Numero 11 - Collegio Plinio Fraccaro
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Numero 11 - Collegio Plinio Fraccaro
VOCI DI CORRIDOIO Anno II Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento Numero XI 9 marzo 2006 MUSICA GOSSIP CUCINA NIRVANA MIA FIGLIA MI CREDE GAY TARALLI PUGLIESI Savini a pag, 8 Julio Cesar a pag. 24 Macchi jr. a pag. 8 IL FRACCARO SFIORA IL SOGNO: INTERCOLLEGIALE AL DON BOSCO I nostri leoni lottano fino alla fine ma non basta: il don Bosco si riconferma campione A PROPOSITO DI TURCHIA di Enzo De Barbieri (NDR: padre del picchiatore) Quante Turchie ci sono? Tante e diverse. C`e` quella storica che inizia con gli Atti passa per gli Hittiti, i Frigi ( quelli del re Mida ), i Greci, i Romani, sino ad arrivare ai Cristiani e agli Ottomani, e` una Turchia ricca di una storia che in parte ci appartiene. Forte fu la presenza Genovese sino al 1453, quando furono cacciati da Istambul dopo aver bruciato la citta` di Sansum sul Mar Nero ( quindi in tal caso e` piu` appropriato dire mamma li Genovesi ). Una parte di storia cosi' ricca e cosi' vicina a noi, per tante ragioni positive e no, da farci pensare che non si possa lasciarla fuori dell'Europa. Geografiacamente la Turchia é piu' Asia che Europa pero' é anche un ponte attraverso il quale si potrebbe forse portare, con una Turchia nella Comunita' Europea, pace e benessere verso quei paesi che oggi sono in situazione disastrose come l'Iraq, o accusati di filointegralismo come Iran e Siria. C'é l'aspetto economico, perché qui c'é un mercato di 80 milioni di abitanti ed PIL sta' crescendo ad un ritmo del 6% annuo e questo mercato con quello dei paesi limitrofi ripacificati e magari in fase espasiva, é una prospettiva talmente allettante da far superare qualsiasi obiezzione. Ci sono le contraddizioni, i Curdi, Cipro, le scuse che vengono chieste ai Turchi dalla comunita` internazionale per gli Armeni che cento anni fa furono massacrati e c'é sempre il fantasma di “ mamma li Turchi ” quando arrivavano dalle nostre parti tagliando teste, come ad Otranto o nel sud della Serbia, dove a Nis c'é un monumento che é una piramide fatta di crani. Nell`estate del 2004 e` venuto Giacomo ed in quindici giorni abbiamo fatto 3000 Km. Da Ankara siamo andati verso nord a Safrabolu che é un villagio tipicamente Ottomano, poi verso Attushia dove ci sono le rovine degli Atti e Hittiti, in Capadocia per vedere le chiese Cristiane scavate nel tufo e le citta' sotteranee. Pradella mette l’ultimo canestro. Suona la sirena. Il don Bosco è campione. Il Fraccaro, di fronte, scuote la testa. A bordo campo i tifosi biancorossi intonano l’inno: “Bimbe belle…”. Quelli gialli corrono e saltano, sono euforici, si abbracciano e spingono via il buon Franz, involontariamente. Sul suo volto appare un sorriso innocente. Li guarda esultare. Ha una caviglia gonfia così ma ha lottato e corso come un gladiatore. Pochi metri più in là c’è Rizzi, il capitano, l’uomo dei sogni; sembra stordito. È finita. Ci credeva, forse più di tutti; ora prende la targa con la testa bassa. Pellegrin, Segue a pag. 4 PierFerdinando Casini, Presidente della Camera L’ULTIMO TIME OUT COME TUTTI GLI ANNI… di Turker di Dipa Ottobre 2005…il mitico Michele mi propone una sfida che diventerà per me motivo di orgoglio, passione e forti emozioni…allenare la squadra di basket del Plinio Fraccaro! Accetto con grande entusiasmo e così comincia l’avventura… La finale è finita da qualche ora, purtroppo non è arrivato l’atteso trionfo. Ma posso garantire che è stato ugualmente un successo. Partita dopo partita, tiro dopo tiro, rimbalzo dopo rimbalzo, ho iniziato a respirare l’aria del Collegio, condividere le sensazioni dei Fraccarotti, sentire la rivalità con gli altri collegi… Continua a pag. 9 Oggi a Milano si aperta la campagna elettorale della rosa nel pugno. Presenti sul palco i deputati e rappresentanti del partito Enrico Boselli, Emma Bonino, Marco Pannella Ugo Intini. Le argomentazioni principali portate alla luce dai rappresentanti del partito che riunisce il pensiero socialista a quello laico e liberale sono di forte accusa verso la stessa parte politica, che li dovrebbe portare con la vittoria sulla casa delle libertà al parlamento; L’UNIONE. L’ammonimento principale arriva dal parlamentare Boselli che afferma “ Si sta cercando di mettere il bavaglio ad una forza laica, socialista e liberale”. Continua a pag. 6 Continua a pagina 9 “Cappio conosce l’inglese a menadito (molto bene, si intende)” 1 Anonimo Fraccarotto IL SOGNO SFIORATO Segue dalla prima Dipa si siede a fianco alla panchina poggia indietro la schiena e alza lo sguardo: si interroga su cosa è andato storto. Marco guarda i tifosi, ce l’ha messa tutta anche lui. Gli occhi di Tonucci schizzano qua e là, è irrequieto, non sembra ancora arreso. Brigante cammina, sorride, ma lui è così si sa rincuorare, è un tipo solare. Maldini è distrutto, è entrato alla fine come un miracolato. Ha una caviglia che manco ci sta nella scarpa, eppure ha corso e lottato. Yoghi ci ha provato, era quasi un debutto per lui e in una partita così non è facile per nessuno. Perelli è entrato, ha fatto quel che si poteva fare; è deluso, come tutti, ma lontano lontano nella sua testolina ha un pensiero: mercoledì comincia l’intercollegiale di volley. Lo scorso anno ricorda che sul carro dei vincitori c’eravamo noi. Qualcuno ha ancora la maglia asciutta: sono i gregari, sempre tanto utili quanto rammaricati, non hanno messo piede in campo in questa finale ma hanno sofferto anche loro, eccome! I tifosi c’erano ed erano tanti: colorati, musicali, urlatori. Ce l’hanno messa tutta ancora una volta per accompagnare la squadra in quei trenta minuti di fuoco. Entrano tutti in campo anche loro alla fine, non saltano e ballano ma si complimentano con i giocatori. Ancora una volta secondi, a un passo dal sogno e dentro una maledizione che sembra scavare rughe sui nostri sorrisi: contenti per la finale, fiduciosi. Ma come ogni volta c’è qualcosa che ci impedisce di tornare vincitori tra le Torri: questa è stata la serata del loro numero 10 capace di trascinare da solo la squadra, segnando più della metà dei punti. È solo il primo torneo e grandi soddisfazioni ce le siamo tolte: ma il sogno l’abbiamo solo sfiorato. Quel sogno velato, negli occhi di Pradella che segna l’ultimo canestro e guarda gli altri esultare…e chissà che presto tocchi anche a noi. Simone Pellegrin Una nota stonata: nella finale ricca di emozioni c’è stata un’assenza importante. Eravamo un centinaio a urlare e sostenere i nostri portacolori: mancava un elemento del quale ci aspettiamo sempre la presenza e che ancora una volta ci ha deluso. Rettore lo si è anche in questi momenti. La vera Squadra siamo tutti NOI Volevo fare un appunto allo sfogo baskettaro pubblicato sull’ultimo numero del nostro settimanale. Volevo dire che far parte di una squadra significa anche stare in panca, perché qualcuno lo deve fare. Mettersi da parte e lasciare il posto a chi è più bravo di te, tranquillamente, con sacchiana “umiltè”, io lo so bene e non vado mica a lamentarmi sui giornalini collegiali..a scrivere presuntuose cagate (e scusate il termine presuntuose). Certa gente dovrebbe imparare a riflettere sull’importanza di ogni ruolo in una squadra, dal massaggiatore al capitano, dall’allenatore all’ultimo degli ultras, al giocatore più brocco…e perché no, anche Cincinnato. E’ un grosso meccanismo ed ogni ingranaggio è indispensabile, anche il più piccolo. La vera squadra non si ferma ai soli giocatori. Ok, lo sappiamo tutti che l’importante non è partecipare, non voglio sembrare il matusa idealista di turno, però ragazzi, che storia!! Sentirsi parte di un gruppo, condividere tutto: l’alloggio, i pasti, gli allenamenti, i tesi pre-partita, gli intensi sguardi che ci scambiamo, le vittorie, le sconfitte, arrivare in finale, crederci tutti insieme, contro gli infortuni, a viso aperto, contro la sforuna e contro i più forti e poi gli abbracci, gli occhi lucidi…momenti che non dimentichi…anche se spesso sei in panchina. Legame vero, straordinaria epopea marchiata a fuoco nell’animo di ogni fraccarotto. Ricordi che nessuno potrà portarci via, neanche uno sfigato sbilenco alto due metri ma bravo nei tiri da tre. GRAZIE BASKET FRACCARO!!! Elia Ferrari SPACCIO NEWS L’ULTIMO TIME OUT Fraccarotti informatizzati, maniaci del web, adepti del multimediale, Derpini: avete mai fatto caso a quanto tempo passate su internet in collegio? La nostra sala computer sempre utilissima fonte di spaccio e di ricerca perde sempre più utenti. “Colpa” del wireless. Al giorno d’oggi tutti possiamo permetterci un pc in camera…e così, libero accesso alla rete delle reti. Questo mondo fantastico in cui ci si può perdere per ore senza rendersi conto che sono due mesi che i tuoi genitori ti cercano. Giovani net-serfers la questione è più “seria” di quanto possiate pensare. Il grande fratello (non bordello) impallidirebbe di fronte a questo. Monitoraggio delle ore che passiamo su internet, ragazzi, che lo vogliamo o no ci spiano. Esisterebbe anche una classifica virtuale. 260 ore di connessione il record del primo classificato, ovvero, il sig. Stridi Pierluigi cam. 7, studente di scienze biologiche che tra una figa di moro ed una chattata surclassa il piccolo cesario. Il depone è solo terzo…ebbene si malati telematici adoratori del mito di spaccioman, capostipite di tutti noi spacciatori, il nuovo spaccioboss, l’Al bano delle due torri parla san pancraziese. Segue dalla prima Onestamente all’inizio non avrei mai pensato di essere così coinvolto…e invece nei giorni prima delle partite ero veramente teso, trepidavo per le condizioni dei miei eroi, temevo per i loro piccoli o grandi infortuni… Cinque mesi sono ormai passati, un grande secondo posto è arrivato… Un po’ di rammarico certo…ma tutto scompare in pochi istanti; i fantastici sostenitori che ci hanno seguito sempre con grande entusiasmo restituiscono il sorriso ai grandi atleti (o tali)… Grazie ragazzi grazie di cuore…siete stati grandi, davvero…Forza Fraccaro! Il Coach Dipa C’ècch & Rezza UNA GIORNATA DIFFICILE (di Giacomo de Barbieri) Capitolo settimo: Dalla Russia con amore. Ho un estremo bisogno di birra. Sono le nove di sera. E’ venerdì. Le scuole rimarranno chiuse anche domani e in giro per la città è pieno di studenti delle superiori. Non ha ancora smesso di nevicare e il paesaggio è ormai completamente trasfigurato, sembra di essere in montagna. C’è chi va in giro con lo slittino. Io sto andando al Radio-out, sicuro di trovarci Luca. E’ un po’ che abbiamo preso l’abitudine di andare in quel locale. A dire il vero, più che un locale vero e proprio, è una specie di circolo di sinistra, uno di quelli in cui per ordinare devi essere socio. Ovviamente nessuno dei due lo è. Ogni volta che ci chiedono se abbiamo le tessere è Luca, aspirante attore, che risponde: “Si, si, certo”; questo non perché non possiamo permetterci dieci euro a testa, ma perché, almeno così sostiene lui, rappresenta un ottimo esercizio di recitazione. Io ogni volta devo guardo altrove, conscio del fatto che se il mio sguardo incontrasse quello del barista sarei capace di farmi cacciare fuori a pedate anche da Madre Teresa di Calcutta. Il posto è frequentato da giovani frikkettoni di sinistra: capelli spettinati, vestiti da straccioni ma con capi firmati, spesso con cane al seguito. Il più delle volte occupati ad autocompiacersi dei loro discorsi del cazzo. Luoghi del genere fanno venir voglia di rasarsi la testa e mandare tutti a fare in culo. Ovviamente non farei mai una cosa simile: primo per evitare di essere massacrato e secondo perché la birra costa veramente poco. Sulle pareti imperano manifesti con le icone di Marx, Lenin e compagnia bella. I loro faccioni generalmente smettevano di irritarmi solo alla terza birra; alla sesta me li immaginavo seduti al nostro tavolo, a ghignare come deficienti facendo commenti espliciti alla scollatura della tipa seduta difronte. Arrivato nei pressi del locale, chi ti vedo davanti alla porta…Silvia! Non so che cazzo fare, ho una gran voglia di scappare, mi torna la nausea…. “Ehi! Che fai scappi?” “No, a dire il vero stavo per entrare. Scusa ma, ci conosciamo?” “Eri proprio cotto ieri, eh? Anche il tuo amico non scherzava mica” “…Silvia?” “Mhm, mhm.” “Grazie per il passaggio in ospedale e …si insomma, scusa, sai, generalmente non mi comporto così, è che…”. Non è facile scusarsi per una una cosa che non ricordi di aver fatto. “Beh, in effetti quando il tuo amico ti ha spinto e mi sei caduto addosso, non sembrava che la cosa ti dispiacesse più di tanto, comunque se è questo che ti preoccupa puoi stare pure tranquillo, non è successo niente… a proposito è di là”, indica l’interno del bar. Vedo Luca al bancone che, con la mano destra fasciata e una media nella sinistra, si dà un gran da fare ad intrattenere un gruppo di studentesse spagnole. “Non ti ricordi proprio di me vero?” “Non ti offendere, generalmente dopo serate così faccio fatica a ricordare anche il mio nome” “Non parlo di ieri sera…” “…?” “Io ero in terza quando tu facevi l’ultimo anno…lo so, non sono una che si nota molto” Silvia, terza c….cazzo com'è cambiata! “Siamo anche andati in gita assieme a Venezia. Anche quella volta aveva nevicato, certo, non come in questi giorni.” Mentre parla si china leggermente di lato per toccarsi un ginocchio, proprio dove termina lo stivaletto. La frangetta le va davanti agli occhi, lei, infastidita, la sposta con un soffio... e io che della gita a Venezia ricordo solo Nicola che con un accendino faceva le fiammate dal culo. Che stronzo! “Magari una di queste sere potremmo vederci, per parlare un po’ dei tempi della scuola?” “Magari” “Stavolta però prendiamo un the.” Sorride. “Mi sembra un ottima idea”; prendo il cellulare per scrivermi il suo numero. “Guarda che te l’ho già dato ieri sera.” SILVIA 33837465 Che coglione! IL PUNTO POLITICO LETTERA APERTA …a Letizia Moratti… Oggi, 6 marzo 06, mi sono rotto le palle di vedere la faccia della Moratti sui cartelloni giganti che appestano la città di Milano, allora mi sono chiuso in un internet cafè ed ho scritto la seguente alla candidata sindaco, esponendole solo alcuni fastidi che mi pervadevano in quel momento. “Egregio candidato sindaco, mi piacerebbe tanto sapere perchè il tema del verde è sempre trattato tra gli ultimi punti di un programma politico? Le sembra che non sia un tema fondamentale quello della salvaguardia di aree che possano garantire a bambini, ma anche a noi adulti, dei luoghi di sfogo che possano garantirci un diverso modo di goderci questa vita che, specialmente in una città come Milano, è condizionata da velocità e stress? Non dovrebbe essere forse un tema centrale quello che può rendere le persone più felici, anche nelle azioni quotidiane come l'andare a lavorare col sorriso...sorriso che a voi della destra politica italiana sembra ormai diventato l'unica arma forte per ostentare qualcosa che stiamo lentamente perdendo? Così come quei bellissimi manifesti che ritraggono le famiglie tipo, composte da genitori e due bambini, tutte sorridenti, con i bambini che sfoggiano bianche dentature, che non conoscono il trapano del dentista. Mi spieghi lei come si possa avere una famiglia così composta se ormai il costo rappresentato dai pannolini che un bimbo consuma in una settimana è pari al mio consumo settimanale in cibo, e le cure mediche, beh di quelle non parliamone neanche. Ne avrebbe così di consigli da dare il nostro caro amato Silvio sul riprodursi liberamente e fare tanti figli. Forse il modo più produttivo per ottenere il vostro scopo potrebbe essere risolverlo alla radice, abbattendo i costi post parto del mantenimento soprattutto del primo anno di vita. Per dedicarle questo articolo non sono serviti molti studi, anche perché è un articolo impulsivo e probabilmente colmo di errori, anzi, m’è bastato giusto un filo di buon senso, forse proprio quello di cui voi politici non volete più sentir parlare, essendo troppo occupati a farvi girare nelle tasche sempre più soldi sporchi, degni di una seconda tangentopoli. A quanto serve quel buonsenso genuino trasmessoci dai nostri genitori, che fino agli anni ‘70 erano ancora in grado di sfornare 3 o 4 figli, se poi il "buonsenso" di chi ci governa è determinato dai movimenti sottobanco del vile denaro? (l’Italia dei valori, le grandi opere, Italia Forza…ma per fare cosa? ma di che valori state parlando? Ah, ho capito, vi state convincendo di avere buoni propositi, di essere mossi da qualcosa di giusto e buono per tutti. Allora grazie, ma credo che ne faremmo volentieri a meno, Noi che siamo abituati ad avere a che fare tutti i giorni con la sveglia, con gli affitti da pagare e il cartellino da timbrare). Mi piacerebbe veramente tanto avere una risposta “ibrido”, tra quella della politicante e quella della madre di famiglia....così oltre ad essere giudicata come dama della politica, sarà giudicata anche per il suo ruolo di madre (ma lei ha figli?).” Maldo ELEZIONI POLITICHE 2006: IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO In occasione delle prossime elezioni politiche si vota per eleggere 12 Deputati e 6 Senatori assegnati alla Circoscrizione Estero. La Circoscrizione Estero si compone di quattro ripartizioni comprendenti Stati e territori relativi a: Europa, compresi i territori asiatici della Federazione russa e della Turchia; America settentrionale e centrale;America meridionale; Africa, Asia, Oceania e Antartide. In base alla legge 459/2001 l'elettore residente all'estero può scegliere di esercitare il suo diritto di voto per corrispondenza o tornando in Italia. Possono votare per corrispondenza tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione estero e residenti nei Paesi con i quali sono stati stipulati appositi accordi (intese) che prevedono l'esercizio di tale diritto. I cittadini che, per una causa qualsiasi, non risultano iscritti in tali liste possono essere ammessi al voto a cura del competente Ufficio consolare se ne fanno richiesta entro l'11° giorno precedente la data delle votazioni, previo accertamento dell'inesistenza di cause ostative al voto presso il Comune italiano di origine. A seguito dell'entrata in vigore della legge 22/ 2006 possono votare per posta anche alcune categorie di cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o per missioni internazionali e precisamente: il personale appartenente alle forze armate e alle forze di polizia impegnato nello svolgimento di missioni internazionali; i dipendenti delle amministrazioni dello Stato; i professori universitari, ricercatori e professori aggregati. L’aula di Montecitorio, camera dei deputati del parlamento della Repubblica Italiana. PRIVACY: VIETATO ATTIVARE SERVIZI TLC SENZA RICHIESTA Vietato intestare schede telefoniche prepagate a clienti ignari o attivare senza precisa richiesta segreterie o altri servizi, come la selezione automatica dell'operatore telefonico o linee Internet veloci. I gestori telefonici devono mettere in atto procedure per verificare tempestivamente le anomalie e vigilare sull'operato dei rivenditori e dei call center. Il Garante per la protezione dei dati personali interviene così a tutela di utenti e abbonati telefonici con un provvedimento a carattere generale nel quale impone a gestori telefonici e agli altri operatori di comunicazione elettronica le regole da rispettare per evitare comportamenti illeciti e non andare incontro a sanzioni, anche di tipo penale. Il provvedimento, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, consente di tutelare le persone sotto tre aspetti: garantisce finalmente alle vittime di prassi illecite interventi immediati a loro tutela; impone comportamenti trasparenti agli operatori telefonici;attribuisce alle persone il diritto di opporsi immediatamente ad un uso indebito dei loro dati personali. Cesario delle Donne 3 DOMANDE A SARCINELLI Dov’è Sars? Hai visto Sarciccia? Sarcinelli è lì? Ma Sarcipizza dove cavolo è? Ma quella tipa è single? Chissà quante volte vi sarete fatti queste domande negli ultimi giorni. Non temete! Il nostro caro amico Filippo Sarcinelli, camera numero 3 al Fraccaro, in queste settimane non si vede troppo in collegio: infatti è in missione speciale. La missione è totalmente top secret, perciò non potremmo rivelarvi altro. No, non abbiate paura, i biglietti per Barletta comprati e rivenduti a velocità inimmaginabili (ma chi li comprerà tutti ‘sti biglietti Ma per voi, lettori di Voci di Corridoio, possiamo fare uno strappo alla regola; le sue occhiaie non mentono: il Sarcio sta facendo un tour per i locali fashion del Belpaese dove incontrerà per noi le personalità più in voga della penisola. Perciò ringraziamolo per le belle pagine che ci regalerà (la sua rubrica si chiamerà appunto 3 domande a Sarcinelli ndr) e quando lo vedremo, in corridoio o in sala comune, non facciamogli troppe domande ma diamogli una pacca sulle spalle dicendo, con un sorriso amichevole: “Sars, beato te…” PS: Sars, ricordati che devi 10€ a Mason! Per il biglietto Pavia-Barletta La redazione IL LODO GENTILONI Silvio Berlusconi non deve tenere la conferenza stampa finale prima delle elezioni. Anche se nello stesso giorno a Romano Prodi fosse assegnato un analogo spazio in diretta televisiva. Il leader dell'Unione detta ancora una volta le sue condizioni per rendersi disponibile al faccia a faccia televisivo con il premier: «Berlusconi non deve avere l'ultima parola, comunque». «Io il confronto tv lo voglio fare, sostiene il Professore, ma solo con regole paritarie. Se c'è parità ci sto. Senza è ridicolo e non dignitoso». E parità per Prodi significa cambiare la normativa fissata dalla Commissione di Vigilanza cancellando la conferenza finale del capo del governo. Dunque il leader dell'Unione rilancia e ancora una volta si tira indietro davanti all'ipotesi di trovarsi faccia a faccia con Berlusconi. Eppure in Vigilanza si erano dati da fare per trovare una soluzione che venisse incontro alle richieste del Professore: una conferenza stampa soltanto per Prodi come leader dell'Ulivo nello stesso giorno del premier. Ma Prodi dice «no», anche questa soluzione: non gli basta. È lo stesso presidente della Commissione, Paolo Gentiloni (Margherita) che ieri ha riunito l'Ufficio di presidenza, a spiegare il percorso che porterebbe Prodi in tv il 7 aprile, due giorni prima delle elezioni come Berlusconi, come rappresentante dell'Ulivo. Il cosiddetto «Lodo Gentiloni» prevede in sostanza che il Professore, in quanto rappresentante del principale partito d'opposizione nelle liste della Camera (dove i Ds si presentano con la Margherita) debba avere uno spazio tv nella stessa serata di Berlusconi. Anche se lo stesso Gentiloni si affretta a dire che «non c'è nessun lodo che possa ricucire lo strappo sostanziale alla par condicio costituito dall'aver imposto a maggioranza la conferenza stampa finale del presidente del Consiglio. ProdiNatale e Cesario in camera di quest’ultimo durante un’appassionante gara di OpenKart L'unico modo per ricucire lo strappo è non farla». La linea dettata dal Professore è semplice: bisogna sottolineare che Berlusconi non gioca ad armi pari e che il faccia a faccia non segue le regole democratiche. Insomma a Prodi una conferenza stampa tutta sua non basterebbe neppure. Permettetemi di concludere questa “strana” vicenda con le parole del responsabile informazione di Alleanza Nazionale: «Che Prodi non fosse un condottiero impavido è cosa risaputa ma che pur di evitare il confronto tv con Berlusconi arrivasse ad ignorare il regolamento votato dal Parlamento e pretendesse di riscrivere lui le regole è troppo. Prodi non vuole la conferenza stampa finale del presidente del Consiglio e fa di tutto per far cadere anche gli altri confronti con i leader di partito. Con la complicità di Gentiloni, Prodi si inventa un gruppo parlamentare che non esiste, l'Ulivo, per partecipare all'ultima conferenza stampa destinata ai partiti presenti in Parlamento». Cesario Delle Donne COME TUTTI GLI ANNI… Queste affermazioni forti ma alo stesso tempo consapevoli e veritiere sono seguite dalla mancata sottoscrizione del programma portato avanti dall’unione dalla stessa Bonino, la quale non accetta che problemi come i Pacs, scuola privata e non meno importante il discorso sulle cellule staminali viene solamente accenati in un programma che a detta del leader fantoccio dell’unione ( Prodi) rappresenta il volere di tutte le forze politiche di sinistra, le quali si fanno porta bandiera dei diritti civili della popolazione. Altre forti accuse arrivano dallo stesso leader storico del partito Pannella che attacca lo stesso Prodi incitandolo ad assumere una netta posizione di leadership dell’intera e attuale opposizione, non rischiando di apparire solamente come candidato gestore di un prossimo Governo, prima che abbia visto la luce e impedendo cosi a Berlusconi di infondere nell’opinione pubblica l’idea che la sinistra sia rappresentata come fino ad oggi è sembrato da forze estremiste di pensiero ( comunisti italiani, rifondazione comunista) e non da un’unione di politici riformatori socialisti in grado di risanare le gravi condizioni di un paese ormai allo sbando. Come tutti gli anni la sinistra si sta dividendo dall’interno a causa delle grandi divergenze politiche dei vari partiti dell’Unione i quali cercano solo di far prevalere la loro voce e non quella di una vera coalizione sia nelle elezioni che nello stesso programma di 265 pagine presentato all’Italia. Turker Segue dalla prima WE LOVE CHUCK NORRIS Anche dalla riviera, preso dalle mille mondanità della Costa Azzurra, non me la son sentita di farVi mancare ciò che è ormai pane per le vostre fedi. Ecco quindi le nuove cinque massime sul nostro nuovo Profeta. Una notte, guardando il cielo, Chuck Norris ha unito i puntini da uno a 700.000.000.000.000.000.000.000. Accortosi che il risultato era un suo ritratto, decise di abolire i segni zodiacali. Ogni essere umano vivente, dunque, è del segno del Chuck Norris. Se Bruce Banner perde il controllo si trasforma nell'incredibile Hulk. Se l'incredibile Hulk perde il controllo si trasforma in Chuck Norris. Secondo Lavoisier, "nulla si crea e nulla si distrugge". Secondo Chuck Norris, Lavoisier dice un sacco di cazzate. Nel Vangelo secondo Chuck Norris, Dio ha un ruolo di secondo piano. E di Gesù non c'è traccia. Quando Chuck Norris bestemmia, Dio compie delle metamorfosi per non contraddirlo. L’APPUNTAMENTO ANNUALE Sto parlando di San Remo, odioso appuntamento annuale, sempre nuovo e sempre uguale. Oggi non mi andava proprio di scrivere di politica, proprio no. Dunque San Remo, l'almo festival della canzone italiana, un trampolino di lancio per noti cantanti poi divenuti celebri o, per lo più, scomparsi dalla circolazione. Quest'anno, come tradizione, mi sono categoricamente rifiutato di dare anche solo uno sguardo a questo scempio di note e assoli. Ogni tanto, ho pensato soddisfatto, è bello permettersi di essere presuntuosi e supponenti: io per l'appunto ho supposto che al festival avrebbero partecipato le solite abominevoli canzoni con, forse, il solito paio di infelici eccezioni destinate a perdere la competizione. A chi mi domandava se avessi dato un'occhiata al festival rispondevo sdegnoso che non era degno nemmeno di quella. Poi, un giorno come tanti, ho compreso il mio errore. Stavo mangiando serenamente quando ecco che al tg, doveva essere il tg1 di quel forzista di Mimum,danno un servizio speciale. “Sarà Berlusconi” penso sconsolato. No: peggio. La pugnalata è ancora peggiore di quella che avrei potuto ricevere ascoltando uno dei tanti odiosi discorsi dell'Unto dal Signore... E' un servizio sul vincitore di S.Remo, Povia. In un primo momento ostento calma e disprezzo, penso: “Avrà scritto una canzone sulle mucche che fanno muuu!...Come minimo.” Mi accingo a deglutire. “Vorrei ringraziare ttti quelli che hanno creduto in me...” dice lui- “...la mia mamma,il mio papà: che ora vorrei che si alzassero e si dessero un bacio!” -aggiunge poi. La pasta mi va di traverso. Sto soffocando e penso che non potrebbe andare peggio di cosi ma, come capita a volte quando gli dei si prendono gioco di noi mortali burattini, mi sto sbagliando di nuovo. “Su! Mamma e papà,datevi un bacio!” In un primo momento ostento calma e disprezzo, penso: “Avrà scritto una canzone sulle mucche che fanno muuu!...Come minimo.” Mi accingo a deglutire. “Vorrei ringraziare ttti quelli che hanno creduto in me...” -dice lui- “...la mia mamma,il mio papà: che ora vorrei che si alzassero e si dessero un bacio!” -aggiunge poi. La pasta mi va di traverso. Sto soffocando e penso che non potrebbe andare peggio di cosi ma, come capita a volte quando gli dei si prendono gioco di noi mortali burattini, mi sto sbagliando di nuovo. “Su! Mamma e papà,datevi un bacio!” In quel preciso momento so di aver rischiato che mi venisse un colpo. Untuoso, smielato babbeo! Ancorandomi al pensiero che è il sistema ad essere sbagliato, quindi non è colpa del sedicente artista essere cresciuto in quel modo,cosi inopportunamente melenso, cosi schifosamente sdolcinato. Cerco di respirare, piano, gradualmente, senza esagerare. Aimè però, il servizio non è finito e io me ne accorgo troppo tardi; rantolando mi alzo a tavola e cerco di raggiungere il telecomando con movimenti sgraziati ma esso è lontano e lo scellerato “artista” fin troppo impaziente di continuare. Ora, chiedermi di ricordare cosa ha detto di preciso è troppo, ma il senso di quanto ho sentito è impresso indelebilmente nella mia mente. L'oggetto della nuova canzone non erano le mucche. Cani? No. Ornitorinchi? No. Canarini? Nemmeno. Erano i piccioni. Ora, mi domando: quale animale è più amabile del vecchio, caro, puzzolente, lercio piccione? Parla dei piccioni capite? E sapete cosa dice? Ci spiega che verso fa il piccione! Non credo riuscirò facilmente a darmi pace. Confesso che per un singolo infinito istante ho pensato, quasi desiderato, che l'intervista venisse interrotta da un amabile messaggio alla nazione del presidente del consiglio:”Lui è basso e cattivo ma almeno non mi parla dei piccioni”. Cioè, non è ancora arrivato a quel punto. I piccioni...mi domando a cosa stesse pensando dio quanto ha creato i piccioni, forse lo stesso cui stava pensando quando ha creato i virus, i batteri, le zanzare...poi ricordo di essere ateo e trovo un briciolo di pace: almeno non mi devo inca..are con qualcuno anche per le zanzare e i batteri. Ecco quindi spiegato il mio errore: a volte,in effetti, essere presuntuoso e supponente non è abbastanza, con S.Remo non è mai abbastanza. Ad ogni modo, questa infame esperienza mi ha lasciato qualcosa, in aggiunta al principio di infarto: un sorta di insana e perversa curiosità... Di cosa ci parlerà Povia la prossima volta? Delle galline che fanno coccodè o dei maiali che fanno duhiii? Nel frattempo vedrò di farmi visitare da un medico. Jacopo Gamba QUESTA SETTIMANA VOCI DI CORRIDOIO RADDOPPIA! Dopo l'edizione straordinaria di lunedì ecco un nuovo numero del TUO settimanale preferito. La direzione è lieta dell'appoggio ricevuto ma è anche cosciente del fatto che la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Se regalare le copie non basta a far capire che i numeri altrui o quelli della sala comune NON SI RUBANO (neanche con la convinzione di prenderli solo in prestito, perchè poi giù non tornano mai!) chiediamo aiuto a voi. Abbiamo razionalizzato la cartella Voci di corridoio sui nostri pc: il link per entrare nell'archivio è: \\pc3\studenti pc3\Voci di Corridoio\Archivio storico chiunque vi può accedere per stampare le proprie copie arretrate o rubate (!). Per chi volesse invece scrivere per il giornale può salvare all'indirizzo: \\pc3\studenti pc3\Voci di Corridoio\nuovi articoli. Ringraziamo tutti per la collaborazione e vi invitiamo ancora a partecipare attivamente ai nostri concorsi perchè: l'interattività è sintomo di crescita. La redazione SCUOLA DI CUCINA (a cura di Giuliano Macchi) Visto la presenza in collegio di una numerosa legione straniera, ho deciso in questi numeri di dedicarmi alla cucina estera....già nello scorso numero ho aperto la rassegna con la ricetta della cassata, questa settimana invece inizio a risalire verso il Nord (Supremo ndr)....mi dedico ai taralli, sperando in questo modo di alleggerie il carico di lavoro delle Poste Italiane che avranno così meno pacchi da consegnare qui in collegio. Ingredienti: 1kg. di farina tipo "00" 0.30 l. di vino bianco secco gr. 30 di sale fino 0.25 l. di olio extra vergine di oliva Esecuzione: Impastate insieme la farina, il vino, l'olio e il sale fino ad ottenere una pasta elastica ed omogenea. Lasciatela riposare, coperta da un panno, per 20 minuti in un luogo non freddo. In una capiente pentola portate ad ebollizione dell' acqua in cui avrete aggiunto 1 cucchiaio di sale. Formate ora i taralli ricavando dalla pasta dei bastoncini di circa 1 cm di diametro e di circa 8-10 cm di lunghezza e chiudeteli su se stessi sovrapponendo le estremità e schiacciandoli col dito in modo da sigillarli. Prendetene una decina alla volta e immergeteli nell'acqua bollente e ritirateli, aiutandovi con una schiumarola, appena salgono a galla. Sistemateli su di un panno, uno accanto all'altro, ad asciugare per qualche minuto. Oliate una teglia da forno e adagiatevi i taralli. Metteteli nel forno, che avrete già portato precedentemente a 200°, e fate cuocere per circa 40 minuti. AUDIOTECA (a cura di Angelo Savini) Segue dal numero IX A novembre esce Nevermind, secondo disco della band, ed è la conferma che qualcosa di grosso sta per cominciare. Nessuno può sapere come mai queste sonorità in apparenza così semplici, così ruvide e questi testi incompresinbili e lamentosi abbiano fatto una tal presa sulle persone, come mai siano stati una vera bomba che ha fatto saltare una realtà musicale oramai ammuffita: sta di fatto che la musica dei Nirvana arriva dritta al cuore passando per tutti i muscoli del corpo. Cobain è candidamente triste e patologicamente disperato: nelle sue canzoni c'è tutto il disagio sotterraneo degli sconfitti, dei reietti, delle ore perse da ragazzini e la voglia impagabile di essere altro, di fuggire, una catarsi possibile solo attraverso la potenza delle chitarre e urlata a squarciagola. La freschezza delle canzoni è disarmante, a tratti sembra affiorare la semplicità della scrittura della coppia Lennon/McCartney, solo eseguita al doppio della velocità e con un bagaglio di malessere a loro sconosciuto. Cobain parla per immagini, per sensazioni, il suo sentire è fatto di esperienze comuni e basse, ma è questo innalzare al cielo l'underground che lo rende così grande e comprensibile in tutta la sua delirante oscurità. Il successo raggiunto non rende certo tutto facile, anzi la vita da tour, la promozione del disco in giro per il mondo e l'idolatria dei fans rendono Cobain ancora più stressato e depresso. Tanta attenzione gli sembra immeritata, la sua ulcera gastrica s'aggrava e l'unica medicina possibile sembra l'eroina. Nonostante il matrimonio con la discussa Courtney Love e la nascita della figlia Frances, Kurt continua ad alternare momenti di normalità a profonde crisi. Tutto ciò non impedisce alla band di rientrare in studio, dopo l'uscita della raccolta di inediti Incesticide è la volta di In Utero. Questo è il secondo capolavoro dei Nirvana, un disco che riesce ad incastrare le peggiori sfuriate rumoriste in una forma canzone assolutamente classica e quasi pop, ballate dolcissime ma sempre di gusto perverso s'alternano a furiosi e martellanti inni al muro di suono. Qui possiamo trovare il testamento di chi sa che non ce la farà ad andare avanti ancora molto: Pennyroyal Tea è una sincera ed appassionata confessione, Cobain si crede “un ladro ed un bugiardo, una royalty anemica, così stanco da non poter neanche dormire”, ci prega solo di lasciargli Leonard Cohen (noto cantautore canadese) nell'aldilà “affinchè io possa singhiozzare in eterno”. Il dolore è così forte che In Utero avrebbe dovuto originariamente intitolarsi “I hate myself and want to die” (“odio me stesso e voglio morire”). Così trascorre il 1993, ma c'è ancora tempo per registrare un concerto per Mtv in acustico che verrà poi rilasciato postumo, il celeberrimo Unplugged in New York, autentico gioiello di emozione, delicatezza ed intesità. Dopo una serie di concerti in Europa e dopo un ricovero per overdose a Roma, Kurt Cobain viene ricoverato in una comunità di recupero per tossicodipendenti, ma dopo un paio di settimane scappa e fa perdere le tracce. Lo ritroveranno troppo tardi, una mattina dell'apriledi dodici anni fa. Cosa resta oggi di questa rivoluzione? Molto, moltissimo anzi: non si può alzare il volume di una chitarra distorta senza mettere in discussione la propria interiorità, la propria anima. Il grunge ha dato voce nelle sue sfaccettature ad una intimità sotterranea presente i ciascuno, ha reso protagonisti sentimenti anche molto dolorosi e tuttavia incontenibili. In attesa della prossima rivoluzione ci teniamo stretto questo ragazzo biondo e fragile, quest'angelo dalle ali spezzate. A PROPOSITO DI TURCHIA Segue dalla prima A Konya che é una citta' Santuario che ospita la tomba di Mevlana, il piu' importante filosofo Islamico, che fondo' i Sufi, quelli che vanno in trance girando continuamente su se stessi, siamo poi scesi alla Romana Side, abbiamo percorso la costa sino ad Efeso risalendo poi verso Istambul ( Romana, Bizantina, Genovese, Ottomana ) e dopo quattro giorni di girovagare per la citta' lui é ripartito per l'Italia mentre io sono ritornato ad Ankare. Abbiamo visto tante Turchie, pero' prima di partire da Ankara ho voluto portarlo al Mausoleo di Attatürk ( il fondatore della moderna Turchia ). Puo' sembrare noioso e certamente retorico ma é fondamentale per capire la Turchia d'oggi. C'é la tomba ed ovviamente anche un museo nel quale vengono ricordate tutte le sue gesta ed opere, ed appare chiaro come alla base della Turchia moderna ci siano due pilastri, la laicita' dello Stato ed il nazionalismo esasperato, base ideologica del movimento dei giovani Turchi dei primi anni del ‘900. Attatürk era un militare e quando penso' allo stato Turco dopo la sua morte, tra lasciarlo ai preti o ai militari, preferi' quest'ultimi che divennero i garanti del suo “ Verbo “ e che sono intervenuti a raddrizzare la barca ogni qual volta sembrava che andasse fuori dai canoni. Ora con queste premesse é un po' difficile immaginare i Turchi che accettano le regole del condominio Europeo nel quale vogliono entrare, infatti anche se sbavano da molti anni, il refren di questi giorni e' “che sono loro a decidere se entrar o no, certamente non é l'Europa a dettare condizioni”. Altro problema, lo stato é laico ma l'attuale primo ministro é stato condannato perche' fondatore a suo tempo di un partito integralista fuori legge, tanto che hanno dovuto modificare la legge per permettergli di diventare primo ministro, ed é tenuto sotto costante osservazione dai militari. Tenete presente che é stato votato dalla maggioranza dei cittadini e quindi bisogna chiedersi cosa si aspettano i suoi elettori. In Turchia sono vietate le scuole islamiche pero' ci sono e non poche, Gheddafi dice che se gli permettiamo di entrare amplificheremo in casa nostra il problema dell'integralismo, se lo dice lui forse c'é un fondamento di verita', pero’ forse anche lui ha paura di uno stato laico/islamico e democratico, potrebbe essere un esempio contaggioso. A luglio 2004, alcune ragazze di una scuola Islamica furono portate in gita al mare ed avendo fatto il bagno praticamente vestite e non esendo delle esperte nuotatrici sono annegate, anche perche' le loro maestre non hanno permesso a dei soccorritori d'intervenire in quanto il corpo delle ragazze non poteva essere toccato da estranei. Il giudice ha incriminato le maestre in quanto titolari di una scuola al bando e non per omissione di soccors o perche' reato non contemplato da codice penale. Ora la Comunita' Europea é fondata su uno spirito di solledarieta' che mal si concilia con queste situazioni Molti bambini non vanno a scuola, c`e` molto lavoro infantile, sei curato bene se hai tanti soldi, altimenti vai a vedere se riesci a sopravvivere all'ospedale di stato. Se lasci la porta aperta per far passare qualcuno non ti aspettare di essere ringraziato, se incontri il vicino di casa non ti aspettare che ti saluti, se fai la corsetta per prendere l'ascensore non ti aspettare che ti aspettino, il rispetto delle code non esiste, stai attento quando vai per la strada perche' rischi di essere piallato dalle auto, specialmente dai taxisti, che se bisticciano tra di loro magari fanno a testate davanti all'ambasciata Americana alle nove di mattina come mi é capitato di vedere. Non si festeggia il primo maggio, quando c'é una manifestazione di studenti per ogni studente ci sono due o tre poliziotti in tenuta antisomossa che appena possono cominciano a dare tante di quelle botte che, a confronto, i nostri poliziotti alla Diaz di Genova durante il G8, era gente che distribuiva margherite. Lo scorso anno furono caricate le donne che ad Istambul manifestavano per il riconoscimento della festa della donna l`8 marzo. Le donne non guardano e non debbono essere guardate, qualsiasi uomo Turco si sente in dovere di proteggerle dagli stranieri. Si vedono comunque diversi tipi di donne, le vecchie che dondolano camminando coperte dal loro fazzoletto tre passi indietro al marito, le giovani con le magliette attilate e l'ombellico fuori, le giovani vestite secondo le regole mussulmane e con il pastrano sino alle caviglie anche d'estate, le signore emancipate che guidano la macchiana e viaggiano all'estero. Certo se incontrate i miei amici di Siemens che sono sempre a Monaco o Milano troverete dei tipi come voi o me, se parlate con la mia padrona di casa il cui marito e` professore universitario, il figlio ha studiato in Inghilterra e lavora in una banca di Istambul, viaggiano e sono agiati, troverete, una signora laureata come tante che vivono dalle nostre parti. Allora la domanda é: quale di queste Turchie avra' il soppravento e quale agevoleremo chiamandoli a far parte della nostra comunita'? Io, per la mia esperienza di vita e di lavoro sono favorele ad un loro ingresso nella Comunita` Europea e ritengo che saranno piu' gli apporti positivi che quelli negativi, anche perche' aprirsi ad altre culture non puo' che far un gran bene. A tutti piace star bene ed allegri e credo che i giovani Turchi abbiano gia' capito da quale parte possa essere la situazione piu' confortevole. Certamente qui come altrove c'é un grosso problema che é la scuola che non deve inculcare un nazionalismo esasperato come succede da quasi novant`anni, deve basicamente insegnare a leggere, scrivere, far di conto ma soprattutto a ragionare con la propria testa e che oltre all'inglese dovrebbe insegnare anche la storia delle religioni, cosi' impareremo forse ad avere un po' meno paura gli uni degli altri, ma questo discorso forse non conviene a nessuno tanto meno quelli che vogliono esportare la liberta' come anche secoli di Chiesa Cattolica insegnano. Sabato 25 dicembre 2004 per loro un sabato qualunque, per noi Natale. Esco per andare a Messa alle Delegazione Vaticana, aspetto il bus sul Attatürk Bulvari, uno stradone dove le auto corrono e lungo il quale ci sono le ambasciate e che termina in collina con la casa del Presidente della Repubblica, una signora anziana attraversa imprudentemente lontano dal semaforo e viene investita da un taxi. Subito si fermano tre auto, alcune donne la circondano e la assistono. Allora esiste anche la solidarieta’ in Turchia! Arrivo alla Delegazione e trovo molta polizia a presidiare, cosi’ come e maggiormente il giorno dopo, poliziotti in tenuta, mitra, comissari con radio, c’é paura di qualche attentato? Ecco l’altra Turchia! Estate 2005, ritorna Giacomo, organizziamo un`altro giro, questa volta quasi 5000 Km. Arriviamo al confine con l`Iran passando dal Mar Nero. Ci fermiamo a dormire una notte a Trebisonda. Arriviamo non siamo in grado di trovare l`hotel, un giovane sale in macchina con noi e ci guida attraverso il centro traficato. Arrivati saluta e se ne va`, l`ha fatto per gentilezza non per la mancia. Febbraio 2006 un prete italiano, da anni a Trebisonda viene ucciso da un giovane quale reazione alle vignette satiriche su Maometto Ancora una volta, quale Turchia? Da oltre ventordicianni selezioniamo per voi il miglior luppolo… …testiamo… …e assaggiamo fino all’ultima goccia… …probabilmente la miglior birra del mondo!! COME COSTRUIRE UNA BOMBA ATOMICA IN CANTINA Gli U2 nel loro ultimo album hanno concentrato la loro attenzione sui problemi legati allo smantellamento degli arsenali atomici (“How to dismantle an atomic bomb” 2004). Questo breve articolo richiede al lettore una partecipazione un poco più attiva, in quanto si propone di guidarlo in pochi semplici passi alla costruzione di un ordigno termonucleare personale. Il costo del progetto si aggira tra i 5 e i 40 milioni di euro , non molto in fin dei conti! In questo periodo , si sa , quel che costa è la mano d’opera che voi soppianterete con il fai-da-te. Per prima cosa procurati circa 20 kg di Uranio 235. Nota che non c’è scritto Uranio ma Uranio 235 , quindi se hai già in mano il piccone posalo e ascolta. L'uranio presente in natura che si estrae dalle miniere è un metallo pesante costituito da una mescolanza di uranio 238 e di uranio 235; la frazione fissile che si utilizza nelle centrali e nelle bombe, l'uranio 235, è solo il 7 per mille. Quindi per costruire la bomba è necessario disporre di una concentrazione molto, molto più alta di uranio 235. Questo lo puoi realizzare con processi fisici detti "di arricchimento". Questi processi sono noiosi, complessi e richiedono impianti grossi e costosi che non si possono realizzare in segretezza ( guarda l’Iran! eheh). Dunque per farti una bomba all’U in casa è necessario in primo luogo procurarsi altrove il materiale fissile. Compralo segretamente o cerca di rubarlo . Non è impossibile ma non è facile, perché i controlli internazionali sono stringenti. Ricorda che il materiale che hai tra le mani è abbastanza delicato da maneggiare, quindi se non vuoi lasciarvi le dita (nel senso letterale del termine) dovrai costruirti uno schermo antiradiazioni; un vecchio guantone da boxe foderato di piombo potrebbe essere una buona idea. Tra l’altro i resti di polvere di uranio residui della lavorazione sono un ottimo insetticida, non sprecare nulla! 20 kg di uranio si presentano alla vista come una sfera del diametro di 15 cm. Una sferetta, anzi una supersferetta! Adesso ti verrà spiegato il trucco: Per ottenere l’esplosione basta raggiungere la massa critica , cioè occorre mettere molto rapidamente in intimo contatto una quantità di Uranio superiore ai 16 kg. Una massa inferiore a quella critica è stabile; l'innesco dell'esplosione si ottiene quando si supera rapidamente la massa critica in un tempo inferiore a un microsecondo. Quindi bisogna disporre di una o più masse subcritiche e di un meccanismo che le assembli rapidamente; se il meccanismo è imperfetto la bomba non esplode o esplode con una potenza relativamente bassa. Nella foto si intravede la cantina del Maiocchi che accidentalmente viene sventrata dagli effetti non calcolati dell’esperimento qui minuziosamente descritto Plasma l’Uranio in modo da formare due semisfere; saranno i due piatti che quando farai suonare produranno un “Gooong” da 10 kiloton! (1 kiloton = energia prodotta dall’esplosione di 1000 tonnellate di Trinitrotoluene “TNT” ) Per ottenere l’unione corporale dell’Uranio in genere si opta per far esplodere una carica vicino alle masse subcritiche che le acceleri una verso l’altra , occorre cioè dargli una bella spinta (eheh..). Procurati a tal fine 250 kg di Gelignite od altro esplosivo solido ad alto potere detonante. Le modalità di innesco sono rimandate alla tua abilità di faida-te. Per curiosità , ti informo che questa fase di realizzazione della bomba ha impegnato gli Stati Uniti dal ’43 al ’45 in un progetto (“Manhattan”) che ha richiesto la creazione di una città (Los Alamos) in cui lavorassero senza sosta 3000 tecnici, tra cui Enrico Fermi. Il costo totale dell’operazione ha sfiorato il miliardo di dollari. Se hai seguito tutti i passi adesso anche tu possiedi un ordigno termonucleare con cui potrai rendere più sicura la tua famiglia , alla facciaccia della legittima difesa! Gio Maiocchi FRACCAROTTI AD HONOREM – Part 2 “L’importante l’è capirla!” “Mi piaci una cifra…0!!” “Di a tua madre di smetterla di chiamarmi” “Wi, wii, wiii” (verso del cinghiale in calore) Priscilla Curriculum Pliniae: Summerparty 2005 TUTTI i presepi dal 1986 a oggi Apparizione speciale al concerto di natale 2004 IL PODIO DEI TIRAPACCHI Scrivere su Voci di Corridoio è un’attività che porta va molto tempo a tutti gli articolisti. Alcuni di loro non riescono a mantenere così i loro impegni con la redazione o con i lettori. Abbiamo deciso di mostrarveli cosicché voi li possiate mettere alla gogna! Ecco a voi i tirapacchi della settimana: Piccinno aveva promesso il consueto Grande bordello. Ha preferito andare allo stadio. BUUU Il sessuologo va in vacanza? Ma no è solo che Marcello dopo un’intensa giornata di spaccio si è presentato in sala comune alle 22.00! un po’ tardi?!? Mason ha scritto un diario/cronistoria sul suo viaggio in Inghilterra per cercare Colucci. Ma dov’è? (il diario,non Colucci) IL GOSSIP DELLE DONNE MADONNA: “MIA FIGLIA MI CREDE GAY” Dopo il bacio in tv con Britney. New York, MTV Music Awards 2003. All'improvviso sul palco le labbra di Madonna si unirono a quelle di Britney Spears, in un bacio saffico che scatenò le fantasie dei telespettatori. E gli incubi della piccola Lourdes. E' stata Madonna a rivelare che, dopo la performance choc, si trovò ad affrontare la figlia: "Mamma, ma tu sei gay?". E alla cantante non rimase che improvvisare: "Le stavo solo trasferendo la mia energia..." LA HILTON PROTAGONISTA DI UN FILMATO SAFFICO? Il nuovo scandalo dell’ereditiera con Nicole Lenz. In questi giorni si è tornato a parlare dell’ereditiera Paris Hilton, questa volta tirata in ballo dalla sensuale e disinibita modella Nicole Lenz. Non a caso tra le sue amicizie può vantare anche Paris Hilton. Proprio riferita a lei Nicole avrebbe confermato di essere stata coprotagonista di un filmino hard amatoriale in stile saffico. Inoltre si sarebbe soffermata anche sui particolari del backstage e soprattutto sullo stato d’animo della Hilton. Il tutto sarebbe avvenuto nella suite di un importante Hotel di Las Vegas, anche se questo film non sarebbe mai stato diffuso via web. Nicole racconta che tutto ha avuto inizio la sera del compleanno della Hilton. A far cadere ogni inibizione sarebbe stato qualche cocktail di troppo. Le due amiche si sarebbero ritrovate così l’una nelle braccia dell’altra in una suite da 1.000 dollari a notte. "Non ci abbiamo messo molto a lasciarci coinvolgere". Non prima però di aver pigiato il tasto “rec” sulla telecamera strategicamente posizionata. Il risultato è un filmino che presto potrebbe entrare nel guinness dei primati (se non altro per la durata) e diventare un cult come il precedente. GEORGE MICHAEL RECIDIVO Arrestato dalla polizia londinese. Dopo che la polizia londinese ha arrestato George Michael per detenzione di stupefacenti, estasi liquido e cannabis. Sembra che il cantante abbia iniziato a fare un uso eccessivo di stupefacenti dopo la morte della madre, Lesley, alla quale era molto legato. ER MUTANDA SOGNA LA CAMERA DEI DEPUTATI. “Mi piacerebbe candidarmi con Forza Italia….” Antonio Zequila, detto "er mutanda" sogna la "camera".Da letto? No, quella dei deputati. Infatti in un'intervista su Novella 2000, che pubblica in esclusiva anche un'immagine del suo calendario senza veli, ha dichiarato: "Mi piacerebbe tanto candidarmi per Forza Italia. Ho simpatia per questo gruppo politico e per Silvio Berlusconi: se lo lasciassero lavorare sarebbe meglio". Politica a parte, Zequila, riguardo al duello in tv a Domenica in con Adriano Pappalardo rivela: "Dubita che sono gay? Lo chieda a sua nuora Selvaggia Lucarelli con cui ho avuto una storia. L'ho portata anche al Pincio".? PER LA RISSA IN TV PAGA MARA E’ diventato un affare nazionale. O quasi. L'inaudito, grave, violento litigio tra Adriano Pappalardo e Antonio Tequila (alias Er Mutanda) nel talk di Domenica in condotto da Mara Venier, domenica 22 gennaio. Mara è stata sospesa per una settimana. Il cantante, ripescato dall'oblio grazie all'Isola dei famosi 2003, e l'eterno aspirante star, che si pregia di essere "superdotato" e di aver amato più donne di Casanova, non potranno essere più invitati in programmi della stessa rete, su precisa disposizione. Il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, giustamente, sottolinea che la trasmissione avrebbe dovuto essere sospesa prima che degenerasse in frasi e urla, tipo: "Ti stacco la testa", "Ti uccido", "Stronzo". L'impressione, però, è che la Venier sia diventata una sorta di capro espiatorio che paga per tutti, ben oltre le proprie responsabilità.