2 abdelaziz essid la nascita di un nobel

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2 abdelaziz essid la nascita di un nobel
La Rivista del Consiglio
Notizie e commenti
Anno 2015
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ABDELAZIZ ESSID
LA NASCITA DI UN NOBEL
Il premio Nobel 2015 per la pace e` stato assegnato al ‘‘Quartetto del dialogo’’,
cioe` al gruppo di esponenti di Associazioni e Istituzioni che hanno concorso a ripristinare la democrazia in Tunisia: essi sono l’Ordine Nazionale degli Avvocati di
Tunisia, la Lega per la difesa dei diritti dell’uomo, le Associazioni rappresentative
degli imprenditori e dei lavoratori di Tunisi.
ABDELAZIZ ESSID, avvocato, Consigliere del Consiglio nazionale degli Avvocati
della Tunisia, `
e intervenuto nel corso della Conferenza dell’OUA a Torino nel novembre 2015, in perfetto italiano, per raccontare le vicende che hanno portato all’assegnazione del Premio Nobel.
Ecco il resoconto richiamato a memoria:
‘‘Il 14 gennaio 2011 il dittatore Ben Alı̀ fugge. Lo Stato non esiste più. Il
disastro è totale. Pochi hanno il coraggio di fare qualche cosa: non i politici,
non le forze dell’ordine, non i giudici. Gli Avvocati si, tutti, senza divisioni.
Il primo passo è l’invito a una riunione presso l’Ordine degli Avvocati per
prendere in mano il paese. Gli Avvocati pensano che è in gioco la libertà. Sono
9.000 avvocati su una popolazione di 11 milioni, e per la gran parte (due terzi)
si sono schierati contro il regime, per difendere la libertà e gli oppositori.
Il Presidente, il batonnier, è sempre per la difesa dei diritti, e sempre è pronto al dialogo.
Poi la prima scintilla, e il popolo che scende nelle strade, e gli avvocati scendono anch’essi nelle strade con le loro toghe, per essere baluardi di libertà, per
proteggere i manifestanti. Ed è poetica l’immagine degli avvocati schierati in
toga che si interpongono tra il popolo e le forze dell’ordine. Perché i clienti e
i cittadini vanno difesi non solo in studio o nel Tribunale ma anche nelle strade, quando sono deboli!
Il prezzo pagato è alto perché muoiono anche alcuni avvocati. Ma è un dovere essere presenti perché sempre si deve tutelare il diritto. Cosı̀ ugualmente,
quando vi è il terrorismo noi siamo in prima linea, sempre contro chi attenta
al valore della libertà.
È stata una cosa straordinaria, eccezionale, questa Avvocatura che ha avuto e
ha il rispetto generale sancito dalla popolazione.
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Anno 2015
Dopo il 14 gennaio 2011, l’Avvocatura è stata la locomotiva del cambiamento, e se in molti Paesi vi sono stati divisioni, nella Tunisia gli Avvocati
hanno sostituito i politici, poiché i politici pensano al potere e gli avvocati
pensano al Paese.
E il dialogo è un’idea.
Questo è stato il momento in cui abbiamo convocato tutti per il dialogo,
per dire sı̀ al confronto e no alla divisione e al sopruso, per difendere la società
e i diritti.
Cosı̀ gli Avvocati hanno vinto e il Paese ha vinto.
Abbiamo anche convinto il Governo islamico eletto a dimettersi, per rifare
le elezioni, sempre e soltanto con il dialogo. È nostro dovere farlo.
Cosı̀ è anche per il terrorismo che oggi incombe. Basta un attentato per distruggere il nostro Paese, che vive e deve vivere sulla fiducia.
Dopo l’attentato del Bardo, avvocati italiani del Consiglio Nazionale Forense sono venuti a Tunisi, nei nostri giorni bui, per fare un convegno con noi.
Penso che una parte del premio Nobel vada anche a voi.
Ora non chiediamo aiuto. È il tempo per chiedere solo solidarietà, come facenti parte della società civile, e come avvocati, per la mobilitazione globale
del Paese contro il terrorismo.
Partecipare tutti in questo disegno è necessario.
Se noi perdiamo la guerra, voi pure avrete il terrorismo alle frontiere. È una
lotta che riguarda tutti, ora e subito. È interesse di tutti.
Noi siamo musulmani, ma siamo le prime vittime. Non considerateci legati
a questo fenomeno. Non ha nulla in comune con l’Islam. Il terrorismo è un
nemico da combattere. E noi dobbiamo mobilitare il mondo!’’
Ecco, trascritto, il ricordo di quelle parole. Puo` darsi che sia stato dimenticato
qualcosa, ma non l’emozione di sentire la memoria che ha evocato quegli eventi.
Possiamo concordare su tutto poiche´ e` stato descritto un impegno civile e una
funzione sociale, e tutto cio` che e` stato fatto ha ricevuto e ha ‘‘il rispetto del popolo’’.
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