La scommessa
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La scommessa
togo La scommessa di Calixte Testo: Enrico Casale Foto: Matteo Deiana tavo camminando per strada a Kpalimè, quando ho sentito musiche che venivano da non molto lontano. Quelle note mi hanno incuriosito. Le ho seguite e sono arrivato in un cortile. Lì alcuni ragazzi guidati da un uomo stavano mettendo in scena uno spettacolo per un funerale. Abbiamo chiesto se potevamo assistere. Loro ci hanno detto di sì. Lì è nato tutto». Così Alessandro Acito, fondatore di Nyatepe Italia racconta l’incontro con Calixte Hountondji e la sua compagnia formata da ragazzi di strada togolesi. «È stato un caso - ricorda -, ma spesso le cose più belle sono proprio quelle non programmate. Era «S Sciamano vodun, rispettato e venerato, ha lasciato il suo villaggio per trasferirsi a Lomé. Qui ha dato ospitalità ai ragazzi di strada e li ha sottratti a un destino di miseria insegnando loro a recitare. Una scommessa vinta, anche grazie all’aiuto di alcuni volontari italiani l’estate del 2000 e io ero in Togo per un viaggio di piacere. L’incontro fu l’inizio di un’esperienza entusiasmante, anche se, per molti versi, difficile». UNA COMPAGNIA DI RAGAZZI Calixte, originario della parte settentrionale del Togo, è l’erede di una famiglia di sciamani legati ai riti vodun (cfr box). Una famiglia che riveste un posto di rilievo nella società togolese. Decide però di abbandonare il suo villaggio e di trasferirsi a Lomé, la capitale. Qui entra a contatto con il dramma dei ragazzi di strada. «Il Togo - spiega Alessandro Acito - è un Paese povero, dominato per decenni da una dittatura feroce. L’Occidente ha un forte impatto sui giovani, ciò spesso provoca la perdita di identità culturale e la conseguente disgregazione sociale. Molti di questi ragazzi lasciano i loro villaggi per riversarsi nella capitale, dove però sono abbandonati e vivono per strada, spesso in condizioni estreme». Calixte inizia allora ad accoglierli a casa sua. Insegna l’arte della recita- FEBBRAIO 2007 POPOLI 23 togo zione e della danza, trasmettendo loro anche i valori tradizionali e i principi del vodun. Nel 2000 nasce così il Groupe Culturelle et Artistique Nyatepe Togo. La vita per Calixte e per i suoi ragazzi non è certo facile. Nella casa di Calixte i ragazzi trovano un posto per incontrarsi, un rifugio per dormire e per mangiare. Ma per mantenersi devono L’Occidente continuare a guaha un forte dagnarsi da vivere impatto su tutti svolgendo piccole i giovani africani, attività artigianali. Un po’ di soldi arrii togolesi vano anche attranon fanno verso gli spettacoli eccezione, che organizza in ma questo giro per il Paese. provoca «Quando in una fala perdita della loro identità miglia muore qualcuno – spiega Acito -, o due ragazzi si sposano, o nasce un bambino, la compagnia di Calixte viene chiamata e mette in scena uno spettacolo. Per le rappresentazioni gli attori vengono pagati. Grazie a questi fondi Nyatepe riesce a coprire una parte delle proprie spese. Quando ho conosciuto Calixte, lui e il suo gruppo avevano in repertorio una novantina di pièces teatrali, rappresentazioni di antichi riti e cerimonie tradizionali che si uniscono a un repertorio originale di cui il vodun è la matrice culturale». Dopo l’incontro con Calixte, Alessandro Acito torna in Italia con l’idea di fare qualcosa per i suoi nuovi amici togolesi. Nasce così Nyatepe Italia. «Io - ricorda Acito -, lavoravo già nel settore del collocamento e della formazione degli immigrati. Da questa esperienza è nata poi l’idea di organizzare eventi artistici di buon livello per far conoscere ai nostri connazionali le altre culture. Insieme ad alcuni amici abbiamo deciso di devolvere parte degli incassi di questi eventi culturali all’acquisto di oggetti d’artigianato togolese che poi venivano venduti qui in Italia. Il ricavato lo inviavamo a Nyatepe Togo». Nel frattempo però i ragazzi togolesi avevano iniziato a lavorare anche a rappresentazioni teatrali di carattere un po’ più «sociale». «La compagnia ricorda Acito - ha ideato e messo in scena una rappresentazione sull’Aids. Nello spettacolo si parlava della ma- lattia, ai più sconosciuta, ma presente tra la gente povera di Lomé. Si spiegava come riconoscerla, come evitarla, come curarsi. È stato un successo. Soprattutto nel quartiere di Dekon, dove sono presenti molte prostitute che vivono sulla loro pelle il dramma dell’Aids». Il teatro per Calixte e per i suoi ragazzi si trasforma: non è più solo uno strumento di espressione, ma diventa anche un mezzo al servizio della crescita della comunità. Durante queste manifestazioni veniva anche distribuito materiale informativo in francese sulla prevenzione. «Recitare - sottolinea Acito - per loro si è trasformato in un servizio alla loro gente, soprattutto la più sfortunata. E questo dava anche a LA SCHEDA Trentasette anni di dittatura ossedimento tedesco, poi colonia francese, il Togo è diventato indipendente nel 1963. Nel 1967 Sylvanus Olympio, il legittimo presidente, viene rovesciato da un golpe militare (il primo nell’Africa postcoloniale). Lo stesso Olympio viene ucciso da Gnassingbé Eyadéma, un ex sergente che guida i golpisti e assume il potere. La sua presidenza durerà fino al 5 febbraio 2005, quando, dopo 37 anni di governo dittatoriale, Eyadéma muore per un attacco di cuore. Grazie a una modifica costituzionale che molti hanno giudicato irregolare, il 7 febbraio 2005 è P salito al potere il figlio Faure. Questi ha avviato un dialogo con l’opposizione che dovrebbe portare a nuove elezioni. Il Togo è un Paese povero: il 32% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. I settori portanti dell’economia sono l’agricoltura e le miniere (il Paese è il quarto produttore mondiale di fosfati). Negli anni ha accumulato un debito estero di due miliardi di dollari Usa. La povertà costringe molti contadini a cercare fortuna nella capitale Lomé che, negli ultimi anni, ha visto ingrandirsi a dismisura le periferie. VODUN La voce dello spirito I l vodun (chiamato anche voodoo o vodu, la parola significa «spirito») è una tradizione religiosa dell’Africa occidentale nata seimila anni fa tra il popolo yoruba che abitava i territori che si estendevano negli attuali Togo, Benin e parte della Nigeria. Il credo religioso si manifesta attraverso il culto degli antenati e dei defunti e si fonda su forze soprannaturali presenti nelle piante, negli oggetti e nelle persone. Gli schiavi africani deportati in America portarono con sé il vodun che si diffuse in particolare in Brasile, Haiti, Repubblica Dominicana e alcuni Stati degli Usa. L’autorità coloniale reprimette il vodun: diversi predicatori vennero uccisi e molti santuari distrutti. Lo stesso fecero i regimi marxisti che si insediarono in Africa occidentale. Caduti i governi socialisti, il vodun è stato rivalutato fino a essere riconosciuto come religione ufficiale in Benin negli anni Novanta. In apertura e in queste pagine, alcune immagini degli spettacoli di Nyatepe in Togo. noi uno stimolo in più perché non aiutavamo solo i ragazzi togolesi ma, attraverso essi, davamo una mano a tutta la comunità». to -, terminata la tournée, Nyatepé Italia ha sostanzialmente finito di esistere e a breve probabilmente chiuderà. Tutti gli obiettivi che ci eravamo posti all’inizio (aiutare i ragazzi e acLA TOURNÉE quistare loro un terreno) sono stati Intanto cresceva il desiderio di porta- raggiunti. Oggi, in attesa di creare una re in Italia Calixte e i suoi ragazzi per struttura più solida che possa sosteneuna tournée. Dopo un primo tentati- re Nyatepe Togo, insieme ad alcuni vo, bloccato da difficoltà organizzati- giornalisti, fotografi e registi abbiamo ve e burocratiche, il gruppo togolese creato l’associazione LibLab che conarriva nel 2005 e porta in scena gli tinua a sostenere il gruppo di Calixte spettacoli in alcune città italiane (Pe- (attualmente vende il calendario Uno saro, Milano, Como, Albenga, Ceriale, Sguardo Bambino con l’obiettivo di ecc.). Con i soldi raccolti viene acqui- raccogliere 3.500 euro per finanziare stato un terreno per la costruzione di l’ostello di Lomè). La compagnia togoun altro centro, simile a quello di Lo- lese sta andando avanti bene grazie mé, ma situato a Guedevé, una zona anche al sostegno di altre associazioni rurale depressa, 200 km a nord della italiane. Nell’autunno 2006, per esemcapitale. pio, ha organizzato un’altra tournée in La tournée però fa capire a Calixte e ai Salento che è stata un successo. L’unisuoi amici italiani che la co rischio che vedo per il collaborazione non può Il teatro futuro è che scompaia più basarsi solo sull’ini- si è trasformato quella caratteristica “soziativa di alcuni volonta- anche in veicolo ciale” che aveva assunto ri, ma ha bisogno di di promozione il loro teatro e Calixte e i un’organizzazione più sociale grazie suoi attori si trasformino forte e meglio strutturata. a uno spettacolo in una normale compa«E infatti - conclude Aci- sull’Aids gnia teatrale». e sulle sue conseguenze per la popolazione FEBBRAIO 2007 POPOLI 25