Scoperte 35 lavoratrici in nero all`interno di un`azienda tessile
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Scoperte 35 lavoratrici in nero all`interno di un`azienda tessile
Martedì 9 Febbraio 2016 La Voce .ADRIA-CAVARZERE CAVARZERE Il blitz della guardia di finanza nella ditta Scoperte 35 lavoratrici in nero all’interno di un’azienda tessile CAVARZERE - E’ stato un vero blitz quello della guardia di finanza in un’azienda di Cavarzere. Le fiamme gialle hanno fatto irruzione all’interno di una ditta tessile che lavora anche per grandi marchi nel campo della moda, scoprendo diverse lavoratrici in nero, in totale ben 35. E’ stato un controllo che ha colto di sorpresa i vertici dell'azienda che non hanno fatto in tempo a “nascondere” le irregolarità. Decisive, peraltro, le immagini dei filmati fatti delle fiamme gialle. L’azienda tessile, dopo essere stata sanzionata, alla fine ha comunque assunto tutti regolarmente. Anche perchè in caso contrario, per la legge, sarebbe anche stata sospesa. Peraltro, quella delle fiamme gialle, è sembrata essere un’operazione a lungo studiata e preparata per arrivare all’obiettivo. La ditta lavora sia in proprio, sia per conto terzi, con marchi di prestigio, occupandosi di tutte le fasi della lavorazione, compreso il finissaggio (taglio dei fili). La ditta è cresciuta mol- La guardia di finanza ha scoperto 35 lavoratrici in nero ADRIA - PARTIGIANI Anpi, sabato il congresso per rinnovare le cariche ADRIA - Si svolgerà sabato prossimo il congresso della sezione adriese dell’Anpi, associazione nazionale partigiani d'Italia. L'appuntamento è per le 9.30 nella sala riunioni della Camera del lavoro, sede Cgil, in via Arzeron 22. “Il congresso - ricorda la presidente Renata Greguoldo - è chiamato a votare il documento politico nazionale in vista del 16° congresso ed eventuali documenti locali, inoltre sarà eletto il comitato di sezione, i delegati per il congresso provinciale e il collegio dei revisori dei conti". © RIPRODUZIONE RISERVATA to negli ultimi tre anni e, secondo le indiscrezioni filtrate, era già finita nel mirino dell’ispettorato del lavoro. In questa occasione, per poter entrare in azione, le fiamme gialle avevano opportunamente bloccato tutte le uscite, prima di farsi annunciare e hanno poi fatto il giro di tutti i locali dell'azienda. Il risultato, appunto, è stato quel numero di 35 donne, tutte italiane, prive di regolare assunzione. Come prassi a tutte è stato chiesto da quanto tempo lavorassero lì, ma le risposte erano quasi sempre “da ieri” o “da oggi”. Dal momento che la sanzione per il lavoro nero comprende una quota fissa e una quota che cresce col numero di giorni lavorati irregolarmente, il sospetto è stato che le operaie fossero state “istruite” nell'eventualità. Ma, almeno in qualche caso, la bugia sarebbe stata smascherata grazie alle riprese video effettuate dai militari che testimonierebbero la presenza al lavoro delle interessate per periodi molto più lunghi di quelli dichiarati. ADRIA - IL CASO Errore nel nome sul cartello stradale di vicolo Che Guevara Il cartello con la scritta sbagliata ADRIA – La troppa fretta fa i micini orbi, dice il saggio popolare. Ed è quanto accaduto negli uffici comunali incaricati della cartellonistica stradale relativa alla toponomastica. Da qualche giorno, infatti, nel vicoletto sulla destra dell’ex tribunale è comparso un segnale che indica il nome del vicoletto stesso. La richiesta è partita dell'associazione “Bella ciao” che ha “casa” in fondo al vicoletto nell'immobile dove si trova anche la sede del Pd. L’associazione ha prontamente ringraziato il Comune per la celerità nell'installare la tabella: nel giro di tre giorni dalla richiesta era tutto fatto. Ma è successo un quid: il nome è sbagliato, in quanto è stato scritto vicolo “Cheguevara”, parola unica, invece di “Che Guevara”. Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Che Guevara o semplicemente El Che, protagonista della rivoluzione cubana al fianco di Fidel Castro, è stato senza dubbio il simbolo dei movimenti rivoluzionari degli anni Sessanta ed è rimasto un’icona mondiale dell'anti-potere: il suo volto risulta essere la foto più stampata nella storia della fotografia. “Che” è una locuzione al nome introdotta dallo stesso Guevara e che, in italiano, corrisponde a “Ehi” come a voler richiamare maggior attenzione sulla persona. L. I. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA CAVARZERE Al Verdi questa sera “Dio esiste e vive a Bruxelles” Torna oggi “Martedì cinema” Nicla Sguotti CAVARZERE - Prosegue al Cinema Verdi di Cavarzere la rassegna di pellicole d’autore “Martedì cinema”, un’iniziativa molto apprezzata che accompagnerà i tanti appassionati di cinema cavarzerani fino a marzo. Gli appuntamenti riservano al pubblico una selezione delle più belle pellicole uscite negli ultimi mesi a un prezzo agevolato, 4.50 euro per le proiezioni di febbraio e 3 euro per quelle di marzo. Questa sera viene proiettato “Dio esiste e vive a Bruxelles” di Jaco Van Dormael. La pellicola è stata designata come film rappresentante il cinema belga alla selezione per l’Oscar al miglior film straniero 2016. Si tratta di una commedia surreale in cui Dio è un vero e proprio personaggio che vive a Bruxelles. Sulla terra, però, Dio ha una morale meschina ed è davvero odioso con la sua famiglia. Sua figlia, Ea, si annoia e non sopporta di essere rinchiusa in un piccolo appartamento di Bruxelles, fino al giorno in cui decide di ribellarsi contro il padre, entrare nel suo computer e trapelare al mondo intero la data fatale della morte di ciascun essere umano. Improvvisamente tutti cominciano a pensare a cosa fare con i giorni, i mesi e gli anni che hanno ancora a disposizione. Dopo la proiezione di stasera, gli appuntamenti successivi della rassegna sono: martedì 16 febbraio, “Il segreto dei suoi occhi”, Juan José Campanella; il 23 febbraio “Dobbiamo parlare” di Sergio Rubini; martedì primo marzo “A perfect day” di Fernando León de Aranoa; l’8 marzo “Little sister” di Hirokazu Kore-Eda; il 15 marzo “Irrational man” di Woody Allen; il 22 marzo “Ritorno al Marigold hotel” di John Madden; martedì 29 marzo “Amici miei” di Mario Monicelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA 19 Una scena del film “Dio esiste e vive a Bruxelles”