La specie umana, la più crudele e la più flagellata dalle

Transcript

La specie umana, la più crudele e la più flagellata dalle
La specie umana, la più crudele e la più flagellata dalle malattie
Di: Franco Libero Manco
I crimini più efferati ed i delitti di cui si è macchiato e si macchia l'essere umano sono estranei
al mondo animale: eccidi, stragi indiscriminate, stupri, rapine, sequestri di persone, schiavitù... Il
criminale, che viola la legge della natura e della vita, non ha la luce e la saggezza per vivere
secondo le leggi naturali e nutrirsi in modo confacente al suo organismo, per questo ne paga le
conseguenze e si ammala: ciò che succede alla mente e alla coscienza succede anche al
corpo
.
Nonostante il dissennato modo di esistere dell'uomo è convinzione abbastanza diffusa che la
vita media degli umani si sia allungata grazie al benessere raggiunto nel dopoguerra e al
progresso della medicina. In realtà se la vita media si è allungata dipende principalmente dalla
maggiore igiene personale, dall'abolizione del massacrante lavoro nei campi, dalla scarsa
mortalità infantile, dalla mancanza di conflitti armati. Nell'attuale contesto non si è allungata
la qualità della vita ma solo il periodo di vecchiaia, di decadenza e di sofferenza
dell'individuo
.
La realtà è che nessuna generazione è stata più malaticcia, cagionevole e fragile
dell'attuale; nessuna generazione che ci ha preceduto è stata flagellata da tante malattie
come l'attuale. I medici ne hanno individuato ben 40.000 sintomi curabili con 250.000 diversi
tipi di farmaci: allergie, cefalee, ipertensione, ictus, infarti, osteoporosi, diabete, esofagiti, fobie,
nevrosi, panico, depressione, insufficienza renale, insonnia, anoressia, bulimia, malattie
neurovegetative, disturbi del sistema endocrino, malformazioni, sterilità, anemia; artrite
reumatoide, asma, autismo, cancro cataratta, colite ulcerosa, malattia di crohn, sclerosi
multipla, stitichezza, stanchezza cronica, incontinenza urinaria, intolleranza al lattosio, linfomi,
carenze di calcio, cancro allo stomaco, all'intestino, al colon, al retto, al pancreas, alle vie
urinarie, appendicite, vene varicose, trombi, emboli, calcoli biliari, fibromi uterini, ipertrofia
prostatica, senilità precoce, candidosi, diverticolosi, emorroidi, pubertà precoce, enteriti, epatiti,
orticaria, crisi febbrili, convulsioni, insonnia, costipazione, stipsi ecc. ecc. ecc.. L'elenco potrebbe formare un intero volume. Quante di queste malattie colpivano le
generazioni che ci hanno preceduto? A quante di questa malattie gli animali in natura
sono soggetti? Praticamente quasi a nessuna
.
Basta osservare una mandria di buoi in libertà, un branco di zebre, un gregge di pecore, uno
stuolo di uccelli e metterli a confronto con una massa di umani per rendersi conto della
differenza sostanziale del loro stato di salute: nell'ambito animale è impossibile differenziare i
giovani dagli adulti: tutti si muovono con la stessa agilità, vitalità ed energia, mentre se si
osserva la massa degli umani soltanto i giovani presentano esuberanza fisica, mentre gli
anziani sono claudicanti, incerti, bisognosi di sostegno. A differenza degli animali, che fino
all'ultimo giorno della loro vita sono in grado di correre e difendersi dai predatori e che nel
momento in cui sentono avvicinarsi la fine si appartano e serenamente si spengono, l'essere
umano trascina il suo ultimo periodo di esistenza in modo spesso penoso e drammatico: un
vero e proprio calvario tra ricoveri in ospedale, visite ambulatoriali, terapie mediche e
fisioterapiche. Qual'è la causa di tale sostanziale differenza di vitalità e di energia tra gli animali che non
1/2
La specie umana, la più crudele e la più flagellata dalle malattie
conoscono medici e medicine, che non hanno ospedali, istituti di ricerca, chirurghi e nutrizionisti
e gli esseri umani supportati dalla scienza medica, dal l'imponente struttura sanitaria, dalle
immani risorse umane e finanziarie a disposizione, dalla tecnologia, dalla chimica e dalla
farmaceutica? La risposta è semplice: è lo stile di vita degli umani, la loro alimentazione, gli
inquinanti chimici la causa delle tante malattie cui sono soggetti
.
Ci sarà pure un motivo se nonostante la sua scienza e la sua tecnologia la specie umana è
quella più inferma, malandata, bisognosa di medici, medicine, ospedali, cliniche e case
di cura: basta andare in un qualunque ospedale, in qualunque istituto per rendersi conto
di quanto precaria sia la salute degli umani. Ci sarà pure un motivo se la specie umana
passa gli ultimi decenni della sua esistenza a curarsi, a fare analisi, radiografie per
cercare di tamponare la tante patologie che insorgono e che rendono questa parte degli
umani un esercito sconfinato di gente inferma, debole, claudicante
.
Ora, considerato che il 75% della malattie che colpiscono l'uomo dipendono dal cattivo
stile di vita
(l'inquinamento incide solo per il 2% come le droghe, il 3%
per l'alcol, il 5% per l'obesità come per le infezioni, il 15% da fattori ereditari e il 30% dall'uso di
tabacco) è facile dedurre che ciò che incide in modo determinate a generare malattie umane è
la cattiva alimentazione. Ebbene,
se l'alimentazione
salutare, benefica che protegge dalle malattie è quella costituita da frutta, verdura, radici
e semi oleaginosi ciò che resta sono i prodotti animali e derivati, gli unici e soli
responsabili della stragrande maggioranza della malattie e non gli inquinati chimici o
l'inquinamento cui molti sono cercano di attribuire le malattie.
Queste malattie assorbono risorse umane ed economiche inimmaginabili. La spesa mondiale
per la salute nel 1992 era di 163,2 miliardi di euro, nel 2002 era già passata all'incredibile cifra
di 234,2 miliardi di euro. Tra il 1996 e il 2001 le vendite di farmaci negli USA sono aumentate
del 110%, passando da 42.000 a 88.000 prodotti in vendita. E altrettanto esorbitanti sono i
danni causati dagli stessi farmaci. Ogni anno solo nel Nord America muoiono 800.000 persone
a causa di medicine allopatiche. L'ONU afferma che solo 26 di tutti i medicinali in commercio
sono necessari e che di questi solo 9 dovrebbero essere considerati indispensabili. Illuminante
risulta la dichiarazione del dr Oliver Wendell Holmes (1809-1894), celebre professore di
anatomia e fisiologia ad Harvard, nonché fondatore della Supreme Court of Justice americana,
che scrisse: "Credo fermamente che, se tutta la medicina potesse venire affogata e
depositata sul fondo del mare, sarebbe la salvezza per l'umanità e la rovina per i pesc
i".
Associazione Vegetariana Animalista
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 - 3339633050
www.vegetariani-roma.it
2/2