Bip Bip n. 119 - Gennaio 2008
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Bip Bip n. 119 - Gennaio 2008
BiP BiP numero 119 Gennaio 2008 .Bollettino sindacale dei collettivi FLMU-CUB Telecom, Wind, H3G, ENSI,Tecnosistemi e aziende collegate. In questo numero: • Videocontrollo o no? - pag. 2 Secondo i dati pubblicati sui maggiori quotidiani la • Rete: per i confederali è da separare Buste paga retribuzione media di tutte le imprese a novembre è salita del 2% rispetto allo stesso mese del 2006. Nello stesso periodo l'aumento dei prezzi è stato del 2,4%.... se si considera che il dato dei prezzi è quello ufficiale Istat, ovvero sempre inferiore a quella reale, è evidente che il potere d'acquisto dei salari è in una fase di notevole abbassamento. Ora si accorgono che c'è un'emergenza salari quei signori che l'hanno provocata con gli accordi del luglio 1992 e 1993: politicanti d'ogni bandiera e sindacati confederali prima hanno abolito l'adeguamento automatico dei salari all'inflazione (scala mobile) sterilizzando l'indennità di contingenza. Poi hanno legato gli aumenti contrattuali all'inflazione programmata a tavolino dal governo di turno e dai padroni con la famosa e nefasta "concertazione" nell'interesse unico del bene dell'impresa. Telecamere nei permutatori delle Centrali Il 21 gennaio alcune RSU di CgilCisl-Uil e i rispettivi sindacati hanno firmato un accordo con Telecom che prevede l’installazione di telecamere all’interno di 100 centrali (per ora). I confederali sono favorevoli alle telecamere nei permutatori che così rendono i lavoratori (Telecom e delle ditte d’appalto e pulizia) controllabili a distanza. Siti: funzionalmente - pag. 3 • Il grande spreco della banda larga - pag. 4 Con questo accordo Cgil-Cisl-Uil, parano il culo a Telecom perché deve avere il “sì” delle rappresentanze sindacali aziendali se vuole installare simili meccanismi, altrimenti vietati dallo Statuto dei Lavoratori. Oltretutto questo controllo appare eccessivo in quanto già ci sono i sistemi di accesso con il badge rosso e le telecamere all’ingresso. Oltre a denunciare i contenuti inquietanti dell’accordo lo riteniamo non legittimo in quanto non sono state interessate le RSU di tutte le unità produttive. RETE: si decide il 7 marzo? Ogni decisione sul futuro della rete è stata rinviata quantomeno al consiglio d’amministrazione del 7 marzo, dove Telecom presenterà il proprio piano strategico. Il rinvio è stato dettato anche dall’incertezza del quadro politico del paese. Comunque già dal 14 febbraio Cgil-Cisl-Uil inizieranno una serie di incontri con i vertici aziendali… e questa non è certo una notizia di cui esser felici visto gli accordi che sono capaci di partorire! www.flmutim.it - www.cub.it Milano, v.le Lombardia 20 tel. 02-70631804 fax 02-70602409 email: [email protected], [email protected]; Venezia-Mestre, Mestre - via Camporese 118/93 tel. 333-4994848 041-4312250 email: [email protected]; Genova, via Balbi 29/3 tel. 010-2541335 fax 0102541335 email: [email protected]; Firenze, via Galliano 107 tel. 055/3200938 email: [email protected], [email protected]; Bologna, v. Monterumici 36/10 tel./fax 051-384495 email: [email protected] [email protected]; Roma, via dell’Aeroporto, 129 tel. 0676968412 fax 06-76983007 email: [email protected], [email protected]; Napoli, v. Carriera Grande 32 tel./fax 081-26579 email: [email protected]; Messina, viale San Martino 261 tel. 090-692145 fax 090-6515293 email: [email protected]., Torino, Corso Marconi 34 Tel./fax 011/655897 email: [email protected]. BiP BiP ________________ • Pallini Roventi • • Tariffe elevate Secondo un recente pronunciamento della Commissione europea alle telecomunicazioni nel nostro paese i prezzi delle telefonate da casa e dagli uffici sarebbero troppo alti; anche le tariffe di connessione ad internet sarebbero _ __ Gennaio 2008_ ingiustificatamente eccessive. • Spiate le email dei dipendenti Telecom In un'intervista esclusiva al settimanale Panorama Fabio Ghioni, l'ex capo del gruppo di esperti informatici Telecom imputato nell'inchiesta sulle intercettazioni, alla precisa domanda se spiavano anche le email aziendali ha risposto: "non il mio servizio"…. Magari sarà stato un altro soggetto…….. ma qualcuno evidentemente spiava! • Spie - Gli archivi informatici delle agenzie d'investigazioni private Polis d'Istinto e Althon che lavoravano per conto della Security Telecom contengono pagina 2 informazioni carpite da banche dati riservate quali: SDI, anagrafe tributaria, casellario centrale, INPS, Motorizzazione; dalle banche (conti correnti, fidi, mutui, titoli) e, ovviamente, dalle società di telefonia fissa e mobile.... Videocontrollo, o no? “Guasti per cause infrastrutturali”, termine ipocrita che nasconde la verità bevuta dai sindacalisti in gita/accordo romana. Probabilmente nessuno di loro sa che cos’è un permutatore urbano, o quanto meno da parecchi anni non entrano nei locali che molto spesso sono diventati un deposito di rifiuti: borchie guaste, spezzoni di cavi, neon fulminati, cartoni, ingombranti telai di apparecchiature dimesse, cestini stracolmi di rimasugli di pasti lì consumati. In questo ambiente operano dipendenti Telecom, di ditte in appalto, subappalto ciascuno secondo i propri ritmi dettati dai tempi più o meno strozzati dal contratto sul quale si realizza il salario individuale o sul recupero di una vivibilità sottratta e sottraente attenzione al lavoro ed all’ambiente stesso: si vogliono “dimenticare” lo stato dei luoghi perché questo contrasta con la velocità d’esecuzione. Si aggiungono le assolute imbecillità alle quali si prostrano taluni assistenti e capetti che di fronte alle segnalazioni e sollecitazioni documentate di situazioni di pericolo (scale fuori guida, protezioni fuori norma, clima inadeguato, servizi igienici ridotti a minifogna, …) allargano le braccia o peggio permalosamente si irritano al sospetto di non aver fatto bene il loro dovere: l’aver segnalato agli organi preposti le anomalie. Ora con questo “stato dell’arte” i gitanti si accordano con la direzione per istituire una rete di videocontrollo (per ora “sperimentale in 100 permutatori) con la scusa del 45% dei guasti individuati al permutatore e della particolarità dell’utenza ivi transitante (forze dell’ordine, ministeri, politici…). Chiedo: a quale percentuale guasto al permutatore si arrivava negli anni quando era presidiato da personale sociale, quale cura ambientale, pulizia e rispetto delle attrezzature. Chiediamolo ai cinquantenni. Gasati dalla modernità total-video i nostri accordanti si preoccupano delle infiltrazioni della criminalità organizzata dimentichi della vicenda recente degli “spioni interni”: perché non estendono anche il loro controllo rettoscopico? Qualora la predisposizione di tali telecamere sia in armonia con la legge si consiglia l’uso all’interno dei servizi igienici ad esclusivo consumo della struttura aziendale del SPP (Servizio Prevenzione Protezione) così da verificare “just in time” il livello di pulizia delle latrine con annessa sbirciatina alla dimensione del paio di gonadi dell’intervenuto. E così richiamando l’art.4 comma 2 dello Statuto dei Lavoratori per il bene della nostra sicurezza alcune RSU confederali assistite a ventilazione forzata da cgil/cisl/uil si fanno garanti per un “corretto” controllo a distanza dei lavoratori. (Grazie!) Che l’Azienda cerchi in qualunque modo di controllare i lavoratori calibrando il più possibile le attività è nella logica aberrante del massimo profitto a scapito delle condizioni di lavoro, ma che i sedicenti paladini della difesa dei lavoratori trovino in questo l’unica strada da percorrere è sconcertante. Alcune domande: 1- standard di qualità della rete si fanno con manutenzioni puntuali mentre i pressurizzatori sono allo sfinimento e si interviene solamente in emergenza, o no? 2- Se sono stati registrati più volte su “specifici” siti casi di vandalismo sarebbe ragionevole intervenire specificamente, o no? 3- La tutela dei lavoratori e del patrimonio aziendale si realizza con un ambiente adeguato, scale in guida a norma, illuminazione sempre efficiente, e nei locali di ampie dimensioni con il presidio, o no? 4- Cura dell’organizzazione degli interventi di manutenzione, (Ad esempio nella centrale di Mestre Via Torino a seguito lavori è saltata una tubazione dell’impianto di condizionamento con conseguente allagamento nei piani inferiori sede di apparati e fino al permutatore in pianoterra scorreva abbondante acqua con conseguenti guasti, fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze; unica nota positiva la forzata pulizia, dopo anni, in alcuni locali.) o no? E’ doveroso interrogarci sul senso di una simile “concertata” iniziativa alla vigilia dello scorporo della Rete da Telecom. Men Thol BiP BiP _____ ______ _____ _ __ Gennaio 2008 Almaviva (Atesia) torna al lavoro a progetto Nel dicembre 2006 anche a seguito delle ispezioni del ministero del lavoro Almaviva decide di assumere 6.500 persone che da tempo lavoravano per lei con contratti precari. A distanza di un anno la società di call center torna indietro, e con una lettera inviata ai sindacati ad inizio gennaio annuncia di voler impiegare nuovamente lavoratori a progetto. Nella lettera Almaviva chiede un intervento dei sindacati in modo da "scongiurare la perdita nel medio periodo di oltre diecimila posti di lavoro a tempo indeterminato e nel breve periodo la chiusura totale delle attività di Roma"..... Evidentemente chiedendo ai confederali di far pressioni sui lavoratori in modo da attenuare la manovra: "la società ha deciso di procedere immediatamente all'allineamento al mercato e quindi al ritorno al totale utilizzo di risorse a progetto per tutte le attività outbound, laddove ciò sia stato già accettato dalle organizzazioni sindacali per imprese operanti nel medesimo territorio, per gli stessi clienti e con uguale organizzazione"..... Insomma alla fine la tanto pubblicizzata stabilizzazione dei precari nei call center purtroppo rischia di rimanere una chimera per molti, troppi, lavoratori. Cassazione: licenziato per aver inviato troppi SMS Con sentenza 837 del 2008 la cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di un dipendente Telecom che in un solo anno, il 2000, aveva inviato dal telefonino di servizio oltre 50.000 SMS. Il lavoratore era stato licenziato nel febbraio 2001 per poi essere reintegrato dal tribunale di primo grado per il quale c'era stata sproporzione tra illecito e sanzione erogata. In secondo grado la Corte d'Appello di Roma aveva invece deciso la legittimità del licenziamento per l'uso smodato del telefonino. Il dipendente aveva fatto ricorso in Cassazione che ora ha sentenziato come l'abuso del cellulare di servizio ha fatto venir meno "l'elemento della fiducia che deve necessariamente esistere tra dipendente e datore di lavoro", _ pagina 3 Intanto l’azienda ha in saccoccia tanti euri per le rinunce al recupero degli importi salariali e dei contributi passati che i lavoratori sono stati costretti ad accettare per avere un contratto stabile, oltre agli sgravi concessi dal governo. Rete: secondo i confederali va separata funzionalmente Rispetto al futuro assetto della Rete telefonica il sindacato Cgil-Cisl-Uil si è dichiarato ufficialmente "favorevole... alla separazione funzionale attraverso la costituzione di una divisione/unità di business unitamente a nuove e meno vincolanti norme sulla vendita retail per il gruppo Telecom....". Praticamente è la stessa posizione sostenuta dall'azienda.... Ma come, il 3 ottobre 2006 chiamarono - di gran carriera - i lavoratori allo sciopero contro l'ipotesi di spezzatino della società telefonica e ora sono favorevoli alla separazione della rete anche se funzionale?????? Strano poi che le vedute dei confederali collimino con quelle di Telecom...... Noi pensiamo che la posizione dei lavoratori e dei sindacati - che li rappresentano - non può che essere di contrarietà di principio a qualsiasi separazione che indebolirebbe l'azienda e gli stessi lavoratori sarebbero meno forti. confermando licenziamento. il Telecom, 7 milioni a Costanzo per le consulenze Oltre sette milioni di euro pagati da Telecom a Maurizio Costanzo per consulenze: è questa una delle prime notizie che emerge dalla verifica fiscale che la Guardia di finanza da oltre un anno sta conducendo sulle spese sostenute dal gruppo telefonico, negli uffici della sede di piazza Affari. La Guardia di Finanza si è incuriosita sia per la somma versata al giornalista sia perché, almeno per il momento, non sarebbero state individuate le prestazioni (report scritti, relazioni aziendali) che potrebbero giustificare simili esborsi. Così, seppur Maurizio Costanzo né è indagato né oggetto in prima persona di verifica fiscale, sono iniziate a circolare negli ambienti giornalistici le prime indiscrezioni sulla vicenda. BiP BiP Gennaio 2008 _ pagina 4 Il grande spreco della banda larga Nella relazione dello scorso ottobre, la Corte dei Conti ha mosso tutta una serie di rilievi ad Infratel, la società pubblica che ha il compito di realizzare strutture in banda larga e ridurre il divario digitale del paese. Secondo la Corte tra il marzo 2004 e il novembre 2006 la spesa delle consulenze è arrivata a 1,28 milioni di euro (!) senza che Infratel riferisse sui criteri di scelta, avvalorando la tesi che siano state assegnate "intuitu personae"....cioè senza criteri! Eclatante il dato, nel periodo marzo 2004 - novembre 2005, della spesa per i dirigenti: da minimo 500 euro a 1.200 euro al giorno!!!! al netto di spese viaggio e soggiorno.... Manager pagati a peso d'oro per coordinare lavori che procedevano tutt'altro che spediti: al 31 dicembre 2006 risultava realizzato solo il 29,5% delle opere di scavo e posa di fibra ottica, per un spesa pari al 32% di quanto preventivato. Da notare che alla presidenza di Infratel fino al marzo 2006 c'è stato Francesco Chirichigno..... La "vecchia volpe" Telecom, da fonti interne ad Infratel, sembra guadagnasse 450.000 euro all'anno!! Ma se la Corte dei Conti ha evidenziato questi sprechi le istituzioni non possono intimare ai manager la restituzione di quanto han puppato in eccesso?? O son alla stessa greppia dei soldi pubblici??? Obbligatorio comunicare i Dati catastali alle aziende di TLC Un’altra perla della legge finanziara 2008: gli utenti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare dovranno obbligatoriamente inserire nei contratti il codice fiscale ma soprattutto "i dati catastali identificativi dell'immobile presso cui è attiva l'utenza". L'obbligo riguarda anche il servizio ADSL ed è previsto all'attivazione e anche ad ogni cambio di gestore, con il risultato che gli utenti dovranno compilare un sacco di moduli dove dovranno inserire codice fiscale e dati catastali: sezione, foglio, particella e subalterno. Se l'utente non comunicherà tali dati rischia una multa variabile da 103 a 2.065 euro! Ma il codice fiscale e i dati catastali non sono già in possesso dello stato? Perché tutte queste richieste di dati? Perchè il governo complica la vita ai poveracci? Quale é il fine? ci vien da pensare che si voglia colpire le persone meno attente o ignare, insomma i soliti che al fisco non scampano..... Privacy: dati telefonici conservati per oltre 7 anni Una nuova amara sorpresa per i cittadini è arrivata a fine 2007 con il cosiddetto Decreto "mille proroghe"; infatti, il decreto proroga a tutto il 2008 gli effetti della legge Pisanu sulla privacy Alcatel Mentre sta ancora completando una ristrutturazione con la soppressione di 12.000 posti di lavoro il gruppo franco-americano Alcatel-Lucent ha annunciato alla fine di ottobre altri tagli per 4.000 unità. L'operazione consentirà un risparmio di ben 400 milioni di euro, ma di contro acuirà ancor più la pessima situazione economica e occupazionale nel settore delle infrastrutture di TLC. Intanto continua la forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori ex Alcatel di Rieti. Infatti, gli impegni di un intervento nel riassetto da parte di Finmeccanica, Sviluppo Italia e Files al momento sono disattesi così come l'ipotizzata produzione di carte magnetiche. Nello stabilimento di Rieti si vive ormai in un clima surreale con tantissimi lavoratori precari che sono addirittura in numero maggiore dei lavoratori fissi..... Essi temono di fare la fine di altri stabilimenti della multinazionale francese, ultimo quello di Frosinone che una volta perso le commesse Alcatel ha rapidamente chiuso i battenti. emesso a suo tempo con la scusa dello spauracchio terrorismo. Senza alcun motivo plausibile sono state prorogate le norme che impongono alle società di gestione di mantenere per oltre 7 anni i dati del traffico telefonico e telematico quali cognome e nome degli utenti, numeri di telefono, indirizzi, data ora di inizio e fine di telefonate e connessioni internet (accesso alla rete, servizio di posta elettronica, telefonia). BiP BiP - redazione: Via Galliano 107 - 50144 - Firenze, Un fatto scandaloso che rimanda a scenari orwelliani tant'è che in nessun altro paese d'Europa i tempi di conservazione dei dati delle comunicazioni sono così lunghi..... Insomma ancora un volta il governo di centro-sinistra ha peggiorato quanto di già brutto aveva fatto il governo di centrodestra: nel controllo delle comunicazioni sì che siamo i primi in Europa! Tel. 055/3200938 Email: [email protected], [email protected] Stampato in proprio in Via Galliano 107 (Fi), questo numero è stato chiuso il 28 gennaio 2008