086 armi lunghe
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086 armi lunghe
ARMI LUNGHE 086 Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester 087 ARMI LUNGHE Non è facile vedere meccaniche tipo Mauser su armi americane, specialmente perché realizzare l’alimentazione guidata può essere leggermente più costoso; ma quando si trovano, sono di buona qualità come nel caso di questo Ruger di Roberto Allara I l Ruger M77 ritorna con la versione Mk II, un eccellente fucile per la caccia che come molte armi di quel costruttore potrà dare soddisfazioni, in periodo di caccia chiusa, pure in poligono. Anche se ciò non accade sempre, quello di Ruger non è il primo nome che balza alla mente quando si parla di armi statunitensi: questo è dovuto al fatto che la Casa di Southport – ma ormai è così ramificata che diventa difficile attribuirle una sede preminente – non ha investito molto in pubblicità preferendo dedicarsi a tecnologie che consentissero di evitare gli aggiustaggi manuali, realizzando così, a un costo davvero competitivo, buoni prodotti. Rinomata per questi ultimi, la Casa ha continuato a produrre il fucile M77 fin dalla sua presentazione nel 1968, realizzando l’arma nelle due versioni di acciaio brunito e inossidabile, in configurazione standard o per mancini, con calcio sintetico o di legno e in ben ventisette calibri. Numeri e dati che testimoniano di un duraturo successo. La versione Mk II, realizzata in un numero minore di calibri di cui qui stiamo esaminando l’ubiquitario .308 Winchester, si caratterizza per essere un fucile essenziale, in cui c’è tutto quello che serve (e funziona) ma non si è lasciato spazio ad abbellimenti puramente estetici. Il cuore di tutto è un’azione di tipo Mauser K98. C’è un otturatore con due tenoni in testa, l’arma chiude con i tenoni disposti in verticale, l’estrattore ha la molla esterna al corpo otturatore, è di significative dimensioni ed effettua l’alimentazione guidata. Della meccanica tipo Mauser sono state conservate quasi tutte le caratteristiche: per estrarre l’otturatore dall’arma c’è la leva tipo K98 Un insieme di soluzioni che funziona da più di cent’anni difficilmente richiede motivi, diversi dal contenimento dei costi, per essere modificata. Ebbene, tra i vari modi di contenere i costi Ruger ha optato per quello di mantenere invariata la meccanica cambiandone il processo produttivo. L’otturatore, per esempio, è monolitico senza presentare una testina flottante ed è ottenuto per microfusione, cosa che non rappresenta affatto una soluzione sbrigativa, perché richiede invece una attentissima cura progettuale per dare quei buoni risultati che chiunque abbia una rivoltella Ruger ha sperimentato di persona. Qui non abbiamo un progetto originale ma una soluzione centenaria, che tuttavia si è prestata bene all’im- Due viste classiche per un fucile che utilizza una meccanica altrettanto classica: l’azione resa famosa da Paul Mauser con il suo celeberrimo K98 088 Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester piego delle nuove tecnologie, forse perché fin dall’origine era efficace ma soprattutto semplice, come del resto sono pressoché tutte le soluzioni efficaci: basti pensare al Kalashnikov. Rispetto a un K98 è stata necessariamente cambiata la forma della manetta dell’otturatore, che deve lasciare spazio al cannocchiale: l’uso di quest’ultimo è praticamente obbligatorio, in quanto l’arma è priva di mire metalliche tradizionali. In compenso, fanno parte integrale dell’azione le basette alle quali ancorare gli attacchi dell’ottica. Nel nostro caso si tratta di uno Zeiss 3-12x50. Teoricamente persino un po’ eccessivo se rapportato al prezzo dell’arma, ma non abbiamo mai sentito nessuno lamentarsi di avere un’ottica troppo buona, mentre sono numerosi gli esempi del contrario. Chi acquista un buon cannocchiale per il suo fucile di certo non sta sprecando soldi. L’otturatore tipo Mauser Chi scrive ama le azioni Mauser, perché costringono realmente a camerare la cartuccia successiva. È il motivo, insieme alla struttura del serbatoio, che ne consiglia l’adozione in Africa. Con l’otturatore che deve essere completamente arretrato perché il fondello del bossolo incontri l’espulsore, si evita che in manovre frenetiche per la ricarica in velocità si possa richiudere l’otturatore di un sistema push feed subito dopo che il bossolo è volato fuori dall’arma, quando per contro l’otturatore non è arretrato a sufficienza per poter prelevare dal serbatoio il fondello della successiva cartuccia. Poiché la ricarica concitata di solito ha un motivo urgente e molto sgradevole, come il ferimento di un animale davvero pericoloso, si può facilmente capire che l’idea di poter richiudere l’otturatore su una camera vuota non sia entusiasmante. Per gli stessi motivi consideriamo validissima la soluzione che prevede il serbatoio caricatore integrale anziché quello amovibile a pacchetto. Un serbatoio si può perdere, ma anche se ciò non avviene è sufficiente che scenda di qualche millimetro per impedire alla faccia anteriore dell’otturatore di agganciare il fondello della prima cartuccia. Anche in questo caso, la conseguenza sarebbe quella di chiudere l’otturatore su una camera vuota. Il comando di apertura del fondello del serba- Particolare della zona di scorrimento dell’otturatore, che è lasciata con finitura ruvida e non lucidata L’otturatore estratto dall’arma: è monolitico, ottenuto per microfusione e non presenta una testina flottante ARMI LUNGHE Qui l’otturatore si mostra capovolto. Si nota l’ampia estensione dell’unghia dell’estrattore Perfetta la lavorazione di questo pezzo che rappresenta il cuore del sistema: non c’è proprio dubbio che l’impostazione sia quella di Paul Mauser! toio, per lo scaricamento in contemporanea di tutte le cartucce in esso contenute, può essere disposto in posizione tale che sia impossibile il suo azionamento involontario. Con l’otturatore di tipo Mauser l’alimentazione è di tipo controllato. In sostanza, il fondello della cartuccia scivola sotto l’estrattore e a contatto con la faccia anteriore dell’otturatore nel momento stesso in cui quella cartuccia si svincola dai labbri del serbatoio: la cartuccia è quindi trattenuta dall’estrattore e guidata fino a cameratura completa. Per la verità avevamo a disposizione una finta cartuccia, priva di polvere e innesco, che abbiamo provato a introdurre direttamente in camera per vedere se l’estrattore riusciva senza problemi a scavalcarne il fondello in fase di chiusura, come avviene nell’alimentazione a spinta semplice, cosa che ha fatto senza problemi. La finestra di alimentazione piuttosto ampia consente in modo versatile entrambe le possibilità, diretta e dal serbatoio, per mettere in camera una cartuccia, ma naturalmente la scelta di alimentare dal serbatoio è alquanto più comoda. La sicura si muove orizzontalmente a bandiera – in questo è diversa dalla tradizionale sicura del K98 – e può assumere tre posizioni. Oltre a quella di fuoco e a quella di sicura, quest’ultima ben identificata dalla scritta Safe sulla parte supero-posteriore dell’azione, può assumere una posizione intermedia che consente l’attivazione dell’otturatore per estrarre un eventuale colpo in canna, mantenendo comunque bloccato il percussore la cui posizione di fuoco è rilevabile dalla coda che sporge dalla parte posteriore dell’otturatore. L’identificazione del percussore armato non è così immediata come in altri casi e occorre una notevole pratica per sentirlo al tatto, ma si suppone che il cacciatore, se non è completamente sprovveduto, conosca sempre lo stato della propria arma. L’espulsore, e questa è un’altra differenza rispetto al K98, è imperniato e si presenta solo a otturatore completamente arretrato. Mentre l’azione è brunita, l’otturatore è stato lasciato bianco creando un piacevole contrasto. L’azione sembra essere stata ricavata di macchina a partire da uno sbozzo microfuso e non è stata internamente lucidata nelle zone di scorrimento dell’otturatore; tuttavia la manovra di quest’ultimo non è ruvida e si mantiene veloce e scorrevole. Le tolleranze sono ristrette e anche alla massima estensione in apertura l’otturatore non ha praticamente giochi. Le altre caratteristiche La posizione di sicura è indicata sull’azione dalla dicitura Safe apposta sulla parte supero-posteriore 090 Lo scatto non è regolabile, ma è pulito e netto per cui non si sente la mancanza della possibilità di taratura. Abbiamo valutato la resistenza del grilletto in circa 1,5 chilogrammi, che è una soluzione eccellente per la caccia; chi proprio non ce la fa a scattare con quel peso troverà sul mercato numerosi meccanismi intercambiabili con quello di serie, regolabili e anche muniti di stecher, ma uno scatto che consenta un riconoscibile appoggio del dito è sempre preferibile sul terreno. Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester Il comando di apertura del serbatoio caricatore, che è fisso e non amovibile, è collocato all’interno del guardamano Il serbatoio integrale all’arma ospita quattro cartucce calibro .308 Winchester; qui è fotografato in posizione di apertura Le tre posizioni della sicura: fuoco, intermedia e sicura. Diversamente dalla tradizionale sicura del K98, il comando si muove orizzontalmente a bandiera; la posizione intermedia consente l’attivazione dell’otturatore per estrarre un eventuale colpo in canna, mantenendo comunque bloccato il percussore La manetta dell’otturatore è sagomata per consentire l’uso con il cannocchiale: una piccola differenza rispetto all’archetipo di Mauser 091 ARMI LUNGHE La canna, lunga 42 centimetri (16,5 pollici) è stata rigata per forgiatura a freddo alla rotomartellatrice; la superficie interna appare lucidata a specchio e la camera è molto ben eseguita. Il calcio, che non presenta l’appoggiaguancia, è di un buon noce, di corretta pastosità e opportunamente mineralizzato; pur scelto per la corretta disposizione delle fibre più che per la bellezza, mostra comunque una venatura piacevole. L’astina – se così si può chiamare la porzione anteriore di un calcio monopezzo – è piacevolmente arrotondata nella parte inferiore e quasi alla sua estremità reca l’attacco anteriore per la maglietta portacinghia. Lo zigrino è eseguito a laser e quello sull’astina conduce naturalmente la mano a una posizione tale che quasi tutto il peso dell’arma sia tra le due mani che la reggono. Alla base dell’impugnatura a pistola, ben definita e non eccessivamente pronunciata, una coccia di polimero riporta il marchio del costruttore. Lo stesso marchio è riportato sul calciolo di gomma nera, dalla faccia posteriore corrugata. In conclusione La grande longevità del progetto M77 e la naturale progressione dell’arma fino a confluire nella versione Mk II che abbiamo descritto dimostrano che Bill Ruger, nel lontano 1968, aveva visto giusto. L’arma è robusta, affidabile e sufficientemente ru- stica; l’azione su cui si basa è stata ampiamente collaudata da innumerevoli anni e due guerre mondiali senza avere mai dato origine a malfunzionamenti neppure in climi e condizioni estreme. Il tutto, in oltre un secolo di vita. Per riassumere in breve e senza tema di smentita: siamo di fronte a un fucile da caccia davvero buono che si può acquistare anche in tempi di crisi senza timore di svenarsi. n Scheda tecnica Costruttore: Sturm, Ruger & Co. Inc., Southport, CT (USA); internet www.ruger.com Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ), telefono 0471.803000, fax 0471.810899; internet www.bignami.it, [email protected] Modello: M77 Mk II Calibro: .308 Winchester Canna: 42 cm (16,5”), rigata per rotomartellatura Alimentazione: serbatoio fisso da 4 colpi Congegno di scatto: scatto diretto Sistema di mira: organi assenti; basette integrali per montaggio dell’ottica Peso: 3,5 kg circa (piccole variazioni in funzione del legno) Prezzo: 919 € (IVA compresa, suggerito) Il calciolo, abbastanza morbido, è corrugato e mostra anch’esso il logo della celebre Casa di Southport nel Connecticut Sotto la pistola del calcio, è riportato sulla coccia di polimero il marchio del produttore Ruger 092 Il legno è stato scelto per la corretta disposizione delle fibre, ma si apprezza comunque un poco di piacevole venatura Il grilletto è stato lasciato abbastanza grezzo sui fianchi L’alimentazione guidata è precisa e sicura: l’azione Mauser costringe realmente a camerare la cartuccia successiva La volata è molto ben eseguita, con il foro di egresso adeguatamente protetto Lo zigrino sul legno di noce è realizzato a laser 093