Diversi da chi? – Resoconto della manifestazione

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Diversi da chi? – Resoconto della manifestazione
Diversi da chi? – Resoconto della manifestazione
Venerdì 25 maggio 2012 al Parco del Casvegno di Mendrisio si è svolta la seconda edizione della
manifestazione “Diversi da chi?”, alla quale hanno partecipato 500 bambini delle scuole elementari di
Chiasso, Ligornetto e Stabio.
Un viaggio alla scoperta dell'handicap e della presunta diversità.
"Come fa un cieco a scegliere i vestiti nell'armadio?", "una persona sorda può guidare?", "un paraplegico
può praticare sport?"
Sono state queste alcune tra le tante domande che i ragazzi delle scuole elementari di Chiasso, Ligornetto e
Stabio hanno posto alle persone con handicap che ieri, venerdì 25 maggio, hanno avuto l'opportunità di
incontrare presso il parco del Casvegno di Mendrisio, Ogni classe, a seconda dell'età, ha avuto infatti la
possibilità di intraprendere, per un'intera giornata un percorso fatto di incontri con persone cieche, sorde o
con diversi handicap fisici, di praticare attività legate all'importanza dei cinque sensi, dell'equilibrio del corpo,
o ancora di ascoltare favole o assistere a teatri ispirati al tema della diversità. È stata questa l'ultima tappa di
un percorso di sensibilizzazione preceduto da lezioni specifiche per ciascuna classe.
La sana curiosità dei ragazzi, la voglia di conoscere, il desiderio di capire sono stati gli ingredienti
fondamentali per creare una giornata all'insegna della scoperta e della comprensione dell'altro. Grazie alla
ricettività dei ragazzi, le persone con handicap hanno potuto esprimersi, raccontare la propria vita, spiegare i
mezzi ausiliari e, a volte, i semplici "trucchi" che permettono anche a chi soffre di una disabilità, di affrontare
le comuni sfide della vita quotidiana. Un dialogo che ha realizzato la reciproca conoscenza in una cornice
gioiosa, all'aria aperta e con la possibilità per tutti di vivere un momento di scambio e di integrazione. I
diversi incontri hanno permesso a tutti di realizzare che, in fondo, la disabilità non è un fattore di diversità,
ma una semplice sfumatura tra l'universo di colori dei quali è composta la realtà.
Da parte sua, la FTIA è da sempre impegnata nell'integrazione della persona con handicap nella nostra
realtà sociale. La sensibilizzazione nelle diverse scuole del Cantone è un compito nel quale spesso la
Federazione si vede impegnata, su richiesta degli stessi istituti o per propria iniziativa. Coltivare nei ragazzi
di oggi un giusto approccio all'handicap, spiegare le difficoltà ma anche le possibilità che una disabilità porta
con sé, siamo sicuri, potrà un domani costruire una realtà composta da adulti migliori. Comprendere l'altro e
ciò che in lui può sembrarci "diverso", é infatti il primo passo verso l'inclusione dell'handicap e la
realizzazione di una realtà in cui l'integrazione, si spera, diventi prima o poi un fatto scontato.
Per questo motivo vi è l'obiettivo di rendere la giornata di "Diversi da chi?" una manifestazione itinerante,
che, di anno in anno, sarà portata in diverse zone del Cantone, in modo da permettere a tutte le scolaresche
di intraprendere questo significativo percorso.
La FTIA ringrazia tutte le persone con handicap, i collaboratori, i ragazzi delle scuole elementari, i docenti e
le direzioni, che hanno dato vita a questo straordinario clima di scambio e conoscenza. Un particolare
ringraziamento va inoltre agli sponsor pubblici e privati, grazie ai quali è stato possibile realizzare questa
magnifica manifestazione.
“Diversi da chi?”, animazioni proposte
La giornata ha avuto inizio alle 9.00 e si è conclusa verso le 15.30. Nel parco sono stati organizzati 15 punti
di sensibilizzazione. Per ogni classe è stato studiato un percorso ad hoc composto da 4 incontri, adeguati
all’età dei partecipanti.
1. e 2. Boban e Dragana sono due persone sorde. Sposate, con figli udenti, hanno raccontato ai ragazzi la
loro storia e, attraverso l’aiuto di un interprete di Lingua italiana dei segni, insegnando loro i rudimenti di
questa particolare lingua.
3. ATIDU è l’associazione ticinese dei deboli d’udito. Si tratta di un gruppo di sostegno per le persone che
hanno difficoltà nel percepire i suoni, ma non sono totalmente sorde. Pia Cattaneo, esponente
dell’associazione, ha spiegato ai bambini questa via di mezzo dell’andicap, fatto della percezione distorta del
rumore.
4. e 5. Gabriele Ghirlanda e Corinne Bianchi sono due persone cieche, che hanno scelto di farsi
accompagnare da un cane guida. Con la partecipazione di Quatar ed Exa, splendidi esemplari di labrador, i
ragazzi hanno assistito a delle dimostrazioni pratiche e compreso l’importanza di un cane guida per una
persona cieca.
6. Gli psicologi e animatori del gruppo Kreiamoci hanno coinvolto i bambini in una serie di giochi attraverso i
quali i ragazzi hanno compreso il tema dell’autismo.
7. Gli ospiti del Club 74 hanno coinvolto i bambini in una serie di giochi, il cui scopo è quello di comprendere
l’importanza dei cinque sensi e la difficoltà di affrontare una semplice esperienza di gioco senza l’aiuto di
uno di essi.
8. Atelier dei sensi “Brokenhaus” ha proposto ai bambini una serie di giochi che fanno comprendere loro
l’importanza del funzionamento delle diverse parti del corpo. Attraverso una miglior percezione delle proprie
braccia e delle gambe, si comprende come sia effettivamente difficile camminare, afferrare degli oggetti,
saltare.
9. Atelier dei sensi FTIA: docenti e responsabili della Federazione Ticinese Integrazione Andicap hanno
coinvolto i bambini in una serie di giochi, il cui scopo è quello di comprendere l’importanza dei cinque sensi e
la difficoltà di affrontare una semplice esperienza di gioco senza l’aiuto di uno di essi.
10. Sfida su carrozzine: lo scopo è stato quello di far provare ai ragazzi questo mezzo ausiliario come un
gioco, attraverso un facile percorso ad ostacoli. Le carrozzine in dotazione erano anti ribaltamento, e i
ragazzi sono stati seguiti da un atleta di basket in carrozzina.
11. Kids on the block sono una serie di pupazzi andicappati e sani che vogliono insegnare ai bambini cosa
significa essere differenti. Gli animatori hanno narrato ai bambini, attraverso le marionette, le storie personali
dei personaggi, attraverso dialoghi ideati proprio a partire dalle domande dei ragazzi sul tema dell’andicap e
delle varie differenze che si possono riscontrare tra le persone.
12. Chiara Devittori, atleta paralimpica: nel 1994, a causa di un tumore maligno, ha subito l’amputazione
della gamba. Dopo una lunga riabilitazione, ha iniziato, dal 1997, a praticare sport a livello paralitico,
raggiungendo ottimi risultati a livello mondiale. Chiara è spesso impegnata nelle scuole per delle giornate di
sensibilizzazione.
13. Marco Lavizzari, cieco da 16 anni per un glaucoma, si occupa dell’integrazione e del mondo di chi vive
attraverso i restanti quattro sensi. Da diversi anni visita scuole, elementari e superiori, associazioni e gruppi
d’incontro proponendo momenti di sensibilizzazione, attività pratiche e lezioni che permettono di conoscere
la realtà di chi davanti ha il buio.
14 a. La compagnia “Confabula” ha presentato la favola animata “Gian Porcospino” dei fratelli Grimm, che
narra della diversità e della sua eccezionalità. I bambini imparano ad apprezzare la diversità e non a
deriderla.
14 b. La compagnia “Sugo d’Inchiostro” ha presentato la favola animata “Il cerchio diritto”, che narra della
diversità di diversi personaggi delle favole più conosciute e come questa faccia di loro esseri speciali. I
bambini imparano ad apprezzare la diversità e non a deriderla.
15. Pallina Rossa: è lo spettacolo di Maurizio, mimo sordo, che mostrerà ai ragazzi come anche una
persona sorda sia in grado di far divertire senza l’uso della parola.
Informazioni supplementari sono ottenibili dalla responsabile alla comunicazione Daphne Settimo:
[email protected] tel. 091 850 90 90 / 079 346 09 31
Nella foto: i ragazzi delle quarte A, B e C delle SE di Stabio.