Marzo 2009 - Archivocubano
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Marzo 2009 - Archivocubano
G GIIOOIIAA LLIIBBRREE.. LLEE CCOORRRRIISSPPOONNDDEENNZZEE DDAALLLL’’A AVVAANNAA DDII G GIIOOIIAA M MIINNUUTTII M MAARRZZOO 22000099 Gioia Minuti ([email protected]), giornalista italiana, risiede all’Avana dal 1992, dove giunge come corrispondente del quotidiano Paese Sera. All’Avana inizia a collaborare come freelance con numerose riviste cubane e ad occuparsi di traduzioni letterarie. Da circa sei anni è corrispondente e redattrice della rivista cubana Granma Internacional in italiano. Il Granma Internacional (www.granma.cu) ha attualmente edizioni quotidiane online in lingua spagnola, portoghese, inglese, francese, tedesca e italiana. La versione cartacea viene pubblicata mensilmente in lingua italiana e tedesca, settimanalmente nelle altre lingue straniere. SSO O M M A R O OM MM MA AR RIIIO O LUNEDÌ 2 MARZO 2009 1. 2. 3. 4. A CUBA LEONEL FERNÁNDEZ REYNA, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DOMINICANA IL MINISTRO DI CULTURA E TURISMO DELL’AZERBAIGIAN È IN CUBA A CUBA JOSÉ MANUEL ZELAYA, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI HONDURAS INCONTRO INTERNAZIONALE DI ECONOMISTI A L’AVANA. GLOBALIZZAZIONE E PROBLEMI DELLO SVILUPPO, AL CENTRO DEL DIBATTITO 5. GLI HABANOS APPORTANO UNA FORTE SOMMA AL SISTEMA 6. 7. CREATA LA COMMISSIONE PERMANENTE DELL’ALBA INDIMENTICABILE ANTONIO GADES. I CINQUE ADERISCONO ALL’OMAGGIO POSTUMO AL GRANDE BALLERINO PABLO ARMANDO COMPIE OTTANTANNI NOTA UFFICIALE DEL CONSIGLIO DI STATO. ACCORDATO IL SANITARIO CUBANO 8. 9. MOVIMENTO ORGANISMI DI QUADRI E LA RIORGANIZZAZIONE DI 2 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 MARTEDÌ 3 MARZO 2009 10. 11. 12. 13. 14. 15. IL PRESIDENTE DOMINICANO È A L’AVANA. LEONEL FERNÁNDEZ HA SEGNALATO L’INTENZIONE DI RAFFORZARE I VINCOLI CON CUBA IL PRESIDENTE DI HONDURAS A L’AVANA. HA DICHIARATO: “AMMIRO E RISPETTO PER IL POPOLO CUBANO” LA CRISI GLOBALE. GRANDE PROTAGONISTA DELL’XI INCONTRO DI ECONOMISTI A L’AVANA SANTIAGO DI CUBA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI HAITI RINGRAZIA PER LA SOLIDARIETÀ DI CUBA BOLIVIA. IL GOVERNO CONSIDERA INAMMISSIBILI LE CONDIZIONI POSTE DAGLI OPPOSITORI SENZA MENARD, RSF CERCA DI SOPRAVVIVERE AL PROPRIO DESTINO MERCOLEDÌ 4 MARZO 2009 16. 17. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. SANI CAMBI NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI NOTA UFFICIALE DEL CONSIGLIO DI STATO. ACCORDATO IL MOVIMENTO DI QUADRI E LA RIORGANIZZAZIONE DI ORGANISMI GIOVEDÌ 5 MARZO 2009 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. RAÚL HA SALUTATO ZELAYA ALL’AEROPORTO. IL PRESIDENTE DI HONDURAS HA DETTO DI SENTIRSI MOLTO ONORATO PER L’INCONTRO CON FIDEL CUBA E HONDURAS HANNO FIRMATO UN ACCORDO PER POTENZIARE IL COMMERCIO IL PRESIDENTE ZELAYA HA SOTTOLINEATO L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE ECONOMICA MESSAGGIO DI CARLOS LAGE DEVILA A RAÚL CASTRO BOLIVIA. EVO MORALES VUOLE CHIARIRE I CRIMINI DELLE DITTATURE BOLIVIANE AFRICA. NOMINATO IN GUINEA BISSAU UN PRESIDENTE INTERINO MESSAGGIO DI FELIPE PÉREZ ROQUE A RAÚL CASTRO PALESTINA. DOSSIER 2008 SU GERUSALEMME VENERDÌ 6 MARZO 2009 26. ANCORA MORTI E FERITI IN IRAQ. NON SI INTERROMPONO GLI ATTENTATI CONTRO GLI OCCUPANTI ED I LORO ALLEATI 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. I TESORI DEL LOUVRE A L’AVANA OMAGGIO A VILMA ESPÍN NELLA FIERA DEL LIBRO 2009 ESTEBAN LAZO HA RICEVUTO IL PRESIDENTE DEL PARTITO COMUNISTA TEDESCO LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA È LA STRADA PER AVANZARE LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. IL MIO INCONTRO CON ZELAYA LEONEL FERNANDEZ NELLA CITTÀ EROE LA RISALITA SARÀ LENTA E A LUNGO TERMINE. HA DICHIARATO A GRANMA EDMUND PHELPS, PREMIO NOBEL DELL’ECONOMIA 2006 DOMANI INIZIA L’VIII CONGRESSO DELLA FMC LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE È UNO STRUMENTO DEL COLONIALISMO. HA DENUNCIATO OMAR AL BASHIR SABATO 7 MARZO 2009 3 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 36. 37. 38. 39. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. QUELLO CHE HO RACCONTATO SU PICHIRILO 12 AMICUS PER APPOGGIARE LA CAUSA DEI CINQUE GLI AUGURI DELLA ONU ALLE CUBANE IN CONGRESSO LA BRIGATA ITALIANA GIOVANNI ARDIZZONE A LAS TUNAS DOMENICA 8 MARZO 2009 40. 41. TORNA L’ORA LEGALE DOMENICA 8 A CUBA 8 MARZO GIOVEDÌ 12 MARZO 2009 42. 43. 44. 45. 46. 47. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. LE ANGUSTIE DEL CAPITALISMO SVILUPPATO MACHADO VENTURA INCITA A RADDOPPIARE GLI SFORZI NELLA RICOSTRUZIONE JOSÉ RAMÓN FERNÁNDEZ CON LA SQUADRA DI BASEBALL CUBANA EL SALVADOR. IL FMLN HA DENUNCIATO LA PREPARAZIONE DI FRODI PER LE ELEZIONI AFGHANISTAN. ASSASSINATO UN GIORNALISTA FREE-LANCE DELLA RETE PRESSTV ANNUNCIATO IL FESTIVAL DANZÓN HABANA 2009 VENERDÌ 13 MARZO 2009 48. 49. 50. 51. 52. 53. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. ALTRE NOTIZIE SULLE ANGUSTIE DEL CAPITALISMO SECONDO CLASSICO MONDIALE DI BASEBALL. CUBA VITTORIOSA VA A SAN DIEGO. LA SQUADRA DELL’ISOLA HA SCONFITTO IL MESSICO 16 A 4 GLI STUDENTI UNIVERSITARI RICORDANO LO STORICO 13 MARZO EVO MORALES CHIEDE LA DEPENALIZZAZIONE DELLA FOGLIA DI COCA VENEZUELA. CUBA PARTECIPA ALL’INCONTRO DEI MINISTRI D’EDUCAZIONE DELL’ALBA CONDANNATO A TRE ANNI PER IL LANCIO DELLE SCARPE CONTRO BUSH LUNEDÌ 16 MARZO 2009 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. CONGRESSO DEI LAVORATORI AGRICOLI E FORESTALI. FRUTTIFERI SCAMBI SULLA PRODUZIONE AGRICOLA E DELL’ALLEVAMENTO IL FAMOSO ARTISTA GIAPPONESE TATSUO MIYAJIMA È A L’AVANA IL FAMOSO ARTISTA GIAPPONESE TATSUO MIYAJIMA È A L’AVANA ARTISTI DI NEW YORK A L’AVANA NELL’ISOLA IL PRIMO VICEPRESIDENTE E MINISTRO DEGLI ESTERI DI PANAMA AFGANISTÁN. MORTI SEI SOLDATI DELLA NATO GRUPPO ITALIANO DI SOLIDARIETÀ A GUANTÁNAMO VENERDÌ 20 MARZO 2009 61. 62. 63. RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. I COLPEVOLI SIAMO NOI RAÚL HA RICEVUTO LA SQUADRA CUBANA DI BASEBALL RAÚL HA RICEVUTO IL COMMISSARIO EUROPEO LOUIS MICHEL 4 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 64. 65. MESSAGGIO D’APPOGGIO A LUCIUS LUCIUS WALKER E AD IFCO L’ARTE DEI CINQUE CONTINENTI NELLA BIENNALE DE L’AVANA 2009 SABATO 21 MARZO 2009 66. 67. 68. 69. UN MONDO DIVERSO E MIGLIORE. UN GIORNO VERRÀ A CUBA CON UN SEME DI PACE, D’AMICIZIA E D’AMORE IMPRENDITORE ITALIANO OSPITE DISTINTO DI CIEGO DE AVILA. MASSIMO BONANNO NOMINATO OSPITE DISTINTO LE RIFLESSIONI DI FIDEL. GLORIA AI BUONI! XI EDIZIONE DELLA MARATONA DELLA SPERANZA. OGGI LA CORSA FERRY FOX PER LA LOTTA CONTRO IL 70. 71. 72. ASSASSINATI 26 GIORNALISTI DALL’INIZIO DEL 2009 IRAQ. MIGLIAIA DI IRACHENI CONTRO L’OCCUPAZIONE, NEL SUO VI ANNIVERSARIO MEDAGLIE E PAVONI CANCRO LUNEDÌ 23 MARZO 2009 73. 74. 75. 76. 77. 78. LE RIFLESSIONI DI FIDEL. I FATTI MI STANNO DANDO RAGIONE CREARE COSCIENZA IN COLORO CHE SOTTOVALUTANO LA CRISI HUGO CHÁVEZ: OBAMA DEVE ELIMINARE IL BLOCCO IMPOSTO CONTRO CUBA IL GIORNO MONDIALE DELL’ACQUA. TEMPI DI SETE LIBERTÀ PER I CINQUE EROI CUBANI! LA RECLAMA IL VICE PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO “CUBANIA E UNIVERSALITÀ IN DORA ALONSO”. E ANCHE UMANITÀ, INTELLIGENZA, SIMPATIA, GENEROSITÀ, CULTURA, CORAGGIO E SOPRATTUTTO RIVOLUZIONE... MARTEDÌ 24 MARZO 2009 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 89. 90. MINISTRO DEGLI ESTERI DELLA DOMINICA RATIFICA L’APPOGGIO A CUBA CUBA DISPONE DI 10.000 TECNICI DELLA SALUTE IRAQ. 27 MORTI IN UN ATTENTATO AFGANISTAN. OTTO POLIZIOTTI MORTI IN UN ATTACCO DEGLI INSORGENTI II CLASSICO MONDIALE DI BASEBALL. IL GIAPPONE DI NUOVO CAMPIONE RICORDANDO FRANCO BASAGLIA, A 85 ANNI DALLA SU NASCITA. QUANDO QUALCUNO VOLÒ NEL NIDO DEL CUCULO... RAFAEL CORREA DEFINISCE LA SIP “CORROTTA E MEDIOCRE” VACCINO TERAPEUTICO PER IL CANCRO DEL POLMONE. UN PASSO AVANTI VERSO LA SPERANZA AZIONE URGENTE PER I VISTI AI FAMILIARI DEI CINQUE EROI CUBANI IL CONTRIBUTO DELL’ALBA ALL’ALFABETIZZAZIONE DELL’HONDURAS PREPARANO DOCUMENTARIO SUI LEGAMI STORICI TRA L’HONDURAS E CUBA CUBA CONCEDE UN’ONORIFICENZA ALL’INTERPRETE DEL CHE NELLA GUERRIGLIA DEL CONGO MERCOLEDÌ 25 MARZO 2009 91. 92. 93. LE RIFLESSIONI DI FIDEL. ERA STATO GIÀ DETTO TUTTO RAÚL ALLA CELEBRAZIONE DEL 50º ANNIVERSARIO DELL’ICAIC 50º ANIVERSARIO ICAIC. LE 24 ORE CHE FECERO TREMARE SANTIAGO DI CUBA 5 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 94. 95. 96. MNOAL: PRIORITARIA LA COOPERAZIONE SUD-SUD NEL 2009 “NON SI FERMANO I CAMBI IN AMERICA LATINA”, ASSICURA CORREA BARAGUÁ IN HONDURAS. CRONACA DI UN GIORNO DA SAN PEDRO SULA SABATO 28 MARZO 2009 97. 98. 99. 100. 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 50º ANNIVERSARIO DEGLI ORGANI DI SICUREZZA DELLO STATO. IL PRESIDENTE RAÚL CASTRO HA PRESIEDUTO LA CERIMONIA BOLIVIA. “NON RINUNCEREMO MAI AL MARE”, ASSICURA EVO MORALES DIECI PREMI NOBEL SI DIRIGONO ALLA CORTE SUPREMA DEGLI USA UN SOLE CHE NON SI SPEGNE IRAQ. 20 MORTI E 38 FERITI IN UN NUOVO ATTENTATO SUDAN. MORTE 800 PERSONE PER I BOMBARDAMENTI IN SUDAN. GLI ATTACCHI CONTRO PRESUNTE CAROVANE CON ARMI PER GLI INSORGENTI NELLA STRISCIA DI GAZA SEGNALATO IL LIBRO DEL GENERALE VO NGUYEN GIAP PUBBLICATO A CUBA IL SUDAFRICA HA DECORATO FIDEL CASTRO CON L’ORDINE DEI COMPAGNI DI TAMBO INAUGURATA LA DECIMA BIENNALE DE L’AVANA. UNA GRAN FESTA DELLA CREAZIONE ARTISTICA VISIVA MONDIALE DI CICLISMO. L’ORO A YUMARI GONZÁLEZ! IL PRESIDENTE ZELAYA DENUNCIA L’INTERVENTISMO DEGLI USA IN AMERICA LATINA CONDANNATO ISRAELE NEL CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI LUNEDÌ 30 MARZO 2009 109. 110. 111. 112. 113. 114. 115. 116. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. CINA: LA FUTURA GRANDE POTENZA ECONOMICA FRUTTIFERO INCONTRO TRA RAÚL E IL PRIMO MINISTRO DI TRINIDAD Y TOBAGO LONDRA. 35.000 PERSONE IN MARCIA CONTRO IL G-20 X BIENNALE DE L’AVANA. LAM CONQUISTA IL CIELO DE L’AVANA VITTORIA DI CUBA NEL CAMPIONATO CENTROAMERICANO DI TIRO SPORTIVOVITTORIA DI CUBA NEL CAMPIONATO CENTROAMERICANO DI TIRO SPORTIVO PER NON DIMENTICARE. LA STRAGE DELLE FOSSE ARDEATINE FERTILE VIVAIO D’IDEE. DUE ANNI DI RIFLESSIONI DI FIDEL EX FUNZIONARI DEGLI USA. CORTE DEVONO ESSERE PROCESSATI DALLA PENALE INTERNAZIONALE. MILITARE NORDAMERICANA DENUNCIA CHE L’AMMINISTRAZIONE BUSH HA ORDINATO LE TORTURE 117. 118. 119. BOLIVIA, SETTIMANA DECISIVA PER IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE LA RIUNIONE DI SAN JOSÉ, TRA CONTRADDIZIONI E SPERANZE I PREMI FIASCO. MIGUEL DISTÉFANO MARTEDÌ 31 MARZO 2009 120. 121. 122. 123. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. LA CINA NELLE NOTIZIE INTERNAZIONALI UN BAMBINO CUBANO HA VINTO UN PREMIO MONDIALE DI DISEGNO VISITATE IL MUSEO NAPOLEONICO. SENZA FARE UN VIAGGIO A CUBA... A CUBA L’AUTOSCOPIA COME RIMEDIO SICURO. VERRÀ APPLICATA ANCHE PER LA PSORIASI E L’IPERTENSIONE 6 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 LUNEDÌ 2 MARZO 2009 1. A CUBA LEONEL FERNÁNDEZ REYNA, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DOMINICANA L’Eccellentissimo Signor Leonel Fernández Reyna, Presidente della Repubblica Dominicana, giunge oggi a Cuba in visita ufficiale, rispondendo ad un invito del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba. Questa visita contribuirà a rafforzare e ad ampliare gli storici vincoli d’amicizia e cooperazione che esistono tra il popolo cubano e quello dominicano. Il distinto visitatore svolgerà un ampio programma di attività che include conversazioni ufficiali con il compagno Raúl, e la sua partecipazione al XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo. Inoltre visiterà luoghi d’interesse storico, scientifico e sociale nella capitale e nella Città Eroe di Santiago di Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 2. IL MINISTRO DI CULTURA E TURISMO DELL’AZERBAIGIAN È IN CUBA RHC ― Abulfaz Garayev, ministro di Cultura e Turismo della Republica dell’Azerbaigian, sta realizzando una visita ufficiale, alla guida della Parte azerbaigiana della Commissione Intergovernativa, costituita con questo paese del sud del Caucaso. Come parte del programma previsto, il Ministro azerbaigiano è stato ricevuto dal vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ricardo Cabrisas Ruiz, e prevede un’intensa agenda di scambi nei ministeri omologhi. Inoltre ha incontrato il presidente della Parte cubana della Commissione Intergovernativa, Ricardo Guerrero Blanco, vice ministro per gli Investimenti stranieri e la Collaborazione 7 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Economica, e sono state identificate aree di collaborazione e di beneficio mutuo, stabilendo le basi dei lavori della prossima II Sessione della Commissione Intergovernativa. Il ministro Garayev effettuerà incontri di lavoro con funzionari del Ministero degli Esteri, il Comitato Centrale del Partito, il Ministero del Commercio Estero, il Ministero dell’ Industria Basica e visiterà luoghi d’interesse scientifico e storico-culturale. Come risultato dei negoziati tra le due Parti sarà firmato un accordo di collaborazione tra il ministero del Turismo di Cuba e il distinto visitatore. La visita di questo ministro contribuisce al consolidamento delle relazioni di collaborazione con l’Azerbaigian. Cuba è unita a questo paese da vincoli storici d’amicizia e solidarietà. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 3. A CUBA JOSÉ MANUEL ZELAYA, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI HONDURAS L’Eccellentissimo Signor José Manuel Zelaya Rosales, Presidente della Repubblica di Honduras, arriverà nel pomeriggio di lunedì 2 a Cuba in visita di lavoro. Come parte delle sue attività il presidente Zelaya interverrà nel XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo che si svolgerà da oggi lunedì a L’Avana. Durante il suo soggiorno nell’Isola, il Capo di Stato della Repubblica di Honduras incontrerà il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 8 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 4. INCONTRO INTERNAZIONALE DI ECONOMISTI A L’AVANA. GLOBALIZZAZIONE E PROBLEMI DELLO SVILUPPO, AL CENTRO DEL DIBATTITO La crisi economica Internazionale sarà al centro dei dibattiti del XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo che si svolgerà da oggi lunedì 2 marzo, nella capitale di Cuba. L’appuntamento riunirà 1.500 professionisti, specialisti e accademici di 50 paesi e conterà sulla partecipazione dei Premi Nobel d’Economía Robert Mundell, Robert Engle y Edmund Phelps Di nacionalità statunitense, i tre laureati impartiranno conferenze magistrali nelle sessioni plenarie di questo evento che si svolgerà sino al sei di marzo nel Palazzo delle Convenzioni. Mundell, che ha ricevuto il Premio Nobel nel 1999, parlerà della crisi finanziaria e dei sistemi monetari internazionali; Engle (P.N. nel 2003) esporrà il tema “La volatilità finanziaria, e Phelps (P.N. nel 2007), “L’Altruismo e la responsabilità sociale”. Tra le molte personalità presenti ci saranno anche Manuel Zelaya Rosales, presidente di Honduras, e Monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, il Vescovo e Ministro degli Esteri della Pontificia Accademia delle Scienze del Vaticano, l’egiziano Samir Amin, presidente del Forum del Terzo Mondo e i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, del Banco Mondiale e della Organizzazione Mondiale del Commercio. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 5. GLI HABANOS APPORTANO UNA FORTE SOMMA AL SISTEMA SANITARIO CUBANO ROBERTO F. CAMPOS PL ― 981.000 Euro: questo è l’ammontare totale dell’asta degli umidificatori con i sigari cubani tipo Premium, durante la chiusura dell’XI Festival del Habano, destinato ad appoggiare il sistema sanitario di Cuba Anfitrione e principale partecipante all’asta, il 9 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 britannico Simon Chase, dirigente della ditta commerciante Hunter and Frankau, ha segnalato agli Assistenti, prima dell’inizio dell’asta, che questo era il momento d’aiutare Cuba dopo la devastazione di tre uragani alla fine del 2008. Al Festival hanno partecipato più di mille persone di 73 paesi e la notte della chiusura, a Pabexpo, ha visto partecipare una folla d’interessati sino all’alba. Sette lotti di sigari con bellissimi umidificatori e altri pezzi d’arte, come fotografie storiche e quadri, tutti di artisti cubani. Il primo lotto “Humidor H.Upmann”, l’ha ottenuto Dag Holmboe, di Hong Kong, per 61.000 Euro seguito da un “Umidificatore Hoyo de Monterrey”, andato a Mohammed Mohebi, degli Emirati Arabi Uniti (EAU). Poi un lotto composto dall’Umidificatore Romeo y Julieta e Cata verticale Torres, con 120 bottiglie di vino Más La Plana, delle “Bodegas Torres de España, ottenuto da Sun Rusce, imprenditore di Shanghai, Cina, per 140.000 Euro. Il quarto lotto l’ha ottenuto Rusce por 75.000 Euro, un “Quadro e Umidificatore Partagás. Poi “L’Umidificatore Montecristo” che ha raggiunto i 120.000 Euro, al canadese Armando Dayan. Il lotto sei ha toccato i 95.000 Euro, vinto dal cinese Fan Cheng Jun, con “Umidificatore Trinidad “. Il pezzo finale e più importante è stato il” Umidificatore Cohiba”, con un quadro fotografia eseguito con foglie di tabacco, dell’artista Milton Bernal, partendo da immagini del comandante Ernesto Che Guevara, del fotografo Liborio Noval, ed è stato battuto a 350.000 Euro, vinto dallo spagnolo José María Palacios. I Premi Habano dell’Anno (2008): in “Produzione” il coltivatore cubano Armando Miguel Padrón; per “Affari”, l’ imprenditore messicano Max Gutmann e in “Comunicazioni”, il giornalista russo Oleg Chechilov. La prossima edizione del Festival del Habano (la XII) si svolgerà a L’Avana dal 2 al 26 febbraio del 2010, hanno comunicato gli organizzatori. Cuba produce i migliori sigari tipo Premium del mondo, come confermano gli esperti dei cinque continenti. 10 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 6. CREATA LA COMMISSIONE PERMANENTE DELL’ALBA AGNERYS RODRÍGUEZ GAVILÁN ― inviata speciale I paesi membri dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA) hanno fatto un altro importante passo avanti nella realizzazione, in maniera rapida ed efficace di progetti ed iniziative che permetteranno di sviluppare e crescere in modo sostenuto, partendo dal concetto di solidarietà e complementarietà che questo meccanismo d’integrazione regionale difende. La delegazione cubana nella VIII Riunione della Commissione Politica dell’ALBA era integrata da Rodrigo Malmierca, titolare del MINVEC, e Alejandro González, viceministro del MINREX, tra i diversi funzionari. Nel fine settimana appena terminato si è svolta a Caracas l’VIII Riunione della Commissione Politica dell’ALBA, incontro durante il quale le delegazioni di Cuba, Bolivia, Dominica, Honduras, Nicaragua e Venezuela hanno approvato per consenso la creazione della Commissione Permanente, istanza che, “Una volta che i presidenti accorderanno le linee direttrici, renderà concreti e darà seguito ai progetti e stabilirà come avanzare, oltre a dare le rispettive raccomandazione alla Commissione Poltica”. ha precisato Francisco Arias Cárdenas, vice ministro degli Esteri del Venezuela per l’America Latina e i Caraibi. La Commissione Permanente dell’ALBA —durante i due primi anni il Venezuela presiederà il suo coordinamento ― avrà la responsabilità di dare continuità alle decisioni stabilite nei Vertici presidenziali e nelle riunioni dei ministri e che sono state valutate dalla Commissione Politica. Durante la riunione, il Banco dell’ALBA ha proposto di ampliare le attività di credito per i paesi membri di PetroCaribe e per altri paesi latinoamericani, con l’obiettivo d’eseguire il mandato dei Capi di Stato e di governo dell’ALBA, sulla costituzione del Fondo ALBA Alimenti. Tra i primi compiti della Commissione Permanente c’è la valutazione della viabilità tecnica del progetto di creazione di un’impresa multinazionale della soia, tra Bolivia, Nicaragua e 11 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Venezuela, uno dei sette progetti che hanno priorità nell’ambito delle imprese multinazionali di produzione agricola e alimentare. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 7. INDIMENTICABILE ADERISCONO ANTONIO ALL’OMAGGIO GADES. POSTUMO I CINQUE AL GRANDE BALLERINO I Cinque Eroi antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti si sono uniti all’omaggio al famoso ballerino e coreografo spagnolo Antonio Gades, celebrato a Madrid, con un messaggio inviato dalle loro famiglie . L’adesione all’omaggio postumo al ballerino di flamenco è giunta con un messaggio indirizzato al Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE), organizzatore della cerimonia e nel quale ha militato Gades, morto nel 2004, i cui resti mortali riposano in Cuba. Il messaggio è stato inviato a nome di Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Renè Gonzalez, Gerardo Hernandez e Fernando Gonzalez, prigionieri nelle carceri nordamericane dal 1998 per aver ostacolato le azioni di terrorismo organizzate dei gruppi controrivoluzionari nella Florida. “Stiamo compiendo il più sacro dei doveri in memoria di Antonio Gades, un uomo impegnato che da bambino ha conosciuto il sacrificio del lavoro e della necessità, che ha saputo usare la danza come forma d’impegno con la sua classe sociale e con la sua cultura”, si legge nel messaggio che sottolinea che il ballerino è stato un fedele amico della Rivoluzione Cubana, degnamente decorato con l’Ordine Josè Martì, le cui ceneri sono state sepolte nel Mausoleo degli Eroi del Secondo Fronte, vicino a Santiago di Cuba. “Gades è stato un uomo sensibile, che ha sofferto per l’ingiusta reclusione dei nostri familiari, Cinque uomini che hanno agito contro il terrorismo e che ancora oggi sono crudelmente e ingiustamente reclusi, da ben dieci anni “. Il messaggio si legge nel sito Internet del PCPE e denuncia anche le violazioni dei più elementari diritti dei Cinque e delle loro famiglie sofferti ogni giorno, soprattutto per i crudeli ritardi nella concessione dei visti per le visite, un atteggiamento utilizzato per 12 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 cercare di piegarli. A due mogli di questi Patrioti i visti sono sempre stati negati, sin dal momento dell’arresto avvenuto a Miami dove si erano infiltrati nei gruppi dei terroristi per prevenirne le azioni. Il processo ora si trova in un momento d’enorme importanza, in attesa della decisione della Corte Suprema che stabilirà se analizzare, o meno, il caso. “Oggi, con forze rinnovate, continuiamo la nostra battaglia con l’appoggio di molti fratelli e sorelle che si sommano ― quando conoscono la verità ― al nostro appello di giustizia, in tutto il mondo”,dice ancora il messaggio. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 8. PABLO ARMANDO COMPIE OTTANTANNI GIOIA MINUTI Pablo Armando Fernández, uno dei più importanti scrittori cubani della nostra epoca compie oggi 80 anni. La sua è una presenza insostituibile per la cultura nazionale cubana e anche al di là delle frontiere. Pablo Armando è nato il 2 marzo del 1929 nella Central Delicias, “batey con olor a melao”,una fabbrica di zucchero al nord della regione orientale che oggi porta il nome di Antonio Guiteras. Noto in Italia, dove sono stati pubblicati libri di poesia e romanzi scritti nella sua feconda vita artistica ― una figlia sua vive in Italia ― è stato decorato dall’ambasciatore italiano in Cuba, Domenico Vecchioni, con l’Ordine al merito di Cavaliere della Repubblica Italiana. Pablo Armando a 80 anni ha occhi azzurri giovanissimi, freschi e curiosi come quelli di un ragazzino ed è una persona molto attraente, un amico per chi sa meritare la sua fiducia, un uomo retto, sincero e rivoluzionario, cubano e patriota. Nel 1996 gli è stato assegnato il Premio Nazionale di Letteratura. Tra le opere di Pablo Armando ― tutte da leggere ― i libri di poesia Salterio y lamentaciones (1953), Nuevos poemas (Nueva York, 1955), Toda la poesía (1961), Himnos (1962), El libro de los héroes (1962), Un sitio permanente (Madrid, 1970), Campo de amor y 13 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 de batalla (1984), El sueño y la razón (1988), e Pequeño cuaderno de Manila Hartman (2000) con il bellissimo romanzo “Los niños se despiden”, premiato nel 1968 dalla Casa de las Américas, poi “El vientre del pez” (1989), e “Otro golpe de dados” (1993). A Pablo Armando vanno i migliori auguri della redazione italiana di Granma Internacional. (Inviato il 2 marzo 2009) 9. NOTA UFFICIALE DEL CONSIGLIO DI STATO. ACCORDATO IL MOVIMENTO DI QUADRI E LA RIORGANIZZAZIONE DI ORGANISMI In conformità con le proposte realizzate dal Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, nella sessione costitutiva della VII Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popolar il 24 febbraio 2008, che “oggi si ha bisogno di una struttura più compatta e funzionale, con un minor numero di organismi dell’amministrazione centrale dello Stato ed una miglior distribuzione delle funzioni che svolgono”, il Consiglio di Stato, a proposta del suo Presidente, previa consulta con il Burò Politico del Comitato Centrale del Partito, ha accordato nel corso della riunione celebrata oggi di realizzare i seguenti movimenti di quadri e di riorganizzazioni in alcuni organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato: Sollevare il compagno José Luis Rodríguez García dall’incarico di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro dell’Economia e Pianificazione. Designare il compagno Marino Murillo Jorge all’incarico di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Economia e Pianificazione e sollevarlo dalla sua responsabilità alla guida del Ministero del Commercio Interno. Sollevare il compagno Otto Rivero Torres dalle sue responsabilità di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, tenendo in considerazione che è concluso il trasferimento dei programmi che curava ai rispettivi organismi d’investimento. Il Vice presidente del Governo Ramiro Valdés Menéndez si occuperà del loro coordinamento e controllo. Unificare i ministeri del Commercio Estero e per gli Investimenti Stranieri e la Collaborazione Economica, e designare il compagno Rodrigo Malmierca Diaz all’incarico di 14 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Ministro del Commercio Estero ed Investimenti Stranieri, denominazione che comprende le attività di Collaborazione Economica che sviluppa il paese. Sollevare il compagno Raúl de la Nuez Ramírez dalle sue responsabilità come Ministro del Commercio Estero. Unificare i ministri dell’Industria Alimentare e dell’Industria della Pesca e designare la compagna Maria del Carmen Concepción González, che sarà previamente sollevata dal suolo ruolo di membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito, all’incarico di Ministra dell’Industria Alimentare, denominazione che include le attività dell’Industria della Pesca. Sollevare i compagni Alejandro Roca Iglesias e Alfredo López Valdés dai loro incarichi di ministri dell’Industria Alimentare e di Industria della Pesca. Sollevare il compagno Felipe Pérez Roque dalle sue responsabilità come Ministro degli Esteri e promuovere l’attuale Primo Viceministro, Bruno Rodríguez Partila, per occupare quest’incarico. Sollevare la compagna Georgina Barreiro Fajardo dall’incarico di Ministro delle Finanze e Prezzi e nominare al suo posto la compagna Lina Pedraza Rodríguez, sollevata dalla sua condizione di membro della Segreteria del Comitato Centrale del PCC, responsabilità da cui curava gli organi globali dell’economia. Sollevare il compagno Fernando Acosta Santana dall’incarico di Ministro dell’Industria Sideromeccanica e promuovere al suo posto il generale di brigata Salvador Pardo Cruz, che ricopre la funzione di Direttore Generale dell’Unione dell’Industria Militare. Promuovere il compagno Jacinto Angulo Pardo, Primo Viceministro del Commercio Interno, all’incarico di Ministro di quest’organismo. Sollevare il compagno Alfredo Morales Cartata dall’incarico di Ministro del Lavoro e Sicurezza Sociale e promuovere al suo posto la compagna Margarita Marlene González Fernández, attuale Prima Viceministro di quest’organismo. Designare Ministro della Scienza, Tecnologia ed Ambiente, organismo al quale si trasferisce l’attenzione del Polo Scientifico, il compagno José M. Miyar Barrueco, che è stato sollevato con questo proposito dalla sua condizione di Segretario del Consiglio di Stato. 15 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Designare in modo interino, soggetto alla ratifica dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular nel prossimo periodo ordinario di sessioni, il deputato Homero Acosta Álvarez all’incarico di Segretario del Consiglio di Stato, con la funzione di assistere ed aiutare il Presidente, il Primo Vicepresidente, i Vicepresidenti e gli altri membri del Consiglio di Stato, in compimento delle attribuzioni definite per quest’organo negli articolo 89, 90 e 93 della Costituzione della Repubblica. L’incarico di Segretario del Consiglio di Stato non costituisce da solo una posizione con facoltà di decisione nell’ambito statale, né svolge nessun protagonismo nella direzione dello Stato. Sollevare il compagno Carlos Lage Dávila dal suo incarico di Segretario del Consiglio dei Ministri e designare in questa responsabilità l’attuale Capo della Segreteria del Ministro delle FAR, generale di brigata José Armato Ricardo Guerra, con la funzione di assistere ed aiutare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Primo Vicepresidente e gli altri membri del suo Comitato Esecutivo nelle sue attività, in corrispondenza con l’articolo 97 della Costituzione della Repubblica e della legislazione vigente, e pertanto questo incarico non costituisce legalmente una posizione con facoltà di decisioni in materia governativa, né se le attribuisce nessun protagonismo nella direzione del Governo. Nell’ambito di queste decisioni il Burò Politico ed il Consiglio di Stato hanno ratificato la vigenza dei pronunciamenti del compagno Raúl Castro il 24 febbraio 2008, quando ha espresso: “L’istituzionalità è uno dei pilastri dell’invulnerabilità della Rivoluzione nel terreno politico, pertanto dobbiamo lavorare nel suo costante perfezionamento. Non crediamo mai che quello che abbiamo fatto è perfetto”. In corrispondenza con quanto espresso in precedenza, si è convenuto nella necessità di continuare a studiare l’attuale struttura del Governo con l’obiettivo di ridurre gradualmente la sua estensione ed elevarne l’efficacia. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 2 marzo 2009) 16 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 MARTEDÌ 3 MARZO 2009 10. IL PRESIDENTE DOMINICANO È A L’AVANA. LEONEL FERNÁNDEZ HA SEGNALATO L’INTENZIONE DI RAFFORZARE I VINCOLI CON CUBA Leonel Fernández Reyna, Presidente della Repubblica Dominicana, è gunto a Lavana rispondendo ad un invito del Generale d’Esercito, Raúl Castro Ruz, Presidente di Cuba. Il Presidente dominicano è stato ricevuto da Juan Vela Valdés, ministro di Educazione Superiore. Nell’aeroporto internazionale José Martí, Leonel Fernández ha segnalato l’intenzione di rafforzare i vincoli tra i due Paesi ed ha segnalato che in questa sua terza visita ufficiale nell’Isola, è venuto a firmare vari accordi bilaterali in agricoltura, tecnologia dell’informazione, l’educazione, la cultura e l’eliminazione dei visti per i passaporti dei diplomatici. Il Capo di Stato inoltre ha detto che interverrà durante l’XI Incontro di Economisti e che visiterà la Cattedra Juan Bosch dell’Università de L’Avana, con la quale diverse istituzioni educative del suo paese lavorano congiuntamente. (Aida Calviac/ Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) 11. IL PRESIDENTE DI HONDURAS A L’AVANA. HA DICHIARATO: “AMMIRO E RISPETTO PER IL POPOLO CUBANO” AIDA CALVIAC MORA José Manuel Zelaya Rosales, Presidente della Repubblica di Honduras, giungendo nell’Isola lunedì 2, di notte, ha espresso la sua ammirazione e il suo rispetto per il popolo cubano, che ha definito eroico e battagliero. 17 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Al suo arrivo nell’aeroporto José Martí, Zelaya è stato ricevuto da Rodrigo Malmierca, ministro del Commercio Estero e gli Investimenti stranieri. “Honduras ha aperto le sue relazioni diplomatiche con Cuba, abbiamo nominato l’ambasciatore e siamo uniti nell’ALBA ― Alternativa bolivariana per i popoli di Nuestra America ― con Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Dominica, e questo ci lega più che mai a questo popolo eroico e battagliero”, ha detto. Il presidente Zelaya risponde ad un invito del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente di Cuba ed interverrà nel corso dello svolgimento Dell’XI Incontro di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo, con la Conferenza magistrale intitolata “Gli aggiustamenti obbligatori alla globalizzazione”. Inoltre ha dichiarato che: “È un onore poter dissertare in questo Foro d’investigazione e di analisi. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) 12. LA CRISI GLOBALE. GRANDE PROTAGONISTA DELL’XI INCONTRO DI ECONOMISTI A L’AVANA AIN ― La crisi economica globale è stata la grande protagonista nella giornata inaugurale dell’XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo, presieduto da José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente di Cuba; sua Eccellenza Leonel Fernández Reyna, Presidente della Repubblica Dominicana; Esteban Lazo Hernández, Vicepresidente del Consiglio di Stato; Edmund Phelps e Robert Mundell, Premi Nobel di Economía, e Roberto Verrier Castro, Presidente del Comitato Organizzatore dell’evento, tra le altre personalità. Nelle sue parole di benvenuto Roberto Verrier ha ricordato che: “Questa riunione cercherà di insistere nella ricerca di risposte a domande fondamentali delle nostra epoca, molte delle quali sono state poste più di dieci anni fa, come una sfida iniziale dal promotore e fondatore di questi incontri, il compagno Fidel Castro Ruz”. 18 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Esperti di varie nazioni presenti all’XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo, hanno coinciso che la crisi economica globale non troverà una soluzione con regole che beneficiano solamente le banche. La giornata inaugurale dell’appuntamento, al quale partecipano più di mille delegati di 47 nazioni, è stata uno spazio per il primo dibattito attorno al tema, intitolato “La crrisi finanziaria e le crisi economica globale: impatto e lezioni”, integrato da Claudio Katz, (Argentina), Jan Kregel, (Stati Uniti), e Christian Ghymers, (Belgio), che ha offerto la possibilità d’analizzare il problema con la visione di America Latina, Nordamerica ed Europa. Katz è stato categorico affermando che non si può continuare a cercare di riscattare le istituzioni in bancarotta, azione tipica del capitalismo, avvisando che le vere regole le imporranno i popoli. Katz ha denunciato che l’incremento delle spese militari e delle guerre sono un’altra manifestazione dell’attuale recessione ed ha chiamato a combattere queste tendenza. Ghymers ha detto che il collasso attuale e sistematico proprio della globalizzazione neoliberista nasce da un super indebitamento dal quale sarà difficile uscire. “È come un tsunami che colpisce tutti, dagli Stati Uniti”, ha detto nel salone plenario del Palazzo delle Convenzioni. Per Eric Touyssaint, presidente del Consiglio per l’Annullamento del debito estero del Terzo Mondo, che ha sede nel Belgio, si devono diagnosticare correttamente le cause e non far ricadere le responsabilità o le colpe su coloro che sono le vittime, cioè le masse spogliate. L’egiziano Samir Amin, presidente del Forum del Terzo Mondo, ha definito il governo di Barack Obama, e il suo staff economico, incapaci di risolvere questa crisi mondiale. Oscar Ugarteche, del Messico,ha dichiarato che la crisi non è solo finanziaria, ma anche tecnologica ed ha considerato che non esistono possibilità di recupero economico se non cambia anche la base energetica. Pedro Páez, presidente della Comiszione Tecnica Presidenziale per la configurazione delle componenti dell’Architettura Finanziaria Internazionale, dell’Ecuador, ha fatto un’ampia esposizione sulle origini del fenomeno e la vulnerabilità del sistema capitalista, e il ruolo dei movimenti sociali nella ricerca di soluzioni, tra gli altri temi. 19 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 L’ultima conferenza in questa prima giornata di Globalizzazione 2009, è stata offerta da Alí Rodríguez, titolare venezuelano di Economia e Finanze che ha inziato con alcune considerazioni sui severi problemi dell’economia degli USA sin dagli anni ‘50, quando si cominciò a sperimentare una declinazione sostenuta nella produzione dei beni, sino alla crisi finanziaria acuta divenuta crisi economica globale e i suoi effetti sociali. L’incontro durerà sino a venerdì 6. (AIN / Granma /GM/ Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) 13. SANTIAGO DI CUBA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI HAITI RINGRAZIA PER LA SOLIDARIETÀ DI CUBA Il ministro degli Esteri e dei Culti della Repubblica di Haiti, Alrich Nicolas, ha trasmesso da Santiago di Cuba i ringraziamenti del Governo e del popolo del suo paese per la solidarietà cubana. Il Ministro haitiano ha elogiato la collaborazione di Cuba, soprattutto nel settore della sanità, concludendo una visita al Museo 26 di Luglio, che era la famigerata Caserma Moncada. Il Ministro di Haiti ha definito molto ampia e dinamica la collaborazione dell’Isola in differenti settori, come quello elettrico, l’educazione e in particolare la sanità. Altri progetti sono in corso di realizzazione come l’affrontare i disastri naturali, ha precisato. Alrich Nicolas è in Cuba alla guida di una delegazione di governo di quest’Isola sorella, formata dai Ministri allo Sport, Gioventù e Servizio civico; degli Interni e delle Collettività Territoriali e della Sanità pubblica e la Popolazione. A Santiago la delegazione ha incontrato i circa 500 giovani haitiani che studiano medicina nell’Istituto Superiore di Scienze Mediche della città. Inoltre i distinti visitatori hanno percorso il Centro storico per apprezzare i valori architettonici e culturali della città orientale, che ha 494 anni, e dove è presente l’influenza della nazione vicina nelle manifestazioni artistiche, la danza e musica. 20 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La delegazione del governo di Haiti ha reso omaggio all’Eroe Nazionale José Martí, nel cimitero Santa Ifigenia, con la collocazione di una corona di fiori, dove riposano i resti del Patriota cubano. (AIN / Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) 14. BOLIVIA. IL GOVERNO CONSIDERA INAMMISSIBILI LE CONDIZIONI POSTE DAGLI OPPOSITORI MARIO HUBERT GARRIDO PL ― Il governo boliviano insiste nel sostenere che le condizioni poste dai prefetti all’opposizione per un dialogo sulle autonomie sono inammissibili, perché associano un importante processo ad un giudizio contro persone implicate in un massacro di contadini. Il ministro alla Difesa Legale dello Stato, Héctor Arce, ha definito questa azione un vero ricatto al quale non si sottometterà il governo. Arce ha spiegato a PL che il massacro dei contadini del settembre del 2008 è stato un delitto di lesa umanità e che la giustizia sta investigando con il Ministero pubblico e che le prove confermano la responsabilità dell’ ex prefetto Leopoldo Fernández, attualmente detenuto a La Paz. Arce ha scartato le esigenze delle autorità di Santa Cruz, Beni, Tarija e Chuquisaca di liberare Fernández ed ha confermato la seconda Sessione del Consiglio Nazionale per le Autonomie per il 3 marzo ‘09. Gli oppositori esigono anche la devoluzione delle risorse dell’Imposta diretta sugli idrocarburi ― IDH ― destinata al pagamento della Rendita Dignità, un aiuto economico dato ai maggiori di 60 anni. Il vice presidente dello Stato Plurinazionale, Álvaro García, ha detto che la domanda principale non è nelle mani del governo, ma in quelle del potere giudiziario. Garcia ha condannato il fatto che alcune autorità regionali vogliono nascondere le accuse e le investigazioni su persone coinvolte in fatti di morte. 21 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 I prefetti devono rispondere agli impegni presi con le regioni ed avere la volontà di accedere alle cose con precise proposte, ha detto e saranno presenti ai negoziati. L’impegno per fare passi avanti è per l’implementazione delle autonomie e della nuova Costituzione Politica dello Stato ― CPE ― in vigenza dal 7 febbraio. I prefetti all’opposizione hanno iniziato le consultazioni nelle loro regioni per decidere le future azioni in congiunto e giungere a conclusioni il prossimo mercoledì 4 marzo a Sucre, come hanno annunciato, mentre i dirigenti civici sperano di riunirsi lunedì 2 a Santa Cruz, per strutturare una proposta che punti ad un grande accordo nazionale. Il governo ha aperto la possibilità di rimandare l’incontro al 10 marzo, per una richiesta fatta dalla Federazione delle Associazioni Municipali della Bolivia ― FAM. Il ministro alle Autonomie, Carlos Romero, ha detto che questa possibilità dovrà essere definita dagli attori coinvolti per cui si consulteranno le organizzazioni sociali e i governi dipartimentali affini al governo. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) 15. SENZA MENARD, RSF CERCA DI SOPRAVVIVERE AL PROPRIO DESTINO Reporter Senza Frontiere (RSF) ― Nonostante le numerose denuncie che hanno dimostrato i suoi legami con i servizi segreti nordamericani e le inaspettate dimissioni di Robert Menard, il suo screditato leader, ha ripreso i suoi attacchi contro Cuba. Con la complicità di organi di stampa affiliati al dipartimento di Stato, RSF reitera le sue “denuncie” a favore di “giornalisti indipendenti”, dei quali è stata ampiamente documentata la loro attiva collaborazione con le operazioni di destabilizzazione della rappresentanza diplomatica yankee all’Avana. Casualmente, la nuova campagna di diffamazione si verifica precisamente quanto la stampa internazionale riconosce i successi di Cuba in materia di relazioni estere e l’unanime condanna al blocco imposto all’Isola da quasi mezzo secolo. 22 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il guru dell’organizzazione, Robert Menard, si è dimesso lo scorso ottobre, giusto una settimana dopo che il Congresso nordamericano ha ordinato all’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID) di “congelare” i fondi destinati al Center for a Free Cuba, una creatura della Freedom House, diretta dall’agente della CIA Frank Calzon. Attraverso Calzon, Menard ha avuto accesso, per anni, ai fondi dell’Agenzia nordamericana per l’ingerenza, USAIS; che disponeva per il 2008 di 45 milioni di dollari per il suo lavoro di propaganda e spionaggio, attraverso una rete di false ONG come RSF. Il braccio destro di Calzon, Felipe Sixto, ha confessato alla fine dello scorso anno di aver rubato mezzo milione di dollari dai fondi del “Center”. Autodefinitosi difensore dell’etica giornalistica, Menard ha accettato un’offerta di lavoro milionaria che gli permetterà di arrotondare la sua già considerevole fortuna personale. Sempre rumorosa quando reclama, nella stessa stampa che la sussidia, misure contro Cuba, RSF dimentica sempre di ricordare al pubblico che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) le ha ritirato mercoledì 12 marzo 2008 il coauspicio per il Giorno della libertà in internet, a causa della reiterata mancanza d’etica “nei suoi propositi di discreditare un numero determinato di paesi”. “I SOLDI SONO LA SUA DROGA” In un’intervista realizzata dal giornalista e scrittore colombiano Hernando Calvo, un altro dei fondatori di RSF, Rony Brauman, rivela il vero volto di Menard nell’ONG convertita in una macchina di propaganda. “Menard non sono non voleva ascoltare, ma ogni persona che esprimeva un’opinione discordante, che faceva una domanda non opportuna era repressa in un modo spiegato, fino al licenziamento, sicuramente maltrattata. Era un crimine di lesa maestà. Aveva realmente un comportamento tirannico, di un’autocrazia spaventosa”, ricorda. Nel momento della presentazione dei bilanci, si sapeva quanti soldi arrivavano a RSF. “Però un bilancio si può sempre sistemare. È quello che chiamo opacità finanziaria. In ogni caso con l’assenza di possibilità di controllo, compaiono i sospetti. Se non puoi controllare, puoi sempre supporre. Io non voglio insinuare, dico semplicemente che non avevamo il diritto di controllare”. 23 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Continua Rony Brauman che ha abbandonato il gruppo da anni: “Se si ricevono fondi da uno stato europeo, da fabbricanti di armi, agevolazioni da grandi gruppi della stampa francese o, direttamente o indirettamente, da strutture del potere di Washington, non c’è indipendenza, ma a lui non importa”. Per Menard, Cuba è stata un’occasione per convertirsi in “vedette” e diventare ricco. “Gli ha permesso di agire, avere un’immagine e soldi, che sono la sua droga”, sottolinea Brauman, che è stato anche ex presidente di Medici Senza Frontiere. Il testo integrale dell’intervista ― realizzata nel 2007 ― appare in “Cuba 50 ans de révolucion”, appena pubblicata dalla casa editrice francese Le Temps des Cerises (Parigi). (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 3 marzo 2009) MERCOLEDÌ 4 MARZO 2009 16. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. SANI CAMBI NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Con la motivazione dei cambi nel seno dell’Esecutivo, alcune agenzie di stampa stanno provocando molto rumore. Diverse parlano e fanno eco a rumori “popolari” sulla sostituzione di “uomini di Fidel” per “uomini di Raúl”. La maggiorana di coloro che sono stati rimpiazzati non erano mai stati proposti da me e, quasi senza eccezioni, giunsero ai loro incarichi proposti da altri compagni della direzione del Partito o dello Stato. Non mi sono mai dedicato a questo lavoro. Non ho mai però sottovalutato l’intelligenza umana nè la vanità degli uomini. I nomi dei nuovi ministri appena nominati sono stati consultati con me, anche se nessuna norma obbligava coloro che li hanno proposti a tenere questa condotta, dato che è già abbastanza tempo che ho rinunciato alle prerogative del potere. 24 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Hanno agito semplicemente come autentici rivoluzionari che portano in sè la lealtà ai principi. Non sono state commesse ingiustizie di sorta con determinati quadri. Nessuno dei due menzionati dai dispacci come i più danneggiati ha pronunciato una parola per esprimere contrarietà. Non era in assoluto una mancanza di valore personale. La ragione è un altra. Il miele del potere per il quale non hanno conosciuto alcun sacrificio di ha suscitato in loro ambizioni che li hanno portati ad un ruolo indegno ed il nemico all’estero si è riempito d’illusioni con loro. Non ammetto che si mescolino i pettegolezzi con il Classico del baseball che sta per cominciare. Ho detto ben chiaro che i nostri atleti di baseball sono giovani di prima linea e uomini di Patria o morte. Come ho già dichiarato altre volte, ritorneremo con lo scudo o sopra lo scudo. Vinceremo perché sappiamo che possiamo cambiare qualcosa come possono fare solo gli uomini liberi e senza padrone, non i giocatori professionisti. Leonel Fernández mi raccontava ieri pomeriggio che gli eccellenti giocatori di baseball professionisti dominicani non desideravano partecipare a queste gare e non saranno presenti con gran dolore del popolo che li ha visti nascere. Chávez, ignora che i suoi magnifici lanciatori e battitori saranno sconfitti dai nostri atleti. La squadra cubana che quest’anno misurerà le sue forze con i migliori professionisti degli Stati Uniti e del Giappone delle Grandi Leghe, è molto più forte e meglio allenata di tre anni fa. Molti tra loro sono già veterani, nonostante la loro gioventù. Nessuno degli uomini che hanno creato la squadra è rimasto a casa, se non per motivazioni di salute. Mi assumo la totale responsabilità per il successo o la sconfitta. 25 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Le vittorie saranno di tutti e la sconfitta non sarà mai orfana. Patria o morte! Vinceremo! Fidel Castro Ruz ― 3 Marzo 2009 Ore 11.32 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 4 marzo 2009) 17. NOTA UFFICIALE DEL CONSIGLIO DI STATO. ACCORDATO IL MOVIMENTO DI QUADRI E LA RIORGANIZZAZIONE DI ORGANISMI In conformità con le proposte realizzate dal Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, nella sessione costitutiva della VII Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popolar il 24 febbraio 2008, che “oggi si ha bisogno di una struttura più compatta e funzionale, con un minor numero di organismi dell’amministrazione centrale dello Stato ed una miglior distribuzione delle funzioni che svolgono”, il Consiglio di Stato, a proposta del suo Presidente, previa consulta con il Burò Politico del Comitato Centrale del Partito, ha accordato nel corso della riunione celebrata oggi di realizzare i seguenti movimenti di quadri e di riorganizzazioni in alcuni organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato: Sollevare il compagno José Luis Rodríguez García dall’incarico di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro dell’Economia e Pianificazione. Designare il compagno Marino Murillo Jorge all’incarico di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Economia e Pianificazione e sollevarlo dalla sua responsabilità alla guida del Ministero del Commercio Interno. Sollevare il compagno Otto Rivero Torres dalle sue responsabilità di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, tenendo in considerazione che è concluso il trasferimento dei programmi che curava ai rispettivi organismi d’investimento. Il Vice presidente del Governo Ramiro Valdés Menéndez si occuperà del loro coordinamento e controllo. 26 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Unificare i ministeri del Commercio Estero e per gli Investimenti Stranieri e la Collaborazione Economica, e designare il compagno Rodrigo Malmierca Diaz all’incarico di Ministro del Commercio Estero ed Investimenti Stranieri, denominazione che comprende le attività di Collaborazione Economica che sviluppa il paese. Sollevare il compagno Raúl de la Nuez Ramírez dalle sue responsabilità come Ministro del Commercio Estero. Unificare i ministri dell’Industria Alimentare e dell’Industria della Pesca e designare la compagna Maria del Carmen Concepción González, che sarà previamente sollevata dal suolo ruolo di membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito, all’incarico di Ministra dell’Industria Alimentare, denominazione che include le attività dell’Industria della Pesca. Sollevare i compagni Alejandro Roca Iglesias e Alfredo López Valdés dai loro incarichi di ministri dell’Industria Alimentare e di Industria della Pesca. Sollevare il compagno Felipe Pérez Roque dalle sue responsabilità come Ministro degli Esteri e promuovere l’attuale Primo Viceministro, Bruno Rodríguez Partila, per occupare quest’incarico. Sollevare la compagna Georgina Barreiro Fajardo dall’incarico di Ministro delle Finanze e Prezzi e nominare al suo posto la compagna Lina Pedraza Rodríguez, sollevata dalla sua condizione di membro della Segreteria del Comitato Centrale del PCC, responsabilità da cui curava gli organi globali dell’economia. Sollevare il compagno Fernando Acosta Santana dall’incarico di Ministro dell’Industria Sideromeccanica e promuovere al suo posto il generale di brigata Salvador Pardo Cruz, che ricopre la funzione di Direttore Generale dell’Unione dell’Industria Militare. Promuovere il compagno Jacinto Angulo Pardo, Primo Viceministro del Commercio Interno, all’incarico di Ministro di quest’organismo. Sollevare il compagno Alfredo Morales Cartata dall’incarico di Ministro del Lavoro e Sicurezza Sociale e promuovere al suo posto la compagna Margarita Marlene González Fernández, attuale Prima Viceministro di quest’organismo. 27 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Designare Ministro della Scienza, Tecnologia ed Ambiente, organismo al quale si trasferisce l’attenzione del Polo Scientifico, il compagno José M. Miyar Barrueco, che è stato sollevato con questo proposito dalla sua condizione di Segretario del Consiglio di Stato. Designare in modo interino, soggetto alla ratifica dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular nel prossimo periodo ordinario di sessioni, il deputato Homero Acosta Álvarez all’incarico di Segretario del Consiglio di Stato, con la funzione di assistere ed aiutare il Presidente, il Primo Vicepresidente, i Vicepresidenti e gli altri membri del Consiglio di Stato, in compimento delle attribuzioni definite per quest’organo negli articolo 89, 90 e 93 della Costituzione della Repubblica. L’incarico di Segretario del Consiglio di Stato non costituisce da solo una posizione con facoltà di decisione nell’ambito statale, né svolge nessun protagonismo nella direzione dello Stato. Sollevare il compagno Carlos Lage Dávila dal suo incarico di Segretario del Consiglio dei Ministri e designare in questa responsabilità l’attuale Capo della Segreteria del Ministro delle FAR, generale di brigata José Armato Ricardo Guerra, con la funzione di assistere ed aiutare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Primo Vicepresidente e gli altri membri del suo Comitato Esecutivo nelle sue attività, in corrispondenza con l’articolo 97 della Costituzione della Repubblica e della legislazione vigente, e pertanto questo incarico non costituisce legalmente una posizione con facoltà di decisioni in materia governativa, né se le attribuisce nessun protagonismo nella direzione del Governo. Nell’ambito di queste decisioni il Burò Politico ed il Consiglio di Stato hanno ratificato la vigenza dei pronunciamenti del compagno Raúl Castro il 24 febbraio 2008, quando ha espresso: “L’istituzionalità è uno dei pilastri dell’invulnerabilità della Rivoluzione nel terreno politico, pertanto dobbiamo lavorare nel suo costante perfezionamento. Non crediamo mai che quello che abbiamo fatto è perfetto”. In corrispondenza con quanto espresso in precedenza, si è convenuto nella necessità di continuare a studiare l’attuale struttura del Governo con l’obiettivo di ridurre gradualmente la sua estensione ed elevarne l’efficacia. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 4 marzo 2009) 28 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 GIOVEDÌ 5 MARZO 2009 18. RAÚL HA SALUTATO ZELAYA ALL’AEROPORTO. IL PRESIDENTE DI HONDURAS HA DETTO DI SENTIRSI MOLTO ONORATO PER L’INCONTRO CON FIDEL JORGE MARTÍN BLANDINO Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente di Cuba ha salutato nella notte di mercoledì 4, il Presidente di Honduras, José Manuel Zelaya Rosales, che ha concluso la sua visita di lavoro a Cuba. In una dichiarazione alla stampa, pochi minuti prima di partire, il presidente di Honduras ha detto di sentirsi onorato per aver stretto la mano di Fidel e di Raúl, assieme a sua figlia, ed aver potuto parlare con loro per un’ ora e mezzo circa “Confermo la capacità e la lucidità sempre straordinaria di Fidel ed inoltre le sue conoscenze dei problemi che avvengono a livello internazionale e ringrazio per i commenti che ha fatto sulla politica internazionale e per la sua grande vocazione rivoluzionaria per costruire un mondo di maggior giustizia” ha dichiarato. Ad una domanda sui risultati della visita, ha detto che “è stata eccellente”, ed ha ricordato che è la sua seconda visita in Cuba in un solo anno. “Stiamo stringendo le relazioni per l’unione dell’America Latina ed inoltre per far sì che si riconosca tutto lo sforzo che Cuba fa per i precetti fondamentali di valori come la libertà, la lotta per i diritti dei popoli ed inoltre per ottenere migliori livelli di sviluppo nel mondo. Raúl, che poco prima si era posto il cappellone di Zelaya come simbolo della fraternità tra i due popoli ― così come aveva fatto durante i Vertici effettuati in Brasile nel dicembre scorso, con immagini che hanno percorso il mondo ― ha concluso sostenendo la sua piena coincidenza con tutto quel che ha detto il Presidente Zelaya. Con un abbraccio tra i due presidenti si è conclusa così questa visita nell’Isola del Capo di Stato honduregno, iniziata lo scorso lunedì 2. 29 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Era presente nell’aeroporto anche il compagno Rodrigo Malmierca Díaz, Ministro del Commercio Estero e gli Investimenti stranieri. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 19. CUBA E HONDURAS HANNO FIRMATO UN ACCORDO PER POTENZIARE IL COMMERCIO PL ― I governi di Cuba e Honduras hanno firmato un accordo d’esplorazione per elevare gli scambi commerciali e per complementare la cooperazione bilaterale nel settore sanitario. Il presidente di Honduras, José Manuel Zelaya, ha assistito alla firma dell’ accordo interistituzionale parziale che negozierà un futuro aumento del commercio tra i due paesi. Hanno firmato l’accordo il ministro di Honduras al Commercio, Freddy Cerrato ed il ministro cubano al Commercio Estero e gli Investimenti stranieri, Rodrigo Malmierca. Poco prima dell’arrivo di Zelaya, il Consiglio dell’Honduras dell’Impresa Privata aveva avallato l’accordo commerciale, considerando che apre nuove opportunità di mercato. Le fonti della delegazione di Honduras hanno confermato a Prensa Latina che i rispettivi ministeri di Salute Pubblica hanno firmato un accordo per rafforzare la collaborazione. 365 collaboratori in medicina e circa 100 educatori cubani lavorano attualmente in Honduras, paese che ha stabilito le relazioni diplomatiche con l’Isola il 26 gennaio del 2002. 850 giovani dell’Honduras studiano nelle università cubane; 755 nella facoltà di medicina. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 20. IL PRESIDENTE ZELAYA HA SOTTOLINEATO L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE ECONOMICA 30 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il presidente di Honduras, Josè Manuel Zelaya, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione per affrontare l’attuale crisi economica che colpisce il pianeta, durante l’XI Incontro Internazionale di Economisti sulla Globalizzazione ed i Problemi dello Sviluppo. Zelaya ha sostenuto di sentirsi sicuro che i paesi della regione, integrati con nuovi assetti di costruzione produttiva, con volontà di complementarietà orizzontale, dove funzionino capacità strutturali ed una nuova dinamica d’ azione, potranno cercare delle risposte alternative. “Honduras, ha detto, dopo l’incorporazione all’Alternativa Bolivariana delle Americhe (ALBA), si propone di sradicare l’analfabetismo, la povertà nell campagne e di sostenere i processi agrari per i piccoli produttori del campo, tra gli altri obiettivi. Zelaya ha sostenuto che l’architettura coloniale e capitalista non è stata capace di reggersi sull’impalcatura del commercio. La crisi attuale che avvolge il capitalismo del mondo è la più grave, di carattere ciclico, che ha colpito periodicamente questo sistema. Nella sua esposizione durante l’XI Incontro degli Economisti nel Palazzo delle Convenzioni della capitale cubana, il Presidente di Honduras ha segnalato che il fallimento che fa tremare le fondamenta di questo modello, è cominciato negli Stati Uniti, per la speculazione finanziaria, ed ora ha colpito le banche, le compagnie multinazionali ed il pianeta intero. Zelaya ha fatto un appello per far `si che si presentino nuovi modelli di sviluppo e di gestione, per cercare forme d’organizzazione sociale e privilegiare la lotta contro la povertà ed ha aggiunto inoltre che è necessaria una ristrutturazione dell’ordine economico internazionale, con diritti di equità e giustizia per tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, perché solo così l’attuale globalizzazione potrebbe avere un senso. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 21. MESSAGGIO DI CARLOS LAGE DEVILA A RAÚL CASTRO L’Avana 3 marzo del 2009 Compagno Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri 31 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Compagno Raúl, mi dirigo a Lei per rinunciare ai miei incarichi come membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, del Burò Politico ed alla mia condizione di deputato, membro del Consiglio di Stato e Vicepresidente del Consiglio di Stato. Riconosco gli errori commessi e ne assumo la responsabilità. Considero giusta e profonda l’analisi realizzata nella passata riunione del Buró Politico. Può essere certo che il mio nuovo posto di lavoro sarà un’opportunità per continuare a servire la Rivoluzione e come sempre, sino ad oggi, sarò fedele al Partito, a Fidel ed a Lei. Fraternamente. Carlos Lage Devila. (Inviato il 6 marzo 2009) 22. BOLIVIA. EVO MORALES VUOLE CHIARIRE I CRIMINI DELLE DITTATURE BOLIVIANE Il presidente boliviano, Evo Morales, ha sollecitato il chiarimento degli assassinii e delle scomparse di persone avvenute durante l’epoca delle dittature nel paese (1964-1982), ed ha insistito nel caso del politico socialista e scrittore Marcelo Quiroga Santa Cruz, giustiziato durante il colpo di Stato di luglio del 1980, capeggiato da Luis García Meza. Percorrendo le stanze della tortura scoperte recentemente nelle cantine dell’ attuale Ministero del Governo, il presidente Morales ha ricordato il vincolo dei partiti oppositori con i presidenti e gli organismi della repressione, ha segnalato PL. IL RICATTO DELL’OPPOSIZIONE Il Governo boliviano ha definito da Cochabamba un vero ricatto le condizioni poste dai prefetti dell’opposizione per partecipare al dialogo sull’implementazione delle autonomie. “Le loro esigenze sono inaccettabili e ci sembra una mancanza d’etica pretendere di scambiare il dibattito con detenuti con presunte responsabilità nel massacro dei contadini 32 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 dell’11 settembre del 2008 a Pando, ha affermato il ministro delle autonomie, Carlos Romero. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 23. AFRICA. NOMINATO IN GUINEA BISSAU UN PRESIDENTE INTERINO AIN ― Il presidente dell’Assemblea Nazionale della Guinea Bissau, Raimundo Pereira, ha giurato, martedì 3, come presidente interino del paese, come stabilisce la Costituzione dopo l’assassinio di Joao Bernardo Vieira, un crimine condannato nel comunicato ufficiale, firmato dal presidente della Commissione dell’Unione Africana, Jean Ping, che definisce “vili e atroci gli omicidi del presidente della Guinea Bissau, Joao Bernardo Vieira, e del Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, generale Tagme Na Wai, ha riportato PL. AFP ha reso noto che il giuramento è avvenuto alla presenza dei deputati del primo ministro, Carlos Gomes Junior e di una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Cedeao). “Assumerò la funzione di Capo dello Stato sino all’organizzazione delle prossime elezioni che marcheranno una svolta in Guinea Bissau, per una via costituzionale normale”, ha precisato Pereira, giurista di 52 anni. “Alla CPLP (Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese), la Cedeao, la UA (Unione Africana), la ONU e la comunità internazionale in generale chiedo di non abbandonare la Guinea Bissau”, ha esortato. “Da un decennio, nessun presidente ha terminato il suo mandato come capo di stato ha detto Pereira, i cui predecessori sono stati assassinati o cacciati con la violenza. Vieira, democraticamente eletto nel 2005 dopo aver governato anche dal 1980 al 1999, è stato ucciso con una sparatoria lunedì 2 all’alba, poche ore dopo che un attentato aveva ucciso il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Tagmé Na Waié. 33 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il Consiglio di Sicurezza della ONU ha condannato i due delitti nei termini più forti facendo un appello al governo per portare davanti alla giustizia i responsabili di queste azioni violente. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 24. MESSAGGIO DI FELIPE PÉREZ ROQUE A RAÚL CASTRO L’Avana 3 marzo del 2009 Compagno Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz Caro Raúl, partendo dalla riunione del Burò Politico del nostro Partito a cui ho partecipato come invitato, l’informo della mia decisone di rinunciare alla mia condizione di membro del Consiglio di Stato, di deputato dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular ed integrante del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba. Riconosco pienamente che ho commesso degli errori che sono stati analizzati ampiamente in questa riunione. Accetto la mia totale responsabilità per tutto questo. Continuerò a difendere con lealtà e modestia la Rivoluzione e sarò per sempre impegnato con i suoi principi ed i suoi ideali. Le reitero la mia fedeltà a Fidel, a Lei e al nostro Partito. Saluti Felipe Pérez Roque (Inviato il 6 marzo 2009) 34 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 25. PALESTINA. DOSSIER 2008 SU GERUSALEMME Nella città di Gerusalemme le forze d’occupazione israeliane hanno demolito 58 edifici tra abitazioni e strutture, mentre altre 219 hanno ricevuto l’avviso di demolizione o di sequestro. Sono stati censiti inoltre 36 casi di confische di terreni. Questi dati sono contenuti nella pubblicazione “La città di Gerusalemme e la moschea al-Aqsa 2009” , a cura dell’Associazione al-Aqsa, pubblicata dall’agenzia Infopal, sulle violazioni commesse contro la città di Gerusalemme e la moschea al-Aqsa durante lo scorso anno. Nella seconda metà del 2008 sono cresciute le forme d’invasione della moschea da parte di gruppi ebraici composti da uomini, donne e bambini. Al suo interno sono state organizzate pratiche religiose, compresa la lettura di brani tratti dal Tanakh. A questi riti ebraici hanno partecipato noti personaggi, come l’estremista Yehuda Etsion, accusato del progetto di far saltare la moschea al-Aqsa. Tutto questo è avvenuto sotto la protezione rafforzata della polizia israeliana. Nell’anno 2008 decine di religiosi hanno espresso il proprio sostegno e il proprio incoraggiamento, richiamandosi anche al Talmud, a membri della società israeliana per attaccare la moschea di al-Aqsa e praticare riti religiosi al suo interno. In precedenza erano in pochi a rilasciare queste dichiarazioni e a voler essere d’esempio per gli altri. Sono inoltre aumentate le attività di gruppi religiosi ebraici per prendere il controllo, con la forza e con l’inganno, delle case palestinesi a Gerusalemme. Nonostante l’opposizione palestinese, diverse case sono state occupate. Le autorità d’occupazione israeliane hanno iniziato ad accatastare le proprietà occupate dai coloni nella città vecchia di Gerusalemme. Sono state scoperte 120 proprietà registrate con documenti falsificati e illegali. L’occupazione intende inoltre accatastare una vasta superficie nella zona della Porta dei Magrebini, insieme ai focolai coloniali presenti nella città vecchia, proprietà del Waqf Islami (beni pubblici islamici). Le autorità hanno iniziato a mettere in atto un progetto di ebraicizzazione per accerchiare il quartiere di Silwan, a sud della moschea di al-Aqsa. Il progetto, denominato ‘progetto delle infrastrutture’, intende trasformare Silwan in un centro turistico e di ebraicizzazione. 35 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 I censimenti curati da centri palestinesi riportano che nell’anno 2008 sono stati demoliti 71 edifici, mentre quelli israeliani rivelano la demolizione di 85. Secondo i centri palestinesi l’occupazione avrebbe consegnato 219 notificazioni di confisca o di demolizione d’immobili nella città di Gerusalemme, che vanno ad aggiungersi ai 36 casi di confisca di terreni, per centinaia di ettari. Sono stati inoltre registrati 44 casi d’irruzione e chiusura di associazioni palestinesi. Sempre lo scorso anno è stato testimone di un assalto coloniale della città di Gerusalemme, che dimostra come il progetto di allargamento delle colonie sia ancora in cima alle priorità israeliane. Tutto indica che nei prossimi anni ci sarà una grande escalation coloniale a est della città. Sono stati pubblicati i bandi per la costruzione di 1.931 unità abitative destinate a 6.750 coloni, mentre 5.431 sono i progetti depositati per la costruzione di nuovi immobili destinati a contenerne altri 19.000. Finora sono state confermate 2.470 unità abitative. Sono state infine progettate 33.500 unità abitative future da realizzare a est di Gerusalemme per contenere 117.000 coloni israeliani; questo significa che nei prossimi anni s’intende portare 140.000 coloni nella zona orientale della città. L’anno scorso gruppi di ebrei estremisti, tra i quali spiccavano personalità governative, hanno aperto una sinagoga sulla proprietà islamica denominata Hammam al-Ain, a soli 50 metri dalla moschea al-Aqsa, nel cuore di un quartiere islamico. Centinaia di coloni israeliani visitano questa sinagoga. Gli scavi israeliani sotto Hammam al-Ain proseguono ancora: sono stati avvistate abbondanti quantità di tavolette in legno, che indicano come siano in corso grandi lavori accanto al Muro dei Magrebini, la porta della moschea di al-Aqsa. Gli israeliani stanno terminando inoltre la costruzione di una sinagoga denominata ha-Hurba, edificata su un terreno di proprietà islamica e su una parte della moschea al-Umari, in un quartiere denominato ashSharaf, nel cuore della città vecchia. Scopo della costruzione di quest’alta sinagoga è coprire e nascondere il simbolo islamico di Gerusalemme: la Cupola della Roccia. Sempre nella terra sottostante la moschea al-Aqsa, zona ricca di resti islamici e arabi, l’occupazione israeliana sta proseguendo lo scavo di una nuova galleria, in corrispondenza del muro occidentale della moschea, per costruire un centro di turismo religioso. La galleria è lunga circa 200 metri e dovrebbe collegarsi con la galleria al-Buraq, sotto la sinagoga ebraica costruita nell’area di Hammam al-Ain. Gli scavi israeliani vengono giustificati con il pretesto di cercare i resti del tempio di Salomone e per trovare le tracce di una storia ebraica nella città di Gerusalemme, in particolare vicino alla moschea al-Aqsa. 36 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Irib) (Inviato il 6 marzo 2009) VENERDÌ 6 26. ANCORA MORTI E MARZO 2009 FERITI IN IRAQ. NON SI INTERROMPONO GLI ATTENTATI CONTRO GLI OCCUPANTI ED I LORO ALLEATI AIN ― Diverse fonti informative, citate da AFP, hanno assicurato che undici iracheni sono morti e una decina sono stati feriti in vari attentati in Iraq. Uno degli informatori, il colonnello dalla polizia Ghanem al Baldaui, ha detto che gli attacchi sono avvenuti soprattutto contro la polizia e le milizie e Baghdad e a Mosul. Altre quattro persone sono morte in un attentato a Balad, a 75 Km. a nord della capitale del paese. L’esercito degli invasori statunitensi ha informato che sono morti 4 poliziotti e che 33 persone sono state ferite in due attentati di suicida a Baghdad e a Mosul. Tra i vari incidenti, un attentato suicida con un’autobomba a Mosul, contro un commissariato, ha ucciso due agenti e ferito 21 persone, tra le quali otto poliziotti, ha detto la polizia locale. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 27. I TESORI DEL LOUVRE A L’AVANA OMAR VÁZQUEZ Una selezione di ottime riproduzioni d’importanti opere esposte nel più celebre museo di Parigi forma l’esposizione “Immagini del Louvre: sei secoli di pittura europea”, che si potrà ammirare nel Castello de la Real Fuerza de L’Avana Vecchia, dal 14 marzo al 19 maggio di quest’anno. 37 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 L’avvicinamento a varie immagini tra quelle che si esibiranno in coordinamento con l’Ufficio dello Storiografo della Città, permetterà di andare dal Medio Evo, con Giotto (San Francesco d’Assisi che riceve le stigmate), ai XV secolo con Sandro Botticelli (Venere e le Grazie che offrono regali ad una giovane), al XVI secolo, con Leonardo da Vinci (ritratto di Livia Gherardini detta Monna Lisa o la Gioconda), sino al XIX secolo, con Eugéne Delacroix (Donne di Algeri). Per facilitare l’accesso alla mostra è stato organizzato un programma di visite programmate delle scuole e di altri organismi, com’è stato reso noto in una conferenza stampa in cui Alain Zayan, addetto culturale dell’Ambasciata di Francia in Cuba, ha sottolineato che a Santo Domingo (in Repubblica Dominicana) e a Montevideo (in Uruguay), città percorse precedentemente in America Latina, la mostra ha occupato spazi all’aria aperta e che L’Avana Vecchia è una cornice ideale per ripetere l’esperienza, ha detto. In coincidenza con l’esposizione, si effettuerà la Settimana della Francofonia con lo slogan “Spazio di pace e di sviluppo”, dal 14 al 21 marzo a L’Avana, Santiago di Cuba e Camagüey, con l’ obiettivo di condividere con Cuba la cultura e i valori irradiati dalla Francia. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 28. OMAGGIO A VILMA ESPÍN NELLA FIERA DEL LIBRO 2009 LEONARDO PUPO PUPO AIN ― Il testo “Por siempre Vilma” è stato presentato nella XVIII Fiera Internazionale del Libro, Cuba 2009, a Holguin, in omaggio alla combattente rivoluzionaria Vilma Espín. La scrittrice Belkis Méndez ha presentato l’edizione speciale della rivista Mujeres, divenuta ora un libro dedicato alla vita e all’opera di Lei, che è stata la presidentessa della Federazione delle Donne Cubane ― FMC. Nel portale del Museo La Periquera, Monumento Nazionale, le Delegate di Holguín al VIII Congresso della FMC hanno reso omaggio a una delle donne più importanti della Rivoluzione cubana. La dottoressa María Dolores Ortiz e il poeta José Luis Moreno del Toro hanno letto alcuni passaggi relazionati con l’instancabile combattente della Sierra e del piano. 38 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Por siempre Vilma” è il risultato del lavoro di giornalisti, investigatori e federate che hanno riunito testi, fotografie, poesie e canzoni, che offrono il ritratto di questa donna guerrigliera, intellettuale ed umanista. Nell’incontro è stato reso omaggio anche allo scrittore Pablo Armando Fernández, Premio Nazionale di Letteratura, che ha ricevuto il titolo di figlio illustre della città di Holguín, che ha letto alcune sue poesie, tra le quali “Del verde redentor”. La XVIII Fiera Internazionale del Libro, Cuba 2009, è dedicata agli intellettuali Fina García Marruz e Jorge Ibarra, al 50º anniversario della Casa de las Américas e al Cile come paese Invitato d’Onore. Inaugurata il 12 febbraio a L’Avana, la Fiera si è estesa in tutta l’Isola da occidente a oriente e si concluderà ufficialmente domenica 8 marzo a Santiago di Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 29. ESTEBAN LAZO HA RICEVUTO IL PRESIDENTE DEL PARTITO COMUNISTA TEDESCO AIN ― Il membro del Burò Politico e Vicepresidente del Consiglio di Stato, Esteban Lazo Hernández, ha ricevuto nella sede del Comitato Centrale, Heinz Stehr, Presidente del Partito Comunista Tedesco (DKP). Il dirigente comunista tedesco è in Cuba, invitato dal Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e svolgerà incontri con dirigenti politici e statali. Inoltre riceverà informazioni sullo sforzo che realizza il nostro popolo per costruire una società più giusta. Nell’incontro Lazo ha ringraziato per le azioni solidili del DKP in difesa della Rivoluzione cubana, non solo per gli apporti dei militanti tedeschi nei finanziamenti e la costruzione di opere per la sanità in provincia di Matanzas, ma anche per l’appoggio morale e la denuncia permanente dell’ingiusto blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba e per la mobilitazione, in Germania, per reclamare il ritorno dei Cinque Eroi reclusi nelle prigioni nordamericane. 39 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Lazo ha sottolineato l’importanza del lavoro politico e ideologico del Partito nelle attuali circostanze e come, in questi momenti difficili e complessi della crisi economico ― finanziaria internazionale è sempre più necessario lo scambio tra i due partiti politici, per dare soluzioni ai nostri problemi. Il presidente del DKP ha segnalato il ruolo di Cuba, come punto di riferimento nel processo di rinnovo e rivoluzionario in America Latina. “Cuba, ha detto anche se è una piccola Isola, gioca un ruolo molto importante nella lotta per l’alternativa al neoliberismo nel mondo e soprattutto in America Latina. I comunisti tedeschi ammirano il popolo cubano, e non hanno mai perso la fiducia nella Rivoluzione, nei suoi leaders e nel Partito. Era presente anche Jorge Martí Martínez, capo del Dipartimento di Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del PCC con altri funzionari. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 30. LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA È LA STRADA PER AVANZARE JORGE MARTÍN BLANDINO Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente di Cuba e il Presidente dominicano Leonel Fernández Reyna, hanno visitato l’Università di Scienze Informatiche (UCI), la mattina di giovedì 5. Erano con loro il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell’Informatica e le Comunicazioni; i segretari di Stato dominicani Carlos Morales, Rafael Núñez, Melanio Paredes e Eddy Martínez, con il resto della delegazione del fraterno paese. Di fronte al plastico dell’istituzione, il suo rettore, Melchor Gil, ha spiegato ai visitatori le principali caratteristiche di questo importante centro di studi, nato per iniziativa di Fidel nel 2002, dove si preparano i giovani che provengono da tutta l’Isola e che ha già laureato 3000 ingegneri in Scienze Informatiche. 40 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Gil ha segnalato che le missioni della UCi sono formare professionisti altamente qualificati nel settore dell’informatica e produrre software e servizi informatici partendo dal vincolo dello studio e del lavoro, come modello di formazione. I due Presidenti hanno coinciso nel segnalare il ruolo positivo dell’Istituzione che pone la conoscenza umana in funzione dello sviluppo ed hanno insistito sull’importanza della razionalità per far sì che i progetti siano realizzabili economicamente, e che inoltre apportino allo sviluppo del paese, mediante le combinazioni di studio e lavoro. Hanno inoltre ratificato il proposito di stringere la collaborazione tra i due paesi, in questo ed altri settori. Raúl ha sostenuto che, così come aveva previsto Fidel, lo sviluppo della conoscenza è la strada per avanzare. “Non possiamo uscire dal sottosviluppo senza impegni come questi, che il paese realizza per esempio nel settore della biotecnologia” ha detto, ed inoltre ha aggiunto che la UCI è un sogno fatto realtà, un gioiello che già deve vivere del suo stesso sforzo”. Il Presidente Leonel Fernández si è complimentato con l’Istituzione ed ha aggiunto che avanzare è avanzare nella rivoluzione della conoscenza e ha parlato dell’esperienza che sviluppa il suo paese, attraverso l’Istituto Tecnologico delle Americhe e il Parco Cibernetico Dominicano, partendo dal principio d’apprendere facendo. Raúl, Leonel Fernández e gli altri integranti della delegazione che visita Cuba hanno poi visitato parte delle installazioni dell’Università di Scienze Informatiche. Pochi momenti prima del termine della visita, il presidente dominicano ha scritto nel libro dei visitatori: “Osservo con compiacimento che attraverso la scienza e la tecnologia, Cuba contribuisce allo sviluppo e al benessere del XXI secolo”. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 6 marzo 2009) 41 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 31. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. IL MIO INCONTRO CON ZELAYA (da CubaDebate) Alcuni hanno chiesto a proposito di quanto si leggeva nella riflessione di mercoledì 4 marzo, se era avvenuto il citato incontro con Zelaya. L’ho visto. Non avevo altre alternative,. Ho inventato il tempo. Sono obbligato a dire il massimo in poche parole o a non dire niente, e non sempre posso. Ho appena terminato di parlare, con notevole sintesi, di Juan Bosch, la spedizione contro Trujillo, i drammatici episodi che ebbero come protagonisti i rivoluzionari dominicani, lamentandomi che la storia reale non è stata ancora scritta. Oggi, presto, ho ricevuto un’altra lettera della giornalista Daily Sánchez Lemus, del Sistema Informativo della Televisione Cubana, che vuole scrivere la storia reale di José Ramón Mejía del Castillo, Pichirilo. Mi chiede dati che quel gran maestro del giornalismo cubano Guillermo Cabrera Álvarez conobbe per me, relazionati con colui che fu, tra i rivoluzionari dominicani , uno dei più audaci nella lotta contro l’invasore yankee. Scriverò a Daily raccontandole quello che conosco di lui. Per non estendere troppo questa riflessione, risponderò telegraficamente su quel che si chiede a proposito dell’incontro con il presidente di Honduras. È molto giovane. “Solo da 4 anni, su tutta la mia vita, sono presidente dell’Honduras. Sono membro del Partito Liberale. Il mio paese è molto conservatore a cominciare dallo stesso Partito in cui milito”. Scrivo le sue parole quasi testualmente, così come le ho udite. Qualsiasi errore solamente mia. 42 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Questo non offre al leader di un paese nemmeno un secondo nella ricerca di uno Stato efficiente, che qualsiasi società necessita, oggi più che mai. Ho sentenziato. Senza dubbio è un uomo buono, con forti dosi di tradizione e un’intelligenza straordinaria. La sua voce in tribuna è un tuono, nella conversazione discreta e con accento familiare. La sua classe sociale discende da quei primi spagnoli che popolarono il cuore dell’antica civiltà Maya. Come in tutti i territori conquistati con i loro cavalli e le loro spade d’acciaio, presero possesso delle terre. Le famiglie si trasmisero le proprietà nei secoli. Quando giunse l’ora dell’indipendenza in ispano-america, costituirono le oligarchie che di nuovo furono padrone dei paesi indipendenti. In America centrale il corso della storia fu determinato dal recente imperialismo yankee che cercò d’impadronirsi direttamente dei loro territori. Dalla lotta per difendere la sovranità sorsero straordinarie figure storiche. Francisco Morazán, leggendaria personalità centroamericana, era d’origine honduregna e divenne presidente degli Stati della regione. Governò 10 anni. Zelaya lo definisce “un uomo del popolo”, che non aveva potuto studiare in un’università, ma era dotato di un’intelligenza eccezionale e che simbolizzò la lotta dei suoi popoli. Tra gli Stati c’era la Costa Rica. Lì, senza dubbio, fu tradito dalla destra più vile che mai organizzò un colpo di stato che assassinò Morázan Zelaya ha promesso d’inviarmi libri che illustrano la storia di questo singolare Eroe dell’America centrale. Zelaya, come gli altri della sua classe sociale, ha studiato in scuole religiose. Se a me, in condizioni molto differenti corrisposero i Fratelli di La Salle ed i Gesuiti, lui fu inviato nella scuola dell’Ordine dei Salesiani. Proveniente da una famiglia di forti tradizioni lo educarono nella religione cristiana, che costituisce la base dei suoi sentimenti attuali. 43 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Come Hugo Chávez, ha incontrato nelle idee di Cristo, la fonte ispiratrice che alimenta il suo concetto di giustizia. Non lo si può accusare d’essere marxista o comunista. Mi ha raccontato: “Quando sono venuto a Cuba la prima volta, all’inizio del mio periodo di governo, mi hanno trattato come il peggior nemico. Non mi perdonavano d’aver chiesto scusa a Cuba per quando l’Honduras fu il paese dove si addestravano gli invasori. Il governo degli Stati Uniti considerava che dovevo essere distrutto per quella mia condotta”. Per Zelaya: “Il sistema capitalista è il concetto più ripugnante della giustizia che può albergare in un essere umano”. Gli ho chiesto quanto è grande l’Honduras. “Circa 112 000 Km. quadrati”, ha risposto. “Cuba misura la stessa estensione”, ho commentato. “Quanti Km. quadrati sono pinete?” “50.000”, ha detto. “Quanti pini crescono in un ettaro?” “Mille pini”. “Quanti metri cubi per pino?” “Uno e mezzo,calcolando con riserva”. “Quanto pagano?” “Duecento dollari, più o meno”. “Questo significa che voi riceverete solamente 300 milioni di dollari l’anno! Non bastano nemmeno per coprire i costi!” “Perché si deve esportare la materia prima grezza?” “Al principio del secolo scorso si esportavano le case prefabbricate a prezzi elevati. Mio padre ne comprò una in cui viveva la famiglia”. Zelaya è un uomo che soffre profondamente per gli abusi dell’impero. “Siamo produttori di caffè e il raccolto aumenta anno per anno”. “Quanto di questo caffè viene elaborato industrialmente?” “Nemmeno il 10%”, mi ha risposto. “Questo è un vero abuso, gli ho detto, poi pagate il caffè tostato decine di volte più caro!” In un momento della conversazione mi ha raccontato che loro sussidiavano l’agricoltura e vendevano poi i legumi a prezzi bassi, riducendo le entrate degli agricoltori in Honduras, che perdevano i mercati. 44 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Ha citato l’esempio del mais, che i Maya usavano come fondamentale fonte d’alimentazione. “Oggi nemmeno il settore contadino potrebbe vivere con questa coltivazione”. Attraverso i suoi pensieri si può apprezzare la sua profonda avversione al sistema economico degli Stati Uniti. Di repente ha ricordato con orgoglio la cultura del popolo Maya. Mi racconta che gli anni di quella cultura erano più esatti di quelli del cristianesimo occidentale. “Il mondo attuale utilizza il sistema decimale, mentre i Maya usavano un sistema centesimale due volte più esatto”. Realmente e per la prima volta nella vita ho ascoltato questi dettagli sul vantaggio d’utilizzare il 2 più zero, invece di 1 più zero. Mi sono ripromesso d’informarmi meglio sul tema. In quel momento Zelaya ha espresso il suo entusiasmo, perché l’Honduras dispone di un luogo come Copán, dove si conservano con più purezza le vestigia della cultura Maya, i simboli di pietra scolpiti con arte singolare. In quell’istante prevaleva in lui la sua mentalità di statista, che pensa in termini economici. “Mezzo milione di turisti visita l’Honduras ogni anno e vengono molti nordamericani, interessati a questa cultura e all’autenticità di quelle reliquie storiche”. Poi d’improvviso ha abbassato il tono della voce e mi ha confessato: “Il peccato è che i Maya non conoscevano i metalli e vivevano nell’età della pietra. Per quello ci conquistarono”, ha aggiunto con tristezza. Io ignoravo che il 19 luglio del 1980, mentre io parlavo ad una folla di nicaraguensi e centroamericani, nella piazza di Sandino, un giovane honduregno di 17 anni e futuro presidente dell’Honduras era presente. Così è l’uomo con cui mi sono riunito. 45 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Fidel Castro Ruz ― 5 Marzo del 2009 Ore 2.3 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 6 marzo 2009) 32. LEONEL FERNANDEZ NELLA CITTÀ EROE JOSÉ ANTONIO TORRES Leonel Fernandez Reyna, Presidente della Repubblica Dominicana, è arrivato a Santiago, dove compierà un programma che prevede l’0maggio a José Martí nel cimitero di Santa Ifigenia. All’Aereroporto Internazionale Antonio Maceo è statu ricevuto dai membri del Burò Politico Estaban Lazo Hernandez, vicepresidente del Consiglio di Stato, e Misael Enamorado Pager, primo segretario del Partito nella Provincia. All’arrivo ha incontrato una delegazione dei circa 430 studenti del suo paesi che studiano Medicina a Cuba, che hanno ringraziato dell’opportunità e hanno ribadito il loro impegno di porsi al servizio del loro popolo. La prima visita è stata alla storica Fattoria Siboney, da dove Fidel e i suoi compagni partirono il 26 luglio 1953 per assaltare la principale fortezza della dittatura di Fulgencio Batista nella regione orientale della nazione. Nell’allora Caserma Moncada, oggi Città Scolastica 26 Luglio, ha conosciuto personalmente l’importanza dell’assalto, il massacro perpretato cono i giovani della Generazione del Centenario e la posteriore arringa difensiva di Fidel nota come “La Storia mi Assolverà”. Nella Casa del Caribe, associazione che patrocina il principale festival folcloristico del paese, ha incontrato un gruppo di personalità della cultura locale ed ha ricevuto una collezione di testi del noto etnologo e storico Joel James. Con speciale interesse ha sottolineato il tributo che renderà oggi al mausoleo dove riposano i resti di José Martí, a suo giudizio “fonte d’ispirazione, dignità e decoro per coloro che lottano per l’unità latinoamericana”. 46 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) 33. LA RISALITA SARÀ LENTA E A LUNGO TERMINE. HA DICHIARATO A GRANMA EDMUND PHELPS, PREMIO NOBEL DELL’ECONOMIA 2006 Si può dissentire o no. Le idee si ascoltano con gran rispetto. Questa è la ragione ― unita alla calda accoglienza ― che lo ha ritornare ancora una volta all’Avana, specialmente agli incontri della Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo. Economista per consiglio di suo padre, ha trovato maggior vocazione nelle ricerche, settore per il quale ha meritato il Premio Nobel dell’Economia 2006 per “le sue analisi sulle compensazioni internazionali nella politica macroeconomica”, come informò allora la Reale Accademia Svedese delle Scienze, significando che i suoi studi avevano “approfondito il nostro conoscimento della relazione tra gli efetti a corto e lungo termine nella politica internazionale”. Edmund Strother Phelps, è nato il 26 luglio 1933, a Evanston, nello stato nordamericano dell’Illinois. Ha iniziato la sua formazione come economista nel 1951 all’Amherst College. Nel 1981 è stato nominato membro dell’Accademia Nazionale di Scienze degli Stati Uniti en el 2000 è stato riconosciuto membro distinto dell’Associazione dell’Economia Americana. Per l’eminente professore statunitense l’attuale congiuntura richiederà non meno di dieci anni per poter parlare di un’uscita, perché “ci sarà un recupero molto lento delle attività economiche ed il grado di recuperò dipenderà dal progresso nella riforma del settore finanziario”, sostiene. Secondo Phelps, la visione altruista della regolamentazione governativa si è persa nella complessa rete delle contraddizioni del mercato, conferma che decenni di gestione neoliberali hanno emarginato le norme più elementari e hanno sommerso il mondo nella prima grande crisi del XXI secolo. È riuscito a fare alcun pronostico della situazione attuale? Ad esempio, ho notato che si sarebbe prodotta una rapida e crescende disoccupazione. 47 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Agli inizi del 2008 ho notato, inoltre, che il settore bancario era quasi insolvente. Dobbiamo praticare l’eutanasia delle grandi banche e sostituirle con banche che facciano investimenti classici, che investano, che facciano prestiti al settore degli affari per investimenti a lungo termine e per l’innovazione tecnologica”. È del criterio, anche, che generalmente non è asupicabile la socializzazione delle perdite, perche è “un gran peso sui contribuenti fiscali, quando questo peso dovrebbero sopportarlo gli investitori, però è molto difficile pensare che la Citibank francese, vada in bancarotta, o che l’AIG (American International Group, gigante delle assicurazioni) anche, ed è difficile pensare che collassi l’industria delle automobili, più se è situata in una città popolosa come Detroit e non possiamo permettere che Detroit cada. Come non socializzare le perdite?”. Alla domanda sul futuro che augura al sistema capitalista, ha detto che nonostante la crisi, è molto difficile parlare della crisi del capitalismo, perché “già ha superato altre esperienze e sfide, come nel 1948, nei primi anni del XX secolo, o la Grande Depressione del ‘30, e ritorna”. Nonostante, nel presente, sebbene esistono molti elementi della crisi che si ripetono “c’è molta incertezza. Quello che abbiamo oggi è differente a quanto vissuto 50 o 100 anni fa”. A suo giudizio il vertice sulla crisi convocato a giugno dall’ONU, può servire come un modo per ottere un maggior concenso e idee più chiare, “ma penso che manca ancora molto per poter trovare una soluzione”. (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) 34. DOMANI INIZIA L’VIII CONGRESSO DELLA FMC ANNERIS IVETTE LEYVA Quasi un migliaia di donne avranno l’opportunità di festeggiare il Giorno Internazionale della Donna durante l’VIII Congresso della FMC, organizzazione che durante quasi mezzo secolo ha difeso il diritto all’uglianza e all’indipendenza delle donne. Durante il giorno 7 le delegate, riunite in sei commissioni, discuteranno sulla politica dei quadri ed il funzionamento interno. Anche il lavoro ideologico e comuntario saranno motivo 48 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 di dibattito. La partecipazione della donna alla vita economica del paese, i progressi in materia di equità e la sua presenza nelle missioni internazionaliste, completano i temi del dibattio. Durante tutta la giornata di domenica le convocate analizzeranno le proposte affini a questi temi nella sessione plenaria. Nessun problema della donna cubana di oggi sarà tralasciato, perché tutto il settore femminile del paese avrà le sue rappresentanti, ha detto Yolanda Ferrer, segretaria generale dell’organizzazione. (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) 35. LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE È UNO STRUMENTO DEL COLONIALISMO. HA DENUNCIATO OMAR AL BASHIR Il presidente del Sudan, Omar al Bashir, ha detto lunedì a migliaia di compatrioti che l’ordinanza d’arresto contro di lui emessa dalla Corte Penale Internazionale è una strategia delle nazioni occiedentali per appropriarsi del petrolio del paese. Bashir ha detto che il tribunale è uno strumento colonialista che ha come obbiettivo il Darfur, per il suo petrolio, il suo gas e le altre risorse, ha informato l’agenzia Reuters. I manifestanti ― durante il discorso di Al Bashir ― hanno scandito slogan religiosi, contro gli Stati Uniti e d’appoggio al presidente. “Agiremo con responsabilità e decisione contro qualsiasi tentativo di attaccare la stabilità e la sicurezza del paese”, ha dichiarato ieri Al Bashir, durante un incontro di alti politici. Il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Miguel D’Escoto Brockman, ha condannato la decisione della CPI, ritenendola “più una decisione motivata da considerazioni politiche che realmente per la volontà di fare progressi nella causa della giustizia nel mondo”, ha riportato l’agenzia DPA. La Cina, intanto, ha esortato ieri il Consiglio di Sicurezza dell’ONU a dare ascolto agli appelli dei paesi africani ed arabi per sospendere il caso contro Al Bashir, ma gli Stati Uniti hanno dato il benvenuto all’iniziativa. 49 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) SABATO 7 MARZO 2009 36. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. QUELLO CHE HO RACCONTATO SU PICHIRILO Ho promesso di rispondere presto alla giornalista Daily. Lei, nella lettera che ho menzionato ieri, ha detto: Comandante, Il mio nome è Daily Sánchez Lemus, mi sono laureata come giornalista nel 2006, e da allora lavoro al Sistema Informativo della Televisione Cubana. Ho finito la mia carriera con una tesi sul giornalismo di Raúl Gómez García. Ricordo che alla fine del 2005 ed inizio del 2006, gli ho scritto tre volte chiedendogli più luci sulla stampa clandestina di Son los Mismos (Sono gli Stessi) e El Acusador (L’Accusatore), e qualche particolare che ricordasse, o qualche commento speciale che gli meritasse Gómez García. Quella volta non ha potuto essere e ho ricevuto risposta alle tre missive, nelle quali mi dicevano di contattare l’Ufficio delle Questioni Storiche del Consiglio di Stato. So molto bene il carico di lavoro, le sue responsabilità, quindi ho capito che la mia tesi dovrebbe uscire senza la sua testimonianza. E posso dirle che è uscita. “Raúl Gómez García, il Giornalista della Moncada”, fu il titolo che le ho dato, tentando di dimostrare che quel giovane, oltre a poeta, fu un giornalista di file. Una volta finita la tesi, un caro amico, maestro di giornalisti, Guillermo Cabrera Alvarez, mi disse: “Devo scrivere tante cose che sono sicuro che non avrò il tempo di farle tutte contemporaneamente. Ti regalo una storia”. Fu allora che, inspirato non so su che cosa, aprì alcune dei cassetti della sua scrivania, e mi consegnò in una busta gialla i primi segni di un 50 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 romanzo d’amore. E fu allora che conobbi Pichirilo, il dominicano che venne sul Granma, quello che lei conosceva da Cayo Confites. Scrivere questa storia è per me, oltre a qualcosa tremendamente speciale, un omaggio da fare alla Storia del mio paese, a quella della Repubblica Dominicana e a Guillermo. Ora è come se avesse navigato nel Granma ed fosse arrivata a queste acque con voi, e lottato vicino a Caamaño. Adesso Dominicana è molto più vicina da me. Mi manca ancora molto da ricercare e leggere, ma cerco di abbinare quella ricerca al mio lavoro. Ramón Emilio Mejías del Castello, Pichirilo, arrivò al Granma perché Lei sapeva che lui conosceva molto su navigazione, che era coraggioso ed aveva voglia di lottare contro dittatori come Trujillo e Batista. Collado, in un’intervista che gli ho fatto alla fine del 2006, ha definito Pichirilo in un modo romantico ed evidente: “Pichirilo nauseava il mare”. Ma lei, sicuramente, era la persona che lo conosceva di più, che sapeva del suo carattere e delle sue peculiarità... quelle tanto necessarie per scrivere e perché altre persone conoscano. Purtroppo quello che conosco su Pichirilo è di grande interesse umano, ma poco, il ché esige di chi scriva su lui un speciale sforzo per riunire i dati pertinenti sulla personalità che in un breve periodo della sua vita ho conosciuto. Per la mia mente non aveva mai passato l’idea che un giorno dovremmo rendere conto della nostra modesta esistenza. Non so da dove uscì Pichirilo. Era un dominicano che si arruolò nella spedizione convocata per abbattere Trujillo nel 1947. Quando partii dalla costa situata a nordovest di Antilla di rotta al distante Cayo Confites, a nordovest di Nuevitas e molto prossimo a Cayo Lobo delle Bahamas inglesi, a poche miglia di distanza, lo feci in una specie d’imbarcazione da ricognizione piccola guidata da un uomo di mare, magro, col viso indurito dai raggi del sole. Il suo nome era Pichirilo. Dopo avere navigato lunghe ore arriviamo al Cayo. Lo vidi dopo, quando mi spostai alcuni giorni al Porto di Nuevitas, nel mese di luglio, per contattare la famiglia e darle notizie della mia vita. Ritornai al Cayo. In quei tragitti feci amicizia con Pichirilo; era alcuni anni maggiore di me, io non avevo ancora compiuto i 21 anni ed era uno dei tanti arruolati in quella spedizione che riunì più di mille uomini. 51 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Pichirilo continuava andando e venendo dal Cayo a Nuevitas, fornendo viveri per la spedizione. Conversai abbastanza con lui quando assaltiamo la goletta Angelica, di Trujillo, che viaggiava da Miami a Santo Domingo, passando per le vicinanze di Cayo Confites. Ricordo che fu Pichirilo da identificarla da molto lontano e informò al comando delle forze cantonate sul Cayo. Sull’isolotto cubano volavano radenti, in operazioni d’esibizione e d’incoraggiamento, gli aeri caccia T-33 con cui contava la spedizione antitrujillista e si mostravano di quando in quando. Non sapevo niente di più. Eravamo lì da mesi, quando gli eventi di Orfila fecero tremare la spedizione, piuttosto desiderosa di partire al suo destino che di rimanere all’inospitale isolotto. Il primo movimento del suo peculiare comando sotto l’egida dei pseudorivoluzionari e corrotti capi cubani, fu verso l’est, in manovra di minaccia alla Direzione dell’Esercito Nazionale. A Cayo Santa María, a nord di Caibarién, si produssero diserzioni massicce. Nella nave di sbarco “Aurora” viaggiava il Battaglione Sandino ed altri membri della spedizione. Io ero Tenente e secondo Capo della Compagnia d’avanguardia di un battaglione che viaggiava nella prua della nave, con una mitragliatrice antiaerea. Questo si merita menzionarsi solo per un fatto: Il mio amico Pichirilo era il Secondo Capitano della “Aurora”, dove viaggiavano Rodríguez, ex senatore dominicano e capo della spedizione; Maderme, cittadino cubano, capo di reggimento, con prestigio storico per essere stato capo antimachadista nella spedizione di Gibara, a nord di Cuba, ed altri capi importanti. Il tradimento di Masferrer al comando dell’Aurora, l’altra imbarcazione con migliori condizioni tecniche, determinò la mia insurrezione, poiché non mi rassegnavo alla consegna della barca. A quello si limitava il compimento dell’ordine della Marina. 52 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Genovevo Pérez Dámera, capo dell’Esercito di Cuba, si era venduto a Trujillo per milioni di dollari. Sono molto riconoscente di Pichirilo per avere preso il comando della nave per appoggiarmi e coordinatamente con me, realizzò grandi ed audaci sforzi per ingannare la corvetta della Marina di Cuba che, con i cannoni di prua pronti, ci ordinò all’estremo orientale di Cuba di ritirarsi verso il porto di Antilla, nella Baia di Nipe, dove il resto della spedizione era già prigioniera. Il mio obiettivo era quello di salvare il grosso delle armi che portava la “Aurora”. Intorno a quello girò tutto. Non ripeterò quanto successo il resto del pomeriggio che ha a che fare con tutto quello che vissi quel giorno. Dieci anni più tardi, quando il Granma salpò dal Messico, Pichirilo ci era raggiunto e, con tutta la sua l’audacia e coraggio, era il secondo capo dell’imbarcazione. Magari sarebbe stato il primo ma tale compito corrispose ad un Comandante della Marina di Cuba, ipoteticamente esperto nelle coste e porti del nostro paese. Ignorava realmente come Pichirilo potè salvare la sua vita dopo lo sbarco del Granma quando il nostro distaccamento fu quasi sterminato. Seppi per questi giorni che Pichirilo fu uno dei 19 membri della spedizione del Granma che riuscì ad scappare senza essere torturato, assassinato o inviato a prigione. Il compito di conoscere di più su lui corrisponderà a quelli che ricercheranno sulla vita del combattente dominicano. Conosco soltanto che lottò, col grado di Comandante, sotto le ordini di Caamaño, contro i soldati della 82 divisione aerotrasportata che sommati a più di 40 mila infanti di marina, sbarcarono a Quisqueya. Fu attaccato a tiri il 12 agosto 1966 dagli organi d’intelligenza di Repubblica Dominicana, durante la Presidenza di Joaquín Balaguer, organi che erano sotto l’egida del Governo degli Stati Uniti. Morì dopo ore, il 13 agosto quando io compivo 40 anni. La sua morte provocò un’onda di proteste nella Città di Santo Domingo ed il suo funerale divenne una combattiva manifestazione di ripudio al debole governo di Balaguer. Nessuno ringrazierebbe più di me una biografia di Ramón Emilio Mejías del Castillo, non importa quanto modesta sia. Vale la pena che uomini come lui, Jiménez Moya, ed altri eroici combattenti siano conosciuti dai dominicani e dai cubani. 53 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Fidel Castro Ruz ― 6 Marzo 2009 Ore 13.56 (Traduzione ESTI) (Inviato l’8 marzo 2009) 37. 12 AMICUS PER APPOGGIARE LA CAUSA DEI CINQUE DEISY FRANCIS ― SUSANA LEE “È un fatto storico e senza precedenti”, ha detto l’avvocato Leonard Weinglass nella presentazione, avvenuta il 6 di marzo in Washington, di 12 Amicus della Corte, che invitano la Corte Suprema degli Stati uniti alla revisione del caso dei Cinque antiterroristi cubani, ingiustamente reclusi nelle carceri di questo paese da più di dieci anni. “Questa è la più ampia riunione di funzionari internazionali, legislatori, intellettuali, avvocati e organizzazioni che si sia mai vista rivolgersi a questa massima istanza giudiziaria”, ha precisato Weinglass, alla presenza di Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale; dei familiari dei Cinque e di tutti partecipanti al XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo. “L’opinione mondiale si è sollevata, ha detto ancora, nella forma di documenti legali, formali e con la decisone di far terminare questo fatto tragico e ristabilire i diritti di questi Cinque uomini”. La senatrice messicana Yeidckol Polevnsky, che ha inviato un messaggio di saluto all’ispiratore di queste riunioni, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, ha consegnato ad Alarcón l’Amicus del Senato del suo paese, che sollecita che il caso di Cinque Patrioti antiterroristi sia rivisto dalla Corte Suprema ed ha letto una lettera che, a nome dei partecipanti all’incontro, sarà inviata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, esigendo il termine del blocco contro Cuba e la libertà dei Cinque. Nell’ultima giornata dell’XI Incontro Internazionale di Economisti su Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo hanno parlato, tra gli altri, Robert Engle, Premio Nobel d’ Economia 2003; Pablo González Casanova, del Messico, Atilio Borón, dell’ Argentina, e Oscar René Vargas, rappresentante di Miguel D’Escoto, presidente dell’Assemblea Generale della ONU. 54 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La sessione di chiusura è stata presieduta da Marino Murillo, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e titolare d’ Economia e Pianificazione; Lina Peraza e Gladys Bejerano, ministre di Finanze e Prezzi e Auditoria e Controllo, rispettivamente, con Francisco Soberón, ministro presidente del Banco Centrale di Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) 38. GLI AUGURI DELLA ONU ALLE CUBANE IN CONGRESSO YAMILE CASTRO IBARRA AIN ― Le rappresentanti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in Cuba hanno inviato gli auguri alle Donne dell’Isola che in questo fine settimana svolgono l’VIII Congresso della Federazione, la FMC, Susan McDade, coordinatrice residente della ONU, e Lea Guido, rappresentante delle Organizzazioni Mondiale e Panamericana della Salute, hanno inviato le loro congratulazioni, durante un incontro con la stampa locale. Nell’occasione le funzionarie hanno letto il Messaggio del Sistema delle Nazioni Unite per l’Otto di Marzo, Giorno Internazionale della Donna ed hanno coinciso nell’esprimere che l’esistenza dell’organizzazione femminile nell’Isola ha offerto a questo settore della popolazione la possibilità di dialogare su temi molto importanti per la cittadinanza. Inoltre hanno detto che nell’appuntamento si analizzeranno aspetti come la violenza nella famiglia, sulla quale le organizzazioni che rappresentano mettono a fuoco oggi l’attenzione internazionale, un’area in cui queste entità mantengono aperta la collaborazione con Cuba. Lea Guido ha raccomandato a tutti i Paesi d’attualizzare le statistiche sul tema e che gli Stati arricchiscano gli orientamenti per prevenire questo flagello, oltre a documentare la diffusione e la collaborazione tra gli organismi. Susan McDade ha ricordato che la ONU organizza in Cuba incontri e riflessioni che analizzano il vincolo tra la violenza contro la donna e le cinque aree di cooperazione della ONU nell’Isola: lo sviluppo umano locale, i disastri naturali e i rischi, il medio ambiente e l’energia, la sanità e la sicurezza alimentare. (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) 55 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 39. LA BRIGATA ITALIANA GIOVANNI ARDIZZONE A LAS TUNAS PL ― La XX Brigata internazionale italiana di lavoro volontario Giovanni Ardizzone, continua i suoi lavori nell’orientale città cubana di Las Tunas. Gli integranti del gruppo partecipano alla ristrutturazione della scuola “Martires del 28 de diciembre”, un’istituzione a cui hanno apportato varie donazioni per favorirne lo sviluppo decente. Tra le varie attività svolte da questi amici di Cuba, c’è l’offerta di una corona di fiori, posta davanti alla targa che rende omaggio a Giovanni Aridizzone, nella Facoltà di Medicina del territorio. Questo giovane italiano, studente di medicina, fu assassinato a Milano nel 1962 dalla polizia durante una manifestazione nella quale si difendevano gli ideali cubani. I brigatisti italiani hanno anche incontrato i membri dei Comitati di Difesa della Rivoluzione, ha informato la AIN. Grazie al gemellaggio che esiste tra la Regione italiana Lombardia e Las Tunas, i membri di questa Brigata, da anni, sono ricevuti con affetto in questa città cubana. (Traduzione Granma Int.) (Inviato l’8 marzo 2009) DOMENICA 8 MARZO 2009 40. TORNA L’ORA LEGALE DOMENICA 8 A CUBA L’ora estiva viene ristabilita da domenica 8 a Cuba, ossia la notte di sabato le lancette dell’orologio si dovranno portare avanti di un’ora. Finisce così l’orario attuale detto normale, vigente dal 26 ottobre. 56 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Questa applicazione è utile per il risparmio energetico, perché permette di approfittare al meglio della luce solare. Chi telefona a Cuba lo tenga presente e ricordi che ci sono sei ore di differenza normalmente e che inoltre, quando in Italia è mezzogiorno, a Cuba sono le sei di mattina e non viceversa. (G.M.) (Inviato l’8 marzo 2009) 41. 8 MARZO (Inviato l’8 marzo 2009) 57 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 GIOVEDÌ 12 MARZO 2009 42. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. LE ANGUSTIE DEL CAPITALISMO SVILUPPATO Lunedì 9 marzo, come tutte le altre, è stata una meravigliosa giornata di contraddizioni del capitalismo sviluppato, nel mezzo della sua crisi incurabile. L’agenzia di stampa britannica Reuters, che non possiamo sospettare di anticapitalismo, ha pubblicato in questo giorno che l’America Latina crescerà sostanzialmente meno quest’anno, perché è colpita da una forte decelerazione e anche recessione in alcune delle sue principali economie, dopo anni di bonaccia segnati dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Anche se il BID non fa proiezioni proprie, Lora, un economista del Banco Industriale di Sviluppo, ha segnalato che già nessuno parla del fatto che la regione crescerà più dell’1 % (quest’anno) e se uno guarda le ultime proiezioni, vede praticamente delle cadute in tutte le grandi economie dell’America Latina. Se uno guarda le proiezioni capisce perché le grandi economie stanno cadendo, ha detto Lora. “Fortemente colpita dalla crisi finanziaria globale che ha ridotto la domanda delle sue esportazioni, la regione non vedrà un recupero rapido”, ha segnalato “La crisi non durerà uno o due anni: per alcuni paesi dell’America Latina durerà molto di più” ha detto ancora Lora, citando un’inchiesta realizzata dal BID tra leaders d’opinione che dimostra che la gran maggioranza predice un ristagno ed una caduta nelle entrate pro capiate dei paesi della regione nei prossimi quattro anni. L’agenzia spagnola EFE, nello stesso giorno, ha informato: La produzione di cocaina si è estesa in vari paesi dell’America Latina ed ha scatenato un’ondata di violenza e lo spostamento di popolazioni, facendo sì che alcuni reclamino una messa a fuoco della guerra contro il narcotraffico, ha informato il quotidiano britannico The Guardian. Questa industria ha genera benefici di migliaia di milioni di dollari, ha portato molti agricoltori ad abbandonare le loro terre ed ha provocato guerre tra le bande, oltre a corrompere le istituzioni dello Stato, si legge nel giornale. 58 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Solo in Messico, 6.000 persone sono morte l’anno scorso per colpa di questo tipo d’attività e la violenza ora si sta spostando verso il nord, ossia verso gli stessi Stati Uniti. Nello stesso tempo si è sviluppata molto rapidamente una nuova rotta per il narcotraffico tra Sudamerica ed Africa Occidentale, tanto che il corridoio a dieci gradi di latitudine che unisce i due continenti è stato battezzato già ‘Interestatal 10’. Quasi tutti gli intervistati dal quotidiano coincidono che l’insaziabile domanda di cocaina in Europa e in Nordamerica ha frustrato gli sforzi, capeggiati dagli Stati Uniti, d’asfissiare l’offerta, provocando un forte danno all’America Latina. “Crediamo che la guerra contro le droghe sia stata un fallimento, perché non è stato realizzato nemmeno un obiettivo”, ha dichiarato al giornale César Gaviria, ex presidente della Colombia e co-presidente della Commissione Latinoamericana sulle Droghe e la Democrazia. Secondo Gaviria, le politiche di proibizionismo, basate sullo sradicamento, l’interdizione e la criminalizzazione, non hanno dato i risultati sperati. “Oggi siamo più lontani che mai dall’obiettivo di sradicare le droghe La strategia degli Stati Uniti in Colombia e in Perù, che consiste nel lottare contro la materia prima, non ha funzionato”, ha riconosciuto il colonnello René Sanabria, capo della polizia anti-narcotici della Bolivia. Una relazione della Brookings Institution, degli USA ed uno studio indipendente dell’economista di Harvard, Jeffrey Miron, appoggiato da 500 suoi colleghi, si è sommato a coloro che reclamano un cambio di messa a fuoco. L’agenzia AFP ha pubblicato che: Il presidente del Messico, Felipe Calderón, ha reclamato, lunedì 9, che gli Stati Uniti assumano con i fatti la loro parte di responsabilità nella lotta contro il narcotraffico, la cui attuazione si concentra soprattutto alle frontiere comuni. “A nome delle centinaia di poliziotti messicani che sono morti, è fondamentale che gli Stati Uniti assumano con i fatti la responsabilità che corrisponde loro, in questa lotta contro il traffico di droghe”, ha detto Calderón, durante una conferenza stampa con il presidente 59 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 francese Nicolas Sarkozy, in visita ufficiale in Messico. Calderón inoltre ha chiesto a Washington di condividere le informazioni sull’ operato dei narcotrafficanti messicani negli USA, il maggior mercato di consumo di cocaina del mondo, rifornito soprattutto dai cartelli del suo vicino del sud. Se le unità dell’intelligenza e le agenzie specializzate della polizia e militari degli Stati Uniti hanno informazioni su criminali messicani nel loro territorio, noi vogliamo queste informazioni”, ha aggiunto Calderón parlando ai giornalisti dopo l’incontro con Sarkozy nel Palazzo Nazionale. Il governo del Messico ha spiegato un operativo federale di 36.000 militari per combattere i cartelli della droga imbarcati in una guerra per il passaggio delle droghe negli Stati Uniti, che ha provocato 5.300 morti nel 2008. Nello stesso giorno, la presidentessa della Camera dei Rappresentanti degli USA, Nancy Pelosi ha dichiarato d’essere decisamente d’accordo si un incremento del 15% della quantità d’etanolo nel combustibile, per ridurre la dipendenza del paese dalle importazioni petrolifere. Come si sa l’etanolo negli Stati Uniti si produce con il grano, che occupa un luogo di forte importanza nello sviluppo umano. Queste notizie, ben fresche, pubblicate dalle agenzie lunedì 9, dimostrano quanto sono degne di credito le conclusioni di Atilio Boron, pubblicate in sintesi da Granma nella stessa giornata. Fidel Castro Ruz ― 11 Marzo del 2009 Ore 1.42 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 13 marzo 2009) 60 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 43. MACHADO VENTURA INCITA A RADDOPPIARE GLI SFORZI NELLA RICOSTRUZIONE ROBERTO DÍAZ MARTORELL “La ricostruzione è un processo consolidato nell¡Isola della Gioventù”, ha deto José Ramón Machado Ventura, primo vicepresidente dei Cuba dopo la sua visita a vari luoghi d’interesse economico e sociale nel Municipio Speciale Isola della Gioventù, ed ha riconosciuto il lavoro intenso della popolazione e la qualità nella ricostruzione delle case ,delle installazioni sociali e del programma agricolo ed alimentare, seriamente danneggiati dagli uragani Gustav ed Ike. Durante un incontro con i dirigenti della delegazione dell’agricoltura del territorio nell’Unità Basica di Produzione Cooperativa Capitán Lawton, Machado Ventura ha segnalato l’incremento delle terre coltivate ed ha incitato a superare le produzioni di tuberi e di ortaggi che garantiscono l’alimentazione del popolo e sostituiscono le importazioni. Ugualmente ha esortato a raddoppiare gli sforzi dei lavoratori dell’industria dei materiali per la costruzione, per ottenere maggiori volumi di blocchi di cemento e di aridi, che diano una risposta alle necessità della costruzione nel territorio. Machado Ventura ha elogiato le trasformazioni delle scuole in case spaziose e resistenti per la solidità delle strutture, decisione che garantisce sicurezza alle famiglie che oggi intraprendono le costruzioni e per affrontare i prossimi eventi climatici di minore o maggiore potenza dei precedenti. Inoltre ha confermato la fiducia della massima direzione del paese nella resistenza e nella capacità del popolo dell’Isola della Gioventù di superare le difficoltà, ed ha chiamato alla stabilità, l’organizzazione e la funzionalità dei sistemi di lavoro, con l’obiettivo d’incorporare tutta la forza necessaria ai compiti produttivi e a mantenere il ritmo raggiunto nel recupero. Accompagnavano Machado Ventura, Ana Isa Delgado Jardines, prima segretaria del Partito, e Roberto Únger Pérez, presidente dell’Assemblea Municipale del Poder Popular. Nell’occasione sono stati visitati la Fabbrica di ceramica rossa, l’Ospedale docente Héroes del Baire ed i generatori d’elettricità. 61 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 44. JOSÉ RAMÓN FERNÁNDEZ CON LA SQUADRA DI BASEBALL CUBANA PL ― Il vicepresidente cubano José Ramón Fernández ha incontrato i giocatori e i membri della delegazione dell’Isola che partecipano al II Classico Mondiale di Baseball. Fernández, i giocatori e la direzione tecnica hanno scambiato criteri sulla marcia della competizione, sulla partecipazione della squadra e sulle esperienze e le opinioni dei protagonisti. Il vice presidente ha trasmesso i complimenti del popolo cubano per le vittorie e la sua ammirazione per lo staff. Era presente l’ambasciatore cubano Manuel Aguilera, che ha posto in risalto la disciplina mantenuta, la coesione del gruppo e il patriottismo dimostrati dentro e fuori dal terreno di gioco. Nell’incontro è stata segnalata la cooperazione delle autorità sportive di Puebla, l’appoggio degli appassionati messicani, la collaborazione degli organizzatori del Classico e della missione diplomatica dell’Isola. Fernández ha sottolineato la fiducia di tutti, certi che la selezione realizzerà un’attuazione eccezionale in questa versione del Classico Mondiale, ed ha ricordato che la squadra di Fidel e di Raúl, è composta da patrioti che torneranno con lo scudo o sopra lo scudo, come ha detto il leader della Rivoluzione. I risultati sinora hanno dimostrato la qualità del baseball cubano e le vittorie sono un parte del trionfo dello sport promosso dalla Rivoluzione. I cubani hanno superato l’eliminatoria battendo gli australiani 5 a 4, dopo la prima vittoria contro il Sudafrica per 8 a 1 nel gioco iniziale a Foro Sol, a Città del Messico. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 62 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 45. EL SALVADOR. IL FMLN HA DENUNCIATO LA PREPARAZIONE DI FRODI PER LE ELEZIONI PL ― Il Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN), ha presentato prove sugli atti di frode preparati dal partito Alianza Republicana Nazionalista (ARENA) in vista delle elezioni di domenica prossima, 15 marzo. Sigfrido Reyes, portavoce del FMLN, ha fatto sapere all’opinione pubblica il caso della nicaragüense Alba Estela Rodríguez, che ha appena ottenuto un Documento Único d’Identità (DUI) nel dipartimento di Usulután con il nome di Astrid Massiel Bermúdez. “Questa è una prova molto chiara di come si nazionalizzano all’istante cittadini stranieri con il proposito di farli votare nelle elezioni dei salvadoregni”, ha detto Reyes a PL. Il FMLN esporrà questo caso alla missione degli osservatori dell’Organizzazione degli Stati Americani e dell’Unione Europea. In accordo con Reyes, da vari giorni vengono presentate denunce di incursioni di autobus sospetti carichi di cittadini di Nicaragua, Honduras e Guatemala, alcuni dei quali già dotati di DUI di El Salvador. “Non possiamo permettere che degli stranieri decidano il destino del nostro paese”, ha aggiunto Reyes, che ha ricordato che nelle elezioni locali del gennaio scorso sono avvenute varie irregolarità, tra le quali ci furono molte persone escluse dal voto ed altre a cui non era stato marcato il dito con l’inchiostro all’ora di votare. Inoltre erano state registrate anomalie come la mancanza di garanzie per il voto segreto, individui armati nei seggi, schede senza firme o timbri del tavolo del seggio e cittadini che votavano a nome i altri. Il segretario delle comunicazioni del FMLN ha assicurato che per la giornata di domenica è stato realizzato un lavoro intenso di preparazione per assicurare un’assistenza di massa e garantire il rispetto della volontà popolare. “La popolazione è stanca dopo quattro governi di ARENA e il Fronte Farabundo Martí ha le condizioni per vincere, ma dobbiamo difendere il voto” ha detto ancora. 63 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 46. AFGHANISTAN. ASSASSINATO UN GIORNALISTA FREELANCE DELLA RETE PRESSTV Martedì 10 è stato assassinato da una raffica di colpi sparati da ignoti armati, il reporter della rete satellitare PressTv a Qandahar, Javid Ahmad Kaker. Secondo le pubbliche relazioni della rete satellitare allnews iraniana in lingua inglese, Ahmad Kaker, tra i giornalisti più prestigiosi dell’Afghanistan, è stato ucciso da una raffica di mitra sparati da una Toyota in fuga. Kaker, due anni fa, quando lavorava per la rete canadese CTV, venne arrestato dalle forze statunitensi a Qandahar che lo imprigionarono nella spaventosa prigione di Bagram per un anno. Esprimiamo il nostro cordoglio per la tragica scomparsa di questo ottimo giornalista che per anni ha svolto un onesto e valoroso lavoro, presentando tramite i suoi resoconti le verità del suo martoriato paese. (Irib/Radio Italia) (Inviato il 13 marzo 2009) 47. ANNUNCIATO IL FESTIVAL DANZÓN HABANA 2009 OCTAVIO BORGES PÉREZ AIN ― La VI edizione del Festival Danzón Habana 2009 si svolgerà dal 30 marzo al 5 aprile, dedicato a Città del Messico. José Loyola, presidente del Festival, ha informato che questa occasione sarà propizia per ricordare i 130 anni di questo genere musicale cubano e della nascita del compositore ed interprete José Urfé, oltre al centenario di Barbarito Diez, la voce del Danzón, e del cantante Fernando Collazo. 64 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Come invitata d’onore figura la grande attrice e senatrice messicana María Rojo, la cui pellicola “Danzón”, ha rinnovato nella sua patria il gusto per questo genere musicale ed ha promosso l’apertura di numerosi locali per ascoltarlo e ballarlo. Durante l’incontro si svolgerà un concorso di danza per bambini, giovani e adulti, un seminario di balli cubani nella società Unión Fraternal e un colloquio internazionale nel Centro Ispanoamericano di Cultura. Le sedi del Festival saranno i teatri Amadeo Roldán e América, la Casa Balear, il Copa Room dell’hotel Riviera, la Società Caribeña, e la Casa di Cultura Julián del Casals, de L’Avana Vecchia. Una ventina di orchestre interverranno all’appuntamento, tra le quali quella di Barbarito Diez, la Charanga de Oro, la Sinfonica di Guanabacoa, la Siglo XX, la Danzonera Mexicana, il Piquete Típico cubano, la Charanga Juvenil de la Escuela Nacional de Arte, la José Urfe, Aché Guinero y la de Enrique Jarrín. Ivan Trujillo, consigliere Culturale dell’ambasciata del Messico in Cuba, ha dichiarato che è un onore partecipare a questo Festival, dato che il danzón è molto diffuso nel suo paese ed è una mostra ulteriore degli stretti vincoli storici e culturali che esistono tra Cuba e Messico. Altre sedi del Festival saranno varie località vicine alla capitale cubana: Madruga, San Antonio de los Baños, Santa Cruz del Norte e Bejucal, dove il danzón è una radicata tradizione e che sono culle di compositori e di interpreti. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 65 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 VENERDÌ 13 MARZO 2009 48. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. ALTRE NOTIZIE SULLE ANGUSTIE DEL CAPITALISMO (da Cubadebate) Oggi ho letto i dispacci dell’11 marzo. Continuano a piovere informazioni sulla crisi economica internazionale. Stavolta ha parlato il Premio Nobel d’Economia Joseph Stiglitz, noto economista, molto citato dalla stampa e dai mezzi accademici. L’Agenzia francese di Notizie AFP parla della sua dichiarazione di ieri in Sao Paulo, Brasile. “Il pacchetto statunitense di riscatto economico del presidente Barack Obama di circa 700.000 milioni di dollari ‘è sicuramente meglio della risposta di Bush nel 2008’ ma non è sufficiente e la crisi sarà peggiore”. “Dobbiamo vedere le cose in prospettiva. (Il presidente George W.) Bush era paralizzato e le cose peggioravano ogni giorno senza che facesse niente”. Ha ricordato che molti paesi emergenti sono divenuti vittime innocenti della crisi. L’ironia è che mentre il governo statunitense dava lezioni sulle regole e le istituzioni nei paesi emergenti, le sue politiche erano un totale fallimento. “Per via di tutto questo, la crisi oggi è severa in tutto il mondo e paesi come il Brasile soffriranno veramente”, ha segnalato Stiglitz ad un quotidiano che lo ha consultato sulla caduta del 3.6% dell’economia brasiliana nel quarto trimestre dell’anno scorso, la più forte dallo stesso periodo del 1996. L’intervista è stata pubblicata martedì. 66 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 L’economista ha avvisato che anche se esiste un accordo globale per non ricorrere al protezionismo, molti pacchetti di aiuti hanno misure protezioniste alla loro base e chi soffrirà di più saranno i paesi in via di sviluppo. L’agenzia Reuters ha informato che “Severstal, la maggior fabbrica siderurgica della Russia ha annunciato mercoledì che prevede di licenziare 9000 ― 9500 dipendenti dalle acciaierie del paese, come risposta alla debole domanda mondiale e che inoltre licenzierà dalle miniere di carbone e dei minerali di ferro. Le siderurgiche russe si sono unite a concorrenti di altri paesi nel tagliare le produzioni durante il quarto trimestre, anche se sino adesso hanno evitato i licenziamenti di massa per via della natura politicamente sensibile di questa misura. “Inoltre si pianifica una riduzione addizionale dei posti di lavoro nei giacimenti di carbone e dei minerali di ferro in Russia”, ha detto Mordashov. “La Severstal ha diminuito la sua produzione in vari impianti della Russia, dell’Italia e degli Stati Uniti negli ultimi mesi per via della scarsa domanda d’acciaio. In febbraio ha riportato che la produzione d’acciaio crudo nel quarto trimestre è caduta del 48% rispetto al periodo precedente. La stessa agenzia, in un dispaccio proveniente da Dar es Salaam, pubblica che: “La Cina può guidare il mondo fuori dalla crisi economica, grazie alle sue sane riserve internazionali, il suo forte superavit commerciale ed i suoi massicci investimenti in tutto il mondo”, ha detto un assessore del segretario generale delle Nazioni Unite. Sinora la Cina ha sopportato la turbolenza economica meglio dell’Europa e degli Stati Uniti, anche se la caduta delle due ultime economie ha danneggiato molto il suo settore dell’esportazione, provocando la chiusura di fabbriche e la perdita di posti di lavoro. “Spero che la Cina possa guidare il mondo fuori da questa crisi al più presto”, ha detto Jeffrey Sachs, assessore del segretario generale della ONU, Ban Ki-moon, in un’intervista data a Reuters martedì 10, nel pomeriggio. 67 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Loro non avevano una difficoltà finanziaria così grande come negli Stati Uniti o in Europa. La Cina ha grandi quantità di riserve di denaro forte, un gran superavit commerciale e molti investimenti. La Cina ha i mezzi per iniziare il recupero per prima e se questo avrà successo quest’anno, allora s’estenderà alle altre economie. La Cina, la terza economia del mondo, generalmente maneggia un superavit di conto corrente con vaste esportazioni e importazioni relativamente illimitate. L’informazione economica data a conoscere mercoledì 11 ha mostrato che le esportazioni cinesi in febbraio hanno barcollato, perché il paese ha sentito tutto l’impatto della crisi finanziaria globale, ma la spesa del capitale si è accelerata con l’aiuto del pacchetto di stimolo massiccio del governo. Il paese dispone di circa 2 bilioni di dollari di riserva in divisa. Il suo attuale superavit di conto corrente è di circa 440.000 milioni di dollari sino alla fine del 2008 e persino superiore del 20% rispetto all’anno precedente, dicono le statistiche ufficiali. La ONU ha detto che sono necessari 72.000 milioni di dollari per aiutare l’Africa: una frazione di quello che i governi dell’Europa e degli Stati Uniti hanno posto per resuscitare le loro economie. Da New York e da Washington non giunge nessuna speranza per i paesi del Terzo Mondo! Fidel Castro Ruz ― 12 Marzo del 2009 Ore 10.14 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 13 marzo 2009) 68 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 49. SECONDO CLASSICO MONDIALE DI BASEBALL. CUBA VITTORIOSA VA A SAN DIEGO. LA SQUADRA DELL’ISOLA HA SCONFITTO IL MESSICO 16 A 4 SIGFREDO BARROS, inviato speciale Una serie di 16 azioni, tra le quali 3 fuori campo, hanno dato alla squadra cubana la vittoria per 16 a 4 contro il Messico e il titolo di campionessa del gruppo B del Secondo Classico Mondiale di Baseball e di andare nella città di San Diego senza una sconfitta. Yulieski Gourriel è stato il giocatore migliore della squadra. L’allenatore Higinio Vélez ha cambiato quasi completamente l’allineamento mettendo all’entrata Yosvani Peraza come designato e quarto battitore ― un giusto premio per il suo formidabile colpo cruciale contro l’Australia, e come ricevitore Rolando Meriño, il solo giocatore che non era ancora entrato sul terreno di gioco. (Frammento/Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 50. GLI STUDENTI UNIVERSITARI RICORDANO LO STORICO 13 MARZO PL ― La Federazione degli Studenti Universitari (FEU) renderà omaggio oggi, 13 marzo ai martiri dello storico assalto al Palazzo Presidenziale e dell’occupazione dei locali di Radio Reloj, a 52 anni dalle eroiche azioni. In quel giorno del 1957 un gruppo di giovani del Direttorio Rivoluzionario, guidati dal leader studentesco José Antonio Echeverría, assaltarono quei due luoghi per giustiziare il dittatore Fulgencio Batista e poi diffondere la notizia. L’azione non ebbe successo e molti studenti furono assassinati dalla polizia batistiana nella zona dell’università della capitale. 69 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La giornata di omaggio comincerà con la tradizionale camminata nel municipio di Cárdenas, in provincia de Matanzas, dalla casa natale di Echeverría sino al cimitero dove riposano i suoi resti. Il presidente nazionale della FEU, Adalberto Hernández, ha annunciato che gli studenti universitari metteranno una corona di fiori nel luogo in cui fu ucciso il giovane con alcuni altri suoi compagni, a L’Avana. L’omaggio si estenderà anche nel Mausoleo dei Martitri del13 marzo, nel Cimitero di Colón della capitale. La cerimonia centrale si svolgerà di fronte al Museo della Rivoluzione, l’ex Palazzo Presidenziale. Questa attività conterà sulla presenza dei membri del Consiglio Nazionale della FEU che, sino al 15, effettueranno una riunione straordinaria per valutare il compimento degli accordi del VII Congresso, svolto nel dicembre del 2006. I fatti del 13 marzo, anche se non realizzarono gli obiettivi proposti, colpirono le basi della tirannia e contribuirono ad accrescere gli sforzi delle masse popolari per ottenere la definitiva liberazione, il 1º gennaio del 1959. (Frammento/Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 51. EVO MORALES CHIEDE LA DEPENALIZZAZIONE DELLA FOGLIA DI COCA AIN ― Il presidente della Bolivia, Evo Morales, chiede alla comunità internazionale di depenalizzare la foglia di coca, spiegando la sua innocuità e la sua millenaria integrazione alla cultura indigena. La richiesta del capo di Stato è compresa nei lavori della 52° Sessione della Commissione sugli Stupefacenti delle Nazioni Unite, a Vienna, in Austria. 70 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Non siamo difensori della cocaina, ma vogliamo salvaguardare le nostre tradizioni originarie come il masticare (acullicu) e i nostri antichi rituali”, ha detto Evo in una conferenza stampa svolta nel Palazzo di Governo a La Paz. In accordo con Morales è inaccettabile l’inclusione della pianta tra le sostanze proibite, fatto che risale al 1961, quando Ginevra stabilì la Convenzione Unica sugli Stupefacenti. “Non si possono ignorare la storia e la cultura dei popoli”, ha sottolineato il leader del Movimento al Socialismo, assicurando l’esistenza di argomenti scientifici che avallano l’innocuità della foglia di coca. “L’Organizzazione Mondiale della Salute, ha detto Morales, ha realizzato uno studio ed è giunta a questa conclusione”. “Da anni cerco d’ottenere questa relazione, ma il governo degli Stati Uniti ne ostacola la divulgazione”, ha sostenuto ancora. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 52. VENEZUELA. CUBA PARTECIPA ALL’INCONTRO MINISTRI D’EDUCAZIONE DELL’ALBA DEI AIN ― Consolidare i sistemi educativi della regione è uno degli obiettivi che riunisce i Ministri d’Educazione di Cuba, Venezuela, Nicaragua, Honduras, Dominica e Bolivia, nello Stato venezuelano di Nueva Esparta. Questi paesi membri dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA), hanno cominciato ieri, giovedì 12, le loro analisi, ha reso noto PL. La riunione analizza in particolare il Progetto Gran Nazionale d’alfabetizzazione e Postalfabetizzazione e i loro vincoli strategici con lo sviluppo, oltre all’ampliamento della Missione Robinson Internazionale. I Ministri d’Educazione delle nazioni dell’ALBA analizzeranno anche i progetti d’educazione sessuale, la salute sessuale riproduttiva, il disegno e lo sviluppo dei formatori in scienze. 71 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) 53. CONDANNATO A TRE ANNI PER IL LANCIO DELLE SCARPE CONTRO BUSH AP/RHC ― Il giornalista iracheno che nel dicembre scorso aveva tirato, come espressione di protesta, le sue scarpe all’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, è appena stato processato e condannato a tre anni di carcere “per aver attaccato un Capo di Stato straniero, ha detto il suo avvocato Mohammed al-Abboudi, che ha segnalato che la condanna di Muntadhar al-Zeidi è stata annunciata dopo un breve processo, nel quale il giornalista si è dichiarato innocente. L’avvocato ha stimato che l’atteggiamento del suo cliente era una naturale risposta contro l’occupazione del paese ed ha riferito che il giornalista ha gridato “Viva l’Iraq”, quando è stata letta la sentenza. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 13 marzo 2009) LUNEDÌ 16 MARZO 2009 54. CONGRESSO DEI LAVORATORI AGRICOLI E FORESTALI. FRUTTIFERI SCAMBI SULLA PRODUZIONE AGRICOLA E DELL’ALLEVAMENTO JUAN VARELA PÉREZ Evitare che i fruttiferi scambi sulla produzione degli alimenti, la sostituzione delle importazioni, il risparmio, il ridisegno dei movimenti d’emulazione in settori basici come quello del latte, i buoni esempi ― e anche quelli cattivi ― si perdano, ha raccomandato un delegato, è il grande impegno della nuova direzione eletta nell’VIII Congresso dei Lavoratori dell’Agricoltura e l’Allevamento, che si è concluso domenica 15, nel Palazzo delle Convenzioni. 72 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Ulises Rosales del Toro, membro del Burò Politico e ministro dell’Agricoltura, ha segnalato che il momento attuale domanda dal Sindacato e dal Ministero dell’Agricoltura mete e obiettivi immediati, per assicurare l’alimentazione del nostro popolo. “Non è ammissibile, ha detto, che nella discussione del piano per l’economia per il 2009, l’amministrazione abbia partecipato solo all’81% delle riunioni. Questo indica che nelle restanti, quanto discusso è restato senza risposta o ― che è lo stesso ― non è stata raggiunta alcuna integrazione”. Il ministro, che è anche Vicepresidente del Consiglio dei Ministri ha detto a proposito del sistema di pagamento per risultati, che ci sono entità che lavorano in modo soddisfacente, ma sono le amministrazioni che applicano male la Risoluzione No. 9 del 2008 del Ministero del Lavoro e la Previdenza Sociale. In molti casi i lavoratori non dominano il calcolo delle loro entrate e quindi questo stimolo non compie totalmente il suo obiettivo di mobilitare. I delegati hanno ratificato Juan Jorge Castro Ortiz come segretario generale del SNTAF. Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba e Santiago Pérez Castellanos, capo del Dipartimento Agricolo e Alimentare del Comitato Centrale del Partito, sono intervenuti in differenti punti con precisioni e chiarimenti. Jorge Risquet Valdés, membro del Comitato Centrale ha partecipato alla giornata di chiusura dell’incontro assieme a dirigenti del Partito, la CTC, organizzazioni politiche e di massa e veterani dirigenti del settore. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 55. IL FMLN HA VINTO IN EL SALVADOR Il Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN) ha vinto le elezioni presidenziali in El Salvador con il 51,3% dei voti, secondo lo scrutinio del 90,.4% delle schede, com’è stato informato ufficialmente, con una tendenza che si considera irreversibile, ha reso noto ANSA. Le strade di San Salvador si sono riempite di seguaci del FMLN per festeggiare la vittoria del candidato Mauricio Funes, di 49 anni, che assumerà il mandato il primo giugno. 73 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il suo rivale, Rodrigo Ávila, del partito governante Alianza Republicana Nacionalista (ARENA), ha ottenuto il 48,7%, ha detto il Tribunale Supremo Elettorale (TSE). I simpatizzanti del FMLN hanno sventolato le bandiere rosse che identificano questo Partito fondato nel 1992, dopo la firma degli accordi di pace di Chapultepec, coni quali si pose fine alla guerra civile durata dal 1980 al 1992. L’annuncio dei risultati è avvenuto dopo una giornata di votazioni che, secondo gli osservatori e le autorità, è trascorsa senza incidenti di sorta. “Abbiamo visto un processo elettorale trasparente, un processo elettorale tranquillo, pacifico e di massa”, ha dichiarato il presidente del TSE, Walter Araujo, in un messaggio al paese, alla chiusura dei seggi. Il quotidiano La Prensa Grafica, ha assicurato che il 60% dei 4,2 milioni di elettori iscritti si è presentato a votare, cioè il 6% in più dei votanti delle elezioni municipali e legislative del 18 gennaio scorso. “In forma umile ed emozionata voglio ringraziare tutti coloro che hanno votato per me, tutti coloro che sceglieranno il cammino del cambio”, ha dichiarato Funes, alla proclamazione della sua vittoria. (SE/ Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 56. IL FAMOSO ARTISTA GIAPPONESE TATSUO MIYAJIMA È A L’AVANA OCTAVIO BORGES PÉREZ AIN ― Tatsuo Miyajima, artista giapponese delle belle arti, molto noto internazionalmente, è giunto a L’Avana per partecipare alla X Biennale, invitato dal suo collega cubano Alexis Leyva Machado (Kcho). All’aeroporto lo hanno ricevuto Rubén del Valle, presidente della X Biennale de l’Avana e Kcho, con cui svilupperà il progetto collettivo “Punto d’Incontro”, che riunisce artisti molto 74 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 noti che hanno partecipato alle Biennali de L’Avana, Venezia, Sao Paulo e la Del Fin del Mundo (Ushuaia, Terra del Fuoco, Argentina). Miyajima ha detto d’essere molto contento di questo suo primo viaggio a Cuba e che progetta una seconda visita con sua moglie e sua figlia. Lunedì 16, oggi, cominciano i lavori con Kcho, nel convento di San Francisco de Asís per iniziare il montaggio della sua opera, in una mostra collettiva che si propone di riflettere e creare, ispirati dai problemi essenziali dell’umanità, por proporre soluzioni e prospettive artistiche a queste sfide. Miyajima è professore dell’Università delle Scienze e le Arti di Kyoto, dove dal 2006 convoca ad una riunione d’artisti, per analizzare i problemi più importanti che affronta la specie in questi tempi di globalizzazione. L’artista giapponese ha iniziato la sua carriera nel 1967, con opere con la modalità di performance e si è fatto conoscere internazionalmente nella Biennale di Venezia nel 1988 con le sue peculiari installazioni con moduli numerici digitali fatti da lui stesso, nel principio del cambio, cioè la connessione di tutto e la continuità. Il suo lavoro parte da una complessa riflessione sul concetto del tempo e la sua dimensione filosofica, relazionata con il buddismo. Tatsuo Miyajima resterà a L’Avana sino al 19 marzo in uno stretto scambio con i colleghi di Cuba, Iran, Sudafrica, Venezuela, Brasile, Russia e Cuba. La X Biennale de L’Avana si effettuerà dal 27 marzo al 30 aprile. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 57. ARTISTI DI NEW YORK A L’AVANA AIN ― Un gruppo di 40 artisti statunitensi, pittori e scultori, come Spencer Tunick, Cindy Sherman e Sue Williams, inaugureranno il prossimo 28 marzo nella capitale una mostra con le opere più attuali dell’arte di New York. 75 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Con il titolo “Chelsea visita L’Avana”, l’esposizione avrà sede nell’edificio d’Arte Universale del Museo delle Belle Arti, e la compongono opere dei fondi delle gallerie più note di questa località di New York, ha informato il sito digitale CubaSí. Abelardo Mena, uno dei curatori della mostra, ha segnalato che la collezione è formata da 40 incisioni, sculture, installazioni ed opere in video. L’insieme offre uno spettro di tematiche e di analisi estetiche di creatori come Uta Barth, Delia Brown, Carrey Maxon, Paul Pfeifer y Laurie Thomas. La maggioranza degli autori raggiungerà L’Avana per partecipare anche alle giornate della X Biennale, che s’inaugurerà il 27 marzo. È la prima volta dopo 23 anni che gli artisti di New York espongono in Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 58. NELL’ISOLA IL PRIMO VICEPRESIDENTE E MINISTRO DEGLI ESTERI DI PANAMA L’Onorevole Signor Samuel Lewis Navarro, Primo Vicepresidente e Ministro degli Esteri della Repubblica di Panamá, sta svolgendo una visita di lavoro in Cuba. Durante il suo soggiorno, il distinto visitante incontrerà il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla ed altri dirigenti dello Stato e del Governo, con cui analizzerà lo sviluppo delle relazioni bilaterali ed altri temi dell’attualità internazionale. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 59. AFGANISTÁN. MORTI SEI SOLDATI DELLA NATO Quattro soldati della NATO sono morti domenica 15 per l’esplosione di una bomba messa su una strada in Afganistan, in uno dei peggiori attacchi contro le truppe straniere delle ultime settimane. 76 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 I morti tra gli occupanti aumentano sempre più e la violenza è cresciuta dall’anno scorso in questa nazione, dove i Talibani, dopo l’invasione degli USA del novembre del 2001, hanno intensificato la loro campagna per espellere le truppe occupanti. Questi ultimi decessi sono avvenuti a est del paese, dice un comunicato che non specifica le nazionalità dei morti, anche se la maggioranza delle truppe presenti in questa zona sono statunitensi. Sabato 14, due soldati della missione NATO, uno nell’est e l’altro nel sud del paese sono morti in un altro attacco degli insorgenti, ha annunciato il Comando Militare dell’Organizzazione, riportato da Reuters. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) 60. GRUPPO ITALIANO DI SOLIDARIETÀ A GUANTÁNAMO AIN ― I membri del Circolo Celia Sánchez Manduley, d’amicizia tra Cuba e l’Italia, sono giunti in provincia di Guantánamo, territorio con cui condividono un progetto d’aiuti ai danneggiati dei tre cicloni dell’anno scorso. Enzo Pescatori, segretario del Circolo, i cui vincoli con l’Isola datano dal 1996, ha spiegato che il gruppo che lui guida, con circa 50 ed altre associazioni di solidarietà della regione Veneto, sono gemellati con la provincia di Guantánamo. Pescatori ha spiegato che in questa occasione il gruppo d’amicizia ha portato una donazione ai danneggiati di Baracca, con abiti, calzature e prodotti per la ricostruzione. Gli aiuti dei gruppi sono stati destinati anche agli abitanti dell’Isola della Gioventù , Pinar del Río e Holguín, ma soprattutto a Guantánamo, tutti territori severamente devastati da tre uragani. Il Circolo che ha sede a Verona ha ricevuto personalità come Aleida Guevara e Alberto Granado, la figlia e un intimo amico di Che Guevara, ed ha sviluppato campagne per reclamare la libertà dei Cinque Eroi cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti. 77 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Tra gli obiettivi fondamentali di questo gruppo c’è la divulgazione, nel mondo, e in Italia, della realtà di Cuba rivoluzionaria, per contrastare la propaganda bugiarda della grande stampa che vuole distorcere l’opera di giustizia sociale iniziata 50 anni con il trionfo della Rivoluzione nell’Isola delle Antille. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 17 marzo 2009) VENERDÌ 20 MARZO 2009 61. RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. I COLPEVOLI SIAMO NOI Nella partita di oggi tra le squadre del Giappone e di Cuba, che si è conclusa quasi alle 3 di notte, siamo stati indubbiamente battuti. Gli organizzatori del Classico avevano già deciso che i tre paesi che occupano i primi posti del baseball mondiale si dovevano affrontare tra di loro a San Diego, inserendo arbitrariamente Cuba nel gruppo asiatico, pur essendo dei Caraibi. Io dubito che qualsiasi squadra occidentale riesca a sconfiggere il Giappone e la Corea nel gruppo di contendenti che giocheranno nei prossimi tre giorni a Los Angeles. Solo uno dei due paesi asiatici, con la sua capacità, deciderà chi occuperà il primo ed il secondo posto nel Classico. Quello che importava agli organizzatore era eliminare Cuba, un paese rivoluzionario che ha resistito eroicamente e non ha potuto essere vinto nella battaglia delle idee. Nonostante tutto, noi ritorneremo un giorno ad essere la potenza dominante di questo sport. L’eccellente squadra che ci ha rappresentato nel Classico, formata soprattutto da atleti giovani, è senza dubbio una genuina rappresentanza dei migliori atleti del nostro paese. Hanno lottato con grande coraggio, non si sono demoralizzati ed hanno cercato la vittoria fino all’ultimo inning. 78 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La formazione, che era stata suggerita da Cuba da parte degli organismi competenti coadiuvati da esperti, era buona ed ispirava fiducia. Era forte all’attacco e nella difesa. Disponeva di una buona riserva di lanciatori capaci e di forti battitori, se le circostanze della partita l’avessero richiesto. Applicando la stessa strategia abbiamo sconfitto e dominato la forte squadra del Messico. Devo segnalare che la direzione tecnica della squadra a San Diego è stata pessima. Con un avversario capace di rinnovarsi costantemente, è prevalso il vecchio criterio di seguire sentieri già tracciati. Dobbiamo trarne le debite conclusioni. Oggi il baseball, tra tutti gli sport, è quello capace di suscitare la maggiore aspettativa per la grande varietà di situazioni che si possono creare e per il ruolo specifico dei 9 uomini che formano la squadra. Sta diventando dappertutto uno spettacolo veramente emozionante. Anche se gli stadi sono pieni di tifosi, niente si può paragonare alle immagini riprese dalle telecamere. La televisione sembra il mezzo ideato per trasmettere il baseball e moltiplica l’interesse, perché approfondisce i dettagli d’ogni azione. Riesce addirittura a far vedere la cucitura e la rotazione di un lancio a 100 miglia di velocità, con la palla che ruota lungo la linea bianca o quando arriva nel guanto del difensore un decimo di secondo prima o dopo, del piede del corridore, mentre tocca la base. Non ricordo un altro sport che permetta questa varietà di situazioni, eccetto gli scacchi, in cui l’attività non è muscolare intellettuale e quindi impossibile da trasmettere con la televisione. A Cuba, dove si praticano quasi tutti gli sport con numerosi simpatizzanti, il baseball è divenuto in una passione nazionale. Abbiamo riposato sugli allori ed ora paghiamo le conseguenze. La Corea ed il Giappone, due paesi molto distanti geograficamente dagli Stati Uniti, hanno investito notevoli risorse economiche in questo sport, importato o imposto. Lo sviluppo di tale attività sportiva in queste due nazioni asiatiche risponde alle loro caratteristiche. I loro abitanti sono laboriosi, abnegati e tenaci. 79 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il Giappone, paese evoluto e ricco, con oltre 120 milioni d’abitanti, si è dedicato allo sviluppo del baseball. Come qualsiasi cosa nel sistema capitalista, lo sport a livello professionale è un grande affare, ma la volontà nazionale ha imposto norme rigorose ai propri giocatori professionisti. I giocatori cubani che hanno lavorato in Giappone conoscono bene le regole imposte. Gli onorari pagati ai professionisti delle Grandi Leghe degli Stati Uniti sono logicamente molto più alti di quelli pagati dal Giappone, paese che dopo gli USA ha la lega professionista più forte. Nessun giocatore professionista giapponese può trasferirsi nelle Grandi Leghe statunitensi o in qualsiasi altro paese straniero, se prima non lavora almeno per 8 anni nelle squadre della Lega nazionale giapponese. Per questo motivo nessuno dei membri della sua Nazionale ha meno di 28 anni. Gli allenamenti sono incredibilmente rigorosi e metodici. Hanno elaborato metodi tecnici per sviluppare i riflessi necessari a ciascun giocatore. I battitori rispondono ogni giorno a centinaia di lanci provenienti da mancini o da destri. I lanciatori, da parte loro, sono obbligati ad effettuare quattrocento lanci al giorno. Se durante il gioco commettono qualche errore, devono lanciare la palla altre cento volte. Lo fanno con piacere, come una sorta di auto-castigo. In questo modo acquisiscono un notevole controllo muscolare che risponde agli ordini del cervello. È per questo motivo che i loro lanciatori meravigliano per la capacità di tirare esattamente dove hanno stabilito. Questi metodi sono applicati in ognuna delle attività realizzate da ogni atleta, nei suoi ruoli difensivi e nei suoi compiti come battitore. Anche gli atleti dell’altro paese asiatico,la Repubblica della Corea, divenuta già una potenza del baseball professionista mondiale, crescono seguendo queste caratteristiche. Gli asiatici non sono forti fisicamente quanto i loro avversari occidentali. Non sono nemmeno tanto esplosivi. Ma la forza non è sufficiente per vincere contro quei riflessi sviluppato nei loro giocatori; essere solamente esplosivi, non può compensare la 80 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 metodologia ed il sangue freddo dei loro atleti. La Corea ha cercato uomini corpulenti, capaci di battere con maggior forza. Le nostre speranze si basavano sul patriottismo dei nostri atleti e la passione con cui difendono il loro onore ed il loro paese, partendo da un vivaio sicuramente minore di decine di volte, facendo il paragone per esempio con il Giappone, togliendo da quelle risorse umane i deboli di coscienza che si lasciano corrompere dai nostri nemici. Ma questo non basta per mantenere la nostra supremazia nel baseball. È indispensabile applicare metodi più tecnici e scientifici nello sviluppo dei nostri sportivi. L’eccellente base educativa e sportiva del nostro paese ce lo permette. Attualmente disponiamo di vari giovani lanciatori e battitori con magnifiche qualità sportive. In due parole, dobbiamo rivoluzionare i metodi di preparazione e di sviluppo dei nostri atleti, non solo nel baseball, ma in tutte le discipline sportive. La nostra Nazionale è sulla via del ritorno. Riceviamoli con tutti gli onori che merita la loro esemplare condotta. Loro non sono responsabili degli errori che li hanno portati ad un risultato sfavorevole. I colpevoli siamo noi che non abbiamo saputo correggere a tempo i nostri errori. Fidel Castro Ruz ― 19 Marzo del 2009 Ore 14.58 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 21 marzo 2009) 62. RAÚL HA RICEVUTO LA SQUADRA CUBANA DI BASEBALL COTO WONG Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, presidente di Cuba ha ricevuto la squadra cubana di baseball che è ritornata all’alba di oggi in Patria. 81 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il Presidente cubano, alla scaletta ha salutato tutti i membri della delegazione ed Esteban Lazo, membro del Burò Politico del PCC, ha preso la parola ed ha sottolineato che: “Riceviamo la delegazione con l’orgoglio, l’emozione del padre, del fratello, dell’amico e del popolo che abbraccia il figlio che ritorna da una cruenta battaglia”. Inoltre Lazo ha riferito che in ogni istante di tensione, in ognuno dei momenti dei giochi, è sempre stato presente l’incitamento dei compagni Fidel e Raul e di tutto il popolo di Cuba. Esteban Lazo ha esortato a contribuire all’esame più dettagliato e rigoroso sulla nostra partecipazione a questa seconda edizione del Classico Mondiale di Baseball, per essere una potenza dominante di questo sport. “La Riflessione di oggi del compagno Fidel, che riceverete al termine di questo incontro, la dovrete studiare con profondità ― e con voi tutti i dirigenti, e tecnici dello sport ― usandola come una guida per il perfezionamento che va realizzato, valutandola sistematicamente”. A nome degli atleti, Cepeda ha detto che: “Ritorniamo tristi da un punto di vista sportivo, ma con l’orgoglio e la soddisfazione più grandi, con la fronte in alto e la volontà di continuare ad offrire il meglio di ognuno di noi alla Rivoluzione”. Accompagnavano Raúl nel ricevimento degli sportivi, Pedro Sáez Montejo, membro del Burò Politico; Mercedes López Acea, membro del Segretariato, José Ramón Fernández, presidente del Comitato Olimpico Cubano, ed altri dirigenti del Partito, la UJC, l’INDER e del Governo della capitale. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 63. RAÚL HA RICEVUTO IL COMMISSARIO EUROPEO LOUIS MICHEL Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente di Cuba, ha ricevuto giovedì 19 gli Onorevoli Signori Louis Michel, Commissario Europeo per lo Sviluppo e gli Aiuti Umanitari e Miguel Ángel Martínez, vicepresidente del Parlamento Europeo. 82 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 L’incontro ha sottolineato la marcia positiva della recentemente riannodata cooperazione bilaterale tra la Commissione Europea e l’Isola e inoltre sono state scambiate opinioni sulle relazioni tra Cuba e la UE ― Union Europea ― basate sulla non ingerenza negli affari interni e sul rispetto della sovranità degli Stati. Erano presenti Bruno Rodríguez Parrilla e Rodrigo Malmierca Díaz, ministri degli Esteri e del Commercio Estero e gli Investimenti stranieri rispettivamente, con Jorge Martí Martínez, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito. Per la Commissione Europea ha partecipato anche il suo incaricato per gli affari a L’Avana, Onorevole Signor Javier Niño. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 64. MESSAGGIO D’APPOGGIO A LUCIUS LUCIUS WALKER E AD IFCO Compagni: Lucius Walker e l’organizzazione Pastori per la Pace sono coinvolti in un processo legale, accusati d’aver violato le leggi che proibiscono i viaggi a cuba ai cittadini nordamericani. Sono stati citati ― il 12 marzo alle 2 del pomeriggio ― a presentarsi alla giudice Judith Gishe del Tribunale Supremo della città di New York in un’udienza che ha il solo proposito di obbligarli a dare informazioni sui viaggi a Cuba e ad intorpidire lo sviluppo del movimento di solidarietà verso l’Isola. Oggi, quando sono sempre più alte le voci che si alzano contro il blocco e contro le ingiuste proibizioni che violano i nostri diritti, le autorità della città di New York si dedicano ad applicare leggi federali che non riguardano la loro giurisdizione, sciupando tempo e denaro necessari per la lotta contro la crisi economica che si acuisce e contro la disoccupazione e la povertà che si espandono nel paese più ricco e poderoso della terra. Lucius e IFCO non sono soli, come non sarà sola nessuna giusta causa nel mondo. La loro lotta contro il blocco e per i diritti dei cittadini nordamericani, è la lotta del movimento di 83 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 solidarietà in tutto il mondo e merita l’appoggio di tutti. Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli ― ICAP (Inviato il 21 marzo 2009) 65. L’ARTE DEI CINQUE CONTINENTI NELLA BIENNALE DE L’AVANA 2009 PL ― Artisti di varie generazioni, la maggioranza dell’America Latina, Africa e Australia, parteciperanno alla X Biennale de L’Avana, che quest’anno festeggia il suo 25 anniversario. Da venerdì 27 marzo e sino al 30 aprile si riuniranno in questa capitale più di 300 creatori di 45 paesi, come il portoricano Antonio Martorell, l’uruguaiano Luis Camnitzer, l’argentino León Ferrari, la giapponese Setsuko Ono e il francocanadese Hervé Fischer. Il presidente del Comitato Organizzatore, Rubén del Valle, ha segnalato in una conferenza stampa che questa edizione è dedicata “All’integrazione e alla resistenza dei popoli nell’era della globalizzazione”, una delle problematiche che danneggiano maggiormente il mondo. Messico e Colombia avranno una forte partecipazione nei progetti collettivi con le mostre “El maíz es nuestra vida” e “Sin Horizonte”, rispettivamente. La sede principale sarà il Parco Morro-Cabaña, mentre ne l’Avana Vecchia, Patrimonio Culturale dell’Umanità dal 1982, avrà 10 sedi permanenti con alcuni dei partecipanti stranieri, come il messicano Guillermo Gómez Peña, e una mostra dedicata al recentemente deceduto pittore giapponese Shigeo Fukuda. Il 26 marzo si apriranno tutte le mostre collaterali, tra le quali “Chelsea visita La Habana”, di 30 artisti di questa località di New York. La Biennale è stata fondata nel 1984 per iniziativa del leader cubano, Fidel Castro, dopo la morte del pittore Wifredo Lam e il suo obiettivo principale è creare uno spazio di confronto e riflessione sullo sviluppo delle belle arti nel mondo. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 84 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 SABATO 21 MARZO 2009 66. UN MONDO DIVERSO E MIGLIORE. UN GIORNO VERRÀ A CUBA CON UN SEME DI PACE, D’AMICIZIA E D’AMORE C’era una volta... o meglio c’è un bambino che si chiama Alessio Zalloco, alunno di 7 anni della Scuola Elementare e Media Manzi che, venuto a conoscenza della devastazione provocata dagli uragani l’anno scorso nell’Isola , ha donato tutti i suoi risparmi per la ricostruzione di Cuba, come parte della campagna realizzata da una ONG senza scopo di lucro “Semi di pace”, di Civitavecchia, in Italia. Il padre del piccolo Alessio ― e suo fratello Luca ― è morto da poco per una malattia: era un lavoratore d’un mercato di ortaggi e frutta e parte delle mance le teneva in un sacchetto di plastica e aveva promesso ai figli un regalo per Natale, ma poi Alessio, quando ha conosciuto la tragedia provocata dai cicloni, ha parlato con la mamma, ha lavato le monete, le ha messe in un sacchetto nuovo e ha consegnato i soldi alla maestra, perché si usassero a favore dei bambini cubani. In una giornata piena di emozioni, di bambini e d’amore per Cuba, la Scuola Elementare e Media Manzi ha ricevuto l’Ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, Raúl Roa, che, a nome di Cuba, ha ringraziato tutti i bambini, i genitori, i maestri e le autorità locali per il gesto d’amicizia, fraternità e amore, non solo realizzato da Alessio, ma 85 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 da tutti gli alunni e i cittadini che hanno lavorato per alleviare l’impatto degli uragani nell’Isola, perché : “...il piccolo Alessio, come fa il mio paese, condivide quello che ha e non quello che gli avanza”, ha detto l’ambasciatore Roa, parlando ai presenti. Il presidente di “Semi di Pace”, il professor Luca Bondi, ha detto che “... Solo un gesto d’amore, che parte dal cuore, è la sola ragione capace di aiutare i nostri simili, come fa Cuba con tanti paesi del mondo”. La visita dell’Ambasciatore Roa ha incluso anche un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico di Tarquinia, dov’è stato proiettato il breve documentario “Emergenza Cuba”, nel quale si mostra il processo di raccolta degli aiuti umanitari dall’inizio della campagna di solidarietà, sino alla consegna nell’Isola dei donativi. Al termine della proiezione vari studenti hanno rivolto domande all’Ambasciatore Roa che ha r¡sposto loro ed è anche stato intervistato dalla TV locale BT 2000. Più tardi, durante la visita alla sede di “Semi di Pace”, il presidente della ONG, Luca Bondi ha offerto ai visitatori una dettagliata spiegazione sulle origini dell’Associazione la cui sede occupa un’area di 1500 metri quadrati, in un luogo dove prima c’era una discarica abusiva. Lo spazio è stato ripulito dai membri dell’Associazione con lavoro volontario e attualmente sono stati piantati 851 ulivi, l’ultimo dallo stesso Ambasciatore Raúl Roa in ricordo e come ringraziamento per il lavoro dell’Associazione a favore di Cuba. Tra i vari programmi di lavoro che svolge questa ONG vanno segnalati l’attenzione alle persone della terza età, il programma d’assistenza ai bambini e ai giovani con problemi d’inserimento sociale e quello per i giovani con handicap. Como parte del programma ufficiale, il rappresentante cubano è stato ricevuto dalle autorità locali nel Palazzo Comunale con il sindaco Mauro Mazzolla e gli assessori alla poltica sociale e all’istruzione, il Capo della Polizia ed altri dirigenti di questa città del Tirreno di 16.000 abitanti, che è gemellata dal 1998 con Jaruco, in Cuba, e dove si possono ammirare le vestigia dell’antica civiltà etrusca. Nella giornata hanno accompagnato l’Ambasciatore Roa anche altri membri della stessa ambasciata presso la Santa Sede e lo Stato italiano. (V.P./G.M.) 86 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Inviato il 21 marzo 2009) 67. IMPRENDITORE ITALIANO OSPITE DISTINTO DI CIEGO DE AVILA. MASSIMO BONANNO NOMINATO OSPITE DISTINTO GIOIA MINUTI Grande amico di Cuba da molti anni ― e anche di Granma Internacional ― Massimo Bonanno, presidente di Finauto, una ditta che opera in Cuba da 16 anni circa, è stato insignito del titolo di “Ospite Distinto” della città di Ciego de Avila: “In virtù dei meriti ottenuti per l’aiuto disinteressato che ha offerto in questi anni e che continua ad apportare alla nostra località; per la sua dedizione e il suo impegno incondizionato nello sviluppo e la crescita della Rivoluzione, gli consegniamo il Diploma che accredita la condizione di Ospite Distinto e la Chiave della Città”, si legge nel documento ufficiale rilasciato dal Presidente dell’Assemblea Municipale del Poder Popular e dal Consiglio d’Amministrazione di questa città cubana. Massimo Bonanno ha regalato 10 autobus e 18 omnibus che hanno rivitalizzato il trasporto nella zona. Dal 1998 ha iniziato il processo di assemblaggio degli autobus Kia AM 928 e Cosmos in Cuba, lavoro che si svolge anche attualmente, ampliando l’universo dell’assemblaggio dell’industria nazionale in differenti province, come la Conformadora di Guanajay, l’Industria di Guanabo in provincia di Camagüey, l’Impresa dei Trasporti di Santiago di Cuba... Inoltre Bonanno, genovese di nascita, ha apportato lavoro e finanziamenti all’AutoImportatrice del Gruppo Unecamoto ― SIME ― e al servizio di flotta della Kia. “Finauto, ha detto Massimo, è una delle imprese straniere più attive in Cuba, tra le prime 5 per fatturato e tutti noi italiani che lavoriamo qui ci siamo perfettamente integrati alla società e alle abitudini dell’Isola. Cuba ha dimostrato al mondo che esiste una via migliore per vivere e si aprirà completamente al mondo ed il mondo si aprirà all’Isola se 87 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 rispetteranno la sua sovranità e le scelte del suo popolo, come si augurò il Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita, alcuni anni fa. La società cubana, fortemente danneggiata da un blocco genocida che dura da cinquant’anni e da pressioni di ogni genere, è riuscita ad andare avanti, ed a promuovere il cambio democratico e pacifico in molti paesi dell’America latina, con tutte le loro differenze, a garantire al suo popolo l’istruzione, un’assistenza sanitaria leader nel mondo, a garantire la copertura delle necessità di base di tutti i suoi cittadini, nessuno escluso ed a praticare attività internazionaliste nei paesi necessitati come nessun paese ha mai fatto. Oggi Cuba può guardare al futuro con un nuovo spirito, la certezza delle sue scelte ed una rinnovata fiducia, con i suoi leaders Fidel e Raúl”, ha detto Massimo, molto felice per la distinzione ricevuta. 68. LE RIFLESSIONI DI FIDEL. GLORIA AI BUONI! (da Cubadebate) La nostra delegazione è stata ricevuta all’alba di oggi con il riconoscimento e l’onore che meritava. Hanno parlato Esteban Lazo e Frederich Cepeda. C’era Raúl, che aveva consegnato la bandiera nel Palazzo della Rivoluzione. È stata consegnata a tutti i membri della squadra una copia della mia Riflessione pubblicata oggi da Granma e inserita in CubDebate. Ho parlato della tecnologia e della disciplina introdotte nel baseball dal Giappone, degli sforzi che realizza una nazione con una popolazione almeno 10.4 volte più numerosa di quella di Cuba, dove inoltre si dovrebbero depennare i deboli di coscienza che si lasciano comprare dai nostri nemici. Dei 73 che sono andati in volo in Messico e a San Diego, due poveri diavoli non sono ritornati. Uno era editore di materiali video sportivi per la Televisione Nazionale cubana. 88 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Fa pena il suo lamento, pubblicato nei dispacci d’agenzia. Sospirava che “la sola cosa triste era che sua madre e la sua adorata fidanzata non erano con lui”. Se n’è andato lo stesso giorno in cui la delegazione è giunta a San Diego. L’altro scriveva ugualmente di sport per Juventud Rebelde. Era stato all’estero diverse volte, ma aspettava il Classico per realizzare la sua carognata. Stava sempre appiccicato alla squadra. Era untuoso. Due ore prima della partenza per l’aeroporto è sparito. Che soggetti ingannatori e ripugnanti sa incubare l’ideologia capitalista! Questi casi servono per sottolineare il merito della nostra degna squadra nazionale, con atleti disposti a dare la vita per la loro Patria! Chiaramente soggetti come quelli non possono seminare nemmeno un granello di coscienza! Quante stupidaggini verranno pubblicate sul baseball che, invece d’orientare, confondono ! Non sono tutti come Bobby Salamanca o Eddy Martin, che diedero tante nobili testimonianze delle nostre grandi vittorie sportive. Gloria a coloro che hanno consacrato la loro vita edificando onore e amore per la Patria! Gloria ai buoni! Fidel Castro Ruz ― 20 Marzo del 2009 Ore 16.23 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 21 marzo 2009) 89 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 69. XI EDIZIONE DELLA MARATONA DELLA SPERANZA. OGGI LA CORSA FERRY FOX PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO COTO WONG Centinaia di migliaia di cubani in tutta l’Isola parteciperanno oggi, sabato 21, alla XI Edizione della Maratona della Speranza, Terry Fox, quando l’emittente Radio Reloj darà il via, alle 10.00 di mattina, davanti alla Sala Polivalente Kid Chocolate della capitale. La lotta contro il cancro e per la difesa di nuovi stili di vita sono nuovamente i pilastri di questa convocazione che riempirà le strade principali, le piazze e molti angoli dell’Isola, in una manifestazione molto popolare, che vede Cuba come la seconda nazione con la più alta partecipazione, dopo il Canada. Sarà anche un omaggio alla memoria del giovane canadese Terry Fox che, ferito a morte dalla malattia e con una gamba amputata, percorse 5.373 chilometri, da est a ovest del suo immenso paese, il Canada appunto, per dare vita a una sfida immortale che ha apportato molto alla presa di coscienza nella lotta contro il cancro. Come tutti gli anni, l’emittente Radio Reloj darà il via nei 169 municipi cubani, includendo le zone di montagna e rurali. Chi lo desidera può partecipare camminando, o con i pattini, in sedia a rotelle, in bicicletta... (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 70. ASSASSINATI 26 GIORNALISTI DALL’INIZIO DEL 2009 La Campagna Emblema de Prensa (PEC, en inglese), un’organizzazione non governativa ― ONG ― di giornalisti accreditati presso la ONU a Ginevra, ha fatto un richiamo urgente al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, perché si occupi del problema di ventisei giornalisti morti nell’esercizio delle loro funzioni dall’inizio di quest’anno, facendo pensare ad un aggravamento della mancanza di protezione di questi professionisti, dice la relazione diffusa nella Campagna. 90 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Di questi 26, 11 sono stati assassinati in febbraio, ha segnalato la PEC, mentre nel 2006 nello stesso periodo erano stati uccisi 16 giornalisti. Vediamo un aumento del 50% dei crimini dice la PEC. “Lontani dal migliorare la situazione, vediamo che si deteriora”, ha deplorato il segretario generale della PEC, Blaise Lempen, che ha ricordato che nel 2008 sono stati uccisi, lavorando, 91 giornalisti. Nel mese di febbraio del 2009 dieci giornalisti sono stati uccisi in Messico, due in Iraq, uno in Madagascar, uno in Sri Lanka, uno in Paquistan, uno in Nepal e uno in Colombia e uno nelle Filippine. “La morte di questi giornalisti è chiaramente vincolata a situazione di conflitti interni”, ha sottolineato Blaise Lempen. Dall’inizio del 2009, il maggior numero di vittime è stato registrato a Gaza, durante l’offensiva militare d’Israele; 4 morti in Paquistan, 4 morti in Somalia, due in Russia, due in Messico, due in Sri Lanka, due in Nepal, due in Venezuela, due in Iraq. Inoltre 1 in Kenia , 1 nelle Filippine, 1 in Colombia e 1 in Madagascar. La presidentessa della PEC, Hedayat Abdel Nabi, ha fatto un appello al Consiglio, per far sì che s’impegni con questo problema globale e organizzi una sessione speciale presieduta dal Relatore Speciale per la Libertà d’Opinione e d’Espressione, Frank La Rue. (Efe ―Terra/ Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 71. IRAQ. MIGLIAIA DI IRACHENI CONTRO L’OCCUPAZIONE, NEL SUO VI ANNIVERSARIO L’Iraq ha vissuto il sesto anniversario della sua invasione effettuata da una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti, in una giornata marcata dalle proteste in distinti luoghi del paese, con migliaia di partecipanti e seguaci del chierico sciita Muqtada al Sadr. 91 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Fuori gli occupanti”, era una degli slogan che gridavano in coro durante le proteste “Condanniamo le ingiustizie a gridiamo fuori gli occupanti”, ha affermato lo sceicco Haidar al Yaberi, responsabile del movimento sadrista, parlando a una moltitudine di seguaci a Ciudad Sadr, il suo bastione popolare a nordest di Baghdad, ha informato AFP. I manifestanti si sono riuniti anche nella località a maggioranza sciita di Naseriya, Diwaniya, Zi Qar e Hila, tutte nel sud ,ha spiegato a EFE un portavoce del partito Bloque Sadr, lo sceicco Abás al Asadi. La nazione araba è immersa in una guerra imposta dagli Stati Uniti, che dal 20 marzo del 2003 e sino ad oggi, ha provocato la morte di più di un milione d’iracheni, migliaia di feriti, e mantiene il paese arabo in un clima di caos e violenza generalizzata. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 21 marzo 2009) 72. MEDAGLIE E PAVONI GIOIA MINUTI Pochi giorni fa, in una cerimonia ufficiale molto protocollare, che si è svolta nel cortile del Palazzo dei Capitani Generali, in Plaza de Armas a L’Avana Vecchia, è stata consegnata la medaglia Félix Elmusa a 40 professionisti del mondo della stampa , non tutti giornalisti, ma tutti sicuramente vincolati ai mezzi di comunicazione. In 40 abbiamo fatto le prove per metterci al nostro posto, in fila, sotto il bel sole dei Caraibi, che aveva deciso di lavorare sodo quel pomeriggio. Dei quaranta, dieci personalità che lavorano nel mondo della stampa, come il caro amico e collega Rubén, vice direttore del Centro Internazionale della Stampa. 92 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Le medaglie non si ricevono tutti i giorni ed è stato davvero emozionante mettersi in fila tra i colleghi, con i militari in alta uniforme che marciano portando la Bandiera e poi l’Inno Nazionale e anche tu al centro dell’attenzione... Inoltre presiedevano la cerimonia Eusebio Leal Spengler, direttore dell’Ufficio dello Storiografo della capitale, recentemente decorato dalla UNESCO con la Medaglia del Decennio Mondiale dello Sviluppo Culturale (una delle centinaia di decorazioni che ha ricevuto intutto il mondo); Alberto Alvariño, secondo capo del Dipartimento Ideologico del Comitato Centrale del Partito; Haydée Montes, segretaria generale del Sindacato dei Lavoratori della Cultura e Tubal Páez, presidente della UPEC ― Unione dei giornalisti di Cuba ― che ha fatto un brevissimo discorso durante la cerimonia, per via del sole a picco, e informando che il discorso completo lo si può leggere nel sito della UPEC. La Risoluzione di Consegna di questa distinzione sostiene che la si consegna a professionisti della stampa che hanno apportato conoscenza e interpretazione alla vita della società cubana. A nome dei decorati, Magda Resik, direttrice di Habana Radio, ha ringraziato per questa distinzione che porta il nome d’un giornalista che lottò e diede la vita per la dignità ed il benessere della Patria di cui beneficia la popolazione oggi. PAROLE DI TUBAL PÁEZ “Come è tradizionale ogni anno, in questa data, noi giornalisti ricordiamo il giorno grande scelto da Martí per fondare la pubblicazione Patria e scrivere “andiamo a combattere” prima che si udissero i primi spari della guerra del ‘95. 93 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Queste cerimonie, lontane dall’essere un rituale, in ogni occasione presentano un simbolismo difficile da occultar per le relazioni storiche con l’Apostolo, nato a pochi passi da qui; con Felix Elmuza, uno dei partecipanti alla spedizione del Granma; con Enrique de la Osa, ex direttore di Bohemia di cui festeggiamo il centenario e con Fidel, che pone nervi, ossa e ragione al giornalismo attuale...” Questa decorazione è stata consegnata inoltre, in una cerimonia svolta a Santiago di Cuba, alla combattente clandestina Nilecta Castellano Castellano per il suo apporto alla stampa clandestina rivoluzionaria nella città orientale, durante la lotta contro il tiranno Fulgencio Batista e fondatrice del quotidiano Sierra Maestra. Con lei l’hanno ricevuta 70 combattenti rivoluzionari vincolati alla stampa nella clandestinità e tra loro gli artefici della creazione del Sierra Maestra a Santiago, Frank País García, e l’Eroína del Piano e la la Sierra, Vilma Espín Guillois. Al termine della cerimonia nella capitale, la UPEC ha invitato tutti i decorati ad una merenda nel bel cortile del ristorante La Mina, che si trova a pochissimi passi. Un luogo molto accogliente e un servizio squisito, la medaglia sul petto e una birra fresca da sorseggiare dopo il sole della cerimonia. Eusebio Leal, che ha un gusto infinito anche per i dettagli, ha inserito nei luoghi più affascinanti dell’Avana Vecchia molte coppie di pavoni, maschi e femmine, che incantano i turisti, soprattutto i pavoni maschi quando aprono ― lo fanno spesso ― la loro coda ingioiellata. E anche nel cortile del ristorante La Mina ci sono queste vive decorazioni in piena libertà. I camerieri che vanno e vengono attorno ai tavoli da sei, risate e musica e i pavoni passeggiando qui e lì in ogni angolo. Il più originale, maschio, con la sua bella coda decide di passeggiare sul fili che sostengono la pianta rampicante ― attualmente con uno scarso fogliame data la stagione ― situati al disopra dei tavoli, e se ne va con movimenti eleganti, in equilibrio. Decide di fermarsi al disopra di un tavolo laterale e dopo un preoccupante annuncio con voce strozzata... lascia andare un “regalo” semi liquido in quantità industriale sui piatti, i bicchieri e soprattutto sui sei decorati. 94 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il pavone, animale notoriamente vanitoso, ha forse dato un avviso di modestia a chi si sentiva importante in quel momento con la sua bella medaglia? O forse è stata solo la natura e nulla più, ma non importa. La merenda è terminata con grandi risate, un cambio di tavolo e le teste all’insù in un tentativo di controllo verbale del pavone “jodedor”. Chi scrive ha la sua medaglia sulla scrivania, monito, orgoglio e ricordo di dare sempre il meglio e rispettare quei principi del giornalismo che a Cuba sono sacri, mentre in quasi tutto il mondo vengono tristemente ignorati. Sarebbe bello leggere la verità ― pur con i propri criteri ― la verità vera anche sui giornali italiani, qualche volta, senza tergiversazioni. Il caso dei Cinque Patrioti cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti, prigionieri politici da dieci anni, è la testimonianza più evidente della manipolazione della stampa internazionale e di quella più poderosa. Ma chi ha con sè la verità vincerà: i Cinque Eroi torneranno e un giorno anche chi si vende e abbindola i suoi lettori dovrà per forza dire pane al pane e vino al vino. (Inviato il 21 marzo 2009) LUNEDÌ 23 MARZO 2009 73. LE RIFLESSIONI DI FIDEL. I FATTI MI STANNO DANDO RAGIONE (da Cubadebate) Martedì 17 marzo ho scritto:” Il Classico è stato organizzato da coloro che amministrano lo sfruttamento dello sport negli Stati Uniti... Immediatamente ho aggiunto che le tre migliori squadre del classico e delle Olimpiadi: Giappone, Corea e Cuba le hanno messe nello stesso gruppo per far si che s’eliminassero tra di loro. La volta scorsa ci avevano piazzato nel gruppo latinoamericano, questa volta in quello asiatico. Per questo a San Diego, tra oggi e domani, uno dei tre sarà eliminato inesorabilmente. 95 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nello stesso articolo sostenevo, riferendomi ai giocatori della squadra della Repubblica di Corea: “Sono l’avversario principale, perché sono ugualmente metodici, ma battono con più forza dei giapponesi”. Due giorni dopo, il 9 marzo, ho spiegato: “Nella partita che si è svolta oggi, sino a quasi le cinque di mattina tra le squadre del Giappone e di Cuba, siamo stati indubbiamente battuti”. Dubito che qualsiasi squadra dell’occidente possa battere il Giappone o la Corea nel gruppo dei competitori che giocheranno a Los Angeles nei prossimi tre giorni. Solo uno dei paesi asiatici, con la sua qualità, deciderà chi occuperà il primo e il secondo posto del Classico. Sui giapponesi ha offerto dettagli: “Gli allenamenti sono estremamente rigorosi e metodici. Hanno elaborato metodi tecnici per sviluppare i riflessi che sono necessari ad ogni giocatore. I battitori fanno ogni giorno centinaia di lanci... i pitchers sono obbligati a realizzare quattrocento lanci al giorno. Se commettono degli errori devono fare altri cento lanci. E lo fanno con piacere, come un auto castigo, ed è per questo che i loro lanciatori stupiscono per la capacità di mandare le palle nei punti esatti decisi”. “Applicano metodi similari in ognuna delle attività che ogni atleta deve realizzare, nelle posizioni che difende e nella sua attività di battitore”. Con caratteristiche simili si sviluppano gli atleti dell’altro polo asiatico, la Repubblica della Corea, divenuta già una poderosa potenza nel baseball professionista mondiale. I fatti si sono svolti esattamente così: “Ieri, dopo la mezzanotte e mezza, ora di Cuba, la squadra della Corea ha vinto 10 a 2 contro la squadra del Venezuela, nonostante la magnifica qualità professionale di questi giocatori. Non avevano alcuna possibilità di vincere di fronte alla metodologia sofisticata di preparazione e il rigore coreano. Si poteva risparmiare all’apritore venezuelano una non necessaria umiliazione, quando, dopo una base per errore del primo battitore ed errori consecutivi della difesa, gli hanno affibbiato tre hits di seguito, ponendo il marcatore uno a zero e le basi piene senza out nel primo inning. 96 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 I coreani stavano decifrando i lanci di Silva e lo hanno dovuto sostituire senza esitazioni. Hanno realizzato un fuori campo con tre di base che ha dato alla Corea un vantaggio di 5 a 0 nello stesso primo inning, con una squadra come quella del paese asiatico. Il gioco era già stabilito anche è giusto segnalare che la selezione del Venezuela ha lottato e non si è demoralizzata in tutta la partita. Alla fine il suo obiettivo era solo evitare al marcatore lo knockout. Il gioco di stanotte tra Giappone e Stati Uniti è un mero tramite. Lunedì gli spettatori, dentro e fuori da questo paese, potranno apprezzare l’incontro tra le due potenze asiatiche del baseball professionale. Sarà molto duro il cammino per riconquistare la supremazia in questa attività sportiva, nella quale il patriottismo, l’orgoglio nazionale e la nostra battaglia per uno sport sano ed educativo hanno raggiunto le più alte cime. Sono molte le lezioni che dobbiamo apprendere da questo ultimo Classico. Fidel Castro Ruz ― 22 Marzo del 2009 Ore 13.54 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 23 marzo 2009) 74. CREARE COSCIENZA IN COLORO CHE SOTTOVALUTANO LA CRISI FIDEL RENDÓN AIN ― Esteban Lazo Hernández membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba (PCC), ha sottolineato la necessità di seminare coscienza in coloro che credono che la crisi economica mondiale non colpirà l’Isola. Il vicepresidente del Consiglio di Stato ha partecipato alla Sessione Ordinaria dell’Assemblea Provinciale del Poder Popular nella capitale, durante la quale è stata riferita la sua gestione al Consiglio d’Amministrazione a questo livello. 97 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Ci sono alcuni che non valutano che la nazione più ricca del mondo vive uno dei momenti più difficili e pensano che la crisi non porterà problemi”, ha segnalato Lazo, sottolineando, per esempio, che voci esportabili come il nichel e il tabacco saranno danneggiate dalla diminuzione dei prezzi nei mercati internazionali. Sia lui che Pedro Sáez, membro del Burò Politico del PCC e suo primo segretario nella capitale, hanno insistito nell’educazione economica del popolo e nella cura delle risorse dello Stato, ed hanno segnalato che oltre a stimolare la partecipazione delle masse alle soluzioni dei problemi dei quartieri, con la battaglia contro le indiscipline sociali, si devono anche evitare i danni ai parchi pubblici, alle fermate degli autobus, ai cassonetti e ad altre installazioni. Juan Contino, presidente del governo nel territorio, ha spiegato che più di 150 programmi e compiti principali sono attivi nella capitale e che anche l’attenzione alle richieste della popolazione è una priorità. Esistono però problemi nel funzionamento degli organi del Poder Popular e nella sua politica di quadri. La relazione presentata dall’Assemblea raccoglie l problemi risolti e le deficienze più significative del 2008 nei settori come la sanità pubblica, l’educazione, l’economia, la casa, l’istruzione, le strade, l’impiego e la battaglia contro il delitto e la corruzione. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 23 marzo 2009) 75. HUGO CHÁVEZ: OBAMA DEVE ELIMINARE IL BLOCCO IMPOSTO CONTRO CUBA PL ― Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha insistito che gli Stati Uniti devono eliminare il blocco imposto contro Cuba ed ha avvisato il presidente nordamericano Barack Obama che se vuole sviluppare buone relazioni con la regione, deve rispettare tutti i paesi. “Se Obama vuole sostenere un livello diverso di relazioni con la regione, deve rispettare tutti allo stesso modo, cominciando da Cuba: per lui è un obbligo morale eliminare questo blocco criminale e compiere le risoluzioni della ONU” ha sottolineato. 98 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nel suo abituale programma domenicale Aló Presidente, Chávez ha confermato la sua presenza nel Vertice de las Américas, che si svolgerà nel mese d’aprile prossimo a Trinidad y Tobago ed ha criticato l’assenza di Cuba da questa riunione, anticipando che porrà il tema con molta fermezza. “Perché Cuba non c’è se è amica di tutti noi? Non possiamo continuare ad accettare le imposizioni dell’impero nordamericano! Questo continente dev’essere libero”, ha detto ancora il presidente bolivariano. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 23 marzo 2009) 76. IL GIORNO MONDIALE DELL’ACQUA. TEMPI DI SETE LÁZARO DE JESÚS Mentre a Istambul, in Turchia, circa 25.000 rappresentanti di tutto il mondo hanno dibattuto nel V Foro Mondiale dell’ Acqua (FMA) una gamma di temi relazionati con la mancanza del liquido, a Cuba il Giorno Mondiale dell’Acqua è stato celebrato nell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche ― INRH ― con la partecipazione di varie istituzioni e personalità cubane e straniere. Condividere l’acqua e condividere le opportunità, è lo slogan internazionale che segna l’attività del 22 marzo, giornata dedicata, nel 2009, alle conche tra frontiere in regioni molto spesso in conflitto, dove risiede il 40% della popolazione mondiale. Susan McDade ha avvisato che milioni di persone vivranno in territori con una terribile penuria d’acqua. Nella cerimonia sono state ricordate alcune delle conclusioni del Terzo Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche nel mondo, che ha avvisato, dalla città turca, e che l’aumento della domanda d’acqua non ha precedenti nella storia dell’umanità, la crescita e la maggior mobilità della popolazione mondiale, l’aumento dei livelli di vita, la modificazione delle abitudini nel consumo degli alimenti e la pressione esercitata dalle crescenti necessità d’energia e soprattutto la produzione dei bio-carburanti, appaiono tra le cause più influenti della crisi attuale del detto oro azzurro. 99 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Juan José González Escudero, primo vicepresidente del INRH, ha ricordato che il piano idraulico nazionale cubano, che prevede nel suo contesto lo sviluppo d’una migliore amministrazione dell’acqua, un uso più razionale ed efficiente delle infrastrutture idrauliche. “È necessario, ha detto, ampliare le conoscenze sul comportamento delle variabili del ciclo ideologico, le relazioni tra le risorse superficiali e sotterranee, lo sfruttamento e la protezione, per soddisfare le necessità di un uso sostenibile dell’acqua”. Susan McDade, coordinatrice residente del sistema delle Nazioni Unite in Cuba — che ha avvisato che nel 2025 circa 1800 milioni di persone vivranno in territori con totale mancanza d’acqua ― ha elogiato il sostegno delle istituzioni e del Governo cubano agli organismi della ONu che investono risorse in distinti programmi medio ambientali nell’Isola. A Cuba praticamente la totalità della popolazione ― il 96% ― ha accesso all’acqua potabile e dispone di servizi di base di fognature. L’infrastruttura idraulica è cresciuta di 43 milioni di metri cubici dal 1959 a 90.000 milioni e attualmente s’eseguono importanti progetti di travaso del liquido. Ad Istambul il capo della delegazione cubana, René Mesa Villafaña, presidente del INRH, ha presentato nel FMA le esperienze cubane nell’applicazione di una messa a fuoco dell’ecosistema multidisciplinare e culturale, nel maneggio integrato dell’acqua. Cuba è promotrice del riconoscimento dell’acqua come diritto umano fondamentale e non come una merce. Cuba s’oppone alla privatizzazione dell’acqua e al suo commercio e quindi appoggia il rafforzamento della sfera pubblica e la cooperazione internazionale soprattutto nei paesi del sud, per lo sviluppo delle infrastrutture e degli spazi di capacità in questa sfera. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 23 marzo 2009) 100 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 77. LIBERTÀ PER I CINQUE EROI CUBANI! LA RECLAMA IL VICE PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO AIN ― Il vicepresidente del Parlamento Europeo, Miguel Angel Martinez, ha incontrato alcuni familiari dei Cinque eroi cubani reclusi negli Stati Uniti, ed ha espresso la solidarietà dell’organo legislativo che rappresenta. Martinez ha sottolineato l’impegno del Parlamento Europeo nella revisione del caso. Questo sarà un tema prioritario nell’agenda dei dirigenti europei che avranno un colloquio prossimamente con il presidente nordamericano, Barack Obama. “Nessuno dei nostri rappresentanti tralascerà di trasmettere al presidente degli USA la solidarietà dell’Europa con la causa del popolo cubano, né di denunciare gli arbitri dell’irregolare processo giudiziario contro i Cinque”, ha dichiarato Martinez, che ha condannato le assurde sentenze imposte a Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Gerardo Hernandez, Renè Gonzalez e ad Antonio Guerriero, che scontano ingiuste ed enormi condanne negli Stati Uniti per aver ostacolato le azioni terroristiche contro il loro paese, perpetrate dal sud della Florida. Durante l’incontro con i familiari dei Cinque, Olga Salanueva, moglie di René Gonzalez, ha ringraziato il Parlamento Europeo per l’organizzazione delle azioni in appoggio alla liberazione dei patrioti. Martinez ha sostenuto che ammira il lavoro che stanno svolgendo le mogli, le madri ed i figli nella lotta per la liberazione dei Cinque antiterroristi, la cui sofferenza si è trasformata in quella di tutto il popolo cubano, ha affermato. Durante il suo soggiorno a L’Avana, l’Eurodeputato ha incontrato le autorità dell’Isola, analizzando spazi di cooperazione tra le due parti. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 23 marzo 2009) 78. “CUBANIA E UNIVERSALITÀ IN DORA ALONSO”. E ANCHE UMANITÀ, INTELLIGENZA, SIMPATIA, 101 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 GENEROSITÀ, CULTURA, CORAGGIO E SOPRATTUTTO RIVOLUZIONE... GIOIA MINUTI Dora era nata il 22 dicembre del 1910, un bel regalo di Natale, nell’attuale paese Maximo Gomez, allora Ricreo, in provincia di Matanzas, figlia d’una famigli benestante. Si chiamava Doralina de la Caridad e a nove anni vince il suo primo premio letterario, la “Estela Brochs de la Torriente”. Nel 1933 è corrispondente del quotidiano Prensa Libre, di Cárdenas enel 1934 entra nell’organizzazione antimperialista Joven Cuba. Nel 1942 scrive per la rivista Lux, della Federazione Sindacale degli Impianti Elettrici dove appaiono le sue prime interviste: all’ambasciatore della Cina in Cuba, Ti Tsun Li e al poeta cileno Pablo Neruda, di passaggio a L’Avana. Riceve il primo Premio di Poesia nel concorso convocato dalla “Alianza Cubana por un Mundo Libre”. Nel 1944 “Tierra adentro” riceve il Premio Nazionale al romanzo del Ministero d’Educazione e viene trasmesso dalla radio RHC Cadena Azul, ma s’interrompe al ventesimo capitolo, perché la firma padrona dell’emittente contesta il contenuto sociale troppo progressista del testo. Con “Negativo” ottiene il primo premio nel concorso “Hernández Catá”. Decide di adottare un bambino orfano, José Joaquín Alfonso Malagón, un piccolo mulatto di sette anni nato a Herradura, in provincia di Pinar del Río, dov’erano nati suo padre e suo nonno. Nel 1955 conosce Fausto Rodríguez Sánchez, di Cárdenas, militante del Partito Socialista Popolare, comunista dai suoi 17 anni, il compagno di tutta la sua vita dal 1956. Critica fortemente i conflitti razziali nella sua prima opera teatrale per adulti “La hora de estar ciegos” ed inizia con “Pelusín y los pájaros” la sua produzione teatrale per bambini I suoi racconti come Sierra brava, Río abajo, Tierra nueva, Por los verdes caminos [Tierra adentro], Flor de aguinaldo e Rancho Luna, sono trasmessi dalle radio in Puerto Rico, Panama, El Salvador, Messico, Nicaragua, Colombia, Brasile, Venezuela e in altri paesi. 102 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Dopo il trionfo della Rivoluzione partecipa alla preparazione dei libri di testo per le elementari e pubblica in Bohemia la sezione “Páginas Nuevas”, destinata a promuovere ed orientare l’espressione letteraria ed artistica dei bambini e degli adolescenti cubani. “Tierra inerme” vince il Premio Casa de las Américas. È corrispondente di guerra per Bohemia durante l’invasione mercenaria di Playa Girón. Il suo libro di racconti Ponolani ottiene la prima menzione nel concorso Casa de las Américas e il suo racconto “Aventuras de Guille” è il libro più richiesto dai giovani lettori cubani. “Espantajo y los pájaros” vince il Premio del Municipio de Leipzig, nella Repubblica Democratica Tedesca. Riceve l’Ordine Nazionale “Raúl Gómez García”. Nel 1979, ispirata in Ponolani che descrive le vicissitudini di una giovane negra rapita in Africa e portata a Cuba per essere venduta in un mercato di schiavi, a Guantánamo, la Danza Nazionale di Cuba porta la storia in scena nel Teatro Mella con un grande successo. Nel 1980 “El valle de la Pájara Pinta” vince il Premio Casa de las Américas. Nel 1981 riceve la medaglia commemorativa del 20º anniversario di Playa Girón. Riceve la Distinzione per la Cultura Nazionale. Nel 1982 riceve la Medaglia “Alejo Carpentier” in una cerimonia presieduta da Fidel Castro. “El valle de la Pájara Pinta” è premiato con il Diploma del Premio Internazionale Máximo Gorki, il premio di letteratura per bambini e giovani più importante nei paesi socialisti dell’ Organizzazione Internazionale per il Libro Giovanile (IBBY); con il Premio La Rosa Blanca, della UNEAC e con il Premio della Crítica. Il suo libro di poesie fa parte dell’elenco di base del Banco del Libro in Venezuela. Ha ricevuto una replica del machete del Generale Máximo Gómez per aver contribuito con la sua opera ad elevare la coscienza patriottica e internazionalista del popolo cubano. Ottiene il Premio “El Diablo Cojuelo” dall’Unione dei Giovani Comunisti di Cuba. 103 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Riceve l’Ordine “Félix Varela” di Primo Grado, la più alta distinzione culturale concessa dal Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba e inoltre il Premio Nazionale di Letteratura per tutta la sua opera. Ottiene poi il Premio Mondiale di Letteratura “José Martí” assegnato in Costa Rica per tutta la sua opera. Io l’ho conosciuta nel 1994, dopo aver letto Popolani. È un libro che strazia, che fa sentire tutti colpevoli per quell’orrendo crimine che fu la schiavitù, mai scontato da nessuno. Dalle prime pagine decisi che lo si doveva pubblicare anche in Italia: lo tradussi e trovai un editore. Conobbi Dora e andai a farle la proposta, a casa sua, con il mio compagno. “La casa comincia dalla porta e non al di fuori” ci disse e poi parlammo bevendo caffè, che le piaceva molto. Era una donna gentile, simpatica e molto colta, ed io la stavo a sentire perché sapeva attrarre tutta l’attenzione ed i suoi argomenti erano molto fondati, radicati nei migliori sentimenti umani, esprimendo i più alti ideali e lo sapeva fare parlando ai bambini, con il loro linguaggio. Che maestra di vita è stata Dora! La sua storia, di quando era bambina, già eccellente cavallerizza, quando ascoltava le storie degli ex schiavi, di Emilia, la figlia di Popolani, schiava e figlia di schiava. Quella Popolani, imprigionata nel giogo di braccia, gambe, che raccontava le fiabe africane del suo villaggio rimaste nella memoria alla sua bambina Emilia, la tata di Dora, perché non piangesse vedendo sua madre ridotta in quelle condizioni. E gli altri negri, nella cucina della casa paterna, le loro terribili esperienze di uomini ridotti schiavi, la natura che la circondava erano nell’anima di Dora, che sapeva amare. Dora conquistava qualsiasi auditorio e molte delle sue storie erano vita vissuta. Ci vedemmo diverse volte e lei fu felice dell’edizione di quel suo primo e purtroppo unico libro in italiano. L’ultima volta che la vidi mi prestò un libro che ho ancora e che conservo come un ricordo molto prezioso: “Il libro di Camilín”. È quasi unico perché stamparono una tiratura minima nel ‘79, ventesimo anno della Vittoria. Scrive Dora come presentazione: “Io ho un amico di dodici anni a cui voglio molto bene; si chiama Camilo e lo conosco da quando era così piccolo che lo si poteva cullare tra le braccia. Dato che siamo vicini, Camilo mi ha sempre visitato ed ha sempre giocato con i fogli di carta, facendo la punta alle matite e guardando i libri. Poi ha cominciato a disegnare e i suoi 104 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 schizzi erano tanto graziosi che li ho conservati tutti. Il suo stile migliorava e decidemmo di lavorare assieme: lui faceva il disegno e io poi scrivevo un racconto ispirato alle sue figure. Abbiamo collaborato per molto tempo e in questo libro le illustrazioni raccontano la crescita artistica di Camilo e della nostra amicizia”. Poi Dora si ammalò, la ricoverarono ed io non l’ho vista mai più. Il libro di Camilín è qui e lo sfoglio con tutta la nostalgia e la dolcezza del ricordo. Cara Dora! È morta il 21 marzo del 2001, a 90 anni, vissuti come meglio non si poteva. (Inviato il 23 marzo 2009) MARTEDÌ 24 MARZO 2009 79. MINISTRO DEGLI ESTERI DELLA DOMINICA RATIFICA L’APPOGGIO A CUBA AIN ― Vince Henderson, ministro degli Esteri, Immigrazione e Lavoro della Mancomunità della Dominica, ha ratificato a L’Avana l’appoggio del suo paese a Cuba, ed ha ringraziato per gli aiuti offerti alla sua nazione. “Vogliamo esprimere il nostro impegno con l’appoggio al popolo e al Governo cubano, con sincerità e come una vera amicizia caraibica”, ha detto il visitatore durante le conversazioni ufficiali con il ministro degli esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla. Henderson ha ringraziato il popolo di Cuba per il suo contributo allo sviluppo economico e sociale di questo Stato insulare dei Caraibi orientali, che è grande solo 754 Km. quadrati ed ha circa 69.600 abitanti. In particolare ha fatto riferimento alle centinaia di giovani che hanno studiato nelle università dell’isola cubana. Attualmente si stanno sviluppando in Domenica vari programmi con l’assistenza dell’Avana tra i quali luna scuola per infermieri e i servizi d’una brigata di medici. 105 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “La recente inaugurazione di un centro di diagnosi integrale nel nord del paese e l’apertura della sala di terapia intensiva nell’ospedale Princess Margaret, nella capitale, con tutti gli strumenti donati da Cuba, hanno migliorato significativamente la qualità del servizio sanitario”, ha detto il Ministro Henderson. Circa 3000 abitanti della sua nazione hanno ritrovato o migliorato la visione, grazie all’Operazione Miracolo, programma di salute promosso da Cuba nella regione. Il ministro bruno, Rodríguez Parrilla ha ringraziato per la ferma posizione della Dominica nei numerosi fori internazionali, sempre a favore dell’integrazione dei Caraibi e dell’America Latina, in difesa del diritto internazionale e delle cause più giuste dei paesi del sud ed ha anche segnalato il voto di quest’isola dei Caraibi orientali a favore della risoluzione che condanna il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba. Questo contatto bilaterale si propone di rivitalizzare il meccanismo di consultazione tra i due ministeri, meccanismo che esiste dal 2000, ed inoltre di passare in rivista lo stato della collaborazione mutua. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 80. CUBA DISPONE DI 10.000 TECNICI DELLA SALUTE IRIS DE ARMAS PADRINO Cuba ha formato più di 10.000 Tecnici della salute, laureati da quando è iniziata questa specialità come facoltà universitaria nel corso 2003-2004, contribuendo così all’estensione dei servizi sanitari. Julio Portal, decano della Facoltà per Tecnici della Salute, dell’Istituto Superiore di medicina de L’Avana ha spiegato che questo programma della Rivoluzione, ideato dal Comandante in Capo Fidel Castro nel 2002, permette di paraparare nei 169 municipi dell’Isola tutti gli studenti in massa, grazie alla diffusione capillare dell’insegnamento universitario. “Assicurare risorse umane ben preparate, ha propiziato l’estensione dei servizi, il loro avvicinamento alla comunità, con un maggior livello di soddisfazione della popolazione, dato 106 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 che include l’assistenza a tre livelli”, ha precisato il Master in medicina e professore ausiliare. “Attualmente sono circa 90.000 gli studenti in formazione nelle quattro facoltà di Tecnica della Salute a L’Avana, Camagüey, Villa Clara e Santiago di Cuba. Nel resto delle province si studia nelle facoltà di medicina, con un processo di trasformazione attuale nelle università”, ha precisato. I successi di Cuba in questo campo si stanno dimostrando nella Convenzione Internazionale di Tecnologia e Salute, che durerà sino a venerdì 27, nel Palazzo delle Convenzioni della capitale. L’appuntamento comprende 10 eventi con temi relazionati alla podologia, optometria e ottica, fissatori esterni, nutrizione, estetica, sani stili di vita e salute della bocca. (AIN/Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 81. IRAQ. 27 MORTI IN UN ATTENTATO RHC ― Almeno 27 persone sono morte e altre 31 sono state ferite in un attacco suicida nella città settentrionale di Jalawla, hanno informato le forze della sicurezza irachena. Le vittime stavano partecipando alla veglia funebre del padre del funzionario del governo della regione Kurdistán, Hamed Khudadat, quando un uomo ha fatto saltare la sua cintura piena d’esplosivo nella tenda in cui erano riuniti amici e vicini per dare le loro condoglianze. Un portavoce del ministero iracheno degli Interni ha avvisato che la cifra dei morti può aumentare per la gravità di alcuni feriti ricoverati nell’ospedale di Baquba. Altri nove civili sono morti e 23 sono stati feriti a ovest di Baghdad, la capitale, quando degli sconosciuti hanno fatto scoppiare una bomba collocata vicina ad un negozio di meccanica nell’area commerciale del distretto di Abu Ghraib, ha indicato la polizia. A Mosul un poliziotto è morto e cinque civili sono stati feriti in un ennesimo attentato suicida. 107 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Le autorità hanno confermato che quattro agenti dell’ordine del III Contingente d’Emergenza sono stati feriti in un incidente simile, quando un suicida ha raggiunto il veicolo con cui pattugliavano il quartiere di Babal-Beedh, nel centro di Mosul. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 82. AFGANISTAN. OTTO POLIZIOTTI MORTI IN UN ATTACCO DEGLI INSORGENTI PL ― Almeno otto poliziotti sono morti e un altro è stato ferito in un attacco degli insorgenti in Afganistan, sferrato contro la pattuglia nella convulsa provincia meridionale di Kandahar, hanno informato le fonti ufficiali. Il comandante del distretto, Sabih Jan, ha precisato alla stampa che i ribelli hanno fatto un imboscata alla pattuglia nella città di Spin Boldak e che durante l’attacco gli otto poliziotti sono morti e un altro è stato ferito. Un comunicato della Forza Internazionale d’Assistenza alla Sicurezza al comando della NATO ― ISAF ― ha affermato che due dei suoi soldati sono morti per le ferite ricevute in un incidente con gli insorgenti nel sud del paese. Il portavoce della ISAF, il generale di brigata Richard Blanchette, non ha riferito nè la nazionalità, nè le circostanze o la località dove sono stati uccisi i soldati. Nell’ultimo fine settimana sette soldati della NATO sono morti: tra loro quattro canadesi, in uno scontro contro i ribelli. In un’altra dichiarazione la ISAF ha comunicato che le sue forze hanno ucciso 10 presunti nemici del governo, tra i quali un comandante, nella difficile zona di Helmand, al confine con il Paquistan. Il comando dell’esercito degli Stati Uniti ha segnalato che i suoi soldati hanno arrestato tre presunti ribelli nella provincia di Khost, al sudovest della nazione centro asiatica. La ISAF dispone di più di 50.000 soldati tra i quali quelli degli USA che occupano l’Afganistan. 108 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Washngton ha previsto di mandare un numero addizionale di 17.000 militari che si sommeranno ai più di 22.000, sotto il comando diretto del Pentagono. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 83. II CLASSICO MONDIALE DI BASEBALL. IL GIAPPONE DI NUOVO CAMPIONE SIGFREDO BARROS Ichiro Suzuki al centro del terreno ha permesso al Giappone di ripetere il titolo di campione del II Classico Mondiale di Baseball, in una drammatica partita contro la Corea del sud, terminata 5 a 3, giocata davanti a circa 54.000 sportivi presenti nel Dodgers Stadium della città di Los Angeles. Questa è stata l’ultima partita del torneo, una degna finale con eccellenti dimostrazioni di gioco. Dopo il Giappone e la Corea del sud si sono piazzati il Venezuela al terzo posto, gli Stati Uniti al quarto; poi Cuba e Puerto Rico al quinto, seguiti dal Messico e Olanda. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 84. RICORDANDO FRANCO BASAGLIA, A 85 ANNI DALLA SU NASCITA. QUANDO QUALCUNO VOLÒ NEL NIDO DEL CUCULO... «Dal momento in cui oltrepassa il muro dell’internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale ([...]); viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione. Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell’individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo 109 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell’internamento. L’assenza di ogni progetto, la perdita del futuro, l’essere costantemente in balia degli altri senza la minima spinta personale, l’aver scandita e organizzata la propria giornata su tempi dettati solo da esigenze organizzative che ― proprio in quanto tali ― non possono tenere conto del singolo individuo e delle particolari circostanze di ognuno: questo è lo schema istituzionalizzante su cui si articola la vita dell’asilo » (F.B.1964). Franco Basaglia, (Venezia, 11 marzo 1924 ― Venezia, 29 agosto 1980), è stato uno psichiatra italiano, rappresentante della psichiatria italiana del Novecento. A lui si deve l’introduzione in Italia della “legge 180/78”, dal suo nome chiamata anche Legge Basaglia, che introdusse una importante revisione ordinamentale sui manicomi e promosse notevoli trasformazioni nei trattamenti psichiatrici sul territorio. Secondo di tre figli, trascorre un’adolescenza tranquilla e agiata. Dopo aver conseguito la maturità classica, nel 1949 si laurea in medicina e chirurgia all’Università di Padova, In questo periodo si dedica ai classici dell’esistenzialismo: Sartre, Maurice Merleau-Ponty, Husserl e Heidegger. Nel 1953 si specializza in Malattie nervose e mentali presso la clinica neuropsichiatria di Padova. Lo stesso anno sposa Franca Ongaro, che gli darà due figli, sarà coautrice col marito di alcune opere sulla psichiatria e entrerà in Parlamento per Sinistra Indipendente. Nel 1958 Basaglia ottiene la libera docenza in psichiatria. Per le sue idee innovative e rivoluzionarie non viene bene accolto in ambito accademico, cosicché nel 1961 decide di rinunciare alla carriera universitaria e di trasferirsi a Gorizia per dirigere l’ospedale psichiatrico della città. Si tratta di un esilio professionale dovuto soprattutto alle scelte politiche e scientifiche. L’impatto con la realtà del manicomio è durissimo. Teoricamente si avvicina alle correnti psichiatriche di ispirazione fenomenologica ed esistenziale (Karl Jaspers, Minkowski, Ludwig Binswanger), ma anche a Michel Foucault e Erving Goffman per la critica all’istituzione psichiatrica. 110 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 A Gorizia, dopo alcuni soggiorni all’estero (visita alla comunità terapeutica di Maxwell Jones), avvia nel 1962, insieme ad Antonio Slavich, la prima esperienza anti-istituzionale nell’ambito della cura dei malati di mente. In particolare, egli decide di trasferire il modello della comunità terapeutica all’interno dell’ospedale e inizia una vera e propria rivoluzione. Si eliminano tutti i tipi di contenzione fisica e le terapie elettroconvulsivanti (elettroshock), e vengono aperti i cancelli dei reparti. Non più solo terapie farmacologiche, ma anche rapporti umani rinnovati con il personale. I pazienti devono essere trattati come uomini, persone in crisi. Fu l’inizio di una riflessione socio-politica sulla trasformazione dell’ospedale psichiatrico e di ulteriori esperienze di rinnovamento nel trattamento della follia, alternative anche alla esperienza di Gorizia. Nel 1967 cura il volume “Che cos’è la psichiatria?”, e nel 1968 pubblica “L’istituzione negata. Rapporto da un ospedale psichiatrico”, dove racconta al grande pubblico l’esperienza dell’ospedale psichiatrico di Gorizia. L’opera si rivela un grande successo editoriale. Nel 1969 lascia Gorizia e, dopo due anni a Parma dove dirige l’ospedale di Colorno, nell’agosto del 1971, diviene direttore del manicomio di Trieste. Basaglia istituisce subito, all’interno dell’ospedale psichiatrico, laboratori di pittura e di teatro. Nasce anche una cooperativa di lavoro per i pazienti, che così cominciano a svolgere lavori riconosciuti e retribuiti. Ma ormai sente il bisogno di andare oltre la trasformazione della vita all’interno dell’ospedale psichiatrico: il manicomio per lui va chiuso ed al suo posto va costruita una rete di servizi esterni, per provvedere all’assistenza della persone affette da disturbi mentali. La psichiatria, che non ha compreso i sintomi della malattia mentale, deve cessare di giocare un ruolo nel processo di esclusione del “malato mentale”, voluto da un sistema ideologico convinto di poter negare e annullare le proprie contraddizioni allontanandole da sé ed emarginandole. Nel 1973 Trieste viene designata “zona pilota” per l’Italia nella ricerca dell’OMS sui servizi di salute mentale. Nello stesso anno Basaglia fonda il movimento Psichiatria Democratica favorendo la diffusione in Italia dell’antipsichiatria, una corrente di pensiero sorta in Inghilterra nel 111 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 quadro della contestazione e dei fermenti rivoluzionari del 1968 ad opera principalmente di David Cooper. Nel gennaio 1977 viene annunciata la chiusura del manicomio “San Giovanni” di Trieste entro l’anno. L’anno successivo, il 13 maggio 1978, in Parlamento viene approvata la legge 180 di riforma psichiatrica. Nel 1979 Basaglia parte per il Brasile, dove attraverso una serie di seminari raccolti successivamente nel volume Conferenze brasiliane, testimonia la propria esperienza. Nel novembre del 1979 lascia la direzione di Trieste e si trasferisce a Roma, dove assume l’incarico di coordinatore dei servizi psichiatrici della Regione Lazio. Nella primavera del 1980 si manifestano i primi sintomi di un tumore al cervello che in pochi mesi lo porterà alla morte, avvenuta il 29 agosto 1980, nella sua casa di Venezia. A distanza di quasi 30 anni, benché sia stata più volte oggetto di discussione e di tentativi di revisione, la legge 180 è ancora la legge quadro che regola l’assistenza psichiatrica in Italia. (Questo testo proviene in parte o integralmente dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, opera dell’Istituto Museo di Storia della Scienza di Firenze). (Inviato il 24 marzo 2009) 85. RAFAEL CORREA DEFINISCE LA SIP MEDIOCRE” “CORROTTA E Il presidente ecuadoriano Rafael Correa ha detto che nel suo paese, e anche al di fuori, c’è una stampa corrotta che svolge un ruolo politico, ed ha raddoppiato le sue critiche contro la Società Interamericana della Stampa (SIP), ha informato l’agenzia AFP. Correa ha assicurato, parlando in una conferenza stampa ad Asunción, che nel suo paese non si compiono attacchi contro la stampa ed ha aggiunto, riferendosi alla SIP, che in molti paesi dell’America Latina quello che esiste è una stampa corrotta e mediocre che svolge un ruolo politico. 112 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Il Presidente dell’Ecuador sta compiendo una visita ufficiale di due giorni in Paraguay ed ha lanciato le sue forti critiche contro la SIP in presenza del suo anfitrione e collega Fernando Lugo, nel Palazzo di Governo. “La sola cosa che fa la SIP è difendere la sua libertà di fare affari! Non so chi ha legittimato questa organizzazione formata da padroni e non giornalisti”, ha sottolineato. “La SIP è stata fondata da qualcuno vincolato alla CIA degli Stati Uniti che una volta ha definito il dittatore del Nicaragua, Anastasio Somoza, un grande difensore della libertà d’espressione”, ha aggiunto, come ha reso noto ANSA. “A me comunque non importa quello che scrive o che dice la SIP. Non so chi la legittima, ma io la ignoro completamente”, ha aggiunto Rafael Correa. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 24 marzo 2009) 86. VACCINO TERAPEUTICO PER IL CANCRO DEL POLMONE. UN PASSO AVANTI VERSO LA SPERANZA ORFILIO PELAEZ Cuba ha appena rinnovato le speranze di poter, un giorno, controllare lo sviluppo del cancro del polmone, disponendo dell’unico vaccino terapeutico registrato a livello mondiale per combattere questa malattia, la più frequente e mortale tra le neoplasie maligne. Il nuovo prodotto, che si chiama CIMAvaxEGF, è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori del Centro d’Immunologia Molecolare (CIM), guidato dalla Dottoressa in Scienza Gisela Gonzalez Marinello, in collaborazione con gli specialisti del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB), l’Ospedale Hermanos Ameijeiras, l’Istituto Nazionale d’Oncologia e Radiobiologia (INOR), il Centro di Ricerche Medico-Chirurgiche (CIMEQ), il Centro Nazionale di Coordinamento delle Prove Cliniche (CENEC) ed altre istituzioni del sistema nazionale di salute. La dottoressa Tania Crombet Ramos, direttrice delle Ricerche Cliniche del CIM, ha precisato al quotidiano Granma che durante differenti prove cliniche realizzate a Cuba, Inghilterra, Canada e Malasia il vaccino è stato applicato ad oltre 800 pazienti affetti da 113 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 cancro del polmone avanzato, ottenendo risultati incoraggianti. È in corso una prova clinica di III Fase in 20 ospedali del paese, che permetterà di consolidare la valutazione dell’efficacia del vaccino. Come indica il nome ― ha chiarito la dottoressa Crombet ― i vaccini terapeutici per il cancro non hanno un carattere preventivo né la pretesa di curare. L’obiettivo principale è quello di cercare di mantenere il tumore sotto controllo per lunghi periodi di tempo, ritardando la sua progressione. Al momento e come succede con il CIMAvaxEGF, si usano in combinazione con le procedure della terapia oncologica tradizionale, ovvero, non sostituiscono l’uso di radiazioni e citostatici. Ha detto, inoltre, che fino ad ora non esiste nessun esame per la l’individuazione precoce delle neoplasie polmonari, e perciò il prodotto è stato provato inizialmente in pazienti con tumori avanzati, sebbene sia previsto per l’anno in corso una nuova prova clinica in pazienti con stadi meno avanzati. Recentemente questo nuovo e promettente prodotto ha ottenuto il Premio dell’Accademia delle Scienze di Cuba come lavoro di maggior contributo scientifico del 2008. Dispone, inoltre, della corrispondente registrazione ed è stato oggetto di 14 pubblicazioni scientifiche in riviste di fama internazionale. I Master in Scienza Gryssell Rodriguez Martinez e Ariadna Cuevas Fiallo, rispettivamente responsabile del Processo del Vaccino CIMAvaxEGS e della Regolazione dello stesso, hanno spiegato che la novità tecnologica di questo promettente prodotto della scienza nazionale è l’aver potuto ottenere un antigene, dove si uniscono chimicamente due proteine (una generata dallo stesso organismo umano e l’altra esterna), capace di stimolare la capacità del sistema immunitario per bloccare o distruggere le cellule tumorali. Con l’aggiunta a questa formula di un composto ausiliare si riesce ad elevare ancora di più l’immunogeneticità del prodotto, il cui processo di fabbricazione rispetta strettamente i parametri internazionali dell’industria farmaceutica. Resta ancora molto da fare nella ricerca di nuove e più efficaci armi per combattere il cancro del popolo, che ogni anno causa, nel nostro paese, la morte di circa 4.500 pazienti. Il vaccino creato nel Centro d’Immunologia Molecolare è un passo avanti verso la speranza. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 114 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 87. AZIONE URGENTE PER I VISTI AI FAMILIARI DEI CINQUE EROI CUBANI A tutti coloro che difendono le giuste cause: Il giorno 10 aprile un gruppo di familiari dei Cinque Cubani prigionieri negli USA si recherà alla Sezione d’Interessi degli USA all’Avana per richiedere i visti. Adriana Perez, moglie di Gerardo Hernandez, si recherà per la decima volta a richiedere il rilascio del visto per visitare Gerardo nella prigione dove sconta un’ingiusta condanna. Per un decennio il governo degli USA ha negato a questa coppia la possibilità di rincontrarsi. Vi chiediamo un’azione urgente per loro e le loro famiglie, inviando telegrammi, fax o appelli telefonici, prima del 10 aprile, alla Segretaria di Stato Hillary Clinton, sollecitando quanto segue: 1) Concedere immediatamente un visto umanitario a Adriana Perez per visitare suo marito Gerardo Hernandez e porre fine alla violazione del diritto alla visita familiare. 2) Concedere visti multipli al gruppo di familiari dei Cinque Cubani prigionieri negli USA. Per contattare il Dipartimento di Stato: Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Segretaria di Stato Hillary Clinton 2201 C Street, NW Washington, DC 20520 Numero di fax: 1-202-647-2283 Numero di telefono: 1-202-647-4000 Vi chiediamo anche di contattare la Segretaria del Dipartimento della Sicurezza Interna, Janet Napolitano, chiedendo quanto segue: 1) Concedere immediatamente un visto umanitario ad Olga Salanueva. Nel luglio 2008 Olga è stata ingiustamente qualificata come “respinta con carattere permanente”. Richiedete alla Segretaria della Sicurezza Interna di liberare Olga Salanueva da questa condizione e di concederle immediatamente un visto umanitario per visitare in prigione suo marito Rene Gonzalez. 115 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Per contattare il Dipartimento della Sicurezza Interna: Segretaria Janet Napolitano Department of Homeland Security U.S. Department of Homeland Security Washington, DC 20528 Numero di fax: 1-202-282-8401 Numero di telefono: 1-202-282-8000 Linea per opinioni: 1-202-282-8495 Se vi è possibile inviate copie delle due azioni a: Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU Email: [email protected] Azione Urgente: Email: [email protected] Procedimento di Denuncie 1503 / e-mail: [email protected] (Inviato il 25 marzo 2009) 88. IL CONTRIBUTO DELL’ALBA ALL’ALFABETIZZAZIONE DELL’HONDURAS La campagna di alfabetizzazione che porta avanti l’Honduras riceverà l’appoggio finanziario dell’Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) e la partecipazione di esperti cubani, segnala oggi la stampa locale. Il ministro dell’Educazione, Marlon Brevè, ha precisato che la donazione venezuelana permetterà di completare i fondi necessari per portare avanti la decisiva battaglia educativa, con l’obiettivo di dichiarare l’Honduras paese libero dall’analfabetismo nel gennaio del 2010. Anche gli esperti cubani offrono il loro contributo a quest’importante processo, supervisionando l’utilizzo del metodo d’alfabetizzazione “Io sì che posso”, ideato dagli specialisti di Cuba. 116 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Lo sradicamento dell’analfabetismo è uno dei principali punti del programma del presidente Manuel Zelaya Rosales e speriamo di portarlo a termine nel prossimo gennaio prima della fine del suo mandato, ha detto il Ministro. Ci sono ancora 750mila cittadini dell’Honduras analfabeti, ma il processo d’insegnamento “marcia velocemente”, ha spiegato il funzionario, annunciando per il 17 aprile la dichiarazione ufficiale dei primi otto municipi alfabetizzati. Durante gli ultimi 3 anni, 250mila honduregni hanno imparato a leggere e scrivere con il programma “Io sì che posso”, che ha ridotto la percentuale d’analfabetismo dal 18,5 al 16%. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 89. PREPARANO DOCUMENTARIO SUI LEGAMI STORICI TRA L’HONDURAS E CUBA TEGUCIGALPA ― Ricercatori cubani preparano una serie di documentari sulla presenza in Honduras di insigni patrioti delle guerre d’indipendenza. Per gli specialisti Froilan Gonzales e Adys Cupul le ricerche sono cominciate sette anni fa, quando cercavano informazioni biografiche su uno dei fondatori del Partito Comunista di Cuba, Julio Antonio Mella, che nel 1926 si recò zona nord dell’Honduras, in occasione della fondazione della Lega Antimperialista. “Centroamerica in Julio Antonio Mella”; il libro che è nato da quelle ricerche serve adesso da base per la realizzazione del documentario sull’Honduras, che sarà proiettato il prossimo luglio all’Avana. L’opera mostrerà il vasto cammino di fratellanza, che include i tempi in cui Antonio Maceo, uno dei padri delle lotte d’indipendenza di Cuba nel XIX secolo, visse in questa nazione centroamericana, dove fu capo militare dei municipi di Omoa e Puerto Cortes. Il documentario raccoglierà anche le esperienze attuali come il lavoro delle brigate mediche cubane e degli assistenti cubani che contribuiscono all’alfabetizzazione grazie al programma “Io sì che posso”. 117 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Inviato il 25 marzo 2009) 90. CUBA CONCEDE UN’ONORIFICENZA ALL’INTERPRETE DEL CHE NELLA GUERRIGLIA DEL CONGO Il governo di Cuba ha concesso un’onorificenza a Godefroid Tchamalesso, l’uomo che mise in contatto il leggendario lottatore Ernesto Che Guevara con Laurent Desirè Kabila nella guerriglia congolese. Davanti ad antichi compagni d’armi, l’ex guerrigliero e giornalista ha ricevuto la Medaglia dell’Amicizia, come riconoscimento alla sua provata lealtà verso la Rivoluzione cubana. Tchamlesso, ora diplomatico della Repubblica Democratica del Congo, ha ricordato momenti della sua relazione con Che Guevara e Kabila, durante l’epopea del 1965, definendola “unica e sui generis”. La presenza di Victor Dreke, secondo capo della Colonna Uno del Che in Congo, ha dato vita ad uno scambio di aneddoti poco solenne ma sentito tra vecchi amici che ha chiamato l’attenzione dei presenti. Dreke ha ricordato la reazione di Tchamlesso quando il Che gli rivelò la sua vera identità, affinché il giovane interprete annunciasse l’arrivo del cubano-argentino a Kabila, in Dar-esSalaam. Portò le mani alla testa e cominciò a gridare: “Scandalo internazionale!”, ricorda adesso il diplomatico, che ha narrato anche alcuni momenti eroici, come la traversata clandestina del lago Tanganika. “Devo tutto a Cuba·”, ha riassunto Tchmalesso, che vuole essere seppellito in questo paese, dove ha lavorato diversi decenni come corrispondente dell’agenzia stampa Prensa Latina. Ammiratore incondizionato di Che Guevara, Kabila e del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, Tchamlesso ha ritenuto, inoltre, utile l’esperienza del Congo per poi vincere in Angola ed Etiopa. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 118 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 MERCOLEDÌ 25 MARZO 2009 91. LE RIFLESSIONI DI FIDEL. ERA STATO GIÀ DETTO TUTTO (da CubaDebate) Ieri notte si è svolta la gran finale del Classico tra i due colossi asiatici. Gli Stati Uniti hanno brillato per la loro assenza. Le multinazionali che sfruttano lo sport non hanno perso nulla ed hanno guadagnato molto. Il popolo nordamericano si lamenta. Era già stato pronosticato tutto. I giapponesi hanno battuto l’avversario, anche se Matsuzaka non era in una delle migliori giornate. Al primo lancio del gioco gli hanno fatto un fuori campo per il center. Chi è abituato al modo tradizionale di vedere questo sport dai tempi di Babe Ruth, ha sognato in quell’istante un diluvio di battute Yankees. È stato peggio quando Matsuzaka ha dato una base per errore ed il giocatore nero Jimmy Rollins, della squadra nordamericana, ha battuto un fly tra la seconda base ed il center che era perfettamente catturabile, ed è caduto in campo per ostruzione niente meno che di Hiroyuki Nakajima, l’eccezionale shortstop giapponese. Alla squadra del Giappone stava accadendo in questa partita quello che era successo a quella degli Stati Uniti il giorno prima, quando il vantaggio dei nordamericani era di 1 a 0, all’inizio del primo inning. Il manager del Giappone è stato amabile con il suo pitcher d’apertura, che era stato annunciato alla grande, e non lo ha sfiorato nemmeno con il petalo di un fiore; ha parlato con lui, gli ha dato dei col pettini sulla schiena e lo ha lasciato. Il Giappone era Home Club e restavano davanti 27 outs; il suo famoso pitcher ha messo un extra ed ha concluso l’entrata. 119 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Immediatamente è cominciato lo sforzo giapponese d’eliminare quel vantaggio e in poco tempo avevano già un fuori campo al disopra degli Stati Uniti. Matsuzaka non era in uno dei pomeriggi migliori di lanciatore imbattibile; ha fatto solo alcune altre entrate ed poi stato sostituito da un altro dell’eccellente collezione giapponese di lanciatori che il manager sostituiva senza esitazioni quando percepiva il più piccolo rischio. Disponeva di riserve per vincere l’incontro e di tutto il necessario per il gioco finale del Classico del giorno successivo. Ogni volta che la squadra degli Stati Uniti scontava un punto sul vantaggio giapponese, il manager del Giappone cercava e otteneva rapidamente quanto necessario per ristabilire il margine di 4 a suo favore. Ichiro Suzuki, il primo battitore giapponese, in questo giorno ha sbagliato 4 volte, ma quando è stato davvero necessario come sempre ha sparato un Tubeys (colpo che permette di conquistare due basi) e il vantaggio è diventato di 5 e il gioco è terminato così al nono inning. Il giorno dopo, il 23 marzo, con il sole su Los Angeles e la notte già scesa a Cuba, dov’erano le 21.30, si è svolto lo scontro finale tra Giappone e Corea. Quest’ultima era Home Club e non ha resistito alla tentazione di usare un pitcher che nel Classico aveva vinto due volte contro la squadra giapponese in giochi con 1 o 2 punti molto veloci, pitcher di lanci curvi e di pochi ponches, molto studiato dagli specialisti e dai battitori giapponesi. Stavolta al primo lancio gli hanno rifilato un fuori campo per il center, copia carbone del colpaccio yankee del giorno prima e pessimo inizio per l’altra potenza del baseball asiatico. Nonostante questo, come prova della qualità delle due squadre, si è visto uno dei giochi con meno differenza di corse da parte di giocatori professionisti che si possa immaginare. Non si è sbagliato il manager giapponese nella selezione del suo pitcher, Hisashi Iwakuma, che ha aperto ha lanciato 7 e due terzi di innings, vari tra questi con meno di 10 lanci per inning. Nel 4º inning il gioco era 1 a 0 a favore del Giappone. Nel 5º la Corea ha pareggiato con un fuori campo. Nel 7º il Giappone ha fatto 4 hits consecutivi e si è avvantaggiato per 2 a 1. 120 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nell’8º il Giappone ha portato il gioco 3 a 1 con un’altra corsa. Nel 9º ci sono state due basi per errori consecutivi da parte del miglior pitcher cerrador (che chiude il gioco) del Giappone, Yu Darvish, e quando mancavano solo 2 strikes per ottenere la vittoria, un hit coreano ha pareggiato il gioco. ´ Nel 10º, il Giappone ha realizzato due corse che hanno deciso la sua vittoria per 5 a 3. Guidati da quello che è il miglior battitore del mondo, senza dubbi, Ichiro Suzuki, i giapponesi hanno realizzato 18 hits. Questa è la storia in brevi linee dell’evoluzione dell’incontro, ma questo è stato pieno di situazioni complesse, spettacolari giocate d’offensiva e difensiva di grande trascendenza nel gioco, che hanno mantenuto la tensione e l’emozione per tutti i 10 innings di durata dell’incontro. Non sono un cronista sportivo. Scrivo temi politici dai quali non mi apparto mai e per questo presto attenzione allo sport. Per questo ieri non ci sono state riflessioni relative all’importante incontro che risarebbe svolto. Tutto era gia stato detto e previsto molti giorni prima. I miei amici reporters delle agenzie occidentali non avranno materiali da far risaltare con maggior o minor enfasi su quello che a loro giudizio sono le difficoltà vincolate al socialismo. Fidel Castro Ruz ― 24 Marzo del 2009 Ore 14.53 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 25 marzo 2009) 121 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 92. RAÚL ALLA CELEBRAZIONE DEL 50º DELL’ICAIC ANNIVERSARIO PEDRO DE LA HOZ Il Generale d’Esercito Raúl Castro ha decorato Alfredo Guevara con l’Ordine José Martí, compiendo la decisone del Consiglio di Stato, ed ha consegnato all’Istituto Cubano d’Arte e Industria Cinematografiche un diploma di riconoscimento in occasione del cinquantenario dalla fondazione. Guevara era visibilmente emozionato nel ricevere la massima distinzione statale, quando è stato sottolineato il suo straordinario impegno nel porre le basi e orientare il cammino del nuovo cinema cubano e latinoamericano, il suo fecondo lavoro come promotore culturale e la sua assoluta e irriducibile lealtà alla Rivoluzione ed a Fidel. All’ICAIC è stata riconosciuta l’impronta fondamentale nella difesa dell’opera rivoluzionaria, la trasformazione della vita spirituale del nostro popolo e la conservazione della memoria storica. Assieme a Raúl hanno partecipato alla celebrazione del 50ª Anniversario, nel Teatro Karl Marx, i membri del Burò Politico del Partito, dirigenti e rappresentanti delle organizzazioni politiche e di massa, dell’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana, capi e ufficiali delle FAR e del MININT, e numerosi cineasti, artisti e intellettuali vincolati alle diverse tappe della cinematografia nazionale. Abel Prieto, membro del Burò Politico e Ministro alla Cultura, ha sottolineato che solo 82 giorni dopo la vittoria sulla tirannia e la conquista del potere, la Rivoluzione guidata da Fidel, immersa in urgenti impegni e minacciata da gravi pericoli esterni ed interni, fondò l’ICAIC, la sua prima istituzione culturale e aperse il cammino di una nuova politica in questo campo, profondamente impegnata con i valori umani e lontana da dogmatismi, semplicismi e populismi. Inoltre Abel Prieto ha ricordato in che maniera avvenne la creazione più autentica assieme alla formazione di nuovi pubblici. In compagnia di Omar González, attuale presidente dell’ICAIC, Abel ha consegnato vari riconoscimenti ad un nutrito gruppo di fondatori guidati dai registi Julio García Espinosa, 122 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 José Massip, Enrique Pineda Barnet e Manolo Pérez, assieme ad lavoratori essenziali come Teodoro Carrillo (Lolo), montatore scenografico di vasta esperienza e d’ingegnosa inventiva. La commemorazione è terminata con la proiezione inaugurale di “Ciudad en rojo”, un film di Rebeca Chávez, che racconta episodi della lotta contro la dittatura nell’eroica Santiago di Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 93. 50º ANIVERSARIO ICAIC. LE 24 ORE CHE FECERO TREMARE SANTIAGO DI CUBA CECILIA CRESPO ― PEDRO DE LA HOZ Quando Rebeca Chávez ha deciso di filmare la sua versione di Bertillón 166, non si è fermata a pensare se era o meno di moda. Sapeva che Julio García Espinosa e Tomás Gutiérrez Alea avevano girato un film con questo romanzo che aveva inaugurato il sentiero dei trionfi del Premio Casa de las Américas, ma sapeva anche che la storia era sua ― nata a Santiago, quasi bambina aveva partecipato ad azioni d’insurrezione ― e che poteva dedicarsi senza problemi a girare un film, partendo dai principi e le circostanze che le erano vicine. Oggi, 24 marzo, l’ICAIC festeggia il 50º Anniversario e lo fa con la proiezione di “Ciudad en rojo”, il film di Rebeca ispirato al romanzo di José Soler Puig. “Quando un film si basa in un libro, diviene una sorta di rescrittura, ed io l’ho effettuata con la complicità e la collaborazione di Xenia Rivery. Abbiamo selezionato i conflitti dei personaggi del romanzo. Non so se saranno nuovi questi temi, ma mi sono parsi interessanti, perché sia il romanzo che il film vogliono riflettere sulla violenza e le sue conseguenze per giovani coinvolti in situazioni e che incontrano un cammino per dare soluzioni agli stessi problemi. In qualche modo una visione di quello che succedeva a Santiago durante la dittatura... La pellicola è una storia di persone comuni che si entrano in un processo che lascerà forti impronte. Parla di politica: è un thriller, un giallo, diciamo un thriller politico”. Rebeca giunge a questo film dopo una straordinaria saga come documentarista formata alla scuola migliore: quella di Santiago Álvarez. 123 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Ha girato due corti di ficcion: El triángulo y La fidelidad e inoltre ha realizzato varie gioie come: Buscando a Chano Pozo (1987), Con todo mi amor, Rita (2000) e Cuando Sindo Garay visitó a Emiliano Báez (2002). È responsabile di tre mediometraggi della serie Caminos de Revolución (2004) e regista generale di una collezione ancora non presentata integralmente sulla musica cubana. (Frammento/Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 94. MNOAL: PRIORITARIA LA COOPERAZIONE SUD-SUD NEL 2009 PL ― La cooperazione Sud-Sud nell’educazione, la diversità culturale ed i diritti umani, si mantiene come priorità nelle azioni del gruppo dei Paesi non Allineati della UNESCO, è stato convenuto durante una riunione generale. Tra le sfere delle attività più importanti ci sono le nuove tecnologie della comunicazione e l’informazione, gli effetti della crisi economica mondiale sull’insegnamento, la difesa, la diversità linguistica e l’appoggio al popolo palestinese. Nell’incontro dei NOAL sono state presentate diverse iniziative che si svilupperanno in vista della prossima 181ª Sessione del Consiglio Esecutivo della UNESCO, prevista per il mese d’aprile e la 35ª Conferenza generale, che si svolgerà in ottobre. La riunione generale presieduta dall’ambasciatore di Cuba presso l’organizzazione, Héctor Hernández Pardo, presidente del Gruppo a Parigi, è servita per stabilire la presentazione del candidato arabo nel posto di Direttore Generale della UNESCO nell’elezione di quest’anno, il ministro egiziano alla cultura,Farouk Hosni. I partecipanti alla riunione hanno concordato di mandare una petizione al presidente del Consiglio Esecutivo per far sì che la 181ª Sessione di quest’organo invii una felicitazione al Governo e al popolo della Bolivia, per i suoi successi ottenuti nel paese nello sradicamento dell’analfabetismo. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 124 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 95. “NON SI FERMANO I CAMBI IN AMERICA LATINA”, ASSICURA CORREA PL ― “Niente e nessuno potrà frenare i cambi profondi in America Latina, a beneficio dei popoli” ha assicurato, da Assunción, il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, che ha appena concluso una visita di due giorni in Paraguay. Dopo aver ricevuto il collare Mariscal de Francisco Solano López, considerata la massima decorazione del Paraguay, Correa ha sottolineato i momenti cruciali che vive la regione, fomentati da una nuova generazione di presidenti che hanno messo a fuoco la loro azione nella giustizia sociale. “Questa virata della storia, questi spazi democratici, partecipativi, includenti, s’identificano con un profondo umanismo”, ha segnalato Correa durante la cerimonia che si è svolta nel Palazzo del Governo. Inoltre Correa ha fatto riferimento agli accordi firmati con il presidente del Paraguay, il suo anfitrione Fernando Lugo. “Patti, ha detto, che si svilupperanno per il beneficio dei nostri popoli e per attuare assieme in un ambito internazionale, non saranno dei semplici documenti per perpetuare una foto e da lasciare dimenticati negli archivi”, ha assicurato. I due Capi di Stato hanno firmato vari accordi di cooperazione relazionati con temi migratori e consolari, tematiche medio ambientali e la restituzione di beni culturali, tra l’altro. Rafael Correa mercoledì 25, è andato assieme al presidente Lugo nel Dipartimento meridionale di Itapúa, noto come il granaio del Paraguay, dove ha incontrato imprenditori e produttori locali. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 25 marzo 2009) 125 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 96. BARAGUÁ IN HONDURAS. CRONACA DI UN GIORNO DA SAN PEDRO SULA Il 15 marzo è stato commemorato il 131º anniversario della Gloriosa Protesta di Baraguá, e per la prima volta la cerimonia è stata realizzata in una fattoria a 45 Km da San Pedro Sula, in Honduras, in un pittoresco luogo noto come la “Montañita”. All’incontro hanno partecipato collaboratori cubani, amici di Honduras solidali con Cuba e gli abitanti del luogo. Tra i partecipanti, l’Ingegner Rubisel Leonel Ortega, l’infermiera María del Carmen Betancourt, la tecnico di laboratorio Marcela Hill ed i dottori Luis Martín e Rodolfo Cinta. Era presente, invitato, anche lo scrittore ed investigatore cubano Froilán González che ha parlato dell’importanza dell’Honduras nella storia di vari Eroi cubani che abitarono lì, proprio a San Pedro Sula e a Puerto Cortés, dove i Patrioti che lottarono per l’indipendenza di Cuba ricevettero l’appoggio solidale degli honduregni. Inoltre Froilán ha segnalato che l’incontro acquistava in significato particolare perché lo si realizzava proprio nel giorno in cui si commemora la Protesta di Baraguá, ed ha fatto riferimento ad una lettera del Generale Antonio Maceo per José Dolores Poyo, direttore del quotidiano El Yara, scritta a San Pedro Sula, il 13 giugno del 1884, e ne ha letto un frammento: “La dominazione spagnola è sofferenza per il mondo che la deve sopportare, ma per noi è una vergogna che ci disonora. Chi cerca di appropriarsi di Cuba raccoglierà la polvere dal suolo intriso di sangue, se non morirà nella lotta. Cuba ha molti figli che hanno rinunciato alla famiglia e al benessere per conservare l’onore e la Patria, e moriremo con Lei, prima d’essere dominati nuovamente. Vogliamo indipendenza e libertà”. All’incontro hanno partecipato i dottori che collaborano nella Brigata Medica del Dipartimento di Cortés: le dottoresse Karenia Labrada, Marielys Paz, Yannelis Hernández ed i dottori Juan Carlos Figueroa e Osvaldo Beltrán, con, anch’egli invitato, Liván González Cupull, sceneggiatore e realizzatore di un documentario relazionato con l’amicizia tra i popoli. Froilán ha sottolineato la presenza dei medici e dei collaboratori nell’Impresa dell’Acciaio 126 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 ACCSA, la dottoressa Dolores Rizo, l’Ingegner Wilfredo Pagés e la Dottoressa Milaidys Díaz. “Questa, ha detto Froilán, è una forma pratica di rendere omaggio alla dedizione degli internazionalisti cubani e ha citato un’altra lettera del Generale Antonio Maceo, scritta ad Anselmo Valdés ed inviata prima di partire da San Pedro Sula, il 1º luglio del 1884, nella quale dice: “… la Patria sovrana e libera è il mio solo desiderio e non ho altre aspirazioni. Con la sovranità nazionale otterremo i nostri diritti naturali, la dignità calpestata e la rappresentazione del popolo libero e indipendente... quando Cuba sarà indipendente chiederò al governo che si costituirà il permesso per liberare Puerto Rico, perché non mi piacerebbe consegnare la spada lasciando schiava questa porzione d’America”. Froilán ha spiegato la presenza di Máximo Gómez e di sua moglie Bernarda del Toro; di María Cabrales moglie d’Antonio Maceo, e di altri patrioti cubani che abitarono a San Pedro Sula e a Puerto Cortés ed ai quali è stato tributato un meritato ricordo. Heylel Ordóñez Henríquez, e sua moglie Delma Egdalia Graunad, proprietari della fattoria hanno rivelato d’avere antenati d’origine cubana. Tutta la famiglia unita ha deciso di chiamare d’ora in avanti la fattoria con il nome di Baraguá. Erano presenti anche le dottoresse cubane Adriana Alberich, Josefa Méndez, Flora Hernández, Lydia Martínez e i dottori Luis Isidro Hernández, Diosmedis Verdecia, con l’Ingegner Willian Gexey Quintero, che hanno approvato con grande allegria il gesto solidale ed hanno offerto la loro disposizione per mantenere fermo il legato storico d’amicizia tra i popoli di Cuba e di Honduras, commemorando ogni 15 marzo questa data, come un’irrinunciabile disposizione alla lotta, marcata dall’intransigenza di Antonio Maceo di fronte allo spagnolo che offriva la pace senza dare a Cuba la sua indipendenza e senza abolire la schiavitù. Il Movimento de Solidarietà ha ricevuto una bandiera di Cuba consegnata da Froilán González, perché ogni 15 marzo ondeggi in questo simbolico luogo che porta già il nome glorioso di Baraguá. (Traduzione Granma Int.). (Inviato il 25 marzo 2009) 127 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 SABATO 28 MARZO 2009 97. 50º ANNIVERSARIO DEGLI ORGANI DI SICUREZZA DELLO STATO. IL PRESIDENTE RAÚL CASTRO HA PRESIEDUTO LA CERIMONIA LOURDES PÉREZ NAVARRO Il Generale d’Esercito Raúl Castro, Presidente della Repubblica di Cuba, ha presieduto la cerimonia político-culturale in commemorazione del 50º anniversario degli Organi di Sicurezza dello Stato, effettuata nel Bosco dei martiri tra gli storici campi di El Cacahual. Centinaia di bandiere cubane e del Movimento 26 di Luglio, portate da giovani studenti e combattenti del Ministero degli interni ― MININT ― hanno ondeggiato in questo complesso monumentale, la cui prima tappa costruttiva è stata ufficialmente inaugurata durante la cerimonia. L’opera perpetua la memoria dei 104 martiri della Sicurezza dello Stato morti in difesa della Patria. L’omaggio è stato commovente, pensando a quei modesti e coraggiosi combattenti degli Organi di Sicurezza dello Stato che, assieme al popolo, hanno affrontato e affrontano i piani ed i progetti del nemico per distrugger la Rivoluzione. Erano presenti alla cerimonia il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, Esteban Lazo, il generale di Corpo dell’ Esercito Abelardo Colomé Ibarra, e Pedro Sáez, membri del Burò Politico; il Comandante della Rivoluzione Guillermo García, familiari dei nostri Cinque Eroi ingiustamente reclusi da dieci anni nelle carceri degli Stati Uniti, pensionati degli Organi di Sicurezza dello Stato, familiari dei martiri, capi e ufficiali dei ministeri delle FAR e del MININT. Durante la cerimonia, Ramito e Colomé, ministri d’Informatica e Comunicazioni e degli Interni rispettivamente, hanno annullato un francobollo postale allegorico della commemorazione nel quale si notano, tra i vari simboli, l’immagine dell’uniforme e del fucile AKM del nostro Comandante in Capo Fidel Castro, pronto il combattimento. 128 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Alla gala culturale hanno partecipato gli alunni della Scuola Nazionale dello Spettacolo, il coro Scola Cantorum Coralina, la Banda di Musica del MININT e gli interpreti Sara González, Eduardo Sosa e Laritza Bacallao. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 98. BOLIVIA. “NON RINUNCEREMO ASSICURA EVO MORALES MAI AL MARE”, Il presidente boliviano, Evo Morales, ha assicurato che il suo governo non rinuncerà mai al suo accesso all’Oceano Pacifico, perso in una guerra con il Cile nel XIX secolo. Il presidente ha risposto così alle dichiarazioni del presidente del Perù, Alan García, mostrando profonde differenze con quest’ultimo su diversi altri temi, ha reso noto PL. In una cerimonia di consegna di titoli di proprietà della terra, nel dipartimento centrale di Cochabamba, Morales ha dichiarato che García si sbaglia ed e malinformato quando afferma che la Bolvia ha rinunciato ad avere uno sbocco sul mare. “Per la prima volta nella storia, ha ricordato, la Bolivia e il Cile hanno disegnato un’agenda diplomatica di13 punti che include questo storico reclamo. Questo piano ha stimolato, negli ultimi anni, incontri tra militari, legislatori, artisti, e indigeni contadini, la detta diplomazia del popolo. In questo senso Morales ha considerato le dichiarazioni di García come un’azione politica che intorpidisce il processo d’avvicinamento e di una fiducia mutua tra paesi vicini. Inoltre ha segnalato d’avere profonde differenze con García, tra le quali i punti di vista sulle relazioni con l’Unione Europa e la difesa ad oltranza della privatizzazione delle risorse naturali. Evo ha catalogato come noeliberista il suo,omologo peruviano . “Quello che noi chiamiamo vendi-patria”, ha affermato ed inoltre ha criticato l’invio in Bolivia di legislatori della destra peruviana per investigare le dette Case dell’ALBA. 129 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “In realtà hanno visitato i centri oculistici, ha puntualizzato, che esistono grazie alla cooperazione di Cuba e del Venezuela, per migliorare la qualità della vita dei boliviani e di centinaia di peruviani, argentini, brasiliani e paraguaiani, che hanno recuperato la vista grazie all’Operazione Miracolo. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 99. DIECI PREMI NOBEL SI DIRIGONO ALLA CORTE SUPREMA DEGLI USA Lo scorso 6 marzo è avvenuto un fatto senza precedenti che sarebbe stato una notizia di prima pagina ― ripetuta dai notiziari radio e TV ― nel territorio dell’impero e in qualsiasi altro paese, se non fosse stato relazionato con una verità inedita e che non si può contestare: l’enorme appoggio a Cuba ed ai suoi Cinque figli ingiustamente reclusi nelle carceri nordamericane per aver combattuto il terrorismo contro il loro paese e nel mondo. La solidarietà con i Cinque cresce mentre l’opinione pubblica conosce la verità sul caso e il 6 marzo sono stati presentati alla Corte Suprema degli Stati Uniti un totale di 12 Documenti di Amicus della Corte, (amicus curiae brief), in appoggio alla petizione presentata dalla difesa dei Cinque lo scorso 30 gennaio, per far sì che la Corte riesamini il caso. Gli Stati Uniti tacciono e fanno tacere l’opinione pubblica. Il grande paradigma della libertà d’espressione ha costretto al silenzio un fatto tanto importante. Il presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, Ricardo Alarcón de Quesada, ha detto che stando ai concetti accademici nordamericani, se un cane morde un uomo non è notizia, ma se un uomo morde il cane, allora sì che è una gran notizia. Oggi, con questo appoggio, si è prodotta una gigantesca reazione che però è stata inghiottita dalla terra. La grande stampa nordamericana e internazionale ha steso una cappa di silenzio sull’appoggio ai Cinque antiterroristi cubani. Questo fatto è senza precedenti, dato che si tratta del maggior numero di Amicus mai presentato presso la Corte Suprema degli USA per la revisione di un processo penale. 130 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Dieci Premi Nobel, tra i quali il presidente di Timor Leste, José Ramos Horta; Adolfo Pérez Esquivel; Rigoberta Menchú; José Saramago; Wole Soyinka; Zhores Alferov; Nadine Gordimer; Günter Grass; Darío Fo y Máiread Corrigan Maguire. Il Senato del Messico al completo; l’Assemblea Nazionale di Panama; Mary Robinson, presidentessa d’ Irlanda (199297) e Alta Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (1997-2002) sono i firmatari degli Amicus. A loro vanno sommati centinaia di legislatori di tutto il mondo e organizzazioni d’avvocati e professionisti. (Frammento/Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 100. UN SOLE CHE NON SI SPEGNE All’alba del giorno 12 settembre del 1998 il FBI (Ufficio Federale di Investigazione) informò Ileana Ross-Lehtinen e Lincoln Díaz Balart, due leader della mafia reazionaria e terrorista di Miami che erano appena stati arrestate cinque supposte “spie” lì residenti. La delegazione del Congresso della Florida è composta da 25 individui, ma nessun altro dei componenti ricevette la notizia anticipata. Il FBI in quel momento non conosceva ancora l’identità di tre dei detenuti e gli altri due avevano cittadinanza statunitense. I legislatori menzionati non occupano posizioni nel Congresso che abbiano relazione con la sicurezza e il controspionaggio: perché vennero privilegiati? Perché vennero messi al corrente di un’investigazione ancora segreta? Le accuse formali sarebbero state pronunciate solamente quattro giorni dopo, ma sin dal primo istante era già chiaro che si trattava di un’operazione di carattere politico ― repressivo, la cui finalità era solamente favorire il settore più aggressivo e violento formato da coloro che hanno convertito la Florida nella base principale della guerra contro Cuba. I gruppuscoli controrivoluzionari, politici e funzionari strettamente vincolati a tutto questo, scatenarono immediatamente una frenetica e isterica campagna per stigmatizzare i cinque giovani arrestati. Lì dove quasi tutti i mezzi di comunicazione e di stampa vengono controllati dalla mafia e operano sotto minacce costanti, non ci fu un giorno nel quale non venne pubblicato almeno un articolo o una nota informativa, con dichiarazioni di funzionari ufficiali, per calunniare e denigrare i cinque, presentandoli come pericolosi nemici della società. Si nascondeva la vera ragione di quegli ingiusti arresti. Non è mai stata pubblicata nemmeno una parola sulla limpida e nobile esistenza di tutti loro, sia a Cuba che negli Stati Uniti, 131 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 come studenti, lavoratori, padri di famiglia o cittadini; la loro vita esemplare si è svolta sviluppando il generoso e ammirabile sacrificio per salvare la Patria e il popolo di Cuba. Non è mai stata scritta una parola nemmeno su tutto ciò che accadde dopo la mattina di quel 12 settembre, sulle brutali condizioni alle quali vennero sottoposti in uno dei peggiori regimi carcerari che l’uomo ha mai immaginato. Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González sono vittime di un’abominevole ingiustizia e di un trattamento crudele e degradante che oltraggia brutalmente i diritti umani e che è prova irrefutabile dell’arbitrarietà e dell’illegittimità dei processi ai quali vennero sottoposti. Dal giorno dell’arresto sino al 3 febbraio del 2000, per 17 mesi, sono rimasti in totale isolamento, senza vedersi tra di loro e senza vedere altri prigionieri. Sono rimasti tutto il tempo isolati, nel “buco”: questa parola cerca di spiegare l’infame trattamento che in questo paese viene riservato a una parte dei detenuti. Il lavoro dei loro avvocati fu tenace per riuscire ad ottenere che perlomeno ottenessero un trattamento carcerario “normale”. Il fatto di aver ottenuto questo non cancella però le ingiustificabili atrocità commesse sui cinque giovani uomini, violando gli stessi regolamenti statunitensi che ammettono l’isolamento solo come castigo per infrazioni commesse nelle prigioni. Il limite massimo sono 60 giorni per i casi più gravi, come l’omicidio. Ovviamente prima di entrare in prigione non avevano trasgredito nessuna norma carceraria e non avevano mai ucciso nessuno... Senza dubbio però per loro l’isolamento ― vale la pena ripeterlo ― durò nientemeno che 17 mesi. Durante quel lungo periodo non riuscirono a mantenere una relazione costante con i loro avvocati e non poterono preparare la propria difesa con le garanzie necessarie e minime per il processo. Se a Miami esistesse qualcosa di simile alla giustizia, solo per questo fatto il Tribunale avrebbe dovuto metterli in libertà e obbligare il Governo a compiere le pertinenti riparazioni. Ma a Miami ― per tutto quello che riguarda Cuba ― non esiste nulla che, nemmeno di lontano, rassomigli alla giustizia. Va segnalato l’encomiabile operato realizzato dalla difesa, nonostante tutte le difficoltà. I cinque accusati non avevano avvocati propri e nemmeno le risorse finanziarie sufficienti per assumerli: hanno avuto difensori pubblici, di ufficio, con i quali non avevano relazioni. Questi avvocati, quando li conobbero, seppero apprezzare l’onestà delle loro motivazioni, la nobiltà e l’eroismo della loro condotta e nonostante le profonde differenze ideologiche che li separavano ― che segnarono sicuramente il processo ― si convinsero dell’assoluta innocenza dei loro difesi. 132 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Questa convinzione si riflesse nell’impegno personale posto, assieme a una grande qualità professionale nella difesa. Mentre i cinque eroi resistevano isolati e nell’ombra i loro vigliacchi nemici occupavano giorno e notte le televisioni, i microfoni, le rotative, per sputare su di loro, per minacciare le loro famiglie e i loro amici e... anche per amministrare la “giustizia nello stile di Miami”. Fu così che si lessero nei libelli stampati in questa città i dettagli sul cosiddetto processo giudiziario, includendo nuove accuse che il Pubblico Ministero avrebbe formulato solo parecchi mesi dopo. In questo modo, per esempio, si conobbe la più assurda, aberrante e falsa tra le accuse: la “cospirazione per assassinio” presentata per la prima volta nel maggio del 1999, quando i prigionieri erano isolati in carcere da otto mesi. Dopo una vergognosa operazione di stampa della mafia e una serie di riunioni pubbliche e private tra giudici e mafiosi vennero esposti apertamente i piani per formulare le nuove false accuse. Era impensabile realizzare un processo che potesse avare uno svolgimento legale normale. Che era impossibile lo si era constatato pienamente anche prima della selezione della giuria; le reiterate richieste dei difensori per trasferire in un’altra città il processo vennero respinte da Joan Lenard, la Sig. Giudice federale di Miami alla quale venne assegnato il caso. Parallelamente avvenne qualcosa che ebbe molta notorietà nella stampa internazionale: preoccupati dalle minacce di azioni violente che si annunciavano senza mezzi termini, i giurati del premio Granmi Latino decisero di trasferire la manifestazione a Los Angeles e non più a Miami, dove non è possibile nemmeno selezionate i migliori artisti cubani che si esibiscono nei concerti, senza che costoro corrano gravi rischi. Come si poteva pensare di svolgere un processo limpido e imparziale in questa città, giudicando persone oggetto della più feroce campagna denigratoria, presentati come pericolosi “Agenti della Rivoluzione cubana?” Joan Lenard non diede motivazioni : il processo si sarebbe svolto a Miami e in nessun altro luogo... però disse alla stampa qualcosa che poteva far intendere la sua cocciutaggine: “Questo processo sarà più interessante di qualsiasi programma televisivo!” annunciò dotta e severa il 16 marzo del 2000. La televisione locale sicuramente era imprescindibile per “capire” il processo. Gli avvocati della difesa non vennero rinchiusi nel “buco” come i loro difesi e a differenza di quelli potevano leggere i giornali o ascoltare la radio, ma va rilevato però che era con questi mezzi che la difesa poteva conoscere le notizie sui passi che avrebbe compiuto l’accusa... così giungevano “le comunicazioni ufficiali” e le prove che dichiarava di possedere, i carichi da imputare e persino le mozioni che dovevano presentare nell’ostinato sforzo di introdurre un’ombra di legalità nel bel mezzo dell’arbitrarietà e la 133 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 frode. Come se tutto ciò fosse poco nelle sessioni in tribunale vennero dimostrate diverse violazioni nei procedimenti che viziavano un processo illegittimo e nullo sin dalla sua origine. Gli avvocati difensori non ebbero accesso alla totalità delle “evidenze” che portava l’accusa, che vennero amministrate esclusivamente dal Pubblico Ministero, che in diverse occasioni, nonostante le forti proteste, presentò improvvisamente centinaia di pagine di “nuove prove” o impedì l’esame completo delle documentazioni. La difesa chiese inutilmente che venissero considerate prove i documenti ufficiali che erano fondamentali per il chiarimento delle imputazioni. Alcuni testimoni vennero apertamente minacciati dall’accusa e dalla stessa Sig. Giudice Lenard nell’aula del tribunale. Ella minacciò di accusarli se rivelavano alcune informazioni, il tribunale consegnò ai portavoce della controrivoluzione più di 1400 pagine di documenti selezionati dalle autorità che, manipolate volgarmente dalla stampa locale, alimentarono la loro incessante e vergognosa propaganda per demonizzare gli accusati. I mezzi di comunicazione e i terroristi di Miami organizzarono manifestazioni pubbliche per esercitare pressioni sui giurati e sulla stessa giudice Lenard. La mafia si preoccupò vivamente per il risultato di questo processo. Cosciente dall’assoluta falsità di tutte le accuse temeva che il verdetto sarebbe stato sfavorevole ai propositi dei controrivoluzionari... la mafia era allarmata soprattutto dall’operato degli avvocati difensori che davano mostra di capacità e di elevata professionalità. I difensori stavano smascherando le sporche manovre dei fiscali e stavano collocando la mafia sul banco degli accusati. Le prove, gli argomenti presentati dalla difesa furono schiaccianti e dimostrarono che le attività terroristiche contro Cuba si realizzavano da Miami e la tolleranza complice dell’autorità rendeva necessaria e indispensabile una difesa da parte del popolo cubano che poteva contare sullo sforzo eroico di uomini come quei cinque accusati. Venne messo in chiaro che gli accusati non avevano cercato informazioni che potessero danneggiare il contro spionaggio statunitense, che non avevano mai provocato danni di sorta. Ufficiali dello stesso FBI e del Comando Sud testimoniarono in questo senso, come altri capi militari che avevano svolto importanti responsabilità nelle forze armate degli Stati Uniti, come il Generale Charles Wilhelm, ex comandante in capo del Comando Sury; Edward Atkinson, ex vice capo di stato maggiore dell’esercito per il controspionaggio; l’ammiraglio Eugene Carrol, ex vice capo delle operazioni navali; il colonnello George Buckner del comando per il sistema di difesa aerea del nord ― America e persino il Generale James Clapper, ex direttore della DIA, l’agenzia di controspionaggio del Pentagono parlò durante il processo come esperto per l’accusa e riconobbe che gli accusati non avevano compiuto atti 134 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 di spionaggio contro gli Stati Uniti. Dopo cinque mesi di battaglia verbale in condizioni molto difficili e ostili, nella sala del tribunale l’innocenza di Gerardo, Ramón, René, Fernando e Antonio era molto evidente, com’era evidente la colpevolezza di chi li accusava. Gli accusati non avevano mai esercitato attività di spionaggio, non avevano mai cercato o ottenuto informazioni relazionate con la sicurezza, la difesa o altro interesse degli Stati Uniti. Non avevano mai causato danni a quel paese o ai suoi cittadini. Non venne presentata alcuna prova contro di loro. Non apparvero testimoni che potessero sostenere le accuse. Il loro lavoro si era concentrato solamente ed esclusivamente nel tentativo di infiltrarsi nei gruppi terroristi, informando le autorità cubane dei piani aggressivi che si organizzavano. Non lo hanno mai negato. Nel processo venne provato in maniera dettagliata che dalla Florida si organizzano molte azioni terroristiche contro Cuba e che le autorità degli Stati Uniti non fanno nulla per contrastarle. Cuba è obbligata a difendersi di fronte ad attività che, come è stato dimostrato, hanno provocato perdite di vite e gravi danni anche alla popolazione degli Stati Uniti. L’accusa più grave formulata contro Gerardo Hernández: “cospirazione per assassinare” relativa all’incidente del 24 febbraio del 1996 è un’infamia colossale e una inaudita scemenza. Sono anche troppi i precedenti di violazioni ripetute del territorio aereo cubano da parte di piccoli aerei che partono da Miami e che hanno perpetrato numerosi crimini da quaranta anni, includendo attacchi armati, sabotaggi, lanci di sostanze chimiche e batteriologiche. Tutto ciò venne ampiamente dimostrato durante il processo. Prima di quel 24 febbraio Cuba aveva avvertito che non avrebbe mai più tollerato incursioni illegali sopra il suo territorio. L’azione difensiva cubana davanti a coloro che ancora una volta violarono i confini dello spazio aereo, esattamente davanti alla capitale dell’Isola, erano in completo accordo con i diritti internazionali. Indipendentemente da tutti i fatti anteriori Gerardo non aveva nulla a che spartire con la decisione presa dalle forze aere cubane, non partecipò in nessuna forma a quanto accade quel giorno. Accusarlo di omicidio di primo grado e imporre un secondo ergastolo è il colmo dell’infamia e della stupidità! Mai prima era stato condannato qualcuno così, senza testimoni, senza una sola prova, senza nemmeno allegare un’evidenza circostanziale. La mafia terrorista e disperata riconobbe pubblicamente la sua sconfitta ma intensificò la sua virulenta e stridente campagna per intimidire il tribunale, mentre si avvicinava il termine del processo. In quell’ambiente la giuria pronunciò il verdetto. 135 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Dopo aver annunciato con una rara precisione il giorno e il minuto esatto nel quale sarebbe stato pronunciato il verdetto, con incredibile rapidità, in poche ore, senza una domanda o un chiarimento, senza dubbi di sorta, il verdetto fu unanime i cinque vennero dichiarati colpevoli per tutti e per ognuno dei carichi pendenti. Si deve aprire una parentesi rispetto alla giuria. Dal momento del processo di selezione degli integranti la giuria subì le pressioni e le manovre che formano quell’ambiente di degrado presente in una città carente di legalità. Nemmeno i portavoce della controrivoluzione cercano di nasconderlo. Il 2 dicembre del 2000, per esempio, il Nuevo Herald, in un articolo intitolato “La paura di fare il giurato nel processo alle spie”, affermava: “La paura di una reazione violenta da parte del detto esilio cubano se un giurato decide di assolvere i cinque uomini accusati di essere spie per il regime dell’Isola, ha portato molti potenziali giurati a chiedere alla Sig. Lenard di esimerli dal dovere civico”. Si citava uno di questi cittadini che aveva dichiarato: “Si! Ho paura per la mia sicurezza se il verdetto non piace alla comunità dei cubani americani...” La paura non era infondata e i membri della giuria vivevano in una comunità che aveva vissuto poco tempo prima mesi di violenza e di disordini per colpa del gruppo di delinquenti che aveva sequestrato pubblicamente Elian González, un bambino di sei anni, sfidando con le armi le autorità federali, pestando sotto i piedi la bandiera degli Stati Uniti, distruggendo proprietà, portando il caos nelle strade, minacciando di bruciare la città... e nessuno era stato arrestato o portato in un tribunale. Si sapeva degli attacchi fisici e verbali, dalle minacce alle esplosioni di bombe contro coloro che avevano osato opinare in maniera differente da quelli che controllano il detto esilio. Tutto quello avvenne alla luce del sole, davanti alla telecamere del mondo intero. Quali cose potevano fare privatamente per ricattare e sottomettere una dozzina di persone terrorizzate? La festa dopo il verdetto cominciò nella stessa sala del tribunale: baci, abbracci tra giudici e mafiosi, tutti insieme con gli ufficiali del FBI, terroristi, andarono nei bar e nelle cantine, nei locali delle organizzazioni controrivoluzionarie, inondarono le emittenti coi loro comunicati e, sempre tutti insieme, con le loro vergognose dichiarazioni e minacce contro tutti quelli che a Miami si oppongono alle loro ignobile posizione contro Cuba. Lo steso capo locale del FBI ricevette un omaggio pubblico da parte delle emittenti della “radio cubana” che ogni giorno invita apertamente ad atti di guerra e di terrorismo, in un perfetto coro con i più noti criminali. 136 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Dal 26 giugno sino al 13 di agosto i cinque vennero nuovamente rinchiusi nel buco Non avevano commesso atti riprovevoli di sorta, nulla giustificava quella nuova violazione ai loro diritti e alla norme carcerarie: era solo un atto di stupida vendetta per castigare la loro fermezza, ma era anche una forma di tortura con il deliberato proposito di sfinirli e di impedire loro di prepararsi per affrontare l’ultima fase, quella finale del processo, la dichiarazione dei verdetti. I 17 mesi di isolamento iniziale dovevano rendere impossibile l’organizzazione della difesa; i 48 giorni di nuovo isolamento volevano impedire che i cinque si preparassero adeguatamente per la sola opportunità che avrebbero avuto di parlare direttamente in tribunale, davanti alla giuria. Per questo, quando dopo molti e insistenti reclami degli avvocati della difesa, vennero riportati in celle regolamentari le autorità non permisero loro di avere comunicazioni telefoniche, ritirarono quasi tutto ciò che loro apparteneva e i cinque ebbero solamente a disposizione una matita per scrivere. Cercarono di rendere loro impossibile la difesa e non volevano che venissero denunciati i crimini che si stavano commettendo contro quei cinque uomini.Originalmente la Giudice Lenard voleva sentenziare nel mese di settembre, ma avvenne il terribili attacco alle torri gemelle il giorno 11 e forse il suo fiuto la convinse ad allontanare da quella data quell’omaggio che persino lei, giudice residente a Miami avrebbe reso comunque ai veri terroristi. Si sentenziò in dicembre. I cinque uomini vennero condannati alle pene più severe possibili, non vennero considerate le attenuanti possibili suggerite, ma vennero accolte tutte le aggravanti proposte dall’accusa; l’eco dell’odio e i pregiudizi contro Cuba che avevano avvelenato tutto il processo vennero espressi chiaramente nelle parole pronunciate e nelle pene imposte. Gerardo Hernández: due condanne all’ergastolo più 15 anni. Ramon Labañino: un ergastolo più 18 anni. Fernando González: 19 anni René González: 15 anni Antonio Guerrero: un ergastolo più 10 anni. Le loro voci però non riuscirono a spegnerle. Il lungo, brutale e profondamente ingiusto periodo di isolamento non li indebolì. Nemmeno la tortura, le pressioni psicologiche, l’assenza dei familiari e degli amici: nulla spezzò il loro spirito indomabile. Carenti dei mezzi più elementari per organizzare le idee e per ordinarle, scrivendole, furono capaci di alzarsi al di sopra di tutta quella spazzatura che cercava di schiacciarli e pronunciarono queste formidabili dichiarazioni, racchiuse in questo libro. I 137 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 cinque giovani, assai lontani da quella filistea tradizione degli USA che offre questa opportunità finale agli accusati affinché possano elemosinare con il pentimento la clemenza dei giudici, denunciarono e smascherarono i loro accusatori, misero in luce tutte le falsità e l’arbitrarietà di un processo manipolato sin dal principio e riaffermarono la loro assoluta fedeltà alla Patria, al popolo cubani, ai loro ideali. Gerardo è stato inviato nella prigione di Lampoc in California; Ramón a Beaumont, in Texas; Fernando a Oxford in Wisconsin; René a Loreto, in Pennsylvania e Antonio a Florence, in Colorado. Se si guarda la mappa degli Stati Uniti si comprende che sono stati selezionati cinque punti molto lontani e dispersi nella geografia di quel paese, per evitare ogni possibile comunicazione tra di loro, per rendere molto difficili le comunicazioni con le famiglie che risiedono a Cuba e con i diplomatici cubani che stando alle norme internazionali possono visitarli, ma che devono anche obbedire a limitazioni precise per i loro movimenti. Queste prigioni sono di massima severità e vi si inviano le persone che hanno commesso i peggiori crimini. Conoscendo la brutalità della quale sono capaci le autorità in luoghi come i centri federali di detenzione dove erano stati rinchiusi con altri detenuti in attesa di giudizio, è facile immaginare le crudeltà che devono sopportare nelle più dure prigioni degli USA. È particolarmente indignante e si deve denunciare con la massima energia il fatto che Washington, ignorando principi, norme e pratiche universalmente accettate, non riconosce lo status di prigionieri politici a questi cinque Eroi della Repubblica di Cuba. La scandalosa perfidia delle autorità statunitensi in questo caso pone in luce la loro autentica attitudine davanti a fatti di terrorismo e la totale ipocrisia dimostrata dopo l’l1 di settembre. I cinque eroici cubani sono stati castigati esattamente perché, al prezzo delle loro vite, avevano lottato contro il terrorismo. Coloro che li hanno privati della libertà li umiliano e li denigrano proprio perché i cinque hanno avuto il coraggio di affrontare noti criminali, creati e ancora protetti dalle stesse autorità. Ogni ora che trascorrono prigionieri in quell’inferno è un insulto alla memoria di coloro che perdettero la vita quell’11 settembre, vittime del terrorismo. È anche un’offesa per tutti coloro che credono nella dignità, nella decenza umana. Il popolo cubano non smetterà di lottare un solo istante sino a che i cinque verranno liberati e potranno ritornare alle loro case, nella loro Patria. Per ottenere questo è indispensabile la solidarietà di uomini e donne di buona volontà di tutto il mondo. I cinque discorsi riuniti in questo libro daranno al lettore un’idea dell’abnegazione, della nobiltà d’animo e dell’idealismo di Gerardo, Antonio, Ramón, Fernando e René. Sono discorsi che supereranno la prova del tempo. Milioni e milioni di persone leggeranno tutto ciò con emozione e gratitudine. Al di sopra dei rilevanti meriti di forma e contenuto, indubbiamente presentano (e divengono così più 138 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 ammirabili) i ricordi delle terribili circostanze nelle quali vennero concepiti. In questi discorsi si trova la parte migliore dell’uomo, di ogni essere umano. Sono come un sole che nemmeno la nebbia più fitta può coprire. Un sole che mai si spegnerà. (Inviato il 27 marzo 2009) 101. IRAQ. 20 MORTI E 38 FERITI IN UN NUOVO ATTENTATO AIN ― Almeno 20 persone sono morte e altre 38 sono state ferite in un attentato con un’autobomba, avvenuto a Baghdad, ha reso noto AFP, informata da fonti dei servizi iracheni di sicurezza. L’attentato è avvenuto in una delle strade principali del quartiere Shahab, a nord della capitale. Il rapporto dei medici ha specificato che tra i morti ci sono quattro bambini e tre donne. Anche se il numero degli attentati in Iraq è diminuito dall’inizio dell’anno scorso, queste azioni violente generalmente avvengono a Shahab, situata al nord di Ciudad Sadr. I dati del governo iracheno, alleato degli Stati Uniti dicono che dall’inizio dell’invasione nel marzo del 2003, gli scontri avvengono, si presume, tra le milizie sciite ― soprattutto quelle dell’Esercito del Mahdi del chierico radicale Moqtada Sadr ― contro gruppi similari sunniti. Senza dubbio, però, si organizzano anche azioni violente contro la presenza militare straniera nel paese arabo. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 139 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 102. SUDAN. MORTE 800 PERSONE PER I BOMBARDAMENTI IN SUDAN. GLI ATTACCHI CONTRO PRESUNTE CAROVANE CON ARMI PER GLI INSORGENTI NELLA STRISCIA DI GAZA PL ― Il governo del Sudan ha denunciato la morte di 800 persone, tra le quali 200 nazionali, por i bombardamenti contro le carovane di persone nel gennaio scorso, hanno reso noto le fonti ufficiali. Il ministro ai Trasporti sudanese, Mabruk Mubarak Salim, ha precisato, parlando alla catena di televisione Al Jazeera, che gli attacchi sono stati sferrati da aerei di nazionalità sconosciuta, anche se diversi media accusano gli Stati Uniti e Israele. Tra i morti vari cittadini dell’Etiopia e dell’Eritrea che viaggiavano diretti a Puerto Sudan,prossimo alla frontiera con l’Egitto, ha aggiunto Mubarak. Le fonti israeliane ed egiziane hanno informato che gli attacchi avevano l’obiettivo di fermare i veicoli che trasportano armi di contrabbando dal Sudan verso l’Egitto, destinate alla Striscia di Gaza. “Questi fatti sono avvenuti nei giorni dell’aggressione israeliana al territorio palestinese ed sono stati la conseguenza di un accordo tra Israele e gli Stati Uniti, per effettuare azioni contro il traffico di armi destinate alla Palestina”, ha sottolineato Mubarak. Il ministro ha negato che si potesse trattare di carichi di armi ed ha avvisato che si presume invece che fossero persone dei gruppi responsabili del traffico di persine, europei ed arabi. Nemmeno Israele ha confermato di chi è la responsabilità dei fatti e non si conoscono dichiarazioni da parte del governo degli Stati Uniti. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 140 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 103. SEGNALATO IL LIBRO DEL GENERALE VO NGUYEN GIAP PUBBLICATO A CUBA PL ― La stampa nazionale vietnamita ha pubblicato in prima pagina la notizia che il leggendario Generale Vo Nguyen Giap ha ricevuto ad Hanoi la nuova edizione cubana del su libro “Guerra del Popolo e dell’Esercito Popolare del Vietnam”. Il volume è stato inviato al mitico capo militare vietnamita dal ministro cubano alla Cultura, Abel Prieto, attraverso il titolare del Ministero d’Informazione e Telecomunicazioni del paese, Le Doan Hop, durante una sua recente visita di lavoro a Cuba, hanno riferito le fonti. Hop ha partecipato a diversi eventi nell’Isola e tra questi la Fiera Internazionale del Libro de L’Avana, occasione in cui è stato presentato il libro del generale Giap. Le diecimila copie della prima edizione cubana sono terminate durante la stessa Fiera, riportava una notizia di primo piano del quotidiano Nham Dan, organo del Partito Comunista, come altri giornali di circolazione nazionale. Il ministro Doan Hop ha segnalato alla stampa che Cuba sta collaborando con il Vietnam alla traduzione ed edizione in spagnolo di altri due libri vietnamiti: “Sempre con i 20” e “I Diari di Dang Thuy Tram”. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 27 marzo 2009) 104. IL SUDAFRICA HA DECORATO FIDEL CASTRO CON L’ORDINE DEI COMPAGNI DI TAMBO RHC ― Il governo del Suedafrica ha assegnato al leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, l’Ordine dei Compagni di Oliver Reginald Tambo, in Oro, per il suo contributo alla lotta contro il razzismo, il colonialismo, l’apartheid e la disuguaglianza sociale. I media ufficiali hanno affermato che, anche se Fidel non parteciperà alla cerimonia a Pretoria, gli si manderà la decorazione concepita per rendere omaggio a cittadini e capi di Stato e di Governo stranieri, per la loro provata amicizia, solidarietà e cooperazione con questo paese africano. 141 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nella cerimonia altre 27 personalità riceveranno l’Ordine Nazionale della Repubblica del Sudafrica per il loro apporto alla costruzione del paese e il consolidamento della democrazia. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 28 marzo 2009) 105. INAUGURATA LA DECIMA BIENNALE DE L’AVANA. UNA GRAN FESTA DELLA CREAZIONE ARTISTICA VISIVA PEDRO DE LA HOZ Una gran festa della creazione visiva, caratterizzata dall’impegno con i valori dell’umanesimo ed una vasta partecipazione d’artisti stranieri e cubani: così possiamo definire questa Decima Biennale de L’Avana, il più importante appuntamento del Forum cubano delle Belle Arti, inaugurata venerdì 27 ufficialmente. La Fortezza di San Carlos de La Cabaña ha aperto i battenti ad un nutrito pubblico avido e curioso, per esibire dipinti, sculture, incisioni, fotografie ed installazioni che rappresentano più di 200 artisti di 54 paesi che hanno risposto alla convocazione del Centro Wifredo Lam in questo ed in molti altri luoghi di una città “presa ed occupata dall’arte”, come ha dichiarato il poeta e architetto Nelson Herrera Ysla, uno dei curatori dell’istituzione. Abel Prieto, membro del Burò Politico del Partito, e ministro alla Cultura, ha percorso il recinto in compagnia di Rubén del Valle Lantarón, presidente del Consiglio Nazionale delle Belle Arti ed ha valutato la positiva risposta del pubblico di fronte ad espressioni che si caratterizzano nella loro maggioranza per il loro stile molto nuovo e sperimentale. La musica cubana d’avanguardia si è unita, alla fine della serata, all’esplosione visiva, quando X Alfonso ha terminato la giornata con un concerto. A partire da oggi, sabato 28, la Biennale si apre in molti altri luoghi della capitale sino al 30 aprile. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 28 marzo 2009) 142 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 106. MONDIALE GONZÁLEZ! DI CICLISMO. L’ORO A YUMARI AIN ― La cubana Yumari González ha vinto la medaglia d’Oro in scratch durante la terza giornata del Campionato Mondiale di Ciclismo su Pista, nel velodromo coperto BGZ Arena, nella città della Polonia di Puszkow. Yumari González ha dimostrato ancora una volta la sua forza in questa difficile prova di 10 Km. (40 giri del circuito) ed ora somma la nuova medaglia a quella del 2007 di Palma de Mallorca e all’Argento dell’anno scorso a Manchester. La cubana ha superato il traguardo seguita dalla britannica Elizabeth Armitstead e l’australiana Belinda Goss, settima e bronzo, rispettivamente, nel 2008. Eleonora Van Dijk, ex campionessa olandese è giunta sesta, superata anche dall’italiana Georgia Bronzini, quarta e dalla francese Pascale Jeuland, giunta quinta. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 28 marzo 2009) 107. IL PRESIDENTE ZELAYA DENUNCIA L’INTERVENTISMO DEGLI USA IN AMERICA LATINA Il presidente di Honduras, Manuel Zelaya, ha accusato gli Stati Uniti “d’interventismo” ed ha chiesto di rispettare “il principio di non ingerenza negli affari degli altri Stati”, con una lettera indirizzata al presidente nordamericano, Barack Obama. Zelaya ha scritto questa lettera nel dicembre scorso, dopo l’elezione di Obama, ma sino ad oggi non si conosceva il suo contenuto. La lettera consegnata ad EFE dalla ministra degli Esteri di Honduras, Patricia Rodas, è stata diffusa dopo la notizia che Zelaya non parteciperà, così come il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, alla riunione dei presidenti centro americani con il vicepresidente degli USA, Joseph Biden, che si svolgerà lunedì 30 nella capitale della Costa Rica. 143 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nel suo scritto, Zalaya accusa Washington d’intervenzionismo e dell’utilizzo dei visti d’entrata negli Stati Uniti come meccanismo di pressione. Inoltre condanna le dichiarazioni improprie degli ambasciatori nordamericani in America Latina. Segnala che Washington deve escludere le pratiche interventiste, le operazioni segrete e le diplomazie parallele. Gli ambasciatori devono comportarsi come tali ed evitare dichiarazioni pubbliche e improprie (...) e di pressioni mediatiche sui governi ed i popoli là dove sono accreditati. La legittima lotta contro il narcotraffico ed altre nuove minacce non si deve usare come scusa per svolgere attività d’ingerenza negli altri paesi, aggiunge. “Non è mia intenzione dirle quello che deve fare o meno”, segnala il testo, che enumera una sere di temi storici delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’America Latina, ed identifica un’urgente necessità di rivedere e trasformare la struttura della ONU, dare soluzioni alle controversie con il Venezuela e la Bolivia e raccomanda il dialogo, che rende di più e dà migliori frutti del confronto e delle liti. Inoltre il presidente Zelaya considera che il blocco imposto a Cuba è uno strumento inutile ed un meccanismo di pressione ingiusto e che viola i diritti umani. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 28 marzo 2009) 108. CONDANNATO ISRAELE NEL CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI Il Consiglio dei Diritti Umani riunito a Ginevra ha condannato gli insediamenti dei coloni israeliani nel territorio palestinese, con la quali unanimità dei 47 paesi membri e il solo voto contrario del Canada, ha reso noto ANSA. Mentre i suoi aerei bombardano la Palestina, Israale costruisce insediamenti illegali nelle terre occupate. 144 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Nella risoluzione si deplorano i recenti annunci di nuove colonie nei territori palestinesi occupati. Il Consiglio ha approvato in totale cinque risoluzioni sulla situazione dei diritti umani in terra palestinese e nel Golan della Siria, occupati da Israele. Canada è il solo che si è opposto in tutti i casi. Un altro testo adottato con 35 sì, 4 no e otto astensioni, condanna con forza gli attacchi militari di Tel Aviv ed in particolare la recente offensiva nella Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di più di un migliaio di civili palestinesi e ne ha ferito diverse migliaia includendo un alto numero di donne e bambini. Le Risoluzioni del Consiglio dei Diritti Umani ― che non integrano Stati Uniti e Israele ― non sono vincolanti. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 28 marzo 2009) LUNEDÌ 30 MARZO 2009 109. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. CINA: LA FUTURA GRANDE POTENZA ECONOMICA In questi giorni molti dispacci parlano del potenziale economico della Cina. Ieri, 28 marzo, è stata la principale agenzia nordamericana a riconoscere che “La Cina è l’unica economia importante che continua a crescere con forza nel mondo”. Nel suo secondo rimprovero alla guida statunitense in una settimana, continua il dispaccio ― non molto amabile alla fine del paragrafo ― il governatore del Banco Centrale della Cina, Zhou Xiaochuan, ha assicurato che la rapida richiesta della Cina alla fase di contrazione economica internazionale ― includendo un pacchetto di stimolo equivalente a 586.000 milioni di dollari ― ha dimostrato la superiorità del suo sistema politico, autoritario e con un unico partito”. L’agenzia AP immediatamente ha diffuso le parole testuali del governatore del Banco Centrale cinese: 145 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “I fatti sono evidenti e dimostrano che paragonato ad altre economie importanti, il governo cinese ha preso misure politiche puntuali, ferme ed efficaci, dimostrando il vantaggio del suo sistema...”, parole prese da una dichiarazione dei Zhou che, a quanto afferma l’agenzia, sono state diffuse nel sito internet del Banco Popolare della Cina. “Quando mancano due settimane al vertice dei Gruppo dei 20 paesi con le economie più importanti (G-20, aggiunge la nota di stampa), il 2 aprile a Londra, Zhou ha esortato gli altri governi che parteciperanno a consegnare ai loro ministri delle Finanze ed alle Banche Centrali tutta l’autorità che possono, per far sì che attuino audacemente ed efficacemente, senza dover passare attraverso lunghi, ed anche dolorosi, processi d’approvazione. La Cina ha posto in chiaro la sua aspirazione: vuole un dollaro statunitense stabile ed ha anche difeso la creazione di un’altra moneta mondiale parallela. Pechino s’oppone al protezionismo, prosegue l’agenzia di stampa, e sta esigendo che le si presti maggior attenzione su come si regolano i sistemi finanziari e come si riscattano, mentre si astiene dal fare qualsiasi promessa di nuovi piani di riscatto o stimolo nel suo proprio suolo. Nella parte finale del dispaccio si legge: “... il primo ministro cinese Wen Jiabao ha invitato Washington a far sì che l’Unione nordamericana continui ad essere una nazione credibile”. In altre parole, Pechino vuole che Washington eviti di stimolare l’inflazione con una spesa eccessiva del governo in pacchetti di stimolo e salvamento”. Come si può apprezzare, l’influenza della Repubblica Popolare della Cina, nella riunione di Londra sarà enorme da un punto di vista economico, di fronte alla crisi mondiale. Questo non era mai avvenuto prima, quando il potere degli Stati Uniti regnava assoluto in questo campo. D’altra parte nel nostro emisfero è divertente vedere come si agitano le budella dell’impero pieno di problemi e contraddizioni insuperabili con i popoli dell’America Latina, quelli che pretenderebbe di dominare eternamente. 146 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Chiunque legge le dichiarazioni del pietoso cattolico Joe Biden a Viña del Mar, che scarta l’eliminazione del blocco economico imposto a Cuba, sospirando per una transizione interna che nel nostro paese sarebbe francamente controrivoluzionaria, si stupisce. I suoi lamenti piagnucolosi fanno pena soprattutto quando non esiste un solo governo latinoamericano e dei Caraibi che non veda questa misura antidiluviana come una zavorra del passato. Che etica rimane nella politica degli Stati Uniti? Quanto resta di cristiano nel pensiero politico del vice presidente Biden? Fidel Castro Ruz ― 29 Marzo del 2009 Ore 15.43 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 30 marzo 2009) 110. FRUTTIFERO INCONTRO TRA RAÚL MINISTRO DI TRINIDAD Y TOBAGO E IL PRIMO Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba e l’Onorevole signor Patrick Manning, primo ministro di Trinidad y Tobago, hanno scambiato criteri, domenica 29, su diversi temi d’interesse comune, come parte della visita che il governante dei Caraibi sta realizzando nell’Isola. Nelle conversazioni che si sono svolte nell’atmosfera amichevole che caratterizza le relazioni tra i due paesi, i due importanti uomini politici hanno ratificato la decisione di continuare a rafforzare i vincoli bilateral. Analizzando altri temi d’interesse regionale e globale, hanno coinciso sull’importanza di appoggiare gli sforzi indirizzati all’integrazione tra i popoli dell’America Latina e dei Caraibi. Manning ha comunicato a Raúl l’invito a visitare Trinidad y Tobago quando lo considererà appropriato e la proposta è stata accettata con i ringraziamenti da parte del presidente cubano. Era presente all’incontro anche il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla. 147 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Per Trinidad y Tobago hanno partecipato Hazel Manning, ministra ai Governi Locali, e Lester Efebo Wilkinson, ambasciatore in Cuba. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 111. LONDRA. 35.000 PERSONE IN MARCIA CONTRO IL G20 Notimex ― 35.000 persone, di diverse nazionalità, hanno protestato a Londra, esigendo soluzioni alla povertà, la disoccupazione la crisi ambientale e contro il gruppo dei G-20, che svolgerà il suo Vertice giovedì 2 aprile, in questa città. La marcia convocata dall’Alleanza Civile Put People First, ha riunito circa 150 organizzazioni di carità, associazioni civili e sindacati. Tra le tante, figurano Greenpeace, Oxfam e Fairtrade. Migliaia di persone hanno iniziato il loro percorso sulle rive del Tamigi nella capitale britannica ed hanno imboccato Trafalagar Square. La marcia è terminata in Hyde Park, dove si è svolto un miting con la partecipazione di vari oratori e musicisti. L’ambiente della manifestazione è stato pacifico, ma con una forte presenza di polizia, migliaia di bandiere, manifesti e cartelloni che reclamavano l’eliminazione della miseria, della disoccupazione, delle guerre e della crisi finanziaria. Alla manifestazione hanno partecipato persone d’ogni età e nazionalità; molti anziani hanno fatto il percorso su sedie a rotelle e portando cartelli con slogans contro i leaders del G-20. “Non pagheremo per i vostri errori”, “Giustizia globale, subito!”, “Lavoro Giustizia e Clima”, erano alcuni slogan. La Polizia Urbana di Londra non ha riportato arresti ed ha assicurato che non ci sono stati incidenti di sorta. Questa è la prima protesta di sette programmate per i prossimi giorni, quando si svolgerà il vertice G-20. 148 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La polizia ha sospeso i permessi e le vacanze dei suoi dipendenti per il prossimo giovedì, perché si prevede che i manifestanti vorranno interferire. La stampa locale ha pubblicato che alcuni manifestanti pianificano di percorrere il Tamigi in canotto e poter così ottenere l’accesso al Centro delle Convenzioni EXcel, dove si svolgerà l’incontro. Il G-20 è formato dagli 8 paesi con le principali economie emergenti e dall’Unione Europea (UE), come blocco. Al Vertice parteciperanno i rappresentanti di Germania Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Regno Unito, Russia, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Repubblica della Corea, Sudafrica, Turchia e del la UE. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 112. X BIENNALE DE L’AVANA. LAM CONQUISTA IL CIELO DE L’AVANA PEDRO DE LA HOZ Pronta per alzarsi in volo, quasi dovesse conquistare il cielo de L’Avana, è stata situata, domenica 29, in un parco centrale del Vededo, la scultura di un mitico uccello dei Caraibi, simbolo di quanto la cultura cubana deve al genio creatore del pittore Wifredo Lam. Alberto Lescay, uno dei migliori scultori dell’Isola, ha realizzato l’imponente opera di sette metri d’altezza, intitolata “Volo Lam”, alla quale hanno contribuito ben 63 artisti cubani. Dopo i complimenti all’autore ed ai suoi compagni, il ministro alla cultura Abel Prieto, membro del Burò Politico del PCC, ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione del monumento nel l’ambito della X Biennale de L’Avana, ed ha messo in risalto il legato artistico di Lam: “Dato che sono pochi coloro che hanno concepito nel XX secolo una sintesi così precisa dell’identità cubana”. 149 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Alla cerimonia avvenuta nel Parco di 14 y 15, hanno partecipato anche Miguel Barnet, presidente dell’Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC), numerosi artisti stranieri e cubani e dirigenti dell’organizzazione della Biennale. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 113. VITTORIA DI CUBA NEL CENTROAMERICANO DI TIRO SPORTIVO CAMPIONATO CARLOS ALBERTO HERNÁNDEZ LUJÁN Cuba ha occupato la prima posizione per paesi nel Centroamericano e dei Caraibi di tiro sportivo che si è svolto in Guatemala, vincendo quattordici medaglie d’oro, cinque d’argento e sei di bronzo, con un forte vantaggio sul Messico, il rivale più forte dell’area, che ha vinto stavolta solamente sei medaglie d’oro. Nell’ultima giornata i cubani hanno ottenuto la prima posizione nel Fuoco Centrale a squadre, con Leuris Pupo, Juan Ignacio Pérez e Lázaro Lorenzo, oltre al 3x20, sempre nella modalità per squadre, con Dianelis Pérez, Lianet Aguiar e Delvis Hernández. La giovane cubana Dianelis Pérez nel 3x20 individuale ha vinto la medaglia d’argento, con Lianet Aguiar al quarto posto. I migliori risultati di Cuba sono stati quelli di Laina Pérez con la pistola, che ha vinto quattro medaglie d’oro e due d’argento e Leuris Pupo con altrettante quattro d’oro, tre d’argento e un bronzo. Rafael Guerra, Presidente della Confederazione Centroamericana di tiro sportivo e Presidente della Federazione di Cuba, ha dichiarato che questo è stato un eccellente risultato, considerando che si sta iniziando il lavoro preparatorio per i prossimi Giochi Centroamericani e dei Caraibi a Mayagüez, in Puerto Rico, dove Cuba andrà con l’obiettivo d’essere vincitrice della competizione. L’incontro appena terminato ha visto la partecipazione di undici paesi e si è svolto nel poligono di San Cristóbal a Città del Guatemala. (Traduzione Granma Int.) 150 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 (Inviato il 30 marzo 2009) 114. PER NON DIMENTICARE. LA STRAGE DELLE FOSSE ARDEATINE Marzo 1944: dopo le ore 15 in via Rasella, avviene un attacco contro le forze armate occupanti tedesche, ad opera di partigiani dei GAP, i Gruppi d’Azione Patriottica delle Brigate Garibaldi, emanazione del Comitato di Liberazione Nazionale. L’esplosione uccise 33 uomini (32 inizialmente + 1 durante la notte successiva) dell’11ª Compagnia del 3° Battaglione del Polizeiregiment Bozen (appartenente alla Ordnungspolizei, una delle branche delle SS, erano coscritti sudtirolesi) e due civili romani, tra cui un ragazzo di 13 anni. 24 Marzo 1944: i tedeschi applicarono la rappresaglia, 10 per 1, uccidendo in una cava di pozzolana (le Fosse Ardeatine) 335 persone, cioè 15 in più rispetto agli ordini, o almeno 5 in più rispetto al numero “legittimo”. La maggior parte delle vittime non era collegata ai partigiani. Le famiglie delle vittime non vennero informate del destino dei loro parenti. Dopo la strage vennero fatte brillare alcune mine, che provocarono il crollo delle volte delle cave, probabilmente allo scopo di nascondere o rendere più difficoltosa la scoperta dell’eccidio. 25 Marzo 1944: Il Messaggero pubblica un comunicato a proposito dell’attentato di via Rasella e della morte dei 32 uomini della polizia tedesca. Il comunicato si chiudeva con le parole “Il Comando tedesco ha perciò ordinato che per ogni tedesco ammazzato dieci criminali comunisti-badogliani saranno fucilati. Quest’ordine è già stato eseguito” 4 Giugno 1944: a Roma arrivano gli “americani”. Primi di Luglio del 1944: sgombrate le frane che ostruivano l’accesso ai luoghi dell’eccidio, comincia la rimozione delle salme e l’esame medico-legale. In base alle mie informazioni le salme identificate sono sino ad oggi 322 su 335. Tredici vittime sono tuttora non identificate. (Franco Gatti) (Inviato il 30 marzo 2009) 151 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 115. FERTILE VIVAIO D’IDEE. DUE ANNI DI RIFLESSIONI DI FIDEL Quando i nemici pensavano che si sarebbe zittita la sua parola infuocata, Fidel ha cambiato la voce con la penna ed è andato a combattere con le parole stampate e con la forza formidabile delle sue idee. La professione giornalistica, coltivata nelle pagine de La Calle, l’Accusatore, Alerta e Bohemia, nei giorni della Repubblica putrefatta e della tirannia, e continuata dopo in brillanti editoriali del Granma durante la Rivoluzione, è servita di nuovo all’instancabile lottatore per l’analisi, la denuncia, il combattimento. Nel mezzo dell’obbligato riposo dalle attività politiche e di governo, con la sua grafia piccola e disegnata, portata dopo ai caratteri del computer, si è dedicato a spogliare verità, approfondire le cose più tortuose, a denunciare le perfide politiche imperiali, a metterci in guardia dalle nostre insufficienze e sfide, ad illuminare il mondo sui gravi pericoli globali che ci circondano. Quel 28 marzo 2007 sono nate le sue Riflessioni con la dimostrazione contundente del genocidio che rappresentavano i piani di Bush di trasformare gli alimenti in combustibili, che potrebbero causare fame e sete ad oltre tre milioni di esseri umani. Dalla sua penna sono usciti da allora i ragionamenti sui biocombustibili, il cambiamento climatico, l’energia, il militarismo, le guerre, la crisi economica, il giornalismo, l’educazione, la salute, i valori morali, lo sport, le relazioni internazionali, la Rivoluzione, l’unità, il Socialismo. In non poche Riflessioni ha spalancato la memoria per raccontarci epici avvenimenti della nostra storia o passati conflitti che hanno marcato il corso delle nazioni o della stessa civiltà umana. Nono è mancata l’evocazione emozionata dei fratelli di lotta a Cuba e nel mondo. Maestro nell’analisi, formidabile nei titoli, Fidel ha la sagacità dello sperimentato nella professione e l’agilità del reporter che sa con la notizia tra le sue mani e cerca di renderla pubblica nel più breve termine. Insoddisfatto perenne, ritorna una ed un’altra volta sui testi per correggere o chiarire, per eliminare o arricchire. Sempre giovane e rinnovatore, ha fatto d’Internet il suo primo mezzo di comunicazione per diffondere globalmente e rapidamente le sue Riflessioni. Il suo pensiero supera le frontiere e si diffonde ovunque grazie alle nuove tecnologie. Ogni giorno c’insegna che la battaglia delle idee continua ad essere “principi, teoria, conoscenze, cultura, argomenti, replica e controreplica, distruggere menzogne e seminare verità”. 152 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Come Comandante in Capo, come Compagno e Soldato, le idee di Fidel continuano ad essere la guida permanente per l’azione rivoluzionaria, l’arma indispensabile per le prossime battaglie ed i nuovi tempi, la formidabile motivazione per la vittoria. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 116. EX FUNZIONARI DEGLI USA. CORTE DEVONO ESSERE PROCESSATI DALLA PENALE INTERNAZIONALE. MILITARE NORDAMERICANA DENUNCIA CHE L’AMMINISTRAZIONE BUSH HA ORDINATO LE TORTURE Janis Karpini, il generale responsabile di 17 carceri nordamericani in Iraq, ha accusato, dal Cile, l’amministrazione dell’ex presidente George W. Bush di aver ordinato la tortura dei detenuti per porre fine alla resistenza armata, riporta l’agenzia PL. L’ex ufficiale statunitense, che si è ritirata dopo lo scandalo del carcere di Abu Ghraib, in visita al Cile, ha dichiarato al settimanale “Qué pasa” che l’allora vicepresidente, Richard Chenet, ed il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, hanno lavorato insieme in ogni sessione relativa agli interrogatori. La Karpini ha ricordato che i due hanno negato di essere coinvolti, ma ha assicurato che ci sono prove schiaccianti in tal senso, inclusi dei promemoria con la grafia di Rumsfeld accettando le torture. L’ex militare, che non ha dubbi che sono stati commesse torture anche nel centro di detenzione della base illegale di Guantanamo, ha detto che diversi generali nordamericani (Sanchez, Miller, Patreus, Odierno ed altri) dovrebbero essere condotti alla Corte Penale Internazionale ed ha aggiunto: “io andrò, se mi chiameranno”. La Karpini ha invitato a rivelare tutta la verità sul tema ed ha detto che la miglior immagine del cambiamento sarebbe affrontare la realtà sull’amministrazione anteriore e renderla pubblica. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 153 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 117. BOLIVIA, SETTIMANA DECISIVA PER IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE La Bolivia vive da oggi una settimana decisiva per l’adozione di un nuovo sistema elettorale, meccanismo diretto a garantire le elezioni generale del prossimo 6 dicembre e le regionali dell’aprile 2010. La prima disposizione transitoria della Costituzione vigente ha concesso al Congresso due mesi per approvare una norma al riguardo, termine che scade tra appena otto giorni. La Camera dei Deputati, controllata dal governativo Movimento al Socialismo (MAS), ha approvato il progetto richiesto dalla Costituzione, che a partire da oggi passerà al Senato, la cui maggioranza è in mano all’opposizione. Gli esperti prevedono che i dibattiti saranno intensi, considerata la posizione già annunciata dalle opposizioni che, grazie alla loro forza, vogliono realizzare importanti cambiamenti alla proposta approvata dalla Camera. Modificheremo gli aspetti legati al voto dei residenti all’estero e l’accesso degli indigeni all’Assemblea Legislativa Plurinazionale (nome del Parlamento boliviano dal 2010), ha anticipato il senatore dell’opposizione Luis Vasquez. Per il MAS, il progetto deve rimanere inalterabile, a meno che il Senato lavori rapidamente per approvare un sistema elettorale entro il limite stabilito dal testo promulgato lo scorso 7 febbraio. Tuttavia, tutto indica il chiaro proposito dei nemici del MAS di bloccare l’iniziativa, per ostacolare le elezioni, hanno commentato i parlamentari Antonio Peredo e Felix Rojas. Davanti tale possibilità, il vicepresidente della Repubblica e presidente del Congresso, Alvaro Garcia, ha valutato l’imminente convocazione di un plenum bicamerale, dove la maggioranza del partito di governo promuoverebbe la proposta dei deputati. Alcuni specialisti hanno valutato anche la possibilità dell’emissione di un Decreto Supremo, che anche se creerebbe polemiche garantirebbe le elezioni generali e regionali. 154 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Fino ad ora, tutte le analisi prevedono una vittoria del MAS nelle urne, variante accettata anche da oppositori come il politico ed imprenditore Samuel Doria Medina ed il senatore Carlos Borth. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 118. LA RIUNIONE DI SAN JOSÉ, TRA CONTRADDIZIONI E SPERANZE LUIS BEATON La riunione che sosterranno oggi i rappresentanti dei governi centroamericani con il vicepresidente degli Stati Uniti, Joseph Biden, a San José, Costarica, risveglia sentimenti contradditori e di speranza. A giudizio d’alcuni analisti la prima contraddizione tra i membri del Sistema d’Integrazione Centroamericana (SICA) sorge con la sede dell’incontro. Il Nicaragua che occupa la presidenza protempore doveva essere l’anfitrione dell’incontro. Durante la riunione sostenuta il 25 marzo a Managua, i governi della regione hanno manifestato che “le organizzazioni regionali sono i canali legittimi per la discussione e l’analisi delle agende multilaterali e bilaterali tra i paesi dell’area”. Il Costarica, nonostante sia parte del SICA, non era presente all’incontro, tanto che l’assenza a Managua del suo ministro degli Esteri, Bruno Stagno, è stata palese, sintomo per alcune fonti delle tensioni esistenti. Anche le già annunciate assenze a San José dei presidenti Daniel Ortega, Nicaragua, e Manuel Zelaya, Honduras, sono valutate come sintomi di divergenza. Nonostante queste contraddizioni, gli stati porteranno una serie di punti alla riunione, dove, oltre il tema economico, che sembra sia la consegna di Biden, si evidenzia il problema migratorio, essenziale per il Centro America. 155 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 La dichiarazione finale del XXV Vertice straordinario del SICA afferma che “L’immigrazione deve essere abolito dalla Politica di Sicurezza ed incluso nel Programma di Sviluppo”. Secondo i governi della regione, nelle relazioni con Washington si devono rendere concrete politiche migratorie ed accordi che risolvano la questione. I rimpatri di massa e le persecuzioni d’immigranti negli Stati Uniti violano i diritti umani, indica la dichiarazione di Managua. Il tal senso, il presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, ha sottolineato che la migrazione non è un problema di sicurezza ma un diritto umano. Zelaya ha commentato che in Costarica si definirà il programma che sarà presentato consensualmente al V Vertice delle Americhe, che si svolgerà a Puerto España, Trinidad y Tobago. Si è pronunciato anche contro che il Centroamerica “partecipi come un mendicante, in ginocchio, a chiedere soldi” alla riunione con Biden. Per alcuni analisti, San José, oltre la ricerca di protagonismo delle sue autorità, marcherà la prima sfida per la politica della Casa Bianca nelle relazioni con la regione. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 119. I PREMI FIASCO. MIGUEL DISTÉFANO I Premi Fiasco vanno ai migliori disastri in materia tecnologica. L’idea non è semplicemente un rimprovero verso determinati programmi prodotti o pagine web, ma un modo per potenziare lo spirito critico e fomentare atteggiamenti positivi per superare gli scogli del percorso sino al successo e, perché negarlo, anche per divertirci. L’idea è sorta ad un gruppo di persone vincolate al settore della Tecnologia dell’Informazione e le Comunicazioni (TIC), autodenominato FAT (Fiasco Awards Team). Oltre a loro in questa edizione c’è stata l’Associazione Catalana degli Ingegneri di Telecomunizione. Hanno votato i navigatori d’Internet. 156 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 L’idea non è semplicemente disdegnare determinati programmi, prodotti o pagine web, ma, come si legge nel sito, “potenziare lo spirito critico, fomentare l’attitudine positiva per superare gli scogli del successo e perché negarlo per divertirci!”. La giustificazione è anche che Thomas Alva Edison ha fatto mille esperimenti prima di riuscire a costruire correttamente una lampadina. Windows Vista ha vinto, con l’84% dei voti, e questo non stupisce nessuno. L’attuale sistema operativo di Microsoft non ha conquistato il cuore dei navigatori sin dal suo lancio agli inizi del 2007, nonostante tutti gli sforzi per il marketing di Microsoft, che ha disegnato anche il detto Esperimento Mojave, cioè una campagna con un presunto nuovo sistema operativo per la gente a cui non piaceva Vista, senza dire che in realtà era lo stesso programma. Chiaro, la dimostrazione durava poco, si faceva con una macchina con un equipaggiamento hardware più che rispettabile e con gente non esperta in sistemi. Il resto dei finalisti sono stati questi sulle 23 candidature ricevute: Google Lively Second Life Autonomix, software libero per le amministrazioni Maresme Digital, un progetto per portare la televisione digitale in Catalogna Mobuzz.tv Il programma One Laptop per Child La radio digitale DAB, utilizzata in Europa SAGA, il Sistema d’Amministrazione e Gestione Accademica del Departament d’Educació de la Generalitat della Catalogna. L’interessante è che nonostante una scarsa partecipazione popolare, (hanno votato solo 6.403 persone in tre mesi), la notizia del Premio ha superato le frontiere ed è stata pubblicata in diverse lingue. (Fonte: Ciudad.com) (Inviato il 30 marzo 2009) 157 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 MARTEDÌ 31 MARZO 2009 120. LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL. LA CINA NELLE NOTIZIE INTERNAZIONALI Riferendosi alla Riflessione presa da CubaDebate e pubblicata nella nostra stampa lunedì 30, intitolata: “Cina, la futura grande potenza economica”, la maggioranza delle agenzie di notizie internazionali hanno informato solamente quello che si riferiva alle mie critiche sulle dichiarazioni di Biden, in Viña del Mar. Solo EFE ha dedicato alcune linee alla fine del suo dispaccio al tema principale dell’articolo. Riconoscere il crescente ruolo della Cina nell’economia mondiale è una boccone amaro per l’Occidente. La grande stampa, senza dubbio, continua a parlare del forte potere economico della Cina. Ieri, 29, l’agenzia di notizie DPA scriveva che: “La Cina ha preso di sorpresa gli Stati Uniti con la sua audace proposta di rimpiazzare il dollaro come principale moneta forte internazionale, con una nuova super moneta. A continuazione informa che la Cina lotta contro il potere dominante degli Stati Uniti nel sistema finanziario mondiale e si fa eco dell’opinione del Banco Centrale cinese che considera la crisi e le sue conseguenze in tutto il mondo, un riflesso della fragilità interna e dei rischi inerenti al sistema monetario internazionale, che il suo paese desidera cambiare con la nuova moneta di riserva. Allude a favore delle sue tesi che il famoso economista britannico John Maynard Keynes aveva già esposto negli anni ‘40, su una moneta globale. Segnala nello stesso dispaccio che la Cina aspira ad ottenere un posto di direttrice nel FMI, un organismo dominato sino ad oggi dagli Stati Uniti e che, stando alle previsioni del G-20, dovrebbe assumere i sistemi finanziari mondiali. Essendo il più grande dei paesi emergenti, la Cina esige più influenza per gli Stati poveri, particolarmente colpiti dalla crisi. Reitera nei suoi argomenti il noto fatto che la Cina, con un ammontare di 740.000 milioni di dollari in Buoni del Tesaro nordamericano, è la principale creditrice degli Stati Uniti. 158 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Non va dimenticato che la Germania, sede dell’ufficio centrale della DPA, è preoccupata per il rovinoso ruolo che la politica economica degli Stati Uniti esercita sull’Europa. La Germania è attualmente il paese industriale che esposta la più alta percentuale del suo PIL e la crisi economica la danneggia più di ogni altro. L’opinione pubblica mondiale ha il dovere e il diritto di sapere di più sui problemi economici di una crisi che colpisce oggi tutti i popoli del mondo. Fidel Castro Ruz ― 30 Marzo del 2009 Ore 13.20 (Traduzione Gioia Minuti) (Inviato il 30 marzo 2009) 121. UN BAMBINO CUBANO HA VINTO UN PREMIO MONDIALE DI DISEGNO AIN ― Juan Mauro Petrirena, di 10 anni, ha vinto il premio di bronzo con il disegno Parco Subacqueo, nel 16º Concorso Mondiale di Disegno Infantile del Giappone, al quale hanno partecipato 51.918 bambini di 68 paesi. Questo concorso è realizzata annualmente dall’Associazione IE-NO-Hikari e conta sul patrocinio dei Ministeri degli Esteri, Educazione e Agricoltura, oltre che dalla catena di televisione NHK, la fondazione per le Arti del Giappone ed altri. La cerimonia in cui sono stati resi noti i risultati si è svolta a Tokio con la presenza del corpo diplomatico dei paesi partecipanti. Tania Domínguez, Consigliera di Scienza e Cultura dell’Ambasciata di Cuba in Giappone, ha ricevuto il diploma a nome del bambino premiato. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 159 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 122. VISITATE IL MUSEO NAPOLEONICO. SENZA FARE UN VIAGGIO A CUBA... LUCÍA SANZ ARAUJO Percorrere da un estremo all’altro il Museo Napoleónico, (MN), de L’Avana, è possibile senza giungere sino a calle San Miguel 1159 esquina a Ronda, ma entrando nel sito web: http://www.cnpc.cult.cu. Specialisti della Casa del Software TEDNUS, del Ministero dell’Informatica e le Comunicazioni sviluppano un visita virtuale a cui possono accedere tutti coloro che sono interessati alla storia e in particolare coloro che seguono la vita del grande corso. È un prodotto informatico che contiene 4 panoramiche e 360 gradi di differenti luoghi, con una galleria d’immagini che contiene cinque pellicole di oggetti. Esistono tre vie per la navigazione attraverso le zone calde delle panoramiche per il menù e per il piano. Nel percorso accademico si accede ad informazioni generali sul video, opinioni di personalità che hanno vistato il Museo ed hanno scritto parole d’ammirazione, tra le quali Arístides Royo, ex presidente di Panamá. Nella galleria ad immagini si possono osservare dipinti, sculture, diversi soggetti e dettagli del Museo, come il soffitto del grande salone, un’opera di Jean Vivero, “Napoleone prepara la cerimonia della sua coronazione”, la maschera mortuaria dell’Imperatore, un orologio a forma di lira, un’anfora commemorativa di Austerlitz ― ricordo della famosa battaglia vinta dalle truppe imperiali e un paio di pistole di Napoleone Buonaparte. Cliccando su uno qualsiasi degli oggetti, si apre una finestra che lo mostra in dettaglio e lo descrive e tornando al pezzo e cliccando di nuovo, lo si vede ampliato con dettagli significativi, come nel caso delle cariatidi di una consolle dell’epoca dell’Impero. Uno studio sviluppato dagli specialisti della Casa del Software TEDNUS sui vantaggi per il processo d’insegnamento e apprendimento di questo genere di prodotto informatico, ha rivelato che le visite virtuali con foto panoramiche di 360 gradi, costituiscono un nuovo metodo d’insegnamento per la scuola elementare. 160 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 Sono apporti significativi ed espongono lo sviluppo interdisciplinare, perché sono sviluppati per lo studio di contenuti di differenti materie del curriculum scolastico, una tendenza attuale della scuola cubana. Inoltre va segnalato che permettono l’appropriazione di nuovi concetti informatici, garantendo in questa forma un’attualizzazione costante delle nuove tecnologie. V’invitiamo a immergervi nella visita virtuale di questo Museo, orgoglio di Cuba e del mondo, per visitare le sue sale e vi assicuriamo che sarà un’esperienza indimenticabile. (Traduzione Granma int.) (Inviato il 30 marzo 2009) 123. A CUBA L’AUTOSCOPIA COME RIMEDIO SICURO. VERRÀ APPLICATA ANCHE PER LA PSORIASI E L’IPERTENSIONE AIN ― L’applicazione in Cuba, per la prima volta, della tecnica d’autoscopia per eliminare abitudini dei bambini tra 5 e 10 anni che deformano la bocca è stata effettuata dagli specialisti dell’Istituto Superiore di Medicina di Santiago di Cuba su 46 pazienti nella provincia di Guantánamo ed ha permesso d’ottenere positivi risultati. Durante il VI Seminario Internazionale d’Ipnosi Terapeutica e Tecniche affini, l’autoscopia è stata definita uno strumento terapeutico di grandi possibilità per il trattamento di alcune malattie. Il dottor Dennis Domínguez ha spiegato che con questa tecnica si colloca il bambino in un sonno ipnotico e, sotto il controllo verbale dello psicoterapeuta, si fa in modo che il piccolo paziente visualizzi il suo interno e realizzi un’autopulizia del luogo danneggiato con un fazzoletto immaginario. “Come appoggio utilizziamo un calendario, un nuovo implemento creato per questo trattamento con il quale il bambino realizza disegni liberi nella notte e nel giorno per una settimana, sempre che abbia sotto controllo la cattiva abitudine (succhiarsi il dito, mordersi il labbro inferiore)”, ha detto lo specialista. 161 GGIIIO O A B R E E O R R S O N D E N Z E D A N A D O A N U T OIIIA A LLIIIB BR RE E.. LLE E CCCO OR RR RIIIS SPPPO ON ND DE EN NZ ZE ED DA ALLLLLL’A ’AVVVAAAN NA AD DIII G GIIIO OIIIA AM MIIIN NU UT TIII M A R Z O 2 0 0 9 A R Z O MARZO 2009 “Il sostegno della famiglia è vitale durante la cura, perché nella maggioranza dei casi seguiti si è visto che i problemi maggiori sono sempre quelli della famiglia o la sospensione precoce dell’allattamento. Ora vogliamo estendere la tecnica a bambini e ad adulti con patologie psicosomatiche ― malattie della mente e del corpo, come la vitiligine, la psoriasi, l’alopecia, l’ipertensione e il diabete. (Traduzione Granma Int.) (Inviato il 30 marzo 2009)