anno iii • numero 8 • sabato 22-02-14

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anno iii • numero 8 • sabato 22-02-14
CREMASCO
Il
PICCOLO
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ANNO III • NUMERO 8 • SABATO 22 FEBBRAIO 2014
€ 0,02 Copia Omaggio
CHROMAVIS L’azienda spiega perché non ha rinnovato il contratto a questi interinali e tranquillizza i cremaschi
CONFERMA: 118 A CASA
IL PUNTO DI VISTA/2
La sfida di Renzi,
le riforme difficili
di Enrico Tupone
[email protected]
Il pericolo ”giallo”
della clandestinità
I
L
a sfida che Renzi ha lanciato annunciando la riforma elettorale e costituzionale, del lavoro, della pubblica
amministrazione e del fisco, si presenta particolarmente difficile per la vastità dei
temi da toccare e per la loro complessità, questo a prescindere dalle difficolta politiche che
una coalizione che unisce destra e sinistra si
porterà appresso. Volendo fare una scelta di
priorità mi piacerebbe che si partisse dalla
riforma della pubblica amministrazione, intesa come riforma della burocrazia ed avvio di
un vero processo di semplificazione, iniziativa
che avrebbe sicuramente un impatto notevole
sulle imprese e sulla vita dei cittadini.
L’Istat ha calcolato che la burocrazia costa
a imprese e cittadini circa 31 miliardi di euro
all’anno ed una semplificazione avrebbe come effetto indotto la riduzione dei costi dei
consulenti esterni, consulenti a cui sono destinati il 94% dei costi amministrativi nel settore
del lavoro e previdenza, l'84% nella prevenzione incendi, l'81% nella sicurezza del lavoro, il 77% nel fisco. Altra riforma importante
è quella del lavoro e ben vengano le proposte
di assunzioni defiscalizzate per i giovani fino
a 30 anni, i contratti di inserimento a tutele
progressive, la riforma della cassa integrazione, ma soprattutto gli interventi sulle tasse che
gravano sul mondo del lavoro la cui diminuzione, dando più soldi a imprese e lavoratori,
metterebbe in moto gli investimenti e rilancerebbe i consumi, condizione quest’ultima per
l’avvio del risanamento economico.
Dunque, meno tasse e più giustizia fiscale,
con una riforma che riequilibri la tassazione
ed aumenti quella sulle rendite finanziarie ed
i beni voluttuari, liberando risorse per un taglio di tasse alle imprese, con un cambio di
politica che rimetta lavoro e impresa al centro
dell’attenzione. E per finire una riforma elettorale che ci liberi per sempre dai ricatti dei
piccoli partiti e dal peso di una macchina politica inefficace, inefficiente e spendacciona.
Sto forse sognando o sta sognando Renzi ?
IL PUNTO DI VISTA/2
A PAGINA 9
PISCINA E PARCOMETRI SARANNO
AFFIDATI AI PRIVATI. LA POLEMICA
A PAGINA 9
Dino Martinazzoli, Stefania Bonaldi, Gianfranco
Ervin, Pietro Moro, Giovanni Soffientini
di Opimio Chironi
[email protected]
l recente sequestro in Casalbuttano di un
laboratorio tessile gestito da cinesi con
l’impiego di manodopera di connazionali
clandestini, impone qualche seria riflessione anche sul futuro dell’oggi fiorente settore della cosmesi, specie per quanto riguarda i contoterzisti.
Ricordo benissimo infatti come circa 15
anni fa il fenomeno del proliferare dei laboratori clandestini, insieme alla delocalizzazione, mise in ginocchio a livello locale la
maggior parte dei contoterzisti del settore tessile, tanto da indurli a chiudere l’attività. Oggi corriamo lo stesso rischio di vederci
schiacciati dalla concorrenza sleale di imprenditori che sfruttano la manodopera clandestina e che non rispettando alcuna delle
norme a tutela dei lavoratori e della loro sicurezza. Inoltre, non pagando tasse e contributi, riescono a praticare prezzi e tempi di
consegna insostenibili per il produttore super
controllato dal fisco e rispettoso delle leggi.
Pare infatti che ci siano già laboratori irregolari anche nel nostro settore.
E’ necessario che le autorità preposte vigilino con severità e costanza sul rispetto delle
regole da parte di tutti e che reprimano il lavoro nero e lo sfruttamento dei clandestini.
Per la tutela non solo dei diritti dei lavoratori, ma soprattutto per la salvaguardia di tutto
il tessuto economico. E’ nota a tutti la triste
vicenda di Prato dove diversi clandestini sono
morti nel rogo di un capannone-dormitorio
nello scorso dicembre; la vicenda è terminata
con 11 arresti, ma c’è da domandarsi quante
altre imprese in situazioni analoghe continuino a produrre lauti profitti indisturbate.
Ha fatto scalpore qualche mese fa la denuncia di Natuzzi circa il fatto che i suoi lavoratori posti in cassa integrazione lavoravano in nero per ditte destinate a fare concorrenza a prezzi stracciati, copiando i prodotti
del marchio «Divani e Divani» rendendo così sempre più impossibile della Natuzzi.
La posta in gioco, dal punto di vista economico e sociale, è altissima, come si vede.
CREMONA
2
Sabato 22 Febbraio 2014
Altre undici telecamere in città
Furti, borseggi, danneggiamenti alle cose: il Comune aumenta la sicurezza. Ora sono oltre 40 gli occhi elettronici che “sorvegliano” Cremona
LA PREFETTURA
«Per contrastare
gli atti predatori
e le molte truffe»
La Prefettura si riunisce, di consueto, settimanalmente con le Forze dell’Ordine
(Questore, Comandante provinciale dei
Carabinieri, Guardia di Finanza) per effettuare un’analisi delle situazioni più critiche
o urgenti nonché per definire azioni di
prevenzione di lungo periodo sulle tematiche più varie. Essa sta infatti a capo del
coordinamento interforze, che mette in
contatto le forze di polizia di tutto il territorio per il contrasto alla delinquenza.
«Al momento, le preoccupazioni del Prefetto si rivolgono alle strategie mirate al
potenziamento dei servizi di controllo del
territorio, realizzati dalle forze di polizia,
soprattutto per contrastare gli atti predatori» fanno sapere dagli uffici della prefettura. Altro argomento sempre attuale è
quello delle truffe. «Il Prefetto, oltre a promuovere la divulgazione e la pubblicazione di appositi vademecum in materia di
furti e truffe, ha sensibilizzato le Forze di
Polizia affinchè promuovano periodici incontri con la cittadinanza allo scopo di
fornire utili indicazioni con finalità di prevenzione».
LA MAPPA DELLE TELECAMERE
NUOVE
• 2 in via Palestro
• 1 in piazza Sant'Agostino
• 1 corso XX Settembre
• 1 corso Garibaldi (fronte Cittanova)
• 1 in via Mortara (San Camillo)
• 1 quartiere Zaist (fronte chiesa)
• 1 Cristo Re (fronte chiesa)
• 1 via Fabio Filzi (fronte Banca)
• 1 Porta Romana
• 1 piazza Marconi
• 1 di fronte all'anagrafe
(palazzo Ala Ponzone)
• 4 Nuova rotatoria di via Mantova
VECCHIE
• Sant'Ambrogio
• piazza Libertà
• Porta Milano
• Galleria XXV Aprile
• Cimitero
• Piazza S. Antonio Maria Zaccaria
• piazza Roma
• Parco Sartori
• piazza Stradivari
• piazza del Comune
• via Platina
• via Verdi
• Stazione
Il comandante dei vigili urbani, Germanà: «Con questa nuova programmazione siamo riusciti a coprire tutti gli accessi più vicini al centro storico»
P
di Laura Bosio
er fronteggiare l’aumento
di microcriminalità e di
danneggiamenti che si è
verificato nel corso degli
ultimi mesi, il Comune
adotta alcuni provvedimenti a tutela della sicurezza dei cremonesi: 11 nuove telecamere per controllare la città, che portano a oltre 40 il numero complessivo di
questi dispositivi.
In particolare, due saranno
poste in via Palestro, allo scopo
di inchiodare i numerosi writers
che imbrattano i muri; una verrà
messa in piazza Sant'Agostino,
sempre per arginare il fenomeno
dei writers; una in corso XX Settembre; una in corso Garibaldi
(fronte Cittanova) che sarà la prima ad essere installata; una in via
Mortara (di fronte a di San Camillo), zona in cui si esercita la prostituzione; una nel quartiere Zaist
(fronte chiesa), dietro specifica richiesta del comitato di Quartiere;
una presso la chiesa di Cristo Re,
che contribuisca alla sicurezza
dell'oratorio; una in via Fabio Filzi,
proprio di fronte alla banca; una
di fronte all'anagrafe (palazzo Ala
Ponzone), una a Porta Romana,
una in piazza Marconi.
«Queste nuove telecamere si vanno a
sommare a quelle già
installate: in questo
modo la città sarà
coperta da oltre 40
occhi elettronici: più
di quelli che si trovano a Brescia» spiega
il comandante della
polizia municipale, Fabio Ballarino Germanà, che sta gestendo in
prima persona la situazione. «Altre quattro telecamere verranno
invece installate prossimamente
presso la nuova rotatoria di via
Mantova. Inoltre tutte quelle vecchie, di tipo analogico, verranno
sostituite da telecamere digitali,
nuove. Con questa nuova programmazione siamo riusciti a coprire tutti gli accessi più vicini al
centro storico e alcuni quartieri
dove le situazioni sono particolarmente critiche. Ma non ci ferme-
remo qui: un domani, risorse permettendo, vorremmo implementare una serie di punti di sorveglianza anche lungo l'anello più
esterno della città e verso il ponte
sul Po».
Il contratto di noleggio stipulato per
l'installazione delle
telecamere consente inoltre di mantenere gli apparecchi
sempre in efficienza, con intervento
entro le 24 ore in caso di guasto.
Questi nuovi "occhi" vanno a
sommarsi a quelli già presenti in
numerose aree della città: Piazza
S. Antonio Maria Zaccaria,
Sant'Ambrogio, piazza Libertà,
Porta Milano, Galleria XXV Aprile, Cimitero, piazza Roma, parco
Sartori, piazza Stradivari, piazza
del Comune, via Platina, via Verdi, la stazione.
Il progetto delle telecamere,
voluto con forza dal sindaco
Oreste Perri, si inserisce in un
più ampio progetto del Comune
«Sotto controllo alcuni
quartieri con situazioni
particolarmente
critiche»
Fabio Ballarino Germanà
di Cremona sui temi della sicurezza. «Per quest'anno impegneremo nuove risorse su questa partita, proprio per la messa
in opera di telecamere che da un
lato devono rappresentare un
deterrente alla criminalità e
dall'altro uno strumento per avere un riscontro nel momento in
cui si verifichino reati di vario
genere – evidenzia l’assessore
alla polizia municipale Francesco Bordi. “Stiamo cercando di
intervenire a 360 gradi per garantire la tranquillità dei cittadini
e far fronte a un fenomeno che è
Francesco Bordi
sempre più un’emergenza”.
Le telecamere non sono tuttavia l'unico strumento con cui verrà affrontata la questione: il Comune ha infatti predisposto delle
ronde di quartiere che vedono
impegnati tre vigili dalle 17 alle
21. Accanto a questo, vanno
avanti le azioni di lotta all'abusivismo, che sono partite dal mercato cittadino e che continueranno
in tutte le principali piazze e i principali parcheggi della città, tra cui
quello dell'Ospedale e di piazza
Lodi: un servizio che viene fatto al
di fuori del tradizionale orario la-
vorativo dei vigili, attraverso dei
progetti mirati.
Questo è solo il primo fronte su
cui il Comune sta lavorando. Poi
c'è quello della sicurezza stradale: a questo proposito sul territorio sono in arrivo «nuovi speed
check, come quello di via Persico
e altri che verranno messi in funzione in varie zone, oltre alla posa
di nuovi dissuasori della velocità»
evidenzia l'assessore.
Tuttavia esiste un forte problema di organico, che l'assessore
non nasconde: «Si dovrà bandire
al più presto un concorso per effettuare nuove assunzioni, almeno una ventina, tanto più che nei
prossimi anni andranno in pensione numerosi agenti. E' necessario
investire di più sul tema della sicurezza: ora stiamo facendo fronte alle emergenza, ma è necessario riuscire a garantire una copertura della città 24 ore su 24».
Inoltre, nei prossimi giorni, si
terrà in Prefettura un tavolo interforze, per impostare un'azione
coordinata di tutte le forze dell'ordine del territorio.
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
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Povertà: sempre più gli italiani in difficoltà
Don Pezzetti, Caritas: «I numeri sono drammatici: l’8% della popolazione è in condizione di povertà conclamata, e un altro 7% è a forte rischio»
“Alleanza contro
la povertà”: un progetto
comune nel sociale
Il progetto «Alleanza contro la povertà in Italia»
è stata presentata nelle scorse settimana alle Acli.
A illustrare il progetto, che vede riuniti soggetti
sociali che intendono contribuire alla costruzione
di adeguate politiche pubbliche contro la povertà
assoluta nel nostro Paese, è stato l’ideatore di
questa iniziativa, il professor Cristiano Gori, docente di Politica sociale all’Università Cattolica di
Milano. Se nel 2005 le persone che vivevano in
povertà assoluta erano il 4,1%, nel 2012 sono diventate l’8%. «Povertà assoluta», ha precisato il
docente della Cattolica, che non è da confondere
con «impoverimento»: "povertà assoluta" significa
non poter raggiungere uno standard di vita minimamente accettabile, calcolato secondo i parametri Istat, legato a un’alimentazione adeguata,
una situazione abitativa decente e altre spese
basilari, come per la salute, gli abiti e i trasporti.
L’attenzione del docente della Cattolica si è
spostato quindi sulle possibili risposte a tale situazione, mettendo sotto la lente da un lato il diritto nazionale e dall’altro la sussidiarietà locale, con
nella mente le sempre minori spese cui i Comuni
possono far fronte alle situazioni di disagio dati i
minori finanziamenti statali. Eppure in realtà si
tratta di cifre ridotte se si pensa che le spese sociali dei Comuni corrispondo allo 0,46% del Pil, a
fronte di una spesa del capitolo socio-sanitario
che è del 29% del Pil e quello per la spesa pubblica che del 50%. Infine la riflessione ha guardato
alla necessità di un’Alleanza che sappia coinvolgere tutti i soggetti interessati a formare una sorta
di “poverty lobby”. Da qui tre parole d’ordine per
formare un’Alleanza anche a livello cremonese:
proposta, progettazione e informazione.
Nel 2013 erogati 185mila euro, più altri 26mila per il Sostegno a vicinanza. Rifugio notturno sempre pieno
C
di Laura Bosio
irca 60 famiglie ogni mese,
per un totale di 800 famiglie in un anno, di cui il
70% italiane e il 30% straniere, ricorrono all’aiuto
della Caritas: è lo sconfortante quadro della povertà nel nostro territorio.
«La situazione è sempre più difficile e il problema più grosso è quello
del lavoro: sempre più numerose sono le famiglie che si presentano per
la prima volta ai nostri sportelli per
chiedere aiuto - evidenzia don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas
di Cremona -. Famiglie che prima
d'ora non avevano mai neppure pensato di doverci venire a chiedere aiuto. Proprio l'altro giorno si è presentato un ragazzo rumeno che è in Italia
da 15 anni e che ha sempre lavorato.
Purtroppo a settembre scorso aveva
chiesto un'aspettativa di due mesi,
perché aveva bisogno di seguire sua
figlia, che è malata. L'azienda non ha
però voluto concedergliela, e così ha
perso il lavoro. Ora si trova in difficoltà, perché le risorse che aveva da
parte stanno finendo e non riesce a
trovare un nuovo lavoro».
Una situazione sempre più difficile, che in inverno si aggrava anche a
causa del problema del pagamento
delle utenze. «Il vero problema sono
coloro che non sono con Aem - spiega don Pezzetti -. Chi infatti ha il
contratto con la municipalizzata locale, anche attraverso i servizi sociali, è più facilmente gestibile e soprattutto l'azienda ci viene incontro. Chi
però ha contratti con altre aziende
esterne è sottoposto ad un forte rigore: se non si paga per tempo, infatti,
procedono allo stacco, così poi oltre
alla bolletta arretrata si devono pagare anche i costi del riallaccio».
Ogni settimana, una quindicina le
persone bussa alle porte della Caritas, ma questa è solo la punta che
Don Antonio Pezzetti, Caritas
emerge di un fenomeno molto più
vasto: «Quelli che vengono da noi
non sono la totalità dei poveri, perché molti vanno nelle parrocchie e
qui non li vediamo - spiega don Pezzetti. «Dai dati più generali emerge
che circa l'8% della popolazione è in
condizione di povertà già conclamata, e un altro 7% è a forte rischio di
caderci».
Preoccupante è anche l'estensione territoriale del fenomeno della povertà: mentre prima era più che altro
concentrato in città, «sono sempre
più frequenti le e-mail che mi arrivano
dai servizi sociali dei paesi della provincia, che ci chiedono un supporto».
Anche il lavoro del rifugio notturno
nel 2013 e nei primi mesi del 2014 è
stato molto intenso: «Eravamo sempre pieni - spiega il responsabile del
Centro d'ascolto della Caritas, Alessio Antonioli -, e nel periodo più
freddo abbiamo spesso dovuto intervenire con soluzioni di emergenza,
aggiungendo posti all'ultimo minuto
per poter accogliere tutti».
La risposta da parte della popolazione del territorio, nonostante la crisi, è stata generosa: 185.550 euro
sono stati raccolti per il Fondo di solidarietà, e altri 26.600 sono quelli
pervenuti nell'ambito del progetto
"Adozione a vicinanza", fortemente
voluto dal Vescovo Dante Lafranconi, che ha permesso di aiutare una
quarantina di famiglie.
Altri 53.500 euro sono stati impiegati nell'ambito del progetto sul microcredito, con i quali sono stati erogati 32 prestiti.
Ma il lavoro continua e nelle prossime settimane il Vescovo lancerà la
nuova iniziativa di solidarietà per la
Quaresima 2014.
Un'altra importante iniziativa, presentata nelle scorse settimane, è
stata quella della “Alleanza contro la
povertà in Italia”, un progetto che
vede riuniti soggetti sociali che intendono contribuire alla costruzione di
adeguate politiche pubbliche contro
la povertà assoluta nel nostro Paese.
«Si tratta di una sorta di "lobby buona" composta da associazioni, sindacati e altri attori del sociale, che
cercherà di sollecitare il Governo ad
avere una maggiore attenzione al
sociale - spiega il direttore Caritas -.
Basta pensare che le spese sociali
dei Comuni corrispondono allo
0,46% del Pil, a fronte di una spesa
del capitolo socio-sanitario che è del
29% del Pil e quello per la spesa
pubblica che è del 50%. Speriamo
che insieme si riesca ad avere un
peso maggiore, anche chiedendo alla Regione di intervenire, per quanto
non sia una sua competenza diretta,
anche sul sociale».
A pesare ulteriormente sulla gente
c'è anche il grosso problema delle
ludopatie: «Capita sempre più spesso che le persone si trovino in difficoltà perché, già poveri, sprecano
nel gioco le loro poche risorse».
4
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
Manifestazione
di Roma, c’era anche
la Cna di Cremona
Anche alcune associazioni di categoria cremonesi hanno preso parte alla
grande mobilitazione dei piccoli imprenditori, commercianti e artigiani, avoltasi
martedì scorso a Roma, su iniziativa
di Rete Imprese Italia, sotto i simboli di Casartigiani, Cna, Confartigianato,
Confcommercio e Confesercenti. Una
manifestazione fatta per chiedere “fatti
concreti, subito, al Governo e alla politica” per rilanciare il mondo delle imprese
(“senza imprese non c’è Italia”) stremato,
oltre che per colpa della crisi, a causa di
“burocrazia, fisco, tassazione locale”.
«La mobilitazione di Roma – dichiara Giovanni Bozzini, presidente di Cna
Cremona – è stata una manifestazione di
protesta sì, ma soprattutto di proposta.
Rete Imprese Italia vuole fortemente che
il 2014 sia l’anno della svolta, che si vada
oltre il sentiero dell’austerità, con azioni
che rilancino realmente l’attività economica. Niente di complicato ma azioni
semplici ed efficaci. Abbiamo presentato
un decalogo di proposte per riformare gli
assetti istituzionali e garantire la governabilità; attuare la riforma fiscale; far ripartire
le imprese uscendo dall’emergenza occupazionale; erogare il giusto credito alle
imprese; proseguire nell’azione di semplificazione; tornare alla legalità; portare a
competere il maggior numero di imprese
possibile sui mercati internazionali: innovare il sistema dei trasporti e della logistica; ridurre i costi energetici per le piccole
e medie imprese; superare il Sistri. Tutte
proposte che abbiamo messo sulla carta
e sono utili per far ripartire il nostro Paese
iniziando dalle imprese e per riflesso dalle
persone e dalle famiglie. Abbiamo bisogno di questo”.
Disoccupazione drammatica:
i consigli per cercare un lavoro
Sono 28mila gli accessi effettuati ogni anno all’Informagiovani. Russo: «Siamo assediati dalle richieste»
O
di Laura Bosio
gni anno, lo sportello Informagiovani registra circa
28.000 accessi: un segnale
tangibile della disoccupazione che colpisce i giovani.
«Negli ultimi anni abbiamo dovuto
volgere la nostra attenzione soprattutto sul supporto alla ricerca di lavoro, in quanto siamo assediati dalle richieste» spiega Carmen Russo, coordinatrice del servizio.
Ma l'orientamento deve partire a
monte, nei confronti dei giovanissimi,
per la scelta del corso di studi: «Una
strada imboccata correttamente potrebbe garantire un disoccupato in
meno in futuro. Oggi la scelta del
corso di studi, per quanto debba tenere conto delle aspirazioni personali
del ragazzo, non può prescindere
dalla realtà occupazionale del territorio. Per questo, nel prendere la decisione bisogna fare una attenta valutazione sulle caratteristiche del territorio, sulla necessità di flessibilità che
oggi il mondo del lavoro richiede e
soprattutto delle richieste occupazionali. È fondamentale anche la disponibilità a muoversi e a fare delle esperienze fuori confine: a volte sono queste le cose che fanno la differenza per
non vanificare gli sforzi fatti in fase di
studio».
Non solo giovani: anche moltissimi
adulti che bussano alla porta dell'Informagiovani, con la speranza di ottenere una indicazione utile per trovare lavoro. «La nostra porta è aperta a
tutti, tanto più che ci stiamo occupando di gestire il sistema lombardo
per il ricollocamento dei lavoratori. Vi
sono anche degli incentivi specifici
per chi assume lavoratori appartenenti alle categorie più deboli» spiega
l'esperta.
Le aziende oggi hanno delle richieste specifiche, a partire da una spic-
I DATI
I colloqui specialistici di orientamento e accompagnamento al lavoro
presso lo sportello (affiancamento alla stesura del curriculum, sostegno e consulenze per la ricerca del lavoro) sono mediamente 900
all’anno (nel 2013 sono stati quasi 1.000, di cui oltre 400 incontri finalizzati al supporto alla stesura del curriculum e delle lettere di candidatura). I curriculum inseriti in Banca Dati sono più di 2000. 28mila
sono invece gli accessi registrati ogni anno. I giovani che frequentano
l’Informagiovani aumentano in modo costante, sia per le difficoltà
sempre maggiori incontrate nel tentativo di inserirsi nel mondo del
lavoro, che per l’attività capillare di orientamento svolta dall’Informagiovani nelle scuole e in luoghi da loro frequentati, oltre che attraverso
i social media e gli strumenti di videocomunicazione.
Non solo giovani: numerose richieste anche dagli adulti. Molti sono i servizi erogati,
a partire dall’orientamento agli studi fino alla compilazione del curriculum
cata specializzazione: «Il profilo generico non è ben visto: il candidato
deve dimostrare la sua effettiva capacità operativa» evidenzia Russo. I
settori in cui ancora vi sono richieste
di lavoro sono quelli dei servizi alla
persona, ma anche tutti quelli che
caratterizzano il territorio, come
l'agroalimentare.
Altra cosa fondamentale è non cedere alla depressione: «Gli atteggiamenti disfattisti sono nocivi e piangersi addosso non serve a nulla. Non
bisogna piangersi addosso perché
non si trova lavoro, ma essere attivi e
strategici, ma soprattutto competenti: cercare lavoro è un lavoro a sua
volta». Quindi niente curricula a pioggia mandati a tutte le aziende indistintamente: «per attirare l'attenzione
delle aziende bisogna fare un lavoro
mirato, preparando il curriculum ad
hoc, sulla base delle esigenze
dell'azienda a cui si vuole chiedere
lavoro».
Poi ci vuole la capacità di mettersi
in gioco, di reinventarsi, cogliendo le
occasioni: «Se uno non trova lavoro
nel settore per cui ha studiato, deve
avere la capacità di adeguare le proprie competenze ad altri settori, anche intraprendendo percorsi formativi diversi - spiega ancora Russo -.
Spesso sono le aziende stesse ad
occuparsi della formazione dei propri
dipendenti, ma ci vuole una buona
base».
I servizi messi a disposizione
dall'Informagiovani per chi cerca lavoro sono numerosi, a partire dal
nuovo CVqui: «Si è voluto rinnovare
la vecchia banca dati Informagiovani
realizzata circa dieci anni fa, creando
uno strumento al passo con i tempi,
che parla il linguaggio dei giovani ed
offre servizi all’avanguardia. E’ stato
messo a disposizione dei ragazzi
l’ultimo modello di curriculum disponibile, quello in Europass, uscito
proprio all’inizio di quest’anno, e sono stati introdotti dei video tutorial
per accompagnare i ragazzi, passo a
passo, nella stesura del loro curricula. Oltre che ad un continuo aggiornamento sulle notizie disponibili sul
mercato del lavoro, la visibilità degli
annunci attivi presenti in banca dati,
la possibilità di condivisione sui prin-
cipali social network: facebook, twitter, ecc. Inoltre facciamo un'azione
di matching tra aziende e utenti, attraverso un sistema all'avanguardia.
Il nostro scopo è creare delle progettualità, anche attraverso una rete di
soggetti che va dalle associazioni di
categoria ai sindacati, per non disperdere risorse».
«La situazione lavorativa oggi è
davvero drammatica - dice Jane Alquati, assessore comunale -. L'azione degli enti locali è in primis quella
di creare dei contesti per favorire gli
insediamenti produttivi; dall'altra
parte, è fondamentale il servizio di
orientamento, che parte fino dalla
scuola: esso consente da un lato di
ridurre l'abbandono scolastico,
dall'altro di ridurre il numero dei futuri disoccupati». Il servizio Informagiovani, peraltro, è riuscito a pesare
ben poco sui bilanci comunali: «Anzi,
ha portato ben 1.200.000 euro di
sponsorizzazioni esterne, sia attraverso la partecipazione a bandi europei o regionali sia grazie al contributo di sponsor privati». conclude
l'assessore.
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
In un documento le linee per il contributo dei cattolici alla vita poltica locale e all’integrazione europea
“Agire politico per il bene comune”
La Diocesi di Cremona: “Partecipare con il voto all’amministrazione della cosa pubblica è diritto e dovere di ogni credente”
S
di Giulia Sapelli
i avvicinano le elezioni - europee
e amministrative - e la diocesi di
Cremona, in documento preciso
e circostanziato, lancia un appello alla politica, esprimento importanti concetti, che vanno dalla necessaria
partecipazione dei cattolici alla vita politica fino ai temi specifici, come il bene comune, le nuove forme di famiglie e l'identità sessuale.
Il documento della Commissione diocesana ha come titolo “Il contributo dei
cattolici al governo delle comunità locali
e per l’integrazione europea”, e consiste
in “Una riflessione pastorale in vista delle
prossime elezioni amministrative ed europee”.
La partecipazione occupa la prima
parte dello scritto. Si evidenzia anzitutto
come “partecipare con il voto all’amministrazione della cosa pubblica è diritto e
dovere di ogni cittadino e per i credenti è
parte integrante della loro vocazione di
laici cristiani”. “Ci troviamo all’interno di
un panorama politico e istituzionale nazionale bisognoso da troppo tempo di riforme – prosegue il documento – e
nell’ambito di un processo d’integrazione
europea troppo lento”. Da qui l’invito “a
riscoprire le motivazioni per andare a votare e per prepararci a un impegno serio e
gratuito a favore delle nostre comunità”.
Proprio in questo senso, nel secondo
capitolo (“Per un rinnovato impegno dei
cristiani in politica”) le comunità parrocchiali sono sollecitate a svolgere un’azione di sensibilizzazione dei credenti, con
l’obiettivo di compiere scelte informate e
mature.
Il documento è stilato in altre due versioni più agili: una destinata ai Consigli
pastorali, l’altra per una più capillare diffusione, attraverso i bollettini e i siti parrocchiali.
Ma come deve comportarsi un politico
cristiano? La Curia lo dice nel terzo capitolo del documento, che focalizza l’attenzione su quattro aspetti: “La persona al
centro dell’azione politica”, “La ricerca
del bene comune”, “I principi di solidarie-
Dante Lafranconi, Vescovo
tà e sussidiarietà” e “L’inclusione sociale
degli ultimi”. Proprio questi contenuti sono individuati come criteri per la scelta
dei candidati e dei programmi elettorali.
Nello specifico è chiesto a coloro che si
candidano per il Parlamento europeo di
salvaguardare l’unicità e la grandezza
della persona umana: nel suo assetto
genetico non manipolabile, in ogni sua
età, dal concepimento al suo naturale
tramonto, e in ogni etnia, nazionalità,
stato o credo religioso, e che si esprima
nel rispetto della legalità.
Ricordando che l’agire politico ha la
finalità di perseguire il bene comune, il
documento sottolinea come l’individuazione e l’edificazione del bene comune
sia un compito che, attraverso i meccanismi di partecipazione e confronto, deve
impegnare e coinvolgere tutti i membri
della società. "Anche la Chiesa – si precisa ancora – nell’occuparsi del bene della
società umana deve agire non per preservare un “interesse cattolico”, bensì per
offrire il suo peculiare contributo “nel costruire il futuro della comunità sociale in
cui vive e alla quale è legata da vincoli
profondi”. Dunque, il primo modo per
promuovere il bene comune è indirizzare,
al momento di esercitare il diritto di voto,
il proprio consenso verso candidati che
non abbiano interessi personali, e che
siano intenzionati a favorire la partecipazione democratica nell’amministrare la
cosa pubblica.
La quarta parte concentra l’attenzione
in particolare su coloro che intendono
candidarsi, ponendo “alcune questioni
importanti”. Concetto chiave è l’integrazione”: europea prima, territoriale e “sociale” poi. In chiusura, quindi, l’attenzione
a “la tutela, l’accesso e l’uso dei beni
comuni”.
Guardando alla realtà locale, il documento evidenzia come "anche le comunità cristiane, chiamate all’integrazione pastorale, debbano educare alla collaborazione e promuovere l’integrazione sociale
e territoriale".
Il documento, evidenziando come il
territorio cremonese presenti storicamente una forte frammentazione amministrativa, guarda poi ai prossimi amministratori locali nella consapevolezza che "dovranno essere loro a scegliere con quali
realtà limitrofe aggregarsi per formare
una unità territoriale funzionale a garanzia
dei bisogni della loro comunità (gestione
dei servizi essenziali, scolarizzazione, sicurezza, viabilità, assistenza sociale ecc.)
e quale forma giuridica adottare per raggiungere questi obiettivi".
L’obiettivo della società inclusiva –
precisa ancora il documento – vede oggi,
come soggetti privilegiati, la famiglia e gli
immigrati. La famiglia è il soggetto destinatario privilegiato di ogni scelta politica.
Alla famiglia, infatti, per la Commissione
diocesana per la pastorale sociale, vanno
riconosciuti l’identità di soggetto sociale
e un ruolo sociale fondamentale per il
benessere dell'intera comunità. In questo
senso la famiglia va, in primo luogo, definita giuridicamente, sia a livello europeo
che locale, come unione matrimoniale tra
uomo e donna con un progetto generativo, distinta da forme di convivenza di individui che decidono di vivere assieme e
sono titolari di altra soggettività. La famiglia, per il suo ruolo sociale, dovrà essere
considerata anche come “soggetto fiscale” per riconoscerle una condizione di
priorità. Ai fini del calcolo delle imposte
locali e nella compartecipazione ai costi
dei servizi alla persona, il documento invita a "considerare la situazione reddituale della famiglia con l’applicazione di coefficienti in modo crescente secondo il
numero dei componenti della famiglia
stessa, seguendo l’indicatore di situazione economica Isee".
Riguardo all’immigrazione, la Curia
chiede di "affrontare la tematica con politiche di accoglienza accompagnate da
politiche di integrazione, mirate alla relazione e allo scambio culturale". Al riguardo, la scuola risulta essere luogo profetico d’incontro con l’altro, di educazione al
confronto e di fraternità: "E' ormai necessario – sottolinea il documento – riconoscere la cittadinanza a chi è nato in Italia
e ha percorso l’iter scolastico obbligatorio”.
Infine, le amministrazioni che usciranno dalla prossima tornata elettorale "saranno chiamate a esercitare la loro responsabilità gestionale dei beni comuni
nel contesto della crisi economica attuale. I casi frequenti di famiglie che non riescono a pagare le utenze esigono scelte
di diversificazione delle tariffe, proporzionate alle possibilità economiche certificate di ogni famiglia in difficoltà. Infine il dibattito intorno ai rifiuti, alla qualità
dell’aria nella pianura padana, alla vocazione agricola del territorio, richiede politiche coraggiose in favore di un impiego
sostenibile delle risorse, in grado di tutelare l’ambiente in cui viviamo dal degrado
e da un progressivo depauperamento".
5
Un pacchetto di servizi
per attrarre sul territorio
nuove imprese
Incentivare nuovi insediamenti
produttivi è una delle priorità per
l'amministrazione comunale di Cremona, che nei giorni scorsi ha approvato un Pacchetto localizzativo che
contiene misure di natura amministrativa ed economica da offrire ai
potenziali investitori esterni. Il progetto è stato presentato venerdì mattina nella Sala Mercanti della Camera
di Commercio, il cui presidente,
Giandomenico Auricchio ha individuato nel Pacchetto localizzativo un
valido contributo a rafforzare la capacità competitiva del territorio, un tassello importante per attrarre nuove
imprese. Oggi sono infatti cambiate
le ragioni che spingono le imprese a
stabilirsi in un’area piuttosto che in
un’altra. «Il Piano di insediamento
produttivo utilizzati in passato per
accompagnare lo sviluppo produttivo del territorio, risulta oggi inadeguato alle mutate condizioni economiche e organizzative - fa sapere
l'assessore Federico Fasani - e può
essere sostituto da forme di partenariato tra pubblico e privato da attuarsi nella forma di convenzione che
non richieda interventi eccessivamente invasivi (economici e organizzativi) da parte dell’ente locale».
Obiettivi fondamentali sono, di conseguenza: la valorizzazione del polo
produttivo al Porto Canale; il completamento del polo produttivo di
Ca’ de’ Berenzani; la realizzazione
del polo produttivo di San Felice; il
recupero e la riqualificazione delle
aree dimesse dell’ex Armaguerra e
dell’ex Piacenza; riqualificazione urbana per lo sviluppo del terziario
avanzato nell’area ex Annonaria.
All’interno del Pacchetto vengono
istituiti e predisposti vantaggi per le
imprese che scelgono di insediarsi
nel comune di Cremona, agevolazioni specifiche per gli insediamenti efficaci solo su questo territorio. I vantaggi possono essere di natura urbanistica (oneri di urbanizzazione), di
edilizia amministrativa, fiscali e tributari (tenendo conto dell'evoluzione
normativa in corso), finanziari, di supporto all’attività delle imprese.
6
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
GLI INTERVENTI
Viola: «Attivarsi a vari
livelli per trovare risorse»
«Un po’ di marketing è stato fatto, non da ultimo anche in occasione dell’EXPO 2015, ma ci si è creduto veramente in questo progetto? Servono investimenti consistenti per recuperare tutto il complesso, e il periodo non è certamente facile, ma non è ammissibile che tale patrimonio storico e architettonico sia lasciato in stato di abbandono o peggio sottratto pezzo a pezzo alla città, penso alla ex Caserma Vecchi e al maneggio di via Bissolati venduti ai privati in un’ottica speculativa e con destinazione residenziale. E’ un peccato non fare niente con il pretesto di non poter fare tutto. E’ necessario riprendere il progetto e attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi oltre a spendere meglio quelle che già ci sono. Per esempio lastricare le strade di “materiale pregiato” è stata un’assurdità, esteticamente inutile, visto che ci transitano le auto, e non i pedoni o le biciclette».
Carletti: «Riattivare il
progetto al più presto»
«La rinuncia al progetto del parco dei monasteri è una sciagura politica e svela da sola la miopia di una giunta mai in grado di seguire progetti sistemici. In vista di expo 2015 avere a disposizione il patrimonio dei monasteri sarebbe stato importante per poter coordinare attività di promozione musicale e culturale. Quel progetto dev’essere ripreso in mano al più presto e messo in pratica velocemente se non vogliamo per l'ennesima volta perdere una grande occasione».
Galimberti: «Un volàno
per cultura e occupazione»
«A Cremona, anche nel cuore della città, ci sono ferite profonde, da anni e anni. L'area ex Monasteri, il Vecchio Ospedale e via Goito, solo per citarne alcune. Queste aree dismesse e abbandonate devono essere inserite in piano generale di recupero: si devono valorizzare grandi spazi dentro un progetto ampio, chiaro e concreto di sviluppo della città. Abbiamo alcune esigenze forti: Cremona deve diventare sempre di più un polo di alta formazione e ricerca negli ambiti della liuteria e dell'agroalimentare/zootecnia. Se così sarà avremo bisogno di alloggi e nuovi spazi per musicisti, ricercatori, studenti universitari, dottorandi, imprenditori e agricoltori di tutto il mondo. E ancora, poichè la nuova amministrazione, cui daremo vita, punterà sui giovani e sul lavoro, dovremo pensare a spazi per incubatori in cui imprenditori giovani e non solo possano lavorare insieme per vivere e per crescere. Dunque nell'arco della prossima legislatura mettiamo in campo un piano per la rivalorizzazione di queste aree, dentro un progetto complessivo di rilancio della nostra città».
Parco ex Monasteri,
idea da recuperare
Il piano inaugurato dalla giunta Bodini può fare di Cremona un centro culturale del circuito nazionale ed internazionale
O
di Michele Scolari
tto ettari di ex caserme, un tempo grandi monasteri risalenti al XV secolo, ora in stato di totale abbandono da decenni e posizionati in pieno centro città, tra via Massarotti, via dei Mille, via Bissolati, via Chiara Novella e via Giovanni Carnevali: questo complesso di gioielli architettonici, strutturati organicamente nel progetto di recupero “Parco
dei
Monasteri”
(commissionato nel 2001 dal Comune di Cremona all’architetto Lamberto Rossi), doveva costituire il vanto ed il fiore all’occhiello della città. E non solamente come «grande cerniera urbana con la duplice funzione di “ponte” tra centro storico, città moderna e parco del Po», come spiegava Rossi nel piano del progetto, ma anche in qualità di formidabile volàno di sviluppo.
Proprio tra queste mura avrebbe dovuto trovare posto la Cittadella della Musica, un’imponente complesso liutario e musicale suddiviso in due settori: nel primo, ad opera della Provincia di Cremona, avrebbero trovato posto l'insediamento del campus universitario della Facoltà di Lettere e Musicologia dell’Università di Pavia con BibliotecaFonoteca e Archivio Storico Musicologico (in progetto nel monastero di S. Monica poi Caserma Goito) assieme al recupero del Magazzino Carri ottocentesco come centro per la Liuteria; nel secondo, a opera del Comune di Cremona, il recupero della ex Cavallerizza (l’antico maneggio ottocentesco) e delle due chiese come sale per la cameristica e la danza; a ciò va aggiunto, per iniziativa della Fondazione Stauffer, il restauro del monastero di S. Benedetto (poi Caserma Pagliari) come Istituto Internazionale di Liuteria con annesso college. Le funzioni previste erano, per la ex Cavallerizza, un auditorium per la musica sinfonica da circa 600 posti con palco per complessi da 120 elementi, sala prove e annessi; per la chiesa del Corpus Domini (poi Caserma Sagramoso) una sala per la cameristica da 192 posti con annessi. Il piano intendeva valorizzare la tradizione liutaria degli Amati,
Guarneri, Stradivari, e il legame con
Soprattutto in tempi di crisi, quello dei fondi costituisce un problema primario per il progetto. «Sino
al passaggio di testimone nel
2009 - commenta Giuseppe Torchio - i fondi c'erano»: risorse di
bilancio, il finanziamento da 1 milione di euro da parte del Fondo
Arcus presso il Ministero dei Beni
Culturali, e il finanziamento con
fondi Fas da parte del programma
Valle del Po finanziato dal Gover-
I candidati del centrosinistra: «Progetto da riprendere al più presto. Inutile svendere i gioielli di famiglia»
Comparto 2B
Caserma Pagliari/Monastero San Benedetto
Istituto Internazionale Liuteria e
College Universitario - Fondazione Stauffer
Comparto 2A/1
Caserme Pagliari/Sagramoso, Cavallerizza e Corpus Domini
Auditorium, Sala da Musica e Ridotto
Comune di Cremona
Comparto 1B
Caserma Goito/Monastero S. Monica
Campus Universitario di Lettere e Musicologia
Provincia di Cremona/Università di Pavia
SETTORE 2
Caserme Austroungariche
Comparto 2A/2
Caserma Sagramoso/
Corpus Domini
Centro Artigianale e
College Universitario
Privati
SETTORE 1
Caserme Goito
Comparto 1A
Caserma Goito/Magazzino Carri
Centro per la Liuteria e L’Artigianato Artistico
Provincia di Cremona
Monteverdi, Verdi, Ponchielli. E proprio il comparto liutario rappresenta oggi uno degli asset su cui Cremona può, e deve, puntare per Expo,
assieme all’agroalimentare. Ma il grandioso progetto, per il quale la Giunta
di Giancarlo Corada aveva già messo a bilancio 460mila euro quali risorse
da impegnare nella progettazione, è attualmente stato accantonato. Proprio in questo periodo si sarebbe dovuto completare il primo lotto dei lavori (che sarebbe costato 4 milioni e 600mila euro). Tuttavia numerose valutazioni hanno gettato il progetto in un deprimente stato di abbandono: dall’impossibilità ad impegnarsi per i costi del progetto (stimato in oltre 50 milioni di euro), alla decisione da parte del presidente della Provincia Massimiliano Salini di fare dell’ex convento di S. Monica la nuova sede della provincia (nonostante il
destino tutt’ora incerto dell’Ente) sino all’ampliamento della facoltà di Musicologia in un altro palazzo.
Oggi si può ancora puntare a questo obiettivo? Sì secondo i tre candida-
Immagine per gentile
concessione della
Lamberto Rossi Associati
ti del centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative. Tra l’altro quel progetto vide d’accordo la maggioranza di
centrosinistra con l’opposizione di centrodestra. Per Rosita Viola, candidata di Sel, è tempo non di «svendere i gioielli di famiglia nel silenzio assoluto» ma di «riprendere il piano e attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi oltre a spendere meglio quelle che già ci sono». Sulla stessa lunghezza d’onda si pone Paolo Carletti, candidato sindaco per i socialisti, che giudica l’abbandono del progetto come «una sciagura politica che svela da sola la miopia di una giunta mai in grado di seguire progetti sistemici». Lo stesso per
Gianluca Galimberti, della lista civica “Fare Nuova la Città” sostenuta dal Partito Democratico, che punta ad un «piano generale di recupero» in grado di «valorizzare grandi spazi dentro un progetto si sviluppo ampio, chiaro e concreto», per far rinascere Cremona come «un polo di alta formazione e ricerca». Certo, gli ostaco-
li non mancano. Alcune cose sono cambiate da quando il piano era stato concepito: il recupero di S. Monica è stato cancellato per farci la nuova sede della Provincia, mentre la nuova sede della scuola di liuteria è stata individuata altrove. E in tempi di crisi economica, anche il recupero dei fondi necessari (già difficile in tempi di vacche grasse) diviene ancor più problematico. Per questo, spiega Viola, «è necessario attivarsi a vari livelli, anche come cittadini, per trovare le risorse economiche per gli interventi», senza trascurare «i bandi europei e privati per ottenere finanziamenti e denaro».
«Cremona è morente», osserva Galimberti. Ed allora «è tempo di crederci – conclude Viola - e di rivitalizzare questo spazio, ricominciare ad averne cura e soprattutto farlo conoscere ai cremonesi che dovrebbero avere la possibilità di vedere, percepire, attribuire valore al proprio territorio, alle sue memorie, alla sua realtà attuale e al suo sviluppo futuro».
Torchio: «Coinvolgere le fondazioni e l’Ue»
no Prodi, ministro dello sviluppo
economico Bersani, oltre ai fondi
Cariplo per il “Distretto culturale”».
Dunque tutto è perduto? «Penso
che la volontà politica, ribadita in
questi giorni dai 3 candidati alle
primarie per il Sindaco di Cremona – prosegue l'ex presidente del-
la Provincia - si fondi sulla opportunità di confermare un percorso
strategico per la città. La stessa
decisione di Fondazione Arvedi di
privilegiare il “Museo del Violino” è stata motivata dall’abbandono del “Parco dei Monasteri”
da parte delle istituzioni. Penso
che la ricandidatura del “Parco
dei Monasteri” ai fondi europei,
delle Fondazioni bancarie e delle
altre realtà regionali e nazionali
non troverà insensibili le fondazioni “Citta di Cremona” e “Arvedi” e
“Stauffer”. Ma, ripeto, con Regione Lombardia che avrà a disposizione 1,7 miliardi di euro sui fondi
comunitari da qui al 2020, sareb-
be folle non ricandidare il Parco
dei Monasteri su quei capitoli, tirando fuori, una buona volta, dai
cassetti quei progetti così significativi per lo sviluppo della nostra
città. Importante é non chiudere,
come ha fatto, invece, Salini, gli
uffici Europa e Patto dello Sviluppo e, invece, riaprirli per ricandudare adeguandosi, quei progetti
che sono costati tanta inventiva,
passione e ambizione». Cronaca
Fumo, una cattiva abitudine
ancora troppo diffusa
L’Istat individua 12 milioni di fumatori in Italia, circa il 23% della popolazione adulta
I
di Michele Scolari
n Italia almeno una persona su
quattro è un fumatore. E’ l’Istat
a rivelarlo, in un sondaggio i cui
risultati destano preoccupazione riguardo al fenomeno del tabagismo nel nostro paese. Si tratta di
12 milioni di fumatori su 52 milioni di
abitanti con età superiore ai 14 anni,
circa il 23% della popolazione adulta,
percentuale che sale ancora tra i giovanissimi che fanno uso di tabacco:
oggi fuma il 30% dei giovani. «Questi
ultimi sono certo la fascia più esposta
al rischio di accendere la prima sigaretta - commenta la dottoressa Paola Conti, che riceve presso il Medicenter in via Giuseppina 29 ed è stata per anni in prima linea nei gruppi di
aiuto dell’Asl. – Per questo, nei loro
confronti l’arma più potente è la prevenzione. Nel caso degli adolescenti,
entra in gioco un discorso di “acquisizione del ruolo” che ne fa dei bersagli
relativamente facili. L’adolescenza è il
momento in cui ci si stacca dalla famiglia e si entra a far parte di un gruppo
prima di trovare la propria individualità. Proprio la fase di appartenenza al
gruppo rappresenta il momento più
critico. In questa fase il giovane può
iniziare a fumare per uniformarsi al
gruppo, o per altri motivi simili».
Iniziare a fumare in giovane età, secondo alcuni studi recentemente
pubblicati aumenterebbe i rischi di
malattie polmonari, ma gli effetti dannosi del fumo non colpiscono solamente i polmoni. Secondo la Società Italiana di Otorinolaringoiatria, il fumo è la causa del
76% di tumori alla bocca,
dell’86% alla gola e
dell’82% alla laringe. Eppure, per molti italiani smettere di fumare è una delle imprese più difficili.
Gli stessi dati Istat rivelano che il 12%
dei fumatori negli ultimi hanno ha cercato di smettere senza riuscirci. Le teorie cognitivo comportamentali individuano, tra i fattori che innescano e
mantengono l’abitudine al fumo, i fat-
La psicologa Paola Conti:
«Oltre alle cause “biologiche”
un ruolo chiave è giocato
dalla ritualità del gesto»
tori scatenanti (cioè quei fattori o situazioni che portano ad iniziare a fumare). Molte persone riferiscono di
avere iniziato a fumare nell’età adolescenziale, e, una volta iniziato, soprattutto se in giovane età, è estremamente complicato abbandonare la sigaretta. Ma perché è così difficile?
«E’ un problema alla radice del
quale stanno più cause –
prosegue Conti. - Si può
iniziare da una causa di tipo biologico, individuata
nell’alto potere di dipendenza della nicotina, che
crea un legame con l’organismo molto difficile da
recidere. A questa causa sono legati
anche i sintomi fisici avvertiti durante
i primi giorni dopo che si è smesso di
fumare: nausea, giramenti di testa, fatica a concentrarsi, ecc. In realtà, però, superati i primi quattro o cinque
giorni, il corpo ha eliminato una certa
quantità di nicotina dal corpo. Per
Iniziare da giovani
aumenta il rischio
di malattie
Tra i consigli degli esperti per
eliminare il fumo (in tutte le
sue forme), c’è anzitutto la
volontà e una strategia di
azioni. Ad esempio, si rende
utile una lista di 10 obiettivi,
non troppo impegnativi ma
da rispettare rigidamente.
Scrivere una lista di ragioni
per smettere di fumare e individuare i vantaggi trasformandoli in comportamenti.
Annotare quali sono le situazioni in cui si fuma maggiormente e in cui è difficile rinunciare alla sigaretta. Dopodiché, fissare un giorno
questo, cerotti e chewingum servono
a poco per smettere di fumare, dato
che continuano a dare al corpo un
quantitativo di nicotina». Una volta reciso il legame “chimico” comunque,
entrano in scena altri problemi di natura psicologica.
«Il legame psicologico si individua
nella ritualità del gesto. Si fuma per rilassarsi, per nervosismo
oppure per riempire i
classici “5 minuti”». Non
so cosa fare? Accendo
una sigaretta. Anche per
questo, «quando una persona smette di fumare, si
ritrova solitamente un
sacco di tempo libero, proprio perché
la sigaretta spesso è utilizzata come
riempitivo». Il legame psicologico è
forse ancor più complicato da recidere di quello della nicotina. «Va detto
che, per quanti rimedi ci possano essere, al primo posto serve una grandissima forza di volontà. Secondaria-
7
Sabato 22 Febbraio 2014
mente, occorre cambiare radicalmente il nostro stile di vita, evitando i gesti che erano connessi all’accensione
della sigaretta (la pausa caffè, la Tv,
l’aperitivo, ecc». Un buon metodo per
smettere di fumare, quindi, comincia
dalla forte volontà del fumatore a dare un taglio il più possibile netto. «Meglio smettere di colpo, anche se è difficile. E magari aiutarsi
con qualcosa, come un
bastoncino di liquirizia o
della verdura cruda. Contestualmente, bisogna
trovare qualcosa con cui
occupare il tempo che prima si occupava con le sigarette». E la forza di volontà deve essere costante e prolungata nel tempo,
perché «gli automatismi talvolta ritornano anche a distanza di anni. Ricordo una persona che, dopo circa 10
anni senza sigarette, una sera ebbe
l’istinto di tastare il giubbotto alla ricerca del pacchetto».
Gli automatismi
possono ripresentarsi
anche dopo anni
Dieci consigli per abbandonare la sigaretta
«Anzitutto occorre forza di volontà»
per smettere di fumare (e
rispettarlo), buttando via,
la sera prima, tutto ciò che
si usava per fumare. I vantaggi sono numerosi: da
quelli fisici (inclusa una riscoperta sensoriale in cui
si torna ad sentire meglio
odori e sapori) a quelli
economici o estetici (il fumo danneggia i capelli, le
unghie, i denti, la pelle
ecc), oltre ai vantaggi per la
salute (diminuisce il rischio
di contrarre un tumore. Un
fumatore ha una probabilità
70 volte maggiore di sviluppare un tumore; smettere riduce le malattie cardiocircolatorie, diminuisce il rischio
di osteoporosi nelle donne,
migliora la funzionalità dei
polmoni, migliora l’alito, il
senso del gusto e del olfatto
migliorano e di conseguenza
migliora anche la percezione
soggettiva di benessere psicofisico. Smettere di fumare
è possibile.
in breve
Visita guidata
alla collezione Carutti
Domenica 23 febbraio, in collaborazione con il Sistema Museale
di Cremona, Target Turismo organizza la visita della pregiata Collezione Carlo Alberto Carutti inaugurata il 13 Dicembre scorso presso
la Pinacoteca di Via Ugolani Dati.
La collezione rappresenta una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità
e stato di conservazione degli
strumenti che la costituiscono. La
collezione ripercorre quattro secoli
di liuteria ed è formata da oltre
sessanta strumenti alcuni dei quali
appartenuti a noti collezionisti,
musicisti ed esponenti dell'aristocrazia. Oltre ad interessanti esemplari di violini, viole, viole d'amore,
pochettes e ghironde, sono presenti una cinquantina di strumenti
a corde pizzicate fra cui chitarre,
english-guitars, mandolini e liuti,
costruiti dai principali artigiani europei attivi nei secoli XVII, XVIII e
XIX. Fra questi ricordiamo alcuni
rappresentanti di prestigiose dinastie di liutai quali i Voboam, Fabricatore, Guadagnini, Pons, Panormo, Stauffer, e formidabili costruttori fra cui Fedele Barnia, Gérard
Deleplanque, Jean-Nicolas Lambert, Réne Lacôte, Nicolas Grobert
e Antonio de Torres. E’ esposta
inoltre la chitarra costruita dal liutaio francese Aubry-Maire, appartenuta al cantante spagnolo Lorenzo Pagans che è ritratto nell'atto di suonarla in un dipinto di Edgar Degas.
“La fatica di credere”
secondo appuntamento
Nel pomeriggio di sabato 22
febbraio, alle 17, presso il Centro
pastorale diocesano di Cremona
(via S. Antonio del Fuoco 9A), continua il percorso di confronto e
dialogo tra credenti e non “La fatica di credere”. Dopo l’incontro introduttivo dell’8 febbraio scorso
con il professor Alberto Oliverio
che ha aiutato a fare il punto riguardo agli studi sulle neuroscienze, l’edizione 2014 dal titolo “Noi
siamo il nostro cervello?” prosegue interrogandosi su che cos’è la
coscienza. Ad approfondire la tematica sarà il professor Luca
Grion, docente di Filosofia morale
all’università di Udine e direttore
del Centro Studi Maritain.
«Il rapporto tra scienza e fede –
spiegano gli organizzatori –, per
quanto abbia trovato occasioni di
dialogo e di mutuo rispetto, viene
costantemente ridefinito dal progredire della scoperte scientifiche.
Tema di stretta attualità, il mondo
delle neuroscienze non può non
interrogare anche i credenti, chiamati a confrontarsi con i recente
studi riguardanti il cervello e il funzionamento della mente umana».
Il percorso continuerà a marzo
con gli incontri “Chi è l’uomo? Dalle neuroscienze una nuova antropologia” (sabato 1) e “Inter-forze
divine. Quale spazio per Dio nella
vita dell'uomo?” (sabato 15).
8
Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2014
politica in breve
Ncd, gruppi di lavoro
tematici sul territorio
Partiranno la settimana prossima i
gruppi di lavoro tematici voluti dal
Nuovo Centrodestra per la costruzione del programma elettorale. Gli appuntamenti, fissati per martedì 25 e
giovedì 27 febbraio, serviranno a raccogliere idee, spunti e suggerimenti
che potranno eventualmente confluire
nella proposta alla città dell’Ncd a
sostegno del sindaco uscente Oreste
Perri. Gli assessori Federico Fasani e
Jane Alquati coordineranno i gruppi di
lavoro, partecipati da quanti hanno
già dichiarato la loro disponibilità e da
tutti i cittadini che intendono farlo con
l’obiettivo di costruire un programma
capace di continuare l’opera di rilancio di Cremona avviate cinque anni fa.
In particolare martedi 25 febbraio
(ore 18) si terrà un gruppo di lavoro
servizi alla persona e promozione territoriale, in cui si discuterà nello specifico di: istruzione, welfare, politiche
per la famiglia, cultura, Expo 2015,
turismo e commercio. Giovedi 27 (ore
18.30) sarà la volta del gruppo di lavoro territorio, qualità della vita e sviluppo economico, in cui si parlerà di:
patrimonio, lavori pubblici, urbanistica, ambiente, sicurezza e qualità urbana, lavoro, attrattività territoriale e
fiscalità locale.
Zagni: «Puntare sul
turismo alimentare»
Alessandro
Zagni,
Candidato
sindaco
della
Lega Nord
In vista delle prossime elezioni amministrative il candidato Sindaco della
coalizione Cremona Cambia Volto
(che include la Lega Nord e la lista civica Cremona Libera con Zagni) Alessandro Zagni ha incontrato l’assessore Regionale all’Agricoltura Gianni
Fava. Entrambi, durante il colloquio,
hanno sottolineato il ruolo che la città
di Cremona riveste quale contenitore
e capoluogo agricolo di una provincia
importante nel comparto dell’agricoltura regionale. Zagni ha inoltre illustrato all’Assessore Regionale la propria idea per il rilancio turistico della
città. «Ad esempio a Milano – ha
commentato il candidato del Carroccio – proprio in questo periodo ed in
vista dell’Expo 2015 si stanno svolgendo iniziative su impulso dell’assessorato regionale all’agricoltura,
come “Good Food in Good Fashion”.
Ricordo che il cibo è la seconda principale motivazione che spinge gli
stranieri a visitare l’Italia. Per questo
motivo, con l’aiuto dei principali partner locali, istituzionali e privati, mi impegnerò come sindaco a valorizzare
tutte le eccellenze agroalimentari Cremonesi per renderle protagoniste della strategia di richiamo turistico della
nostra città». La visione ed i progetti
illustrati da Zagni sono stati condivisi
dall’Assessore Fava, il quale ha ricordato che «la Lombardia è la prima regione agricola d'Italia, con una produzione agroalimentare che sfiora il
20% del totale nazionale».
CAMBIO DEL
NOME
Io, Singh Balbir,
residente in
Strada
Bassa Nuova, 188
43123
Pilastrello (PR)
Dichiaro
che il nome di mio
padre è
Malkit Singh
invece di Malkit
22 febbraio 2014
Primarie, una sfida a tre
Appello al voto dei candidati
Domenica 23 febbraio elettori e simpatizzanti del centrosinistra al voto: si sceglie tra Galimberti, Viola e Carletti
D
di Laura Bosio
omenica 23 febbraio si
svolgeranno, per la prima
volta a Cremona, le primarie del centrosinistra per la
scelta del candidato sindaco. Si presentano in tre: Gianluca
Galimberti, che si presenta con "Fare
nuova la città", è il candidato sostenuto dal Partito Democratico; Rosita
Viola, supportata dal comitato "Energia civile in Comune", è la candidata
di Sel; Paolo Carletti, il candidato del
Psi. Li abbiamo sentiti per un ultimo
appello al voto.
Gianluca Galimberti. «Per la prima
volta i cremonesi possono scegliere
un candidato sindaco alle amministrative. Le primarie, per questo, rendono domenica una giornata che può
definirsi storica per la città. Per me e
per il progetto civico 'Fare nuova la
città' che mi sostiene, fare politica,
proprio quando è più difficile, rappresenta un valore per il bene comune e
per il futuro dei nostri figli. Incontrare
persone, condividere idee per fare
scelte, il nostro metodo. In un mese e
mezzo, dunque, abbiamo incontrato
circa 800 persone in oltre 45 incontri.
Quattromila sono stati gli utenti unici
al sito. 1.040 i "mi piace" sulla pagina
Facebook. Questi numeri raccontano
di un grande entusiasmo e di una
grande positività. E allora, insieme,
costruiamo un progetto per Cremona.
Stiamo perdendo treni importantissimi come l'Expo, il Polo Tecnologico,
l'agroalimentare: riprendiamoli. Avviamo motori di sviluppo, costruiamo
un forte welfare di comunità, curiamo
l'ambiente. Recuperiamo finanziamenti, riorganizziamo l'amministrazione secondo un'efficienza che crea
risparmio, apriamo lo sguardo di Cremona al territorio, adottiamo il metodo della trasparenza e della programmazione. Servono grandi progetti per
riaccendere i motori di avviamento
Il 23 febbraio (ore 8-20) i cremonesi, per la prima volta,
possono scegliere il candidato
sindaco.
Chi può votare. Hanno diritto
di voto le persone che alla data
delle primarie abbiano compiuto il sedicesimo anno di età
e che, cittadine e cittadini italiani, cittadine e cittadini
dell’Unione Europea, studenti
universitari, nonché cittadine e
cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, siano residenti nel Comune
di Cremona.
Cosa serve per votare. Bisogna portare la tessera elettorale (per chi ne è in possesso) e
un documento di identità. E’
Gianluca Galimberti
della città. Dobbiamo coinvolgere e
costruire partecipazione. Con i piedi
per terra e una nuova concretezza,
creiamo un progetto alto di città che
guardi al futuro. Per tutto questo, io e
il progetto civico, chiediamo di partecipare al voto e di scegliere Gianluca
Galimberti per fare nuova la città».
Rosita Viola. «Innanzitutto voglio
invitare tutti a partecipare alle primarie, che sono una straordinaria opportunità e che permettono alla gente,
per la prima volta, di scegliere il proprio candidato sindaco. Perché votarmi? Sostanzialmente per tre motivi.
Primo perché sono una donna, e vedo che l'attenzione ai tanti temi cari
alle donne non è ancora ben sviluppata nei candidati di sesso maschile:
mi riferisco al problema della violenza
di genere, alla conciliazione dei tempi e degli orari, ecc. Inoltre è dimostrato che la partecipazione delle
donne nella vita amministrativa porta
risultati positivi. Un secondo motivo è
che rappresento una sinistra nuova,
diversa. Ho intercettato l'interesse di
molte persone che non appartengono
al mio schieramento politico. Vedo
molte aspettative e una grande mobilitazione intorno alla nostra lista, e
non me l'aspettavo. Forse colpisce il
Rosita Viola
Paolo Carletti
fatto che il mio impegno nel sociale e
nella società civile non è propaganda
elettorale, ma qualcosa che da sempre fa parte del mio stile di vita. I temi
che seguo ora sono quelli a cui mi interesso da sempre. Terzo ed ultimo
motivo, è il fatto di aver messo sempre in primo piano la discussione sul
lavoro, sull'economia del sistema territoriale e sulla necessità di fare rete.
Dopo le primarie mi auguro che, comunque vadano le cose, noi tre candidati riusciremo a lavorare tutti insieme. Ma più di tutto auspico che da
parte di tutti vi sia un approccio laico
su qualsiasi questioni: non solo quelle più lampanti, come i diritti civili, ma
su tutto. Vi deve essere un'impostazione laica, come del resto prevede la
Costituzione mettendo al centro il benessere collettivo».
Paolo Carletti. «Insomma, i socialisti fanno le primarie. Non nascondo
che non è stato facile decidere di buttarsi in un affare del genere, un po'
perché il nostro gruppo di fedelissimi
è numericamente imparagonabile ai
gruppi di pressione che sostengono
gli altri due candidati, un po' perché
con le primarie non è che abbiamo
una gran confidenza e un po' perché
sono il candidato più giovane e con
meno referenze, ma a campagna
elettorale quasi terminata posso dire
di essere felicissimo per aver speso
anima e corpo in questa grande esperienza. Le primarie possono diventare quello strumento di democrazia diretta che avvicina i cittadini ad istituzioni che sembrano sempre più distanti anche a causa di leggi elettorali che frustrano il diritto di scelta dei
propri rappresentanti, possono davvero diventare quel banco di prova
per avanzare proposte da porre al tavolo della coalizione e per dar forza
ad un progetto. Chiediamo a tutti di
partecipare alle primarie, perchè non
diventino una gara muscolare, ma
perchè divengano davvero primarie di
opinione, perché questo noi cerchiamo: cerchiamo il consenso per quel
che diciamo e non per il nome dei
gruppi che ci sostengono. I socialisti
sono forti della loro concretezza, della loro fantasia e del loro senso di governo, per questo chiediamo alla gente di leggere il nostro programma su
Facebook alla pagina ‘Paolo Carletti
sindaco’ e nel caso in cui esso venisse apprezzato, chiediamo alla gente
di andare a votare alle primarie di domenica prossima e di votare Paolo
Carletti».
Primarie del Centrosinistra: come e dove si vota
richiesto un versamento di un
euro di contributo per le spese
organizzative. Prima di prendere la scheda elettorale all'elettore sarà richiesto di firmare
l’albo degli elettori delle primarie e la normativa sulla privacy.
Come si fa a votare. Basta
barrare sulla scheda il nome
del candidato sindaco che intendi sostenere.
Dove si vota. Ecco l’elenco
dei seggi in base a dove votate:
• 1, 2, 3, 13 Capra Plasio Saletta possono votare presso
Cittanova (corso Garibaldi)
• 4, 5, 24, 25, 29 Bissolati possono votare presso Ingresso
Istituto Einaudi (via Bissolati,
96)
•6, 7, 8, 9, 26, 27, 28 Trento
Trieste Vacchelli possono votare presso Circolo Acli ‘Bruno
Chiari’ (via Palestro, 34)
•10, 15, 46, 47 A. Ponzone
possono votare presso Sede
Arci (ingresso via XX Settembre, 60)
• 38, 40, 41, 42, 48, 57 Mazzolari possono votare presso Saletta di fianco Unipol Ass. (via
Mantova, 29)
• 12, 51, 52, 53, 54 Realdo
Colombo Aporti possono votare presso Centro Anziani.
• 16, 17, 18, 19, 21, 14, 20, 22,
23 Monteverdi possono votare
presso Ingresso Scuola Monteverdi.
• 11, 36, 37, 39, 43, 72 Stradivari possono votare presso Palazzo Duemiglia.
• 45, 7 3 Maristella possono
votare presso Ex Asilo Maristella.
• 30, 31, 35 S. Ambrogio possono votare presso Circolo Signorini.
• 62 Bagnara possono votare
presso Centro Anziani.
• 32, 33, 34 Itis possono votare
presso Sede Pd (via Nuvolone,
2).
• 49, 50, 55, 56 A. Frank possono votare presso Federazione Pd (Via Ippocastani, 2).
• 58, 59, 60, 61, 63 Cascinetto
possono votare presso Centro
Civico Cascinetto (via Maffi,
2/a).
• 64, 74 San Felice Centro
possono votare presso Civico
San Felice (San Felice).
• 65, 66, 67 Boschetto Migliaro
possono votare presso Centro
Civico Boschetto (via Bianchi,
2).
• 70, 71 Cavatigozzi possono
votare presso Sala Civica (via
Abbadia, 26).
IN BREVE
“Ho ucciso Hallo Khitti”, presentazione del libro
Domenica 23 febbraio alle ore 18.30, alla Birreria Argonauta di Pontevico, sarà presentato "Ho ucciso Hallo Khitti", l’ironico e tagliente nuovo romanzo di Stefano Bellini.
La serata sarà moderata da Guido Taietti, che porrà alcune domande all'autore. Già disponibile nelle librerie, racconta le spettacolari fughe di un uomo chiamato Verso
Contrario e del suo cane Mozart. Il protagonista è accusato in un primo tempo di aver rapito un pupazzo e successivamente di aver ucciso la gatta Hallo Khitti, idolo di tutti
i bambini. Contro quest'ultimo si scaglieranno la magistratura, le forze dell'ordine, l'opinione pubblica ed i mass media. Mai come questa volta uniti nel giustizialismo e dalla
voglia di liberarsi di uno “scomodo mostro”, nonché di difendere uno status quo dove tutti si devono dimostrare
uguali, uniformati ed allineati.
Il romanzo non è solo una storia d'azione, che ruota attorno a situazioni esilaranti, grottesche e surreali nonché
ad interessanti divagazioni artistiche. L'autore, infatti, usando volutamente una prosa che si
fa beffa della sintassi passatista, ci parla di globalizzazione, massificazione, lobby di potere e massoneria. Contro questo enorme ed invincibile Golia c'è solo un popolo dell' Africa,
alcuni animali sindacalmente riuniti e sopratutto un Mohicano, un Don Chisciotte: l'ultimo
dei Futuristi alias Verso Contrario.
Si presenta Mirko Seniga, candidato Pdac
Sabato 22 alle 15 il partito di Alternativa Comunista (Pdac) presenterà
il proprio candidato sindaco, Mirko Seniga, in piazzetta Antonella n.3, alla presenza del coordinatore del comitato centrale, Francesco Ricci. «La
Giunta comunale di centro-destra del sindaco Perri si è resa responsabile della devastante situazione della nostra città: privatizzazioni e svendita
del bene pubblico, finanziamenti alle scuole private, sfratti, concessioni a
forze dichiaratamente fasciste e razziste e una criminale gestione del problema ambientale (Tamoil ed inceritore in primis) portando Cremona ad
essere tra le prime città più inquinate d'europa - evidenziano i vertici del
partito. «Tutto questo in perfetta continuità con le politiche della precedente Giunta Corada (sostenuta anche dalla cosiddetta sinistra radicale,
come Sel e Rifondazione). Lo sapevamo e lo abbiamo sempre denunciato nelle numerose lotte che, come partito, abbiamo intrapreso negli ultimi
anni. Entrambi gli schieramenti rispondono solamente alle esigenze dei
poteri forti: industriali, banchieri, Chiesa ecc; sia localmente sia nazionalmente, come dimostrano i vari governi Letta o Renzi che vedono i vecchi
(finti) nemici del centro destra e del centro sinistra tutti fraternamente uniti nel tentativo di fare pagare la crisi ai lavoratori, studenti e disoccupati.
Il partito di alternativa comunista si è sempre battuto contro queste politiche ed è sempre a fianco di chi si batte per difendere i propri diritti o per
un altro mondo possibile... Il socialismo».
CREMA
Sabato 22 Febbraio 2014
9
I dirigenti non hanno dubbi: i 118 interinali assunti per far fronte a un picco di produzione. Numeri dell’azienda
L
di Gionata Agisti
a notizia pubblicata dalla «Provincia», giovedì
scorso, con il titolo
«Chromavis, in 118 restano a casa», li aveva
sorpresi e fatti arrabbiare. L’hanno
confessato in conferenza stampa:
Michele Marini, amministratore
delegato della società, e Roberto
Petrucci, responsabile amministrativo. Non si aspettavano un
messaggio mediatico così negativo. Non perché l’informazione
fosse falsa. Ma perché li ha messi
in difficoltà: i «118 a casa» possono significare una cosa sola
nell’immaginario collettivo: Chromavis è in crisi.
Per parare il colpo, Marini ha
indetto una conferenza stampa.
Chromavis: tutti sapevano tutto
Nella quale ha voluto specificare
sei questioni. La prima: nessun
cliente ha messo Chromavis in
difficoltà ritirando un ordine. La
seconda: questi 118 interinali
sono stati presi in azienda per far
fronte a un picco produttivo che
durava da mesi e anche i sindacati (come i lavorarori) sapevano
che il picco si sarebbe concluso
il 3 marzo; quindi, nessuna sopresa. La terza: l’azienda ha
previsto nel 2014 una crescita
del 5-10% di fatturato. La quarta: Chromavis è passata da 364
Come aveva già messo in chiaro, al
momento di assumere l’incarico, Gianfranco Ervin si è dimesso da amministratore unico di Scs Servizi locali,
ruolo che aveva assunto da poco più di
un anno, nell’autunno 2012. L’occasione: una conferenza stampa, nella sede
della patrimoniale Scrp, di cui Scs è
una controllata, alla presenza del sindaco, Stefania Bonaldi, del presidente
della stessa Società Cremasca Reti e
Patrimonio, Pietro Moro, del suo direttore generale, Giovanni Soffiantini e
di Dino Martinazzoli, amministratore
unico Cremasca Servizi, società controllata al cento per cento dal Comune
di Crema, a sua volta socio di Scrp.
«Per motivi personali, non posso più
garantire di riuscire a “stare sul pezzo”
e, quindi, a seguire con la necessaria
continuità la gestione di “Scs Servizi
locali”», ha dichiarato Ervin. «Cosa che
ritengo necessaria per poter riuscire a
far bene il proprio lavoro. Personalmente, ritengo di aver contribuito a fare in modo che gli asset societari siano
ora in buone condizioni per poter esse-
una fabbrica che chiude. Stipendi e bocche da sfamare. Chromavis sostiene che, se ci saranno altri picchi, le persone verranno richiamate. Può darsi. Ma il
mondo della cosmesi cremasco,
in generale, ha avuto una crescita dal 20 al 25%, e non ha lasciato a casa nessuno. E anche per il
2014, si prospettano fatturati a
due cifre. E’ evidente a tutti, dunque, che i «118 a casa» della
Chromavis non lasciano tranquilli per un’azienda che conta molto
per questo territorio.
a 476 dipendenti dal 2009 al
2013, e in questi anni ha investito
30 milioni. La quinta: se questi
sono i numeri e le previsioni, è
evidente, ha sottolineato Marini,
che Chromavis vuole restare e
crescere a Crema, anche se ha
aperto unità produttive in Brasile
e in Polonia. La sesta questione: Chromavis ha fatto crescere
anche le aziende dell’indotto
procurando loro lavoro da 5 a 7
milioni negli ultimi quattro anni.
Tutto bene, dunque? Diffide
dirlo: 118 persone a casa, sono
Dopo il pareggio, il mercato
Conferenza stampa: ora che i conti tornano, servizi affidati ai privati: piscina e parcometri
re, eventualmente, messi sul mercato.
Un risultato che non era scontato».
È proprio questa, a parte le dimissioni, l’altra novità annunciata in conferenza stampa: la possibilità, molto
concreta, che per due dei tre asset di
Scs - centro natatorio e gestione parcheggi a pagamento - sia indetto un
bando per individuare un soggetto gestore. Quanto agli impianti tennistici, la
relativa concessione verrà presa in carico dal Comune. Lo ha confermato lo
stesso sindaco: «Ora che i conti sono
stati rimessi in ordine, non intendiamo
fermarci qui. Abbiamo in mente un piano di valorizzazione dei servizi e la ricerca di partner per la loro gestione va
proprio in questa direzione. Per quanto
riguarda i dipendenti saranno previste
una serie di garanzie e di cautele e faremo in modo che la regia degli indirizzi presi dalla società rimanga in qualche modo in mano pubblica».
Si è parlato di conti: ricordiamo che
la «Scs servizi locali», fino a un anno fa,
si trovava in condizioni disastrose. Come ha ricordato sempre il sindaco, se
Ervin, il supermanager salvatore della patria? Non esageriamo, per favore
Gianfranco Ervin, amministratore unico della «Scs servizi
locali», dimessosi alcuni giorni
fa dalla società, e il sindaco di
Crema, Stefania Bonaldi, così
come il presidente di Scrp
(Piero Moro) e l’amministratore
di Cremasca Servizi (Dino Martinazzoli) hanno fatto il loro dovere esaltando, nell’apposita
conferenza stampa, il lavoro
svolto dal comune e da Ervin in
particolare che ha portato a un
sostanziale pareggio di bilancio, dopo anni di conti in rosso.
Ervin è stato davvero l’artefice
del risanamento della Scs Servizi locali, il supermanager,
l’uomo con la «bacchetta magica»?
Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia ed ex essessore non è d’accordo. Non è
d’accordo con il sindaco quando sostiene: «Ervin ha preso in
mano una società disastrata e
ha perseguito il suo mandato
con determinazione. Le perdite
del 2011 e 2012 erano note e
rilevanti. Siamo intervenuti.
Abbiamo seguito un percorso
serrato di risanamento». Avverte Beretta: «Ervin ha semplicemente portato a buon fine un
compitino ormai scritto dal
precedente Cda di Scrp guidato dal centrodestra e già avviato dal presidente di “Scs servizi
locali”, Ercole Barbati».
Chi ha ragione? Il sindaco o
Beretta? Alcune righe dal passato, per capire meglio. Bisogna, infatti, ricordare che in
principio c’era la «Scs Gestioni» - presieduta prima da Renato Strada e poi da Bruno
Baratti - fondata ai tempi della
prima giunta Ceravolo. Poi,
«Scs Gestioni» divise il suo business su due fronti: quello dove c’era tanto grasso che colava (con dentro i rifiuti, tanto per
intenderci) fu ceduto alla multiutilities LGH per averne in
cambio almeno il 14% delle
azioni del gruppo, mentre le
attività meno redditizie (piscina, illuminazione, parcometri)
furono inserite in una azienda
chiamata «Scs servizi locali»
(detenuta per il 65% da Scrp,
società che riunisce reti e patri-
monio dei comuni cremaschi,
e per il 35% dal Comune di
Crema) che partiva con 5 milioni di debiti da ammortizzare.
I bilanci dei primi anni furono ottimi e gli investimenti anche, finché l’Ato (l’azienda
speciale per la pianificazione e
la regolazione dei servizi idrici)
è riuscita ad appaltare lavori
alla società cremasca per 20
milionidi euro, ma quando non
fu più possibile perché la legge
proibì l’affidamento diretto,
«Scs servizi locali» cominciò
ad entrare in sofferenza. In poche parole, per dirla pane e
salame, i servizi erogati (soprattutto la piscina) non erano
remunerativi. La situazione fu
aggravata anche da uno statuto che non permetteva (e non
permette) alla società di agire
sul mercato libero, ma solo se il
lavoro le viene commissionato
esclusivamente dai soci di
Scrp, cioè dai comuni cremaschi, i quali però si sono ben
guardati dall’affidarsi a «Scs
servizi locali», forse anche perché le tariffe praticate da que-
Il passaporto si fa a Crema
Segre: «E’ un’ opportunità»
Da oggi il passaporto si fa a Crema, mentre fino ad ora per la stampa era necessario mandare la documentazione a Cremona, che nell’arco di una decina di giorni preparava
il tutto e poi inviava a Crema. Un
totale di due o tre settimane per un
passaporto che ora si riducono a
una settimana.
Il vice questore Segre è soddisfatto: «E’ una nuova opportunità
per i cittadini che finalmente siamo
riusciti ad ottenere. Soprattutto per
coloro che dovevano fare il documento d’urgenza e che prima erano
costretti ad andare di persona fino a
Cremona».
sta società non erano tra le più
competitive.
E, quindi? I sindaci del nostro territorio decisero che la
società andava praticamente
chiusa (anche il Pd fu dello
stesso parere). Dopo essere riusciti, ovviamente, a portare il
bilancio in pareggio: non bisogna dimenticare, infatti che nel
2011 il conto economico si era
chiuso con una perdita di
437.438 euro, e quello del
2012 con un “rosso” di 144.812
euro. Il compito di pareggiare i
conti venne affidato all'allora
Consiglio di amministrazione
che era composto da Ercole
Barbati (presidente), Enrico
Piacentini (vice presidente) e
Gianfranco Verdelli (consigliere). E il Cda di quel tempo (rimasto in carica fino al 2012)
portò a termine tutti i tagli possibili e immaginabili.
Per esempio? Vendita di rami d’azienda; vendita dei macchinari e delle attrezzature; il ricollocamento a Padania Acque
del personale che aveva il contratto «industria-edile»; forte ri-
duzione dei costi generali con
la rescissione anticipata di alcuni contratti, eliminazione di
alcuni contributi ed erogazioni
(San Domenico e Pallavolo Reima, come ci si ricorderà); divieto al personale di svolgere ore
straordinarie; la messa in affitto
di alcuni immobili e la rinegoziazione di alcune convenzioni
(e tariffe). E via dicendo.
I documenti ci sono. Il bilancio del 2012 lo fece praticamente Barbati. Far passare Ervin come il supermanager che
in un anno ha saputo risanare
«Scs servizi locali» non rende
merito neppure allo stesso Ervin perché le carte raccontano
altro. Nessuna medaglia. Nessuna fanfarata. Voliamo bassi.
E' meglio. Per tutti.
non si fosse intervenuti quanto prima, il
rischio di arrivare a 800mila euro di
perdita sarebbe stato molto concreto.
Le azioni di contenimento messe in atto da Ervin, di concerto con Comune e
Scrp – ha raccontato sempre Stefania
Bonaldi - sono risultate efficaci per rimettere in carreggiata l’azienda: rinegoziazione delle convenzioni con lo
stesso Comune, riduzione dei costi di
gestione e dismissione dell’attività costruzioni, ricollocazione del personale
e lotta agli sprechi. Il consuntivo 2013
parla di un utile totale, netto, pari a
40.445 euro, in positivo, dopo aver
toccato i meno 437.438 euro nel 2011.
I ricavi - 2milioni e 400mila euro circa – superano i costi – 1 milione e
820mila euro. L’unico segno meno rimane davanti all’utile proveniente dal
settore impianti sportivi, di cui il centro
natatorio rappresenta la componente
maggiore. Qui, i vecchi investimenti
pesano ancora ma i segnali di ripresa
ci sono e perciò, anche in questo caso,
Ervin si ritiene soddisfatto: «Negli anni
scorsi, le perdite sono state più ingenti.
Abbiamo fatto un grande lavoro nella
gestione dei costi ma, purtroppo, non
siamo riusciti a intervenire a livello
strutturale, il che sarebbe strategico,
perché almeno una parte del centro si
presenta ormai datata. L’ideale sarebbe preservare la funzione sociale del
centro natatorio, esercitata nei confronti di tutto il territorio cremasco e
non solo, aprendo nel contempo ai
contributi esterni. Idee per valorizzare il
parco acquatico in modo più proficuo
non mancano».
Molto positivi ed elogiativi del lavoro
svolto da Ervin i commenti del presidente di Scrp, Moro e dell’amministratore unico di Cremasca Servizi, Martinazzoli: «Ervin ha saputo incarnare
davvero al meglio il concetto di spirito
di servizio» ha sottolineato Moro.
«L’obiettivo della mission di Ervin era
riuscire a mettere in ordine i conti della
società» ha aggiunto Martinazzoli. «Direi che ci è riuscito ed è da qui che
occorre procedere per migliorare».
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it •
Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma
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OPERAIE CON PREGRESSA ESPERIENZA NEL CONFEZIONAMENTO E PRODUZIONE SETTORE COSMETICO PER DIVERSE AZIENDE DEL CREMASCO. SEDE
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IMPIEGATA, ISCRITTA ALLE CATEGORIE PROTETTE
(L. 68/99), PER UFFICIO ESTERO. RICHIESTA L’OTTIMA CONOSCENZA DELLA LINGUA INGLESE. SEDE DI
LAVORO: VICINANZE CREMA.
INGEGNERE ELETTRONICO PER AZIENDA DEL CREMASCO OPERANTE NEL SETTORE DELLA RICAMBISTICA INDUSTRIALE. MANSIONE RICERCATA: TECNICO DI PRODOTTO/COMMERCIALE INTERNO.
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LABORATORIO E CONTROLLO QUALITA’ PRESSO
AZIENDA COSMETICA DEL CREMASCO.
OPERAIO ESTRUSIONISTA CON ESPERIENZA SETTORE GOMMA-PLSTICA. SEDE DI LAVORO: VICINANZE LODI.
STAMPATORE FLESSOGRAFICO CON ESPERIENZA
PER AZIENDA DEL LODIGIANO OPERANTE NEL SETTORE GOMMA-PLASTICA. SEDE DI LAVORO: VICINANZE LODI.
PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE REGIONALI DI
MOBILITA’ (L. 223/91).
MAXWORK S.P.A. - FILIALE DI CREMA • Via Lago Gerundo, 18/3 - 26013 Crema (CR)
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Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Castelleone: il controllo
a tappeto dei carabinieri
Cinque persone segnalate
L
Gionata Agisti
aura Zanibelli, capogruppo del
Nuovo Centrodestra in Consiglio comunale, è uno dei consiglieri più precisi e puntuali nel
loro servizio pubblico, nonché
uno dei più combattivi. Ex assessore
all’Istruzione, nella precedente giunta
Bruttomesso, ha scelto recentemente di
aderire alla nuova formazione, in rottura
con la linea politica di Silvio Berlusconi e
della rinata Forza Italia. Con lei abbiamo
voluto commentare l’operato dell’amministrazione Bonaldi dal punto di vista
dell’opposizione, dopo aver dato spazio
allo stesso sindaco, Stefania Bonaldi, in
uno degli ultimi numeri del nostro giornale. Partiamo da un punto spesso sottostimato nella discussione politica: la cultura.
Lei è stata una dei primi a sollecitare chiarimenti in merito all’iniziativa «I
Manifesti di Crema», risalente all’estate scorsa e di cui, a distanza di tempo,
non si conoscono ancora cifre precise, riguardo a costi e ricavi. «Ci era
stato detto che la manifestazione estiva
dei “Manifesti” era stata scelta sulla base
di un progetto presentato all’amministrazione un anno fa e ricorretto dalla stessa.
L'amministrazione - e il sindaco in primis
- si sono fatti carico di trovare gli sponsor
necessari: una cifra considerevole, pari a
17mila euro, è andata direttamente
dall’Associazione Banca popolare per il
territorio alla manifestazione, anziché a
possibili progetti comunali».
E il resoconto economico? «Risulta
che a gennaio ancora non fosse disponibile una rendicontazione puntuale costi/
ricavi della manifestazione che tanto ha
impegnato l’amministrazione. Nel frattempo, si sono tenuti in città altri eventi e
con ottimi risultati, senza bisogno di impegnare economicamente il Comune. Se
si intende ripercorrere la stessa strada,
come sembra dalle dichiarazioni del
sindaco in Consiglio comunale, come si
giustificherà la scelta? E vedremo le
prossime iniziative programmate, ad
Continua in maniera serrata l’offensiva dei carabinieri della compagnia di
Crema contro i furti in abitazione. Ieri
sera i militari dell’arma sono stati impegnati nel territorio di Castelleone con sei
pattuglie più un equipaggio del nucleo
operativo in borghese per cogliere gli
atteggiamenti sospetti delle persone
Bonaldi, che cosa non va
L’intervista a Laura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra. Le questioni
Laura Zanibelli
esempio i progetti per l'infanzia che, nella manifestazione di ottobre, non hanno
certo avuto quel numero di presenze che
era atteso. Soprattutto in momenti di
grave difficoltà di bilancio, come quelli
attuali, non è compito dell'amministrazione sostituirsi ai cittadini né per quanto
riguarda la ideazione di momenti culturali né per la loro sponsorizzazione».
Quali sono gli interventi prioritari
che avete proposto con più insistenza
e che non trovano sponda nella maggioranza? «Partendo ancora dall’ambito
culturale, è eclatante l’immobilità dell’amministrazione rispetto alla verifica di fattibilità del trasferimento della biblioteca al
museo, che consentirebbe un risparmio
di costi di gestione oltre che una sinergia
ottimale, entrambi effetti importanti per
bilanci in sofferenza, in una prospettiva
strategica di medio-lungo termine. O
meglio, prima l’assessore alla Cultura,
Paola Vailati, aveva aperto uno spiraglio
al confronto, poi il sindaco ha chiuso e
quindi la Vailati ha chiuso a sua volta, ma
tutto tramite dichiarazioni a mezzo stampa, perché noi non abbiamo ancora visto
né ipotesi né uno straccio di progetto o
fattibilità a supporto».
Quanto agli altri ambiti? «Possiamo
ricordare la nostra proposta di riqualificazione della Pierina, sia per quanto riguarda l’università che per l’area industriale.
Oppure, parlando di bilancio, la proposta
di conferimento del patrimonio comunale
al Fondo immobiliare della Provincia, liberando così importanti risorse sia per
investimenti che per manutenzioni. Anche su questi versanti tutto tace, salvo
continuare a ripetere che, a causa del
Patto di stabilità, occorre mettere le mani
nelle tasche dei cittadini. O, ancora, il
tema sicurezza, rimandato sempre a
competenze altrui, come se polizia locale
o altri interventi non dipendessero
dall’amministrazione, magari insieme alle
altre amministrazioni del territorio».
Quali sono stati, secondo voi, gli
errori più significativi commessi
dall'amministrazione comunale? «Dopo aver costruito una Giunta che continua a presentarsi debole, con un sindaco
con troppe deleghe (e qualcuna ne paga
le conseguenze, una per tutte l’istruzione: sarà interessante vedere come chiuderanno le iscrizioni a fine mese), l'inizio
non è stato dei migliori, con la bocciatura
della Cittadella dell'anziano, senza alcuna valutazione né motivazione portata in
discussione. Per di più, dalla stampa, si è
poi appreso che la bocciatura non era
condivisa neppure dal vicesindaco, Angela Beretta. Ciò che, da lì in poi, si è
progettato o realizzato è stato possibile
Imprese, proteste a Roma
Hanno manifestato martedì
scorso in piazza del Popolo, a
Roma, in 60-70mila. Un incredibile colpo d’occhio. A portare
nella capitale artigiani, commercianti e piccoli imprenditori è stata Rete Imprese Italia, la sigla che
coalizza Casartigiani (la Confederazione di cui fa parte anche la
Libera Artigiani di Crema), Cna,
Confartigianato, Confcommercio
e Confesercenti. Sigle che rappresentano un esercito di
4.383.500 unità produttive che
occupa più di 24 milioni di persone, dà lavoro a oltre 17 milioni di
dipendenti e crea un valore aggiunto di 1 miliardo e 400 milioni
di euro.
Sono state tre le principali richieste partite dal palco di piazza
del Popolo ai palazzi del potere e
delle istituzioni centrali: taglio
delle tasse perché la pressione
fiscale sulle Pmi è arrivata al
54%, 20 punti percentuali oltre la
media europea; taglio della burocrazia che costa 7mila euro ad
azienda; più facilità di accesso al
credito che, invece, rispetto al
2009, è crollato dell’6-7% per le
micro e piccole aziende. «Se non
si cambia rotta, a rischio è la pace sociale» hanno detto i responsabili delle cinque associazioni di
categoria.
Marco Bressanelli
che percepivano a distanza il posto di
blocco. Nel corso del servizio sono stati
controllati poco più di 50 veicoli, 3 esercizi pubblici, cinque persone sono state
segnalate per stupefacenti, elevate tre
contravvenzioni per petulanti e moleste
richieste di elemosine nei pressi di esercizi pubblici in centro.
Moretti, Massari, Cavagnoli, Ratini
Un altro degli obiettivi della
protesta era quello di farsi ascoltare, perché è questo che lamentano commercianti e piccoli imprenditori: non essere presi in
considerazione da chi governa.
«La manifestazione andava fatta»
commenta il presidente della Libera artigiani, Marco Bressanelli. «Siamo gente abituata a lavorare, non a perdere tempo, ma,
arrivati a questo punto, è giusto
attirare l’attenzione perché rappresentiamo una bella fetta del
Paese. Quando chiude o emigra
una multinazionale, ci si straccia
le vesti e si corre ai ripari; invece,
quando a chiudere sono tantissime piccole imprese, con gli stessi
effetti in termini occupazionali,
non succede un bel niente, ad
l’eccezione degli enti locali e della regione Lombardia con cui
stiamo, faticosamente, lavorando
per tutelare la libera impresa. Al
contrario, la politica nazionale,
nonostante i ripetuti buoni propositi, di fatto non ha ancora fatto
nulla per noi, che siamo pur sempre l’ossatura del sistema economico di questo Paese»
«La manifestazione di oggi a
Roma» ha affermato Giovanni
Bozzini, presidente di CNA Cremona, è stata una manifestazione
di protesta sì, ma soprattutto di
proposta. Rete Imprese Italia
vuole fortemente che il 2014 sia
l’anno della svolta, che si vada
oltre il sentiero dell’austerità, con
azioni che rilancino realmente
l’attività economica. Niente di
complicato ma azioni semplici ed
efficaci. Abbiamo presentato un
decalogo di proposte per riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità; attuare la
riforma fiscale; far ripartire le imprese uscendo dall’emergenza
occupazionale; erogare il giusto
credito alle imprese; proseguire
nell’azione di semplificazione;
tornare alla legalità; portare a
competere il maggior numero di
imprese possibile sui mercati
internazionali: innovare il sistema dei trasporti e della logistica;
ridurre i costi energetici per le
piccole e medie imprese; superare il Sistri. Tutte proposte che
abbiamo messo sulla carta e
sono utili per far ripartire il nostro Paese iniziando dalle imprese e per riflesso dalle persone e
dalle famiglie. Abbiamo bisogno
di questo».
solo grazie a progetti di altri, comprese
Provincia e Regione».
Ci può fare alcuni esempi? «Certo:
ciclabile di Offanengo, finanziamento regionale per le ciclabili, mensa alla scuola
elementare di Ombriano, sottopasso di
via Indipendenza, fino all'ipotesi di progetto di riqualificazione per gli ex Stalloni, con un progetto che vede pubblico e
privato soggetti attuatori, secondo linee
che prima il centrosinistra
contestava. Se invece consideriamo le ultime scelte:
dal registro delle unioni di
fatto - di nessun valore effettivo, vista la non competenza del Comune in materia -, alle dichiarazioni del
sindaco, a giustificazione
dei comportamenti della
dottoressa Vailati, in ambito No Tav, e del
consigliere comunale di Rifondazione
comunista, Camillo Sartori, riguardo alla
giornata in ricordo delle vittime delle foibe, si capisce quale scotto debba pagare
la cittadinanza a causa della compagine
amministrativa che ci governa. Per lo
stesso motivo sarà da vedere come verrà
effettuato il riordino delle partecipate: la
delibera, sventolata come una grande rivoluzione, in realtà non indica né tempi
né modi e tanto meno costi, oltre a non
essere stata condivisa con gli altri attori
principali, cioè i sindaci del territorio. Già
ne vedremo gli effetti nel caso di Scs
Servizi locali».
Passiamo alle questioni di casa vostra: quali sono le prospettive nei confronti del gruppo consiliare di Forza
Italia, alla luce delle recentissime dichiarazioni offensive del vostro leader
nazionale, Alfano, nei confronti dei
vostri naturali alleati? Procederà la
vostra collaborazione? In questo frangente, il centrosinistra cremasco sembra dare l’impressione di una maggiore compattezza. «Le dichiarazioni di Alfano, che seguono altrettante offese ricevute da Ncd, si situano in un contesto
molto più ampio di considerazioni politiche che non possono essere trascurate.
Sono stati posti da noi, come condizione di un governo di larghe intese, temi
come il rilancio dell’imprenditoria, la riforma della giustizia, del mercato del lavoro, della fiscalità e della burocrazia, tutela della famiglia: tutte tematiche tipiche
della cultura liberale di centrodestra».
In ambito locale? «Cerchiamo di declinare questi stessi temi e lo facciamo,
non solo esercitando una funzione di
controllo, ma anche un’azione propositiva, proseguendo quindi nel solco di quella posizione culturale in cui entrambe le
forze politiche di centrodestra si riconoscono. Non sarei così sicura che il centrosinistra cittadino si possa dire più unito: sulle partecipate o sul Registro unioni
di fatto e persino sulla fornitura di servizi
ai disabili hanno dimostrato divisione. E,
in particolare, se guardiamo in casa Pd, i
risultati delle sue consultazioni dimostrano differenze tra classe dirigente e iscritti, ma questi sono problemi loro, se non
fosse che purtroppo, a livello nazionale,
le tensioni interne ai Democratici stanno
impattando da troppo tempo i livelli istituzionali più alti».
«I manifesti», non
presentato ancora
alcun resoconto
11
Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Sono studenti dell’Itis «Galilei», 17 anni a testa. Sbaragliano tutti con un progetto innovativo
Sono i migliori: i primi delle start-up
L’
assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro
Valentina Aprea, ha ricevuto
a Palazzo Lombardia alcuni
studenti, tutti di 17 anni, e
insegnanti dell’Itis di Crema, vincitori,
con il progetto «Keep my Stuff
dell'edizione italiana dello «Startup
Weekend», la più grande iniziativa al
mondo di startup competition. «Keep
my Stuff» è una soluzione innovativa,
destinata alla videosorveglianza e
all'antitaccheggio, che sfrutta la tecnologia 3D. «Il sistema evoluto per la
sicurezza che avete progettato è certamente di grande interesse, soprattutto se si riuscirà a tradurlo in un'apposita “app”per gli smartphone» ha
spiegato l'assessore Aprea. Che ha
aggiunto: «Il Galilei di Crema è una
delle realtà di eccellenza attive in
Lombardia, ha partecipato a tutti i
bandi di “Generazione Web” finanziati
dalla Regione, ha progettato e realizzato finora 17 “Learning Week” ed è
partner della Long Eaton School (UK).
Infine ha avviato un percorso di Istruzione e formazione tecnica superiore
(Ifts) sulla cosmesi». Gli Ifts sono percorsi formativi di livello post-secondario di tipo non universitario e si rivolgono a giovani e adulti diplomati,
sia occupati che in cerca di occupazione, con l'obiettivo di far acquisire
competenze rispondenti ai fabbisogni
del mondo del lavoro.
Rosario Emanuel Diliberti, Enrico Fasoli, Ravinder Pal Singh, Michele Guerini Rocco
Umberto Pirelli, presidente Fidicom: «Accessi più favorevoli aumentano le erogazioni
di finanziamenti anche se la vera inversione deve arrivare innanzitutto dalle banche»
Credito più facile grazie al fondo centrale
Fidicom Asvifidi Antali supporta
aziende e professionisti nella richiesta
di accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI che, di recente, ha comunicato la volontà di rivedere i criteri di
selezione che acconsentono l’accesso
a garanzie a un maggior numero di imprese. Con la contro garanzia dello
Stato, infatti, sarà possibile elevare la
garanzia all’80%, anche per i professionisti. Buone notizie anche per chi vuole
investire in attrezzatura, macchinari,
beni strumentali e tecnologie digitali
grazie all’uscita di una nuova misura di
credito agevolato, denominata Sabatini
bis.
Ne abbiamo parlato con Umberto
Pirelli, presidente del confidi Fidicom
Asvifidi Antali espressione di Sistema
Commercio e Impresa – Asvicom Cremona.
Il Fondo Centrale di Garanzia e il
supporto di Fidicom Asvifidi Antali
«Sono provvedimenti fondamentali in
questo momento» riferisce Pirelli. «Per
quanto riguarda le misure del Fondo
Centrale di Garanzia, due considerazioni: da un lato criteri di accesso più favorevoli possono consentire di aumentare
le limitatissime erogazioni di finanzia-
menti; resta sempre inteso che attendiamo dal sistema bancario un’inversione di tendenza». Prosegue Pirelli:
«Dall’altro anche i professionisti, iscritti
agli Ordini professionali di riferimento
oppure alle Associazioni professionali
non ordinistiche comprese nell’elenco
ministeriale, potranno beneficiare di un
rafforzamento della garanzia».
nali e territoriali, grazie a personale
qualificato e dedicato».
Situazione generale PMI
Le novità arrivano in uno dei momenti peggiori per le PMI; infatti i dati comunicati dalla BCE evidenziano la stretta
record sui prestiti del novembre 2013, in
cui la restrizione sulle imprese italiane è
stata del 5,9% rispetto al 3,9% della
media europea. «Il calo record di novembre è l’apice del calo registrato
nell’autunno 2013; tanto è vero che
rappresenta il maggior arretramento
dall’avvio delle registrazioni statistiche,
iniziate 10 anni fa. Siamo stati ‘battuti’
solo dalla Spagna, dove il calo è stato
pari al 13,9%» segnala Pirelli. «Anche
dal nostro piccolo osservatorio è emerso un brusco rallentamento: sono diminuite le richieste ed i nostri dati statistici
hanno evidenziato che al 30 novembre
2013 risultavano erogate il 41,17% delle richieste di finanziamento deliberate,
contro il 52,31% del 30 novembre
2012».
A tutto questo vanno aggiunti i dati
Abi sulle sofferenze lorde al 31 dicembre 2013: 156 miliardi, ben il 25% in più
rispetto all’anno precedente. I soggetti
coinvolti sono un milione 205 mila.
Sabatini bis - Finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinati,
impianti e attrezzature
Nei giorni scorsi, inoltre, è uscita anche una nuova misura di credito agevolato per coloro che avessero la necessità di investire in macchinari e tecnologie digitali. Si tratta della Sabatini-bis.
«Per mezzo di questa misura» ha aggiunto Pirelli «le imprese che investono
e che ampliano la propria attività potranno beneficiare di un contributo in
abbattimento tassi pari al 2,75%. Per
supportare le imprese socie, il confidi
ha attivato una collaborazione con un
partner che segue tutto il credito agevolato» riferisce il presidente di Fidicom. «In tal modo ogni impresa potrà
rivolgersi ai nostri uffici per agevolare
l’accesso al credito e per intercettare
eventuali agevolazioni nazionali, regio-
Umberto Pirelli
PREVISIONI
«Ne consegue che il 2014 sarà un
anno ancora molto difficile, dal momento che il nostro confidi sarà chiamato a
migliorare l’assistenza per le imprese
socie; per questo stiamo continuamente ampliando le iniziative per facilitare
l’accesso al credito, che comunque – è
corretto sottolinearlo - resterà sempre
difficile» conclude il presidente. «Faremo quanto possibile per sostenere le
imprese».
«Dillo alla Lega»: gli abitanti di Santa Maria hanno chiesto più sicurezza
Nella mattinata di domenica è stato aperto, nell’ambito della campagna di ascolto «Dillo alla Lega» un
gazebo a Santa Maria.,Ad ascoltare e discutere con i
cittadini per conoscere i problemi del loro quartiere,
oltre al segretario cittadino Dino Losa, erano presenti anche l’assessore provinciale Matteo Soccini ed il
consigliere regionale Federico Lena.
Diversi i temi ed i problemi emersi nel corso dei
colloqui che saranno portati all’attenzione dell’amministrazione comunale, attraverso interrogazioni al
sindaco ed ai vari assessori competenti quali la sicurezza stradale lungo il viale di Santa Maria, il deposito
dei mezzi di SCS nella zona industriale, l’annosa questione della barriera ferroviaria, oltre che la costante
questione della sicurezza sulla quale molta preoccupazione ha destato l’episodio della rapina avvenuta in
un appartamento del quartiere in pieno giorno marte-
dì della scorsa settimana.
Sempre la sicurezza è al centro dell’interrogazione, annunciata nel comunicato di venerdì scorso a
commento dei dati sulla criminalità forniti dalla Polizia
di Stato, stilata anche grazie ai suggerimenti dei cittadini e pronta per la presentazione in Consiglio Comunale.
Un testo con poche ma chiare domande nelle quali la Lega chiede al sindaco Bonaldi: ritiene i dati forniti dalla polizia meritevoli di attenzione e tali da non
essere sottovalutati? Ritiene di richiedere, sulla base
dei dati citati, la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, da svolgersi eccezionalmente a Crema, nel quale esaminare la situazione?
Ritiene di sollecitare il consiglio comunale ad addivenire a una decisione sul “luogo” in cui affrontare e discutere di sicurezza (“commissione” o “tavolo”)?
Quali interventi ritiene di mettere in campo come amministrazione comunale in tempi brevi sul tema della
sicurezza?
CINEMA
Programmazione settimanale
CREMONA
Spaziocinema Cremonapo
(0372-803674)
www.spaziocinema.info
• Sotto una buona stella
• Saving Mr.Banks
• 12 anni schiavo
• The lego movie
• Belle & Sebastien
• Lone Survivor
• Storia d'inverno
• Monuments men
• Pompei 3D
• Zoran, il mio nipote scemo
Chaplin (0372-453005)
• 12 anni schiavo
Filo (349.8310931)
• Tango libre
CREMA
Porta Nova
(0373-218411)
www.multisalaportanova.it
• Monuments men
• 12 anni schiavo
• Storia d'inverno
• Sotto una buona stella
• Pompei
• The lego movie
Cinemimosa
• Sotto una buona stella
Cineforum
• Disconnect
PIEVE FISSIRAGA
Cinelandia
(0371-237012)
www.cinelandia.it
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• Pompei
• Sotto una buona stella
• Storia d'inverno
• The Lego Movie
Imprenditori cremaschi
Nasce il progetto
«Made by Italians»
Da un’idea progettuale di imprenditori
cremaschi nasce il progetto “Made by Italians”, che intende dichiarare, valorizzare e
certificare che un determinato prodotto/servizio viene costituito interamente da maestranze qualificate operanti secondo la tradizione artigianale, progettuale e culturale
italiana.
Infatti il marchio “Made in Italy” non basta
più a garantire l’autenticità della qualità produttiva italiana. Molte aziende -straniere e
non- producono in Italia per poter appiccicare -su un capo di abbigliamento, prodotto
alimentare o bene di consumo e industrialeil logo “made in italy”, che pure è soggetto a
massicce e gravi contraffazioni che finiscono con l’inquinare l’immagine della qualità
originale italiana nel mondo. D’altra parte
ormai molte aziende italiane producono
all’estero gran parte dei loro manufatti e riservano al loro territorio solo le fasi finali o
accessorie del lavoro di rifinitura o confezionamento. Anche in questo caso per potersi
avvalere dell’immagine “Made in Italy”.
Vi sono tuttavia imprese che hanno scelto di non delocalizzare fuori dal paese le loro
strutture produttive, consapevoli del fatto
che la qualità industriale non è clonabile.
Naturalmente non basta un marchio o due
a garantire la qualità della lavorazione artigiana. Il concept Made by Italians sposta
però l’attenzione dal luogo di produzione a
chi produce, che diviene protagonista prima
ancora del territorio, del paese in cui opera.
La maestria risiede nella capacità progettuale, nell’esperienza e nella perizia degli
artigiani e dei produttori, dei progettisti e dei
professionisti, non in un mero contesto geografico. In un mondo globalizzato la capacità
artistica e produttiva può del resto spostarsi
a piacere nel mondo.
Non è più vincolata ad una zona specifica. L'intelligenza, l'esperienza, sono diventate "mobili". La tecnologia le ha rese ubiquitarie. Questo vale soprattutto per le imprese che producono servizi, dalla consulenza e formazione alla capacità progettuale
logistica. Il proprio imprinting culturale e antropologico può quindi essere espresso e
valorizzato ovunque. Si può produrre in Italia
utilizzando bassa manovalanza o insediare
valenti operatori in Cina: quel che conta è
l’italianità intesa come tradizione professionale, sensibilità, maturità esperienziale.
Ma questo nuovo marchio, del quale potranno dotarsi solo le imprese che rispettano
il nuovo “protocollo di garanzia” della artigianalità e progettualità italiana, vuole essere anche uno stimolo alla creazione di un
percorso di certificazione vero e proprio per
garantire ai clienti finali una reale qualità,
non più vincolata a un luogo, ma all’operatore, al creatore, all’artigiano, al produttore,
alla qualità e continuità dell'intera filiera produttiva. E’ un marchio pensato per l’intera
categoria dei produttori italiani.
Il messaggio è dunque chiaro: le persone
non valgono meno del territorio nel quale lavorano. Non si possono ridurre a realtà geografica, a luogo, a “terroir”. Il marchio Made
by Italians intende valorizzare il fattore umano e il grande patrimonio di esperienza, tenacia, sensibilità e capacità produttiva degli
artigiani, degli industriali e dei progettisti
italiani. Ma il Made by Italians non si limita a
pura immagine. Nel corso dei prossimi mesi,
infatti, con la realizzazione di un sito web si
verrà a creare una vera e propria agenzia di
servizi autonoma per le imprese italiane che
intendono valorizzare i loro prodotti/servizi e
la loro specificità produttiva, innovativa e
culturale nel mondo. L’agenzia offrirà, oltre al
percorso inerente il protocollo di garanzia
Made by Italians, formazione ad hoc, consulenza di marketing e comunicazione, servizi
di traduzione e molto altro.
12
Crema
Sabato 22 Febbraio 2014
Rossoni, chiesti 100
mila euro a Corlazzoli
Al tribunale di Cremona si è svolta la terza udienza del processo che vede Alex Corlazzoli, ex assessore del comune di
Crema ed ex consigliere comunale a Offanengo, sul banco
degli imputati con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa
nei confronti di Gianni Rossoni, ex vice presidente nonché
assessore della regione Lombardia, difeso dagli avvocati Ermete Aiello e Angelo Branchi. che ha chiesto 100mila euro
di risarcimento per l’offesa ricevuta. Corlazzoli è difeso da
Umberto Ambrosoli.
Per la rapina a Conad,
fermato offanenghese
I carabinieri hanno fermato e condotto in caserma un tossicodipendente di 33 anni di Offanengo. Sul suo conto graverebbero gravi indizi di responsabilità in ordine alle rapine
commesse l’8 novembre 2013 ed il 10 febbraio 2014 al supermercato Conad del paese. Nel corso di una perquisizione
nell’abitazione del giovane sono state trovati, in una cassapanca, l’abbigliamento, gli accessori, il casco integrale da
motociclista, il coltello da cucina in ceramica e la borsa in
plastica verde, il tutto identico in ogni particolare al materiale
utilizzato per le le due rapine. Non sono stati trovati, invece, i
4.800 euro, somma che sarebbe risultata utilizzata per impellenti acquisti di eroina per uso personale.
Finanza e cani antidroga
al liceo artistico Munari
Al liceo artistico Munari c’è stata, nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Crema con i cani antidroga giunti da Orio al
Serio e da Bresso. Passati al setaccio i bagni e il cortile della
scuola. Probabilmente una soffiata oppure la richiesta è arrivata dallo stesso istituto. Operazioni simili, negli anni passati,
ci sono state in altre scuole di Crema: molti ricordano, probabilmente, i cinque studenti denunciati grazie alle telecamere
installate nei bagni.
Il pericolo di pioggia rovina la prima puntata dell’evento. Novità
Carnevale, seconda puntata
L
Schiavini e Paola Vailati, e con
loro la coppia speaker che racconta la manifestazione: Marco
Gipponi e Gianluca Savoldi; liberato un bouchet di palloni bianchi
con un cuore con scritto «Piero».
Tre le new entry: il gruppo folk
boliviano, l’Arlecchino bergamasco e il carro allegorico dell’Istituto Marazzi di Crema. Rimangono
ancora tre appuntamenti. Il primo
è quello di domenica 23 febbraio.
Ricordiamo che la sfilata del Carnevale Cremasco si dipana nel
tradizionale percorso con epicentro in piazza Giovanni XXIII e nelle
vie adiacenti a porta Ombriano. Il
Carnevale ha il suo inno. Si spera
in un grande pubblico. Presenti
ancora il Carnevale dei bambini,
con gonfiabili, truccabimbi, e col
trenino «Beniamino» in largo Falcone e Borsellino, i mercatini in
piazza Aldo Moro il 23 febbraio e il
2 e 9 marzo.
a prima domenica di carnevale è andata così e
così, complice il maltempo. Ma non è stato un insuccesso. Un centinaio
di persone all’inizio della sfilata, il
doppio a manifestazione inoltrata.
Hanno aperto il Gaget e le sue
quattro oche, la banda di S. Bassano e il gruppo Arlecchino di Bergamo. Poi il carro dei Barabet, con
«Sua maestà il re Carnevale», quindi tutti i carri in gara «Il misterioso
mondo del bosco» del gruppo
Quade e S. Bernardino, «Siamo alla frutta» dei Pantelù, «Siamo tutte
marionette» del gruppo Amici, «Lo
sceicco bianco» dei Barabet.
C’è stato il commosso il saluto
a Piero Vailati, morto qualche settimana fa. Lo ha ricordato il presidente del Carnevale cremasco,
Eugenio Pisati, con tutti gli ospiti
sul palco, dal sindaco Stefania
Bonaldi agli assessori Giorgio
Firme per una via intitolata a Pietro Erba
Il presidente del Consiglio comunale di Crema, Vincenzo Cappelli, ha ricevuto nei giorni
scorsi in Comune Lina Francesca Casalini e
Francesco Andrea Maestri. I due poeti cremaschi hanno consegnato una raccolta di oltre
700 firme finalizzata alla richiesta di intitolazione di un luogo in Crema alla memoria del poeta
Piero Erba, a più di dieci anni dalla sua scomparsa. Il quartiere di Castelnuovo, dove Erba
ha vissuto a lungo, si è fatto particolarmente
attivo per la loro raccolta.
«Ciò che apprezzo da sempre nell’opera di
Piero Erba» ha commentato commenta il presidente Cappelli, «è la sua genuinità nell’esprimere i fatti. Una mente vivace, arguta anche
nel cogliere contraddizioni. Una rara capacità
di esprimere i sentimenti».
«Erba amava definirsi il “poeta versatolo” e
aveva una innata dote alla rima facile» ha ricordato Maestri, «ma non era mai banale. Le sue
poesie seguivano il rigoroso schema dell’ende-
casillabo. Il suo ispiratore è stato Federico Pesadori, considerato il padre della poesia dialettale cremasca. Dedicare un luogo a Crema a
Piero Erba, così come è già stato fatto in passato con il Pesadori, è un dovere morale verso
l’arte poetica della nostra terra».
Fotoclub Ombriano: è partito il corso per saper fotografare bene
E’ partito il corso base di fotografia
organizzato dal Fotoclub OmbrianoCrema. Ben 44 gli iscritti che, alla
prima lezione di lunedì scorso, hanno
riempito la sala messa a disposizione
dal museo di Crema. Il docente, Alberto Prina ha iniziato la lezione introducendo i concetti generali della co-
Sabato 22
10.20
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01.00
linea verde orizzonti. Att
concistoro per la nomina di nuovi cardinali
la prova del cuoco. var
Tg1 telegiornale
easy driver. Attualità
Le amiche del sabato. Att
Tg1 telegiornale
a sua immagine. Attualità
passaggio a nord ovest
l'eredità. game show
tg1 telegiornale/tg sport
64° festival della
canzone italiana
tg1 telegiornale
domenica 23
06.00
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rai parlamento. Att
unomattina in famiglia
santa messa
a sua immagina. Att
recita dell'angelus
Linea verde. Att
tg1 telegiornale
l'arena. Talk
domenica in. Varietà
tg1 telegiornale/tg sport
affari tuoi. Game show
braccialetti rossi. fiction
speciale tg1. Att
tg1 notte/che tempo fa
testimoni e protagonisti
municazione e mostrando come essi
possano essere applicati anche
all’ambito fotografico. Cosa vogliamo
comunicare con la fotografia? Quali
sono i mezzi per rendere la comunicazione fotografica efficiente? Queste
sono solo due delle domande a cui il
corso ha iniziato a dare risposta.
Sabato 22
rete 4
09.30
10.05
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rai parlamento. Att
SULLA VIA DI DAMASCO. Att
cronache di animali. doc
mezzogiorno in famiglia
tg2 giorno/ rai sport
rai sport dribbling
sea patrol. telefilm
voyager factory. Doc
sereno variabile. Att
90° minuto serie b
razza umana. Doc
Squadra speciale Cobra 11
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castle. film
body of prof. Telefilm
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Voyager Factory
il nostro amico charly.Tf
cronache di animali. doc
mezzogiorno in famiglia
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quelli che aspettano.Var
quelli che il calcio. Var
stadio sprint
90° minuto
squadra spec. cobra11.tf
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hawaii five-0. tf
la domenica sportiva. Sport
tg2 notizie
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l'elisir del sabato. Att
tgr bellitalia. attualità
tg3/sport notizie/meteo3
tgr il settimanale. att
tgr ambiente italia
tg regione/tg3
rai educational-tv talk
per un pugno di libri. Quiz
un caso per due. Tf
tg3/tg regione/meteo
blob. varietà
armageddon. Film
tg3/tg regione
libri a metà. Doc
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il fidanzato e lo scapolo. f
c'è un sentiero nel cielo. f
correva l'anno. Att
telecamere. att
tgr estovest
TG3/meteo3
tgr mediterraneo. att
12 idee per la crescita. Att
fuori quadro. att
tg regione/tg3
in 1/2 ora. Attualità
kilimangiaro. Att
tg3/tg regione/meteo/blob
che tempo che fa. Att
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italia 1 19.00
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magazine champions league
donnavventura. Att
ricette all'italiana. att
tg4 Telegiornale/meteo
un detective in corsia. Tf
la signora in giallo. tf
lo sportello di forum. att
don giussani. Doc
Le indagini di Padre Castell
poirot. Film
tg4 Telegiornale/meteo
Il segreto.Tf
tempesta d'amore. soap
c'era una volta in america. F
tg4 Telegiornale
La serata si è conclusa, dopo le
due ore di lezione, con la visione di
alcune immagini di Alberto Prina e
relativa discussione.
Ora il corso proseguirà con le lezioni tecniche su composizione, tempi e diaframmi; seguiranno le tre uscite sul campo per mettere in pratica
quanto imparato in aula. Quella del
corso è solo una delle tante attività
organizzate dal circolo cittadino. Per
rimanere informati consigliamo di visitare il sito ufficiale www.fotoclubombriano.it, la pagina Facebook o di
diventare follower su Twitter (@
FCOmbriano).
domenica 23
08.30
09.20
10.00
10.50
11.30
13.00
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14.45
16.30
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20.30
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mondo sommerso. tf
don giussani. Doc
santa messa
pianeta mare. Attualità
tg4/meteo
ricette all'italiana. Att
donnavventua. Doc
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traffico-meteo. Attualità
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il grande nilo. doc
le storie di melaverde. Att
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l'arca di noè. attualità
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avanti un altro! Quiz
tg5 telegiornale/meteo
paperissima sprint. Varietà
il segreto. Soap
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The secret circle. telefilm
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amore con interessi. Film
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studio aperto/meteo
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g.p. d'australia. Superbike
sport mediaset
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super partes. Att
my dad says. Sit
padre in affitto. Sit
scooby doo. film animaz.
poliziotto a 4 zampe 2. F
studio aperto/sport
g.p. d'australia. Superbike
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Lucignolo 2.0. Attualità
le morti di ian stone. Film
studio mediaset
studio aperto
Sabato 22
la 7
domenica 23
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Tg La 7
omnibus. Attualità
coffee break. Att
otto e mezzo. Att
op center. Film
tg la7
tg la7 cronache. attualità
le strade di san
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un re per quattro regine. f
l'ispettore barnaby. f
tg la7
otto e mezzo. Att
exodus. film
tg la7 sport
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rassegna stampa
omnibus. Attualità
l'aria che tira. Attualità
otto e mezzo. Att
un tocco di classe. F
tg la7
tg la7 cronache. attualità
salomone e la regina di saba. film
the district. Tf
l'ispettore barnaby. f
tg la7
mondo senza fine. Fiction
la7 doc
tg la7 sport
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Il giorno del Signore
Borghi d’Italia. Rubrica
Cosa bolle in pentola
Speciale Gran
Carnevale Cremasco
Tg cremona
“La piazza”. Talk
Telegiornale
Gioielli sotto casa
Gran Carnevale Cremasco
Ciak! Motore!
tg cremona/nazionale
Il giorno del Signore
il concerto
09.00
10.00
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17.00
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19.30
21.30
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Il Concerto
Speciale Gran
Carnevale Cremasco
Santa Messa. dA Cremona
Angelus
Il giorno del Signore
Anteprima la Grande Domenica
tg della domenica
Lumezzane - Cremonese
“La piazza”. Talk
tg della domenica
Lumezzane - Cremonese
Pergolettese - Rimini
Vanoli Cremona Giorgio tesi Group Pistoia
Speciale Arredamento
13
Sabato 22 Febbraio 2014
Salone internazionale del mobile
A Milano appuntamento dall’8 al 13 aprile e con tutte le manifestazioni collaterali: in arrivo circa 24mila espositori
C
Tutto è pronto per la
53a edizione del Salone internazionale
del mobile che, insieme alle biennali
EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno, oltre al SaloneSatellite, porterà a Milano tutte
le novità in fatto di arredo con
circa 2.400 espositori. Ad animare i padiglioni di Fiera Milano,
Rho - dall’8 al 13 aprile - contribuirà anche un’importante proposta culturale che vedrà coinvolti otto grandi nomi dell’architettura internazionale. Doppio
appuntamento con il grande
pubblico che potrà visitare la
manifestazione sia sabato sia
domenica.
Milano, ancora una volta, si conferma capitale internazionale
dell’arredo, l’unica città al mondo
che ospita una manifestazione in
grado di attirare oltre 300.000 visitatori provenienti da 160 Paesi.
Suddivisa in tre tipologie stilistiche – il settore Classico, Moderno e Design – la 53a edizione del
Salone Internazionale del Mobile,
insieme al Salone Internazionale
del Complemento d’Arredo, vedrà scendere in campo oltre
1.400 espositori tra italiani ed
esteri.
Il Salone Internazionale del Mobile vanta non solo la consolidata
presenza delle aziende di settore
più importanti, ma anche il nuovo
ingresso di aziende del mondo
dell’arredo, quali Hästens, Kvadrat, Iittala, Tom Dixon, e del settore moda, come Ferré, Pierre
Cardin, Ungaro, di fama mondiale che vanno a rendere ancora
più ricca la già ampia offerta
merceologica. Tornano a esporre
anche significativi nomi: Flötotto,
Gebr. Thonet, SCP, Thonet, Treca, Wittmann.
Protagoniste della 20ª edizione
di EuroCucina le migliori realtà
italiane ed estere, distribuite su
oltre 25.000 metri quadrati, nei
quattro padiglioni dedicati: 9-11,
13-15.
Nell'ambito della Fiera, come dicevamo, c'è anche il Salone internazionale del bagno, che porterà in mostra tutte le novità in
EuroCucina: in mostra
il meglio delle proposte
fatto di accessori e mobili per
bagno, cabine doccia e impianti
sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rivestimenti, rubinetteria
sanitaria e/o da cucina, vasche
da bagno e idromassaggio.
La biennale dedicata al bagno,
sempre più ampia e completa e
nella quale torneranno a esporre
i propri prodotti Gessi e Sicis, per
la prima volta occuperà interamente i padiglioni 22-24 del
quartiere fieristico di Rho.
Cambiamenti in vista anche per il
SaloneSatellite – dedicato ai giovani creativi – che sarà collocato
nei padiglioni 13-15, ai quali si
potrà accedere molto agilmente
da Cargo 4 con ingresso libero.
Viene riproposto per il 5o anno il
concorso SaloneSatellite Award
che premia i 3 progetti migliori
attinenti alle merceologie presenti in fiera e che ha lo scopo di
favorire contatti mirati tra gli under 35 e le aziende espositrici del
Salone.
All’importante e completa proposta commerciale del Salone viene affiancato, come da tradizione, un altrettanto prestigioso
evento collaterale, curato da
Francesca Molteni e Davide Pizzigoni, dal titolo: “Dove vivono gli
architetti”. Shigeru Ban, Mario
Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha
Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain/Studio
Mumbai, otto importanti nomi
dell’architettura internazionale,
apriranno le porte delle loro “abitazioni private”, raccontate al padiglione 9.
Lo spunto per una riflessione trasversale su modalità, esperienze
e tendenze dell’abitare contemporaneo con l’obiettivo di raccontare cosa significa oggi progettare una casa.
Anche quest’anno il Salone del
Mobile offrirà l’ingresso gratuito
ai musei civici di Milano. I visitatori del Salone, ma anche i cittadini milanesi e i turisti, potranno
entrare gratuitamente al Museo
del Novecento, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale,
Musei del Castello Sforzesco,
Palazzo Morando, Acquario Civico, Galleria d’Arte Moderna e
Museo del Risorgimento. E' stato
siglato per il secondo anno anche l’accordo tra Salone del Mobile, Fiera Milano e Atm grazie al
quale i visitatori del Salone del
Mobile potranno usufruire di un
biglietto integrato, valido sia per
il trasporto urbano sia per l’ingresso in Fiera.
È disponibile una ulteriore offerta
speciale che, grazie all’intesa
con Trenitalia, metterà a disposizione dei visitatori circa 230 treni
a prezzi scontati per raggiungere
Milano durante i giorni della manifestazione, purché si sia muniti
di biglietto di ingresso al Salone.
Vetrina internazionale di riferimento per tutti coloro che non
vogliono solo arredare, ma anche cucinare e mangiare con stile, la 20a edizione di EuroCucina va in scena dall’8 al 13 aprile
presso Fiera Milano, Rho. In mostra il meglio in fatto di cucine.
EuroCucina torna con il Salone Internazionale del Mobile, il
Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, il Salone Internazionale del Bagno e il SaloneSatellite ad animare gli spazi
espositivi di Fiera Milano Rho dall’8 al 13 aprile. Fiera di settore di riferimento a livello internazionale occuperà un’area di oltre
25.000 metri quadrati ripartiti nei padiglioni 9-11 e 13-15 all’interno dei quali 130 espositori - a oggi -, sia italiani che esteri,
presenteranno tutte le novità dal mondo della cucina.
Si spazia dalle cucine classiche a quelle di design, da quelle in muratura, a quelle in metallo e in legno, con un’attenzione particolare ai materiali naturali, grande ritorno e tendenza di
questi ultimi anni. Spazio anche al particolare e alle finiture: il
dettaglio è fondamentale per la riuscita del progetto.
Architetti, designer, interior decorator, buyer e anche il grande pubblico – al quale la manifestazione apre le porte sabato
12 e domenica 13 aprile – troveranno a EuroCucina il meglio
del mondo delle cucine, per progettare, arredare e personalizzare il luogo della casa di aggregazione, condivisione e ritualità per eccellenza.
Conferma il prestigio della più grande vetrina di settore a livello globale il ritorno di importanti nomi, quali Alno, Cesar, Dada,
Mobalpa, Pedini, Schiffini, Valcucine. La riprova dell’interesse
sempre crescente per le cucine italiane è confermata anche dai
dati delle esportazioni che da gennaio ad agosto 2013 hanno registrato complessivamente un +5,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Si assiste a una crescita significativa nell’export di
cucine made in Italy non solo nei principali mercati come il Regno Unito (+90%), gli Stati Uniti (+62,7%), la Turchia (39,2%), la
Svizzera (+22,8%) e la Russia (+9,4%), secondo mercato di destinazione con 49,5 milioni di euro, ma anche in mercati nuovi come gli stati di Panama (+114,2%), Singapore (+113,3%),
Hong Kong (+60,4%) e l’Australia (+47,8%).
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Speciale Arredamento
Sabato 22 Febbraio 2014
Cucina, il cuore della casa
Nella scelta dei mobili bisogna tenere conto delle proprie necessità e del proprio gusto personale
Quando lo spazio e’ ridotto
A
Se le dimensioni delle case sono sempre più ridotte,
anche l'arredamento deve adattarsi di conseguenza,
cercando di sfruttare al meglio lo spazio. Questo vale
soprattutto per la cucina, in cui occorre tenere tutto in
ordine e a portata di mano. Per rendere più gradevole e
funzionale l'arredamento, sono state ideate pratiche soluzioni, in seguito alle quali negli ultimi anni vengono
realizzate delle moderne cucine monoblocco; esse consistono in particolari composizioni, formate da una solo
agglomerato: qui vengono inseriti in maniera ordinata gli
elementi indispensabili per cucinare e conservare gli
alimenti. Si tratta di strutture i cui elettrodomestici e le
varie altre parti, sono in grado di svolgere perfettamente e normalmente i loro compiti, anche se inseriti in minimi spazi.
Generalmente partono da una lunghezza minima di
circa 130 centimetri, in cui vengono collocati frigorifero,
fornelli elettrici o funzionanti a gas, cappa aspirante, lavello e sgocciolatoio. Il piano di lavoro è di tipo idrorepellente e resistente al calore, ma in alcuni casi è possibile chiedere che esso venga realizzato in materiali diversi, come il granito o il marmo. Possiamo definire le
modernissime cucine monoblocco delle pratiche minicucine che, una volta chiuse, diventano praticamente
simili ad un mobile-armadio: si aprono e si chiudono più
o meno come un libro e sono delle vere e proprie cucine,
perfettamente funzionali e di colorazioni diverse.
Essendo solitamente inserite in piccoli ambienti, le
cucine monoblocco sono generalmente realizzate con
elementi ben precisi ed essenziali, ma se si intende personalizzarle secondo le proprie preferenze ed esigenze,
è molte volte possibile scegliere ad esempio se far applicare ai mobiletti delle ante battenti, o se chiederne un
tipo scorrevole, oppure 'a pacchetto'. Inoltre, chi desidera 'nascondere' completamente la propria zona cottura, può sfruttare la soluzione che caratterizza questa
tipologia di cucine: consiste in apposite grandi ante da
chiudere quando si finisce di cucinare: in questo modo,
i fornelli e tutti gli altri componenti 'spariscono' offrendo
alla stanza un aspetto maggiormente ordinato: l'ambiente può così eventualmente trasformarsi in soggiorno o direttamente in zona-notte.
rredare la casa non è una operazione semplice: bisogna avere
un'idea abbastanza chiara di quello
che si vorrà ottenere alla fine. Per
questo è particolarmente importante partire con dei disegni di come si sogna l'arredamento della propria casa, o semplicemente
di una stanza.
Prendiamo ad esempio la cucina, uno degli
ambienti più intensamente vissuti di una casa, in
grado di mostrare tanto della personalità di chi
la possiede: l'arredamento, i soprammobili, gli
elettrodomestici, i colori: tutto parla di chi vi abita.
Molte sono le tipologie di cucine esistenti,
tutte molto diverse tra loro: ci sono cucine super
moderne, dotate di ogni elettrodomestico, capolavori nel design, ed esistono cucine più tradizionali, dominate dal calore del legno e da
dettagli più classici.
Come scegliere allora? Innanzitutto per prendere questa decisione dovrete aver chiaro lo
stile con cui vorrete arredare tutta la casa. Tuttavia non sempre la cucina deve essere in linea
con il resto del mobilio: la fantasia può viaggiare
liberamente quando si arreda. Con qualche piccolo accorgimento questa stanza può diventare
un luogo di incontri con gli amici, i familiari o le
persone speciali. L'ambiente dovrebbe presentarsi come funzionale ma al contempo dovrebbe
ispirare emozioni positive, come per esempio
l'allegria e la gioia. Per questo sarebbe meglio
scegliere delle luci calde, con un design in armonia con il resto del mobilio ed utilizzare dettagli
pieni di colore. Gli spazi esterni e gli spazi interni della cucina (come cassetti e credenze) devono essere ordinati e ben organizzati, gli elettrodomestici più utilizzati posizionati in modo da
poter essere comodamente presi per essere
usati. Anche i vari componenti della tavola devono essere in armonia tra loro: tovaglie, piatti,
bicchieri e non solo devono riproporre uno stesso stile o colori che si accordino bene insieme.
E' importante che il tavolo, una volta apparecchiato, ispiri una sensazione di ordine e di cura.
Nelle cucine non dovrebbero mai comparire
ampi spazi vuoti, quindi se ci sono porzioni di
pareti libere è bene scegliere stampe, quadri,
orologi da muro originali, che si accordino con il
resto dell'arredamento e conferiscano alla cucina un ulteriore tocco di stile. Se si è cuochi appassionati sarebbe un'ottima idea dedicare un
angolo dell'ambiente ai libri di ricette.
LE CUCINE MODERNE
Le cucine moderne sono curate nell'estetica,
hanno top e ante che utilizzano materiali tecnologici, innovativi e sempre più ecologici, adatte
alla donna che non ha mai tempo; per questo
sono anche rapide da pulire e da gestire.
La loro funzionalità arriva a livelli sempre più
alti e competitivi, grazie a interni superorganizzati e superaccessoriati per gestire al meglio
ogni singolo angolo a disposizione. Con ampie
e nuove modularità, accostano in maniera non
del tutto casuale, la linearità e la pulizia delle
forme a una praticità e una una comodità che
rendono la cucina un ambiente sempre più living, talvolta unendosi in un ambiente unico e
trasformandosi così in un icona di uno stile sempre più contemporaneo.
Dietro ante curate nei dettagli e nelle finiture,
si nascondono armadiature funzionali, capienti e
accessoriate. Si tratta di complementi d'arredo
perfetti anche per le composizioni a vista sul
soggiorno. Le armadiature reinterpretano in
chiave moderna il concetto di dispensa, assu-
mendo ora una nuova valenza. L'utilizzo di moduli a colonna, in una composizione, permette di
diminuire o addirittura eliminare i pensili, ottenendo così maggiore spazio per contenere.
Ma non solo: il fatto di ricorrere a questo tipo
di elementi, magari per arredare intere pareti, è
particolarmente indicato quando la cucina è a
vista sul soggiorno.
Nell'arredamento di questo spazio aiutano
molto i cosiddetti "mobili salvaspazio": estremamente flessibili, possono essere attrezzati in
base alle proprie necessità.
Le ante a battente, grazie ad ammortizzatori
e paracolpi, prevedono una chiusura decelerata,
con movimento morbido e silenzioso, che preserva anche l'integrnità dei mobili stessi. Quelle
a libro permettono l'apertura totale del vano con
minimo ingombro esterno. Risultano perciò funzionali negli elementi angolari. I modelli scorrevoli sono spesso utilizzati in composizioni di dimensioni importanti. Esistono poi, ante a scomparsa che, aprendosi, rientrano ai lati della struttura e permettono una visuale completa dell'interno.
Speciale Arredamento
Sabato 22 Febbraio 2014
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E’ un po’ la “piazza” della casa e ha diverse funzioni: dal relax per tutta la famiglia al ricevimento degli ospiti
Spazio living: l’area più vissuta dell’abitazione
N
egli ultimi anni è
cambiato molto il modo
con cui solitamente si
vivono gli spazi della
casa. Oggi infatti l'area
più importante è quella denominata
"living", un tempo nota come soggiorno. E' quello spazio che rappresenta il biglietto da visita di una casa,
quello in cui si accolgono gli ospiti e
in cui si fa vita sociale. Insomma, è
un po' la "piazza" di una casa. Proprio per questo motivo il suo arredamento deve essere scelto con cura e
attenzione e curato in ogni dettaglio.
Prima di tutto è importante scegliere come locale del soggiorno un
ambiente luminoso, con ampie finestre. La scelta del mobilio è la più
rilevante ma anche quella degli altri
complementi d'arredo ha grande importanza e non può quindi essere
trascurata. Oltre ad essere il primo
ambiente della casa che viene visitato, il soggiorno può essere vissuto in
molteplici modi, diventando un luogo
ricreativo, per trascorrere del tempo
con la famiglia e con gli amici, per
guardare film e per leggere libri, ma
anche un luogo di rigenerazione e
relax dopo una lunga giornata trascorsa fuori casa.
Un soggiorno deve quindi essere
prima di tutto accogliente e confortevole ma anche funzionale alle proprie esigenze e rispecchiare in qualche modo la personalità di coloro
che lo abitano.
Esistono soggiorni più tradizionali, con un mobilio classico, magari in
legno ed oggetti scelti con grande
cura e soggiorni più moderni, provvisti di complementi appartenenti al
mondo del design contemporaneo.
In un soggiorno che si rispetti non
può mancare un comodo divano, rivestito in pelle o in tessuto, con cuscini o senza, a penisola o lineare,
per due o più persone. Essendo il
divano uno dei mobili principali va
scelto con cura e va coordinato agli
altri elementi presenti nel locale. Un
divano bianco, per esempio, si pre-
sta perfettamente ad un ambiente
molto moderno, sui toni del ghiaccio, del nero e del rosso, del marrone, del verde. Produce un effetto
armonioso anche in presenza di
mobili in legno. Ovviamente non
bisogna considerare solo il colore
del divano ma anche il suo stile e
la sua forma.
Altri elementi tipici di un soggiorno ben arredato sono uno o più
tavolini accanto al divano, lampadari e lampade, una credenza nei
soggiorni più tradizionali, mensole
di forme differenti e di diverse dimensioni nei soggiorni più moderni. Per dare personalità a questo
spazio possono essere appesi
quadri alle pareti, stampe ed orologi di differenti colori, forme e dimensioni, tappeti creati con materiali originali e all'avanguardia.
Sulle mensole si possono poggiare
vasi con piante e fiori, cornici con
foto, originali soprammobili. Per gli
appassionati di lettura il soggiorno
può ospitare un angolo lettura,
provvisto di una libreria, una poltrona ed un tavolino con lampada
annessa, per abbandonarsi, in totale relax, alle pagine di un libro.
l’importanza degli infissi
I serramenti sono una componente
fondamentale per la casa, specialmente
nell'area living, che è quella più vissuta:
essi poichè illuminano la casa e contribuiscono ad isolarla dal punto di vista
termico. L’acquisto di nuove finestre
rappresenta dunque una scelta importante e di valore, per questo è bene valutare pregi e difetti delle varie offerte
commerciali, in modo da essere pienamente soddisfatti del nuovo acquisto.
L’alluminio è il materiale più utilizzato
nella produzione di finestre, dopo il legno. E’ molto versatile, può essere utilizzato per la produzione di infissi di qualsiasi tipologia, anche di dimensioni extra. In più è molto leggero e resistente, e
ha un’ottima tenuta agli agenti atmosferici. Il pvc, invece, è un materiale di origine plastica. Resistente e altamente
isolante, sia dal punto di vista termico
che acustico. Le finestre in pvc hanno
un’estetica molto gradevole e possono
essere personalizzate per forma, profilo
e finiture. Tutte le colorazioni, a differenza dell’alluminio, hanno una garanzia di
almeno 10 anni. I serramenti in pvc non
hanno bisogno di alcuna manutenzione
nel tempo, hanno costi più vantaggiosi
rispetto agli altri e la pulizia può essere
effettuata con i tradizionali detergenti.
Dal soggiorno componibile all’abbinamento di ogni singolo pezzo di mobilio
Vi sono tre modi principali di base per arredare il vostro
soggiorno: potete scegliere soggiorni componibili a pezzo unico, come ad esempio i combinati mobile-Tv e parete attrezzata, oppure a più pezzi singoli facenti parte di
un set, o acquistare singolarmente ogni pezzo di mobilio,
da abbinare sapientemente con gli altri, per realizzare uno
stile unico. Il divano va scelto con molta cura, nelle misure, sulla base di quanti siete in famiglia, nel colore, che
deve abbinarsi con quello delle pareti e con lo stile scelto, nei tessuti che possono essere più o meno delicati.
Se ci sono bambini ad esempio, preferite un colore scuro, il bianco si sporca con troppa facilità, e scegliete tessuti resistenti, facilmente lavabili.
Il comfort non è un dato da sottovalutare, il divano che
volete comprare va provato, anche più di una volta prima
di procedere all’acquisto, perché dovrà essere bello nel-
le linee, ma soprattutto comodo! I tavoli sono un altro
elemento del soggiorno, che difficilmente manca nell'arredo, si tratta di superfici d’appoggio d’indiscussa utilità.
Se non avete spazio sufficiente per un tavolo, potete optare per un tavolino basso da fumo, oppure per tavolini
movibili dotati di ruote o addirittura per un pouf. Vi capiterà sicuramente d’avere ospiti e avrete la necessità d’appoggiare bicchieri e bottiglie, per averli a portata di mano.
Inoltre non dimenticate che quando in famiglia c’è più di
un figlio che studia, il soggiorno può diventare una stanza riservata anche a quest’attività, quindi il tavolo diventa
un elemento essenziale.
Le sedie che sceglierete per il tavolo devono ovviamente essere in sintonia con esso, e risultare belle nel
design ma soprattutto comode ed ergonomiche.
La libreria è il modo migliore per arredare e arricchire
una parete, e ottimizzarne l’utilizzo, con una libreria potrete, infatti, sistemare libri, cd, soprammobili cui tenete,
e sfruttare eventuali parti chiuse per inserirvi molti altri
oggetti e materiali che non hanno bisogno d’essere lasciati a vista.
16
Sabato 22 Febbraio 2014
L
Per la scelta dei mobili per la camera da letto si dovrà prestare grande attenzione agli spazi disponibili
Zona notte: lo spazio dedicato al relax
discorso vale anche per il comò, che può
assumere diverse forme, a seconda del
design della camera da letto e che può
essere considerato anche come un elemento accessorio, eventualmente da non
prendere neanche in considerazione se lo
spazio di cui si dispone è ristretto. La "nota dolente" nella scelta dell'arredamento
per la propria camera da letto è rappresentata dall'armadio. Elemento essenziale
dell'arredo, esso deve essere realizzato
nelle giuste misure, per evitare di trovarsi
poi ad avere problemi al momento del
montaggio. I parametri che devono essere
presi in considerazione sono l'altezza e la
lunghezza della parete alla quale l'armadio
deve essere addossato. Naturalmente anche qui la scelta dovrà dipendere dalle
necessità e dal gusto individuali, per personalizzare il mobile come si preferisce. Si
potranno ad esempio inserire, sempre
compatibilmente con lo spazio a disposizione, degli elementi angolari, oppure dei
veri e propri angoli che fungano da cabina
armadio.
La cameretta invece, luogo di allegria
ritrovata, gioco, svago e studio, è completata da arredi quali scrivanie, librerie e
molti contenitori per i giochi, colorati, allegri e spensierati. Particolarmente importanti sono i colori che decidiamo di attribuire alle pareti: attenzione a come li scegliamo e li utilizziamo. La colorimetria
della zona notte deve essere pacata e rilassante con toni in tinta pastello.
a zona notte è un'area essenziale
della casa: quella del riposo, del
relax, quella in cui chiudere i conti con la giornata che termina e
prepararsi ad affrontare un giorno
nuovo. E' un'area che, in base alle dimensioni, può però articolarsi in più ambienti,
come camere da letto matrimoniali, camerette, cabine armadio o armadi.
Elemento essenziale dell'arredo della
casa, la camera da letto è un ambiente
importante, il cui arredo va scelto e posizionato con accuratezza, in base ai propri
gusti personali e ad alcune considerazioni
pratiche che possono tornare sempre utili. Ovviamente si tratta di una stanza che
va scelta nel suo insieme e non ci si può
soffermare solo su alcuni degli elementi
che la compongono. Fondamentali sono
infatti, almeno dal punto di vista estetico,
gli abbinamenti dei colori e dei materiali.
Se si decide di acquistare una camera
il cui mobilio sia interamente in legno, si
dovrà scegliere il colore e riflettere sulla
possibilità di abbinare anche due tonalità
differenti, come il laccato bianco associato al laccato nero, oppure il wengè abbinato al canapa e così via.
Mentre la misura del letto è in genere
più o meno standard e quindi non crea
grossi problemi, i comodini possono avere
le dimensioni più disparate e soprattutto
possono presentarsi delle forme più diverse, da quelli arrotondati a quelli quadrangolari, più classici nel loro genere. Stesso
Nel bagno e’ indispensabile occupare al meglio gli spazi
Il bagno è il locale della casa in cui ci si
prende cura di sè: spesso sottovalutato
nella progettazione odierna degli spazi abitativi, in realtà si presta a differenti e funzionali soluzioni di arredo. Oramai sono
disponibili ampie gamme di articoli per arredare il proprio bagno. Indispensabili sono senza ombra di dubbio i sanitari. Realizzati nelle linee più classiche e tradizionali alle forme più stravaganti e, perché no,
anche sospesi alla parete, requisito non
solo estetico ma anche pratico per le pulizie domestiche. Il lavabo segue l’evoluzione di gusto e tendenze stilistiche e viene
proposto incassato, semi incassato, con la
vasca da appoggio, dalle linee curve a
quelle squadrate, oppure con la vasca a
filo con il piano del mobile in cui è incassato. La progettazione del lavabo ha dato
largo sfogo alla creatività di più designer,
come la predisposizione e la progettazione
di piatti e cabine doccia dalle più semplici
a quelli più accessoriati, simili a mini spa
domestiche, di ogni forma e dimensione,
in ceramica e in pvc. In bagno c'è anche
l'esigenza di ordinare e contenere tutto il
necessario alla cura del corpo. Andranno
scelti quindi per la sala da bagno mobili
che assolvano a tale funzione. E infine tutti i complementi: il portasapone e il porta-
spazzolino, gli scaldasalviette, ecc.
Molte case dispongono di uno bagno di
servizio per gli usi quotidiani degli abitanti
della casa e un bagno più grande, accogliente e curato da riservare agli ospiti. E'
sempre e comunque d'obbligo optare per
soluzioni che riescano a coniugare la funzionalità e il comfort con una certa piacevolezza estetica. E' buona regola occupare
qualsiasi spazio vuoto o angolo nascosto
con mensole, cassettiere e canestri dove
riporre tutti gli oggetti utili per l'igiene e la
cura della persona e i piccoli elettrodomestici che generalmente utilizziamo. Se lo
spazio lo consente è consigliato avere in
bagno un piccolo armadio dove riporre
pettini, trucchi, saponi non ancora utilizzati e piccole scorte di cose utili. Giocare con
colori, abbinamenti e specchi è un buon
trucco per creare l'illusione di spazi più
grandi o diversi.
Ovviamente per riuscire a ritagliare questi spazi è necessaria uno studio accorto
delle metrature e la conseguente scelta di
sanitari e suppellettili adatti per forma e
dimensione alla sala. Anche di oggetti
semplici come lavabi e servizi ne esistono
diverse forme e dimensione e perciò anche questa scelta apparentemente facile
deve essere fatta con metodo e razionalità.
Lettere & Opinioni
"
crema
Servizio idrico, la politica deve
occuparsene in modo trasparente
Egregio direttore,
lunedì in Consiglio comunale a Crema
si discuterà di un tema molto importante per il nostro territorio. Verrà votato lo
statuto della società neocostituita Padania Acque Gestione spa, il gestore
che dovrebbe ricevere in modalità diretta l’affidamento del servizio idrico
integrato di tutta la provincia di Cremona. La notizia non sta avendo il risalto
che merita ed alcuni Comuni del territorio hanno già approvato lo statuto,
senza porre troppe storie e in uno strano silenzio. A Crema, il Movimento 5
Stelle ha invece rilevato importanti elementi di perplessità su alcune parti dello statuto proposto e proporrà decisive
modifiche per la tutela dei cittadini. Prima fra tutte: perché questa società,
che deve svolgere solo servizio pubblico, che vive delle tasse dei cittadini,
dovrebbe restituire utili ai Comuni soci?
Perché il cittadino dovrebbe pagare
una tariffa dell’acqua maggiore, per dare ulteriori utili nelle casse dei Comuni?
Non ci sono già abbastanza tasse?
Non sarebbe opportuno, in caso di utili della società (già molto difficili, se
vogliamo dell’acqua “buona”), che venissero semplicemente diminuite le
tariffe? Per quale motivo, il Comitato di
controllo analogo, organismo di controllo indispensabile affinchè esista
questa società totalmente pubblica,
sarebbe di fatto nelle mani della Provincia? Perché 6 membri su 11 sarebbero
designati dall’Ente provinciale? Secondo quale normativa? Perché nelle altre
società simili della Regione Lombardia
invece, il comitato è scelto interamente
dall’assemblea dei sindaci-soci? Perché le assemblee dei soci non possono
essere pubbliche, visto il carattere,
l’oggetto e le condizioni di “monopolio
di fatto” in cui opera questa società?
Questi ed altri gli argomenti sul Tavolo:
gli interessi in gioco sono tanti, sarà
bene che la politica se ne occupi in fretta ed in modo trasparente.
Movimento 5 Stelle Cremasco
***
"
in regione
Non bisogna perdere la memoria
degli eventi della Grande Guerra
Egregio direttore,
il Consiglio regionale della Lombardia
ha dato il via, ufficialmente martedì
scorso alle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. E lo ha
fatto approvando a maggioranza la
modifica a una precedente legge lombarda del 2008 di promozione e valorizzazione del patrimonio storico del
conflitto. Abbiamo contribuito a mettere nero su bianco ciò che può essere
fatto per ricordare quanto accadde in
quegli anni e dunque il nostro voto è
stato favorevole. Tut Tavia, abbiamo
espresso una perplessità che è stata
raccolta poi da tutti i gruppi: la posta a
bilancio per il recupero dei manufatti
dell’epoca presenti in Lombardia, per il
restauro dei monumenti, per le eventuali opere di studio e approfondimento
e la perpetuazione della memoria, a
partire dalle scuole, è veramente risicata. Nonostante siano tempi di crisi,
quello che si decide di fare va fatto bene. Ci siamo, perciò, augurati e lo abbiamo chiesto alla stessa assessore
Cappellini, che negli anni a venire la
Regione incrementi i finanziamenti. In
aula il Pd ha ricordato come il lavoro
sulla legge fosse già stato sviscerato in
Commissione, compreso l’invito a rifinanziare e sostenere la legge originaria.
La tragedia della prima guerra mondiale rimane fortemente scolpita: non bisogna perdere la memoria di quegli
eventi, ma affidarla alle nuove genera-
Sabato 22 Febbraio 2013
Acquisti online
più tutelati
Buongiorno avvocato, ho
acquistato un ventilatore su
internet che non mi è mai
stato consegnato. Vorrei sapere quali tutele ho come
consumatore.
Gianluigi
***
L’acquisto online è un vero e proprio contratto tra un
consumatore che acquista
un bene e un professionista
che deve consegnare la merce in cambio del pagamento
del corrispettivo in denaro.
Nel caso in cui la merce acquistata non venga consegnata al cliente, la legge predispone diverse soluzioni a
tutela del consumatore. In
particolare, se nel contratto
accettato dall’utente non è
contenuto nessun termine
per la consegna, occorre riferirsi alla disciplina generale
del Codice del Consumo.
Quest’ultimo stabilisce che
se il professionista entro
trenta giorni dalla data del
pagamento non esegue l’or-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
dinazione della merce, è tenuto a rimborsare al cliente le
somma già corrisposte per
l’acquisto del bene. In materia di acquisti on-line, il consiglio dei ministri ha dato il
via libera al decreto legislativo che recepisce la direttiva
comunitaria (2011/83/Ue)
sulle nuove tutele per i consumatori in caso di acquisti a
distanza. Fra le novità spicca
il recesso: si tratta del diritto
di ripensamento, in forza del
quale il consumatore senza
necessità di motivazione e
zioni. E’ un compito che dobbiamo
prendere a cuore perché costituisce
parte dell’identità italiana. Ma il rischio
è che significative iniziative e grossi investimenti per la manutenzione e la
fruizione dei beni diventino occasioni
perdute. Ci ha dato fastidio che la
Giunta abbia modificato in itinere al ribasso lo stanziamento. E’ vero che dallo Stato arriveranno risorse, ma dovranno essere distribuite su tutto l’arco
alpino dove si sono svolte le battaglie.
Su un tema come questo, è importante
che troviamo delle risorse. Non si tratta
di uno sfizio, ma di dare corpo alla nostra memoria collettiva e di far passare
ai più giovani il concetto del ricordo di
chi ha combattuto per dare un contributo e una crescita valoriale e umana
al nostro Paese.
Agostino Alloni
Consigliere regionale del Pd
***
"
approvazione
Cooperazione agricola, approvato
il Progetto di Legge in Regione
Egregio direttore,
esprimo soddisfazione per il Progetto
di Legge, approvato dal Consiglio regionale, sulla cooperazione agricola.
La cooperazione nel settore agricolo e
agroalimentare in Lombardia è un’importante realtà che investe tutti i comparti ed in particolar modo quello lattiero-caseario. Si tratta di uno strumento che merita di essere incentivato
in tutta la Regione (al momento aderiscono ad organizzazioni cooperative il
32% delle imprese agricole) come opportunità per i produttori per superare
la crisi economica. Nel solo settore lattiero, questa forma di associazionismo, ci svincolerebbe dalla dipendenza dai grandi gruppi esteri della trasformazione del latte. Costoro condizionano al ribasso il prezzo del latte lombardo, costringendo alla chiusura molti
allevatori. Per contro, la cooperazione
rappresenta un volano che può reindirizzare i giovani disoccupati verso il
mondo agricolo. Ma l’obiettivo principale della cooperazione è fare in modo
che il valore aggiunto prodotto lungo
tutta la filiera vada agli agricoltori soci
di queste cooperative, garantendo al
consumatore finale un prodotto sano,
genuino e al giusto prezzo. Questo Pdl
mira a promuovere e sostenere la coo-
senza il consenso del venditore/fornitore, può ritornare
sui propri passi e far saltare il
contratto. Il recesso diventerà possibile entro il termine
più ampio di 14 giorni, contro
gli attuali dieci giorni. Un’altra novità consentirà al consumatore di restituire il bene
anche se in parte deteriorato,
perché il consumatore sarà
responsabile della diminuzione del valore solo se farà
un uso indebito dei beni. Se,
invece, il consumatore si limita a togliere l’imballaggio e
perazione per migliorare l’efficienza e
la redditività delle imprese lombarde
valorizzando le produzioni agricole a
denominazione di origine; favorendo il
processo di associazione delle imprese cooperative e promuovendo l’accesso ai mercati internazionali; valorizzando lo sviluppo dell’agricoltura professionale nelle zone montane; sostenendo infine l’innovazione e lo sviluppo
tecnologico.
Federico Lena
Consigliere regionale della Lega Nord
***
"
presidio a cremona
Mobilitazione contro la Tav,
un’opera costosa e inutile
Signor direttore,
il 22 febbraio ci saranno mobilitazioni in
numerose città d’Italia in risposta
all’appello lanciato dalla valle che resiste per condannare la criminalizzazione
e la repressione che in questi anni colpisce le lotte sociali e il movimento “No
Tav”. Nello specifico sono assurde le
accuse di terrorismo accollate a Chiara, Claudio, Mattia e Nico, compagni
arrestati per la loro generosità e disponibilità alla lotta. Chi brucia un compressore è un terrorista, chi affama e
devasta territori continua a farla franca
nell’impunità di cui notoriamente godono i potenti. Condanniamo inoltre lo
sperpero di denaro pubblico per
un’opera inutile e nociva. Ricordiamo
infatti che una linea Torino-Lione esiste
già e che il traffico merci su tale tratta
ha subìto negli anni un calo drastico.
Come se tutto ciò non bastasse quelle
montagne sono piene di amianto e di
uranio... costruiscono la Tav e chiudono gli ospedali, evidentemente la salute
di tutti non è prioritaria di fronte alla
possibilità di lauti profitti! A Cremona si
usano fondi pubblici destinati a tamponare l’emergenza abitativa per coprire
gli affitti ai palazzinari che non riescono
a sbattere in strada famiglie incolpevolmente morose, in Val di Susa per attuare un progetto criminale di devastazione ambientale. Vogliamo una sola grande opera: casa e reddito per tutti! Invitiamo quindi tutti i cremonesi a partecipare al presidio sotto la prefettura che
si tiene sabato 22 febbraio dalle ore 10
alle ore 12.30
Comitato Antisfratto
e “No Tav” Cremona
"
a verificare se il prodotto funziona, non c’è responsabilità. Per favorire il diritto di
recesso il decreto inoltre
mette a disposizione un modello tipo di recesso valido
per tutti i Paesi Ue. Pagamenti. Il decreto vieta al venditore di applicare maggiorazioni sulle tariffe in caso di
pagamenti con carte di credito o bancomat. Queste e
altre novità, operative dal 14
giugno 2014, valgono solo
per gli acquisti effettuati a
distanza (es. al telefono, via
internet) e per quelli fuori dei
locali commerciali (es.vendite porta a porta).
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
[email protected]
quartiere po
Via Mincio e via Oglio necessitano
di interventi stradali in tempi brevi
Egregio direttore,
le scrivo per sottoporre alla sua attenzione un argomento verso il quale il vostro giornale ha sempre dimostrato una
certa sensibilità: mi riferisco alle strade
dissestate. In più servizi vi siete spesi
per denunciare questo problema. Il rifacimento di via S. Francesco è stato un
buon punto di partenza, ma ora ci chiediamo se il Comune vorrà intervenire
anche in via Mincio e via Oglio, nel
quartiere Po: credo siano sotto gli occhi
di tutti le condizioni di queste due strade, con tratti talmente sconnessi da
costringere le auto a scendere sotto i 20
km/h. Non è la polemica che vogliamo
portare avanti. Chiediamo solo, come
residente nelle zone indicate, se e
quando è previsto un intervento.
Adamo Fabbri
Cremona
***
"
lombardia
Sempre più a rischio
l’occupazione nella Sanità
Egregio direttore,
«purtroppo è in arrivo una circolare che
riporta le assunzioni del personale ai livelli del 2004. Questo potrebbe comportare una riduzione di quasi 4mila persone nel comparto sanità in Lombardia». A
lanciare l’allarme è il vice presidente e
assessore alla Salute della Regione, Mario Mantovani, che al termine della seduta di Giunta a Pavia ha comunicato la
“doccia fredda” in arrivo, in occasione di
un incontro con le rappresentanze sindacali del Policlinico San Matteo sulla
situazione dell’Irccs. Il taglio, spiega
Mantovani, è l’effetto «dell’applicazione
di una legge del 2010 in cui è stata deliberata una riduzione del personale pubblico. Eravamo convinti che sarebbe
stato escluso il personale sanitario, come avevo chiesto anche io ai tempi in cui
ero senatore. Ma oggi, quando è il momento di procedere con l’applicazione
della legge, ci dicono che nella misura è
compresa anche la sanità ed è previsto
un taglio di 240 mln di euro». La norma
in questione è nel decreto legge 78 del
2010 (poi convertito in legge). In sintesi
17
il provvedimento prevede che la spesa
per il personale sanitario si riduca
dell’1,4% rispetto al 2004. La legge è
stata poi declinata in altre norme e il rispetto di questo dato è diventato obbligatorio da subito per le Regioni sotto
piano di rientro, mentre per quelle in
equilibrio diventa cogente dal 2015. Oggi in Lombardia il costo del personale è
superiore a quello del 2004 e, applicando la norma in questione, la cifra da tagliare sarebbe di 240 milioni di euro circa. In pratica l’equivalente di più di 4mila addetti. Va però precisato che ogni
anno, fra pensionamenti e uscite a vario
titolo, il settore perde fisiologicamente
dalle 3.500 alle 3.800 persone. Il che significa che in due anni, a fronte di circa
7.500 uscite, la Lombardia per restare
nei livelli di spesa richiesti dalla legge
potrebbe autorizzare solo 3mila nuovi
ingressi. Questa è la politica leghista?
Sergio Denti
Cremona
***
"
raccolta firme
Servono strumenti efficaci
contro la crisi economica
Egregio direttore,
è in corso la raccolta firme per il “Piano
per il lavoro e l’economia ecologica e solidale”. Si tratta di una Proposta di Legge
d’iniziativa popolare promossa da Rifondazione Comunista e sottoscritta da diversi esponenti del mondo del lavoro e
dell’economia che individua strumenti
efficaci per lottare contro la crisi economica e per combattere il precariato e la
disoccupazione. Centralità dell’intervento pubblico per rilanciare l’economia contro la svendita del patrimonio pubblico e
le privatizzazioni dei servizi. E’ necessario
mettere in campo nuove forme d’intervento pubblico che tutelino i posti di lavoro esistenti, che creino nuovo lavoro e
eliminino le pesanti discriminazioni che
oggi colpiscono i lavoratori, i disoccupati e i pensionati. Con quali risorse? Le risorse ci sono e vanno cercate dove si
accumulano grandi ricchezze: recupero
dell’evasione fiscale, imposta sui grandi
patrimoni, aumento della tassazione sui
redditi più alti, innalzamento al 23%
dell’imposta sulle rendite finanziarie. Per
liberare altre importanti risorse è necessario fare scelte precise: sopprimere l’acquisto dei caccia F35, ridurre le spese per
gli armamenti, rinunciare alle missioni militari, cancellare le grandi opere inutili e
devastanti come la Tav, stabilire un tetto
massimo agli stipendi del settore pubblico, utilizzare i fondi europei a disposizione ed istituire un apposito fondo presso
la Cassa Depositi e Prestiti. Quale economia? Il piano per il lavoro deve essere
orientato su scelte economiche sostenibili, improntato a criteri di solidarietà prevedendo anche forme di autorganizzazione popolare e dei lavoratori. La proposta
di legge promuove la creazione di nuovi
posti di lavoro nel settore dell’industria a
basso impatto ambientale e punta sulla
riconversione ecologica delle produzioni,
sull’agricoltura di qualità, sulla salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza
del territorio; il piano per il lavoro investe
nella scuola, nell’università e nella ricerca, nel settore della cultura e dei beni
culturali, nella protezione sociale. Quale
lavoro? La Proposta di Legge amplia ed
estende i diritti e le tutele dei lavoratori:
modifica in modo sostanziale i principi
della riforma Fornero; introduce il reddito
minimo garantito a sostegno dei lavoratori disoccupati o sottoccupati, il salario
orario minimo per combattere lo sfruttamento e la riduzione dell'orario di lavoro
a parita' di salario per lavorare tutte e tutti. La crisi non si combatte con le armi che
l’alimentano! Basta austerity, basta tagli
agli investimenti pubblici, basta privatizzazioni, basta profitti sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori!
Francesca Berardi
Circolo Prc Rosa Luxemburg Cremona
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 11 gennaio
Domenica 12 gennaio
Lunedì 13 gennaio
MArtedì 14 gennaio
Mercoledì 15 gennaio
18
Sabato 22 Febbraio 2014
COME CREARE I BIJOUX
Il Museo del Bijou di Casalmaggiore organizza l’annuale
corso di creazione di bijoux, sotto la docenza di Norma Piccioni
e con l’appoggio di altre giovani creative. Il corso si svilupperà
su 8 lezioni, ed il costo di iscrizione (comprensivo di materiali)
è di 120 euro. Le lezioni si terranno il sabato pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 a partire dal
1° marzo fino al 26 aprile. Info
e iscrizioni presso l'Ufficio Cultura del Comune di Casalmaggiore (mattino: 0375/284423) e il
sabato pomeriggio presso il Museo (via Porzio 9; 0375/205344).
Il corso è realizzato in collaborazione con l'Associazione Amici
del Museo del Bijou, e si propone di espandere la conoscenza degli strumenti, dei materiali
e delle metodologie per la creazione di ornamenti personali, favorire l’analisi degli elementi
compositivi (forma, colore, peso,
equilibrio, accostamenti) al fine
di progettare e realizzare bijoux
con materiali sia tradizionali che
di recupero, come tappi, stoffa,
uncinetto e collant.
AVIS TEATRO AL COMUNALE
Prosegue la rassegna di Teatro Amatoriale presso il Comunale di Casalmaggiore. Questa sera
alle ore 21 la Compagnia AvisTeatro di Casalmaggiore proporrà “Casa di bambola? Mei costa!”, una libera trasposizione
in dialetto di “Meglio questa!” di
Giancarlo Loffarelli, traduzione e
adattamento di Erminio Zanoni.
Ingresso palchi e platea 10 euro,
ridotti e loggione 5 euro. Per informazioni e prenotazioni telefonare
allo 0375/284496 o rivolgersi a
[email protected].
SCANDOLARA DIALETTALE
Quinto e ultimo appuntamento con la rassegna/concorso “Da sganasas dal rider”,
organizzata da ArciBassa col
patrocinio dei Comuni di Gussola e Scandolara. Domani, 23
febbraio, alle 16,30 i “Nati per
caso” di Gussola proporranno
la commedia “La lüna giüsta”, di
Franco Zaffanella. Anche questo spettacolo si terrà presso la
Sala Polivalente di Scandolara,
che domenica 9 marzo ospiterà uno spettacolo che comprenderà la cerimonia di premiazione
del concorso. Oltre alla apposita giuria, saranno gli spettatori a
contribuire alla proclamazione
della compagnia vincitrice, apporrendo il giudizio su una scheda che sarà consegnata all’ingresso.
TOMBOLA PER L’AUSER
GUSSOLA – Sabato sera,
tempo di giocare a tombola a
Gussola, almeno per i soci del
circolo AuserInsieme che si ritroverano questa sera alle ore
21 presso il Centro Culturale per
una serata in compagnia.
CASALMAGGIORE
[email protected]
Gemelli di nascita e di tesi
Fabio e Anna Chiesa di Vicobellignano laureati entrambi con una tesi su Casalmaggiore
G
di Giovanni Gardani
emelli sì, e nemmeno troppo
diversi. Perché d’accordo che
il fatto che siano eterozigoti si
nota subito dal genere (uno è
maschio, l’altra è femmina)
ma le idee e l’ispirazione sono, per così
dire, genetiche. Fabio e Anna Chiesa da
Vicobellignano sono nati il 1° febbraio
1987: a differire è la loro data di laurea. Il
17 dicembre 2013 Anna chiude il proprio
percorso quinquennale in Architettura a
Mantova, distaccamento del Politecnico
di Milano; il 10 febbraio 2014 Fabio si
laurea in Comunicazione e Pubblicità per
le Organizzazioni (CPO) a Pesaro, distaccamento dell’Università di Urbino.
Sin qui nulla di strano, se non fosse
che entrambi, a distanza di un paio di
mesi l’una dall’altro, hanno presentato e
ottenuto ottimi voti (104 su 110 lei, 105
lui) su una trattazione che riguarda Casalmaggiore. «Ho parlato dell’uso del
colore per la riqualificazione urbana racconta Anna - e dopo avere analizzato
come il colore, nel corso della storia
dell’architettura, sia stato utilizzato con
finalità quasi psicologiche e come strumento urbanistico, ho preso ad esempio
la ditta Marcegaglia di Casalmaggiore:
come potrebbe ridurre l’impatto ambientale e risultare più compatibile con il territorio che la circonda? Un ambito produttivo a contatto con un’area residenziale
deve poter limare proprio l’impatto e così
ho formulato una proposta». Anna si è
laureata con i professori Umberto Carlo
Demichelis, Maria Cristina Treu (sorella
di Tiziano, Ministro del Lavoro sotto il
Governo Prodi) e Adelmina Dall’Acqua.
Fabio, invece, a febbraio ha analizzato
Casalmaggiore in ottica turistica. «Ho
parlato di Casalmaggiore e del Casalasco come di un potenziale distretto culturale racchiuso tra due fiumi. Si tratta di
marketing territoriale: ho cercato di capire, cioè, quali caratteristiche potrebbero
rendere il Casalasco un distretto unitario,
come accade a Cremona per la musica.
Le basi sono il legame del cittadino col
territorio, l’identità culturale che deve
emergere, il rapporto tra beni materiali e
immateriali, le infrastrutture, le eccellen-
Fabio e Anna Chiesa
ze, la collaborazione tra commercianti e
cittadini con gli enti locali. Ho cercato di
porre le basi per un progetto fattibile.
L’ho fatto perché sapevo di avere parecchio materiale in casa e un po’ per la fierezza di sentirmi Casalasco». La tesi è
stata discussa con il professor Roberto
Alessi di Bologna.
Progetti realizzabili, chiediamo ai due
gemelli? «Così su due piedi non saprei spiega Fabio, quasi timido - non vorrei
passare per saccente. Però sono idee
non impossibili, quindi chissà». «La mia
proposta è un punto di partenza - afferma Anna - e so che non è di facile applicazione. Ma sarebbe interessante testarla».
Detto che anche Laura Chiesa, la
maggiore dei tre fratelli, si laureò con una
tesi su Casalmaggiore (a Mantova nel
2009 con una tesi sulla certificazione
energetica dell’allora nascente polo scolastico della materna e delle elementari in
zona Baslenga), esiste un altro punto in
comune. Entrambe le tesi hanno una copertina realizzata graficamente da Maria
Elena Tentolini, sorella dell’artista casalese Giorgio. «Sono presentati i fiumi
Oglio e Po con le loro anse e i cinque
cerchi delle arti figurative che identificano la cultura. L’idea ci è piaciuta e così
l’abbiamo scelta per entrambe le copertine, anche se gli argomenti appartengono
ad ambiti distanti» spiegano Fabio e Anna. Gemelli diversi (ma non troppo) anche a livello accademico.
A Martignana scoppia il caso Tares: calcoli sbagliati
Sulle cifre già elevate la quota variabile è stata calcolata più volte. Il sindaco Gozzi ammette: «Qualche errore c’è stato»
La Tares a Martignana è un problema. Lo è principalmente per un errore di calcolo che ha portato alcuni cittadini a pagare cifre troppo alte rispetto a quanto prevede la legge. Un errore che il sindaco Alessandro Gozzi
ha ammesso, precisando di non voler scaricare le colpe
solo su Casalasca Servizi, nonostante questa società
fosse deputata a formulare i calcoli tecnici. «Senza dubbio qualche disguido c’è stato - spiega Gozzi senza nascondersi - anche da parte dei nostri uffici, se non altro
perché compete ad ogni comune consegnare l’elenco di
utenze alla stessa Casalasca. Certo, poi è subentrato un
errore tecnico che riguarda la parte variabile della Tares».
Un errore che qualche martignanese ha fatto notare in
particolare su Facebook, invitando i concittadini a non
pagare la Tares. In cosa consiste l’inghippo? «La Tares spiega un cittadino evidentemente esperto in una delle
note pubblicate - si compone di una parte fissa e di una
parte variabile. La prima è calcolata in base ai metri quadrati delle unità abitative, la seconda in base a chi vive in
quelle unità. Il problema è che a Martignana il calcolo
sulla parte variabile è stato fatto in modo errato. Ponia-
mo il caso di un edificio con casa e garage, ossia due
unità abitative: sono stati moltiplicati i residenti per ogni
singola unità. Quindi, se in quell’edificio vivono due persone, in realtà queste devono pagare per quattro, perché
vengono considerati due residenti per la casa e due residenti per il garage. E questo va contro la misurazione
puntuale di rifiuti prodotti».
Un errore di calcolo che, in un caso specifico ad
esempio, ha portato un cittadino a sborsare 230 euro in
più del previsto. «Io capisco che si possa sbagliare - risponde uno dei diretti interessati - ma la mia critica
all’amministrazione è un’altra: si dovevano controllare i
calcoli di Casalasca prima di emettere i bollettini e, comunque, in seconda battuta si potevano ritirare le bollettazioni delle utenze imponendo a tutti di non pagare e
distribuendo una nuova bolletta corretta. Così non è
stato».
Si avanza anche una critica di stampo politico. «Avrei
preferito che il comune controllasse eventuali evasori:
con l’esplosione demografica che ha avuto Martignana
negli ultimi anni, è possibile che qualche pagamento si
sia perso per strada, per così dire. Dunque, prima di fare
pagare di più, dato che tutte le tariffe sono state aumentate e la Tares è raddoppiata, era meglio controllare in
modo capillare che tutti pagassero veramente».
Gozzi risponde alle accuse precisando che «non appena ci siamo accorti dell’errore abbiamo subito stampato e spedito in ogni cassetta della posta un volantino,
che invitava i cittadini che avessero dubbi a recarsi in
comune. Da venerdì scorso c’è la fila nei nostri uffici e a
tutti rispondiamo. Chiunque abbia pagato più del dovuto
riceverà una nota di credito e verrà rimborsato. Proprio
oggi (ieri, ndr) abbiamo spedito un nuovo volantino raggiungendo 750 utenze: se arriveranno, come sembra,
2-300 reclami li accoglieremo senza problemi. Si tratta di
tasse comunali, quindi non si va incontro a sanzioni: ce
la giochiamo e la risolviamo in casa, insomma».
Anche se qualcuno evidenzia che per gli anziani, questo sistema di comunicazione mediante volantino, potrebbe essere inefficace o tardivo… «Non tutti hanno la
possibilità di recarsi con facilità negli uffici comunali: era
meglio eliminare il problema alla radice».
Listone: una lista a sostegno per l’assessorato al territorio Casalasco
VICOMOSCANO – Una lista civica
che pone Casalmaggiore nel cuore del
territorio Casalasco e ne sottolinea il legame. Potrebbe essere “Casalmaggiore
per il Casalasco”, o meglio ancora “Il
Casalasco per Casalmaggiore”, il nome
di una lista civica ai nastri di partenza per
le prossime amministrative.
Casalmaggiore in definitiva non può
più essere inteso come comune a se
stante, ma come traino di un territorio
intero, il Casalasco. Se sin qui l'idea poteva sembrare buona semplicemente
per il lancio di una campagna elettorale,
stavolta il progetto prova a passare da
un percorso politico più concreto, che il
Listone di Casalmaggiore, seconda forza
nel 2009 con 2300 voti, intende portare
avanti. Giovedì sera durante la riunione
plenaria delle cinque commissioni del
Listone che nell'ultimo mese hanno portato avanti il programma elettorale, puntando molto su Lavoro e Sicurezza e
suggerendo proposte anche per Turismo, Famiglia, Frazioni e non solo, dal
quartier generale di Casa Lana a Vicomoscano è emersa proprio questa idea:
proporre una figura amministrativa nuova, non ancora esistente a Casalmaggiore, istituendo l'assessorato per le Frazioni e il Casalasco.
Gianmario Magni, sindaco uscente
di Scandolara Ravara, aveva suggerito,
o meglio caldeggiato, questa possibilità
nel recente convegno alla «Festa del Pipén”: il Listone, presente nell’occasione
con alcuni esponenti, ha colto al balzo
l'occasione. E ha provato a suggerire
concretamente come arrivare all'istituzione di questa figura. «L'intenzione - ha
spiegato Carlo Gardani - è di istituire
una lista civica in appoggio al Listone
alle prossime elezioni, che non avrà un
candidato sindaco proprio ma che raccoglierà ex sindaci o amministratori dei
comuni del Casalasco, non più candidabili, che vorranno appoggiare la nostra
corsa».
Non si tratta, secondo Gardani, di una
lista “civetta”. «Non è uno specchietto
per le allodole per il semplice fatto che
una lista così pensata, dato che raccoglie uomini dal Casalasco e non da Casalmaggiore, rischia di non prendere
troppi voti e di non fare la differenza a livello di meri numeri. Però è un segnale,
un messaggio politico che diamo: da
quella lista, per la quale abbiamo già
avuto qualche adesione, uscirà se avremo la fortuna e la bravura di amministrare, l'assessore al Territorio, o meglio al
Casalasco».
Il tutto per ripensare il ruolo di Casalmaggiore, che dovrà farsi guida di un
territorio: un ruolo che secondo molti (lo
disse lo stesso Magni, ad esempio, sempre in quel famoso convegno), il comune
casalese ha perso negli ultimi anni.
Casalmaggiore
Sabato 22 Febbraio 2014
Disperato, senza aiuti e lavoro
si arrende: «Meglio il carcere»
Trentenne ai domiciliari evade deliberatamente per protestare in Comune con l’assistente sociale
U
na vicenda triste, che nasce
dalla disperazione per la
mancanza di lavoro e dalla
sorte che a volte ti prende di
mira, e ti ritrovi in un vortice
da cui non riesci ad uscire. L’epilogo alcune settimane fa, ma il fatto è rimasto
ignoto sino ad oggi. E’ la storia di un ragazzo casalasco trentenne che in pratica
ha preferito andare in prigione piuttosto
che vivere in condizioni che ritiene inaccettabili.
Ma per raccontare questa storia serve
partire da lontano, da quando il ragazzo
in questione fu incarcerato, poco più che
maggiorenne, per un reato che gli fu attribuito sino a che il giudice decise di
scagionarlo. Mesi di carcere che non si
possono cancellare come se nulla fosse
successo, e un marchio, per di più involontario, che la nostra società fatica ad
accettare. Inutile chiedere un’occupazione stabile, ogni tanto qualche lavoretto saltuario saltava fuori, ma la crisi ha
peggiorato tutto, e il vortice l’ha spinto a
commettere qualche reato. Lungi da noi
tentare di giustificare gli errori. Gli errori
si pagano, e per questo è arrivata la condanna, agli arresti domiciliari. Ovviamente la situazione è precipitata, trovare lavoro è diventato impossibile e la speran-
za che qualche comune dei dintorni potesse affidargli lavori in collaborazione
coi servizi sociali è pressoché sfumata.
Da parecchi mesi infatti il giovane aveva
inoltrato domanda per svolgere quei lavori che vengono affidati temporaneamente dai comuni ai disoccupati: ogni
tanto sembrava che si affacciasse la
possibilità di avere un impiego, sebbene
temporaneo e mal pagato, ma sistematicamente la speranza veniva delusa.
Al culmine della disperazione, appunto, qualche tempo fa il ragazzo si è presentato in un comune del casalasco per
poter parlare con un’assistente sociale.
Senonché il solo recarsi presso il comune costituiva reato, proprio per l’obbligo
dei domiciliari. Giunto in municipio,
all’ennesimo no ha perso il controllo ed
ha minacciato l’assistente sociale alla
presenza di alcuni testimoni. Questa ha
contattato i Carabinieri della più vicina
stazione che sono giunti in comune, e il
loro arrivo non ha placato l’ira del giovane, che anzi ha minacciato la donna affermando che sarebbe stato preferibile
essere condotto in carcere piuttosto che
vivere negli stenti e sentirsi preso in giro
continuamente dalle istituzioni.
Il giovanotto è tuttora in carcere, probabilmente presto uscirà, ma quali ri-
E la lingerie sexy finisce in un fosso
19
sposte potrà trovare in alternativa a nuovi reati?
Ripetiamo che chi sbaglia deve pagare, ed anzi spesso le critiche al sistema
vanno nella direzione opposta: reati reiterati e, in caso di arresto, denunce a
piede libero che spesso indignano i cittadini. Qui però le domande che dobbiamo porci riguardano la capacità del sistema di rispondere a richieste di umanità, urla disperate di giovani che cercano
un’occupazione anche precaria, o almeno risposte che non siano sistematicamente disattese. Non è nemmeno il caso
di alzare barriere o frontiere: il ragazzo in
questione è italiano. E chiedeva lavoro,
non sussidi o beneficenza.
Uscendo di casa già sapeva a cosa
sarebbe andato incontro, e ribadirlo di
fronte ai testimoni ha enfatizzato la tragica situazione. Di fronte ad un ragazzo
che sceglie deliberatamente la prigione
ad una vita senza prospettive non possiamo scrollare le spalle.
Sacco nero a bordo strada a Vicomoscano: un documento fa risalire al gestore di un locale notturno
Altro esempio di malcostume scoperto
dalle Guardie Ecologiche Volontarie di
Casalmaggiore, e stavolta l’inciviltà ha
anche risvolti pruriginosi. Un sacco nero è
stato rinvenuto in un fosso lungo la strada
bassa verso Vicomoscano. Al suo interno
(come si vede nelle due foto a destra) un
po’ di tutto, in barba alle norme sulla raccolta differenziata. A colpire l’attenzione
delle guardie, che erano accompagnate
da operatori di Casalasca Servizi, una
serie di indumenti decisamente sexy, capi
di intimo che sembravano riconducibili ad
un night club. E di un night club proprio si
trattava, dato che nel sacco era presente
anche un bollettino postale che, guarda
caso, riportava nominativo ed indirizzo di
un gestore di locali notturni.
Nessun problema di privacy ovviamente, dato che il sacco era in un luogo non
idoneo allo smaltimento e non è stato necessario contattare agenti di polizia municipale per aprirlo. E un doppio ammonimento per il trasgressore: lasciare sacchi
della spazzatura lungo i fossi è un comportamento inaccettabile, lasciarveli con
nome e indirizzo scritti all’interno non è
nemmeno da furbi.
Il contenuto del sacco rinvenuto. A sinistra il bollettino postale
IN BREVE
L’addio al giovane Davide
Diabete, quali prospettive?
Spineda ricordi Ginetto Boni
Domani l’assemblea Avis
Un vasto cordoglio ha accolto la notizia della
morte prematura di Davide Lunardini, scomparso in settimana a seguito di una lunga malattia
all’età di soli 27 anni. Giovedì la chiesa di San
Francesco era gremita di amici e compagni di avventura negli sport che Davide prediligeva (calcio
nella Casalese e tennistavolo). A celebrare la funzione religiosa con Angelo Bravi, don Bruno Galetti e don Alberto Martinelli. Davide era occupato presso un’azienda informatica di Cremona,
e lascia il padre Carlo, la madre Silvana Ravara
e la sorella Barbara.
“Il Diabete oggi: riflessioni e prospettive per
migliorare la vita del diabetico". Questo il titolo
della conferenza in programma oggi, sabato 22
febbraio, dalle 15 alle 17 presso la Sala Riunioni
dell'Ospedale Oglio Po, organizzata dall'Associazione Diabetici Territorio Oglio Po in collaborazione con il Cisvol. Il programma dell'incontro prevede, alle 15, la registrazione dei partecipanti. A
seguire la presentazione della neonata associazione diabetici da parte del presidente Giuseppe
Visioli, la relazione del dottor Giovanni Rignanese, medico endocrinologo e la relazione del dottor Paolo Marconi, medico specialista in Scienze dell'Alimentazione. Seguiranno i lavori di gruppo e alle 17 le conclusioni ed i saluti. Per informazioni e contatti: Associazione Diabetici Territorio
Oglio Po (333/1839327 martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12), Associazione Centro Anziani Primavera, via Aldo Formis 14 Casalmaggiore (referente Giancarla Zuelli), Ristorante La Tavernetta via Federici, Casalbellotto (referente
Gian Mario Castoldi), Ambulatorio CO.ME.TE
Piadena (Vanna o Edda).
SPINEDA – In occasione del 70° anniversario della tragedia del piroscafo Oria, affondato
in Grecia con oltre 4000
prigionieri italiani il 12
febbraio 1944, il gruppo
“Vita in Campagna” nella persona di Paolo
Panni invita il Comune di
Spineda a ricordare uno
dei suoi cittadini che morì in quella occasione, intitolandogli magari una via o una sala. Si tratta di
Ginetto Boni, che aveva 21 anni, e lui, come gli
altri compagni di disavventura, meriterebbe qualcosa di più dell’anonimato che in pratica ha circondato quei tristi eventi. Il piroscafo Oria, requisito dai tedeschi, partì da Rodi ed era diretto al
porto del Pireo, trasportava italiani che avevano
rifiutato di aderire al nazismo o alla Repubblica
Sociale a seguito dell’armistizio. Dal naufragio si
salvarono solo alcune decine tra prigionieri e
componenti l’equipaggio.
Bilancio e non solo nell’assemblea ordinaria
dell’associazione Avis di Casalmaggiore, che è
stata fissata per domani, domenica 23 febbraio,
alle ore 10 presso la sede sociale. L’ordine del
giorno prevede l’analisi della situazione della sezione, la relazione morale, la relazione sanitaria,
l’attività relativa al 2013, il bilancio consuntivo
2013 e quello preventivo 2014 e infine alcune comunicazioni. All’appuntamento si invitano tutti i
soci: è importante infatti la partecipazione del
maggior numero possibile di volontari per una migliore comprensione delle dinamiche della sezione casalese.
20
Salute
Sabato 22 Febbraio 2014
GLI ORARI
CUP Centro Unificato di Prenotazione
Dove: padiglione n. 12, a fianco del
Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori
Orari di apertura al pubblico:
lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00
orario continuato,
il sabato dalle 8.00 alle 12.00;
Prenotazioni telefoniche: è possibile
telefonare al numero verde 800.638.638,
da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI
CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP
Attraverso il CUP si prenotano tutte
le prestazioni ad eccezione delle seguenti,
che devono essere prenotate direttamente
presso le singole unità operative o servizi
come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA
secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)
Dove: Poliambulatori, piano Terra.
Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare
contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.
Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.
Consegna campioni istologici e citologici
La consegna dei campioni citologici urinari è
prevista, presso il padiglione 5,
da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;
per gli altri esami da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).
RADIOLOGIA d
Dove: piano 1, corpo H (ala destra).
TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti
e richiesta di prestazioni con bollino verde
Le prenotazioni vanno effettuate
di persona o via fax.
Orario: da lunedì a venerdì dalle
08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.
Tel: 0372 405760.
Angiografia
Le prenotazioni vanno effettuate di persona.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.
SENOLOGIA:
Screening mammografico preventivo
biennale Asl Cremona (45-69 anni)
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì
dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata
al CUP dell'Asl 800 318 999.
Prestazioni con carattere di urgenza,
risonanze alla mammella, agoaspirati,
ecografie
Dove: piano 1, corpo M.
Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
Telefono: 0372 405614.
Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata
una nuova linea telefonica dotata
di risponditore automatico
in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE
Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o
ascensore a sinistra vicino l'Ufficio
Informazioni nell'atrio di ingresso)
corpo M, monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
MEDICINA DEL LAVORO:
Visite specialistiche di medicina del lavoro
Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì,
dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente
presso l’Ambulatorio Specialistico
di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO
DI CREMONA
CENTRO DIABETOLOGICO
Dove: piano 6, corpo H (lato destro),
monoblocco ospedaliero.
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento
diagnostico-terapeutico e visita di controllo
per monitoraggio metabolico e screening
delle complicanze croniche).
Per le prime visite è preferibile che
la prenotazione avvenga di persona comunque
possibile prenotare telefonicamente
da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.
Telefono: 0372 405715.
CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI
accesso diretto da parte dei cittadini,
con la richiesta del Medico di famiglia
o dello specialista.
Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle ore 07.30 alle 10.30.
Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
Monitoraggio delle terapie anticoagulanti.
previsto accesso con prenotazione al numero
0372 405666 - 0372 405663.
Dove: Presso la palazzina del Cup
Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA
Test di tolleranza al lattosio e patch test
Accesso con impegnativa del medico curante
Le prenotazioni si effettuano telefonicamente
al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,
dalle 10.30 alle 12; oppure di persona
presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione
10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IMMUNOEMATOLOGIA
E MEDICINA TRASFUSIONALE:
Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia
marziale endovenosa, preparazione di nuovi
emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale:
Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.
Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.
Tel: 0372 435887 - 0372 405461
dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì
GENETICA
Dove: piano 2 lato destro del monoblocco
ospedaliero. Prenotazioni telefoniche:
0372 405783
da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
MEDICINA LEGALE
Prenotazioni presso Direzione Medica
di Presidio piano Rialzato monoblocco
ospedaliero. Tel: 0372 405200.
PSICOLOGIA
Dove: settimo piano a sinistra.
Prenotazioni da lunedì a venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio
di Psicologia, oppure anche telefonicamente
agli stessi orari al numero 0372 405409.
ONCOLOGIA MEDICA
Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i
n reparto da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Tel: 0372 405248.
TERAPIA DEL DOLORE
Dove: palazzina n. 9 La prenotazione
può essere effettuata telefonicamente
al numero 0372 405330
dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.
Negli altri orari è possibile chiamare
lo stesso numero lasciando un messaggio
in segreteria telefonica con il nome e numero
di telefono: al più presto sarete richiamati.
RIFACCIAMOCI... LE OSSA!
O
A cura di Rita Brunelli
gni tipo di attività fisica che ci permette di muoverci interagendo con la gravità, ottiene dei risultati positivi sulla salute
dell’osso: sulla densità, sull’elasticità, sulla tonicità dei muscoli che sostengono il lavoro dello scheletro. Tutte le attività
in cui l’organismo interagisce con la forza di gravità sono da
preferire: camminare, correre, salire le scale, ballare, ecc.
I massmedia e le palestre ci presentano modelli idealizzati di forma
fisica perfetta attraverso un allenamento rigoroso con l’obiettivo di
raggiungere un modo di muoverci standardizzato. Ci sono anche
molte persone che non amano questo tipo di attività in quanto pensano che sia un sacrificio, faticoso, frustrante. La problematica allora
è come aiutare le persone ad avvicinarsi a un movimento che le aiuti a produrre forza, come renderle consapevoli della distinzione tra
l’idealizzazione della forma fisica e la capacità di acquisire una forma
personalizzata imparando in modo autonomo ad “allenare” le capacita del proprio corpo a sostenere movimenti atti a sviluppare quella
forza benefica per le nostre ossa?
La rigenerazione del tessuto osseo risponde allo stimolo creato da
un movimento naturale dinamico e all’allineamento della postura!
BONES FOR LIFE
OSSA PER LA VITA
il programma di
Ruthy Alon
per il controllo
dell’osteoporosi
Info cell.
3493804916
Carnevale: attenzione ai trucchi. I consigli del Ministero
Carnevale è in arrivo, per la gioia dei più
piccoli. Tuttavia bisogna prestare attenzione, in quanto dietro costumi, gadget e accessori possono nascondersi diversi pericoli. Arriva allora dal ministero della Salute un
decalogo che invita i genitori a vigilare affinché ci si possa divertire in sicurezza.
1. Non spruzzare schiume e stelle filanti
spray negli occhi. Non sono giocattoli e si rischiano gravi danni alla cornea. Attento anche a non spruzzarle addosso alle persone
o sui vestiti: potrebbero comunque raggiungere la pelle e il viso.
2. Non usare schiume e spray in vicinanza di fiamme, anche piccole come le candeline per le torte. Molti di questi articoli sono
infiammabili ma spesso l’etichetta non riporta correttamente l’indicazione di infiammabilità.
3. Controlla le maschere decorate con
glitter e brillantini colorati (i brillantini possono staccarsi e penetrare facilmente negli occhi, nel naso e nella bocca) e le sostanze coloranti contenute, che possono provocare irritazione cutanea.
4. Attento alle piccole parti dei costumi
come i bottoni, che sono facilmente staccabili (se ingoiati possono provocare soffocamento, soprattutto nei bambini più piccoli) o
i laccetti presenti nella zona del collo (se afferrati e stretti inavvertitamente possono
provocare strangolamento).
5. Annusa il tessuto del costume e i materiali dei gadget. Se danno cattivo odore,
non farli indossare al tuo bambino: potrebbero contenere sostanze chimiche tossiche
se inalate o ingerite dal bambino.
6. Quando acquisti un costume leggi bene l'etichetta e fai attenzione che sia classificato come giocattolo (marchio CE). Solo
così avrai la garanzia di "non infiammabili-
tà". Il pericolo maggiore dei vestiti è legato
proprio a tessuti e materiali che prendono
fuoco facilmente.
7. Scegli con attenzione gadget e accessori delle maschere (spade, lance, cappelli,
caschi, occhiali, bacchette magiche, coroncine, fasce). Possono presentare bordi affilati e parti metalliche taglienti.
8. Trucca il tuo bambino con cosmetici sicuri e non scaduti. Preferisci prodotti ipoallergenici, adatti all'età. Controlla sempre
l’etichetta (data di scadenza o "Pao", periodo di tempo in cui il prodotto può essere utilizzato una volta aperto); i trucchi a basso
prezzo e non acquistati nei canali di vendita
autorizzati danno minori garanzie di sicurezza.
9. Prima di truccare il tuo bambino, testa
il prodotto su un lembo della sua pelle (generalmente dietro l'orecchio) per saggiare
un'eventuale sensibilità. Per rimuovere tutto, meglio utilizzare uno struccante delicato
e, subito dopo, sciacquare il viso del bambino con abbondante acqua.
10. Evita di applicare il trucco sulla pelle
non pulita bene e sulle parti delicate del
bambino (occhi e bocca) per evitare che
venga ingerito inavvertitamente o irritare la
congiuntiva e le mucose.
Matteo Rossi: «Si tratta di patologie di tipo autoimmune, che vanno trattate adeguatamente»
Quando i reumatismi colpiscono i bambini
S
Laura Bosio
i pensa spesso che quelli che comunemente
chiamiamo "reumatismi"
siano solo un problema
dell'età adulta. In realtà
si tratta di un problema che si
presenta anche in età pediatrica.
«Si tratta di una cosa molto più
comune di quanto si possa pensare - evidenzia il dottor Matteo
Rossi, pediatra specializzato in
reumatologia
dell'ospedale
Oglio Po di Casalmaggiore -.
Una delle forme più comuni è la
patologia reumatica, ossia un
processo ifiammatorio che dipende da una risposta del sistema immunitario quando entra in
contatto con un microorganismo
chiamato streptococco (quello
della scarlattina). Tale patologia
non interessa necessariamente
solo le articolazioni: può infatti
influire sui reni, sul cuore, sul sistema nervoso centrale e sul tessuto connettivo.
Oltre a questa vi sono anche
altre patologie che come comune
denominatore hano una particolare reattività del sistema immunitario. Un'altra patologia frequente è l'artrite reumatoide, che in
età pediatrica viene definita artrite idiopatica giovanile e riguarda
Il dottor Matteo Rossi,
pediatra specializzato
in reumatologia dell’ospedale
Oglio Po di Casalmaggiore
le articolazioni. Non se ne conosce però una causa esterna. Essa condivide le caratteristiche
dell'artrite reumatoide di tipo
adulto e anche i meccanismi di
origine e di sviluppo sono simili.
Tale patologie è quella più frequente tra quelle di tipo autoimmune per l'età pediatrica, anche
se naturalmente ve ne sono molte altre, come il lupus, la sclerodermia, ecc.
Sempre in quest'ambito vi sono le malattie rare, che meritano
particolare attenzione.
Vi sono poi le vasculiti, che
colpiscono i vasi sanguigni e portano a diverse patologie».
Come vengono trattate que-
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi
Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari
e diete personalizzate, Test del DNA (Lattosio, Celiachia,
Breath Test) Master in Nutrizione, Fitness e Sport
Presidente ALIAC Onlus di Cremona
Gentilissima dottoressa Subacchi, mi chiamo Antonella ho 60 anni e da circa 5 anni sono in menopausa. In questo periodo ho visto il corpo cambiare e
sono anche aumentata di peso pur mangiando molto poco. E’ normale? Come
mi devo comportare? Grazie.
Gentilissima Antonella, la menopausa è una fase molto delicata per le donne, la
fine di un periodo fertile, è un cambiamento non solo fisiologico ma anche il silenziamento di una serie di ormoni sessuali. Di norma si nota nelle donne spossatezza, l’insorgenza di vampate di calore, emicranie, nervosismo, alterazione di stati di umore (tristezza e gioia nel breve tempo), depressione ed ansia.
Esisto anche problematiche fisiche e metaboliche correlate all’insorgenza della
menopausa: osteoporosi, aumento di colesterolo, aumento di grasso addominale fino
ad assumere la caratteristica forma a “pera”, con il grasso concentrato a livello delle
anche e cosce, aumento della glicemia, ipertensione.
Che fare? Correggere l’alimentazione potrebbe essere una buona soluzione. Infatti le solite diete che vengono proposte in età fertile sono poco utili. Il metabolismo
rallenta percio’ abbassare drasticamente le calorie sperando di dimagrire come quando eravamo fertili è solo una perdita di tempo. Rischiamo di abbassare ancora di più il
metabolismo e di rallentarlo senza perdere peso. Un’alimentazione equilibrata, senza
privarsi dei carboidrati aiuta a perdere peso. A volte consiglio pasta o riso alla sera per
conciliare il sonno, per rilassarci un po’. Limitare l’assunzione di formaggi ed insaccati, molto ricchi di sale che porterebbe ad un aumento della ritenzione e della pressione. Consumare frutta e verdura e legumi, ceci, fagioli cornetti, molto ricchi di vitamina
B e che aiutano a mantenere la memoria in buono stato. Non dimenticatevi dell’attività sportiva, anche 30 minuti di camminata al giorno, per mantenere “vitale” il metabolismo. Poi…..godetevi il nuovo periodo della vita!!!
La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a:
[email protected] • oppure a: [email protected]
www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134
La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a:
CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988
CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801
CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134
MANERBIO: Poliambulatorio MINERVIUM Via Verdi 64 – 030 9937552
ste patologie autoimmuni nei
bambini?
“Per il trattamento vi sono specifiche linee guida, che prevedono un trattamento comune di tipo
anti-infiammatorio, trattandosi
appunto di patologie infiammatorie. Inoltre bisogna portare avanti
un approccio terapeutico che
prevede la possibilità di modulare il funzionamento del sistema
immunitario, per impedirgli di aggredire l'organismo. Per questo si
utilizzano appositi farmaci che
agiscono in questo senso. Per di
più da oltre un decennio sono in
commercio farmaci definiti "biologici", che inibiscono certi recettori e molecole del sistema immu-
nitario. Essi permettono di tenerne sotto controllo il funzionamento».
Si può guarire da queste patologie?
«Si tratta di malattie croniche,
per le quali non vi è una vera possibilità di eliminazione della causa. Tuttavia possono essere tenute sotto controllo al punto da consentire al bambino di vivere una
vita perfettamente normale e di
mantenere nel tempo tale risultato. Naturalmente se non adeguatamente trattare, tali patologie
possono diventare fortemente invalidanti. Per questo motivo è
fondamentale un percorso diagnostico accurato».
Taccuino
Sabato 22 Febbraio 2014
21
numeri utili
Cremona
COMUNE DI CREMONA
www.comune.cremona.it
Centralino: 0372-4071
Urp: 0372-407291
Via volontari del
Sangue,
Via del Maris
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
Via Livrasco,
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
www.provincia.cremona.it
Centralino: 0372-4061
Urp: 0372-406233 PREFETTURA
Centralino: 0372-4881
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0372-5581
Via Milano
(Cavatigozzi)
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
COMANDO FORESTALE
DELLO STATO
Centralino: 0372-410307
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0372-21576
Nucleo di polizia tributaria:
0372-28968
Via Mosa
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
22 Febbraio
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0372-454516
Centrale operativa: 0372-407427
POLIZIA STRADALE
Comando provinciale
Centralino: 0372-499511
QUESTURA
Pronto intervento: 113
Centralino: 0372-4881
Via Zani
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
4 Aprile
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio).
• Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione
della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 giugno).
numeri utili
Crema
COMUNE DI CREMA
www.comunecrema.it
Centralino: 0373-8941
Urp: 0373-894241
numeri utili
Casalmaggiore
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Urp Crema: 0373-899822
CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0373-893700
COMANDO FORESTALE DELLO
STATO Centralino: 0373-82714
OSPEDALE DI CREMONA
www.ospedale.cremona.it
Centralino: 0372-4051
Centro unificato
di prenotazione: 800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
• Via Mosa - cantiere per la realizzazione degli allacci alla condotta del gas metano, della rete di distribuzione energia
elettrica e della fognatura (fine prevista
22 febbraio).
•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta
dell'acqua potabile (fine prevista 28 febbraio).
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0373-250867
Centralino: 0373-894212
PROCURA
Centralino: 0372-548233
• Via Zani - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (fine
prevista 4 aprile).
• Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea
dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo).
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0373-256474
VIGILI DEL FUOCO
Pronto intervento: 115
Centralino: 0372-4157511
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0373-897311
POLIZIA DI STATO
Centralino: 0373-897311
VIGILI DEL FUOCO: 115
Centralino: 0373-256222
AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI CREMONA
www.aslcremona.it
Centralino: 0372-4971
Urp: 0372-497215
PROCURA
DELLA REPUBBLICA
Centralino: 0373-878116
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO DI CREMA
Centralino: 0373-899320
Santi della settimana
OSPEDALE DI CREMA
www.hcrema.it
Centralino: 0373-2801
Centro unico
di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
San Romano
22
Sabato
23
Domenica
S. Renzo, Livio, Teo, Sereno, Romina,
Romana
AMMiNISTRAZIONE
PROVINCIALE
Centralino: 0375-42233
24
lunedì
S. Edilberto re
Storia: La Vita Patrum Jurensium, scritta da un suo seguace, ci racconta che Romano per primo ebbe l’idea di isolarsi in prossimità delle foreste Giura. Per la sua fama , il
vescovo Ilario di Besancon, lo ordinò sacerdote. Con il fratello Lupicino ed altri seguaci,
Romano fondò un grande monastero a Condat, un secondo a Leuconne e un monastero
femminile di clausura a le Beaume, di cui fu badessa una loro sorella.
25
martedì
S. Cesario, S. Vittorino, Costanza
26
mercoledì
S. Romeo, Nestore
Etimologia: Romano = nativo di Roma, dal latino
Centro per l’Impiego
Centralino: 0375-42213
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500
27
giovedì
S. Leandro, Onorina
28
venerdì
S. Romano abate, Antonietta, Erminio,
Romano, Teresio
COMUNE DI CASALMAGGIORE
www.comune.casalmaggiore.cr.it
Centralino: 0375 42668
S. Margherita, Isabella, Greta
POLIZIA MUNICIPALE
Centralino: 0375-40540
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0375-42288
GIUDICE DI PACE
Centralino: 0375-42273
OSPEDALE
Centralino: 0375-2811
Centro unico di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI
www.museodiotti.it
Centralino: 0375-200416
Museo del bijou
Centralino: 0375-284423
TEATRO COMUNALE
www.teatrocasalmaggiore.it
Centralino: 0375-284434
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
Direzione: 0375-284020
Distretto Veterinario:
0375-284029
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Sul massiccio del Giura in Francia, deposizione di san Romano, abate, che, seguendo il modello degli antichi monaci, per primo condusse in quel
luogo vita eremitica, divenendo poi padre di moltissimi monaci.
Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio
Distretto di Cremona
OLMENETA
BAIONI DR. PIERPAOLO
Piazza Volpari, 3
26010 Olmeneta
Tel. 0372-924057
Cremona
GALLI
Via Bissolati, 78
26100 Cremona
Tel. 0372 30293
ORARI DI APERTURA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:15 - 19:15
Giorno di chiusura settimanale:
SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA
SAN DANIELE PO
CASTELLINI LOANA
In appoggio fino alle 24.00
Via Marconi, 2
26046 San Daniele Po
Tel. 0372-65545
ORARI DI APERTURA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale:
NO
Distretto di Casalmaggiore
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
Lunedì mattina
Farmacie di turno e orari dei
distretti sono consultabili
sul sito: www.aslcremona.it
Calvatone
ANTOLINI LUCIA
Via Umberto I, 1
26030 Calvatone
Tel. 0375 97039
casalmaggiore
BONISOLI ALQUATI CLAUDIA
Via Cavour, 28
26041 Casalmaggiore
Tel. 0375 42551
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
mercoledì mattina
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
Distretto di Crema
SABATO
PIERANICA
comunale pieranica
Via Vilate, 13
26017 Pieranica
Tel. 0373 288770
Montodine
BARBATI TERESA CATERINA
Via Benvenuti, 28
26010 Montodine
Tel. 0373 66109
CREMA
XX SETTEMBRE
VIA XX SETTEMBRE, 60
26013 Crema
Tel. 0373 256246
SONCINO - Gallignano
FARM. COMUNALE
Via Covi, 6
Tel. 0374 770375
Soncino
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio:15:30 - 19:30
Orari di apertura
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SABATO POMERIGGIO
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Sabato
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NO CHIUSURA
Giorno di chiusura settimanale
NO CHIUSURA
Cultura&Spettacoli
Il Coro Ana
si esibisce
oggi alle 17
DaCru stasera danza
sul palco del Ponchielli
Per la rassegna “La Danza”, stasera alle
20.30 sul palco fel Ponchielli, DaCru Dance
Company si esibisce in “Kaze Mononoke”.
Il progetto DaCru nasce nel 1996 dall’unione artistica dei due danzatori e coreografi
più rappresentativi del panorama della danza urbana italiana, Marisa Ragazzo e Omid
Ighan. E’ la prima formazione italiana a danzare negli spazi performativi black delle
capitali europee in tournée nel ’98 e nel ’99.
Da qui inizia la spinta verso la sperimentazione della danza urbana mescolata al concetto del teatro come spazio fisico, decisamente estraneo alla street culture. In questa zona di confine, i coreografi danno vita
ad un singolare percorso di hip hop theatre spaziando ovunque possa giungere la
contaminazione dell’hip hop, fondendone
il gesto tecnico con quello dell’house, della danza contemporanea, del jazz rock e del
breaking più innovativo.
Giacobazzi in scena
con “Un po’ di me”
Il comico Giuseppe Giacobazzi, lanciato
da Zelig, si esibisce domani sera alle 21 al
Ponchielli con lo spettacolo “Un po’ di me”.
«Per lungo tempo ho pensato - rivela Giacobazzi - al titolo da dare a questo spettacolo, cercando qualcosa che già nel nome,
nascondesse o meglio rivelasse, il cuore dello spettacolo stesso. Dopo 20 anni di carriera, ho deciso di aprire il cassetto dei ricordi
e di raccontare un po’ del mio privato. Non
è un racconto retrospettivo, semmai è una
lucida analisi su quello che è stato, su quello che è e su quello che forse sarà. Lo farò a
modo mio, senza fronzoli, in maniera schietta e sincera, lasciando però sempre un piccolo spazio aperto alla poesia, spesso ignorata nella vita di tutti i giorni».
Stasera alle ore 17, nell’Auditorium della Camera
di Commercio di Cremona, esibiziomne del Coro Ana
(Associazione Nazionale Alpini), diretto da Carlo
Fracassi Il Coro Ana della sezione di Cremona è nato
nel 2002 grazie alla passione di un piccolo gruppo di
alpini, che hanno ben presto contagiato altri alpini ed
amici accrescendo il numero dei componenti e la
qualità del canto. Nel 2005, con il maestro Carlo
Fracassi, c’é stato il “battesimo del fuoco”, in occasione dell’adunata mazionale di Parma.
Tra le formazioni invitate ci sono anche la “Giuseppe Anelli” e la “Giuseppe Verdi”
Torna a Milano la rassegna “A tutta banda”
D
dalla redazione
opo il successo dello
scorso anno, l’Auditorium
di largo Mahler a Milano
torna ad ospitare la rassegna “A tutta banda!”, stagione concertistica espressamente
dedicata ai gruppi musicali bandistici
del territorio lombardo, in programma
il primo semestre dell’anno presso
l’Auditorium “Fondazione Cariplo” di
Milano, uno dei più prestigiosi fori
milanesi della musica colta, organizzata dalla Filarmonica Paganelli ’79 di
Cinisello Balsamo, in collaborazione
con laVerdi di Milano. Tra le formazioni invitate vi sono due tra le bande più
antiche ed attive che operano nel territorio provinciale: il corpo bandistico
“Giuseppe Anelli” – Orchestra di fiati
di Trigolo, diretto da Vittorio Zanibelli
ed il corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano-Crema, diretto da
Eva Patrini, curiosamente ambedue
formazioni nate nel lontano 1848 che
vantano nel proprio curriculum un’intensa attività concertistica svolta an-
che al di fuori del nostro territorio
provinciale. Il progetto di allestire una
rassegna completamente dedicata
alle bande nasce dall’intento di valorizzare i corpi bandistici, che non solo rappresentano un bene culturale di
inestimabile valore, profondamente
inseriti nella tradizione italiana e specificamente del nostro territorio, ma
costituiscono ancora oggi uno strumento essenziale per l’educazione
musicale dei giovani e giovanissimi e
per la trasmissione diretta tra generazioni diverse di un patrimonio ricco
di valori e contenuti. Va ricordato infatti che le bande, presenti spesso
anche nei più piccoli Comuni della
Lombardia e d’Italia, nascono, vivono
e crescono quasi esclusivamente
grazie all'opera e all'ingegno di volontari di ogni età ed estrazione, svolgendo un vero e proprio servizio so-
ciale, oltreché culturale. Si tratta insomma di un patrimonio storico che
trova nella musica un impareggiabile
mezzo di aggregazione sociale, che
dovrebbe essere ulteriormente sviluppato, a cominciare dalle scuole
con la formazione di corpi bandistici
interni agli istituti, specialmente nelle
realtà metropolitane di recente formazione (periferie ed hinterland),
quale veicolo di lotta al degrado e
creazione di una nuova identità multiculturale. La rassegna riproporrà la
stessa formula vincente del 2013,
che aveva visto la presenza di otto
formazioni provenienti dalle province
di Como, Milano, Monza e Varese, si
estenderà fino a maggio, con altrettanti appuntamenti (uno in più della
scorsa edizione) che vedranno esibirsi complessivamente sul palco
dell’Auditorium di largo Mahler dieci
corpi bandistici. L’appuntamento con
la formazione diretta da Vittorio Zanibelli è per stasera alle ore 20.30,
mentre quello con quella diretta da
Eva Patrini è per sabato 15 marzo,
sempre alle 20.30.
Acquerelli e dipinti su foglia d’argento e d’oro in mostra
Acquerelli e dipinti su foglia d’argento e d’oro. Queste le due interessanti sezioni della mostra di Riccardo
Bozuffi che s’inaugura domani alle ore 18 presso l’Associazione Concordia a Pieve San Giacomo. Nato a
Cremona nel 1955, figlio d’arte, già dalla giovane età
la sua passione per il disegno e la pittura lo portano a
frequentare la bottega d’arte del padre dove negli anni matura la sua vena artistica. Conosce vari esponenti della pittura cremonese che contribuiscono ad accrescere la sua passione per le diverse tecniche, come
l’olio, l’acrilico, la tempera, l’acquerello e il trompe
l’oeil. I viaggi compiuti negli anni e i paesaggi visitati
sono da spunto per le sue innumerevoli opere ad acquerello. I giornali hanno particolarmente evidenziato
la sua facilità ed immediatezza esecutiva, quasi come
naturale conseguenza di una dote innata. Ha esposto
con successo in importanti sedi, tenendo dimostrazioni, anche per i bambini, dell’antica e affascinante
tecnica dei colori ad acqua. Riccardo Bozuffi è un artista veramente eclettico: ama infatti spaziare, con
sorprendente continuità stilistica, dall’acquerello a
opere sperimentaliste. Con i colori ad acqua dipinge
intensi e coinvolgenti paesaggi, in cui spesso i colori
della campagna cremonese, ora ammantata dalle luci
Le “perturbazioni” poetiche di Alberto Mori
Si intitola “Meteo tempi” l’ultimo lavoro del poeta performer e artista cremasco
di Tiziano Guerini
“Meteo tempi” è l’ultimo lavoro
poetico del cremasco Alberto Mori,
poeta performer e artista, che sperimenta una personale attività di
ricerca nella poesia, utilizzando di
volta in volta altre forme d’arte e di
comunicazione: dalla poesia sonora e visiva, alla performance, dall’installazione al video ed alla fotografia. Le “perturbazioni” poetiche di
Alberto Mori sono un segno potente, sonoro, ma anche visivo per la
sapiente scansione con cui il “silenzio” degli spazi bianchi e delle pause e la musica delle parole evocate
dalle strofe vengono miscelati. Possiamo così immedesimarci «nell’insetto che insiste nel fango, dove
cede e quasi emulsiona la sua lot-
ta scivolosa», o nella «pressione
salente, luce freddata», o magari in
«colui che scomparendo nel viaggio
assenterà la vita». “Meteo tempo” è
poesia fulminante e discreta, attenta
ai mutamenti climatici, all’ambiente violato, al lavoro latitante e precario, alle sperequazioni sociali…
mette in evidenza i tic e i malesseri del nostro quotidiano così tragicamente globalizzato. Come osserva
Maria Grazia Martina nella Prefazione al libro: «La maniera in cui il poeta manipola ciò che raccoglie dalla realtà è sempre ponderata anche
quando tra la parola, l’oggetto individuato, l’immagine che li evoca, si
stabilisce un corto circuito». Questa
raccolta offre scosse salutari e provoca per recuperare umanità consapevole e solidale.
aurorali dell’autunno, in altri casi battute dalla forza del
sole estivo. Gli ultimi lavori sono invece connotati da
una ricerca fatta sui materiali. Questi pezzi, su foglia
d’argento e foglia d’oro e per questo riuniti sotto il titolo “Silver&Gold”, vedono l’artista cremonese impegnato nella realizzazione di intriganti figure, ora di
personaggi molto noti, ora di persone qualunque o di
familiari ed amici. Essi sono caratterizzati da un’armonia perfetta di forme e da tinte usate in modo puro,
alla maniera dei pop artists inglesi e statunitensi, ma
con quella cifra originalissima che è propria di Bozuffi. L’esposizione è aperta al pubblico fino all’11 aprile.
Dai Pmt un omaggio
a Paul McCartney
Domani pomeriggio, alle ore 18 sul paolco del teatro di Soresina, il Teatro del Viale per la rassegna “Aperitivo in musica” presenta “Paul McCartney dopo i Beatles” con
Pmt. Ci sono artisti che nascono per lasciare il segno! Un segno indelebile nelle menti e nei cuori, che sanno donare al mondo il
proprio talento trasformandolo in arte, storia,
cultura. Paul McCartney è uno di questi. Estimatori del grande Paul, suoi irriducibili fan,
Roberto Bollani al basso, Emmanuele Dicembrino al pianoforte, Pier Francesco Tarantino
alla batteria e Domenico De Giglio voce e chitarra, hanno ideato un nuovo progetto acustico, per raccontare il dopo Beatles del “baronetto”. La straordinaria somiglianza vocale di
Domenico De Giglio, voce dei Pmt, a quella
di Paul, valorizza ulteriormente la classe compositiva dell’autore portandoci a gustarne tutte le sfumature.
Marcovaldo in scena
Claudio Martelli parla del suo ultimo libro al Caffè Letterario al San Domenico
La locandina
Trent’anni di storia italiana intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica con l’ironia disincantata:
li ripercorrerà al Caffè Letterario di Crema Claudio
Martelli, socialista, delfino di Bettino Craxi, ministro
della Giustizia e vicepresidente del Consiglio negli
anni delle stragi mafiose e del crollo della Prima Repubblica. Li ha raccolti in un libro, “Ricordati di vivere” pubblicato da Bompiani del quale parlerà con
Questa sera alle ore 21.15 al Teatro Galilei Galilei di Romanengo, Elena Guerrini, attrice e regista presenta
in anteprima regionale “dellalluvione
12.11.2012”.
Assistente alla regia Stefania Anzidei, musica di Davide Muccini. L’attrice è in scena con il suo museo di
fango (libri, dischi, fotografie) per
raccontare un’alluvione, una come
tante ormai, ma questa l’ha toccata
da vicino. Ai racconti delle persone
che l’hanno vissuta, Elena alterna le
il giornalista Vittoriano Zanolli, a partire dalle 20.45
di mercoledì 26 febbraio al Teatro San Domenico
(ingresso libero). Le parole saranno intervallate dalle incursioni musicali di Gabriele Durante, virtuoso
del pianoforte, giovanissimo talento di casa nostra.
Senza astio e senza sconti – tanto meno a se stesso – Martelli racconta in presa diretta il labirinto
delle intenzioni, delle responsabilità della politica,
per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi
bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze
e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel
passato più recente da cui tutti veniamo e sui perché di una crisi politica che non ci ha più lasciato.
Una conversazione utile alla conoscenza ed alla
comprensione di un periodo della storia e della vita
di molti di noi che ha lo scopo di gettare nuova luce
e di spronare ad una operazione verità senza la quale non potrà esserci futuro positivo.
L’attrice Elena Guerrini porta in scena un’alluvione
gag di una trasmissione televisiva
che ricostruisce le vicende: la pubblicità all’acqua alluvionella, l’acqua
che ti fa bella, gare per “cuochi alluvionati”. Ma è il desiderio di una nuova rinascita a farla da padrona.
E alla fine si può tornare a sperare,
magari danzando sulla musica travolgente di “A perfect day” di Lou
Reed. Si può andare oltre quello che
è stato, e ritrovare il sorriso.
OPEN HEART L’ assessorato alla
Cultura del Comune di Crema, in occasione dei 20 anni di Emergency,
ospita per venerdì 28 febbraio allo
ore 20.45 nella sala Pietro da Cemmo al Centro Culturale S. Agostino,
piazzetta W. De Gregory, la proiezione del filmato “Open Heart” nominato agli Accademy Awards 2013. L’in-
contro vede la presenza di Manuela
Valenti coordinatrice della Paedriatic
Division di Emergency.
Il film “Open Heart” racconta la
storia di otto bambini ruandesi che
lasciano le loro famiglie per andare in
Sudan a sottoporsi a un delicato intervento al cuore al Centro Salam di
cardiochirurgia di Emergency a Khartoum. L’ingresso è libero.
Per la rassegna “Junior” mercoledì 26 febbraio alle ore 10 al teatro San Domenico di
Crema (per la fascia d’età fra 8 e 13 anni),
appuntamento con “Marcovaldo” da Italo
Calvino, riduzione e regia di Marco Coppello, interpreti Roberto
Macchi, Matteo Pozzobon, Andrea Bellacicco. Venti novelle per “le stagioni in
città” era il sottotitolo
del libro di Italo Calvino, per raccontare “la
città immensa e frenetica, fatta di rumori,
smog, insegne luminose, pubblicità, scarpe che percorrono strade che sembrano non aver fine”. Marcovaldo, uomo di città, di spirito libero, stralunato,
“osserva tutto e tutti cercando di carpire tra
le crepe del cemento, lo spuntare di un fungo”. Il mutamento delle stagioni arriva anche
in città, ma non tutti se ne accorgono, perché
il rischio è di rimanerne deluso!
SPORT
lo
[email protected]
ECCELLENZA
Le cremasche
tornano
a sperare
Turno positivo per le due cremasche. Il Crema ha
battuto la Trevigliese (1-0) e ora torna a sperare nella
salvezza diretta. Ma domani servirà fare punti a Villa
d’Almè. La Rivoltana, dopo il 3-2 sul Verdello, cerca
almeno un pari a Mariano per puntare ai playout.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (19ª giornata) Sondrio 45; Ciserano
44; Galbiatese Oggiono 36; Cavenago, Fanfulla 28;
Mariano, Verdello 27; Desio 26; Ardor Lazzate, Trevigliese 25; Real Milano 22; Crema 21; Villa d’Almè
18; Cisanese 17; Rivoltana 15; Base 96 13.
Cremo, riaccendi il Lume della speranza
La capolista appare in calo e i giochi per la promozione sono ancora aperti. Ma battere i bresciani non sarà facile
di Matteo Volpi
n Val Gobbia per continuare a macinare punti. Dopo una settimana di riposo, la Cremonese torna in campo
domani a Lumezzane con gli obiettivi
in testa di dimenticare al più presto
l’ultima brutta uscita in Coppa contro il
Monza e soprattutto continuare a non perdere terreno nella corsa ai playoff. Al momento tra il terzo posto e i grigiorossi si è
inserito il Vicenza (che senza la penalizzazione dei 4 punti sarebbe secondo a due
punti dall’Entella capolista) e facile vincitore
sul Feralpi Salò nel recupero disputato domenica scorsa (4-1 il risultato finale per i
biancorossi). A Torrente e i suoi ora spetta il
compito di confermarsi sui buoni livelli di
questo inizio di 2014, puntando a prolungare la striscia di risultati utili in campionato,
salvaguardando il nuovo equilibrio tattico
finalmente trovato con il più pratico 4-4-2.
Con Abbate out per squalifica, Torrente dovrebbe riproporre al centro della difesa la
coppia formata da Moi e Minelli, con la conferma di due terzini arcigni (e un po’ adattati) come Caracciolo e Bergamelli. Per il resto
si andrà verso la conferma delle formazioni
già viste nel corso delle ultime uscite in
campionato, con Campo e Palermo a supportare i due attaccanti partendo dalle corsie esterne per allargare la retroguardia avversaria. Sul campo dello stadio “Saleri”, di
PRIMA DIV. 21ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Virtus Entella
3-1
Como-Cremonese
3-3
Pavia-Carrarese
1-1
Reggiana-Pro Patria
0-1
San Marino-Lumezzane
0-1
Savona-Pro Vercelli
1-1
SudTirol-Unione Venezia
1-4
Vicenza-Feralpi Salò
rinv.
CLASSIFICA GIRONE A
I
LEGA PRO Vincendo domani in Val Gobbia i grigiorossi resterebbero in corsa per il primo posto
La Casalese
ci riprova
in Baslenga
PROMOZIONE
Virtus Entella 41
Pro Vercelli
38
Cremonese
34
U. Venezia
33
Como
32
Vicenza* (-4) 32
Savona
31
SudTirol
30
AlbinoLeffe (-1) 30
Lumezzane
26
Feralpi Salò* 26
Reggiana
22
Pro Patria (-1) 22
Carrarese
19
Pavia
15
San Marino
14
IL PROSSIMO TURNO (23-02 h 14.30)
AlbinoLeffe-Reggiana, Feralpi Salò-Pavia, LumezzaneCremonese, Pro Patria-Vicenza, Pro Vercelli-Como,
Savona-San Marino, Unione Venezia-Carrarese, Virtus
Entella-SudTirol.
fatto, sarà anche sfida a distanza tra due dei
principali bomber del girone: Torregrossa da
un lato e Brighenti dall’altro. Ernesto Torregrossa, prima punta mancina id origine siciliana, classe ’92, al momento in comproprietà tra Lumezzane e Verona, ha segnato si
qui 12 reti di cui 3 su rigore, confermando
quanto di buono si è detto sul suo conto. A
sfidarlo domani sarà Andrea Brighenti, ve-
Hugo Cristophe Bargas in allenamento (foto foto © Ivano Frittoli)
ronese di Bussolengo classe ’87, con una
lunga gavetta nelle serie minori e goleador
più vero, se vogliamo, con le sue 11 reti “pure” (nessun rigore all’attivo), realizzate peraltro con a disposizione un centinaio di minuti in meno rispetto al più giovane collega di
reparto, più volte titolare nella stagione in
corso. Per i ben informati, vale la pena sottolineare che un certo Prisciandaro, l’anno
della promozione dalla C1 alla B ne segnò
19 complessivamente. A buon intenditor…
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Galli; Caracciolo, Moi, Minelli, Bergamelli;
Campo, Bruccini, Armellino, Palermo; Dell
Rocca, Brighenti. All. Torrente.
MERCATO Nei giorni scorsi è stato
presentato l’attaccante argentino Hugo
Bargas, classe 1986.
Dopo il ko di Mantova, la Pergolettese ha esonerato Giunta e si è affidata all’ex difensore per restare in Lega Pro
Il nuovo tecnico Firicano crede nella salvezza
di Tiziano Guerini
La novità, subito dopo la partita persa della Pergolettese a
Mantova, è il cambio dell’allenatore: Salvatore Giunta è stato esonerato e al suo posto è
stato chiamato il siciliano Aldo
Firicano (46 anni), ex giocatore
di Udinese, Cagliari e Fiorentina.
Nell’ultima esperienza da allenatore ha vinto il campionato di
Seconda Divisione con la Pro
Patria. Lasciamoci allora alle
spalle il passato – dopo aver reso
l’onore delle armi a Salvatore
Giunta – e dopo aver sottolineato la buona prova del primo
tempo dei gialloblù a Mantova
che lascia intravedere margini
di reazione e di ripresa della
squadra. Nel suo primo incontro
con la stampa Firicano non ha
nascosto le difficoltà del momento, ma si è anche detto fiducioso nel caricare moralmente
la squadra per un’impresa-salvezza non impossibile. Cesare
Aldi Firicano
Fogliazza, il direttore generale
che lo accompagnava nell’incontro con la stampa, ha detto che il
cambio di allenatore vuole favorire uno scatto mentale e nello
stesso tempo maggiore tranquillità per la squadra, lamentando
alcuni giudizi ingenerosi che si
sono sentiti negli ultimi tempi.
Ha chiarito che le scelte tecniche saranno di assoluta com-
petenza dell’allenatore a partire da oggi che considera “giorno zero”. «Bisogna assolutamente - ha esordito Firicano - non
accettare passivamente la difficile situazione in cui si è venuta a
trovare la squadra; qualche idea
ce l’ho, ma saranno soprattutto i
risultati a determinare un nuovo
entusiasmo per i tifosi e la città
e l’autostima per giocatori che
ci permetteranno di riaccendere
i motori. Bisogna ripartire dal bel
primo tempo che la Pergolettese
ha mostrato a Mantova, certo
evitando il calo di tensione e di
fiducia che è poi scattato nella
ripresa». Alla domanda su come
abbia trovato i giocatori, risponde: «Certamente un poco abbattuti, per questo c’è bisogno di
una reazione immediata, soprattutto da parte dei più esperti».
Non a caso l’unico giocatore che
Firicano ha citato durante l’intervista sia stato Jeda.
Il miracolo che attendevamo
dalla trasferta a Mantova non
c’è stato. O meglio, c’è stato,
si diceva, solo per il primo tempo… ma, come si sa, le partite
finiscono al 90’ e nel frattempo
il Mantova, che era sotto di un
gol, ha potuto rifilarne due all’incerta truppa gialloblù. Il nuovo
assetto della squadra, concesso
nell’ultima sua partita alla guida
del Pergo dall’allenatore Giunta
quasi a furor di popolo, con un
uomo a far da cerniera fra centrocampo ed attacco – nel caso
specifico Jeda – ha però funzionato sia pure solo per 45 minuti. Ora la Pergolettese è in piena
zona retrocessione; eppure bisogna pur dare un senso alle dieci
partite che ancora mancano alla
fine del campionato. Si è chiusa l’avventura del Pergo targato Giunta, nasce il Pergo targato
Firicano, uomo dalle tante salvezze. Vedremo subito domani al
“Voltini” contro il quotato Rimini,
come e se le cose sono cambiate
e se possono rappresentare una
inversione di tendenza. Come
ha detto il nuovo allenatore: “E’
probabilmente l’ultima occasione
per riaccendere i motori!».
***
SECONDA DIVISIONE
24ª GIORNATA BassanoVecomp Verona 1-0, Bra-Spal
0-3, Delta Porto Tolle-Cuneo
0-0, Forlì-Castiglione 1-0, Mantova-Pergolettese 2-1, Monza-Bellaria 5-0, Renate-Real
Vicenza 2-0, Rimini-Alessandria
0-0, Santarcangelo-Torres 1-1.
24ª GIORNATA (16-02 h 14.30)
Alessandria-Renate, BellariaBassano, Castiglione-Mantova,
Cuneo-Forlì, Pergolettese-Rimini,
Real Vicenza-Delta Porto Tolle,
Spal-Santarcangelo, Torres-Bra ,
Vecomp-Monza.
CLASSIFICA Bassano 48;
Santarcangelo 42; Spal 39; Renate, Real Vicenza, Monza 38; Alessandria 37; Mantova, Forlì 35;
Rimini, Vecomp 34; Torres 30;
Delta Porto Tolle 29; Pergolettese
28; Cuneo 26; Castiglione 23;
Bellaria 12; Bra 8.
Sembra che tutto soffi contro il tentativo di rimonta della
Casalese, che domenica scorsa ha subìto la prima sconfitta
del 2014. Dopo essere passata
in svantaggio grazie ad un
rigore molto dubbio, la Casalese ha saputo pareggiare grazie al solito capitan Mari-niello
(7ª rete stagionale per il centrocampista) e quando sembrava che potesse completare
la rimonta, ha subito l’1-2 dalla
Castelnovese. Dopo l’arbitro,
ci ha messo lo zampino un ex
biancoceleste, il terzino Mario
Domi, che ha “ringraziato” il
club (e il mister) che lo ha allevato in tutto il settore giovanile
segnando all’andata la rete del
definitivo 2-1 per i reggiani, e
ripetendosi pari pari al ritorno.
Un colpo durissimo alle speranze dei maggiorini di evitare
i playout, dato che la zona
salvezza si è spostata di un
altro gradino: ora è a 8 punti. Il
vantaggio di 11 punti sulla
zona retrocessione attenua
solo in parte l’amarezza.
Domani nuovo impegno
casalingo, contro il Montecchio che è 10 punti avanti e
che all’andata fu sconfitto a
domicilio (1-0, gol di Paltrinieri)
dalla Casalese pimpante di
ottobre. Nota positiva il rientro
di Favalli, in campo per 90
minuti giocati a buon ritmo.
Per le altre cremonesi, giornata dolce solo per il Casalbutano
che è uscito con un prezioso
punto dalla tana della Paullese
seconda, mentre la Luisiana è
stata fermata in casa sul nulla
di fatto dal Codogno, e la
Soresinese ha dovuto inchinarsi al passaggio della super
capolista Accademia Sandonatese, che ha già 11 punti di
vantaggio sul 2° posto.
CLASSIFICA (23ª giornata) Termolan Bibbiano 52;
Carignano 47; Castellana 43;
Terme Monticelli, Castelnovese
34; Medesanese 33; Montecchio, Traversetolo 32; Ciano,
Cadelbosco, Fontana Audax,
Brescello 30; Biancazzurra 27;
Soragna 23; Casalese 22; Basilica 2000 18; Valtarese 11;
Povigliese 6.
24
Sport
Sabato 22 Febbraio 2014
Serie A I granata spaventano la Juventus nel derby
Serie B: il Palermo rischia Rugby: l’Italia sfida
contro uno Spezia in crescita la Scozia oggi a Roma
DALL’ITALIA & DAL MONDO
Fari puntati su Torino
(F.V.) Dopo la due giorni europea con poche soddisfazioni (solo Juventus e
Fiorentina hanno vinto), nel fine settimana torna il campionato con il derby
della Mole come piatto forte. Da anni il Torino non era così competitivo, tanto
da destare qualche preoccupazione in casa juventina soprattutto per le defezioni in difesa. Con la Roma favorita a Bologna, un eventuale passo falso della
capolista potrebbe riaprire ulteriormente il campionato. Molto interessante è
anche il monday night di Parma tra i ducali (reduci da 12 risultati utili consecutivi) e la Fiorentina, che rischia di abbandonare in anticipo la lotta per un
posto in Champions. In coda spicca lo scontro diretto tra Chievo e Catania.
24ª GIORNATA Atalanta-Parma 0-4, Cagliari-Livorno 1-2, Catania-Lazio 3-1,
Genoa-Udinese 3-3, Fiorentina-Inter 1-2, Juventus-Chievo 3-1, Milan-Bologna
1-0, Roma-Sampdoria 3-0, Sassuolo-Napoli 0-2, Verona-Torino 1-3.
25ª GIORNATA (23-02 h 15) Bologna-Roma (22-2 h 20.45), Chievo-Catania,
Inter-Cagliari, Juventus-Torino (h 18.30), Lazio-Sassuolo (h 20.45), LivornoVerona (h 12.30), Napoli-Genoa (24-2 h 21), Parma-Fiorentina (24-2 h 19),
Sampdoria-Milan, Udinese-Atalanta.
CLASSIFICA Juventus 63; Roma* 54; Napoli 50; Fiorentina 44; Inter 39; Parma*, Torino, Verona 36; Milan, Lazio 32; Genoa 31; Sampdoria 28; Udinese, Atalanta 27; Cagliari 24; Bologna 21; Livorno 20; Catania 19; Chievo 18; Sassuolo 17.
Sono tante le partite interessanti nel 26° turno, ma il big match è
sicuramente quello di Palermo tra la capolista e lo Spezia, una delle
squadre più attrezzate della categoria. Più facile, almeno sulla carta,
l’impegno dell’Empoli a Padova, mentre il Cesena rischia parecchio
a Carpi. Il Lanciano, infine, superata la crisi di risultati, sembra tornato quello delle prime giornate e chiede strada al Latina.
25ª GIORNATA Avellino-Virtus Lanciano 1-3, Brescia-Ternana 1-1,
Cesena-Palermo 0-0, Empoli-Carpi 1-1, Latina-Cittadella 1-0, Modena-Bari 4-0, Padova-Novara 1-0, Pescara-Varese 1-0, Reggina-Trapani 1-1, Siena-Juve Stabia 1-0, Spezia-Crotone 3-1.
26ª GIORNATA (22-01 h 15) Bari-Pescara, Carpi-Cesena, CrotoneBrescia (21-2 h 20.30), Juve Stabia-Cittadella, Novara-Reggina,
Padova-Empoli, Palermo-Spezia (h 18), Ternana-Siena, Trapani-Modena, Varese-Avellino, Virtus Lanciano-Latina.
CLASSIFICA Palermo 46; Empoli 42; Virtus Lanciano 40; Cesena,
Avellino 39; Trapani, Latina, Spezia 38; Brescia 37; Crotone 36; Carpi*
35; Pescara, Siena (-7) 34; Modena, Varese 32; Ternana 30; Bari (-3) 26;
Novara 24; Reggina 22; Padova*, Cittadella 21; Juve Stabia 14. *Una
partita in meno.
Italia all’assalto della Scozia per evitare il “cucchiaio di legno”. Nella 3ª giornata del Sei Nazioni di
rugby, gli azzurri ospitano i britannici oggi alle 14.30
allo stadio Olimpico di Roma (diretta su DMax, con
prepartita da studio a partire dalle ore 13.50).
«Non possiamo dire che la partita con la Scozia
sarà basata e decisa esclusivamente dai calci di
punizione – ha spiegato il ct azzurro Jacques Brunel
sul sito della Federazione – ma è sicuramente vero
che dobbiamo migliorare la nostra percentuale realizzativa. Tommaso Allan ha avuto una buona percentuale dalla piazzola in stagione ed è giusto continuare a dargli fiducia. Ma come ho detto, la partita
non sarà solo calci di punizione e gioco al piede,
dobbiamo ricordarci che un anno fa a Murrayfield
contro la Scozia abbiamo preso 34 punti e che nel
tour estivo, a Pretoria, abbiamo perso 30-29. Ci
saranno tanti aspetti da prendere in considerazione
nel match di Roma».
Vanoli, sono vietati altri passi falsi
Il calendario si annuncia molto difficile e per non sprofondare in classifica alla squadra di Pancotto servono i due punti
B
di Giovanni Zagni
anco di Sardegna 95-Vanoli
Cremona 61. Abbiamo cominciato dal risultato finale che
spiega molto di quel che si
deve commentare. La peggior
prestazione stagionale della squadra
cremonese sotto la gestione Pancotto.
Nessuna reattività difensiva, attacchi
monocorde con palla troppo ferma,
scarsa propensione alle coperture
difensive in contrasto alla velocità di
esecuzione dei sardi, addirittura dando
l’impressione di essere lì a fare da
“sparring-partner” per celebrare le
recenti imprese della Dinamo (tra l’altro qualificatasi anche in Eurocup) e
non di un complesso che cerca di salvarsi in un campionato nel quale non si
è lì per caso, ma per provare a portare
a casa “la pelle”. Un disastro, insomma! Peccato perché ci si attendeva
ben altra consistenza da Ndoja e compagni, parsi l’ombra di quella squadra
determinata e volitiva che aveva inanellato 4 successi consecutivi.
Voltiamo pagina, sperando la voltino anche i protagonisti in campo, che
LEGA A 19ª GIORNATA
Avellino-Varese
83-63
Brindisi-Venezia
88-78
Cantù-Roma
83-80
Caserta-Reggio Emilia
74-68
Montegranaro-Bologna
86-84
Pistoia-Milano
79-88
Sassari-Cremona
95-61
Siena-Pesaro
80-70
CLASSIFICA
SERIE A Reduci da due ko di fila i biancoblu devono vincere domani lo scontro diretto con Pistoia
Milano
28
Brindisi
28
Cantù
26
Siena
24
Roma
22
Sassari
22
Avellino
20
Reggio Emilia 18
Caserta
18
Venezia
18
Pistoia
16
Varese
16
Bologna
16
Cremona
12
Montegranaro 12
Pesaro
8
BASKET A2
La Tec-Mar cerca riscatto
oggi pomeriggio a Viterbo
Spralja a canestro
contro Brindisi
(foto Mario F. Rossi)
IL PROSSIMO TURNO (23-02 h 18.15)
Avellino-Cantù, Cremona-Pistoia, Milano-Bologna, Pesaro-Montegranaro, Reggio Emilia-Brindisi (22-2 h 20.30),
Roma-Caserta, Varese-Sassari (h 16.30), Venezia-Siena
(h 20.30 Rai Sport 1).
è quel che più interessa a Cremona
cestistica tutta, perché già domani,
quando al PalaRadi salirà Pistoia, si
farà sul serio in chiave salvezza.
Guardando in tv la gara dei toscani al
cospetto dell’Armani Milano, ne abbiamo tratto indicazioni molto positive
sulla pericolosità dei nostri ospiti. Del
resto la classifica parla chiaro in loro
favore. Non per questo il risultato non
COSI’ ALL’ANDATA
Biancoblu sottotono cedono di misura a Pistoia
La Vanoli non ha certo offerto una buona prestazione a
Pistoia ed ha ceduto 65-60. I biancoblu hanno faticato
tanto a stare in partita e quando vi sono riusciti, le basse
percentuali al tiro e qualche pallone sprecato di troppo nei
momenti decisivi della gara, hanno consentito ai toscani di
portare a casa i primi due punti in campionato. Nelle file
dalla Vanoli un po’ tutti sono apparsi sottotono.
PISTOIA-VANOLI CREMONA 65-60 (13-15, 34-30; 51-41)
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Daniel 6 (3/8 da due),
Piadena ancora sconfitta
E domani gioca a Imola
Ancora una sconfitta per Piadena, che si
avvicina al fondo della classifica e vede complicarsi sempre più la rincorsa alla zona playoff. Dopo un primo tempo estremamente
equilibrato, Pisogne ha preso il largo, mettendo le basi per il successo. E domani è in
programma la proibitiva trasferta di Imola,
contro una delle due capoclassifica. Anche se
vincere sarà dura, i piadenesi dovranno cercare di non farsi travolgere.
16ª GIORNATA Bergamo-Murri Bologna
79-72, Bernareggio-Reggio Emilia 60-68,
Calolziocorte-Crema 65-68, Milanotre-Virtus
Imola 73-72, Piadena-Pisogne 60-79, San
Lazzaro di Savena-Nerviano 83-80, SaronnoLissone 54-59.
18ª GIORNATA (23-02 h 18) CalolziocorteSaronno, Crema-Bernareggio (22-2 h 21), Lissone-Milanotre (22-2 h 21), Nerviano-Bergamo,
Pisogne-San Lazzaro di Savena, Reggio Emilia-Murri Bologna, Virtus Imola-Piadena.
CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 28;
Milanotre 26; Saronno, Lissone 24; Nerviano,
Murri Bologna, Crema 20; San Lazzaro di
Savena, Pisogne 16; Piadena, Reggio Emilia
12; Bernareggio, Calolziocorte 10.
Meini (0/3 da tre), Galanda 7 (2/3, 1/4), Wanamaker 6 (3/7 da
due), Washington 15 (1/2, 4/6), Cortese 7 (1/4, 1/4), Evotti
ne, Bozzetto ne, Gibson 6 (1/6, 0/5), Johnson 18 (9/16 da
due). All.: Moretti.
VANOLI CREMONA: Andrea Conti ne, Marchetti ne,
Woodside 7 (2/5, 1/4), Tripkovic (0/2 da due), J. Jackson 15
(4/5, 2/7), Spralja 8 (1/5, 1/5), Ariazzi ne, Kalve 3 (1/5 da tre),
Fiorentini ne, Kelly 2 (1/5 da due), Rich 18 (8/5, 0/1), Ndoja
7 (1/2, 1/1). All.: Gresta.
è irraggiungibile per un gruppo che
vuole provare a salvarsi. Gli avversari
incalzano pur essendo ancora in svantaggio, ma sia Montegranaro che
Pesaro stanno migliorando il loro rendimento anche in trasferta e vogliono
provare a farci lo sgambetto nella volata finale. Il calendario non aiuta, poiché
dopo questa partita, la Vanoli sarà due
volte in trasferta (con Roma e Cantù)
per cui si rischia grosso. Le occasioni
“possibili” vanno colte tutte se si vuole
arrivare alla fine col risultato raggiunto.
Speriamo bene.
EUROLEGA Battendo nettamente
l’Unicaja Malaga (70-59), l’Olimpia
Milano comsolida il terzo posto nella
Top 16 e resta in corsa per il passaggio del turno.
Soffrendo forse più del previsto,
Brindisi ha vinto a Crema, ma il Basket
Team è escito a testa alta. Con qualche
rammarico di troppo forse per le tante
amnesie che in serie hanno caratterizzato
soprattutto gli ultimi 5’ del match, quando la squadra non è riuscita più a trovare
quell’equilibrio, sia nella fase difensiva
che in quella offensiva, che per larghi
tratti aveva messo in seria
difficoltà le pugliesi, brave
però a trovare nell’orgoglio e in una grande voglia
di prevalere la forza per
mettere alle corde Cac- Martina
cialanza & C., costringen- Capoferri
dole ad un finale di pura
sofferenza. A questo punto si deve ripartire, metabolizzando una sconfitta più
che onorevole, che deve dare comunque
la convinzione e la determinazione giusta
in vista dei prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di oggi a Viterbo per poi
chiudere nel modo migliore con Civitanova questo girone di andata che può
ancora indirizzare nel modo migliore il
proseguo della stagione.
3ª GIORNATA Crema-Brindisi 51-59,
Salerno-Ferrara 77-73, Viterbo-Civitanova Marche 60-58.
4ª GIORNATA (22-02) Brindisi-Ferrara
(h 18), Civitanova Marche-Salerno (23-2
h 18), Viterbo-Crema (h 18.30).
CLASSIFICA Brindisi 14; Salerno,
Ferrara 8; Crema 6; Civitanova Marche
4; Viterbo 2.
Anche se a fatica, l’Erogasmet è tornata a vincere
BASKET DNC
Anche se un po’ a fatica, l’Erogasmet Crema si è
imposta sul Calolziocorte, al quale però ha concesso
la chance per portare il match ai supplementari. Un
eccezionale Cardellini ed un Denti tornato ai migliori
livelli hanno consentito ai biancorossi di interrompere la serie negativa che durava da quattro incontri e
di riprendere la corsa verso le posizioni di testa. La
cronaca: Crema rinuncia a Galiazzo, infortunato alla
caviglia, mentre nelle file lecchesi si segnala l’assenza del centro Giacchetta. Assente anche coach
Bertari, coinvolto per fortuna senza gravi conseguenze in un incidente stradale nelle ore precedenti
il match, con la squadra condotta dal capitano
Paduano. L’Erogasmet parte subito ispirata, la difesa ringhia sugli avanti di casa ed a metà frazione c’è
il primo time-out per Calolziocorte, sotto di sette
lunghezze (5-12). L’interruzione frena l’agonismo dei
biancorossi che consentono agli avversari di issarsi
fino al meno due di fine quarto (16-18), con i padroni
di casa che trovano i punti di un ispirato Milan.
L’avvio del secondo quarto vede il primo vantaggio
per Calolziocorte, grazie al tiro da tre di Corbetta. La
zona 2-3 di Crema viene ripetutamente bucata dalle
penetrazioni della squadra di casa, che cerca il
primo allungo portandosi sul +7 (29-22). Crema
rimane attaccata con tre triple consecutive di Car-
Persico a canestro
dellini e Colnago ed il secondo quarto si chiude col
punteggio di 34-33. L’inizio del terzo quarto vede
Crema che grazie ad una difesa ad uomo molto
aggressiva riesce a scappare in contropiede e portarsi nuovamente sul più 7 dell’inizio dell’incontro,
ma Calolziocorte non ci sta e con due triple di
Corbetta e Milan si riporta sotto. L’Erogasmet vive il
proprio momento migliore, mettendo a segno in
parziale di 10-0 che dilata il vantaggio fino alla doppia cifra (39-49) con due triple consecutive di
Cardellini e due canestri di Denti. Dopo un libero
avversario il canestro di Persico fissa il punteggio sul
massimo vantaggio per Crema che tocca il +13 (4053). Nel finale di quarto un antisportivo contro Crema
fischiato a Degli Agosti ed un tecnico comminato a
Colnago consentono ai lecchesi di ridurre lo svantaggio. Si va all’ultimo quarto sul 47-55 ed un’Erogasmet che non riesce a chiudere il match. Molto nervosismo nell’ultima frazione, ne fa le spese la precisione ai tiri liberi, con diversi viaggi a vuoto in lunetta
da parte di Tagliaferri, Anzivino e Cesana. Il match
sembra deciso quando a 40” dal termine Crema si
trova avanti di cinque con palla in mano, ma fatica
ad uscire e perde palla regalando il meno tre agli
avversari. Nell’azione successiva il mondo crolla
addosso ai tifosi cremaschi dopo il fallo fischiato in
attacco ad 11” dal termine, ma un immenso Cardellini
riesce addirittura a rubare palla sull’ultima azione
chiudendo di fatto il match sul 68-65. I biancorossi
raggiungono così in classifica Castiglione Murri e
Nerviano, rilanciandosi in chiave playoff, ma devono
battere domani il Bernareggio, altra squadra di
bassa classifica, che però venderà cara la pelle.
Marco Cattaneo
Sport
25
Le casalasche torneranno in campo mercoledì 5 marzo contro Urbino in uno scontro diretto per accedere ai playoff
Sabato 22 Febbraio 2014
Pomì, un lungo riposo per ricaricarsi
VOLLEY A1 Tra pausa e turno di riposo la squadra di Beltrami resterà ferma per due fine settimana
Crema sale al terzo posto
Casalmaggiore in crescita
RUGBY
fermeria sono arriare buone
notizie su Imma Sirressi. Il libero
della Pomì, uscita dal campo
domenica scorsa con la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza a
causa di un duro colpo rimediato all’anca nel corso del finale
di secondo set, rientrerà presto
nei ranghi. Gli accertamenti del
caso hanno escluso qualsiasi
tipo di complicazione a livello osseo, confermando la diagnosi dello staff sanitario della
squadra che aveva evidenziato
da subito un trauma da compressione dovuto ad una forte
botta che la giocatrice pugliese
si era procurata in occasione di
un intervento difensivo. Imma
ha osservato qualche giorno di
riposo precauzionale e da fine
settimana tornerà nel gruppo:
considerata la pausa dalle gare
ufficiali, avrà tutto il tempo per
recuperare in vista del prossimo impegno della Pomì in programma a Viadana mercoledì
5 marzo con la Robur Tiboni
Urbino. Infatti, niente campionato per la Pomì Casalmaggiore nei prossimi due weekend.
Oggi e domani il torneo osserva la pausa per permettere lo
svolgimento della final four di
Coppa Italia, mentre domenica 2 marzo la formazione di
Alessandro Beltrami resterà alla
finestra osservando il turno di
Bene la Vis Trescore, oggi
tocca a Grandi e Pieranica
Il ritorno del primo turno del Campionato
italiano per società hanno già fatto due vittime:
sorride la Vis Trescore mentre sono al capolinea la Scannabuese e l’Achille Grandi.
VIS TRESCORE Sulle corsie del bocciodromo di Lainate suona una dolce e veloce sinfonia la bocciofila trescorese che in poco più di
un’ora chiude la pratica “La Primavera”. Nella
specialità individuale Guglieri vince entrambi i
set con i punteggi di 8-6 e 8-2, mentre sull’altra
corsia Frattini-Pedrignani-Comizzoli si sbarazza della terna milanese con un perentorio 8-6 e
8-0. Dopo il successo dell’andata (1-0) inutile
proseguire il match. Prossimo avversario la
“Madonnina” che ha eliminato la “Codognese”:
incontro di andata sabato 8 marzo al bocciodromo di via Indipendenza.
SCANNABUESE Non deve abbattersi la
bocciofila del presidente Lanzi che paga lo
scotto dell’esordio in questa manifestazione e,
dopo il pareggio in trasferta, deve assaporare
la sconfitta e l’eliminazione. La terna BoiocchiBelli-Lanzi perde i due i set mentre Conforte,
perso il primo vince il secondo. Disco rosso
per la coppia Conforte-Belli e l’incontro di
Baiocchi-Lanzi, con i scannabuesi avanti,
viene sospeso.
ACHILLE GRANDI Dura mezz’ora il match
di ritorno (2°categoria) contro l’Orobica, il
tempo necessario per Mussini-CazzamalliQuaranta di perdere il primo set per 8-3!
Sconfitta all’andata (4-0), sulle corsie di casa la
partita di fatto non è mai iniziata. Ora l’interesse della bocciofila si sposta in 1°categoria
dove oggi Visconti e compagni affrontano al
comunale la “Cadoraghese”. Sempre questo
pomeriggio esordio in trasferta della “Pieranica”
a Ternate. La bocciofila del presidente Agostino
Testa sarà formata da Benzoni, Carelli, Giana,
Gritti, Lotti e Tresoldi.
M.M.
Le giocatrici della Pomì dopo un punto
riposo. Come detto, il ritorno sui
campi di gioco in gare ufficiali è
previsto per la sera del 5 marzo
quando al PalaPomì Lipicer e
compagne ospiteranno la Robur
Tiboni Urbino. Per mantenere
il ritmo partita la squadra ha
sostenuto ieri a Viadana un test
amichevole contro la formazione della Beng Rovigo. Le venete, tra le quali milita l’ex rosa
Daniela Nardini, per due stagioni
a Casalmaggiore, occupano da
neo promosse il sesto posto nel
campionato di A2. Le casalasche si sono imposte 4-0 (2522, 25-23, 25-21, 15-9 i parziali).
14ª GIORNATA SERIE A1
Busto Arsizio- Ornavasso
2-3
Casalmaggiore-Piacenza
3-0
Frosinone-Bergamo
3-0
Modena-Forlì
3-0
Novara-Urbino
3-0
CLASSIFICA
L
otta, soffre ma alla fine
nulla ha potuto fare la
Pomì Casalmaggiore al cospetto della
ca-polista Rebecchi
Nordmeccanica Piacenza che
si impone sul campo delle rosa
in tre set. «Ci abbiamo provato,
è innegabile – ha commentato il
tecnico Beltrami – ma Piacenza
si è dimostrata più forte e più
cattiva nei momenti topici. Noi
sbagliamo e regaliamo quando
non dovremmo e alla fine i passaggi a vuoto fanno la differenza, specie quando si arriva da un
recupero e si deve dimostrare di
dover restare incollati all’avversario. Fra l’altro i nostri errori
non sono sempre accompagnati da un’elevata percentuale di
rischio per cui pesano ancora di
più». Quali i fondamentali che si
possono definire soddisfacenti?
«Siamo andati abbastanza bene
a muro e in difesa, la ricezione
si è assestata su buoni livelli nei
primi due set poi è calata progressivamente. Non vorrei che
il fatto di non vincere di fronte ai nostri tifosi divenisse una
pecca, per noi giocare in casa è
un piacere e non un problema,
se le imprese sono arrivate sinora solo fuori casa non vedo perché non si possa pensare di fare
punti anche tra le mura amiche,
ci arriveremo». Intanto, dall’in-
Piacenza
33
Modena
28
Conegliano
27
Bergamo
26
Busto Arsizio 23
Novara
21
Casalmaggiore 15
Urbino
14
Ornavasso
13
Frosinone
6
Forlì
4
IL PROSSIMO TURNO (02-03 h 18)
Bergamo-Busto Arsizio, Forlì-Ornavasso, Novara-Modena,
Piacenza-Frosinone, Urbino-Conegliano (01-03 h 20.30 Rai
Sport 1). Riposa: Pomì Casalmaggiore.
Vittoria con brivido finale e sorpasso in
classifica: così si può riassumere la trasferta meneghina del Rugby Crema, che
ha piegato 5-3 il Cus Milano. Missione
compiuta dunque e terzo posto raggiunto in attesa dell'altro scontro diretto tra
Dalmine ed Elephant. Si può dire che i
neroverdi hanno superato il primo esame
contro gli universitari del Cus. Ora una
settimana di riposo, poi un altro difficile e
decisivo esame contro il Dalmine, sul
campo amico del Pesadori, per raggiungere l’agognata laurea chiamata C1.
La Witor’s Cremona, invece, ha aperto
il girone di ritorno del campionato di serie
C con una sconfitta. I grigiorossi hanno
ceduto domenica scorsa a Desenzano
del Garda per 26-10. Era un match
importante in quanto i locali sono una
diretta concorrente nella lotta per non
retrocedere. L’impegna non è mancato
agli uomini di Bossi, che però non sono
stati in grado di superare lo sbarramento
dei padroni di casa a difesa della loro
zona di meta. Dopo la domenica di riposo, il 2 marzo a San Sigismodo è in programma il match contro il Valle Camonica.
Bella affermazione, infine, per Casalmaggiore, che ha piegato 19-3 l’Iride
Cologno, al quale ha inflitto la 2ª sconfitta in campionato. Dopo la pausa i casalaschi saranno impegnati a Cernusco.
Nel campionato provinciale
in quattro a punteggio pieno
BOCCE
GRUPPO A - 2° Turno
Risultato
BALDESIO
vs FLORA
0-3
BISSOLATI
vs SIGNORINI
4-0
STRADIVARI
vs FADIGATI
0-1
GRUPPO B - 1° Turno
Risultato
ASTRA
vs LE QUERCE
TRANQUILLO
vs DLF
SOMS
vs CASC
CLASSIFICA GRUPPO A
BISSOLATI
FADIGATI
FLORA
BALDESIO
SIGNORINI
STRADIVARI
6
6
6
0
0
0
3-0
di Massimo Malfatto
1-1 (2-3)
1-2
CLASSIFICA GRUPPO B
ASTRA
CASC
LE QUERCE
DLF
TRANQUILLO
SOMS
6
5
3
3
1
0
PROSSIMO TURNO
Gruppo A (24 febbraio)
Stradivari-Baldesio
Fadigati-Bissolati
Signorini-Flora
Gruppo B (24 febbraio)
Soms-Astra
Casc-Tranquillo
Dlf-Le Querce
Non sono mancate le conferme,
ma anche qualche sorpresa nella
seconda giornata del campionato
provinciale a squadre.
GRUPPO A Bissolati, Flora e
Fadigati danno continuità a quanto
fatto nella prima giornata, cola a
picco la Baldesio. La bocciofila
bissolatina si impone d’autorità sul
Signorini grazie ai successi di
Pompini, della terna BassottiReghenzani-Miglioli e delle coppie
Bassotti-Reghenzani e di Vitali (poi
sostituito da Cavagnari) con
Pompini. Perde malamente ed esce
con le ossa rotte la canottieri
Baldesio contro il Flora. Per i rivie-
raschi di via Riglio successi di
Francisco nell’individuale ed in
coppia con Gerevini e della terna
Zinetti-Luccini-Domaneschi.
Vittoria di stretta misura del
Fadigati sullo Stradivari grazie al
successo di Ricini nell’individuale
mentre tutti gli altri match si erano
chiusi senza nulla di fatto.
GRUPPO B L’Astra si conferma
la squadra da battere, note positive
anche per il Casc, mentre il Dlf va
(ancora) ai “pallini”, ma questa volta
sono i soresinesi a leccarsi le ferite.
Ricco di emozioni, anche se tecnicamente scarso, il match tra il Dlf e
la Tranquillo conclusosi in parità.
Nella specialità individuale Caterina
Bono supera Di Marco mentre per i
“ferrovieri” note positive per
Bonetti-Ziglioli-Bergamaschi che
vincono entrambi i set. In parità
terminano i due incontri di coppia e
si deve ricorrere ai “pallini” dove Di
Marco colpisce quello decisivo.
Manda un messaggio chiaro l’Astra
che si sbarazza delle Querce con
facilità. Senza problemi la terna
Ferrari-Cabrini-Trombini e Botta,
prima nell’individuale e poi con
Trombini. Infine più sofferto del previsto il successo del Casc sulla
Soms. Per i “sanitari” arrivano i
successi di Benna e Daguati e della
terna
Tamagni-Pagliari-Boselli
mentre tra gli avversari tanto bravo
Giovanni Blasco quanto
poco
smaliziati i suoi compagni.
Trofeo Bocciodromo, show di Guglieri e Gusmini
Ancora lui, Paolo Guglieri sul gradino più alto del podio.
Non è un titolo di venti giorni fa, ma quanto è successo
nel trofeo “Nuova Bar Bocciodromo” organizzato dall’omonima bocciofila cremasca dove il trescorese si è
divorato gli avversari. Qualche punto interrogativo nasce
dai numeri: terza gara del calendario cremasco, altrettanti
successi di Guglieri (uno in coppia con Pedrignani) e gli
avversari che tornano a casa rassegnati. Vera gloria?
Dopo aver superato Stefano Guerrini, Guglieri s’imponeva
nettamente sull’amico Pedrignani ed in finale aveva la
meglio su Gianbattista Defendenti. Quarto posto per
Antonio Bruni eliminato sul filo di lana dal “bagnolese”.
HOCKEY PISTA SERIE A2
Nella categoria C/D in grande forma Giovanni Gusmini.
Il casiratese eliminava nei quarti Agostino Meleri (12-5) ed
in semifinale Angelo Degli Agosti per 12-10. Approdava in
finale Matteo Brandi che prima infliggeva un “cappotto” a
Sergio Martelli e successivamente aveva la meglio sul
bresciano Giovanni Oneda per 12-9. Niente da fare in
finale per il portacolori della A.Grandi nettamente sconfitto
da Gusmini con il punteggio finale di 12-6.
Pubblico sempre numeroso a presenziare alla gara
diretta da Francesco Lanzi, arbitri di finale Ermanno
Barbati ed Evaristo Padovani.
M.M.
I quattro semifinalisti
PALLANUOTO SERIE C
Pieve 010 impegnata a Sandrigo La Bissolati cerca gloria a Legnano
(M.R.) Dopo il riposo nel turno precedente, la
Pieve 010 vuole proseguire con determinazione
il cammino per arrivare al termine della stagione
regolare al secondo posto in classifica e giocarsi
la promozione ai playoff. I rossoblu di Ariano
Civa si sono allenati con intensità per non perdere il ritmo agonistico e stasera sono impegnati
nella delicata trasferta adi Sandrigo, contro la
terza forza della classifica, comandata sempre
dal Valdagno Pordenone, reduce però dall’inatteso pareggio contro il Montecchio Precalcino.
15ª GIORNATA Eboli-Bassano 4-5, SandrigoScandiano 4-3, Thiene-Castiglione 3-6, Valdagno
Pordenone-Montecchio Precalcino 4-4, VercelliModena 13-5. Ha riposa: Pieve 010.
CLASSIFICA Valdagno Pordenone 35; Pieve
010 28; Sandrigo 24; Scandiano, Bassano 22;
Castiglione 21; Montecchio Precalcino 19; Vercelli
18; Thiene 14; Eboli 11; Modena 0.
16ª GIORNATA (22-02) Bassano-Modena,
Castiglione-Montecchio Precalcino, Eboli-Vercelli,
Sandrigo-Pieve 010, Scandiano-Thiene. Riposa:
Valdagno Pordenone.
***
NUOTO Oggi e domani si completano i campionati regionali di categoria a Monza ed a
Desenzano del Garda. Sono impegnati i migliori
nuotatori della provincia sia tesserati per le canottieri che per i team d’alto rango nazionale tra i
quali le Rane Rosse Milano.
In formazione rimaneggiata a causa delle squalifiche, con giocatori acciaccati ed a corto di allenamento,
la Canottieri Bissolati si è inchinata sabato scorso alla
Comunale al Po nei confronti della Canottieri Milanom
compagine favorita al passaggio in serie B, per 5-7.
Otre a coach Uberti Manfredi erano assenti Piazzi (out
un mese) e Pini squalificato per due turni. Ha diretto le
operazioni l’allenatore delle giovanili Bolzonetti. I locali
sono andati in svantaggio 1-4 dopo il secondo periodo,
ma non si sono disuniti. Hanno reagito tanto da ribaltare il punteggio sul 5-4 con le reti di Bartiloro, Felissari e
Zoppi. L’arbitraggio ha poi innervosito i biancoazzurri
che, complice la stanchezza per lo sforzo prodotto,
non sono più andati in rete ed i milanesi, facendo forza
sull’esperienza e sulla superiore caratura tecnica,
hanno insaccato tre rete determinanti ai fini del successo. Stasera a Legnano alle 21 match contro lo Sporting
club Milano 2 squadra alla portata della Bissolati.
4ª GIORNATA Bissolati-Canottieri Milano 6-7,
Busto Arsizio-Varese 8-7, Milano 2C-Aragno Rivarolesi 6-21, Monza-Aquatica Torino 8-5, Vigevano-Treviglio 12-4.
CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 12; Canottieri
Milano, Vigevano, Monza 9; Varese, Busto Arsizio 6;
Bissolati, Milano 2C, Treviglio 3; Torino 0.
5ª GIORNATA (22-02) Aragno Rivarolesi-Vigevano
(h 20.30), Canottieri Milano-Busto Nuoto (h 19),
Milano 2C-Bissolati (h 21), Treviglio-Monza (h 20),
Varese-Torino (h 19.30).
Marco Ravara
26
Sport
Sabato 22 Febbraio 2014
D’inverno sul Po con tante medaglie
CANOTTAGGIO Le canottieri provinciali hanno raccolto tante soddisfazioni nella tradizionale regata torinese
I
di Carlotta Ludovica Tamburini
l 15 e 16 febbraio scorsi si è svolta a Torino
la 31ª edizione della regata “D’inverno sul
Po”, in cui abbiamo visto gareggiare tutte le
canottieri cremonesi. Bene la Canottieri
Baldesio che ha aperto la tradizionale regata
con 3 bronzi, il primo arrivato dal doppio Michele
Manzoli e Lorenzo Cortesi, dietro a Sisport Fiat ed
Esperia, nella specialità del doppio Ragazzi a 10
secondi dai primi. Sul podio anche Marcello
Caldonazzo e Matteo Mazzolini ed infine Lorenzo
Bonetta e Michele Manfredini nel doppio Allievi C.
La Canottieri Bissolati continua il suo trend positivo ottenendo due ben due ori e un argento: il
primo oro è arrivato dal doppio di punta bissolatino composto da Valentina Rodini e Francesca
Fava, seguito dal singolista Andrea Cattaneo e
dall’argento di Giacomo Gentili. La Canottieri
Flora ha però recuperato nel corso della seconda
giornata, conquistando un oro nel 4x Under 43
composto da Daniele Signore, Alessandro Corni,
L’equipaggio di Manzoli
Rodini e Fava nel doppio
Paolo Pinardi e Danilo Lattari, l’argento nell’8
misto della Vittorino SC, al quale hanno contribuito Clarice Cloutier, Alessandra Cotti e Alice Rossi.
Anche nella seconda giornata la Canottieri
Bissolati si è aggiudicata più medaglie grazie alle
barche miste di Selene Gigliobianco nell'8 (con la
Grenoblois), di Andrea Cattaneo nel 4x Junior con
Alberto Dini (Viareggio), Pietro Cattane (Tritium SC)
e Lorenzo Fontana (Menaggio SC). Infine l’ultimo
bronzo bissolatino è arrivato dall’8 lombardo cate-
Sono già 200 gli iscritti al Circuito del Porto 2014
goria Junior con Francesca Fava. La Baldesio ha
concluso la sua esperienza a Torino con l’oro di
Michele Manzoli nel 4x misto Elpis Genova con
Davide Mumolo e Federico Garibaldi (Elpis) e
Andrea Crippa (Lecco SC).
CICLISMO
di Fortunato Chiodo
Valigie colme di sogni e speranze,
ammiraglie pronte e con al loro interno
biciclette già minuziosamente sistemate. Corridori smaniosi di cominciare e
noi con loro, siamo felici di mettercela
tutta a raccogliere simili sentimenti di
un’annata di ciclismo che si preannuncia entusiasmante, anche nel calendario dilettantistico. La favola del calendario nazionale è pronta a salpare: a
spiegare le vele oggi è la classica
”Coppa San Geo» (giunta alla 90ª edizione) che si corre a Gavardo (Bs), e
l’indomani è il “Memorial Lorenzo
Mola” a Botticino, sempre nel Bresciano. Lasciata la fascinosa Gardesana, la carovana punterà al “48° Giro
delle Tre Province” a Limito (Mi) e l’8
marzo farà tappa per il “38° Trofeo
Balestra” a San Pancrazio di Palazzolo
Sull’ Oglio (Bs). Nessuno potrà togliercelo mai, è il nostro marchio, il nostro
Il podio dell’edizione 2013
essere. E’ il “made in Italy” che in tutto
il mondo si affanna a copiare, siamo
leader nel ciclismo di marchi di biciclette (Pinarello, Colnago e Bianchi, tanto
per citarne qualcuna), maglie disegnate
dai designer (Castelli, Versage e Santini), accessori e chi più ne ha ne metta.
Senza girare troppo intorno, il sogno di
tutti i corridori è quello di essere un
gradino sopra tutti i coetanei e di farsi
trovare a puntino alle classicissime
“99° Popolarissima di Treviso” (16
marzo), “55° Gran Premio San Giuseppe” a Montecassiano (Mc) il 23 marzo,
“Piccola Sanremo” a Sovizzo-Vicenza
(30 marzo) e togliersi qualche sassolino, varcare la soglia e la fame, soprattutto per coloro che hanno lavorato
bene in inverno... Chi uscirà indenne
sugli arrivi in quota, infatti, correrà con
serenità al Porto. Incredibile a dirsi,
emozioni a parte, il ciclismo ci prospetta una grande edizione della corsa di
Cremona: intorno all’evento i dirigenti
del CC Cremonese 1891 si muovono
come satelliti, con crescente autorevolezza sulle strade del “47° Circuito del
Porto-Trofeo Arvedi”. Non è facile a
dirsi, ci sarà una partenza soft – ci ha
detto Antonio Pegoiani, presidente del
Comitato provinciale della Fedeciclismo
e direttore di corsa - a farla da padroni
saranno i velocisti, anche se la distanza
può giocare brutti scherzi: 200 sono i
corridori già iscritti, con nove squadre
straniere a giocarsi la palma lungo
l’ampio rettifilo di Viale Po a Cremona il
prossimo 4 maggio.
Guarnieri protagonista nelle prime volate stagionali
L’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma Quick
Step), ha vinto il Giro del Qatar. Nell’ultima tappa
successo del francese Arnaud Demare davanti a
Daniele Bennati. Jacopo Guarnieri, velocista del
team kazako dell’Astana, è stato protagonista
nelle volate grandi firme, al Dubai Tour e al Giro del
Qatar. Senza treno, è rimasto sui mozzi, duellando
all’ultimo respiro e centrando due sesti posti
d’onore, alle spalle dei velocisti dei due mondi, il
“ciclone” tedesco Marcel Kittel della Giant Shimano e il “tornado” belga Tom Boonen dell’Omega, che hanno vinto allo sprint la scommessa.
IL CT CASSANI OSPITE D’ONORE Martedì 18
marzo, alle ore 20.45 nella sala del Palazzo comunale di Montanaso (Lodi) sarà presentato il “31°
Giro del Lodigiano”, riservato alla categoria
Juniores (17-18 anni), in programma domenica 30
marzo, corsa di apertura del calendario lodigiano.
Francesco Bernardelli, presidente del Comitato
Lombardo della Federciclismo, per rendere più
importante la serata, ha invitato due ospiti d’onore: Davide Cassani, commissario tecnico della
Nazionale di ciclismo ed ex telecronista della Rai e
il cantante lirico lodigiano Leo Nucci, uno dei più
grandi baritoni del mondo ed appassionato di
ciclismo, un reality senza precedenti.
Sono ventuno e nuovi
professionisti lombardi
Jacopo Guarnieri (a destra ) in una volata
La Lombardia è la regione con il maggior
numero di tesserati alla Federciclismo nelle
varie categorie, con ventuno neoprofessionisti
al debutto nel 2014. Come avevamo già avuto
modo di scrivere, Piero Baffi (figlio e nipote
d’arte) ha fatto il salto di qualità passando nelle
file della Trek, mentre papà Adriano è direttore
sportivo di Spartacus di Cancellara (l’ultima
curiosità riguarda un possibile tentativo di
record dell’ora, anche se il discorso è in stand
by). La grande speranza è Davide Villella,
22enne bergamasco, svezzato dal Team Colpack, diventato leader del Giro della Val d’Asta
e 6° al Mondiale di Firenze, è di sicuro il più
talentuoso, in grado di dire la sua nelle classiche in linea e nelle gare a tappe ha fatto irruzione nella serie “A” dell’ Uci World Tour, guida
il gruppo dei neoprofessionisti nella americana
Cannondale. Dalla Colpack hanno fatto il gran
salto anche l’altro bergamasco Gianfranco
Zilioli, 23 anni e il bresciano Nicola Ruffoni,
entrambi classe 1990, accasati all’AndroniVenezuela e alla Bardiani-Csf. Zilioli, promettente scalatore, ha vinto otto gare, tra le quali
una cornice magnifica nel Gran Premio di
Prato tra i professionisti. Ruffoni ha caratteristiche completamente diverse, trattandosi di
velocista, scaltro e potente, che pure si presenta nel nuovo mondo con una dose pesante
di dieci affermazioni nell’ultima annata da dilettante, tra cui l’oro ai Giochi del Mediterraneo.
A chiudere il quartetto dei debuttanti lombardi
c’è infine il comasco Samuele Conti, 22enne,
che esce dalla Pool Cantù e ha trovato sistemazione nella toscana “Neri Sottoli”. C’è poi il
folto gruppo di coloro che faranno parte dei
Team Continental, le squadre di terza fascia. Il
Team Idea getterà nella mischia otto lombardi:
il varesino Mirko Tedeschi (due vittorie nel
2013), i suoi conterranei Fabio Gadda e Kabir
Lenzi, i comaschi Matteo Serafico, Davide
Ballerini e Simone Nespoli, il valtellinese Daniele Mossini e il brianzolo Simone Carantoni.
Davide Martinelli super in pista Dieci anni fa “perdavamo” Pantani
Superba affermazione dell’azzurro Davide
Martinelli del Team Colpak, 21enne bresciano,
figlio dell’ex professionista Beppe, tricolore
nella crono Under 23, sulla pista di Montichiari
(Bs) nel Trofeo Agrifood ha vinto l’Omnium battendo Emanuele Capati (Bike Lazio). Tra le
donne successo Di Marta Tagliaferro (Fiamme
Azzurre), mentre Elena Cecchini( Estado de
Mexico Farn Kuota), pilotata da Cordiano
Dagnoni, si è imposta nel Derny.
IL TEAM COLPACK 2014 Ecco a voi l’agguerrito Team Colpack di “patron” Beppe Colleoni, compagine orobica della categoria Elite e
Under 23, che nell’annata lasciata alle spalle ha
collezionato trentadue successi, diretta dagli ex
professionista Gianluca Valoti e Antonio Bevilacqua e del team manager Rossella Dileo.
Diciannove gli atleti al debutto: Pietro Andreoletti, Simone Bettinelli, Giulio Ciccone, Damiano Cima, Simone Consonni, Andrea Di Corrado,
Iuri Filosi, Francesco Lamon, Davide Manzoni,
Davide Martinelli (campione italiano crono
Under 23), Fausto Masnada, Davide Orrico,
Luca Pacioni, Edward Ravasi, Francesco Rosa,
Manuel Senni, Michele Senni e Oliviero Troia.
F.C.
Il 14 febbraio del 2004, giorno di San Valentino, nel
residence “Le Rose” di Rimini, fu trovato morto Marco
Pantani, 34 anni di Cesenatico, scalatore che aveva
incantato il mondo intero e delle sue imprese si parla
ancora. La montagna ha perso il suo re, e noi con lei…
Del “Pirata” romagnolo, rimane la triste fine, iniziata a
Madonna di Campiglio, su quel test, non un controllo
antidoping, ma a tutela della salute dell’atleta: a
distanza di quasi 15 anni continuano i dubbi, dei valori fuori norma dell’ ematocrito ( 51,9): era il reale risultato oppure un fattore esterno, in buona o in malafede.
Chi è perché aveva interesse a “fregare” Pantani? Quel
5 giugno 1999, Pantani precipitò dall’Olimpo sul quale
si era issato con i suoi successi memorabili, nell’abisso della cocaina. Dal suo smisurato orgoglio, una dote
che poi si è rivelata un limite, tra imprese e cadute è
stato un eroe fragile. Inevitabile: non sarà il più forte di
sempre, ma rimarrà unico, oltre ai brividi del campione
restano le imprese, un Giro e un Tour, che all’Italici
mancava da 33 anni conquistati nella stessa stagione
come nessuno è più riuscito a fare. Alla commemorazione del decennale della mosrte di Marco Pantani, il
Comune di Cesenatico ha dedicato un monumento al
Pirata e alla serata-ricordo in nome di Marco, sono
saliti sul palco Ullrich, Berzin, Franco Baresi, Guerrini,
Garzelli, Adorni, Scarponi, Ballardini e l’abitro Rosetti.
Torna ad aprile la “24 ore di mtb di Cremona”
Si terrà sabato 26 e domenica 27 aprile la 12ª
edizione della “24 ore di mountain bike di
Cremona”, organizzata dal gruppo Kula Mula di
Massimo Ansoldi. La location di svolgimento
sarà ancora il Parco al Po (area Colonoie
Padane-Ponte Autostrada) in cui si snoderà il
percorso ampiamente collaudato. Partenza ed
arrivo all’interno della Pista Ciclabile. Oltre ai
fedelissimi team di Cremona sono attesi anche
quelli divenuti stretti amici e collaboratori del
sodalizio organizzatore e “new entries”. Obiettivo
primario dei Kula Mula è confermare i numeri del
2013 con circa 600 iscritti e 320 team rappresentanti sia squadre che singoli. Oltre alla classifica generale e di categoria come da regolamento del Challenge Nazionale, saranno stilate
anche quella della “12 ore” e “6 ore nougat”, due
eventi che da qualche anno registrano un certo
interesse da parte di appassionati ed agonisti
anche in virtù di una riduzione dei costi per la
permanenza a Cremona un paio di giorni.
RADUNO AZZURRO A MONTECHIARI In pre-
visione dei Campionati del mondo su pista a Calì
(Columbia), il commissario tecnico della nazionale femminile Edoardo Salvoldi, ha radunato al
velodromo Fassa Bortolo di Montechiari (Bs) le
azzurre Elena Cecchini, Maria Giulia Confalonieri
e Arianna Fidanza del team Estrado de MexicoFaren Kuota di Cornaredo, Chiara Vannucci
(Vaiano Fondriest), Simona Frapporti e Michela
Maltese (Astana-Be Pink) e Barbara Guarischi
(Alè Cipollini).
Chiodo-Ravara
Speciale Sochi 2014 a cura di Fabio Varesi
Meglio di Vancouver, ma di poco
Sono aumentate le medaglie, ma manca l’oro. In ogni caso la svolta rispetto a quattro anni fa non c’è stata
L’
impresa è riuscita solo a
metà. Il bottino di medaglie
della spedizione azzurra a
Sochi ha superato quello di
Vancouver, anche se manca
l’oro. E’ vero che ci sono ancora due
giornate di gare, ma le chance di podio
sono davvero poche per l’Italia. La speranza è che si ripeta quanto accaduto
quattro anni fa, con il miracolo nello
slalom compiuto da Razzoli. Ma anche i
miracoli sportivi non sempre si ripetono.
Analizzando le prove degli azzurri, balza
all’occhio che a medaglia sono andati
gli atleti più attesi, mentre sono mancate le sorprese, se si eccettua la staffetta
mista del biathlon, che ha colto un bronzo significativo. Gli staffettisti azzurri
Dorothea Wierer, Karin Oberhofer,
Dominik Windish e Lukas Hofer sono
giovani e possono crescere ancora,
riportando il biathlon azzurro in cima al
mondo. Dicevamo delle punte che non
hanno tradito: l’eterno Armin Zoeggeler
ha chiuso a Sochi una carriera strepitosa, salendo sul podio per la sesta volta
in altrettante edizioni olimpiche. Anche
Arianna Fontana, che ieri ha fallito la
prova nei 1000, è stata superlativa nello
short track. A soli 24 anni (da compiere)
è già alla terza Olimpiade e alla quinta
Carolina Kostner
dopo l’esibizione
medaglia. Fra quattro anni sarà lei l’alfiere azzurro ai Giochi. A Sochi, dopo
l’argento (con rimpianti) nei 500, la
Fontana ha conquistato altri due bronzi
e la sua spedizione olimpica merita un
10. Speriamo che il suo esempio spinga
tanti giovani ad avvicinarsi a una disciplina in costante ascesa. Brava anche
Carolina Kostner, che nel pattinaggio di
figura ha finalmente sfatato il tabù olim-
pico. Dopo due delusioni cocenti (Torino
e Vancouver), Carolina non ha sbagliato
nulla e ha avuto solo la sfortuna di
imbattersi in due atlete super, come la
russa Adelina Sotnikova (premiata con
generosità dai giudici) e la coreana Yuna
Kim (oro a Vancouver), che erano inarrivabili. Ma il suo bronzo pesa come un
macigno nel medagliere azzurro. Anche
Christof Innerhofer ha mantenuto le
grandi attese, sfiorando l’oro nella
discesa libera (argento a soli 6 centesimi dal vincitore) e bronzo nella supercombinata con una prova in slalom
sorprendente. A quasi 30 anni “Inner” è
una certezza, ma non sarà facile ritrovarlo fra quattro anni ai vertici. E visto
che Zoeggeler si ritira e che la Kostner
al massimo pattinerà un altro anno, non
resta che augurarsi la crescita di nuovi
talenti per presentarsi a Pyeongchang
(Corea del Sud) nel 2018 con una spedizione competitiva. Dando un’occhiata al medagliere, purtroppo l’Italia è
nelle parti basse della classifica, superata da Nazioni che non hanno mai
brillato ai Giochi invernali, ma che
hanno saputo crescere in discipline
nuove, poco considerate nel nostro
Paese. Alla fine, visti i timori della vigilia, non è andata così male, ma chi
sperare in un’inversione di rotta rispetto a Vancouver, è rimasto deluso.
In conclusione, possiamo dire che
c’è stato grande equilibrio in quasi tutte
le discipline, tranne due: nello slittino la
Germania ha conquistato quattro ori e
un argento in quattro gare, mentre
l’Olanda si è imposta in quasi tutte le
prove nel pattinaggio di velocità, con un
dominio senza precedenti. Bravi loro.
IL MEDAGLIERE
oro argento bronzo
Norvegia 10
4
8
Russia
9
10
7
Canada
9
10
5
Stati Uniti 9
6
11
Germania 8
4
4
Olanda
6
7
9
Svizzera
6
3
2
Bielorussia 5
0
1
Francia
4
4
7
Polonia
4
0
0
Cina
3
3
1
Sud Corea 3
2
2
Austria
2
7
3
Svezia
2
6
6
Rep. Ceca 2
4
2
Slovenia
2
1
4
Giappone 1
4
3
Finlandia
1
3
0
Gran Bretagna 1
1
2
Ucraina
1
0
1
Slovacchia 1
0
0
ITALIA
0
2
6
Australia
0
2
1
LE ULTIME MEDAGLIE
A 18 anni oro alle Olimpiadi. Il fenomeno statunitense Mikaela Shiffrin, dopo
la vittoria ai Mondiali nel 2013, si è ripetuta ieri a Sochi al termine di due manche dominate. Alle sue spalle la veterana austraiaca Marlies Schild, che ha
vinto tutto in carriera, tranne l’oro olimpico. Anche a Vancouver arrivò seconda, ma stavolta l’argento vale come una
vittoria. Sul podio è salite pure l’altra
autriaca Kathrin Zettel, mentre è arrivata solo quarta la campionessa in carica
Maria Riesch (seconda nella prima
manch), che ha abdicato non senza
rimpianti, ma che lascioa Sochi comunque soddisfatta con un oro e un argento al collo. Male anche Tina Maze, ma
dopo due ori (in discesa e in gigante)
era impossibile chIederle di più. Ora
manca solo la prova maschiel di slalom
Oggi tocca a Moelgg nello speciale
spaciale, per chiudere lo sci alpino ai
Giochi Olimpici: vedremo se l’austriaco
Marcel Hirscher, dominatore nelle ultime stagioni, saprà riscattare la delusione patita in gigante. Sulla carta dovrebbe dominare come la Shiffrin al tedesco
Felix Neureuther e all’agguerrita pattuglia svedese. L’Italia si aggrappa a
Manfred Moelgg (bronzo a Schladming
2013), mentre Giuliano Razzoli difficilmente difenderà il titolo conquistato
quattro anni fa. Ecco la lista di partenza
(prima manche alle 13.45 e seconda
alle 17.15): 1 Andre Myhrer, 2 Mattias
Hargin, 3 Mario Matt, 4 Marcel Hirscher,
5 Henrik Kristoffersen, 6 Patrick Thaler,
7 Felix Neureuther, 8 Ivica Kostelic, 9
Fritz Dopfer, 10 Alexis Pinturault, 11
Reinfried Herbst, 12 Jean-Baptiste
Grange, 13 Benjamin Raich, 14 Markus
Larsson, 15 Manfred Moelgg, 16 Ted
Ligety, 17 Stefano Gross, 18 Steve
Missillier, 19 Naoki Yuasa, 20 David
Chodounsky, 21 Luca Aerni, 22 Giuliano
Razzoli, 23 Axel Baeck, 24 Alexander
Khoroshilov, 25 Mitja Valencic.
Sempre oggi è in programma la 30
km femminile di sci di fonda con partenza tutti insieme. Ancora una volta la
favorita è Marit Bjørgen, 5 ori olimpici di
cui 2 a Sochi. Attenzione però alle svedesi, in particolare Charlotte Kalla, in
grande forma tanto da dominare la staffetta. Poi gran finale domani con la 50
km dello schi di fondo, che non vedrà al
via Giorgio Di Centa, oro a Torino, che
soffre di problemi alla schiena. Con
ogni probabilità lo sci di fondo italiano
tornerà a casa senza medaglie: non
succedeva da Sarajevo 1984, ma la
cosa non deve stupire. Del resto, anche
un anno fa ai Mondiali in Val di Fiemme
non arrivò neppure un podio, a conferma delle difficoltà di rinnovare una
nazionale, che a Torino nel 2006 diede
il meglio di sé.
SABATO 22 FEBBRAIO
10.30 SCI DI FONDO: 30 km mass start fem-
minile.
10.59 SNOWBOARD: parallelo slalom (finale
maschile).
11.58 SNOWBOARD: parallelo slalom (finale
femminile).
13.45 SCI ALPINO: slalom speciale (1ª manche maschile).
14.51 SPEED SKATING: inseguimento a
squadre (finali maschile).
15.14 SPEED SKATING: inseguimento a
squadre (finale femminile).
15.30 BIATHLON: staffetta maschile.
17.15 SCI ALPINO: slalom speciale (2ª manche maschile).
DOMENICA 23 FEBBRAIO
08.00 SCI DI FONDO - 50 km mass start maschile.
12.00 BOB: quattro maschile (ultima manche).
13.00 HOCKEY GHIACCIO: finale maschile.
Gli orari fanno riferimento al fuso italiano