Circolare 2012

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Circolare 2012
Casa Cares è una semplice casa per ferie, anche
– un luogo di scambio e di dialogo
– un tentativo di vivere con rispetto per l’ambiente
– una parte della diaconia valdese
– una presenza protestante sul territorio
Gennaio 2012
Cari Amici,
l’ospitalità può essere un’impresa ardua, ma è anche stimolante e gratificante. Prima di tutto,
certamente, è un atto fondamentale della vita umana e della fede cristiana. Una persona offre,
un’altra accetta. Sono due persone che condividono spazio, tempo e se stessi. Casa Cares è fiera
della sua vocazione. Come in altre foresterie valdesi, è significativo notare come pochi nostri
collaboratori abbiano a priori una formazione professionale alberghiera. Contiamo, comunque, che
la voglia di imparare e di contribuire insieme alla formazione sul posto possano garantire un alto
livello di capacità d’accoglienza. E spesso la formazione e le esperienze in altri campi di lavoro
arricchiscono il loro contributo.
Casa Cares ha, comunque, altre vocazioni e responsabilità, come indicate in cima a questa
pagina. Sono parole che i nostri ospiti trovano nel nostro ingresso. Come per l’ospitalità, ognuna
esprime un obiettivo, un’aspirazione. Non ci illudiamo pensando di essere sempre all’altezza del
compito. Per esempio, non è facile rispettare l'ambiente. Il mondo d’oggi è molto complesso e pone
sfide difficili. Ci impegniamo, comunque, per l’ambiente a livello locale e con i nostri collaboratori
ed i nostri ospiti. Il fatto che una buona parte del nostro personale risieda qui crea allo stesso tempo
opportunità e difficoltà particolari. Siamo contenti di questo ruolo del nostro centro e del fatto che
Casa Cares venga riconosciuto per il suo impegno sia localmente sia fra le nostre chiese al livello
nazionale.
I valdesi, i metodisti ed i battisti collaborano strettamente in Italia. L’impegno nel servizio
sociale dei nostri centri fa parte del patrimonio di queste chiese. Spesso chi ci lavora ha già una
particolare sensibilità sociale. Si può considerare l’ospitalità stessa come un’opera sociale. Per Casa
Cares questo significa accogliere gruppi come abbiamo già fatto nel passato, per esempio, i ragazzi
da un istituto statale bielorusso, i Rom dalle strade fiorentine, i giovani da istituti fiorentini per
minorenni, gli studenti da varie scuole. Siamo stati anche fortunati di poter accogliere
periodicamente persone disagiate segnalate dai comuni intorno o dalle nostre chiese.
La nostra voce protestante tende di essere “tipicamente valdese”, piuttosto timida e non
“presenzialista”. Questo può sorprendere i nostro ospiti stranieri, ma si può forse spiegare (non
scusare) con la lunga storia di persecuzione e imposizione che i valdesi hanno subito. Abbiamo
l’impegno a uno stile di vita e la disponibilità di condividere verbalmente la nostra fede quando
richiesto. Crediamo che la presenza protestante, come quella ebrea o musulmana o atea ecc.,
contribuisca a una società più sana di quella dominata da una sola voce, magari esclusiva. Vogliamo
sperare che la presenza di Casa Cares, dal 1970-1975 come istituto per ragazzi e poi dal 1983 come
Casa per ferie, sia stato fruttuosa e benefica per il Comune di Reggello.
Con i vari tipi di attività e con la presenza di persone da varie provenienze Casa Cares vuole offrire
un ambiente che faciliti contatti, scambi e comunicazione.
LE PERSONE – 2011-2012
Scriviamo la circolare nella tranquillità della nostra stagione bassa, un momento apprezzato
per l’opportunità di fare un passo indietro, rivedere il movimento degli scorsi mesi e programmare i
mesi da avvenire. Siamo consci di non avere una foresteria per tutti con il nostro ambiente semplice
(ma comodo e accogliente!), con il nostro interesse per questioni ambientali (non tutti vogliono
sentire di riciclaggio e risparmio durante le vacanze!), e con il nostro contesto rurale (troppa quiete
per alcuni!). Ma alla fine sono pochi quelli che non si sentono a casa. L’anno nuovo appena avviato
promette di assomigliare a quello appena chiuso che, essendo stato particolarmente buono, non ci
dispiace. Diversi capi gruppo torneranno, altri nuovi sono previsti, e le prenotazioni di ospiti singoli
iniziano arrivare.
Un evento da notare nel 2011 è stato l’incontro a marzo fra tanti amici di Casa Cares per
parlare del nostro futuro. I coordinatori del lungo fine settimana hanno voluto sapere dai
partecipanti se gli obiettivi di oltre vent’anni di lavoro fossero ancora validi o se andassero
radicalmente rivisti. La riposta ha confermato la voglia di continuare sulle tracce sviluppate in
questo periodo. La mission è ancora valida e merita ulteriori risorse ed impegno, almeno per il
futuro immediato.
Per il 2012 le festività valdesi come sempre aprono la stagione (19 febbraio) con buffet,
conferenza e falò. Da segnalare sono il Campo Cadetti (7-15 luglio), il Campo Pre-cadetti (2-7
settembre), e la riunione di Casa Cares Istituto per Ragazzi (17-20 agosto). La riunione ricorderà il
50° anniversario della fondazione dell’opera. Segnaliamo anche le due settimane di corso di violino
per bambini e giovani offerte da una bravissima insegnante da Firenze (secondo metà di luglio). Su
richiesta si possono avere ulteriori notizie su queste iniziative.
Siamo contenti di ricevere sempre offerte di volontariato, tipicamente da giovani dai 18-30
anni. L’impegno per la terra e per le strutture storiche nonché le nostre quote basse ci costringono,
felicemente, di contare sul loro contributo. Nel 2011 quelli che sono rimasti per più settimane sono
venuti dalla Svezia, dalla Danimarca, dalla Germania, dai Paesi Bassi, dall’Ungheria e dagli Stati
Uniti. Nel 2012 abbiamo già aggiunto una nuova nazionalità con l’arrivo di Nele dall’Estonia. Nello
scorso anno abbiamo goduto anche del contributo di alcuni volontari meno giovani. Heide e Susana
ci hanno convinto che con soltanto i giovani possono darci una mano!
ALTRI COMPITI
La cura dell’ospite è la nostra preoccupazione primaria, ma a Casa Cares la cura delle
strutture storiche e della terra sono anche essenziali. In tanti modi questi tre componenti - ospiti,
strutture, terra - sono interconnessi. Dedichiamo tanto tempo e risorse agli edifici e alla terra:
sembra spesso che siano pesi o limitazioni, ed in qualche modo è vero, ma contribuiscono ad
un’esperienza speciale. Gli edifici e il terreno si sono sviluppati e sono stati utilizzati in periodi
storici quando la vita era totalmente diversa. Nel 1983 la chiesa valdese ha esitato a lungo ad
accettare la donazione della Fattoria I Graffi, perché appariva ben evidente il grosso impegno che
comportava.
Senza negare le difficoltà, accettiamo la sfida di vedere la potenzialità degli edifici e del
terreno come complementi all’ospitalità. In anni recenti abbiamo investito risorse per ottenere
importanti migliorie: una parte del tetto della villa, un impianto antincendio aggiornato e l’impianto
fotovoltaico. Siamo adesso coinvolti in altri passi avanti. Oltre al necessario acquisto di nuovi
materassi e letti ed il ripristino degli infissi al pianterreno, un’artista locale sta restaurando il soffitto
dipinto nella sala delle riunioni. Dopo ottant’anni di deterioramento e danni significativi di acqua
durante la gelata del 1985, finalmente possiamo intervenire.
Per quanto riguarda la terra, siamo stati fortunati di aver potuto assumere Giordano. Come
giovane formato e capace, pienamente dedicato alla cura della terra, è una rarità nella nostra zona
rurale, e, temo, in tante zone rurali. Pochi vogliono fare questo lavoro nelle nostre società
“moderne”. Nei mesi scorsi, come volontario, Giordano ha dimostrato chiaramente la sua capacità
professionale e quella di inserirsi nel gruppo. Con lui speriamo prossimamente di rinnovare
l’oliveto rimpiazzando diversi alberi e sviluppare ulteriormente l’orto per provvedere alla tavola dei
nostri ospiti.
Tanti nostri anici si ricorderanno di Luca, che era il nostro agricoltore, che ha dovuto
lasciarci per problemi alla schiena. Adesso sta bene ma non poteva continuare a sostenere un
impegnativo sforzo fisico. Rimane un amico importante per la casa e ci aiuta come consulente e
anche come uno dei coordinatori del Gruppo Acquisto Solidale di Reggello
Di grande rilievo e motivo di entusiasmo è il progresso nel restauro della struttura sotto la
villa, cioè l’ex-cappella e il frantoio. Tanti amici e la chiesa nazionale hanno risposto al nostro
appello per fondi al punto di rendere possibili i primi importantissimi passi per assicurare l'agibilità
di una grande sala. La secolare cappella ha un splendido tetto coperto con tegole vecchie ma
sostenuto da nuove travi di castagno. Adesso lavoriamo sul pavimento che Beppe ha pazientemente
disfatto levando una per volta le piastrelle al fine di riutilizzarle. Andiamo avanti come e quanto
possiamo con i fondi che troviamo, ma entro aprile speriamo di avere un nuovo spazio per musica,
arte, teatro, culto, meditazione ed altre attività.
NOTE SPARSE
Diciamo spesso che la vita di Casa Cares non è complessa “verticalmente”, cioè complicata
con stratificazioni dall’alto al basso. Ma è complessa “orizzontalmente”, nel senso che ci sono tanti
elementi da giostrare nella nostra vita: gli ospiti da varie provenienze con diversi programmi ed
esigenze, un gruppo internazionale di lavoro sempre in transizione, spazi multipli negli edifici, la
cura e produzione dei tanti prodotti del terreno, la varietà dei compiti. Prima che un collaboratore si
orienti possono passare mesi.
Per questo motivo da tutte le parti sono affissi messaggi, note, suggerimenti scritti. Già
all’ingresso della villa l’ospite è inondato da circolari, notizie, informazioni, depliant, guide,
articoli. Probabilmente è troppo ma cerchiamo di mettere l’ospite al suo agio.
Per chiudere la circolare condividiamo con voi tre “messaggi”, uno sul disegno del nostro
logo, uno sui nostri pasti e il terzo sulle donazioni. Per chi vuole seguirci regolarmente, è previsto
un aggiornamento quasi mensile sul nostro sito sotto la rubrica “Novità”.
IL LOGO – INTERCONNESSIONE, INTERDIPENDENZA
Un logo che può rappresentare il lavoro di Casa Cares si trova nel semplice disegno di tre
legni toscani intrecciati. Da una parte, la Chiesa Valdese si interessa al dialogo tra persone da
provenienze varie. Soltanto tramite il contatto e lo scambio possiamo arrivare ad apprezzare la
diversità come un dono e non soltanto come una sfida. Dialogo fra chiesa e società; fra Ebrei,
Cristiani, Mussulmani ed altre religioni; fra Ortodossi, Cattolici, e Protestanti.
Poi, i Valdesi sono conosciuti anche per il loro impegno per la pace e la giustizia. A Casa
Cares pensiamo di poter promuovere nelle nostre chiese, fra i nostri ospiti e nella comunità locale la
consapevolezza che l’ambiente (l’integrità del creato) è il terzo elemento senza il quale non ci può
essere una vera pace ed una vera giustizia.
In questo semplice disegno in legno vediamo intrecciati:
•
il legno delicato, chiaro del cipresso, un sempreverde che grazia i nostri orizzonti e che
viene utilizzato per porte e finestre;
•
il legno spettacolare dell’ulivo, un albero che ci benedice con la sua frutta ed il suo olio,
crescendo pazientemente per decenni ed anche secoli;
•
il legno, spesso scuro in tono, del castagno, fondamentale nei secoli nella produzione di
carbone, usato per le travi delle nostre case, fornitore di un alimento di sostenimento per animali
domestici e selvatici e, una volta, fondamentale anche per l’uomo.
LA CUCINA
La nostra cucina dà priorità al nostro contesto locale per prodotti e menù. Sembra
paradossale, ma qui in campagna c’è poca offerta di varietà di prodotti perché le produzioni di vino
e di olio dominano. Certamente sono di alta qualità, ma ne consegue che tanti altri prodotti per
arrivare qui devono viaggiare almeno dal Valdarno.
I vini che vendiamo sono quasi esclusivamente toscani, alcuni di questi vengono da fattorie
biologiche o bio-dinamiche. (Non capisco la 2° parte di questa frase: ‘con alternative’ in
particolare) Il vino della casa è della Fattoria I Bonsi a due chilometri, la distanza che percorre
anche il nostro pane viaggiando dal panificio Agnoletti a San Donato in Fronzano. Le arnie da dove
viene il nostro miele sono visibili nei nostri campi. Il latte fresco alla colazione è toscano.
A seconda della stagione, una buona parte dell’offerta di verdure arriva da 100 metri, dal
nostro orto biologico. Le confetture derivano dalla nostra frutta, una buona parte da susine ma
spesso con l’opzione di ciliegie o more.
Veniamo incontro ad esigenze dietetiche come quelle dei vegetariani e alle intolleranze al
glutine o ai latticini.
I pasti vengono serviti in formato famigliare, il che significa l’eliminazione di mono-dosi
con il loro impatto pesante sull’ambiente (zucchero, confetture e burro). Chi ha ancora fame è
invitato a chiedere ai vicini della tavola accanto o in cucina.
Gli avanzi vanno ai gatti o nel compostaggio.
DONAZIONI
Le entrate che derivano dal nostro lavoro ricettivo ci permettono appena di coprire i costi
gestionali della casa. Per portare avanti le nostre attività contiamo sull’aiuto indispensabile delle
amiche e degli amici che condividono il nostro l’impegno per una società inclusiva, giusta,
partecipativa e sostenibile.
Siamo grati perciò a tutte loro che ogni giorno ci accompagnano e che ci incoraggiano con il
loro contributo economico, materiale e di volontariato. Per esempio, utilizziamo le donazioni per:
• ospitare gratuitamente o a prezzi ridotti persone in difficoltà o con mezzi limitati;
• realizzare o estendere gli interventi eco-sostenibili per la gestione della casa;
• promuovere iniziative civili e culturali nella nostra zona.
Vi ricordiamo che le donazioni sono deducibili dal reddito ai fini fiscali. Restiamo a vostra
disposizione per qualsiasi richiesta di ulteriori delucidazioni.
Saluti da Casa Cares,
Saremo lieti di potervi avere con noi nel 2012
Per lo staff ed il comitato,
Paul Krieg
Braccia aperte a chi arriva,
pace a chi soggiorna,
benedizioni a chi prosegue.
Via Pietrapiana 56
Reggello FI – IT 50066
Casa Cares
[email protected]
www.casacares.it