi di interagire
con i recettori esplicando la loro azione.
204
9)
PARTE TERZA - DISCIPLINE MEDICHE
C. L’overdose da oppiacei insorge dopo che si è instaurata una tolleranza e dipendenza fisica
da queste sostanze. I sintomi tipici (patognomonici appunto) che si riscontrano sono: euforia,
rossore, prurito cutaneo (soprattutto con la morfina), miosi, astenia, riduzione della frequenza
del respiro (bradipnea), ipotensione arteriosa, bradicardia, diminuzione della temperatura corporea, restringimento della pupilla (miosi).
10) C. Il quadro clinico nell’intossicazione da cocaina prevede: tachicardia, tachipnea, ipertensione, midriasi, sudorazione eccessiva, ipertermia. I sintomi variano in base all’organo colpito;
inoltre, possono manifestarsi paranoia, comportamenti maniacali, agitazione psicomotoria. In
caso di intossicazione acuta, i sintomi sono: dolore toracico, dispnea, cefalea, convulsioni. Le
complicanze possono essere: ischemia e infarto del miocardio, aritmie, ictus ed edema polmonare.
11) C. Il bromuro di pancuronio è una sostanza miorilassante che viene utilizzata in anestesia
generale per facilitare l’intubazione endotracheale, grazie all’effetto miorilassante indotto.
12) A. L’intossicazione indotta da farmaci digitalici provoca soprattutto aritmie da blocchi AV
(atrioventricolari), quali: tachicardia atriale con blocco, tachicardia ventricolare fascicolare,
tachicardia ventricolare bidirezionale, bigeminismo ventricolare, ritmo idiogiunzionale accelerato. Possono manifestarsi anche altri sintomi, indicativi di sovradosaggio, quali: variazione nella percezione dei colori, disturbi gastrointestinali, allucinazioni, astenia, agitazione e insonnia.
13) C. In caso di sovradosaggio o tossicità da eparina si possono verificare emorragie e l’unico
intervento efficace è la somministrazione del solfato di protamina. La dose necessaria viene
calcolata considerando che 1 mg di solfato di protamina, somministrato per via e.v., neutralizza 100 U.I. di eparina circolante.
14) D. Tutti i farmaci, se assunti in dosi superiori alla norma, determinano un avvelenamento
con conseguenze talvolta mortali. L’intossicazione avviene per cause accidentali o per cause volontarie (tentativo di suicidio). I casi di assunzione accidentale risultano meno gravi
dell’assunzione volontaria che mette a rischio la vita a causa dell’eccessiva quantità dei farmaci assunti. I sintomi, molteplici e dose-dipendenti, sono: disturbi a carico del sistema nervoso (confusione, delirio, coma), dell’apparato respiratorio (difficoltà respiratoria) e dell’apparato cardiaco (alterazioni del ritmo). Inoltre, nelle intossicazioni i parametri farmacocinetici si modificano in modo considerevole rispetto a quanto avviene nei dosaggi terapeutici.
15) A. I barbiturici vengono utilizzati in anestesia generale per indurre il sonno nel paziente. L’intossicazione comincia con un bisogno assoluto di dormire che in seguito si trasforma in coma
profondo. I riflessi cutanei si attenuano progressivamente fino a scomparire nei casi gravi, la
temperatura si riduce, il respiro diventa irregolare, poco profondo e “russante”. Entro 12-24
ore può manifestarsi depressione del respiro e subentrare la broncopolmonite, che può provocare la morte del soggetto. Tra i barbiturici il farmaco che in sovradosaggio risulta più dannoso rispetto agli altri è il fenobarbital.
16) A. Il delirium tremens è una sindrome psicotica che si sviluppa in casi di alcolismo cronico
oppure di astinenza causata dall’improvvisa interruzione della somministrazione di benzodiazepine e barbiturici. I sintomi generalmente sono: allucinazioni, confusione mentale, aumento della frequenza cardiaca, tremore e sudorazione. La terapia consiste nel ricovero in ospedale, sedazione, controllo dello stato cardiorespiratorio e dell’equilibrio idrosalino.
PROCEDURE INFERMIERISTICHE
1)
10.
Ordinare correttamente le azioni infermieristiche per effettuare la procedura di “mobilizzazione del paziente dal letto alla barella”
Se un materassino per lo spostamento od una traversa sono disponibili, posizionarli sotto il
corpo del paziente a circa metà della sua lunghezza. Far incrociare le braccia al paziente sul
suo torace. Far sollevare e flettere (se in grado) la testa con il mento verso il torace. Utilizzare la traversa per spostare il paziente dal lato del letto dove sarà posizionata la barella.
Il terzo operatore, dal lato senza la barella accanto al letto, deve inginocchiarsi sulla superficie del letto, con il ginocchio superiore più vicino rispetto al torace del paziente. Arrotolare la
traversa ed afferrarla saldamente prima di iniziare il trasferimento.
Posizionare la barella accanto e parallelamente al letto. Bloccare le ruote della barella e del
letto.
Rimuovere tutte le lenzuola e posizionare un asciugamano a coprire il paziente.
Rimuovere i cuscini e posizionarli sulla barella. Due operatori dovrebbero posizionarsi dalla
parte della barella. Il terzo dall’altro lato accanto al letto.
Garantire la privacy del paziente con paraventi e chiudere la porta della stanza, se possibile.
Regolare l’altezza del letto fino ad una confortevole posizione di lavoro. Porre il letto in una
posizione più alta di un cm rispetto alla barella. Abbassare le protezioni laterali del letto, se
alzate.
Un operatore, dal lato con la barella, deve allungarsi sulla barella e prendere la traversa arrotolata alla testa e al torace. Se il materassino per il trasferimento possiede delle maniglie, ogni
infermiere dovrebbe utilizzare tali maniglie.
Quando il paziente è trasferito alla barella, rimuovere l’ausilio per lo scivolamento ed alzare
le protezioni laterali della barella. Coprire il paziente con la coperta e rimuovere l’asciugamano posto in precedenza. Lasciare la traversa sotto il paziente per il trasferimento dalla barella
al letto.
Ad un segnale dato da uno degli operatori, gli infermieri dalla parte della barella tireranno la
traversa. Nello stesso tempo, l’infermiere o gli infermieri inginocchiati sulla superficie del
letto devono sollevare la traversa e facilitare il trasferimento del peso del paziente verso la
barella.
Identificare il paziente. Informare e spiegare la procedura al paziente.
A.
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C.
D.
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10-6-5-3-1-4-2-7-8-9
10-6-5-3-1-4-7-2-9-8
10-6-4-1-3-5-2-7-9-8
6-10-1-4-3-5-7-2-9-8
6-10-1-4-3-5-2-7-9-8
01.
02.
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09.
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2)
PARTE SETTIMA - PROVA PRATICA
7.
8.
Ordinare correttamente le azioni infermieristiche per effettuare la procedura di “presa
in carico del paziente in regime di day surgery”
Verificare i livelli di gradimento degli utenti mediante questionari anonimi.
Fornire assistenza peri-operatoria: accesso del paziente nell’area operatoria.
Fornire informazioni sulle norme dietetiche e terapeutiche da seguire prima dell’intervento e
su azioni specifiche sul paziente (preparazione intestinale, tricotomia, ecc.).
Effettuare la visita anestesiologica con la programmazione di esami clinici laddove necessari.
Fornire le procedure di dimissione ed il follow-up per medicazioni, il controllo per complicazioni, le risposte di esami cito-istologici, ecc.
Fornire assistenza durante il decorso post-operatorio e nei casi che richiedono una notte di
ricovero (One Day Surgery)
Fornire informazioni complete sulle modalità di ricovero e di degenza.
Fornire assistenza peri-operatoria: il malato viene accompagnato nell’area di degenza.
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7-3-4-2-8-6-5-1
4-3-7-2-8-5-6-1
3-4-7-2-8-6-5-1
7-2-3-4-8-5-6-1
4-3-2-7-8-1-6-5
3)
Ordinare correttamente le azioni per effettuare una procedura di “pulizia della protesi
dentaria”
Sciacquare completamente con acqua. Applicare l’adesivo per dentiera se è necessario.
Porre i tovaglioli o l’asciugamano nel lavello mentre si spazzola la dentiera. Utilizzare lo
spazzolino e il dentifricio, spazzolare tutte le superfici delicatamente e completamente. Se il
paziente lo desidera, aggiungere prodotti per la pulizia della dentiera e seguire le istruzioni.
Preparare il materiale sul carrellino vicino al paziente.
Applicare una pressione delicata con una garza 4 × 4 per afferrare la dentiera superiore e
toglierla. Porla immediatamente nel box per depositare la dentiera. Alzare la dentiera inferiore con la garza usando un movimento oscillante. Rimuoverla e porla nel box.
Abbassare la protezione laterale del letto ed aiutare il paziente ad assumere una posizione
seduta o laterale. Porre un asciugamano sul petto del paziente. Regolare l’altezza del letto fino
ad una confortevole posizione di lavoro.
Eseguire il lavaggio delle mani. Indossare guanti monouso se si esegue la pulizia orale.
Identificare il paziente. Informare e spiegare la procedura al paziente.
Inserire la dentiera superiore e premere fortemente. Controllare che le dentiere siano posizionate correttamente e sicuramente.
Se il paziente lo desidera, le dentiere possono essere conservate nel box porta-dentiera o in
una tazza con acqua fredda. Coprire la tazza e lasciarla sul comodino del paziente.
Utilizzare uno spazzolino od un tampone di spugna umidificato con acqua o soluzione di collutorio diluita per pulire delicatamente le gengive, la mucosa e la lingua. Offrire il lavaggio
della bocca prima che si tolgano le dentiere se il paziente lo desidera.
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7-5-3-6-1-2-4-10-9-8
3-6-7-5-4-2-10-1-8-9
7-6-3-2-5-4-10-1-8-9
6-3-7-4-5-1-2-10-8-9