60 Da notare il notevole impatto sull`ambiente e il dispendio

Transcript

60 Da notare il notevole impatto sull`ambiente e il dispendio
Itinerari
Da notare il notevole impatto sull’ambiente e il
dispendio energetico: per la produzione di 1 t di
ferro, infatti, erano necessarie 83 t di legna per la
produzione del carbone necessario per alimentare la fonderia; questo perché non vi erano giacimenti di carbone fossile nelle vicinanze (ancora
non era stato scoperto il bancone di lignite in
località Ruscio). Si verificò quindi un problema
di gestione delle risorse del territorio poiché si
rischiava di tagliare consistenti estensioni di boschi dalle aree circostanti con la conseguente
erosione dei suoli e il denudamento del substrato
roccioso. Dal punto di vista genetico, questi giacimenti minerari di ferro in ambiente sedimentario sono piuttosto localizzati e di rado consentono un utilizzo industriale.
I giacimenti dell’area di Monteleone sono di due
differenti tipologie. L’area di Gavelli è caratterizzata da piani carsici e doline in un’area di circa
2 kmq. L’estrazione del minerale avveniva a cielo
aperto, ovvero i depositi residuali che di solito si
trovano sul fondo di depressioni di origine carsica (doline spesso con specchi d’acqua con formazione del cosiddetto ferro delle paludi) o tettonocarsica (piani carsici) e gli ossidi-idrossidi di ferro
con ossidi di manganese venivano separati dalla
ganga (il materiale di scarto che deve essere tolto
dal minerale prima di essere utilizzato).
La piana di Gavelli è situata fra il Monte Coscerno e il Monte dell’Eremita, entrambi costituiti
da rocce calcaree della Successione Stratigrafica
umbro-marchigiana. Tali rocce si sono formate in ambiente marino e talvolta sono ricche di
fossili (ammoniti, gasteropodi, bivalvi, crinoidi,
foraminiferi, ecc.), a partire dal Giurassico inferiore (circa 200 milioni di anni fa) al Paleogene
(30 milioni di anni fa). All’interno di queste rocce
calcaree si possono trovare dei noduli ferrosi di
Nuove direzioni • n. 9 maggio-giugno 2012
60