diario di bordo - GAL Prealpi e Dolomiti

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diario di bordo - GAL Prealpi e Dolomiti
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
"Antonio Della Lucia" – FELTRE scuola ad indirizzo forestale
Vellai di Feltre – 32032 Feltre (Bl) – tel. 0439/840202 FAX 0439/89077
e-mail [email protected] C.F. 00590020251
RELAZIONE FINALE VIAGGIO U.E. A.S. 2012/2013
CLASSI: 5^ C e D.
Partecipanti n° 33 studenti (5^ C 21, 5^ D 12) + 3 docenti accompagnatori Tot. 36
Periodo da Lunedì 11 a Sabato 16 marzo 2013 (6 gg. 5 notti).
Docente Responsabile del Viaggio di Istruzione: BORDIN CLAUDIO; Docenti Accompagnatori: LAZZAROTTO CRISTINA,
DALLA CORT GLORIA. Titolo/Denominazione: STRASBURGO E DINTORNI (ALSAZIA – FRANCIA)
Le Attività didattiche e culturali più rilevanti.
1° g. Viaggio andata. Partenza ore 07.30 di lunedì 11 marzo 2013.
2° g. visita al Parlamento Europeo a Strasburgo dalle ore 09,30 alle 12,00. Pomeriggio: Visita esterna altre
Istituzioni Europee e centro storico, Museo dell'Opera di Nostra Signora, visita Cattedrale e Petit France.
3° g. Museo del cioccolato, Obernai visita centro, Visita a Riquewihr, Lapoutroie - Museo delle grappe;
4° g. Visita Castello di Haut-Koenigsbourg (Selestat), pranzo libero a Barr (h.12,30 – 13,30), h. 14,30
Visita Campo di concentramento Struthof , Natzweiler. Rientro per la strada dei vini. Marlenheim. Visita
cantina ed azienda agricola “Domaine Xavier Muller”
5° g. Lembach – la Linea Maginot “Four à Chaux” H. 10,30 - 12,30, sosta a Haguenau , Visita “Le Petit
Pierre” centro Parco Naturale Regionale dei Vosges du Nord, visita museo.
6° g. Partenza ore 8.40 Visita Colmar (9.50/11.40), partenza ore 11,50 per Rientro a Feltre (piazzale
scuola ore 21.50).
L’Unione Europea, le sue Istituzioni, la Storia e alcune Città simbolo.
Il Parlamento Europeo
La visita al Parlamento Europeo di Strasburgo ha permesso agli studenti dell’IIS ”A.Della Lucia” di
Feltre frequentanti il corso “I giovani per lo sviluppo sostenibile del territorio nuove idee e progetti
innovativi”, proposto dal GAL Prealpi Dolomiti di vedere e toccare con mano una delle sedi più
importanti dell’Unione Europea. Il Parlamento rappresenta gli oltre 500 milioni di cittadini che in
questi ultimi anni si sono ritrovati per scongiurare nuove guerre di supremazia fra i popoli Europei.
La scelta di Strasburgo non è pertanto casuale o di mediazione con altre città europee, ma rappresenta
il simbolo della pacificazione Franco – Tedesca nel dopoguerra.
Al nostro arrivo, l’incontro con scolaresche di varie provenienze e l’uso di lingue molto diverse, ci ha
fatto subito capire l’importanza e la grandiosità di questo progetto unitario. 751 rappresentanti di 27
stati con 22 lingue ufficiali diverse si incontrano, discutono e cercano di trovare delle linee di
convergenza per lo sviluppo delle realtà locali da loro rappresentate, il tutto in una logica di crescita
sostenibile per le popolazioni che fino a pochi decenni fa avevano come unico rimedio alla povertà la
sottomissione alle dittature e al ricorso all’espansionismo bellico come unica soluzione per la
gestione delle controversie.
Dopo la registrazione e i controlli di rito, siamo stati accolti prima in una sala conferenze per informazioni
sul funzionamento delle istituzioni Europee, e successivamente accompagnati nella galleria visitatori per
assistere ad una sessione plenaria del Parlamento.
Al nostro arrivo i Parlamentari stavano chiedendo al Presidente di inserire nell’o.d.g. di mercoledì 13 la
discussione sulla modifica Costituzionale approvata dal Parlamento Ungherese nei giorni precedenti.
Qualcuno riteneva questo come una ingerenza nell’autonomia dei singoli Stati, mentre altri ribadivano
l’importanza che gli Stati membri non possano adottare regole che contrastino con i principi fondanti
l’Unione Europea.
Poco dopo, l’aula si è riempita, e i Parlamentari hanno votato alcune leggi discusse nei giorni precedenti.
Della votazione, noi, non addetti ai lavori abbiamo capito ben poco in quanto venivano solo letti i numeri
degli articoli emendati e i riferimenti numerici per la votazione.
Nel momento più significativo della giornata, mentre eravamo in attesa del discorso solenne del Presidente
Simon Perez, previsto per le ore 12,00 ma leggermente in ritardo, siamo stati gentilmente invitati ad uscire
come peraltro previsto nella nostra prenotazione.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla visita della città, del Museo della Cattedrale e della Petit France.
Il tempo non era dei migliori e quindi anche gli studenti erano entusiasti delle visite all’interno della
Cattedrale con il suo orologio e del museo con le sue opere affascinanti.
L’Alsazia e la “sua” storia.
Il Parlamento Europeo non avrebbe mai avuto la sua sede a Strasburgo se nei secoli precedenti questa
provincia non fosse stata sede di diatribe, guerre e conquiste fra Francesi e Tedeschi.
La Linea Maginot.
E’ una linea di difesa, costruita tra le 2 Guerre Mondiali, che trae il suo nome del Ministro della Guerra
dell’epoca, André Maginot. Abbiamo deciso di visitare un pezzo di tale opera che si trova vicino a
Strasburgo, tratto conosciuto come Linea Maginot “Four a Chaux” (forno a calce), chiamata così perché
fino al 1939 veniva sfruttata a poca distanza una miniera di calce.
Arriviamo a Lembach verso le 9,50. Ci rechiamo all’ufficio informazioni per verificare la nostra
prenotazione e conosciamo le due guide che ci accompagneranno all’interno di questa fortezza.
Quest'opera occupa una superficie di 26 ettari, aveva una guarnigione di 580 soldati, è formata da sei
blocchi di fuoco e ha 4,5 Km di gallerie, è un'opera media. L'ingresso materiali è quello dove ora c'è la
biglietteria, da qui entravano i rifornimenti per un'autonomia di tre mesi a trenta metri di profondità.
La visita comincia dall'ingresso uomini, posto poco più in alto e dura poco più di due ore.
All’uscita,dopo aver mangiato, ci dirigiamo verso La Petite Pierre sede del Parco naturale regionale dei
Vosgi del Nord che dispone di un patrimonio naturale molto ricco. In questo piccolo paese c’è il Museo del
Parco che permette di capire la storia e le tradizioni locali oltre alla natura e alle caratteristiche del
territorio.
Campo di concentramento Struthof , Natzweiler
Non potevamo non visitare l'unico campo di concentramento costruito durante la guerra del 1939-45 in
territorio francese. Il suo museo ripercorre con fermezza e rispetto questa storia così dolorosa.
Si trova ad una cinquantina di chilometri da Strasburgo e l’appuntamento è per le 14,30.
Ci siamo quindi presi la mattinata per vedere uno dei castelli più visitati della Francia: Haut-Koenigsbourg
(vicino Selestat)
Alcune cittadine visitate.