How I did it: Soldano SLO 100 clone
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How I did it: Soldano SLO 100 clone
How I did it: Soldano SLO 100 clone Ebbene si, anche io mi sono cimentato in questo progetto ed ho realizzato contemporaneamente ben due testate perfettamente funzionanti, affrontando ovviamente molti problemi che in molti incontrano quando decidono di affrontare questo progetto. L’idea: L’idea di costruire questo amplificatore è nata quando ho sentito per la prima volta il suono della reale Soldano SLO100, grazie al mitico Merlin di RC che approfitto per ringraziare per avermi dato l’opportunità di provare tanti bei gioielli che in pochi nella propria vita riescono a vedere e toccare con le proprie mani.. Sul suono dell’ originale c’è poco da dire, nonostante io non condivida alcune scelte di Michael Soldano devo dire che suona troppo bene! Il mio obiettivo era quindi cercare di avvicinarmi il più possibile a quel suono, sapendo comunque che vista la quantità di variabili in gioco non avrei mai ottenuto lo stesso identico suono, ma sicuramente non ci sarei andato neanche troppo lontano e questo è bastato a convincermi. La preparazione: Il primo passo verso questo progetto è stato quello di provare e sentire con le mie orecchie un clone costruito secondo lo schema e layout che si trova in rete, e per fortuna il caro amico MASSY che si era già cimentato nell’impresa mi è venuto incontro ospitandomi un pomeriggio a casa sua a farmi vedere i suoi lavori. I suoi consigli sono stati anche molto utili sia ai fini delle decisioni, sia ai fini di risolvere qualche problema durante il lavoro. Una volta appurato che il layout diffuso in rete era affidabile ho deciso di iscrivermi al forum di SLOclone, dal quale ho potuto quindi acquisire tutte le informazioni dettagliate per la costruzione dell’amplificatore, partlist con stima dei costi compresa. Reperire le parti: Per prima cosa ho realizzato le PCB con il solito sistema della carta Press’n’peel, non mi soffermerò sul procedimento perchè non vorrei dilagare.. Per popolare le PCB ho dovuto procurarmi i primi componenti, per questo mi sono fidato ciecamente della partlist di SLOclone, e in questo credo di aver commesso il mio primo errore. In primis perchè in questo modo mi son trovato a spendere di più di quanto avrei speso ordinando dall’italia molte cose piuttosto che dagli USA (dogana e spedizione non perdonano), e in secondo luogo perchè nella partlist come condensatori di “tono” sono indicati i Mallory serie 150, mentre sulla SLO originale ho scoperto in seguito che ci sono gli Orange Drop. In realtà le differenze dovrebbero essere abbastanza limitate perchè in ogni caso ho rispettato i valori, ma la mia idea del “clone in tutto e per tutto” è sfumata subito! Per resistenze e condensatori di tono mi sono rifornito da Mouser rispettando al 99% i codici dei prodotti segnati sulla partlist. Per i condensatori di filtro ho preso i Mallory TC (quelli azzurri per capirci) dall’unico posto dove sono riuscito a trovarli: Allied Electronics. La spesa per questi è stata veramente un salasso: Quasi 10 dollari a condensatore + spedizione costosissima + dogana. Avrò speso qualcosa come 150 euro per questo sfizio. Per chi volesse questi condensatori ho una buona notizia: in questi giorni sto aiutando un mio amico a costruire una SLO e abbiamo trovato gli stessi condensatori su RS components, quindi si dovrebbero riuscire a risparmiare almeno 50 euro sul totale. Questi condensatori di RS non sono marchiati Mallory ma hanno la stessa sigla e abbiamo scoperto che sono prodotti dalla stessa azienda che ha acquisito la Mallory.. 2 + 2 = Mallory a prezzi più abbordabili. Per i fotoaccoppiatori, zoccoli e cavetti per i cablaggi ho acquistato tutto su www.tubes.it e almeno qui sono riuscito a risparmiare qualcosa rispetto agli ordini dall’estero. Lo chassis ero indeciso se costruirlo da solo o acquistarlo, ma dopo l’esperienza di altri chassis che ho fatto e l’aver visto lo chassis serigrafato di Weber ho optato per quest’ultimo anche perchè dovevo comunque fare un ordine di tolex e qualche altro accessorio come maniglie, angolari in metallo e piedini in gomma. Una alternativa allo chassis di weber sarebbe stato quello di Brownsound, in italia, ad un prezzo leggermente inferiore a quello di weber ma senza serigrafie. I trasformatori infine hanno una storia un pò particolare. Ero partito inizialmente con l’idea di acquistare un kit della Shinrock in Germania perchè erano ottimi, costavano relativamente poco, e perchè ordinando dall’europa non avrei pagato dogana. Ho lasciato questa spesa praticamente per ultima e purtroppo nel frattempo è successo che shinrock ha fermato la produzione per problemi di natura personale e quindi non ho potuto più acquistare i suoi trasformatori. A quel punto la mia idea fu quella di contattare la Deyoung, la ditta che costruisce gli originali trasformatori della SLO100, ma non ho mai ricevuto risposta. Ho contattato Soldano chiedendo di poter acquistare da loro i trasformatori ma niente neanche da loro. Allora ho preso il telefono e ho chiamato la O’Netics negli states e dopo una chiacchieratina con il titolare e un breve scambio di E-mail il preventivo propostomi è stato una cifra improponibile. Fra dogana e spedizione sarei arrivato intorno ai 450 euro. La soluzione l’ho trovata in Italia. Sul forum di DIY italia mi hanno parlato bene di un artigiano italiano di nome Beppe Delbini che offriva trasformatori avvolti su specifiche dei richiedenti a prezzi molto vantaggiosi. Inizialmente scettico ho cercato di informarmi sulla qualità di questi prodotti e mi sono lasciato convincere dalle foto dei suoi prodotti. L’ho contattato e dopo qualche scambio di e-mail ho definito l’ordine e dopo 15 giorni circa mi son visto recapitare a casa un pacco di 27kg contenente 6 trasformatori per le due testate. Un pò ingombranti, ma un ottimo lavoro e spesa contenuta. Grazie Beppe! Di seguito le specifiche dei trasformatori che ho usato: Trasformatore di alimentazione: Primario: 220V 50hz Secondari: 360V-0-50V-360V @400mA (200mA per la 50W) Filamenti: 3,15V-0-3,15V @9A (6A per la 50W) Switching: 6,3V @2A Induttanza di filtro (choke): 10Henry 200mA Trasformatore di uscita: Primario: 2,2Kohm Secondari: 4-8-16 ohm Le valvole infine.. per il preamp ho deciso di prendere le JJ ecc83, per il finale avevo pensato inizialmente di montare le svetlana winged “c” logo 6L6, vista anche la bella esperienza avuta montandole sul mio Fender Po reverb, ma poi dopo un consulto con Merlin e alcune prove ho cambiato radicalmente idea: ho preso un quartetto di JJ EL34 e credo di aver fatto benissimo! La spesa totale sostenuta si aggira intorno agli 800 euro compresi i materiali per realizzare il cabinet che mi sono costati almeno 100 euro perchè sono viziato e mi piacciono le cose belle anche da vedere. La realizzazione: Popolare le PCB seguendo il layout è stata una sciocchezza, anche se ammetto di aver sbagliato per distrazione a montare un condensatore che a fine lavoro mi ha fatto perdere un pò di tempo.. quindi il primo consiglio è quello di fare molta attenzione ai valori e ai versi (se ci sono) dei componenti. E’ facile distrarsi e sbagliare. Un problema che ho dovuto immediatamente risolvere è stato il fatto di aver preso degli zoccoli in ceramica (foro 22mm) per le valvole di preamp, non sapendo che i fori dello chassis erano fatti per gli zoccoli in plastica tipo quelli dei fender (21mm). Allargare quei fori non è stato affatto semplice perchè lo chassis è di lamiera di acciaio da 1mm e non si buca facilmente; per fortuna ho un trapano a colonna molto buono che mi ha permesso di effettuare il lavoro ma nonostante ciò il lavoro non è stato affatto un gioco da ragazzi. In definitiva col senno di poi ordinerei direttamente gli zoccoli da 21mm. Risolto il problema degli zoccoli ho provveduto a posizionare tutto sullo chassis. Per avvitare tutto ho usato viteria in acciaio inox, si trova facilmente nei negozi di ferramenta che hanno anche materiali per nautica. Costa un pò più delle normali viti ma si ha il vantaggio di non vederle mai con sopra ruggine e vi assicuro che ne vale la pena.. si tratta di pochi spiccioli in più in fondo. Ho dovuto effettuare anche alcuni fori in più sullo chassis per alloggiare i trasformatori perchè alcuni buchi non coincidevano (è inevitabile) e ho fatto i fori per montare le “torrette” che sorreggono le PCB. Dopo aver avvitato l’ultima vite ho posizionato le pcb sulle torrette che ho ricavato da lunghe viti fissate al telaio con dei dadi ed altri dadi che servivano a fissare la pcb alla “torre”. Nel totale ci stanno quindi 3 dadi per ogni vite che forma una torretta. Bisogna ovviamente fare attenzione che i dadi non facciano contatto con qualche pista perchè le torrette sono collegate fisicamente a terra. A questo punto ho collegato tutto seguendo alla lettera il layout e facendo sopratutto attenzione alle note aggiuntive dello schema che aiutano a interpretare meglio il tutto. A lavoro ultimato il primo vagito della piccola è stato uno ZZZZZ. Tipico di chi fa per la prima volta un ampli ah ah! Il secondo vagito invece è stato molto più pericoloso. Ho fatto un pò di confusione con le masse cercando di eliminare i ronzii e la testa ha scaricato su di me direttamente 500V puliti puliti appena ho alzato lo stand by! Mi è andata bene, il braccio intorpidito mi è durato solo un giorno, ma cercate di evitare di fare il mio stesso errore. Le Masse: Per venirvi incontro ho segnato il cablaggio di tutte le masse allo chassis: Utilizzate un bullone come punto di massa per un collegamento a stella, che chiamiamo *GND. A questo punto, le masse dei componenti alloggiati nel pannello frontale (pots, jack ecc) sono collegate in cascata fra loro, e collegate poi direttamente e unicamente al BUS di massa che parte dal pcb di preamp nell’angolo vicino all’input come indicato nel layout. Le masse dei componenti nel retro invece sono collegate in questo modo: Send/Return isolati fra loro e collegati unicamente alle masse dei cavetti schermati che portano loro il segnale. La presa footswitch (attenti alla polarità altrimenti va tutto in corto) a differenza di quello che consigliavano sullo schema (cioè collegarlo allo chassis direttamente) ho preferito collegarla a *GND, anche perchè usando prese jack in plastica (fondamentale per evitare ground loops!) non avrei potuto collegare come indicato. I jack per gli speaker out li ho collegati in cascata con il trasformatore di uscita, con la massa delle valvole finali (piedini 1 e 8 insieme) e infine a *GND. La PCB di preamp è collegata in cascata alla PCB di alimentazione e poi direttamente tutto a *GND. Nel punto di *GND bisogna collegare anche il Central Tap dell’anodica del trasformatore di alimentazione e il centrale della presa IEC di rete. Cablando così le masse non avrete problemi a patto di usare prese jack in plastica e di fare attenzione a non effettuare distrattamente altri collegamenti di massa. Problemi incontrati: A questo punto il clean funzionava alla perfezione mentre il distorno non andava proprio per niente. Sono diventato matto per due giorni prima di scoprire che la R62 originale del circuito di alimentazione dello switching non andava bene. Ho abbassato il valore da 61,9 ohm a 56 ohm e tutto ha funzionato alla perfezione. Ho sostituito anche la resistenza e il potenziometro per regolare il bias, come indicato anche sullo schema, per avere un range maggiore per la regolazione che mi è servito (se sull’anodica vi ritrovate 495V, come dovreste, regolate il bias a 42mA per le 6L6, o 35mA per EL34). Per utilizzare le EL34 ho dovuto sostituire alcune resistenze, sullo schema è indicato nelle note 6 e 7 (lo stesso vale per le KT66). Un consiglio che posso darvi nella realizzazione del tutto poi è quello di effettuare un controllo incrociato sul valore dei componenti man mano che li alloggiate perchè alcune volte fra il layout la partlist e lo schema qualcosa non coincideva. Io però ho lavorato su un layout che ora hanno aggiornato quindi potreste anche non trovare questo problema. A scanso di equivoci io vi ho avvertiti. Se siete arrivati fin qui in fondo vi meritate qualche bella foto della mia nuova bestiola durante le fasi di costruzione.. mi spiace solo non avere la foto finale col le EL34 che ho montato proprio ieri!