Tanto di cappello, signor Marone

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Tanto di cappello, signor Marone
NOSTRA INTERVISTA LA STORIA DI UN'AZIENDA IN AUGE FINO AGLI ANNI '60
Tanto di cappello, signor Marone
S C O P R I R E che i l nonno di un nostro compagno ha nel corso della sua
vita lavorato i n un cappellificio, è stata una sorpresa che ci ha ancor più
coinvolto nel lavoro. Per ricostruire
nelle nostre menti la città del tempo,
nulla di meglio che intervistare una
persona che quell'epoca d'oro delle
fabbriche monzesi l'ha vissuto in prima persona! Quale niodo migliore
per concludere i l nostro lavoro, che
intervistare i l nonno del nostro compagno Giacomo?
I l signor Marone è un affabile signore di 87 anni, che ci accoglie gentilmente nella sua casa, posta a due passi dalla nostra scuola, e che accetta di
buon grado di parlarci un po' del suo
lavoro.
Come si chiamava la sua azienda?
«Quando era ancora di mio padre si
chiamava Margiusp, però quando è
passata nelle mie mani ho cambiato
i l nome i n C. O. B . A , che stava per "
cappelli-ombrelli-borse e afiSni"».
Quando è nato il suo cappeilifi,cio?
«È nato dal cappellificio intestato a
mio padre, Giuseppe Marone, che
creò la sua attività nel 1944. I n segui-
Un manifesto pubblicitario del
cappellificio di Giuseppe Marone
to la fabbrica è passata a me e mio firatello».
Per quanto tempo ha lavorato
nel cappellificio?
«Il mio lavoro è durato per circa 35
anni».
In quali mercati venivano v e n duti i suoi prodotti?
«Oltre che i n Italia, i nostri cappelli
ebbero successo in Germania e in
Svizzera».
Quali erano i modelli più richiesti?
«I più richiesti, i n genere, erano i
cappelli da uomo e i berretti da bambino»
Quale materiale utilizzavate
per realizzare i vostri prodotti?
«Utilizzavamo soprattutto feltri di lana e di lepre».
La sua ditta ha m a i partecipato
a concorsi?
«Certamente! Abbiamo partecipato
a delle Esposizioni e Concorsi a M i lano, dove abbiamo vinto dei premi
in più occasioni»
A quante persone davate lavoro?
«Per noi lavoravano sei operai»
Com' era strutturata una giornata d i lavoro?
«Incominciavamo alle otto del mattino, poi c'era la pausa a mezzogiorno
e finivamo alle sei; di solito io e mio
fratello finivamo dopo e andavamo a
casa solo a lavoro concluso».
La sua azienda è ancora attiva?
«No, la mia azienda è stata chiusa
nel 1965 a causa della diminuzione
delle richieste del mercato. Decisi così di cambiare settore e comprai nuovi macchinari per la produzione di
colla industriale».
LA REDAZIONE
Collegio «Bianconi» - Monza IMB)
Classe 3* A
ALUNKIiBeatrice Allievi; Matteo Barbieri; Anna Bianchi; Samuele Borgonovo; Edoardo Brusa; Alessio Cagianelli; Chiara Casiraghi; Edoardo Colizzl; Federica
Croce; Chiara Dell'Orto; Giacomo Dell'Orto; Francesca
Di Cerbo; Laura Fumagalli; Maria La Franceschina; Simone Longoni; Alessandro Maggiulli; Roberta Mangone; Marta Mastrovito; Sofia Sartori; Carlo Scolamiere;
Beatrice Spanio; Cristiano Stucchi; Leonardo Vasqualì;
Jessica Waszczyk
DOCENTE: Manuela Targhetta
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