India: salute per tutti entro il 2020?
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India: salute per tutti entro il 2020?
care 3-2011_care 1/2005 18/07/11 12.59 Pagina 11 Abstract India: salute per tutti entro il 2020? Shiva Kumar AK, Chen LC, Choudhury M et al Financing health care for all: challenges and opportunities Lancet 2011; 377: 668-679 N PROSPETTIVE Per quanto riguarda gli scenari futuri, non si può ormai prescindere da una sempre maggiore integrazione internazionale dei sistemi sanitari nazionali. Non solo i pazienti, ma anche le autorità sanitarie, le organizzazioni finanziatrici della spesa e i fornitori di servizi vengono sempre più investiti da una crescente concorrenza internazionale e devono quindi muoversi in spazi e mercati più ampi. Questo comporta seri problemi di governo sanitario, regolamentazione e coordinamento che possono portare a un ridisegno degli assetti attuali e che in ogni caso devono essere tempestivamente affrontati. Appare realistico in questo senso pensare a nuove strutture e organizzazioni che abbiano il compito di guidare le spinte verso la globalizzazione dei mercati e dei servizi in un settore delicato come quello sanitario. n GB 11 CARE 3, 2011 el 2015 l’India entrerà a far parte del ristretto club delle potenze aerospaziali – finora limitato a USA, Russia e Cina – inviando un suo astronauta nello spazio. È paradossale che una nazione con tecnologie così evolute e obiettivi così ambiziosi sia in coda nella classifica mondiale dello Human Development Index (119o posto su 169 Paesi⁄) e veda al suo interno aree così vaste di povertà e livelli di diseguaglianza così alti. Infatti il 55% della popolazione indiana vive al di sotto della soglia di povertà (1,25 dollari pro capite al giorno): molto peggio di Pakistan, Cina e Brasile. Con enormi diseguaglianze al suo interno tra classi sociali (permangono di fatto anche le divisioni in caste) e tra diverse aree geografiche: nello Stato del Kerala solo il 10% della popolazione è povero, mentre lo è l’81% dei cittadini dello Stato di Bihar2. Secondo l’editoriale del Lancet , firmato da eminenti esperti di sanità pubblica indiani, l’India non può più a lungo tollerare il paradosso di avere una delle economie più ruggenti del mondo e al tempo stesso registrare tassi di mortalità infantile e di malnutrizione assai peggiori di nazioni con pari livelli di sviluppo. Allo stesso modo l’India non può tollerare il paradosso di favorire il turismo sanitario, offrendo agli stranieri prestazioni specialistiche di alta qualità, e di avere al proprio interno un sistema sanitario disorganizzato, quasi completamente privatizzato, iniquo e inaccessibile, perché a pagamento, a gran parte della popolazione3. Solo il 10% della popolazione è coperto da una forma assicurativa e ciò spiega perché ogni anno circa 40 milioni di indiani finiscano in povertà a causa delle spese sostenute per la salute, soprattutto nelle aree rurali e negli Stati più poveri. Al tempo della sua indipendenza (1947) l’India si era data un modello di sistema sanitario pubblico e universalistico, in termini ideali molto care 3-2011_care 1/2005 18/07/11 12.59 Pagina 12 Abstract India: tasso di incremento del PIL aggiustato per l’inflazione: anni 2007-2011 10 9,7% 9,6% 9,3% 9,4% 8,9% 9 8,6% 8,5% 8,9% 8,6% 8,2% 7,8% 8 PIL 7,5% 7 6,5% 6,1% 5,8% 6 6,0% 5 2007 2008 2010 2009 simile a quello che stava per essere istituito in Gran Bretagna4. Ma quel progetto non si è mai realizzato; anzi negli ultimi trent’anni si è assistito a un progressivo impoverimento del servizio pubblico e a una crescita caotica del settore privato. Osservando la tabella in basso, si nota come la spesa sanitaria pubblica pro capite sia di soli 11 dollari (un livello simile a quello dei Paesi africani più poveri) e come la stessa spesa sanitaria pubblica rappresenti solo il 26% della spesa sanitaria totale. Un gruppo di autorevoli rappresentanti della società civile indiana, riunito intorno alla rivista Lancet (The Lancet India Group for Universal Healthcare) ha lanciato la proposta di creare entro il 2020 un sistema sanitario nazionale integrato “through provision of universal health insurance, establishment of autonomous organisations to enable accountable and evidence-based good-quality health-care practices 2011 and development of appropriately trained human resources, the restructuring of health governance to make it coordinated and decentralised, and legislation of health entitlement for all Indian people”5. Gavino Maciocco Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze NOTE 1. http://hdr.undp.org/en/statistics/ 2. Horton R, Das P: Indian health: the path from crisis to progress, Lancet 2011; 377: 181-183. 3. Patel Vet al, Universal health care in India: the time is right, Lancet 2011; 377: 442-3. 4. http://nihfw.org/NDC/documentationServices/Committe_and_commission. html (vedi Bhore Committee). 5. Srinath Reddy K, Patel V, Jha P et al for The Lancet India Group for Universal Healthcare, Towards achievement of universal health care in India by 2020: a call to action. www.thelancet.com, published online January 12, 2011. PIL E INDICATORI SANITARI: INDIA, SRI LANKA E VIETNAM PIL ($ PPP) pro capite Spesa sanitaria totale come percentuale del PIL Spesa sanitaria pubblica come percentuale della spesa sanitaria totale Spesa sanitaria totale pro capite ($) Spesa sanitaria pubblica pro capite ($) Mortalità infantile (primo anno di vita) x 1000 nati vivi Mortalità materna x 100.000 nati vivi Percentuale parti assistiti da personale qualificato Percentuale neonati con basso peso Percentuale bambini al di sotto dei 5 anni malnutriti Fonte: World Bank, World health statistics 2010. 12 CARE 3, 2011 India Sri Lanka 3275 4,1 26,2 40 11 52 450 47 28 48 4778 4,2 47,5 68 32 13 58 99 7 17 Vietnam 2157 7,1 39,3 58 23 12 150 88 18 16