Campioni n° 15 - AiaConegliano

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Campioni n° 15 - AiaConegliano
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Associazione
Italiana
Arbitri
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)
SEZIONE
“DINO BATTISTELLA”
CONEGLIANO
Editoriale:
estro, il punto di riferimento, la soluzione
casistica corretta ad
ogni incertezza regolamentare.
Preciso, scrupoloso,
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attento studioso del
regolamento del gioco
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del calcio, ha sempre
impersonato il sicuro
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approdo tecnico per
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ogni nostra titubanza
regolamentare e non
solo.
Ci mancheranno le
interminabili partite a
scopa intervallate da
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discussioni tecniche al
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limite del cavillo, ma
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Il
17/04/2012
è
stato
un
giorno
sempre
riportate,
poi, ad una umana,
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triste per gli arbitri di Cone- serena, condivisibile, a volte persino
gliano. Un triplice fischio, im- ovvia applicazione pratica.
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provviso ed inaspettato, ci ha Il suo orgoglio, senza peraltro riven'
portato
via, per sempre, dicarlo mai quale merito personale, è
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“nonno Firmino”.
stato condividere con i Suoi allievi le
Padre Fondatore della nostra emozioni di calcare i campi più imSezione quasi 40 anni fa, per portanti della nostra penisola nonché
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&
oltre 20 anni, ininterrottamen- delle maggiori capitali europee. Ma
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te, è stato il curatore del corso anche dalla lontana Thailandia alle
arbitri, vero e proprio Maestro isole del Golfo Arabo, dall’Armenia
per i tantissimi ragazzi che, al Magreb, i suoi ragazzi hanno porta,
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negli anni, si sono avvicendati to a casa e condiviso con lui il merito
nei vari campi del territorio, di non aver mollato mai.
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indossando la divisa della se- A lui, come a noi, non sono mai pia* zione AIA di Conegliano.
ciuti i convenevoli, uomo schietto e
.
Buona parte di quanti, ancora diretto quale è sempre stato, e così
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oggi, fanno parte di questa vogliamo ricordarlo, oggi, con il ge'
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Sezione, ha avuto in lui il Ma- sto che per antonomasia racchiude in
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sé tutto il senso di una vita dedicata
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allo sport e alla formazione di uo'
1
&
mini di sport che basano il proprio
• Editoriale
Pag. 1
esistere su valori importanti quali
• Ciao “Nonno” Firmino Pag. 1
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3
la correttezza, l’onestà, l’impegno,
• L’Angolo di Gigi
Pag. 2
la dedizione.
• Gita Sezionale al Parlamento
Con questo APPLAUSO, che parte
Europeo di Strasburgo
Pag. 2
&
%
spontaneo dal cuore di tutti i Tuoi
• La Mente è come un Paracadute
4
&
ragazzi, ti diciamo: GRAZIE di
Funziona solo se è ApertaPag. 3
&
TUTTO
“NONNO FIRMINO”.
• Per Essere Informati
Pag. 3
(dal
sito
AIA Conegliano)
#
#
• L’Angolino della Barza Pag. 4
Segue a Pag. 4
5
NULLA DA DIRE
Da quando non ha più nulla
da dire, parla senza sosta.
Non appena ha qualcosa da
dire, tace.
!
ELISA CANETTI
Sembrano note stenografiche,
brevi, essenziali, spesso fulminanti: sono così gli appunti
che nel 1992 – 1993 il Nobel
per la letteratura Elias Canetti
scrisse in un quaderno e che
sono stati pubblicati in italiano sotto il titolo Un regno di
matite. Ne abbiamo qui scelto
un’annotazione a caso: è una
frase tagliente che purtroppo
ben s’adatta un po’ a tutti.
Troppo spesso, infatti, parliamo, parliamo e le nostre parole si disperdono in chiacchiera
vana. Un altro scrittore,
l’inglese vissuto tra il Seicento e il Settecento Alexander
Pope, giustamente osservava
che “le parole sono come le
foglie: dove abbondano è raro
che sotto vi si trovi molto
frutto”. Era ciò che insegnavano i padri del deserto quando invitavano gli ascoltatori a
scuotere le piante simboliche
delle omelie e dell’esortazioni
morali per farne cadere le
foglie secche delle molte parole così da scoprire se ci fosse qualche frutto. Pratichiamo, dunque, non solo la dieta
dei cibi ma anche quella delle
parole. Tuttavia Canetti ci
mostra un altro volto del linguaggio, antitetico al precedente. Ci sono, infatti, casi in
cui si tace una verità per viltà,
rispetto umano, quieto vivere.
Pronti talora a pronunciare la
frase sbagliata che incide una
ferita di odio, si è invece altre
volte muti quando sarebbe
necessario testimoniare la
propria coerenza, la convinzione profonda, la fede, i valori. Con una battuta potremmo dire che la parola ha due
nemici da tenere a bada: il
troppo e il troppo poco.
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Eccoci arrivati, come ormai da tradizione, alla
gita sezionale: quest’anno la meta è stata Strasburgo, cittadina francese sede del parlamento
europeo.
Un pò assonnati alle 6.30 del mattino del 16
aprile, il gruppetto di circa 30 tra associati e
familiari si è ritrovato per la partenza nel parcheggio della sezione. A Verona abbiamo fatto la prima sosta per una veloce colazione.
Subito dopo siamo ripartiti toccando le varie
province di Brescia, Bergamo, Milano fino ad
arrivare a Como dove dall’autostrada ci siamo
imbattuti in una spettacolare vista panoramica
della città e del famosissimo lago.
Dopo aver attraversato il confine Svizzero ci
siamo fermati in un autogrill dove abbiamo
consumato un pranzo a base di pane, mortadella, salame e pancetta, il tutto contornato da
dolci fatti in casa e del buon vino. Ovviamente
il pranzo preparato dalla splendida organizzazione coordinata da Fabio Crestani che, in
pochi minuti, ha trasformato due tavoli in
mezzo ad un prato, in tavole imbandite di un
ben di Dio per i gitanti. Ripartiti ci siamo diretti verso Basilea attorniati dai bellissimi
monti svizzeri per poi raggiungere il confine
franco-svizzero e quindi Colmar cittadina
francese nota tra l’altro per essere la città natale dello scultore Frédéric Auguste Bartholdi,
famoso per essere il creatore della Statua della
Libertà e soprattutto sede del nostro hotel il
Gianfranco Ravasi Roi Soleil.
Il programma è continuato con un allenamento
durato circa un’ora per le strade di Colmar,
poi verso le 20.30 siamo andati a cena presso
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il Grand Hotel Bristol dove abbiamo mangiato
piatti tipici del territori, il tutto contornato da un
ottimo vino.
La serata è proseguita con una passeggiata notturna per le vie del centro ed il ritorno in hotel
per il meritato riposo.
Martedì 17 aprile è stata di certo la giornata
“clou” della gita: era infatti in programma la
visita al Parlamento Europeo, scopo principale
del nostro viaggio. Alle 9.00, dopo la colazione,
siamo partiti dall’hotel Roi Soleil alla volta di
Strasburgo. Lungo la strada è stata compiuta
una piccola deviazione in modo da poter ammirare Barr, un tipico paesetto alsaziano caratterizzato da case con tetti spioventi e intelaiatura
a traliccio. Vista la grande abbondanza di cantine vinicole, è stata fatta anche una sosta presso
la cantina Klipfel, dove siamo stati accolti nella
splendida sala degustazioni in stile rustico. Dopo l’acquisto di qualche bottiglia di vino tipico
dell’Alsazia, abbiamo ripreso la strada verso
Strasburgo. Arrivati in città verso le 12.00, ci
siamo subito diretti a piedi verso il centro storico dove abbiamo pranzato con le classiche
baguette francesi. In seguito ci siamo tutti riuniti per compiere il giro turistico della città su di
un trenino, sul quale vi era la possibilità di ascoltare una audio-guida per scoprire i vari angoli della città. Alcuni di noi sono poi saliti,
tramite una scala a chiocciola infinita, sul tetto
della cattedrale da dove si poteva avere una
stupenda vista complessiva di tutta Strasburgo.
Segue a Pag. 3
Continua da Pag. 2
Ci siamo poi diretti con il pullman al Parlamento Europeo dove ci aspettava il Sig. Rizzo, un funzionario italiano dell’Unità Visite
e Seminari, il quale ci ha dato delucidazioni
riguardanti il funzionamento della grande
“macchina amministrativa” del Parlamento
Europeo. È giunto poi anche l’On. Cancian,
il quale ha tenuto un breve discorso sulla sua
linea politica e sul suo impegno in Europa.
Alle 17.00 abbiamo assistito alla Seduta
Plenaria del Parlamento, presieduta da Martin Shulz, Presidente del Parlamento Europeo. La sera ci siamo nuovamente diretti verso
il centro storico di Strasburgo, dove abbiamo
cenato in compagnia dell’On. Cancian al “
Pont Saint Martin”, piccolo ma molto caratteristico ristorante sui margini del fiume Ill.
A fine serata siamo rientrati in albergo.
Mercoledì 18 aprile 5 irriducibili colleghi
(tra cui mister Nando) hanno sfidato il freddo e la stanchezza partendo alle 6 del mattino per una seduta d’allenamento. Partenza
dall’albergo dopo una abbondante colazione
in direzione del lago di Costanza (che si
trova al confine tra Germania, Austria e
Svizzera) sul versante tedesco, dove abbiamo sostato per consumare il pranzo al sacco
(30 baguette acquistate da Fabio Crestani in
una boulangerie francese con la commessa
stupita per l’ordine fuori dal comune).
Ripartiti alla volta dell’Austria direzione
Innsbruck prima di rientrare, attraverso il
Brennero, in Italia e arrivare in sezione in
tarda serata.
Oltre 1.600 km, 5 stati attraversati (Italia,
Svizzera, Francia, Germania e Austria) per
la delegazione degli arbitri coneglianesi in
visita al Parlamento Europeo sede di Strasburgo.
A cura di
Alessio Dalla Torre
Mattia Zambon
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ROMA - La cioccolata riduce di un terzo il rischio di malattie cardiache. Ne basta
poco, un cioccolatino al giorno (7,5 grammi). Lo studio, pubblicato dal British
Medical Journal e presentato a Parigi in occasione del congresso europeo di cardiologia, conferma quanto messo a fuoco già da altre ricerche sul potenziale beneficio per gli amanti di questo apprezzatissimo alimento in tutto il mondo. Ma le
preparazioni dolciarie con cioccolata sono troppo caloriche e per ottenere veramente un beneficio a 360 gradi sarebbe necessario elaborare ricette con meno
grassi e zuccheri. L'
organizzazione mondiale della Sanità prevede che nel 2030
circa 23 milioni di persone moriranno a causa delle malattie cardiache. Per fare
fronte a questa emergenza sarà quindi fondamentale lo stile di vita che la popolazione mondiale adotterà in questi anni e la prevenzione che sarà messa in atto
anche con l'
alimentazione, meglio ancora poi se l'
aiuto arriva da cibi così piacevoli e amati. Anche altri studi avevano evidenziato il potere antiossidante e antiinfiammatorio del cioccolato, nonché la capacità di contribuire ad abbassare la
pressione del sangue e ad aumentare la sensibilità insulinica. Lo studio delle evidenze scientifiche ha permesso di calcolare che ad alti livelli di consumo di cioccolato corrisponde una riduzione del 37% delle malattie cardiovascolari e una
riduzione del 29% degli infarti comparati con coloro che hanno una basso consumo di questa sostanza. Lo studio non fa differenze fra cioccolato nero o bianco e
include in sostanza ogni forma di preparazione: dalle semplici tavolette ai dessert.
Ma l'
autore della ricerca, Oscar Franco che assieme ai colleghi dell'
Università di
Cambridge hanno calcolato i benefici di questo alimento, mette in guardia dalle
calorie di questi cibi (circa 500 per 100 grammi) e sugli effetti che questi hanno
sul peso e sul rischio diabete. Anche altri recenti studi ne avevano riabilitato la
reputazione: non solo spauracchio per chi non deve ingrassare ma anche fattore
protettivo per l'
ictus, avevano stabilito. Sarah Sahib della McMaster dell'
University di Hamilton, Canada ha infatti scoperto lo scorso anno che il cioccolato, ricco di antiossidanti della famiglia dei flavonoidi, e'risultato capace di proteggere i vasi sanguigni, soprattutto il fondente che e'meno grasso e più ricco di
antiossidanti. Così, un consumo moderato di fondente e'stato legato al miglioramento della pressione sanguigna e del rilassamento dei vasi arteriosi. Uno studio
ha anche identificato il principale agente antiossidante del cioccolato, il flavonoide epicatechina. In questo nuovo lavoro, gli esperti hanno verificato che il cioccolato potrebbe proteggere dall'
ictus: in un lavoro su 44.489 persone e'emerso che
quelli che mangiano una porzione di cioccolato a settimana hanno il 22% di rischio in meno di andare incontro a ictus.
Sono scadute le quote associative: per il pagamento, oltre al classico metodo diretto con il cassiere sezionale Stefano Tomasi, è ora possibile pagare le quote di € 50,00 a mezzo bonifico bancario alle seguenti coordinate:
CODICE IBAN: IT 92 R 08904 61760 010000003708 intestato a FIGC - Sezione AIA di Conegliano - Via Vital, 160 31015 Conegliano (TV) - indicando come causale: Versamento quote associative “Nome e Cognome”
Il 25 maggio ci sarà l’elezione del Presidente Sezionale.
Il 9 giugno ci sarà la festa di fine stagione sportiva a San Vendemiano.
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Firmino è nato a Codognè il 20/01/1934
ed è diventato aspirante arbitro il
01/07/1964. E’ arbitro effettivo dal
13/03/1965, diventa fuori quadro dal
01/07/1975. E’ nominato arbitro Benemerito dal 01/08/1990.
Attività Tecnica: Arbitro al CRA fino al
30/06/1974, Commissario Speciale
CRA fino al 1987/1988, Commissario
Speciale CAN D dal 1988/1989 al
1995/1996, Commissario Speciale CRA
dal 1996/1997 al 1997/1998, Commissario Speciale Sezionale dal 1998/1999.
E’ stato componente del Consiglio Direttivo Sezionale dal 01/07/1973 al
30/06/1994, inoltre è stato istruttore
degli aspiranti arbitri dal 1973 al 1993:
il “Maestro” della Sezione di Conegliano.
Mi sono permesso di listare a lutto la
nostra rivista in quanto, oltre al tributo
alla memoria di Firmino per la sua
scomparsa, questo avvenimento mi tocca profondamente a livello personale:
oltre ad aver ricevuto, nel corso dei miei
17 anni di arbitraggio, innumerevoli
consigli da Firmino, ho ricevuto anche
una mano da lui per la nostra rivista.
Infatti, nel 2007, per chi ha i numeri di
Campioni conservati, e più precisamen-
Auguri ai nati in
Aprile
In questo mese, compiono gli anni i seguenti colleghi:
SEGAT Marco
SARTORI Matteo
CIRILLO Antonio
ZAMBON Mattia
DAL BO’ Antonio
BASEI Gianpietro
DALL’ANESE Nicola
ROSSI Angelo
DAL CIN Paolo
il 05
il 06
il 08
il 11
il 12
il 17
il 20
il 20
il 29
Nella saletta corsi, sono stati preparati
dei cartoncini da legare alla bottiglia che
gentilmente voi porterete in sezione a cui
tutti brinderemo ogni qual volta avremo
sete.
te il n° 15 dell’11 maggio 2007, ho pubblicato, a pagina 4, delle barzellette che
Firmino, raccogliendo il mio invito
nell’editoriale del numero precedente, mi
consegnò.
Ma vi riporto anche un estratto del mio
editoriale dell’epoca:
“.
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Ebbene sì, una sera in sezione Firmino
mi avvicinò e mi consegnò una busta
contenente dei fogli di carta con scritte,
di proprio pugno, delle barzellette da
riportare su Campioni. Ecco perché mi
sono permesso, in questo numero particolare e listato a lutto, di pubblicare delle
barzellette nello spazio qui di fianco:
sono le barzellette che Firmino scrisse
nel 2007 per la successiva pubblicazione
su Campioni.
Mi piace ricordare in questo modo un
collega che, con tutti i suoi suggerimenti,
consigli ed esperienze, mi ha insegnato
molto per la mia attività arbitrale (e penso molti altri colleghi possano dire lo
stesso), ma mi piace, anche, ricordare
Firmino come una persona disponibile,
simpatica e sempre pronta alla risata,
prova ne sono le barzellette che ho riportato.
Sono sicuro che qualcuno l’ha voluto nel
regno dei cieli perché lassù ci sono molti
arbitri che hanno bisogno delle sue lezioni tecniche e degli innumerevoli consigli
che “nonno” Firmino saprà dare per dirigere al meglio tutte le gare celesti. Ma ti
chiedo, Firmino, di non dimenticarti di
noi: resterai sempre nei nostri cuori, tu da
lassù, ogni tanto, butta un occhio su di
noi e aiutaci nei nostri impegni arbitrali
e, dove ci troveremo in difficoltà, suggeriscici un consiglio o una soluzione per
migliorare e crescere sempre di più come
arbitri e come uomini.
Firmino, ci manchi e mi manchi, ma tutto
quello che da te ho potuto ricevere, non
andrà perso.
Grazie.
Luca Zanardo
"'(
)
La moglie sta andando al mare e dice al
marito: “Se vuoi farti una pastasciutta in
fretta guarda che ti ho preparato l’acqua
calda in frigorifero”.
Su una lapide si legge: “Scusate se non mi
alzo a salutarVi, ma credetemi è meglio!”
Nonostante abbia compiuto 14 anni mia
madre mi impedisce di mettermi il reggiseno. Continua a dirmi: “No! Ho detto di
no Osvaldo!”
Mio cugino non ha il senso
dell’umorismo. Una barzelletta non basta
che gliela spieghi, devi anche dargliela da
studiare a casa.
Un matto scrive una lettera a casa: “Sai
mamma, stamattina mi hanno fatto i raggi,
se domani mi fanno anche i cerchioni,
vengo a casa in bici!”
“Mio marito si è messo in testa di essere
un cavallo! Cosa devo fare Dottore?”
Dottore: “Lo porti qui da me che lo visito”
“Lo porto con le briglie o senza?”
“Che brutto occhio—dice il medico al
paziente—eh niente alcool, niente fumo e
soprattutto niente donne!”.
“Dotor—replica il malato—el me varde
anca quel’altro ocio, parchè questo l’è de
viero!”
“Dottore ho delle amnesie improvvise”.
Il medico: “Da quando”.
“Da quando che cosa?”
Signora dica a suo figlio di smetterla di
imitarmi.
Mamma: “Luigino, basta fare lo scemo!”
C’era un gay così brutto che era costretto
ad uscire con le ragazze!
Preghiera di un bambino: “Signore fammi
diventare un televisore così i miei genitori
mi guarderanno di più”.