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PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, BIONDI, OMEGNA, CONFERENZE… - 11-16-2016
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, BIONDI, OMEGNA,
CONFERENZE…
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CARMAGNOLA: “L’ARABA FENICE: RIUSO FUNZIONALE, RICICLO ARTISTICO 2016”
A PALAZZO LOMELLINI
Saranno 27 gli artisti e creativi che esporranno i propri lavori a
“L’Araba Fenice: Riuso Funzionale, Riciclo Artistico”, la mostra organizzata dall’Associazione
Culturale Peppino Impastato, che avrà luogo dal 18 novembre al 18 dicembre a Palazzo Lomellini,
Carmagnola.
L’edizione 2016, la quinta consecutiva, annovera un elevato numero di partecipanti, invitati o autocandidati, all’esposizione che tutti gli anni mette in luce le opere artistiche e artigianali realizzate con
materiali di recupero e di riciclo.
In ordine alfabetico avremo: Giulio Agostino, Massimiliano Anonimicreativi, Domenico Audisio, Ada
Basciu, Laura Bernard, Maria Cristina Busnelli, Maria Deborah De Lucia, Daniela Evangelisti,
Margherita Fantini, Irma Fava, Lorena Fortuna, Mauro Franco, Roberta Gaidano, Mario Giammarinaro,
Gianni Giannasso, Giancarlo Laurenti, Angelo Lussiana, Giusi Maglione, Maurizio Oddenino, Maurizio
Rivetti, Marco Roascio, Marilde Saliani, Claudia Scalera, Maximilian Scarlato, Antonella Spagnolo,
Cristina Tomaini, Anna Torazza.
Molte le conferme, invitate dall'Associazione a tornare ad esporre, numerosi i nuovi partecipanti di
provenienze disparate. Quest’anno più che mai si è registrato un maggiore interesse intorno alla mostra,
forse anche per lo sviluppo della comunicazione sui social, facebook in particolare, e alla nascita del sito
web arafenice.it.
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L’esposizione artistica, che riserva molte sorprese agli stessi organizzatori; ha l’obiettivo di integrare
opere d’arte dal forte impatto estetico con oggetti più prosaici, il tutto nell’ottica della valorizzazione del
recupero.
Il progetto legato all'Araba Fenice è più ampio rispetto all'esposizione; comprende infatti lo sviluppo di
iniziative collaterali nell'ambito della mostra e l'estensione temporale e spaziale del concetto che sta alla
base della mostra: la creatività, artistica e artigianale, legata al riutilizzo, riuso e riciclo di materiali.
L'Araba Fenice, con gli eventi collaterali che si svolgeranno tra novembre e dicembre, è iscritta alla
SERR. La mostra che inizierà con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti vuole promuovere il
tema di quest'anno, ossia la riduzione degli imballaggi. In collaborazione con l'Ufficio Ambiente del
Comune di Carmagnola si cercheranno di portare all'attenzione degli operatori commerciali e dei
consumatori le alternative alle confezioni usa-e-getta e la possibilità di ridurre gli imballi inutili e
secondari. Verranno messe a disposizione borse a rete riutilizzabili e diffuso materiale informativo nei
punti di vendita.
La sensibilizzazione passa anche e soprattutto attraverso l'educazione: così come nelle edizioni passate, le
scuole sono invitate a visitare la mostra, che sarà aperta al mattino anche durante la settimana grazie
all'aiuto dei volontari dell'Associazione Culturale Peppino Impastato e dei Volontari per la Città. Inoltre si
svolgeranno alcuni laboratori con Angelo Lussiana, creativo del cartone, che da sempre è presente in
esposizione a Carmagnola. I ragazzi che parteciperanno, torneranno in classe con una funzionale libreria
di cartone assemblata da loro. Il laboratorio si realizzerà senza costi per le scuole grazie al contributo
dell’Assessorato all’Istruzione e Cultura.
Anche per gli adulti sarà proposto il laboratorio “Re-inventoggetto… ricicla col Sumi” curato da Irma
Fava. Attraverso l’apprendimento della tecnica giapponese detta Suminagashi (stampa di carta
giapponese con china su acqua) si nobiliteranno oggetti di uso comune ormai prossimi a divenire rifiuto,
come barattoli, scatole, vecchi libri con copertine disfatte.
Il laboratorio si articola in due momenti: al mattino si farà esperienza della tecnica Suminagashi
producendo alcuni fogli personalizzati; al pomeriggio i partecipanti torneranno a Palazzo Lomellini per
utilizzare la loro carta per ricoprire gli oggetti da “salvare”.
Per questo laboratorio, che si terrà il 10 o 11 dicembre, in funzione delle adesioni pervenute all’indirizzo
di posta elettronica: [email protected], è previsto un rimborso spese e contributo per
l’acquisto dei materiali.
Quattro eventi, aperti a tutti, sono previsti nel mese di dicembre:
- giovedì 1° dicembre alle ore 20.30 appuntamento al Lomellini con le Associazioni del territorio per
“Parliamo di Ambiente: problematiche ambientali e attività di sensibilizzazione a Carmagnola”;
- giovedì 8 dicembre dalle 16 alle 17, Baratto della Scatolata, un appuntamento per il libero scambio degli
oggetti vinti al tradizionale Banco di Beneficenza;
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- martedì 13 dicembre alle ore 18.30 la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus aggiorna i cittadini sugli
sviluppi delle proprie attività di solidarietà sul nostro territorio. Si tratta di un ritorno del Banco
Farmaceutico, per rinverdire e diffondere nuovamente l'importanza del progetto della raccolta farmaci
ancora validi e per raccontare come si sia sviluppata l'iniziativa sul territorio carmagnolese, anche in
seguito alla presentazione dell'anno scorso e grazie al coinvolgimento della Croce Rossa locale;
- domenica 18 dicembre alle ore 17 un Finissage Sostenibile chiuderà i battenti della 5° edizione
dell’Araba Fenice.
L’inaugurazione della mostra sarà il 18 novembre alle ore 18.00. La mostra sarà aperta fino al 18
dicembre con il seguente orario: giovedì, venerdì, sabato dalle 15.00 alle 18.00, domenica dalle 10.00 alle
12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Per informazioni: [email protected]; [email protected]; - Ufficio
Cultura del Comune di Carmagnola - Tel. 011.9724238
TORINO: IL «SENSO DEL SEGNO» RICORDA ADRIANA BIONDI
L’Associazione Culturale «Senso del Segno», in via Duchessa Jolanda 34, presieduta da Anna Guasco,
ricorda la figura della pittrice Adriana Biondi, con una mostra che ripercorre il suo poetico mondo.
Il segno, lo spazio della memoria e la certezza del colore, esprimono il senso della pittura di Adriana
Biondi, che attraverso le cadenze di un interiore racconto trasforma le immagini in sogni, paesaggi e
simbolici alberi.
Una pittura che si osserva nelle sale espositive del «Senso del Segno», in una sorta di percorso capace di
rinnovare l’incontro con opere come «Gabbiano d’acqua» o «Grande nuvola», per cogliere l’impalpabile
atmosfera di «Raggio di sole» o di «Striscia di luce».
In questa dimensione, emerge la figura di Adriana Biondi, la forza di una narrazione sempre controllata,
misurata, scandita secondo una limpida interpretazione di essenziali case e fortezze geometriche.
Insegnante di Educazione Artistica, inizialmente anche autrice di cartoni animati e pagine pubblicitarie, la
Biondi ha trasmesso a generazioni di allievi questo suo mondo permeato di silenzi, di solitudine e di una
personale visione dello scorrere delle acque del Po.
In ogni caso, la pittura rappresentava per l’artista la possibilità di poter uscire dalla realtà, per
riconquistare inesplorate stagioni della propria vita, per fissare le impressioni di «Mare di vetro» e
l’«Architettura di rocce» e, ancora, di «Rosa velata».
E la si poteva incontrare in via Lagrange o sotto i portici di Via Roma a Torino assorta nei suoi pensieri e,
contemporaneamente, attenta alle persone che vedeva passare. Lei, nata a «Porta Pila», amava e
conosceva i detti popolari, le canzoni e i proverbi del Piemonte e ripeteva continuamente: «ho imparato
tanto dai miei scolari».
E dalla prima mostra alla Galleria «La Giara» di Torino nel 1986 a quella, di quattro anni dopo, allo
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«Studio Artem» di Roma, si coglie una personale lettura della realtà che si trasforma nelle testimonianze
pittoriche esposte, nel 1997, alla Libreria Campus, dove insieme alla percezione della luce si avvertiva
una «impercettibile enunciazione di gesti», assoluti e assolutamente liberi di creare una particolare
«scrittura».
E così da uno sfondo metafisico a rive boscose, da una linea incisiva a un viaggio al nord, si individua il
pensiero della Biondi sempre segnato dal fluire del tempo, da riflessioni, da sottili intuizioni.
Accanto a «Una storia d’amore» e al «Vento per le case», si ripete
l’attenzione per cieli incontaminati e ghiacciai e onde, che il fine tratto al pastello descrive con calcolata
rispondenza formale. E, in certi casi, la rappresentazione esce dal vero per sottolineare una spiritualità
non rituale, ma «per nascere continuamente», mentre nel silenzio si scopre una casa, un albero, una
pianura sconfinata percorsa dai musicali versi di un sospeso haiku.
Angelo Mistrangelo
Associazione Senso del Segno, via Duchessa Jolanda 34, orario:
lunedì-venerdì 15,30-18,30, sabato 10-12, sino al 3 dicembre.
IN PIAZZA STATUTO A TORINO «ARTE ALLA VESTIL»
Nei locali del negozio Vestil, in piazza Statuto a Torino, è aperta la mostra d’arte contemporanea «Arte
alla Vestil».
Una nuova iniziativa espositiva nata dall’incontro tra arte e moda, progettazione creativa e materiali,
dove le linee, le forme e i colori delle opere esposte concorrono a creare un affascinante rapporto con
l’ambiente. E il percorso ideato da Silvio Ferrero offre la possibilità di soffermarsi per riflettere sul valore
e la qualità del segno, della materia e di ogni singola poetica. E il discorso si apre con il «Portatore Nero»
di Domenico Borrelli, un artista sempre alla ricerca di nuovi momenti espressivi e autore di una
«scrittura» in cui la forma è il risultato di una determinante tensione evocativa: da «Asso di cappello» al
bronzo «Sfenoide-O». In Jessica Carrol l’alveare, declinato in conformazioni diverse e complementari,
diviene l’indissolubile testimonianza di un’esperienza in continua evoluzione, di un dettato che travalica
la realtà per trasmettere l’essenza della simbolica «Casa Api» e di preziose carte e reperti. Il segno
filiforme, aggrovigliato, musicale di Carlo D’Oria rivela la «molteplicità immensa di creature vive»,
anonime e contemporaneamente uniche. Immagini che si configurano con il ciclo «Interferenze» e con la
sospesa evidenza di «Germogli», in una sorta di racconto attraverso il tempo e la memoria. E in Enrico
Iuliano il procedimento compositivo assume una esclusiva estensione tecnico-espressiva, una peculiare
capacità nel creare un personalissimo linguaggio. E nello spazio traccia nastri e linee di acciaio o lana,
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che appaiono quali rigorosi elementi di una armoniosa e concettuale struttura.
All’inaugurazione della mostra, resa possibile dalla collaborazione con le Gallerie Benappi, Riccardo
Costantini e Davide Paludetto, sono intervenuti gli artisti Borrelli, Carroll, D’Oria, Iuliano, mentre si
sono esibiti in un applaudito concerto Francesco Bagnasco e Giulia Cecchin (violini), Tancredi Celeste
(viola), Francesco Massimino (violoncello), Laura Capretti (mezzosoprano), Cristiano Arata (chitarra
romantica) alla presenza del maestro Marco Zuccarini, Direttore del Conservatorio Statale di Musica
«G.Verdi» di Torino. Tra il pubblico esperti della comunicazione, architetti, creativi, Michele Coppola,
Francesco De Biase e gli artisti Luciano Cappellari e Roberto Demarchi.
Angelo Mistrangelo
BENE VAGIENNA, PRESENTAZIONE LIBRO
Sabato 19 novembre ore 16.30 a Casa Ravera di Bene
Vagienna, presentazione del libro del Senatore della Repubblica Michelino Davico “Senza Casta”.
OMEGNA: OPERE SCELTE DI ARTISTI TOSCANI DI FINE ‘900
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L’autunno 2016 della Galleria “Spriano” di Omegna
(Via Cattaneo 16) è dedicato agli artisti toscani di fine 900 e in particolare a: V. Berti, C. Cioni, W. Fusi,
G. Nativi e M. Staccioli.
Ricordiamo in particolare i pittori Vinicio Berti e Gualtiero Nativi e lo scultore Mauro Staccioli.
Vinicio Berti, nato a Firenze nel 1921 e morto sempre a Firenze nel 1991, è noto come il maestro
dell’Astrattismo classico. Inizia a dipingere opere astratte nel 1947. All’inizio i suoi lavori sono
classificabili nell’ambito del generale rinnovamento astratto-concretista europeo; poi, nella seconda metà
del 1947 egli matura una pittura già fuori dal limite del primo Astrattismo. Giunge quindi ad una pittura
di “nuova classicità” che, per dimensione contenutistica e formale, si trova in opposizione decisa alla
vecchia classicità, ancora componente di fondo, malgrado a volte mascherature avanguardistiche, di tanta
arte contemporanea figurativa e non figurativa.
Dal 1947 al 1950 l’artista esegue opere di sempre più vasto motivo astratto-classico e opera per la
costituzione di un gruppo artistico con Brunetti, Monnini, Nativi, Nuti e altri amici pittori vicini a lui per
idee e risultati, firmando con loro nel 1950 il manifesto dell’Astrattismo classico. Dal 1950 fino alla
morte, Berti è stato conseguente a questa linea senza mai cedere a tentazioni informali, neo-dadaiste, pop
o altro, e ha proseguito nell’ampliamento delle possibilità espressive dell’astrazione classica.
Gualtiero Nativi è nato a Pistoia nel 1921 entra a far parte, come si è detto, del gruppo dell’Astrattismo
classico e ha fatto parte anche del gruppo Espace di Parigi. Nell’arco della sua attività, pur avendo
allestito un numero abbastanza contenuto di esposizioni personali, ha tuttavia partecipato attivamente alle
più importanti rassegne d’arte contemporanea in Italia ed all’estero, come le ormai mostre storiche di
arte astratta alla Galleria d’Arte Moderna di Roma (1951-1953-1955), alle Quadriennali di Roma e alla
Biennale di Venezia, oltre alle mostre di arte italiana nei musei d’arte moderna di Vienna, Belgrado e
Zagabria, alla Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile e a numerosi premi nazionali. Importanti
mostre antologiche gli sono state dedicate dal Comune di Pistoia (1982), dal Comune di Fiesole (1983),
dal Comune di La Spezia (1984) e dalla Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (1985). Il suo lavoro di
questi anni è stato caratterizzato da un’accanita volontà di approfondire quelle che erano state le
premesse dell’Astrattismo classico (1948-1950).
Diverso è il discorso che si può fare dell’arte di Mauro Staccioli, che ha raggiunto la notorietà con la
scultura, dopo iniziali esperienze pittoriche e incisorie. Nato a Volterra nel 1937 e milanese di adozione,
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espone per la prima volta le sue sculture alla IX Quadriennale d’Arte di Roma e si interessa di problemi
della ricerca e della sperimentazione dell’insegnamento artistico. Staccioli descrive il proprio lavoro
come un “intervento” in una situazione data; le forme da lui usate, benchè visibilmente derivate dalla
Minimal Art, sono determinate e subordinate al carattere del posto in cui devono essere collocate.
In contemporanea alla rassegna dei maestri toscani, la galleria “Spriano” espone lavori degli artisti in
permanenza, artisti che, per la maggior parte, hanno “segnato” la storia dell’arte del XX° secolo e che
appartengono quasi sempre a movimenti riconducibili all’Astrattismo e al Concretismo.
Enzo De Paoli
TORINO, CONFERENZA “GENERAZIONE BILINGUE ED ECONOMIA FRANCOITALIANA: UN’ALLEANZA PER IL FUTURO
Mercoledì 16 novembre 2016 - h. 15.00 - 18.30
Centro dei congressi, Sala Giolitti
Via Nino Costa, 8 - Torino
La conferenza presenta l’importante esperienza di
avvicinamento tra gli allievi bilingue EsaBac e le imprese francesi del territorio, oltre alla voce autorevole
di esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e dell’istruzione. In tale contesto il francese è lingua
dell’impiego e pertanto risulta necessario il possesso di competenze trasversali e interculturali. Questo
partenariato che intende essere di grande qualità potrebbe in futuro divenire un modello per tutti i licei.
Il progetto è ideato e realizzato dal settore educativo dell’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in
Italia in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, la Fondazione Sodalitas e l’Ufficio
Scolastico Regionale per il Piemonte. Quest’evento ha ottenuto il riconoscimento scien¬tifico
dell’Università Italo Francese. L’Italia e la Francia si ricorda inoltre che sono l’una per l’altra il secondo
partner economico.
“Economia-istruzione”, un incontro eccezionale tra Dirigenti di piccole e medie imprese, Dirigenti o
Direttori Risorse Umane di grandi imprese (ALSTOM Ferroviaria, CARTIER, MIHELIN, NORAUTO),
rappresentanti delle scuole superiori italiane EsaBac, genitori e studenti italiani, per comprendere:
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l'economia franco-italiana;
l'impatto economico e umano delle competenze plurilingui e interculturali sviluppate nelle classi
EsaBac *;
il dispositivo di alternanza proposto, in accordo con le autorità educative italiane (USR-MIUR) **
e la Fondazione Sodalitas***.
La legge 107-2015, denominata “Buona Scuola”, rende obbligatoria l'alternanza scuola-lavoro per tutti
gli studenti delle scuole superiori. L’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia declina tale
dispositivo a favore delle scuole italiane che hanno aderito al progetto EsaBac per offrire concretamente
ai loro studenti l'opportunità di essere accolti in un ambiente professionale internazionale nel proprio
territorio e proporre alle imprese di impegnarsi in questo percorso.
CENTRO STUDI PIEMONTESI, DUE APPUNTAMENTI
Mercoledì 16 novembre, ore 17, alla Biblioteca regionale, via
Confienza 14, conferenza di
Andrea Merlotti, su La corte dei Savoia: 1631-1848, nell’ambio delle iniziative legate alla mostra
“Piemonte, bonnes nouvelles”, che vede coinvolto il Centro Studi Piemontesi, anche come editore del
Catalogo.
Giovedì 17 novembre, ore 17.30, in Palazzo Lascaris -Sala Viglione, via Alfieri 15, presentazione del
volume di Marco Piccat, Donne piemontesi e corti d’amore. Una raccolta di liriche dell’antica Provenza,
pubblicato dal Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis.
Con l’autore intervengono: Silvia Cavallero (Castello della Manta – Property Manager Fai), Rinaldo
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Comba (Università degli Studi di Milano).
Coordina, Albina Malerba (Centro Studi Pimontesi). Ingresso in sala fino ad esaurimento posti. R.S.V.P.
011/5757.507-807; oppure direttamente alla Segreteria del Centro Studi Piemontesi: tel. 011/537486;
[email protected]
GIOVEDI' 17 NOVEMBRE A PALAZZO CISTERNA “L'ASSISTENZA SANITARIA SUI
CAMPI DI BATTAGLIA”
Torna a Palazzo Cisterna, giovedì 17 novembre alle ore 17,
l’Associazione Amici della Cultura con l’appuntamento mensile “Incontri a Palazzo”. In sala Consiglieri
Achille Maria Giachino, presidente dell'Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana, parlerà di
“Assistenza sanitaria sui campi di battaglia dalle origini all'Unità d'Italia”.
L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere e affrontare i vari aspetti dell'organizzazione del corpo
sanitario durante i conflitti.
LA WOLFSONIANA, IMMAGINI E STORIE DEL NOVECENTO
Presentazione del libro di Matteo Fochessati e Gianni Franzone
Palazzo Madama – Sala Vetri
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Piazza Castello - Torino
Giovedì 24 novembre 2016
ore 17.30
Insieme agli autori intervengono
Cristina Maritano, conservatore Palazzo Madama
Valerio Terraroli, Università degli Studi di Verona
In occasione del decennale dell’apertura del museo di Genova Nervi,
Palazzo Madama ospita giovedì 24 novembre alle 17.30 un incontro di presentazione del volume La
Wolfsoniana. Immagini e storie del Novecento di Matteo Fochessati e Gianni Franzone. Insieme agli
autori intervengono Cristina Maritano, conservatore di Palazzo Madama e Valerio Terraroli
dell’Università degli Studi di Verona. Attraverso il racconto di alcuni significativi eventi storici e artistici
della prima metà del secolo scorso, la pubblicazione illustra la ricchezza dei materiali e le complessità
linguistiche della collezione donata a Genova dal collezionista americano Mitchell Wolfson Jr.
Ispirati dalla massima che ha guidato Wolfson nell’intensa e appassionata ricerca di opere - “Non l’arte
per l’arte, ma l’arte in funzione delle idee” - gli autori hanno cercato, attraverso una fitta trama narrativa,
di dare evidenza alla funzione didattica delle opere della collezione che, nel loro pluralismo espressivo,
propongono un diretto e comprensibile racconto visuale del Novecento. Per Wolfson gli oggetti
detengono la stessa autorità conoscitiva della parola scritta. Pertanto i dipinti, le sculture, le grafiche, i
progetti architettonici, le opere di arte decorativa e tutti i diversi manufatti artistici della Wolfsoniana
raccontano un singolo episodio, individuale o collettivo, del flusso di eventi che ha costituito la storia del
Novecento. Tuttavia, intrecciandosi con la polifonia estetica della collezione, essi ricostruiscono anche i
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principali accadimenti storici e i più incisivi fenomeni culturali di un periodo che ha dato forma alla
modernità contemporanea. Il volume, suddiviso in trentaquattro capitoli, si articola in cinque
approfondimenti tematici: i principali stili e movimenti artistici che si alternarono nel Novecento; il
passaggio dalle arti decorative a quelle industriali; i movimenti politici e la loro incidenza sui fenomeni
sociali e di costume; la tragedia delle due guerre mondiali, ma anche il clima di euforia e positività con
cui furono accolte le scoperte scientifiche e l’affermarsi di nuove tecnologie nei campi dei trasporti e
delle comunicazioni.
ANCIEN HÉMICYCLE, BÂTIMENT ROBERT SCHUMAN, LUXEMBOURG IL 16
NOVEMBRE 2016 DALLE ORE 17 ALLE 19
Il Primo emiciclo del Parlamento europeo una
retrospettiva istituzionale e politica attraverso le principali tappe caratterizzanti gli anni ‘70 a cura
dell’Archivio Storico e dell’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo di Lussemburgo A pochi
giorni dalla fine di Artissima a Torino, a Lussemburgo, in occasione del 130esimo per celebrare la nascita
di Robert Schuman, l'Archivio Storico del Parlamento europeo terrà una tavola rotonda istituzionale e
politica sull’importanza del primo edificio, il Palazzo Schuman, che ha ospitato la prima sede del
Consiglio dell’Unione Europea, e che è abbellita dalla più grande opera d’arte (150 mq) realizzata in
zinco inciso dagli scultori italiani, Nerone Giovanni Ceccarelli, fondatore del Gruppo NP2, e di Giancarlo
Patuzzi. L’opera d’arte verrà illustrata dalla dottoressa Francesca Davanzo, archivista del Consiglio che
dal 2012 ha svolto un importante ricerca che è stata pubblicata e che è possibile leggere al seguente link
del sito del sito del Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2016/563515/EPRS_BRI(2016)563515_IT.pdf Il
Gruppo NP2 nasce da un’idea di Giovanni Ceccarelli in arte Nerone; insieme al fratello, Piercarlo
Ceccarelli e l’amico Giancarlo Patuzzi, iniziano a lavorare artisticamente all’insegna di un’arte pubblica
fruibile da tutti. Le opere del Gruppo NP2 sono presenti in
edifici importanti e prestigiosi in tutto il mondo. Al Gruppo NP2, negli anni ’70, vengono riconosciuti il
Prestige du Monde e il Niveau de bronze. Successivamente, lasciano il gruppo Gianni Patuzzi nel 1974 e
Piercarlo Ceccarelli nel 1976, ognuno per seguire un percorso autonomo lavorativo: Patuzzi opera come
scultore in Brasile e Piercarlo Ceccarelli apre la sua azienda di consulenza la “Ceccarelli spa” a Milano.
Nerone trasforma la società in ditta individuale mantenendone il nome: da allora le opere firmate come
Gruppo NP2 sono unicamente di paternità di Nerone. In quegli anni, l’artista lavora assiduamente in tutto
il mondo portando le sue opere d’arte nella sede della FATA Group, progettata dall’architetto brasiliano
Oscar Niemeyer; nella Municipality di Dubai, progettata dall’architetto giapponese Matsushita; nelle sedi
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di importanti istituti bancari delle principali città italiane ed estere; alla Marvin Walker ad Atlanta; Hotel
Ancorage in Alaska; Residenza Phalavi a Teheran; nei teatri Carlo Felice di Genova e Ariston di
Sanremo.
Alla conferenza, a cui sono stati invitati il Ministro Franceschini, il sindaco Chiara Appendino e gli
assessori Antonella Parigi e Francesca Paola Leon, parteciperanno: Joseph Dunne, Direttore della
Biblioteca del Parlamento Europeo Christoph Schroder, capo dell’Ufficio Stampa del PE di Lussemburgo
Francesca Davanzo, archivista del Consiglio Colette Flesh, delegato, ex deputato e ministro del governo
Lussemburghese Mauve Carbonell, storico all’Università Aix Marseille Arnoldo Ferragni, ex direttore
generale del personale al PE Francois Bausch, Ministro dello sviluppo sostenibile e delle infrastrutture in
Lussemburgo
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