08 settembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
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08 settembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA Anno XV, N. 213, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano LA VOCE DEL NORD DIRETTORE Giovedì 8 settembre 2011 UMBERTO BOSSI MANOVRA OK, LE BORSE VOLANO Il Senato approva a tempo record. BRICOLO: «La Padania, l’area più produttiva d’Europa, oggi soffre per colpe non sue». MAURO: «Sacrifici imposti dalla Ue, ma le pensioni d’anzianità sono salve» IVA GARIBALDI PREVIDENZA I l Senato ha approvato, a tempo di record, la manovra finanziaria da 54,2 miliardi di euro che porterà nel 2013 al pareggio di bilancio. Dopo il vertice dell’altro giorno al quale hanno preso parte per la Lega Nord proprio il capogruppo a palazzo Madama Federico Bricolo insieme con la vicepresidente del Senato Rosi Mauro e i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni, sono stati sciolti tutti i nodi per fare in modo che il voto finale arrivasse nel più breve tempo possibile. «Il nostro è un voto convinto», ha spiegato il capogruppo. «La Lega tiene la barra dritta» ALESSANDRO BARDI «Q uella che abbiamo davanti agli occhi è la conseguenza di quanto sta accadendo a livello internazionale. È stata la stessa Europa a imporci un’ulteriore manovra a seguito del disastro economico delle Borse», spiega Rosi Mauro. ATTACCO AL GIRO DI PADANIA, VERGOGNA I E IMBECILLITÀ LEONARDO BORIANI l massimo quotidiano sportivo del paese scrive, a proposito del "Giro della Padania", che bisogna fuggire da ipocrisia e ingenuità, dando in tal modo democristianamente un colpo al cerchio e uno alla botte: uno scappellotto ai rifondaroli di Ferrero, che da due giorni bloccano una corsa riconosciuta ufficialmente dalla Federazione italiana e da quella Mondiale, e uno ai leghisti che mascherano in qualche modo una corsa che Bossi invocava da tempo. ALLE PAGINE 2 E 3 ALLE PAGINE 2 E 3 SEGUE A PAGINA 12 IL VICEMINISTRO CASTELLI LE ULTIME ASTE DI TITOLI «Stipendi da favola ai giudici della Consulta» Non solo tagli, deve ripartire la crescita ACCORSI ALLE PAGINE 4 E 5 D’ANTUONI A PAGINA 7 Libia, paese spaccato Prevenire le vendette STEFANO STEFANI evoluzione della situazione sul terreno, con gli insorti che ormai hanno conquistato gran parte delle zone urbane e si preparano a ufficializzare la presa di potere in tutto il Paese, non contribuisce certo a spazzare i dubbi (e anche i timori) che si addensano sul futuro del Paese. L’ A PAGINA 10 Piano Fiat, COTA da Napolitano F ar sentire alla Fiat quanto sia necessario che il suo impegno in Piemonte non subisca rallentamenti, per continuare a fare della Regione un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda la produzione industriale. È con questo obiettivo in testa che il governatore Roberto Cota ha incontrato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. TAVECCHIO A PAGINA 9 BROGGI, CAPITANIO, GAZZETTA E PETRALI ALLE PAGINE 12, 13, 14 E 15 «Vietato scrivere extracomunitario» Il procuratore capo di Savona alla Polizia: è solo cittadino straniero I ncredibile ma drammaticamente vero. Il procuratore capo di Savona Francantonio Granero ha voluto firmare una circolare, protocollata ieri dai suoi uffici, con la quale si invitano le forze di polizia giudiziaria a non utilizzare più in un verbale di contestazione di reato la parola “extracomunitario” sostituendola con il termine “cittadino straniero”. Il magistrato, che non vuole commentare la sua decisione, deve aver pensato che la formula “extracomunitario” stava cominciando ad avere connotazioni se non palesemente razziste comunque negative tanto che nei verbali di polizia l’aggettivo si applica essenzialmente a persone di colore, preferibilmente nordfricani e senegalesi e mai ad americani, canadesi, australiani e via dicendo. 2 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ IVA GARIBALDI Con 165 voti a favore il Senato ha approvato ieri sera, a tempo di record, la manovra finanziaria da 54,2 miliardi di euro che porterà nel 2013 al pareggio di bilancio. L’approvazione è arrivata al termine di una giornata dura caratterizzata dalle polemiche dell’opposizione ma anche dai disordini di precari, cobas e studenti che hanno manifestato intorno al Parlamento mentre qualche disordine e scontri tra polizia e manifestanti non sono mancati davanti a Palazzo Grazioli, la residenza del premier Berlusconi. Ma il percorso della fiducia era inevitabile: «Il nostro è un voto convinto - ha spiegato Federico Bricolo - appoggiamo e condiviadiamo la scelta del Governo di porre la fiducia. E’ stata una decisione necessaria per fare in modo che la manovra sia approvata in tempi brevi Giovedì 8 settembre 2011 TAFFERUGLI TRA COBAS E POLIZIOTTI Tensione fuori Palazzo Madama e Montecitorio, per la protesta degli attivisti di Cobas e Usb contro la manovra correttiva, avviata mentre al Senato erano in corso le dichiarazioni di voto sul provvedimento. Un gruppo di circa cinquecento manifestanti ha provato inizialmente ad aggirare piazza Navona per avvicinarsi a palazzo Madama, lanciando uova, petardi e bottiglie di birra, a cui i carabinieri hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni. A seguire, i manifestanti hanno provato ad avvicinarsi alla residenza del premier, Palazzo Grazioli, intonando slogan contro Berlusconi, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine SI’ ALLA FIDUCIA (ma il Nord non paghi per tutti) per tutelare i risparmiatori e per dare, al tempo stesso, un segnale positivo ai mercati sul fatto che i conti dello Stato sono in sicurezza». Bricolo non ha certo nascosto che il testo prevede sacrifici per tutti e però ha anche ricordato che se tutte le regioni fossero state virtuose come la Padania non si sarebbe certo giunti a questo punto: «Questi sacrifici che tutti dovremo fare, sono necessari - ha spiegato -per non far saltare i conti dello Stato e Bricolo: «In Padania tutti sanno che questa crisi non ci avrebbe colpito così duramente se tutte le regioni si fossero comportate come le nostre» di conseguenza tutto il nostro sistema economico mettendo a rischio risparmi delle famiglie, le imprese e i posti di lavoro. Ma una cosa però deve essere chiara. Al Nord in Padania tutti sanno che questa crisi non ci avrebbe colpito così duramente se le altre regioni del Paese negli anni si fossero comportate come le nostre». «La Padania, che è l'area più produttiva d'Europa - ha ricordato l’esponente leghista - oggi soffre per colpe non sue e non è più in grado di reggere il peso del re- sto del Paese. E soprattutto Il Nord non è più disposto a pagare per gli altri». Bricolo si riferisce, in particolare, al pareggio di bilancio inserito in Costituzione e al federalismo fiscale. «Con la norma che il Governo intende inserire in Costituzione che im- pone l'obbligo del pareggio di bilancio e con il Federalismo fiscale - ha detto Bricolo - ognuno dovrà fare la sua parte. Faccio degli esempi: se a Napoli non saranno in grado di raccogliere i rifiuti non ci penseremo più noi, se le regioni del sud sforeranno i loro bilanci sanitari dovranno ripianarli usando le proprie risorse. Se la città di Roma farà ulteriori debiti dovrà arrangiarsi. Questo varrà per tutti. Tutti, Al Nord, al Centro e al Sud, saranno costretti a spendere solo ALESSANDRO BARDI L’appello lanciato agli iscritti della Lega. Bisogna rimanere uniti seguendo il Capo Fare squadra e andare avanti MICHELE MARINELLO È nei momenti difficili che si vede chi ci crede davvero. E questo è uno di quei momenti. Non ci sono balle: oggi si deve andare avanti a testa bassa seguendo il Capo. Troppo facile defilarsi, fare distinguo, piagnucolare, smarcarsi. Troppo facile e troppo vigliacco farlo proprio adesso: la riconoscenza è un valore di quelli ormai rari e noi oggi dobbiamo essere riconoscenti per quanto fatto sino ad oggi dalla Lega Nord e per quanto ricevuto. In una fase storica in cui i risultati epocali portati a casa nell’ottica di giungere alla tanto agognata riforma dello Stato in senso federale vengono minimizzati e oscurati da una situazione politico-economica drammatica, sarebbe tanto semplice salutare tutti e tirarsi da parte. In una fase come questa si pesano gli uomini ed i codardi. Chi governa oggi, a qualsiasi livello, sa che deve fare scelte difficili e impopolari…. scelte che a volte sono così brutte da sembrare cattive, ingiuste. Chi governa oggi è in balia di un fuoco di fila che ha pochissimi precedenti nella storia repubblicana. Una crisi così profonda, sia del sistema Paese che dell’economia mondiale, una crisi così profonda della stessa immagine della politica porta chi deve fare scelte ad essere nell’occhio del ciclone. Non importa quanto bravo sei, quanto lavoro fai o quanto tu ci creda: sei uno di coloro che decidono cose tanto brutte da sembrare cattive e ingiuste… e tutto il resto non conta nulla. In un frangente come questo reggono solo quelli che la Lega ce l’hanno nel sangue. Reggono solo quelli che vivono la Lega non come una mera appartenenza partitica, ma come uno stato d’animo. Reggono quelli che non fanno calcoli egoisti e che non lavorano per curare la loro immagine. Reggono quelli che ci credono e che hanno capito che è nella tempesta che si deve fare squadra, che si deve combattere ancor di più, che si deve dare forza al Movimento. Gli altri vadano pure… nella Lega, ad oggi, solo uno è indispensabile. Vicecapogruppo Lega Nord Regione Piemonte ROMA – «Quella che abbiamo davanti agli occhi è la conseguenza di quanto sta accadendo a livello internazionale. Nei fatti, come tutti sanno, è stata la stessa Europa a imporci un’ulteriore manovra a seguito del disastro economico delle Borse». Così Rosi Mauro, segretario generale del Sindacato Padano e vicepresidente del Senato interviene sul tema della manovra facendo un po’ di chiarezza su un tema che in molti hanno strumentalizzato negli ultimi giorni. Senatrice, come giudica il testo? «Ribadisco un concetto chiave: il testo che abbiamo davanti agli occhi e sul quale si è raggiunta la mediazione delle forze di maggioranza è la conseguenza di quello che è accaduto e continua ad accadere a livello internazionale. Non dimentichiamoci che è stata la stessa Ue a imporci un’ulteriore manovra a seguito del disastro economico delle borse. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare cercando di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini». Qualcuno potrebbe quanto hanno in cassa e così, in questo modo, elimineremo gli sprechi e le spese inutili del passato. Il mondo è cambiato e lo dobbiamo fare anche noi. Ora serve serietà, rigore e tutti si devono rimboccare le maniche». Bricolo ha sottolienato la necessità di «procedere con le riforme Istituzionali, dobbiamo modernizzare il Paese, dimezzando il numero dei Parlamentari, superando il bicameralismo perfetto con l'Istituzione del Senato Federale, e allo stesso tempo dobbiamo decentrare i ministeri per collegare ed avvicinare lo Stato al territorio». «Il disagio nei confronti di questo Stato ha ribadito il capogruppo leghista al Senato - è obiettare che si poteva fare meglio… «A parte il fatto che io parto sempre dal presupposto che si può fare meglio perché questo ci spinge a dare sempre il massimo, avrei proprio voluto vedere queste persone fare qualcosa invece di giudicare e criticare sempre. Parlare è facile, fare i fatti è più difficile. Quanto a noi stiamo facendo i fatti. C’è un governo eletto dai cittadini che continua a governare e a fare delle scelte assumendosene appieno la responsabilità». Proprio in questa fase l’impronta leghista si è sentita forte e chiara. «Esattamente. Ed è solo grazie alla Lega Nord e al Sindacato Padano se le pensioni di anzianità non sono state toccate. Anzi, mi permetto di invitare tutti a cercare nei giornali dei giorni scorsi chi era che chiedeva di toccare le pensioni. Al contrario si vedrà chiaramente come la posizione del Sin.Pa. e della Lega sia stata chiara sin dal primo giorno. Umberto Bossi lo ha scandito a chiare lettere in tutti i comizi che ha fatto: le pensioni della nostra gente non si toccano». Per le donne, però… «Per quello che riguar- ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ sempre più forte e abbraccia tutte le classi sociali e in Padania ormai è incontenibile». Bricolo ha attaccato durante l’opposizione, preoccupata, ha detto, solo di «cercare visibilità nei media e a fare a gara in tv a chi la spara più grossa contro la manovra» invece che dei problemi reali del Paese. «Il massimo è stato raggiunto l’altro giorno - ha ricordato Bricolo - con tutti i vertici del partito Democratico in prima fila ai cortei di protesta della Cgil con Nichi Vendola e Rifondazione Comunista. Caro Bersani, cara senatrice Finocchiaro i problemi di questo Paese non si risolvono cantando bella ciao nelle piazze. Se si voleva rassicurare i mercati peggio di così non si poteva fare. La speranza comunque è l'ultima a morire, ed io spero che nei prossimi giorni il senso di responsabilità di tutti prevalga sulla ricerca di visibilità e si possa in Parlamento trovare più unità e coesione almeno sui temi più rilevanti». Bricolo non ha certo nascosto le difficoltà legate anche ai contenuti della manovra: «Si poteva fare di più? Si poteva fare meglio? - ha chiesto in ma- 3 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 SCHIFANI: VIOLENZA DEPRECABILE Il presidente del Senato, Renato Schifani (foto), ha preso la parola in aula per «deprecare in modo forte e convinto le manifestazioni di violenza che si sono verificate nelle vicinanze del Senato». «La violenza, da parte di soggetti che preferisco non definire - ha aggiunto - è contraria alla democrazia, ed è un vulnus per la stessa democrazia. Protestare e scioperare è legittimi - ha concluso - ma la violenza è un vulnus per la democrazia». Il presidente del Senato, mentre l'aula di palazzo Madama aveva appena concluso la chiama sul voto di fiducia, ha ringraziato le forze dell'ordine contenute nel provvedimento, Bricolo ha ricordato che sopratutto «grazie alla determinazione di Umberto Bossi, siamo riusciti comunque a non toccare le pensioni di anzianità evitando di penalizzare soprattutto i lavoratori del Nord. Siamo riusciti, modificando il decreto, a reperire quasi 2 miliardi a favore degli enti locali. Siamo riusciti ad evitare - ha proseguito - ulteriori tasse imponendo un contributo a chi utilizza i cosiddetti Money transfer. Abbiamo chiesto e ottenuto un contributo di solidarietà per i ricchi, per chi ha un reddito superiore a 300 mila euniera retorica - In un contesto meno conflittuale forse si. Ma Non si poteva certo fare più veloce. E la prima cosa che gli investitori internazionali ci chiedevano erano tempi rapidi per l'approvazione. In 3 settimane, in pieno agosto, siamo riusciti a fare una manovra che in altri tempi avrebbe richiesto diversi mesi. E per questo voglio ringraziare tutti i componenti della commissione bilancio per il lavoro svolto». Nel merito delle norme ro all'anno: per quanto ci riguarda, in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, chi più guadagna più deve aiutare. E lo pagheranno tutti anche i calciatori miliardari che non lo volevano fare». Bricolo si è soffermato anche sulle misure che prevedono l’introduzione di strumenti per combattere l’evasione: «Abbiamo introdotto norme anti evasione contro chi, negli anni, si è arricchito senza pagare le tasse intestando auto, yatch ed immobili di lusso a società di comodo. Abbiamo così colpito i grandi evasori che sono i veri nemici dello Stato e non La Commissione apprezza le nuove norme economiche introdotte dal Senato Ue: «Così si rafforza la fiducia nel Paese» BRUXELLES - L'Italia, dopo giorni di grande confusione, ha finalmente imboccato la strada giusta per recuperare la fiducia dei mercati e dei suoi partner internazionali. Così l'Ue ha accolto e promosso le nuove misure adottate dal governo per varare una manovra ritenuta ora da Bruxelles adeguata ad affrontare le sfide del risanamento dei conti pubblici e del rilancio della crescita. A dare voce alla soddi- sfazione dell'Ue e a sottolineare che ora serve la veloce approvazione dell'ultima versione della manovra, sono stati oggi due vicepresidenti della Commissione Ue, Olli Rehn, responsabile degli affari economici e monetari, e Antonio Tajani, titolare del portafoglio dell'industria. «Le sollecitazioni di Bruxelles a fare meglio e di più sono state sostanzialmente accolte», hanno osservato all'unisono i due commissari che nei giorni scorsi avevano lanciato alla volta di Roma chiari e ripetuti segnali di preoccupazione. Cosa ancora più importante, alle nuove misure la Commissione riconosce una valenza strutturale che consentirà di risolvere le «debolezze» che hanno finora impedito all'Italia di avere uno sviluppo sostenuto e creare i posti di lavoro necessari soprattutto per rispondere alle esigenze dei giovani. «Un provvedimento richiesto dall’Europa contro la crisi internazionale» da le donne abbiamo tenuto la barra dritta. E anche qui sono i fatti a dimostrarlo. Qualcuno pensava, infatti, di cambiare tutto dall’oggi al domani guardando in faccia le donne che lavorano nel privato e comunicando loro che dal giorno dopo sarebbero andate in pensione a 65 anni. Ma scherziamo? Siamo stati noi della Lega e del Sin.Pa. a battere i pugni sul tavolo e a farci sentire. Tutti gli altri, sigle sindacali comprese, hanno tenuto la bocca chiusa. Vorrei però chiarire che avere anticipato al 2014 la riforma del sistema pensionistico per le donne non vuol dire che di colpo l’età per la pensione passa a 65 anni. Anticiperemo alcune delle scadenze già precedentemente programmate, ma pur sempre scadenzandole nel tempo. Con la manovra di fine luglio, infatti, era già stato previsto l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile delle donne del settore privato, ma a partire dal 2020. Il nuovo testo, invece, prevede che l’adeguamento scatterà dal 2014, ma sempre restando graduale e sarà a pieno regime nel 2026». C’è poi il contributo di solidarietà. «Avevamo detto che se osteggiato. Purtroppo, però, rimanendo l’unica voce fuori dal coro. Un po’ come è accaduto per il tema delle pensioni nella manovra. Certo, oggi tutti sottolineano l’importanza di non avere messo mano al sistema pensionistico e di avere difeso le donne. Ma ieri tutte queste per- «È solo grazie alla Lega Nord e al Sin.Pa. se le pensioni di anzianità non sono state toccate mentre tutti ci chiedevano di intervenire» sacrifici dovevano essere avrebbero dovuto essere per tutti e così è stato. Vorrei però fare un passo indietro e tornare al tema delle pensioni. Credo sia fondamentale ricordare come tutte queste riforme sono chieste a gran voce da quell’Europa delle banche e della finanza che la Lega e il Sindacato Padano hanno sempre sone dov’erano? Di certo c’è una cosa sola, la Lega mantiene le promesse». Perché sostiene che l’Ue sbaglia quando ci chiede di modificare il nostro sistema pensionistico? «Nel Sustainability Report 2009 riferito al 2010, l’Ue sostiene che in assenza di un cambiamento delle politiche, a causa del trend demografico che presenta molte persone in età avanzata, la spesa pubblica pensionistica è destinata ad aumentare significativamente in molti Stati europei. Secondo lo stesso documento, dal 2010 al 2060 la spesa pensionistica complessiva dei 27 Paesi membri dell’Europa “allargata” aumenterà di 2,3 punti percentuali rispetto al Pil (in media 2,7%). In Italia dove sono state implementate negli anni scorsi politiche di riforma delle pensioni non vi sarà un incremento, bensì un decremento dello 0,4%. Chiaro dunque che l’Europa, invece di continuare a criticare il nostro sistema, dovrebbe guardare anche un po’ altrove». La Cgil, intanto, è scesa in piazza. «Stiamo attraversano un momento critico che coinvolge non solo il nostro Paese, ma tutta l’Europa, da ogni parte giungono inviti al dialogo e al buon senso e la Cgil che cosa fa? Proclama uno sciopero generale tra l’altro mal riuscito. La dimostrazione che di senso di responsabilità ce n’è ben poco mentre la solita politica del “no” a tutto Rosi Mauro continua a prevalere su ogni cosa. Provate a immaginare che cosa sarebbe successo se al posto di questo Governo ci fosse stato un Esecutivo di sinistra o un Governo tecnico. Volete sapere quale sarebbe stato il destino di questo Paese? Veder ancora una volta raschiare il fondo del barile in Padania». Alcuni sostengono che un Governo tecnico sia l’unica via di uscita dalla crisi. «Questa crisi, in buona parte è pilotata proprio perché qualcuno si è messo in testa di sovvertire il risultato delle urne e di cambiare il Governo. A queste persone rispondo che i Governi li scelgono gli elettori e basta. C’è una maggioranza che continua a governare e si assume le sue responsabilità. Certo, ora dobbiamo spiegare che cosa stiamo facendo e perché lo stiamo facendo. Non possiamo accettare che si parli di questa crisi come se fosse caduta dal cielo. E’ una congiuntura certo i piccoli artigiani commercianti ed imprenditori che con fatica riescono a tenere aperte le loro attività. Siamo intervenuti sui costi della politica raddoppiando il contributo di solidarietà per i parlamentari e tagliando migliaia di poltrone. Nessuno c'era mai riuscito in passato e lo ricordo soprattutto ai colleghi delle opposizioni che hanno occupato poltrone prestigiose nel Governo Prodi 2006/2008 che è rimasto alla storia non per le cose fatte ma per il record di poltrone assegnate con ben 103 fra ministri e sottosegretari». Bricolo ha pure ammesso che «siamo chiamati ad approvare una nuova manovra economica e siamo anche consapevoli che questo politicamente non ci farà certo guadagnare consensi. Sarebbe tutto più facile - ha detto ancora in Aula - stando all'opposizione, ma non potevamo certo lasciare alla sinistra o a qualche governo tecnico il compito di far quadrare i conti di questo Paese. Primo perchè non ci sarebbero mai riusciti e poi perchè avrebbero sicuramente penalizzato ulteriormente il nostro territorio». internazionale negativa, ed è verissimo, ma quello che viviamo oggi è il risultato dello sperpero perpetrato dai ventennali governi di centrosinistra che ci hanno portato alla situazione di oggi». In ultimo, ma non per importanza, la manovra va di fatto a dare importanti risposte ai lavoratori promuovendo gli accordi territoriali, vero? «Verissimo. Questo è un punto molto importante per noi che non può essere taciuto. Anche in questo caso abbiamo mantenuto la promessa e porteremo avanti gli accordi territoriali di pari passo con la riforma del federalismo fiscale. Alla Cgil e all’Idv che parlano di contentino alla Lega e al Sin.Pa. rispondo dicendo che forse non hanno ben chiara la situazione delle nostre famiglie. A parità di stipendio un lavoratore del Nord è povero rispetto a uno del Sud perché al Nord il costo della vita è più caro. Non c’è stato nessun contentino al Sin.Pa. o alla lega, ma solo la volontà di rendere giustizia ai lavoratori del Nord. Il resto, come spesso accade, sono solo inutili ululati alla luna». 4 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Giovedì 8 settembre 2011 CINA: PIL SOTTO IL 9%, PRIMA VOLTA DAL 2001 Per la prima volta dal 2001, il prodotto interno cinese potrebbe crescere nel 2012 al di sotto del 9%. È la stima emersa in un convegno nella capitale cinese di Huang Guobo, economista capo allo State Administration of Foreign Exchange. La causa del rallentamento sarebbe da ricercarsi PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ soprattutto nella crisi mondiale che sta investendo i Paesi in via di sviluppo che basano sull’export la loro crescita. Ieri l’ufficio nazionale di statistica ha rialzato dello 0,1% il dato del Pil cinese nel 2010 annunciato lo scorso gennaio, portandolo dal 10,3% al 10,4%. Un altro dato che riduce la crescita cinese è la sempre più costante stretta di politica monetaria ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ BOIARDI Loro non vogliono pagare Castelli attacca la «super casta romana»: i giudici della Consulta e i dirigenti del Quirinale godono di stipendi e privilegi da favola, ma saranno esonerati dai tagli previsti dalla maxi manovra ANDREA ACCORSI Le solite eccezioni. Due righette infilate nell’ennesima versione della maxi manovra mandano su tutte le furie Roberto Castelli: “fatta eccezione per la Presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale”. Il riferimento è alla disposizione contenuta nel maxi emendamento del Governo alla voce “trattamento economico dei parlamentari e dei membri degli altri organi costituzionali”. Disposizione che esonera dai tagli previsti per tutte le altre istituzioni quelli che Castelli etichetta come «i super boiardi» della Consulta, appunto, e del Quirinale. I tagli, applicati «senza effetti a fini previdenziali», consistono in una riduzione delle retribuzioni o indennità di carica superiori a 90 mila euro lordi annui nella misura del 10 per cento per la parte eccedente i 90 mila euro e fino a 150 mila, nonché del 20% per la parte eccedente i 150 mila euro. Ma da questi tagli saranno esentati i componenti della Corte Costituzionale. E - forse, le due righette dicono tutto e nulla - anche i dipendenti delle loro segreterie, una per ogni giudice (quindici in tutto) formata ciascuna da tre persone più tre assistenti di studio. Un bell’esempio di privilegio all’italiana. Che si aggiunge al trattamento cinque-stelle-lusso di cui già godono i giudici dell’Alta Corte. Per legge, essi infatti “hanno tutti egualmente una retribuzione corrispondente al più elevato livello tabellare che sia stato raggiunto dal magistrato della giurisdizione ordinaria investito delle più alte funzioni, aumentato della metà”. In pratica, l’appannaggio è quello del primo presidente di Cassazione, ritoccato del 50%; ROMA - Sale a 54,2 miliardi di euro la manovra che porterà al pareggio di bilancio nel 2013. La novità più pesante, in termini di gettito, è l’aumento dell’Iva che da sola vale già quest’anno 700 milioni di euro e a regime 4,2 miliardi di euro l’anno. Il maxi emendamento sul quale il Governo ha posto la fiducia introduce, oltre alla modifica dell’Iva che passa dal 20 al 21% dalla data di conversione del decreto, anche altre novità rilevanti: non solo quelle già chieste dai mercati e sollecitate dal presidente della Repubblica, ma anche tutti i cambiamenti già decisi nell’esame della commissione Bilancio del Senato. Dunque sono entrate nel maxi emendamento anche le norme che vanno dalle deroghe ai contratti di lavoro al sal- mentre il presidente della Consulta, che attualmente è Alfonso Quaranta, ha un’ulteriore maggiorazione su questa cifra pari al 20%. In soldoni, un maxi stipendio che ammonta a 203.424 euro (retribuzione annua netta) per ciascun “giudice delle leggi” e a 252.148 euro per il loro presidente. Non è finita. A tutti i giudici emeriti un regolamento interno assegna un’auto blu. E tutti, prima o poi, diventano presidenti della Corte di cui fanno parte, otte- nendo così, fra i tanti altri bonus, quello del l’intestazione p ost mortem di una via, come da delibera del Comune di Roma. Ma prima di passare a miglior vita possono godere di liquidazioni e pensioni principesche. L’altra sentina di privilegi nel mirino di Castelli è un’altra corte, stavolta con la “c” minuscola: quella che circonda il presidente della Repubblica. Per i «super boiardi» del Quirinale, però, non esistono cifre relative ai loro compen- si. Stipendi e pensioni sono un segreto ben custodito, come le spese della presidenza di Stato più costosa d’Europa, spese tali da permettere al Colle fasti degni del Re Sole. Inutile attendersi delucidazioni dall’annuale bilancio stilato dal Segretario generale. Un ulteriore privilegio, in sfregio ad ogni elementare principio di trasparenza nella spesa pubblica. Gli unici dati certi sono quelli sul numero dei dipendenti al servizio del Capo dello Stato. Al vertice sono tre «super boiardi»: il Segretario generale e Consigliere di Stato, il Vice Segretario generale amministrativo e il Vice Segretario generale per la documentazione e le relazioni esterne. Di questi, conosciamo il compenso del Segretario generale, Donato Marra, che al netto delle ritenute fiscali e previdenziali ammonta a 294.315 euro all’anno, come ha comu- nicato lo stesso Marra pochi giorni fa al Corriere della Sera, precisando di ritenerlo “adeguato alla complessità e delicatezza delle funzioni proprie del Segretario generale della Presiden- za della Repubblica”. Poi ci sono i dieci Consiglieri del Presidente (Segreteria generale, Segreteria del Presidente, Affari Giuridici e Relazioni Costituzionali, Diplomatico, per gli Affari Botta e risposta tra il viceministro leghista e il Colle «Sappiamo tutti che la manovra è necessaria. Sappiamo tutti che ciascuno per la propria parte è stato chiamato a fare dei sacrifici. È giusto che le “caste” concorrano prima e più degli altri a fare sacrifici per dare il buon esempio. Ma c’è una super casta romana che non se ne vuole dare per inteso e vuole mantenere tutti i propri privilegi». Così il sen. Roberto Castelli, vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, dà fuoco alle polveri. Bersaglio: i «super boiardi» della Corte Costituzionale e della Presidenza della Repubblica, “graziati” dal taglio delle indennità previsto per tutti gli altri organi costituzionali. «C’è ancora tempo per cambiare questo testo - è l’appello di Castelli -. Mi rivolgo al presidente della Repubblica affinché intervenga a ACCORPAMENTI PER I PIÙ PICCOLI, SALVE (PER ORA) LE PROVINCE. IVA AL 21% “Robin Hood” in soccorso dei Comuni virtuosi vataggio delle feste civili. Il Governo ha reintrodotto il contributo di solidarietà del 3% per i contribuenti più ricchi, quelli cioè che dichiarano un reddito superiore ai 300 mila euro l’anno. Il prelievo parte dal 2011 e sarà applicato fino al 2013, ma potrà essere prorogato finché non si raggiungerà il pareggio di bilancio. Il Governo ha pure anticipato al 2014 (nella versione originaria era il 2016) l’inizio del timing per arrivare a 65 anni nel privato per le pensioni delle donne. Arrivano anche norme più dure per gli evasori, che non potranno più avere la sospensione condizionale della pena se hanno evaso al fisco più di 3 milioni di euro, ma a condizione che l’evaso sia pari al 30% del fatturato. Per quanto riguarda l’accorpamento delle feste laiche alla domenica, sono state salvate quelle del 1° maggio, del 25 aprile e del 2 giugno. Niente da fare per quelle patronali, che saranno celebrate la domenica successiva. Vengono poi alleggeriti i tagli agli Enti locali virtuosi. Il gettito, circa 1,8 miliardi, atteso dalla cosiddetta Robin Hood Tax, l’addizionale sulle imprese energetiche, andrà infatti interamente ad alleggerire i tagli agli Enti territoriali e non più per metà ai ministeri. Novità anche per i Comuni più piccoli, che non avranno una sola Giunta se hanno meno di mille abitanti: si va dunque verso gli accorpamenti e le Unioni. Meno assessori nei Comuni oltre mille abitanti ma comunque piccoli. Salta invece il taglio delle Province con meno di 300 mila abitanti. Ma la partita è solo rinviata perché è in un disegno di legge costituzionale che sarà già oggi all’esame del Cdm. Il decreto incentiva i Comuni a cercare gli evasori fiscali perché introduce la possibilità di incassare il 100% (nella precedente ver- sione la percentuale era pari al 50%) dell’incasso frutto della lotta all’evasione messa in campo con la collaborazione degli stessi Comuni. Anche le Agenzie delle Entrate potranno muoversi più liberamente, con la possibilità di controllare i conti correnti in via preventiva. Ci sono poi maggiori tasse per le società di comodo: per loro arriva un’addizionale del 10,5% e una serie di norme restrittive. Inoltre, se una società è in perdita e il rosso è registrato per tre esercizi di seguitol vengono equiparate alle società di comodo. Entrano nel redditometro le barche intestate alle società: in questo modo vengono aumentati i controlli sui beni delle società utilizzati da soci e familiari. Introdotta anche la possibilità di derogare i contratti aziendali territoriali: una norma che vale anche per l’articolo 18 e per i contratti collettivi nazionali. Ampliate le tutele per le neo mamme, che non possono essere licenziate in deroga alle leggi. Una parte consistente del provvedimento riguarda i pubblici uffici. Verranno riorganizzati i tribunali. Via libera allo spending review, cioè la revisione della spesa pubblica. La norma impegna il ministro dell’Econo- Militari e del Consiglio Supremo di Difesa, per gli affari interni e per i rapporti con le Autonomie, Affari dell’amministrazione della giustizia, Stampa e Comunicazione, Affari finanziari e Conservazione del patrimonio artistico), ciascuno con il suo bravo ufficio. Ad essi si aggiungono un Segretario generale onorario, un Consulente del Presidente, un altro per i problemi della coesione sociale, due segretarie particolari, ben tredici Servizi (dalla ragioneria ai giardini, dal personale al... cerimoniale), tre unità speciali e quattro Strutture operanti nell’ambito della sicurezza. In tutto, al Quirinale lavorano 946 dipendenti più 861 membri della sicurezza, corazzieri compresi. Tutti godono di particolari gratifiche monetarie, oltre che di carriera. Una cittadella di privilegiati che ci costa la bellezza di 228 milioni di euro ogni anno: il doppio dell’Eliseo (che però ha competenze assai maggiori). Per questi boiardi e i loro vassalli, la crisi non esiste. E neppure la maxi manovra. [email protected] sanare questa... ciascuno la giudichi come crede». Ma il Colle fa orecchie da mercante. E replica piccato: «Non solo il Quirinale è estraneo alla formulazione della norma contenuta nel maxiemendamento del Governo di cui il senatore Castelli fa parte - si legge in una nota dell’ufficio stampa - ma anche a tutto il personale della Presidenza della Repubblica già si applica il contributo di solidarietà a suo tempo introdotto per la Pubblica amministrazione. Naturalmente - aggiunge la Presidenza della Repubblica - ogni determinazione in materia può essere esplicitata dal Governo; è ad esso che spetta dare chiarimenti e indicazioni in proposito». Controreplica di Castelli: «In primo luogo non ho mai detto, come si può del resto evincere dalla mia precedente nota, che la manovra sia stata ispirata dal Quirinale. In secondo luogo - rincara - anche io non so quali e quanti siano i super boiardi che beneficeranno di questa norma. Sic rebus stantibus, dovrebbero essere gli uffici della Presidenza della Repubblica e della Corte Costituzionale a dirci quanti e chi sono i fortunati». Si attende gentile A. A. risposta dagli organi interessati. mia a presentare al Parlamento entro il 30 novembre un programma di riorganizzazione della spesa pubblica. Fra gli obiettivi l’accorpamento degli Enti della previdenza pubblica, andando così verso una sorta di “super Inps”. Confermata la norma, voluta dalla Lega Nord, sui bolli sui money transfer: l’imposta è del 2%, con un minimo di prelievo di 3 euro. Esenti i trasferimenti fatti da persone fisiche con matricola Inps e i cittadini Ue. Fra le norme che invece saltano, quella dell’apertura libera dei negozi la sera o la domenica: resta questa possibilità solo per le località turistiche e le città d’arte. Salvati infine dalle norme di liberalizzazione i taxi e i servizi di noleggio. I. Gar. 5 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 Così il nostro vignettista Claudio Cadei ironizza sull’attitudine della sinistra nostrana di sposare sempre battaglie sbagliate MANETTE PIÙ DIFFICILI PER I GRANDI EVASORI Diventa più difficile stringere le manette attorno ai polsi degli evasori più ricchi: il maxi emendamento del Governo alla manovra, approvato ieri dal Senato, addolcisce la norma che prevedeva il carcere per chi frodava il fisco. Indignate le opposizioni, che con il Pd Giovanni Legnini (foto) accusano il Governo di voler «coprire qualcuno» e con Antonio Li Gotti (Idv) mettono il premier Berlusconi sul banco degli imputati. La penultima versione della manovra, approvata dalla commissione Bilancio la scorsa settimana, impediva di concedere la sospensione condizionale della pena nel caso di evasione superiore ai 3 milioni di euro RESPONSABILITÀ DIFFUSE, ATTENTI AI CATTIVI MAESTRI Crisi, va bene criticare la politica ma le colpe non sono tutte sue LUCIANO DUSSIN È in crisi l’Occidente, lo sappiamo, questo si ripercuote in Italia, e sappiamo anche questo; le colpe non sono solo degli altri ma anche nostre. In questi mesi gli organi di informazione hanno attaccato la “c asta” come responsabile unica dei nostri problemi. Diciamolo pure, hanno trovato terreno fertile. Però, ad essere obiettivi, il mondo della politica è un mondo che condivide le stesse miserie umane che si trovano in tutti i sistemi i convivenza organizzata. Ogni sistema ha i suoi pedofili, ladri, violenti, arroganti e così via, questo non vuol dire che tutto sia marcio, se non altro perché, nonostante tutto, la nostra società ha continuato a migliorare progredendo in continuazione. Quindi, non sono i sistemi ad essere malati, bensì lo sono molti uomini che in questi meccanismi “esercitano”. La capacità di fare pulizia al proprio interno fa la differenza in termini di credibilità. Purtroppo, in questi mesi molti si sono impegnati a trovare l’ipotetico responsabile dei malesseri economici che stiamo vivendo, individuando nella politica l’unico responsabile. Spiace che a questo gioco al massacro abbiano concorso giornali che, se non fossero finanziati con milioni di euro ogni anno dai contribuenti, avrebbero chiuso per fallimento da chissà quanti anni. Per i loro editorialisti i politici, senza distinzioni, dovrebbero andarsene. Lo stesso auspico io per loro, visto che non sono nemmeno in grado di stare sul mercato senza il salvataggio dei contributi pubblici. Se poi i fustigatori della politica sono quelli che lavorano, o hanno lavorato, in Rai solo per volontà dei tribunali contro le decisioni dell’azienda stessa, e si sono fatti liquidare con milioni di euro (pensate a quanti canoni cor- rispondono, forse dentro c’è pure il vostro), allora siamo presi proprio male. In realtà il male di casa nostra ha origini e responsabilità molto diffuse. Abbiamo voluto vivere per de- cenni sopra le nostre capacità, e ora paghiamo. Le scelte originano anche da chi si fa rappresentare da incapaci se non addirittura da gente che opera in malafede. Siamo in crisi, vero: chiediamoci quale altro Paese al mondo stia spendendo dieci miliardi di euro l’anno per mantenere un esercito di giovanotti collocati in pensione a meno di cin- Molti di quelli che oggi trinciano giudizi in passato hanno alimentato gli sprechi e osteggiato riforme utili, dalle pensioni ai servizi, dall’acqua alla Devolution quant’anni di età anagrafica. Nessuno. Però noi dovremo spendere questa cifra almeno per altri vent’a nni. Poveri i nostri giovani chiamati a pagare questi privilegi sconosciuti persino a Hollywood... I partiti che hanno generato queste porcherie avevano uomini di comando eletti dai nostri cittadini. I sindacati non si opposero e rappresentano la classe lavoratrice che li designa. Quindi, le responsabilità sono diffuse. Quello citato è un esempio. Si potrebbe continuare ricordando che l’Italia spende più della media Ue in tutti i servizi ai cittadini, ma spende di più alla voce stipendi, perché abbiamo più insegnanti, più giudici, più dipendenti comunali, provinciali, regionali, ospedalieri e nelle forze dell’ordine di tutti gli altri Paesi. Abbiamo pure un esercito di invalidi con relativi accompagnatori unico al mondo. Tutto questo ha fatto comodo, ma non è sostenibile, e si vede... Se per molti mettersi la coscienza a posto vuol dire trovare un capro espiatorio a tutti i costi, meglio se questi si chiama Silvio Berlusconi, facciano pure, ma sappiano che la situazione non cambia di una virgola. Vogliamo ricordare ancora alcune delle nostre responsabilità diffuse, che creeranno altra miseria, e che non sono imputabili alla sola “casta”? Bene, siamo un Paese che ha bisogno di recuperare almeno cinquanta miliardi di euro l’anno copiando il modo virtuoso di governare di Regioni quali la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Piemonte. Eppure in occasione del referendum sulla Devolution, la maggioranza dei pochi cittadini italiani che sono andati a votare ha scelto di non cambiare nulla. Forse speravano di continuare a vivere in un sistema deficitario comprovato, ma hanno sbagliato, e oggi paghiamo tutti assieme. La “casta” aveva proposto una riforma, ma è stata bocciata; ricordo che gli stessi giornali che continuano a criticare (quelli non ancora falliti solo grazie al denaro pubblico) anche allora si schierarono contro il cambiamento. Probabilmente anche essi covavano gli stessi timori verso riforme che avrebbero potuto colpirli - e anche per questo oggi paghiamo. Siamo pure un Paese senza materie prime e con poca energia elettrica prodotta. Per questo la “casta” aveva preso atto che a fronte di quattrocentocinquanta centrali nucleari in funzione in tutti gli altri Paesi civili, era il caso di rivedere le nostre politiche energetiche, se non altro per evitare di finanziare posti di lavoro all’estero pagandoli con le esose bollette che ci inviano i nostri fornitori di energia nucleare. Certo, è un concetto difficile da capire per un popolo che si permette di eleggere un sindaco che pretende di guidare una città povera come Napoli, portando i rifiuti in Germania, figurarsi capire il nucleare, e quindi continuiamo a pagare diventando sempre più poveri. Che dire poi dell’ultimo referendum sull’acqua: è stato autorizzato un referendum che ha bloccato specifiche direttive Ue tendenti a mettere in gara la gestione di diversi servizi pubblici, compresa l’e rogazione dell’acqua. La “casta” aveva dato delle risposte per evitare le sanzioni. Ha vinto il referendum di chi ha detto che l’acqua sarebbe stata venduta ai privati per fare cassa. Bugia clamorosa, ma come spot ha pagato. Sono passate poche settimane, e fra i sostenitori del referendum c’è già chi indica per la manovra economica la messa in gara dei servizi... Allora facciamo un bell’esame sui nostri comportamenti e valutiamo cosa hanno generato finora. Non so se sarà possibile recuperare, certo è che siamo messi molto male. A questo punto, se qualche deficiente pensasse di continuare ad usare il Parlamento per approvare leggi clientelari, sappia che i tempi sono cambiati, non sono più ammesse spese senza copertura (i bilanci non li controlliamo più da soli...) e quindi queste nuove infamie resterebbero lettera morta. Avete capito che quando si raggiungono i trentamila euro di debito pubblico a testa, i responsabili sono più di uno. E soprattutto, attenzione ai cattivi maestri. 6 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ laPADANIA G7: LENTE SU DEBITO, CAMBI E TIMORI RECESSIONE L'economia mondiale che segna il passo e rischia la recessione, il sistema dei cambi in piena turbolenza, i listini azionari in caduta, la crisi del debito sovrano europeo ancora non risolta e pericolosi segnali di inceppamento del sistema bancario e finanziario pari a quello post tracollo di Lehman nel 2008. È una delle situazioni più Giovedì 8 settembre 2011 gravi dall'inizio della crisi quella in cui i rappresentanti finanziari del G7 si ritrovano venerdì e sabato a Marsiglia con una «coda» del G8 dedicata agli aiuti ai paesi arabi cui parteciperà anche il Cnt libico. Per l'Italia parteciperanno il ministro dell'economia Giulio Tremonti (foto) e il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, anche nella veste di presidente dell'Fsb. 7 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ FMI TAGLIA ANCORA STIME PIL, ITALIA PIÙ LENTA NEL 2012 La crisi mondiale dilaga e il Fondo Monetario Internazionale si è trovato costretto a dare un'ennesima sforbiciata alle proprie previsioni di crescita mondiale. Ha stilato una nuova bozza in cui decurta le stime di crescita del mondo portandole ora al 4% per quest'anno e al 4,2% per il prossimo, dal 4,2% e 4,3% anticipati ad agosto. La POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ limatura non esclude nessuno e la novità è che questa volta coinvolge anche i paesi emergenti e in via di sviluppo (+6,5% e +6,2% nel 2011 e 2012 contro il +6,6% e +6,4% precedente). Ad arretrare è Eurolandia (+1,7% e +1,3% quest'anno e il prossimo, dal +1,9% e +1,4%). Per l'Italia restano ferme le previsioni 2011, al +0,8%, mentre è attesa una minor crescita per il prossimo anno LA MANOVRA HA IL COMPITO DI FAR TORNARE LA FIDUCIA La manovra piace alle Borse europee Milano vola al +4,24% GIANCARLO MARIANI MILÀN - Consistenti rimbalzi hanno caratterizzato la giornata delle piazze finanziarie tutte in netto recupero dopo i recenti forti cali che avevano caratterizzato l’andamento dei mercati nei giorni scorsi. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso con un +4,24% a 14645 punti e il Ftse Italia All Share con un +4,08% a 15530 punti. A Londra il Ftse100 ha segnato un +3,14%, a Francoforte il Dax un +4,07%, a Parigi il Cac-40 un +3,63%. Sulla piazza milanese sono risultati in evidenza i titoli industriali, comparto molto penalizzato dalle recenti vendite, con Fiat che ha guadagnato l'8,55% e Fiat Industrial il 5,09%. Il titolo del Lingotto ha beneficiato anche della nomina di Sergio Marchionne alla presidenza di Chrysler, azienda nella quale ricopre già il ruolo di Ceo. Di riflesso Exor ha registrato un +8,13%. Bene anche Pirelli & C. (+7,36%), Saipem (+7,14%) e Stm (+6,31%). In territorio decisamente positivo anche i bancari con Mediobanca +2,52%, Intesa Sanpaolo +3,81%, Ubi B. +4,44%, Bpm +4,68% Unicredit +4,97%, Mps +5,78% e B. Popolare +6,96%. Il rimbalzo sui non cambia uno scenario da «prezzi di saldo» per tutto il settore europeo. Si pensi che il valore della sola Apple sarebbe sufficiente per comprare - al 100 per cento, non come quote di controllo tutti le dieci più grandi banche dell’Eu rozo na, che hanno chiuso la giornata in borsa con una capitalizzazione di 225 miliardi di euro, contro i 252 miliardi di euro della società creata da Steve Jobs. La volatilità sui mercati resta comunque un fattore significativo ed è meglio continuare con la cautela, almeno stando a quanto sostengono gli Positivi i mercati finanziari con Piazza Affari sprint, migliore del continente. Ha inciso la decisione della Corte Costituzionale tedesca che ha dato il via libera alla partecipazione della Germania ai piani di salvataggio della Grecia analisti di Borsa. Naturalmente ha avuto un ruolo importante, e non solo sulla piazza milanese, anche il voto del Senato sulla manovra correttiva nella quale in extremis sono stati aggiunti, tra i vari provvedimenti, l’au mento dell'Iva, la modifica alle pensioni e il contributo di solidarietà per i super-ricchi. La manovra ha suscitato commenti positivi anche in Europa, con Bruxelles che ha dato un giudizio favorevole al nuovo testo del decreto. La giornata peraltro era cominciata sotto la buo- na stella sulla piazza milanese con l’apertura in forte rialzo e l’i ndi ce Ftse Mib che ha fatto segnare subito un progresso del 3,06% a 14.480 punti. La buona intonazione dei mercati era anche conseguente all’a n d amento delle Borse asiatiche che avevano chiuso con segni positivi: la piazza f i n a nziaria di T o k y o i nfatti, dopo le mosse della Banca centrale e i dati sull'aumento delle riserve in valuta estera detenute dal Sol Levante, ha fatto registrare un progresso del 2,01%, vicino al massimo registrato in giornata. Ma l’andamento dei mercati della giornata di ieri è stato fortemente condizionato dalla decisione della Corte Costituzionale federale tedesca con il suo ok alla partecipazione della Germania ai piani di salvataggio della Grecia e a quelli successivi a Irlanda e Portogallo, affermando però che il Governo avrà bisogno del via libera del Parlamento per approvare eventuali futuri salvataggi. Non era una decisione tanto scontata perchè l'Alta Corte tedesca ha respinto una serie di ricorsi che puntavano a tenere fuori la Germania dagli interventi di aiuto alla Grecia e ad altri paesi, Soddisfatta Angela Merkel secondo la quale i giudici h a n n o d i m ostrato che il governo è sulla strada giusta. «La Cor- Possibile il via libera a maggioranza. Trichet giudica la manovra italiana La Bce decide su acquisti titoli di Stato Molta carne al fuoco nel consiglio direttivo della Banca centrale europea in programma oggi: i consiglieri infatti dovranno decidere sugli acquisti di titoli di Stato, che da un mese finanziano Italia e Spagna, toccando inevitabilmente il tema delle manovre correttive dei conti pubblici a partire da quella di Roma. Naturalmente la crescita del Pil in frenata fa sì che verrà congelata ogni decisione sui tassi d'interesse e anzi c'è chi addirittura ipotizza una possibile diminuzione dopo la stretta di luglio. Sarà, invece, ancora una volta il ruolo sempre più centrale assunto dalla Bce nella gestione della crisi, ad occupare i colloqui fra i 23 membri del governing council. Solamente nell'ultimo mese, da quando il contagio si è allargato a Italia e Spagna, l'Eurotower ha acquistato oltre 50 miliardi di titoli di Stato dei due Paesi. Una cifra importante, cale a dire quasi la metà dei 19 miliardi di acquisti complessivi che sono stati effettuati da quan- La crescita del Pil in frenata fa sì che verrà congelata ogni decisione sui tassi e anzi c’è chi ipotizza una possibile diminuzione do il «Securities Markets Programme» (Smp) venne lanciato nel salvataggio greco a maggio 2010. Ma i membri del Con- siglio sono divisi sul tema: un gruppo di Paesi del Nord Europa, guid a t o d a l l a B u n d esbank, è contrario. Teme infatti di incentivare le finanze allegre della sponda Sud. E non dimentichiamo che la banca centrale tedesca è la prima azionista della Bce. Non si dimentichi che già ad agosto, sull'estensione del Smp a Italia e Spagna si votò a maggioranza e non all'unanimità. La decisione sugli acquisti quindi, come non a caso ha ricordato il presidente in pectore della Bce Mario Draghi, non è affatto scontata. Gli acquisti - principalmente di «carta» italiana e spagnola - sono rallentati dai 22 miliardi della prima settimana ai 14,3 della seconda ai 6,65 della terza, per poi accelerare nuovamente a 13,3 la scorsa settimana, quando le incertezze sulla manovra italiana hanno fatto rimbalzare gli spread. L’Eurotower ha probabilmente modulato le operazioni anche per esercitare una certa pressione su Roma e te costituzionale federale ha confermato quello che io dicevo» ha affermato la Cancelliera. Da registrare anche il balzo in avanti della produzione industriale tedesca. Il dato è cresciuto del 4% a luglio su base mensile, superando le aspettative degli economisti. La decisione della Corte Costituzionale tedesca ha dato ossigeno anche alla Borsa di Atene che ha chiuso con un guadagno del 7,98%. Madrid alle prese con le pesanti correzioni dei conti pubblici. Ora che le manovre sono quasi al traguardo i membri del board che guardano con favore al Smp avranno un argomento in più. Trichet dovrebbe sottolineare che la strada intrapresa da Roma è quella giusta ma naturalmente la guardia non deve essere abbassata. Egli insisterà sulla necessità di fare le riforme strutturali, come liberalizzazioni e privatizzazioni, in grado di rilanciare la crescita. Per quanto riguarda l’Smp, è difficile che il presidente uscente possa fornire indicazioni sulla condotta futura della Bce. Ma è possibile che torni a ri- Anche la Borsa Usa è stata in rialzo ieri. Dopo tre sedute in ribasso gli indici di Wall Street hanno esteso i guadagni dell'avvio sull'ottimismo del mercato conseguen- cordare che la Banca centrale Europea non può sostituirsi ai governi. In pratica quindi ciò a sta a dire che gli acquisti non dureranno in eterno, spetta agli esecutivi riconquistare la fiducia dei mercati. La Bce non vede l'ora che l'onere degli acquisti di bond passino al fondo salva-Stati (l'Efsf) come stabilito dal consiglio europeo a luglio. Per questo motivo, oltre che per chiarire il quadro europeo al più presto, Trichet insistere ancora una volta sulla necessità di accelerare al massimo l'approvazione degli accordi di luglio. E poi ci sono le banche, che non si fidano a prestarsi soldi fra loro facendo balzare te a un allentamento della crisi del debito della zona euro. I risultati positivi delle Borse, Wall Street in primis, hanno anche risentito di altre notizie incoraggianti come l'indice Ism non manifatturiero Usa di agosto che è r i s u l t a t o m igliore delle attese e dell'intenzione di Obama di annunciare un piano da 300 miliardi di dollari destinato a rilanciare l'occupazione. Intanto la liquidità a un giorno depositata a Francoforte. Un tema legato a quello dei bond governativi in pancia alle banche e che vede gli istituti italiani sotto sono salite le quotazioni del petrolio verso gli 89 dollari, mentre sono scese quelle dell'oro a 1.815 dollari, dopo l'ultimo exploit sopra 1900 USD. Non si deve infine dimenticare poi che la decisione della Corte di Berlino ha provocato il restringimento degli spread. Così sul mercato obbligazionario il rendimento del BTp a 10 anni è sceso nella giornata di ierial 5,42% con lo spread (differenziale) rispetto al corrispettivo Bund tedesco in calo a 348 punti base. pressione: i finanziamenti della Bce alle banche italiane, a luglio e agosto, sono stati doppi rispetto a giugno sforando gli 80 miliardi. I tagli non bastano, si deve far ripartire la crescita AGOSTINO D’ANTUONI Ci stiamo ricomprando i nostri debiti. Chi si lamenta della gravità dei provvedimenti adottati nella manovra forse non sa che anche ieri il Tesoro ha acquistato titoli di Stato per oltre 1,4 miliardi di euro. Nei fatti il Ministero del Tesoro ha usato un miliardo e mezzo di euro che aveva in cassa derivante dalle aste precedenti di titoli di Stato per acquistare altri titoli emessi. Che vanno a coprire con la loro vendita altri titoli in scadenza. Il collocamento di tutti i titoli di Stato emessi non è più cosa scontata. La gravità del momento in cui ci troviamo è in questa notizia. Perché gli investitori tradizionali, banche e fondi internazionali, non credono più che il fallimento di uno Stato, e dell’Italia in particolar modo, sia cosa impossibile. Nei prossimi mesi scadono cento quaranta miliardi di euro di titoli di Stato. Questa manovra ha il compito non facile di far tornare la fiducia nei confronti della tenuta del nostro Paese. Perché non ci possiamo permettere il contrario. Il Ministero del Tesoro può tappare i buchi ma non ha la liquidità necessaria per coprire le scadenze. La Bce ha in cassa anche tutta la somma. Ma ha fatto sapere che procederà all’acquisto solo di una piccola parte del debito. Senza l’acquisto dei titoli del debito pubblico in scadenza nei prossimi mesi da parte degli altri investitori del mondo siamo finiti. Per questo sono irresponsabili gli scioperi in questo momento. Per questo l’atteggiamento dell’opposizione non aiuta alla responsabilità che viene invocata da parte del Governo. Per questo la fiducia e la via del rigore che viene fuori dall’ultimo testo andava seguita dalla metà di agosto. Perché non ci possiamo permettere incertezze che allontanino gli acquisti di titoli del nostro debito pubblico in scadenza. Non nei prossimi anni, ma nei prossimi giorni. Il Fondo Monetario internazionale ha comunicato nel World Economic Outlook che l’Italia avrà una crescita del Pil non oltre lo 0,5%, riducendo le stime di 0,2%. Considerata una sti- ma del Pil per l’anno in corso dello 0,8%, possiamo comprendere quanto ci aspetta per il prossimo anno. Quasi una fermata. Non cresciamo più, non cresce la nostra economia. Le nostre aziende migliori investono all’estero. Questo è il tema che deve affrontare il Governo. Passata l’approvazione della manovra l’euforia della Borsa di ieri, che ha fatto registrare un inatteso indice Ftse Mib a + 4,24%, durerà meno di una settimana. Questa è la manovra del rigore e dei tagli. Bene, i mercati aspettano quella della crescita quanto i cittadini. La voce di questi ultimi la sentiremo nel 2013, quella dei mercati sarà un problema da lunedì prossimo. Servono provvedimenti anticiclici che stimolino la crescita. Servono quanto i tagli al debito pubblico. Se non di più. Perché un Paese che ha una stima di Pil ten- .......................... Chi si lamenta della gravità dei provvedimenti adottati nella manovra forse non sa che anche ieri il Tesoro ha acquistato titoli di Stato per oltre 1,4 miliardi di euro .......................... dente allo zero, è prossimo alla fermata. Anche i mercati vogliono stime di crescita diverse. Se la voce della gente a Roma si sente poco, almeno quella di chi ci compra il debito dovrebbe avere una forza persuasiva più efficace. Bisogna creare nuova occupazione, per far crescere i consumi che sorreggono gli equilibri economici di uno Stato. È necessario creare politiche demografiche che assicurino il futuro delle nostre identità. Quanto le coperture dei carichi previdenziali. Ci sono due anni di Governo, per dimostrare a noi stessi di averci almeno provato. A non far morire il Paese. La stessa determinazione, gli stessi tempi vanno adottati per manovre che facciano ripartire la nazione. Altrimenti abbiamo spostato il problema solo di qualche giorno. 8 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Giovedì 8 settembre 2011 D’ALEMA: «PISANU HA DATO VOCE AL BUON SENSO» «Un governo di responsabilità nazionale? «Mi sembra una necessità per il paese. Pisanu ha dato voce al buon senso». Così ai microfoni del tg3 l’ex premier Massimo D’Alema (foto), ma di Pisanu parla anche Rosy Bindi. «Abbiamo aspettato a commentare le sue dichiarazioni - spiega - per attendere le reazioni provenienti nel Pdl. POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sono state ovviamente tutte negative... Ci vorrebbero le elezioni, ma s’impone l’approvazione di una nuova legge elettorale. Chiediamo pertanto al presidente della Repubblica di individuare una personalità che abbia la credibilità internazionale necessaria per assumere la guida di un governo che affronti la gravissima crisi economica ed istituzionale. Siamo tutti disponibili ad assumere scelte difficili» Su Repubblica il presidente della commissione Antimafia chiede un passo indietro a Berlusconi Pisanu dimette il Cav, il Pdl molla lui Il clamoroso appello anti-premier fa infuriare il partito. E per l’ex Dc ora l’aria è pesante ALESSANDRO MONTANARI MILÀN - Beppe Pisanu torna alla carica e, approfittando delle vicissitudini della manovra economica, ribadisce a Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio sostenuto dalla sua maggioranza nonché leader del suo stes- Franco Frattini ........................ Frattini: «Quella di Pisanu è un’ipotesi che il metodo democratico non prevede». La Russa: «Dovrà rassegnarsi. I Governi li fanno gli elettori» ........................ so partito, un clamoroso invito a farsi da parte per lasciare il campo a un bel governo di salute pubblica. Ma la delusione per il Cavaliere, che è sempre stato al corrente delle mire neo-centriste dell’ex virgulto democristiano, questa volta deve essere stata doppia dal momento che l’amico sardo gli ha pure giocato il colpo basso di teorizzare il proprio tradimento politico dalle colonne debenedettiane di la Repubbl ica , luogo principe dell ’anti- berlus conismo italico e dunque anche bacheca ideale per raccogliere le adesioni di un ammutinamento “dolce”. Diciamo “dolce” perché Pisanu, naturalmente, sa come ammorbidire la durezza del discorso e lo fa, al solito, in modo impeccabile, chiedendo ad esempio «un patto di fine legislatura tra tutti gli uomini di buona volontà» per creare «un governo di larghe intese» guidato da un premier dotato di «credito internazionale». E con Berlusconi, c h e e v i d e n t emente per Pisanu non deve godere di un gran «credito internazionale», come la mettiamo? «Se Berlusconi - spiega il presidente della Commissione Anti-mafia - è una parte del gigantesco problema che il Paese ha davanti, sarà anche parte della soluzione che dobbiamo trovare». Dovrà essere lui, in pratica, a capire che è necessario fare «un passo indietro», magari convinto dalla (auspicata) mole di ammutinati del Bounty innescati dall’uscita allo scoperto di Pisanu. Il quale per persuadere i colleghi del Pdl usa anche metafore drammatiche: «Tutti devono capire - dice - che la casa brucia. Anzi, che è già bruciata e che va quanto meno restaurata». Inutile obbiettare che in caso di caduta del Governo, la soluzione più ortodossa sarebbe il ritorno alle urne. Ma che siamo pazzi! «Prima viene la crisi, poi la competizione elettorale» obietta Pisanu, convintissimo che andare ad elezioni antic i p a t e « s arebbe una sciagura» che «ci esporrebbe alla speculazione internazionale». Ecco perché urge «ritrovare l’etica della responsabilità». Ma subito. «Non c'è tempo da perdere. È questione di settimane, forse di giorni. Da sola questa maggioranza non è più in grado di evitare il tracollo e riaprire la via dello sviluppo: i fatti sono molto più grandi dei suoi numeri in Parlamento...». Fine del dis c o r s o . R isultato? Un fiasco, almeno a prima vista, poi naturalmente si vedrà. L’istigazione alla rivolta interna, infatti, riscuote solo “pernacchi” o più educati “no, grazie” nel Pdl dove in moltissimi, forse anche per timore che un silenzio sulla questione venisse scambiato per assenso, prendono la parola. E tra tutti i commentatori si nota, chiarissimo, il gelo totale dei vertici del partito, preludio, forse, di qualche provvedimento sanzionatorio. «Quella di Pisanu - dice ad esempio Franco Frattini - è un’ipotesi che il metodo democratico non prevede». «La sua proposta - gli fa eco Ignazio La Russa - è fuori da ogni possibilità e da ogni logica. Non è la prima volta che la fa, ma credo che dovrà rassegnarsi ancora una volta. I governi li fanno gli elettori e non si fanno come se fossimo in cucina». «I governi - ricorda anche Altero Matteoli - li scelgono i cittadini, è la grande conquista del bipolarismo». Cerca di mantenere la flemma, anche se nelle sue righe è palpabile l’irritazione della stretta cerchia berlusconiana, anche Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo di Montecitorio, infatti, usa il ragionamento politico e fa notare che Accusato da Di Caterina di aver intascato tangenti Penati, interrogato il sindaco di Segrate Vanno avanti gli interrogatori per dipanare il “sistema Penati”, la rete di rapporti non sempre lecita, almeno questo è il pensiero dei pm che stanno indagando, intrattenuta da Filippo Penati, numero uno del Partito Democratico in Lombardia. Ieri il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, si è presentato spontaneamente dal pm di Monza Walter Mapelli che con la collega Franca Macchia indaga su un presunto giro di tangenti relative alle aree ex Falck e Marelli. Alessandrini avrebbe negato di aver ricevuto denaro. Il sindaco in quota al Pdl era stato tirato in ballo dall' imprenditore Piero Di Caterina, il “grande” accusatore di Penati, principale indagato nell'inchiesta, che ha affermato di aver versato ad Alessandrini tangenti in relazione a un appalto per il trasporto pubblico. Intanto si aggrava la posizione dell’ex presidente della provincia di Milano nell’inchiesta sull'acquisto del 15% della Serravalle. L’inchiesta che sembrava finita su un binario morto ora, rivela il Corriere della sera, “viene trasferita a Monza per connessione con quella dei pm Walter Mapelli e Franca Macchia sulla presunta tangente da due milioni che sarebbe arrivata al pd Filippo Penati nascosta dietro una finta caparra per una casa e si affianca all'altra della Corte dei Conti. E dalle intercettazioni emerge il nervosismo dei protagonisti quando un anno fa si scoprì che la Procura con- tabile indagava su di loro per un danno erariale di almeno 76,4 milioni”. Il quotidiano di via Solferino ricorda che “la Procura della Corte dei Conti, in carenza drammatica di organico e pressata da indagini importanti su tutta la Lombardia, per evitare la imminente prescrizione di un'inchiesta ormai conclusa, il 24 giugno 2010, mise in mora tutti i protagonisti dell'affare: Penati e gli 8 assessori che avevano firmato la delibera per l'acquisto. Quel giorno su di loro scese una doccia scozzese. Telefonate e sms si fanno frenetici, il nervosismo sale sempre più per decidere la strategia difensiva, si fissano incontri riservati che vengono via via rimandati, registra la Guardia di Finanza di Milano che intercetta movimenti e comunicazioni. Penati chiede a Princiotta (il segretario generale della Provincia, ndr) se «il pm è sempre lo stesso». Risposta: «Non c'è più Spataro (Domenico Spadaro, diventato nel frattempo presidente della Corte dei Conti dell'Alto Adige, ndr) ed è la cosa migliore perchè con quello non potevamo nemmeno parlare»” «se si fosse dovuta concordare la manovra, come ipotizza Pisanu, tra il Pdl e Pd, saremmo ancora in mezzo al guado viste le distanze fra le posizioni politiche e programmatiche esistenti fra i due partiti» e aggiunge: «Talora le proposte apparentemente responsabili ri- Osvaldo Napoli ......................... Napoli: «Lo rispetto, ma cosa rappresenta nell’ottica globale del partito?». Laboccetta: «Da tempo sostenevo che brigava per colpire l’Esecutivo» ......................... schiano di essere nella realtà del tutto avventuriste: ipotizzare adesso una crisi di governo, un passo indietro di Berlusconi, e poi un ’intesa politica e programmatica tra Pdl e Pd equivarrebbe solo ad un salto nel buio con il rischio di lasciare il paese alla deriva». Nel partito però non ci sono solo i fiorettisti: c’è anche chi preferisce la sciabola. «Da tempo afferma in una nota stampa Amedeo Laboccetta - andavo sostenendo che il presidente dell’An tima fia brigava per colpire al momento opportuno Berlusconi, il suo esecutivo e quindi la maggioranza. La sua intervista non mi sorprende. Da navigato marpione ha scelto il momento apparentemente più debole del nostro esecutivo per tirare l’affondo. Ma il suo disegno non passerà». «Ho massimo rispetto aggiunge altro pepe Osvaldo Napoli - per la persona di Pisanu, ma cosa rappresenta nell’ottica globale del Pdl?». 9 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ FEDERALISMO E FORMAZIONE SECONDO I SALESIANI La centralità dell’educazione è da sempre missione per eccellenza del mondo salesiano ed è per questo che, nel considerare il 150° dell’Unità d’Italia un momento di riflessione e di cambiamento del Paese, Ciofs-Fp (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane-Formazione POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Professionale) si interroga sul processo federalista e in particolare cosa comporta per il sistema dell’istruzione e se la rete di associativismo può interagire con la nuova organizzazione. L’occasione è il XXIII Convegno Europa dal titolo “Il sistema educativo di fronte al processo federalista a 150 anni dall’Unità d’Italia” a Torino da oggi a sabato INCONTRO AL QUIRINALE Cota da Napolitano, pressing sulla Fiat sul futuro di Mirafiori LUCA TAVECCHIO TURIN - Far sentire alla Fiat quanto sia necessario che il suo impegno in Piemonte non subisca rallentamenti, per continuare a fare della regione un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda la produzione industriale. È con questo obiettivo in testa che il g ov er na to re Roberto Cota ha incontrato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale. Un incontro dal quale Cota è uscito molto soddisfatto, avendo riscontrato nel Capo dello Stato attenzione e interesse per le vicende che legano il gruppo torinese al Piemonte. In particolare, al centro della discussione con Napolitano c’è stato lo stabilimento di Mirafiori. Quello che più di tutto preoccupa Cota è infatti la sorte e le prospettive di questo pezzo fondamentale della storia economica piemontese. Quello che vuole Cota sono rassicurazioni sul futuro di Mirafiori. Non però parole o generiche prese di posizione dei vertici Fiat: il governatore vorrebbe conoscere innanzitutto i nomi dei modelli che il Lingotto vuole produrre nello stabilimento di corso Giovanni Agnelli. E invece, a pochi giorni dalla riorganizzazione in casa Fiat, che ha rinnovato parte della dirigenza, e che è stata occasione per tracciare alcune linee guida per il futuro della casa automobilistica, dello storico stabilimento torinese nessuno ha parlato. Grandi progetti per gli Stati Uniti e per altri sta- bilimenti europei, grande impegno per il lancio al prossimo Salone di Francoforte - della nuova Panda e massimo sforzo sul fronte marketing (con l’ingaggio di Jennifer Lopez come nuova testimonial per la 500); ma su Mirafiori niente di sicuro. È vero, c’è l’impegno, espresso L’incontro tra l’amministratore delegato di Fiat-Chrysler Sergio Marchionne e il governatore del Piemonte Roberto Cota cui confidare. Quello che manca è la certezza che davvero Mirafiori resterà un centro importante della produzione Fiat e non verrà invece trasformato in qualcosa che non c’entra con la sua storia. Del resto, nell’incontro di settimana scorsa tra l’ad del Lingotto e Cota, tanto esplicite e rassicuranti sono state le parole sulle linee di Grugliasco (che produrranno la nuova Maserati), quanto interlocutorie quelle su Mirafiori. «Stiamo studiando il modello adatto», ha risposto Marchionne al pressing di Cota, senza però sbilanciarsi in alcun modo su tempi e scadenze. Il governatore piemontese si è sempre dimostrato collaborativo con l’azienda torinese e i suoi rapporti con Marchionne sono solidi e cordiali, ma l’incontro di ieri con Napolitano è una dimostrazione della volontà di Cota di essere più incalzante, è il tentativo di dare maggior peso alle richieste nei confronti del Lingotto. Cota, come ha sempre Il governatore incalza il Lingotto: vuole conoscere i modelli che la casa vuole produrre nello stabilimento torinese più volte dall’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, a rimanere a Mirafiori, ci sono le voci della possibilità di realizzare lì due modelli di suv Alfa e Jeep e ci sono infine i “propositi” di investire un miliardo di euro come sancito dall’accordo sindacale, ma quello che manca è un nome, un modello, un disegno in dichiarato fin dalla campagna elettorale, è infatti convinto che il futuro economico della sua regione non possa prescindere dall’industria, e da quella automobilistica in particolare. «Per il Piemonte - ha ribadito pochi giorni fa dal palco della festa leghista di Torino - l’industria è una vocazione primaria. Siamo la patria dell’auto e penso che questo sarà anche il nostro futuro». In Napolitano Cota ha quindi trovato una sponda importante. I tanti richiami del Capo dello Stato al valore del lavoro e i continui moniti a tutti gli attori del Paese, economici e politici, affinché si impegnino in una strategia comune per combattere la disoccupazione, possono essere l’arma in più del governatore nei confronti di Fiat. Attraverso Napolitano Cota vuole cioè richiamare Fiat alle proprie responsabilità nei confronti di un territorio, il Piemonte, che l’ha vista nascere e che l’ha sostenuta nei momenti esaltanti e nei tanti momenti bui. Oggi parte la Festa provinciale. Franzinelli: «Ci danno per morti? Vedranno» Il Carroccio a Novara prepara la riscossa MICHELA BOSSI NUÀRA - «Un segnale forte e importante, un segnale della presenza sempre più viva della Lega Nord a Novara». Così Mauro Franzinelli ha esordito alla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della Festa provinciale che si svolgerà quest’anno direttamente nel capoluogo. «Sappiamo come sono andate le cose a maggio - spiegano Franzinelli, segretario provinciale, Massimo Vallò, segretario cittadino e Federico Perugino, responsabile organizzativo della Lega novarese In questi giorni, stiamo sentendo e leggendo tante affermazioni infondate del sindaco che sostiene che la Lega, a Novara, non ci sia più. Beh, c’è ancora e lo dimostreremo anche con la Festa provinciale: il movimento non solo è assolutamente presente, in città, ma è anche vivo e ben radicato. Una prima risposta è già arrivata da Torino dove la festa si è conclusa da alcuni giorni. E un’altra risposta la daremo noi a partire da stasera. Siamo e vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per la gente, il legame dei cittadini con la politica. Con i gazebo, con le nostre feste, con i nostri momenti di incontro siamo con loro, li ascoltiamo e ci occupiamo dei loro problemi: non abbiamo cambiato il nostro approccio nei confronti della città e dei novaresi. Noi sappiamo parlare ancora alla gente, è quanto dice Ballarè è davvero fuori luogo ed infondato: siamo e saremo sempre accanto ai cittadini». Da stasera, in viale IV Novembre, nella zona dell’Allea si susseguiranno i big locali e nazionali della Lega: stasera, dopo l’inaugurazione della Festa Provinciale 2011, si svolgerà la tradizionale selezione di Miss Padania. Dopo il saluto del segretario provinciale Mauro Franzinelli, si terranno gli interventi dell’ono- revole Maria Piera Pastore, responsabile Enti Locali Federali della Lega Nord, e di Massimo Giordano, assessore regionale. Domani sarà la volta del comizio dei ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli, mentre sabato comizio del governatore Roberto Cota. Il gran finale, domenica sera, con il leader Umberto Bossi. Domenica pomeriggio inoltre, dalle 18, convegno dal titolo “Il Piemonte Orientale del futuro”: tra i relatori, il presidente della Provincia di Novara, Diego Sozzani, Antonio Pedrazzoli dell’Udc e Gianluca Buonanno, sindaco di Varallo Sesia. 10 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Giovedì 8 settembre 2011 TORAZZI (LEGA): GIUDICI DEL SUD FAVORISCONO MAFIA Affondo del deputato del Carroccio Alberto Torazzi (foto) ai giudici del sud: «La nostra magistratura - ha sostenuto - che è fatta tutta di ragazzi del sud coi loro burocrati del sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché‚ viene informato dagli amici?». E ancora: «La Lega è fatta di POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Maroni che ha arrestato tantissimi mafiosi, ma anche di molti sindaci coraggiosi che hanno preso iniziative contro i mafiosi, contro il riciclaggio, contro gli islamici. Poi è peró intervenuta la Corte Costituzionale che, puta caso, è fatta tutta di ragazzi del sud che, puta caso, vengono da regioni mafiose». Parole che hanno provocato reazioni indignate dal Csm, dall’opposizione e anche da qualche esponente del Pdl NON SI PENTE ma insulta le vittime ANDREA BALLARIN Ha pianto. Come un bambino che ruba la marmellata dalla dispensa e, messo in castigo, chiede perdono. Ma non si pente, perché la marmellata è troppo buona. Se potesse la ruberebbe ancora. Poi, forse, piangerebbe nuovamente, ma niente pentimento. Questo è Cesare Battisti, terrorista, membro ufficiale dei Proletari Armati per il Comunismo, criminale, pluriomicida, responsabile della morte di quattro esseri umani, esecutore materiale di almeno due di questi assassinii. Ma della parola pentimento non ne vuole sentire nemmeno parlare. «Perché - dichiara il terrorista rosso all’Ansa in un’intervista esclusiva dal Brasile dove gira a zonzo liberamente in barba alle sentenze di condanna all’ergastolo italiane - non mi piace, è una ipocrisia, Show indegno del terrorista, pluriomicida, Cesare Battisti dal Brasile: in un’intervista all’Ansa rivela di non essersi per nulla ravveduto per i delitti commessi, negando ogni responsabilità sinonimo di delazione, è legata alla religione». Fa tenerezza Battisti, perché è evidente che è una persona malata. Uno che, condannato per quattro omicidi, in fuga dalla giustizia italiana, si fa intervistare, si mette in posa per le foto e ha una casa tappezzata di poster e immagini che ritraggono il Che, Marx e Lenin, non può che essere malato. Antonio Santoro, maresciallo della polizia penitenziaria; Andrea Campagna, agente della Digos; Pierluigi Torregiani, orefice; Lino Sabbadin, macellaio. Questi i nomi delle persone strappate alla vita e agli affetti dei loro cari dal militante dei Pac, pluriomicida, Cesare Battisti. Oggi questi innocenti li prende In Libia regna ancora una situazione di grande incertezza. Gli insorti controllano la capitale, ma a Tripoli le sacche di resistenza del rais non mancano. Il sangue scorre a fiumi, quotidianamente si viene a conoscenza di cruente rappresaglie da parte delle truppe del Cnt contro i lealisti di Gheddafi che, a loro volta, commettono delitti atroci per vendetta. Secondo fonti ben informate il Colonnello, con un colpo di coda, potrebbe riorganizzare alcune truppe di mercenari grazie a quantità enormi di oro che avrebbe fatto uscire dai confini della Libia. La guerra in corso potrebbe portare, dunque, ancora morte, distruzione e vendette. Per l’Europa è arrivato il momento di intervenire con determinazione. Piergiorgio Stiffoni Nicola Molteni per il sedere, li irride, tanto i morti sono loro. Per il momento. «Chiedo perdono come responsabile politico - dice il terrorista da Cananeia, sul litorale di San Paolo, temperatura media annuale all’ombra 22° (quella del mare tra 22° e 28°) - non come responsabile militare di una partecipazione di- retta agli attentati». Dei quali non è colpevole, continua a sostenere. Qualche giorno prima, con fierezza, confermava che se glielo avessero ordinato li avrebbe commessi eccome quegli omicidi e quegli atti terroristici. È un brav’uomo Battisti, da anni in una posizione di «autocritica e riconsiderazione» di tali fatti. «Alla luce di oggi - spiega il criminale Battisti del quale sembra quasi di sentire il tono della voce seriamente votato alla richiesta di perdono - illudersi che si potessero cambiare le cose in Italia con la lotta armata è stato un errore. Non posso che fare autocritica». Ma sì, dai, dopo questa, riabilitiamolo. Oppure prendiamolo a calci nel sedere, i lettori scelgano pure. Per quanto riguarda i parenti delle vittime non c’è dubbio: Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ammazzato come un cane dai Pac, in sedia a rotelle dal giorno dell’incurs ione nell’oreficeria, in una parola ne stronca tutti i falsi propositi di remissione: «Mente». E per Adriano Sabbadin, figlio di Lino, Battisti «è solo un’ipocrita». Un’eleganza di termini che stride con la sfrontatezza del terrorista rosso e che, solo grazie alle parole del senatore leghista Piergiorgio Stiffoni, viene ridimensionato a ciò che ogni persona per bene pensa egli sia: «È un boia». Stessa reazione anche dal deputato del Carroccio Nicola Molteni. «Cesare Battisti si conferma il bugiardo di sempre - sostiene il capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera - il suo posto non è certo sugli scaffali delle librerie ma in galera, e per sempre». Ogni volta che c’era una vittima a causa degli attentati dei Pacs, Battisti avrebbe pianto, ha dichiarato senza dignità il pluriomicida all’Ansa, diventato giudice di sé stesso senza che nessuno gliel’abbia mai chiesto e sbattendosene allegramente del fatto che qualche giudice prima di lui l’abbia preceduto nelle sentenze. È stato deciso: ergastolo, fine pena mai per Battisti. Altro che chiacchiere e perdono. Se in tanti anni di fuga come un ratto, non è stato in grado di elaborare il lutto causato alle vedove e ai figli delle vittime rimasti su questa Terra - e in secondo L’Europa pretenda dalle truppe del Cnt il rispetto dei diritti umani Libia, prevenire la politica delle vendette STEFANO STEFANI L’evoluzione della situazione sul terreno, con gli insorti che ormai hanno conquistato gran parte delle zone urbane e si preparano a ufficializzare la presa di potere in tutto il Paese, non contribuisce certo a spazzare i dubbi (e anche i timori) che si addensano sul futuro del Paese. La situazione, come sempre accade in questo tipo di “guerra”, è quella di un Paese spaccato in due, perché, al di là delle sconfitte sul campo, i gheddafiani potrebbero non avere perso completamente la loro capacità offensiva, ponendo quindi degli interrogativi su quel che potrà accadere, anche dopo la “'vittoria”' delle truppe del Cnt. In tutto questo la po- sizione dell’Europa (e con essa, dell’Italia), deve essere ben chiara, pretendendo dai prossimi governanti della Libia comportamenti lontani dall’esercizio di “diritto di vendetta” che molti tra gli insorti reclamano contro quelli che ritengono non avversari, ma solo dei nemici da punire. Non credo che l’Occidente possa limitarsi a blande richieste, ma deve chiedere, con fermezza al Cnt, di creare le condizioni per un futuro diverso e migliore, evitando che la barbarie e la legge del taglione diventino la costante di un Paese che, invece, ha la necessità di porre delle basi solide per il futuro. Sono consapevole che, a una nazione che per oltre 40 anni è rimasta sotto un regime dittatoriale, è difficile dimenticare, ma è questa la condizione che l’Europa deve pretendere, così come quale diretta conseguenza - il rispetto dei diritti umani, che non può essere un mantra, da recitare all’abbisogna, ma qualcosa di condiviso. D’altra parte appena po- luogo ad un Paese che sostiene di amare ma che vuole che torni solo per farlo marcire in galera come merita - allora non è recuperabile e va curato, sin dal profondo dell’anima. Ricordi Battisti, e non lui solamente, quando irride le vittime, i familiari e lo Stato, che ancor prima del diritto dell’uomo deve temere il diritto naturale. Per uno come lui, inevitabile sia così. Con pentimento o senza. «Mi porto dentro l’Italia del passato - continua nel suo delirio il terrorista rosso - quella che ancora sognava, un paese che lottava per la giustizia». Dichiarazioni che fanno rimpiangere il fatto che Battisti, anziché un terrorista dei Pac, non sia un criminale nazista. Il Mossad con un colpo di mano e senza tante formalità il problema l’avrebbe già risolto. È giustizia quella fatta di armi, violenza, sangue e morte? O l’allucinazione di una mente inferma che soffoca il male oscuro appendendo sulle pareti di casa poster del Che, di Marx e Lenin? Come nulla fosse successo, come se il tempo non fosse mai trascorso, come se tante lacrime non fossero mai state versate. Come non fosse vero che dovrà marcire in galera per il resto della vita. chi mesi fa, prima che scoppiassero i disordini che hanno portato alla caduta dei regimi di Tunisia e Egitto, erano proprio i diritti umani a costituire la richiesta più cogente che l’Europa formulava agli Stati della sponda sud del Mediterraneo per dare esecuzione ai molti programmi di sviluppo. La diplomazia di Bruxelles deve, oggi più che mai, dimostrare che l’Europa, al di là delle posizione diverse e dei distinguo, ha una sola voce nel chiedere che i futuri governanti libici siano tali e non scontati esecutori di vendette. Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ «Giudizi del tutto infondati» LA LEGA NON CI STA E FA SENTIRE LA SUA VOCE IN EUROPA FEDERICA GRAMEGNA sTRASBURGO - L'attacco del Consiglio d'Europa ai "politici italiani" per "violazione dei diritti umani sulle minoranze rom", non è affatto piaciuto alla Lega Nord al Parlamento europeo. Il capodelegazione del Carroccio all'Europarlamento, Francesco Enrico Speroni, ha detto al Commissario Thomas Hammarberg che «il suo giudizio è del tutto infondato, se fossimo di fronte a una violazione dei diritti umani ci sarebbero tutti gli strumenti giurisdizionali a cui potersi appellare, per ricorrere e ottenere giustizia nelle sedi ..................... opportune». Il rapporto di HamSperoni: marberg sulle condizioni «Ingerenza negli degli immigrati in Italia, affari interni di per Speroni «è un'ingerenza negli affari interni uno Stato di uno Stato sovrano che sovrano che va va contro l'azione di un contro l'azione governo nazionale e della maggioranza che lo sodi un governo stiene, espressioni della nazionale» libera volontà dei citta..................... dini elettori. Tra l'altro ha concluso - al portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, che ha definito le dichiarazioni di Hammargerg una "sonora bocciatura dell'Ue" alla politica italiana, rispondiamo che la bocciatura va a lui perché confonde l'Unione europea con il Consiglio d'Europa, dimostrando una profonda ignoranza sulle Istituzioni internazionali». Duro anche il commento dell'on. Claudio Morganti, che ha ricordato a Loluca Orlando - il quale ha definito "il reato di clandestinità" come «l'esempio più lampante della politica xenofoba e razzista del governo Berlusconi» - che «tale reato esiste anche in altri Paesi dell'Ue, ad esempio, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania». Secondo Morganti, «l'aumento di discorsi razzisti e xenofobi contro i rom è dovuto a una "cattiva" integrazione di queste persone che, sempre più spesso, ..................... entrano in un Paese ospiMorganti: te, per imporre le proprie regole. Il Commissario «Il Commissario Hammarberg dovrebbe rivolga volgere l'attenzione, non tanto sugli slogan, quan- l'attenzione non agli slogan, to, piuttosto, sull'effettivo comportamento dei ma all’effettivo rom che, in genere, si comportamento stanziano abusivamente dei rom» in luoghi dove poi, non a caso, si registra un forte ..................... aumento della criminalità. Tra l'altro, chi occupa un territorio in modo abusivo già commette reato. Noi tutti rispettiamo i diritti umani - ha aggiunto - ma vorremmo che queste persone dessero il buon esempio, rispettando le leggi del nostro Paese. Alcune norme europee e italiane non aiutano ad accettare gli immigrati perché spesso gli italiani si vedono "soffiar via" i loro stessi diritti da persone appena arrivate, come nel caso dell'assegnazione delle abitazioni popolari». Infine, il collega Oreste Rossi ha puntato il dito contro la proposta di Hammarberg, per l'Italia, di "sviluppare con vigore le disposizioni del codice penale relative ai reati di matrice razzista per arginare il continuo uso di slogan razzisti da parte dei politici". «Una delle libertà fondamentali della democrazia - ha detto Rossi - è proprio il diritto di parola, di cui il singolo cittadino e i suoi rappresentanti non possono essere privati. Quanto affermato da Hammarberg ha il sapore amaro di chi si pone dalla parte di un sistema che vuole imporre le proprie idee, a chi non la pensa come lui, attraverso la repressione. Ritengo che tale soggetto politico, non essendo affatto democratico, debba rassegnare le sue dimissioni», ha concluso l'eurodeputato del Carroccio. 11 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 ARRESTANO ALBANESE RICERCATO DA 8 ANNI I carabinieri di Frascati hanno arrestato un 40enne albanese ricercato da 8 anni con un ordine di cattura per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I militari, hanno disarticolato un traffico internazionale di stupefacenti tra la zona dei Castelli Romani, la Toscana e l’Albania, con l’arresto ROMA - «A Porto Recanati i vucumprà hanno assediato i finanzieri che gli avevano sequestrato la merce. L'anno scorso a Rimini venditori di cocco legati ai clan della camorra hanno malmenato e minacciato i vigili urbani. A Civitanova spadroneggiano i rom, mentre ai Tre Archi di Fermo e a S. Benedetto del Tronto etnie varie controllano spaccio e prostituzione, regolando di tanto in tanto i di oltre 40 persone (italiane e albanesi) e il sequestro di 10 Kg di hashish e 5 kg di cocaina. Il ricercato è stato fermato in Ungheria, indi portato in Italia, nel carcere di Velletri. L’arrestato ha raggiunto così in carcere il fratello, che durante l’indagine venne arrestato nel 2003 per l’omicidio e il tentato omicidio di due albanesi, conseguenza di un regolamento di conti L’on. Paolini: «Ovunque aggressioni alle forze dell’ordine» «Stranieri padroni del campo» conti per strada. Di questa situazione i cittadini devono ringraziare in parte la Corte Costituzionale, che a forza di sentenze interpretative, additive, manipolative e integrative ha depotenziato il decreto sicurezza Maroni, rendendo ancora più difficile l’azione di prevenzione e repressione delle Forze dell’Ordine». Lo afferma in una nota il deputato della Lega Nord Luca Paolini. «In Italia - rileva ancora - si sta realizzando un mondo alla rovescia, dove la legge è temuta solo dagli onesti e sbeffeggiata dai delinquenti e da chi non ha nulla da perdere. I cittadini italiani - conclu- de - salvo pagare le tasse, hanno meno diritti degli stranieri e chi tira sassi, bottiglie ed estintori ai poliziotti trova sempre ampia comprensione e talvolta diventa anche un eroe o un parlamentare. Credo che tocchi alla politica, quella pulita e nobile, nonostante alcuni poteri forti cerchino di annientarla per fare i loro affari senza controlli, iniziare ad invertire questo andazzo». Una lettera del commissario per i diritti umani nel Consiglio d'Europa Rom, attacco gratuito Hammarberg prende di mira i manifesti contro “Zingaropoli” MARCELLO RICCI Il commissario per i diritti umani nel Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, ha puntato il dito contro gli slogan che riguardano i rom scrivendo: «Sono rimasto scioccato dai manifesti che ho visto a Milano durante la mia visita avvenuta in piena campagna elettorale: mettevano in guardia dal rischio che la città si trasformasse in una Zingaropoli». Nel rapporto, che è un polpettone avvelenato, si legge tra l’altro: «L'uso di discorsi razzisti e xenofobi contro i rom non si limita solo agli slogan elettorali. Sfortunatamente i politici fanno ricorso a questi discorsi contro i rom in molte occasioni». Vi è un esplicito riferimento contro la Lega, e a Roberto Maroni in particolare per avere commentato le espulsioni di rom condotte in Francia (estate del 2010), rammaricandosi che in Italia non si poteva agire nello stesso modo perché molti dei rom sono di nazionalità italiana. Il signor Hammarberg, nell’ampiezza del suo sapere e sentire, non si rende conto che i campi rom abusivi e anche legali sono un perenne pericolo per l’igiene pubblica, che in essi si organizzano furti non episodici, ma abituali tanto da rappresentare la principale fonte di vita per questa popolazione. Non si obbietti che non si può fare di tutta Il commissario per i diritti umani nel Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg Vasto abusivismo di nomadi a Napoli La giunta de Magistris non è intervenuta quando poteva farlo Napoli - È stata scoperta una costruzione abusiva nel campo rom di Scampia a Napoli. Nel giro di pochi giorni hanno messo su un fabbricato in cemento, proprio accanto all’insediamento presente della circoscrizione a Nord di Napoli. Le forze dell’ordine, hanno applicato i sigilli alla struttura abusiva. «Nonostante la richiesta al nuovo sindaco sulla pericolosità del campo rom abusivo di Scampia, ad oggi le istituzioni non sono intervenute ripristinando la legalità, ma hanno di fatto consentito che si costruissero in loco abitazioni abusive, con molteplici violazioni di legge», denuncia il presidente l’erba un fascio, dato che la polizia ha sempre trovato nei loro insediamenti cospicui depositi di cose rubate. È evidente che negli insediamenti l’omertosa complicità è la regola e quindi è giusto ritenere tutta la collettività partecipe dei crimini. A della Municipalità di Scampia, Angelo Pisani, che già in giugno aveva rivolto un appello al sindaco di Napoli Luigi de Magistris denunciando la situazione di grave illegalità del posto. «Bisogna attuare subito una vera e propria bonifica dei luoghi, riaprendo l’Asse Mediano a Scampia, chiuso da 25 anni da capanne e rifiuti, fonte di epidemie e terreno fertile per la criminalità», dice Piani. «Non si può tollerare - conclude la mortificazione dei diritti umani degli abitanti della zona e delle tribù rom accampate tra topi e rifiuti, senza acqua, luce, gas e in balia di pericolosi rischi igienico sanitari che minacciano la sopravvivenza dei minori». tal proposito vale la pena di sottolineare che mai, dicesi mai, un rom ha segnalato alle autorità soggetti autori di atti criminali appartenenti alla propria etnia, anche quando da detti eventi sono derivate conseguenze gravissime. I loro comportamenti, consentono di affermare che la complice solidarietà etnica, è determinante per perpetuare la propensione per l’illegalità. È giusto, anzi necessario allarmare i cittadini sul pericolo della loro presenza, è una forma di prevenzio- ne a cui si dovrebbe dare maggior spazio per salvaguardare le possibili vittime, in particolare gli anziani. Desta meraviglia , anzi non meraviglia, che il sig. Hammarberg non abbia minimamente sentito la necessità di richiamare questo gruppo etnico all’osservanza di leggi, regolamenti, igiene personale e ambientale, inosservanze che a volte hanno determinato incendi e diffusioni di malattie; si ricordano anche i gravi crimini che praticano quotidianamente sfruttando bambini anche neonati per mendicare e adolescenti per furti e borseggi. Nell’etica i diritti scaturiscono dai doveri osservati e non esistono diritti senza doveri. Ci si augura, per poter credere nella burocrazia dell’Ue, che il rapporto citato sia rivisto, sempre che il sig. Hammarberg sia compos sui. Va peraltro sottolineato che il rapporto si basa su quanto riscontrato durante la visita di Hammarberg in Italia in due soli giorni, il 26 e 27 maggio scorsi. Il commissario lamenta anche violenze nei confronti dei rom da parte delle forze dell’ordine. Secondo Sergio Gaudio, coordinatore del Forum immigrazione di Roma, «il monito dell’E u ro p a all’Italia dovrebbe essere preso seriamente soprattutto nella sua capitale», per i continui sgombri dei campi rom. 12 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Giovedì 8 settembre 2011 BONI: «ECCO IL VERO VOLTO DELLA SINISTRA ESTREMA» I ciclisti aggrediti al Giro della Padania? «Questo - commenta Davide Boni (foto) - è quello che la sinistra estremista intende per democrazia…». «Che degli atleti, che stanno disputando seriamente una gara ciclistica, siano trattati come bersagli mobili da gruppi di estrema sinistra che confondo un sana competizione sportiva con un campo di battaglia è vergognoso. Questo è il vero volto della sinistra estremista e con questi atteggiamenti, oltre a porsi al di fuori di ogni regola alla base della convivenza civile, dimostra di non sapere neppure cosa sia la democrazia. Mi auguro che da parte di tutta la sinistra vi sia la ferma condanna per quanto sta accadendo» L’INSPIEGABILE OSTILITA’ A UNA SEGUE DALLA PRIMA LEONARDO BORIANI A quei due sostantivi ne aggiungerei altri tre: vergogna, imbecillità e disinformazione. La vergogna è da dedicare a Ferrero, ai suoi accoliti e a quello sparuto gruppo di piddini liguri che si sono immediatamente accodati: questi non sono riusciti ancora a capire, o fingono di non capire, che la corsa è assolutamente legale e che coloro che vi partecipano sono fior di lavoratori che stanno facendo il proprio mestiere. Non può essere ammessa una simile mani- festazione di intolleranza. E sinceramente mi stupisco che, a parte qualche voce isolata, nessun rappresentante delle istituzioni sia ancora intervenuto a mettere fine a questa follia. Mi chiedo dove stiano i sindacalisti del ciclismo, oppure quelli che riempiono le piazze in difesa dei diritti di chi lavora. E anche dove stiano quei politici, pure di altissimo spessore, pronti a correre a tutelare posizioni spesso indifendibili. Mentre in questo caso sono sacrosante. L’imbecillità e la disinformazione sono rivolte a quei tali sempre in prima linea quando il “padrone” li chiama alle armi, soprattutto nel mo- ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ LA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA: STOP VIOLENZA Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco (foto) in merito ai fatti accaduti al Giro di Padania: «La Federazione Ciclistica Italiana non può non sostenere una manifestazione sportiva che si svolge sotto la sua egida, organizzata da una società regolarmente affiliata e tenuta a POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ sinteressati del "Gp Liberazione", organizzato dall’allora partito comunista e oggi dal Pd, che va in scena regolarmente dal 1° maggio di ogni anno da sessant’anni a questa parte? E il successivo "Giro delle Regioni", nato e im- posto come corsa del Pci/Pd… per anni e anni? Gare, di alto profilo sia chiaro, apprezzatissime ma ideologicamente connotate e sulle quali nessuno della banda dei pennivendoli ha nulla da ridire. Che caso strano, cari lettori. Che ne pensate? Sono coincidenze che accadono soltanto quando di mezzo c’è un partito, sempre quello. Che ha attorno a sé una sorta di cordone sanitario, composto dal solito gruppo che si schiera contro questo o quel ne- rispettare i principi del suo statuto e della Carta Olimpica. Invito pertanto alla luce dei fatti accaduti, alla calma ed al buonsenso. Tutti siamo liberi di esprimere le nostre opinioni, ma è incivile e inaccettabile che si passi alla contestazione violenta per impedire lo svolgimento di una gara sportiva e persino all'aggressione fisica degli atleti» BELLA MANIFESTAZIONE SPORTIVA Com’è dura pedalare contro imbecillità e disinformazione mento in cui gli si chiede di attaccare la Lega. Il punto più alto lo tocca Grasso quando scrive che in giorni come quelli che stiamo vivendo esistono ben altre priorità. Sono d’accordo, a tal punto che mi chiedo perché proprio lui si interessi del "Giro della Padania" invece di rivolgere il suo veleno su altri e più meritevoli bersagli. Ma a tutti costoro – i Grasso, gli Ajello - vorrei anche rivolgere una domanda: perché si sono sempre di- 13 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 mico che il “padrone” gli addita a seconda delle sua convenienze. Insisto. In questo paese, esistono aziende che hanno preso la dizione “padano/a” per aggettivare la propria attività: cito, ad esempio, il Grana padano, che significa con chiarezza formaggio della Padania. Oppure la Padania Assicurazioni spa, la Padania Strade srl, la Banca Centrale Padana, la Padania Energia, le Idrovie Padane…e cento altre. Aggettivi e sostantivi importanti usati, sfruttati, imposti senza che nessuno – proprio non ricordo un intervento che è uno - si sia mai sognato di parlarne. E già che ci siamo vorrei chiedere a Grasso perché ha sopportato per anni e anni che la radio abbia mandato in onda un programma cult, quel Gazzettino Padano, cioè il Gazzettino della Padania, che è leggenda per generazioni e generazioni di ascoltatori. Che caso strano, cari lettori. Che ne pensate anche di questa coincidenza che, al contrario, avrebbe dovuto essere stroncata sul nascere e invece ci ha accompagnato per decenni e decenni ? È l’astio purtroppo che ha provocato tutti quegli sproporzionati interventi sul "Giro del- la Padania", è il rancore verso la Lega, è il provare a cavalcare una vicenda nella speranza di acquisire benemerenze da sinistra in un futuro prossimo. È molto amaro scrivere queste note perché come si sa un Giro di 5 tappe non viene inserito da un giorno all’altro in un calendario nazionale o internazionale, ma occorre almeno un anno perché venga riconosciuto. Il “Padania” quindi nasce da molto lontano ed ha, pertanto, una validità italiana, europea e mondiale. Viene sponsorizzato da azien- A SAVONA SCHIAFFI AI CICLISTI Vergogna rossa al Giro di Padania PAOLO BROGGI VIGÈVAN - Ce lo hanno insegnato da bambini, prima le mamme e poi le maestre: è buona norma sapere sempre il significato delle parole che si usano. Ma non tutti, evidentemente, hanno imparato la lezione. Per capirlo, basta pensare a quel che è successo ieri a Savona, proprio nel centro della città, quando il solito presidio organizzato dalla sinistra - tra i partecipanti Livio Di Tullio, segretario provinciale del Pd, Francesco Rossello, segretario provinciale della Cgil, e Marco Ravera, segretario provinciale di Rifondazione Comunista - ha costretto allo stop i corridori del Giro di Padania e un paio di loro sono stati addirittura schiaffeggiati da un invasato che urlava «Vergogna», orgoglioso del suo fazzoletto tricolore al collo, incurante del fatto che a vergognarsi avrebbe dovuto essere lui. E come lui tutti quelli invero pochi - che hanno cercato di fermare il Giro di Padania per il secondo anno consecutivo. Spettacolo indecente, indecoroso, una autentica vergogna. Anche perché poco prima, alla partenza da Loano, alcuni loro colleghi avevano dimostrato che è possibile manifestare il pro- prio dissenso in maniera civile: è accaduto che un gruppo di militanti di Rifondazione Comunista hanno esposto i loro striscioni, hanno contestato civilmente la Lega Nord e poi hanno applaudito i corridori, al punto che il senatore Michelino Davico è andato a salutarli ed è stato pure fotografato con loro. Ma evidentemente c’è chi di abbassare i toni non ha nessuna intenzione, anzi vuole esasperarli il più possibile: come già accaduto a Mondovì, alcuni militanti di sinistra si sono sdraiati a terra nel tentativo di impedire il passaggio dei ciclisti, sino a quando il percorso della tappa è stato modificato. Ferito e medicato, come già avvenuto martedì, un commissario di polizia che è rimasto colpito da un'auto dell'organizzazione mentre cercava di allontanare i manifestanti. Eppure c’è anche chi, pur pensando a sinistra, ha capito il messaggio del Giro di Padania: è MASSIMILIANO CAPITANIO Il coro contro La corsa che non deve riuscire, la regione che non deve esistere Gli articoli di Aldo Grasso sono come la celebre “Merda d’artista” di Piero Manzoni, drammatica metafora dell’uomo arrivato che può permettersi di tutto. Ieri l’Aldo Biscardi della televisione d’elite ha voluto confezionare la sua “arte” regalandoci le sue considerazioni personali sul Giro ciclistico della Padania. E il Corriere della sera non ha resistito alla tentazione di concedergli un’ampia finestra in prima pagina. Libertà di opinione – per carità – e così la velenosa Savona, alcuni momenti della contestazione, poi degenerata, al Giro di Padania il caso di Coopsette e Unieco cooperative socie della parmigiana Pizzarotti in molti cantieri cittadini - che hanno sorvolato su mal di pancia e pretesti, aderendo alla manifestazione come sponsor. «Non entriamo nelle polemiche e non facciamo di- penna delle Langhe sia tornato ad accanirsi contro “il miraggio secessionistico di una geografia immaginaria”. Lo scorso 17 agosto, del resto, ci aveva regalato il suo tempo prezioso per lanciare un appello al suo stesso piccolo Comune d’origine: Sale Langhe (Cuneo, 500 abitanti) rinunci alla secessione con Sale San Giovanni (186 abitanti) maturata nel 1947 per una folcloristica guerra tra lupi e rospi. Chi vuole approfondire, sa dove trovarlo. Grasso non ama le identità, le bandiere, i campanilismi. Lui è il profeta del scriminazioni, scegliendo di collaborare con amministrazioni di tutti i colori per sponsorizzare iniziative che coinvolgono un pubblico numeroso» ha dichiarato al Resto del Carlino Flavio Ferrario, vice presidente Coopsette. tubo catodico, forse una creatura stessa della televisione che, per necessità di sopravvivenza, deve tritare, nascondere i grumi, uniformare. Prima che la finanza planetaria fosse, la globalizzazione si nutriva di telecomandi. La sintesi del Grasso-pensiero è questa: il Paese Italia è allo sfascio, la Borsa crolla, l’Europa ci vede come la Grecia e noi come reagiamo? Con l’invenzione della “più immaginaria delle corse ciclistiche”. Per lui la “Padania non esiste e mai esisterà”, e a onor del vero anche per il conte Metter- La polemica, invece, è destinata a continuare: per oggi si annunciano nuove contestazioni sulla strada per Salsomaggiore, dove il Giro farà tappa oggi e dove Rifondazione ha già bollato la gara come «espressione di un regime nazi-fascista». «La Federciclismo annulli il Giro di Padania, evitando che i problemi aumentino - continua a minacciare incredibilmente il segretario di Rifgondazione Comunista Paolo Ferrero - le proteste continueranno e a questo punto è evidente che non si nich, grande ammiratore di Cavour, l’Italia era solo un’espressione geografica”. Punti di vista, appunto. Purtroppo la tv non era ancora nata nello Stivale quando Bartali, nel 1948, salvò con la sua vittoria al tour l’Italia dall’orlo della guerra civile, nei giorni in cui si registrò anche l’attentato a Togliatti. Pagine di storia e di sport forse sfuggite a Grasso, per non parlare del patetico erede di Togliatti, Paolo Ferrero, che l’altro giorno si è reso ridicolo agli occhi del mondo cercando di fermare co- me un bambino capriccioso il Giro della Padania. A Grasso (e Ferrero) dà fastidio che la corsa sia tanto reale (190 corridori, 15 squadre, 900 km di percorso, atleti padani, ma anche il siciliano campione d’Italia Giovanni Visconti, Ivan Basso e delegazioni da Polonia, Slovenia e Argentina) quanto l’affinità sociale, culturale ed economica delle regioni padane. Dà fastidio che il motore di questo afflosciato Stivale – la Padania – trovi anche la forza di corere in bici, e non si occupi solo di trainare a rimorchio la carovana Ita- tratta di un bluff. La Lega non può pensare di strumentalizzare in questo modo il mondo dello sport. La Federciclismo prenda atto di aver fatto un errore e annulli il giro della Padania, evitando che i problemi aumentino». lia. Al Corriere (e a Grasso), lo sappiamo, la Padania non piace: magari piacerà un po’ di più quando qualche azionista di via Solforino inizierà a strizzare l’occhio all’idea della macroregione coltivata da Roberto Formigoni, che ha scoperto solo ieri che la Padania esisteva anche negli studi della Fondazione Agnelli. Peccato per loro. Noi godiamoci il Giro della Padania. Ps: la bici con cui Bartali salvò l’Italia dalla guerra civile era una Legnano. Non ditelo a Grasso… Secca la replica del presidente della Federciclismo Renato Di Rocco: «La corsa va avanti, per me è solo una gara ciclistica. Finora ho visto solo bandiere rosse e non verdi e mi auguro che la corsa prosegua in maniera civile, nel rispetto dei 600 lavoratori impegnati nella manifestazione, 200 dei quali sono i professionisti del ciclismo». Visto che Ferrero non ha commentato quel che è successo a Savona e allora lo invitiamo ad una riflessione sul lavoratore - ciclista. Dei 200 corridori impegnati al Giro di Padania, atleti intenti a svolgere il loro lavoro in una nuova corsa nata in Italia, proprio in un momento in cui il ciclismo vede la scomparsa di corse storiche e non (tra queste, anche il Giro del Veneto, regione nella quale la Lega è sovrana: cosa ne pensa Ferrero) - almeno due terzi prendono il minimo di stipendio (24 mila euro netti l’anno, duemila euro al mese) se fanno parte di un team Professional e meno ancora se corrono in una formazione Continental, cioè di terza categoria, quando addirittura non sono costretti a portare un piccolo sponsor per poter correre. Fermando il Giro, Ferrero vuol forse togliere a questi ragazzi una delle poche possibilità di guadagnare qualcosa vincendo qualche traguardo volante o imponendosi su un gran premio della montagna? Non ha capito che per quei ragazzi correre è di importanza vitale, indipendentemente dal nome della corsa? Quanto guadagna il compagno Paolo Ferrero per occupare la poltrona di segretario di Rifondazione, in questi anni in cui è fuori dal Parlamento?? Ci vuol poco a scommettere che il suo portafoglio sia molto più gonfio di quello di tanti ragazzi che chiedono solo di fare il loro mestiere. Addirittura a Savona si è andati oltre perché il ragazzo schiaffeggiato dal facinoroso urlante si chiama Sonny Colbrelli, ha 22 anni, è bresciano e sta facendo uno stage tra i professionisti (sporgerà denuncia): milita infatti in una squadra di dilettanti veneta e sta “provando” il mondo del professionismo in attesa di entrare a farne parte il prossimo anno. È lì per imparare, corre gratis e viene anche preso a sberle per un problema che con il suo mestiere e le sue speranze non c’entra proprio nulla: siamo davvero al paradosso. Non solo, ma Colbrelli sarà de ultranazionali, Alitalia e Unieco ad esempio. La prima certamente non nel cuore leghista, la seconda addirittura un pilastro dell’economia rossa. E, infine, sul piano strettamente professionale (ciclistico) ha una forza enorme perché è la gara perfetta per rodarsi e arrivare al Mondiale su strada, in programma tra poco tempo, al massimo della forma. Per questo il ct Bettini e la Fci stanno seguendo la corsa con enorme attenzione. E, devo sottolineare, la corsa non sta tradendo le attese: al comando ci sono due atleti che nella corsa iridata saranno protagonisti con la maglia della nazionale azzurra. Alla faccia dei detrattori. anche la punta della nazionale italiana - maglia azzurra, scudetto tricolore sul petto, lo ricordiamo a qualche sinistrorso sempre troppo distratto - nella corsa riservata agli Under 23. «Noi siamo dei ciclisti, siamo venuti a questa gara per correre, e chiediamo solo che il pubblico ci permetta di farlo. Siamo dei professionisti, chiediamo rispetto da parte di tutti, nei confronti del nostro lavoro hanno detto Sacha Modolo, che ieri indossava la maglia di leader della corsa, e Ivan Basso a nome del gruppo intero -: qualcuno è andato anche oltre ai fatti e ci ha rifilato delle sberle. Per noi questi comportamenti sono inaccettabili, siamo degli sportivi, ci alleniamo e fatichiamo quotidianamente per poter correre, non accettiamo che i nostri sforzi vengano resi vani in questo modo». «Quello che è successo a Savona è gravissimo - ha stigmatizzato Michelino Davico, presidente dell'Asd MonvisoVenezia che organizza il Giro di Padania - perché due ciclisti, due professionisti, atleti di cui dovremmo andare fieri, sono stati aggrediti e colpiti da un gruppo di contestatori che non gradivano il passaggio di una corsa che ha il torto di avere una denominazione che alcuni non condividono». Ancora più duro il senatore della Lega Nord Paolo Franco: «La responsabilità è di tutti i vili sobillatori che si nascondono dietro alle dichiarazioni rilasciate nei loro comodi salotti per armare il braccio dei violenti, come di quell’individuo che ha spaccato in faccia del Presidente del Consiglio una statuetta. Se questi sono i valori della “Patria italiana” che affermano di voler difendere in contrasto, a loro dire, con la provocazione del Giro di Padania, trovo ulteriore conferma di non sentirmi affatto identificato con questa identità intollerante e oppressiva». Paradossi del ciclismo, come scritto qualche giorno fa: tra blocchi e colpi di pedale, al Giro di Padania si sta costruendo l’Italia per il Mondiale. O perlomeno si cerca di farlo. 14 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ UNA “MARCIA TRANSPADANA” IN UMBRIA La lega nord Umbria ha organizzato la "Marcia Transpadana" che che si concluderà a Venezia il 18 settembre 2011 e ha quale obiettivo il raggiungimento di Venezia a piedi partendo da Assisi il giorno sabato 10 settembre. Partecipanti sono 5 militanti leghisti, tra i quali il responbsabile organizzativo della Polemiche pretestuose sul Giro La Padania non è un sogno leghista. È una realtà NICOLÒ PETRALI MILÀN - Negli ultimi giorni, sulla stampa ma non solo, si sono sprecati i commenti ironici e gli sberleffi radical-chic nei confronti del Giro di Padania. Qualcuno ha definito questa manifestazione sportiva «l’ultima follia dell’eterna commedia italiana». Altri, invece, pare abbiano bisogno di peperonate e viaggi onirici per figurarsi quella Padania che esisterebbe - dicono - «solo nella testa di una parte minoritaria di cittadini del Nord». A coloro, invece, che credono nell’esistenza della Padania e che, per natura, sappiamo essere persone un po’ più pratiche, basta solo qualche piccola ricerca e un buon libro di storia per affrancarsi nelle proprie convinzioni. Partiamo, ad esempio, con l’etimologia della parola. L’aggettivo “padano” deriva dal termine latino “Padus”, il nome con cui i romani indicavano il Po. E in epoca napoleonica, secondo l’uso di nominare i territori in base ai corsi d’acqua, nacquero così la Repubblica Cispadana e Transpadana che solo in seg u i t o f o r m eranno la Repubblica Cisalpina. Ma i tratti comuni di questa entità geografica si rilevano, a dire il vero, già molto prima. Si hanno, ad esempio, sicure tracce di insegne e simboli impiegati in area padana da tribù e gruppi di combattenti celti. Si trattava di rappresentazioni di animali totemici come il cinghiale (animale presente in uno dei più antichi stemmi di Milano), il cavallo, il corvo o il drago. Raffigurazioni di draghi si trovavano in tutta la Padania e, in particolare, nelle simbologie viscontee e genovesi. E, guarda caso, il drago rosso è ancora oggi il simbolo che compare nella bandiera del Galles, il cui motto è «il drago rosso dà forza». Retaggi della bicromia rossobianco di epoca celtica si ritrovano successivamente nell’epoca delle guerre di religione con la Giovedì 8 settembre 2011 famosa Croce di S. Giorgio. In una società europea fortemente impregnata di cristianità, le croci diventano un simbolo araldico che si diffonde con netta prevalenza nell’area tra il Rodano e l’Istria. E la Pianura padana si trova proprio al centro di quella fascia. Basti pensare che dei 50 attuali capoluoghi di provincia padani, ben 22 hanno stemmi in cui compare la croce, di cui 9 bianche su sfondo rosso e 9 viceversa. Tutto questo per spiegare come le varie realtà del Nord abbiano vissuto una storia comune che, già in altre occasioni, è stata ampiamente documentata e di cui molti ma non tutti sono a conoscenza. Non mancano nemmeno importanti personaggi politici e giornalisti che in passato hanno fatto uso del termine “Padania”, tra cui, Guido Fanti, presidente dell’Emilia Romagna, in un articolo della Stampa del 1975 e il fondatore del Giornale Nuovo, Indro Montanelli. E nel 1992, per conto della fondazione Agnelli, fu addirittura pubblicato un libro socio-economico dal titolo «La Padania, una regione italiana in Europa». Ma oggi, nel Nord Italia, si trova ancora qualcosa di tangibile e non solo simbolico che abbia a che fare con la Padania? Pare proprio di sì. Esistono, infatti, decine e decine di aziende che all’interno della loro denominazione contengono l’aggettivo “padano”. A tutti verrà subito in mente il famoso Consorzio “Grana padano” ma ci sono anche la Banca padana, la Padana Strade s.r.l., la Padana Assicurazioni e moltissime altre. Dunque i casi sono due: o i titolari di queste aziende sono tutti leghisti oppure, qui qualcuno si sbaglia. Checché ne dicano, la storia insegna che i cittadini del Nord, prima ancora di essere italiani, sono padani. E se a qualcuno non sta bene se ne faccia una ragione. Anche perché, se un domani dovessero istituire un “Giro della Magna Grecia”, nessuno al Nord si straccerebbe le vesti. Molte aziende del Nord all’interno della loro denominazione contengono questo aggettivo Lega nord Umbria Alessandro Giovagnoli, il coordinatore dei giovani umbri Luca Pogliani, il militante Fabrizio Pecorelli, il consigliere regionale del movimento e commissario per la provincia di Perugia Gianluca Cirignoni, e il coordinatore dei giovani leghisti di Città di Castello Mattia Cancellieri. A supporto logistico i militanti della Lega nord Umbria 15 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ MONICA RIZZI: «INTIMIDAZIONE E PROVOCAZIONE» Monica Rizzi (foto), assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia, considera gli incidenti a Mondovì (Cuneo) con militanti di Rifondazione alla partenza della prima tappa del Giro di Padania come «l'ennesimo atto intimidatorio e provocatorio di chi non riesce a distinguere una POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ manifestazione sportiva da una politica». E lasciano senza parole «gli insulti e gli spintoni agli atleti: ciclisti professionisti, molti dei quali hanno scelto questa competizione per prepararsi ai prossimi Campionati del Mondo di Ciclismo di Copenhagen. Un plauso va agli atleti che, scegliendo di partecipare, hanno saputo distinguere lo sport dalla politica» GIRO DI PADANIA la seconda tappa a Viviani Precede il trevigiano Sacha Modolo. Terzo arrivato Danilo Napoletano. Il percorso, prevalentemente pianeggiante, da Loano a Vigevano (185 chilometri), si è risolto allo sprint MARZIO GAZZETTA VIGÈVAN - Le previsioni della vigilia si sono rivelate esatte. Infatti, la seconda tappa del Giro di Padania, svoltasi ieri su un percorso prevalentemente pianeggiante di Km 185,450 da Loano, in pro- Non sono certo leghista ma neppure un lettore con gli anelli al naso di quelli che, probabilmente, il Messaggero pensa essere disponibili a farsi propinare di tutto. Nello articolo di oggi su "caos e tafferugli al Giro della Padania" di Mario Ajello si è potuto leggere uno scarno resoconto dei fatti accaduti ed un robusto e pure, a mio modesto parere, volgare sfottò sulla corsa, sulla Lega che l’ha organizzata e, so- vincia di Savona, a Vigevano nel Pavese, si è risolta allo sprint. Non solo, ma a sfrecciare per primo sul lungo rettifilo di Corso Torino, gremito di folla, è stato il 22enne veronese Elia Viviani, compagno di squadra del campione varesino Ivan Basso alla Liquigas che, battendo con sicurezza il trevigiano Sacha Modolo, si è preso un’immediata rivincita nei confronti del 24enne trevigiano che, sempre in volata, lo aveva superato martedì al termine della frazione inaugu- IL MESSAGGERO DI ZIZZANIA prattutto , sul "Trota" colpevole dei mali d'Italia . Sono siciliano, antiunitario per maturazione, certamente non sostenitore della Lega (cui però riconosco diritto e capacità di consenso) e pure lettore ventennale de Il Messaggero. Il giornalista , così conformista specie sul "Trota" , e così impegnato a seguire un giro "inesistente" credo avrebbe Dal 25 aprile 1946 si svolge a Roma il Gran Premio Liberazione, voluto per celebrare la fine della Guerra Mondiale e da allora divenuto fiore all’occhiello di quello che è stato - indipendentemente dal pensiero - un grande giornale, vale a dire L’Unità. Che nel dopoguerra e fino agli anni Novanta ha creduto e promosso il ciclismo ................... giovanile, con i soldi del Partito In ogni angolo Comunista Itadel continente liano. si tengono Gran Premio Liberazione a Romanifestazioni ma - ancora oggi ciclistiche trasmesso puncon i nomi delle tualmente in diretta da RaiTre - e regioni in cui poi nel 1976 la si svolgono nascita del Giro ................... delle Regioni: a fatto meglio ad informare i lettori su come sia possibile a quattro gatti rifondaroli (ma potevano essere pure migliaia, non cambierebbe il principio) disturbare fin quasi ad impedire il regolare svolgimento di una manifestazione debitamente autorizzata. A maggior ragione se sportiva. Anche se "Padana". Ma è da un bel pezzo che Il Messaggero rale. Al terzo posto, invece, si è piazzato Danilo Napoletano, davanti a Daniel Oss, compagno di squadra del vincitore, ed allo sloveno Luka Mezgec. Il veronese Viviani, che alterna con successo l’attività ha preso a litigare con la Lega . Credo per partito preso e senza accettare alcuna critica. Infatti, con la presente, non mi rivolgerò più al quotidiano che leggo per esprimere la mia opinione. Tanto le cestina democraticamente subito. Mi rivolgerò alle stesse vittime dello "abuso" per invitarle a rispondere per le rime. Il "Giro della Padania" e le violenze rosse associate agli sfottò del Messaggero, mi danno questa prima opportunità. Vincenzo Mannello su strada con quella su pista (lo scorso luglio, in Portogallo, ha vinto i titoli europei della corsa a punti e dell’ omnium), oltre a conseguire il settimo successo stagionale, ha conquistato anche la maglia verde di leader, quella bianca di miglior giovane e la maglia ciclamino della classifica a punti. Nell’avvincente volata finale a ranghi compatti, agli ultimi 150 metri si è verificata una caduta, che ha coinvolto quattro corridori ma, fortunatamente, senza gravi conseguenze. Anche la seconda frazione, come quella inaugurale, nonostante la conclusione in volata, è stata caratterizzata da una fuga a lunga gittata, promossa a Varigotti, dopo soli tredici chilometri dalla partenza, da una combattivo terzetto, composta dal kazako Andrey Zeits, dall’austriaco Dominick Brande e dal polacco Kamil Gradek, raggiunti, successivamente, dal tedesco Philipp Mamos. Il quartetto in fuga, dopo 50 Km di corsa, però, è stato fermato dalla giuria, in seguito a un breve cambiamento di percorso per evitare la contestazione del solito gruppetto di facinorosi politicizzati dell’ estrema sinistra. Poi, dopo la neutralizzazione la corsa è ripresa e i tre fuggitivi sono ripartiti con 3’ minuti sul gruppo, ovvero il vantaggio che il terzetto aveva accumulato prima della neutralizzazione, ma il gruppo, trascinato, dapprima dai corridori della Farnese Neri e della Colnago CSF Inox, e nel finale da quelli della Liquigas, impegnati a pilotare con successo lo sprint vincente del ventiduenne veronese Elia Viviani, ha raggiunto i quattro fuggitivi a tre chilometri dall’arrivo. Nonostante gli infruttuosi tentativi di contestazione e sabotaggio, però, la prima edizione del Giro di Padania, prosegue con immenso successo e, soprattutto, nella massima sicurezza dei corridori partecipanti, grazie al prezioso ed efficiente lavoro svolto dagli appassionati componenti della gloriosa società ciclistica varesina Alfredo Binda, guidati dal dinamico 55enne imprenditore varesino Renzo Oldani, a cui l’ideatore e promotore del Giro di Padania, il senatore della Lega, Michelino Davico, ha affidato la gestione dell’organizzazione tecnico-sportiva della corsa. E a tale proposito, Oldani ha precisato: «Dopo la notevole esperienza accumulata nell’organizzazione della Tre Valli Varesine e nei mondiali di ciclismo, svoltisi nel 2008 a Varese, io e i miei amici della società ciclistica Binda abbiamo aderito con piacere e entusiasmo all’invito del senatore, ma, so- La kermesse non è un’eccezione: molte le corse regionali in Italia e all’estero Pure in Europa si gareggia “divisi” crearlo il GS l'Unità di Lucio Tonelli ed Eugenio Bomboni, la SC Rinascita di Ravenna di Medardo Bortolotti e Jader Bassi e il Pedale Ravennate di Celso Minardi e Vittorio Casadio. Una corsa a tappe per nazionali formate da dilettanti in programma dal 26 aprile al 1° maggio, sulla scia della Liberazione per terminare in una data nient’affatto casuale. Regioni toccate, ovviamente, quelle che erano feudo rosso, vale a dire Emilia Romagna. Toscana e Umbria su tutte. È andata avanti fino a pochi anni or sono, quando ovviamente L’Unità e di conseguenza il partito di riferimento hanno stretto i cordoni della borsa: risultato, oggi il Giro delle Regioni non si disputa più e il “Liberazioni” continua la sua storia anche se di smalto ne ha perso parecchio. Bene, in 66 anni nessuno ha mai contestato il “Liberazioni”, nessuno è mai andato a protestare contro le bandiere rosse del Pci, nessuno ha mai detto nulla. E non è che a Roma siano sempre stati tutti comunisti... Per capire ancora meglio quanto incredibile sia quel che sta accadendo al Giro di Padania, basta guardare quel che succede da sempre sulle strade d’Europa. In Spagna il Giro dei Paesi Baschi è la corsa più importante dopo la Vuelta e le bandiere bianco-rosso-verdi sono sempre pronte a sventolare anche sulle strade del Tour quando si passa sui Pirenei. Ma non è che in Catalogna - altra regione dal forte animo separatista, con una sua lingua e una propria bandiera e addirittura una sua nazionale in alcuni sport (hockey a rotelle in primis) - si faccia diversamente: la Semana Catalana è un’altra grande corsa, fa parte della Serie A del ciclismo, sulle sue strade si parla catalano (e non castigliano), la disputano i migliori corridori del mondo e tutti contenti di farlo. In Europa c’è una nazione, per fare un altro esempio, letteralmente spaccata in due: il Belgio. Che ha il suo bel Giro delle Fiandre - una delle corse più belle del mondo - sui cui muri campeggiano le bandiere gialle con il nero leone, additate da tutti i prattutto, ciclofilo, Michelino Davico. E, così, siamo venuti in 55 al Giro di Padania per garantire che le tappe si svolgano regolarmente e, soprattutto, con la massima sicurezza sia per i corridori, che per tutta la carovana al seguito. E proprio ieri sera – ha confidato il varesino Oldani – ho provato un’immensa soddisfazione, quando i commissari di gara si sono complimentati per l’ efficienza palesata nel corso delle prime due frazioni del Giro di Padania. Segno evidente che il nostro operato non è passato inosservato e che tutto procede nel migliore dei modi, come avevamo programmato con il senatore Davico». Oggi il Giro di Padania commentatori come elemento folkloristico e caratterizzante. E i tifosi valloni si guardano la loro corsa, in attesa di applaudire i campioni sulle cotes della Liegi o della Freccia Vallone. Se c’è una regione dal forte carattere secessionista in Francia è la Bretagna, dove i cartelli alle porte di ogni paese portano la toponomia in francese e in bretone e anche le indicazioni stradali sono scritte in due lingue: ebbene, questa è la regione più ciclistica della Francia, ma tutti ci vanno a correre sin da giovani, fregandosene bellamente del nome della corsa. Di esempi ce ne sarebbero molti altri, ma voglio concludere con una chicca che smentisce una delle accuse che vengono poste al Giro di Padania, vale a «Gareggiai il GP della Liberazione e nessuno disse niente» Moser: corsa più che legittima «Ma cosa vogliono questi comunisti con poi vinse commettendo una scorrettezza tutte quelle bandiere rosse? È una vita che per la quale avrebbe dovuto essere squaorganizzano corse ciclistiche come il Giro lificato. Invece siccome era dell'Urss, col delle Regioni o il Gran premio della Li- cavolo che i “compagni” lo fecero». A Moser un giornalista chiede: «Non berazione, dove favorivano i russi, e nessarebbe stato opportuno suno ha mai detto niente. chiamare in altro modo Perché anche gli altri non questa corsa a tappe?». Ridovrebbero farlo?». Francesposta di Moser: «Ripeto: sco Moser, ex campione del quelli che protestano cosa mondo, è polemico con vogliono? La Padania esiste, quanti protestano contro il è inutile far finta di niente, Giro di Padania. «Se non quindi è giusto che la corsa avessero fatto tutto questo si chiami così. Certe realtà casino - dice - nessuno si ci sono, come per esempio sarebbe accorto che c'era il anche l'Euregio, territorio giro della Padania, invece che comprende il Sudtirolo adesso lo sanno anche i sas- Francesco Moser e il Trentino e del quale noi si. Mi hanno criticato perché ho partecipato alla presentazione di que- vogliamo organizzare il giro ciclistico. Nessta corsa, ma quando ho corso il Gp della suno si è scandalizzato per il Gp della Liberazione nessuno ha detto niente. E mi Liberazione dell'Unità e dei comunisti, perricordo - aggiunge Moser - un anno proprio ché farlo ora per il giro della Padania? Non in quella corsa ero in fuga, verso Cerveteri, c'è niente di male nel fatto che esista anche con Tullio Rossi (che poi divenne suo questa corsa, e chi fa casino e provoca gregario, ndr) e con due russi, uno dei quali scontri le fa solo pubblicità». prosegue con la terza tappa di 198 Km da Lonate Pozzolo (Varese) a Salsomaggiore Terme (Parma). La partenza è fissata per le ore 11.50 da via Matteotti, incrocio via dire di rappresentare un territorio che non esiste. Beh, forse è meno famoso, ma nel calendario dei professionisti c’è da qualche anno ormai il Giro della Regio Insubria. Che - lo ricordiamo - è un territorio che sulla carta geografica non esiste ma che comprende, grosso modo, le province di Varese, Novara e Como ed il Canton Ticino. Tutti territori nei quali la Lega (compresa quella svizzera) - lo dicono i numeri - è il primo partito e soprattutto ha lavorato e lavora per la difesa dell’identità territoriale. Ma nessuno, di fronte a questa corsa, ha mai protestato: probabilmente, a pensar male si fa peccato ma..., perchè Ferrero e compagni nemmeno sanno cosa sia l’Insubria. Paolo Broggi Manzoni, a Lonate Pozzolo; mentre l’arrivo è previsto verso le ore 16.30 a Salsomaggiore. Anche questa frazione è pianeggiante, e, pertanto, è facile ipotizzare, come per le due precedenti tappe, una volata a ranghi compatti con i veneti Viviani e Modolo, in veste di principali candidati al successo. 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Via Monte Penice P.za Della Pieve P.zza 4 Novembre (al rondò) Piazza Italia Via Padana Superiore presso Auchan Vimodrone Via Togliatti (di fronte al cimitero) c/o STAR Piazza Grandi SP 177 (incrocio via Bergamo) SP 177 (altezza cimitero) Piazza italia Via Piave Piazza C. Battisti (Municipio) Piazzale Banfi Via Dante Alighieri (chiesa) Piazza Aldo Moro (Municipio) Via Ragazzi del ’99 (Monzello) Piazza Marconi Piazzale Loreto (Upim) Piazzale Maciachini angolo Valtellina Via Mario Pagano (MM-parcheggio) Piazzale XXIV Maggio 2 (Sede Lega) Ang. Via Togni Piazza Cavour Davanti alle rotonde Ponte dell’Impero ang. Via Montebello Piazzale stazione Davanti allo stadio comunale Cinema Arlecchino Via Cavour di fronte al Comune Parco Pissina Piazzale Parcheggio Via Girola Via IV Novembre Via per Busto A. Piazza della Chiesa Piazzale della Posta Piazzale Kennedy Piazza liberazione Piazzale Autostazione Municipio Municipio Fermata Pullman - Via Nazionale Piazza Mercato Loc.badetto Piazza Martiri della Libertà Bivio Superstrada Bivio per Losine Tolotti 4.22 5.15 4.55 5.30 4.18 4.03 Nadro - Bivio per Ono S.P. Bar Colombine Piazzale Municipio Stazione treni Fermata Pullman/Parcheggio Ristorante Bizzarro Bar Fuori Porta VA Ghirla Referente telefono Felice Simona Lega Nord Como Maria Pia Mauro (MGP) Simona Mauro (MGP) Simona Franco Giuseppe Mauro (MGP) Mauro (MGP) Alberico Viganò Giacomo Fauser Giacomo Fauser Giacomo Fauser Giacomo Fauser Giacomo Fauser Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Segr. Prov. Martesana Daniele Emanuele Maria Grazia Maria Grazia Emanuele Maria Grazia Emanuele Maria Grazia Daniele Emanuele Mario Daniele Segr. Lega Nord Segr. Lega Nord Segr. Lega Nord Segr. Lega Nord Vercesi Giuseppe Vercesi Giuseppe Robecchi Barbara Giorgi Emanuele Vercesi Giuseppe Robecchi Barbara Vercesi Giuseppe Roberto Peruzzotti Guido Roberto Peruzzotti Guido Lucio Lucio Lucio Sede Lega Nord Pietro Pezzutti Pietro Pezzutti Marco Isonni Pietro Pezzutti Marco Isonni Marco Isonni Marco Isonni Marco Isonni Pietro Pezzutti Marco Isonni Marco Isonni Marco Isonni Marco Isonni Pietro Pezzutti Pietro Pezzutti Pietro Pezzutti Marco Isonni Marco Isonni 348/4459391 393/6131279 031/269331 340/9087255 340/3977351 393/6131279 340/3977351 393/6131279 340/6285826 349/8195509 340/3977351 340/3977351 338/3291623 338/5891397 338/5891397 338/5891397 338/5891397 338/5891397 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 02 66211218 349/6166901 338/1684489 333/7802328 333/7802328 338/1684489 333/7802328 338/1684489 333/7802328 349/6166901 338/1684489 347/1362577 349/6166901 02-66211279 02-66211279 02-66211279 02-66211279 335/6554413 335/6554413 3477892234 338/8759600 335/6554413 3477892234 335/6554413 348/4659766 348-7803111 348/4659766 348-7803111 347-6438567 347-6438567 347-6438567 0332/231251 3333157834 3333157834 3493516149 3333157834 3493516149 3493516149 3493516149 3493516149 3333157834 3493516149 3493516149 3493516149 3493516149 3333157834 3333157834 3333157834 3493516149 3493516149 LOMBARDIA GITA DI 3 GIORNI PARTENZA SABATO 17/09 5.00 Distributore Tamoil Kent Besozzo 4.45 Piazza XXV Aprile BZ Bolzano 06:45 Piazza Verdi 43 Sede Lega Nord Località orario Indirizzo Referente telefono BZ BZ BZ BZ BZ BZ Bolzano Merano Bolzano Laives Egna Ora Salorno 06:50 06:30 06:50 06:45 06:00 06:15 A22 – casello Bolzano SUD Piazza teatro A22 – casello Bolzano SUD Municipio Casello A22 Egna-Ora-Termeno Via nazionale – semaforo Marco Comarella Sergio Armanini Sergio Armanini Marco Franceschini Erwin Girardi Mario Tondini 3471515098 3356047335 3356047335 3479075162 3331906012 3351599762 PR BO PC PC FE RE MO MO MO MO MO PR PR PR Traversetolo Bologna Piacenza Piacenza Ferrara Reggio Emilia Fiumalbo Modena Sassuolo Modena Mirandola Ponte Taro Medesano Noceto 5.40 7.15 6.30 6.30 8.30 6.30 4.30 6.00 6.30 7.00 7.30 7.00 6.00 6.15 Via per Parma Piazza delle Medaglie d’Oro c/o Stazione Ferroviaria Via Trieste 32 Via Trieste 32 Piazzale della Castellina c/o Stazione Ferroviaria Via dell’Aeronautica 12 Piazza della Farmacia Via G. Galilei 24 c/o motorizzazione Piazza Risorgimento c/o campo sportivo Via G. Galilei 24 c/o motorizzazione Piazza Marconi Piazza Alpini d’Italia Piazza Marconi Piazza del Comune Lorenzo Nicla Paolo Claudio Aldo Gabriele Stefania Stefania Daniele Daniele Daniele Roberta Giovanni Giovanni 340-2262761 338-9489373 335-6010118 335-6885033 335-6895818 335-6038724 333-7145942 333-7145942 338-9795783 338-9795783 338-9795783 340-9051033 340-0916177 340-0916177 AL 16.00 Piazza Caduti di Nassirya Segreteria Prov. AT AT AT AT NO NO V.C.O. V.C.O. Alessandria (partenza il 17/09/11) Castel Nuovo Don Bosco Villanova Villafranca Asti Est Novara Trecate Domodossola Gravellona Toce 3.30 3,45 3.50 4.10 5 6 5,00 5,30 P.zza Dante Piazza Mercato Sotto Ala Regione Crocetta 74 Parcheggio Casello Autostrada Viale Dante 19 Via Mazzini angolo Via Verdi Piazza Stazione FS Rotonda Ipercoop Segreteria Prov. Segreteria Prov. Segreteria Prov. Segreteria Prov. Segreteria Prov. Fincato Adriana Campanini Campanini 0131441036 3496391157 0141/595126 0141/595126 0141/595126 0141/595126 0321/629709 338/4897793 349-8774255 349-8774255 GE GE GE SP SP Genova Genova Ronco Scrivia La Spezia S. Stefano Magra 5.30 5.45 6.15 05.30 05.45 Via Pacoret de Saint Bon Piazza della Vittoria (lato Caravelle) Autogrill Ronco Scrivia - A 7 V.le Federici (zona Palasport) Area Decathlon Alessio Piana Alessio Piana Alessio Piana Giovanni Moretti Giovanni Moretti 3478840058 3478840058 3478840058 3357285059 3357285059 PT FI FI Pistoia Sesto Fiorentino (Fi) Calenzano (Fi) 5.00 5.25 5.35 Raccordo di Pistoia (fronte distributore Api) Via Volturno 10/12 Area servizio Firenze nord Bonelli Fabrizio Baratti Demis Baratti Demis 347-7000110 349-6685842 349-6685842 VI VI VI San Vito di Leguzzano 6.45 Chiampo 6.45 Montecchio Maggiore 7.15 Piazza Centrale Piazza Stazione loc. Alte c/o Bowling Battistin A. Meneghello S. Meggiolaro M. 347-5484169 339-6686848 340-2884813 AP FM MC MC AN AN PU PU San Benedetto del T. Porto San Giorgio Civitanova Marche Porto Recanati Ancona Senigallia Fano Pesaro 2.30 3.00 3.15 3.30 4.15 4.30 4.45 5.00 Casello Autostradale Casello Autostradale Casello Autostradale Casello Autostradale Casello Autostradale Ancona Nord Casello Autostradale Casello Autostradale Casello Autostradale Michela Pergolini Milco Mariani Michela Pergolini Milco Mariani Michela Pergolini Milco Mariani Michela Pergolini Milco Mariani 334 3367431 334 6017939 334 3367431 334 6017939 334 3367431 334 6017939 334 3367431 334 6017939 PG PG Ponte San Giovanni Città di Castello 03.00.00 04.00.00 Parcheggio Park Hotel via.A Volta Parcheggio stadio comunale Viale Europa Giovagnoli Alessandro Giovagnoli Alessandro 3341739709 3341739709 Segr. Lega Nord Bruno 02-66211279 338-6836804 Radames Razza Giulio Candusso Alberto Budai Alberto Budai Alberto Budai Giuseppe Paone Giuseppe Paone Leonardo Barberio Leonardo Barberio Enzo Dal Bianco Enzo Dal Bianco Enzo Dal Bianco Ivan Pascolo Peressini Rosolino Peressini Rosolino 349 5338028 335 7847626 320 7233511 320 7233511 320 7233511 329 8968530 329 8968530 333 1871779 333 1871779 348 2244216 348 2244216 348 2244216 340 0609944 333 2913944 333 2913944 Sede Provinciale Arnaldo Pitton Sede Provinciale Giulio Centenaro Giulio Centenaro 0425-29249 334-1647710 0422-300221 335-7087214 335-7087214 EMILIA PIEMONTE LIGURIA TOSCANA VENETO MARCHE UMBRIA TRENI LOMBARDIA MI Milano 6.55 Stazione Centrale TS GO UD UD UD GO GO UD UD PN PN PN UD UD UD Trieste Monfalcone Cervignano Del Friuli San Giorgio Di Nogaro Latisana Gorizia Centrale Cormons Udine Codroipo Casarsa Pordenone Sacile Carnia Venzone Gemona Del Friuli 8.18 8.41 8.53 9.02 9.15 7.40 7.49 8.07 8.23 8.32 8.44 8.54 8.00 8.07 8.15 stazione centrale stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni stazione treni (autocorsa e cambio su treno a udine) stazione treni (autocorsa e cambio su treno a udine) stazione treni (autocorsa e cambio su treno a udine) RO TV TV PD PD Chioggia Cavallino Treporti Cavallino Treporti Venezia Venezia 7.45 9.00 9.00 9.30 10.30 “Fronte parcheggio ““Union“““ loc. Punta Sabbioni - Molo 7 loc. Punta Sabbioni - Molo 7 c/o Terminal Fusina Arrivo a Riva degli Schiavoni FRIULI VENEZIA GIULIA 338/4131923 GITA DI 2 GIORNI PARTENZA SABATO 17/9 VA PROV Donatella 339-3612084 Claudio Degasperi 3488151717 ALTO ADIGE MOTONAVI 17 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 A P P U N TA M E N T I QUI LEGA On. Angelo ALESSANDRI (Presidente Federale Lega Nord) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a PORRETTA TERME (BO) presso Area Feste - parcheggio della Berzantina ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a PORRETTA TERME (BO) presso Area Feste - parcheggio della Berzantina ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a PORRETTA TERME (BO) presso Area Feste - parcheggio della Berzantina Sen. Roberto CALDEROLI (Coordinatore Segr. Naz. e Ministro per la Semplificazione Normativa) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre Roberto COTA (Segretario Nazionale Lega Nord Piemont) ■ 08 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 10 settembre (sabato): ore 20,30 Festa Lega Nord ad ALESSANDRIA presso Circolo "La Familiare" in viale Massobrio 24 ■ ore 22,00 Festa Lega Nord a NOVARA c/o viale IV Novembre ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA c/o viale IV Novembre On. Pietro FONTANINI (Segretario Nazionale Lega Nord Friuli-V.G.) ■ 10 settembre (sabato): ore 11,00 Inaugurazione nuova Se- de Lega Nord a PORCIA (PN) in via Marconi 26 ■ ore 20,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino Francesco BRUZZONE (Segretario Nazionale Lega Nord Liguria) ■ 08 settembre (giovedì): ore 20,30 Trasmissione TV su PRIMOCANALE ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole On. Maurizio FUGATTI (Segretario Nazionale Lega Nord Trentino) ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,00 Festa Lega Nord a ROVERETO (TN) presso Parco Ferrari - via Benacense ■ 10 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Lega Nord a ROVERETO (TN) presso Parco Ferrari - via Benacense On. Claudio MORGANTI (Segretario Nazionale Lega Nord Toscana) ■ 09 settembre (venerdì): ore 07,30 Trasmissione TV su ITALIA SETTE Rassegna Stampa ■ ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary QUI LEGA TERRITORIO Francesco ACCIAI Federico MEANTI (Commissario Provinciale Arezzo) (Segretario Provinciale Massa Carrara e Lunigiana) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary Andrea ASCIUTI (Segretario Provinciale Firenze) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary Roberto AZZI (Commissario Provinciale Grosseto) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary Vincenzo CAPOVANI (Segretario Provinciale Lucca) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) d/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary On. Massimiliano FEDRIGA (Segretario Provinciale Trieste) ■ 08 settembre (giovedì): ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino ■ 10 settembre (sabato): ore 11,00 Inaugurazione nuova Sede Lega Nord a PORCIA (PN) in via Marconi 26 ■ ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino ■ 11 settembre (domenica): ore 21,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino Mauro FRANZINELLI QUI LEGA ISTITUZIONI Davide BONI (Presidente Consiglio Regionale Lombardia) ■ 12 settembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA Maurizio FRANZ (Presidente Consiglio Regionale Friuli-Venezia Giulia) ■ 08 settembre (giovedì): ore 11,30 Intervento al convegno per l'infanzia a UDINE c/o Auditorium della Regione in via Sabbadini 31 Massimo ZANELLO (Sottosegretario al Cinema Regione Lombardia) ■ 08 settembre (giovedì): ore 13,00 Trasmissione TV su TELENOVA ■ 10 settembre (sabato): ore 20,00 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) presso Area Feste in via Moro ■ 13 settembre (martedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA (Segretario Provinciale Novara) Francesco BELSITO (Sottosegr per la Semplificazione Normativa e Commissario Prov Tigullio) ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,00 Manifestazione contro la costruzione di una moschea al Lagaccio a GENOVA presso Giardini Don Acciai DAL 01/09/2011 AL 11/09/2011 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) presso Area Feste in via Moro DAL 23/09/2011 AL 25/09/2011 DAL 02/09/2011 AL 11/09/2011 Festa Lega Nord a BRESCELLO (RE) presso Area ex Bocciodromo - Centro Sportivo "E. Biraghi" Friuli-V.G. Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole Paolo RIPAMONTI (Segretario Provinciale Savona) ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole Roberto SALA (Commissario Provinciale Pisa) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a PADOVA c/o Parco Fistomba Riccardo MOLINARI Manuel VESCOVI (Segretario Provinciale Pistoia) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary Angelo CIOCCA (Consigliere Regionale Lombardia) Stefano GALLI ■ 09 settembre (venerdì): ore 20,00 Festa Lega Nord ad ALESSANDRIA presso Circolo "La Familiare" in viale Massobrio 24 ■ 10 settembre (sabato): ore 20,00 Festa Lega Nord ad ALESSANDRIA presso Circolo "La Familiare" in viale Massobrio 24 (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 09 settembre (venerdì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA "Buongiorno Lombardia" ■ 13 settembre (martedì): ore 13,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA "Orario continuato" Roberto PEDRETTI ■ 10 settembre (sabato): ore 10,00 Incontro Pubblico "Amministrare da Leghista" a CAMBIAGO (Martesana) in via ai Campi 3 ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,00 Festa Lega Nord a ROVERETO (TN) c/o Parco Ferrari - via Benacense ■ 10 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Lega Nord a ROVERETO (TN) c/o Parco Ferrari - via Benacense On. Fulvio FOLLEGOT ■ 10 settembre (sabato): ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino On. Lorenzo FONTANA (Eurodeputato) (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 08 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a ALBANO SANT'ALESSANDRO (BG) presso via Don Canini Edoardo RIXI ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a PADOVA presso Parco Fistomba On. Paolo GRIMOLDI ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) c/o Area Feste in via Moro ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole ■ 11 settembre (domenica): ore 16,00 Dibattito pubblico "Confronto con i consiglieri regionali provenienti dalle regioni rosse" a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Massimiliano ROMEO ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary On. Marco MAGGIONI ■ 10 settembre (sabato): ore 18,00 Inaugurazione nuova Sede Lega Nord a GAMBOLO' (PV) in via Cairoli 11 (Consigliere Regionale Lombardia) Sen. Cesarino MONTI ■ 08 settembre (giovedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA ■ ore 19,30 Incontro con la cittadinanza a MONZA (MB) in via Stucchi 64 ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) c/o Area Feste in via Moro Federica SEGANTI On. Maria Piera PASTORE (Assessore Regionale Friuli-Venezia Giulia) ■ 08 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,30 Tavola Rotonda sul Turismo a Trieste: dibattito tra istituzioni e operatori economici" a TRIESTE in Sacchetta (Riva Grumula e via Ottaviano Augusto) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre Marina STACCIOLI ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre (Consigliere Regionale Toscana) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary Sen. Mario PITTONI ■ 09 settembre (venerdì): ore 19,00 Trasmissione TV su TELEFRIULI ■ 10 settembre (sabato): ore 11,00 Inaugurazione nuova Sede Lega Nord a PORCIA (PN) in via Marconi 26 ■ ore 19,30 Trasmissione TV su TELEPORDENONE ■ ore 20,30 Festa Lega Nord a TRIESTE c/o parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino (Consigliere Regionale Liguria) ■ 11 settembre (domenica): ore 20,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole On. Matteo SALVINI Claudio VIOLINO (Eurodeputato) Maurizio TORTEROLO (Capogruppo Regionale Lombardia) ■ 08 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) c/o Area Feste in via Moro ■ 08 settembre (giovedì): ore 20,30 Convegno "Presente e futuro del mais" a MORTEGLIANO (UD) presso Sede Cooperativa agricola "La Blave di Mortean" in via Flumignano 23/3 ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,00 Convegno "L'agroalimentare friulano allo specchio. Valorizzare l'eccellenza" a PORDENONE presso Fiera in viale Treviso - Pad.5, Arena ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord ad ALESSANDRIA presso Circolo "La Familiare" in viale Massobrio 24 ■ 08 settembre (giovedì): ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino Massimiliano ORSATTI (Assessore Regionale Friuli-Venezia Giulia) Antonio GAMBETTA VIANNA ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre Sen. Sergio DIVINA (Consigliere Regionale Piemonte) (Capogruppo Regionale Liguria) (Capogruppo Regionale Toscana) ■ 08 settembre (giovedì): ore 21,00 Incontro Pubblico a MILANO in via Jacopino da Tradate 9 Festa Lega Nord a PORRETTA TERME (BO) presso Area Feste - parcheggio della Berzantina DAL 10/09/2011 AL 10/09/2011 ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary On. Davide CAVALLOTTO On. Claudio D'AMICO (Assessore Regionale Veneto) ■ 08 settembre (giovedì): ore 20,30 Convegno "Agricoltura e territorio: risorse per lo sviluppo" a GOTTOLENGO (BS) presso Sala Consiliare in piazza XX Settembre ■ 10 settembre (sabato): ore 17,00 Convegno "L'imprenditoria giovanile: sviluppi e opportunità" a SANT'ALESSIO CON VIALONE (PV) presso Cascina Vialone ■ 11 settembre (domenica): ore 09,30 Incontro con la cittadinanza a SPIRANO (BG) presso Parco San Rocco DAL 09/09/2011 AL 11/09/2011 Liguria Franco MANZATO (Segretario Provinciale Livorno e Arcipelago Toscano) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary Lombardia Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino Manfredi POTENTI (Segretario Provinciale Udine) (Assessore Regionale Lombardia) Emilia DAL 08/09/2011 AL 11/09/2011 ■ 08 settembre (giovedì): ore 18,30 Festa Lega Nord a TRIESTE presso parcheggio ex piscina Bianchi, piazzale Straulino Matteo PIASENTE (Segretario Provinciale Siena) (Segretario Provinciale Milano) ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CARTIGLIANO (VI) presso Villa Morosini ■ 10 settembre (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a CENGIO (SV) presso Loc. Isole Giulio Achille DE CAPITANI Igor IEZZI ■ 09 settembre (venerdì): ore 19,00 Festa Lega Nord a CARTIGLIANO (VI) presso Villa Morosini On. Guido BONINO Francesco GIUSTI ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) c/o Loc. La Scala Vico Wallary (Eurodeputato) ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 08 settembre (giovedì): ore 12,00 Trasmissione TV su 7 GOLD "Aria Pulita" ■ 09 settembre (venerdì): ore 13,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA ■ ore 21,00 Festa Lega Nord a PIEVE PORTO MORONE (PV) presso via dei Caduti 7 - Cortile comunale ■ 10 settembre (sabato): ore 18,00 Inaugurazione nuova Sede Lega Nord a GAMBOLO' (PV) in via Cairoli 11 (Commissario Provinciale Prato) Gian Luca LAZZERI On. Mara BIZZOTTO (Consigliere Regionale Toscana) ■ 08 settembre (giovedì): ore 18,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 09 settembre (venerdì): ore 18,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 10 settembre (sabato): ore 10,30/15,00 Incontro Pubblico a NOVARA presso Festa LN in viale IV Novembre ■ ore 20,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre ■ 11 settembre (domenica): ore 10,30/15,00 Incontro Pubblico a NOVARA presso Festa LN in viale IV Novembre ■ ore 20,00 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre Matteo GRAZZINI QUI LEGA GOVERNO ■ 09 settembre (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 10 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary ■ 11 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary QUI LEGA IN FESTA ■ 08 settembre (giovedì): ore 11,00 Trasmissione TV su RAI TRE "Cominciamo bene" ■ 09 settembre (venerdì): ore 20,30 Festa Lega Nord a MARCALLO CON CASONE (Ticino) presso Parco Ghiotti ■ 10 settembre (sabato): ore 18,00 Inaugurazione nuova Sede Lega Nord a GAMBOLO' (PV) in via Cairoli 11 ■ ore 21,00 Festa Lega Nord a ALBANO SANT'ALESSANDRO (BG) presso via Don Canini Trentino DAL 09/09/2011 AL 11/09/2011 DAL 22/09/2011 AL 25/09/2011 DAL 09/09/2011 AL 10/09/2011 Festa Lega Nord a ROVERETO (TN) presso Parco Ferrari - via Benacense Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) presso Area feste Pellicano Festa Lega Nord a CASTELLANZA (VA) presso Area Capannina - via Bettinelli Festa Lega Nord ad ALESSANDRIA presso Circolo "La Familiare" in viale Massobrio 24 Veneto DAL 07/09/2011 AL 11/09/2011 DAL 23/09/2011 AL 24/09/2011 Festa Lega Nord a CASALPUSTERLENGO (LO) presso Palazzo Lampugnani - via Marsala Romagna DAL 07/09/2011 AL 11/09/2011 Festa Lega Nord a ALBANO SANT'ALESSANDRO (BG) presso via Don Canini DAL 09/09/2011 AL 09/09/2011 Festa Lega Nord a MARCALLO CON CASONE (Ticino) presso Parco Ghiotti DAL 09/09/2011 AL 10/09/2011 Festa Lega Nord a PIEVE PORTO MORONE (PV) presso via dei Caduti 7 - Cortile comunale DAL 08/09/2011 AL 12/09/2011 Festa Lega Nord a FORLI' (FC) c/o p.zale Foro Borio Festa Lega Nord a TREVISO presso Prato della Fiera DAL 09/09/2011 AL 10/09/2011 Piemonte Toscana DAL 08/09/2011 AL 11/09/2011 DAL 09/09/2011 AL 11/09/2011 DAL 09/09/2011 AL 10/09/2011 Festa Lega Nord a NOVARA presso viale IV Novembre Festa Lega Nord a SAN MINIATO (PI) presso Loc. La Scala Vico Wallary Festa Lega Nord a CARTIGLIANO (VI) presso Villa Morosini Festa Lega Nord a PADOVA c/o Parco Fistomba 18 laPADANIA Non diventeremo degli “spioni” ROBERTO PEPE Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno (ricordiamo: eletto in qualità di esponente del Centro-Destra) è “senz’altro favorevole” alla pubblicizzazione dei redditi e, non contento e fiero di tale trovata demagogica-populista, sprona il Governo a “trovare strumenti più incisivi”, proponendo addirittura “premi a chi denuncia irregolarità fiscali”. Questo è il sunto del “suo” pensiero riportato nei maggiori quotidiani, guadagnandosi in questo modo il via libera da Fassino, De Magistris, Pisapia e, forse di Vincenzi e Renzi. Probabilmente, Alemanno arriverà a richiedere la gogna in piazza con scudisciate al palo della vendetta! Questo modo di concepire la gestione della cosa pubblica è praticamente, una “contaminatio” aberrante dove i commissari di palazzotenevano l’ordine pubblico con la delazione e l’incitamento del cittadino a diventare uno spione per il regime. Caro Alemanno, la liberalità e la democrazia esiste dove il cittadino fa il cittadino (pagando le tasse che deve pagare) ma lo Stato fa lo Stato indagando su chi non paga le tasse. Se lo Stato, per svolgere i propri compiti di gestione di tutti i cittadini, si avvale di tutti gli stessi cittadini, ridotti tutti a spioni di Stato, chi governa non farà altro che il parassita e non servirà più! E’ questa l’anarchia che non può che sfociare in dittatura (da parte di pochissimi) che si arrogheranno il principio di salvatori della Patria! Una domanda: perché chi paga le tasse deve far sapere al vicino di casa che è un poveraccio o un benestante o ha il Suv? Per stanare chi non paga le tasse? Ma io voto un altro sindaco più efficiente e meno parolaio! E’ una promessa. A sinistra si sbianchetta GIULIANO CITTERIO A sinistra si sbianchetta... Domenica sono apparse su alcuni quotidiani le foto che dimostrano come l'Unità ha fatto sparire de facto Penati da PD: in una foto ha eliminato il simbolo del PD ripreso vicino a lui, e nell'altra ha addirittura eliminato Bersani che rideva e scherzava con il suo braccio destro. Come quel famoso dit- LA VOCE DEL NORD Direttore politico UMBERTO BOSSI Direttore responsabile LEONARDO BORIANI e-mail: [email protected] Redattori capo centrali ROBERTO BRUSADELLI, CRISTINA MALAGUTI, STEFANIA PIAZZO Responsabili di settore: CARLO PASSERA (Politica), PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto), e ROBERTO SCHENA (Attualità) Giovedì 8 settembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ I NOSTRI INDIRIZZI LA PAROLA AI LETTORI Lettere: quotidiano la Padania, via Bellerio 41 - 20161 Milano. ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected] tatore del Centro Africa che abolì la disoccupazione eliminando la parola "disoccupazione" dal vocabolario, così l'Unità ha tentato di trasformare il politico di punta del PD in Lombardia e non solo, in uno sconosciuto, un alieno capitato per sbaglio nel vecchio partito comunista riciclato. Certo che svegliarsi una mattina e ritrovarsi fra i peggiori è un brutto colpo per chi predica la sua superiorità morale... Foto scattata a Moena (Tn). Leggete cosa c’è scritto nella panchina e poi c'è il Sole delle Alpi che ovviamente in montagna è di norma trovarlo... Angela Segreteria Nazionale Lega Nord Liguria I subgoverni del sistema Italia FEDERICA Se tutti i piccoli, medi, grandi imprenditori passati e presenti parlassero risulterebbe evidente che il "sistema Sesto" è il "sistema Italia". Perché c’è tanta evasione fiscale? Perché è necessaria per sopravvivere . Le "tasse" le devono obbligatoriamente pagare tutti, solo che le "tasse" sono di diverso tipo e denominazione, per esempio si chiamano anche bustarelle, pizzi, tangenti . E’ come se ci fossero sul territorio dei sub-governi che, per far funzionare l’economia del Paese , pretendessero di riscuotere le "tasse". Chi sono i veri "parassiti"? Quelli che per lavorare sono costretti a "ungere le ruote" del potere politico , amministrativo e burocratico del Paese o le piccole medie e anche grandi imprese invischiate e immobilizzate da una pletora di obblighi burocratici che bloccano tutto? Ho persino sentito di persone perfettamente in regola coi requisiti necessari per ottenere una casa popolare che hanno dovuto allungare la bustarella al funzionario di turno per ottenere quello che avevano il diritto di avere, piccole imprese di pulizia che, per poter lavorare nei condomini, hanno dovuto cedere parte dei loro introiti agli amministratori di quegli stessi condomini (anche Tangentopoli iniziò con un Mario Chiesa che aveva preteso il pizzo da un’impresa di pulizie!), venditori ambulanti, anche in regola, che "allungano" mazzette ai vigili per non averli sempre ai calcagni , piccole e grandi ditte con la doppia contabilità necessaria non solo per non fallire ma anche per "allungare" ai finanzieri , e così via. Certo con questo "sistema Italia" c’è chi ha accumulato enormi somme in cassaforte o nei puff come Poggiolini (vi ricordate?) o nei conti correnti delle banche offshore dei paradisi fiscali. Somme che stanno lì a far muffa, suppongo, ma danno un senso di potere e sicurezza a chi le possiede. A chi magari non riesce nemmeno a spenderle ma che potrebbero servire in caso di necessità, ad esempio per pagare gli avvocati. Hanno anticipato lo sciopero LETTERA FIRMATA Per motivi di lavoro sono in contatto telematico con Roma (ministero dei trasporti) bene! Alle 14 si leggeva un messaggio che diceva all'incirca: Per motivi dettati dallo sciopero Generale di domani i contatti sono sospesi. Ma se lo sciopero è dei metalmeccanici , si svolge purtroppo a Milano (tanto per rompere le palle ai Milanesi) ed è per domani perché cominciare a fare i lazzaroni il giorno prima? Perché ai romani , che sono sempre degli scansafatiche anche se l'Italia va risanata a loro "NON GLIENE FREGA NIENTE". Ecco caro Sig. Berlusconi perché l'Italia va male, sino a che avremo dei simili lazzaroni non risaneremo nulla. Poveri Italiani del Nord che destino disgraziato ci è toccato a nascere più in alto. Quello di mantenere i parassiti dal Po in giù, ed è vero. Calciatori, andate a lavorare... SANDRO LONE L'Italia del calcio riesce a vincere contro i temibili avversari delle Fær Øer. Una nazionale composta da gente che nel corso EDITORIALE NORD Soc. Coop. Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326 e-mail: [email protected] CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Federico Bricolo Vicepresidente: Roberto Cota Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni COLLEGIO SINDACALE Presidente: Alberto Gusmeroli Sindaci effettivi: Marco Valente Felice Tavola DIRETTORE GENERALE Pier Luigi Arnera della settimana lavora e quando capita gioca anche a calcio facendo anche delle discrete figure. Si è trattato di una vittoria di misura contro una squadra di dilettanti rimediata da chi guadagna miliardi e si permette anche di piantare la grana, scioperando quando viene chiesto di pagare il contributo di solidarietà. Sarebbe forse il momento di prendere in mano il mondo della pelota e mandare a lavorare sul serio chi gioca nei vari campionati. Ci sono tante miniere abbandonate in Sicilia o in Sardegna, alcuni giorni di lavoro alla settimana, magari in compagnia di qualche onorevole, e la domenica sono belli pronti per fare figure meno magre sui campi verdi. Il cristianesimo in moschea Da pochi giorni è finito il Ramadan. Molte amministrazioni locali italiane, le stesse che quando si tratta di feste cattoliche se ne stanno rigorosamente zitte, hanno fatto gli auguri ai nipotini di Maometto. A Verona, il Vescovo Zenti, è addirittura entrato scalzo in moschea per decantare l’intrinseca spiritualità “digiunatoria” praticata da un miliardo di maomettani. E pensare che qualcuno dice che la Chiesa Cattolica ha la fissa del copyright della Verità. Il Ramadan, giova ricordarlo, è quella pratica che obbliga i praticanti musulmani ad astenersi dall’alba al tramonto dal mangiare, dal bere, dal fumare, e dal praticare attività sessuali. In molti paesi islamici, e questa la dice lunga sul concetto di libertà vigente nell’islam, chi trasgredisce è accusato di empietà LA VOCE DEL NORD reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983 QUOTIDIANO ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA” Stampa: Nuova SEBE S.p.A.. Via Brescia, 22 Cernusco sul Naviglio (Milano) Distribuzione: M-DIS S.p.A. - Via Cazzaniga, 1 Milano UFFICIO ABBONAMENTI: Tel. (02) 662461 COPIE ARRETRATE: € 2,50 compr. di spese postali Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 Comma 20 lettera B legge 662/96 Milano Associato Mazzola prendeva una miseria GIANNI TOFFALI Verona LA PADANIA massima e conseguentemente sanzionato penalmente. A parte che non è chiaro che c’azzecca il fumare o il non fumare con il “vademecum” del buon fedele, quello che l’opinione pubblica “infedele” ignora, è che appena il sole tramonta, “nonostante” il regime di Ramadan, i fedeli della mezza luna riprendono focosamente le “attività” dismesse. I golosi ripigliano a gozzovigliare, e chi se lo può permettere, a “consolare” le quattro mogli. Se qualche pratica analoga venisse contemplata anche dalla religione cattolica, i soliti laicisti (leggasi anche coloro che vedono di buon occhio tutte le religioni fuorché quella cattolica) l’accuserebbero di ipocrisia e “ridicolaggine”. Ma dal momento in cui è praticata dai discendenti del poligamo Maometto, tanto di cappello e auguri assicurati. ENZO BERNASCONI Varese A proposito di calciatori che straparlano su La Gazzetta è entrato a gamba tesa Buffon: «Usati per coprire i problemi del paese» e allora grazie alla Rosea visto che fanno le vittime scopriamo che nel 1946 un “certo” Valentino Mazzola guadagnava 5 (cinque) volte più dell’operaio, invece oggi il suo equivalente Zlatan Ibrahimovic 920 (novecento) volte alla faccia del Cipputi e del paese, mentre il buon Gigi? Fate voi il conto, il suo reddito annuo è di sei milioni d’Euro, quindi? Dopo aver visto la brillante nazionale "strapazzare" quei poveri isolani forse sarebbe bene pensare ai cavoli propri, anzi siete voi privilegiati che usate la politica per nascondere tutto il marciume che gira attorno al pallone. MARKETING COMUNICAZIONE & SVILUPPO: MARI ZATTRA Tel. 02.66246313 - Fax 02.66246326 e-mail: [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLIKOMPASS S.P.A. Direzione: Milano - Via Winckelmann 1 - 20146 tel. 02/24424.611, fax 02/24424.490 Padova - Via Mentana 6, 35141 tel. 049/8734711 - fax 049/8734717 Roma - Piazza Colonna 366, 00187 tel. 06/6954111 - fax 06/69548125 www.publikompass.it Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni 19 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ TELEVISIONE ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ A “Parla con me” le voci sono quattordici Telekabul darà ospitalità ancora a Serena Dandini. nella società Fandango un esercito di autori Non importa come andrà a finire dal punto di vista pratico: quello che conta è il messaggio che esce dalla vicenda tormentata e tormentosa del programma “Parla con me” di Serena Dandini (Rai Tre). Diciamo subito che probabilmente la società Fandango riuscirà a spuntarla e che comunque un accordo la Rai lo troverà con la stessa società permettendo alla Dandini nazionale di tornare a dilettare il popolo rosso con le sue gag notturne su Telekabul. Ma certo la prima gag che dovrebbe mandare in onda dovrebbe essere sulla società che le produce il programma. In questi giorni di scambi reciproci con la Rai è emerso che la Fandango ha oltre 14 autori: un vero e proprio plotone per un tipo di programma come quello in onda. E tutti ovviamente devono essere pagati per mandare avanti le battute di Serena. Ed è in parte su questo che si è acceso il contrasto con la televisione pubblica. Ora, il comune cittadino, si chiede perché, in tempi di restrizioni, economie, lacrime e sangue, si debba arrivare a pagare una società che ha al suo interno 14 autori quando comune si parla mediamente di non più di cinque autori per i programmi più consistenti. Forse in questi momenti in cui a tutti è richiesto un maggior senso di responsabilità sarebbe opportuno che chi la predica in televisione continuamente desse per primo un segnale concreto alle persone: alla gente che va alle poste a pagare il canone della televisione che pure è aumentato. Donna Serena non può andare davanti alle telecamere e sparare alzo zero contro la cosiddetta “casta” e poi con la mano sinistra comportarsi diversamente solo perché è legata ad una so- ITALIA 1 RAIDUE RAITRE 10,30 Rb: Tg2 - Medicina 33Achab - Tg2 Sì, viaggiare Tg2 Eat Parade - Tg2 E...state con costume 11,25 Tl: Il nostro amico Charly 12,10 Telefilm: La nostra amice Robbie 13,00 Att: Tg2 giorno 13,30 Rub.: Tg2 E...state con costume / Medicina 33 14,00 Tf: Ghost whisperer 14,50 Telefilm: Army wives Conflitti del cuore 15,35 Telefilm: Squadra speciale Colonia 16,20 Telefilm: The good wife 17,05 Telefilm: Life unexpected 17,45 Attualità: Tg2 flash l.i.s. 17,50 Att: Rai Tg Sport 18,15 Att: Tg2 18,45 Telefilm: Cold case 19,30 Telefilm: Senza traccia 20,25 Estrazioni del lotto 20,30 Attualità: Tg2 - 20,30 21,05 Film: La mia super exragazza. Fantastico (Usa, 2006). Con Uma Thurman, Luke Wilson 22,50 Attualità Tg2 23,05 Rb.: La storia siamo noi 0,05 Telefilm: Close to home 9,00 Film: Questa notte o mai. Comm. (Usa, 1957). Con Jean Simmons 10,30 Rub.: Cominciamo bene 11,10 Attualità: Tg3 minuti 12,00 Attualità: Tg3 - Rai Sport Notizie - Tg3 Festival del cinema a Venezia 13,00 Rub.: Condominio terra 13,10 Soap: La strada per la felicità 14,00 Attualità: Tg Regione / Tg3 - Meteo 3 - Tgr Piazza Affari 14,50 Rubrica: Figu 14,55 Attualità: Tg3 Lis 15,00 Telefilm: The lost world 15,45 Film: The actors. Comm. (Gb, 2003). Con Michael Caine, Dylan Moran 17,10 Documenti: Geomagazine 2011 19,00 Attualità: Tg3 - Tg3 Regione - Meteo regionale 20,00 Blob a Venezia 2011 20,15 Tf.: Sabrina vita da strega 20,35 Soap op.: Un posto al sole 21,05 Telefilm: Sulle tracce del crimine. Con Xavier Deluv, Virginie Caliari 23,05 Attualità: Tg Regione 23,10 Att.: Tg3 linea notte estate 6,40 8,20 10,25 11,25 12,25 13,00 13,40 14,10 15,00 15,30 17,10 18,05 18,30 19,00 19,25 21,10 22,00 0,35 1,30 2,20 Telefilm: Baywatch Cartoni animati Telenovela: Ninì Telefilm: Una mamma per amica Rubrica: Studio Aperto Rubrica: Studio Sport Cartoni: Detective Conan Cartoni: I Simpson Sit com: How I met your mother Telefilm: The O.C. Sit com: Hannah Montana Sit com: Love Bugs. Con M. Hunziker, F. De Luigi Attualità: Studio Aperto Rubrica: Studio Sport Telefilm: C.S.I. Miami. Con David Caruso Telefilm: C.S.I. - Scena del crimine. Con William Petersen “L’assassino modellista” (replica) Telefilm: White collar. Con Matt Borner Film: The closer. Con Kyra Sedqwick, Show: Poker1mania Att: Studio aperto - La giornata Santo del Giorno: PAPA SERGIO I 20,30 TG NORD; 21,05 TG NORD SPORT; 21,20 I NOSTRI PRIMI VENT’ANNI; 21,35 TG POLITICA; 21,50 TG MONDO 6,00 Padania sveglia; 7,30 Rassegna Stampa; 8,30 Meteo; 8,35 Filo Diretto; 9,00 Rassegna stampa; 9,35 Sulla notizia; 10,40 Onda libera; 12,00 GR; 12,05 Filo Diretto; 13,00 Titoli Tg Meteo; 13,05 Filo diretto; 14,00 Donne padane; 14,15 MGP Martesana; 15,00 Sani nel 3° millennio; 15,30 Gruppo Politico Femminile; 16,00 Spazio PIU; 16,30 Che aria tira; 18,30 Il punto politico; 19,00 Titoli Tg - Il punto politico; 19,30 Il punto politico; 20,00 Titoli Tg - Il punto politico; 20,30 Telepadania; 20,40 Volontari verdi; 21,00 Obelix; 22,00 Sulla strada della libertà IL SOLE SORGE ALLE 6,42 E TRAMONTA ALLE 19,33 LA LUNA CRESCENTE SORGE ALLE 17,19 E TRAMONTA ALLE 2,40 cietà cos’ elefantiaca. Ma questo non è il caso isolato della presentatrice: è un po’ il doppiopesismo della sinistra di cui la Dandini rappresenta il volto più salottiero e incipriato. Nonostante però questo camuffamento i “vizi” d’ origine restano assolutamente intatti e si palesano ogni qualvolta le attenzioni si rivolgono dentro gli ambienti frequentati dai benpensati della sinistra. La Rai, come per altro ha già fatto in più occasioni, su questa vicenda dovrebbe dare un bel segnale soprattutto ai suoi abbonati e far capire ai tutti i signori che i tempi delle vacche grasse sono ormai terminati. E non sono finiti per i soli noti, ma veramente tutti. E allora sì, anche di malincuore, si potrà vedere, per un anno ancora, il divano Ikea della Dandini sempre in onda. Ogni notte. E sogni d’oro; ma fr non troppo. RETE 4 8,05 Telefilm: Hunter 9,30 Tf: Ris - Delitti imperfetti 10,50 Rubrica: Ricette di famiglia 11,30 Att.: Tg4 - Vie d’Italia 12,00 Tf: Detective in corsia 13,00 Tel.: La signora in giallo 13,50 Rubrica: Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15,10 Telefim.: Hamburg Distretto 21 16,15 Soap opera: Sentieri 16,30 Film: Amare per sempre. Sentimentale (Usa, 1996). Con Sandra Bullock, Chris O’Donnell, Astin Mackenzie, Emilio Bonucci 18,55 Attualità: Tg4 - Meteo 19,35 Soap: Tempesta d’amore 20,30 Tf: Walker Texas Ranger 21,10 Film: Men of honor L’onore degli uomini. Drammatico (Usa, 2000). con Robert De Niro, Cuba Gooding Jr., Hal Holbrook, Aunjanue Allies 23,55 Film: Pazzi in Alabama. Dramm. (Usa, 1999). con Rod Steiger, M. Griffith 2,05 Att.: Tg4 Night News CANALE 5 RAIUNO 6,10 Rubrica: Aspettando “Unomattina Estate”. Con Guido Barlozzetti 6,30 Att.: Tg1 - Previsioni viabilità 6,45 Rubrica: Unomattina Estate. Con Gerardo Greco e Georgia Luzi 10,50 Telefilm: Un ciclone in convento 11,35 Serie tv: Provaci ancora prof 3. Con Veronica Pivetti, Enzo Decaro 13,30 Attualità: Telegiornale 14,00 Rub.: Tg1 Economia 14,10 Talk show: Verdetto finale. Conduce Veronica Maya 15,00 Serie tv: Un medico in famiglia 6. Con Giulio Scarpati, Francesca Cavallin 16,50 Att.: Tg Parlamento 17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa 17,15 Telefilm: Heartland 18,00 Telefilm: Il commissario Rex 18,50 Gioco: L’eredità. Conduce Carlo Conti 20,00 Attualità: Telegiornale 20,30 Game show: Colpo d’occhio L’apparenza inganna 21,20 Show: Vengo anch’io! Condotto da Fabrizio Frizzi 23,50 Speciale: Le maschere del teatro. Cerimonia finale condotta da T. Solenghi 1,05 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa 1,40 Rubrica: Cinematografo CINEMA LA 7 7,00 Rubrica: Omnibus 7,30 Attualità: Tg La 7 9,45 Rubrica: In onda “estate”. (r) 10,30 Rubrica: Le vite degli altri. Conduce T. Panella 11,25 Telefilm: Chiamata d’emergenza 12,30 Cuochi e fiamme 13,30 Attualità: Tg La 7 13,55 Film: The new Swiss family Robinson. Con Jane Seymour 16,05 Doc.: La7 doc. “Shamwari Savana Hospital” 17,00 Tf: L’ispettore Barnaby. Con John Nettles 19,00 Telefilm: Relic Hunter 20,00 Attualità: Tg La 7 20,30 Rubrica: In onda “estate”. Con Luisella Costamagna, e Luca Telese 21,10 Film: Silvio forever. Documentario. Di Roberto Faenza 23,05 Show: Presentazione del film evento di Enrico Mentana 0,20 Mus.: Umbria Folk Festival 2011 0,20 Att.: Tg La 7 6,00 Rub.: Prima pagina. Nel corso: Traffico / Meteo 5 /Borse e monete 8,00 Attualità: Tg5 Mattina 8,50 Film tv: Una nuova vita per Marion. Commedia (Belgio, 2005). Con Fanny Cottencon, D. Bezace 9,50 Att.: Tg5 - ore 10 (nel corso) 11,00 Rb: Forum. Con Rita Dalla Chiesa 13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 13,40 Soap opera: Beautiful 14,10 Soap opera: Centovetrine 14,45 Film tv: Rosamunde Pilcher: la traccia nel cuore. Drammatico (Germ., 2009). Con Sylvia Leifheit, Thomas Scharff 16,45 Film tv: L’isola dell’amore. Comm. (Germania, ’08). Con Alissa Jung, Mues Wanja 17,30 Att.: Tg5 - 5 minuti (nel corso) 18,30 Quiz: Avanti un altro. Condotto da Paolo Bonolis 20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 20,40 Show: Paperissima sprint. Con G. Palmas, V. Brumotti e il Gabibbo 21,20 Film: Il paradiso all’improvviso. Comm. (Italia, 2003). Con Leonardo Pieraccioni, Angie Cepeda 23,30 Rubrica: Speciale Tg5 0,30 Att.: Tg5 notte 1,00 Show: Paperissima sprint. Con G. Palmas, V. Brumotti e il Gabibbo (r) 11,25 13,05 14,40 15,00 17,25 Somewhere Paranormal activity 2 Benvenuti al Sud - Speciale Mangia, prega, ama 5 appuntamenti per farla innamorare SPORT I 11,30 12,30 13,00 14,00 14,30 15,30 16,00 17,00 17,30 18,30 19,00 20,15 21,00 21,30 23,30 0,00 Juventus - Real Madrid Stadio Day Il capitano Juventus - Milan Stadio Day Conte esclusivo Juventus - Ajax Stadio Day L'Avvocato Juventus - Real Madrid Stadio Day Conte esclusivo Juventus - Inter Stadio Day Il Backstage Studio Presentazione Stadio Juventus... Cerimonia d'Apertura Stadio Juventus... SKY Calcio prepartita (diretta) Juventus - Notts County (diretta) SKY Calcio postpartita (diretta) Stadio Day Il capitano 19,00 19,20 21,00 21,10 23,05 1,00 I Borgia - Speciale Controcorrente Sky a Venezia La passione Giustizia privata Oltre le regole SPORT II 9,30 Baseball: Det. Tigers - Chi. White Sox 11,30 Campionato DTM 13,00 Golf: Omega European Masters 14,00 Momenti di Golf 14,30 Golf: The KLM Open (diretta) 18,30 PGA European Tour Weekly 19,00 MotorSport 19,30 Le mete piu' belle della Coppa del Mondo 20,30 Road To New Zeland 22,00 Rugby: Inghilterra - Sudafrica 0,00 Rugby: Il viaggio dell'Italia 0:30 La storia dei Mondiali Azzurri 1,00 Le mete piu' belle della Coppa del Mondo Sergio fu fin dall'inizio piuttosto energico ed istituì la prassi per i vescovi di recarsi a Roma per la consacrazione. Egli fece restaurare ed abbellire numerose chiese in Roma, fra le quali anche quella di Santa Susanna, della quale era stato titolare. A lui si deve, inoltre, l'introduzione dell'Agnus Dei nel rito della Messa. OGGI Cielo: residui annuvolamenti a ridosso dei rilievi del Piemonte e sull'Emilia Romagna, sole o poche nubi altrove Fenomeni: residui rovesci al mattino sull'Emilia Romagna Temperature: in ulteriore lieve diminuzione Venti: deboli o localmente moderati orientali Mari: Mar Ligure mosso, localmente molto mosso. Adriatico Settentrionale mosso, localmente poco mosso. IL SOLE SORGE ALLE 6,43 E TRAMONTA ALLE 19,31 LA LUNA CRESCENTE SORGE ALLE 17,50 E TRAMONTA ALLE 3,44 DOMANI Cielo: passaggio di nubi medio-alte e stratiformi, più dense nel pomeriggio sulle Alpi orientali Fenomeni: qualche rovescio nel pomeriggio sulle Alpi, più probabile sui confini e sul settore orientale Temperature: in leggero aumento Venti: deboli o localmente moderati occidentali Mari: Mar Ligure molto mosso, localmente mosso. Adriatico Settentrionale poco mosso. STASERA SU TELEPADANIA - ORE 21,20 I NOSTRI PRIMI 20 ANNI La storia della Lega Nord raccontata dai protagonisti Temperature min. max BOLZANO TRIESTE UDINE VERONA VENEZIA BERGAMO COMO MILANO VARESE AOSTA TORINO MONDOVÌ CUNEO GENOVA IMPERIA PIACENZA BOLOGNA PORTOFERRAIO FIRENZE PISA ANCONA 17 20 16 18 18 18 17 18 15 14 16 15 15 21 21 17 19 17 17 17 18 30 28 28 29 27 28 28 29 28 27 28 28 28 27 25 29 30 30 32 28 29 Seguici sul digitale terrestre al CANALE 75 Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com 20 laPADANIA Giovedì 8 settembre 2011 A VENEZIA FLOP DI CONTENUTI SI SONO SCELTI I NOMI E NON I FILM La verità è che “la carta” di Venezia sembrava migliore di Cannes ma non è migliore. Venezia 68 è mediocre. La scelta è caduta sui nomi e non sui film. Venezia 68 si è subito giocata i nomi per la “gr an d eu r”: apertura a G eor ge Clooney, giusta, perché Le idi di Marzo è un grande film, poi nomi, solo nomi. E film insufficienti. O bluff, come a poker. Perché anche se sei David Cronenberg non conta chi sei in concorso, conta il film, quando il film è sullo schermo e non sui giornali. Manca all’appello Faust di Alexander S u k u ro v . Il regista della trilogia su Hirohito, Hitler, Stalin, sembra il favorito per il Leone. O è un bluff anche Faust di Sukurov? Flop anche il film 4:44 Last Day on Earth di Abel Ferrara. Il “vecchio” americano racconta l’ultimo giorno sulla Terra da un appartamento a New York. Ferrara ingaggia Willem Dafoe (t r e film su tre per Dafoe con Go Go Tales e New Rose Hotel), ma la storia è pretestuosa. I protagonisti vivono in una New York che non si vede, se non dal tetto della casa, una New York che non c’è più. I contatti con il Mondo sono tecnologici, sono iPhone, iPad, iMac – la casa è arredata dalla Apple più che dalla scenografa... I protagonisti sembrano disinteressati all’ultimo giorno sulla Terra, e il film è uno slalom tra scene di dettagli di sesso e pittura. Lei (Shanyn Leigh) dipinge. Lui dialoga più con la tv che con la compagna. Interessanti i vis a vis alla tv con Al Gore e Dalai Lama, la trovata del film. Ma manca la capacità a Ferrara di fotografare l’u l ti m o giorno, non da un punto di vista visivo, ma narrativo, cioè che cosa accade o non accade e i dialoghi. La metafora di 4:44 è l’insensibilità, Willem Dafoe e Shanyn Leigh Venezia 68 si è subito giocata i nomi per la “grandeur”: apertura a George Clooney , giusta, perché Le idi di Marzo è un grande film, poi nomi, solo nomi. E film insufficienti. O bluff, come a poker la sparizione del mondo fisico, o umano, lasciato a protesi come iPhone, iPad, iMac, che coincide con la sparizione del mondo mentale. La coppia, non perfetta ma coppia, simboleggia la fine ma forse anche l’inizio che c’è nella fine. Ma è proprio nel fotografare la fine a New York, nel rappresentarla con le immagini, che 4:44 fa flop. Ferrara non sa filmare la fine e la lascia a immagini prese un po’ qua un po’ là. Cioè rinuncia a filmarla. Speriamo che William Friedkin (regista di Il braccio violento della legge e di Vivere e morire a Los Angeles), altro “vecc hi o” americano in c o n c o r s o , n o n r inunci a filmare. E attendiamo di vedere Faust, se è o non è un bluff. NIENTE LEONE D’ORO AD ORIENTE Cinema cinese in fumo A conferma che il Leone non andrà a Oriente, anche il film a sorpresa della Mostra, People Mountain People Sea di Cai Shagjun – film in concorso che i critici a Venezia non conoscono finché non entrano alla proiezione – è cinese ed è deludente. Marco Müller, direttore della Mostra, accompagna il regista Cai Shagjun in sala alla proiezione per la stampa. Il film è deludente e a metà proiezione l’ala sinistra, tutta, esce dalla sala. L’ala destra è interdetta e osserva. Ma non è stato per la qualità del film, è stato per una fuoriuscita di fumo. E dopo mezzora la proiezione riprende. Ma una parte della platea approfitta e lascia la sala. È la nemesi del cinema cinese a Venezia 68. Marco Müller ha una predilezione per l’Oriente, ma i film che concorrono a Venezia 68 dalla Cina e dal Giappone non sono da concorso. Non è cioè a Oriente che andrà il Leone d’oro. Non credo neanche che andrà ai film tratti dalla letteratura inglese dell’800, “Cime tempestose” di Emily Brontë, e del ‘900, “La talpa” di John le Carré, che aprono la seconda settimana. Gerry SUPER 8 DI ABRAMS APRE LA STAGIONE MAINSTREAM La stagione mainstream si apre con Super 8 di J. J. Abrams, prodotto da Steven Spielberg. La pellicola è stata preceduta da un’applicazione per iPhone, omonima, “Super 8”, per trasformare la telecamera dell’iPhone in una cinepresa Super 8 – Super 8 è la pellicola che si è sempre impiegata prima dell’avvento del digitale e delle handy-cam, le telecamere digitali miniaturizzate. J. J. Abrams da bambino filmava i cortometraggi in Super 8. Steven Spielberg filmava invece in 8mm, il predecessore del Super 8. J. J. Abrams è l’autore della serie tv Lost. Ha esordito con Mission Impossible 3, blockbuster che non ha mostrato il talento della serie tv, e Super 8 è il film che ci dirà se è o non è un grande regista. La pellicola è ambientata in una cittadina in Ohio, anni ’70, e racconta la storia di sei adolescenti che cercano di girare un cortometraggio in Super 8, un horror. È una troupe eterogenea e spassosa: c’è il regista ciccione, c’è l’operatore, c’è il truccatore introverso, c’è STEVEN SPIELBERG PRODUCE UN BEL FILM ALLA SPIELBERG il tecnico del suono, c’è il tecnico degli effetti speciali con i petardi... Il protagonista del film è Joe, il truccatore (Joel Courtney, esordiente), che ha un debole per l’attrice, Alice (Elle Fanning, già ammirata in Somewhere di Sofia Coppola, piccola attrice ma già grande attrice), che interpreta la zombie che Joe trucca... E proprio durante un ciak del cortometraggio in Super 8, la cinepresa dei ragazzi registrerà un incredibile incidente ferroviario. La scena del ciak e dell’incidente è meravigliosa. Alice impressiona i ragazzi sul set con la sua interpretazione. E l’innamoramento per Alice, per la ragazza, si mischia così all’innamoramento per l’attrice, e per il cinema, per il fare cinema, per il saper fare cinema. Ecco perché Su- per 8 è un film anche sul cinema e sul fare cinema. La presenza del Super 8 non è collaterale nel film di J. J. Abrams, è centrale. Le rivelazioni del film sono sempre davanti a un Super 8, cioè quando i personaggi guardano un Super 8. L’alieno è visto su un Super 8 dai ragazzi. L’innamoramento tra Joe e Alice è davanti a un Super 8 della mamma di Joe che è morta. Lo scontro tra Joe e il regista, innamorato di Alice, è davanti a un Super 8. È come se Abrams ci dicesse che nella finzione non c’è la finzione, c’è la verità. È un film alla Spielberg. C’è la New Hollywood. C’è la sua poetica. C’è la famiglia. C’è l’adolescenza. C’è il confronto tra i grandi e i piccoli. C’è l’extra terrestre, anche se non è innocuo come E.T.. C’è il cinema. Super 8 è scritto bene, molto bene, c’è l’abc della scrittura, e mischia i generi, avventura, fantascienza, horror, thriller... E dall’incipit, la morte della mamma di Joe, infila dettagli su dettagli, elementi, così che la registrazione dell’incredibile incidente passa in secondo piano, quando invece il film è costruito per assistere alla registrazione dell’incidente. Super 8 è scritto bene ed è intrigante perché le linee narrative si intrecciano e moltiplicano. Non ci sono solo i ragazzi che girano il cortometraggio. Ci sono anche i genitori dei ragazzi, il padre di Joe è vicesceriffo. Ci sono i poliziotti. E ci sono anche i soldati, perché l’incidente non è un semplice incidente, che cercano di catturare l’alieno. La cittadina è assediata dai soldati che cercano l’alieno. Le persone spariscono. Così i cani. Così le linee del telefono per miglia e miglia. Così i motori delle macchine. E l’elettricità va e viene. È l’alieno. La cinepresa di Abrams è perfetta, i movimenti sono incantevoli, e così la fotografia. Ci sono scene magistrali, come la scena da un benzinaio dove sparisce lo sceriffo. E Abrams è astuto a non mostrare mai l’alieno, ma a girarci intorno, più attento a non inquadrarlo che a inquadrarlo. Il finale ricorda Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg, con la comunità a guardare l’alieno che si prepara a partire con un’astronave che si è costruito con i fili, i forni, i motori… E poi, chicca, sui titoli di coda, assistiamo al cortometraggio che hanno girato i ragazzi, assistiamo all’horror girato con l’applicazione dell’iPhone lanciata insieme al film. Super 8 è un grande film per aprire la stagione. È un piacere sedersi al cinema perché il film è bello come è bello un vecchio film, un vecchio Super 8.