Danza Estate scopre il chilometro zero In scena le compagnie del

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Danza Estate scopre il chilometro zero In scena le compagnie del
L’ECO DI BERGAMO
50
GIOVEDÌ 21 APRILE 2016
Spettacoli
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www.ecodibergamo.it
Flamenco a Seriate
con la chitarra di Gianola
Flamenco domani alle 21 al cineteatro Gavazzeni di Seriate con il chitarrista Livio Gianola che
presenta l’album «Otro Sitio»
Danza Estate scopre il chilometro zero
In scena le compagnie del territorio
Festival. Dal 14 maggio a inizio luglio in cartellone 17 spettacoli e 18 eventi collaterali
Zoom sulle ultime tendenze, dall’acrobatica alla sufi. Cresce la sezione dedicata ai bambini
TIZIANA SALLESE
Lo si potrebbe definire un festival «in progress», viste le continue novità che arricchiscono ogni edizione. Al
via il prossimo 14 maggio il 28°
Festival Danza Estate, la manifestazione organizzata dal Csc
Anymore.
«L’edizione 2016 del Festival, che comprende 17 spettacoli e 18 eventi collaterali da
metà maggio fino ai primi di luglio – ha spiegato ieri durante
la conferenza stampa di presentazione Nelly Fognini, direttrice artistica della manifestazione insieme ad Alessandra Pagni – ha voluto incentivare la sezione dedicata ai
bambini, inaugurata l’anno
scorso proprio per coinvolgere, e coltivare, il pubblico fin da
piccoli».
Novità assoluta sono invece
le serate dedicate alle scuole di
danza di Bergamo: «L’abbiamo
chiamata “Danza Km 0” per
sottolineare come nel nostro
territorio ci siano tante scuole
di danza anche di eccellenza.
Le compagnie bergamasche
emergenti presenteranno in
prima assoluta il proprio lavoro. Anche questa vuole essere
un’occasione di incontro e di
confronto tra diverse esperienze artistiche».
Moltiplicati anche gli spazi
deputati ad accogliere gli spettacoli, dal Teatro Sociale all’Auditorium di piazza della Libertà, dal cineteatro di Boccaleone al Teatro Tenda della biblioteca di Seriate, così come le
collaborazioni con altre realtà
e associazioni presenti sul nostro territorio: «I grandi eventi, tra cui spiccano prime nazionali ed europee, si svolgeranno principalmente nel Teatro Sociale, mentre per altri
appuntamenti più performativi è stata attivata e ampliata nel
tempo una significativa rete di
collaborazioni con altri operatori culturali che ha reso capillare la presenza del Festival sul
territorio, andando a toccare
luoghi significativi dal punto di
vista storico e sociale».
«Gli spettacoli del Festival
Danza Estate che si terranno al
Teatro Sociale – ha sottolineato la direttrice artistica del teatro, Maria Grazia Panigada –
sono infatti un gioiello per tutta la programmazione teatrale
perché la cura delle scelte artistiche rivela una forte attenzione per la danza di qualità, la
bellezza dello spettacolo dal vivo e per le richieste del pubblico, sempre accompagnate da
un’alta competenza artistica».
Il Festival comunque non
«Farfalle» della compagnia Tpo andrà in scena il 5 luglio nella tensostruttura della biblioteca di Seriate
perde il suo principale motivo
d’essere, vale a dire quello di
essere un palcoscenico aperto
sulle ultime tendenze della
danza, da quella contemporanea alla danza acrobatica, dal
flamenco alla danza sufi, al teatro danza: «Per approfondire
la conoscenza dei coreografi e
del loro lavoro – ha annunciato
ancora Nelly Fognini – nelle
due serate del 4 e del 9 giugno,
che vedranno rispettivamente
in scena Ziya Azazi con lo spet-
tacolo “Bolero”, e la Compagnia Balletto Civile con “Ruggito”, sarà possibile per il pubblico, al termine delle rappresentazioni, intrattenersi in
una conversazione con coreografi stessi».
Questa iniziativa fa parte
degli eventi collaterali promossi sempre nell’ottica di
promuovere la danza non solo
con spettacoli, ma anche attraverso momenti di formazione
e di didattica. Come di consue-
to dunque il Festival propone
masterclass con coreografi e
nomi del mondo della danza
internazionale, non ultimo Ziya Azazi che già l’anno scorso
ha scelto la nostra città come
residenza per il suo ultimo lavoro sulla danza sufi, performance, video, conversazioni
sulla danza e persino un flash
mob sui mezzi pubblici, organizzato in collaborazione con
l’Atb.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Resistenza
A teatro
storie, lettere
e documenti
Pandemonium
Pandemonium Teatro chiude la sua rassegna intitolata «Posto Unico» con lo
spettacolo «Storie della Resistenza» di e con Lisa Ferrari
(sabato, ore 21, all’auditorium
del Centro Sociale di Loreto a
Bergamo, ingesso libero). Nelle
parole di Lisa Ferrari «documenti, storie, testimonianze,
lettere e ricordi di momenti
che hanno cambiato il corso
della nostra storia e che ci hanno consegnato quello che oggi è
il nostro Paese».
Presentato in occasione della Festa della Liberazione, il lavoro, attraverso le parole di
grandi autori italiani, dà voce e
attenzione alle varie componenti popolari che furono protagoniste della riconquista della libertà. Nello spettacolo verranno interpretati testi tratti
da «Il bosco degli animali» di
Italo Calvino, «A conquistare la
rossa primavera» di Davide
Lajolo, «Morte del marinese»
di Primo Levi, «La storia» di Elsa Morante, «Una questione
privata» di Beppe Fenoglio e
«Diario Clandestino» di Giovanni Guareschi. Piccole e
grandi storie di uomini e donne
che hanno visto, vissuto, sofferto quella straziante stagione,
«storie - come spiega l’attrice tragiche e divertenti, grottesche e poetiche, antiche e al
contempo attuali» che possono
servire da monito anche oggi.
An. Fr.
Bergamo vola in Bolivia
al Festival di musica barocca
Tournée
In trasferta l’Ensemble
di musica barocca del
Conservatorio e la Cappella
musicale della Mia
Bergamo vola in Bolivia una doppia tournée musicale. La Bolivia, dice Emanuele Beschi, direttore del Conservatorio Donizetti, è uno dei
Paesi più appassionati di strumenti ad arco e di violino. Nel
Paese latinoamericano compie ora vent’anni uno dei maggiori festival di musica barocchi delle due Americhe, il Festival internacional de música
renacentista y barroca americana «Misiones de chiquitos».
Da sabato al 1° maggio mille
musicisti provenienti da 20
nazioni, 55 ensemble e orchestre si propongono sul territo-
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rio boliviano per 149. Da Bergamo partono due «delegazioni» musicali autonome: una
del Conservatorio Donizetti
di Bergamo, l’Ensemble di
musica barocca guidato da
Enrico Casazza, violino e concertatore (tra i membri, oltre
ad alcuni studenti, anche il direttore stesso Emanuele Beschi come violista), dall’altra
la rinnovata Cappella della
Mia diretta da Cristian Gentilini, coi selezionati cantori
professionisti, affiancato da
Marco Cortinovis all’organo.
Entrambi gli ensemble sono chiamanti a svolgere diversi concerti: quattro il Conservatorio e cinque la Cappella
della Mia, all’insegna della
«musica barocca italiana»,
propulsore della musica europea tra XVII e XVIII secolo.
La Cappella della Basilica
L’Ensemble di musica barocca del Conservatorio Donizetti di Bergamo
La Cappella musicale della basilica di Santa Maria Maggiore
ha ricevuto l’invito direttamente dalla direzione artistica del Festival boliviano. Gentilini spiega che la proposta li
vedrà impegnati con i maggiori maestri di Santa Maria Maggiore, tra i più significativi del-
l’epoca. Tra le sedi di San José
de Chiquitos (il 23), Santa
Cruz (il 24), San Javier, un
concerto al BachFest di Cochabamba (il 27) e a La Paz (il
29) proporranno pagine di
Giovanni Cavaccio, del cluso-
nese Giovanni Legrenzi
(1626-1690), di Maurizio Cazzati (1616–1678), Tarquinio
Merula (1594/5–1665) e del
grande cremonese Claudio
Monteverdi (il mottetto a cinque Christe, adoramus Te).
L’Ensemble Donizetti del
Conservatorio proporrà invece pagine di Vivaldi, del bolognese Brescianello (emigrato
in Germania), del napoletano
Domenico Gallo («una Follia
frizzante e ricca di virtuosistiche variazioni», dice Casazza).
«Per il conservatorio –
spiega il presidente Claudio
Pelis – è la prima vera e propria tournée internazionale e
il conservatorio è grato alla disponibilità del direttore Emanuele Beschi».
Beschi infatti, in qualità di
direttore artistico del Festival
internazionale «Le settimane
barocche» di Brescia, aveva
raccolto l’invito dalla Bolivia e
lo aveva «girato» al Conservatorio bergamasco, forte dei
«laboratori di musica barocca» già avviati da tempo dal
professor Casazza, specialista
riconosciuto del settore.
Bernardino Zappa
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