1. Condizioni di arbitraggio internazionale delle merci e dei titoli Le
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1. Condizioni di arbitraggio internazionale delle merci e dei titoli Le
1. Condizioni di arbitraggio internazionale delle merci e dei titoli Le teorie de • la Parità dei poteri d’acquisto • la Parità dei tassi d’interesse 15_Appendice_G.GAROFALO 1 • L’arbitraggio è un'operazione che consiste nell'acquistare un bene o un'attività finanziaria su un mercato e rivenderlo su un altro, sfruttando le differenze di prezzo/rendimento per ottenere un profitto. L'operazione è possibile se il guadagno che si ottiene supera i costi per il trasferimento del bene trattato da un mercato all'altro. L'intera operazione deve essere senza alcun rischio per l'operatore. • L'arbitraggio si differenzia dalla speculazione Æ l’arbitraggio è un modo di lucrare sulle differenze di prezzo presenti in luoghi/spazi diversi (acquisto e vendita su due mercati diversi); la speculazione opera sulle differenze di prezzo in tempi diversi (vendita successiva all'acquisto e viceversa). 15_Appendice_G.GAROFALO 2 Parità dei poteri d’acquisto (PPA) • er = p e pw Partendo da: . e = pw er p il tasso di cambio nominale sarà: • • . Secondo la teoria della PPA, il tasso di cambio nominale assume un valore tale che una unità di merce costi lo stesso in ogni paese, una volta espressi i prezzi in valuta comune (ossia in modo che il tasso di cambio reale sia pari a 1). Ad es., se 1 Kg caffè Japan 500 yen Italia 5€ il tasso di cambio nominale che rispetti la condizione di arbitraggio riferita alle merci è: e = 500 = 100 yen / 1€ 5 tale per cui: er = 5 ⋅100 = 1 500 15_Appendice_G.GAROFALO 3 Parità dei tassi d’interesse (PTI) • • • Esborso all’acquisto (Hp e = 1) Alla scadenza Titolo ad 1 anno denominato in € con i = 3% 1000 € 1030 € Titolo ad 1 anno denominato in $ con i = 5% 1000 $ = 1000 € 1050 $ = ?? € Se alla scadenza e = 1,1 [apprezzamento dell’€] l’equivalente di 1050 $ = 954 € con una perdita sul cambio per chi ha investito in $. Secondo la teoria della PTI, il tasso di cambio nominale subisce una variazione tale che il rendimento dei due titoli sia equivalente se espresso in valuta comune. Nel nostro es., alla scadenza e = 1,0194. Infatti: 1050$ ≅ 1030€ 1,0194 In definitiva la condizione di arbitraggio riferita ai titoli è: il tasso di interesse interno è pari a quello estero – l’apprezzamento atteso dell’euro i = i − e& In caso di deprezzamento atteso dell’€, e ↓ per cui il segno algebrico è tale che: i = i + e& e w • e w 15_Appendice_G.GAROFALO 4 Parità “scoperta” e parità “coperta” • Il precedente ragionamento si riferisce alla cosiddetta parità scoperta, nel senso che l’operatore si espone al rischio di cambio (sono sempre possibili sorprese rispetto alle previsioni formulate!!) • La parità coperta considera la possibilità di “coprirsi” dal rischio di cambio con una vendita a termine (tra un anno) dei $ acquistati oggi, ad un tasso forward prefissato. In tal modo il rendimento del titolo denominato in $ può essere valutato oggi nel suo complesso e comparato con quello del titolo denominato in € 15_Appendice_G.GAROFALO 5 2. Condizione di Marshall-Lerner: dimostrazione Supponiamo che prima del deprezzamento della moneta interna il saldo delle PC espresso in termini di valuta estera (es. $) sia in pareggio: PCm = ( p x e )q x − pm qm = 0 Ipotizziamo inoltre che: • px e pm siano dati e costanti • Non ci siano limiti di offerta • Le quantità reagiscano in modo istantaneo • A seguito di variazioni del cambio in una direzione non si verifichino aspettative di future variazioni nella stessa direzione Sappiamo che i legami funzionali sono tali per cui ad una variazione del cambio: ∂q x ∂qm < 0; >0 ∂e ∂e 15_Appendice_G.GAROFALO 6 A seguito di una diminuzione del cambio il saldo migliorerà ∂PCm <0 ∂e a patto che ∂q x ∂qm ( px qx − pxe ) − pm <0 ∂e ∂e [Il segno è negativo perché al diminuire del cambio il saldo aumenta. Nel caso dell’export, essendo il prezzo in valuta, si distingue, all’interno della variazione della grandezza in valore, l’effetto prezzi da quello quantità] 15_Appendice_G.GAROFALO 7 pm ∂qm e ∂q x Dividiamo tutto per p x q x - - > 1 − ⋅ − ⋅ <0 q x ∂e p x q x ∂e Il pareggio iniziale delle PC espresse in $ può essere scritto come : pm e = p x q x qm Sostituendo ho che : 1− ∂q x e ∂qm e ⋅ − ⋅ = 1− ε x − εm ∂e q x ∂e qm 1 424 3 1 424 3 εx εm ∂PCm In definitiva < 0 a patto che 1 − ε x − ε m < 0 ∂e cioè ε x + ε m > 1 15_Appendice_G.GAROFALO 8 Un esempio Interscambio Usa-Europa con e = 1 Export Usa [Import Europa] Q P (in $) Valore 100 10 1000 $ Q 200 Import Usa [Export Europa] P (in $) P (in €) Valore 5 5 1000 $ = 1000 € Saldo BP = 0 Ipotizziamo una riduzione dell’export Usa del 10% (da 100 a 90) e, a seguito di ciò, un deprezzamento del $ pari al 10% (per cui e = 1,1). Il deprezzamento del $ causa un aumento dell’export Usa sempre del 10% (da 90 a 99), mentre l’import, per ipotesi, non varia. 15_Appendice_G.GAROFALO 9 Il quadro dell’interscambio si presenta pertanto nel seguente modo: Export Usa [Import Europa] Q P (in $) Valore 99 10 990 $ Import Usa [Export Europa] P (in $) P (in €) Valore 5,5 5 1100 $ = 1000 € Saldo BP = − 110 Q 200 Calcolo delle elasticità: εX = ΔQX Δe : QX e εM = − ΔQM Δe : QM e ⇒ ⇒ 9 0,1 : =1 90 1 − 0 0,1 : =0 200 1 Non si è avuto riequilibrio delle PC perché la somma delle elasticità è pari a 1 (non è rispettata la condizione di Marshall-Lerner) 15_Appendice_G.GAROFALO 10 Perché vi sia riequilibrio delle PC è necessario che l’export aumenti più del 10% e che l’import diminuisca, in modo che la somma delle due elasticità, in valore assoluto, sia > 1 15_Appendice_G.GAROFALO 11