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SOMMARIO
PREMESSA ............................................................................................................................ 2
DISPOSIZIONI GENERALI ................................................................................................. 3
2.1 Fase di cantierizzazione .................................................................................................... 3
2.2 Fase di esecuzione dei lavori ............................................................................................ 4
2.3 Fase di smobilizzo del cantiere ......................................................................................... 4
2.4 Scelta, utilizzo e manutenzione di mezzi, macchinari e attrezzature ............................... 4
2.5 Approvvigionamento, stoccaggio e utilizzo di materiali .................................................. 5
3. PRESCRIZIONI AMBIENTALI ............................................................................................ 6
3.1 Consumi energetici .......................................................................................................... 6
3.2 Consumi idrici ................................................................................................................ 6
3.3 Consumi materie prime e ausiliarie - terre di riempimento - terre di scavo ..................... 6
3.4 Emissioni in atmosfera e polveri ...................................................................................... 7
3.5 Polveri e odori .................................................................................................................. 7
3.6 Smaltimento delle acque ................................................................................................... 8
3.7 Acque nere ........................................................................................................................ 8
3.8 Serbatoi, bidoni, latte, taniche .......................................................................................... 9
3.8.1. Serbatoi...................................................................................................................... 9
3.8.2. Stoccaggio di bidoni, latte , taniche .......................................................................... 9
3.8.3. Uso di prodotti da bidoni, latte, taniche .................................................................... 9
3.8.4. Smaltimento dei contenitori vuoti ............................................................................. 9
3.8.5. Schede di sicurezza dei prodotti .............................................................................. 10
3.8.6. Comportamento in emergenza in caso di sversamenti accidentali .......................... 10
3.9 Smaltimento rifiuti.......................................................................................................... 10
3.10
Emissioni di rumore e vibrazioni ................................................................................ 11
3.11
Attività di manutenzione e officina............................................................................. 13
3.12
Gestione del traffico .................................................................................................... 13
1.
2.
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PREMESSA
Il presente allegato al documento generale PSC relativo alle prescrizioni sulla sicurezza in cantiere,
definisce delle indicazioni pratiche per l’impostazione e la corretta gestione ambientale di tutte le attività
previste nel cantiere di realizzazione dell’opera.
ALSI ha tra i suoi principi quello del rispetto dell’ambiente, richiedendo l’analisi degli impatti ambientali
in fase di progettazione finalizzata ad identificare le specifiche prescrizioni necessarie per perseguire
durante i lavori il massimo rispetto dell’ambiente eliminando, o riducendo al minimo, tutte le possibili
fonti di inquinamento.
In particolare partendo dal rispetto di tutta la normativa esistente in campo ambientale e sicurezza
applicabile alle attività, prodotti e servizi oggetto dell’appalto, si richiede ai fornitori di:
-
Dimostrare alla comunità il proprio impegno nei confronti dell’ambiente e della sicurezza,
intervenendo prontamente e responsabilmente in ogni situazione reale o potenziale che presenti
pericolo, ai fini del miglioramento e della prevenzione dall’inquinamento e delle condizioni di
lavoro degli addetti;
-
Perseguire l’innalzamento del livello di conoscenze e abilità del personale che, unitamente
all’esperienza dei singoli, determinerà una sempre maggiore competenza specifica nella gestione
degli aspetti e conseguente diminuzione degli impatti ambientali delle attività e più alti livelli di
sicurezza sul lavoro; Assicurare che il personale, che opererà nelle attività previste dalla fornitura,
sia messo a conoscenza dei contenuti del presente documento di principio;
-
Gestire in modo programmato ed in sicurezza la manutenzione delle reti al fine di minimizzare i
disservizi e i relativi aspetti ambientali negativi nonché le chiamate di emergenza causate da
problemi strutturali della rete e istituzione di un rapporto tecnico di fiducia con Enti ed Istituzioni
esterne.
-
Consolidare l’attenzione per la sicurezza attraverso l’introduzione di una gestione sistematica
delle misure preventive e l’incremento del coinvolgimento del personale a tutti i livelli nel
considerare la sicurezza parte integrante dell’operatività lavorativa.
-
Operare al fine di far sì che i propri subappaltatori ove possibile condividano i suddetti principi
ambientali e mettano in atto le relative azioni;
-
Autorizzare fin da ora ALSI, qualora questi lo ritenga opportuno e previa comunicazione, ad
effettuare un audit ambientale presso i siti del cantiere.
Nei capitoli successivi sono quindi:
-
definite delle disposizioni generali che l’appaltatore deve mantenere in evidenza durante
l’organizzazione delle proprie attività;
-
definite le prescrizioni ambientali cui è tenuto l’appaltatore, lasciando poi a quest’ultimo tramite
la predisposizione di un proprio documento POA (Piano Operativo Ambientale) la definizione di
dettaglio delle procedure e dei requisiti legislativi applicabili.
Il presente documento deve essere letto in associazione con il Documento di Analisi Ambientale
predisposta nell’ambito del progetto esecutivo che contiene una dettagliata analisi e valutazione di
significatività di tutti gli aspetti ambientali correlati all’attività specifica.
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DISPOSIZIONI GENERALI
Nel seguito sono dettate alcune disposizioni a carattere generale cui l’appaltatore deve attenersi
nell’esecuzione delle opere, per le disposizioni di carattere particolare e di dettaglio si deve fare
riferimento a quanto contenuto nel Capitolato Speciale di Appalto.
Tali indicazioni sono finalizzate a far mettere in pratica all’appaltatore dei comportamenti ambientali
virtuosi, tramite la definizione di alcuni requisiti da tener presente e attuare nello svolgimento delle varie
attività di cantiere.
Le modalità di presa in carico nel dettaglio dei requisiti sotto evidenziati, potrà essere riportato su di un
apposito documento POA - Piano Operativo Ambientale.
2.1 Fase di cantierizzazione
-
Effettuare un attenta analisi del documento di Analisi Ambientale Iniziale riferito alle attività di
cantiere per acquisire le valutazioni sulla significatività dei vari aspetti.
-
Prevedere una corretta informazione della comunità al fine di informare tempestivamente circa
l’andamento dei lavori e sulle misure che l’appaltatore intende di volta in volta mettere in atto per
evitare conseguenze negative sull’ambiente e per limitare i disagi di chi vive o lavora nella zona;
in particolare dovranno essere indicate le date e gli orari di chiusura di strade e vie relativamente
ai vari tratti interessati dai lavori.
-
Verificare la possibilità di rivolgersi il più possibile a fornitori locali al fine di ottimizzare e
ridurre il trasporto del materiale (con conseguenti minori consumi di combustibile e minori
emissioni di gas di scarico).
-
Acquisire informazioni sulla presenza nel raggio di un numero ragionevole di chilometri dall’area
del cantiere, di impianti di trattamento e/ recupero rifiuti al fine di conferire i materiali da smaltire
(discariche) o recuperabili.
-
Effettuare dei sopralluoghi nell’area dove sorgerà il cantiere per studiare le migliori vie di
accesso, le possibilità di parcheggio (sia per i lavoratori che per altri soggetti che potranno fare
visita al cantiere), gli orari più opportuni per la movimentazione dei mezzi e la consegna dei
materiali ai fini di non creare intralci alla viabilità locale.
-
Studiare attentamente la planimetria del cantiere per assicurare la necessaria disponibilità di
spazio e la giusta collocazione dei materiali, le lavorazioni e i depositi temporanei di rifiuti
(suddivisi per tipologia).
-
Per le attività di demolizione, predisporre un piano di attività selettiva che consenta la
separazione per il recupero di tutti i materiali riutilizzabili.
-
Nella scelta dei macchinari e delle attrezzature da impiegare per i lavori, tenere conto
dell’ubicazione del cantiere al fine di minimizzarne gli impatti sull’ambiente circostante.
-
Valutare con il RUP le modalità di gestione delle pubbliche relazioni per i rapporti con la
comunità locale.
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2.2 Fase di esecuzione dei lavori
-
Controllare giornalmente le condizioni dei marciapiedi e delle aree transitabili in aderenza alle
aree di lavoro ripristinando eventualmente le migliori condizioni per il transito.
-
Imporre ai mezzi di cantiere di procedere a passo d’uomo nelle aree di cantiere.
-
Imporre l’uso di teli di copertura per il trasporto su camion di materiale sciolto quali terra, sabbia,
ecc..
-
Evitare di far coincidere gli orari della consegna materiali con le ore di punta.
-
Accumulare le terre di scavo in apposita area all’interno del cantiere per i successivo riutilizzi.
-
Evitare le lavorazioni rumorose nelle ore di riposo o festive.
-
Far rispettare ai subappaltatori o ai fornitori che lavorano all’interno dell’area del cantiere,
comportamenti ambientalmente corretti.
-
Per l’eventuale illuminazione nelle ore notturne del cantiere, utilizzare apparecchi a basso
consumo e assicurarsi che i livelli di illuminazione siano tali da non disturbare i vicini.
-
Monitorare i dati relativi all’uso dell’energia e delle materie prime e la quantità di rifiuto prodotti.
-
Pulire il cantiere con regolarità.
2.3 Fase di smobilizzo del cantiere
-
Usare tutte le accortezze possibili per evitare eccessivo rumore durante le fasi di smobilizzo del
cantiere.
-
Movimentare gli eventuali cumuli di materiale suscettibile di sollevare polvere solo in assenza di
vento.
-
Rimuovere tutti i materiali residui e i rifiuti in deposito temporaneo assicurandosi del loro
corretto trasporto ad impianto adeguato di trattamento o discarica.
-
Utilizzare le terre di scavo (precedentemente accumulate) per il rinterro degli scavi (laddove
possibile e ritenuto idoneo dal Direttore dei Lavori.
-
Effettuare un accurata pulizia di tutte le aree che sono state oggetto dell’attività di cantiere.
-
Pulire tutti gli accessi al cantiere e rimuovere la polvere e il fango che si sono accumulati nelle
strade e nei marciapiedi adiacenti (comprese le caditoie);
-
Informare dell’imminente chiusura del cantiere chi vive nelle zone limitrofe dell’area scusandosi
per il disagio arrecato.
2.4 Scelta, utilizzo e manutenzione di mezzi, macchinari e attrezzature
-
Nel caso si debbano acquistare (o noleggiare) dei macchinari o attrezzature, privilegiare
l’acquisto (o il noleggio) di macchinari e attrezzature che coniugano un basso consumo
energetico, una ridotta rumorosità ed un alto rendimento (nel caso di motori privilegiare
l’acquisto (o il noleggio) di attrezzature con motorizzazioni EURO di classe 3 o se disponibili
classe 4). Analogamente nel caso di attrezzature scelte nel proprio parco macchine, utilizzare gli
stessi criteri.
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-
Valutare e privilegiare e l’acquisto di macchinari ed attrezzature che richiedano una facile
manutenzione.
-
Scegliere i macchinari e le attrezzature da impiegare nello specifico cantiere sulla base delle
caratteristiche del cantiere stesso (oltre che sulla base delle caratteristiche dell’opera da
realizzare) al fine di ottimizzare l’utilizzo e di ridurne gli impatti con l’ambiente.
-
Utilizzare correttamente i macchinari ed attrezzature attenendosi scrupolosamente a quanto
riportato sulle istruzioni di funzionamento.
-
Effettuare la necessaria manutenzione periodica.
-
Svolgere le operazioni di manutenzione in luoghi adeguati.
-
Impedire lo sversamento al suolo di sostanze grasse, altri liquidi derivanti dalle operazioni di
manutenzione.
-
Raccogliere gli oli usati prodotti durante la manutenzione (se questa avviene in cantiere) e
conferire ad apposito consorzio.
-
Ridurre l’utilizzo di macchinari ed attrezzature alle effettive esigenze di cantiere, evitando inutili
sprechi.
-
Spegnere tutti i macchinari quando non sono in uso.
2.5 Approvvigionamento, stoccaggio e utilizzo di materiali
-
Privilegiare l’acquisto di materiali atossici, non pericolosi, derivanti da risorse rapidamente
rinnovabili.
-
Prevedere l’acquisto di materiali riciclati.
-
Prevedere quando possibile l’impiego di materiali prodotti il più possibile localmente.
-
Comprare la giusta quantità di materiale al fine di evitare sprechi e di ridurre la necessità di aree
per il deposito.
-
Concordare con i fornitori per particolari forniture (quando applicabile) le modalità di imballo
della merce, la resa per il recupero degli imballaggi utilizzati per la consegna.
-
Ispezionare i materiali prima dell’acquisto e accettazione al fine di ridurre la frazione di rifiuti
costituita da prodotti / materiali / merce difettata.
-
Coprire con teli i depositi all’aperto di materiali suscettibili di produrre polvere (sabbia, terre,
ecc.).
-
Utilizzare i prodotti più vecchi e deperibili controllando le date di scadenza.
-
Nello stoccaggio dei materiali, separare i prodotti pericolosi da quelli non pericolosi.
-
Nell’immagazzinare eventuali prodotti pericolosi predisporre opportune misure per evitare la
contaminazione di suoli o corsi d’acqua ricettori.
-
Identificare correttamente tutti i contenitori di prodotti e non introdurre negli stessi sostanze
diverse da quelle indicate sull’etichettatura.
-
Predisporre avvisi con le norme di sicurezza, le istruzioni da seguire in caso di emergenza e le
informazioni su pericolosità, manipolabilità, trasporto, e deposito corretto delle sostanze.
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Mantenere i contenitori di sostanze pericolosi correttamente chiusi per evitare fughe e
sversamenti.
PRESCRIZIONI AMBIENTALI
3.1 Consumi energetici
Gli impianti di illuminazione dell’area di cantiere, se previsti, devono essere dimensionati secondo
standard che consentano un corretto uso dell’energia evitando sprechi o sovradimensionamenti rispetto
all’uso previsto e realizzati utilizzando apparecchiature ad alta efficienza e basso consumo.
Per tutte le macchine operatrici e i mezzi di trasporto dovranno essere preferiti (almeno il 50% di quelli
presenti in cantiere) quelli di nuova generazione equipaggiati con motori almeno Euro3.
3.2 Consumi idrici
Per quanto riguarda i consumi idrici questi dovranno essere dimensionati per lo stretto utilizzo e
operatività di cantiere.
Se il cantiere viene dotato di un allaccio alla rete di acqua potabile, questo deve essere dotato di proprio
contatore ed i consumi monitorati mensilmente.
Nessuna attività, scavo, o altro tipo di opera deve interessare direttamente la prima falda. Nel caso in cui
ciò avvenisse, tutte le attività devono essere fatte sotto la stretta sorveglianza della Direzione lavori che
provvederà, ove necessario, anche alla verifica del progetto esecutivo; dovrà inoltre essere previsto il
costante monitoraggio del livello di falda anche durante e successivamente alla realizzazione delle opere
fino al termine dei lavori.
3.3 Consumi materie prime e ausiliarie - terre di riempimento - terre di scavo
Tutti i consumi di materia prima devono essere ridotti al minimo indispensabile: nella scelta del materiale
inerte, ogni qual volta ciò sia possibile, è necessario dare la preferenza a materiale proveniente da attività
di recupero (inerti).
Quando le lavorazioni riguardano:
-
Produzione di conglomerato bituminoso “vergine” a caldo;
-
Realizzazione di rilevati e sottofondi stradali,
-
Preparazione di miscele e conglomerati destinati a recuperi ambientali
e prevedono l’uso di sabbie, il materiale utilizzato deve essere quello proveniente dalla linea di recupero
dell’impianto trattamento bottini di ALSI, che sarà fornito franco impianto a titolo gratuito all’impresa.
Per i prodotti chimici (vernici, disarmanti, fluidificanti, antiruggine, olii per la protezione di parti
metalliche) dovrà essere valutata la disponibilità sul mercato di prodotti con caratteristiche ecocompatibili
e tali prodotti preferiti nell’uso evitando quelli con il simbolo di “tossico o nocivo per l’ambiente” .
Le terre e rocce provenienti da una fase di escavazione, se sono destinate a reinterri, riempimenti, rilevati
e macinati anche se destinati a differenti cicli di produzione industriale, ivi incluso la ricollocazione
effettuata secondo modalità di rimodellazione ambientale del territorio interessato, sono escluse dalla
normativa rifiuti anche se contaminate da sostanze pericolose, ma sempreché la composizione media
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dell'intera massa non presenti una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti massimi previsti dalle
norme vigenti riferibili (gli inquinanti) all’intera massa riutilizzata magari anche previo miscelazione (non
esclusa) con altre tipologie o terre incontaminate portando così i risultati analitici alla rispondenza dei
parametri di legge.
La classificazione delle terre in funzione del potenziale contenuto inquinante deve essere fatta
dall’impresa che ne comunicherà gli esiti alla Direzione Lavori.
Costituiscono invece rifiuto le terre e rocce destinate all’abbandono indiscriminato e all’abbandono
incontrollato fino alla formazione di una vera e propria discarica abusiva e tutto ciò che non è terra e
rocce da scavo ma ad es. rifiuti da demolizione costituiti da materiali edili da costruzione o da
escavazione stradale per la presenza eterogenea e di altri materiali estranei alle terre e rocce quali
l’asfalto. Nel caso in cui si configuri il terreno di scavo come rifiuto, esso dovrà sottostare alla relativa
disciplina vigente di settore. In tal caso il recupero deve essere prioritariamente considerato rispetto allo
smaltimento.
3.4 Emissioni in atmosfera e polveri
L’impresa dovrà fornire alla Direzione lavori informazione e documentazione su qualunque possibile
fonte di emissione in atmosfera per le proprie attività di cantiere, al fine di verificarne l’assoggettabilità ai
requisiti del DPR 203/88 o in accordo al documento “Modifiche dell'atto di indirizzo e coordinamento in
materia di emissioni poco significative e di attività a ridotto inquinamento atmosferico”, emanato con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 luglio 1989 (con particolare riferimento al
gruppo elettrogeno).
Per quanto riguarda le emissioni in aria di tutti i motori, l’impresa dovrà dimostrare di aver effettuato
adeguata manutenzione e regolazione periodica della carburazione degli stessi.
Tutti i motori dovranno essere alimentati a benzina verde o gasolio a basso tenore di zolfo.
La Direzione Lavori ha la facoltà di effettuare in ogni momento delle verifiche circa la qualità del
combustibile usato nonché imporre la fermata di un motore che risultasse particolarmente fumoso fino
alla relativa regolazione.
Infine l’impresa dovrà informare tutti i propri dipendenti e fornitori che tutti i motori di mezzi fissi o
mobili dovranno essere tenuti accesi solo per lo stretto tempo necessario all’effettuazione dell’attività.
3.5 Polveri e odori
I veicoli utilizzati per la movimentazione degli inerti e del materiale di risulta dovranno essere dotati di
apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto.
Si dovranno prevedere periodiche bagnature delle aree di cantiere non pavimentate e, se opportuno, degli
eventuali stoccaggi di materiali inerti polverulenti per evitare il sollevamento di polveri.
Devono essere previsti sistemi di bonifica delle gomme degli automezzi di trasporto prima del loro rientro
su strada pubblica.
Dovranno inoltre essere adottati e mantenuti in cantiere protocolli operativo - gestionali di pulizia dei
percorsi stradali utilizzati da tali mezzi.
Quando necessario (depositi di materiale sciolto e secco in cumuli, attività con particolare emissione di
polveri) le aree di cantiere devono essere recintate con recinzioni antipolvere di opportuna altezza in
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grado di limitare all’interno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere, almeno
parzialmente, le polveri aerodisperse.
Al fine della tutela dell’igiene e dell’ambiente dei luoghi di lavoro deve essere valutata la possibilità di
rilascio di odori durante la fase di apertura dei condotti fognari.
Durante particolari fasi della lavorazione, nel caso insorgessero particolari problemi di emissione di odore
o vi fossero delle lamentele da parte di esterni, l’impresa dovrà provvedere su richiesta della Direzione
Lavori a installare un apposito impianto provvisorio di deodorizzazione a spruzzo con sostanze coprenti
sul fronte aperto che genera l’emissione di odore.
3.6 Smaltimento delle acque
Ai fini di tutela delle acque dall'inquinamento per l’intera durata del cantiere l’impresa dovrà adottare
tutte le precauzioni necessarie e dovrà attivare tutti gli interventi atti ad assicurare la tutela
dall’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee da parte dei reflui originati, direttamente o
indirettamente, dalle attività di cantiere nel rispetto della normativa vigente.
Le aree di sosta e manutenzione delle macchine operatrici dovranno essere impermeabilizzate e gli
scarichi adeguatamente convogliati nelle acque nere.
Quando necessario dovranno essere realizzati idonei bacini di contenimento di eventuali perdite per silos
o contenitori di liquidi pericolosi o inquinanti.
Nel caso di immissione in collettori, la Direzione Lavori si riserva la facoltà di far eseguire in qualsiasi
momento dei prelievi e successive analisi per la verifica del rispetto dei limiti di legge.
A tale scopo l’impresa dovrà garantire il libero accesso alle aree di cantiere alla Direzione Lavori o ai
tecnici da questa incaricati e fornire tutte le informazioni eventualmente richieste sull’argomento.
L’impresa non potrà svolgere nell’area del cantiere attività quali il lavaggio interno o esterno di mezzi
fissi e mobili.
L’impresa dovrà adottare precauzioni per evitare che nel caso di allagamenti dell’area di cantiere dovute a
piogge o a lavaggi o a particolari lavorazioni o prove idrauliche di tenuta, possano crearsi situazioni di
sversamenti (serbatoi di gasolio, di altri prodotti liquidi quali oli, vernici, disarmanti ecc. ).
Nel caso le acque meteoriche vadano a contatto con i rifiuti, queste non potranno più essere considerate
tali, ma dovranno essere intercettate e smaltite come rifiuto.
In funzione delle loro caratteristiche, tali acque dovranno essere smaltite secondo i requisiti di legge come
refluo (previa autorizzazione) o rifiuto.
Le aree di sosta e manutenzione delle macchine operatrici dovranno essere impermeabilizzate e gli
scarichi adeguatamente convogliati.
3.7 Acque nere
Qualora l’impresa ritenga di installare servizi igienici presso il cantiere, le relative acque reflue devono
essere opportunamente smaltite previo accordo con la Direzione Lavori, mediante raccolta in apposite
vasche a tenuta, ovvero mediante immissione in una rete di collettamento previa specifica autorizzazione.
Sono a carico dell’impresa tutti gli oneri autorizzatori previsti dalla legge, nonché gli oneri per il
trattamento o smaltimento delle acque in questione.
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In alternativa potranno essere utilizzati wc chimici provvedendo al periodico corretto smaltimento dei
reflui.
3.8 Serbatoi, bidoni, latte, taniche
3.8.1.
Serbatoi
I serbatoi di carburanti e lubrificanti devono essere collocati in vasca di contenimento a perfetta tenuta, di
volume almeno uguale a quello del serbatoio stesso.
Nel caso di vasche di contenimento che contengano più serbatoi, il loro volume deve essere almeno
uguale a quello del serbatoio più grande e a un terzo della somma dei volumi di tutti i serbatoi.
Particolare cautela deve essere prestata durante le operazioni di prelievo al fine di evitare versamenti sul
terreno.
Nel caso di utilizzo di serbatoio per il gasolio dei mezzi operativi, dovranno essere verificati gli
adempimenti per il trasporto ADR di pertinenza del destinatario.
3.8.2.
Stoccaggio di bidoni, latte , taniche
I bidoni e le latte di oli lubrificanti, vernici e altri prodotti in stoccaggio devono essere conservati in
apposite vasche di contenimento a perfetta tenuta differenziate per tipologia di prodotto.
In fase di movimentazione, occorre prestare massima attenzione per evitare rotture e sversamenti
accidentali.
In ogni area nella quale sono depositati o utilizzati bidoni, latte e taniche deve essere predisposta una
quantità adeguata di materiale assorbente (segatura o altro).
3.8.3.
Uso di prodotti da bidoni, latte, taniche
In fase di utilizzo, i contenitori aperti non devono mai essere allocati a contatto diretto col suolo non
protetto, bensì entro vasche di contenimento a tenuta.
E’ ammesso depositare i bidoni in zona pavimentata in cemento e senza scolo diretto verso tombini di
raccolta.
Le zone sottostanti i componenti o apparecchiature su cui si opera devono essere protetti con teli in
plastica.
Particolare attenzione deve essere usata dal personale per non causare sversamenti accidentali mediante
urti ai contenitori aperti, ecc., nonché in fasi di travaso, spandimento, pennellatura, ecc.
3.8.4.
Smaltimento dei contenitori vuoti
Per quanto attiene allo smaltimento dei contenitori come rifiuto e di eventuali oli esausti, attenersi alle
prescrizioni generali per i rifiuti di cui sotto.
E’ vietato riutilizzare i bidoni vuoti e tagliati come contenitori per altri materiali o come bracieri.
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Schede di sicurezza dei prodotti
E’ vietato l’utilizzo di contenitori non etichettati o contenenti prodotti diversi da quelli indicati.
Una copia della scheda di sicurezza dei prodotti deve essere conservata in cantiere.
3.8.6.
Comportamento in emergenza in caso di sversamenti accidentali
Rottura o rovesciamento di un bidone, latta, tanica.
Bloccare la fuoriuscita con del materiale assorbente (segatura o altro) e sollevare il contenitore rovesciato.
Delimitare l’area interessata per evitare il passaggio di personale e mezzi con ulteriore spandimento e
diffusione della contaminazione.
In caso di vicinanza ad un pozzetto di fognatura impedire lo sversamento in esso creando uno
sbarramento con materiale assorbente
Avvertire il responsabile del cantiere e riportare l’accaduto sul giornale di cantiere.
Qualora lo sversamento interessi terreno libero:
-
asportare prontamente i primi 5 cm. di terreno relativi alla superficie interessata e comunque fino
all’asportazione di tutto il terreno contaminato;
-
consultare la scheda di sicurezza del prodotto per eseguire eventuali istruzioni di bonifica;
-
ripristinare con aggiunta di terreno in sostituzione di quello asportato;
-
smaltire il terreno contaminato che è stato asportato come rifiuto in base alla tipologia del
prodotto e come da indicazioni della scheda di sicurezza.
Sversamento di modeste dimensioni in fase di utilizzo o travaso del prodotto o da perdita dai motori dei
mezzi su terreno libero.
Applicare prontamente materiale assorbente e in seguito asportare i primi 5 cm di terreno sotto la macchia
Consultare la scheda di sicurezza per lo smaltimento del terreno contaminato asportato.
3.9 Smaltimento rifiuti
Tutti i materiali derivanti da demolizione, costruzione e manutenzione sono da considerarsi parte
integrante del ciclo produttivo dell’impresa la quale dovrà provvedere a proprio carico al loro corretto
smaltimento in ottemperanza alla normativa vigente (e di conseguenza l’impresa rimane responsabile
finale del identificazione del codice CER assegnato agli stessi).
Lo stesso dicasi per i rifiuti prodotti dall’impresa per le proprie attività di cantiere.
In particolare l’impresa dovrà istituire presso il cantiere il prescritto registro di carico e scarico e di cui
all’art 12 del dlgs 2297 e al DM 01-04-98 n° 148 e dovrà provvedere allo smaltimento dei rifiuti di cui
sopra mediante ditte autorizzate.
Per ogni invio a smaltimento, l’impresa dovrà emettere un formulario di identificazione rifiuti come
prescritto dall’art. 15 del dlgs 22/97 e con i criteri stabiliti dal DM 01-04-98 n° 145.
La Direzione Lavori potrà effettuare controlli sulla corretta tenuta dei suddetti documenti.
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Presso il cantiere deve essere identificata una area appositamente delimitata e attrezzata al fine di ogni
possibile contaminazione ambientale, per il deposito dei rifiuti.
È vietato lo scarico dei rifiuti in altre zone del cantiere.
Presso l'area di cantiere dovranno essere presenti appositi contenitori adeguatamente dimensionati atti
alla raccolta delle diverse tipologie di rifiuti speciali prodotti; l’impresa deve impartire apposite procedure
atte ad evitare l'interramento e la combustione dei rifiuti.
Le modalità di gestione dei rifiuti devono almeno osservare le seguenti indicazioni:
-
i rifiuti assimilabili agli urbani (come da regolamento comunale locale) possono essere conferiti
ai contenitori della raccolta rifiuti urbana solo nel caso di specifica autorizzazione comunale
(normalmente soggetta al pagamento della tassa rifiuti);
-
gli imballaggi ed assimilabili in carta, cartone, plastica, legno, etc. devono essere raccolti
separatamente e destinati al riutilizzo ed al riciclaggio;
-
i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle lavorazioni di cantiere devono essere separati in
contenitori specifici;
-
i rifiuti speciali pericolosi provenienti dall’impiego, dai residui e dai contenitori di sostanze e
prodotti chimici utilizzati in cantiere devono essere separati in recipienti specifici ed idonei ai
rischi di queste sostanze la cui pericolosità può essere desunta dalle schede di sicurezza e dalle
etichette;
-
I rifiuti liquidi pericolosi (olii esausti, gli acidi grassi in olio minerale, i liquidi di lavaggio delle
attrezzature, etc.) devono essere stoccati in appositi contenitori a tenuta (posizionati in proprio
bacino di contenimento), e adeguatamente smaltiti.
Contestualmente alla comunicazione di inizio dei lavori deve essere prodotta una dichiarazione attestante
l’ubicazione della discarica prescelta per il conferimento dei materiali di risulta, che dovrà essere
regolarmente autorizzata a norma di legge per i rifiuti speciali inerti.
La documentazione comprovante l’avvenuto conferimento dei materiali a detta discarica dovrà essere
conservata ed essere esibita a richiesta della Direzione Lavori.
3.10
Emissioni di rumore e vibrazioni
Durante le lavorazioni tutte le attività che creano particolare rumore devono essere eseguite sotto diretto
controllo del responsabile dell’appaltatore che deve mettere in atto tutte le possibili precauzioni e
dispositivi di protezione per ridurre e contenere al massimo il rumore creato con la particolare attività.
Quando necessario dovrà essere richiesta l’autorizzazione comunale in deroga ai sensi dell’articolo 6 – 1°
comma - lettera h) – della Legge n. 447 del 26 ottobre 1995 e dell’art. 8 della Legge Regione Lombardia
n. 13 del 10 agosto 2001.
Nel caso particolari attività che possano generare forti impatti di rumore (per esempio demolizioni, scavo)
le stesse devono essere prima concordate e autorizzate dalla Direzione Lavori .
L’utilizzo di macchinari con motore a scoppio è autorizzato purché l’appaltatore provveda ad una corretta
e documentata manutenzione degli stessi.
Il posizionamento di apparecchiature a motore dovrà avvenire ad adeguata distanza dalla recinzione del
cantiere e particolari precauzioni dovranno essere prese per evitare che l’inquinamento acustico sia
significativo oltre la stessa.
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Eventuali opere provvisorie che si rendessero necessarie per il contenimento del rumore ritenute
necessarie dalla Direzione Lavori dovranno essere messe in opera a cura e spese dell’appaltatore.
L’appaltatore dovrà inoltre provvedere a rispettare le regole di sicurezza e igiene sul lavoro conseguenti
soprattutto per quanto riguarda il coordinamento con le altre imprese.
I generatori impiegati dovranno essere di tipo silenziato ed essere utilizzati esclusivamente con le porte
insonorizzanti chiuse.
Il funzionamento di impianti fissi e/o mobili all’interno delle aree di cantiere deve avvenire
prioritariamente ove possibile tramite alimentazione di rete.
Nel caso di emissioni di rumore che superano i limiti definiti dalla zonizzazione acustica dell’area, la
richiesta di autorizzazione in deroga ai sensi dell’art.6 Legge n.447/95 e art. 5 Legge Regionale 52/00
dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:
-
modalità di svolgimento delle attività di cantiere (durata assoluta, durata giornaliera, orari di
esercizio, giorni e orari di utilizzo di sorgenti sonore);
-
descrizione, ubicazione e caratteristiche tecniche delle sorgenti sonore, nonché l’indicazione dei
loro dati di targa acustici;
-
tipologia e caratteristiche tecniche degli interventi di mitigazione acustica previsti;
-
calcolo previsionale dei livelli sonori nei confronti dei ricettori e dell’ambiente esterno
circostante esplicitando i parametri e i modelli di calcolo utilizzati.
Nel caso di presenza di macchine con emissione di rumore significativa, la direzione lavori può richiedere
l’individuazione di un tecnico competente in acustica ai sensi della L.447/95, con l’incarico di seguire
l’evoluzione delle attività di cantiere sotto il profilo acustico, verificare in ogni fase la migliore attuazione
degli interventi di abbattimento del rumore e progettare eventuali misure aggiuntive di tutela ambientale.
Tale figura dovrà svolgere anche il ruolo di interlocutore con gli organi preposti al controllo in merito alle
problematiche di carattere acustico; il tecnico competente in acustica, o un suo sostituto, dovrà essere
sempre reperibile durante lo svolgimento dei lavori.
Durante lo svolgimento delle attività di cantiere potrà essere richiesta dalla Direzione Lavori una serie di
monitoraggi acustici atti a verificare la correttezza di quanto previsto nello studio di impatto acustico
previsionale.
Le modalità di acquisizione e di analisi dei dati di monitoraggio dovranno essere preventivamente
concordate con la Direzione Lavori.
Nel caso i dati rilevati durante il monitoraggio mostrassero un superamento dei livelli sonori previsti nello
studio di impatto acustico previsionale, dovranno essere predisposti ulteriori interventi di mitigazione, da
adottare nel più breve tempo possibile.
L’organizzazione dei turni di lavoro dovrà seguire criteri finalizzati a diminuire l’impatto acustico nelle
ore più sensibili (06:00-08:00 e 19:00-22:00); evitare, inoltre, le lavorazioni più rumorose nel periodo
notturno 22:00-06:00.
In sede di esecuzione dei lavori deve essere considerata la possibilità di variare la localizzazione del
sistema di produzione di energia elettrica di emergenza (generatore) nel caso di lamentele da parte di
cittadini per lavori in adiacenza di case di civile abitazione.
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In ogni fase temporale dei lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e comportamentali
fattibili al fine di ridurre al minimo i fenomeni vibratori delle macchine e degli impianti utilizzati, quali,
ad esempio, l’ottimizzazione dei tempi di lavorazione in relazione alle condizioni di utilizzo delle aree
critiche, l’utilizzo di attrezzature o tecniche caratterizzate da basse emissioni di vibrazioni (martelli
pneumatici a potenza regolabile, sistemi a rotazione anziché a percussione, ecc.);
3.11
Attività di manutenzione e officina
Tutte le attività di manutenzione ordinaria o straordinaria sui mezzi operativi o di trasporto nell’area di
cantiere sono vietate (con particolare riferimento a cambi o rabbocchi d’olio sia del motore che dei
circuiti oleodinamici).
I mezzi o i veicoli che necessitano di tali interventi devono essere portati in aree attrezzate esterne
(officine, magazzino dell’impresa, ecc.).
Solo nel caso di mezzi fissi e previa comunicazione alla Direzione Lavori la manutenzione potrà avvenire
in cantiere dopo aver identificato e messo in atto tutti i necessari interventi atti a garantire il contenimento
degli eventuali impatti ambientali (quali sversamenti o rilasci in atmosfera).
3.12
Gestione del traffico
L’impresa, dovrà effettuare a proprio carico l’eventuale integrazione della cartellonisitca orizzontale e
verticale, nonché provvedere al suo ripristino originario alla fine dei lavori, nel caso di deterioramenti.
Il traffico generato lungo le strade interessate dai lavori deve minimizzare gli impatti ambientali
relativamente a emissioni di rumore, odori, polvere, intralcio al traffico lungo le strade adiacenti.
I motori devono essere tenuti spenti se non per lo stretto necessario al transito.
E’ vietato l’uso di segnalazioni acustiche se non in emergenza.
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