news® - Sixtus

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news® - Sixtus
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PROTAGONISTI
G. Castellari
L. Deidda
Dream® K
«Ricordo tape che non
si staccavano mai dal rotolo,
non vi dico l’effetto sulla
pelle dell’atleta!»
«Molti sono convinti che
possa sostituire le fasi di
taping e strapping: niente
di più sbagliato»
PARTONO I CORSI
DI SIXTUS SUL
NUOVO SISTEMA DI
CONFEZIONAMENTO A
BENDAGGIO ADESIVO
(Dream k® inventor)
(Pallavolo Modena)
(Sixtus Italia)
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* NUMERO CINQUE SETTEMBRE 2008
news
SEI NOVITÀ DAL MONDO SIXTUS
®
SIXTUS ITALIA Srl
Via Tourcoing n. 23 - 59100 Prato
VALENTINA,
UN TIPO
BISESTILE
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la newsletter di sixtus italia esclusiva per gli operatori sanitari sportivi
Un altro oro - il terzo consecutivo - e un ulteriore successo per la
diatermia TecnoSix, da tempo vicina a Valentina Vezzali.
[email protected]
Tel. 0574 7561 - Fax 0574 756211
[email protected] - www.sixtus.it
EDITORIALE
CERTEZZE E NOVITÀ
A Pechino c’è chi è riuscito a rispettare i
pronostici, trasformando un oro virtuale in
uno splendido successo per tutta l’Italia, isole
comprese. Purtroppo la calma olimpica non è da
tutti, spesso genera tensioni, incertezze, errori
banali, cali di concentrazione che finiscono per
compromettere il lavoro di anni.
Il bello dei Giochi è anche questo, l’Olimpo
spetta a pochi, come è giusto che sia, finendo
per premiare anche le sorprese, gli outsiders.
Valentina Vezzali, come ha scritto qualcuno,
ha fatto semplicemente il suo dovere. Sono
dodici anni che si occupa di vincere per sé,
ogni quattro anni vince anche per gli altri. È
un tipo - passateci l’espressione - bisestile,
Per questo noi, ogni giorno, ringraziamo che
esistano fenomeni come lei.
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Dopo le certezze, spazio alle novità, con i primi
corsi Sixtus dedicati a Dream® K, l’innovativo
confezionamento a bendaggio adesivo.
Primo appuntamento a Prato il 13 il 14 settembre;
il successivo di scena a Bologna lunedì 6 e 13
ottobre. Per informazioni Tel: 0574.7561 - Fax:
0574.756211.
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SIXNEWS - SEI NOVITÁ DAL MONDO SIXTUS
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VALENTINA VEZZALI
CAMPIONESSA OLIMPICA
«LA TRANQUILLITÀ DERIVA DA GENTE
CHE BADA SOLO A ME, NON AI RISULTATI»
PROVACI ANCORA, VALE.
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*FEDELISSIMI
I bilanci di fine carriera verranno dopo Londra 2012 - incluso un altro figlio
- per cercare di eguagliare due straordinari atleti americani (il discobolo Al
Oerter e il lunghista Carl Lewis), uomini d’oro in quattro Olimpiadi consecutive;
Valentina sarebbe in realtà unica e inimitabile, perché contabilizzerebbe cinque
Olimpiadi consecutive sempre a medaglia. Al debutto olimpico (Atlanta 1996)
Valentina perse in finale dalla romena Laura Badea. Poi non è più accaduto
Londra 2012, come minimo, vale il ruolo di portabandiera, Valentina?
Sarebbe un grande onore, credo di meritarmelo, ma non dipende da me:
decide il Coni. Spero che si ricordino.
Ha un’idea delle difficoltà che l’attendono, a Londra avrà 37 anni.
Non so proprio, vedremo giorno dopo giorno, sperando di non avere
intoppi gravi.
Può sempre chiedere alla Trillini, che ci è passata.
Direi proprio di no, perché Giovanna me la racconterebbe a modo suo,
ogni atleta è un mondo a sé. Storie differenti, io non ho mai avuto problemi
fisici, ho anche caviglie forti, punto debole di alcuni schermidori. Il mio
incidente si è verificato perché, dopo la gravidanza, e ho forzato troppo e
non ero fisicamente a posto. E in ogni caso ci ho messo quasi un anno a
ritornare in perfetta efficienza.
L’avvicinamento a Pechino, tutto regolare?
Dal punto di vista fisico sì, meno per lo stress: è difficile gestire la pressione
che avverti intorno. Per gli altri è facile: sei brava, stai bene, puoi solo vincere.
Come se fosse facile. Tutto il seguito, dal medico ai preparatori atletici, per
fortuna ha prodotto effetti tranquillizzanti. Da anni ho gente che bada a me,
non ai risultati. Gente come Sixtus, a partire dai Marrucci e proseguendo con
tutti coloro che si adoprano perché tutto vada per il meglio, fa la differenza.
Molti risultati vengono anche dalla testa, dalla tranquillità che ti viene dagli
sguardi, dalle parole pronunciate al momento giusto, dai fatti.
La scherma le piace ancora, senza tentennamenti?
Immensamente, altrimenti i sacrifici che faccio non avrebbero senso. La
scherma ha dei crucci, la moviola l’avevo salutata come una benedizione
ma ha creato più problemi del dovuto. Certi giudici te li raccomando, ora
scansano le responsabilità...
DOTTOR CESARE BORIA
(MEDICO SPORTIVO VALENTINA VEZZALI)
UN FENOMENO
CHE NON SCOPRO IO
Il dottor Cesare Boria segue da anni Valentina Vezzali e
ha vissuto da vicino anche l’avvicinamento a Pechino e
l’Olimpiade. Ce ne riferisce così: «Fisicamente Valentina
stava bene, ha avuto qualche problema dermatologico
solo prima, di ritorno da Cuba. Un eritema che si è risolto
prima dei Tricolori di Jesi. A Pechino si è dimostrata la
solita macchina da guerra. Non dimenticate mai che a 30
secondi dal termine della finale era sotto di una stoccata.
Ha impattato e poi ha messo a segno la botta decisiva,
con la coreana annichilita. Cose che sa fare solo un
fenomeno di concentrazione come lei».
Che cosa genera, secondo lei, questa capacità?
Valentina sa pensare solo alla gara, è in grado di rivedere
tutti i punti deboli delle avversarie prima di affrontarle, è
come se raccontasse a se stessa cosa può succedere, e si
regola in anticipo. Conosce tutti i difetti di chi affronta, sa
dove procurarsi varchi, mentre le altre vanno spesso in tilt.
Che cosa può incrinare la sua sicurezza?
Il fatto di non sentirsi al cento per cento, allora è guardinga.
Non subisce certo una stoccata subita, o un errore
commesso; Vale non ha paura di perdere ma soprattutto
non sa cosa sia il timore di vincere, che spesso paralizza.
I suoi punti di forza sono le debolezze altrui, oltre a una
tecnica fuori del comune.
La scherma, ci hanno insegnato, è impegno che logora.
C’è uno stress psico-fisico enorme, tutto si risolve in pochi
secondi, in capo a una giornata intensissima. Ma Valentina
conosce perfettamente il suo fisico, sa cosa chiedere,
è in grado di rispondere alle sollecitazioni, lo ha fatto
anche quando ha dovuto lavorare per la riabilitazione.
La serenità mentale, la famiglia tutta con lei.
Marito, figlio, nessuno interferisce.
Metta in prima fila la madre di Valentina, la signora Enrica,
figura centrale anche come nonna. Vale sa che Pietro è in
ottime mani, Una bella sicurezza. E poi, a livello fisico, avere
a disposizione TecnoSix in caso di infortunio - come l’anno
scorso al Mondiale - ci rende molto più sereni.
Dicono che sia cocciuta, testarda, a volte capricciosa.
Secondo lei?
Io la direi molto determinata. Per fare un paragone
è come Pavel Nedved. Uno che finisce sempre per
ultimo gli allenamenti.
WWW.SIXTUS.IT NUOVI NUMERI: 0574.7561 - Fax: 0574.756211
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SIXNEWS - SEI NOVITÁ DAL MONDO SIXTUS
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*TESTIMONIANZE
*NOVITÀ
DEL MESE
Dream® K è la nuova benda elastica adesiva
(latex free) lanciata sul mercato da Sixtus
Italia. È disponibile in vari formati (lunghezza
5 metri, altezza 2,5 cm/5 cm/7,5 cm), ed
in 5 colori giallo, beige, rosa/fucsia, azzurro
e nero. Con Dream® K (marchio registrato
Sixtus Italia) si possono confezionare
numerosi tipi di bendaggi muscolari illustrati
durante i corsi.
LUCA DEIDDA
(CHINESIOLOGO, FISIOTERAPISTA, POSTUROLOGO, OSTEOPATA,
SPECIALISTA IN CINESIOLOGIA PREVENTIVA E RIEDUCATIVA)
«FACILITA LA TERAPIA E IL RECUPERO»
A PROPOSITO DI DREAM® K
Chiariamo subito: di cosa si tratta?
È una tecnica di confezionamento a nastro
adesivo in grado di creare una facilitazione
al sistema cui è applicato, perché stimola i
processi di autoguarigione.
A cosa serve?
Sicuramente non trova applicazione
nei traumi minori - per quelli esiste
il bendaggio funzionale con taping e
strapping - va utilizzato successivamente, a
riparazione avvenuta.
Come si presenta?
Sono delle bende estensibili di diversi
colori - azzurro, fucsia, beige, giallo e nero.
A ogni colore corrisponde una tipologia
di trattamento, secondo principi olistici e
cromoterapici.
Sia più chiaro.
L’azzurro ha effetti lenitivi, il fucsia
eccitanti, il beige neutri mentre i due colori
“nuovi” - giallo e nero - sono i più “olistici”
perché stimolano funzioni linfatiche,
gastriche o in coppia esaltano i poteri
intellettivi.
È una rivoluzione nel campo?
Solo apparentemente, sono eredi della
chinesiterapia, applicata fin dagli Anni 80.
Risolvono problematiche post-infortunio,
quando i bendaggi sono ormai inutili e
bisogna recuperare la funzionalità al 100%.
C’è molta filosofia dietro questo
bendaggio, incide molto la psicologia del
paziente/atleta?
Evidentemente. Può aiutare davvero tanto,
in soggetti depressi può essere molto meno
efficace.
Caratteristiche tecniche?
È un facilitatore della catena muscolare,
adatto alla riabilitazione e al miglioramento
del gesto tecnico. Idrorepellente, è l’ideale
per postumi da distorsioni, distrazioni,
fratture - ovviamente in seguito a
interventi, bendaggi, massaggi e trattamenti
come diatermia o laserterapia.
Potenziale fai da te?
Da escludere, non è possibile un
confezionamento corretto del bendaggio.
Sembra molto di moda, alle Olimpiadi si
è visto parecchio...
Per fortuna e purtroppo. Molti sono
convinti che possa sostituire le fasi di taping
e strapping: niente di più sbagliato.
Anche se il paziente avverte miglioramenti,
non è detto che si proceda verso la
guarigione. Dolore e riparazione non sono
gli obiettivi del Dream® K.
Controindicazioni?
Le classiche dei bendaggi e magari
leggere irritazioni durante l’applicazione,
niente di più.
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Chinesiologo, Fisioterapista, Posturologo,
Osteopata, Specialista in Chinesiologia
Preventiva e Rieducativa, professore
universitario... Luca Deidda è tutto questo
(e anche di più) e, non a caso, è uno dei
fautori della nuova linea di bendaggi
muscolari Sixtus, la Dream® K.
*CORSI
DREAM® K
I corsi bendaggio Dream® K hanno
l’obiettivo primario di acquisire competenze
professionali nuove nell’area sanitaria
con indirizzo chinesiologico preventivo,
correttivo e rieducativo, attraverso l’utilizzo
di un nuovo confezionamento funzionale di
bendaggio.
Verrà dato, inoltre, risalto alla conoscenza
delle attuali differenze di confezionamento
fra le varie tipologie di bendaggio.
I relatori saranno il Dott. Luca Deidda D.O.
– M.R..O.I., (Chinesiologo, Fisioterapista,
Posturologo, Osteopata, Specialista in
cinesiologia preventiva e rieducativa)
e Gianluca Castellari, Osteopata e
Fisioterapista della Pallavolo Modena.
CALENDARIO
Sabato e Domenica 13/14 settembre, Prato
Lunedi 6 ottobre e Lunedi 13 ottobre, Bologna.
Sabato e Domenica 18/19 ottobre, da stabIilre
WWW.SIXTUS.IT NUOVI NUMERI: 0574.7561 - Fax: 0574.756211
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*ALTRI CAMPI
GIANLUCA CASTELLARI
(FISIOTERAPISTA PALLAVOLO MODENA)
«CONTROINDICAZIONI?
L’ERRATA APPLICAZIONE»
PER FAVORE, NON SEGUITE LE MODE
Dopo aver spaziato dal basket (Imola),
il canottaggio, il ciclismo e altri sport,
Gianluca Castellari, osteopata
e fisioterapista, è da un anno “titolare”
alla gloriosa Pallavolo Modena.
Cosa è cambiato da quando ha iniziato la sua
esperienza nel mondo dello sport?
L’approccio ai traumi e i meccanismi di
riabilitazione. Prima si bloccava tutto, ora si
cerca di favorire più possibile il movimento,
utilizzando un mix di tecniche riabilitative.
Riguardo i materiali, invece?
Ricordo tape che non si staccavano mai dal
rotolo, non vi dico l’effetto sulla pelle dell’atleta!
Si trova bene a “giocare su più tavoli”?
Assolutamente sì. Sono convinto che avere
3 tipologie di bendaggio (taping, strapping e
Dream® K) sia un’arma in più per terapeuta e
paziente, con beneficio di entrambi.
Con tutti questi colori del Dream® K non ha
paura di fare confusione?
Io mi concentro più sulle fibre muscolari,
quelle che Dream® K è in grado di sollecitare,
tralasciando principi olistici di cui non ho
particolari competenze.
Quali sono i vantaggi?
Si lavora molto sulla cute, spesso tralasciata ma
è un organo anche quello.
Domanda da un milione di dollari: può
migliorare la prestazione agonistica?
Secondo me no. La ottimizza, permettendo
movimenti e sollecitazioni che dopo un
infortunio non saremmo in grado di fare. Anche
se alcune federazioni, quelle di ginnastica
artistica in particolare, vietano taluni
bendaggi, perché per alcuni esercizi potrebbe
rappresentare un aiuto ai fini dell’esecuzione.
Niente, fino ad ora, è dimostrato.
Ma quando si applica? Prima durante, dopo?
I professionisti finiscono per usarlo anche
durante la prestazione o in allenamento (è il
caso dei nuotatori alle Olimpiadi, per le spalle,
o dello stesso David Beckham, sulla schiena).
Per i pazienti si può usare, a scopo riabilitativo,
durante la terapia fisioterapica o confezionarlo
dopo il massaggio e farlo indossare anche
diversi giorni.
Gli sport più adatti ad utilizzare questo tipo
di bendaggio?
Direi ciclismo, triathlon e pallavolo.
Esistono delle controindicazioni?
Voglio essere molto chiaro in proposito,
visto l’abuso di queste tecniche: Dream® K
non può essere usato in caso di lesioni
complete (rotture e lussazioni ossee,
cartilaginee eccetera) lesioni cutanee,
ustioni di qualsiasi grado, dermatiti
di vario genere.
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SIXNEWS
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*CLICK
Il principale centro medico fisioterapico del Qatar, ha scelto
la diatermia Sixtus Red Coral per le terapie da effettuare
sugli atleti delle società sportive assistite. (Nella foto
lo staff medico sanitario del centro con i responsabili Sixtus)
news
* 5/SETTEMBRE 2008
Chiunque desideri intervenire è invitato
a farlo via mail all’indirizzo sixnews@
sixtus.it oppure via fax allo 0574.756234.
I temi e le sollecitazioni maggiormente
degni di attenzione, o di approfondimento,
saranno ospitati nel primo numero
utile di Sixnews.
Chi non intende più ricevere Sixnews
può mandare una mail all’indirizzo
[email protected]
La redazione di Sixnews