Numero 11 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 11 - Collegio Plinio Fraccaro
VOCI DI CORRIDOIO
Anno II
Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento
Numero XI
9 marzo 2006
MUSICA
GOSSIP
CUCINA
NIRVANA
MIA FIGLIA MI
CREDE GAY
TARALLI PUGLIESI
Savini a pag, 8
Julio Cesar a pag. 24
Macchi jr. a pag. 8
IL FRACCARO SFIORA IL SOGNO: INTERCOLLEGIALE AL DON BOSCO
I nostri leoni lottano fino alla fine ma non basta: il don Bosco si riconferma campione
A PROPOSITO DI TURCHIA
di Enzo De Barbieri (NDR: padre del picchiatore)
Quante Turchie ci sono? Tante e diverse.
C`e` quella storica che inizia con gli Atti passa
per gli Hittiti, i Frigi ( quelli del re Mida ), i Greci,
i Romani, sino ad arrivare ai Cristiani e agli
Ottomani, e` una Turchia ricca di una storia che
in parte ci appartiene.
Forte fu la presenza Genovese sino al 1453,
quando furono cacciati da Istambul dopo aver
bruciato la citta` di Sansum sul Mar Nero
( quindi in tal caso e` piu` appropriato dire
mamma li Genovesi ).
Una parte di storia cosi' ricca e cosi' vicina a
noi, per tante ragioni positive e no, da farci
pensare che non si possa lasciarla fuori
dell'Europa. Geografiacamente la Turchia é piu'
Asia che Europa pero' é anche un ponte
attraverso il quale si potrebbe forse portare, con
una Turchia nella Comunita' Europea, pace e
benessere verso quei paesi che oggi sono in
situazione disastrose come l'Iraq, o accusati di
filointegralismo come Iran e Siria. C'é l'aspetto
economico, perché qui c'é un mercato di 80
milioni di abitanti ed PIL sta' crescendo ad un
ritmo del 6% annuo e questo mercato con
quello dei paesi limitrofi ripacificati e magari in
fase espasiva, é una prospettiva talmente
allettante
da far superare qualsiasi obiezzione. Ci sono le
contraddizioni, i Curdi, Cipro, le scuse che
vengono chieste ai Turchi dalla comunita`
internazionale per gli Armeni che cento anni fa
furono massacrati e c'é sempre il fantasma di “
mamma li Turchi ” quando arrivavano dalle
nostre parti tagliando teste, come ad Otranto o
nel sud della Serbia,
dove a Nis c'é un monumento che é una
piramide fatta di crani. Nell`estate del 2004 e`
venuto Giacomo ed in quindici giorni abbiamo
fatto 3000 Km. Da Ankara siamo andati verso
nord a Safrabolu che é un villagio tipicamente
Ottomano, poi verso Attushia dove ci sono le
rovine degli Atti e Hittiti, in Capadocia per
vedere le chiese Cristiane scavate nel tufo e le
citta' sotteranee.
Pradella mette l’ultimo
canestro. Suona la sirena.
Il don Bosco è campione.
Il Fraccaro, di fronte,
scuote la testa. A bordo
campo i tifosi biancorossi
intonano l’inno: “Bimbe
belle…”.
Quelli
gialli
corrono e saltano, sono
euforici, si abbracciano e
spingono via il buon
Franz, involontariamente.
Sul suo volto appare un
sorriso innocente.
Li guarda esultare. Ha una caviglia gonfia così ma ha lottato e corso
come un gladiatore.
Pochi metri più in là c’è Rizzi, il capitano, l’uomo dei sogni; sembra
stordito. È finita. Ci credeva, forse più di tutti; ora prende la targa con la
testa bassa.
Pellegrin, Segue a pag. 4
PierFerdinando Casini, Presidente della Camera
L’ULTIMO TIME
OUT
COME TUTTI GLI
ANNI…
di Turker
di Dipa
Ottobre 2005…il mitico Michele mi
propone una sfida che diventerà per
me motivo di orgoglio, passione e
forti emozioni…allenare la squadra
di basket del Plinio Fraccaro!
Accetto con grande entusiasmo e
così comincia l’avventura…
La finale è finita da qualche ora,
purtroppo non è arrivato l’atteso
trionfo. Ma posso garantire che è
stato ugualmente un successo.
Partita dopo partita, tiro dopo tiro,
rimbalzo dopo rimbalzo, ho iniziato a
respirare
l’aria
del
Collegio,
condividere le sensazioni dei
Fraccarotti, sentire la rivalità con gli
altri collegi…
Continua a pag. 9
Oggi a Milano si aperta la
campagna elettorale della rosa nel
pugno. Presenti sul palco i
deputati e rappresentanti del
partito Enrico Boselli, Emma
Bonino, Marco Pannella Ugo
Intini. Le argomentazioni principali
portate
alla
luce
dai
rappresentanti del partito che
riunisce il pensiero socialista a
quello laico e liberale sono di forte
accusa verso la stessa parte
politica, che li dovrebbe portare
con la vittoria sulla casa delle
libertà al parlamento; L’UNIONE.
L’ammonimento principale arriva
dal parlamentare Boselli che
afferma “ Si sta cercando di
mettere il bavaglio ad una forza
laica, socialista e liberale”.
Continua a pag. 6
Continua a pagina 9
“Cappio conosce l’inglese a menadito (molto bene, si intende)”
1
Anonimo Fraccarotto
IL SOGNO SFIORATO
Segue dalla prima
Dipa si siede a fianco alla panchina poggia indietro la schiena e alza lo sguardo: si interroga su cosa è andato storto.
Marco guarda i tifosi, ce l’ha messa tutta anche lui. Gli occhi di Tonucci schizzano qua e là, è irrequieto, non sembra
ancora arreso. Brigante cammina, sorride, ma lui è così si sa rincuorare, è un tipo solare. Maldini è distrutto, è entrato
alla fine come un miracolato. Ha una caviglia che manco ci sta nella scarpa, eppure ha corso e lottato. Yoghi ci ha
provato, era quasi un debutto per lui e in una partita così non è facile per nessuno. Perelli è entrato, ha fatto quel che
si poteva fare; è deluso, come tutti, ma lontano lontano nella sua testolina ha un pensiero: mercoledì comincia
l’intercollegiale di volley. Lo scorso anno ricorda che sul carro dei vincitori c’eravamo noi. Qualcuno ha ancora la
maglia asciutta: sono i gregari, sempre tanto utili quanto rammaricati, non hanno messo piede in campo in questa
finale ma hanno sofferto anche loro, eccome!
I tifosi c’erano ed erano tanti: colorati, musicali, urlatori. Ce l’hanno messa tutta ancora una volta per accompagnare la
squadra in quei trenta minuti di fuoco. Entrano tutti in campo anche loro alla fine, non saltano e ballano ma si
complimentano con i giocatori.
Ancora una volta secondi, a un passo dal sogno e dentro una maledizione che sembra scavare rughe sui nostri sorrisi:
contenti per la finale, fiduciosi. Ma come ogni volta c’è qualcosa che ci impedisce di tornare vincitori tra le Torri: questa
è stata la serata del loro numero 10 capace di trascinare da solo la squadra, segnando più della metà dei punti.
È solo il primo torneo e grandi soddisfazioni ce le siamo tolte: ma il sogno l’abbiamo solo sfiorato. Quel sogno velato,
negli occhi di Pradella che segna l’ultimo canestro e guarda gli altri esultare…e chissà che presto tocchi anche a noi.
Simone Pellegrin
Una nota stonata: nella finale ricca di emozioni c’è stata
un’assenza importante. Eravamo un centinaio a urlare e
sostenere i nostri portacolori: mancava un elemento del
quale ci aspettiamo sempre la presenza e che ancora
una volta ci ha deluso.
Rettore lo si è anche in questi momenti.
La vera Squadra siamo tutti
NOI
Volevo fare un appunto allo sfogo baskettaro pubblicato
sull’ultimo numero del nostro settimanale.
Volevo dire che far parte di una squadra significa anche
stare in panca, perché qualcuno lo deve fare.
Mettersi da parte e lasciare il posto a chi è più bravo di
te, tranquillamente, con sacchiana “umiltè”, io lo so bene
e non vado mica a lamentarmi sui giornalini collegiali..a
scrivere presuntuose cagate (e scusate il termine
presuntuose).
Certa
gente
dovrebbe
imparare
a
riflettere
sull’importanza di ogni ruolo in una squadra, dal
massaggiatore al capitano, dall’allenatore all’ultimo degli
ultras, al giocatore più brocco…e perché no, anche
Cincinnato. E’ un grosso meccanismo ed ogni
ingranaggio è indispensabile, anche il più piccolo. La
vera squadra non si ferma ai soli giocatori. Ok, lo
sappiamo tutti che l’importante non è partecipare, non
voglio sembrare il matusa idealista di turno, però ragazzi,
che storia!!
Sentirsi parte di un gruppo, condividere tutto: l’alloggio, i
pasti, gli allenamenti, i tesi pre-partita, gli intensi sguardi
che ci scambiamo, le vittorie, le sconfitte, arrivare in
finale, crederci tutti insieme, contro gli infortuni, a viso
aperto, contro la sforuna e contro i più forti e poi gli
abbracci,
gli
occhi
lucidi…momenti
che
non
dimentichi…anche se spesso sei in panchina.
Legame vero, straordinaria epopea marchiata a fuoco
nell’animo di ogni fraccarotto.
Ricordi che nessuno potrà portarci via, neanche uno
sfigato sbilenco alto due metri ma bravo nei tiri da tre.
GRAZIE BASKET FRACCARO!!!
Elia Ferrari
SPACCIO NEWS
L’ULTIMO TIME OUT
Fraccarotti informatizzati, maniaci del web, adepti del
multimediale, Derpini: avete mai fatto caso a quanto
tempo passate su internet in collegio? La nostra sala
computer sempre utilissima fonte di spaccio e di ricerca
perde sempre più utenti. “Colpa” del wireless. Al giorno
d’oggi tutti possiamo permetterci un pc in camera…e
così, libero accesso alla rete delle reti. Questo mondo
fantastico in cui ci si può perdere per ore senza rendersi
conto che sono due mesi che i tuoi genitori ti cercano.
Giovani net-serfers la questione è più “seria” di quanto
possiate pensare. Il grande fratello (non bordello)
impallidirebbe di fronte a questo. Monitoraggio delle ore
che passiamo su internet, ragazzi, che lo vogliamo o no
ci spiano. Esisterebbe anche una classifica virtuale. 260
ore di connessione il record del primo classificato,
ovvero, il sig. Stridi Pierluigi cam. 7, studente di scienze
biologiche che tra una figa di moro ed una chattata
surclassa il piccolo cesario. Il depone è solo
terzo…ebbene si malati telematici adoratori del mito di
spaccioman, capostipite di tutti noi spacciatori, il nuovo
spaccioboss, l’Al bano delle due torri parla san
pancraziese.
Segue dalla prima
Onestamente all’inizio non avrei mai pensato di essere così
coinvolto…e invece nei giorni prima delle partite ero
veramente teso, trepidavo per le condizioni dei miei eroi,
temevo per i loro piccoli o grandi infortuni…
Cinque mesi sono ormai passati, un grande secondo posto
è arrivato…
Un po’ di rammarico certo…ma tutto scompare in pochi
istanti; i fantastici sostenitori che ci hanno seguito sempre
con grande entusiasmo restituiscono il sorriso ai grandi
atleti (o tali)…
Grazie ragazzi grazie di cuore…siete stati grandi,
davvero…Forza Fraccaro!
Il Coach Dipa
C’ècch & Rezza
UNA GIORNATA DIFFICILE (di Giacomo de Barbieri)
Capitolo settimo:
Dalla Russia con amore.
Ho un estremo bisogno di birra. Sono le nove di sera. E’ venerdì. Le scuole rimarranno chiuse anche domani e in giro per la città è
pieno di studenti delle superiori. Non ha ancora smesso di nevicare e il paesaggio è ormai completamente trasfigurato, sembra di
essere in montagna. C’è chi va in giro con lo slittino.
Io sto andando al Radio-out, sicuro di trovarci Luca. E’ un po’ che abbiamo preso l’abitudine di andare in quel locale. A dire il vero, più
che un locale vero e proprio, è una specie di circolo di sinistra, uno di quelli in cui per ordinare devi essere socio. Ovviamente
nessuno dei due lo è.
Ogni volta che ci chiedono se abbiamo le tessere è Luca, aspirante attore, che risponde: “Si, si, certo”; questo non perché non
possiamo permetterci dieci euro a testa, ma perché, almeno così sostiene lui, rappresenta un ottimo esercizio di recitazione. Io ogni
volta devo guardo altrove, conscio del fatto che se il mio sguardo incontrasse quello del barista sarei capace di farmi cacciare fuori a
pedate anche da Madre Teresa di Calcutta.
Il posto è frequentato da giovani frikkettoni di sinistra: capelli spettinati, vestiti da straccioni ma con capi firmati, spesso con cane al
seguito. Il più delle volte occupati ad autocompiacersi dei loro discorsi del cazzo. Luoghi del genere fanno venir voglia di rasarsi la
testa e mandare tutti a fare in culo. Ovviamente non farei mai una cosa simile: primo per evitare di essere massacrato e secondo
perché la birra costa veramente poco. Sulle pareti imperano manifesti con le icone di Marx, Lenin e compagnia bella. I loro faccioni
generalmente smettevano di irritarmi solo alla terza birra; alla sesta me li immaginavo seduti al nostro tavolo, a ghignare come
deficienti facendo commenti espliciti alla scollatura della tipa seduta difronte.
Arrivato nei pressi del locale, chi ti vedo davanti alla porta…Silvia!
Non so che cazzo fare, ho una gran voglia di scappare, mi torna la nausea….
“Ehi! Che fai scappi?”
“No, a dire il vero stavo per entrare. Scusa ma, ci conosciamo?”
“Eri proprio cotto ieri, eh? Anche il tuo amico non scherzava mica”
“…Silvia?”
“Mhm, mhm.”
“Grazie per il passaggio in ospedale e …si insomma, scusa, sai, generalmente non mi comporto così, è che…”. Non è facile scusarsi
per una una cosa che non ricordi di aver fatto.
“Beh, in effetti quando il tuo amico ti ha spinto e mi sei caduto addosso, non sembrava che la cosa ti dispiacesse più di tanto,
comunque se è questo che ti preoccupa puoi stare pure tranquillo, non è successo niente… a proposito è di là”, indica l’interno del
bar. Vedo Luca al bancone che, con la mano destra fasciata e una media nella sinistra, si dà un gran da fare ad intrattenere un
gruppo di studentesse spagnole.
“Non ti ricordi proprio di me vero?”
“Non ti offendere, generalmente dopo serate così faccio fatica a ricordare anche il mio nome”
“Non parlo di ieri sera…”
“…?”
“Io ero in terza quando tu facevi l’ultimo anno…lo so, non sono una che si nota molto”
Silvia, terza c….cazzo com'è cambiata!
“Siamo anche andati in gita assieme a Venezia. Anche quella volta aveva nevicato, certo, non come in questi giorni.” Mentre parla si
china leggermente di lato per toccarsi un ginocchio, proprio dove termina lo stivaletto. La frangetta le va davanti agli occhi, lei,
infastidita, la sposta con un soffio...
e io che della gita a Venezia ricordo solo Nicola che con un accendino faceva le fiammate dal culo. Che stronzo!
“Magari una di queste sere potremmo vederci, per parlare un po’ dei tempi della scuola?”
“Magari”
“Stavolta però prendiamo un the.” Sorride.
“Mi sembra un ottima idea”; prendo il cellulare per scrivermi il suo numero.
“Guarda che te l’ho già dato ieri sera.”
SILVIA 33837465
Che coglione!
IL PUNTO POLITICO
LETTERA APERTA
…a Letizia Moratti…
Oggi, 6 marzo 06, mi sono rotto le palle di vedere la
faccia della Moratti sui cartelloni giganti che appestano la
città di Milano, allora mi sono chiuso in un internet cafè
ed ho scritto la seguente alla candidata sindaco,
esponendole solo alcuni fastidi che mi pervadevano in
quel momento.
“Egregio candidato sindaco, mi piacerebbe tanto sapere
perchè il tema del verde è sempre trattato tra gli ultimi
punti di un programma politico? Le sembra che non sia
un tema fondamentale quello della salvaguardia di aree
che possano garantire a bambini, ma anche a noi adulti,
dei luoghi di sfogo che possano garantirci un diverso
modo di goderci questa vita che, specialmente in una
città come Milano, è condizionata da velocità e stress?
Non dovrebbe essere forse un tema centrale quello che
può rendere le persone più felici, anche nelle azioni
quotidiane come l'andare a lavorare col sorriso...sorriso
che a voi della destra politica italiana sembra ormai
diventato l'unica arma forte per ostentare qualcosa che
stiamo lentamente perdendo?
Così come quei bellissimi manifesti che ritraggono le
famiglie tipo, composte da genitori e due bambini, tutte
sorridenti, con i bambini che sfoggiano bianche
dentature, che non conoscono il trapano del dentista.
Mi spieghi lei come si possa avere una famiglia così
composta se ormai il costo rappresentato dai pannolini
che un bimbo consuma in una settimana è pari al mio
consumo settimanale in cibo, e le cure mediche, beh di
quelle non parliamone neanche.
Ne avrebbe così di consigli da dare il nostro caro amato
Silvio sul riprodursi liberamente e fare tanti figli. Forse il
modo più produttivo per ottenere il vostro scopo potrebbe
essere risolverlo alla radice, abbattendo i costi post parto
del mantenimento soprattutto del primo anno di vita.
Per dedicarle questo articolo non sono serviti molti studi,
anche perché è un articolo impulsivo e probabilmente
colmo di errori, anzi, m’è bastato giusto un filo di buon
senso, forse proprio quello di cui voi politici non volete più
sentir parlare, essendo troppo occupati a farvi girare nelle
tasche sempre più soldi sporchi, degni di una seconda
tangentopoli.
A quanto serve quel buonsenso genuino trasmessoci dai
nostri genitori, che fino agli anni ‘70 erano ancora in
grado di sfornare 3 o 4 figli, se poi il "buonsenso" di chi ci
governa è determinato dai movimenti sottobanco del vile
denaro?
(l’Italia dei valori, le grandi opere, Italia Forza…ma per
fare cosa? ma di che valori state parlando? Ah, ho capito,
vi state convincendo di avere buoni propositi, di essere
mossi da qualcosa di giusto e buono per tutti. Allora
grazie, ma credo che ne faremmo volentieri a meno, Noi
che siamo abituati ad avere a che fare tutti i giorni con la
sveglia, con gli affitti da pagare e il cartellino da timbrare).
Mi piacerebbe veramente tanto avere una risposta
“ibrido”, tra quella della politicante e quella della madre di
famiglia....così oltre ad essere giudicata come dama della
politica, sarà giudicata anche per il suo ruolo di madre
(ma lei ha figli?).”
Maldo
ELEZIONI POLITICHE 2006: IL VOTO DEGLI
ITALIANI
ALL'ESTERO
In occasione delle prossime elezioni politiche si vota
per eleggere 12 Deputati e 6 Senatori assegnati alla
Circoscrizione Estero. La Circoscrizione Estero si
compone di quattro ripartizioni comprendenti Stati e
territori relativi a: Europa, compresi i territori asiatici
della Federazione russa e della Turchia; America
settentrionale e centrale;America meridionale; Africa,
Asia, Oceania e Antartide. In base alla legge 459/2001
l'elettore residente all'estero può scegliere di esercitare
il suo diritto di voto per corrispondenza o tornando in
Italia. Possono votare per corrispondenza tutti i cittadini
italiani iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione
estero e residenti nei Paesi con i quali sono stati
stipulati appositi accordi (intese) che prevedono
l'esercizio di tale diritto. I cittadini che, per una causa
qualsiasi, non risultano iscritti in tali liste possono
essere ammessi al voto a cura del competente Ufficio
consolare se ne fanno richiesta entro l'11° giorno
precedente la data delle votazioni, previo accertamento
dell'inesistenza di cause ostative al voto presso il
Comune italiano di origine. A seguito dell'entrata in
vigore della legge 22/ 2006 possono votare per posta
anche alcune categorie di cittadini temporaneamente
all'estero per motivi di servizio o per missioni
internazionali
e
precisamente:
il
personale
appartenente alle forze armate e alle forze di polizia
impegnato nello svolgimento di missioni internazionali; i
dipendenti delle amministrazioni dello Stato; i
professori universitari, ricercatori e professori
aggregati.
L’aula di Montecitorio,
camera dei deputati del
parlamento della
Repubblica Italiana.
PRIVACY: VIETATO ATTIVARE SERVIZI TLC SENZA
RICHIESTA
Vietato intestare schede telefoniche prepagate a clienti
ignari o attivare senza precisa richiesta segreterie o
altri
servizi,
come
la
selezione
automatica
dell'operatore telefonico o linee Internet veloci. I gestori
telefonici devono mettere in atto procedure per
verificare tempestivamente le anomalie e vigilare
sull'operato dei rivenditori e dei call center. Il Garante
per la protezione dei dati personali interviene così a
tutela di utenti e abbonati telefonici con un
provvedimento a carattere generale nel quale impone a
gestori telefonici e agli altri operatori di comunicazione
elettronica le regole da rispettare per evitare
comportamenti illeciti e non andare incontro a sanzioni,
anche di tipo penale. Il provvedimento, che sarà
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, consente di tutelare
le persone sotto tre aspetti: garantisce finalmente alle
vittime di prassi illecite interventi immediati a loro tutela;
impone comportamenti trasparenti agli operatori
telefonici;attribuisce alle persone il diritto di opporsi
immediatamente ad un uso indebito dei loro dati
personali.
Cesario delle Donne
3 DOMANDE A SARCINELLI
Dov’è Sars? Hai visto Sarciccia? Sarcinelli è lì? Ma
Sarcipizza dove cavolo è? Ma quella tipa è single?
Chissà quante volte vi sarete fatti queste domande negli
ultimi giorni. Non temete!
Il nostro caro amico Filippo Sarcinelli, camera numero 3
al Fraccaro, in queste settimane non si vede troppo in
collegio: infatti è in missione speciale.
La missione è totalmente top secret, perciò non
potremmo rivelarvi altro. No, non abbiate paura, i biglietti
per Barletta comprati e rivenduti a velocità inimmaginabili
(ma chi li comprerà tutti ‘sti biglietti Ma per voi, lettori di
Voci di Corridoio, possiamo fare uno strappo alla regola;
le sue occhiaie non mentono: il Sarcio sta facendo un
tour per i locali fashion del Belpaese dove incontrerà per
noi le personalità più in voga della penisola. Perciò
ringraziamolo per le belle pagine che ci regalerà (la sua
rubrica si chiamerà appunto 3 domande a Sarcinelli ndr)
e quando lo vedremo, in corridoio o in sala comune, non
facciamogli troppe domande ma diamogli una pacca sulle
spalle dicendo, con un sorriso amichevole: “Sars, beato
te…”
PS: Sars, ricordati che devi 10€ a Mason! Per il biglietto
Pavia-Barletta
La redazione
IL LODO GENTILONI
Silvio Berlusconi non deve tenere la conferenza stampa
finale prima delle elezioni. Anche se nello stesso giorno a
Romano Prodi fosse assegnato un analogo spazio in
diretta televisiva. Il leader dell'Unione detta ancora una
volta le sue condizioni per rendersi disponibile al faccia a
faccia televisivo con il premier: «Berlusconi non deve
avere
l'ultima
parola,
comunque».
«Io il confronto tv lo voglio fare, sostiene il Professore,
ma solo con regole paritarie. Se c'è parità ci sto. Senza è
ridicolo e non dignitoso». E parità per Prodi significa
cambiare la normativa fissata dalla Commissione di
Vigilanza cancellando la conferenza finale del capo del
governo.
Dunque il leader dell'Unione rilancia e ancora una volta si
tira indietro davanti all'ipotesi di trovarsi faccia a faccia
con Berlusconi. Eppure in Vigilanza si erano dati da fare
per trovare una soluzione che venisse incontro alle
richieste del Professore: una conferenza stampa soltanto
per Prodi come leader dell'Ulivo nello stesso giorno del
premier.
Ma Prodi dice «no», anche questa soluzione: non gli
basta.
È lo stesso presidente della Commissione, Paolo
Gentiloni (Margherita) che ieri ha riunito l'Ufficio di
presidenza, a spiegare il percorso che porterebbe Prodi
in tv il 7 aprile, due giorni prima delle elezioni come
Berlusconi, come rappresentante dell'Ulivo. Il cosiddetto
«Lodo Gentiloni» prevede in sostanza che il Professore,
in quanto rappresentante del principale partito
d'opposizione nelle liste della Camera (dove i Ds si
presentano con la Margherita) debba avere uno spazio tv
nella stessa serata di Berlusconi. Anche se lo stesso
Gentiloni si affretta a dire che «non c'è nessun lodo che
possa ricucire lo strappo sostanziale alla par condicio
costituito dall'aver imposto a maggioranza la conferenza
stampa finale del presidente del Consiglio.
ProdiNatale e Cesario in camera di quest’ultimo
durante un’appassionante gara di OpenKart
L'unico modo per ricucire lo strappo è non farla». La linea
dettata dal Professore è semplice: bisogna sottolineare
che Berlusconi non gioca ad armi pari e che il faccia a
faccia non segue le regole democratiche. Insomma a
Prodi una conferenza stampa tutta sua non basterebbe
neppure.
Permettetemi di concludere questa “strana” vicenda con
le parole del responsabile informazione di Alleanza
Nazionale: «Che Prodi non fosse un condottiero impavido
è cosa risaputa ma che pur di evitare il confronto tv con
Berlusconi arrivasse ad ignorare il regolamento votato dal
Parlamento e pretendesse di riscrivere lui le regole è
troppo. Prodi non vuole la conferenza stampa finale del
presidente del Consiglio e fa di tutto per far cadere anche
gli altri confronti con i leader di partito. Con la complicità
di Gentiloni, Prodi si inventa un gruppo parlamentare che
non esiste, l'Ulivo, per partecipare all'ultima conferenza
stampa destinata ai partiti presenti in Parlamento».
Cesario Delle Donne
COME TUTTI GLI ANNI…
Queste affermazioni forti ma alo stesso tempo consapevoli e veritiere sono seguite dalla mancata
sottoscrizione del programma portato avanti dall’unione dalla stessa Bonino, la quale non accetta che problemi come i
Pacs, scuola privata e non meno importante il discorso sulle cellule staminali viene solamente accenati in un programma
che a detta del leader fantoccio dell’unione ( Prodi) rappresenta il volere di tutte le forze politiche di sinistra, le quali si
fanno porta bandiera dei diritti civili della popolazione.
Altre forti accuse arrivano dallo stesso leader storico del partito Pannella che attacca lo stesso Prodi incitandolo ad
assumere una netta posizione di leadership dell’intera e attuale opposizione, non rischiando di apparire solamente come
candidato gestore di un prossimo Governo, prima che abbia visto la luce e impedendo cosi a Berlusconi di infondere
nell’opinione pubblica l’idea che la sinistra sia rappresentata come fino ad oggi è sembrato da forze estremiste di
pensiero ( comunisti italiani, rifondazione comunista) e non da un’unione di politici riformatori socialisti in grado di
risanare le gravi condizioni di un paese ormai allo sbando. Come tutti gli anni la sinistra si sta dividendo dall’interno a
causa delle grandi divergenze politiche dei vari partiti dell’Unione i quali cercano solo di far prevalere la loro voce e non
quella di una vera coalizione sia nelle elezioni che nello stesso programma di 265 pagine presentato all’Italia.
Turker
Segue dalla prima
WE LOVE CHUCK NORRIS
Anche dalla riviera, preso dalle mille mondanità della Costa
Azzurra, non me la son sentita di farVi mancare ciò che è ormai
pane per le vostre fedi.
Ecco quindi le nuove cinque massime sul nostro nuovo Profeta.
Una notte, guardando il cielo, Chuck Norris ha unito i puntini
da uno a 700.000.000.000.000.000.000.000. Accortosi che il
risultato era un suo ritratto, decise di abolire i segni zodiacali.
Ogni essere umano vivente, dunque, è del segno del Chuck
Norris.
Se Bruce Banner perde il controllo si trasforma
nell'incredibile Hulk. Se l'incredibile Hulk perde il controllo si
trasforma in Chuck Norris.
Secondo Lavoisier, "nulla si crea e nulla si distrugge".
Secondo Chuck Norris, Lavoisier dice un sacco di cazzate.
Nel Vangelo secondo Chuck Norris, Dio ha un ruolo di
secondo piano. E di Gesù non c'è traccia.
Quando Chuck Norris bestemmia, Dio compie delle
metamorfosi per non contraddirlo.
L’APPUNTAMENTO ANNUALE
Sto parlando di San Remo, odioso appuntamento annuale,
sempre nuovo e sempre uguale.
Oggi non mi andava proprio di scrivere di politica, proprio
no.
Dunque San Remo, l'almo festival della canzone italiana,
un trampolino di lancio per noti cantanti poi divenuti celebri
o, per lo più, scomparsi dalla circolazione.
Quest'anno, come tradizione, mi sono categoricamente
rifiutato di dare anche solo uno sguardo a questo scempio
di note e assoli. Ogni tanto, ho pensato soddisfatto, è bello
permettersi di essere presuntuosi e supponenti: io per
l'appunto ho supposto che al festival avrebbero partecipato
le solite abominevoli canzoni con, forse, il solito paio di
infelici eccezioni destinate a perdere la competizione. A chi
mi domandava se avessi dato un'occhiata al festival
rispondevo sdegnoso che non era degno nemmeno di
quella.
Poi, un giorno come tanti, ho compreso il mio errore.
Stavo mangiando serenamente quando ecco che al tg,
doveva essere il tg1 di quel forzista di Mimum,danno un
servizio speciale. “Sarà Berlusconi” penso sconsolato. No:
peggio. La pugnalata è ancora peggiore di quella che avrei
potuto ricevere ascoltando uno dei tanti odiosi discorsi
dell'Unto dal Signore... E' un servizio sul vincitore di
S.Remo, Povia.
In un primo momento ostento calma e disprezzo, penso:
“Avrà scritto una canzone sulle mucche che fanno
muuu!...Come minimo.” Mi accingo a deglutire.
“Vorrei ringraziare ttti quelli che hanno creduto in me...” dice lui- “...la mia mamma,il mio papà: che ora vorrei che si
alzassero e si dessero un bacio!” -aggiunge poi.
La pasta mi va di traverso. Sto soffocando e penso che non
potrebbe andare peggio di cosi ma, come capita a volte
quando gli dei si prendono gioco di noi mortali burattini, mi
sto sbagliando di nuovo.
“Su! Mamma e papà,datevi un bacio!”
In un primo momento ostento calma e disprezzo,
penso: “Avrà scritto una canzone sulle mucche che
fanno muuu!...Come minimo.” Mi accingo a deglutire.
“Vorrei ringraziare ttti quelli che hanno creduto in me...”
-dice lui- “...la mia mamma,il mio papà: che ora vorrei
che si alzassero e si dessero un bacio!” -aggiunge poi.
La pasta mi va di traverso. Sto soffocando e penso che
non potrebbe andare peggio di cosi ma, come capita a
volte quando gli dei si prendono gioco di noi mortali
burattini, mi sto sbagliando di nuovo.
“Su! Mamma e papà,datevi un bacio!”
In quel preciso momento so di aver rischiato che mi
venisse un colpo. Untuoso, smielato babbeo!
Ancorandomi al pensiero che è il sistema ad essere
sbagliato, quindi non è colpa del sedicente artista
essere cresciuto in quel modo,cosi inopportunamente
melenso, cosi schifosamente sdolcinato. Cerco di
respirare, piano, gradualmente, senza esagerare. Aimè
però, il servizio non è finito e io me ne accorgo troppo
tardi; rantolando mi alzo a tavola e cerco di
raggiungere il telecomando con movimenti sgraziati ma
esso è lontano e lo scellerato “artista” fin troppo
impaziente di continuare. Ora, chiedermi di ricordare
cosa ha detto di preciso è troppo, ma il senso di quanto
ho sentito è impresso indelebilmente nella mia mente.
L'oggetto della nuova canzone non erano le mucche.
Cani? No. Ornitorinchi? No. Canarini? Nemmeno.
Erano i piccioni. Ora, mi domando: quale animale è più
amabile del vecchio, caro, puzzolente, lercio piccione?
Parla dei piccioni capite? E sapete cosa dice? Ci
spiega che verso fa il piccione! Non credo riuscirò
facilmente a darmi pace.
Confesso che per un singolo infinito istante ho pensato,
quasi desiderato, che l'intervista venisse interrotta da
un amabile messaggio alla nazione del presidente del
consiglio:”Lui è basso e cattivo ma almeno non mi parla
dei piccioni”. Cioè, non è ancora arrivato a quel punto.
I piccioni...mi domando a cosa stesse pensando dio
quanto ha creato i piccioni, forse lo stesso cui stava
pensando quando ha creato i virus, i batteri, le
zanzare...poi ricordo di essere ateo e trovo un briciolo
di pace: almeno non mi devo inca..are con qualcuno
anche per le zanzare e i batteri.
Ecco quindi spiegato il mio errore: a volte,in effetti,
essere presuntuoso e supponente non è abbastanza,
con S.Remo non è mai abbastanza.
Ad ogni modo, questa infame esperienza mi ha lasciato
qualcosa, in aggiunta al principio di infarto: un sorta di
insana e perversa curiosità...
Di cosa ci parlerà Povia la prossima volta? Delle galline
che fanno coccodè o dei maiali che fanno duhiii?
Nel frattempo vedrò di farmi visitare da un medico.
Jacopo Gamba
QUESTA SETTIMANA VOCI DI CORRIDOIO RADDOPPIA!
Dopo l'edizione straordinaria di lunedì ecco un nuovo numero del TUO settimanale preferito. La direzione è lieta
dell'appoggio ricevuto ma è anche cosciente del fatto che la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Se regalare le
copie non basta a far capire che i numeri altrui o quelli della sala comune
NON SI RUBANO
(neanche con la convinzione di prenderli solo in prestito, perchè poi giù non tornano mai!) chiediamo aiuto a voi.
Abbiamo razionalizzato la cartella Voci di corridoio sui nostri pc: il link per entrare nell'archivio è:
\\pc3\studenti pc3\Voci di Corridoio\Archivio storico
chiunque vi può accedere per stampare le proprie copie arretrate o rubate (!). Per chi volesse invece scrivere per il
giornale può salvare all'indirizzo:
\\pc3\studenti pc3\Voci di Corridoio\nuovi articoli.
Ringraziamo tutti per la collaborazione e vi invitiamo ancora a partecipare attivamente ai nostri concorsi perchè:
l'interattività è sintomo di crescita.
La redazione
SCUOLA DI CUCINA (a cura di Giuliano Macchi)
Visto la presenza in collegio di una numerosa legione straniera, ho deciso in questi numeri di dedicarmi alla cucina
estera....già nello scorso numero ho aperto la rassegna con la ricetta della cassata, questa settimana invece inizio a
risalire verso il Nord (Supremo ndr)....mi dedico ai taralli, sperando in questo modo di alleggerie il carico di lavoro delle
Poste Italiane che avranno così meno pacchi da consegnare qui in collegio.
Ingredienti:
1kg. di farina tipo "00"
0.30 l. di vino bianco secco
gr. 30 di sale fino
0.25 l. di olio extra vergine di oliva
Esecuzione:
Impastate insieme la farina, il vino, l'olio e il sale fino ad ottenere una pasta elastica ed omogenea.
Lasciatela riposare, coperta da un panno, per 20 minuti in un luogo non freddo.
In una capiente pentola portate ad ebollizione dell' acqua in cui avrete aggiunto 1 cucchiaio di sale.
Formate ora i taralli ricavando dalla pasta dei bastoncini di circa 1 cm di diametro e di circa 8-10 cm di lunghezza e
chiudeteli su se stessi sovrapponendo le estremità e schiacciandoli col dito in modo da sigillarli.
Prendetene una decina alla volta e immergeteli nell'acqua bollente e ritirateli, aiutandovi con una schiumarola, appena
salgono a galla.
Sistemateli su di un panno, uno accanto all'altro, ad asciugare per qualche minuto.
Oliate una teglia da forno e adagiatevi i taralli.
Metteteli nel forno, che avrete già portato precedentemente a 200°, e fate cuocere per circa 40 minuti.
AUDIOTECA (a cura di Angelo Savini)
Segue dal numero IX
A novembre esce Nevermind, secondo disco della band, ed è
la conferma che qualcosa di grosso sta per cominciare.
Nessuno può sapere come mai queste sonorità in apparenza
così semplici, così ruvide e questi testi incompresinbili e
lamentosi abbiano fatto una tal presa sulle persone, come
mai siano stati una vera bomba che ha fatto saltare una
realtà musicale oramai ammuffita: sta di fatto che la musica
dei Nirvana arriva dritta al cuore passando per tutti i muscoli
del corpo. Cobain è candidamente triste e patologicamente
disperato: nelle sue canzoni c'è tutto il disagio sotterraneo
degli sconfitti, dei reietti, delle ore perse da ragazzini e la
voglia impagabile di essere altro, di fuggire, una catarsi
possibile solo attraverso la potenza delle chitarre e urlata a
squarciagola. La freschezza delle canzoni è disarmante, a
tratti sembra affiorare la semplicità della scrittura della coppia
Lennon/McCartney, solo eseguita al doppio della velocità e
con un bagaglio di malessere a loro sconosciuto. Cobain
parla per immagini, per sensazioni, il suo sentire è fatto di
esperienze comuni e basse, ma è questo innalzare al cielo
l'underground che lo rende così grande e comprensibile in
tutta la sua delirante oscurità.
Il successo raggiunto non rende certo tutto facile, anzi la vita
da tour, la promozione del disco in giro per il mondo e
l'idolatria dei fans rendono Cobain ancora più stressato e
depresso. Tanta attenzione gli sembra immeritata, la sua
ulcera gastrica s'aggrava e l'unica medicina possibile sembra
l'eroina. Nonostante il matrimonio con la discussa Courtney
Love e la nascita della figlia Frances, Kurt continua ad
alternare momenti di normalità a profonde crisi. Tutto ciò non
impedisce alla band di rientrare in studio, dopo l'uscita della
raccolta di inediti Incesticide è la volta di In Utero.
Questo è il secondo capolavoro dei Nirvana, un disco che
riesce ad incastrare le peggiori sfuriate rumoriste in una
forma canzone assolutamente classica e quasi pop,
ballate dolcissime ma sempre di gusto perverso
s'alternano a furiosi e martellanti inni al muro di suono.
Qui possiamo trovare il testamento di chi sa che non ce
la farà ad andare avanti ancora molto: Pennyroyal Tea è
una sincera ed appassionata confessione, Cobain si
crede “un ladro ed un bugiardo, una royalty anemica,
così stanco da non poter neanche dormire”, ci prega solo
di lasciargli Leonard Cohen (noto cantautore canadese)
nell'aldilà “affinchè io possa singhiozzare in eterno”. Il
dolore è così forte che In Utero avrebbe dovuto
originariamente intitolarsi “I hate myself and want to die”
(“odio me stesso e voglio morire”). Così trascorre il 1993,
ma c'è ancora tempo per registrare un concerto per Mtv
in acustico che verrà poi rilasciato postumo, il
celeberrimo Unplugged in New York, autentico gioiello di
emozione, delicatezza ed intesità.
Dopo una serie di concerti in Europa e dopo un ricovero
per overdose a Roma, Kurt Cobain viene ricoverato in
una comunità di recupero per tossicodipendenti, ma dopo
un paio di settimane scappa e fa perdere le tracce. Lo
ritroveranno troppo tardi, una mattina dell'apriledi dodici
anni fa.
Cosa resta oggi di questa rivoluzione? Molto, moltissimo
anzi: non si può alzare il volume di una chitarra distorta
senza mettere in discussione la propria interiorità, la
propria anima. Il grunge ha dato voce nelle sue
sfaccettature ad una intimità sotterranea presente i
ciascuno, ha reso protagonisti sentimenti anche molto
dolorosi e tuttavia incontenibili. In attesa della prossima
rivoluzione ci teniamo stretto questo ragazzo biondo e
fragile, quest'angelo dalle ali spezzate.
A PROPOSITO DI TURCHIA
Segue dalla prima
A Konya che é una citta' Santuario che ospita la tomba di Mevlana,
il piu' importante filosofo Islamico, che fondo' i Sufi, quelli che
vanno in trance girando continuamente su se stessi, siamo poi
scesi alla Romana Side, abbiamo percorso la costa sino ad Efeso
risalendo poi verso Istambul ( Romana, Bizantina, Genovese,
Ottomana ) e dopo quattro giorni di girovagare per la citta' lui é
ripartito per l'Italia mentre io sono ritornato ad Ankare.
Abbiamo visto tante Turchie, pero' prima di partire da Ankara ho
voluto portarlo al Mausoleo di Attatürk ( il fondatore della moderna
Turchia ). Puo' sembrare noioso e certamente retorico ma é
fondamentale per capire la Turchia d'oggi.
C'é la tomba ed ovviamente anche un museo nel quale vengono
ricordate tutte le sue gesta ed opere, ed appare chiaro come alla
base della Turchia moderna ci siano due pilastri, la laicita' dello
Stato ed il nazionalismo esasperato, base ideologica del
movimento dei giovani Turchi dei primi anni del ‘900. Attatürk era
un militare e quando penso' allo stato Turco dopo la sua morte, tra
lasciarlo ai preti o ai militari, preferi' quest'ultimi che divennero i
garanti del suo “ Verbo “ e che sono intervenuti a raddrizzare la
barca ogni qual volta sembrava che andasse fuori dai canoni. Ora
con queste premesse é un po' difficile immaginare i Turchi che
accettano le regole del condominio Europeo nel quale vogliono
entrare, infatti anche se sbavano da molti anni, il refren di questi
giorni e' “che sono loro a decidere se entrar o no, certamente non
é l'Europa a dettare condizioni”. Altro problema, lo stato é laico ma
l'attuale primo ministro é stato condannato perche' fondatore a suo
tempo di un partito integralista fuori legge, tanto che hanno dovuto
modificare la legge per permettergli di diventare primo ministro,
ed é tenuto sotto costante osservazione dai militari.
Tenete presente che é stato votato dalla maggioranza dei cittadini
e quindi bisogna chiedersi cosa si aspettano i suoi elettori. In
Turchia sono vietate le scuole islamiche pero' ci sono e non
poche, Gheddafi dice che se gli permettiamo di entrare
amplificheremo in casa nostra il problema dell'integralismo, se lo
dice lui forse c'é un fondamento di verita', pero’ forse anche lui ha
paura di uno stato laico/islamico e democratico, potrebbe essere
un esempio contaggioso. A luglio 2004, alcune ragazze di una
scuola Islamica furono portate in gita al mare ed avendo fatto il
bagno praticamente vestite e non esendo delle esperte nuotatrici
sono annegate, anche perche' le loro maestre non hanno
permesso a dei soccorritori d'intervenire in quanto il corpo delle
ragazze non poteva essere toccato da estranei. Il giudice ha
incriminato le maestre in quanto titolari di una scuola al bando e
non per omissione di soccors o perche' reato non contemplato da
codice penale. Ora la Comunita' Europea é fondata su uno spirito
di solledarieta' che mal si concilia con queste situazioni Molti
bambini non vanno a scuola, c`e` molto lavoro infantile, sei curato
bene se hai tanti soldi, altimenti vai a vedere se riesci a
sopravvivere all'ospedale di stato.
Se lasci la porta aperta per far passare qualcuno non ti aspettare
di essere ringraziato, se incontri il vicino di casa non ti aspettare
che ti saluti, se fai la corsetta per prendere l'ascensore non ti
aspettare che ti aspettino, il rispetto delle code non esiste, stai
attento quando vai per la strada perche' rischi di essere piallato
dalle auto, specialmente dai taxisti, che se bisticciano tra di loro
magari fanno a testate davanti all'ambasciata Americana alle nove
di mattina come mi é capitato di vedere.
Non si festeggia il primo maggio, quando c'é una manifestazione
di studenti per ogni studente ci sono due o tre poliziotti in tenuta
antisomossa che appena possono cominciano a dare tante di
quelle botte che, a confronto, i nostri poliziotti alla Diaz di Genova
durante il G8, era gente che distribuiva margherite.
Lo scorso anno furono caricate le donne che ad Istambul
manifestavano per il riconoscimento della festa della donna l`8
marzo.
Le donne non guardano e non debbono essere guardate, qualsiasi
uomo Turco si sente in dovere di proteggerle dagli stranieri.
Si vedono comunque diversi tipi di donne, le vecchie che
dondolano camminando coperte dal loro fazzoletto tre passi
indietro al marito, le giovani con le magliette attilate e l'ombellico
fuori, le giovani vestite secondo le regole mussulmane e con il
pastrano sino alle caviglie anche d'estate, le signore emancipate
che guidano la macchiana e viaggiano all'estero. Certo se
incontrate i miei amici di Siemens che sono sempre a Monaco o
Milano troverete dei tipi come voi o me, se parlate con la mia
padrona di casa il cui marito e` professore universitario, il figlio ha
studiato in Inghilterra e lavora in una banca di Istambul, viaggiano
e sono agiati, troverete, una signora laureata come tante che
vivono dalle nostre parti. Allora la domanda é: quale di queste
Turchie avra' il soppravento e quale agevoleremo chiamandoli a
far parte della nostra comunita'? Io, per la mia esperienza di vita e
di lavoro sono favorele ad un loro ingresso nella Comunita`
Europea e ritengo che saranno piu' gli apporti positivi che quelli
negativi, anche perche' aprirsi ad altre culture non puo' che far un
gran bene. A tutti piace star bene ed allegri e credo che i giovani
Turchi abbiano gia' capito da quale parte possa essere la
situazione piu' confortevole. Certamente qui come altrove c'é un
grosso problema che é la scuola che non deve inculcare un
nazionalismo esasperato come succede da quasi novant`anni,
deve basicamente insegnare a leggere, scrivere, far di conto ma
soprattutto a ragionare con la propria testa e che oltre all'inglese
dovrebbe insegnare anche la storia delle
religioni, cosi'
impareremo forse ad avere un po' meno paura gli uni degli altri,
ma questo discorso forse non conviene a nessuno tanto meno
quelli che vogliono esportare la liberta' come anche secoli di
Chiesa Cattolica insegnano.
Sabato 25 dicembre 2004 per loro un sabato qualunque, per noi
Natale. Esco per andare a Messa alle Delegazione Vaticana,
aspetto il bus sul Attatürk Bulvari, uno stradone dove le auto
corrono e lungo il quale ci sono le ambasciate e che termina in
collina con la casa del Presidente della Repubblica, una signora
anziana attraversa imprudentemente lontano dal semaforo e
viene investita da un taxi. Subito si fermano tre auto, alcune donne
la circondano e la assistono. Allora esiste anche la solidarieta’ in
Turchia!
Arrivo alla Delegazione e trovo molta polizia a presidiare, cosi’
come e maggiormente il giorno dopo, poliziotti in tenuta, mitra,
comissari con radio, c’é paura di qualche attentato? Ecco l’altra
Turchia!
Estate 2005, ritorna Giacomo, organizziamo un`altro giro, questa
volta quasi 5000 Km. Arriviamo al confine con l`Iran passando dal
Mar Nero. Ci fermiamo a dormire una notte a Trebisonda.
Arriviamo non siamo in grado di trovare l`hotel, un giovane sale in
macchina con noi e ci guida attraverso il centro traficato.
Arrivati saluta e se ne va`, l`ha fatto per gentilezza non per la
mancia.
Febbraio 2006 un prete italiano, da anni a Trebisonda viene ucciso
da un giovane quale reazione alle vignette satiriche su Maometto
Ancora una volta, quale Turchia?
Da oltre ventordicianni selezioniamo per voi
il miglior luppolo…
…testiamo…
…e assaggiamo fino all’ultima goccia…
…probabilmente la miglior
birra del mondo!!
COME COSTRUIRE UNA BOMBA ATOMICA IN CANTINA
Gli U2 nel loro ultimo album hanno concentrato la loro
attenzione sui problemi legati allo smantellamento degli
arsenali atomici (“How to dismantle an atomic bomb”
2004). Questo breve articolo richiede al lettore una
partecipazione un poco più attiva, in quanto si propone di
guidarlo in pochi semplici passi alla costruzione di un
ordigno termonucleare personale.
Il costo del progetto si aggira tra i 5 e i 40 milioni di euro ,
non molto in fin dei conti! In questo periodo , si sa , quel
che costa è la mano d’opera che voi soppianterete con il
fai-da-te.
Per prima cosa procurati circa 20 kg di Uranio 235. Nota
che non c’è scritto Uranio ma Uranio 235 , quindi se hai
già
in mano il piccone posalo e ascolta. L'uranio
presente in natura che si estrae dalle miniere è un
metallo pesante costituito da una mescolanza di uranio
238 e di uranio 235; la frazione fissile che si utilizza nelle
centrali e nelle bombe, l'uranio 235, è solo il 7 per mille.
Quindi per costruire la bomba è necessario disporre di
una concentrazione molto, molto più alta di uranio 235.
Questo lo puoi realizzare con processi fisici detti "di
arricchimento". Questi processi sono noiosi, complessi e
richiedono impianti grossi e costosi che non si possono
realizzare in segretezza ( guarda l’Iran! eheh).
Dunque per farti una bomba all’U in casa è necessario in
primo luogo procurarsi altrove il materiale fissile.
Compralo segretamente o cerca di rubarlo . Non è
impossibile ma non è facile, perché i controlli
internazionali sono stringenti.
Ricorda che il materiale che hai tra le mani è abbastanza
delicato da maneggiare, quindi se non vuoi lasciarvi le
dita (nel senso letterale del termine) dovrai costruirti uno
schermo antiradiazioni; un vecchio guantone da boxe
foderato di piombo potrebbe essere una buona idea. Tra
l’altro i resti di polvere di uranio residui della lavorazione
sono un ottimo insetticida, non sprecare nulla!
20 kg di uranio si presentano alla vista come una sfera
del diametro di 15 cm. Una sferetta, anzi una
supersferetta! Adesso ti verrà spiegato il trucco:
Per ottenere l’esplosione basta raggiungere la massa
critica , cioè occorre mettere molto rapidamente in
intimo contatto una quantità di Uranio superiore ai 16 kg.
Una massa inferiore a quella critica è stabile; l'innesco
dell'esplosione si ottiene quando si supera rapidamente
la massa critica in un tempo inferiore a un microsecondo.
Quindi bisogna disporre di una o più masse subcritiche e
di un meccanismo che le assembli rapidamente; se il
meccanismo è imperfetto la bomba non esplode o
esplode con una potenza relativamente bassa.
Nella foto si intravede la cantina del Maiocchi che accidentalmente viene
sventrata dagli effetti non calcolati dell’esperimento qui minuziosamente
descritto
Plasma l’Uranio in modo da formare due semisfere; saranno
i due piatti che quando farai suonare produranno un
“Gooong” da 10 kiloton!
(1 kiloton = energia prodotta dall’esplosione di 1000
tonnellate di Trinitrotoluene “TNT” )
Per ottenere l’unione corporale dell’Uranio in genere si opta
per far esplodere una carica vicino alle masse subcritiche
che le acceleri una verso l’altra , occorre cioè dargli una bella
spinta (eheh..). Procurati a tal fine 250 kg di Gelignite od altro
esplosivo solido ad alto potere detonante.
Le modalità di innesco sono rimandate alla tua abilità di faida-te. Per curiosità , ti informo che questa fase di
realizzazione della bomba ha impegnato gli Stati Uniti dal ’43
al ’45 in un progetto (“Manhattan”) che ha richiesto la
creazione di una città (Los Alamos) in cui lavorassero senza
sosta 3000 tecnici, tra cui Enrico Fermi. Il costo totale
dell’operazione ha sfiorato il miliardo di dollari.
Se hai seguito tutti i passi adesso anche tu possiedi un
ordigno termonucleare con cui potrai rendere più sicura la tua
famiglia , alla facciaccia della legittima difesa!
Gio Maiocchi
FRACCAROTTI AD HONOREM – Part 2
“L’importante l’è capirla!”
“Mi piaci una cifra…0!!”
“Di a tua madre di smetterla di chiamarmi”
“Wi, wii, wiii” (verso del cinghiale in calore)
Priscilla
Curriculum Pliniae:
Summerparty 2005
TUTTI i presepi dal 1986 a oggi
Apparizione speciale al concerto di natale 2004
IL PODIO DEI TIRAPACCHI
Scrivere su Voci di Corridoio è un’attività che porta va molto tempo a tutti gli articolisti. Alcuni di loro non riescono a
mantenere così i loro impegni con la redazione o con i lettori. Abbiamo deciso di mostrarveli cosicché voi li possiate
mettere alla gogna!
Ecco a voi i tirapacchi della settimana:
Piccinno
aveva
promesso il
consueto
Grande
bordello.
Ha preferito
andare allo
stadio.
BUUU
Il sessuologo va
in vacanza? Ma
no è solo che
Marcello dopo
un’intensa
giornata di
spaccio si è
presentato in
sala comune alle
22.00! un po’
tardi?!?
Mason ha scritto un diario/cronistoria sul
suo viaggio in Inghilterra per cercare
Colucci. Ma dov’è? (il diario,non Colucci)
IL GOSSIP DELLE DONNE
MADONNA: “MIA FIGLIA MI CREDE GAY”
Dopo il bacio in tv con Britney.
New York, MTV Music Awards 2003. All'improvviso sul
palco le labbra di Madonna si unirono a quelle di Britney
Spears, in un bacio saffico che scatenò le fantasie dei
telespettatori. E gli incubi della piccola Lourdes. E' stata
Madonna a rivelare che, dopo la performance choc, si trovò
ad affrontare la figlia: "Mamma, ma tu sei gay?". E alla
cantante non rimase che improvvisare: "Le stavo solo
trasferendo la mia energia..."
LA HILTON PROTAGONISTA DI UN FILMATO
SAFFICO?
Il nuovo scandalo dell’ereditiera con Nicole Lenz.
In questi giorni si è tornato a parlare
dell’ereditiera Paris Hilton, questa volta tirata
in ballo dalla sensuale e disinibita modella
Nicole Lenz. Non a caso tra le sue amicizie
può vantare anche Paris Hilton. Proprio riferita
a lei Nicole avrebbe confermato di essere
stata coprotagonista di un filmino hard
amatoriale in stile saffico. Inoltre si sarebbe
soffermata anche sui particolari del backstage
e soprattutto sullo stato d’animo della Hilton.
Il tutto sarebbe avvenuto nella suite di un importante Hotel
di Las Vegas, anche se questo film non sarebbe mai stato
diffuso via web. Nicole racconta che tutto ha avuto inizio la
sera del compleanno della Hilton. A far cadere ogni
inibizione sarebbe stato qualche cocktail di troppo. Le due
amiche si sarebbero ritrovate così l’una nelle braccia
dell’altra in una suite da 1.000 dollari a notte. "Non ci
abbiamo messo molto a lasciarci coinvolgere". Non prima
però di aver pigiato il tasto “rec” sulla telecamera
strategicamente posizionata. Il risultato è un filmino che
presto potrebbe entrare nel guinness dei primati (se non
altro per la durata) e diventare un cult come il precedente.
GEORGE MICHAEL RECIDIVO
Arrestato dalla polizia londinese.
Dopo che la polizia londinese ha arrestato George Michael
per detenzione di stupefacenti, estasi liquido e cannabis.
Sembra che il cantante abbia iniziato a fare un uso
eccessivo di stupefacenti dopo la morte della madre,
Lesley, alla quale era molto legato.
ER MUTANDA SOGNA LA CAMERA DEI DEPUTATI.
“Mi piacerebbe candidarmi con Forza Italia….”
Antonio Zequila, detto "er mutanda" sogna la "camera".Da
letto? No, quella dei deputati.
Infatti in un'intervista su Novella 2000,
che pubblica in esclusiva anche
un'immagine del suo calendario senza
veli, ha dichiarato: "Mi piacerebbe tanto
candidarmi per Forza Italia. Ho simpatia
per questo gruppo politico e per Silvio
Berlusconi: se lo lasciassero lavorare
sarebbe
meglio".
Politica a parte, Zequila, riguardo al
duello in tv a Domenica in con Adriano
Pappalardo rivela: "Dubita che sono
gay? Lo chieda a sua nuora Selvaggia
Lucarelli con cui ho avuto una storia.
L'ho portata anche al Pincio".?
PER LA RISSA IN TV PAGA MARA
E’ diventato un affare nazionale. O quasi.
L'inaudito, grave, violento litigio tra Adriano Pappalardo e
Antonio Tequila (alias Er Mutanda) nel talk di Domenica in
condotto da Mara Venier, domenica 22 gennaio.
Mara è stata sospesa per una settimana. Il cantante,
ripescato dall'oblio grazie all'Isola dei famosi 2003, e l'eterno
aspirante star, che si pregia di essere "superdotato" e di
aver amato più donne di Casanova, non potranno essere più
invitati in programmi della stessa rete, su precisa
disposizione.
Il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, giustamente,
sottolinea che la trasmissione avrebbe dovuto essere
sospesa prima che degenerasse in frasi e urla, tipo: "Ti
stacco la testa", "Ti uccido", "Stronzo". L'impressione, però,
è che la Venier sia diventata una sorta di capro espiatorio
che paga per tutti, ben oltre le proprie responsabilità.