Aurora - Diocesi di Caltanissetta
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In caso di mancato recapito inviare al CPO di Caltanissetta per la restituzione al mittente previo pagamento della tariffa resi A N N O IX Direttore responsabile Giuseppe La Placa · N. 1 - GENNAIO 2015 Aurora www.diocesicaltanissetta.it ’ l PERIODICO DELLA DIOCESI DI C A LTA N I S S E T TA Registrazione del Tribunale di Caltanissetta n. 202 del 29-12-2006 - Redazione: Via Cairoli, 8 - 93100 CL Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27-02-2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, CNS/Sud 2 - Caltanissetta EDITORIALE È normale... ma non è giusto Una Chiesa senza frontiere di Giuseppe La Placa e «Je suis Charlie» fosse solo lo slogan per ricordare le vittime del vile attentato terroristico al giornale satirico parigino “Charlie Hebdo” o per condannare l’aberrante convinzione di chi ritiene che, nel nome di Dio, si possano uccidere i propri simili, non avrei esitazione nell’affermare di essere anch’io Chiarlie. Ma se con «Je suis Charlie» si vuole invece esprimere anche l’identificazione con i valori di cui quei giornalisti erano orgogliosi portatori, allora con altrettanta convinzione dico che «Io non sono Chiarlie». Piango la morte di quelle povere vittime, invoco giustizia per ognuno di loro, ma mi sarà difficile ricordarli come martiri della libertà di pensiero e di espressione. La libertà di espressione, infatti, non è – come ha detto qualcuno – un sacco vuoto, ma un sacrosanto diritto che implica anche precisi doveri e senso di responsabilità. Una libertà senza responsabilità – che non è solo senso morale del limite, ma anche rispetto delle opinioni altrui e rinuncia ad ogni manifestazione oggettivamente offensiva nei confronti degli altri – non è libertà. Non lo è certamente quella del settimanale francese “Charlie Hebdo” che dell’intolleranza di ogni genere ha fatto il suo cavallo di battaglia, della blasfemia la sua punta di orgoglio, dell’insulto e della provocazione la sua peculiarità editoriale. E tuttavia alla violenza mai si risponde con la violenza. Nè a quella verbale, tipica del settimanale francese, né a quella fisica, propria dei terroristi islamici. È proprio questa la sconvolgente novità del Vangelo: «Io però vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti colpisce la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio a toglierti la tunica, lascia anche il mantello» (Mt 5,39). Ciò, ovviamente, non vuol dire mettere chi ci ha offeso in condizione di offenderci di nuovo. Sarebbe come continuare a tenere la porta aperta anche dopo che i ladri ci hanno “visitato” la casa. Colui che duemila anni fa si è fatto carico del male e della violenza di tutti gli uomini, ci ha insegnato che la regola d’oro per vincere il male non è restituirlo, ma la disponibilità a portarne il doppio, pur di non raddoppiarlo. La tolleranza cristiana, infatti, non è indifferenza verso il male, ma forza di portare (tollerare) su di se il male dell’altro; è capacità, appunto, di “portare i pesi gli uni degli altri”. Proprio come ha fatto Cristo. E proprio come farebbe papa Francesco, se il dott. Gasparri un giorno avesse l’ardire di offendere la sua mamma: non lo prenderebbe sicuramente a pugni, ma gli porgerebbe l’altra guancia. Sarebbe normale reagire con un pugno – lo ha detto lo stesso Francesco – ma non sarebbe giusto. E questo il papa non l’ha detto, ne si sognerebbe mai di dirlo S F igliolicarissimi, nella solennitàdell’EpifaniadiGesùal mondo intero, desidero rivolgervi il presente messaggio in occasione della GiornataMondialedelMigranteedel Rifugiatochericorredomenica 18gennaio.UnpassodelSalmo71,chelaliturgiaoggicisuggerisce,dice:«Perché eglilibereràilmiserocheinvocaeilpoverochenontrovaaiuto.Abbiapietà deldeboleedelmiseroesalvilavitadei miseri».Traitantimiseriepoveriche invocanoaiutosonodaannoverarecertamenteimigrantieirifugiati,quelle persone vittime delle nuove forme di povertà e di schiavitù. Missione della Chiesa,pellegrinasullaterraeMadre di tutti, è amare Gesù Cristo nell’incontroconipiùpoverieabbandonati. Pertanto,quest’annolaGiornataMondialedelMigranteedelRifugiatoha pertema:Chiesa senza frontiere, madre di tutti. Per parlare della maternità della ChiesailPapaciricordal’insegnamentodelConcilioVaticanoIIespressonella Costituzione Dogmatica Lumen Gentium aln.14:Essa(laChiesa)infattigenerafigliefigliee«liincorpora eliavvolgeconilproprioamoreele propriecure». Credochedovremmofar nostralasottolineatura delilPapacirca l’atteggiamento nei confronti del problemadellemigrazioni,ormaisemprepiùpresentenellenostrerealtàlocaliattraversolapresenzadelCIE,del CARAedegliultimisviluppiinmeritoagliSPRAR.Lodicoconleparole delPapa:«Nondiradoperò,questimovimentimigratorisuscitanodiffidenze eostilità,anchenellecomunitàecclesiali,primaancorachesiconoscanole storiedivita,dipersecuzioneodimiseriadellepersonecoinvolte.Intalcaso,sospettiepregiudizisipongonoin conflittoconilcomandamentobiblico diaccogliereconrispettoesolidarietà lostranierobisognoso». Aquestoriguardo,oggipiùchemai, nonpossiamofareretoricaobuonismo, ma siamo tutti interpellati, come comunitàcristianadaunfenomenostrutturalecheèdestinatoamutarelacompaginesocialedelleparrocchiedovegià sono presenti, sebbene in misura diversadaluogoaluogo,personechenon N.1 - GENNAIO 2015 sononumerimacreaturediDioosuoi figliconlastessafedeelostessobattesimo.Lovediamoancheneinostripiccolicomuni;pensoaDelia,Serradifalco,masoprattuttoCaltanissetta,dove inostrifratelliimmigraticostituiscono difattounacolonia. Conquestomessaggiodesiderorivolgermi anche alle Istituzioni civili. Nonsianoindifferentiversoilgridodi doloredeipoverimigranti,perché,comehadettoilPapanell’omeliadifine anno in occasione del canto del Te Deum: «Occorre difendere i poveri e nondifendersidaipoveri,…occorre servireidebolienonservirsideideboli».Unmessaggiochiaroperchihale maniinpastaconlenuovepovertàe che ciascuno di noi deve far proprio. Chiesa senza frontiere madre di tutti, riportaall’originedelprogettodelCreatorechehaaffidatolaterraetuttociò cheessacontieneatuttigliuomini,affinché,comefiglidiununicoPadree fratellidiunasolafamiglia,vivesseroin paceeinarmoniacontuttelecoseda Luicreate. ✠ Mario Russotto Vescovo P 2 E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I S S E T T A l’ PRIMO PIANO Aurora Comunità di vita e d’amore Natura e compito della famiglia alla luce del Concilio Vaticano II U assuntoeredentodaCristo,costituisceuna solacosaconil«pattoconiugale»o«consensomatrimoniale»edè«espressoereso perfettoinmanieratuttaparticolaredall’eserciziodegliattichesonopropridelmatrimonio»,percui«neconseguechegliatticoniqualiiconiugisiunisconoincastaintimitàsonoonorevoliedegni,e,compiutiinmodoveramenteumano,favorisconolamutuadonazionecheessisignificanoedarricchisconovicendevolmentein gioiosagratitudineglisposistessi»(GS49). Questovuoldirechel’amoreconiugaleè ordinatoalcompimentodeifinidelmatrimoniosecondoildisegnodiDioCreatoreeRedentoreecostituiscel’«anima»,il principiovitaleeunificante,cheplasma, arricchisceerealizzalavitadeiconiugi,in quantotali. di Calogero Caltagirone nsicuropuntodiriferimento per comprendere il senso e il ruolodellafamiglia,nell’attuale contesto contemporaneo, segnato da diversieripretutitentatividimessaincrisi e discussione dell’istituto familiare, è certamenteilconcilioVaticanoII.Inparticolare, la Costituzione pastorale sulla Chiesanelmondocontemporaneo(Gaudium et spes)che,essendol’ultimodocumentoapprovatodalConcilioVaticano II, il 7 dicembre 1965, rappresenta l’espressione della maturità conciliare, offredellecoordinatesignificativeperricomprendere, aldifuoridipolemichee dibattitisterili, ladignitàelavocazione dell’uomoedelladonnachesirealizzanonellavitafamiliare.L’importanzaèdatadalfattochelariletturadeitesticonciliari,acinquant’annidallaconclusione delVaticanoII,oltreadessereun’operazioneutileefeconda,inquantomettein evidenzal’attualitàditaluneprospettive conciliari,passatequasiinosservate,consente,anche,direnderepossibileunpiù acutoesignificativodiscernimento,non solodel“cuore”delmessaggioconciliare, ma,pure,dialcunedomandeeistanzefondamentalipresentinellavitadella Chiesaedellasocietàdioggi. Per quanto riguarda lafamigliaeil matrimonio,l’intenzionedeiPadriconciliarièstataquelladiapprofondiretalirealtàessenzialiperlaChiesaeperlasocietà, trattate nel primo capitolo della secondapartedellaGaudium et spes,intitolatoDignità del matrimonio e della famiglia e sua valorizzazione (Cfr.GS47-52), alla luce dell’antropologia personalista. All’internoditalevisione,ilmatrimonio elafamiglia,vengonoconsideratiinrelazione alla dignità della persona umana, che, nella prospettiva teologica di Gaudium et spes,hailsuofondamentonella concezionedell’uomocreatoadimmagineesomiglianzadiDio,etrovainGesù Cristoilmodelloinsuperabilediumanità completa e pienamente riuscita, in quantoèLui,Gesù,l’immaginedelDio invisibilealqualeilPadrehapensatoda sempre(Cfr.GS22). Questovuoldireche Cristo, rivelandoilmisterodell’uomoall’uomostessoe,mediantel’operasantificantedelloSpirito,rendel’uomosingolo el’uomo-coppia(Cfr.GS52)capacidellanuovaleggedell’amore(GS27),fondanteognirapportoumano,specielerelazioniconiugaliefamiliari. Laradicetrinitariacostituiscelaformaeladinamica dellerelazioniconiugali,familiari,sociali edecclesiali. Questosignificache,secondolaGaudium, et spes,lafamigliaeilsacramentodelmatrimonio,quali«riflesso dellaTrinità»,sicomprendono,sispiega- no,esipossonoviveresoloall’internodella Chiesa, che ilVaticano II comprende come mistero, comunione, missione, in continuodialogoconilmondo.Ciògiustificaperchélafamiglia,fondatasulsacramento del matrimonio, a immagine dellaChiesa, èessastessachiamata«chiesadomestica»(LG 11). Nella Gaudium et Spes,inoltre, èpossibileindividuarealcuninucleicentralicheesprimonolaforzadelleconvinzionielanovitàdell’insegnamentodella Chiesaconciliaresulmatrimonioelafamiglia. chevengonoindividuati nelladignitàdelmatrimonio(Cfr.GS47)e nellasuadimensionedivocazioneelezione, dono,compitoestatodivita.Ildonodellavocazionematrimonialehainséilcompitoe, anche, ilfinedirealizzarelavoca- zionefondamentaledellapersonaumana all’amore, soprattutto,einmodoproprio, periconiugicristiani,mediantel’assolvimentodeifiniprincipalidelmatrimonio (pienacomunioneconiugale,procreazioneeeducazionedellaprole).Tuttoquesto èpossibileinvirtùdellagraziasacramen- taledelmatrimoniogiàinsitanell’elezione dell’uomo e della donna da parte di Dio(Cfr.Ef1,3-5).L’elezionesirendemanifestanell’intuizioned’amore,percepita, vissuta, verificata, alimentata dalla relazionedell’uomoedelladonnachiamatia vivereinsiemelavitaconiugale.Lavocazionealmatrimonio,comeognialtravocazionenellaChiesa,nonhaaltroobiettivocheilraggiungimentodellasantitàdeglisposiedituttalacomunitàfamiliare (Cfr.LG11;41;41;42). Il Concilio riafferma ilvaloredell’amoresponsale eneprecisailcompitoall’internodellavitamatrimoniale,lacuiessenzaècoltaproprionell’intimacomunitàdivitaed’amoreconiugaleche,inteso come«l’atto umano conilqualeiconiugi mutuamentesidannoesiricevono»(GS 48),èdirettodapersonaapersonaeabbracciailbenedituttalapersona,percui «halapossibilitàdiarricchirediparticolaredignitàleespressionidelcorpoedella vitapsichicaedinobilitarlecomeelementiesegnispecialidell’amiciziaconiugale» (GS49). L’amoreconiugale“cristificato”, N.1 - GENNAIO 2015 La Gaudium et Spes chiarisceeapprofondisce,anche,irapportitraamoreconiugaleeprocreazioneresponsabile.Ilprincipiofondamentalestaneldatoche«non puòesserciveracontraddizionetraleleggi divinedeltrasmetterelavitaedeldovere di favorire l’autentico amore coniugale» (GS51).Inoltre, criteriofondamentaleper regolarsinei«problemipratici»,secondola Gaudium et spes, èilseguente:«Quandosi trattadicomporrel’amoreconiugalecon latrasmissioneresponsabiledellavita,ilcaratteremoraledelcomportamentonondipendesolodallasinceraintenzioneedalla valutazionedeimotivi,mavadeterminato dacriterioggettivi,chehannoillorofondamentonellanaturastessadellapersona umanaedeisuoiattiesonodestinatiamantenereinuncontestodiveroamorel’intimo senso della mutua donazione e della procreazioneumana;etuttociònonsarà possibilesenonvengacoltivataconsinceroanimolavirtùdellacastitàconiugale[...]. Siachiaroatuttichelavitadell’uomoeil compitoditrasmetterlanonsonolimitati soloaquestotempoenonsipossonocommisurareecapireinquestomondosoltanto,mariguardanosempreildestinoeterno degliuomini»(GS51). Inquestomodo,ilConcilioVaticanoII prospetta la vita familiare come una comunitàdivitaediamore,luogodifecondità e di promozione dell’umano, nella qualeisingolisoggettiprendonocoscienzaerealizzanolaconsistenzadellaloropiena umanità, in una molteplicità di relazionigenerative,che,nonessendoriconducibilisolamenteaquellebiologiche,sonofondamentalisiaperlavitafamiliare, siaperlasocietà,configurandolacosìcome«scuoladiumanità»,nellaquale«lediversegenerazionisiincontranoesiaiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezzaumanapiùcompletaedacomporre convenientemente i diritti della personaconlealtreesigenzedellavitasociale»(GS52) l’ Aurora P E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C TERZA PAGINA A L T A N I S S E T T A 3 Ecumenismo: risorsa per le Chiese Cristiane L’unità dei cristiani come profezia in un mondo diviso e frammentato L di Mario Alcamo aricercadell’unitàdeicristianiè uncompitosemprepiùurgente della Chiesa cattolica. L’ecumenismo–dadistingueredaldialogointerreligioso–trovailsuofondamentoneltestamentolasciatocidaGesùstessolavigilia della sua morte: «Ut unum sint» (Gv 17,21).IlConcilioVaticanoIIhadescrittol’impegnoafavoredell’unitàdeicristianicomeunodeisuoiprincipaliintenti(UR 1)ecomeunimpulsodelloSpiritoSanto (UR 1,4). Ildialogoecumenicoèbasatosuldirittodoverediesprimereciascuno,conserenitàe obbiettività,lapropriaidentità,evidenziandociòchesiè,ciòcheunisceeciòchedivide.Esporreconchiarezzaleproprieposizioninonlimitaildialogoecumenicomalofavorisce. Ilmotivopercuiognianno,agennaio,dal18al25,durantelasettimanadi preghieraperl’unitàdeicristianisiguardaconattenzioneaquestoproblemaèperchéesistono,fraicristiani,divisioni,che sono contrarie alla volontà di Cristo, il qualehapregato«perchétuttisianouna solacosa»(Gv17,21),cosìdagiungereall’unitàdituttiicristianiin«unsologreggeeunsolopastore»(Gv10,16),affinchè«ilpopolodiDiopervenganellagioiaatuttalapienezzadellagloriaeternanellacelesteGerusalemme»(UR 3).Iltema diquest’annoètrattodalvangelodiGiovanni«Dammiunpòd’acqua»(Gv4,27) eserveafarrifletteresulfattocheognicristianoèchiamatodalSignoreGesùamettere a disposizione degli altri e in modo particolare di ogni cristiano i propri talenti,attingendodalleprofonditàdel“propriopozzo”leenergieelerisorsepercostruirel’unitàtraicredenti. L’unità della Chiesa esiste già. Quella chemancaèl’unitàdeicristiani.Etuttavia i cristiani separati dalla piena comunioneconlaChiesacattolica,ortodossie chieseevangeliche,hannoconessa,giàfin d’ora,moltielementiincomune. I membri di queste Chiese e comunità cristiane non-cattoliche, oltre al battesimoel’Eucaristia,oCenadelSignore: hanno«parecchielementidisantificazione e di verità, come la Parola di Dio scritta,lavitadellagrazia,laFede,lasperanzaelacarità,ealtridoniinterioridello SpiritoSantoedelementivisibili»(UR3). Pertanto,perchésipossavivereinuno spiritoautenticol’ecumenismo,cosìinteso,ènecessario: unrinnovamentopermanentedituttalaChiesainunaaccresciutafedeltàallasuavocazione.Talerinnovamento è la forza del movimento verso l’unità;laconversionedelcuoreper«condurreunavitapiùconformealVangelo» eaidettamivolutidaGesùCristoperla sua comunità, poiché è l’infedeltà delle membraaldonodiCristoacausareledivisioni; lapreghiera,comunitariaepersonale;infattila«conversionedelcuore»ela «santitàdellavita,insiemeconlepreghiereprivateepubblicheperl’unitàdeicristiani,sidevonoritenerecomel’animadi tuttoilmovimentoecumenicoesipossono giustamente chiamare ecumenismo spirituale»;lareciprocaconoscenzafraterna, senza pregiudizi o disconoscimento delledifferenze;laformazioneecumenica deifedeliespecialmentedeisacerdoti,da non limitarsi ad occasioni episodiche o frammentarienéasoliperiodidell’anno; ildialogotraiteologiegliincontritrai cristianidelledifferentiChieseecomunità;lacooperazionetracristianineidiversi ambiti del servizio agli uomini (CCC 821),specienellatestimonianzadellacaritàenelservizioaibisognidegliuomini. Q «Ecumenismo vero non c’è senza interioreconversioneepurificazionedellamemoria, senza santità di vita in conformità con ilVangelo, e soprattutto senza un’intensaedassiduapreghierachefacciaecoallapreghieradiGesù»(GiovanniPaoloII,13 novembre2004).«L’unioneconCristoèallostessotempounionecontuttiglialtriai qualiEglisidona.IononpossoavereCristosoloperme;possoappartenerglisoltantoinunionecontuttiquellichesonodiventatiodiventerannosuoi.Lacomunione mitirafuoridamestessoversodiLui,ecosìancheversol’unitàcontuttiicristiani» (BenedettoXVI,Deus caritas est,n.14). In conclusione l’Ecumenismo,così inteso, diviene non solo una disciplina teologicadainsegnarenelleUniversitàteologiche,mal’animastessadell’annunciodel Vangeloedellasuatrasmissioneallegenerazionifuture.Nevadimezzolacredibilitàdellestessechiese,inunmondopluralisticoeframmentato.Solol’unitàoggirappresentalascommessaefficacedell’autenticità dei credenti. Non maestri, ma testimonidell’amorechesalva.Elasalvezzapassa,proprio,dalcarismadell’unità. Perapprofondirel’argomento,sipossonoleggereiseguentidocumentipontifici: -ConcilioVaticanoII,Lumen gentium (LG); Unitatis redintegratio (UR); - Pontificio Consiglio Unità Cristiani, Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo,1993; -CatechismodellaChiesaCattolica; -CongregazioneperlaDottrinadella Fede,Responsa ad quaestiones de aliquibus sententiis ad doctrinam de Ecclesia pertinentibus,29giugno2007 Je suis crethiénne - Io sono cristiana uestoèl’unicosloganalquale misentodiaderireintotalità. Ma cosa significa “indossare” unafrasecomequesta: “Jesuischrétienne”?Dicertononserveperprendereledistanzedachicristianononè,sarebbeinutileebanale,alcontrario, ilcristianodeve esserecoluicheapprofondisce,chesiinterroga, chesenteforteildesideriodiconoscerel’altro.Ilcristianodevespenderele sueenergieperlaverità,lagiustiziaeilrispetto.Ilcristianodifendeleproprieidee, manoncalpestaquellealtruiepertantoè secondomeassurdochemolticristianiabbianoaderitoacampagnecomequella“Je suisCharlie”lanciatadopoilrecenteattentatodiParigi.Moltilohannofattocon superficialitàsenzasaperequalecausastavanosposando,semplicementeseguendo ilcorsodeglieventi,magaricondividendo quaelàqualchepostdifacebookcheinneggiavaallalibertàdistampa. Difondo,ciòacuistiamoassistendo nonèaltrocheunateatrodelfalso,una grandefictionincuiilmigliorattoreècoluichelaraccontapiùgrossa.L’attentatore,ilvignettistaeilcittadinomedioche prendeunaol’altraposizionesonodelle comparse,avolteinconsapevoli, aservizio dichi,perraggiungereipropriobbiettivi politiciedeconomicinonesitaasvendere valorieticioreligiosieancheviteumane. Laveritàèdiventatounbeneassairaro, dascovaresottoifiumidiparoleche vengonospesegratuitamenteperconfonderci, per renderci maggiormente manipolabili.Laveritàvienevendutacomeun prodotto,nonimportachesiaautentico, l’importante è che sia fascinosa, accatti- vante; nonimportachesiavera,bastache siaverosimilmentepossibile.Gliamericanilochiamanostorytelling,l’artedellanarrazione. Non tutti sanno che campagne politiche,militariecommercialivengono studiateatavolinodaveriepropri“guru” delracconto.Siprogettanostorieappas- N.1 - GENNAIO 2015 sionantiincuilepersonepossanoidentificarsi.Cosìsivinconoleelezioniosivendeunprodotto,chequestestoriepoisianodeltuttofondateèassolutamentesecondario. Purtroppo, gliattidiviolenzadeiquali ognigiornosentiamoparlare, nonsonoaltrochelapuntadiuniceberg.Sonoazioni aserviziodipolitichedellequalimoltidinoi noncomprendonolaportata,servonoad alimentarelapaura,lasfiducia,ilsensodi smarrimento,cosìdapermettereallostorytellerditurno, diraccontarcilavecchiastoriadellapericolosainvasionestranieraedi comeluiciproteggeràdalnemico. Masenoisiamoinnamoratidellaverità,perchéDioèVerità,siamotenuticome cristianiadapprofondire,anonfermarci allasuperficiedellecose. Noussommeschretiéns:ilnostrosguardoversol’altrodeveessereattento,perspicace,maancheunosguardochesarestare incantatodifronteallabellezzadelladiversità dell’umanità. Che non giustifica, macomprende,chenongiudica,masiinterroga…..semplicemente deve essere il Suosguardo! Donatella D’Anna P 4 E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I S S E T T A L’0PINIONE l’ Aurora Libertà di stampa: un diritto “non assoluto” I fatti di Parigi alimentano il dibattito sugli ambiti e i limiti dei diritti C ti,appunto,equindiinfelici,soli.Nonsappiamo,comemoltiprofetidisventuraoggiprefigurano,magariperbiechiscopielettorali,se laprofeziadello“scontrodiciviltà”formulata nel1996daSamuelP.Huntingtonsistiarealizzando.Quellochecisembraècheilcompimentodeiprincipidell’Illuminismoacuici sembradiassistere,echevedonoinDiounnemicodell’uomo,rendonoquest’ultimo“assoluto”,equindisolo.Oalmenopiùsolo.L’uomodiventatoadulto,affrancatodaDio,orgogliosodellasuaraggiuntaindipendenza,èperòunuomocheciparetriste.Cometristeè l’uomocheuccideinnomediDio di Stefano Stimamiglio ihacolpitil’immensafollacheèsfilataaParigiindifesadellalibertàdi satiral’11gennaioscorso.Unmilionedipersone,forsedue.Econloromolti capidiStatoafiancodelpresidenteFrançois Hollande.Tuttiunitineldifenderelalibertà distampaediespressione,conancoranegli occhileimmaginideidueterroristiislamici cheseminavanomortenelcentrodellacapitalefranceseequelledell’esitodellagigantesca cacciaall’uomochesièscatenataneigiorni successivi. Fino all’inevitabile epilogo: alla mortedeivignettistidiCharlie Hebdo edialtropersonaledelsettimanalesatirico,sièaggiuntaquelladeidueterroristiislamici,fratellidisangue.Mortesièsommataamorte,sangueasangue.Lostessotragicofinaledell’eccidiochesièconsumato,qualcheisolatopiù inlàeincontemporaneaconlastragenella redazione,nelsupermercatokosher. IlpresidenteHollandehaproclamatomartiridellalibertàigiornalistiuccisi.Illorosanguesparsoperlalibertàdiespressione.Subitodopol’efferatastrage,suisocialmediaeper lestradesonocomparsiicartelli“JesuisCharlie”,versioneaggiornatadiquel“Ichbinein Berliner”, che J.F. Kennedy aveva coniato a Berlino nel 1963, in piena Guerra fredda. L’identificazioneconlavittimacreasolidarietà, muro, blocco contro l’ideologia del momento,chepretendediuccidere.Innomedel molochcomunista,allora.InnomediDio, oggi. AnchePapaFrancesco,nelsuoviaggiofra loSriLankaeleFilippine,havolutodirela sua.Parlandoconigiornalistichechiedevano ilsuoparere,harispostoallaesplicitadomandasuifattidiParigifattadaunrappresentante della stampa francese chiarendo che è «un’aberrazioneuccidereinnomediDio»,ma ponendoancheunlimitealdirittodisatira: «Nonsipuòinsultarelafededeglialtri».Non pochecritichesonopiovutesull’affermazione delPapa,accusato,semplificandoilconcetto, divolerimbavagliareundiritto,ritenutoassoluto. È proprio in questo termine, “assoluto”, chesipuòprovareachiariredovefinisce,se finisce,ildirittodiespressioneedistampae dovecominciaildirittoanonvederinsultato quelloincuisicrededipiù: Dio.“Assoluto” develasuaorigineallatino:ab-solutus,cioè slegato,indipendente.Undirittoassolutonon conoscelimiti,eccede(opuòeccedere,almenocomepossibilità)fino,allimiteestremo,di calpestareildirittoaltrui.L’assolutoriduce,finoanegare,larelazione.Affermareundiritto assoluto, quello di stampa e di satira, significanegarneunaltro,quellodivedererispettatoilproprioDio.Perchéaltracosaèfaresatirasuunrappresentantedellareligione– fosseunaltoprelatovestitoconunostrascico dialcunimetricontantodipaggettialseguitoounimamounrabbino–, altracosa,moltopiùgrave,èoffendereilDiodiGesùCristo, oquellodiAbramo, oAllaheilsuoprofeta. Qualchegiornofaunamicocheinsegnareligioneinunascuolamediamiharivelato,positivamente sorpreso, che a una domanda ai suoialunnisucomeimmaginavanounasocietàsenzareligione,alcunihannorisposto:«È comevederedeifiglisenzagenitori». Ab-solu- L «Dietro le vignette secoli di conquiste» Nella Sacra Scrittura il futuro dell’Europa I fattidiquestigiornielediscussionipreoccupateeaccesechenesonoseguiteciricordanocomenelle cultureeuropee,purconaccentidiversi,la parolalibertà,rinviaimmediatamenteall’ideadiincondizionatezza,allaqualeogni nostra azione viene commisurata. Anche sesappiamocomesiaimpossibilerealizzarepienamentequestaidea,qualsiasitentativodiporreunlimiteesternoallalibertà stessa,peresempioattraversoleggieregolamenti,èdestinatoarivelarsiinfruttuoso, secontemporaneamentenonsiimboccala stradadiunapaideia, diunaeducazione che faccia capo alla responsabilità personaleechecifacciacapirechespettaanzituttoanoistessidarciquellimiteedesserecapacidiquellaprudenzachesonoladimoraelacustodiadelrispettoperl’altro, lasuadignitàelasualibertàèl’antidoto piùefficaceachelaconvivenzacivilenon sitrasformi in unbellum omnium contra omnes. Oggiperòlapaideia,l’educazionenon vadasé.LaconoscenzadellaBibbiahacontribuito,contribuisceepuòcontribuirea quest’operadieducazione.Invecel’erosionedellaconoscenzadellaBibbia,nonin quanto contributo antiquario, ma quale forzacreatriceerigenerante,èunodeifat- tipiùinquietantiperilnostrofuturosia religiosochecivile,culturale,economico. AvevaragioneCarloMariaMartiniadire chelaBibbiaèillibrodelfuturodell’Europa,manonèstatoascoltato.IlriportarelaBibbiatraifondamentidellacultura edell’eticaèunimpegnopossibile,dalla feconditàstraordinaria,condivisibile. Ilfestivalbiblico,conlamolteplicitàdi linguaggiedipropostechelocaratterizzano,nelsuopiccoloeconlesueumilipossibilitàcercadifarlo,cercacioèdifarincontraretantagenteconiltesto,lavitae ilmessaggiodelleScritturebibliche,paroladelDioviventeperogniuomoedonna egrandecodiceculturaledell’occidente.E cercadifarlosecondolostilestessodella Bibbia, in un atteggiamento dialogante, apertoatutti,inclusivoenonescludente, capacedifarcrescerel’accoglienzareciprocaelapacenellacomunitàcheèilsommodeibeni. Ciauguriamocheilfestivalbiblicopossa continuare a spargere questo seme fecondonelterrenodellenostrecomunitàe troviinquestoalleanzevirtuoseconisingoli,lefamiglie,lecomunitàciviliedecclesiali,leistituzionieleimprese,leagenzieculturali,scolasticheeformative. N.1 - GENNAIO 2015 Roberto Tommasi asuaprimavignettasuFamiglia Cristianalapubblicònel1992. «Quandovennichiamatoacollaboraredall’alloradirettoredonLeonardoZegaerounpo’preoccupato.Trattandosidiungiornalecattolico,michiesientroqualilimitidovevomuovermipernon essere censurato. Lui mi rispose: “Caro Vignazia,nonsipreoccupi,piuttostolei non si ponga alcuna autocensura”. Un principio laico che ho sempre seguito». PierAldoVignazianonhanullaachefareconlasatiradiCharlieHebdo,(«misonosemprerivoltoallagentecomune,ho semprecercatodifarevignettepopolari, graffiantimamaioffensive»).«Maquesto nontogliecheaderiscainpienoallamanifestazione di Parigi e che sia rimasto profondamenteturbatodifronteallastrage dei colleghi del settimanale francese. Tutticolorochehannoacuorelalibertà devonosentirsipartecipidiquestatragedia. Certo, nei confronti della religione c’èunaquestionedibuongustoedirispetto.Maperquelloc’èildiritto,cisonoleleggisulladiffamazione.Offendila religione?Diciscemenze?Èunproblema tuo,nessunotiobbligaaleggerti.Peròbisognaanchesaperechelasatiraparlaper assurdo,deveesseregraffiante.Dietrole vignettecisonoconquistedilibertàdisecoli,cheparevanoassodate.Einvecescoprichenonc’ènientediacquisito». Pier Aldo Vignazia Da «Famiglia Cristiana», 3 – 2015, p. 21. Si ringrazia il Direttore don Antonio Sciortino per la gentile concessione. l’ Aurora P E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A IL BENE COMUNE N I S S E T T A 5 Fondamentalismo e laicità Una radicale conversione culturale per evitare lo scontro di civiltà ” I di Giuseppe Savagnone recentifattidiParigihannosuscitatonel mondoreazionidisegnoopposto, ma altrettantoestreme:daunlato,inEuropa,un’ondatadicommozionechehapochi precedentiechehaportatomilionidipersone,all’insegnadelloslogan“JesuisCharlie”,a identificarsiconivignettistiassassinati,nonchépiùdi50capidiStatoedigovernoariunirsiperguidare,strettiabraccetto,unaoceanicafollachemanifestavalasuasolidarietàper lestradedellacapitale;dall’altro,inAsiaein Africa,un’ondataaltrettantoimponentediindignazionedellemasseislamicheneiconfrontidellasatirairrispettosaneiconfrontidiMaometto,conchiesecristianeealtrisimbolidell’Occidentedatiallefiammeesloganbellicosiscanditidacentinaiadimigliaiadipartecipanti.Lo“scontrodiciviltà”dicuiavevaparlatoinunsuolibroilpolitologoHuntington, echeerastatoevocatoall’indomanidell’11settembre, riprende corpo e si profila, a livello planetario,semprepiùaspro.Unadrammaticaincomunicabilitàsembraregnaresuquesto scenario.Suognunodeidue fronti sièconvinti dell’assolutanecessitàdidistruggerel’altroperpotersopravvivere,echitentadicercareunamediazione,comestannodatempo facendomusulmanimoderatiefautoricristianidellapacificacoesistenzadellereligioni,vieneconsideratodallerispettiveparticomeun traditore. Ciò che colpisce,inquestoquadro,èl’assenzadellaragionee,diconseguenza,di“ragioni” che possano motivare i propri comportamenti.Essaèevidentenelcasodelfondamentalismoreligiosoislamico.Lapretesadi punireconlapenadimortechiunqueinsultiosembriinsultarelapropriafedeèevidentementesproporzionataerimandaauncodiceetico-giuridicoanterioreperfinoall’arcaica “leggedeltaglione”,inbaseallaqualesiavevaildirittodiinfliggerealcolpevolelostesso danno che egli aveva prodotto: “occhio per occhio,denteperdente”.Uccidereperun’offesarichiamainvecelaancorapiùarcaicaleggediLamec,discendentediCaino,chenella Genesisivanta:«Houccisounuomoperuna miascalfitturaeunragazzoperunmiolivido.SettevoltesaràvendicatoCaino,maLamecsettantasette»(Gn4,23-24). Maciòchesorprendedipiùèlamancanza Non saranno certo le misure restrittive nei confronti degli islamici a fermare il terrorismo. Come non sarà la censura a eliminare gli atteggiamenti sprezzanti nei confronti delle religioni Più alla radice ,significaesaltarequest’ultimacomeunvaloreassoluto,misconoscendoilfattocheilsuosignificatostanell’essere“per”altrochenonsialalibertàstessa.Non sièliberidiessereliberi,madipensare,difare,didire,qualcosainfunzionedelqualelalibertàacquistatuttoilsuovalore.Edèinrapportoall’usochesenefa,nonperilsuosempliceesercizio,cheessadeveessereconsidera- laviolenzadelfanatismo,proprioinquesti giorni,cenesonostatimigliaia,peresempio inNigeriaadoperadiBokoHaram,enessuno,néaPariginéaltrove,hafattosentire lapropriavoceperprotestare.Selamortedei vignettistidiCharlieEbdohasuscitatotantaemozioneèstatoperchéquieraingioco unvalore –appunto,lalibertà,dicuiquellamorteerasimbolo. Unvaloretantopiùambiguoinquanto adifenderlosonostati,inprimalinea,capi digoverno–perfaresolounesempio,Netanyau–chehannosullacoscienzaforme sistematichedioppressioneediviolenzanei confronti di intere popolazioni. La stessa Franciaèdasempreecontinuaadessereattivamenteprotagonistadiuncolonialismo spietatamentecinico,chenonesitaadalimentare sanguinose guerre locali là dove questoservaatutelareisuoiinteressieconomici. Nonèquestalalibertàchepossiamoesibireinmodoconvincentealmondoislamicoperindurloasuperareilsuomedievale fondamentalismo. Al di là dell’emozione collettiva per i morti, lo scontro di civiltà potràessereevitatosolosedaentrambele particisaràunserioripensamentodellepro- ta. LalibertàdelleSSditorturareiloroprigionierinonpuòesserevalorizzatacomeuna conquista. Le manifestazioni di questi giorni hanno evidenziatocomeoggi, invece, lalibertàsiadiventataildogmafondantediunaveraepropriareligione.Eimilionidipersonechesono sfilateperleviediParigieditantealtrecittà francesiedeuropeenonsisonoresecontoche stavanocelebrando–nellaloropolemicacon lereligioni–unaveraeproprialiturgia. Qualcunoobietteràchesistavasoltanto esprimendolapropriasolidarietàallevittime. Nonèvero.Dimortiinnocenti,stroncatidal- prieposizioni. Ladirezionepuòesseresoltantoquelladiunascopertadelsensoautenticodellalaicità.“Laico”,originariamente,è unterminedellatradizionecristianachedesignacoluichenellacomunitànonrivestealcunaautorità.AnchenelConcilioVaticano II–chepurecercadievidenziarel’importanzadeilaici–questotermineindicainprimoluogocolorochenonsonopresbiteriné religiosi: «Colnomedilaicisiintendonoqui tuttiifedeliaesclusionedeimembridell’ordinesacroedellostatoreligiososancitonellaChiesa»(LG,n.31).Insommaun“nonessere”,un“nonavere”ciòchealtrisonoohan- di“ragioni”inchipretendedirappresentare, controilfondamentalismo,idirittidellaragione.Perchéanchel’adesioneincondizionatadell’opinione pubblica europea alla posizione di Charlie Ebdo –sancitadallavenditadicinque milionidicopiedelprimonumeroseguitoallastrage–haqualcosadiprofondamenteirrazionale.Chihavistolevignettechequestogiornalepubblicava–controlafedeislamica,ma anchecontroquellacristiana–sisaràresocontocheesse,piuttostocheunaintelligentesatira (intendendo con questo termine una critica mossaattraversobattuteoimmagini),eranodei puriesempliciinsulti,benoltreilconfinedellavolgarità.Chiamareciò“libertàdiespressione”econtrapporloai“dogmi”dellereligioniè unmododisvilire innanzituttoilconcettostessodi“libertà”. N.1 - GENNAIO 2015 ” no. Eppure,questaapparentenegatività,questapovertà,haqualcosadiparadossalmente positivo,comesempre,delresto,nell’ottica evangelica.Perchélamancanzadiqualcosa, se accettata, può costituire la premessa per un’apertura.Chihatuttoassolutizzasestesso,nonsimetteinascolto,noncerca,nonè disponibile all’“altro”. Laico, nel senso più profondo,èalloracoluiche,riconoscendoi proprilimiti,nonsitrincerainunaautonomiaautoreferenziale,masiponeinunatteggiamentodiascoltodiciòchealtrihannoda offrirgli. Così, la ragione è laica quandonon diventarazionalismo,nonsiillude,cioè,di potercontrollarelarealtàsenzaresidui,masi aprealmisteroealdialogoconchicrede.E lafede,asuavolta,èlaicaquandononcade nelfideismo,nondisprezza,cioè,laragione esautilizzarnegliapportiperrifletteresuse stessa,accettandoilconfrontoconinoncredenti.Ciòcheaccomunaoggiilaicistieifondamentalistièilmisconoscimentodellalaicità.Entrambeleposizioniescludonoildialogo,perchéailoroocchil’altroèilportatore di un’identità esclusivamente negativa, a fronte di quella assolutamente positiva che essepensanodidetenereinmodoesclusivo. Su tutto questo mi permetto di rinviare al mio Dibattito sulla laicità, Elledici, Torino (Leumann)2006(ristampanel2010). Per entrambe si esige una radicale conversioneculturale,senonsivuolechelaguerra,ormaidatempoincorso,continuiedegeneri in forme sempre più estreme di distruzioneedimorte.Nonsarannocertole misurerestrittiveneiconfrontidegliislamiciafermareilterrorismo.Comenonsaràla censuraaeliminaregliatteggiamentisprezzantineiconfrontidellereligioni.Civuole benaltro.Civuolelapresadicoscienzache i valori dell’Occidente – libertà, ragione – non sono assoluti, ma invocano essi stessi qualcos’altroaciriferirsiedicuilasferareligiosapuòrappresentareunpossibilemodello.Civuolelacorrispondentematurazionedelmondoislamico,cheloportiascoprirecheunareligionelegagliuominiaDio nellamisuraincuililegatradiloroeliinducearispettarsiavicenda.Lastradadafareèlunga.MasarebbegiàunaconquistarendersicontochesialaragionecheDiochiedonodipercorrerla P 6 E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I S S ISTANTANEE DIOCESANE Accademia del Musical D di Michela e Giacomo Zatti aSettembre2015pressolasededel LiceoClassicodiocesano PietroMignosidiCaltanissetta al raggiungimento di un minimo di 30 iscritti, sorgerà la nuovissima “Accademia delMusical” promossadallaDiocesidiCaltanissetta, curata dal M° Giacomo Zatti (Co-Responsabiledell’Ufficiodiocesanodi PastoraleGiovanile)elaRegisteredTeacher dellaRoyalAcademyofDance diLondra MichelaSclano,entrambiartistiprofessionistidellaCompagniaTeatraleformatada CarloTedeschi. Una scuola di alta formazione artistica fondata sullo studio della Danza Classica RAD, la danza moderna ISTD , il canto modernoelesuetecnicheedicorsilaboratorialiapplicatiall’allestimentodell’artescenicadelMusical. LaRoyalAcademyofDanceèlamaggioreorganizzazionenelmondoperlaformazionediallieviedinsegnantichevaluta attraversosessionid’esami.Èautorizzataal rilascio di attestati, certificati, diplomi di studioelauree,includendoancheunprogramma specifico dedicato ad ex ballerini professionisti,chedesideranooffrirelapropria esperienza professionale nell’ambito dell’insegnamento.Nell’anno2001,laRoyalAcademyofDanceèstataufficialmentericonosciutadalleautoritàdituttoilRegnoUnito,qualeorganoaccreditatoperoffrirequalifichegenerali,professionaliedoccupazionali,riconosciuteintuttigliambiti distudionelquadronazionaledell’ordinamentoditutteleattivitàprofessionali. LaRoyalAcademyofDanceèpresente inoltre70nazioni. Gliinsegnantiiscrittiall’albosono6.500 edogniannoesaminaoltre200.000allievi. L’albodegliinsegnantidituttoilmondo registratipressol’IstituzionedellaRoyalAcademyofDanceèstatocostituitonel1987. Icontenutideipianidistudiosonostrutturatiinmanieraprogressivapergarantire cheillivellotecnicodiperiziarichiesto,rientri nell’ambito delle capacità di apprendi- S abato1novembrelacomunitàSanta MariadelRosariodiSanCataldoha celebratoilNovantesimodellaerezioneaParrocchia.Mons.MarioRussottosièrecatoinParrocchiacelebrandol’Eucarestia,nella SolennitàdiTuttiiSanti,ricordandoilcamminodeifedeliversolasantità. LaChiesadelRosarioèesistentedal1702ed erarettoriasottolagiurisdizioneparrocchialedellachiesamadre.Erettail1novembre1924da Mons.Jacono,sipensavaadun’efficaceazione pastoralecapillareperlevariecomunitàlocali, cheaumentavanodinumerodifedeli.SituazioneriscontrabilenonsoloaSanCataldo,maancheaCaltanissettaeaMussomeli.Domenica2 novembredellostessoanno,ilgiornosuccessivo all’emanazionedellabolla,Mons.JaconohacelebratounaMessaalRosario,inaugurandolaparrocchia.FindaiprimiannilacomunitàdelRosariosièconsolidatanellacatechesienellacari- E T T A l’ Aurora Nei locali del Liceo Classico Pietro Mignosi sta per nascere una scuola di alta formazione artistica fondata mentodell’allievo.Insegnantiinpossessodi una valida comprensione dei principi del movimento,dellamusicalitàedegliaspetti fondamentali del Balletto Classico, fornisconounprogrammadistudioequilibrato edattentamentepianificato. LaRoyalAcademyofDanceoffreuna seriediEsamieClassidiValutazione(dai 5anniinsu)riconosciutialivellointernazionaleconloscopodimotivareedincoraggiareglistudentidiognietàecapacitàa coltivarelapassioneattraversounsistemadi misurazionecompletoestandardizzatonel mondo. I programmi partono dal Curriculum Pré-ScolareedailivelliPrimaryperpoiiniziareilperfezionamentoattraversoottolivelliGradi.DaquièpossibileintraprenderealmomentoopportunolacarrieradiballerinoattraversoiLivelliProfessionali. I programmi di studio sono creati per adattarsisiaachisianuovonelmondodelladanza,siaachihagiàesperienza.Nonci sono limiti massimi d’età e vengono ammessisiamaschichefemmine. GliEsamiRADvoglionoaiutaretuttigli studentiadaccrescerelapropriaautostima, lacapacitàdirapportarsiconglialtriedil lavoro di gruppo, l’abilità di porsi degli obiettivi personali ed impegnarsi per raggiungerli. Programma Pre-Scolare - Èstudiatopersvilupparelebasidelmovimento,unaconsapevolezza musicale di base, espressività e creatività.Lelezioniatemaincoraggianola partecipazioneelaconcentrazioneepreparanogliallieviailivelliPrimary.IlProgrammaPré-Scolareèadattoastudentitrai2anniemezzoedi5anni. Esami Gradi - IProgrammidipreparazione agli Esami Gradi forniscono agli studenti un’ampia educazione pratica, con un forte sviluppodellatecnica,dellamusicalitàedellecapacitàd’esibizione.Racchiudonoballetto,movimentoliberoedanzedicarattere.I programmipartonodaPré-PrimaryinDanceePrimaryinDancefinoalGrado8. Esami Professionali - IProgrammidiStudiodegliEsamiProfessionali(Vocational ) RAD prevedono uno studio approfondito delballetto,sviluppandolatecnica,lamusicaelecapacitàespressivedeglistudenti.Vieneinoltreintrodottolostudiodellepunte perleragazze.Icontenutiel’intensitàdello studiopreparanogliallieviaqualsiasitipodi carrieranelmondodelladanza.Iprogrammisonostudiatiperallieviapartiredagli11 annid’età. Solo Seal Award - Èilmassimolivellodegli EsamiProfessionaliedèbasatosuun’esibizionesolista.Questoesamevieneeffettuato esclusivamenteaLondra. “…Ilprogettonascedall’esigenzacondivisadiproporreatuttiigiovanielefamiglie del territorio di Caltanissetta un percorso culturaleeprofessionalevoltoallaformazionecompletadelragazzosiadalpuntodivistaartisticocheumano–affermanogliinsegnanti–lascuola,nell’ampliamentodell’offerta formativa del Liceo Classico Mignosi,consentiràagliiscrittidiconseguireil DiplomadiDanzatoreClassicoRADeModerno ISTD con esami annuali certificati dall’enteformativoinglesevalidialivellointernazionale,diprepararsialmeglioalleammissionipressoiConservatoriStatalidiMusicad’Italianell’artedelCantoel’opportunitàdisostenereStagedialtoprofiloconar- Un cammino sotto la guida dello Spirito tà,sorrettadalparrocop.SalvatorePignatone, cherimasefinoal1936.UnadellesueazionisignificativeèstataquelladelrestaurodellaChiesaduranteglianni1927-28.Ilsuccessore,Padre GaetanoGiunta,sièprodigatoperlafondazionedell’AzioneCattolicaeperlafiorituradelle vocazioni religiose femminili, in particolare le “animeconsacrate”.Intornoal1942-43nacque, rispondendoadun’esigenzadeitempidellaSecondaGuerraMondiale,perrafforzarele“armi dellafede”,l’associazioneLampade viventi,con lafinalitàdell’AdorazioneEucaristica,fondatainsieme allaVenerabile Marianna Amico Roxas. UnadellepiùimportantioperediPadreGiuntaèstatanel1960laCostruzionediunaScuolaMaterna,espressionedelCIF,cheverràsuccessivamenterestaurataallafinedeglianni‘70. DopoilConcilioVaticanoII,P.Giunta,inattuazione dei documenti magisteriali, ha promosso iniziative per rafforzare e incrementare l’ApostolatoCatechisticoequindil’attivitàdei laici, in collaborazione con la gerarchia. NacqueroperquestomotivoiprimiConsiglipastoraliedeconomiciparrocchiali. P. Carmelo Sanguedolce è stato nominato N.1 - GENNAIO 2015 parroconel1976.Hatrovatounabellacomunità, che era da incoraggiare e incrementare, continuandoapromuoverecatechesi,liturgiae carità,conun’attenzioneparticolareallefamiglie che hanno sempre ben risposto. Sin dall’iniziohacuratoildecoroelafunzionalitàdell’edificioeilocalipastorale.Hasubitoprocedutoalrestaurodeitettidellachiesa,intornoagli anni1977-78.Nelgiugnodel1981nasce“Comunitàviva”,unperiodicomensileparrocchiale,concontenuticulturali,cronachistieformativi.Inquegliannisièprocedutosoprattuttoallacostruzionedeilocaliannessiallaparrocchia, allacelebrazionedelSessantesimo(1984).Nel 2000,inoccasionedelGiubileo,vennecostruitoilportonedibronzo,cheillustraiMisteridel Rosario. Venne inoltre approvato da parte di l’ Aurora P E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I S S E T T A ISTANTANEE DIOCESANE sullo studio della danza classica e moderna, canto e laboratori scenici applicati all’arte del musical Luigi e Daniele sono Diaconi U Mons. Russotto ordina due giovani seminaristi di San Cataldo di Maurizio Nicastro nagiornatadifesta quellavissutadalla nostra Chiesa nissenail12Gennaio scorso nella Chiesa Madre di San Cataldo. NelpomeriggioMons. Mario Russotto ha ordinato diaconi della Chiesa di Dio Daniele Lombardo e Luigi Biancheri: un evento di vera grazia che abbiamo vissuto congrandetrepidazioneegioia.Tanta la commozione nei voltideifamiliariedituttoil PopolodiDioriunitoeunito in preghiera. Il momento più intenso è stato durante l’imposizione delle mani, da parte del nostro Vescovo sul capo degli ordinandi, come puredurante laspecificapreghiera consacratoria che domandaaDiol’effusionedello SpiritoSantoedeisuoidoni adattialministeroperilqualeilcandidatovieneordinato. Diaconosignificaservo,coluichesimetteaservizio,come ricorda il n° 29 della Lutistiesterniinvariesediitalianeedestereche, inrelazionealpercorsodidatticodell’allievo, verranno conseguentemente proposti. RipartiamodallaBellezzacheinostrigiovani meritanoperunSIchesiafruttod’Amoree diveracuraoffrendoloroilmeglio”. Informazioni Utili - Iscrizioni dagennaio2015sinoasettembre2015 pressoilLiceoClassicoP.MignosiP.zzaGiovanniPaoloII–Caltanissetta. Iniziocorsiaccademicidasettembre2015. Mail:[email protected] -Tel./Fax 093422378 RegisteredTeacherRoyalAcademyofDanceMichelaSclano-cell.3287080175 Canto Moderno M° Giacomo Zatti - Cell. 331 4781355 Mons.GarsialoStatutodellarinataConfraternitadelRosario,conlafinalitàdifareapprofondireaiconfratilospecificomarianodellaComunità. ComerilevavaMons.MarioRussottoil1 novembre nell’omelia: «Diventare santi con i soli sforzi umani, per quanto buona volontà possiatemettere,diventaun’impresaimpossibile.Edeccoallorachelasantitàsifaospitalità di quell’Invisibile Persona della Santissima Trinità,cheèloSpiritoSanto,ilqualecipuò renderesanticomeDioaImmaginedelFiglio». ÈloSpiritoSantolastessaComunionecheha operato in questi novant’anni di vita parrocchiale,guidandouominiedonnenellacostruzionediquestaChiesa,laComunitàdeifigli nelFigliodiDio,chenelladiversitàdeicarismi edeiministeri,èconformataaCristo,incamminoversoilRegnodiDio. Luigi Biancheri 7 men Gentium delConcilioVaticano II, in riferimento alla specificaconformazioneaCristo,SignoreeServoditutti.Il Diaconoèchiamatoadesercitare una triplice diaconía, un Fundamentalis”perlaFormazionealDiaconato.AlDiacono compete di proclamare il Vangeloedanchediaiutareil Sacerdote nella spiegazione dellaParoladiDio.Aldiaco- triplice servizio: quello della Parola, quello dell’Eucarestia, quello della carità nei confronti di tutti, in particolare deipoveri,loricordala“Ratio novieneaffidatoilCorpoeil SanguedelSalvatoreaffinchéi fedelisenenutranoericevano forza.Possanosempretrattare iSantiMistericonquellaado- razione interiore, con quella devozionedellospiritochesono l’espressione di un animo che crede e rimane sempre consapevoledeldonoricevuto edelcompitoassunto. Cristocontinuiachiamare giovanicomeDanieleeLuigi perfarlisuoiministri: “dammiletuemanipercontinuareabenedire,letuelabbraper continuare a parlare, il tuo corpopercontinuareasoffrire,iltuocuorepercontinuareadamaregliuomini,miei fratelli”. La nostra Chiesa si uniscasempreinpreghierae chieda continuamente a Dio santevocazioni,perchémandioperaiallasuamesse.CiascunodinoiringraziDioper averchiamatoDanieleeLuigiauncosìgrandeministero, possano metterelapropriavitapermanentementealserviziodelVangeloeconilsostegno della grazia divina risponderesemprecongenerositàecongioiaallachiamata del Maestro: «Tu vieni e seguimi» Presepe alla “Casa del Ponte” L di Francesco, Serena e Leri ’11 gennaio 2015, pressolaChiesaMadrediSantaCaterina èstatorappresentatounospettacolo sulla Natività di Gesù, cheèstatoilrisultatodellacollaborazionefraigiovaniallievi dei corsi “A.C.S.D. Danza e Musical”,tenutipressola“CasadelPonte”,sedeinSiciliadella Fondazione “Leo Amici” e gliistruttoriprofessionistidellacompagniateatraleformata daCarloTedeschi. InsiemealoroancheigiovanissimiragazzidellaparrocchiachedapocohannoricevutoilsacramentodellaCresima,frequentanoicorsieleattività ricreative di danza e laboratorioteatrale. Abbiamo messo in scena unariduzionedelnotopresepeviventeinmusical“Unvagitonellanotte”diCarloTedeschi;l’operateatraleoriginale, insignita del noto premio Praesepium Populi 20012002,chedaquasivent’anniè offerto come dono di Natale anchenelleBasiliche,neiSantuari, sui sagrati delle chiese, neiborghiantichi,inVaticano, ediffusoperletelevisionilaseradel24dicembrealmomentodell’inaugurazionedelmonumentale presepe di piazza rosensodelNatale,infraternitàefamiliarità. Cosìabbiamovolutorealizzareancheilpresepestaticoalla“CasadelPonte”,cheèstatoapertoognigiornoadognuno che abbia voluto visitarlo nellefestività. SanPietro. Oraanchequinellaparrocchia Immacolata Concezione diSantaCaterinapercondividerecontuttilagioiaedilve- Adiacentela“CasadelPonte”,sorgeunapiccolacappella dedicata ai Santi Francesco e Chiara d’Assisi, inaugurata e benedetta lo scorso 11 luglio N.1 - GENNAIO 2015 2013 dalnostroVescovo.Piccolo rifugio rivolto ai giovani cheinessapossonotrovareun puntodiriferimento,inunione con la comunità parrocchialeeladiocesi. In questa casa si possono ospitaregruppiconilproprio sacerdote per ritiri fino a 21 personeconpossibilepernotto eusocucina,oltreacoloroche vorrannovisitarelacappellain qualsiasi momento dell’anno. Cogliamo l’occasione per invitare tutti coloro che vorranno partecipare ai prossimi appuntamenti alla “Casa del Ponte”: -3Aprile 2015:viacrucis recitataedrammatizzatapressolacappelladeisanti“FrancescoeChiara” -Giugno 2015: saggiodifineannodell’“A.C.S.D.DanzaeMusical”. -2e11Agosto 2015: momentodipreghierainoccasionedelperdonodiAssisiedellafestivitàdiSantaChiara. Perinfo:Leri3347176815 P 8 E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I A PROPOSITO DI... S S E T T A l’ Aurora La “Crocifissione bianca” di Marc Chagall U La passione per il Crocifisso del pittore ebreo che tanto piace a Papa Francesco di Dora La Placa Calabrò n fascio di luce dall’alto illumina un grande crocifisso biancosuunosfondoriccodi figure, oggetti, immagini simboliche. Il quadro,che rappresental’umanitàintera nelbeneenelmale,emozionaeimmalinconisce. Esso, che tanto piace a papa Francesco, èla“Crocifissionebianca”,dipintoaolio custoditonelmuseodi“Art InstituteofChicago”. Tanti pittori da Cimabue aVelasquez hanno dipinto Gesù crocifisso, imprimendoartisticamentenellelorooperedoloreepassione, maMarcChagall,pittore bielorusso (Vitebsk 1887- Saint-Paulede Vence 1985)colpisce,perchéconlaforza eilfascinodellasuaartedipinge, raccontandolastoria.Sonocelebriletavolerealizzate per illustrare la Bibbia pubblicata dall’editoreTériadenel1957.Egli,ebreo, narra la persecuzione della sua gente in modosingolare,mettendoalcentrodella tela Gesù crocifisso, attorniato da figure secondariemanoninsignificanticherappresentanolastoriadelpopoloebreoinfugadalNazismo.Ilquadro(1,55per1,44) èdel1938,annoincuicon“Lacongiura dellanottedeicristalli”ebbeiniziolapersecuzionedegliebreiinGermania. Lalettura del dipinto, che permette collegamenti che riguardano il popolo ebraico nellastoriaealtempodiChagall,segue unasortadicerchio.Inaltoasinistraèraffigurato un gruppo di rivoluzionari, che conbandiererosse earmiinmano,sidirigeversounvillaggioinfiamme,cherichiamal’assediodiGerusalemmenel70 d.C.dapartedeiRomani,metaforadiogni cittàinvasaedistrutta.Segueungruppo diprofughidisperati suunbattello;inbassoaltri uominisembranofuggiredalquadro.Inparticolareunodiessi,aipiedidellacroce,stringeirotolidellalegge, quasi un nuovo Giovanni, Apostolo e custode dellaparola. Alcentrosinotalamenorah, ilcandelabrononasettemaaseiluci;la settimafiammaèGesù,veralucedelmondo.Leseiluciuniteformanounpane,richiamo dell’Eucarestia, memoriale della passionedelSignore.Inbassoadestral’autoreevoca lapersecuzionedelsuopopolo, rappresentando drammaticamente una donnachestringeilsuobambino,come Mariaaipiedidellacroceeunuomoin fugaconunmiserosaccosullespalle.Più inaltounsoldatonazistaguardatrionfantelasinagogainfiamme.Quasiachiudereilcerchiolascenasicompletaconpersonaggidell’Antico Testamento,chevagano tra il fumo dell’incendio, guardando condoloreilpopolosofferente.Inquesto insiemediscenedrammatiche,cosìdistribuite, ilCristoCrocifissoinvitaaprenderecoscienzadellapresenzadiDiodavanti allasofferenzaealdoloredegliuomini.Per ChagallCristononèsolol’uomoDiodei Cristiani,maèancheilsimbolodelpo- M Fece la rivoluzione russa arcChagallèstatounpittore russo naturalizzato francese,d’origineebraicachassidica. Nasceinunafamigliadiculturaereligioneebraica, aVitebsk allorafacentepartedell’ImperoRusso,oggi inBielorussia.Iniziòastudiarepitturanel1906conil maestroYehudaPen,ilsolopittorediVitebsk,mal’anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentòl’AccademiaRussadiBelleArti,conilmaestro Nikolaj Konstantinovič Roerich e conobbe artisti di ogniscuolaestile.Trail1908eil1910studiò,invece, allascuolaZvantsevaconLéonBakst.Rimasenellacittàfinoal1910,ancheseditantointantotornavanelpaesenataledove,nel1909,incontròlasuafuturamoglie,BellaRosenfeld,figliadiricchiorefici. Unavoltadivenutonotocomeartista,lasciòSanPietroburgoperstabilirsiaParigi, peresserepiùvicinoallacomunitàartisticadiMontparnasse,doveentròinamiciziacon GuillaumeApollinaire,RobertDelaunayeFernandLéger.Nel1917preseparteattiva allarivoluzionerussa:ilministrosovieticodellaculturalonominòCommissario dell’arte perlaregionediVitebsk,dovefondòunascuolad’arteeilMuseodiartemodernadi Vitebsk.Nel1920sitrasferìconlamoglieaMoscaepoiaPariginel1923.Divennecittadinofrancesenel1937.Il2settembre1944,Bella,compagnaamatissima,soggettofrequenteneisuoidipintiecompagnadivita,morìperunainfezionevirale.Dueannidopo,ChagallfeceritornoinEuropaenel1949sistabilìinProvenza. Uscìdalladepressionecausatadallamortedellamoglie,quandoconobbeVirginia Haggard,dallaqualeebbeunfiglio.Chagallsirisposònel1952conValentina(detta «Vave»)Brodsky,anch’elladioriginerussaedebrea,conlaqualescoprìlaGrecia.Nel 1957sirecòinIsraele,dovenel1960creòunavetrataperlasinagogadell’ospedaleHadassahEinKeremenel1966progettòunaffrescoperilnuovoparlamento.Morìa97 anni,aSaint-PauldeVence,il28marzo1985. N.1 - GENNAIO 2015 polo ebraico perseguitato. È il Dio del Manzoniche“atterraesuscita,cheaffannaeconsola”.IlDiochesoccorreconla sua misericordia. Chagall ci sorprende, rappresentandoGesùnonconilconsueto perizoma, maconiltallit, iltipicoscialle ebraico,econunpannosulcapoinvece dellacoronadispine;illustrandosapientementeilmisterodellasalvezza,ilcuiprimobeneficiarioèproprioilpopoloebraicoilpittorevuolericordarecheGesùèinnanzituttofigliodelsuopopolo. Ciòche contaperl’autore, maanchepercoloroche guardanolesuepennellatedicolore, distile naif, è la presenza dell’unico Dio. AttraversounlinguaggiosimbolicoChagall parlaallanostrafede,cisollecitaallacomprensionediunDiochesifauomoper l’uomo,cimettedinanziallasofferenza di Gesù e nello stesso tempo infonde speranzaconquellapennellatadilucebianca,che, partendodall’alto, attraversailfiglioediscendesulsuopopoloperseguitatoeoppresso, comearichiamarelafrase giovannea «Io sono la luce del mondo». Chagallutilizzailbiancoeilgrigioinsiemealcolore,dandoaognipennellatailgiustopesopercoinvolgerechiguarda. L’impostazionedeldipintoseguelaregolaclassica:Gesùcrocifissoconl’aureoladiluce, la testa reclinata sulla spalla, il viso contrattodaldolore, gliocchichiusi,attorno personaggi, agglomerati urbani, oggetti preziosiqualiilcandelabro,irotolidellatorah. Tuttavia l’impostazionevienestravoltadall’aggiuntadiqualcosa,unelemento, unoggetto,unsimbolo,uncolore,orail verdedell’uomoconilsacco, orailrosso del fuoco che divampa, fino a darci immaginiastratte, cheperdonoilsensodella realtàeacquisisconounsaporedifantasia, chetrovanotuttaviariscontronellevicendestoriche.Gesùaddormentatonelsonno dellamorte,nelquadrodiChagall,nonè indifferentealladisperazione,allasofferenzadegliuomini.Eglistessoèuomo,soffre, muoreperlasalvezzadell’umanità.Ilpittore pone ai piedi della Croce una scala, cherichiamalascalasantadiGen28,1017eleparolediGesùinGv1,51, verascalachefadapontetraDioel’umanità.In Chagall l’elementoebraicoèsemprepresente,giustificatodallesueoriginiedalla fede,malasuaartehaunmessaggiouniversaledipace. Ilquadroètestimonedel tempo, affascinaconlasuastoriaeconla suaverità. Straordinarial’elaborazione dogmatica,riccadiveritàstoriche,disincretismoreligiosocheavvicinanol’artediChagallalSurrealismo. Percomprenderel’interesseelapassionediChagallperlatradizionebiblicavaricordatalasuaaffermazione:“Mièsempresembratoemisembra tuttorachelaBibbiasialaprincipalefontedipoesiadituttiitempi. Daalloraho semprecercatoquestoriflessonellavitae nell’arte. Perme,comepertuttiipittori dell’Occidenteessaèstatal’alfabetocoloratoincuihointintoimieipennelli.” l’ Aurora P E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C ORIENTAMENTI PASTORALI A L T A N I S S E T T A 9 Il “come” e il “che cosa” del primo annuncio Pillole di Orientamenti Pastorali per accompagnare l’uomo alle soglie del Mistero coinvolgente: «Convertitevi e ciascuno di voisifacciabattezzarenelnomediGesù Cristo,perilperdonodeivostripeccati»(At 2,37-38). LarispostadiPietroèinoltreunapromessa: «Riceverete il dono dello Spirito Santo» (At 2,38). Convertirsi, concretamente, significa entrare a far parte della Chiesa,comunitàdifedeedivita,riunita nelnomedelSignorerisortoevivente.Gesùhachiamatoidiscepoliacondividerela stradacheeglistessostavapercorrendo. C di Onof rio C ast e ll i hiariamogiàunprimopunto.Sarebbesbagliatoabbandonarecon leggerezzala“prassipastoraletradizionale ereditata”, ma a nessuno sfugge chenonbastapiù.Bisognaallorariqualificarlaeintegrarlaconlafreschezzaelaforzadelcosiddetto “primoannunzio”. Maperchéècosìdifficile?Nonesisteuna strategiagarantitaevincente?No,lafedeè comel’oliodellaparaboladellevergini.Allarichiesta“datecidelvostroolio”larispostaèchiaraeinequivocabile:“no,chenon abbiaamancarepernoiepervoi!”.Qualunqueazionepastorale,qualunqueincontroointervento,qualunquetestimonianza anchelapiùvivaesconvolgente,puòsolo favorirelafede,lapuòsuscitare,puòaiutareainterrogarsi; idocumentidiconoche possiamoaccompagnarel’uomodioggialle“sogliedegliinterrogativivitali”,mavarcare poi questa soglia della conversione e dell’adesionepersonale,rimaneunmistero dell’intreccio tragraziaelibertà.Gesùannunciachedueuominisarannonelcampo, dunque apparentemente nell’identica situazione,maunosaràpresoel’altrolasciato,duedonnesarannoacasaallamola amacinareilgrano,l’unasaràpresael’altralasciata. Tuttavia guaianoisenonannunziassimo ilVangelo! Questa è la più profonda preoccupazionediPaoloevuoleessereanchequellanostra. Come ha fatto Gesù? Lo riassume bene la Nota Pastorale Questa è la nostra Fede,del2005,cheivescovi italiani dedicano proprio al primo annunzio: «Lacaratteristicafondamentale dell’annuncio cristiano è l’essenzialità del suo contenuto. Gesù esprime il suo messaggioconunlinguaggiodiretto,vivace:iltonoimmediato,autorevoleesolenne,èquellodelbanditorecheinpubblicoeadaltavocerecaunanovitàlieta eattesa.Einquelleparolec’èunavibrazionediurgenza:l’annunciorisuonacon unforteappelloallaresponsabilitàdegli ascoltatori. Anche la struttura del messaggioèlineare,incisiva,lapidaria.Prima dituttounabuonanotizia,anzilanotiziapiùsorprendentechemaisiastataannunciatasullaterra:iltempoègiuntoal massimodellamaturazioneeDiohadecisodiintervenirenellastoriacomeree salvatore; e in secondo luogo una chiamatapressante:cambiarevitaecrederea questabellanotizia.All’indicativocheriguardal’iniziativadiDio,seguel’imperativocheriguardal’impegnodell’uomo.La salvezzaèundono,ildonopiùgrande;la risposta, il cambiamento morale, è affidataallaliberaeresponsabilevolontàdellepersone. ConlaPasquasiverificaunpassaggio decisivo:Gesù,daannunciatoredelregno diDio,diventailSignoreannunciatodallaChiesa». Quali solo le caratteristiche del primo annuncio? OsservandolostilediannunciodiGesù o quello dei discepoli dopo la Pasqua, possiamo riconoscere alcune linee fondamentali,checaratterizzanol’annunciodellaBuonaNotizia.Questitrattil’hannofattoresistereinmezzoalletempesteelepersecuzionidituttiitempi,acominciaredall’ImperoRomanicongliapostoliancoravivi,perfinireneitristiscenarideinostrigiorni.Quest’animaprofondadelVangeloda aimartirilaforza,atuttilaperseveranza. -ilVangelononèchiacchierainmezzo adaltre,nonèsempliceopinione,mavantauncarattere di assolutezza:GesùCristoè ilSignore,l’unicoSalvatoredelmondo;o losiaccoglieolosirifiuta; -ilmessaggiocristianoèunmessaggio di salvezza;èmoltopiùdiunsemplicegalateoodel“vogliamocibene”;confessareche GesùèilSignoresignificariconoscerelui comeunicoSignoredellapropriavita;lafedeprocuralasalvezza; - la fede cristiana, prima ancora di riguardaredelleveritàdacredere(credo),celebrare(sacramenti)evivere(morale),èuna storiadiDioconl’uomo,iniziataconIsraele, compiuta in Gesù, continuata nella Chiesa;questastoriavuoleraggiungerela storiaconcretadiognicredente,lavuoleilluminareesalvare;guaiaridurreilVangeloaunadottrina,adellesacrecerimonie,a unmoralismodelsideveedelnonsideve; -ilDiodiGesùCristovaoltrelelogicheeiragionamenti,agisceinmanieraparadossale;Dioconosceedaccoglieleattese eibisognidell’uomo,mapercompierli,li capovolge;questoinalcunisuscitalafede, inaltriloscandalo. Toccare il cuore con il cuore NelgiornodiPentecostePietroannunciaagliuominidiGerusalemmelamortee risurrezionediCristo.Gliascoltatorialsentirequesteparole«sisentironotrafiggereil cuore»(At 2,37). Daquiladomanda:«Checosadobbiamofare?».LarispostadiPietroèchiarae N.1 - GENNAIO 2015 Da dove cominciare? Occorreincrementareladimensione dell’accoglienza:tutti,sempre,devonotrovare nellaChiesa–concretamentenellaparrocchia–unaportaapertaneimomentidifficiliogioiosidellavita.Sull’accoglienzasi può innestare l’annuncio, fatto di parola amichevolee,intempiemodiopportuni, diesplicitapresentazionediCristo,Salvatoredelmondo. L’uomodioggihabisognodisentirsiaccoltoeascoltatonegliinterrogativichetoccanolestruttureportantidellasuaesistenza:gliaffetti,illavoro,ilriposo. Percuisolounostrettolegameomeglio“un’alleanza”conilterritoriogarantiscelavicinanza allavitaquotidianadellagente,nellasollecitudineversoipiùdeboliegliultimi. Moltediquestecosesonogiàtradizionedellenostreparrocchie:nevaassicurata la continuità anche mediante nuove modalità.Teniamo conto, che sono ancoratantissimeleoccasioniincuiperun versool’altro,lagentemette piede in chiesa o entra in contatto con l’istituzione Chiesa e i suoi servizi:sacramenti,funerali,matrimoni,benedizionedellecase,dinegozi,diautomobili,Messepasqualionatalizieecc.Sitrattadiunpotenzialeediuna risorsainestimabile.Quanteopportunità perannunciarecongioiailnostroverobeneCristoGesù!Siamochiamatiaservire l’uomo nella sua storia concreta, prima ancoradiingrandirelanostra“utenza”e segnareunacrescitanumerica.StalìladifferenzatralaChiesa-Comunitàelachiesa-aziendaespertainmarketingepromotingdiunsacrochedifattononparlapiù. C’èchiscandalizzatogridaallacrisi,c’è chiavvilitoedeluso,condannailpresente, perchéprimatuttoerapiùbelloefunzionava,c’èchiafferratodaCristo,impugna la fiaccola del vangelo per illuminare il mondo. Chinoncredenonhabisognodiessere convinto che è vero, ma che funziona P E 10 R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I L’IMPEGNO S S E T T A l’ Aurora Una pastorale attenta alla mobilità umana Ufficio Migranti Diocesano per una cultura del rispetto e dell’accoglienza L di Filippo Bonasera ’ufficioperlapastoraledeiMigrantiha nelladiocesilastessafunzioneche la ChiesaItalianaassegnaalivellonazionaleallaFondazioneMigrantes. Anchel’istruzionepontificiaErga migrantes caritas Christi offreunasimileindicazione. Laprima sottolineatura dafareèchesitrattadiuncompito eminentemente pastorale da assolvere nei confrontidicoloroche «amotivodellalorocondizionedivita,nonpossonogoderedell’ordinarioministerodeiparrociosonoprividiqualsiasiassistenza,comesonomoltissimiemigrati,gli esuli, iprofughi,imarittimi,gliaddettiaitrasportiaerei,inomadiealtrecategoriediuomini»(n.18).Nell’ambitodellapastoralemigratoriaalcunicompitisonocondivisibilicondiversi ufficieorganismidiocesani(qualilaCaritas,l’ufficiodiocesanoperl’ecumenismoeildialogo),altrisonodicompetenzaspecifica.Ècompitodell’ufficioteneredestal’attenzionepertuttiisettoridellamobilitàumana,nonsoltantoaiflussimigratorideisicilianiall’estero,odeglistranieriin Sicilia;maancheperilpassaggioel’insediamentodinomadiedioperatoridellospettacoloviaggiante:tuttagentemarginalechespessononèoggettodiinteressedellenostretradizionaliparrocchiechestentanoadassumereunvoltomissionario. Èimportanteperl’ufficiosensibilizzare,creare consenso e convinzione, intervenire direttamenteseèilcasoofavorirel’interventodioperatoripastoraliconspecificacompetenzaperivarisettoridellamobilità. Attraversol’esperienzapiùchedecennaledi DirettoreRegionaleMigrantes hopotutostabilirecontatticonAssociazionidiSicilianinelleAmericheeinAustralia,nonsolodelladiocesinissena,madituttalaSicilia,contattichepermangononeltempoinvarieformeearticolazionieche vengonomantenuticonlevisitedeiparroci,anchedellanostradiocesiecongliscambidivisite egemellaggi(Delia,Sommatino,Resuttano,Serradifalco,SantaCaterinaecc.)econicontatticontinuieperdiverseragioniconiMissionariinEuropa. Inmolticomunisifaancoracoinciderelafestadelpatronoconilritornodegliemigrati. Èrisultatoutileegraditoricevereleletterepa- Auguri Eminenza! L oscorso4gennaioilSantoPadre Francescohaannunciato,dopola preghieradell’Angelus,cheil14 febbraiocreerà20nuovicardinali,15dei qualielettoriinunpossibileconclave.Tra questiultimiilPapaimporràlaberrettaall’ArcivescovoMetropolitadiAgrigentoS.E. Mons.FrancescoMontenegro,alqualerivolgiamoinostripiùcordialiauguri. Mons.MontenegroèArcivescovodellaMetropoliasottolacuigiurisdizionericadonoleDiocesidiCaltanissettaePiazzaArmerina. S.E. Mons. Francesco Montenegro è nato a Messina il 22 maggio 1946. Ha compiutoglistudiginnasiali,licealiequellifilosoficieteologicinelSeminarioArcivescovile"S.PioX"diMessina.Haricevuto l’ordinazione presbiterale l’8 agosto 1969conincardinazionenell’arcidiocesidi Messina.HafrequentatoicorsidiTeologiaPastoralepressol’IgnatianumdiMessina;dal1969al1971haesercitatoilministerosacerdotaleinunazonaperiferica dellacittà;dal1971al1978èstatoSegretario particolare, successivamente, degli Arcivescovi Mons. Francesco Fasola, di b.m.,eMons.IgnazioCannavò. Èstatoneglianni1978-1987Parroco dellaParrocchiadiS.ClementeinMessina;dal1988èstatoDirettoredellaCari- tas diocesana, Delegato Regionale della CaritaserappresentanteregionaleallaCaritasnazionale. Hapurericopertoiseguentiincarichi: InsegnantediReligione,AssistentediocesanodelCentroSportivoItaliano,Direttore diocesano dell’Apostolato della Preghiera,MansionariodelCapitolodell’Archimandritato,RettoredellaChiesa-SantuariodiS.RitaePadreSpiritualedelSeminario Minore. È stato Membro del ConsiglioPresbiterale. Dal1997al2000èstatoPro-Vicario Generaledell’arcidiocesidiMessina-Lipari-SantaLuciadelMelaedal1998CanonicodelCapitoloProtometropolitanodellaCattedralediMessina. ElettoallaChiesatitolarediAurusulianaenominatoAusiliarediMessina-Lipari-SantaLuciadelMelail18marzo2000, haricevutolaconsacrazioneepiscopaleil 29apriledellostessoanno. Maggio2003-Maggio2008PresidentedellaCaritasItaliana 23/02/2008 - S.E. Mons. Francesco Montenegro nuovo Arcivescovo di Agrigento 24/05/2013PresidentedellaCommissioneEpiscopaleperlemigrazioni 24/05/2013PresidentedellaFondazione“Migrantes”. N.1 - GENNAIO 2015 storalioaltrepubblicazionidelnostroVescovo da partedisingolioassociazioni,perquestosiproponeaiparrocidiinviarecostantementetalidocumentiailoroconcittadinipresentisoprattutto nellevarieregioniitalianeperconsentireaquesti fratelidisentirsiincomunioneconlaChiesadi partenza. Èevidentechelarealtàormaipiùpresenteèquelladegli“immigrati”.Ilprimocompito dell’ufficio è la sensibilizzazione all’accoglienzaealrispettoditutti,senzaesclusionedi colore,lingua, razzaereligione. Nellanostradiocesiesistonorealtàparrocchiali moltosensibiliaquestoriguardoeattivamente impegnatenelcompitononsolodell’assistenza madell’integrazionenelterritorioenellestrutturepastorali. Èverochebisognadistingueretracristianie non,dalpuntodivistapastorale,equindiaccogliereeaiutaretutti,dialogarecontutti,maintervenire nella maniera adeguata negli ambiti strettamentepastoralidellafamiglia,deifigli,dell’inserimentonellestrutturescolasticheesociali ingenere. L’Ufficioèinstrettarelazionecongli Uffici diocesanidellealtreChieseparticolari, incollegamentoconquelloregionaledicuicondivide programmieinterventi,perquestomotivonel momentodell’emergenzanoncisiamolimitatia vederesoloiproblemidellanostradiocesichenon hasboccosulmare,masiamostatiattentiaibisognidellaCaritasdiPalermoincollaborazione conildirettorediocesano,dellestrutturedellaStella Maris diAugusta,diunacasadiaccoglienzadi Favara,diMazzarino,diSanCataldofacendolevasullagenerositàdivarieparrocchiedellanostra diocesichehoringraziatonelmessaggiomandatoaisacerdotiperlaGMM. LapresenzadelCIEedelCaraaCaltanissettaattraetantimigrantiallaricercadelriconoscimentodellostatusdirifugiato.Perquestomotivodurantel’annoappenatrascorsomisonooccupatodirettamentedinumerosigruppidipersonenonmeglioidentificatecostretteaviverea cielo aperto senza nessuna prospettiva se non quelladiessererispeditiinaltrelocalitàocentri diaccoglienza. All’iniziodell’annopastorale, d’accordoconilVescovoMario,abbiamopensatodi invitareunapersonacompetenteperinformarei sacerdotisullarealtàdell’immigrazioneinItaliain generaleeinSiciliainparticolare. Moltoutileèlapresenzadiunacommissione accantoaldirettorediocesanoperriflettereinsieme,proporreeattuareinterventidivoltainvoltanecessari.DavarianniinsiemeconlaCaritas sirealizzalaFestadeipopoliesicoinvolgonosempre più paesi con l’intento di conoscersi e apprezzarsiperchélediversitànonsonoopposizioni,maarricchimentodellapropriaidentità. L’orizzonteversocuimuoversièquellodifar diventarepastoraleordinariauntipodiimpegnochepuòsembrarestraordinario,macheinveceègiàstrutturaleelodiventeràsemprepiù. Moltoproficuaèlacollaborazionecongliufficipresentinelcoordinamentomissionarioche aiutatuttiasentircipartediununicocorpoche èlaChiesapresenteaCaltanissettaintornoal VescovoMario l’ Aurora P E R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C LO SPIGOLO A L T A N I S S E T T A 11 Immigrazione: basta con le parole Necessita un’azione globale sugli Stati che mortificano i loro cittadini P rirepercercareunaspondacuiapprodareper salvaresestessieilorofigli.Nelmondo,in Europa,imigrantivengonodopogliequilibri economici internazionali. Questo è un dramma,èildrammadell’uomochesempre piùèsoggiogatodagruppichericercanosoloilprofitto,anchequandociòcomportil’annientamentodellapersonanellasuadignità enellavita. Tuttavia,poichéversiamonelcampodei dirittiumani,noncisononéleggidafarrispettarenètribunalicuirivolgersi.C’èsolola forzadellalibertà,cheèfineinse.Ricordoancoraamestessounpassaggiokantianodella criticadellaragionpratica:«ciòchecostituiscelacondizionenecessariaperchéqualcosa possaessereunfineinsé,nonhasoltantoun valorerelativo,oprezzo,maunvaloreintrinseco,cioèdignità». di Alessandro Diotallevi ochiannifa,inuncapitolodelfamoso rapporto Censis si leggeva il seguentetitolo:Le prime crepe nell’integrazione sociale degli stranieri.Laragione diquellarilevazionesociologicarisiedevanel fattocheeravenutameno«labuonacapacitàdelnostropaesedigestirelafasedell’accoglienzaedellaprimaintegrazionedegliimmigrati;nelcorsodell’ultimoanno– silegge – compaionoiprimisegnalidiinsofferenza nei confronti degli stranieri, in particolare versoalcunecomunitàcomequelladeirumeni e dei Rom». Qualche paragrafo più avanti,ilrapportoannotavache«lamaggior partedeireativienecommessadastranieriirregolari, mentre quelli regolari presentano tassididelittuositànondissimilidaquelliriscontratinellapopolazioneitaliana». Cisono1000modiperaffrontarelaquestionedell’immigrazione,inunagradazione diemotivitàcheèinclineadimpennarsiper raggiungererapidamentel’acmedelladrammatizzazionedeigiudizi.D’altronde,ècomprensibiledalmomentochegli“efferatiepisodidicronacanera”rilevatigiàdalCensis si sonointensificati.E,inognicaso,anchealdi sottodellasogliadiefferatezzac’èunadiffusainsicurezzaindottadacomportamentidelittuosiminori(mapoiminoriperchiliregistranellestatistiche,moltomenoperchili subisce)epersinodacomportamentinondelittuosi.Aquest’ultimoproposito,nonèfacilefrequentareparchi,perfinonelcentrodellecittà,alcuiinternosimuovonofigurespettrali,segnatedallapovertà,daldisagioesoventedallamalattiache,semplicemente,destano, primaancoracheallarme, paura.Allora,quandoicittadinisisentonolimitatinellalorolibertàdifruiredispazietuttoquesto avvienesenzachesianoassuntemisuredisalvaguardia,cioèmisureattearistabilirelasicurezzadeiluoghi,èinevitabilechelecrepe nell’integrazionesocialedegliimmigratisiallarghinoirrimediabilmente. Facciamo un passo indietro. IlrapportosocialedelCensis chehopresoariferimentoèquellodel2007.Astarealgiudizio delCensis,inquell’annosiregistranoleprime crepe.Vediamoperché.Ineffettidiimmigrati,inItalia,necircolavanogiàalcunedecine dimigliaia.Lavoravanosenzacontratto,senzacopertureprevidenziali,senzapesaresulsistemaassistenzialedelpaese.Nonoccupavanopostilettonegliospedali,nonchiedevano casepopolari,perlopiùnonavevanofigliche pretendesserounpostoeunpasto.Contribuivanoallacompetitivitàdelnostrosistema industriale,tenendobassoilcostodiproduzione.Amministratoripubblicieimprenditoriprivati,tuttosommato,potevanorestarseneimmobili;sembravachenoncifossero controindicazioni. Anche perché, in quegli anninonsiregistravaunasituazionedelgenerediquelladescrittadalNew York Times nel 1882eriferitaagliitaliani:«rovistanotrairifiutinellenostrestrade,ilorobambinicre- sconoinluridiscantinatiepoivengonospeditinellestradeafaresoldi». Miopi,forse, piùbruscamente, ciechi,non consideravano,amministratorieimprenditori,laforzaattrattivadicondizionisocialimiglioricheviaviasidischiudevadavantiagli occhidegliimmigrati.Cometuttiglialtriuomini,cominciavanoachiamareasélafamiglia,achiederelacasa,adistruirsi,acurarsi. Mal’integrazionesociale,cheèprogressivae habisognodiesseresostenutadaregole,risorseediniziative,eragiàcompromessa.Ele creperilevatedaDeRitavenivanodilatatedalleprimeavvisagliedellagrandecrisifinanziariaedellasolidarietà,ingironelmondo.Da alloraadoggi,nonostantealcuniinterventilegislativipiùomenocontroversi,nonostante lamoltiplicazionedegliufficiedellestruttu- liticochesuquellodelvolontariato.Nonè possibile sottovalutare la questione dell’immigrazione,altrimentisilegittimanoirazzisti diognirisma,gliignoranti,quellichecome èsempreavvenutoprimadirisposterepressiveorganizzateingoverniingrossanolefiledi unpartitoilcuisloganè«questizozzoniladri rovinanol’Italia,bastaaccoglienza,tornasseroacasaloro». re,talvoltafigliadiunreclamodicompetenze(servizisociali,comuni,province,regioni, Stato, unione europea, antiterrorismo!) la questionedell’immigrazioneèesplosa.Finoa doverregistrarecheaRoma,potericriminali epolitici,intimamenteintrecciati,sullapelle degliimmigraticomedeicittadini,lucravano profittiimmondiaspesedeipubblicibilanci. Chefare?Nonèpiùtempodiparoleperchél’esasperazionehasuperatogliarginidei canalidicontenimento,tantosulfrontepo- quellapossibilenell’ambitodiconfininazionali.VogliodirechesingolarmentegliStati nonpossonochefronteggiare,sottolapropriaresponsabilità,lacondizionedeipropri cittadini.Lemasseinermicheingrossanole filedelladiasporadellemigrazionisonofiglie della irresponsabilità degli Stati cui appartengono.Staticanaglianonsonosoloquelli chenascondonocriminoseoperazionifinanziariemaquellichedeterminanol’annientamentodellepersone,finoaspingerleamo- Quel che è certo,,queldatosucuil’uomoragionevolekantianoconviene,èlaripartizionedelleresponsabilitàsuglistatididisagiodiportataplanetariatraorganismiinternazionalieStatinazionali. Civedolamanodellaprovvidenzasulfattochedifronteallacomplessitàglobalelarisposta in chiave di sussidiarietà sia proprio N.1 - GENNAIO 2015 Allora, poiché l’Italia,dasolanon celapuòfare,nécelapossonofaredasolii singoliStatinazionalieneppureleunionidi Stati,quandoifenomenimigratorisistabilisconoinmilionidiuomini,èilmomentodi costruireunfortemovimentodiveraepropriaresistenzapercostruireun’azioneglobale (chesialavoltabuonadiunaglobalitàtutta virtuosa?)chesiingeriscanegliaffaridegliStatichemortificanoilorocittadini.Senzapreoccupazionieconomiche,senzaguardareagli interessiimmediatiefuturi,senz’armi,manellaprospettivafortechelaStoriasiègiàfatta caricodidimostrarechelasopravvivenzadel genereumanopoggianonsullaviolenzaindividualeecollettiva,bensìsullasolidarietàdi tutti,tratutti,contutti. E,infine,nelnostropiccolonondimentichiamomaichenonesisteunaltropopolocheèemigratotantointuttoilmondocomegliitalianienonsperperiamo,dopoaverlafavorita,laricchezzacheilavoratoristranieriproduconoognianno,l’8,8%deltotalenazionale.Però,dobbiamopretenderedallapoliticaedainostriamministratorichei cittadini stranieri abbiano diritti e doveri identiciaquellideicittadiniitaliani.Un’ultimaannotazione,semièconsentita,ditipopersonale.All’esordionelmondodellavoro, sono stato consigliere del Ministero dell’Internoinunadirezionechesichiamava«amministrazioneperleattivitàassistenzialiitalianeeinternazionali».Misonooccupato di profughi, all’epoca prevalentementeprovenientidaipaesidell’est,maho fattointempoancheagestireungruppodi rifugiatidalCile.Mipare,oggi,dipoterdirechecifosseromiglioriregoleemiglioririsorseapplicate(alnettodellequalitàpersonalidiognuno).Nonchefosseroassentipulsionirazziste(unodeimieidirigentimigiudicavaunfessoperaverdedicatoalcunipomeriggiadinsegnarlorol’italiano),ma,complessivamente,forseperchéinumerierano sopportabili,ilPaeseerapiùaccoglienteepiù capace.Edoggi,quarant’annidopo,hoancoral’emozionediriceveredaalcunidiloro gliauguridiNatale P E 12 R I O D I C O D E L L A D I O C E S I D I C A L T A N I S S E T T A IN ULTIMA l’ Aurora Don Calcedonio Ognibene Un prezioso restauro È Un libro sull’arciprete di Vallelunga Torna al Museo la pianeta di corallo irecentistudisullefigurepresbiteralidellaChiesanissenanelpostconcilio–CataldoNaro,Antonio Giliberto, Giovanni Speciale, Luciano Castiglione–siannoveraillavorodelprof. LoretoNotochepresentailcamminospiritualeeilministeropresbiteraledip.CalcedonioOgnibene,arcipretediVallelunga.Indagandosull’originalitàdell’esperienzadicomunioneconDio,eglineapprofondiscela relazionepersonaleconCristoeladocilità all’azionedelloSpirito,enellostessotempo nerileval’eserciziodellacaritàpastoraleche siconcretizzanellediversesfumaturedelmomentostorico-culturale,all’internodelvis- suto cristiano specifico e della modalità di rapportotraChiesaesocietà. Nascediquil’attenzionedell’Autoreagli eventidellastoriasocialeepoliticadell’Italia einparticolaredellaSiciliaeallevicendedellaChiesanissenaesoprattuttodellacomunitàdiVallelunga.EgliscrivealcapitoloXIII cheleggerel’esperienzasacerdotaledip.Calcedonio come avulsa dagli avvenimenti esternicheinfluironosullavitasocialeereligiosaitalianaediriflessoanchesullapiccoladiVallelungasarebbeunarischiosamancanzadirispettoneiconfrontidegliuomini checihannopreceduto.Mal’intreccioemergentetraeventinazionali,orientamentiecclesialieministerodip.Calcedoniononscaturiscedallarilevanzadispecialiruolioparticolariincarichisvoltidall’arciprete;essoè determinato piuttosto dall’esigenza di inquadrare la sua opera nel contesto sociale, culturaleereligiosoincuiessasiespresseper coglierelemotivazionipiùvereepiùprofondedelsuoagire,deisuoiinterventiedellesuereazioni[...]. Mentrecicongratuliamoconl’autoreper l’ottimolavoroche,inmanierachiaraepuntuale,cidescrivelavicendaumanaesacerdotalediunverouomodiDio,esprimiamo l’auspiciochealtripossanodedicarsiconlo stessoimpegnodelprof.Notoesoprattutto conlostessoamoreericonoscentegratitudine,ariscoprireletantefigurenascostedi ordinariasantitàchecertamentehannosegnatolavitadellenostrecomunitàcristiane e,forse,anchequelladiognunodinoi. Novità editoriale Sussidio per i giovani A A sessant’annidallascomparsadiVitalianoBrancati,vienerievocatoil soggiorno nisseno dello scrittore allafinedeglianniTrentadel’900quandoinsegnavaall’IstitutoMagistraleIXMaggio,frequentatodaLeonardoSciascia.Lavicendadel professoreBrancatisiintrecciaconquelladell’alunnoSciasciasullosfondodella“cittàdi pietragialla”,“Nissa”. I lpercorsochesuggeriamononsostituiscequellochegiàinostrigiovanifanno neilorogruppiparrocchiali,nelleassociazionieneimovimentimapuòbenissimoessereutilizzatoperintegrarequeipercorsiconalcuniriferimentiprecisichecivengonodallanostraChiesalocaleedalnostroPastore,perfare tuttiinsiemequestotrattodelnostrocammino e della nostra storia personale e comunitaria. statariconsegnataalMuseoDiocesanoeainissenilapreziosapianetainteramentericamataamotivifloreali congranidicoralloefilatoinoro,proveniente dallachiesamadrediSerradifalcoerisalenteai primidecennidelSettecento. Ilparatoèunesempiodell’eccezionalelivelloraggiuntodall’artedelricamoinSiciliatrala finedelSeicentoegliinizidelSettecento,edi uno dei suoi aspetti più appariscenti, l’inserimentodelpreziosocorallomessineseetrapaneseneipiùpregevolimanufattiisolani.Perquestoricamoinparticolare,l’attribuzioneamaestranzedell’areamessineseèprovatanonsoloda evidentirichiamistilistici,maanchedaipreziosienumerosigranidicorallodiquellastraordinarianuancerosaaranciotipicadeigiacimenti corallinidiMessina.Ilcompletoliturgico,costituitodapianeta,stola,manipoloeborsa,ècitato in un inventario degli oggetti sacri della chiesamadrediSerradifalcodel1733,efuprobabilmentedonatodalducaFrancescoLoFaso inoccasionedellaricostruzionedeltempio,avvenutaadiniziodelXVIIIsecolo. Ilrestauro,affidatoallarestauratriceTiziana Iozzia,titolarediunlaboratoriospecializzatonel restaurodeitessutiantichiaRagusaeseguito dallosguardoattentodellaSezioneStorico-ArtisticadellaSoprintendenzaBB.CC.AA.diCaltanissetta, ha restituito il parato al suo antico splendore,confermandolocomeunodeipezzi dimaggiorrilievoartisticodelMuseo Tra i banchi di scuola «S di Rino Dello Spedale Alongi iamo sempre tre…», volutamentenoncontinuoiversidi questastoricacanzoneperché potrebberoritorcersianostrosfavore.Ilritornello tuttavia di questo motivo, interpretatodalgrandeDomenicoModugnoinsiemealduocomicosicilianodiFrancoe Ciccio,mifapensareiviaggiCaltanissetta –MessinaeritornochemihannocoinvoltoinsiemeadonMarcoPaternòedonEnrico Frusteri SdB. I lettori si chiederanno qualesialaragionediquestipellegrinaggi settimanali? La ritroviamo negli annunci dati nell’ultimo ritiro del clero del 2013 quandoil12giugno,ilVescovoMario,annunciavaaisacerdotichedalsettembresuccessivo saremmo partiti per proseguire gli studiconilconseguimentodellaLicenzain TeologiaconspecializzazioneinCatecheticapressol’IstitutoTeologicoSanTommaso diMessinaguidatodaisalesiani. Esperienzacoinvolgenteemotivanteche cihaportatoindietroneltempoaglianni del Seminario: stare dietro i banchi dalla partedeglistudenti,aspettareilsuonodella campanella per la ricreazione, ritrovarsi incappellaperlapreghieracomunitariacon l’accoglientefamigliasalesiana,condividere ipasti,studiarenellapropriacameretta.Tuttavianonsiètrattatosolodiunpassoin- N.1 - GENNAIO 2015 dietronellamemoriamadiunsaltoavanti nellaformazioneculturale,spirituale,umanamasoprattuttopastoralenelsensospecificodellaprassiecclesialedell’essereChiesasacramentodellastoria. Questoprimoannodicamminosottola guida dei docenti coordinati dal preside DonFrancoDiNatale,cihapermessodi maturare meglio la nostra personalità, comedirebbeunnostrodocente,protesasempreversol’altroinuncamminocheci“infuturaeinfinita”. Tanteparole,ascoltate,lette,scritte,sottolineate,ripetute,studiatemaciauguriamochetuttequesteparolepossanotrasformarsiinopereperilbenenostro–dicerto –maprimariamenteperilbenedellanostraChiesaNissena,checontinuaainvestire sui suoi sacerdoti e per i propri figli Aurora l’ DIRETTORE RESPONSABILE GiuseppeLaPlaca CAPO REDAZIONE CrispinoSanfilippo SITO WEB www.diocesicaltanissetta.it E-MAIL [email protected] TELEFONO 093421446 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE SalvatoreTirrito-CuriaVescovile Caltanissetta STAMPA TipolitografiaParuzzo ZonaIndustriale-Caltanissetta