Aurora - Diocesi di Caltanissetta

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Aurora - Diocesi di Caltanissetta
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Caltanissetta per la restituzione al mittente previo pagamento della tariffa resi
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Direttore responsabile Giuseppe La Placa
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N. 1 - GENNAIO 2015
Aurora
www.diocesicaltanissetta.it
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PERIODICO
DELLA
DIOCESI
DI
C A LTA N I S S E T TA
Registrazione del Tribunale di Caltanissetta n. 202 del 29-12-2006 - Redazione: Via Cairoli, 8 - 93100 CL
Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27-02-2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, CNS/Sud 2 - Caltanissetta
EDITORIALE
È normale...
ma non è giusto
Una Chiesa senza frontiere
di Giuseppe La Placa
e «Je suis Charlie» fosse solo lo slogan
per ricordare le vittime del vile attentato terroristico al giornale satirico parigino “Charlie Hebdo” o per condannare
l’aberrante convinzione di chi ritiene che,
nel nome di Dio, si possano uccidere i propri simili, non
avrei esitazione nell’affermare di essere anch’io Chiarlie.
Ma se con «Je suis Charlie» si vuole invece esprimere anche l’identificazione con i valori di cui quei giornalisti
erano orgogliosi portatori, allora con altrettanta convinzione dico che «Io non sono Chiarlie».
Piango la morte di quelle povere vittime, invoco giustizia per ognuno di loro, ma mi sarà difficile ricordarli
come martiri della libertà di pensiero e di espressione.
La libertà di espressione, infatti, non è – come ha detto qualcuno – un sacco vuoto, ma un sacrosanto diritto
che implica anche precisi doveri e senso di responsabilità. Una libertà senza responsabilità – che non è solo senso morale del limite, ma anche rispetto delle opinioni altrui e rinuncia ad ogni manifestazione oggettivamente offensiva nei confronti degli altri – non è libertà. Non lo è
certamente quella del settimanale francese “Charlie Hebdo” che dell’intolleranza di ogni genere ha fatto il suo cavallo di battaglia, della blasfemia la sua punta di orgoglio, dell’insulto e della provocazione la sua peculiarità
editoriale.
E tuttavia alla violenza mai si risponde con la violenza. Nè a quella verbale, tipica del settimanale francese, né
a quella fisica, propria dei terroristi islamici. È proprio
questa la sconvolgente novità del Vangelo: «Io però vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti colpisce la
guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol
chiamare in giudizio a toglierti la tunica, lascia anche il
mantello» (Mt 5,39). Ciò, ovviamente, non vuol dire
mettere chi ci ha offeso in condizione di offenderci di
nuovo. Sarebbe come continuare a tenere la porta aperta anche dopo che i ladri ci hanno “visitato” la casa.
Colui che duemila anni fa si è fatto carico del male e
della violenza di tutti gli uomini, ci ha insegnato che la
regola d’oro per vincere il male non è restituirlo, ma la
disponibilità a portarne il doppio, pur di non raddoppiarlo. La tolleranza cristiana, infatti, non è indifferenza
verso il male, ma forza di portare (tollerare) su di se il male dell’altro; è capacità, appunto, di “portare i pesi gli uni
degli altri”. Proprio come ha fatto Cristo.
E proprio come farebbe papa Francesco, se il dott. Gasparri un giorno avesse l’ardire di offendere la sua mamma: non lo prenderebbe sicuramente a pugni, ma gli porgerebbe l’altra guancia.
Sarebbe normale reagire con un pugno – lo ha detto lo
stesso Francesco – ma non sarebbe giusto. E questo il papa non l’ha detto, ne si sognerebbe mai di dirlo S
F
igliolicarissimi,
nella solennitàdell’EpifaniadiGesùal
mondo intero, desidero rivolgervi il
presente messaggio in occasione della
GiornataMondialedelMigranteedel
Rifugiatochericorredomenica 18gennaio.UnpassodelSalmo71,chelaliturgiaoggicisuggerisce,dice:«Perché
eglilibereràilmiserocheinvocaeilpoverochenontrovaaiuto.Abbiapietà
deldeboleedelmiseroesalvilavitadei
miseri».Traitantimiseriepoveriche
invocanoaiutosonodaannoverarecertamenteimigrantieirifugiati,quelle
persone vittime delle nuove forme di
povertà e di schiavitù. Missione della
Chiesa,pellegrinasullaterraeMadre
di tutti, è amare Gesù Cristo nell’incontroconipiùpoverieabbandonati.
Pertanto,quest’annolaGiornataMondialedelMigranteedelRifugiatoha
pertema:Chiesa senza frontiere, madre
di tutti.
Per parlare della maternità della
ChiesailPapaciricordal’insegnamentodelConcilioVaticanoIIespressonella Costituzione Dogmatica Lumen
Gentium aln.14:Essa(laChiesa)infattigenerafigliefigliee«liincorpora
eliavvolgeconilproprioamoreele
propriecure». Credochedovremmofar
nostralasottolineatura delilPapacirca l’atteggiamento nei confronti del
problemadellemigrazioni,ormaisemprepiùpresentenellenostrerealtàlocaliattraversolapresenzadelCIE,del
CARAedegliultimisviluppiinmeritoagliSPRAR.Lodicoconleparole
delPapa:«Nondiradoperò,questimovimentimigratorisuscitanodiffidenze
eostilità,anchenellecomunitàecclesiali,primaancorachesiconoscanole
storiedivita,dipersecuzioneodimiseriadellepersonecoinvolte.Intalcaso,sospettiepregiudizisipongonoin
conflittoconilcomandamentobiblico
diaccogliereconrispettoesolidarietà
lostranierobisognoso».
Aquestoriguardo,oggipiùchemai,
nonpossiamofareretoricaobuonismo,
ma siamo tutti interpellati, come comunitàcristianadaunfenomenostrutturalecheèdestinatoamutarelacompaginesocialedelleparrocchiedovegià
sono presenti, sebbene in misura diversadaluogoaluogo,personechenon
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sononumerimacreaturediDioosuoi
figliconlastessafedeelostessobattesimo.Lovediamoancheneinostripiccolicomuni;pensoaDelia,Serradifalco,masoprattuttoCaltanissetta,dove
inostrifratelliimmigraticostituiscono
difattounacolonia.
Conquestomessaggiodesiderorivolgermi anche alle Istituzioni civili.
Nonsianoindifferentiversoilgridodi
doloredeipoverimigranti,perché,comehadettoilPapanell’omeliadifine
anno in occasione del canto del Te
Deum: «Occorre difendere i poveri e
nondifendersidaipoveri,…occorre
servireidebolienonservirsideideboli».Unmessaggiochiaroperchihale
maniinpastaconlenuovepovertàe
che ciascuno di noi deve far proprio.
Chiesa senza frontiere madre di tutti,
riportaall’originedelprogettodelCreatorechehaaffidatolaterraetuttociò
cheessacontieneatuttigliuomini,affinché,comefiglidiununicoPadree
fratellidiunasolafamiglia,vivesseroin
paceeinarmoniacontuttelecoseda
Luicreate.
✠ Mario Russotto
Vescovo
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PRIMO PIANO
Aurora
Comunità di vita e d’amore
Natura e compito della famiglia alla luce del Concilio Vaticano II
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assuntoeredentodaCristo,costituisceuna
solacosaconil«pattoconiugale»o«consensomatrimoniale»edè«espressoereso
perfettoinmanieratuttaparticolaredall’eserciziodegliattichesonopropridelmatrimonio»,percui«neconseguechegliatticoniqualiiconiugisiunisconoincastaintimitàsonoonorevoliedegni,e,compiutiinmodoveramenteumano,favorisconolamutuadonazionecheessisignificanoedarricchisconovicendevolmentein
gioiosagratitudineglisposistessi»(GS49).
Questovuoldirechel’amoreconiugaleè
ordinatoalcompimentodeifinidelmatrimoniosecondoildisegnodiDioCreatoreeRedentoreecostituiscel’«anima»,il
principiovitaleeunificante,cheplasma,
arricchisceerealizzalavitadeiconiugi,in
quantotali.
di Calogero Caltagirone
nsicuropuntodiriferimento
per comprendere il senso e il
ruolodellafamiglia,nell’attuale contesto contemporaneo, segnato da
diversieripretutitentatividimessaincrisi e discussione dell’istituto familiare, è
certamenteilconcilioVaticanoII.Inparticolare, la Costituzione pastorale sulla
Chiesanelmondocontemporaneo(Gaudium et spes)che,essendol’ultimodocumentoapprovatodalConcilioVaticano
II, il 7 dicembre 1965, rappresenta
l’espressione della maturità conciliare,
offredellecoordinatesignificativeperricomprendere, aldifuoridipolemichee
dibattitisterili, ladignitàelavocazione
dell’uomoedelladonnachesirealizzanonellavitafamiliare.L’importanzaèdatadalfattochelariletturadeitesticonciliari,acinquant’annidallaconclusione
delVaticanoII,oltreadessereun’operazioneutileefeconda,inquantomettein
evidenzal’attualitàditaluneprospettive
conciliari,passatequasiinosservate,consente,anche,direnderepossibileunpiù
acutoesignificativodiscernimento,non
solodel“cuore”delmessaggioconciliare, ma,pure,dialcunedomandeeistanzefondamentalipresentinellavitadella
Chiesaedellasocietàdioggi.
Per quanto riguarda lafamigliaeil
matrimonio,l’intenzionedeiPadriconciliarièstataquelladiapprofondiretalirealtàessenzialiperlaChiesaeperlasocietà, trattate nel primo capitolo della secondapartedellaGaudium et spes,intitolatoDignità del matrimonio e della famiglia e sua valorizzazione (Cfr.GS47-52),
alla luce dell’antropologia personalista.
All’internoditalevisione,ilmatrimonio
elafamiglia,vengonoconsideratiinrelazione alla dignità della persona umana,
che, nella prospettiva teologica di Gaudium et spes,hailsuofondamentonella
concezionedell’uomocreatoadimmagineesomiglianzadiDio,etrovainGesù
Cristoilmodelloinsuperabilediumanità completa e pienamente riuscita, in
quantoèLui,Gesù,l’immaginedelDio
invisibilealqualeilPadrehapensatoda
sempre(Cfr.GS22). Questovuoldireche
Cristo, rivelandoilmisterodell’uomoall’uomostessoe,mediantel’operasantificantedelloSpirito,rendel’uomosingolo
el’uomo-coppia(Cfr.GS52)capacidellanuovaleggedell’amore(GS27),fondanteognirapportoumano,specielerelazioniconiugaliefamiliari. Laradicetrinitariacostituiscelaformaeladinamica
dellerelazioniconiugali,familiari,sociali
edecclesiali. Questosignificache,secondolaGaudium, et spes,lafamigliaeilsacramentodelmatrimonio,quali«riflesso
dellaTrinità»,sicomprendono,sispiega-
no,esipossonoviveresoloall’internodella Chiesa, che ilVaticano II comprende
come mistero, comunione, missione, in
continuodialogoconilmondo.Ciògiustificaperchélafamiglia,fondatasulsacramento del matrimonio, a immagine
dellaChiesa, èessastessachiamata«chiesadomestica»(LG 11).
Nella Gaudium et Spes,inoltre,
èpossibileindividuarealcuninucleicentralicheesprimonolaforzadelleconvinzionielanovitàdell’insegnamentodella
Chiesaconciliaresulmatrimonioelafamiglia. chevengonoindividuati nelladignitàdelmatrimonio(Cfr.GS47)e nellasuadimensionedivocazioneelezione,
dono,compitoestatodivita.Ildonodellavocazionematrimonialehainséilcompitoe, anche, ilfinedirealizzarelavoca-
zionefondamentaledellapersonaumana
all’amore, soprattutto,einmodoproprio,
periconiugicristiani,mediantel’assolvimentodeifiniprincipalidelmatrimonio
(pienacomunioneconiugale,procreazioneeeducazionedellaprole).Tuttoquesto
èpossibileinvirtùdellagraziasacramen-
taledelmatrimoniogiàinsitanell’elezione dell’uomo e della donna da parte di
Dio(Cfr.Ef1,3-5).L’elezionesirendemanifestanell’intuizioned’amore,percepita,
vissuta, verificata, alimentata dalla relazionedell’uomoedelladonnachiamatia
vivereinsiemelavitaconiugale.Lavocazionealmatrimonio,comeognialtravocazionenellaChiesa,nonhaaltroobiettivocheilraggiungimentodellasantitàdeglisposiedituttalacomunitàfamiliare
(Cfr.LG11;41;41;42).
Il Concilio riafferma ilvaloredell’amoresponsale eneprecisailcompitoall’internodellavitamatrimoniale,lacuiessenzaècoltaproprionell’intimacomunitàdivitaed’amoreconiugaleche,inteso
come«l’atto umano conilqualeiconiugi
mutuamentesidannoesiricevono»(GS
48),èdirettodapersonaapersonaeabbracciailbenedituttalapersona,percui
«halapossibilitàdiarricchirediparticolaredignitàleespressionidelcorpoedella
vitapsichicaedinobilitarlecomeelementiesegnispecialidell’amiciziaconiugale»
(GS49). L’amoreconiugale“cristificato”,
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La Gaudium et Spes chiarisceeapprofondisce,anche,irapportitraamoreconiugaleeprocreazioneresponsabile.Ilprincipiofondamentalestaneldatoche«non
puòesserciveracontraddizionetraleleggi
divinedeltrasmetterelavitaedeldovere
di favorire l’autentico amore coniugale»
(GS51).Inoltre, criteriofondamentaleper
regolarsinei«problemipratici»,secondola
Gaudium et spes, èilseguente:«Quandosi
trattadicomporrel’amoreconiugalecon
latrasmissioneresponsabiledellavita,ilcaratteremoraledelcomportamentonondipendesolodallasinceraintenzioneedalla
valutazionedeimotivi,mavadeterminato
dacriterioggettivi,chehannoillorofondamentonellanaturastessadellapersona
umanaedeisuoiattiesonodestinatiamantenereinuncontestodiveroamorel’intimo senso della mutua donazione e della
procreazioneumana;etuttociònonsarà
possibilesenonvengacoltivataconsinceroanimolavirtùdellacastitàconiugale[...].
Siachiaroatuttichelavitadell’uomoeil
compitoditrasmetterlanonsonolimitati
soloaquestotempoenonsipossonocommisurareecapireinquestomondosoltanto,mariguardanosempreildestinoeterno
degliuomini»(GS51).
Inquestomodo,ilConcilioVaticanoII
prospetta la vita familiare come una comunitàdivitaediamore,luogodifecondità e di promozione dell’umano, nella
qualeisingolisoggettiprendonocoscienzaerealizzanolaconsistenzadellaloropiena umanità, in una molteplicità di relazionigenerative,che,nonessendoriconducibilisolamenteaquellebiologiche,sonofondamentalisiaperlavitafamiliare,
siaperlasocietà,configurandolacosìcome«scuoladiumanità»,nellaquale«lediversegenerazionisiincontranoesiaiutano vicendevolmente a raggiungere una
saggezzaumanapiùcompletaedacomporre convenientemente i diritti della
personaconlealtreesigenzedellavitasociale»(GS52) l’
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Ecumenismo: risorsa per le Chiese Cristiane
L’unità dei cristiani come profezia in un mondo diviso e frammentato
L
di Mario Alcamo
aricercadell’unitàdeicristianiè
uncompitosemprepiùurgente
della Chiesa cattolica. L’ecumenismo–dadistingueredaldialogointerreligioso–trovailsuofondamentoneltestamentolasciatocidaGesùstessolavigilia della sua morte: «Ut unum sint» (Gv
17,21).IlConcilioVaticanoIIhadescrittol’impegnoafavoredell’unitàdeicristianicomeunodeisuoiprincipaliintenti(UR
1)ecomeunimpulsodelloSpiritoSanto
(UR 1,4).
Ildialogoecumenicoèbasatosuldirittodoverediesprimereciascuno,conserenitàe
obbiettività,lapropriaidentità,evidenziandociòchesiè,ciòcheunisceeciòchedivide.Esporreconchiarezzaleproprieposizioninonlimitaildialogoecumenicomalofavorisce.
Ilmotivopercuiognianno,agennaio,dal18al25,durantelasettimanadi
preghieraperl’unitàdeicristianisiguardaconattenzioneaquestoproblemaèperchéesistono,fraicristiani,divisioni,che
sono contrarie alla volontà di Cristo, il
qualehapregato«perchétuttisianouna
solacosa»(Gv17,21),cosìdagiungereall’unitàdituttiicristianiin«unsologreggeeunsolopastore»(Gv10,16),affinchè«ilpopolodiDiopervenganellagioiaatuttalapienezzadellagloriaeternanellacelesteGerusalemme»(UR 3).Iltema
diquest’annoètrattodalvangelodiGiovanni«Dammiunpòd’acqua»(Gv4,27)
eserveafarrifletteresulfattocheognicristianoèchiamatodalSignoreGesùamettere a disposizione degli altri e in modo
particolare di ogni cristiano i propri talenti,attingendodalleprofonditàdel“propriopozzo”leenergieelerisorsepercostruirel’unitàtraicredenti.
L’unità della Chiesa esiste già. Quella
chemancaèl’unitàdeicristiani.Etuttavia i cristiani separati dalla piena comunioneconlaChiesacattolica,ortodossie
chieseevangeliche,hannoconessa,giàfin
d’ora,moltielementiincomune.
I membri di queste Chiese e comunità cristiane non-cattoliche, oltre al
battesimoel’Eucaristia,oCenadelSignore: hanno«parecchielementidisantificazione e di verità, come la Parola di Dio
scritta,lavitadellagrazia,laFede,lasperanzaelacarità,ealtridoniinterioridello
SpiritoSantoedelementivisibili»(UR3).
Pertanto,perchésipossavivereinuno
spiritoautenticol’ecumenismo,cosìinteso,ènecessario: unrinnovamentopermanentedituttalaChiesainunaaccresciutafedeltàallasuavocazione.Talerinnovamento è la forza del movimento verso
l’unità;laconversionedelcuoreper«condurreunavitapiùconformealVangelo»
eaidettamivolutidaGesùCristoperla
sua comunità, poiché è l’infedeltà delle
membraaldonodiCristoacausareledivisioni; lapreghiera,comunitariaepersonale;infattila«conversionedelcuore»ela
«santitàdellavita,insiemeconlepreghiereprivateepubblicheperl’unitàdeicristiani,sidevonoritenerecomel’animadi
tuttoilmovimentoecumenicoesipossono giustamente chiamare ecumenismo
spirituale»;lareciprocaconoscenzafraterna, senza pregiudizi o disconoscimento
delledifferenze;laformazioneecumenica
deifedeliespecialmentedeisacerdoti,da
non limitarsi ad occasioni episodiche o
frammentarienéasoliperiodidell’anno;
ildialogotraiteologiegliincontritrai
cristianidelledifferentiChieseecomunità;lacooperazionetracristianineidiversi ambiti del servizio agli uomini (CCC
821),specienellatestimonianzadellacaritàenelservizioaibisognidegliuomini.
Q
«Ecumenismo vero non c’è senza interioreconversioneepurificazionedellamemoria, senza santità di vita in conformità
con ilVangelo, e soprattutto senza un’intensaedassiduapreghierachefacciaecoallapreghieradiGesù»(GiovanniPaoloII,13
novembre2004).«L’unioneconCristoèallostessotempounionecontuttiglialtriai
qualiEglisidona.IononpossoavereCristosoloperme;possoappartenerglisoltantoinunionecontuttiquellichesonodiventatiodiventerannosuoi.Lacomunione
mitirafuoridamestessoversodiLui,ecosìancheversol’unitàcontuttiicristiani»
(BenedettoXVI,Deus caritas est,n.14).
In conclusione l’Ecumenismo,così inteso, diviene non solo una disciplina
teologicadainsegnarenelleUniversitàteologiche,mal’animastessadell’annunciodel
Vangeloedellasuatrasmissioneallegenerazionifuture.Nevadimezzolacredibilitàdellestessechiese,inunmondopluralisticoeframmentato.Solol’unitàoggirappresentalascommessaefficacedell’autenticità dei credenti. Non maestri, ma testimonidell’amorechesalva.Elasalvezzapassa,proprio,dalcarismadell’unità.
Perapprofondirel’argomento,sipossonoleggereiseguentidocumentipontifici:
-ConcilioVaticanoII,Lumen gentium
(LG); Unitatis redintegratio (UR);
- Pontificio Consiglio Unità Cristiani,
Direttorio per l’applicazione dei principi e
delle norme sull’ecumenismo,1993;
-CatechismodellaChiesaCattolica;
-CongregazioneperlaDottrinadella
Fede,Responsa ad quaestiones de aliquibus
sententiis ad doctrinam de Ecclesia pertinentibus,29giugno2007 Je suis crethiénne - Io sono cristiana
uestoèl’unicosloganalquale
misentodiaderireintotalità.
Ma cosa significa “indossare”
unafrasecomequesta: “Jesuischrétienne”?Dicertononserveperprendereledistanzedachicristianononè,sarebbeinutileebanale,alcontrario, ilcristianodeve
esserecoluicheapprofondisce,chesiinterroga, chesenteforteildesideriodiconoscerel’altro.Ilcristianodevespenderele
sueenergieperlaverità,lagiustiziaeilrispetto.Ilcristianodifendeleproprieidee,
manoncalpestaquellealtruiepertantoè
secondomeassurdochemolticristianiabbianoaderitoacampagnecomequella“Je
suisCharlie”lanciatadopoilrecenteattentatodiParigi.Moltilohannofattocon
superficialitàsenzasaperequalecausastavanosposando,semplicementeseguendo
ilcorsodeglieventi,magaricondividendo
quaelàqualchepostdifacebookcheinneggiavaallalibertàdistampa.
Difondo,ciòacuistiamoassistendo
nonèaltrocheunateatrodelfalso,una
grandefictionincuiilmigliorattoreècoluichelaraccontapiùgrossa.L’attentatore,ilvignettistaeilcittadinomedioche
prendeunaol’altraposizionesonodelle
comparse,avolteinconsapevoli, aservizio
dichi,perraggiungereipropriobbiettivi
politiciedeconomicinonesitaasvendere
valorieticioreligiosieancheviteumane.
Laveritàèdiventatounbeneassairaro, dascovaresottoifiumidiparoleche
vengonospesegratuitamenteperconfonderci, per renderci maggiormente manipolabili.Laveritàvienevendutacomeun
prodotto,nonimportachesiaautentico,
l’importante è che sia fascinosa, accatti-
vante; nonimportachesiavera,bastache
siaverosimilmentepossibile.Gliamericanilochiamanostorytelling,l’artedellanarrazione. Non tutti sanno che campagne
politiche,militariecommercialivengono
studiateatavolinodaveriepropri“guru”
delracconto.Siprogettanostorieappas-
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sionantiincuilepersonepossanoidentificarsi.Cosìsivinconoleelezioniosivendeunprodotto,chequestestoriepoisianodeltuttofondateèassolutamentesecondario.
Purtroppo, gliattidiviolenzadeiquali
ognigiornosentiamoparlare, nonsonoaltrochelapuntadiuniceberg.Sonoazioni
aserviziodipolitichedellequalimoltidinoi
noncomprendonolaportata,servonoad
alimentarelapaura,lasfiducia,ilsensodi
smarrimento,cosìdapermettereallostorytellerditurno, diraccontarcilavecchiastoriadellapericolosainvasionestranieraedi
comeluiciproteggeràdalnemico.
Masenoisiamoinnamoratidellaverità,perchéDioèVerità,siamotenuticome
cristianiadapprofondire,anonfermarci
allasuperficiedellecose.
Noussommeschretiéns:ilnostrosguardoversol’altrodeveessereattento,perspicace,maancheunosguardochesarestare
incantatodifronteallabellezzadelladiversità dell’umanità. Che non giustifica,
macomprende,chenongiudica,masiinterroga…..semplicemente deve essere il
Suosguardo!
Donatella D’Anna
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Aurora
Libertà di stampa: un diritto “non assoluto”
I fatti di Parigi alimentano il dibattito sugli ambiti e i limiti dei diritti
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ti,appunto,equindiinfelici,soli.Nonsappiamo,comemoltiprofetidisventuraoggiprefigurano,magariperbiechiscopielettorali,se
laprofeziadello“scontrodiciviltà”formulata
nel1996daSamuelP.Huntingtonsistiarealizzando.Quellochecisembraècheilcompimentodeiprincipidell’Illuminismoacuici
sembradiassistere,echevedonoinDiounnemicodell’uomo,rendonoquest’ultimo“assoluto”,equindisolo.Oalmenopiùsolo.L’uomodiventatoadulto,affrancatodaDio,orgogliosodellasuaraggiuntaindipendenza,èperòunuomocheciparetriste.Cometristeè
l’uomocheuccideinnomediDio di Stefano Stimamiglio
ihacolpitil’immensafollacheèsfilataaParigiindifesadellalibertàdi
satiral’11gennaioscorso.Unmilionedipersone,forsedue.Econloromolti
capidiStatoafiancodelpresidenteFrançois
Hollande.Tuttiunitineldifenderelalibertà
distampaediespressione,conancoranegli
occhileimmaginideidueterroristiislamici
cheseminavanomortenelcentrodellacapitalefranceseequelledell’esitodellagigantesca
cacciaall’uomochesièscatenataneigiorni
successivi. Fino all’inevitabile epilogo: alla
mortedeivignettistidiCharlie Hebdo edialtropersonaledelsettimanalesatirico,sièaggiuntaquelladeidueterroristiislamici,fratellidisangue.Mortesièsommataamorte,sangueasangue.Lostessotragicofinaledell’eccidiochesièconsumato,qualcheisolatopiù
inlàeincontemporaneaconlastragenella
redazione,nelsupermercatokosher.
IlpresidenteHollandehaproclamatomartiridellalibertàigiornalistiuccisi.Illorosanguesparsoperlalibertàdiespressione.Subitodopol’efferatastrage,suisocialmediaeper
lestradesonocomparsiicartelli“JesuisCharlie”,versioneaggiornatadiquel“Ichbinein
Berliner”, che J.F. Kennedy aveva coniato a
Berlino nel 1963, in piena Guerra fredda.
L’identificazioneconlavittimacreasolidarietà, muro, blocco contro l’ideologia del momento,chepretendediuccidere.Innomedel
molochcomunista,allora.InnomediDio,
oggi.
AnchePapaFrancesco,nelsuoviaggiofra
loSriLankaeleFilippine,havolutodirela
sua.Parlandoconigiornalistichechiedevano
ilsuoparere,harispostoallaesplicitadomandasuifattidiParigifattadaunrappresentante della stampa francese chiarendo che è
«un’aberrazioneuccidereinnomediDio»,ma
ponendoancheunlimitealdirittodisatira:
«Nonsipuòinsultarelafededeglialtri».Non
pochecritichesonopiovutesull’affermazione
delPapa,accusato,semplificandoilconcetto,
divolerimbavagliareundiritto,ritenutoassoluto.
È proprio in questo termine, “assoluto”,
chesipuòprovareachiariredovefinisce,se
finisce,ildirittodiespressioneedistampae
dovecominciaildirittoanonvederinsultato
quelloincuisicrededipiù: Dio.“Assoluto”
develasuaorigineallatino:ab-solutus,cioè
slegato,indipendente.Undirittoassolutonon
conoscelimiti,eccede(opuòeccedere,almenocomepossibilità)fino,allimiteestremo,di
calpestareildirittoaltrui.L’assolutoriduce,finoanegare,larelazione.Affermareundiritto assoluto, quello di stampa e di satira, significanegarneunaltro,quellodivedererispettatoilproprioDio.Perchéaltracosaèfaresatirasuunrappresentantedellareligione–
fosseunaltoprelatovestitoconunostrascico
dialcunimetricontantodipaggettialseguitoounimamounrabbino–, altracosa,moltopiùgrave,èoffendereilDiodiGesùCristo, oquellodiAbramo, oAllaheilsuoprofeta.
Qualchegiornofaunamicocheinsegnareligioneinunascuolamediamiharivelato,positivamente sorpreso, che a una domanda ai
suoialunnisucomeimmaginavanounasocietàsenzareligione,alcunihannorisposto:«È
comevederedeifiglisenzagenitori». Ab-solu-
L
«Dietro le vignette
secoli di conquiste»
Nella Sacra Scrittura
il futuro dell’Europa
I
fattidiquestigiornielediscussionipreoccupateeaccesechenesonoseguiteciricordanocomenelle
cultureeuropee,purconaccentidiversi,la
parolalibertà,rinviaimmediatamenteall’ideadiincondizionatezza,allaqualeogni
nostra azione viene commisurata. Anche
sesappiamocomesiaimpossibilerealizzarepienamentequestaidea,qualsiasitentativodiporreunlimiteesternoallalibertà
stessa,peresempioattraversoleggieregolamenti,èdestinatoarivelarsiinfruttuoso,
secontemporaneamentenonsiimboccala
stradadiunapaideia, diunaeducazione
che faccia capo alla responsabilità personaleechecifacciacapirechespettaanzituttoanoistessidarciquellimiteedesserecapacidiquellaprudenzachesonoladimoraelacustodiadelrispettoperl’altro,
lasuadignitàelasualibertàèl’antidoto
piùefficaceachelaconvivenzacivilenon
sitrasformi in unbellum omnium contra
omnes.
Oggiperòlapaideia,l’educazionenon
vadasé.LaconoscenzadellaBibbiahacontribuito,contribuisceepuòcontribuirea
quest’operadieducazione.Invecel’erosionedellaconoscenzadellaBibbia,nonin
quanto contributo antiquario, ma quale
forzacreatriceerigenerante,èunodeifat-
tipiùinquietantiperilnostrofuturosia
religiosochecivile,culturale,economico.
AvevaragioneCarloMariaMartiniadire
chelaBibbiaèillibrodelfuturodell’Europa,manonèstatoascoltato.IlriportarelaBibbiatraifondamentidellacultura
edell’eticaèunimpegnopossibile,dalla
feconditàstraordinaria,condivisibile.
Ilfestivalbiblico,conlamolteplicitàdi
linguaggiedipropostechelocaratterizzano,nelsuopiccoloeconlesueumilipossibilitàcercadifarlo,cercacioèdifarincontraretantagenteconiltesto,lavitae
ilmessaggiodelleScritturebibliche,paroladelDioviventeperogniuomoedonna
egrandecodiceculturaledell’occidente.E
cercadifarlosecondolostilestessodella
Bibbia, in un atteggiamento dialogante,
apertoatutti,inclusivoenonescludente,
capacedifarcrescerel’accoglienzareciprocaelapacenellacomunitàcheèilsommodeibeni.
Ciauguriamocheilfestivalbiblicopossa continuare a spargere questo seme fecondonelterrenodellenostrecomunitàe
troviinquestoalleanzevirtuoseconisingoli,lefamiglie,lecomunitàciviliedecclesiali,leistituzionieleimprese,leagenzieculturali,scolasticheeformative.
N.1 - GENNAIO 2015
Roberto Tommasi
asuaprimavignettasuFamiglia
Cristianalapubblicònel1992.
«Quandovennichiamatoacollaboraredall’alloradirettoredonLeonardoZegaerounpo’preoccupato.Trattandosidiungiornalecattolico,michiesientroqualilimitidovevomuovermipernon
essere censurato. Lui mi rispose: “Caro
Vignazia,nonsipreoccupi,piuttostolei
non si ponga alcuna autocensura”. Un
principio laico che ho sempre seguito».
PierAldoVignazianonhanullaachefareconlasatiradiCharlieHebdo,(«misonosemprerivoltoallagentecomune,ho
semprecercatodifarevignettepopolari,
graffiantimamaioffensive»).«Maquesto
nontogliecheaderiscainpienoallamanifestazione di Parigi e che sia rimasto
profondamenteturbatodifronteallastrage dei colleghi del settimanale francese.
Tutticolorochehannoacuorelalibertà
devonosentirsipartecipidiquestatragedia. Certo, nei confronti della religione
c’èunaquestionedibuongustoedirispetto.Maperquelloc’èildiritto,cisonoleleggisulladiffamazione.Offendila
religione?Diciscemenze?Èunproblema
tuo,nessunotiobbligaaleggerti.Peròbisognaanchesaperechelasatiraparlaper
assurdo,deveesseregraffiante.Dietrole
vignettecisonoconquistedilibertàdisecoli,cheparevanoassodate.Einvecescoprichenonc’ènientediacquisito».
Pier Aldo Vignazia
Da «Famiglia Cristiana», 3 – 2015, p. 21.
Si ringrazia il Direttore don Antonio Sciortino
per la gentile concessione.
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IL BENE COMUNE
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Fondamentalismo e laicità
Una radicale conversione culturale per evitare lo scontro di civiltà
”
I
di Giuseppe Savagnone
recentifattidiParigihannosuscitatonel
mondoreazionidisegnoopposto, ma
altrettantoestreme:daunlato,inEuropa,un’ondatadicommozionechehapochi
precedentiechehaportatomilionidipersone,all’insegnadelloslogan“JesuisCharlie”,a
identificarsiconivignettistiassassinati,nonchépiùdi50capidiStatoedigovernoariunirsiperguidare,strettiabraccetto,unaoceanicafollachemanifestavalasuasolidarietàper
lestradedellacapitale;dall’altro,inAsiaein
Africa,un’ondataaltrettantoimponentediindignazionedellemasseislamicheneiconfrontidellasatirairrispettosaneiconfrontidiMaometto,conchiesecristianeealtrisimbolidell’Occidentedatiallefiammeesloganbellicosiscanditidacentinaiadimigliaiadipartecipanti.Lo“scontrodiciviltà”dicuiavevaparlatoinunsuolibroilpolitologoHuntington,
echeerastatoevocatoall’indomanidell’11settembre, riprende corpo e si profila, a livello
planetario,semprepiùaspro.Unadrammaticaincomunicabilitàsembraregnaresuquesto
scenario.Suognunodeidue fronti sièconvinti dell’assolutanecessitàdidistruggerel’altroperpotersopravvivere,echitentadicercareunamediazione,comestannodatempo
facendomusulmanimoderatiefautoricristianidellapacificacoesistenzadellereligioni,vieneconsideratodallerispettiveparticomeun
traditore.
Ciò che colpisce,inquestoquadro,èl’assenzadellaragionee,diconseguenza,di“ragioni” che possano motivare i propri comportamenti.Essaèevidentenelcasodelfondamentalismoreligiosoislamico.Lapretesadi
punireconlapenadimortechiunqueinsultiosembriinsultarelapropriafedeèevidentementesproporzionataerimandaauncodiceetico-giuridicoanterioreperfinoall’arcaica
“leggedeltaglione”,inbaseallaqualesiavevaildirittodiinfliggerealcolpevolelostesso
danno che egli aveva prodotto: “occhio per
occhio,denteperdente”.Uccidereperun’offesarichiamainvecelaancorapiùarcaicaleggediLamec,discendentediCaino,chenella
Genesisivanta:«Houccisounuomoperuna
miascalfitturaeunragazzoperunmiolivido.SettevoltesaràvendicatoCaino,maLamecsettantasette»(Gn4,23-24).
Maciòchesorprendedipiùèlamancanza
Non saranno
certo le misure restrittive nei
confronti degli islamici
a fermare il terrorismo.
Come non sarà la censura a
eliminare gli atteggiamenti
sprezzanti nei confronti
delle religioni
Più alla radice ,significaesaltarequest’ultimacomeunvaloreassoluto,misconoscendoilfattocheilsuosignificatostanell’essere“per”altrochenonsialalibertàstessa.Non
sièliberidiessereliberi,madipensare,difare,didire,qualcosainfunzionedelqualelalibertàacquistatuttoilsuovalore.Edèinrapportoall’usochesenefa,nonperilsuosempliceesercizio,cheessadeveessereconsidera-
laviolenzadelfanatismo,proprioinquesti
giorni,cenesonostatimigliaia,peresempio
inNigeriaadoperadiBokoHaram,enessuno,néaPariginéaltrove,hafattosentire
lapropriavoceperprotestare.Selamortedei
vignettistidiCharlieEbdohasuscitatotantaemozioneèstatoperchéquieraingioco
unvalore –appunto,lalibertà,dicuiquellamorteerasimbolo.
Unvaloretantopiùambiguoinquanto
adifenderlosonostati,inprimalinea,capi
digoverno–perfaresolounesempio,Netanyau–chehannosullacoscienzaforme
sistematichedioppressioneediviolenzanei
confronti di intere popolazioni. La stessa
Franciaèdasempreecontinuaadessereattivamenteprotagonistadiuncolonialismo
spietatamentecinico,chenonesitaadalimentare sanguinose guerre locali là dove
questoservaatutelareisuoiinteressieconomici.
Nonèquestalalibertàchepossiamoesibireinmodoconvincentealmondoislamicoperindurloasuperareilsuomedievale
fondamentalismo. Al di là dell’emozione
collettiva per i morti, lo scontro di civiltà
potràessereevitatosolosedaentrambele
particisaràunserioripensamentodellepro-
ta. LalibertàdelleSSditorturareiloroprigionierinonpuòesserevalorizzatacomeuna
conquista.
Le manifestazioni di questi giorni hanno
evidenziatocomeoggi, invece, lalibertàsiadiventataildogmafondantediunaveraepropriareligione.Eimilionidipersonechesono
sfilateperleviediParigieditantealtrecittà
francesiedeuropeenonsisonoresecontoche
stavanocelebrando–nellaloropolemicacon
lereligioni–unaveraeproprialiturgia.
Qualcunoobietteràchesistavasoltanto
esprimendolapropriasolidarietàallevittime.
Nonèvero.Dimortiinnocenti,stroncatidal-
prieposizioni. Ladirezionepuòesseresoltantoquelladiunascopertadelsensoautenticodellalaicità.“Laico”,originariamente,è
unterminedellatradizionecristianachedesignacoluichenellacomunitànonrivestealcunaautorità.AnchenelConcilioVaticano
II–chepurecercadievidenziarel’importanzadeilaici–questotermineindicainprimoluogocolorochenonsonopresbiteriné
religiosi: «Colnomedilaicisiintendonoqui
tuttiifedeliaesclusionedeimembridell’ordinesacroedellostatoreligiososancitonellaChiesa»(LG,n.31).Insommaun“nonessere”,un“nonavere”ciòchealtrisonoohan-
di“ragioni”inchipretendedirappresentare,
controilfondamentalismo,idirittidellaragione.Perchéanchel’adesioneincondizionatadell’opinione pubblica europea alla posizione di
Charlie Ebdo –sancitadallavenditadicinque
milionidicopiedelprimonumeroseguitoallastrage–haqualcosadiprofondamenteirrazionale.Chihavistolevignettechequestogiornalepubblicava–controlafedeislamica,ma
anchecontroquellacristiana–sisaràresocontocheesse,piuttostocheunaintelligentesatira
(intendendo con questo termine una critica
mossaattraversobattuteoimmagini),eranodei
puriesempliciinsulti,benoltreilconfinedellavolgarità.Chiamareciò“libertàdiespressione”econtrapporloai“dogmi”dellereligioniè
unmododisvilire innanzituttoilconcettostessodi“libertà”.
N.1 - GENNAIO 2015
”
no. Eppure,questaapparentenegatività,questapovertà,haqualcosadiparadossalmente
positivo,comesempre,delresto,nell’ottica
evangelica.Perchélamancanzadiqualcosa,
se accettata, può costituire la premessa per
un’apertura.Chihatuttoassolutizzasestesso,nonsimetteinascolto,noncerca,nonè
disponibile all’“altro”. Laico, nel senso più
profondo,èalloracoluiche,riconoscendoi
proprilimiti,nonsitrincerainunaautonomiaautoreferenziale,masiponeinunatteggiamentodiascoltodiciòchealtrihannoda
offrirgli.
Così, la ragione è laica quandonon
diventarazionalismo,nonsiillude,cioè,di
potercontrollarelarealtàsenzaresidui,masi
aprealmisteroealdialogoconchicrede.E
lafede,asuavolta,èlaicaquandononcade
nelfideismo,nondisprezza,cioè,laragione
esautilizzarnegliapportiperrifletteresuse
stessa,accettandoilconfrontoconinoncredenti.Ciòcheaccomunaoggiilaicistieifondamentalistièilmisconoscimentodellalaicità.Entrambeleposizioniescludonoildialogo,perchéailoroocchil’altroèilportatore di un’identità esclusivamente negativa, a
fronte di quella assolutamente positiva che
essepensanodidetenereinmodoesclusivo.
Su tutto questo mi permetto di rinviare al
mio Dibattito sulla laicità, Elledici, Torino
(Leumann)2006(ristampanel2010).
Per entrambe si esige una radicale conversioneculturale,senonsivuolechelaguerra,ormaidatempoincorso,continuiedegeneri in forme sempre più estreme di distruzioneedimorte.Nonsarannocertole
misurerestrittiveneiconfrontidegliislamiciafermareilterrorismo.Comenonsaràla
censuraaeliminaregliatteggiamentisprezzantineiconfrontidellereligioni.Civuole
benaltro.Civuolelapresadicoscienzache
i valori dell’Occidente – libertà, ragione –
non sono assoluti, ma invocano essi stessi
qualcos’altroaciriferirsiedicuilasferareligiosapuòrappresentareunpossibilemodello.Civuolelacorrispondentematurazionedelmondoislamico,cheloportiascoprirecheunareligionelegagliuominiaDio
nellamisuraincuililegatradiloroeliinducearispettarsiavicenda.Lastradadafareèlunga.MasarebbegiàunaconquistarendersicontochesialaragionecheDiochiedonodipercorrerla P
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ISTANTANEE DIOCESANE
Accademia del Musical
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di Michela e Giacomo Zatti
aSettembre2015pressolasededel LiceoClassicodiocesano
PietroMignosidiCaltanissetta
al raggiungimento di un minimo di 30
iscritti, sorgerà la nuovissima “Accademia
delMusical” promossadallaDiocesidiCaltanissetta, curata dal M° Giacomo Zatti
(Co-Responsabiledell’Ufficiodiocesanodi
PastoraleGiovanile)elaRegisteredTeacher
dellaRoyalAcademyofDance diLondra
MichelaSclano,entrambiartistiprofessionistidellaCompagniaTeatraleformatada
CarloTedeschi.
Una scuola di alta formazione artistica
fondata sullo studio della Danza Classica
RAD, la danza moderna ISTD , il canto
modernoelesuetecnicheedicorsilaboratorialiapplicatiall’allestimentodell’artescenicadelMusical.
LaRoyalAcademyofDanceèlamaggioreorganizzazionenelmondoperlaformazionediallieviedinsegnantichevaluta
attraversosessionid’esami.Èautorizzataal
rilascio di attestati, certificati, diplomi di
studioelauree,includendoancheunprogramma specifico dedicato ad ex ballerini
professionisti,chedesideranooffrirelapropria esperienza professionale nell’ambito
dell’insegnamento.Nell’anno2001,laRoyalAcademyofDanceèstataufficialmentericonosciutadalleautoritàdituttoilRegnoUnito,qualeorganoaccreditatoperoffrirequalifichegenerali,professionaliedoccupazionali,riconosciuteintuttigliambiti
distudionelquadronazionaledell’ordinamentoditutteleattivitàprofessionali.
LaRoyalAcademyofDanceèpresente
inoltre70nazioni.
Gliinsegnantiiscrittiall’albosono6.500
edogniannoesaminaoltre200.000allievi.
L’albodegliinsegnantidituttoilmondo
registratipressol’IstituzionedellaRoyalAcademyofDanceèstatocostituitonel1987.
Icontenutideipianidistudiosonostrutturatiinmanieraprogressivapergarantire
cheillivellotecnicodiperiziarichiesto,rientri nell’ambito delle capacità di apprendi-
S
abato1novembrelacomunitàSanta
MariadelRosariodiSanCataldoha
celebratoilNovantesimodellaerezioneaParrocchia.Mons.MarioRussottosièrecatoinParrocchiacelebrandol’Eucarestia,nella
SolennitàdiTuttiiSanti,ricordandoilcamminodeifedeliversolasantità.
LaChiesadelRosarioèesistentedal1702ed
erarettoriasottolagiurisdizioneparrocchialedellachiesamadre.Erettail1novembre1924da
Mons.Jacono,sipensavaadun’efficaceazione
pastoralecapillareperlevariecomunitàlocali,
cheaumentavanodinumerodifedeli.SituazioneriscontrabilenonsoloaSanCataldo,maancheaCaltanissettaeaMussomeli.Domenica2
novembredellostessoanno,ilgiornosuccessivo
all’emanazionedellabolla,Mons.JaconohacelebratounaMessaalRosario,inaugurandolaparrocchia.FindaiprimiannilacomunitàdelRosariosièconsolidatanellacatechesienellacari-
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l’
Aurora
Nei locali del Liceo Classico Pietro
Mignosi sta per nascere una scuola
di alta formazione artistica fondata
mentodell’allievo.Insegnantiinpossessodi
una valida comprensione dei principi del
movimento,dellamusicalitàedegliaspetti
fondamentali del Balletto Classico, fornisconounprogrammadistudioequilibrato
edattentamentepianificato.
LaRoyalAcademyofDanceoffreuna
seriediEsamieClassidiValutazione(dai
5anniinsu)riconosciutialivellointernazionaleconloscopodimotivareedincoraggiareglistudentidiognietàecapacitàa
coltivarelapassioneattraversounsistemadi
misurazionecompletoestandardizzatonel
mondo.
I programmi partono dal Curriculum
Pré-ScolareedailivelliPrimaryperpoiiniziareilperfezionamentoattraversoottolivelliGradi.DaquièpossibileintraprenderealmomentoopportunolacarrieradiballerinoattraversoiLivelliProfessionali.
I programmi di studio sono creati per
adattarsisiaachisianuovonelmondodelladanza,siaachihagiàesperienza.Nonci
sono limiti massimi d’età e vengono ammessisiamaschichefemmine.
GliEsamiRADvoglionoaiutaretuttigli
studentiadaccrescerelapropriaautostima,
lacapacitàdirapportarsiconglialtriedil
lavoro di gruppo, l’abilità di porsi degli
obiettivi personali ed impegnarsi per raggiungerli.
Programma Pre-Scolare - Èstudiatopersvilupparelebasidelmovimento,unaconsapevolezza musicale di base, espressività e
creatività.Lelezioniatemaincoraggianola
partecipazioneelaconcentrazioneepreparanogliallieviailivelliPrimary.IlProgrammaPré-Scolareèadattoastudentitrai2anniemezzoedi5anni.
Esami Gradi - IProgrammidipreparazione
agli Esami Gradi forniscono agli studenti
un’ampia educazione pratica, con un forte
sviluppodellatecnica,dellamusicalitàedellecapacitàd’esibizione.Racchiudonoballetto,movimentoliberoedanzedicarattere.I
programmipartonodaPré-PrimaryinDanceePrimaryinDancefinoalGrado8.
Esami Professionali - IProgrammidiStudiodegliEsamiProfessionali(Vocational )
RAD prevedono uno studio approfondito
delballetto,sviluppandolatecnica,lamusicaelecapacitàespressivedeglistudenti.Vieneinoltreintrodottolostudiodellepunte
perleragazze.Icontenutiel’intensitàdello
studiopreparanogliallieviaqualsiasitipodi
carrieranelmondodelladanza.Iprogrammisonostudiatiperallieviapartiredagli11
annid’età.
Solo Seal Award - Èilmassimolivellodegli
EsamiProfessionaliedèbasatosuun’esibizionesolista.Questoesamevieneeffettuato
esclusivamenteaLondra.
“…Ilprogettonascedall’esigenzacondivisadiproporreatuttiigiovanielefamiglie
del territorio di Caltanissetta un percorso
culturaleeprofessionalevoltoallaformazionecompletadelragazzosiadalpuntodivistaartisticocheumano–affermanogliinsegnanti–lascuola,nell’ampliamentodell’offerta formativa del Liceo Classico Mignosi,consentiràagliiscrittidiconseguireil
DiplomadiDanzatoreClassicoRADeModerno ISTD con esami annuali certificati
dall’enteformativoinglesevalidialivellointernazionale,diprepararsialmeglioalleammissionipressoiConservatoriStatalidiMusicad’Italianell’artedelCantoel’opportunitàdisostenereStagedialtoprofiloconar-
Un cammino sotto la guida dello Spirito
tà,sorrettadalparrocop.SalvatorePignatone,
cherimasefinoal1936.UnadellesueazionisignificativeèstataquelladelrestaurodellaChiesaduranteglianni1927-28.Ilsuccessore,Padre
GaetanoGiunta,sièprodigatoperlafondazionedell’AzioneCattolicaeperlafiorituradelle
vocazioni religiose femminili, in particolare le
“animeconsacrate”.Intornoal1942-43nacque,
rispondendoadun’esigenzadeitempidellaSecondaGuerraMondiale,perrafforzarele“armi
dellafede”,l’associazioneLampade viventi,con
lafinalitàdell’AdorazioneEucaristica,fondatainsieme allaVenerabile Marianna Amico Roxas.
UnadellepiùimportantioperediPadreGiuntaèstatanel1960laCostruzionediunaScuolaMaterna,espressionedelCIF,cheverràsuccessivamenterestaurataallafinedeglianni‘70.
DopoilConcilioVaticanoII,P.Giunta,inattuazione dei documenti magisteriali, ha promosso iniziative per rafforzare e incrementare
l’ApostolatoCatechisticoequindil’attivitàdei
laici, in collaborazione con la gerarchia. NacqueroperquestomotivoiprimiConsiglipastoraliedeconomiciparrocchiali.
P. Carmelo Sanguedolce è stato nominato
N.1 - GENNAIO 2015
parroconel1976.Hatrovatounabellacomunità, che era da incoraggiare e incrementare,
continuandoapromuoverecatechesi,liturgiae
carità,conun’attenzioneparticolareallefamiglie che hanno sempre ben risposto. Sin dall’iniziohacuratoildecoroelafunzionalitàdell’edificioeilocalipastorale.Hasubitoprocedutoalrestaurodeitettidellachiesa,intornoagli
anni1977-78.Nelgiugnodel1981nasce“Comunitàviva”,unperiodicomensileparrocchiale,concontenuticulturali,cronachistieformativi.Inquegliannisièprocedutosoprattuttoallacostruzionedeilocaliannessiallaparrocchia,
allacelebrazionedelSessantesimo(1984).Nel
2000,inoccasionedelGiubileo,vennecostruitoilportonedibronzo,cheillustraiMisteridel
Rosario. Venne inoltre approvato da parte di
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ISTANTANEE DIOCESANE
sullo studio della danza classica e
moderna, canto e laboratori scenici
applicati all’arte del musical
Luigi e Daniele sono Diaconi
U
Mons. Russotto ordina due giovani seminaristi di San Cataldo
di Maurizio Nicastro
nagiornatadifesta
quellavissutadalla
nostra Chiesa nissenail12Gennaio scorso nella Chiesa Madre di San Cataldo. NelpomeriggioMons.
Mario Russotto ha ordinato
diaconi della Chiesa di Dio
Daniele Lombardo e Luigi
Biancheri: un evento di vera
grazia che abbiamo vissuto
congrandetrepidazioneegioia.Tanta la commozione nei
voltideifamiliariedituttoil
PopolodiDioriunitoeunito in preghiera. Il momento
più intenso è stato durante
l’imposizione delle mani, da
parte del nostro Vescovo sul
capo degli ordinandi, come
puredurante laspecificapreghiera consacratoria che domandaaDiol’effusionedello
SpiritoSantoedeisuoidoni
adattialministeroperilqualeilcandidatovieneordinato.
Diaconosignificaservo,coluichesimetteaservizio,come ricorda il n° 29 della Lutistiesterniinvariesediitalianeedestereche,
inrelazionealpercorsodidatticodell’allievo,
verranno conseguentemente proposti. RipartiamodallaBellezzacheinostrigiovani
meritanoperunSIchesiafruttod’Amoree
diveracuraoffrendoloroilmeglio”.
Informazioni Utili - Iscrizioni dagennaio2015sinoasettembre2015 pressoilLiceoClassicoP.MignosiP.zzaGiovanniPaoloII–Caltanissetta.
Iniziocorsiaccademicidasettembre2015.
Mail:[email protected] -Tel./Fax
093422378
RegisteredTeacherRoyalAcademyofDanceMichelaSclano-cell.3287080175
Canto Moderno M° Giacomo Zatti - Cell. 331
4781355 Mons.GarsialoStatutodellarinataConfraternitadelRosario,conlafinalitàdifareapprofondireaiconfratilospecificomarianodellaComunità.
ComerilevavaMons.MarioRussottoil1
novembre nell’omelia: «Diventare santi con i
soli sforzi umani, per quanto buona volontà
possiatemettere,diventaun’impresaimpossibile.Edeccoallorachelasantitàsifaospitalità di quell’Invisibile Persona della Santissima
Trinità,cheèloSpiritoSanto,ilqualecipuò
renderesanticomeDioaImmaginedelFiglio».
ÈloSpiritoSantolastessaComunionecheha
operato in questi novant’anni di vita parrocchiale,guidandouominiedonnenellacostruzionediquestaChiesa,laComunitàdeifigli
nelFigliodiDio,chenelladiversitàdeicarismi
edeiministeri,èconformataaCristo,incamminoversoilRegnodiDio.
Luigi Biancheri
7
men Gentium delConcilioVaticano II, in riferimento alla
specificaconformazioneaCristo,SignoreeServoditutti.Il
Diaconoèchiamatoadesercitare una triplice diaconía, un
Fundamentalis”perlaFormazionealDiaconato.AlDiacono compete di proclamare il
Vangeloedanchediaiutareil
Sacerdote nella spiegazione
dellaParoladiDio.Aldiaco-
triplice servizio: quello della
Parola, quello dell’Eucarestia,
quello della carità nei confronti di tutti, in particolare
deipoveri,loricordala“Ratio
novieneaffidatoilCorpoeil
SanguedelSalvatoreaffinchéi
fedelisenenutranoericevano
forza.Possanosempretrattare
iSantiMistericonquellaado-
razione interiore, con quella
devozionedellospiritochesono l’espressione di un animo
che crede e rimane sempre
consapevoledeldonoricevuto
edelcompitoassunto.
Cristocontinuiachiamare
giovanicomeDanieleeLuigi
perfarlisuoiministri: “dammiletuemanipercontinuareabenedire,letuelabbraper
continuare a parlare, il tuo
corpopercontinuareasoffrire,iltuocuorepercontinuareadamaregliuomini,miei
fratelli”. La nostra Chiesa si
uniscasempreinpreghierae
chieda continuamente a Dio
santevocazioni,perchémandioperaiallasuamesse.CiascunodinoiringraziDioper
averchiamatoDanieleeLuigiauncosìgrandeministero,
possano metterelapropriavitapermanentementealserviziodelVangeloeconilsostegno della grazia divina risponderesemprecongenerositàecongioiaallachiamata
del Maestro: «Tu vieni e seguimi»
Presepe alla “Casa del Ponte”
L
di Francesco, Serena e Leri
’11 gennaio 2015,
pressolaChiesaMadrediSantaCaterina
èstatorappresentatounospettacolo sulla Natività di Gesù,
cheèstatoilrisultatodellacollaborazionefraigiovaniallievi
dei corsi “A.C.S.D. Danza e
Musical”,tenutipressola“CasadelPonte”,sedeinSiciliadella Fondazione “Leo Amici” e
gliistruttoriprofessionistidellacompagniateatraleformata
daCarloTedeschi.
InsiemealoroancheigiovanissimiragazzidellaparrocchiachedapocohannoricevutoilsacramentodellaCresima,frequentanoicorsieleattività ricreative di danza e laboratorioteatrale.
Abbiamo messo in scena
unariduzionedelnotopresepeviventeinmusical“Unvagitonellanotte”diCarloTedeschi;l’operateatraleoriginale, insignita del noto premio
Praesepium Populi 20012002,chedaquasivent’anniè
offerto come dono di Natale
anchenelleBasiliche,neiSantuari, sui sagrati delle chiese,
neiborghiantichi,inVaticano,
ediffusoperletelevisionilaseradel24dicembrealmomentodell’inaugurazionedelmonumentale presepe di piazza
rosensodelNatale,infraternitàefamiliarità.
Cosìabbiamovolutorealizzareancheilpresepestaticoalla“CasadelPonte”,cheèstatoapertoognigiornoadognuno che abbia voluto visitarlo
nellefestività.
SanPietro.
Oraanchequinellaparrocchia Immacolata Concezione
diSantaCaterinapercondividerecontuttilagioiaedilve-
Adiacentela“CasadelPonte”,sorgeunapiccolacappella
dedicata ai Santi Francesco e
Chiara d’Assisi, inaugurata e
benedetta lo scorso 11 luglio
N.1 - GENNAIO 2015
2013 dalnostroVescovo.Piccolo rifugio rivolto ai giovani
cheinessapossonotrovareun
puntodiriferimento,inunione con la comunità parrocchialeeladiocesi.
In questa casa si possono
ospitaregruppiconilproprio
sacerdote per ritiri fino a 21
personeconpossibilepernotto
eusocucina,oltreacoloroche
vorrannovisitarelacappellain
qualsiasi momento dell’anno.
Cogliamo l’occasione per
invitare tutti coloro che vorranno partecipare ai prossimi
appuntamenti alla “Casa del
Ponte”:
-3Aprile 2015:viacrucis
recitataedrammatizzatapressolacappelladeisanti“FrancescoeChiara”
-Giugno 2015: saggiodifineannodell’“A.C.S.D.DanzaeMusical”.
-2e11Agosto 2015: momentodipreghierainoccasionedelperdonodiAssisiedellafestivitàdiSantaChiara.
Perinfo:Leri3347176815
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A PROPOSITO DI...
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La “Crocifissione bianca” di Marc Chagall
U
La passione per il Crocifisso del pittore ebreo che tanto piace a Papa Francesco
di Dora La Placa Calabrò
n fascio di luce dall’alto illumina un grande crocifisso
biancosuunosfondoriccodi
figure, oggetti, immagini simboliche. Il
quadro,che rappresental’umanitàintera
nelbeneenelmale,emozionaeimmalinconisce. Esso, che tanto piace a papa
Francesco, èla“Crocifissionebianca”,dipintoaolio custoditonelmuseodi“Art
InstituteofChicago”.
Tanti pittori da Cimabue aVelasquez
hanno dipinto Gesù crocifisso, imprimendoartisticamentenellelorooperedoloreepassione, maMarcChagall,pittore
bielorusso (Vitebsk 1887- Saint-Paulede
Vence 1985)colpisce,perchéconlaforza
eilfascinodellasuaartedipinge, raccontandolastoria.Sonocelebriletavolerealizzate per illustrare la Bibbia pubblicata
dall’editoreTériadenel1957.Egli,ebreo,
narra la persecuzione della sua gente in
modosingolare,mettendoalcentrodella
tela Gesù crocifisso, attorniato da figure
secondariemanoninsignificanticherappresentanolastoriadelpopoloebreoinfugadalNazismo.Ilquadro(1,55per1,44)
èdel1938,annoincuicon“Lacongiura
dellanottedeicristalli”ebbeiniziolapersecuzionedegliebreiinGermania. Lalettura del dipinto, che permette collegamenti che riguardano il popolo ebraico
nellastoriaealtempodiChagall,segue
unasortadicerchio.Inaltoasinistraèraffigurato un gruppo di rivoluzionari, che
conbandiererosse earmiinmano,sidirigeversounvillaggioinfiamme,cherichiamal’assediodiGerusalemmenel70
d.C.dapartedeiRomani,metaforadiogni
cittàinvasaedistrutta.Segueungruppo
diprofughidisperati suunbattello;inbassoaltri uominisembranofuggiredalquadro.Inparticolareunodiessi,aipiedidellacroce,stringeirotolidellalegge, quasi
un nuovo Giovanni, Apostolo e custode
dellaparola. Alcentrosinotalamenorah,
ilcandelabrononasettemaaseiluci;la
settimafiammaèGesù,veralucedelmondo.Leseiluciuniteformanounpane,richiamo dell’Eucarestia, memoriale della
passionedelSignore.Inbassoadestral’autoreevoca lapersecuzionedelsuopopolo,
rappresentando drammaticamente una
donnachestringeilsuobambino,come
Mariaaipiedidellacroceeunuomoin
fugaconunmiserosaccosullespalle.Più
inaltounsoldatonazistaguardatrionfantelasinagogainfiamme.Quasiachiudereilcerchiolascenasicompletaconpersonaggidell’Antico Testamento,chevagano tra il fumo dell’incendio, guardando
condoloreilpopolosofferente.Inquesto
insiemediscenedrammatiche,cosìdistribuite, ilCristoCrocifissoinvitaaprenderecoscienzadellapresenzadiDiodavanti
allasofferenzaealdoloredegliuomini.Per
ChagallCristononèsolol’uomoDiodei
Cristiani,maèancheilsimbolodelpo-
M
Fece la rivoluzione russa
arcChagallèstatounpittore russo naturalizzato francese,d’origineebraicachassidica.
Nasceinunafamigliadiculturaereligioneebraica,
aVitebsk allorafacentepartedell’ImperoRusso,oggi
inBielorussia.Iniziòastudiarepitturanel1906conil
maestroYehudaPen,ilsolopittorediVitebsk,mal’anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentòl’AccademiaRussadiBelleArti,conilmaestro
Nikolaj Konstantinovič Roerich e conobbe artisti di
ogniscuolaestile.Trail1908eil1910studiò,invece,
allascuolaZvantsevaconLéonBakst.Rimasenellacittàfinoal1910,ancheseditantointantotornavanelpaesenataledove,nel1909,incontròlasuafuturamoglie,BellaRosenfeld,figliadiricchiorefici.
Unavoltadivenutonotocomeartista,lasciòSanPietroburgoperstabilirsiaParigi,
peresserepiùvicinoallacomunitàartisticadiMontparnasse,doveentròinamiciziacon
GuillaumeApollinaire,RobertDelaunayeFernandLéger.Nel1917preseparteattiva
allarivoluzionerussa:ilministrosovieticodellaculturalonominòCommissario dell’arte perlaregionediVitebsk,dovefondòunascuolad’arteeilMuseodiartemodernadi
Vitebsk.Nel1920sitrasferìconlamoglieaMoscaepoiaPariginel1923.Divennecittadinofrancesenel1937.Il2settembre1944,Bella,compagnaamatissima,soggettofrequenteneisuoidipintiecompagnadivita,morìperunainfezionevirale.Dueannidopo,ChagallfeceritornoinEuropaenel1949sistabilìinProvenza.
Uscìdalladepressionecausatadallamortedellamoglie,quandoconobbeVirginia
Haggard,dallaqualeebbeunfiglio.Chagallsirisposònel1952conValentina(detta
«Vave»)Brodsky,anch’elladioriginerussaedebrea,conlaqualescoprìlaGrecia.Nel
1957sirecòinIsraele,dovenel1960creòunavetrataperlasinagogadell’ospedaleHadassahEinKeremenel1966progettòunaffrescoperilnuovoparlamento.Morìa97
anni,aSaint-PauldeVence,il28marzo1985.
N.1 - GENNAIO 2015
polo ebraico perseguitato. È il Dio del
Manzoniche“atterraesuscita,cheaffannaeconsola”.IlDiochesoccorreconla
sua misericordia. Chagall ci sorprende,
rappresentandoGesùnonconilconsueto
perizoma, maconiltallit, iltipicoscialle
ebraico,econunpannosulcapoinvece
dellacoronadispine;illustrandosapientementeilmisterodellasalvezza,ilcuiprimobeneficiarioèproprioilpopoloebraicoilpittorevuolericordarecheGesùèinnanzituttofigliodelsuopopolo. Ciòche
contaperl’autore, maanchepercoloroche
guardanolesuepennellatedicolore, distile naif, è la presenza dell’unico Dio. AttraversounlinguaggiosimbolicoChagall
parlaallanostrafede,cisollecitaallacomprensionediunDiochesifauomoper
l’uomo,cimettedinanziallasofferenza di
Gesù e nello stesso tempo infonde speranzaconquellapennellatadilucebianca,che, partendodall’alto, attraversailfiglioediscendesulsuopopoloperseguitatoeoppresso, comearichiamarelafrase
giovannea «Io sono la luce del mondo».
Chagallutilizzailbiancoeilgrigioinsiemealcolore,dandoaognipennellatailgiustopesopercoinvolgerechiguarda. L’impostazionedeldipintoseguelaregolaclassica:Gesùcrocifissoconl’aureoladiluce,
la testa reclinata sulla spalla, il viso contrattodaldolore, gliocchichiusi,attorno
personaggi, agglomerati urbani, oggetti
preziosiqualiilcandelabro,irotolidellatorah. Tuttavia l’impostazionevienestravoltadall’aggiuntadiqualcosa,unelemento,
unoggetto,unsimbolo,uncolore,orail
verdedell’uomoconilsacco, orailrosso
del fuoco che divampa, fino a darci immaginiastratte, cheperdonoilsensodella
realtàeacquisisconounsaporedifantasia,
chetrovanotuttaviariscontronellevicendestoriche.Gesùaddormentatonelsonno
dellamorte,nelquadrodiChagall,nonè
indifferentealladisperazione,allasofferenzadegliuomini.Eglistessoèuomo,soffre,
muoreperlasalvezzadell’umanità.Ilpittore pone ai piedi della Croce una scala,
cherichiamalascalasantadiGen28,1017eleparolediGesùinGv1,51, verascalachefadapontetraDioel’umanità.In
Chagall l’elementoebraicoèsemprepresente,giustificatodallesueoriginiedalla
fede,malasuaartehaunmessaggiouniversaledipace. Ilquadroètestimonedel
tempo, affascinaconlasuastoriaeconla
suaverità. Straordinarial’elaborazione dogmatica,riccadiveritàstoriche,disincretismoreligiosocheavvicinanol’artediChagallalSurrealismo. Percomprenderel’interesseelapassionediChagallperlatradizionebiblicavaricordatalasuaaffermazione:“Mièsempresembratoemisembra
tuttorachelaBibbiasialaprincipalefontedipoesiadituttiitempi. Daalloraho
semprecercatoquestoriflessonellavitae
nell’arte. Perme,comepertuttiipittori
dell’Occidenteessaèstatal’alfabetocoloratoincuihointintoimieipennelli.” l’
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ORIENTAMENTI PASTORALI
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Il “come” e il “che cosa” del primo annuncio
Pillole di Orientamenti Pastorali per accompagnare l’uomo alle soglie del Mistero
coinvolgente: «Convertitevi e ciascuno di
voisifacciabattezzarenelnomediGesù
Cristo,perilperdonodeivostripeccati»(At
2,37-38).
LarispostadiPietroèinoltreunapromessa: «Riceverete il dono dello Spirito
Santo» (At 2,38). Convertirsi, concretamente, significa entrare a far parte della
Chiesa,comunitàdifedeedivita,riunita
nelnomedelSignorerisortoevivente.Gesùhachiamatoidiscepoliacondividerela
stradacheeglistessostavapercorrendo.
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hiariamogiàunprimopunto.Sarebbesbagliatoabbandonarecon
leggerezzala“prassipastoraletradizionale ereditata”, ma a nessuno sfugge
chenonbastapiù.Bisognaallorariqualificarlaeintegrarlaconlafreschezzaelaforzadelcosiddetto “primoannunzio”.
Maperchéècosìdifficile?Nonesisteuna
strategiagarantitaevincente?No,lafedeè
comel’oliodellaparaboladellevergini.Allarichiesta“datecidelvostroolio”larispostaèchiaraeinequivocabile:“no,chenon
abbiaamancarepernoiepervoi!”.Qualunqueazionepastorale,qualunqueincontroointervento,qualunquetestimonianza
anchelapiùvivaesconvolgente,puòsolo
favorirelafede,lapuòsuscitare,puòaiutareainterrogarsi; idocumentidiconoche
possiamoaccompagnarel’uomodioggialle“sogliedegliinterrogativivitali”,mavarcare poi questa soglia della conversione e
dell’adesionepersonale,rimaneunmistero
dell’intreccio tragraziaelibertà.Gesùannunciachedueuominisarannonelcampo, dunque apparentemente nell’identica
situazione,maunosaràpresoel’altrolasciato,duedonnesarannoacasaallamola
amacinareilgrano,l’unasaràpresael’altralasciata.
Tuttavia guaianoisenonannunziassimo ilVangelo! Questa è la più profonda
preoccupazionediPaoloevuoleessereanchequellanostra.
Come ha fatto Gesù?
Lo riassume bene la Nota Pastorale
Questa è la nostra Fede,del2005,cheivescovi italiani dedicano proprio al primo
annunzio: «Lacaratteristicafondamentale dell’annuncio cristiano è l’essenzialità
del suo contenuto. Gesù esprime il suo
messaggioconunlinguaggiodiretto,vivace:iltonoimmediato,autorevoleesolenne,èquellodelbanditorecheinpubblicoeadaltavocerecaunanovitàlieta
eattesa.Einquelleparolec’èunavibrazionediurgenza:l’annunciorisuonacon
unforteappelloallaresponsabilitàdegli
ascoltatori. Anche la struttura del messaggioèlineare,incisiva,lapidaria.Prima
dituttounabuonanotizia,anzilanotiziapiùsorprendentechemaisiastataannunciatasullaterra:iltempoègiuntoal
massimodellamaturazioneeDiohadecisodiintervenirenellastoriacomeree
salvatore; e in secondo luogo una chiamatapressante:cambiarevitaecrederea
questabellanotizia.All’indicativocheriguardal’iniziativadiDio,seguel’imperativocheriguardal’impegnodell’uomo.La
salvezzaèundono,ildonopiùgrande;la
risposta, il cambiamento morale, è affidataallaliberaeresponsabilevolontàdellepersone.
ConlaPasquasiverificaunpassaggio
decisivo:Gesù,daannunciatoredelregno
diDio,diventailSignoreannunciatodallaChiesa».
Quali solo le caratteristiche del primo
annuncio?
OsservandolostilediannunciodiGesù o quello dei discepoli dopo la Pasqua,
possiamo riconoscere alcune linee fondamentali,checaratterizzanol’annunciodellaBuonaNotizia.Questitrattil’hannofattoresistereinmezzoalletempesteelepersecuzionidituttiitempi,acominciaredall’ImperoRomanicongliapostoliancoravivi,perfinireneitristiscenarideinostrigiorni.Quest’animaprofondadelVangeloda
aimartirilaforza,atuttilaperseveranza.
-ilVangelononèchiacchierainmezzo
adaltre,nonèsempliceopinione,mavantauncarattere di assolutezza:GesùCristoè
ilSignore,l’unicoSalvatoredelmondo;o
losiaccoglieolosirifiuta;
-ilmessaggiocristianoèunmessaggio di
salvezza;èmoltopiùdiunsemplicegalateoodel“vogliamocibene”;confessareche
GesùèilSignoresignificariconoscerelui
comeunicoSignoredellapropriavita;lafedeprocuralasalvezza;
- la fede cristiana, prima ancora di riguardaredelleveritàdacredere(credo),celebrare(sacramenti)evivere(morale),èuna
storiadiDioconl’uomo,iniziataconIsraele, compiuta in Gesù, continuata nella
Chiesa;questastoriavuoleraggiungerela
storiaconcretadiognicredente,lavuoleilluminareesalvare;guaiaridurreilVangeloaunadottrina,adellesacrecerimonie,a
unmoralismodelsideveedelnonsideve;
-ilDiodiGesùCristovaoltrelelogicheeiragionamenti,agisceinmanieraparadossale;Dioconosceedaccoglieleattese
eibisognidell’uomo,mapercompierli,li
capovolge;questoinalcunisuscitalafede,
inaltriloscandalo.
Toccare il cuore con il cuore
NelgiornodiPentecostePietroannunciaagliuominidiGerusalemmelamortee
risurrezionediCristo.Gliascoltatorialsentirequesteparole«sisentironotrafiggereil
cuore»(At 2,37).
Daquiladomanda:«Checosadobbiamofare?».LarispostadiPietroèchiarae
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Da dove cominciare?
Occorreincrementareladimensione dell’accoglienza:tutti,sempre,devonotrovare
nellaChiesa–concretamentenellaparrocchia–unaportaapertaneimomentidifficiliogioiosidellavita.Sull’accoglienzasi
può innestare l’annuncio, fatto di parola
amichevolee,intempiemodiopportuni,
diesplicitapresentazionediCristo,Salvatoredelmondo.
L’uomodioggihabisognodisentirsiaccoltoeascoltatonegliinterrogativichetoccanolestruttureportantidellasuaesistenza:gliaffetti,illavoro,ilriposo. Percuisolounostrettolegameomeglio“un’alleanza”conilterritoriogarantiscelavicinanza
allavitaquotidianadellagente,nellasollecitudineversoipiùdeboliegliultimi.
Moltediquestecosesonogiàtradizionedellenostreparrocchie:nevaassicurata la continuità anche mediante nuove
modalità.Teniamo conto, che sono ancoratantissimeleoccasioniincuiperun
versool’altro,lagentemette piede in chiesa o entra in contatto con l’istituzione Chiesa e i suoi servizi:sacramenti,funerali,matrimoni,benedizionedellecase,dinegozi,diautomobili,Messepasqualionatalizieecc.Sitrattadiunpotenzialeediuna
risorsainestimabile.Quanteopportunità
perannunciarecongioiailnostroverobeneCristoGesù!Siamochiamatiaservire
l’uomo nella sua storia concreta, prima
ancoradiingrandirelanostra“utenza”e
segnareunacrescitanumerica.StalìladifferenzatralaChiesa-Comunitàelachiesa-aziendaespertainmarketingepromotingdiunsacrochedifattononparlapiù.
C’èchiscandalizzatogridaallacrisi,c’è
chiavvilitoedeluso,condannailpresente,
perchéprimatuttoerapiùbelloefunzionava,c’èchiafferratodaCristo,impugna
la fiaccola del vangelo per illuminare il
mondo.
Chinoncredenonhabisognodiessere
convinto che è vero, ma che funziona P
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L’IMPEGNO
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Una pastorale attenta alla mobilità umana
Ufficio Migranti Diocesano per una cultura del rispetto e dell’accoglienza
L
di Filippo Bonasera
’ufficioperlapastoraledeiMigrantiha
nelladiocesilastessafunzioneche la
ChiesaItalianaassegnaalivellonazionaleallaFondazioneMigrantes.
Anchel’istruzionepontificiaErga migrantes caritas Christi offreunasimileindicazione. Laprima sottolineatura dafareèchesitrattadiuncompito eminentemente pastorale da assolvere nei
confrontidicoloroche «amotivodellalorocondizionedivita,nonpossonogoderedell’ordinarioministerodeiparrociosonoprividiqualsiasiassistenza,comesonomoltissimiemigrati,gli
esuli, iprofughi,imarittimi,gliaddettiaitrasportiaerei,inomadiealtrecategoriediuomini»(n.18).Nell’ambitodellapastoralemigratoriaalcunicompitisonocondivisibilicondiversi
ufficieorganismidiocesani(qualilaCaritas,l’ufficiodiocesanoperl’ecumenismoeildialogo),altrisonodicompetenzaspecifica.Ècompitodell’ufficioteneredestal’attenzionepertuttiisettoridellamobilitàumana,nonsoltantoaiflussimigratorideisicilianiall’estero,odeglistranieriin
Sicilia;maancheperilpassaggioel’insediamentodinomadiedioperatoridellospettacoloviaggiante:tuttagentemarginalechespessononèoggettodiinteressedellenostretradizionaliparrocchiechestentanoadassumereunvoltomissionario.
Èimportanteperl’ufficiosensibilizzare,creare consenso e convinzione, intervenire direttamenteseèilcasoofavorirel’interventodioperatoripastoraliconspecificacompetenzaperivarisettoridellamobilità.
Attraversol’esperienzapiùchedecennaledi
DirettoreRegionaleMigrantes hopotutostabilirecontatticonAssociazionidiSicilianinelleAmericheeinAustralia,nonsolodelladiocesinissena,madituttalaSicilia,contattichepermangononeltempoinvarieformeearticolazionieche
vengonomantenuticonlevisitedeiparroci,anchedellanostradiocesiecongliscambidivisite
egemellaggi(Delia,Sommatino,Resuttano,Serradifalco,SantaCaterinaecc.)econicontatticontinuieperdiverseragioniconiMissionariinEuropa.
Inmolticomunisifaancoracoinciderelafestadelpatronoconilritornodegliemigrati.
Èrisultatoutileegraditoricevereleletterepa-
Auguri Eminenza!
L
oscorso4gennaioilSantoPadre
Francescohaannunciato,dopola
preghieradell’Angelus,cheil14
febbraiocreerà20nuovicardinali,15dei
qualielettoriinunpossibileconclave.Tra
questiultimiilPapaimporràlaberrettaall’ArcivescovoMetropolitadiAgrigentoS.E.
Mons.FrancescoMontenegro,alqualerivolgiamoinostripiùcordialiauguri.
Mons.MontenegroèArcivescovodellaMetropoliasottolacuigiurisdizionericadonoleDiocesidiCaltanissettaePiazzaArmerina.
S.E. Mons. Francesco Montenegro è
nato a Messina il 22 maggio 1946. Ha
compiutoglistudiginnasiali,licealiequellifilosoficieteologicinelSeminarioArcivescovile"S.PioX"diMessina.Haricevuto l’ordinazione presbiterale l’8 agosto
1969conincardinazionenell’arcidiocesidi
Messina.HafrequentatoicorsidiTeologiaPastoralepressol’IgnatianumdiMessina;dal1969al1971haesercitatoilministerosacerdotaleinunazonaperiferica
dellacittà;dal1971al1978èstatoSegretario particolare, successivamente, degli
Arcivescovi Mons. Francesco Fasola, di
b.m.,eMons.IgnazioCannavò.
Èstatoneglianni1978-1987Parroco
dellaParrocchiadiS.ClementeinMessina;dal1988èstatoDirettoredellaCari-
tas diocesana, Delegato Regionale della
CaritaserappresentanteregionaleallaCaritasnazionale.
Hapurericopertoiseguentiincarichi:
InsegnantediReligione,AssistentediocesanodelCentroSportivoItaliano,Direttore diocesano dell’Apostolato della Preghiera,MansionariodelCapitolodell’Archimandritato,RettoredellaChiesa-SantuariodiS.RitaePadreSpiritualedelSeminario Minore. È stato Membro del
ConsiglioPresbiterale.
Dal1997al2000èstatoPro-Vicario
Generaledell’arcidiocesidiMessina-Lipari-SantaLuciadelMelaedal1998CanonicodelCapitoloProtometropolitanodellaCattedralediMessina.
ElettoallaChiesatitolarediAurusulianaenominatoAusiliarediMessina-Lipari-SantaLuciadelMelail18marzo2000,
haricevutolaconsacrazioneepiscopaleil
29apriledellostessoanno.
Maggio2003-Maggio2008PresidentedellaCaritasItaliana
23/02/2008 - S.E. Mons. Francesco
Montenegro nuovo Arcivescovo di Agrigento
24/05/2013PresidentedellaCommissioneEpiscopaleperlemigrazioni
24/05/2013PresidentedellaFondazione“Migrantes”.
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storalioaltrepubblicazionidelnostroVescovo da
partedisingolioassociazioni,perquestosiproponeaiparrocidiinviarecostantementetalidocumentiailoroconcittadinipresentisoprattutto
nellevarieregioniitalianeperconsentireaquesti
fratelidisentirsiincomunioneconlaChiesadi
partenza. Èevidentechelarealtàormaipiùpresenteèquelladegli“immigrati”.Ilprimocompito dell’ufficio è la sensibilizzazione all’accoglienzaealrispettoditutti,senzaesclusionedi
colore,lingua, razzaereligione.
Nellanostradiocesiesistonorealtàparrocchiali
moltosensibiliaquestoriguardoeattivamente
impegnatenelcompitononsolodell’assistenza
madell’integrazionenelterritorioenellestrutturepastorali.
Èverochebisognadistingueretracristianie
non,dalpuntodivistapastorale,equindiaccogliereeaiutaretutti,dialogarecontutti,maintervenire nella maniera adeguata negli ambiti
strettamentepastoralidellafamiglia,deifigli,dell’inserimentonellestrutturescolasticheesociali
ingenere.
L’Ufficioèinstrettarelazionecongli Uffici
diocesanidellealtreChieseparticolari, incollegamentoconquelloregionaledicuicondivide
programmieinterventi,perquestomotivonel
momentodell’emergenzanoncisiamolimitatia
vederesoloiproblemidellanostradiocesichenon
hasboccosulmare,masiamostatiattentiaibisognidellaCaritasdiPalermoincollaborazione
conildirettorediocesano,dellestrutturedellaStella Maris diAugusta,diunacasadiaccoglienzadi
Favara,diMazzarino,diSanCataldofacendolevasullagenerositàdivarieparrocchiedellanostra
diocesichehoringraziatonelmessaggiomandatoaisacerdotiperlaGMM.
LapresenzadelCIEedelCaraaCaltanissettaattraetantimigrantiallaricercadelriconoscimentodellostatusdirifugiato.Perquestomotivodurantel’annoappenatrascorsomisonooccupatodirettamentedinumerosigruppidipersonenonmeglioidentificatecostretteaviverea
cielo aperto senza nessuna prospettiva se non
quelladiessererispeditiinaltrelocalitàocentri
diaccoglienza. All’iniziodell’annopastorale, d’accordoconilVescovoMario,abbiamopensatodi
invitareunapersonacompetenteperinformarei
sacerdotisullarealtàdell’immigrazioneinItaliain
generaleeinSiciliainparticolare.
Moltoutileèlapresenzadiunacommissione
accantoaldirettorediocesanoperriflettereinsieme,proporreeattuareinterventidivoltainvoltanecessari.DavarianniinsiemeconlaCaritas
sirealizzalaFestadeipopoliesicoinvolgonosempre più paesi con l’intento di conoscersi e apprezzarsiperchélediversitànonsonoopposizioni,maarricchimentodellapropriaidentità.
L’orizzonteversocuimuoversièquellodifar
diventarepastoraleordinariauntipodiimpegnochepuòsembrarestraordinario,macheinveceègiàstrutturaleelodiventeràsemprepiù.
Moltoproficuaèlacollaborazionecongliufficipresentinelcoordinamentomissionarioche
aiutatuttiasentircipartediununicocorpoche
èlaChiesapresenteaCaltanissettaintornoal
VescovoMario l’
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Immigrazione: basta con le parole
Necessita un’azione globale sugli Stati che mortificano i loro cittadini
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rirepercercareunaspondacuiapprodareper
salvaresestessieilorofigli.Nelmondo,in
Europa,imigrantivengonodopogliequilibri economici internazionali. Questo è un
dramma,èildrammadell’uomochesempre
piùèsoggiogatodagruppichericercanosoloilprofitto,anchequandociòcomportil’annientamentodellapersonanellasuadignità
enellavita.
Tuttavia,poichéversiamonelcampodei
dirittiumani,noncisononéleggidafarrispettarenètribunalicuirivolgersi.C’èsolola
forzadellalibertà,cheèfineinse.Ricordoancoraamestessounpassaggiokantianodella
criticadellaragionpratica:«ciòchecostituiscelacondizionenecessariaperchéqualcosa
possaessereunfineinsé,nonhasoltantoun
valorerelativo,oprezzo,maunvaloreintrinseco,cioèdignità».
di Alessandro Diotallevi
ochiannifa,inuncapitolodelfamoso rapporto Censis si leggeva il
seguentetitolo:Le prime crepe nell’integrazione sociale degli stranieri.Laragione
diquellarilevazionesociologicarisiedevanel
fattocheeravenutameno«labuonacapacitàdelnostropaesedigestirelafasedell’accoglienzaedellaprimaintegrazionedegliimmigrati;nelcorsodell’ultimoanno– silegge
– compaionoiprimisegnalidiinsofferenza
nei confronti degli stranieri, in particolare
versoalcunecomunitàcomequelladeirumeni e dei Rom». Qualche paragrafo più
avanti,ilrapportoannotavache«lamaggior
partedeireativienecommessadastranieriirregolari, mentre quelli regolari presentano
tassididelittuositànondissimilidaquelliriscontratinellapopolazioneitaliana».
Cisono1000modiperaffrontarelaquestionedell’immigrazione,inunagradazione
diemotivitàcheèinclineadimpennarsiper
raggiungererapidamentel’acmedelladrammatizzazionedeigiudizi.D’altronde,ècomprensibiledalmomentochegli“efferatiepisodidicronacanera”rilevatigiàdalCensis si
sonointensificati.E,inognicaso,anchealdi
sottodellasogliadiefferatezzac’èunadiffusainsicurezzaindottadacomportamentidelittuosiminori(mapoiminoriperchiliregistranellestatistiche,moltomenoperchili
subisce)epersinodacomportamentinondelittuosi.Aquest’ultimoproposito,nonèfacilefrequentareparchi,perfinonelcentrodellecittà,alcuiinternosimuovonofigurespettrali,segnatedallapovertà,daldisagioesoventedallamalattiache,semplicemente,destano, primaancoracheallarme, paura.Allora,quandoicittadinisisentonolimitatinellalorolibertàdifruiredispazietuttoquesto
avvienesenzachesianoassuntemisuredisalvaguardia,cioèmisureattearistabilirelasicurezzadeiluoghi,èinevitabilechelecrepe
nell’integrazionesocialedegliimmigratisiallarghinoirrimediabilmente.
Facciamo un passo indietro. IlrapportosocialedelCensis chehopresoariferimentoèquellodel2007.Astarealgiudizio
delCensis,inquell’annosiregistranoleprime
crepe.Vediamoperché.Ineffettidiimmigrati,inItalia,necircolavanogiàalcunedecine
dimigliaia.Lavoravanosenzacontratto,senzacopertureprevidenziali,senzapesaresulsistemaassistenzialedelpaese.Nonoccupavanopostilettonegliospedali,nonchiedevano
casepopolari,perlopiùnonavevanofigliche
pretendesserounpostoeunpasto.Contribuivanoallacompetitivitàdelnostrosistema
industriale,tenendobassoilcostodiproduzione.Amministratoripubblicieimprenditoriprivati,tuttosommato,potevanorestarseneimmobili;sembravachenoncifossero
controindicazioni. Anche perché, in quegli
anninonsiregistravaunasituazionedelgenerediquelladescrittadalNew York Times nel
1882eriferitaagliitaliani:«rovistanotrairifiutinellenostrestrade,ilorobambinicre-
sconoinluridiscantinatiepoivengonospeditinellestradeafaresoldi».
Miopi,forse, piùbruscamente, ciechi,non
consideravano,amministratorieimprenditori,laforzaattrattivadicondizionisocialimiglioricheviaviasidischiudevadavantiagli
occhidegliimmigrati.Cometuttiglialtriuomini,cominciavanoachiamareasélafamiglia,achiederelacasa,adistruirsi,acurarsi.
Mal’integrazionesociale,cheèprogressivae
habisognodiesseresostenutadaregole,risorseediniziative,eragiàcompromessa.Ele
creperilevatedaDeRitavenivanodilatatedalleprimeavvisagliedellagrandecrisifinanziariaedellasolidarietà,ingironelmondo.Da
alloraadoggi,nonostantealcuniinterventilegislativipiùomenocontroversi,nonostante
lamoltiplicazionedegliufficiedellestruttu-
liticochesuquellodelvolontariato.Nonè
possibile sottovalutare la questione dell’immigrazione,altrimentisilegittimanoirazzisti
diognirisma,gliignoranti,quellichecome
èsempreavvenutoprimadirisposterepressiveorganizzateingoverniingrossanolefiledi
unpartitoilcuisloganè«questizozzoniladri
rovinanol’Italia,bastaaccoglienza,tornasseroacasaloro».
re,talvoltafigliadiunreclamodicompetenze(servizisociali,comuni,province,regioni,
Stato, unione europea, antiterrorismo!) la
questionedell’immigrazioneèesplosa.Finoa
doverregistrarecheaRoma,potericriminali
epolitici,intimamenteintrecciati,sullapelle
degliimmigraticomedeicittadini,lucravano
profittiimmondiaspesedeipubblicibilanci.
Chefare?Nonèpiùtempodiparoleperchél’esasperazionehasuperatogliarginidei
canalidicontenimento,tantosulfrontepo-
quellapossibilenell’ambitodiconfininazionali.VogliodirechesingolarmentegliStati
nonpossonochefronteggiare,sottolapropriaresponsabilità,lacondizionedeipropri
cittadini.Lemasseinermicheingrossanole
filedelladiasporadellemigrazionisonofiglie
della irresponsabilità degli Stati cui appartengono.Staticanaglianonsonosoloquelli
chenascondonocriminoseoperazionifinanziariemaquellichedeterminanol’annientamentodellepersone,finoaspingerleamo-
Quel che è certo,,queldatosucuil’uomoragionevolekantianoconviene,èlaripartizionedelleresponsabilitàsuglistatididisagiodiportataplanetariatraorganismiinternazionalieStatinazionali.
Civedolamanodellaprovvidenzasulfattochedifronteallacomplessitàglobalelarisposta in chiave di sussidiarietà sia proprio
N.1 - GENNAIO 2015
Allora, poiché l’Italia,dasolanon
celapuòfare,nécelapossonofaredasolii
singoliStatinazionalieneppureleunionidi
Stati,quandoifenomenimigratorisistabilisconoinmilionidiuomini,èilmomentodi
costruireunfortemovimentodiveraepropriaresistenzapercostruireun’azioneglobale
(chesialavoltabuonadiunaglobalitàtutta
virtuosa?)chesiingeriscanegliaffaridegliStatichemortificanoilorocittadini.Senzapreoccupazionieconomiche,senzaguardareagli
interessiimmediatiefuturi,senz’armi,manellaprospettivafortechelaStoriasiègiàfatta
caricodidimostrarechelasopravvivenzadel
genereumanopoggianonsullaviolenzaindividualeecollettiva,bensìsullasolidarietàdi
tutti,tratutti,contutti.
E,infine,nelnostropiccolonondimentichiamomaichenonesisteunaltropopolocheèemigratotantointuttoilmondocomegliitalianienonsperperiamo,dopoaverlafavorita,laricchezzacheilavoratoristranieriproduconoognianno,l’8,8%deltotalenazionale.Però,dobbiamopretenderedallapoliticaedainostriamministratorichei
cittadini stranieri abbiano diritti e doveri
identiciaquellideicittadiniitaliani.Un’ultimaannotazione,semièconsentita,ditipopersonale.All’esordionelmondodellavoro, sono stato consigliere del Ministero
dell’Internoinunadirezionechesichiamava«amministrazioneperleattivitàassistenzialiitalianeeinternazionali».Misonooccupato di profughi, all’epoca prevalentementeprovenientidaipaesidell’est,maho
fattointempoancheagestireungruppodi
rifugiatidalCile.Mipare,oggi,dipoterdirechecifosseromiglioriregoleemiglioririsorseapplicate(alnettodellequalitàpersonalidiognuno).Nonchefosseroassentipulsionirazziste(unodeimieidirigentimigiudicavaunfessoperaverdedicatoalcunipomeriggiadinsegnarlorol’italiano),ma,complessivamente,forseperchéinumerierano
sopportabili,ilPaeseerapiùaccoglienteepiù
capace.Edoggi,quarant’annidopo,hoancoral’emozionediriceveredaalcunidiloro
gliauguridiNatale
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IN ULTIMA
l’
Aurora
Don Calcedonio Ognibene Un prezioso restauro
È
Un libro sull’arciprete di Vallelunga Torna al Museo la pianeta di corallo
irecentistudisullefigurepresbiteralidellaChiesanissenanelpostconcilio–CataldoNaro,Antonio Giliberto, Giovanni Speciale, Luciano
Castiglione–siannoveraillavorodelprof.
LoretoNotochepresentailcamminospiritualeeilministeropresbiteraledip.CalcedonioOgnibene,arcipretediVallelunga.Indagandosull’originalitàdell’esperienzadicomunioneconDio,eglineapprofondiscela
relazionepersonaleconCristoeladocilità
all’azionedelloSpirito,enellostessotempo
nerileval’eserciziodellacaritàpastoraleche
siconcretizzanellediversesfumaturedelmomentostorico-culturale,all’internodelvis-
suto cristiano specifico e della modalità di
rapportotraChiesaesocietà.
Nascediquil’attenzionedell’Autoreagli
eventidellastoriasocialeepoliticadell’Italia
einparticolaredellaSiciliaeallevicendedellaChiesanissenaesoprattuttodellacomunitàdiVallelunga.EgliscrivealcapitoloXIII
cheleggerel’esperienzasacerdotaledip.Calcedonio come avulsa dagli avvenimenti
esternicheinfluironosullavitasocialeereligiosaitalianaediriflessoanchesullapiccoladiVallelungasarebbeunarischiosamancanzadirispettoneiconfrontidegliuomini
checihannopreceduto.Mal’intreccioemergentetraeventinazionali,orientamentiecclesialieministerodip.Calcedoniononscaturiscedallarilevanzadispecialiruolioparticolariincarichisvoltidall’arciprete;essoè
determinato piuttosto dall’esigenza di inquadrare la sua opera nel contesto sociale,
culturaleereligiosoincuiessasiespresseper
coglierelemotivazionipiùvereepiùprofondedelsuoagire,deisuoiinterventiedellesuereazioni[...].
Mentrecicongratuliamoconl’autoreper
l’ottimolavoroche,inmanierachiaraepuntuale,cidescrivelavicendaumanaesacerdotalediunverouomodiDio,esprimiamo
l’auspiciochealtripossanodedicarsiconlo
stessoimpegnodelprof.Notoesoprattutto
conlostessoamoreericonoscentegratitudine,ariscoprireletantefigurenascostedi
ordinariasantitàchecertamentehannosegnatolavitadellenostrecomunitàcristiane
e,forse,anchequelladiognunodinoi.
Novità
editoriale
Sussidio
per i giovani
A
A
sessant’annidallascomparsadiVitalianoBrancati,vienerievocatoil
soggiorno nisseno dello scrittore
allafinedeglianniTrentadel’900quandoinsegnavaall’IstitutoMagistraleIXMaggio,frequentatodaLeonardoSciascia.Lavicendadel
professoreBrancatisiintrecciaconquelladell’alunnoSciasciasullosfondodella“cittàdi
pietragialla”,“Nissa”.
I
lpercorsochesuggeriamononsostituiscequellochegiàinostrigiovanifanno
neilorogruppiparrocchiali,nelleassociazionieneimovimentimapuòbenissimoessereutilizzatoperintegrarequeipercorsiconalcuniriferimentiprecisichecivengonodallanostraChiesalocaleedalnostroPastore,perfare
tuttiinsiemequestotrattodelnostrocammino
e della nostra storia personale e comunitaria.
statariconsegnataalMuseoDiocesanoeainissenilapreziosapianetainteramentericamataamotivifloreali
congranidicoralloefilatoinoro,proveniente
dallachiesamadrediSerradifalcoerisalenteai
primidecennidelSettecento.
Ilparatoèunesempiodell’eccezionalelivelloraggiuntodall’artedelricamoinSiciliatrala
finedelSeicentoegliinizidelSettecento,edi
uno dei suoi aspetti più appariscenti, l’inserimentodelpreziosocorallomessineseetrapaneseneipiùpregevolimanufattiisolani.Perquestoricamoinparticolare,l’attribuzioneamaestranzedell’areamessineseèprovatanonsoloda
evidentirichiamistilistici,maanchedaipreziosienumerosigranidicorallodiquellastraordinarianuancerosaaranciotipicadeigiacimenti
corallinidiMessina.Ilcompletoliturgico,costituitodapianeta,stola,manipoloeborsa,ècitato in un inventario degli oggetti sacri della
chiesamadrediSerradifalcodel1733,efuprobabilmentedonatodalducaFrancescoLoFaso
inoccasionedellaricostruzionedeltempio,avvenutaadiniziodelXVIIIsecolo.
Ilrestauro,affidatoallarestauratriceTiziana
Iozzia,titolarediunlaboratoriospecializzatonel
restaurodeitessutiantichiaRagusaeseguito
dallosguardoattentodellaSezioneStorico-ArtisticadellaSoprintendenzaBB.CC.AA.diCaltanissetta, ha restituito il parato al suo antico
splendore,confermandolocomeunodeipezzi
dimaggiorrilievoartisticodelMuseo
Tra i banchi di scuola
«S
di Rino Dello Spedale Alongi
iamo sempre tre…», volutamentenoncontinuoiversidi
questastoricacanzoneperché
potrebberoritorcersianostrosfavore.Ilritornello tuttavia di questo motivo, interpretatodalgrandeDomenicoModugnoinsiemealduocomicosicilianodiFrancoe
Ciccio,mifapensareiviaggiCaltanissetta
–MessinaeritornochemihannocoinvoltoinsiemeadonMarcoPaternòedonEnrico Frusteri SdB. I lettori si chiederanno
qualesialaragionediquestipellegrinaggi
settimanali? La ritroviamo negli annunci
dati nell’ultimo ritiro del clero del 2013
quandoil12giugno,ilVescovoMario,annunciavaaisacerdotichedalsettembresuccessivo saremmo partiti per proseguire gli
studiconilconseguimentodellaLicenzain
TeologiaconspecializzazioneinCatecheticapressol’IstitutoTeologicoSanTommaso
diMessinaguidatodaisalesiani.
Esperienzacoinvolgenteemotivanteche
cihaportatoindietroneltempoaglianni
del Seminario: stare dietro i banchi dalla
partedeglistudenti,aspettareilsuonodella campanella per la ricreazione, ritrovarsi
incappellaperlapreghieracomunitariacon
l’accoglientefamigliasalesiana,condividere
ipasti,studiarenellapropriacameretta.Tuttavianonsiètrattatosolodiunpassoin-
N.1 - GENNAIO 2015
dietronellamemoriamadiunsaltoavanti
nellaformazioneculturale,spirituale,umanamasoprattuttopastoralenelsensospecificodellaprassiecclesialedell’essereChiesasacramentodellastoria.
Questoprimoannodicamminosottola
guida dei docenti coordinati dal preside
DonFrancoDiNatale,cihapermessodi
maturare meglio la nostra personalità, comedirebbeunnostrodocente,protesasempreversol’altroinuncamminocheci“infuturaeinfinita”.
Tanteparole,ascoltate,lette,scritte,sottolineate,ripetute,studiatemaciauguriamochetuttequesteparolepossanotrasformarsiinopereperilbenenostro–dicerto
–maprimariamenteperilbenedellanostraChiesaNissena,checontinuaainvestire sui suoi sacerdoti e per i propri figli Aurora
l’
DIRETTORE RESPONSABILE
GiuseppeLaPlaca
CAPO REDAZIONE
CrispinoSanfilippo
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Caltanissetta
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