A casa delle donne di Gouriki

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A casa delle donne di Gouriki
A casa delle donne di Gouriki
Progetto Freddas / Terre di Confine: diario di bordo dal Senegal #8
Arrivo sotto il grande baobab al centro del villaggio, un albero che ha un valore simbolico molto
forte per gli abitanti del posto perché è sotto le sue fronde che gli antenati si riunivano per
prendere le decisioni che avrebbero cambiato la vita della comunità. È qui che oggi incontrerò
le donne del gruppo di gestione che lavorano nei campi. Il comitato è stato costituito grazie al
supporto di Green Cross, che ci ha accompagnato in tutta la fase di messa a punto e continua a
seguirci passo passo.
Nel G.I.E, Groupements d’Intérêt Économique, le donne costituiscono la componente più
dinamica. La presenza femminile è significativa, e non solo numericamente: le donne sono
coinvolte nelle varie attività, partecipano al processo decisionale, ricoprono ruoli di
responsabilità e rappresentanza. È molto importante che finalmente ci sia un progetto con le
donne e per le donne in questa terra di confine.
Non è mai stato facile per noi donne riuscire ad avere voce in capitolo all’interno del villaggio,
anche se ci occupiamo attivamente dell’economia e della sussistenza degli abitanti attraverso la
coltivazione dei campi. Le donne curano i figli, la casa e sostengono l’economia familiare in
molti modi ma sempre all’ “ombra” di un uomo: il marito, gli anziani o il capo villaggio.
Spesso a 44 anni hanno già 6 o 7 figli e le famiglie sono composte da più di 10 persone. Si
sposano giovanissime, tanto che a 16 anni sono già mamme di almeno di due figli. Camminano
tantissimo per procurarsi quei 50 litri d’acqua che devono bastare a coprire il fabbisogno di tutta
la famiglia. Dopo l’acqua, è il momento delle faccende di casa: pulire, spazzare, lavare e senza
elettrodomestici!
Prima che il progetto arrivasse a Gouriki, quando chiedevano alle donne di parlare anche solo
di come fosse andata la giornata, molte incaricavano qualche uomo di fare loro da portavoce
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oppure rispondevano “domani, domani”. Non erano abituate a prendere parte alle decisioni, pur
essendo molto attive nella vita della comunità. Passavano la giornata tra il lavoro nei campi e la
cura della casa.
Da un anno le cose sono iniziate pian piano a cambiare. Come l’acqua sgorgata dal pozzo che
Green Cross ha installato nel villaggio, anche per le donne della comunità la vita potrà rinascere
come uno zampillo. Il progetto sta dando l’opportunità alle donne di Gouriki di partecipare ad
attività al di fuori delle mura domestiche, intervenendo alle riunioni e alle discussioni e
prendendo decisioni relative alla comunità stessa. Le donne del villaggio ora si riuniscono sotto
il baobab per discutere del progetto e condividere le loro esperienze sulle attività relative
all’acqua e all’ambiente.
Grazie all’accesso all’acqua e all’innovativo sistema di irrigazione “goccia a goccia”, ognuna di
loro vedrà ridotto il carico di lavoro. Non saranno più costrette a irrigare i campi manualmente e
potranno quindi dedicarsi ad altre attività generatrici di reddito che, nel medio e lungo termine,
miglioreranno la vita quotidiana di tutta la comunità, soprattutto delle nuove generazioni. Grazie
al progetto “Freddas”, le donne stanno acquisendo un ruolo sempre più cruciale nel processo
decisionale: ora esse lavorano, si confrontano e possono incidere sulle scelte all’interno del
villaggio e delle loro famiglie.
Ramatoulaye Kane, animatrice del villaggio di Gouriki per il progetto Freddas
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2 DIC 2013
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